2010

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

21 gennaio

21 gennaio. inizia la distribuzione nelle sale del film L’uomo che verrà, diretto da Giorgio Diritti.

Lo storico eccidio nazi-fascista di Marzabotto visto attraverso gli occhi di una bambina che attende la nascita del fratellino, mentre le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, a seguito dei quali oltre 770 persone, per lo più bambini, donne e anziani, vengono trucidati.
Co-prodotto dalla Cineteca di Bologna, il film ha vinto otto David di Donatello e tre Nastri d’Argento.
Vuol essere un film sulla guerra vista dal basso, dalla parte di chi la subisce e si trova suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia che sembrano dimenticare le vite degli uomini. L’evolversi dei racconti è l’evolversi di quei tempi, dove la grande ‘Storia’, quella che troviamo nei libri e negli studi accademici, entra nelle case, sui sagrati, nelle chiese, ed uccide

https://it.wikipedia.org/wiki/L%27uomo_che_verr%C3%A0
https://distribuzione.ilcinemaritrovato.it/luomo-che-verra

PAOLO BROGI – Un bel film su Marzabotto. Ma anche alcune distorsioni storiche
“L’uomo che verrà” è bellissimo e intenso. Straordinaria la bambina muta, la piccola Greta Zuccheri Montanari, che “accompagna” la storia della strage nazista di Marzabotto.

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https://www.brogi.info/2010/01/un-bel-film-su-marzabotto-ma-anche.html

23 aprile

E’ morto Calogero Luppino di anni 80 schiacciato dal trattore che guidava.
E’ morto salvatore pedriliggeri in provincia di Ragusa

Agrigento E’ MORTO CALOGERO LUPPINO GUIDANDO UN TRATTORE A 80 ANNI. Calogero, sposato, veterinario in pensione di Casteltermini, è morto schiacciato dal mezzo che stava manovrando. Per ore, il corpo dell’anziano è rimasto sotto il mezzo agricolo. Sul posto hanno lavorato i vigili del fuoco, con l’autogrù, per spostare il trattore. I tentativi sono però falliti, a causa della zona impervia. I carabinieri hanno allora richiesto l’intervento di una pala meccanica, di proprietà di una ditta privata.

Ragusa 21 aprile E’ MORTO SALVATORE PEDRILIGGERI AGRICOLTORE DI 71 ANNI. Salvatore è morto poco dopo mezzogiorno, in contrada Favarotta-Ritillini al confine tra i territori di Modica e Rosolini. Salvatore aveva deciso di raggiungere il suo podere per eseguire, con un trattore dei lavori di aratura.
Il terreno, che presentava una superficie a gradoni, forse a causa di una manovra sbagliata, ha fatto ribaltare il pesante mezzo che lo ha schiacciato.
Qualcuno si è accorto della disgrazia ed ha immediatamente dato l’allarme . Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Noto che hanno subito agganciato con la grù il trattore per estrarre l’agricoltore che dava ancora segnali di vita.
I sanitari del 118 hanno tentato di rianimare l’uomo ma inutilmente. Sul luogo della disgrazia anche una pattuglia della polizia per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente.

30 aprile

30 aprile: Wu Ming5. Gli altri anni ’80. Appunti da un cono d’ombra

Da qualche tempo giro con vecchi compagni e i nostri percorsi sono quelli di più vent’anni fa. Bologna non cambia, e proprio per questo le periferie non dormono. Benché i consumi culturali siano diversi, incomparabili rispetto a quelli degli anni di cui parliamo, e benché il cibo mentale e ideale di cui ci si nutre sia dissimile, difforme, a me pare sempre che le strade abbiano qualcosa di preciso da dirmi. L’asfalto e il cemento, il ferro e la vegetazione inurbata, i volti, i vestiti e le andature degli uomini e delle donne: l’esperienza dei sobborghi è tra quelle fondamentali, per me. La mia formazione è Periferia

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Gli altri anni ’80. Appunti da un cono d’ombra – Giap (wumingfoundation.com)

1 maggio

Napolitano, non mortificare lavoro

(ANSA) – ROMA, 1 MAG -Il mondo e il valore del lavoro hanno conosciuto nel nostro Paese ”ingiuste mortificazioni in tempi recenti”.Lo ha detto Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato celebrando la Festa del Lavoro ha ricordato che ”l’articolo 1 della nostra Costituzione pone il lavoro a fondamento della Repubblica”. Napolitano ha poi sottolineato, riferendosi ai fatti di Rosarno, che fenomeni di sfruttamento schiavistico del lavoro degli immigrati e di ostentata illegalita’ sono intollerabili in un Paese civile.

1° Maggio. Sindacati a Rosarno con i migranti: “Serve occupazione”

Cgil, Cisl e Uil insieme nel comune calabrese per il Primo Maggio. Chiedono al governo un progetto straordinario per creare posti di lavoro. Grande manifestazione con cittadini, studenti e stranieri: “Abbiamo ancora paura, ma era importante esserci”

