2018

PAGINA IN COSTRUZIONE

Questa non è una rassegna stampa, ma una mia personale raccolta di notizie, fatti, idee e persone che metto a disposizione  di quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

Roberto Roversi. I PRINCIPIA ETHICA 

Ricerca generale su ciò che è bene. La rivoluzione deve rifare l’uomo dalle budella solo allora in chissà quale lontano futuro dopo aver attraversato a nuoto i sette fiumi delle fiabe potremo avere un nuovo amore.

1 gennaioCittà del Vaticano, LI giornata mondiale della Pace: il messaggio di papa Francesco

Pace a tutte le persone e a tutte le nazioni della terra! La pace, che gli angeli annunciano ai pastori nella notte di Natale, è un’aspirazione profonda di tutte le persone e di tutti i popoli, soprattutto di quanti più duramente ne patiscono la mancanza. Tra questi, che porto nei miei pensieri e nella mia preghiera, voglio ancora una volta ricordare gli oltre 250 milioni di migranti nel mondo, dei quali 22 milioni e mezzo sono rifugiati. Questi ultimi, come affermò il mio amato predecessore Benedetto XVI, «sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace». Per trovarlo, molti di loro sono disposti a rischiare la vita in un viaggio che in gran parte dei casi è lungo e pericoloso, a subire fatiche e sofferenze, ad affrontare reticolati e muri innalzati per tenerli lontani dalla meta (…) 
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http://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/papa-francesco_20171113_messaggio-51giornatamondiale-pace2018.html

4 gennaio: Iran, nessuno tocchi Ahmad, linea d’ombra sui diritti umani

La sentenza della Corte suprema iraniana che condanna a morte Ahmadreza Djalali, ricercatore universitario, residente in Svezia e detenuto in Iran dall’aprile 2016, riporta l’attenzione sul rispetto dei diritti umani nella Repubblica islamica. Ogni anno, il regime degli ayatollah denuncia e colpisce con pesanti pene decine di scienziati e intellettuali, accusati d’essere spie reclutate dai servizi di intelligence stranieri per rivelare i piani strategici iraniani
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http://www.affarinternazionali.it/2018/01/iran-ahmad-ombra-diritti-umani/

7 gennaioChe cos’è oggi la letteratura
Franco Arminio – Doppiozero

Pensavo alla letteratura, ai libri che hanno intrecci con altri libri, ai libri che creano forme nuove. Pensavo al fatto che questi libri oggi, come nel passato, non arrivano al popolo, che intanto si è dissolto, ma non arrivano neppure agli altri scrittori e a quelli che una volta divugavano la letteratura. Questo lavoro assicurava la lenta combustione che la letteratura deve avere, permetteva a un libro di trovare negli anni i lettori che meritava.
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https://www.doppiozero.com/materiali/che-cose-oggi-la-letteratura


18 gennaio: Tre anni senza Facebook
Giorgio Fontana – Doppiozero

Ai primi di dicembre del 2014 mi sono disiscritto da Facebook d’istinto, senza solenni proclami (non ci vedevo nulla di solenne, e sono allergico da tempo ai proclami). Forse avrei potuto avvisare, per garbo, le persone che mi hanno seguito lì per tanti anni: d’altro canto, basta una ricerca su Google per ritrovarmi.
Il punto è che Facebook mi aveva stancato da tempo, sia per la quantità di interazioni che mi sentivo chiamato a gestire sia, soprattutto, per una questione di design. Il coacervo di immagini e parole, l’abbondanza di notifiche, l’attenzione spasmodica al tempo presente, la difficoltà a recuperare i contenuti passati, i troppi video, lo scrolling infinito, la mancanza di asimmetria fra relazioni (a differenza di Twitter, dove follower e following sono distinti). Da allora sono rientrato di tanto in tanto, di sfuggita; ma ogni volta ho disattivato il profilo
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https://www.doppiozero.com/materiali/tre-anni-senza-facebook



Casa della Cultura Milano

ALLA RICERCA DELLA SPERANZA POLITICA NEL TEMPO DELLE PAURE E DEL RANCORE
Parte prima: MONDO GLOBALE, SOVRANISMO E POPULISMI
Quarto modulo: Gli Stati chiave del mondo



15 febbraioNapoli, muore Abdon Alinovi (Eboli 1923 – Napoli 2018).

