1997 Luglio – Settembre

IN AGGIORNAMENTO

Luglio: l’economia mondiale crescerà del 3% anche nel 1997. È una media, naturalmente, che non tiene di conto del divario tra paesi ricchi e paesi poveri, che si riduce ma resta «inaccettabilmente ampio»: lo afferma il rapporto annuale dell’Onu sulla situazione economica e sociale nel mondo. Per affrontare il problema della povertà – sottolinea il documento – gli alti tassi di crescita già registrati da alcuni paesi in via di sviluppo dovranno essere estesi anche ai paesi a debole crescita e ai paesi in economia di transizione. Mentre «i paesi sviluppati non devono sacrificare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro al conseguimento, ad una velocità inopportuna, di altri obiettivi», si legge in chiaro riferimento ai parametri di Maastricht. Per gli esperti dell’Onu, sia nei paesi sviluppati, sia in quelli in via di sviluppo, la riduzione dei deficit dovrebbe iscriversi nel quadro di un programma di aggiustamento globale teso alla realizzazione di obiettivi sociali ed economici. La disoccupazione – è l’ammonimento – ha raggiunto tassi record e rischia di minare alla base la stabilità politica necessaria al proseguimento della crescita economica. È così in molti paesi dell’Ue, osserva lo studio. In generale, però, le previsioni dell’Onu per il 1997 sono buone: il rapporto ritiene che un numero crescente di paesi poveri registrerà una crescita e che i paesi in economia di transizione si riallacceranno a questa tendenza per la prima volta dopo l’89-90. Anche nel 1996 la crescita mondiale è stata del 3 per cento: 2,4% nei paesi sviluppati, meno 0,9% nei paesi in transizione e 5,7% nei paesi in via di sviluppo. Per il 1997, l’Onu prevede un tasso di crescita del 2,5% nei paesi sviluppati, del 2% per i paesi in transizione e del 6% per i paesi in via di industrializzazione
Roma,”Iri, si vende ma non si liquida. Industria bellica e Rai, i veri nodi da sciogliere. La decisione del ministro del Tesoro, Ciampi, di sostituire Tedeschi alla presidenza dell’Iri con Gros-Pietro e di dichiarare definitivamente chiusa la missione industriale dell’istituto di Via Veneto è una di quelle che rappresentano uno spartiacque cui gli storici dell’economia assegneranno significati che vanno ben al di là degli effetti immediati che la decisione comporta…    continua in https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/1-luglio-1997-iri-si-vende-ma-non-si-liquida

Il professor Giovanni Sartori cessa la collaborazione con il settimanale Panorama e inizia a firmare per L’Espresso. Dopo insistenti richieste da parte del settimanale diretto da Claudio Rinaldi, il noto politologo ha deciso di accettare una proposta di collaborazione. È la seconda firma di prestigio (dopo Enzo Biagi) che abbandona il settimanale diretto da Giuliano Ferrara
Antonio Rodotà, già amministratore delegato di Alenia Spazio (Finmeccanica) è il nuovo direttore generale dell’Agenzia spaziale europea
Avremo una vita più lunga di tre anni, almeno come aspettativa, cioè incidenti e malattie permettendo, nel 2020. Ma ciò che avremo di sicuro, comunque vada l’economia, l’ingresso in Europa e gli indici di disoccupazione, saranno molti più anziani. A dirlo è l’Istat con una mappa divisa per sesso, età e regione sulle previsioni di sviluppo demografico nei prossimi 23 anni. Secondo questi dati, infatti, nel 2020 la popolazione sarà composta per oltre il 23 per cento da anziani sopra i 65 anni (nel 1996 la percentuale era di poco meno del 17 per cento) e di questi gli «over 80» saranno più del 7 per cento degli italiani (ora sono il 4 per cento). E la tendenza all’invecchiamento resta anche per i successivi trent’anni. Nel 2050 gli ultra sessantacinquenni potrebbero rappresentare un terzo della popolazione. O meglio, il 32,3 per cento della nazione. Insomma, se oggi per ogni anziano sopra i 65 ci sono 5 cittadini in età lavorativa, tra 23 anni il rapporto sarà di uno a tre attivi. Tutto ciò è la contropartita di un allungamento della speranza di vita, che attualmente è di 78 anni, fino a 84
Un nuovo accordo di esplorazione e produzione di idrocarburi è stato firmato tra l’Agip, società capofila nel settore del Gruppo Eni, e la croata Ina (Industrija Nafte di Zagabria)
Roma, approvata in via definitiva la legge sull’infanzia e l’adolescenza. Intervista al ministro Livia Turco  https://archivio.unita.news/assets/main/1997/07/04/page_029.pdf