In 15mila a Rosarno per festeggiare il Primo Maggio, chiedere il rispetto dei migranti e il contrasto allo sfruttamento sui luoghi di lavoro. Questo lo scenario che si è presentato oggi, nella manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil: un corteo si è svolto nel Comune calabrese, con i rappresentanti sindacali e politici ma anche tanta gente comune. Hanno partecipato cittadini e associazioni, molti abitanti hanno salutato la manifestazione dalle loro case, affacciandosi dai balconi proprio mentre stava sfilando. Tra i partecipanti, anche alcuni stranieri: dopo la rivolta dei migranti sfruttati – e l’arresto dei caporali avvenuto nei giorni scorsi -, questi hanno voluto partecipare sfidando il timore del razzismo e di nuovi episodi simili. Sono risuonate le parole di un lavoratore marocchino, Ahmed: “Ho ancora paura di venire a Rosarno, dopo quello che è successo a gennaio, ma oggi ho deciso di esserci perché mi sembrava importante”. I sindacati hanno chiesto un piano straordinario per l’occupazione. Superando le divisioni degli ultimi tempi, hanno sfilato uniti per rivolgere le loro richieste al governo.
Serve un progetto per il lavoro, 
perché nei prossimi anni si rischia una ripresa “senza occupazione”. Lo ha detto dal palco il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. La crisi economica “è difficile e durerà a lungo”, ha spiegato, per questo “chiediamo al governo di fare di più: serve una politica per lo sviluppo e la crescita. E la smettano di cancellare il Mezzogiorno dai propri interessi e dalle proprie politiche”. Paradossalmente, Rosarno non è solo a Rosarno: “In Italia ce ne sono tante, non solo al Mezzogiorno ma anche al Nord”. Intanto questa è diventata un simbolo, dei diritti di chi lavora e del rapporto tra criminalità organizzata e sfruttamento. Per contrastarli, i sindacati devono muoversi insieme: “Ancora una volta il sindacato ritrova unità su grandi temi – ha concluso Epifani -: lavoro, diritti, precarietà e disoccupazione. Se ci si batte insieme siamo più forti”.
Sulla stessa linea anche le altre confederazioni. 
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha chiesto un bonus alle imprese per assumere giovani, donne e ultracinquantenni. Per far risalire l’occupazione occorre “uno sforzo inusuale”, a suo giudizio, serve una riunione con i presidenti delle Regioni del Sud per monitorare la situazione del Mezzogiorno. Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, ha rilanciato la riforma fiscale: l’esecutivo “deve cominciare a fare sul serio le riforme”, bisogna tagliare i costi eccessivi della politica e riprendere il contrasto al lavoro nero.
Il presidente della Repubblica, 
Giorgio Napolitano, nel suo messaggio ha ricordato i lavoratori dei call center. Rivolgendo gli auguri ai lavoratori italiani, ha citato “chi non riesce a veder valorizzato il proprio talento e il proprio titolo di studio. Ho sempre in mente le condizioni e le ansie di questi lavoratori”.
La manifestazione di Rosarno
 ha visto protagonisti soprattutto cittadini, giovani e studenti. I quali hanno voluto lanciare un messaggio contro la criminalità, come Maria (16 anni): “Siamo qui perché la legalità rappresenta il nostro futuro. Mafiosi, andate via da Rosarno e dalla Calabria”. Un allarme è arrivato dal commissario straordinario del Comune, Domenico Bagnato. Ha ricordato che gli eventi di gennaio purtroppo non sono un’eccezione e il rischio è sempre dietro l’angolo: “I fatti accaduti potranno verificarsi ancora finché non ci sarà chiarezza completa sulle politiche di integrazione”.

1° Maggio: Epifani, subito un piano straordinario per il lavoro

In 20mila alla manifestazione di Rosarno. CGIL, necessario aprire un reale percorso di integrazione fatto di lavoro e legalità

“Sono necessarie politiche che sostengano lo sviluppo, che sostengano l’occupazione e che diano vita ad un vero è proprio ‘piano straordinario’ per il lavoro e per la disoccupazione” è il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, a chiederlo nel suo intervento dal palco della manifestazione del primo maggio a Rosarno. “Questa – aggiunge il Segretario – è la festa del lavoro, dei giovani, dei disoccupati, che chiedono dignità e riconoscimento. Ma prima di tutto, il nostro impegno è nei confronti del lavoro che manca”. Come spiega il leader della CGIL in Italia ci sono “due milioni di disoccupati, tante aziende in crisi, tante che chiudono nel nord, nel centro e nel sud d’Italia, con la differenza però, che quando chiude un’azienda nel meridione non è facile trovarne un’altra che riaprirà” per questo, prosegue Epifani “chiediamo al governo di fare di più, perché questa è una crisi difficile che durerà e rischiamo di avere una ripresa senza lavoro”.
CGIL, CISL e UIL tornano in Calabria, a distanza di quattro anni dalla manifestazione di Locri del 2006, per celebrare il Primo Maggio, la Festa del Lavoro. Scelgono di farlo a Rosarno, la cittadina della piana di Gioia Tauro che non più di tre mesi fa è stata teatro di violenti scontri tra immigrati, impiegati nella raccolta degli agrumi, e parte della popolazione locale. Una scelta non casuale, ma dettata dalla precisa volontà di dedicare questa giornata non solo ai tradizionali temi del lavoro e dello sviluppo economico, ma anche a quelli dell’integrazione, della legalità e dell’accoglienza degli immigrati.
Quella di oggi è stata una vera festa del lavoro, con tanto colore e partecipazione, con un  sentire comune di piazza molto atteso dopo le tensioni degli scorsi giorni a seguito degli arresti di decine di affiliati all’ndrangheta proprio a Rosarno. “La città ci ha accolto a braccia aperte”  spiega Sergio Genco, Segretario Generale della CGIL Calabria, “dai balconi che si affacciavano sul percorso della manifestazione abbiamo ricevuto applausi e su molti di essi c’erano le bandiere della CGIL”. “Bisogna costruire – ha spiegato il Segretario – un necessario percorso di integrazione fatto di lavoro, legalità e regole che sappia sconfiggere il modello ndranghetista”

1 maggio. Inchiesta G8: Bersani, è un verminaio

(ANSA) – EMPOLI (FIRENZE), 1 MAG – La vicenda degli appalti del G8 ‘mostra di essere un verminaio senza fondo’. Lo dice il segretario del Pd Bersani. A chi gli chiedeva un commento sull’ipotizzato coinvolgimento del ministro Scajola, Bersani ricorda che e’ stato chiesto al ministro di ‘riferire in Parlamento perche’ dia la sua versione’. Comunque, secondo il leader del Pd la questione della trasparenza va affrontata subito: ‘Sugli appalti per il G8 il governo non deve fare il pesce in barile’