Dirigente storico della sinistra italiana e napoletana in particolare, consigliere comunale di Ercolano dal 1952 al 1956, dal 1955 al 1963 è stato segretario della Federazione napoletana del PCI e dal 1963 membro della direzione nazionale del partito come responsabile Enti locali e autonomie. È stato deputato dal 1976 al 1992. Nella IX legislatura è stato presidente della Commissione Antimafia, ha introdotto per la prima volta il concetto di “organizzazione eversiva” nel contrasto dei gruppi criminali organizzati in holding finanziarie. È stato presidente regionale del PDS dalla fondazione e dei DS, fino allo scioglimento del partito. Nel 2015 ha pubblicato il libro Rosso pompeiano, un riepilogo della sua educazione antifascista

Dal Pci del dopoguerra all’Antimafia: Andon Alinovi, una vita in prima linea
Antonio Bassolino – Strisciarossa

È il giorno dell’addio ad Abdon Alinovi, storico dirigente del PCI. Aveva quasi 95 anni e dunque in qualche modo la sua scomparsa è naturale, ma grande è comunque il dolore. Alinovi era nato ad Eboli dove, ancora ragazzo, conosce Mario Garuglieri, confinato politico antifascista e colto calzolaio fiorentino che era stato in carcere a Turi con Antonio Gramsci
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http://www.strisciarossa.it/alinovi-laddio/


9 febbraio: Un verme per scatenare la guerra le armi cibernetiche sono già fra noi
Roberto Fieschi – Strisciarossa

Alcuni ricorderanno la vicenda delle centrifughe iraniane per l’arricchimento dell’uranio 235, messe fuori uso da un “verme informatico” noto come Stuxnet, propagato ad arte da esperti, forse israeliani o statunitensi
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http://www.strisciarossa.it/un-verme-per-scatenare-la-guerrale-armi-cibernetiche-sono-gia-fra-noi/


4 marzo: elezioni politiche – I risultati

CAMERA
Italia
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=04/03/2018&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Valle d’Aosta
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=04/03/2018&tpa=H&tpe=L&lev0=27&levsut0=1&lev1=1&levsut1=2&ne1=2701&es0=S&es1=S&ms=SEstero
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=04/03/2018&tpa=E&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S

SENATO
Italia
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=04/03/2018&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Estero
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=04/03/2018&tpa=E&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Valle d’Aosta
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=04/03/2018&tpa=G&tpe=L&lev0=2&levsut0=1&lev1=1&levsut1=2&ne1=201&es0=S&es1=S&ms=S

Nota per la navigazione: dai link sopra riportati si accede alle pagine dei risultati delle diverse Circoscrizioni, delle singole provincie da qui ai singoli comuni. Dalla pagina generale Estero si accede alle 5 Circoscrizioni estere e da qui ai singoli Stati che le compongono


6 marzo: Berlusconi il gregario
Marco Belpoliti – Doppiozero

Il seduttore non seduce più. Come poteva essere altrimenti? A 81 anni suonati, completamente rifatto, una moquette al posto dei capelli, tenuto in piedi probabilmente da farmaci e con il tagliando continuamente da ripetere nella sua beauty farm altoatesina, Silvio Berlusconi non ha più il corpo del Capo. Anzi, non è più un Capo. È diventato un gregario del suo gregario, l’uomo con la felpa, e ora in giacca e cravatta, Matteo Salvini, che si sente il doppiopetto del ministro addosso, per quanto arrivare lì non sarà né semplice né facile, visto che l’altro uomo in giacca e cravatta, oltre che in camicia bianca, lo steward fieristico Gigi Di Maio, lo precede di diverse lunghezze sulla via verso il Quirinale. Nessuno sapeva che risultato avrebbe ottenuto dalle urne Berlusconi, ma tutti sapevano che non avrebbe ottenuto il successo pieno. Non lo attendeva neppure lui.
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https://www.doppiozero.com/materiali/berlusconi-il-gregario