Roma, in vista del Giubileo del 2000 il Vaticano chiude il liceo Pio XII, gestito da sacerdoti spagnoli, per trasformarlo in un albergo di lusso


1 luglio: Il Parlamento cancella il reato di abuso non patrimoniale commesso da pubblico ufficiale in contrasto icon i doveri del suo ufficio. L’abuso patrimoniale, considerato reato solo se commesso intenzionalmente per favorire qualcuno, passa da una pena di 5 anni di reclusione ad una pena di 3 anni, che interdice l’applicazione della custodia cautelare e abbassa i termini di prescrizione da 15 anni a 7 anni e 6 mesi. Il provvedimento è stato fortemente voluto da Cesare Previti

Roma, ascoltato dalla Commissione stragi, Paolo Emilio Taviani dichiara fra l’altro che (…) durante la vicenda Sossi il Pci (…) collaborò con il ministero dell’Interno per le investigazioni e la ricerca dei responsabili. L’on. Galluzzi, a diretto contatto con Berlinguer, aveva frequenti incontri con me (…) La tesi che il Pci si sia convertito solo dopo l’assassinio di Moro è destituita di fondamento, si era convertito assai prima”
Toni Negri, ex leader di Autonomia Operaia e latitante in Francia dal 1983, si costituisce e rientra in Italia per scontare un residuo di pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione

“Nella stessa situazione di Tony Negri, cioè di latitanti per reati non di sangue compiuti negli anni di piombo, sono complessivamente 132. La stragrande maggioranza (118) hanno fatto parte delle formazioni terroriste o dell’estremismo di sinistra, 14 i neofascisti. In base ai dati dell’antiterrorismo, inoltre, per reati di sangue sono 48 i latitanti «rossi» e in 10 quelli «neri». I paesi europei nei quali si sono rifugiati in maggioranza gli ex terroristi sono la Francia (quelli di «sinistra») e l’Inghilterra (quelli di «destra»), ma molti di quelli ricercati per reati di sangue, per i quali è meno difficile ottenere l’estradizione, hanno invece trovato riparo in Sud America. Dei loro ex compagni, 224 sono ancora detenuti nelle carceri italiane (191 provengono da formazione di «sinistra» e 33 di destra, 176 sono stati condannati per reati di sangue). In base ai dati dell’amministrazione penitenziaria, di questi 224, 94 sono condannati all’ergastolo (15 sono detenuti da meno di 10 anni anni, 69 da 10 a 20 anni, 10 da oltre 20 anni); di coloro che sono stati condannati a pene diverse dall’ergastolo, 63 hanno scontato meno di 10 anni, 20 oltre 20 anni” (L’Unità 3 luglio 1997)

Roma, sassi e petardi contro la festa nazionale di Liberazione, il quotidiano di Rifondazione Comunista, fermati 5 naziskin
Paolo Cantelli è il nuovo presidente di Finec Spa, la merchant bank delle cooperative aderenti a Lega Coop. Lo ha nominato l’assemblea dei soci, che lo ha anche riconfermato nell’incarico di amministratore delegato. Paolo Cantelli è vicepresidente di Coopercredito, Banca del Gruppo Bnl Finec Spa
Salta il modello di contrattazione partecipativa che si era creato alla Zanussi. «È decaduto il modello partecipativo Electrolux Zanussi». E nelle fabbriche del gruppo – circa 13 mila dipendenti sparsi per l’Italia – si è tornati all’antico. Cioè ai rapporti regolati da «legge e contratto». Senza più commissioni miste di stabilimento, senza più commissione di garanzia che sovrintendeva alla applicazione del protocollo. E senza più quel consiglio di sorveglianza sulle scelte strategiche del gruppo che, specie negli ultimi tempi,di risultatine aveva dati. «Un salto indietro di vent’anni» – dice l’amministratore delegato, Luigi De Puppi. Ma anche, per la Fiom, un passo inevitabile   v. https://archivio.unita.news/assets/main/1997/07/02/page_013.pdf
Entrano in funzione i primi nove «uffici unici delle entrate» (Bologna, Rimini, Imola, Alessandria e Trapani) nei quali sono confluite le competenze dei «vecchi» uffici delle imposte dirette, Iva, Registro ed ex-Intendenze di finanza. Negli «uffici unici» – tra il 1998 e il 1999 ne saranno attivati altri 422 – i contribuenti troveranno per la prima volta uno «sportello unico» al quale rivolgere quesiti e problemi riguardanti un gran numero di imposte, dalla presentazione di ricorsi alla richiesta di informazioni o di rateizzazione delle tasse
La Fininvest chiude il 1996 con un utile netto di 397,9 miliardi (in lieve calo rispetto ai 425,2 del 1995) e con l’azzeramento dei debiti. Messa in vendita la Standa, da sempre considerata la Cenerentola del gruppo
La Mira Lanza ha cambiato nome: da oggi si chiama Benckiser Italia spa, ma il marchio Mira Lanza non scomparirà. Calimero e l’Olandesina – i due personaggi icona della pubblicità televisiva dell’azienda – parlano tedesco già da nove anni e il cambio della ragione sociale della popolare azienda dei detersivi è una formalità: dal 1989 infatti la Mira Lanza, già di proprietà della Montedison e prima ancora dei Bonomi, è controllata dal gruppo tedesco Benckiser