26 maggio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

L’Isola dei Cassaintegrati

L’isola dei cassintegrati, ex Asinara, è oggi gremita di gente da tutta Italia: amici, familiari, artisti, delegazioni di lavoratori da ovunque, simpatizzanti.
Gente che desidera un 1 maggio diverso, lontano dai riflettori e dai soliti volti eventi.
Questo è un 1 e 2 Maggio spontaneo, come spontanea è stata tutta la nostra protesta, per questo a volte disorganizzata, ma per questo molto efficace. Non siamo prodotti di marketing, ma persone.
E’ bellissimo vedere 800 persone oggi e domani venire qui a portarci la loro solidarietà, tra musica (Etnias, Istentales, Tenores di Neoneli, Volti Estranei), dibattiti e in questa natura meravigliosa dell’isola e dei suoi asinelli bianchi. E le foto, appese alle mura del carcere, di persone da tutto il mondo col logo dell’isola.
Certo in mezzo a tutto questo risalta parecchio l’assenza della CGIL nazionale, che ha preferito Rosarno, senza nulla togliere a sindacati locali che ci hanno sempre aiutato. Dicono che indiranno uno sciopero nazionale se la nostra vertenza non sarà risolta all’incontro del 5 maggio tra Eni, Ramco (aspirante compratore) e Ministero delle sviluppo economico (Scajola). Staremo a vedere.
Bè, inutile pensare a chi non c’è…chiunque è qui all’Asinara tra oggi e domani (la festa continua col concerto di Enzo Favata), e chi ci segue su internet, merita la nostra stima e amicizia, a tutti gli altri non ci pensiamo.

Buona Festa del 1° maggio

10 maggio


10 maggio. In primo piano da Rassegna Sindacale

Ue / Ecofin, 750 mld per piano anticrisi
Un piano di salvataggio senza precedenti da 750 miliardi di euro per i paesi della zona euro in difficoltà. Lo hanno approvato i 27 ministri economici dell’Unione europea dopo una maratona a Bruxelles di oltre 10 ore, per blindare la moneta unica di fronte ad attacchi speculativi come quelli avvenuti pochi giorni fa. Chiesti nuovi sacrifici a Spagna e Portogallo, i due paesi considerati maggiormente a rischio in questa fase e annunciate “misure significative” da parte della Bce.

Industria / Produzione a marzo +6,4%
In Italia a marzo è stata del 6,4% tendenziale la crescita della produzione industriale (dato corretto per effetto del calendario; il grezzo è +8,7%). Lo rende noto l’Istat. Il dato è ai massimi da dicembre 2006. L’indice destagionalizzato cala dello 0,1% sul mese precedente.

Processo Eternit / ex sindaco, azienda non dava risposte
Al processo Eternit è stata la volta di Riccardo Coppo, ex sindaco di Casale Monferrato (Alessandria) negli anni Ottanta. Nella sua testimonianza al Tribunale di Torino, Coppo ha rievocato le pressioni subite dai produttori di amianto. Agli atti è stata consegnata una lettera del, in cui espresse a Stephan Schmidheiny, il maggiore azionista imputato di disastro doloso, la sua ‘preoccupazione’ per le condizioni dello stabilimento e soprattutto per la salute dei cittadini di Casale, dove ‘l’incidenza dei tumori era enormemente superiore alla media nazionale’. Schmidheiny non diede risposta, l’anno dopo Eternit fallì.

Roma / Picchiato da polizia, questura dispone verifiche
La questura di Roma “procederà a verificare con scrupolo e massima trasparenza l’esatta dinamica degli eventi, non potendosi tollerare eccessi ed abusi che, qualora commessi, saranno, oltre che penalmente perseguiti, anche disciplinarmente sanzionati”. E’ quanto si legge in una nota, in relazione al caso di Stefano Gugliotta: il 5 maggio il giovane fu vittima di un pestaggio, ripreso dalla telecamera di un vicino.

Incidenti lavoro / Agrigento, inchiesta su morte tunisino
La procura di Sciacca ha ordinato l’autopsia sul corpo di Amir Drahiri, 25 anni, tunisino, rinvenuto cadavere ieri in località Giardinello, a Ribera in provincia di Agrigento. Lo riferisce oggi l’Ansa. Gli inquirenti non hanno ancora accertato la causa della morte, anche se sospettano che questa possa essere scaturita da un incidente sul lavoro. Un episodio che sta creando tensioni nella comunità nordafricana di Ribera. Matera, grave incidente sul lavoro per agricoltore.

Amianto / 8 giugno maxiprocesso Monfalcone
L’8 giugno si apre la fase dibattimentale del maxi-processo per le morti da amianto nei cantieri di Monfalcone (Gorizia), che vede imputate 41 persone, tra ex dirigenti e amministratori dell’ex Italcantieri e responsabili delle ditte d’appalto. Oggi, davanti al giudice monocratico di Gorizia, Matteo Trotta, sono state illustrate le prove prodotte dalle parti civili, i familiari della maggior parte delle vittime, l’Associazione esposti all’amianto di Monfalcone, il Comune di Monfalcone, la Provincia di Gorizia, la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Inail e la Fiom.

GB / I Lib-Dem trattano su due tavoli
Conservatori e liberal-democratici avrebbero raggiunto una ‘bozza d’accordo” per la formazione del prossimo governo inglese. A quanto si apprende, c’è stata una riunione decisiva tra i due leader David Cameron e Nick Clegg. Nessuno dei due partiti, ad ogni modo, ha confermato o smentito la notizia. Accordo che andrebbe comunque sottoposto ai rispettivi parlamentari. Brown invece afferma il contrario, sostenendo che i Lib-Dem “hanno chiesto di avviare trattative ufficiale con i laburisti”. Aggiunge che è disposto a farsi da parte per favorire l’intesa, chiede al Labour di scegliere un nuovo leader entro settembre.