IL DEMONE DELLA POLITICA
1958-2015
: Antologia di scritti di Mario Tronti

Presentazione dell’antologia a cura di Matteo Cavalleri, Michele Filippini, Jamila M. H. Mascat (Il Mulino editore)
Mario Tronti dialoga con Massimo Cacciari Modera: Damiano Palano

Milano, Casa della Cultura Via Borgogna 3


21 marzoPutin il Terribile
Gian Piero Piretto  –  Doppiozero

Penseremo al futuro della nostra grande patria, al futuro dei nostri figli e agendo così senza dubbio siamo condannati al successo (V. Putin, Commento alla vittoria, 18 marzo 2018).
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https://www.doppiozero.com/materiali/putin-il-terribile

3 aprile: VI RACCONTO LA GUERRA IN SIRIA

Lucia Goracci sulla propria pagina Facebook

Cosa siano 7 anni di guerra, me lo ha raccontato nel pomeriggio Mustafa, mentre tornavamo in macchina da Qamishli a Kobane – strada lunga, piatta, che invoglia al racconto. C’era questa famiglia, gli Hassan di Kobane. Il primo tra loro ad accorgersi di cosa sia una guerra è stato il padre, quando sul finire del 2013 un’autobomba dell’esercito libero siriano (qui a Kobane si sono accorti prima di molti di noi, quanto libero fosse questo esercito) uccide otto davanti alla sede della Mezzaluna Rossa – “mio fratello che ci lavorava, se ne era andato da 5 minuti” racconta Mustafa. Papà Hassan invece no. E nell’attentato muore.
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https://www.facebook.com/lucia.goracci/posts/10224631291724047


18 aprile: Fausto Anderlini  –  Partecipare: una cagata colossale. Come e più del Potemkin
Pubblicato sulla propria pagina Facebook lunedì 30 aprile

L’altro giorno hanno fatto un convegno sulla partecipazione così impegnato come solo erano i seminari politici che tenevamo a ‘Laboratorio politico’ al principio degli ’80. E mi hanno chiamato a concluderlo. Relazioni molto dettagliate sulla governance multilivello, le reti civiche, la democrazia digitale, la codeterminazione aziendale…e interventi puntuali e intelligenti. Io avrei dovuto parlare della ‘mia’ ‘teoria dei residui’: una roba che ho scritto qua e là e a che loro intrigava. Ma siccome ero molto stanco e depresso, e della ‘mia’ teoria mi son quasi dimenticato (segno che in fondo non aveva molta consistenza), ho finito per stare al tema della ‘partecipazione’. Sgarbatamente elucubrando e delirando sulla base di una scaletta improvvisata al momento.
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https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/magazzino-2021/fausto-anderlini—partecipare-una-cagata-colossale-come-e-piu-del-potemkin


1 giugno: nasce il governo Conte I 
Il governo: www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Governi/0076_M.htm


4 giugno: Soumayla Sacko e l’insopportabile innocenza italiana
Antonello Mangano – terrelibere.org

Il luogo del delitto del sindacalista maliano? Una fabbrica dove la ‘ndrangheta ha seppellito i rifiuti tossici delle centrali Enel. Il ghetto? Riempito da diniegati alle richieste d’asilo, per decisione politica. Il ministro dell’Interno? Eletto in provincia di Reggio Calabria. Eppure siamo convinti che il problema sono i “migranti”
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https://www.terrelibere.org/soumayla-sacko-insopportabile-innocenza-italiana/?fbclid=IwAR3oFuym4ZK_pPTXBhJosZuA-2Ny3qAajEC3VhWTRy_Kbh-m8muAkwIVE5w



