Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno.
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2023 . 03 Marzo (21 – 31 marzo)
Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno.
SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale sceltadi notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose
Tuteliamo il Servizio Sanitario Pubblico – 1° aprile 2023 Piazza Duomo Milano
Quest’anno il 7 aprile (giornata europea contro la commercializzazione della salute) lo “festeggiamo” il primo di aprile.
Non è uno scherzo anche se lo stato della sanità pubblica e l’accesso alle cure in particolare in Lombardia è tragico (fuga degli operatori sanitari dal pubblico, pioggia di gettonisti, liste d’attesa bibliche, gioco del “rubapaziente” – v. vicenda Multimedica – , carenza di medici di medicina generale e di infermieri non sostituibili, sbilanciamento verso le strutture private ecc ecc). Da sempre siamo impegnati per attuare la riforma sanitaria del 1978 : accesso universale, partecipazione, adeguato finanziamento con la fiscalità, l’obiettivo è quello di garantire il diritto alla salute costituzionale mediante un servizio sanitario nazionale (e regionale) che persegua la prevenzione, la cura e la riabilitazione. Facciamoci sentire il primo di aprile con una manifestazione nel pomeriggio (dalle 15.00 alle 18.00) A MILANO IN PIAZZA DUOMO
Il secondo giorno di riunioni tra Xi Jinping e Putin, la manifestazione per ricordare le vittime delle mafie e le altre notizie della giornata
Il racconto della giornata di martedì 21 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La guerra in Ucraina è stata al centro del secondo incontro tra Xi Jinping e Putin. Il presidente Cinese ha nuovamente espresso la sua neutralità nel conflitto e la sua disponibilità a fare da mediatore per riaprire il dialogo tra Kiev e Mosca. In Senato, Giorgia Meloni ha ribadito il suo appoggio all’Ucraina. La Presidente del Consiglio ha anche rivendicato le scelte del governo su Cutro e ambiente, accusando l’opposizione di danneggiare l’Italia con le sue critiche. Questa mattina, settantamila persone sono scese in piazza a Milano per ricordare le vittime innocenti di mafia. È morto a 92 anni il regista Francesco Maselli.
Guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky dit avoir « invité » la Chine à dialoguer et « attendre une réponse »
La « relation spéciale » entre la Chine et la Russie entre dans une « nouvelle ère », ont assuré Vladimir Poutine et Xi Jinping, à l’issue d’un sommet au cours duquel le président russe a prudemment appuyé le plan de paix présenté par Pékin.
Dopo vent’anni sappiamo con certezza che a causa dell’esposizione all’uranio impoverito usato dai proiettili della Nato nella guerra contro la Serbia quasi 400 soldati italiani sono morti di cancro e diverse migliaia si sono ammalati.
Apprendo dal TG che adesso gli UK hanno deciso di inviare in Ucraina lo stesso tipo di munizionamento.
Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.
Diretta streaming da Milano della XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafieMostra meno
Mafia, Rosy Bindi a Radio Popolare: “L’assenza del governo alla manifestazione di Milano? Indifferenza e inconsapevolezza”
“Nella migliore delle ipotesi me la spiego come indifferenza e inconsapevolezza nei confronti di un problema così grave e condizionante come sono le mafie nel nostro paese. Nella peggiore delle ipotesi è una non assunzione di impegno”. Lo ha detto l’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi a Radio Popolare, commentando l’assenza di esponenti del governo alla manifestazione di Milano in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia.
La mafia uccide il lavoro Fabrizio Ricci – collettiva.it
La Cgil presente a Milano alla giornata promossa da Libera in memoria delle vittime innocenti per mano della criminalità organizzata. Landini: “Rafforziamo i presidi democratici”
Ricordare per costruire un futuro di legalità Roberta Lisi – collettiva.it
Un lungo elenco di nomi di uomini e donne. Questo il momento culminante del 21 marzo, giorno di primavera, quindi di rinascita. Da qualche anno, per volere di Libera, anche Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime incolpevoli di tutte le mafie, giornata della rinascita dalla giogo dell’illegalità. Ricordare non è retorica, ma avere solide basi su cui costruire l’impegno dell’oggi.
21 marzo. Alfredo Cospito, l’avvocato: «Ha avuto una crisi cardiaca: stava morendo. Rischia la paralisi a vita»
Ha avuto una crisi cardiaca Alfredo Cospito, secondo quanto ha riferito il medico della difesa all’avvocato Flavio Rossi Albertini, dopo che il detenuto è stato visitato oggi 21 marzo. L’anarchico al 41 bis nel carcere di Opera a Milano, ricoverato all’ospedale San Paolo, ha «avvertito un tremore alla mano – ha detto il medico – e ha avvisato la guardia. Dopo dieci minuti sono arrivati l’infermiera e il medico urlando e dicendo che avevano visto dal monitoraggio un problema al cuore. Erano molto preoccupati, stava morendo. Ha visto un foglio su cui c’era il tracciato del cuore con un grosso sbalzo. Poi la situazione è rientrata e si è stabilizzata». Secondo il medico della difesa dell’anarchico in sciopero della fame da oltre quattro mesi, «quando ha avuto questa crisi cardiaca gli è stato somministrato del potassio in vena, con un grande preoccupazione da parte dei medici». Ieri Cospito è stato sottoposto a un esame strumentale e i «medici dicono che rischia la paralisi per tutta la vita. Danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti». https://www.open.online/2023/03/21/alfredo-cospito-crisi-cardiaca/
21 marzo. E’ morto Citto Maselli, regista orgogliosamente di sinistra
È morto a 92 anni il regista Citto Maselli
È morto a 92 anni il regista Francesco Maselli, noto per film come Il sospetto con Gian Maria Volonté (1975), La donna del giorno (1956), Gli indifferenti (del 1964, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia) e I delfini (1960). Francesco Maselli, noto sui media e nell’ambiente cinematografico con il soprannome di Citto, nacque a Roma nel 1930 ed ebbe importanti collaborazioni con altri registi italiani, come Michelangelo Antonioni e Luchino Visconti. Esordì a ventitré anni, nel 1953, con un proprio lungometraggio, Gli sbandati, che fu premiato al Festival di Venezia. Maselli era noto anche per la sua lunga militanza politica a sinistra: si iscrisse al Partito comunista italiano subito dopo la liberazione dall’occupazione nazifascista e per tutta la vita è rimasto un militante e un attivista di sinistra. A dare la notizia della sua morte è stato Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. https://www.ilpost.it/2023/03/21/citto-maselli-regista-morto/
21 marzo. L’esperienza di 8 scout di Scalea, arrivati a dar man forte alla Caritas di Colle Oppio Tania Paolino – strisciarossa.it
Ogni giorno alle mense Caritas di Roma serve tanto personale. Qualcuno all’ingresso accoglie gli ospiti, controlla loro la temperatura corporea, poi passa alle tessere, per verificare se sono scadute, durano quasi tutte due giorni. Qualcun altro, a quel punto, le rinnova e le registra. C’è poi chi sta in sala a servire, chi in cucina. Si inizia alle dieci di mattina e si finisce verso le due del pomeriggio. Si servono in media sui 500 – 600 pasti a mensa. Quella svolta dai volontari è un’attività incalcolabile, fanno il possibile per mettere a proprio agio gli ospiti, con i quali provano a scambiare qualche parola, dispensando sorrisi. La scorsa settimana, alla mensa Giovanni Paolo II di Colle Oppio a Roma, sono arrivati rinforzi, anche se solo per un giorno: giovani volontari provenienti da Scalea, otto scout del Clan Arco di Enea, hanno fatto questa nuova esperienza, per nulla scontata né facile.
21 marzo “Compagni dai campi e dalle officine… Notizie sparse raccolte qua e la
Obiettivo piena e buona occupazione: quando è lo Stato a creare lavoro Domenico Viola – lafionda.org
La Repubblica democratica può e deve creare direttamente lavoro: un appello al Movimento 5 Stelle e a tutte le forze costituzionali
Il Movimento 5 Stelle ha da sempre avanzato come sua proposta cardine l’istituzione di una misura di sostegno al reddito per le persone che vivono in condizioni di povertà estrema. L’obiettivo primo non era quello di eliminare la povertà, bensì quello solamente di attenuare in via diretta le condizioni estreme di povertà assoluta della popolazione, portando chi viveva al di sotto della soglia di povertà assoluta – pari, nel 2018, a 780€ mensili per un individuo single – a sopravvivere in corrispondenza di tale soglia.
Quattrocento uscite incentivate, concentrate sulle funzioni di staff fra impiegati (310 unità) e operai indiretti (90). Sugli esuberi individuati, comunque, è stato raggiunto un accordo-quadro, che esclude i licenziamenti coatti e individua l’unico criterio della “non opposizione”. Questo l’oggetto della nuova ristrutturazione targata Marelli, presentata martedì 21 marzo ai sindacati, il cui confronto proseguirà nei prossimi giorni.
21 marzo. Acciaierie di Verona, sciopero dopo infortunio
Un grave infortunio è avvenuto nel pomeriggio di lunedì 20 marzo 2023 all’interno del reparto acciaieria delle Acciaierie di Verona, appartenenti al Gruppo Pittini dal 2015, che occupa circa 350 metalmeccanici. Il lavoratore coinvolto è stato ricoverato in ospedale per un trauma toracico per il quale si sta definendo in queste ore la gravità. Vista la situazione Fiom e Fim veronesi, in accordo con le RSU di sito, hanno dichiarato il fermo immediato per 24 ore di tutte le unità produttive, sia dei turnisti che dei giornalieri chiedendo un incontro urgente per oggi 21 marzo ai vertici aziendali per avere delucidazioni su quanto accaduto.
Il rischio di una nuova escalation in Ucraina, il summit delle Nazioni Unite sulla crisi idrica e le altre notizie della giornata
Il racconto della giornata di mercoledì 22 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Zelensky ha scelto il luogo simbolo di questa guerra, Bakhmut, per ribadire che l’Ucraina continuerà a combattere per ogni metro del suo territorio. E intanto dalla Russia sono arrivate minacce legate all’annuncio dell’invio alle forze ucraine di armi all’uranio impoverito da parte del Regno Unito. Due medici e due infermieri sono indagati con le ipotesi di reato di omicidio colposo e falso per omissione per la morte di Wissem Ben Abdel Latif, il 26enne tunisino morto nel novembre 2021 mentre era ricoverato a Roma. A New York è iniziata la conferenza mondiale sull’acqua delle Nazioni Unite: per tre giorni capi di stato e leader mondiali si confronteranno su come affrontare la crisi idrica globale. Addio a Lucy Salani, l’unica donna transessuale sopravvissuta alla Shoah.
22 marzo. Roberto Calderoli, ministro dell’insipienza Francesco Pallante – volerelaluna,it
Roberto Calderoli è, a modo suo, una garanzia. In questi ultimi decenni ha rivestito una quantità di cariche importanti – ministro per le Riforme istituzionali, ministro per la Semplificazione, vicepresidente del Senato e, ora, ministro per gli Affari regionali – sempre, immancabilmente, agendo in modo giuridicamente tanto spregiudicato, quanto disastroso. continua in https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/03/22/roberto-calderoli-ministro-dellinsipienza/
22 marzo
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 392
Londra: “Forniremo a Kiev bombe con uranio impoverito”. Mosca: “Scontro nucleare a pochi passi”
Nuova escalation bellica: il Regno Unito invierà a Kiev munizioni anticarro perforanti ad alto potenziale, per “neutralizzare tank e blindati russi”. Lavrov: “Finirà male per Londra”
Anna Golubovskaja, artista di pace in tempo di guerra, sta imparando l’italiano e dice: “Se non conosci una lingua straniera, prima o poi le parole finiscono. La fotografia invece non conosce confini”
Si apre con un’anteprima oggi a Milano, e poi dal 23 al 25, MIA FAIR. Nata nel 2011, è la maggiore fiera d’arte dedicata alla fotografia in Italia. Dell’ingente catalogo (consultabile in rete, segnalo la ricca e benvenuta presenza di artiste e artisti iraniani) fa parte la fotografa Anna Golubovskaja. Golubovskaja è nata a Odessa e nel 1986 vi si è diplomata all’Istituto artistico-teatrale. Nel 1992 si è laureata nella facoltà di Architettura. Nel 1993 ha fondato la galleria Liberty, una delle prime gallerie d’arte contemporanea private in Ucraina. Ha tenuto in rete corsi di Storia dell’arte e della fotografia e ha pubblicato diversi saggi sulla fotografia in Europa, nella città di Odessa del XIX secolo, e nei Paesi post-sovietici. Dal 2017 al 2022 ha pubblicato il blog “365 photographers”. Sta imparando l’italiano, e intanto dice: “La fotografia è un linguaggio che esprime interamente i miei sentimenti e i miei pensieri, a differenza delle espressioni verbali. Se non conosci una lingua straniera, prima o poi le parole finiscono. La fotografia invece non conosce confini”.
“Putin deve fare solo un passo fuori dalla Russia e si troverà ad usare la carta igienica della prigione dell’Aia”. (Carla del Ponte).
Resta da capire perché l’ex procuratrice della Corte dell’Aia non ha mai pensato di mettere carta da culo anche a disposizione di Bush (e di altri presidenti della grande democrazia) per via dei crimini contro l’umanità commessi in Iraq o in Afghanistan tra Abu Ghraib e Guantanamo o per le “consegne straordinarie” effettuate dalla Cia dall’Italia all’Egitto e dal resto del mondo in alcuni paesi dell’est europeo che si sono così guadagnati l’entrata nella Nato. Consegne effettuate tramite rapimenti la cui finalità era la tortura e l’assassinio senza processo. Evidentemente Il doppio standard è sempre stato di casa alla Corte dell’Aia al di là della qualità della carta igienica su cui non ho elementi per eccepire.
22 marzo. L’ultima goccia: poca acqua, consumo eccessivo. Oggi la Conferenza dell’Onu sulla crisi idrica
2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile. La siccità avanza, cambiamenti climatici e sviluppo “vampiristico” mettono a rischio la linfa vitale dell’umanità. Ogni italiano consuma 6.300 litri d’acqua al giorno
CINEMA. Il regista de «Gli sbandati» aveva 92 anni. Gian Maria Volonté recitò nel suo «Il sospetto». Legato a Visconti, Zavattini e Antonioni, dopo il Pci passò a Rifondazione, un ricordo delle prime lotte
Di Citto artista e figura centrale della cultura comunista in Italia so che scriveranno i competenti. Ma non posso fare a meno, nel momento in cui è venuto a mancare, di ringraziarlo pubblicamente su questo giornale nonostante la mia gratitudine abbia motivazioni aggiuntive del tutto personali: Citto è stato il primo comunista che io ho conosciuto e che ha avviato il percorso che mi ha poi portato, appena compiuti 18 anni, ad iscrivermi al Pci. E poiché tutt’ora quando mi chiedono perché mi dico comunista rispondo «innanzitutto per via della storia del comunismo italiano, ortodosso e non», capirete quanto Citto ha contato e conta nella mia vita.
Maselli, il rosso maestro del cinema. L’Archivio ricorda uno dei suoi fondatori. Vincenzo Vita – aamod.it
La scomparsa di Francesco (Citto) Maselli lascia un vuoto enorme: in tutti noi, spettatori attivi del suo cinema, e in tutto l’Archivio, che si trova così orfano di uno dei suoi storici fondatori.Una perdita, che sembra sibilarci, probabilmente, come un intero ciclo si stia chiudendo: la lunga e straordinaria stagione in cui impegno artistico e militanza politica si sono intrecciate senza nulla perdere delle rispettive caratteristiche o parzialità, bensì moltiplicandone i fattori positivi.
E Maselli infatti, giovanissimo esponente della Resistenza e comunista da ragazzo, quando era davvero duro e rischioso esserlo, è stato un grande maestro di cinema. E non solo. I numerosi film girati, spesso contro la corrente omologata del senso comune, sono in diversi casi pietre preziose e avamposti di ricerche espressive capaci di precorrere il tempo. Più fotografo che cineasta, come un po’ gigioneggiando amava affermare, Citto aveva una qualità professionale eccelsa. È vero che era cresciuto alle scuole di Antonioni, Visconti e Zavattini: ma ci mise molto del suo ingegno corroborato dalla passione civile nel confezionare opere che ci rimangono come ipertesti immortali. Da I delfini, a Gli indifferenti, a Lettera aperta a un giornale dellasera, a Il sospetto, a Storia d’amore, a Le ombre rosse leggiamo e rileggiamo capitoli e fili di eventi ed emozioni di una stringente eterna attualità. Era anche umile e tuttavia straordinario coordinatore di opere collettive, come Un altro mondo è possibile sui tragici fatti del G8 di Genova del 2001. Per aggiungere i funerali di Enrico Berlinguer e le manifestazioni operaie.