Industria: Confindustria, produzione ad aprile +0,9%
Il Centro Studi di Confindustria stima in aprile ‘un aumento della produzione industriale dello 0,9% su marzo, quando c’e’ stata una sostanziale stagnazione su febbraio (-0,1%), comunicata oggi dall’Istat (dati destagionalizzati).La distanza dal picco di attività pre-crisi (aprile 2008) e’ di -20,2%; il recupero dai minimi è del 7,6%, in linea con quello francese (7,2%), inferiore a quello tedesco (12,3%)’, si legge in una nota.
‘La ripresa della produzione prosegue in maniera discontinua – spiega il Csc -. Nel secondo trimestre 2010 si delinea un nuovo incremento (crescita acquisita di +0,8%), dopo quello del primo 2010 (+1,4% sul quarto 2009). Gli indicatori qualitativi e anticipatori sono coerenti con tale dinamica e segnalano miglioramenti per i prossimi mesi. In aprile la fiducia rilevata dall’Isae nell’industria è aumentata ancora (a 85,5 da 84,4 di marzo) ed è ai massimi da giugno 2008, grazie soprattutto all’incremento dei giudizi sugli ordini (saldo a -31, da -37 di marzo)’.


10 MAGGIO. L’industria riparte: +6,4% a marzo

Il dato diffuso dall’Istituto di statistica è relativo al confronto con lo stesso mese del 2009. Incrementi più marcati nei settori di computer e elettronica, male l’auto: -14,6%. Urso: “Buon segnale, ma la crisi non è finita”

RASSEGNA SINDACALE L’industria italiana torna in carreggiata. Secondo l’Istat, la produzione industriale nel marzo 2010 ha registrato un aumento dell’8,7 per cento rispetto allo stesso mese del 2009. Si tratta, però, del dato grezzo che, una volta corretto per gli effetti di calendario, si attesta a quota +6,4 per cento. I giorni lavorativi in effetti sono stati 23 contro i 22 dello scorso anno.
In ogni caso, si tratta di un dato record. Il risultato grezzo, infatti, è il migliore da aprile 2008, mentre quello corretto per gli effetti del calendario è il più alto dal dicembre 2006. L’indice destagionalizzato, infine, ha segnato una diminuzione dello 0,1 per cento rispetto a febbraio scorso.
Sulla base dei dati diffusi oggi dall’Istituto di statistica, quindi, si può ricavare che la produzione nel primo trimestre dell’anno, corretta per gli effetti di calendario, ha registrato un aumento del 3,1 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2009 (i giorni lavorativi sono stati 62 in entrambi i casi). L’indice grezzo ha invece registrato un incremento tendenziale del 2,8per cento, mentre il dato destagionalizzato ha segnato un +1,4 per cento rispetto al trimestre precedente ottobre-dicembre 2009.
Per quanto riguarda l’analisi per settore di attività, a marzo l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, rispetto allo stesso mese 2009, gli incrementi più marcati nei settori dei computer e prodotti di elettronica e ottica (+16,8 per cento), della metallurgia e prodotti in metallo (+16,6 per cento), delle apparecchiature elettriche e non elettriche (+14,4 per cento) e delle industrie tessili e abbigliamento (+11,8 per cento). In diminuzione sono risultati, invece, i settori relativi all’attività estrattiva (-9,1 per cento), ai mezzi di trasporto (-3,2 per cento), all’industria del legno, carta e stampa (-1,9 per cento) e alla fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-1,2 per cento).
Guardando ai raggruppamenti principali di industrie, gli indici destagionalizzati hanno registrato variazioni congiunturali positive per l’energia (+0,7 per cento), per i beni intermedi (+0,3 per cento) e per i beni strumentali (+0,1 per cento). L’unica variazione negativa (-1,5 per cento) si registra per i beni di consumo (-1,8 per cento per i beni durevoli, -1,5 per cento per i beni non durevoli).
A calare drasticamente c’è poi la produzione di autoveicoli. A marzo ha registrato una diminuzione del 14,6 per cento rispetto allo stesso mese del 2009. Nel primo trimestre ha invece segnato un aumento tendenziale del 9,8 per cento.
“E’ un segnale certamente importante che serve a ridare fiducia in un momento estremamente difficile sulla capacità del made in Italy di reagire alla crisi e cogliere le nuove opportunità”, ha detto Adolfo Urso, vice ministro allo Sviluppo economico commentando i dati Istat. “Ma la crisi non è affatto finita – precisa – e non dobbiamo assolutamente mollare la presa sia per quanto riguarda il controllo del debito pubblico che per le necessarie iniziative per supportare la ripresa nelle aree più deboli del paese, come il Mezzogiorno, che sono anche quelle più penalizzate”.

10 maggio. Campania, oggi in sciopero lavoratori Syneurope

RASSEGNA SINDACALE Hanno scioperato per un’ora dalle 10 alle 11 e continueranno a farlo dalle 16 alle 17, i lavoratori e le lavoratrici della Syneurope: società per azioni che ha relizzato il primo centro mondiale di customer care Ibm in 24 lingue. Lo riferisce una nota della Cgil Campania. Nella società, con sede a Soccavo, operano oltre 150 giovani ad alta specializzazione selezionati dall’università degli studi di Napoli L’Orientale, per fornire assistenza tecnica ai clienti Ibm di tutto il mondo.
Lo sciopero è stato proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Napoli allo scopo di “far sì che riprenda la trattativa tra le organizzazioni e l’azienda”. In particolare, i lavoratori della Syneurope “denunciano la mancata volontà aziendale di rapportarsi con i sindacati e i lavoratori, l’assenza di risposte su adeguamento contrattuale, applicazione delle norme contrattuali e legali (diritto all’informazione, tutela della sicurezza e salute dei lavoratori) e la mancata informazione sugli ultimi licenziamenti effettuati. Tale atteggiamento – sostengono i sindacati – è insostenibile ed è per questo che le organizzazioni sindacali chiedono: l’adeguamento contrattuale; la stabilizzazione dei lavoratori precari, il rispetto delle norme contrattuali e legali; rispetto delle relazioni sindacali”