2 luglioRoma, inizia la trattativa tra governo, sindacati e associazioni datoriali per la riforma dell Stato sociale. Di seguito il testo del documento programmatico che Cgil, Cisl e Uil hanno presentato come loro base di discussione:  https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/01-luglio-1997—per-la-riforma-dello-stato-socialeTra le prime proposte in discussione c’è introduzione del redditometro per le prestazioni assistenziali – cavallo di battaglia della Uil.  «Il governo – riferisce il leader della Cisl D’Antoni – si è dichiarato disponibile a studiare uno strumento apposito a questo scopo. Il nome redditometro – precisa D’Antoni – forse non è quello più indicato, perché verificherà non tanto il reddito dei cittadini, ma il loro tenore di vita, in base al quale concedere le prestazioni dello Stato sociale»
Roma, il ministro della giustizia Giovanni Maria Flick ha risposto in aula ad una serie di interrogazioni sull’apertura di una inchiesta sull’attacco partigiano di via Rasella contro un battaglione della polizia nazista. Il ministro Flick ha precisato di non voler intervenire sulla decisione del Gip «perché si tratta di atti di esercizio dell’attività giurisdizionale che non appaiono caratterizzati da abnormità sul piano processuale, anche se la ricostruzione di quanto accadde è diversa da quanto emerge dalla decisione del Gip». Il ministro ha sottolineato che l’autorità giudiziaria si è già occupata in almeno altre due occasioni della vicenda di via Rasella, ai fini civili, riconoscendo che l’azione fu un atto legittimo di guerra, con sentenza della Cassazione del 9 maggio 1957, rigettando un ricorso e in sede penale nel giudizio nei confronti del colonnello Kappler. La Cassazione affermò che l’attentato di via Rasella fu un atto legittimo di guerra e riconobbe agli attentatori la qualità di legittimi belligeranti anche nella sentenza contro Kappler. Il Gip ha spiegato ancora il ministro – seguendo l’impostazione del Pubblico ministero, a sua volta attivato da una denuncia di congiunti di alcune vittime di via Rasella – ha ritenuto di riesaminare i fatti ritenendo che l’azione di via Rasella non costituisse una azione di guerra, bensì atto astrattamente configurabile come strage e per questo bisognevole di un ulteriore approfondimento. Flick ha poi chiarito, con forza, di considerare, insieme al governo, l’azione di via Rasella, come « una azione patriottica»Critici nei confronti dell’iniziativa del giudice Pacioni, un gruppo di intellettuali ha firmato un appello «per la condanna di Priebke, per l’identità e la memoria della Repubblica». I firmatari condannano il tentativo di «suggerire un’equivalenza tra le parti contrapposte» per mettere in forse «la definitiva legittimità della Repubblica democratica». Hanno firmato l’appello Rosi Braidotti, Enzo Collotti, Franco De Felice, Pietro Ingrao, Giacomo Marramao, Leonardo Paggi, Alessandro Portelli, Stefano Rodotà, Giuseppe Vacca, Salvatore Veca