22 marzo.Giornata Mondiale dell’Acqua – Tra siccità e privatizzazioni, la strada rimane quella dell’acqua bene comune https://www.acquabenecomune.org/
L’inverno è appena finito e l’Italia già sta facendo i conti con la siccità, soprattutto al Nord, dove il disgelo dovrebbe riempire fiumi sempre più in secca e inquinati. Di fronte ad un fenomeno così grave, evidentemente frutto dei cambiamenti climatici e dell’eccessiva pressione antropica sulle riserve idriche, il Governo riesce a non dire una parola su questi temi, ma ripropone ricette a base di commissari, grandi opere da costruire “in emergenza” – bypassando le valutazioni di impatto ambientale – e privatizzazioni. Più o meno queste le soluzioni trapelate dalla cabina di regia sulla siccità, riunitasi ieri 21 marzo per la seconda volta. In attesa della nomina di un commissario, attendiamo una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini per il risparmio idrico, e le turnazioni idriche che arriveranno con molta probabilità in diversi comuni.
Un mondo sempre più arido Patrizia Pallara – collettiva.it
Il 22 marzo si celebra il World water day, tra fenomeni globali di siccità e desertificazione, dispersione record dalle reti e aumenti in bolletta
Dovremmo festeggiarla, ma di fatto c’è poco da festeggiare. La Giornata mondiale dell’acqua, che è stata istituita dall’Onu nel 1992 e si celebra in tutto il mondo il 22 marzo, arriva in un momento in cui i cambiamenti climatici e l’emergenza siccità non hanno smesso di mettere in ginocchio l’Italia dalla scorsa estate.
Crisi idrica, si passi ai fatti Simona Fabiani – collettiva.it
Il 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua, il tema di quest’anno: accelerare il cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria. Come mette in evidenza il sito del World Water Day 2023, siamo molto lontani dal raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo sostenibile n. 6, di garantire acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030. Miliardi di persone, scuole, aziende, centri sanitari, fattorie e fabbriche non hanno l’acqua potabile e i servizi igienici di cui hanno bisogno.
22 marzo Milano si può difendere dalla siccità meglio delle altre città lombarde
Secondo i dati dell’Arpa lo scorso anno la Lombardia ha perso 10 miliardi di metri cubi d’acqua. E nei primi mesi di quest’anno ne abbiamo già persi altri due. Le nevi potrebbero finire di sciogliersi già maggio, bisogna fare i conti anche con una ricaduta sulla produzione delle centrali idroelettriche, che lo scorso anno è diminuita del 30 per cento. Come se la cava Milano? L’abbiamo chiesto Andrea Aliscioni, direttore del servizio idrico della società pubblica MM Spa, a cui è affidato il servizio idrico della città continua in https://www.radiopopolare.it/milano-si-puo-difendere-dalla-siccita-meglio-delle-altre-citta-lombarde/
22 marzo “Compagni dai campi e dalle officine… Notizie sparse raccolte qua e la
“Gkn for future”: la campagna per la prima fabbrica socialmente integrata d’Italia Lorenzo Guadagnucci – altreconomia.it
Sabato 25 marzo il Collettivo di fabbrica ha chiamato a Firenze per una nuova manifestazione nazionale col motto “Rompere l’assedio”. E ha messo in campo il progetto più ambizioso: far da sé, come in Italia forse non è mai stato fatto, e quindi finanziare dal basso l’avvio delle nuove produzioni di cargo-bike e pannelli solari
Il caso Gkn è (anche) una cartina al tornasole. Fa capire lo stato reale dei rapporti tra finanza e produzione, ma anche tra impresa e Stato, oltre che la condizione generale di salute della nostra democrazia. Il caso è noto. Prima il fondo proprietario dell’azienda fiorentina (ex Fiat) produttrice di semiassi per automobili annuncia l’improvvisa chiusura dello stabilimento, senza alcun preavviso per i 400 e più lavoratori. È la finanza che sente di non avere obblighi di alcun tipo, né legali, né sociali e neppure di natura economica, visto che lo stop alle produzioni non è preceduto da crisi aziendali o difficoltà di mercato rilevanti.
22 marzo. Milano: Primo Maggio: festa del licenziamento in Ftp
Tra due mesi gli ultimi 63 dipendenti dell’impianto ex gruppo Iveco-Fiat di Milano andranno a casa. Vertice in Regione, ma per ora nessuna vera soluzione
Le prossime mosse della Bce, la guerra in Ucraina, le “dimenticanze” del governo sulla strage di Brescia e le altre notizie della giornata
Il racconto della giornata di giovedì 23 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo la prima frenata della Banca centrale degli Usa sull’aumento dei tassi, si attendono le prossime scelte della Banca Centrale Europea, che per ora dovrebbe continuare ad aumentare il costo del denaro, lasciando però aperta una porta ad una maggiore prudenza dopo le difficoltà del sistema bancario. Il punto sulla guerra in Ucraina e la “dimenticanza” del governo sulla strage di piazza della Loggia a Brescia. Sul tema delle migrazioni, che sarà affrontato dai leader del Condiglio europep dei 27 stasera e domani, abbiamo sentito Maurizio Ambrosini, sociologo delle migrazioni ed analista dell’Ispi.
Guerre en Ukraine, en direct : l’armée ukrainienne promet de « tirer très bientôt parti » de la fatigue des troupes russes à Bakhmout
Le rythme des opérations russes autour de Bakhmout semble ralentir, les forces russes pourraient tenter de lancer des offensives dans d’autres directions. L’AIEA a une nouvelle fois alerté mercredi sur « l’état précaire » de la sûreté de la centrale nucléaire de Zaporijia.
23 marzo. Bulgaria, Radaev: “Niente armi all’Ucraina. Si vuole spegnere un incendio con la benzina”
Il presidente bulgaro Rumen Radev si è opposto alla fornitura di armi all’Ucraina, dicendo che ciò equivale a “cercare di spegnere il fuoco con la benzina”. Lo ha detto in un’intervista a Darik Radio. “Chi non è d’accordo con questa posizione dovrebbe non solo studiare bene le radici storiche del conflitto, ma anche condurre un’analisi di tutti i rischi. Questa è un’escalation fino all’esaurimento non solo dell’Ucraina ma anche dell’Europa“, ha detto Radev. La Bulgaria in questi mesi di conflitto ha cercato di mantenere un equilibrio tra le pressioni europee e i suoi rapporti economici con la Federazione Russa. Nel mese di novembre il governo di Sofia ha accettato l’offerta della russa Lukoil per esportarne il petrolio. La Bulgaria consentirà a una raffineria del Mar Nero di proprietà di una compagnia petrolifera russa di continuare a operare ed esportare prodotti petroliferi nell’Unione Europea fino alla fine del 2024 nonostante gli avvertimenti di Bruxelles. https://www.kulturjam.it/news/bulgaria-radaev-niente-armi-alla-ucraina/
Adriano Sofri – Piccola Posta
23 marzo. Putin voleva fare Pietro il Grande, è diventato il benzinaio di Xi
Il costo che paga per prolungare i tempi della guerra, perché il tempo gioca a favore delle autocrazie e contro le democrazie. L’esaurimento “democratico” dell’occidente è diventato, strada facendo, il suo programma di salvataggio della Russia
Voleva diventare il redivivo Pietro il Grande, è diventato il benzinaio di Xi. Sic transit. Per qualcuno è una buona notizia: Cina e Russia finalmente insieme. All’inizio c’era la Lega innamorata pazza di Putin, magliette e tutto, e i 5 stelle entusiasti di fare da commessi viaggiatori della Via della Seta, al costo di qualche cassetta di agrumi. Poi le circostanze si incaricarono di riportare all’ordine gli uni e gli altri. La regola è inesorabile: una volta preso il potere perché si è diversi dagli altri, diventare come gli altri per conservare il potere. Come gli altri, con un pizzico di zelo in più. Un giornale ieri riferiva che all’intervento in Senato del leghista Romeo sulle armi all’Ucraina, Patuanelli “ha applaudito con convinzione”. E sembrava uno più ragionevole, ingegnere, triestino… Davanti alla simmetria ritrovata di Salvini e Conte (“il delitto Andreotti… Matteotti” – che cos’è un lapsus, certo, e però un lapsus in un discorso letto, e sia pur gridato, e non a braccio), davanti alla simmetria ritrovata dunque, era solo retorica la richiesta di Meloni di chiarire quali siano le loro condizioni per il negoziato diplomatico che propugnano: qualunque! La loro condizione ideale, tredici mesi fa (“un anno fa”, continuano a dire, ma il tempo passa) era la resa senza condizioni, si dice così, la resa incondizionata. Ora? Scegliete voi, Crimea e Donbas – Donetsk e Luhansk, comprese le parti in mano ucraina – e Kherson e Zaporizhia, dove le parti in mano ucraina sono le città capoluogo omonime, Kherson e Zaporizhia, votate dagli umoristici referendum “parte del territorio della madrepatria russa per l’eternità”, e perciò bombardate ogni giorno – con una predilezione per gli ospedali e i mercati a Kherson, per i condomini a più piani a Zaporizhia, come ieri.
La Francia in piazza contro la riforma delle pensioni: a Parigi occupati stazioni e aeroporto
Il Paese si ferma ancora nella nona giornata di mobilitazione contro la riforma, già varata dal governo, che alza l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Dalle 14 corteo a Parigi da Place de la Bastille diretto a Opèra
L’ONU lancia l’allarme: crisi idrica imminente. Da New York in diretta la conferenza mondiale
Proseguono oggi i lavori sull’emergenza idrica mondiale nella sede più importante delle Nazioni Unite. Si va avanti fino al 24 marzo. Ieri è intervenuto anche il ministro Pichetto Fratin: “L’Italia sostiene con forza l’Agenda di Azione sull’Acqua”
23 marzo.I muscoli di Nardella e la tutela del patrimonio artistico Tomaso Montanari – volerelaluna.it
Un meme vivente. Dopo tutte le sue pelose campagne sul “decoro” urbano, il sindaco di Firenze, urlando parolacce, placca fisicamente l’attivista di Ultima Generazione: e se quello fosse caduto male, e si fosse rotto la testa? Ci manca solo il sindaco sceriffo, giustiziere oltre la legge. Segue il sindaco operaio, che pulisce il muro in piedi su un trabattello, senza nessun presidio di sicurezza: altro bell’esempio. Tutto a favore di camera, per costruirsi un’immagine mediatica da monuments man, anzi da monuments macho.
23 marzo. Una guerra criminale Ben Burgis – jacobinitalia.it
Vent’anni fa gli Usa e i loro alleati invadevano l’Iraq basandosi su bugie e prove palesemente false, denunciate all’epoca dal movimento pacifista globale. Causarono centinaia di migliaia di morti e una catena di conflitti ancora in corso
Vent’anni fa, le truppe di terra statunitensi e alleate invasero l’Iraq. La campagna di bombardamenti «shock and awe» era iniziata il giorno prima.
Quello che è successo il 20 marzo 2003 non è stato un «errore». Non è stato frutto di una scelta in buona fede ma sconsiderata. È stato un crimine calcolato e premeditato perpetrato su vasta scala. Migliaia di statunitensi e centinaia di migliaia di iracheni sono morti in una guerra basata su bugie palesemente prive di senso.
ANPI, studenti, Istituzioni in corteo a Roma per le vittime delle Fosse Ardeatine
Oggi 23 marzo, a Roma, un grande corteo della Memoria. Centinaia di studenti, l’ANPI, rappresentanti istituzionali dell’VIII Municipio hanno sfilato per ricordare le vittime delle Fosse Ardeatine in occasione del 79°anniversario dell’eccidio che cadrà domani 24 marzo. #lamemorianonmuore https://www.anpi.it/anpi-studenti-istituzioni-corteo-roma-le-vittime-delle-fosse-ardeatine
23 marzo “Compagni dai campi e dalle officine… Notizie sparse raccolte qua e la
23 marzo. Tasse: presidente Meloni, se permette, un po’ di chiarezza Cristian Perniciano – collettiva.it
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando alla platea del XIX congresso della Cgil, si è soffermata lungamente sulla legge delega per la riforma fiscale, provando a disegnarla come una riforma importante e positiva per i lavoratori e i pensionati. La realtà è invece che tale legge delinea un sistema fiscale estremamente frammentato, che individua una tassazione diversa a seconda di una molteplicità di fattori. Sembra proprio che una cedolare, o una flat tax, non la si voglia negare a nessuno. Pensavamo fossero già troppe, ebbene questa delega ne aggiunge di ulteriori. Di seguito il fact checking all’intervento di Giorgia Meloni.
La sfida è alta, perché importante è la posta in gioco. Poste Italiane cambia pelle: innovazione, digitalizzazione, riorganizzazione. I lavoratori e le lavoratrici vogliono essere parte di questo cambiamento. Ma contrattare con l’Azienda spazi di partecipazione non è semplice, così come non sarà semplice migliorare le condizioni di lavoro e garantire salute e sicurezza in tutti i settori.
L’appuntamento è alle 14 del 23 marzo, si ritroveranno al centro Congressi Frentani e saranno tanti e tanti. Sono i candidati e le candidate alle prossime elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei rappresentanti sindacali unitari, con loro il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Ex-GKN, Qf perde il ricorso contro il primo decreto ingiuntivo. L’azienda condannata a pagare gli stipendi dal 9 ottobre 2022 in poi, da quando non ha nessuna copertura di cassa integrazione.
La sentenza mette nero su bianco che “l'”inagibilità” dello stabilimento di Campi Bisenzio non risulta provata”. La RSU: “la sentenza ristabilisce semplicemente il senso della realtà. L’assedio va rotto e va rotto ora. Non abbiamo tempo di aspettare che tutti i tribunali ci diano ragione”[Campi Bisenzio, 23 marzo 2023] Il Tribunale ha accertato il diritto del dipendente al pagamento della retribuzione stabilendo che per il periodo di copertura cigs fino al 9/10/22 – autorizzata solo in data 10/3/23 – il pagamento è a carico dell’Inps, condannando invece QF a corrispondere al lavoratore quanto dovuto a titolo retributivo, riconoscendo gli Importi di paga pieni, per il restante periodo.
E’ storia se storia vuoi fare. Tutte e tutti al loro posto. Ultimi giorni verso il 25 marzo, Firenze, h 14.00 Difendere Gkn, rompere l’assedio EVENTO FACEBOOK DEL CORTEO: https://fb.me/e/Hia4jtWw
22 marzo. Ex Gkn, di nuovo in piazza: corteo nazionale da Novoli. ‘La mobilitazione è per tutti e di tutti’
In un lungo dossier, presentato alla Camera, i lavoratori mettono nero su bianco i 20 mesi di vertenza
“Gkn non si tocca”, è la frase che accompagna la nuova manifestazione nazionale che attraverserà Firenze, a venti mesi di distanza dall’inizio della vertenza (ex) Gkn. Venti mesi che lavoratori e lavoratrici hanno provato a mettere nero su bianco, in un dossier di 23 pagine, portato in audizione alla Commissione Lavoro della Camera, martedì.
23 marzo. Rigassificatore Piombino, USB presenta integrazione di denuncia penale contro Giani
Mercoledì 22 marzo USB Livorno attraverso l’avv. Vincenzo Perticaro ha presentato alla Procura di Livorno una nuova integrazione di denuncia per contestare quanto sta accadendo in queste ore a Piombino.
23 marzo. Sinopoli, Flc: permessi retribuiti anche ai precari
“Proponiamo di estendere i permessi retribuiti al personale precario della scuola, che attualmente non li ha”. Così, Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil, nell’incontro sul rinnovo del contratto istruzione e ricerca 2019-2021 che si è svolto oggi all’Aran. L’incontro, per riprendere la trattativa dopo la modifica dell’atto di indirizzo, ha visto infatti la Flc Cgil in campo con una proposta a tutela dei precari: occorre stanziare risorse specifiche per estendere i permessi retribuiti al personale precario della scuola che attualmente non ne ha diritto. La categoria della Cgil ha già fatto una stima delle risorse necessarie e ritiene questo obiettivo tra i più importanti nell’ambito della trattativa sul rinnovo del Ccnl che è in corso all’Aran. https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/03/23/news/sinopoli_flc_permessi_retribuiti_anche_ai_precari-2874752/
«Fai la cosa buona», la protesta degli edili
l primo aprile Fillea Cgil e FenealUl in piazza in cinque periferie. È il punto di arrivo di una serie di azioni per denunciare l’impatto negativo delle scelte del governo su settore
ATorino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione. A Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia. A Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità. A Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese. E a Cagliari nel quartiere Sant’Elia. Sono 5 le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segna il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, organizzate dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo: “Fai una cosa buona”, slogan e hashtag della mobilitazione
23 marzo. Aeroporto di Genova, Cgil Cisl Uil in cambio di nulla regalano all’azienda massima flessibilità e una cambiale in bianco per il futuro
Il 15 marzo abbiamo incontrato la Direzione aziendale dell’aeroporto Cristoforo Colombo per conoscere le modalità applicative dell’orario multiperiodale introdotto con l’accordo del 7 marzo 2022 sottoscritto dalle segreterie territoriali e dalle Rsa di Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti, la cui applicazione decorre dal 6 marzo 2023 per 52 settimane mentre le 10 giornate previste di libero verranno richieste nei sei mesi compresi tra il 1° Maggio e il 31 ottobre 2023.