10 MAGGIO. Sicar Carpi (Mo), lavoratori in presidio permanente

RTASSEGNA SINDACALE Sciopero di 4 ore oggi pomeriggio e presidio permanente alla Sicar di Carpi dopo la comunicazione aziendale a Rsu e Fiom/Cgil sulla mancanza di copertura economica dell’accordo sottoscritto il 22 marzo scorso presso la Provincia di Modena, che prevedeva da oggi l’erogazione di almeno € 4.000 tra incentivo all’esodo, Tfr, spettanze varie. Lo rendono noto in un comunicato la Rsu aziendale e la Fiom Cgil di Carpi.
“Nell’incontro di oggi pomeriggio alle ore 16 tra Rsu, Fiom e proprietà – si legge nella nota – l’azienda ha comunicato che non ha disponibilità economica per mantenere fede agli impegni sottoscritti. A dire della proprietà, le banche non avrebbero messo a disposizione le risorse finanziarie necessarie, dopo che in un primo tempo si erano mostrate disponibili ad una dilazione del debito condizionandolo all’accordo sindacale”.
“L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori ha reagito con rabbia e determinazione – scrivono ancora Rsu e Fiom – decidendo di proseguire nel presidio interno che andrà avanti ad oltranza durante la notte di oggi e nei prossimi giorni. Le lavoratrici ed i lavoratori contavano infatti sul sostegno economico derivante dall’accordo stante la situazione di cassintegrati in cui versano da oltre un anno, percependo € 750 mensili dall’Inps”.

10 MAGGIO. Numonyx: Fiom Sicilia, timori dopo acquisizione Micron

Martedì 11 maggio incontro al ministero dello Sviluppo, nel pomeriggio sciopero di un’ora

Preoccupazione per le prospettive future della Numonyx viene espressa dalla Fiom Cgil siciliana alla vigilia dell’incontro che si svolgerà domani (martedì 11 maggio) alle ore 11 presso il ministero dello Sviluppo economico dopo l’acquisizione dello stabilimento da parte della Micron Technology, operazione si è conclusa pochi giorni fa, il 7 maggio scorso. “Preoccupano le dichiarazioni dell’ad di Micron – dice Giovanna Marano, segretaria generale della Fiom Cgil siciliana – che esclude investimenti su nuove tecnologie, più avanzate delle attuali, ma anche il ruolo del governo: ci saremmo infatti aspettati di essere convocati prima della conclusione della cessione”.
Marano ricorda il ruolo di “garante assunto dal ministero nel 2007 in occasione della cessione da St a Numonyx e che quest’ultima è beneficiaria di un contratto di programma importante per lo sviluppo del sito industriale”. Dal governo dunque, specifica la segretaria della Fiom, “ci aspettiamo che questo ruolo venga mantenuto e che per l’azienda ci siano prospettive di sviluppo, dando certezze ai lavoratori ed eliminando il sospetto che si tratti solo di un’operazione attraverso la quale la Micron consolida la sua posizione nel mercato”. Oggi si svolgeranno assemblee di lavoratori per decidere iniziative di mobilitazione. La prima è già stata decisa per domani: un’ora di sciopero tra le 15.30 e le 16.30.

10 MAGGIO. Mafia, intimidazione a segretario Cgil Polizzi (Pa)

“Rinnoviamo a Vincenzo Liarda la solidarietà di tutta la Cgil e torniamo a ribadire che la sua battaglia per l’assegnazione dell’ex Feudo Verbum Caudo alla coop Placido Rizzotto è di tutta la Cgil”: lo dicono Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil siciliana , e Maurizio Calà, segretario generale della Camera del lavoro di Palermo, a proposito della nuova intimidazione subita oggi da Liarda, segretario della Cgil di Polizzi e delle Alte Madonie.
A Liarda, impegnato per l’assegnazione del feudo alla coop in questione, è stata recapitata una lettera minatoria. Maggio e Calà rendono noto che nei prossimi giorni sarà organizzata un’occupazione simbolica dell’area come segno di solidarietà e sostegno all’operazione. “Sarà inoltre importante per l’assegnazione – aggiungono – l’estinzione del mutuo con le banche e della relativa ipoteca, obiettivo che deve impegnare le istituzioni e la società civile

10 MAGGIO. Padre Zanotelli: “L’acqua non si vende”

“Se vinciamo col referendum diamo un segnale a tutto il mondo. Il risultato avrà un forte impatto in Europa, dove le multinazionali premono perché l’acqua divenga un bene economico. Ma deve rimanere un bene pubblico. Assurdo privatizzarla”

“Siamo sicuri che sull’acqua il popolo italiano, chiamato al referendum, risponderà positivamente. E se vinciamo, questo avrà un forte impatto in Europa, dove le grandi multinazionali stanno premendo sull’Europa perché proclami l’acqua un bene economico, una merce. Sarà un grande segnale in chiave internazionale”. Lo ha dichiarato padre Alex Zanotelli ai microfoni di RadioArticolo1 (ascolta l’intervista).
Secondo Zanotelli “già oggi il Pentagono considera la scarsità d’acqua un problema di sicurezza nazionale. Se ieri facevano le guerre per il petrolio, domani la chiave dei conflitti sarà l’acqua. Lo scenario che si prospetta è pericolosissimo. Del resto l’acqua è già causa di conflitti: pensiamo alla costruzione da parte di Israele di un muro che consente di tenere per sé tutte le falde. In qualsiasi momento può chiudere il rubinetto e lasciare a secco i territori palestinesi”.
Per Zanotelli “è assurdo che la nostra civiltà sia arrivata al punto di privatizzare l’acqua. Nel mondo, per un miliardo e trecento milioni di esseri umani non c’è acqua potabile a sufficienza. E l’Onu avverte che tra qualche anno ci saranno tre miliardi di persone in questa situazione. Questo bene così prezioso, già scarso oggi, diventerà sempre più raro. Gli scienziati dell’ITCC ci hanno avvertito: il surriscaldamento del pianeta presto scioglierà tutti i ghiacciai e i nevai più grandi e in un futuro prossimo Stati Uniti e Cina rimarranno senz’acqua”.