Roma, firmata una storica intesa tra la Stet e il colosso statunitense At&t. Per il ministro Maccanico «il gruppo statunitense potrebbe acquisire sino al 5% di Telecom». Bersani: «È un po‘ più che un’ipotesi». Ma Walter (At&t) frena: prima dobbiamo conoscere le condizioni della privatizzazione. L’intesa sarà operativa dal 1998
Le principali agenzie mondiali ancora non si sono messe d’accordo sui parametri per assegnare il rating, cioè i voti sul debito, alle città italiane. Ma per Moody’s Bologna resta complessivamente la città migliore, dopo il piazzamento dei Boc. Promossa anche Napoli
Pensioni, intoccabili i diritti acquisiti. La Corte costituzionale torna – in piena discussione sulla riforma dello Stato sociale – sulla questione dei diritti acquisiti in materia previdenziale. Ci torna in un caso emblematico, da manuale, per capire che cosa è un diritto acquisito e non un’aspettativa; e ribadisce che lo Stato può modificare un’aspettativa, la promessa pensionistica a chi è ancora inattività, ma non pregiudicare il diritto alla pensione di chi è già in quiescenza. Il caso è da manuale perché l’Alta corte ha censurato una legge che innalzava retroattivamente l’età pensionabile di una categoria di lavoratori. E così a quelli che nel frattempo erano stati collocati a riposo con i vecchi limiti di età è stata sospesa la pensione fino a quando non avessero raggiunto la nuova età pensionabile. Un esempio classico di diritto acquisito, che la Consulta ha riconosciuto intoccabile per cui a quei lavoratori va restituita la pensione negata
Interrotte le trattative per il rinnovo del contratto dei ferrovieri a causa di «un irrigidimento delle posizioni aziendali», come si legge nel comunicato congiunto delle segreterie nazionali delle sei sigle sindacali trattanti: Filt, Fit, Uilt, Fisafs, Sma e Comu. I temi della rottura sono tutti quelli contrattualmente più rilevanti: «l’orario di lavoro, il modello delle relazioni industriali, la contrattazione delle esigenze di personale, la strumentazione e le modalità di gestione e riequilibrio degli organici, gli aspetti economici»

Venezia, gli ex ministri Gianni De Michelis e Carlo Bernini, già condannati per le tangenti degli appalti autostradali, patteggiano la pena in appello. Sono condannati rispettivamente a 1 anno e 6 mesi ed 1 anno e 4 mesi
Milano, inchiesta sulla strage di Piazza Fontana: arrestato Nico Azzi, vecchia conoscenza della strategia della tensione, noto soprattutto perché il 7 aprile 1973 si fece esplodere tra le gambe il detonatore di una bomba che stava collocando nella toilette di un treno diretto da Roma a Torino. Azzi, al centro di molte inchieste sul terrorismo nero, è stato arrestato dalla Digos di Milano con l’accusa di aver reso «false informazioni al pm» (art. 371 bis c.p.) con l’aggravante di «aver agito per favorire l’impunità ad altri in ordine alla strage Pi piazza Fontana e reati collegati». Il provvedimento è stato emesso dalla giudice delle indagini preliminari Clementina Forleo
Palermo, arrestato il super latitante Gaspare Patuzza. Ricercato per le stragi di Roma, Firenze, Milano, per gli omicidi di Giuseppe e Salvatore Di Peri, padre Pino Puglisi, Gaetano Buscemi, Giovanni Spataro, Marcello Grado, Domingo Buscetta, Gianmatteo Sole, era riuscito per bene tre volte a sfuggire alla cattura. Stava progettando un attentato contro il procuratore di Palermo Giancarlo Caselli
Londra, Tony Blair segue Clinton e decide di forzare i tempi della riforma del Welfare britannico con un obiettivo: eliminare l’assistenzialismo che scoraggia la ricerca di un posto di lavoro. Il pacchetto denominato welfare to work, per complessivi 850 miliardi di lire, è solo un primo passo verso una riforma non «drastica» che punta alla riduzione del sostegno agli assistiti che rifiutano di partecipare all’operazione. «Dobbiamo fare di tutto per forzare i giovani a tornare nel mercato del lavoro», ha dichiarato il cancelliere dello scacchiere Gordon Brown. Chi non partecipa avrà i benefici statali tagliati della metà. L’obiettivo è quello di sradicare la disoccupazione a lungo termine. La disoccupazione in Gran Bretagna è ai minimi europei, 5,8%, ma il tasso di disoccupazione tra i giovani supera di gran lunga il 10%. Lo schema proposto dai laburisti definisce disoccupati a lungo termine chi ha più di 25 anni e non lavora da due anni e quelli al di sotto i 25 anni che non hanno lavorato nei precedenti sei mesi. In tutto si tratta di poco meno di duecentomila persone. Secondo il progetto preparato dai laburisti i giovani sotto i 25 anni hanno quattro possibilità: 1) un lavoro per sei mesi in una società privata (che avrà un sussidio statale di 60 sterline la settimana pari a circa 170 mila lire per ogni giovane assunto); 2) rendersi disponibile per lavoro volontario; 3) partecipare a gruppi di lavoro ecologico; 4) partecipare ad un corso di preparazione professionale a tempo pieno. Separatamente un sussidio di 75 sterline settimanali (215 mila lire) saranno offerti alle imprese che assumeranno giovani di età superiore ai 25 anni che sono stati disoccupati per più di due anni
Gaza, dopo Hebron scontri anche a Gaza dove è ucciso il giovane palestinese Maher Abdel Menem Assar, 18 anni, colpito al petto da un proiettile rivestito di gomma nel corso di scontri fra i contadini palestinesi di Dir El-Ballah e i coloni ebrei di Hawat Avraham, protetti dai soldati
Washington, la mafia italo-americana era disposta a uccidere Fidel Castro per conto della Cia, senza ricevere alcun compenso. È quanto rivela un documento declassificato da cui risulta che a sua volta l’agenzia federale di intelligence sarebbe stata pronta a sborsare 150 mila dollari per far uccidere il «leader» cubano. Fu un investigatore privato di Las Vegas assunto dalla Cia, Robert Maheu, a contattare allo scopo nel 1960 il boss della mafia di Chicago Sam Giancana
Disastro ecologico in Giappone. In mare 13.400 tonnellate di petrolio fuoriuscito da due falle nella petroliera Diamond Grace, incagliata nel golfo di Tokyo, vicino a Yokohama È il più grave incidente del genere mai avvenuto nel paese asiatico. La chiazza, contenuta con solventi, provocherà gravissimi danni ambientali in un’area in cui vivono trenta milioni di persone