23 marzo. Crisi tlc, da Tim andranno via in 2 mila
Prosegue la maxi-riorganizzazione di Telecom Italia. È stato raggiunto un accordo fra Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Tim che prevede un massimo di 2 mila uscite volontarie in “isopensione”, ovvero la possibilità di andare in pensione fino a sette anni prima del termine stabilito. Non si tratta, quindi, di nuovi licenziamenti, precisano i soggetti firmatari, ma di “uscite concordate con i dipendenti, che provano a dare maggiore sostenibilità all’azienda, riducendo in maniera volontaria il numero degli occupati, in un contesto particolarmente complicato”.
“Il salario che non c’è”, perché la lotta per difendere i nostri redditi non può più aspettare. Venerdì 31 convegno USB a Roma con Conte e Tridico
Nessun paese in Occidente ha registrato la riduzione del potere d’acquisto dei salari come è avvenuto nel nostro Paese negli ultimi trent’anni. Ora l’impennata dell’inflazione ha ulteriormente peggiorato la sofferenza per chi vive di lavoro o di pensione. Le ricette messe in campo dal governo Meloni sono destinate ad aggravare la situazione: dall’accorpamento delle aliquote fiscali agli sgravi per le aziende, dalla cancellazione del reddito di cittadinanza fino alla scelta di non introdurre una legge sul salario minimo. Non un euro viene messo per affrontare l’emergenza abitativa o sostenere i milioni di pensionati costretti a vivere con meno di mille euro al mese.
Firenze. Gli operai GKN in piazza per ‘rompere l’assedio’ Silvia Giagnoni – valigiablu.it
“Noi siamo qui a parlare di mutualismo e micro-credito, di come il denaro sia un mezzo e non un fine, e quello ci prende per fame?”. Quello è Francesco Borgomeo, proprietario di Qf, l’azienda che nel dicembre 2021 ha rilevato la GKN Driveline di Campi Bisenzio, dopo che il fondo Melrose aveva provato a licenziare i 422 lavoratori con un’email il 9 luglio 2021. Chi parla è uno degli operai in assemblea permanente da oltre 20 mesi, e parte attiva di un movimento che ha portato l’intero paese a mobilitarsi per e con i lavoratori GKN in nome della convergenza.
(…) Il corteo partirà da Novoli, viale Guidoni angolo via Forlanini. Un luogo simbolico perché fino al 1994 qui c’era la Fiat e proprio da questo slargo partivano le manifestazioni. Un modo per connettersi alla storia industriale della città e pretendere di continuare ad esserlo, scrive il Collettivo. Girerà per le periferie perché sono i luoghi dove abitano e vivono le lavoratrici e i lavoratori della città. Sebbene sia in atto un tentativo di far diventare gli operai GKN “un problema di ordine pubblico”, il corteo vuole essere “colorato e pacifico come sempre”. Sfilerà accanto a vetrine, teatri, uffici a vetrata, passerà sopra ponti, attraverserà soprattutto diversi sottopassaggi, perché non c’è cosa che il Collettivo di Fabbrica adori di più – entrare nel buio del futuro, fare tanto rumore e uscirne nuovə e vivə, alla luce del sole (…)
Il falso storico di Meloni sulle Fosse Ardeatine, le tensioni sui mercati dopo il tonfo di Deutsche Bank e le altre notizie della giornata
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia commemorativa del 79° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine
Il racconto della giornata di venerdì 24 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nel giorno del 79esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, Giorgia Meloni finge di non ricordare che i fascisti presero parte al massacro insieme ai nazisti. A pochi giorni dalla visita di Xi Jinping a Mosca, l’Unione Europea non vuole restare indietro e cerca un filo con Pechino. Al Consiglio Europeo si è discusso anche di immigrazione, ma nel giorno in cui sono stati registrati nuovi sbarchi e un altro naufragio nel Mediterraneo, non è stato fatto alcun passo in avanti. La crisi finanziaria è stato l’altro tema al centro del Consiglio Europeo nel giorno del tonfo di Deutsche Bank e la conferma che la politica di rialzo dei tassi di interesse delle Banche centrali non sta producendo gli effetti sperati. Si è tenuta oggi l’udienza sulla richiesta dei domiciliari per Alfredo Cospito e la decisione tribunale di sorveglianza di Milano arriverà entro i prossimi 5 giorni.
Dal Reddito di Cittadinanza al MIA: diritti o elemosina? Federico Giusti – lafionda.org
Il Governo Meloni, a fronte di dati incontrovertibili che fotografano il crescente impoverimento di fasce consistenze della popolazione, pare deciso a rimangiarsi in (minima) parte la decisione di porre fino al reddito di cittadinanza a partire dal 1 Gennaio 2024.
Molte altre sarebbero le misure adottabili per contrastare la povertà: una patrimoniale sui redditi elevati per recuperare risorse a favore del welfare, il ripristino delle vecchie e crescenti aliquote fiscali, la riduzione delle spese militari che invece saranno incrementate nel rispetto dei dettami Nato.
L’eccidio delle fosse Ardeatine è stata una delle pagine più brutte e dolorose della recente storia italiana. Un evento atroce la cui memoria è doveroso preservare di generazione in generazione affinché non si dimentichi mai con quanto sacrificio e sofferenza siano state conquistate quella libertà e democrazia che oggi rappresentano i valori fondanti della nostra Repubblica
Imbarazzi
24 marzo. Intervento del Presidente della Repubblica alla cerimonia commemorativa del 79° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine
Fosse Ardeatine, Meloni: “335 innocenti massacrati solo perchè italiani”. Anpi: “Furono uccisi perché erano antifascisti”
Secondo Giorgia Meloni alle Fosse Ardeatine sono state uccise 335 persone solo perchè di nazionalità italiana. E’ polemica per la frase usata dalla presidente del consiglio per ricordare l’eccidio nazifascista del 24 marzo 1944. “Oggi l’Italia onora le vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Settantanove anni fa 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella. Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani”, ha detto la capa del governo da Bruxelles per il Consiglio europeo. Una dichiarazione in cui non compare da nessuna parte la comune provenienza antifasciste delle vittime, scelte tra le persone già in carcere nella Roma occupata dai nazisti, come rappreseglia per l’attentato partigiano di via Rasella, in cui erano rimasti uccisi 33 soldati delle Ss.
Rastrellmento dopo via Rasella. Militi repubblichini ben visibili collaborano con i nazisti
24 marzo
RaiNews LIVE
Seconda giornata del Consiglio europeo. Meloni: “Sui migranti servono azioni rapide e concrete”
Secondo giorno di lavori a Bruxelles. La presidente del Consiglio si è detta soddisfatta per i passi avanti che l’esecutivo Ue si impegna a intraprendere sui migranti. Ieri sera il bilaterale con Macron ricuce sulla “cooperazione” Italia-Francia
Immigrazione: il fallimento dei “pugni sul tavolo” di Giorgia Meloni Paolo Soldini – strisciarossa.it
Quando si dice che si sbattono i pugni sul tavolo…Con questa bellicosa intenzione era partita Giorgia Meloni per il Consiglio Europeo di Bruxelles che è cominciato ieri e si concluderà oggi. Che pugni avrebbe dovuto sbattere la presidente del Consiglio? Gran parte della sua relazione alla Camera e delle conclusioni al dibattito alla Camera e al Senato in preparazione del vertice era stato dedicato all’immigrazione. Con toni molto duri e immotivatamente innervosita – chi l’ha sentita, specie a Palazzo Madama, se ne è stupito e anche un po’ preoccupato – Meloni dopo essersi prodotta nella riproposizione dell’imbarazzante excusatio non petita sulle responsabilità del governo nella tragedia di Cutro che recita da settimane (dite che abbiamo voluto far morire i migranti e così insultate me, noi, la Guardia Costiera, la Guardia di Finanza, le Forze dell’Ordine e l’Italia, pardon: la Nazione) aveva minacciato i fatidici pugni per ribaltare l’ordine del giorno del Consiglio mettendo l’immigrazione al primo posto in funzione del “nostro interesse nazionale”. Che nel meloni-pensiero di questi tempi significa com’è noto innanzitutto prendersela con i poveri cristi che approdano sulle nostre coste e dividere equamente le colpe dei guai cui vanno incontro tra la loro caparbietà a scappare mettendo in pericolo i figli e la nequizia dei trafficanti di uomini “che inseguiremo in tutto l’orbe terraqueo”. Dixit. continua in https://www.strisciarossa.it/immigrazione-il-fallimento-dei-pugni-sul-tavolo-di-meloni/
Naufragio di un barcone di migranti al largo della Tunisia: 34 persone disperse, 4 in salvo. Quasi mille persone a Lampedusa in 24 ore
Mentre non si arrestano gli arrivi sulle coste italiane e i salvataggi in area Sar di competenza, in un nuovo naufragio al largo delle coste della Tunisia risultano dispersi 34 migranti. La barca su cui viaggiavano è affondata mentre il natante viaggiava alla volta dell’Italia con a bordo 38 persone, di cui solo 4 sono state soccorse. Tutte le persone a bordo, come ha spiegato un portavoce del tribunale di Sfax che ha aperto un’inchiesta, provenivano da Paesi dell’Africa sub-sahariana. Tra il 23 e il 24 marzo la Guardia costiera tunisina ha bloccato 26 tentativi di migrazioni, intercettando e soccorrendo 1.080 persone a bordo di imbarcazioni in difficoltà al largo di Biserta, Sfax e Mahdia. Un portavoce della stessa autorità ha precisato che delle persone soccorse 1.055 sono di vari paesi dell’Africa subsahariana e 25 tunisini. Secondo la stessa fonte, tutti sono stati segnalati alla magistratura. continua in https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/24/naufragio-migranti-tunisia-dispersi/7108496/
24 marzo. Fdi vuole cancellare il reato di tortura. Opposizioni in rivolta. Il Pd: “Agghiacciante”, il M5s: “Mettono in dubbio una norma di civiltà”
A un solo giorno dall’ultima inchiesta che vede indagati poliziotti per il reato di tortura e sospesi dal giudice per le indagini preliminari di Biella, arriva una proposta di legge per abrogare il reato che fu introdotto nell’ordinamento italiano il 5 luglio del 2017 dopo un tormentato iter parlamentare e molte polemiche perché ritenuto in qualche modo “debole”. A presentare la pdl sono stati alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, prima firmataria la deputata Imma Vietri. Con il provvedimento, assegnato in Commissione Giustizia della Camera, si intendono di fatto abrogare gli articoli 613-bis e 613-ter del codice penale che introducevano il reato e si lascia in piedi solo una sorta di aggravante all’articolo 61 del codice penale per l’abuso di potere. “L’incertezza applicativa in cui è lasciato l’interprete” con le norme introdotte nel 2017, “potrebbe comportare la pericolosa attrazione nella nuova fattispecie penale di tutte le condotte dei soggetti preposti all’applicazione della legge, in particolare del personale delle Forze di polizia che per l’esercizio delle proprie funzioni – spiegano i firmatari nella relazione delle Pdl – è autorizzato a ricorrere legittimamente anche a mezzi di coazione fisica”.
Guerre en Ukraine, en direct : autour de Bakhmout, le chef du Groupe Wagner craint de perdre ses forces
Evgueni Prigojine fait part de ses inquiétudes quant à une éventuelle contre-offensive ukrainienne dans l’est du pays, affirmant que l’Ukraine dispose de 200 000 réservistes qui se concentrent tout le long de la ligne de front orientale, dans l’oblast de Belgorod et à Bakhmout.
24 marzo. La verità, vi prego, sul costo delle armi Simona Ciaramitaro – collettiva.it
L’osservatorio Mil€x fa i conti e valuta attorno al miliardo di euro le spese complessive dell’aiuto militare dell’Italia all’Ucraina
Raggiunge quasi il miliardo di euro il costo complessivo dell’aiuto militare all’Ucraina da parte dell’Italia. Sono le stime dell’Osservatorio Mil€x, che definisce quindi poco fondate le dichiarazioni in merito rese dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Che, davanti al Parlamento, ha sostenuto che l’invio di armi all’Ucraina non costituirebbe un costo per le casse pubbliche e quindi una sottrazione di risorse al bilancio dello Stato.
La Francia in piazza contro la riforma delle pensioni: manifestazioni e scontri in tutto il Paese
La Francia si ferma ancora nella nona giornata di mobilitazione contro la riforma, già varata dal governo, che alza l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine si stanno verificando in numerose città
Al via il processo che potrebbe seppellire Fox News, la macchina di disinformazione di estrema destra e braccio armato dei repubblicani più potente degli USA Raffaella Menichini – valigiablu.it
Un milione di pagine: è il peso della massa di prove (documenti, registrazioni, messaggi, deposizioni) che potrebbe seppellire la macchina di propaganda più potente degli Stati Uniti, se non del mondo intero. Fox News, il canale via cavo di informazione di proprietà del magnate australiano Rupert Murdoch, è stato portato in tribunale dalla Dominion Voting Systems, un’azienda che produce macchine elettroniche per il voto elettorale.
24 marzo.Semi al posto delle piante e bandi deserti: il pasticcio sui 6 milioni di alberi con i soldi del Pnrr. E l’Italia rischia di perdere 330 milioni Ludovica Jona – ilfattoquotidiano.it
La Corte dei Conti denuncia come nel programma per piantare 6,6 milioni di alberi in 14 città italiane entro il 2024, finanziato con un prestito di 330 milioni di euro, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica equipari la messa a dimora di arbusti con l’interramento di ghiande e altri semi. “Attraverso il Pnrr pianterreno un milione di alberi a partire dalle aree urbane”, diceva a gennaio il sindaco di Roma Roberto Gualtieri annunciando il piano di riforestazione della Capitale. Ora si scopre che questi alberi da piantare – a un prezzo di 50 euro l’uno – saranno solo pinoli, ghiande o altri semi, interrati in vivaio, che solo in parte diventeranno piante. Lo ha svelato la magistratura contabile che ha messo sotto la lente l’intervento di riforestazione, finanziato con 330 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) – denuncia la Corte – ha insistito nell’affermare la sostanziale equivalenza tra la semina in vivaio in luogo della messa a dimora di piante e arbusti nei siti di destinazione finale”
Milano, la testa della manifestazione del 19 marzo
E’ passata una settimana esatta dall’inizio delle quattro giornate milanesi dedicate alla memoria dell’omicidio fascista di Davide “Dax” Cesare e del massacro poliziesco all’ospedale San Paolo. Ecco una piccola cronaca video dei due momenti di piazza: quello della sera del 16 marzo che ha visto sfilare 2.000 persone da via Brioschi a via Gola e quello della manifestazione nazionale di due giorni dopo terminata all’Area 161, l’occupazione temporanea di via Oropa 4 con una partecipazione di circa 10.000 antifascist*. Dax Resiste #DaxVive #DaxResiste
Milano, il corteo del 19 marzo per Dax
La Carta dei diritti degli abitanti per una Milano orizzontale
Come già scrivevamo ieri in occasione dello sgombero dell’occupazione abitativa di via Siusi mentre il tema della casa (fatto da un lato da affitti e prezzi sempre più proibitivi anche per il ceto medio e dall’altro dalla condizione terrificante del patrimonio di edilizia popolare) è finalmente arrivato sulle prime pagine dei giornali mainstream si è ancora una volta assistito alla distanza siderale che passa tra il dire e il fare resa plasticamente dal presidio degli sgomberati di ieri pomeriggio davanti alla sede della kermesse comunale sul diritto all’abitare. Dopo il pink e greenwashing tanto in voga in questa metropoli rischiamo ora di trovarci di fronte a un “housewashing”. In questo clima generale riprendiamo la “Carta dei diritti degli abitanti per una Milano orizzontale” un interessante documento frutto anche della mobilitazione per la casa in zona via Padova del 4 febbraio 2023.