10 MAGGIO. Rappresentanza: Pmi, nasce “Rete imprese Italia”

RASSEGNA SINDACALE La nuova associazione di commercianti e artigiani unisce due milioni di aziende della Pmi.
Carlo Sangalli alla guidaNasce “Rete Imprese Italia”, la nuova associazione di commercianti, artigiani e piccole imprese che ha l’obiettivo di creare un organismo unico capace di rappresentare il mondo delle Pmi. La nuova associazione avrà oltre due milioni d’imprese iscritte che a loro volta impiegano 14 milioni di addetti e affiancherà la Confindustria nella rappresentanza dell’impresa. Alla guida di “Rete Imprese Italia” si alterneranno, ogni sei mesi, i presidenti della cinque associazioni che hanno siglato l’accordo: Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti e Casartigiani. Il primo sarà Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio.

10 MAGGIO. Torino, Finairport condannata per condotta antisindacale

RASSEGNA SINDACALE Il giudice Ciocchetti del Tribunale Ordinario di Torino – Sezione Lavoro – ha condannato lo scorso 7 maggio la Finairport, l’azienda che gestisce i servizi presso l’aeroporto di Caselle del capoluogo piemontese, per violazione dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori. Lo riferisce in una nota la Filcams Cgil di Torino.
“L’azienda aveva disdettato unilateralmente tutti gli accordi di secondo livello stipulati con le organizzazione sindacali e i lavoratori in materia di organizzazione del lavoro così come concordati a partire dal 1986  – spiega il sindacato in una nota – e ridefinito gli orari dei lavoratori, obbligando i dipendenti, se la sua azione non fosse stata censurata dal Giudice, a lavorare di più e a rinunciare a ben più di 24 riposi all’anno”.
“Un atteggiamento lesivo del diritto individuale dei lavoratori al mantenimento di un orario di lavoro concordato e del diritto al riposo, ma anche nei confronti della Filcams-Cgil che quegli accordi ha costruito e sottoscritto e dei lavoratori che al sindacato fanno riferimento”, ha commentato Elena Ferro, segretaria generale della Filcams Cgil di Torino.
Ma il culmine, secondo la Filcams, arriva con la sottoscrizione dell’accordo per il contratto di solidarietà, stipulato in seguito alla dichiarazione da parte di Finairport di 12 esuberi per crisi dovuta alla riduzione di voli nell’aeroporto, esuberi respinti dal sindacato che ha chiesto ed ottenuto l’applicazione di un ammortizzatore sociale, il cosiddetto contratto di solidarietà, che ha garantito il mantenimento del posto di lavoro per tutti con un orario ridotto e la turnazione precedentemente effettuata, il 5+2 (ovvero 5 giorni di lavoro e 2 di riposo).
“L’Azienda – ha sottolineato Elena Ferro – poco dopo la firma dell’accordo, che tra l’altro è depositato presso il Ministero del Lavoro, e dopo aver ottenuto quanto voleva, ha rivisto l’organizzazione del lavoro senza il consenso nostro e dei lavoratori, riducendo il turno a 5+1 , sacrificando così un riposo ogni settimana. Ciò ha creato le condizioni per una denuncia per attività anti-sindacale, in virtù non solo della violazione degli accordi ma anche del tentativo, per fortuna fallito, di colpire le organizzazioni sindacali ridimensionandone il ruolo nei confronti dei lavoratori e mettendo in discussione il corretto sistema di relazioni sindacali”.
Il Tribunale ha infatti condannato la Finairport a ripristinare tutti gli accordi a partire dal 1986, a riapplicare il turno di lavoro 5+2, a pubblicare a proprie spese sul quotidiano “La Stampa” di Torino gli effetti della sentenza e a pagare le spese processuali.

11 maggio

26 maggio


26 maggio. Massa, operaio si suicida per problemi economici

RASSEGNA SINDACALE Si toglie la vita a 35 anni per problemi economici. E’ successo a Massa, secondo quanto riferisce l’Ansa. La vittima, un operaio di una ditta di ricambi e di manutenzione idraulica, è stato trovato impiccato sul posto di lavoro in un capannone, ieri (25 maggio) nel primo pomeriggio. Sono stati i colleghi a scoprire il cadavere al momento del cambio del turno, l’operaio lascia la moglie e due bambini piccoli. Secondo i carabinieri, l’uomo da diversi mesi aveva difficoltà economiche ed era indietro con qualche pagamento, sarebbero questi i motivi del suicidio.


26 settembre. Rapporto Istat: se stavi male, ora stai peggio

Il 15 per cento delle famiglie vive in disagio economico, una su quattro è al Sud. Spese impreviste insostenibili per un nucleo su tre, vacanze proibite. Potere d’acquisto indietro di dieci anni. Sale la pressione fiscale, ancora ben oltre la media Ue
Oltre il 15 per cento delle famiglie vive in condizioni di disagio economico, con una percentuale che supera il 25 per cento nel Mezzogiorno; una su tre non riesce a sostenere spese impreviste, quasi una su due non può permettersi una settimana di ferie lontano da casa, mentre ci si indebita sempre più. È uno degli aspetti emersi dal Rapporto annuale dell’Istat sulla situazione del Paese nel 2009, presentato oggi (26 maggio) alla Camera. La crisi, che è stata “la più profonda della storia economica recente”, ha colpito le famiglie che già stavano peggio, tanto che la maggior parte (il 60 per cento) di quelle in condizioni di disagio economico lo era già nel 2008.
Nel 2009 il potere d’acquisto pro capite italiano è scivolato sotto il livello del 2000: la riduzione è risultata del 2,3 per cento che, in altri termini, corrisponde a una perdita di oltre 300 euro per abitante. I consumi, tuttavia, ne hanno risentito comparativamente meno perché contestualmente si è registrata una riduzione della propensione al risparmio, scesa al 14 per cento dal 14,7 per cento del 2008, al di sotto dei livelli di tutte le altre maggiori economie dei paesi dell’Unione monetaria.
Sale la pressione fiscale, al 43,2 per cento nel 2009, aumentati di tre decimi di punto rispetto all’anno precedente (42,9 per cento nel 2008) ampliando lo stacco di oltre tre punti percentuali con la media Ue, che l’anno scorso si è attestata al 39,5 per cento (dal 40,3 per cento del 2008). “Caso unico’’ tra le grandi economie, sottolinea l’Istituto nazionale di statistica, nel paese risultano in forte crescita le imposte in conto capitale (per quasi 12 miliardi di euro), sospinte da circa 5 miliardi di euro per lo scudo fiscale e dal versamento una tantum per l’imposta sostitutiva di alcuni tributi. E’ invece calato del 4,2 per cento il gettito delle imposte indirette (gia’ diminuito del 4,9 per cento nel 2008), del 7,1 per cento quello delle imposte dirette e dello 0,5 per cento quello dei contributi sociali effettivi.
Tra gli effetti della recessione ce n’è uno positivo per l’ambiente: le emissioni di gas serra dell’Italia continuano a diminuire (-2 per cento nel 2008, e -9 per cento nel 2009). Tuttavia ‘‘è ancora lontano il conseguimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto (-6,5 per cento per cento rispetto ai valori del 1990 entro il 2012) e della strategia europea integrata su energia e cambiamenti climatici (-30 per cento e -85 per cento rispettivamente al 2020 e al 2050)”