25 giugno: ELEZIONI COMUNALI 2018 – I RISULTATI
https://elezioni.repubblica.it/2018/elezioni-comunali


16 giugno: Bologna, documento approvato dal Direttivo Nazionale del Sindacato Sgb
www.sindacatosgb.it/it/documenti/send/10-nazionale/53-documento-approvato-dal-direttivo-nazionale-16-giugno-2018


20 maggio: Valle d’Aosta, elezioni per il rinnovo del Conseil de la Vallée
Risultati:
www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_in_Valle_d%27Aosta_del_2018
www.regione.vda.it/amministrazione/Elezioni/Dati_e_risultati/elezioni/VotiLista_i.aspx?idele=137&ord=1&setcar=n
www.consiglio.regione.vda.it/app/legislature/composizione?id=12177
www.consiglio.regione.vda.it/app/legislature/composizione?id=1217


8 maggioStato islamico e talebani: una miniera di soldi chiamata “talco”
Felicia Buonomo – ossetvatoriodiritti.it

Il talco è diventato una priorità strategica per lo Stato islamico e i talebani. Global Witness ha seguito la catena di fornitura, mettendo in evidenza come il minerale venga spedito in tutto il mondo attraverso il Pakistan. Le principali destinazioni sono Usa ed Europa, che senza saperlo contribuiscono al finanziamento dell’Isis e degli scontri sul campo
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https://www.osservatoriodiritti.it/2018/05/28/stato-islamico-isis-talebani-afghanistan/

15 luglioGioca come se stessi segnando per un gelato
Gianni Montieri  –  Doppiozero

«Ma nel calcio come nella vita non c’è nulla di romantico.»
Colombia – Inghilterra, ultimo ottavo di finale di questi strani Mondiali di calcio, è finita mezz’ora fa. Un’altra partita mediocre che segue una lunga serie di partite mediocri. Se pensiamo alla bellezza del gioco, ci accorgiamo che è uno dei peggiori campionati del mondo a cui abbiamo assistito; ma la bellezza e il divertimento non significano sempre la stessa cosa. Considero Russia 2018 un torneo divertente, a dispetto del gioco; forse perché l’Italia non partecipa e mi permette di guardare le partite e di immaginare gli abbinamenti successivi in maniera più rilassata, oppure perché stanno capitando un sacco di risultati a sorpresa (anche se la sorpresa quando si parla di calcio è sempre relativa) o comunque decisi all’ultimo secondo.
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https://www.doppiozero.com/materiali/gioca-come-se-stessi-segnando-un-gelato

21 luglio: Tre morti al giorno nell’indifferenza generale
Umberto Verdat – Strisciarossa

“ Ciao… il latte lo porto io stasera, dopo il lavoro”.
In quella casa, probabilmente, non si berrà più latte perchè ricorderà una tragedia un dolore incommensurabile. Penso sempre a qualcosa del genere quando ho notizia di una morte sul lavoro. Morire per guadagnarsi da vivere in un’epoca in cui il lavoro è diventato un lusso.
Tre persone al giorno muoiono sul lavoro. Se a questi aggiungiamo tutti quelli che a causa delle malattie professionali muoiono nel tempo abbiamo a che fare con numeri mostruosi
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http://www.strisciarossa.it/lavoro-tre-morti-al-giorno-nellindifferenza-generale/

27 luglioGiorgio Cremaschi: Marchionne, Romiti, Valletta e la famiglia Agnelli

Nel dopoguerra il gruppo Fiat e la famiglia Agnelli hanno usufruito di tre manager che hanno fatto la storia dell’azienda e segnato quella del paese. Il primo fu Vittorio Valletta, che assunse il potere assoluto in Fiat nel 1945, dopo che il proprietario dell’azienda e capostipite della famiglia, il senatore del regno Giovanni Agnelli, fu epurato per la sua smaccata identificazione e collaborazione col regime fascista
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/marchionne-romiti-valletta-e-la-famiglia-agnelli/