24 marzo. Il “disegnino” di Rovelli, secondo cui il mondo è fatto di stati, invece che di persone
Il mondo è molto più grande del piccolo cerchio che noi chiamiamo Comunità internazionale, avverte il fisico. C’è molto di vero in questa arringa, ma anche un disastroso errore di fatto
Yoweri Museveni è presidente dell’Uganda dal gennaio 1986: si capisce che non sia un ammiratore della democrazia. Ha vinto, per diritto o per rovescio, sei mandati consecutivi. Nel 2014 promosse e fece votare dal suo Parlamento una legge contro l’omosessualità che venne respinta dalla Corte costituzionale per alcune irregolarità nella procedura di approvazione. L’altroieri la legge è andata in porto, salva la firma finale del dittatore: prevede l’ergastolo e, nei casi considerati più gravi, la pena di morte. Già prima, bastava farsi conoscere come lgbt per rischiare la galera fino a 20 anni. Si può fare una penosa, lunghissima lista di avvenimenti come questi. continua in https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2023/03/24/news/il-disegnino-di-rovelli-secondo-cui-il-mondo-e-fatto-di-stati-invece-che-di-persone-5096427/
Il figlio di Agostino Di Bartolomei: «Si è ucciso e ho provato tanta rabbia: ora ho ricominciato a chiamarlo papà» Giovanni Bianconi – corriere.it
Luca Di Bartolomei bambino coccolato dal papà Agostino (a destra) e da Nils Liedholm
Parla Luca, il figlio del grande calciatore della Roma e del Milan che si suicidò nel decimo anniversario della sconfitta dei giallorossi con il Liverpool
«Il 18 agosto dell’anno scorso io, Luca Di Bartolomei figlio di Agostino Di Bartolomei, sono diventato più vecchio di mio padre. Ho raggiunto e superato il tempo che lui ha vissuto, e ho avuto la forza di andare sulla sua tomba a San Marco di Castellabate, in provincia di Salerno, di fronte al mare, cosa che non faccio praticamente mai. Ed è stato un altro colpo di pistola, che non mi aspettavo».
Il nostro antifascismo ci porta a gridare: ora.e sempre in difesa di Gkn, rompiamo l’assedio, tenetevi libere e liberi domani 25 marzo. Perché oggi come allora, noi #insorgiamo
Giuseppe Giulietti. Ex Gkn, perché siamo al fianco dei lavoratori di Campi Bisenzio. Mai spegnere i riflettori articolo21.org
Lavoratrici e lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio scenderanno di nuovo in piazza sabato 25 marzo, a Firenze. Lo faranno perché troppi impegni non sono stati rispettati, perché chi doveva garantire la prosecuzione delle attività procede in modo distratto, altalenante e omissivo. E il governo sta a guardare forse il Ponte sullo Stretto e le vendette contro le famiglie omogenitoriali hanno sottratto ogni energia a quelli che si sono presentati come gli avvocati difensori degli ultimi, dei deboli e dei tartassati. continua in https://www.articolo21.org/2023/03/ex-gkn-perche-siamo-al-fianco-dei-lavoratori-di-campi-bisenzio-mai-spegnere-i-riflettori/
24 marzo. La politica economica tra inflazione e stabilità finanziaria Marcello Spanò – lafionda.org
Il fallimento di Silicon Valley Bank – la sedicesima più grande banca degli Stati Uniti – e le altre scosse telluriche del sistema finanziario a cui abbiamo assistito in questi giorni riportano all’attenzione il tema dell’instabilità finanziaria. Ancora non sappiamo se questi siano i primi anelli di una lunga catena o se il contagio verrà in qualche modo arginato. Ciò che possiamo constatare è che, ancora una volta, l’economia capitalistica ad alta intensità finanziaria in cui ci tocca in sorte vivere si conferma fragile e soggetta a rischi sistemici. Al posto di azzardare previsioni, pratica su cui gli economisti si esercitano ostinatamente e la maggior parte delle volte inutilmente, preferisco qui avanzare alcune considerazioni sugli elementi di novità che emergono da questi (primi?) fallimenti e sulle linee guida di politica economica che dovrebbero esserne tratte.
24 marzo. Iniziativa Filca a Roma. Sbarra: “Il governo apra un confronto sul suberbonus nell’edilizia per evitare un disastro sociale”
“Il governo deve aprire subito il confronto con tutte le parti sociali sul tema del superbonus nell’edilizia. Accompagnare il passaggio ad un regime più ordinario è un fatto comprensibile e condivisibile. Tutt’altra storia è stato agire con un decreto lampo, senza neanche aver convocato il mondo del lavoro, introducendo misure che cambiano radicalmente le regole dall’oggi al domani, colpendo migliaia di imprese senza colpe e mettendo a rischio 100mila posti di lavoro”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra all’iniziativa della Filca Cisl sui problemi del settore dell’edilizia.
24 marzo. Il Superbonus e gli errori di Eurostat Biagio Bossone and Massimo Costa – lafionda.org
L’aggiornamento del Manual on Government deficit and debt da parte di Eurostat dispone nuovi criteri di classificazione contabile dei crediti d’imposta rivenienti dall’utilizzo dei Superbonus e degli altri bonus edilizia concessi a famiglie e imprese (ex Legge n. 77 del 17 luglio 2020) a titolo di sconti fiscali o per cessione a terzi. Al punto 35 della sezione sui Transferrable tax credits, Eurostat stabilisce che il contribuente che beneficia di un credito d’imposta trasferibile ha una forte motivazione a utilizzarlo come sconto fiscale oppure a traferirlo a terzi se c’è un rischio di non poterlo utilizzare come tale (e quindi di perderlo in tutto o in parte).
Domani, sabato 25 marzo, assemblea nazionale dei portuali USB a Livorno. Nel pomeriggio una delegazione sarà alla manifestazione GKN a Firenze
Dopo lo sciopero nazionale dei porti del 25 febbraio con lo slogan “Abbassate le armi, alzate i salari” e la grande manifestazione del CALP al porto di Genova, con un nutrito spezzone di portuali provenienti dagli scali di tutta Italia, i portuali di USB si riuniranno in assemblea nazionale a Livorno sabato 25 marzo, all’ex cinema Aurora di viale Ippolito Nievo 28, con inizio alle ore 10.
24 marzo. KFC Bologna, prima sfruttati poi abbandonati ora reintegrati! La lotta dei lavoratori in appalto e di USB paga
Riuscito lo sciopero dei lavoratori Team Group, in appalto a KFC: licenziamenti ritirati, messa in fuga l’azienda subentrante che avrebbe applicato un contratto peggiorativo e aperto un tavolo di trattativa in Città Metropolitana. Andiamo avanti per imporre rispetto dei diritti e aumento dei salari, basta paghe indecenti.
I lavoratori rischiavano di perdere il lavoro il prossimo 31 marzo a causa del cambio d’appalto. La società entrante Gado Group non aveva nessuna intenzione di riassorbirli, benché previsto dal CCNL di settore, poiché avrebbe dovuto mantenere le stesse condizioni contrattuali attuali, di gran lunga migliori rispetto a quelle che avrebbe voluto stipulare.
24 marzo. ATC Capri, esito negativo per l’incontro in Prefettura: lunedì 3 aprile sciopero di 4 ore
Su richiesta della USB Lavoro Privato e di altre organizzazioni sindacali la Prefettura di Napoli ha convocato questa mattina un incontro tra i sindacati e la società ATC, presente anche il delegato della proprietà SIPPIC spa, avvocato Ugo Gaeta. Lo scopo dell’incontro era quello di dirimere l’annosa vertenza relativa al reiterato ritardo nel pagamento degli stipendi e dei ticket, ma anche il mancato riconoscimento della indennità retribuzioni ferie, dal 2007 ad oggi, e del mancato pagamento bonus produttività 2022. Dopo un’ampia ed approfondita disamina, nonostante la delegazione aziendale dell’ATC abbia manifestato la propria intenzione di pagare tutte le spettanze arretrate entro fine mese corrente, siamo stati costretti a chiudere l’incontro con esito negativo per la generalità degli impegni assunti. Alla luce di quanto sopra rappresentato non possiamo che prendere atto della difficile situazione finanziaria in cui versa la società, nonostante l’enorme afflusso di turisti registrati in questi giorni, e rivolgere un accorato appello nei confronti della proprietà SIPPIC spa, affinché vengano garantiti i sacrosanti diritti dei lavoratori e degli utenti del servizio pubblico, con l’immediato potenziamento delle corse e del numero di autobus attualmente in circolazione sull’isola. Pertanto, nostro malgrado, e per responsabilità non imputabili ai lavoratori, siamo costretti a proclamare una nuova astensione dal lavoro di 4 ore per il giorno 03.04.23 che determinerà immaginabili effetti negativi sul già mediocre servizio offerto ai turisti ed utenti capresi. https://campania.usb.it/leggi-notizia/atc-capri-esito-negativo-per-lincontro-in-prefettura-lunedi-3-aprile-sciopero-di-4-ore-1436.html
24 marzo. “Abbassate le armi, alzate i salari”: USB aderisce alla manifestazione di lunedì 27 marzo a Livorno in occasione della visita del ministro della “guerra” Crosetto e dei vertici di Eni e Leonardo
Mentre nel nostro paese i salari continuano ad essere tra i più bassi di Europa, si spendono miliardi di euro in armamenti e i servizi pubblici come la sanità sono al collasso, il governo Meloni come quello Draghi ci stanno trascinando, di fatto, in guerra. Tutto ciò mentre il carovita aumenta vertiginosamente, alimentato dalle enormi speculazioni sui beni energetici, e le poche misure di contrasto alla povertà subiscono continui tagli con il benestare dei sindacati complici Cgil, Cisl Uil. In questo clima da propaganda da Ventennio, lunedì 27 marzo il ministro della guerra Crosetto insieme ai vertici di Eni e del colosso della produzione militare Leonardo saranno a Livorno per il convegno “La Civiltà del Mare”. Sarebbe stato meglio chiamare questa inutile passerella propagandistica “la civiltà della guerra”. Potremmo chiedere ai cittadini di Piombino con quanta “civiltà” è stato loro imposto (militarmente) il nuovo rigassificatore della Snam a 500 metri dalle case. Un rigassificatore utile ad ingrassare quella speculazione privata che ha permesso, ad un pugno di multinazionali, di incassare miliardi di euro di extraprofitti lasciando miseria e inquinamento nei territori. O con quanta civiltà vengono repressi gli scioperi e i picchetti dei lavoratori della logistica che lottano per gli aumenti salariali come successo a Bergamo qualche giorno fa. Come Unione Sindacale di Base abbiamo avviato, ormai da tempo, una vertenza nazionale sotto lo slogan “Abbassate le armi, alzate i salari”. Come Federazione USB di Livorno abbiamo deciso di aderire alla manifestazione di protesta che si terrà lunedì 27 marzo dalle ore 14 di fronte all’Accademia Navale di Livorno. Crosetto, ENI e Leonardo non sono i benvenuti a Livorno! USB Federazione di Livorno
Firenze, meno di 11 assistenti sociali per i disabili. L’inclusività è sempre più lontana
Chi ha la 104 e cerca aiuto dal Comune può contare a Firenze su un nucleo di persone altamente qualificato e altamente… impegnato. Sono pochissimi gli assistenti sociali che si occupano della disabilità adulti a Firenze. Hanno lunghe liste d’attesa e il personale, tanto competente quanto battagliero nell’aiutare tutti, è allo stremo. Un’alta percentuale dei fiorentini che si trovano a vivere con handicap è preso in carico dagli Assistenti Sociali dell’Area disabilità o, in parte, tramite i canali sanitari dell’Azienda Sanitaria.
Bologna. Disabilità e scuola in una società escludente
È notizia degli ultimi giorni la vicenda di Nina Sorrentino, studentessa al quinto anno del liceo Sabin di Bologna con sindrome di down, che la famiglia ha deciso di ritirare dalla scuola perché non potrà sostenere l’esame di maturità in virtù della programmazione didattica differenziata. A fronte di una delicata vicenda che tocca da vicino la sensibilità di tante e tanti, su cui i media fomentano la contrapposizione tra famiglie e istituzioni scolastiche, crediamo giusto allargare lo sguardo, non facendo della scuola l’unico punto debole di un modello sociale profondamente escludente e classista.
L’accordo UE-Germania sull’uso degli e-fuel, il nuovo deposito di armi nucleari in Bielorussia e le altre notizie della giornata
Il racconto della giornata di sabato 25 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’Unione Europea ha trovato un accordo con la Germania sull’uso in futuro dei cosiddetti “e-fuel” nell’ambito delle discussioni sul divieto alla vendita di veicoli a benzina e diesel dal 2035. Il presidente russo Putin ha annunciato che entro luglio sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia. Nelle ultime ore tra Italia, Tunisia e Malta ci sono stati diversi naufragi con decine di possibili vittime, e circa tremila persone sono state soccorse o sono sbarcate nel nostro paese. A Firenze nel pomeriggio migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione convocata dal collettivo di fabbrica della ex Gkn di Campi Bisenzio. A Nettuno, a una sessantina di chilometri da Roma, c’è stata una celebrazione dall’anniversario della fondazione dei fasci di combattimento: l’Anpi era presente per contestare l’evento. In Francia migliaia di persone si sono date appuntamento al bacino idrico in costruzione a Sainte-Soline per protestare contro il progetto portato avanti da una cooperativa di agricoltori e sostenuto dallo Stato.
I numeri. Non è il punto se sono 15.000 o 20.000. Siamo noi, voi, ancora dopo 20 mesi, di cui 6 senza stipendio. È un corteo preparato, preparando un piano industriale, un piano industriale preparato da un corteo, un collettivo di una fabbrica di medie dimensioni che chiama un corteo mentre non sa come pagare le bollette. È un corteo che dice al resto del mondo: se posso io, tu cosa potresti fare? È che la resistenza qua è alternativa. Sono le nostre difficoltà e debolezze, ma è anche la gioia di vedere quanto state penando ad avere ragione di noi. È continuità di mobilitazione, quella che in Italia manca da troppo tempo e le lavoratrici e lavoratori francesi ci insegnano. Con questo corteo avete assicurato ancora una volta un fatto: anche se ci sotterrassero, ormai siamo semi. È storia se storia vuoi fare. Grazie. #insorgiamo
25 marzo.Migranti, record di sbarchi a Lampedusa: duemila persone in 24 ore
L’hotspot di contrada Imbriacola è al collasso con 1.831 ospiti a fronte di poco meno di 400 posti
Non si fermano gli sbarchi di migranti a Lampedusa, dove in poco più di 24 ore sono arrivate oltre duemila persone, un nuovo drammatico record. L’ultimo sbarco di oltre 260 persone è della notte scorsa, dopo che sei dei sette barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi dalla ong Louise Michel e dalle motovedette di Capitaneria e Guardia di Finanza.
Cpt. Carceri: violenze e sovraffollamento, Strasburgo (ri)mette l’Italia sotto accusa Viviana Daloiso – avvenire.it
Milano, carcere di San Vittore
Nelle ispezioni dell’organo antitortura del Consiglio d’Europa, l’ennesima, sconfortante fotografia della situazione nei nostri penitenziari. Accuse anche alla gestione degli anziani nelle Rsa
Pestaggi con pugni e calci, accoltellamenti. E poi insulti, minacce, nel caos di strutture fatiscenti, sovraffollate all’inverosimile. Non è una sorpresa il contenuto del rapporto stilato dal Cpt, l’organo antitortura del Consiglio d’Europa, sullo stato delle carceri italiane. Con cui Strasburgo, ancora una volta, mette l’Italia sotto accusa. Appena ieri scrivevamo su queste pagine dell’ennesima inchiesta choc condotta dalle autorità giudiziarie sull’istituto penitenziario di Biella: 23 agenti penitenziari sospesi per il reato di «tortura di Stato» commesso ai danni di tre detenuti. Li picchiavano, sostiene la Procura sulla base delle testimonianze raccolte, e li immobilizzavano col nastro adesivo. L’ultimo degli orrori, dopo quanto visto accadere nel carcere di Santa Maria Capua Vetere nella primavera del 2020. E solo un’altra miccia pronta a far esplodere lo scontro politico, già infiammato in queste ore per il tramonto della legge sulle madri detenute
“La Presidente del Consiglio ha affermato che i 335 martiri delle Fosse Ardeatine sono stati uccisi ‘solo perché italiani’. È opportuno precisare che, certo, erano italiani, ma furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti, gli oppositori politici, gli ebrei. […] La lista di una parte di coloro che sono stati ‘barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste’, è stata compilata con la complicità del questore Pietro Caruso, del ministro dell’interno della repubblica di Salò Guido Buffarini Guidi, del criminale di guerra Pietro Koch, tutti fascisti”
Gianfranco Pagliarulo
25 marzo. Alessanro Portelli. Italiani e non, il revisionismo di Giorgia Meloni ilmanifesto.it
Giorgio Leone Blumstein era nato nel 1895 a Leopoli, città dell’Ucraina. È morto il 24 marzo 1944., ammazzato alle Fosse Ardeatine. Non l’hanno ucciso perché era italiano. Non era italiano. […]
Giorgio Leone Blumstein era nato nel 1895 a Leopoli, città dell’Ucraina. È morto il 24 marzo 1944., ammazzato alle Fosse Ardeatine. Non l’hanno ucciso perché era italiano. Non era italiano. L’hanno ucciso perché era ebreo. Blumstein non è un caso isolato. Gli stranieri uccisi alle Fosse Ardeatine sono una dozzina. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (così vuole essere chiamata) vanta giustamente la sua origine alla Garbatella, quartiere popolare di Roma. La Garbatella è direttamente contigua alle Fosse Ardeatine. Chi è cresciuto lì non può non aver sentito parlare di che cosa è successo.