3 luglioRoma, il presidente della Commissione Bicamerale Massimo D’Alema accusa il suo Partito di avergli reso la vita difficile, più di quanto abbiano fatto gli altri, alleati o avversari. «Non è possibile – afferma il segretario della Quercia – che gli unici problemi li abbia avuti dal Pds e che ad ogni passaggio della Bicamerale nel Pds ci sia stata una continua fibrillazione». Intanto, però, al leader del Pds è giunta una lettera del capo dello Stato che con D’Alema ha avuto anche un lungo e cordiale colloquio. «Caro presidente – scrive Scalfaro – sento il bisogno di dirti grazie per il lavoro compiuto. Era importante consegnare al Parlamento delle soluzioni di fondo, sulle quali confluisse una grande maggioranza. Questo è avvenuto. Ora – aggiunge il Presidente della Repubblica – viene il tempo del ripensamento e delle precisazioni, ma l’accordo politico è una grandissima vittoria. Il tuo impegno ha ottenuto lo scopo.Grazie di cuore!»
Roma, in un’intervista al Sole 24 ore, Beniamino Andreatta dichiara: “Nella storia dell’Iri sono stati sottratti 150.000 miliardi ai contribuenti e non è tornato nulla. Penso che la volontà del primo Mussolini di chiudere l’Iri nel 1936 vada rispettata 60 anni dopo”
Roma, in attesa della ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto dei ferrovieri, le Ferrovie dello Stato hanno deliberato altri 7.286 miliardi di investimenti al Contratto di programma in vigore. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione su proposta dell’amministratore delegato Giancarlo Cimoli. I progetti messi a punto prevedono, da qui al Duemila, interventi nelle regioni meridionali, dove saranno spesi 2.987 del totale degli investimenti decisi. I settori di intervento riguardano anche gli investimenti per le linee di collegamento trasversali (come il raddoppio della Orte – Falconara) e per le intermodalità (con la realizzazione di scali merci); investimenti per l’Alta velocità e il potenziamento della rete tradizionale (il nodo Pisa Livorno), e per il mantenimento in efficienza delle infrastrutture. Per l’Alta velocità, è prevista la copertura per 1.385 miliardi dei maggiori costi per l’asse Torino – Milano – Napoli e per la progettazione delle restanti tratte. Sostegno anche per lo studio di una nuova linea veloce Salerno – Reggio Calabria; per il potenziamento della linea sarda; per i collegamenti con la Sicilia attraverso la fornitura di alcuni mezzi navali; per il raddoppio di alcune tratte che risultano particolarmente difficili
Milano, firmato l’accordo per i dipendenti della Galbani (gruppo Danone), investiti dal piano di ristrutturazione che prevedeva 1200 esuberi e la chiusura di due stabilimenti lombardi. L’azienda garantisce «nessun licenziamento», e quindi accoglie «l’opzione zero» posta come pregiudiziale dai sindacati; inoltre mantiene l’impegno a investire in due anni 350 miliardi per l’ammodernamento della struttura,di cui 230 destinati alle attività industriali e 120 alla logistica. Restano, invece, inalterati i 1200 esuberi, seppure con la garanzia del ricollocamento o dell’accompagnamento alla pensione, e altrettanto quello della fine, a dicembre ‘98, degli impianti produttivi di Bozzolo (Mantova) con 220 dipendenti, e di Casalbuttano (Cremona) con 180 addetti. Nel piano aziendale è contemplato il trasferimento delle produzioni in altre due aziende lombarde, a Corte Olona e Casalcremasco. Decisa anche la chiusura dei 140 depositi presenti in Italia per la distribuzione (con 600 addetti in esubero), che verrà completamente ridisegnata con la creazione di una grande base di raccolta e smistamento delle merci collocate immediatamente a valle degli stabilimenti
Roma, attentato al Papa e sequestro Emanuela Orlandi: il Parlamento non concede la proroga, chiuse le inchieste, restano i misteri. Le indagini sono arrivate fino ai confini del Vaticano, ma lì si sono fermate. Tutte le richieste di rogatoria sono state accolte, ma in forma “epistolare”: domanda scritta – risposta scritta. I fascicoli saranno archiviati. «Indipendentemente dalla gravità e dalla rilevanza degli episodi in causa, una nuova proroga delle indagini era impossibile». Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione parlamentare sulle stragi, così commenta la decisione di non autorizzare la prosecuzione delle indagini. «L’orientamento dopo la concessione dell’ultima proroga, che fissava il termine ultimo per le indagini allo scorso 30 giugno – spiega Pellegrino – era quello di non concederne in ogni caso di nuove. Questo perché a distanza di anni dall’entrata in vigore del nuovo codice penale, la sopravvivenza di indagini secondo quello vecchio costituisce un elemento di disparità per gli indagati»