Il Circolo degli occhi dolci perde il suo ultimo fondatore. Addio a Gabriele Giunchi
Che fine aveva fatto l’amico carissimo nel lungo e spezzato resto di vita
Adriano Sofri. Piccola Posta – Il Foglio

“Inostri morti” è un’espressione piena di affetto e insieme invadente, come un’appropriazione indebita. Affettuosa come una compresenza, la continuazione di qualcosa che ha costituito la parte intima della nostra vita; e indiscreta come la proiezione di un tratto della vita altrui che abbiamo condiviso e che facciamo prevalere nel ricordo. Così è nei necrologi, che si ingegnano di dire l’essenziale. Di recente avevo riletto il libro di Enrico Deaglio, “Patria”, il “prequel”, quello che va dal 1967 al 1977. Lo zibaldone di Deaglio ha anche il merito di pubblicare elenchi di nomi. Non so, i protagonisti dell’occupazione di Palazzo Campana secondo gli avvisi di reato, i protagonisti operai delle lotte del ‘69 a Mirafiori… Leggendo quegli elenchi è inevitabile fare il conto fra i vivi e quelli che non ci sono più, e il conto pende dalla parte dei secondi
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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2018/08/02/news/che-fine-aveva-fatto-lamico-carissimo-nel-lungo-e-spezzato-resto-di-vita-208317/

L’altro mondo. Addio Gabriele
Gianni Saporetti – Una Città

Un giorno del 1969 la vetrina opaca di un negozio in abbandono di un vicolo del centro di Forlì si aprì e tre giovani, intabarrati in lunghi soprabiti di pelle, baveri alzati e capelli lunghi, molto belli, si fecero avanti e uno di loro, Gabriele, disse: “Noi vogliamo entrare”. Gli altri si chiamavano Micio e Giannetto e a loro si sarebbe aggiunto quasi subito il fratello minore di Gabriele, Danielino
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http://unacitta.it/it/articolo/1455-laltro-mondo-addio-gabriele


1 agosto: Strage di Bologna, è ora di aprire le stanze dei segreti
Gigi Marcucci – Strisciarossa

Un’occasione di cambiamento per il governo cosiddetto del cambiamento: modificare le norme che permettono a chi a suo tempo ha nascosto documenti sulle stragi di scegliere quelli da declassificare e quelli da lasciare nel cassetto; renderli pubblici, disponibili per familiari delle vittime, giudici, giornalisti e ricercatori che da decenni vagano tra gli archivi cercando brandelli di verità in più. Ci provò, quando era premier, Matteo Renzi, ma la sua azione almeno in linea teorica meritoria, si fermò per così dire in superficie e dagli archivi non uscì nulla di rilevante. Oggi il Pd chiede al governo la convocazione del comitato consultivo per il monitoraggio sulla desecretazione degli atti, in aula il sottosegretario Riccardo Fraccaro (M5s) risponde che verrà fatto
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http://www.strisciarossa.it/strage-di-bologna-38-anni-tra-silenzi-e-depistaggi-e-ora-di-aprire-le-stanze-dei-segreti/

2 agostoStrage di Bologna, 2 agosto 1980-2018. Fico: “Ora lo Stato c’è”. Merola: “Dite in faccia ai bolognesi che non c’è più fascismo”

“Lo Stato ora c’è. La promessa è di esserci fino in fondo”: così il presidente della Camera Roberto Fico, dal piazzale Medaglie d’oro davanti alla stazione di Bologna, cerca di rincuorare i famigliari delle vittime e la città intera nel XXXVIII anniversario della strage del 2 agosto 1980: 85 le vittime, oltre 200 i feriti nell’esplosione di una bomba alle 10.25
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Strage di Bologna, 2 agosto 1980-2018. Fico: “Ora lo Stato c’è”. Merola: “Dite in faccia ai bolognesi che non c’è più fascismo” – la Repubblica
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2018/08/02/news/due_agosto_bologna_ricorda_38_anni_dopo_la_cronaca_della_commemorazione-203206980/