Io sono Sandor Kereszti, giornalista cattolico. Ungherese Sulla mia scheda c’era scritto: “madre a carico” Mi hanno ammazzato lo stesso, insieme a tanti altri, alle #FosseArdeatine
Nel ricordarmi, oggi qualcuno mi ha definito #italiano. Grazie, ma ero solo #antifascista.
Filippo Vendemmiati/Facebook
25 marzo
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 395
Guerre en Ukraine, en direct : les autorités de Kherson encouragent les habitants à évacuer la zone
La Russie a attaqué les zones contrôlées par l’Ukraine dans l’oblast de Kherson 74 fois en l’espace de vingt-quatre heures, a annoncé son gouverneur. L’approvisionnement de la population « en chaleur et en eau » devient « presque impossible », déclare-t-il.
25 marzo. Non solo le pensioni: la Francia in piazza contro il bonapartismo di Macron Leonardo Casalino – strisciarossa.it
3 milioni e mezzo per i sindacati, la metà per il Ministero degli Interni. Di sicuro più di due milioni, per la terza volta in tre mesi. Queste sono le cifre impressionanti della partecipazione alle manifestazioni di giovedì 23 marzo, che si sono svolte su tutto il territorio nazionale. Il segnale politico è chiaro: il movimento di protesta non si sta indebolendo, anzi sta trovando nuove motivazioni e allargando i suoi obiettivi.
Della Chat GPT avevamo già fatto conoscenza (leggi qui). Ora, come già sapevamo da qualche tempo (leggi qui), OpenAI, società fondata nel 2015, tra gli altri, da Elon Musk come compagnia senza scopo di lucro e trasformatasi nel 2019 in una società a scopo di lucro, ha presentato GPT-4. Un’evoluzione di GPT-3 dotata di un numero di parametri decisamente maggiore e potente, supportata da un database più capiente.
La siccità non sarà passeggera: è la nostra tempesta perfetta Roberto Della Seta – strisciarossa-it
“Tempesta perfetta”: significa un evento, un fenomeno dannoso che per una combinazione di circostanze concomitanti e tra loro indipendenti determina il massimo delle conseguenze negative possibili. È un’espressione coniata originariamente in meteorologia – “tempesta perfetta” è un uragano che colpisce un’area particolarmente vulnerabile – , ma che nel tempo ha generato abbondanti impieghi metaforici. Metaforico ma non troppo, visto che si parla comunque di acqua anche se di acqua che scarseggia, è l’uso del concetto per la siccità che imperversa in Italia.
25 marzo. La generazione di frontiera e l’ultima chiamata per salvare il pianeta Simone Siliani – strisciarossa.it
Roma
Ultima Generazione. Forse per provare a capire perché delle persone mettano a rischio la loro tranquillità personale e il proprio immediato futuro con azioni eclatanti dalle sicure conseguenze giudiziarie individuali, vale la pena riflettere sul nome che si sono date. Si tratta di persone oggettivamente appartenenti ad una generazione sulla quale gli effetti dei cambiamenti climatici sono effettivi e diretti. E saranno, nella seconda parte della loro vita, effetti pesanti e negativi. Non c’è alcuna possibilità di discussione su questa evidenza dei fatti. Le armi dei negazionisti sono spuntate.
Gemini Day: sabato 25 marzo al Brancaleone la giornata delle radio indipendenti
Gemini Network, il network delle Radio Indipendenti, torna a Roma per una giornata di cultura, socialità, radio, informazione. Sabato 25 marzo al centro sociale Brancaleone – storico spazio sociale di Montesacro – si terrà una giornata ricca di contenuti e momenti di aggregazione, frutto di una cooperazione tra radio che da quasi tre anni unisce esperienze diverse sparse in giro per lo Stivale.
25 marzo. Difficile immaginare, della galera, il ben che vi si trova
Chi non c’è stato, si dice, non può immaginarne la pena e l’infamia. Ma nemmeno i bei ricordi che ne restano. Come quello di una bambina in visita che gattona nel parlatorio, e fa conoscenza con ladri e truffatori, piccoli spacciatori e piccolissimi spacciati
25 marzo “Compagni dai campi e dalle officine… Notizie sparse raccolte qua e la
Manifestazione nazionale del’ex GKN a Firenze Testo e foto di Cesare Dagliana – pressenza.com
Un imponente corteo convocato dal Collettivo di fabbrica della ex GkN ha attraversato questo pomeriggio lo storico quartiere operaio di Novoli Rifredi. Meno numeroso delle volte precedenti ha comunque raccolto la solidarietà di tutto il sindacalismo di base ,dei ragazzi di FFF, del’Arci dei partiti della sinistra estrema e di alcune frange locali della CGIL, delle realtà di movimento. Non a caso si è deciso per un percorso in quella periferia fiorentina mitica dell’epopea operaia dove gli insediamenti metalmeccanici della Fiat e della Galileo hanno lasciato il posto a nuovi spazzi residenziali e commerciali. Qui la speculazione con prezzi delle case improponibili per chi ha un salario precario sta espellendo le ultime tracce di quella comunità popolare che attorno alle fabbriche viveva. A quella comunità a quel popolo a quei luoghi simbolicamente il corteo della GKN fa riferimento. Ma si tratta anche di costruirne una nuova e più grande attorno al suo progetto e la sua lotta che sta divenendo punto di riferimento nazionale. https://www.pressenza.com/it/2023/03/manifestazione-nazionale-delex-gkn-a-firenze/
Oltre 330 adesioni individuali, tra cui don Biancalani e il filosofo Miguel Benasayag, e 200 associative, tra cui la Federazione nazionale della Stampa italiana, l’Associazione Stampa Toscana, Medicina Democratica. Lettera aperta del cappellano del carcere di Sollicciano don Vincenzo Russo a tutta la comunità ecclesiale e ai cattolici tutti. Il crowdfunding verso quota 23mila euro in poco più di una settimana. L’RSU ex Gkn: “al di là delle sentenze e delle ragioni che ci arrivano dai tribunali, la nostra legittimità arriva dal territorio. Con la mobilitazione di sabato rompiamo l’assedio e costruiamo tutte e tutti assieme il nostro futuro”
[Campi Bisenzio, 24 marzo 2023] Il sostegno alla lotta del Collettivo di Fabbrica ex Gkn è oramai un’onda inarrestabile. Hanno superato quota 200 le adesioni di associazioni ed organizzazioni, tra cui tra cui la Federazione nazionale della Stampa italiana, l’Associazione Stampa Toscana e Medicina Democratica e si è andati oltre 330 le adesioni individuali all’appello di solidarietà e che ha visto aggiungersi nomi come quello del filosofo Miguel Benasayag, del direttore di Oxfam Italia Roberto Barbieri, del professor Giovanni Dosi della Scuola Superiore Sant’Anna e di don Massimo Biancalani della Comunità di Vicofaro.
Degna di nota è la lettera aperta a tutti i credenti scritta dal cappellano del carcere di Sollicciano don Vincenzo Russo, per esortarli a mobilitarsi, a prendere parte, a non voltarsi dall’altra parte: “Come è possibile […] potersi annoverare tra i credenti e poi, più o meno direttamente, essere persone che operano negando giustizia, ostacolando diritti, togliendo futuro, pronti a sacrificare agli idoli della ricchezza e del potere la vita degli altri, particolarmente dei più deboli?”. Così scrive Don Vincenzo nella lettera, nella quale ricorda il suo impegno a fianco degli operai della GKN fin dall’inizio: “Cosa siamo disposti a fare come Chiesa, come comunità credente? Quanto va accadendo per la fabbrica di Campi Bisenzio sta succedendo in molte parti. […] Io non ho dubbi rispetto a con chi stare. Ho scelto, da sempre, coloro che il mondo bistratta e ignora, ho scelto coloro che pagano per i fini di pochi. Ho scelto loro perché ho scelto Dio”.
Su Gkn dal governo solo assurdità e nessuna soluzione
Simone Marinelli, responsabile automotive della Fiom, oggi a Firenze da tutta Italia arriverà una nuova onda di solidarietà per la vertenza Gkn. Voi con quale spirito partecipate?
Quello di sempre: stare a fianco alle lavoratrici e ai lavoratori e chiedere al Governo e alle Istituzioni nazionali, che li hanno abbandonati di prendersi le loro responsabilità e di trovare immediatamente una soluzione.
25 marzo. Somministrati e maltrattati Patrizia Pallara – collettiva.it
Migliaia di lavoratori di Temporary, Lavorint, Tempus e Tempor con stipendi pagati in ritardo, buoni pasto non sempre corrisposti, calcolo sbagliato delle retribuzioni
Stipendi pagati in ritardo, istituti contrattuali come i buoni pasto non sempre corrisposti, calcolo sbagliato delle retribuzioni. I somministrati delle agenzie Temporary, Lavorint, Tempus e Tempor, riconducibili ad Attal Group, impiegati nei settori più diversi, stanno patendo questo trattamento. E, quel che è peggio, senza che una comunicazione sia arrivata preventivamente alle organizzazioni sindacali, con le quali peraltro le società hanno dimostrato di non voler avere alcun confronto.
25 marzo. La Cgil di Bologna compie 130 anni Giorgio Sbordoni – collettiva.it
La Camera del Lavoro nacque il 26 marzo del 1893 dalle Società Operaie della città e della provincia, e con il concorso del Comune. Domenica la festa in diretta streaming, alla presenza di Maurizio Landini. Le parole di Michele Bulgarelli, segretario generale provinciale
“Accorrete, dunque, se vi punge il desiderio del meglio, se vi sta a cuore l’avvenire vostro e dei vostri figli, se volete dimostrarvi non indegni dell’epoca in cui vivete”. C’era scritto proprio questo sui manifesti che tappezzavano i muri di Bologna e delle sue fabbriche in quel marzo del 1893, quando “Cittadini, Operai!” – citandolo sempre alla lettera – furono chiamati all’adunanza per costituire la Camera del Lavoro che nacque dalle Società Operaie della città e della provincia, e con il concorso del Comune. Era il 26 marzo e in cielo splendeva quel “sol dell’avvenire” – “vostro e dei vostri figli” – che per 130 anni – si compiranno domenica – e chissà quanti altri ha illuminato e illuminerà le battaglie del più grande e più antico sindacato d’Italia.
25 marzo. Udine. Acs, confermati i 52 licenziamenti
Adesso Fisac Cgil, First Cisl e Fabi attendono l’incontro fissato per il 29 marzo con la Regione Friuli Venezia Giulia, dopo che il primo ‘faccia a faccia’ di giovedì 23 marzo a Tavagnacco (Udine) fra la proprietà della Aquileia capital services (Acs) e le organizzazioni sindacali si è risolto in un nulla di fatto. continua in https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/03/25/news/acs-licenziamenti-credito-2877616/
25 marzo. Vietato criticare sui social il traffico di Napoli: City Sightseeing sospende un autista e dirigente sindacale USB
Un autista e dirigente sindacale dell’USB dipendente della City Sightseeing Napoli è stato sospeso dal soldo e dal servizio per aver pubblicato sul proprio profilo facebook un post in cui denunciava il problema del traffico a Napoli e l’incapacità dell’amministrazione comunale di risolverlo. L’accusa rivolta al dipendente è quella di essere alle dipendenze di una azienda che per lo svolgimento della propria attività necessita di autorizzazioni regionali e comunali. Quindi il contenuto del post, essendo riconducibile all’attività lavorativa svolta dal dirigente sindacale presso la City Sightseeing, assume profilo rilevante ai fini disciplinari.
26 marzo. Travolto da un trattore, muore bimbo a Pescara
ANSA – Un bambino di quattro anni è morto dopo essere stato travolto da un trattore a Pescara. Alla guida del mezzo, secondo le prime informazioni dei soccorritori, c’era il padre. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio in strada del Palazzo. Sul posto sono intervenuti il 118, che non ha potuto fare altro che constatare il decesso del piccolo, e le forze dell’ordine, che si stanno occupando di tutti gli accertamenti del caso. La tragedia si è consumata in un’area di campagna, in collina, nella zona nord di Pescara. Stando alle prime informazioni, il bimbo era in bici, quando è stato travolto dal mezzo.
26 marzo: le notizie di Radio Popolare
Il fermo della nave di Banksy, l’incriminazione di Trump, le famiglie arcobaleno tornano in piazza e le altre notizie della giornata
Il racconto della giornata di domenica 26 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. A Lampedusa è stata fermata la nave della Ong Louise Michel finanziata dall’artista Banksy. L’accusa è paradossale: aver fatto troppi salvataggi in mare. Il decreto Piantedosi di gennaio consente infatti un solo salvataggio. Abbiamo sentito Giorgia Linardi di Sea Watch. Un portavoce della Nato oggi ha parlato di retorica “irresponsabile e pericolosa” da parte della Russia a proposito dell’annuncio di Putin sullo spostamento di armi nucleari in Bielorussia. La manifestazione delle famiglie arcobaleno a Roma.
Migranti: continuano gli sbarchi a Lampedusa, in corso trasferimenti verso Reggio Calabria
Sale a 91 il bilancio delle vittime del naufragio di Cutro, oggi, dopo un mese, iniziative in memoria. Intanto continuano gli sbarchi e nel pomeriggio è previsto il trasferimento di alcune centinaia di migranti da Lampedusa
Guerre en Ukraine, en direct : l’Allemagne dénonce « l’intimidation nucléaire » de Moscou; la Biélorussie prise « en otage nucléaire », selon Kiev
Le président russe, Vladimir Poutine, a assuré samedi que Moscou allait déployer des armes nucléaires « tactiques » sur le territoire de son allié, la Biélorussie.
26 marzo. Montenegro, come vengono accolti e aiutati gli ucraini, bielorussi e russi in fuga. L’esperienza di ‘Pristanište’, zona libera dalla guerra valigiablu.it
Che aiuto ricevono gli ucraini, i bielorussi e i russi che arrivano in Montenegro? Come funzionano i rapporti tra loro? Svetlana e Andrey, rispettivamente cofondatrice e amministratore della Fondazione Pristanište, hanno raccontato le loro esperienze al sito Posle. Abbiamo tradotto l’intervista.
26 marzo. Naufragio di Cutro, a un mese dalla strage di Stato
Cutro. Lalouma entra nel mare in cui ha perso sua madre. PH: Valentina Delli Gatti
Ad un mese esatto dalla strage di Cutro è stata rinvenuta la salma numero 91. Ancora tanti i dispersi e le persone non identificate. Mem.Med ripercorre il lavoro di monitoraggio, ricerca, accompagnamento e lotta insieme alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti.
Ecco come tal Chiara Gribaudo, vicepresidente del PD, ha commentato la dichiarazione di Giorgia Meloni sull’eccidio delle Fosse Ardeatine: “Massacrati solo perché italiani. No, Presidente Meloni. Come Fonzie, non riesce a pronunciare quella parola. I morti delle Fosse Ardeatine sono stati massacrati perché antifascisti. Le rinfresco la memoria e il vocabolario, Presidente”. Questo è il livello della cultura politica delle nostre classi dirigenti: sfidarsi a colpi di riferimenti alla sottocultura delle serie americane. Non la faccio più lunga perché non voglio intasare di retorica la riflessione su una dichiarazione che si commenta da sola e non merita di scomodare Pasolini o i Francofortesi. Permettetemi solo la tristezza per il degrado politico, spirituale, intellettuale e cognitivo del nostro paese e di chi lo dovrebbe rappresentare nelle più alte sedi istituzionali.
P.S.: fa eccezione il vecchio presidente nella foto, di cui posso condividere poco politicamente e che però almeno la dignità ancora la mantiene per tutti noi.
Ivano Marescotti e Roberto Salani, un solo ricordo – uno spettacolo di alcuni anni fa – per ricordare due cari amici e compagni
(…) «Oramai per tutti la Romagna è il mare, ma non sanno di cosa parlano. Tutti pensano al romagnolo come a un tipo socievole, l’ amicone, invece è tragico come Pantani e Pascoli. Ma la cosa che più mi dispiace è che i romagnoli accettino questi cliché. Io adoro la Riviera, ma se vai in giro di notte vedi delle cose che non hanno niente a che fare con l’ identità romagnola» (…) https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/07/17/la-piadina-come-il-dialetto-unica.html
26 marzo “Compagni dai campi e dalle officine… Notizie sparse raccolte qua e la
26 marzo. Perché in Italia non si protesta? Sergio Sinigaglia – pressenza.com
(Foto di Cesare Dagliana)
Perché da noi no? Di fronte alle immagini della Francia in rivolta la domanda imperversa. Se lo sono chiesto su Il Fatto Peter Gomez e Gad Lerner, ma riflessioni sono uscite anche sui siti di area “radical”.
Le risposte sono varie, tutte con elementi di verità: la restaurazione degli anni Ottanta, la concertazione sindacale, i vari provvedimenti governativi di questi ultimi trent’anni con le varie “riforme” che hanno stravolto il mercato del lavoro e la nostra previdenza, in primis quella targata Fornero, con l’ex ministro che senza pudore continua a pontificare dalle colonne de La Stampa, quando farebbe bene a tacere, visti i disastri umani e sociali che la sua legge ha provocato.
