2013

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno.

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

8 gennaio: Appalti per la polizia, otto arresti. C’è anche il prefetto Oscar Fioriolli
Manager pubblici, imprenditori e un prefetto. La guardia di finanza sta eseguendo su mandato della procura di Napoli, otto misure cautelari nell’ambito di un’indagine sull’appalto per il Cen (centro elaborazione dati della polizia) che doveva sorgere nel quartiere Capodimonte, nel capoluogo campano. Le ipotesi di reato vanno dall’associazione a delinquere, alla turbativa d’asta, all’abuso d’ufficio.
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https://www.corriere.it/cronache/13_gennaio_08/napoli-polizia-arresti_2cec1e62-596f-11e2-bf1c-a7535a9f5f63.shtml

25 – 26 gennaio: Conferenza di programma della Cgil
Presentato il piano del lavoro www.cgil.it/presentazione
I documenti: www.cgil.it/documenti

4 febbraioBologna, muore Aldo Ferrari, storico fotoreporter e giornalista
E’ stato capocronista del “Resto del Carlino” diretto da Enzo Biagi e a lungo presidente del Sindacato dei giornalisti dell’Emilia-Romagna (ASER).
Innamorato di Bologna, è stato un testimone puntuale e prezioso della sua storia recente. Ha donato il suo vasto materiale all’Archivio fotografico della Cineteca comunale
www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/2013/la_scomparsa_di_aldo_ferrari
www.cinetecadibologna.it/archivi-non-film/archiviofotografico/Aldo_Ferrari_fotografo

12 febbraio
MANICOMIO Link della presentazione con le immagini del viaggio nel manicomio di Aversa
Oltre la rete uno spazio che non so contare… più di trenta campi di calcio in una città che non ha nemmeno un parco pubblico… Cammino, ancora una volta, tra rovi e sterpaglie, i latrati di cani a spezzare il silenzio, chè l’unica voce a resistere è un grido soffocato. La prima casetta non ha più finestre e balaustre, ma un materasso e i resti di un recente vissuto. Un ex degente, mi dice Fabio, era calabrese, dopo tanti anni di manicomio è tornato a casa e non l’ha più trovata. Così è di nuovo qui, di tanto in tanto lo vedi aggirarsi da queste parti. Come altri disperati che vengono a rubare ferro e fili elettrici, infissi e macchinari. Altri ancora hanno trovato bottini più remunerativi, tra affreschi e resti del Cinquecento, nella chiesa e nel chiostro dove il pozzetto di marmo è come divorato dalle sterpaglie. Ladri su commissione di una borghesia stracciona e indifferente, gli occhi girati sempre da un’altra parte. Camminiamo, incontriamo la palazzina delle suore e quella della cucina, la barberia e il forno, fino ai padiglioni coi nomi di grandi psichiatri. Il Bianchi è per lo più già crollato, entriamo nella “sezione Livi” (…)
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https://cartedisperse.wordpress.com/2013/02/



28 aprile: nasce il governo Letta
Il governo:  www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Governi/0073_M.htm

29 aprileLandgrabbing in Europa: il rapporto del Transnational Institute
Il ‘land grabbing’ (accaparramento delle terre) non colpisce solo i Paesi in via di sviluppo: vasti territori del continente europeo sono in mano a colossi industriali, speculatori, ricchi acquirenti stranieri e fondi pensione, favorendo così la concentrazione delle attività agricole e delle ricchezze terriere in poche mani.
Un nuovo rapporto pubblicato dal Transnational Institute mostra che l’accaparramento di terre e l’accesso alla terra sono oggi in Europa questioni cruciali. La pubblicazione, che coinvolge 25 autori, originari di 11 diversi paesi, intitolata La concentrazione e l’accaparramento delle terre e le lotte contadine in Europa rivela uno scandalo tenuto segreto: il 3% dei proprietari terrieri controlla la metà delle terre coltivabili. Questa concentrazione massiccia della proprietà e delle ricchezze fondiarie è comparabile a quella in atto in Brasile, in Colombia o nelle Filippine. Alcuni di questi processi di crescente concentrazione di terre non sono nuovi, anche se in questi ultimi decenni essi si sono ampliati soprattutto nei paesi dell’Europa dell’Est.
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https://www.croceviaterra.it/landgrabbing/landgrabbing-in-europa-il-rapporto-del-transnational-intitute/

30 aprileBlu Bologna
Elisa Del Prete – Doppiozero
Salivo a piedi verso San Luca, seguendo il porticato, già uscendo dalla città, che stava già ai miei piedi, sulla destra. Per chi non è di Bologna, San Luca è un santuario, una chiesa in cima a un piccolo colle, cui solitamente si sale in pellegrinaggio quando sia ha necessità di riflettere, di smaltire qualche chilo, di consacrare un fioretto fatto per passare un esame, di pregare per qualcuno, o semplicemente di uscire dalla cappa bolognese… non solo d’inquinamento
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https://www.doppiozero.com/materiali/fuori-busta/blu-bologna