14 settembreIl ministro dell’Inferno e il diritto alla resistenza. Perché Dossetti può salvarci da Salvini.
Terravesuviana – Cartedisperse

L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Ed oggi, in Italia, questo inferno ha anche un ministro, Matteo Salvini. Per carità, il ministro dell’Inferno non è Belzebù, necessiterebbe di qualità che la mediocrità del nostro non supporta. Piuttosto Salvini appare come l’incarnazione di una “banalità del male” che, superati gli scranni della burocrazia, si impossessa del potere e si fa timoniere di un Paese alla deriva (prima che economica, sociale e culturale). D’altro canto lui ama farsi chiamare “capitano”…
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https://cartedisperse.wordpress.com/2018/09/14/il-ministro-dellinferno-e-il-diritto-alla-resistenza-perche-dossetti-puo-salvarci-da-salvini/

19 settembre: Salerno, “Salute, Diritti, lavoro, Sviluppo. L’Italia che vogliamo” assemblea -manifestazione nazionale organizzata da Cgil, Cisl, Uil in occasione del quarantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Riforma Sanitaria.

La scelta di Salerno, per un evento nazionale, vuole essere un segnale per riportare al centro dell’attenzione le gravi condizioni dei servizi sanitari e socio-sanitari in troppe realtà del Mezzogiorno ed è la prima tappa di una Campagna di iniziative sindacali, in tutte le Regioni italiane, per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale e per ristabilire che il diritto alla salute ed alle cure sia assicurato in modo uniforme in tutto il Paese, come prevedono la nostra Costituzione e la stessa Riforma sanitaria.
Introduzione per CGIL CISL UIL del segretario confederale Cisl Ignazio Ganga
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www.cisl.it/attachments/article/10546/Relazione%20Manifestazione%20Sanit%C3%A0.pdf

25 settembre: Il sistema cinese del “credito sociale” è davvero una cosa così negativa?
Simone Pieranni – il manifesto global edition

Il Guizhou, una delle regioni più povere della Cina, è diventata una sorta di avamposto high-tech, che scommette molto sui Big Data. Come ha sottolineato Li Jing, professore di sociologia alla Zhejiang University, in un articolo per il sito web Sixth Tone, la regione “è sede del settore dell’economia digitale in più rapida crescita nella nazione, che è cresciuto del 37% nel 2017, rispetto a la media nazionale del 20,3 per cento”
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https://global.ilmanifesto.it/is-the-chinese-social-credit-system-really-such-a-bad-thing/

1 ottobre: Così la carne industriale si sta mangiando il Pianeta. Patel: “È il mondo a buon mercato”
Chiara Spadaro – Altreconomia

Da quando Joshua Applestone ha installato a Stone Ridge, nello Stato di New York, quattro distributori automatici di carne fresca, vende così il 70% dei prodotti della sua Applestone Meat Co (applestonemeat.com). Accessibilità e convenienza sono i punti di forza di questo sistema distributivo attivo 24 ore al giorno, sette giorni su sette, dal quale il consumatore può scegliere tra 150 pezzi diversi. E i prossimi modelli, già previsti in altre città, saranno “ancora più semplici e intuitivi -ha dichiarato il signor Applestone-. Sarà come avere tra le mani il tuo primo smartphone”. Secondo l’economista e scrittore inglese Raj Patel, quando parliamo del sistema alimentare globale, “il simbolo esemplare dell’era moderna non è lo smartphone o l’automobile, bensì i Chicken McNuggets”: bastoncini di petto di pollo precotti, surgelati, fritti e mangiati in tutto il mondo.
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https://altreconomia.it/carne-mangia-pianeta/


5 ottobre
Rimini: se ne è andato Piero Bona. Il ricordo di Teo De Luigi e dei compagni

E’ scomparso, nella notte trascorsa, Piero Bona. Aveva 73 anni. Malato da tempo, era ricoverato in Ospedale a Rimini dove è deceduto. Il nome di Piero Bona è indissolubilmente legato alla storia del movimento studentesco e alla politica riminese.
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https://www.chiamamicitta.it/rimini-ne-andato-piero-bona/?fbclid=IwAR3GcPHQ6qFfCehOao94UdwkEoFoXatJwAWnBApnJjnOIviZ4GJfGT4JJK0



14 – 16 ottobreBologna, Incontro internazionale Ponti di Pace, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’Archidiocesi di Bologna.