(…) Sia chiaro: non è la sicurezza con cui il Ministro Salvini annuncia la prossima apertura dei cantieri a preoccupare. Se dovessimo attenerci alla realtà e non alla propaganda salviniana potremmo tranquillamente starcene a casa: ‘sto Ponte non s’ha da fare, né domani né mai! Non perché così vogliono gli ambientalisti, ma perché sono gli stessi tecnici e progettisti a dirlo. Tant’è che di questa opera di cui si parla da sempre non esiste ancora traccia di un progetto che si possa lontanamente definire esecutivo, nonostante i proclami e le centinaia e centinaia di milioni di euro spesi inutilmente (…)
L’incapacità del governo Meloni nella gestione dei migranti, la democrazia israeliana appesa a un filo le altre notizie della giornata
Il racconto della giornata di lunedì 27 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il governo italiano un po’ ci è e un po’ ci fa: le richieste di manodopera straniera da parte degli imprenditori è infinitamente superiore a quelle previste dal Viminale; Alfredo compito resta al 41 bis: per il tribunale di sorveglianza, in estrema sintesi, con lo sciopero della fame “s’è l’è cercata”; in Israele il premier Netanyahu ha parzialmente fatto retromarcia sulla contestata riforma della giustizia; l’Ucraina progetta una controffensiva, ma per il momento sul fronte del Donbass è stallo.
La legge per rendere la Gestazione Per Altri/e reato universale non ha alcun fondamento giuridico e rischia di essere incostituzionale Vitalba Azzolini – valigiablu.it
Il concetto di reato universale sembra piacere molto all’attuale maggioranza di governo. Dopo aver definito come tale, con il cosiddetto decreto legge Cutro (n. 20/2023), l’omicidio o le lesioni derivanti da atti diretti a procurare l’ingresso illegale di migranti in Italia, ora è il momento della surrogazione di maternità, detta anche gestazione per conto di altri (GPA) o, dispregiativamente, utero in affitto. Una proposta di legge, presentata da parlamentari di Fratelli d’Italia, estende la punibilità della condotta, che è già reato quando attuata in Italia (l. 40/2004, art. 12), prevedendo sia perseguito «chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità», ciò «anche se il fatto è commesso all’estero». L’autore è sanzionato «con la reclusione da tre mesi a due anni e con una multa da 600.000 a un milione di euro».
Sul web per imbecilli si diffonde, dopo quello di Trump, anche l’arresto di Putin da parte dell’intelligenza artificiale.
Sembra sia diventato virale.
Con gente che chiede dettagli.
Dove, quando , come?
Torno su di una mia vecchia idea: non andrebbe sottovalutato l’uso politico-ideologico della AI destinato a far parte integrante di tutte le prossime guerre.
La propaganda machine learning può facilmente prendere la mano agli apprendisti stregoni del terzo millennio con effetti imprevedibili.
Mauro Zani/Facebook
27 marzo
RaiNews LIVE
Israele in rivolta contro la riforma della Giustizia. Netanyahu ai ministri: “Bloccherò l’iter”
Netanyahu ha licenziato il ministro ribelle Gallant che chiedeva lo stop della riforma. Gli Usa “preoccupati”. Il presidente Herzog: va fermata
27 marzo. Vergogna Netanyahu: quando Israele era una democrazia
In Israele è passata una legge che renderà più difficile rimuovere il primo ministro dal suo incarico, pur essendo Netanyahu imputato per corruzione in alcuni processi, via via rinviati con forzature politiche. La nuova legge riduce le possibilità, per il procuratore generale, il massimo vertice di garanzia costituzionale, di dichiarare il primo ministro inadatto al suo ruolo. Per salvare se stesso Netanyahu porta Israele sull’orlo della dittatura denuncia David Grossman. «Se i promotori della cosiddetta riforma giudiziaria porteranno a termine il processo legislativo, di fatto revocheranno lo Stato di diritto»
27 febbraio. I giovani tra immagine e identità Stefania Tirini – terogiornale.it
I nuovi mezzi di comunicazione, e però anche la scuola, tendono a una standardizzazione dei comportamenti. Ma la sfida da assumere sarebbe quella della originalità e unicità
I giovani sono una categoria, e, come avviene con le categorie, si tende con esse a generalizzare per rendere uguali coloro che ne fanno parte. Questo potrebbe essere anche un aspetto positivo: ma non andrebbe mai dimenticato che le categorie includono una moltitudine di persone che, anziché uguali, sono esattamente l’opposto, tutte diverse. La loro ricchezza sta in questo. È sbagliato non vederlo, ma spesso fa comodo farlo. Oggi un adolescente è un nativo digitale, uno di quelli che uno schermo lo adopera subito con le dita, perché è nato nella cultura del touch, e la televisione per lui è un oggetto obsoleto. Perciò i ragazzi sono entusiasmanti, il loro modo di imparare – che non assomiglia per niente alla generazione nata nel secolo scorso – è attraverso i link. Quando un adolescente legge qualcosa sullo schermo del suo dispositivo, e trova qualcosa di interessante nella frase, clicca sulla parola ed entra da un’altra parte, e così avanza all’infinito, come vuole la rete. Questo modo di affrontare la realtà è molto diverso dal nostro, ma è immensamente interessante, non sai mai dove ti porta, è imprevedibile, sebbene anche pericoloso.
Nasce l’Alleanza Clima Lavoro, tavolo di lavoro, iniziativa e proposta comune tra sindacato e organizzazioni civiche e ambientaliste sulla giusta transizione e la mobilità sostenibile in Italia. Nove le sigle promotrici. Conferenza stampa di presentazione al Senato, giovedì 30 marzo alle 12.00.
La transizione ecologica e la mobilità sostenibile sono sfide fondamentali non solo per l’ambiente, ma anche per il lavoro e l’economia in Italia. Per affrontarle con successo, è necessario animare un fronte largo di partecipazione sulla base di una convergenza tematica e programmatica tra il mondo del lavoro e quello dell’ambientalismo. Con i due convegni “Mobilità sostenibile al lavoro”, organizzati a Torino rispettivamente a gennaio 2020 e marzo 2022, si è lavorato in questa direzione, avviando e consolidando nel tempo un percorso che conduce, oggi, al lancio ufficiale dell’Alleanza Clima Lavoro: un tavolo permanente di confronto, elaborazione e iniziativa comune promosso da Campagna Sbilanciamoci!, CGIL Piemonte, FIOM CGIL, Kyoto Club, Motus-E, Transport&Environment, Legambiente, WWF, Greenpeace. L’Alleanza si pone obiettivi ambiziosi: ampliare il campo dell’impegno e della proposta comune tra sindacato e organizzazioni ambientaliste, promuovere azioni di sensibilizzazione e di mobilitazione pubblica sulla necessità di una transizione giusta nell’interesse del pianeta e dei lavoratori, incalzando il mondo della politica, delle istituzioni e delle imprese. Il prossimo giovedì 30 marzo 2023 alle ore 12.00, presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato della Repubblica, in Piazza Madama a Roma, i rappresentanti delle organizzazioni promotrici presenteranno in una conferenza stampa l’Alleanza Clima Lavoro, le sue proposte e le sue iniziative. Interverranno Giulio Marcon (Portavoce della Campagna Sbilanciamoci!), Michele De Palma (Segretario generale della FIOM CGIL), Giorgio Airaudo (Segretario generale della CGIL Piemonte), Mariagrazia Midulla (Responsabile Clima ed energia del WWF Italia), Anna Donati (Coordinatrice del gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club), Andrea Boraschi (Clean Mobility Manager di Transport&Environment Italia), Francesco Naso (Segretario generale di Motus-E), Alessandro Giannì (Direttore delle Campagne di Greenpeace Italia), Maria Maranò (Segreteria nazionale di Legambiente). L’accesso alla sala del Senato in cui si terrà la conferenza stampa – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.
27 marzo. Addio a Gianni Minà
“All’epoca frequentavo Robert De Niro, che era a Roma per girare “C’era una volta in America”, il film di Sergio Leone, ed una sera mi chiamò. Mi chiese: “Gianni, come va? Che hai da fare oggi?”. Io gli risposi: “Sono con Muhammad Ali stasera, stiamo per andare a cena”. De Niro sobbalzò e disse: “Con chi è che stai? Cioè, stai andando a cena con Muhammad Ali e non me lo dici? Cioè è il mio idolo di sempre. Io vengo a cena con te stasera Gianni”. Dopo un po’ ricevetti una telefonata di Sergio Leone, per la verità un po’ arrabbiato, e mi disse che De Niro non sarebbe potuto venire perché quella sera avevano un importante incontro per definire alcune scene del film, quindi non si poteva fare nulla. Io gli dissi che in realtà non c’entravo niente, stavo solo andando a cena con Muhammad Alì e Robert si era voluto aggiungere. A quelle parole, Leone disse: “Cosa??Cioè tu e Robert state andando a cena con Muhammad Ali e non mi avete detto nulla?”. Volle a tutti i costi accodarsi anche Sergio Leone. A quel punto mi preparai e, una volta pronto, stavo quasi per uscire, ma suonò di nuovo il telefono. Era il premio Nobel Gabriel García Márquez che era a Roma per cenare anche lui con Sergio Leone e De Niro, ma aveva appena appreso che l’incontro era saltato perché c’era una cena con Muhammad Ali. Morale della favola? Ci ritrovammo tutti a cena da “Checco il Carettiere” e mi ricordo che mettemmo tutte le donne da una parte del tavolo e noi dall’altra, perché non volevamo assolutamente farci disturbare; e passammo l’intera serata a fare domande a Muhammad sulla sua carriera e sui suoi match. Ci raccontò tutto. Io, De Niro, Marquez e Sergio Leone ascoltavamo: eravamo tornati tutti bambini”.
(Gianni Minà)
Gianni Minà con Garcia Marquez, Sergio Leone, Mohammed Ali’, Robert De Niro
L’annuncio sul profilo social del giornalista. “Ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari” si legge
AGI – È morto all’età di 84 anni Gianni Minà. Lo si apprende dal suo profilo social. “Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale – si legge ancora nel post – va al Professor Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità”.
In questa lunga, storica intervista rilasciata a Gianni Minà, Fidel Castro racconta la vicenda di Che Guevara, aprendosi anche sui dettagli intimi della vita del suo amico argentino e sul loro rapporto: “Voglio dirti una cosa: ho fatto fatica ad accettare l’idea della morte del Che. Molte volte l’ho sognato e a volte ho raccontato i miei sogni a chi mi stava vicino … Bene, ho sognato che stavo parlando con lui, che era vivo; qualcosa di molto speciale. E’ difficile ancora adesso accettare l’idea della sua morte. A cosa è dovuto? Secondo me, al fatto che egli è ancora presente in noi”
(…) Una volta un mio amico, un altro giornalista, mi aveva detto che avevamo commesso un errore a stare sempre dalla parte della ricerca della verità. Rappresentavamo un’altra idea di televisione, che si è rivelata perdente, soprattutto in quel passaggio storico, la stagione di Berlusconi. Facevo ormai parte di quelle suppellettili ingombranti che non era il caso di portare nel nuovo secolo, anzi nel nuovo millennio. Vasellame da mettere in soffitta. Ma non ero ancora un rottame, neppure per l’anagrafe. A me avevano riservato un trattamento particolare. Non avevano usato editti né censure pubbliche. Avevano deciso di liquidarmi così, senza clamore, con un metodo più semplice e più collaudato, il metodo dell’oblio. Il mio amico sosteneva che la politica avesse messo ai margini più giornalisti che la mafia. Credo di essere stato espulso per somma di ammonizioni e per decreto concorde di tutte le terne arbitrali. E pensare che ero figlio di un arbitro. L’ultimo fuorigioco era stato quello di non avere accettato tre tagli che volevano impormi a tre interviste. All’inizio non ero preoccupato. Credevo fosse una tempesta passeggera. Non sapevo ancora che l’amarezza è una pianta che cresce rigogliosa nella lontananza (…)
Gianni Minà (Come mi hanno fatto fuori dalla Rai, da Storia di un boxeur latino)
Addio Ivano Marescotti: un caro amico, un compagno, un talento d’attore Alberto Crespi – strisciarossa.it
Ivano Marescotti e Roberto Benigni nel film Johnny Stecchino
Nel giro di pochi giorni se ne sono andati due compagni veri, oltre che due cari amici di chi scrive. Parliamo – e proviamo a parlarne a ciglio asciutto – di Citto Maselli e di Ivano Marescotti. Maselli, lo sanno tutti, è stato un importante dirigente e militante di Rifondazione Comunista. Marescotti, per come l’abbiamo conosciuto, era un militante storico del PCI che faceva una fatica enorme a riconoscersi nel PD, nelle sue varie mutazioni, anche se dopo la fondazione aveva dato credito al nuovo partito ed era entrato nell’assemblea regionale dell’Emilia-Romagna. Parlargli di Renzi equivaleva a fargli montare la rabbia. Era molto incuriosito dal movimento Cinque Stelle, nella sua prima fase, per poi rimanerne deluso, salvo votarlo anche lo scorso 24 settembre perché a sinistra non trovava nessuno meglio di Giuseppe Conte. Come molti compagni “duri e puri” si ritrovava in questo terzo millennio disorientato, senza un partito che in qualche misura lo “rappresentasse”. Capita a molti.
27 marzo “Compagni dai campi e dalle officine… Notizie sparse raccolte qua e la
«Conbipel non rispetta gli accordi»: 27 marzo sciopero
Stato di agitazione e sciopero lunedì 27 marzo delle lavoratrici e lavoratori Conbipel. L’astensione dal lavoro sarà per l’intera giornata, dalle ore 7 alle 22. La protesta è stata indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che hanno anche organizzato un presidio a Roma, dalle ore 10 alle 13, presso il ministero delle Imprese (in via Molise).
27 marzo. Clamp va in Polonia, sciopero a oltranza a Padova
Foto: www.facebook.com/FiomCgilPadova
La Clamp è una piccola azienda metalmeccanica veneta, nata nel 1983 a Castelfranco (Treviso), specializzata nella produzione di fascette e clip per ogni necessità e uso. Successivamente la produzione è stata spostata a Torreselle, frazione di Piombino Dese (Padova), dove si trova tuttora. Negli anni l’azienda è cresciuta e si è consolidata, aumentando il numero di dipendenti, la mole di lavoro e gli investimenti.
“Tutto procede senza intoppi fino al 2018, quando l’azienda viene acquisita dalla multinazionale Ideal Tridon“, scrive la Fiom provinciale: “Già prima del Covid, subito dopo l’acquisto, si bloccano gli investimenti, nonostante gli oltre 2 mila clienti attivi, fra cui Hitachi, Berardi, Fincantieri, Electrolux, Cnh, Fontana, Jacuzzi, Stilco, Merlo. Clienti nazionali e internazionali che hanno sempre scelto la Clamp per la qualità delle produzioni e le competenze degli operai e delle operaie”.
La debacle dell’esecutivo italiano sui fondi del PNRR, la figuraccia del governo Meloni in Europa e le altre notizie della giornata
Il racconto della giornata di martedì 28 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il ministro per i rapporti col parlamento Fitto ha ammesso che il governo non riuscirà a chiudere entro il 2026 alcuni progetti del PNRR. A partire dal 2035, le auto altamente inquinanti non potranno più essere commercializzate in Europa, tuttavia, la Germania è riuscita a ottenere una deroga per l’utilizzo degli e-fuel. L’Italia si è astenuta nel voto finale con cui i ministri dell’energia hanno ratificato lo stop ai motori termici nel 2035. Continuano le manifestazioni in Francia contro la riforma delle pensioni voluta dal governo Macron. Secondo i media russi un drone ucraino si sarebbe schiantato a circa 70 chilometri da Mosca. Francesco Boccia e Chiara Braga sono i nuovi capigruppo del Pd alla Camera e in Parlamento. In Birmania, la giunta militare golpista ha ufficialmente sciolto la Lega nazionale per la democrazia.
28 marzo. Dl Bollette: via libera del consiglio dei Ministri, provvedimento per 4,9 miliardi di euro
Per il gas Iva al 5%, azzeramento degli oneri di sistema. Scatta un incentivo per il risparmio energetico. Via libera al nuovo Codice appalti e al ddl che vieta la produzione di cibo sintetico. Slitta invece l’esame del ddl concorrenza
28marzo. I falò di Parigi e il semipresidenzialismo Michele Prospero – volerelaluna.it
L’Eliseo e i falò sono l’ultima versione della grande battaglia che sta frantumando la Quinta Repubblica. Il presidente che, forte della legittimazione popolare diretta, impone le sue decisioni senza il voto esplicito dell’assemblea, anch’essa formalmente legittimata dal popolo, si incammina lungo il sentiero del dispotismo legale. Azzittita la dialettica istituzionale in nome di un incendiario dispositivo costituzionale che consegna alle mani del capo dello Stato un potere straordinario, la voce della protesta assume la piazza come luogo della insubordinazione.