Operazione di polizia, denominata Thor, contro i gruppi naziskin. Un centinaio di perquisizioni sono state effettuate in tutta italia da Vicenza a Potenza. Il reato ipotizzato è la violazione della legge Mancino che colpisce la diffusione di idee fondate sulla superiorità e sull’incitamento all’odio razziale, etnico o religioso. In particolare, il riferimento è all’articolo 3 che stabilisce il divieto di costituire organizzazioni finalizzate a fomentare e a praticare la discriminazione razziale”Nei primi sei mesi del 1997 abbiamo assistito a un vero e proprio boom di fenomeni di razzismo. In Italia le aggressioni, le profanazioni di cimiteri, le ronde di incappucciati, gli striscioni allo stadio contro giocatori di colore e squadre meridionali sono ormai all’ordine del giorno. L’allarme per una nuova ondata xenofoba è stato di recente rilanciato da due ricerche: una condotta dall’Osservatorio di Milano e la seconda, nemmeno un mese fa, dall’Università di Roma. In base ai dati del Viminale, nel 1992, le aggressioni razziste erano state 54 ed i gesti di intolleranza denunciati 93; l’anno successivo 31 le aggressioni e una ventina i gesti di intolleranza; nel ‘94 le aggressioni erano scese ad una decina; nel‘95 tra aggressioni e gesti d’intolleranza il totale era tornato a salire a oltre 50. Nel 1996, secondo le due ricerche, basate solo su notizie giornalistiche, gli episodi di razzismo erano balzati a 300, poco meno di uno al giorno. Un boom concentrato nella seconda metà dell’anno e che vedeva in testa le città di Roma e Milano. In realtà, alla presentazione della ricerca dell’Università di Roma, il ministro dell’Interno Giorgio Napolitano aveva presentato alcuni dati persino peggiorativi di quelli contenuti nel lavoro del gruppo di ricerca della Sapienza. Solo per gli omicidi contro extracomunitari, i dati delle questure registrano complessivamente 91 casi nel 1994, 99 nel 1995, 111 nel 1996 e 34 nei primi mesi del 1997. Per inciso, nel ‘96 è stato ucciso un extracomunitario ogni tre giorni. Il boom del 1997 ha trovato conferma già nella cronaca dei primi giorni dell’anno. E‘ dell’1 gennaio la notizia che dà inizio al drammatico primato. E riguarda la profanazione delle tombe del settore ebraico del cimitero di Roma avvenuta di notte tra il 29 e il 30 dicembre, anniversario della promulgazione delle leggi razziali da parte di Hitler. Trascorrono solo dieci giorni e i quotidiani danno notizia della condanna, nel primo processo celebrato a Torino in base alla legge Mancino, del proprietario di un locale notturno che aveva impedito l’ingresso a due extracomunitari. Altri dieci giorni, siamo al 25 gennaio, e nel quartiere del ghetto a Roma un giovane aggredisce un anziano che lo rimprovera perché lo sente pronunciare frasi antisemite. Nel mese di febbraio a Milano giunge a conclusione il processo nei confronti di 41 appartenenti all’organizzazione di estrema destra Azione skinhead: la metà vengono condannati per violazione della legge Mancino ed altri anche per detenzione di armi ed episodi di intolleranza. Ad aprile viene denunciato, sempre in base alla legge Mancino, il direttore del mensile a fumetti «Il leghista» e il 17 dello stesso mese a Torino, una ronda di incappucciati semina il panico ai Murazzi ferendo un disk jockey di colore alla testa. In primavera, sotto la voce «secessione», vengono altre aggressioni e minacce, fino all’assalto al campanile di San Marco. Da una delle procure che indagano su questo filone giunge l’indicazione che vi sono «convergenze tattiche» tra i gruppi secessionisti e frange dell’estrema destra. Si tratta della procura di Verona e del suo capo, il procuratore Papalia” (L’Unità 4 luglio 1997)
Como, prende il via, presente il segretario della Lega lombarda – Lega Nord, Calderoli, la «Festa dei Giochi celtici». In programma «il lancio del sasso, il taglio del tronco, il trasporto delle damigiane» e per concludere una prova di «sforzo multiplo finale». Agli incontri parteciperanno «quattro squadre formate da sette giocatori ciascuna»