L’evento riunisce nella città petroniana oltre 300 leader delle religioni, del mondo della cultura e delle istituzioni, insieme a migliaia di partecipanti provenienti dall’Italia e da tutta Europa.
Da Bologna, per tre giorni “capitale della pace” secondo l’Arcivescovo Matteo Zuppi, nasce “un movimento di pace che cresce e si sviluppa nel mondo”. Un movimento, dice il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, frutto di un’esigenza “condivisa da molti in tutte le terre: un movimento di cuori, di pensieri di volontà, di culture per la pace”. Il cantiere aperto a Bologna ha visto la partecipazione di migliaia di giovani e adulti accorsi da tutta Europa, trecento leader di tutte le religioni e umanisti, 34 panel di discussione in cui si è parlato delle ferite aperte, le guerre ancora in corso, ma si è anche testimoniato che “la pace è sempre possibile”, come ha ricordato ancora Impagliazzo: “Come ha detto 50 anni fa il padre di una nostra ospite, Martin Luther King, I have a dream,noi abbiamo un sogno: la pace”.
Tanti i temi affrontati nei 34 panel organizzati, tutti caratterizzati da una scelta di apertura e di dialogo, condotta da una “carovana di pellegrini di pace” che comprende sia religiosi che laici. L’incontro coincide nel 2018 con il cinquantesimo di Sant’Egidio, che da 32 anni promuove gli appuntamenti internazionali nello “spirito di Assisi”, e con quello del ’68, che verrà ricordato in un panel da alcuni dei suoi protagonisti. Leader e intellettuali, ma sempre tra la gente, per momenti di riflessione “non riservati agli specialisti o autoreferenziali”, ma aperti a tutti e accompagnati da una larga partecipazione popolare. Tra gli altri argomenti che saranno affrontati anche “l’Europa e la sua crisi”, la solidarietà tra le generazioni, il dialogo interreligioso, l’ambiente, il disarmo, il ruolo dei credenti di fronte alle guerre, la violenza diffusa in America Latina, il futuro dell’Africa e Giovanni Paolo II a 40 anni esatti (il 16 ottobre 1978) da quando iniziò il suo pontificato.
Duemila volontari hanno contribuito a preparare e a gestire l’evento e, provenienti da tutta Europa, i Giovani per la Pace, movimento legato alla comunità di Sant’Egidio, che hanno animato diversi incontri in diversi luoghi della città.
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https://preghieraperlapace.santegidio.org/pageID/30660/langID/it/BOLOGNA-2018–PONTI-DI-PACE.html


29 ottobre: La Cgil e la Moltitudine, una riflessione sul congresso
Gigi Agostini – Il Diario del Lavoro

Oltre cinque milioni d’iscritti, migliaia di quadri a tempo pieno, una rete straordinaria di presenze e addentellati in tutti i “mondi sociali”, delegati e militanti, sostanzialmente, in tutti i posti di lavoro
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https://www.ildiariodellavoro.it/adon.pl?act=doc&doc=70113#.X9P-BVU2rcs

4 novembre: Com’è fatta la Liguria?
Matteo Meschiari – Doppiozero
Roccatagliata Ceccardi, Sbarbaro, Montale, Calvino, Biamonti, Sanguineti, Maggiani, Conte, Magliani. E poi tutti gli altri, da Novaro a Orengo, con in testa ovviamente Caproni, che s’inventò a tavolino la “linea ligure” non tanto in cerca di una vera “ligusticità” dei suoi scrittori, ma per farsi compagnia, per mettersi in coda affettuosa in un lignaggio di parola che vorrebbe riconoscere nel paesaggio scarnificato della Liguria e nella poetica umorale dell’omissione i tratti congiuntivi di una parentela. Detto altrimenti, un carattere dei luoghi e delle persone, un’indole paesaggistica e psicologica che fa degli autori liguri una bolla letteraria a parte.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2020/12/15/video/sfruttamento_part_time-710142/