Guerre en Ukraine, en direct : Les Etats-Unis favorable à un tribunal spécial pour juger l’« agression » russe contre l’Ukraine
C’est la première fois que Washington, traditionnellement récalcitrant face à la justice internationale, dit explicitement être favorable à la création d’un tel tribunal. Cette idée est également soutenue par les Européens qui en avaient évoqué la création dès le mois de novembre.
28 marzo. Israele, stop alla riforma della giustizia. Ma per Netanyahu potrebbe essere troppo tardi Gianni Solinas – strisciarossa.it
(Photo by Eyal Warshavsky / SOPA Images/Sipa USA)
Benjamin Netanyahu paga con la rivolta popolare, la più grande della storia di Israele, il prezzo del suo disperato azzardo nel voler tornare al governo imbarcando la destra più retriva e anacronistica. Il Paese è nel caos e il suo premier rischia di passare alla storia come il leader che ha profondamente, e forse in modo irreversibile, minato la sua unità intestardendosi nel portare avanti l’improponibile riforma del sistema giudiziario che punta a limitare pesantemente le competenze della Corte suprema, di fatto sottomettendola all’esecutivo.
28 marzo. Da Tel Aviv a Parigi: una “nuova talpa” comincia a scavare? Michele Mezza – terzogiornale.it
Le piazze piene nelle città occidentali sembrano voler sfidare ogni teoria del disincanto. In palio una nuova idea della democrazia rappresentativa, e soprattutto un nuovo blocco sociale che reclama un accesso diretto alle deliberazioni. Da Parigi a Tel Aviv, passando per la Gran Bretagna e gli Stati trumpiani degli Usa, e ora perfino nell’imperturbabile Germania, manifestazioni di massa sembrano annunciare una nuova stagione di mobilitazione sociale. In diversa misura, si certifica la crisi dei mediatori tradizionali – partiti e sindacati – e si assiste a uno scontro diretto fra vertici istituzionali e alleanze di interessi sociali. Sono fenomeni molto diversi fra loro, caratterizzati comunque da un unico filo rosso, che va tirato per capire dove potrebbe portarci: una forma inedita di partecipazione alle decisioni, a partire da una nuova federazione di interessi e bisogni che spesso travalicano i confini nazionali.
28 marzo. Galli della Loggia ricostruisce a modo suo la storia delle Fosse Ardeatine Paolo Soldini – strisciarossa.it
In una trasmissione della “7” Ernesto Galli della Loggia ha sostenuto che “non è vero che tra le vittime delle Fosse Ardeatine c’erano i rappresentanti di tutti i partiti antifascisti” perché invece “i rappresentanti di un certo partito non c’erano” e ha messo questa sua osservazione in relazione con il linciaggio del direttore di Regina Coeli Donato Carretta avvenuto a Roma durante il processo per la strage al questore di Roma Pietro Caruso. Linciaggio che avrebbe lasciato aperta – sostiene GDL – “tutta una serie di interrogativi”. Quando la conduttrice del programma ha chiesto all’ospite di dire quali fosse il partito i cui rappresentanti tra le vittime secondo lui non c’erano, lo storico e editorialista del Correre della Sera ha obiettato che non lo avrebbe detto “neppure sotto tortura” per “non aprire interminabili questioni”.
28 marzo. Ci ragiono e canto. La festa della Lega di cultura popolare di Piadena Ella Baffoni – strisciarossa.it
Tra pensieri e canti, eppure è una festa. Dopo tre anni, colpa del Covid, è tornata la festa della Lega di cultura popolare di Piadena. E subito scava alle radici. E’ il centenario dalla nascita di Gianni Bosio, che ha lasciato qui moltissime tracce, insieme a Mario Lodi, il cui centenario è appena passato. Due intellettuali diversi, che si sono incontrati e, sul campo, hanno lavorato in parallelo. Sulla musica e la cultura popolare il primo, sulla didattica e la pedagogia popolare l’altro. Insieme, sulla lettura e l’interpretazione del mondo visto dal basso, dalle classi subalterne.
28 marzo. Da Roma a Milano, si consuma suolo anche per gli stadi! Linda Maggiori – pressenza.com
A Roma, una cordata di finanzieri privati, capitanata dai Friedkin (presidente della Roma), ha in mente di costruire uno Stadio da 60.000 posti tra Pietralata e Stazione Tiburtina, proprio in quei 14 ettari adibiti a Parco. Tutt’attorno, nei circa 80 ettari di proprietà pubblica, ci sono da tempo progetti di cementificazione, previsti mastodontici edifici, progetti approvati o in corso di approvazione dal Comune di Roma, i cui cantieri sono in procinto di partire. Il quadro di edificazione lasciava liberi 14 ettari che sarebbero dovuti diventare il “Parco di Pietralata”. Proprio su questi ora incombe la minaccia dello Stadio!
28 marzo “Compagni dai campi e dalle officine… Notizie sparse raccolte qua e la
28 marzo.Lo sciopero dei trasporti in Germania Agostino Petrillo – terzogiornale.it
Mai fu così vuota la Hauptbanhof di Berlino, la stazione centrale da cui ci giungono immagini quasi spettrali. Nessuna presenza umana lungo binari congelati in una innaturale immobilità. Deserta e immersa nel silenzio anche la stazione di Wannsee, in genere affollato crocevia di pendolari. Lunedi 27 marzo, il più grande sciopero dei trasporti degli ultimi decenni, che giunge a interrompere un periodo di prolungata pace sociale, ha messo in ginocchio la Germania. Si sono fermati tutti: treni, autobus, aerei, navi e battelli, trasporto locale, autostrade. Lo sciopero è stato di ventiquattr’ore.
Duplice incidente sul lavoro, un giovane morto, uno gravissimo
(ANSA) – PORDENONE, 29 MAR – Duplice incidente sul lavoro questo pomeriggio nel Pordenonese, dove un giovane operaio di età non ancora chiara se 20 o 26 anni è morto e un altro, di 22, è rimasto ferito ed è ricoverato in condizioni gravissime, vittime di due diversi incidenti sul lavoro. Il primo giovane è caduto da una altezza di 16 metri mentre montava, nella zona industriale di Maniago per conto dell’azienda Bioman, alcuni pannelli fotovoltaici. Era un lavoratore di una ditta esterna, di Bergamo. Il secondo era al lavoro nell’azienda Terex, che costruisce gru nell’area industriale del Comune di Fontanafredda, che è stato colpito da un pesante carico. Poco distante, a Pordenone, era in corso in contemporanea un convegno al quale partecipavano il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, e il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che hanno condannato gli episodi ed espresso vicinanza alle famiglie. (ANSA).
29 marzo: le notizie di Radio Popolare
La liberalizzazione selvaggia degli appalti, la pubblica amministrazione allo stremo e le altre notizie della giornata
Il racconto della giornata di mercoledì 29 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’autorità nazionale anticorruzione ha lanciato l’allarme sul nuovo codice appalti voluto da Salvini. La relazione della Corte dei Conti sul PNRR evidenzia un dato preoccupante: la pubblica amministrazione è allo stremo e priva del suo vero motore, il personale. Il centro di prima accoglienza di Lampedusa è al collasso. La situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhia non sta migliorando, i combattimenti sono sempre più intensi e cresce il rischio di un incidente. In Messico cresce l’indignazione per la morte di trentanove migranti in un centro di detenzione a Ciudad Juarez.
29 marzo. Il Papa al Gemelli, la Santa Sede: “Infezione respiratoria, resterà ricoverato per alcuni giorni”
Bergoglio- che stamattina all’udienza generale era apparso affaticato- è stato portato al policlinico in ambulanza. I controlli hanno evidenziato l’infezione (escluso il Covid)
“Nei giorni scorsi Papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e questo pomeriggio si è recato presso il Policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici. L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera. Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera”. Lo fa sapere la sala stampa della Santa Sede.
Guerre en Ukraine, en direct : le Groupe Wagner admet que la bataille pour Bakhmout a « gravement endommagé » ses forces
Cette déclaration a été faite au lendemain de la recommandation du CIO de réintégrer les sportifs aux compétitions internationales sous bannière neutre, à titre individuel et à condition qu’ils n’aient pas soutenu le conflit en Ukraine.
29 marzo. Aumento della spesa militare, la Nato dà i numeri Sofia Basso – sbilanciamoci.info
La Nato nel vertice di luglio si appresta a considerare il 2% del Pil in spese per armamenti una soglia minima. I vertici militari italiani non vedono l’ora di sottrarre così altre risorse a istruzione e sanità. Greenpeace chiede di tassare gli extra profitti della guerra (Leonardo: +58,5% di utili).
La guerra in Ucraina ha scatenato un aumento della spesa militare dei Paesi Nato, con il 2,2% di incremento reale tra il 2021 e il 2022 (dato Nato), e l’Italia che sfiora il +7% in termini assoluti (dato Camera dei Deputati). La stragrande maggioranza dei Paesi dell’Alleanza Atlantica, però, non ha ancora raggiunto il controverso obiettivo del 2% del Pil, perché ogni decimo di percentuale in più significa ulteriori miliardi di euro da togliere a sanità, ambiente e spesa sociale. Nonostante questa evidenza, già a fine gennaio il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha cominciato a parlare di “un nuovo obiettivo per la spesa per la difesa”.
L’appello a Radio Popolare dalla nave Louise Michel, bloccata a Lampedusa per aver salvato troppi migranti Martina Stefanoni – radiopopolare.it
A Lampedusa questa mattina sono riprese le operazione per il recupero del corpo di una donna migrante che è stato avvistato nella tarda mattinata di ieri davanti al faro di Lampedusa. L’Hot Spot di Lampedusa intanto continua a essere oltre il limite massimo di affollamento. A Contrada Imbriacola sono ospitate 1500 persone, a fronte dei poco meno di 400 posti disponibili. Molti sono sopravvissuti a naufragi in cui hanno visto morire amici e familiari, e vivono ora in condizioni molto critiche. La Lega ieri ha presentato 21 emendamenti al DL Cutro che prevedono una stretta sui richiedenti asilo: dal divieto di convertire alcuni permessi di soggiorno in permessi di lavoro, al raddoppio dei tempi di detenzione per migranti rinchiusi nei centri per il rimpatrio. In questo clima, la nave Louise Michel, finanziata dall’artista britannico Banksy, è ancora ferma nel porto di Lampedusa, dopo essere stata sequestrata per non aver rispettato il decreto anti-ONG del governo italiano. continua in https://www.radiopopolare.it/louise-michel-la-nave-in-stato-di-fermo-per-aver-salvato-troppe-persone/
La vita come oggetto politico è stata in un certo qual modo presa allalettera e capovolta contro il sistema che cominciava a controllarla. È la vita, molto più deldiritto, che è diventata allora la posta in gioco delle lotte politiche, anche se queste si formulanoattraverso affermazioni di diritto.
M.Foucault “La volontà di sapere” Ed. Feltrinelli Settembre, 2013
Lunedì 27/03/23 i tribunali di sorveglianza di Milano e di Sassari hanno rigettato la richiesta dei domiciliari per motivi di salute per Alfredo Cospito. L’avvocato Flavio Rossi Albertini ha dichiarato che “non confidavamo in nessun modo in questa iniziativa” e aggiunge che era necessario anche questo passaggio per rivolgersi alle giurisdizioni internazionali.
29 marzo. Conferenza ONU sull’acqua 2023, quali risultati sono stati raggiunti? Sara Milanese – radiopopolare.it
Un nuovo inviato speciale per l’acqua e un’agenda d’azione con 700 impegni per arrivare ad un uso sostenibile delle risorse idriche: questi i più importanti risultati raggiunti nei 3 giorni di conferenza mondiale sull’acqua a New York. Il summit, il primo dedicato a questo tema da 50 anni, si è concluso nella notte italiana tra venerdì e sabato. Più di 7.000 i partecipanti, tra rappresentanti di governo, diplomatici, scienziati, accademici, membri della società civile e del settore privato, leader di popoli originari.
29 marzo “Compagni dai campi e dalle officine… Notizie sparse raccolte qua e la
DECRETO BOLLETTE, IL GOVERNO PONE FINE AGLI SCONTI. COME CAMBIANO LE SPESE PER LA LUCE E IL GAS
Il periodo degli aiuti in bolletta si sta avviando alla fine. Nei prossimi mesi le bollette di gas e luce torneranno a includere gli oneri di sistema, eliminate dal precedente governo di fronte all’impennata senza precedenti dei prezzi dell’energia. Lo conferma il decreto approvato ieri dal consiglio dei ministri, che prevede una progressiva eliminazione degli sconti per le bollette sul gas e la fine immediata di quelli per le bollette sulla luce.
29 marzo. Novara, va a fuoco un’azienda di solventi chimici. Il sindaco: “Tenete chiuse le finestre” Marco Nepi – tpi.it
Brucia l’azienda chimica Kemi di Novara, specializzata in solventi chimici: all’interno dell’area industriale di San Pietro Mosezzo, ai confini con il capoluogo, una enorme nube di fumo nero si staglia nel cielo, con i venti che la spingono verso la Lombardia. Alessandro Canelli, sindaco di Novara, ha invitato tutti i cittadini a tenere le finestre chiuse e a non uscire di casa, “se non strettamente necessario”.
Stellantis, ad Atessa 140 uscite volontarie e 40 assunzioni
(ANSA) – TORINO, 29 MAR – Oggi Stellantis ha dato formale disponibilità ad aprire un contratto di espansione nello stabilimento di Atessa (Chieti) della ex Sevel oggi Fca Italy, accogliendo una richiesta sindacale più volte avanzata. La sigla dell’accordo con il Ministero del Lavoro è prevista nelle prossime settimane secondo però quanto già convenuto nell’incontro di oggi. Lo rendono noto Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e Aqcf-R. “Con il contratto di espansione – spiegano i sindacati – potranno uscire su base volontaria massimo 120 lavoratori che aggancino la pensione entro 5 anni; parallelamente potranno essere assunti in modo stabile 40 lavoratori che oggi prestano la propria opera come somministrati. Chi vorrà uscire, durante il periodo necessario ad agganciare la pensione, percepirà una indennità pari a quella che spetterebbe in base allo stesso trattamento pensionistico spettante al momento dell’uscita; tale indennità verrà erogata dall’Inps, ma pagata in buona parte dalla azienda. In aggiunta Stellantis riconoscerà un incentivo tale da garantire, oltre all’indennità, per i primi due anni il 90% della retribuzione di riferimento e per gli ulteriori tre anni il 70%. Inoltre il contratto di espansione prevede un importante processo di formazione volto all’acquisizione di professionalità utili alla transizione, che coinvolgerà circa un migliaio di lavoratori. “Esprimiamo soddisfazione – dicono i sindacati – per questa disponibilità aziendale che andrà a ridurre il bacino di lavoratori con contratto di somministrazione a tempo indeterminato, più comunemente noto come staff leasing, che da troppo tempo attendono la stabilizzazione”. (ANSA).
30 marzo
30 marzo: le notizie di Radio Popolare
L’attacco della Lega all’Autorità anticorruzione, la condanna dell’Europarlamento all’Italia e le altre notizie della giornata
Il racconto della giornata di giovedì 30 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La Lega ha attaccato in modo diretto l’Autorità nazionale anticorruzione per le sue critiche sul nuovo codice degli appalti, ma né Fratelli d’Italia né Forza Italia si sono uniti al partito di Salvini. Il Parlamento Europeo ha approvato oggi un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto per condannare “le istruzioni date dal governo italiano alla municipalità di Milano di sospendere la registrazione delle adozioni delle coppie omogenitoriali”. Una condanna all’Italia è arrivata anche dalla Corte Europea dei Diritti Umani per il trattamento subito da quattro cittadini tunisini nel 2017. Oggi è iniziata la visita del premier spagnolo Pedro Sanchez in Cina, il primo leader europeo ad incontrare Xi dall’inizio della guerra.
Le condizioni del Papa sono in netto miglioramento, potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni
Francesco si trova al policlinico Gemelli da mercoledì pomeriggio, la diagnosi è di bronchite su base infettiva. Le cure hanno prodotto gli effetti attesi e potrebbe presiedere la messa di Pasqua, che sarà officiata dal cardinale Re
PNRR, bollette, appalti: la realtà economica presenta il conto al governo Mattia Marasti – valigiablu.it
Durante la campagna elettorale il volto della leader di Fratelli d’Italia appariva in primo piano nei manifesti per ribadire quanto fosse pronta a prendere in mano le redini del paese. Eppure, soprattutto dopo la strage di Cutro, il governo si è mostrato tutt’altro che pronto, trasmettendo in realtà nervosismo e frustrazione. Nonostante i tentativi di deviare il dibattito e l’agenda politica su temi identitari, più consoni all’attuale maggioranza, diverse questioni di natura economica si sono imposte, evidenziando i limiti del governo su un versante così cruciale.