4 luglioRoma, il segretario del Pds e presidente della Commissione Bicamerale Massimo D’Alema, intervenendo all’Auditorium della tecnica dove si svolge la Convenzione programmatica del Pds romano, ritorna sulle dichiarazioni critiche nei confronti del Pds fatte il giorno precedente: «non voglio fare polemiche interne. Il partito che vorrei non è un partito in cui non si discute. Per carità. Vorrei un partito più orgoglioso, più consapevole della sua funzione e della sua responsabilità». E ancora «Sono contrario agli appelli plebiscitari alla base, mi rivolgo ai gruppi dirigenti perché si discuta con serenità ma anche con quel senso della misura e della funzione nostra»
Napoli, assemblea straordinaria degli imprenditori meridionali. Il presidente di Confindustria Giorgio Fossa, oltre ai temi tradizionalmente cari agli industriali – lotta alla criminalità, detassazione degli investimenti produttivi (in tutto il Paese e in particolare al Sud), creazione delle infrastrutture, e flessibilità del lavoro – lancia una proposta precisa: flessibilità in cambio di posti di lavoro. Confindustria vuole premere sull’acceleratore dello sviluppo del Sud avendo in mano buone carte da giocare. Col governo e soprattutto col sindacato. Una contropartita pesante da mettere sul tavolo di quel negoziato che da oggi è proposta ufficiale: una trattativa a tre a lato della discussione generale sulla riforma dello Stato sociale.
Il segretario della Cgil Sergio Cofferati boccia la proposta di Fossa di aprire un nuovo tavolo: «Di lavoro al Sud si parli nella trattativa sul Welfare. Il luogo e la sede per discutere, anche del Mezzogiorno ci sono già». Più possibiliste Cisl e Uil che però vogliono vedere chiaro su quali investimenti intendono fare gli imprenditori. Per il leader Cgil la proposta «è incomprensibile»
Lombardia, nuova manifestazione dei produttori di latte. Gli allevatori protestano per il prezzo del latte, oggi fissato da un accordo tra sindacati e imprese lattiero-casearie a 675 lire più Iva, il 22% meno rispetto a quello del 1996. Dal primo gennaio al 31 marzo il prezzo, in attesa della firma dell’accordo, era stato stabilito dal ministro dell’agricoltura Pinto a 709 lire più Iva. Poi l’accordo che ha scatenato la rabbia dei Cobas
Roma, scioperano i poligrafici del quotidiano La Repubblica dopo la rottura delle trattative per la riorganizzazione aziendale
Verona, consiglio direttivo nazionale di Life: gli imprenditori aderenti al movimento riconfermano la linea «dura» contro il fisco e sferrano nuovi attacchi contro i sindacati e le banche, pronti a non versare più ai primi le quote di iscrizione dei lavoratori e decisi a dividere le seconde sulla questione della datazione degli assegni
Bologna, inchiesta sulle discariche nell’area bolognese: chiesti 54 rinvii a giudizio per abuso d’ufficio. L’accusa è di avere fatto carte false (per alcuni anche in senso letterale, visto che vi sono pure ipotesi di occultamento di atti e di falso in atto pubblico) per salvare dal fallimento Agripolis, la società pubblico-privata nata nel 1982 tra Provincia, nove Comuni (cui successivamente si aggiunse Bologna) e alcune cooperative per gestire l’impianto di compostaggio dell’immondizia situato nel comune di Ozzano, nato in piena emergenza rifiuti. Struttura che faticò a decollare, perché si procedeva con tecniche sperimentali che effettivamente diedero risultati scadenti finché non si decidette di procedere a una radicale ristrutturazione che comportò l’uscita dei privati, l’ingresso di una municipalizzata e tre ricapitalizzazioni, per un totale di 8 miliardi


