2019 – 03.Marzo

LAVORI IN CORSO

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO 
Questa non è una rassegna stampa, ma una mia personale proposta di notizie, fatti, idee e persone che metto a disposizione  di quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

2 marzo: La guerra dei poveri di Nuto Revelli
Giuseppe Mendicino  –   Doppiozero
L’agenda di Nuto Revelli ha una copertina rigida, in cartone marrone zigrinato, all’interno riporta la dicitura: Agenda per l’anno 1942, XX dell’era fascista. Le pagine sono fitte di una scrittura chiara, con poche correzioni. Ha accompagnato l’autore per tutti i mesi della guerra in Russia, registrandone con buona regolarità azioni e riflessioni. La prima data è 21 luglio 1942, il giorno della partenza per la Russia, dalla stazione di Rivoli, ore 3,05
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https://www.doppiozero.com/materiali/la-guerra-dei-poveri-di-nuto-revelli

8 marzo: Thomas Struth. Nature & Politics
Silvia Mazzuchelli – Doppiozero
Iniziamo dalla fine. L’ultima fotografia della mostra “Nature & Politics” di Thomas Struth al Mast di Bologna si intitola “Seestück, Donghae City”. Si vede il mare. Ci sono quasi tutti gli elementi primordiali entro cui ogni cosa può prendere forma: aria, terra, acqua. Le onde, le rocce, la schiuma portano il nostro sguardo verso la linea dell’orizzonte. Ci invitano ad andare altrove. Cosa rappresenta? Il futuro? O la linea che separa ciò che esiste da ciò che esisterà anche dopo l’uomo?
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https://www.doppiozero.com/materiali/thomas-struth-nature-politics

11 marzo: Quando un esoscheletro in Corea modifica i tempi di lavoro a Melfi
Bruno Ugolini – Strisciarossa
Può succedere che un operaio in una catena di montaggio, in una fabbrica coreana, indossi un “esoscheletro”, una specie di vestito tecnologico che aiuta nel lavoro ed è capace di raccogliere tutte le informazioni circa i movimenti della persona. Un algoritmo legge quello che sta facendo questo operaio coreano e constata che c’è un modo più efficace di lavorare. Il giorno dopo si verifica una modifica nei tempi di lavoro non solo in Corea, ma anche a Melfi. È uno dei tanti esempi di quanto sta succedendo nelle fabbriche moderne sparse nel mondo. Lo abbiamo trovato nelle pagine di un libro di grande interesse scritto da una donna, Francesca Re David, segretaria generale della Fiom-Cgil, in collaborazione con uno studioso, Lelio Demichelis. Sotto il titolo “Tempi (retro)moderni, il lavoro nella fabbrica­rete”, edizioni Jaca Book
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http://www.strisciarossa.it/quando-un-esoscheletro-in-corea-modifica-i-tempi-di-lavoro-a-melfi/

16 marzo: Il Verdurazo e le altre resistenze
Raul Zibechi – ComuneInfo
L’offensiva delle nuove destre in América Latina ha una consistenza notevole e ha già cambiato, senza incontrare troppe difficoltà, il segno politico di molti dei governi che avevano caratterizzato il continente con un’ondata di progressismo che rimaneva del tutto interno alle compatibilità imposte dal sistema dominante. Prendono forma, intanto, nuovi movimenti sociali, diversi da quelli che avevano occupato la scena nei primi anni del nuovo secolo aprendo spesso la strada all’ascesa delle sinistre. Raúl Zibechi prende in esame tre casi differenti ma tutti significativi della nuova fase che si vive in Sudamerica. Il primo è il Movimento Pase Libre di São Paulo nel Brasile di Bolsonaro e dei militari, poi c’è un interessante movimento rurale e urbano che integra anche famiglie di migranti boliviani nelle periferie di Buenos Aires, e infine c’è lo straordinario movimento delle donne, il solo a scala planetaria, che però in Argentina arriva a insinuarsi perfino nelle trincee più inespugnabili del patriarcato con i coraggiosi pronunciamenti delle donne poliziotto. L’energia sociale dei movimenti si trasforma ma non scompare
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https://comune-info.net/il-verdurazo-e-le-altre-resistenze/

14 marzo: Fridays for Future, lo sciopero mondiale per il clima: perché e come partecipare
Giancarlo Cinini – Galileo

È cominciato il 20 agosto con il post su Instagram di una ragazza svedese che annunciava il suo sciopero per il clima, ogni venerdì. In pochi mesi la protesta di Greta Thunberg è diventata internazionale e domani 15 marzo saranno almeno 950 le manifestazioni sparse tra tutti i continenti, sotto la bandiera di Fridays for Future. In Italia saranno protagoniste MilanoRomaNapoliBolognaPalermoTorino, ma anche OlbiaSondrioCarpiSenigallia, e altre cento città dove gli studenti scenderanno in piazza per pretendere azioni immediate contro gli effetti del riscaldamento globale. “Voi parlate di crescita economica illimitata, noi vogliamo un pianeta vivibile e giustizia climatica”, ha detto Greta lo scorso dicembre parlando ai leader mondiali riuniti a Katowice per la COP24
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https://www.galileonet.it/sciopero-mondiale-per-clima/