13 novembre: La Cgil ritrova l’unità: sarà il Congresso a decidere su Landini
Questa volta la Cgil, nella nuova riunione del suo comitato direttivo, mostra un volto unitario, abbandona i toni accesi, anche se non nasconde le differenze. Il candidato a diventare segretario generale della Cgil, secondo la proposta avanzata da Susanna Camusso e da sette membri su 9 della segreteria confederale, rimane Maurizio Landini. Non è detto però che nelle prossime settimane, attraverso i diversi congressi di categoria e delle strutture regionali e territoriali non riemerga la candidatura di Vincenzo Colla. Il tempo a disposizione c’è poiché l’appuntamento finale sarà a Bari dal 22 al 25 gennaio del prossimo anno
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www.strisciarossa.it/la-cgil-ritrova-lunita-sara-il-congresso-a-decidere-su-landini/

17 novembreJulian Assange, tutto quello che c’è da sapere sulla sua incriminazione negli Usa
Stefania Maurizi – la Repubblica
Contro il fondatore di WikiLeaks esiste un mandato coperto da segreto. Fin dal 2010, le autorità Usa hanno cercato di incriminare Assange e la sua organizzazione per la pubblicazione dei documenti segreti del governo americano
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https://www.repubblica.it/esteri/2018/11/17/news/julian_assange_tutto_quello_che_c_e_da_sapere_sulla_sua_incriminazione_negli_usa-211916838/

23 novembreVenerdì nero, salari in rosso 
Francesco Massimo – Jacobin Italia
Ecco il Black Friday. Intanto, Amazon aumenta il salario dei propri dipendenti negli Stati uniti e in Uk. Negli Usa è la risposta alla pressione del movimento Fight for 15 e di Sanders. Ma rientra in una strategia di sviluppo monopolistico
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https://jacobinitalia.it/venerdi-nero-salari-in-rosso/

27 novembre: I videogame kolossal. La politica è in gioco
Laura Bartkowiak e Brian J. Sullivan
L’industria del videogame muove miliardi e miliardi di dollari, colonizza l’immaginario, racconta storie. Possibile che questo mondo, per condizioni di lavoro e trame sviluppate, sia impermeabile al contesto sociale?
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13 dicembre: Facebook e gli altri divoratori di mondi
Antonio A. Casilli e Giuliano Santoro – Jacobin Italia
La tolda dell’astronave madre dell’impero digitale scricchiola davvero? Come evolve il capitalismo delle piattaforme e che rapporto ha con gli stati? Conversazione con Antonio A. Casilli
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17 dicembreGuerriglia odonomastica: una rivolta contro i nomi che abitiamo, per conoscere le nostre città
Cos’è la «guerriglia odonomastica»? Su Giap, negli ultimi anni, abbiamo fatto diversi esempi. Si tratta di azioni e performances il cui scopo è reintitolare dal basso vie e piazze delle nostre città – o aggiungere informazioni ai loro nomi per cambiare senso all’intitolazione
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18 dicembre: Città sicure
Alessandro Banda –  Doppiozero
Alcuni vips italiani si sono lamentati di recente circa la scarsa sicurezza delle città in cui vivono. Anzi, a dire il vero, non proprio delle città intere, a cui a loro non è che importi poi così tanto, ma dei loro quartieri specifici di residenza. Insomma, se nemmeno un vip che abita in una zona vip può ritenersi al riparo da spiacevoli incontri, dove andremo mai a finire? Dove siamo già arrivati, se un onesto personaggio dello spettacolo o della cultura, sul tardi, non può più portare in pace il levriero a far pipì?!
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