26 maggio. Manovra, ministero Economia in stato agitazione

RASSEGNA.IT I lavoratori contestano Tremonti e consegnano un documento di protesta al sindaco di Roma Alemanno

Anche i lavoratori del Ministero dell’economia in stato di agitazione. Ne dà notizia la Funzione pubblica Cgil in una nota firmata dal segretario nazionale Antonio Crispi. “Stamani – riferisce il sindacalista – si è tenuta una partecipata assemblea del personale conclusasi poi nel cortile del dicastero a causa dell’alta partecipazione. Oltre duecento i lavoratori preoccupati per i contenuti della manovra finanziaria, che si inserisce in una situazione già di per sé difficile, con tagli al personale e chiusura di sedi territoriali. Le ricadute occupazionali e salariali della manovra, in un tale contesto, saranno drammatiche”.
Mentre era in corso la contestazione al ministro Tremonti, i lavoratori hanno consegnato un documento di protesta al sindaco di Roma Gianni Alemanno, che si stava recando al ministero per affrontare il nodo del rientro dal deficit. Un incontro casuale, conclude la Fp Cgil, che ha però permesso ai lavoratori, inascoltati, di far arrivare direttamente nelle mani del ministro le loro rivendicazioni.

Manovra: Bersani, Governo ha fallito

(ANSA) – SHANGHAI, 26 MAG – ‘La manovra e’ l’esito sbagliato di 2 anni di politiche sbagliate’. Per il segretario Pd Bersani il governo ‘ha raccontato favole’.Un fallimento, quello del centrodestra secondo Bersani, ‘dal lato delle riforme, della crescita e del controllo dei conti’. Una manovra concepita cosi’, dice, ‘non ci dara’ ne’ riforme ne’ crescita ne’ equilibrio della finanza pubblica. Ancora una volta il prezzo sara’ pagato da redditi medio bassi e investimenti. Rischiamo davvero di metterci nei guai’.

26 maggio. Manovra: Angeletti, più equilibrata del solito

RASSEGNA.IT “Questa volta la manovra è più equilibrata del solito, pagano più gli evasori e la politica”. Lo dice oggi (26 maggio) il leader della Uil, Luigi Angeletti. “Vanno bene i tagli dei costi della politica – aggiunge -, bene la riduzione dell’evasione fiscale, mentre va male il congelamento degli stipendi dei dipendenti pubblici”. Con la tracciabilità fiscale, prosegue, “se l’applicheranno veramente, gli evasori avranno vita meno facile”. Poi, “bisogna superare le resistenze nel Parlamento sui tagli dei costi della politica. È complicato perchè loro diranno che è demagogia, i costi della politica sono cresciuti del 40% negli ultimi anni mentre i redditi dei cittadini non hanno subito gli stessi aumenti”

26 maggio. Parmalat, confermata la condanna a 10 anni per Tanzi

RASSEGNA SINDACALE La Corte di Appello di Milano ha confermato la pena di dieci anni di reclusione inflitta in primo grado a Calisto Tanzi per il crack Parmalat. Tanzi dovrà risarcire ai risparmiatori, circa 32 mila persone associate in un Comitato, un totale di circa 100 milioni di euro a titolo di provvisionale. I giudici hanno anche condannato a due anni e sei mesi di reclusione Giovanni Bonici e a tre anni Luciano Silingardi, rispettivamente ex presidente di Parmalat Venezuela e consigliere indipendente del gruppo, imputati a Milano per la vicenda del crac dell’azienda. I due erano stati assolti in primo grado.

26 maggio. Stragi del 1993: Grasso, si agevolò qualcuno

(ANSA) – FIRENZE, 26 MAG – Le stragi del ’93 erano tese a causare disordine per dare ‘possibilita’ a un’entita’ esterna di proporsi come soluzione’.Ha detto Grasso. ‘L’attentato al patrimonio artistico – ha spiegato il procuratore nazionale antimafia – orientava la situazione in Sicilia verso una prospettiva indipendentista, e dava la possibilita’ ad una entita’ esterna di proporsi come soluzione per riprendere in pugno la situazione economica, politica, sociale, che veniva dalle macerie di Tangentopoli’

26 maggio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Manovra: Fp Cgil, Brunetta non rispetta accordi

RASASEGNA SINDACALE Il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta “aveva assicurato il rinnovo del contratto degli statali e ora la manovra li blocca, è la dimostrazione che un ministro che ci fa le prediche su efficienza, efficacia e rispetto delle regole alla prima occasione non rispetta gli accordi”. Così la segretaria della Fp Cgil, Rossana Dettori boccia il modello Brunetta che “non funziona in un paese in cui prima si nega la crisi poi si pensa di risolverla sanzionando i lavoratori pubblici”

26 maggio. Manovra: Fp-Cgil, con tagli a rischio 45mila posti lavoro

“Il taglio del 50% dei contratti a tempo determinerà nel lavoro pubblico una perdita secca di 45mila posti di lavoro”. L’allarme arriva dalla segretaria generale della Fp-Cgil, Rossana Dettori, intervenuta alla conferenza stampa che si è tenuta in Cgil sulla manovra economica con il leader di Corso d’Italia, Guglielmo Epifani.
“Lo dico perché Berlusconi dice che nel pubblico impiego non si perderanno posti di lavoro – ha aggiunto la sindacalista – i posti invece che si perderanno saranno concentrati nella sanità e negli enti locali”

Manovra: Emilia Romagna, protestano i dipendenti della P.A.