14 marzo: Commenti alla Proposta di piano nazionale integrato per l’energia e il clima
Gli scienziati di “Energia per l’Italia” con i ragazzi che chiedono ai governi azioni
drastiche e una rapida transizione energetica
Perché i giovani di 95 Paesi scenderanno in piazza il 15 marzo? Perché ritengono che i loro Governi non stiano pianificando azioni drastiche per contrastare il cambiamento climatico. Gli obiettivi approvati dagli Stati o dall’Unione Europea non sono sufficienti per limitare l’aumento della temperatura e soprattutto mancano azioni e risorse per sostenere questi obiettivi, ancorché limitati
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https://www.energiaperlitalia.it/commenti-alla-proposta-di-piano-nazionale-integrato-per-lenergia-e-il-clima-31-12-2018/

Il commento al Piano energetico integrato
http://www.energiaperlitalia.it/wp-content/uploads/2019/03/Commenti-al-Piano-Energia-e-Clima-del-Governo-.pdf

21 marzo: Una nuova lezione mapuche alla famiglia Benetton
Revista Cetrica – ComuneInfo
Non è certo la prima volta che i signori della maglieria italiana, delle autostrade e dell’immenso latifondo nelle terre “alla fine del mondo” ricevono una severa lezione dalla resistenza di un popolo che si ostinano a considerare “gente da museo”. Non era però mai accaduto, a nostra memoria, che a sancirlo fosse una istituzione dello Stato argentino. A maggior ragione, poi, se in un’aula di tribunale, insieme al castello di menzogne, ricatti e testimonianze false estorte con la corruzione e la violenza, cade nientemeno che l’oscuro disegno orchestrato dal Ministero della sicurezza di Patricia Bullrich: considerare “terroristi” i mapuche della provincia patagonica del Chubut, i compagni di lotta di Santiago Maldonado e Rafael Nahuel. Per una volta la giustizia dei tribunali riconosce i persecutori e i mandanti. Una delle donne mapuche assolte racconta in prima persona come ha vissuto questo storico processo che i media hanno oscurato con meticolosa determinazione. L’allegria di aver trovato, anche se per una volta, un po’ di giustizia in mezzo ad una persecuzione che comporta anni di dolore e morti trasmesse di generazione in generazione
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https://comune-info.net/una-nuova-lezione-mapuche-a-benetton/

Francesco Indovina: Per riedificare una prospettiva di sinistra
Il primo mattone per riedificare una prospettiva di sinistra non può che essere l’uguaglianza, ma non uno striminzito concetto economico, ma una tempesta rigeneratrice che sconvolga e rianimi tutta la società. L’uguaglianza non deve essere una punizione o una sorta di vessazione per chi ha molto, tipo una tassa patrimoniale, per dare a chi ha meno, ci vorrà anche quella, ma non è questo il tema. Se l’uguaglianza non diventa un costrutto della società, una dimensione che attraversi tutti i cagli della società, un costume, un modo di pensare, una cultura, produrrà reazioni e rigetti, non solo in chi pensa di essere colpito nel suo patrimonio, ma anche in chi avrà paura di essere colpito in futuro, o anche in chi si senta sminuito dall’essere uguale, o da chi pensi che la meritocrazia, debba essere lo strumento che organizza la società, perché le differenze sociali dipendono da quanto uno si è speso e sacrificato.
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http://www.inchiestaonline.it/politica/francesco-indovina-per-riedificare-una-prospettiva-di-sinistra/

Vittoria Franco. “L’Italia delle donne. Settant’anni di lotte e di conquiste”. Un’opera collettiva da consegnare alle giovani generazioni
Fondazione Nilde Iotti
Considero quest’opera collettiva un dono da consegnare alle giovani generazioni, donne e uomini. Dentro non c’è soltanto la storia delle donne più o meno remota; ci sono le donne contemporanee che hanno fatto la storia recente, protagoniste e testimoni, che vogliono preservare i valori fondamentali della convivenza civile, salvaguardare i diritti conquistati e i passi avanti realizzati, premessa indispensabile per realizzarne di nuovi…
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http://www.fondazionenildeiotti.it/pagina.php?id=661

28 marzo: La visione dal basso. Una conversazione tra Wu Ming 1 e Italian Limes su clima, territorio, confini, esplorazioni
Il progetto eponimo Italian Limes ha gettato luce su una conseguenza del climate change a cui pochissimi pensano: sciogliendo i ghiacciai e spostando gli spartiacque alpini, il riscaldamento globale sta spostando gli stessi confini d’Italia. A conclusione e documentazione di oltre cinque anni di lavoro, è uscito da pochi giorni un libro bellissimo e di grande impatto: A Moving Border: Alpine Cartographies of Climate Change.
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https://www.wumingfoundation.com/giap/2019/03/italian-limes/