8 giugno: STEFANO BONAGA – STEFANO ZAMAGNI

Libera scelta o prima la pubblica? Referendum, duello sulla scuola
Michele Smargiassi – Repubblica
L’economista (opzione “B”) e il filosofo (opzione “A”) sostengono posizioni opposte sulla delicata questione. Dal confronto emergono tutte le divergenze, ma anche la necessità comune di approfondire le regole
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https://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/06/08/news/stefano_bonaga_-_stefano_zamagni_libera_scelta_o_prima_la_pubblica_referendum_duello_sulla_scuola-60638537/

16 giugno. Monterotondo: 65enne muore schiacciato dal trattore mentre ara il campo

A quanto emerso si sarebbe trattato di un incidente. Una ruota bucata che avrebbe provocato il ribaltamento del mezzo. Vani i soccorsi dell’eliambulana. La vittima è morta sul colpo

Un agricoltore di 65 anni e’ morto in via di Vallericca, vicino Monterotondo, dopo essere rimasto schiacciato dal suo trattore. Franco Simonetti, questo il nome della vittima, è deceduto sul colpo, a niente sono valsi i soccorsi dell’eliambulanza. Secondo una prima ricostruzione sembrerebbe che si sia forata una ruota del trattore e che il mezzo si sia quindi ribaltato schiacciando l’uomo. Sul posto anche i poliziotti del Commissariato Fidene. 

Nel mese di marzo un altro episodio simile si è verificato sempre nelle vicinanze di Monterotondo. Vittima un sessantenne rimasto anche lui travolto dal suo trattore mentre arava il terreno. Anche in questo caso pare che si sia trattato di un guasto accidentale.
https://www.romatoday.it/cronaca/franco-simonetti-morto-trattore-monterotondo.html

24 giugno: Tano D’Amico. Un’archeologia dell’innocenza
Stefano Chiodi – Doppiozero

Quattro fotografie. Una sequenza. Primo frame: una strada asfaltata, un marciapiede, un’aiuola rinsecchita, alberi, automobili parcheggiate; il punto di vista è diagonale, ad altezza d’occhio. Un giovane con cappotto scuro e berretto in testa sta correndo: nella mano sinistra impugna una pistola. Davanti a lui un altro ragazzo, con un impermeabile chiaro, fa una strana mossa, si lascia andare, le gambe si piegano, anzi si accartocciano sotto il corpo, bloccato nell’istante in cui il movimento non si è ancora arrestato ma la caduta è già inevitabile. Porta i guanti. È ferito….

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https://www.doppiozero.com/materiali/speciali/speciale-%E2%80%9977-tano-d%E2%80%99amico-un%E2%80%99archeologia-dell%E2%80%99innocenza

7 agosto. Quattro mila firme non scalfiscono la targa che ricorda Carlo Giuliani
Giorgio Salvetti – ilmanifesto.it

PROVOCAZIONE. Il Coisp, il minoritario sindacato di polizia che manifestò a Ferrara in solidarietà agli assassini di Federico Aldrovandi, recapita una petizione al sindaco di Genova per rimuovere il cippo di piazza Alimonda

Il cippo dedicato a Carlo Giuliani in piazza Alimonda a Genova

Sono quelli che a Ferrara a fine marzo hanno avuto l’arroganza di manifestare sotto la finestra della madre di Federico Aldrovandi in solidarietà ai quattro colleghi condannati per aver ammazzato suo figlio. Poi hanno denunciato Ilaria Cucchi per le sue parole dopo la sentenza di assoluzione per la morte di suo fratello. Negli scorsi anni nell’anniversario dell’uccisione di Carlo Giuliani hanno organizzato manifestazioni a Genova intitolate “L’estintore come strumento di pace”. Adesso hanno lanciato una petizione su internet per chiedere la rimozione della targa che ricorda Carlo in piazza Alimonda, appena sostituita lo scorso 20 luglio. Sono il minuscolo sindacato di polizia Coisp, pronti a tutto pur di farsi vedere, si comportano come un manipolo di provocatori che non ha rispetto neppure dei morti.
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https://ilmanifesto.it/quattro-mila-firme-non-scalfiscono-la-targa-che-ricorda-carlo-giuliani

27 settembre: Stefano Bonaga “Bologna è fin troppo sazia, lasciatela almeno desiderare”
Michele Smargiassi – Repubblica
Intervista al filosofo sulla scelta di discutere sul precetto: “Non desiderare la donna d’altri”
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https://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/09/27/news/stefano_bonaga_bologna_fin_troppo_sazia_lasciatela_almeno_desiderare-67397611/