RASSEGNA SINDACALE I provvedimenti annunciati ieri dal governo nella manovra economica hanno provocato oggi una diffusa protesta dei dipendenti pubblici in Emilia Romagna. Ne dà notizia la Cgil regionale in una nota “Si tratta di misure inique – dichiara Marina Balestrieri, segretaria generale Fp Cgil Emilia Romagna – che attaccano solamente il mondo del lavoro e le fasce più deboli, senza nessun rilancio dell’economia e dell’occupazione. In particolar modo nel pubblico impiego si blocca il contratto nazionale e la contrattazione aziendale, che in Emilia Romagna ha contribuito a offrire ai cittadini servizi di maggiore qualità. Questo provvedimento non colpisce solo il lavoro, ma il taglio alle risorse destinate alle Regioni e ai Comuni comporterà un ulteriore impoverimento del sistema sanitario e dei servizi sociali. Le proteste di oggi sono la prima risposta di una mobilitazione che continuerà a livello locale e nazionale.”
Ecco le principali iniziative di oggi in territorio regionale. Bologna: Ospedale S. Orsola-Malpighi ore 13 occupazione simbolica della Direzione Generale e ordine del giorno del Comitato degli iscritti Fp Cgil; Azienda USL ordine del giorno del Comitato degli iscritti Fp Cgil e alle ore 13 occupazione simbolica della Direzione Generale; Comune di Bologna ore 12,30 sit-in nell’anticamera del sindaco e incontro con il Commissario Prefettizio, dr.ssa Anna Maria Cancellieri, alla quale sono state illustrate le ragioni della protesta; Amministrazione Provinciale di Bologna occupazione simbolica della Direzione Generale; Ordini del giorno dei Comitati degli iscritti Fp Cgil, fermate spontanee ed occupazioni simboliche in numerose amministrazioni comunali della Provincia (Pianoro, S. Giovanni in Persiceto, Casalecchio di Reno, Unione Reno-Galliera, ecc.).
Ferrara: a partire dalle ore 17 presidi della Fp Cgil davanti ai posti di lavoro pubblici più significativa: Modena: fermate spontanee di 10-15 minuti in numerosi posti di lavoro significativi del Comune di Modena, dell’Azienda sanitaria, del Policlinico, di altri comuni della provincia e incontri con amministratori locali che hanno condiviso le ragioni della protesta; Parma: ore 10 volantinaggio davanti ai cancelli dell’azienda ospedaliera universitaria e occupazione simbolica della direzione generale; ore 13 volantinaggio davanti alla sede del Comune di Parma. Piacenza: ore 17,30 sit-in di protesta nell’atrio dell’Ospedale Vecchio; Reggio Emilia: ordini del giorno dei comitati degli iscritti Fp Cgil e Rsu e per domani 27 maggio volantinaggio davanti agli ospedali dell’azienda ospedaliera e dell’azienda ospedaliero- universitaria; presso l’Ente Regione volantinaggio e alle ore 13 incontro di una folta delegazione di delegati e lavoratori della Fp Cgil con l’assessore al personale, Donatella Bortolazzi.

26 maggio. Manovra: Isfol, prosegue stato di agitazione

RASSEGNA SINDACALE – “Lo stato di agitazione e l’occupazione dell’Istituto rimarranno in essere, finché non riusciremo ad ottenere ufficialmente garanzie sul futuro dell’Isfol e degli altri enti pubblici di ricerca coinvolti nella macelleria sociale. Ogni altra voce più o meno ingenuamente diffusa è destituita di fondamento”. Così si legge sulla pagina facebook dei lavoratori Isfol in riferimento alle confuse notizie sulla soppressione o meno dell’ente contenuta nella manovra presentata ieri dal governo

26 maggio. Manovra: Ispesl, non siamo ‘ente inutile’

RASSEGNA SINDACALE L’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro potrebbe essere soppresso“L’Ispesl non è un ente inutile, ma indispensabile per la sicurezza e la salute dei lavoratori italiani”. Cosi’ lo stesso ente, dopo aver appreso, in seguito alla manovra finanziaria varata dal Consiglio dei Ministri, che potrebbe essere soppresso. “Rimaniamo stupiti dalle notizie della soppressione e della definizione di ente inutile”, afferma l’Ispesl in una nota, e “l’etichetta da alcuni attribuita è offensiva per tutti i lavoratori, oltreché priva di fondamento”.
L’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, continua la nota, “non solo non è un ente inutile, ma nel silenzio del suo trentennale lavoro quotidiano, seppur nella scarsità di mezzi, garantisce un apporto insostituibile di conoscenze, esperienze e formazione al sistema produttivo del nostro Paese”, per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
L’Ente, spiega, pur soffrendo dall’anno 2000 una “vertiginosa” riduzione di fondi accompagnata da una riduzione del personale, non ha mai ridotto il proprio impegno per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. L’Istituto ha infatti accresciuto e ampliato tutti i possibili servizi che la legge gli consente di fare, riuscendo persino ad incrementare notevolmente le proprie entrate, al punto di essere in grado oggi di autofinanziarsi (35 milioni di euro) per più del 60 % dello stanziamento concesso dallo Stato.
Dunque, conclude l’Ispesl, a questo punto sarebbe utile sapere in quale logica e con quali procedure sia stata disposta la soppressione con lo ‘scioglimento’ nell’Inail