Unione europea Gli stati dell’Unione europea (Ue) e gli eurodeputati hanno concordato il 30 marzo di raddoppiare la quota di energie rinnovabili che devono essere presenti nel consumo energetico dei paesi dell’Ue entro il 2030. Il testo, approvato all’alba dopo 15 ore di colloqui finali, fissa l’obiettivo vincolante del 42,5 per cento del consumo energetico europeo da fonti rinnovabili entro la fine del decennio, quasi raddoppiando l’attuale livello di circa il 22 per cento. Questo obiettivo si colloca a metà strada tra il 45 per cento richiesto dalla Commissione europea e dagli eurodeputati e il 40 per cento richiesto dagli stati. È comunque un netto miglioramento rispetto all’attuale obiettivo del 32 per cento (…)
La rete di Irfanka, nel segno della solidarietà e del ricordo di Srebrenica
Una vita dedicata a soccorrere i profughi del genocidio. Lei e i suoi sono riusciti a dare una famiglia a migliaia di bambine e bambini, e una casa agli orfani che raggiungevano la maggiore età. È morta due giorni fa
Irfanka Pašagić è nata a Srebrenica nel 1953. E’ morta a Tuzla due giorni fa. “Nei villaggi e nelle piccole comunità vivono le persone che sanno com’è stato. Ci sarà bisogno di tempo per dare, sia da una parte che dall’altra, un nome certo a tutti i carnefici. E a chi nei momenti peggiori è rimasto uomo. Ci sarà bisogno di tempo per riconoscere le vittime e far sì che gli uni agli altri dicano e sentano che gli dispiace. E quando ciò avverrà potranno dire di aver vinto. Il passato non può essere dimenticato. E non deve. Per andare avanti le lezioni del passato possono essere una bussola. Per indicare come si deve e come non si deve fare. Perché se di nuovo seppelliamo la verità e se la giustizia non raggiunge coloro che hanno compiuto il male, diamo di nuovo la possibilità che qualcun altro, sulle ferite mai guarite del passato, uccida altre nuove Srebrenica. Nel frattempo è necessario aiutarli a costruire. Insieme”.
L’operazione esemplare su un gruppo di italiani, condannati per fatti degli anni Settanta, per l’autorità giudiziaria francese appare definitivamente chiusa. Riguardava solo alcune delle persone ancora ricercate, in Italia, e residenti da molti anni in Francia, coi nomi sul citofono. Quasi tutti erano stati di colpo arrestati, nel 2021, ma rimessi in libertà poco dopo. La decisione finale arriva adesso, dopo un primo provvedimento contrario all’estradizione, motivato dalla Corte d’appello di Parigi nel 2022 (commentato qui), seguito da un ricorso che, a questo punto, viene rigettato. La legge francese non prevede una nuova impugnazione.
Il loro primo copricapo è stato un pannolino, poi un vero e proprio fazzoletto bianco con il nome dei propri figli, fino ad arrivare alla scritta “Aparicion con vida”. [Le madri di Plaza de Mayo] erano diventate, con quella scritta, le madri di tutti, non solo dei loro figli. Molte di loro si sono ammalate, altre hanno trasformato il dolore in lotta.
Gianni Minà
by strisciarossa.it
30 marzo “Compagni dai campi e dalle officine… Notizie sparse raccolte qua e la
30 marzo. Un «piano straordinario» per l’automotive Marco Togna – collettiva.it
Sindacati e Federmeccanica presentano uno studio sulla situazione in Europa. De Palma, Fiom: “La ricerca evidenzia l’assenza di politiche pubbliche”
Foto: Lenny Kuhne (Unsplash)
Un settore in profonda trasformazione. Nell’automotive tutto sta cambiando: dalle tecnologie alla disponibilità di componenti e materie prime, dalla transizione ecologica ed energetica alle catene di approvvigionamento sempre più globali e ramificate, alla digitalizzazione che permette guida autonoma e processi di combustione più efficienti. continua in https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/03/30/news/automotive-piano-straordinario-2887973/
UE approva stop ai motori diesel, benzina, metano e GPL. La strada dell’Italia sui biocarburanti rischia di essere senza uscita Andrea Turco – valigiablu.it
“Siamo convinti che anche i biocarburanti possano rientrare nella categoria dei combustibili neutri in termini di bilanciamento complessivo di CO2 e contribuiscano alla progressiva decarbonizzazione del settore. Ci adopereremo pertanto, nell’ambito delle procedure di approvazione degli atti legislativi indicati dalla Commissione, a far considerare anche i biocarburanti tra i combustibili neutri in termini di CO2”.
Il commento del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin prova a mascherare la delusione del governo Meloni che sui biocarburanti deve incassare un altro boccone amaro europeo.
30 marzo. “Il nuovo Codice appalti è sbagliato e pericoloso”. Parla Alessandro Genovesi Paolo Andruccioli – terzogiornale.it
Alessandro Genovesi
Il segretario generale della Fillea, il sindacato dei lavoratori edili della Cgil, spiega i meccanismi che faciliteranno le infiltrazioni criminali e gli incidenti sul lavoro. Scelte molto gravi anche sul superbonus. Sabato, primo aprile, sindacati in piazza
Stop ai licenziamenti: al suo posto un mix di cassa integrazione straordinaria, pre-pensionamenti ed esodi incentivati. Si è risolta così, con un “accordo di garanzia”, la vertenza della Körber di Mugnano (Lucca). Il 10 gennaio scorso la multinazionale tedesca, produttrice di macchinari per l’industria cartaria, aveva annunciato 90 esuberi su 460 dipendenti. Le motivazioni? I maggiori costi delle materie prime e la riduzione degli ordinativi. Una decisione confermata ufficialmente il 28 febbraio, con l’avvio della procedura per il licenziamento collettivo. Poi un mese di incontri e trattative: finalmente martedì 28 marzo per la “ex Fabio Perini” (come l’azienda è meglio conosciuta) è arrivata la fumata bianca.
30 aprile. Acciaierie d’Italia, un altro anno di Cassa integrazione
Foto Ruggiero Filannino (da Twitter)
Un altro anno di cassa integrazione straordinaria in Acciaierie d’Italia. L’intesa, firmata mercoledì 29 marzo da Fiom Cgil, Fim Cisl, Ugl e Fismic dopo diversi giorni di trattative, riguarda 3 mila addetti, di cui 2.500 a Taranto. La prima annualità della cigs si era conclusa martedì 28 e coinvolgeva il medesimo numero di lavoratrici e lavoratori. La società, si legge nel verbale di accordo siglato al ministero del Lavoro, ha dichiarato che “lo strumento della cigs richiesto è volto a garantire la continuità e il rilancio dell’attività aziendale, nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali”. Il ministero delle Imprese, invece, ha preso atto “delle richieste delle organizzazioni sindacali di convocazione di un tavolo ministeriale sul piano industriale dell’azienda”.
Il revisionismo storico della destra italiana, l’incriminazione di Donald Trump e le altre notizie della giornata
l racconto della giornata di venerdì 31 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La destra in Italia vuole superare la Repubblica nata dalla Resistenza e basata sui valori dell’antifascismo per dare vita a una Repubblica in cui i post fascisti siano legittimati a governare e abbiano anche un’egemonia politica e culturale. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, mentre Zelensky è stato a Bucha per commemorare l’anniversario dalla liberazione del sobborgo di Kiev. L’udienza per l’incriminazione di Donald Trump nel caso Stormy Daniels è stata fissata per martedì pomeriggio: l’ex presidente non sarà ammanettato, ma dovrà lasciare le sue impronte digitali e farsi scattare le foto segnaletiche. Il tasso generale di inflazione cala grazie al calo del prezzo dell’energia, ma continuano a crescere i prezzi dei beni di largo consumo e la cosiddetta inflazione di fondo.
31 marzo. Pnrr, un fallimento che travolgerà le giovani generazioni Simone Siliani – strisciarossa.it
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la bagarre che si è scatenata intorno alla sua implementazione sono la plastica dimostrazione della impreparazione e irresponsabilità della classe dirigente italiana a gestire la massa enorme di risorse pubbliche stanziate per la trasformazione strutturale del paese. In questo giudizio – che mi rendo conto essere apodittico, ma forse non troppo lontano dal vero – vengono ricompresi governi e responsabilità di diverse forze politiche e primi ministri.
Guerre en Ukraine, en direct : un an après, l’Ukraine commémore le massacre de Boutcha
Le 31 mars 2022, l’armée russe se retirait de la banlieue nord de Kiev, un mois après avoir lancé l’invasion du pays sur ordre de Vladimir Poutine. Deux jours plus tard, on découvrait le massacre perpétré dans cette ville.
Stati Uniti Il 30 marzo un gran giurì ha approvato l’incriminazione dell’ex presidente Donald Trump, che sarà formalizzata nei prossimi giorni, per i pagamenti in nero a un’attrice porno, Stormy Daniels, prima delle elezioni presidenziali del 2016. Secondo gli inquirenti, Trump avrebbe pagato 130mila dollari per evitare che Daniels rivelasse di aver fatto sesso con lui. Trump, che ha parlato di persecuzione politica, diventa così il primo ex presidente a essere formalmente incriminato per reati penali. (…)
31 marzo. Fermati 15 scafisti, contestato anche nuovo articolo contenuto nel Dl Cutro
(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 31 MAR – Quindici presunti scafisti ritenuti responsabili di tre sbarchi con oltre 1000 migranti complessivamente, avvenuti nel porto di Roccella Ionica, sono stati fermati dalla Polizia e ad alcuni di loro è stato contestato il nuovo art. 12 bis inserito dal “Decreto Cutro” in relazione alla morte di un giovane pakistano.
Partiti per la Germania 32 sopravvissuti al naufragio di Cutro
(ANSA) – CROTONE, 31 MAR – E’ decollato alle 9.57 dall’aeroporto di Crotone destinazione Amburgo il 737 della compagnia polacca Enter Air con a bordo 32 dei sopravvissuti al naufragio di Steccato di Cutro che hanno ottenuto il ricollocamento in Germania chiedendo la protezione internazionale. Un procedimento che è stato accelerato rispetto ai tempi tradizionali per i quali servono oltre tre mesi
Ora che ricordi e commemorazioni stanno pian piano scemando, ora che social e giornali non sono più pieni di amici che ricordano Gianni Minà, di foto che li ritraggono in intimità con il famoso giornalista, di dichiarazioni di affetto e di amicizia, ora che posso prendere le distanze da tutto ciò, ora lo dico: conoscevo Gianni Minà. Anzi, dirò di più, era amico di mio padre e faceva il filo a mia sorella. Sessanta anni fa. Insieme facemmo un viaggio, indovinate dove? A Cuba! Trenta anni fa. Poi, venti anni fa, lo invitai a Lavarone, a parlare della sua nuova rivista, “Latino-America”. Lui venne senza Sergio Leone, senza De Niro, senza Cassius Clay, senza Gabriel Garcia Marquez. Era la fine di agosto, io avevo paura che non sarebbe venuto nessuno ad ascoltarlo. Glielo dissi. Lui mi disse: “Tranquillo, riempiremo la sala”. Ed infatti la sala del Centro dei Congressi di Lavarone, famosa per essersi riempita fino ad allora, per i Convegni della Sinistra Democristiana, era colma. Lo stesso giorno uscì sull’”Adige” l’intervista che gli avevo fatto al telefono. Incredibile. L’intervista sembra fatta ieri. Non è cambiato nulla nel mondo. Primo esempio: “La televisione pubblica è appiattita su quella commerciale e diffonde l’immagine di un mondo fasullo fatto più di spot che di realtà”. Secondo esempio: “Quando qualche volta la Tv diffonde le immagini dei bambini-soldato della Sierra Leone, le manda giusto per un minuto, con un commento retorico in cui non spiega perché quei bambini combattono con armi ultramoderne mandate dai Paesi del Nord del mondo. E non spiega che quella guerra, che si fa per i diamanti, è di fatto una guerra per commissione. I Paesi africani che si fanno la guerra, sono in realtà sponsorizzati da Paesi europei che si combattono attraverso di loro. Ci viene detto che sono popoli bellicosi. Non è vero. La loro instabilità non è retaggio tribale: è causata dagli interessi delle nazioni cosiddette “civili”. Terzo esempio: “Bisogna ripartire più equamente la ricchezza. Non solo perché è giusto, ma anche perché è conveniente. E’ legittima difesa. La giustizia sociale garantisce la pace. Altrimenti entro cinque anni orde di gente affamata invaderanno i Paesi ricchi. E non ci saranno leggi che potranno impedirlo”. Quarto esempio: “Vedo violazione dei diritti umani anche in organismi come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario. Spesso le loro decisioni causano migliaia di bambini morti per fame. Le loro ricette economiche imposte ai Paesi in via di sviluppo sono dei disastri umani e ambientali” Quinto esempio: “Il mondo, visto da Sud, è diverso da quello che vediamo noi da Nord. Basti pensare che quello che da noi è un povero, da loro è considerato ricco”. Perché diceva queste cose? Perché era comunista, alla faccia di coloro che oggi lo insultano dicendo che era amico di Fidel Castro. Di chi doveva essere amico, di Pinochet? E se poi volete leggere l’intervista integrale, ma in fondo non ce ne è bisogno, l’indirizzo è questo: http://interviste.sabellifioretti.it/?cat=248
Adriano Sofri – Piccola Posta
31 marzo. Una domanda a Giovanni Bianconi su Giorgio Pietrostefani
Giorgio Pietrostefani (Foto ANSA)
Alla radio il giornalista ha detto che l’ex militante oggi in Francia “non si può dire tecnicamente terrorista”. Dunque che cos’è? “Moralmente terrorista”? Praticamente, filosoficamente, fisicamente, cordialmente, “terrorista”?
Caro Giovanni Bianconi, ho una domanda per te – anche per tanti altri, ma mi interessano molto meno. Riguarda l’estradizione dei 10 ex-militanti accanitamente negata dalla magistratura francese (quella in cui non c’è solo la separazione delle carriere, ma addirittura la dipendenza gerarchica del Pubblico ministero dal Ministro della giustizia, che all’estradizione era appassionatamente favorevole). Ti ho sentito dire, alla radio, che Giorgio Pietrostefani “non si può dire tecnicamente terrorista”.
Roma – Audizione Collettivo lavoratori Gkn su prospettive occupazione. Alle ore 13.15, presso l’Aula della Commissione Attività produttive, le Commissioni riunite Attività produttive e Lavoro hanno svolto l’audizione del Collettivo di fabbrica dei lavoratori di Gkn, nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni riguardanti l’individuazione di soluzioni di salvaguardia dei livelli occupazionali e di reindustrializzazione aziendale con riferimento allo stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze) della Gkn.
Roma. Incidente sul lavoro: operaio precipita nel vuoto durante lavori di ristrutturazione
Èscivolato da una tettoia precipitando nel vuoto mentre stava svolgendo un lavoro di ristrutturazione dell’impianto idraulico di una abitazione nel cuore di Trastevere. L’incidente sul lavoro è avvenuto alle 11:00 di venerdì mattina. Vittima un operaio romano di 25 anni.
31 marzo. Clima, la prima volta di ambientalisti e sindacati Paolo Andruccioli – terzogiornale.it
Con l’Alleanza Clima Lavoro, presentata il 30 marzo a Roma, si prendono le distanze dall’idea che la transizione ecologica sia a scapito degli interessi della classe lavoratrice
Le parole ambientalismo e sindacato, ambiente e lavoro, sono state quasi sempre contrapposte. Negli ultimi anni, nell’immaginario politico collettivo, la rappresentazione è stata semplice (e semplificata). O si difende a tutti i costi l’occupazione, anche in caso di industrie inquinanti, oppure si difende l’ambiente senza curarsi delle conseguenze in termini di posti di lavoro persi e (almeno in alcune zone del Paese) in termini di desertificazione industriale. Poi si è scoperto che le cose non stanno proprio così, e che comunque la transizione (ovvero la grande riconversione in corso) impone un nuovo modo di affrontare il problema e nuovi occhiali per vedere.
31 marzo. Bari. In piazza per difendere la sanità pubblica pugliese Nica Ruggiero – collettiva.it
“Da Nulla sarà più come prima a peggio di prima”. È il titolo scelto da Spi e Cgil Puglia per la manifestazione regionale che si è tenuta oggi 31 marzo a Bari a difesa della sanità pubblica e per ricordare le vittime del Covid, 9mila in regione, soprattutto anziani, nel giorno che nel 2020 fu di lutto nazionale. Tantissimi pensionati, ma anche lavoratori del settore, rappresentanze di tutte le categorie e territori, hanno riempito la piazza che costeggia la centralissima Corso Vittorio Emanuele, a reclamare un diritto costituzionale, quello alla cura e alla salute, esigendo qualità dei servizi e risposte veloci del sistema sanitario.