4 ottobreBologna, in via Speranza, nei pressi della sede storica della GD, inaugura il MASTManifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, un complesso di 25.000 mq voluto da Isabella Seragnoli, presidente di Coesia, una holding che dal 2005 controlla alcune aziende di packaging e meccaniche, tra le quali la GD.
In occasione dell’apertura del MAST prende l’avvio Bologna Biennale 01, rassegna dedicata alla fotografia industriale. Il principio ispiratore del MAST è quello di gettare un ponte tra la creatività tecnologica e quella artistica, tra industria e arte.
Il nuovo complesso di Santa Viola è articolato in spazi quali la gallery, l’academy, l’auditorium, ma ospita anche un centro wellness, una caffetteria, un asilo nido e un ristorante.
Il progetto architettonico è opera dello Studio Labics di Roma, di Claudia Clemente e Francesco Isidori. Il prospetto principale è aperto su un vasto giardino su cui domina la scultura Old Grey Beam di Mark di Suvero (da https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/2013/inaugurazione_del_mast)
Il sito del Must: https://www.mast.org/home

7 novembre 2013

Dopo le fabbriche le banane…..
Fausto Anderlini – Facebook

Bologna. Al Museo della città inaugurazione della mostra sui ‘Luoghi dell’industria’ organizzata dalla Cgil curatrice Elisabetta Perazzo. Un florilegio di come la banalità urbana ha preso il posto delle fabbriche dopo il loro abbandono. Mentre la città socialdemocratica ha permesso alla cultura ‘romantica e conservatrice’ cioè alle classi medie ‘riflessive’ di preservare la città pre-industriale come loro dimora, di quella industriale, la sua, se ne è sostanzialmente disinteressata. Le forme fisiche dell’industria, appena svuotate del loro contenuto, non sono state considerate degne di tutela e rifunzionalizzazione. Un secolo di storia urbana è stato rimosso, e fortuna che lo Spi ha almeno tenuto in vita qualche elemento di quella ‘civiltà operaia’ che un tempo pulsava nel cuore della città. All’inaugurazione hanno preso parte Vacchi, Gruppi e Campagnoli. Molta gente, nessun rappresentante della giunta comunale. Presa nel vortice del renzismo la suporema guida cittadina deve aver considerato l’occasione come una inutile esibizione di rottami. Con Castellucci rimembriamo come l’ultima ‘conferenza economica’ dell’area bolognese – una tradizione di analisi e proposte tipica nela cultura politica comunista – fu nel 1983. Dopo di allora più nulla.Priva di memoria, la politica si è disincarnata dal pensiero e dai soggetti sociali divenendo appannaggio di ceti (pseudo-tecnici) esangui e distaccati dalla vita (ancorchè ‘giovani’ e molto ignoranti).

26 novembre: Italia. Allarme scorie nucleari. Dove verranno messe?
In un silenzio che non promette nulla di buono, l’Italia dovrà decidere tra breve dove “sistemare” circa novantamila metri cubi di scorie nucleari. Sono i residui prodotti dalla breve stagione del nucleare in Italia (quella chiusa prima con il referendum del 1987 e poi con quello del 2010). Poi ci sono altri residui legati alle attività, in particolare quelle di carattere medico-radiologiche
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https://contropiano.org/news/ambiente-news/2013/11/26/italia-allarme-scorie-nucleari-dove-verranno-messe-020572

23 dicembre: Vicini Social
Antonio Sgobba – Doppiozero
Tutto è iniziato da Via Fondazza a Bologna. A Milano adesso è arrivata Via Maiocchi. In mezzo, molti altri indirizzi. Nelle ultime settimane si è parlato molto di Social Street Italia. Le prime esperienze in cui si mettono insieme social network e vicini di casa. Da noi è una novità. In effetti, fino a qualche tempo fa, a parte i casi in cui l’inquilino della porta accanto non mette la password al suo wifi, non capitava spesso di fare discorsi in cui vicini e internet si incrociavano. Ancora oggi, se proviamo a cercare che cosa si dice dei vicini su twitter, troviamo per lo più lamentele. In Italia, secondo il Censis, le cause civili pendenti tra condomini sono almeno 130-140 mila; se si allarga il computo anche alle liti tra singoli la cifra potrebbe lievitare di tre o quattro volte. Maggiori cause di contrasti: uso degli spazi comuni, decoro dello stabile, immissione di rumori o di odori molesti, presenza di animali. Sembrava che dai vicini non potesse arrivarci nulla di meglio
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https://www.doppiozero.com/rubriche/1618/201312/vicini-social