5 luglioRoma, ammontano a 395.000 i prepensionamenti concessi dal governo soprattutto ad industria e siderurgia a partire dal 1980, con un costo complessivo di 53.000 miliardi. È quanto risulta dall’indagine conoscitiva condotta dalla Commissione Lavoro della Camera, secondo cui l’istituto del prepensionamento come strumento di gestione degli esuberi deve essere «superato» a favore di politiche attive di sostegno al reddito. Secondo l’indagine la spesa per i prepensionamenti (3.000 miliardi l’anno, pari alla somma della spesa media per cassa integrazione e mobilità) è stata sostenuta per 23.600 miliardi dallo Stato, per 6.900 miliardi con i contributi e per circa 22.700 miliardi dall’Inps, con la solidarietà quindi dell’insieme dei lavoratori dipendenti. Dei quasi 400.000 assegni circa 142.000 risultavano erogati, al 31 dicembre 1996 a persone con età inferiore a quella di vecchiaia. L’importo medio di questi trattamenti è di 29 milioni 807.000 lire con un onere di 4.234 miliardi. Secondo il governo questi assegni dovrebbero comunque rientrare nel trattamento di vecchiaia entro sei anni. I prepensionamenti sono stati concessi soprattutto in Lombardia (93.415 trattamenti) e in Piemonte (74.616), aree a forte radicamento industriale che insieme sfiorano il 45% del totale. La Campania ha registrato 25.803 trattamenti, meno della Liguria (26.604), del Veneto (28.346) e della Toscana (27.197). In Puglia sono stati 20.276 mentre il Lazio in 17 anni ha ottenuto solo 15.701 trattamenti, poco più della Sicilia (11.397). Il settore che ha avuto il maggior numero di prepensionamenti in assoluto è stato l’industria con 295.000 assegni (al 1995), seguito dalla siderurgia (68.000), dai portuali (16.541) e dall’editoria (10.675). Gli anni in cui lo strumento è stato più utilizzato vanno dal 1984 all’88, con cifre vicine alle 40.000 unità, ma la punta si è registrata nel 1992 con oltre 44.000 trattamenti. Rispetto agli altri ammortizzatori sociali lo strumento è costato in media 3.000 miliardi l’anno, contro i 2.100 del trattamento di disoccupazione, i 1.200 della Cig e i 1.800 della mobilità. Un costo doppio, se si considera il numero delle persone interessate (245.000 per la disoccupazione, 104.000 per la Cig, 150.000 per la mobilità e 130.000 per i prepensionamenti)
Con una lettera ai ministeri del Lavoro e dell’Industria, il gruppo Riva, proprietario dell’Ilva Laminati Piani prevede un forte ridimensionamento occupazionale del gruppo e chiede l’inserimento in mobilità lunga di oltre 4000 lavoratori entro il 31 dicembre del prossimo anno. Secondo l’azienda i tagli dovrebbero riguardare tutti gli stabilimenti ed essere così ripartiti: circa 3000 a Taranto, 800 a Genova Cornigliano, 130 a Novi Ligure, 100 a Torino e Napoli. La richiesta, però, si scontra frontalmente con le analisi dei sindacati che già si sono dichiarati «assolutamente contrari» a questa ipotesi. «La richiesta di Riva – è il commento del segretario nazionale della Fim Cisl Salvatore Biondo – è inaccettabile. Stiamo parlando di un’azienda in espansione sia dal punto di vista produttivo sia sotto il profilo economico. Basta dire che nell’ultimo anno ha assunto un migliaio di giovani con i contratti di formazione. Ed inoltre c’è una dilatazione enorme dell’orario di lavoro con un uso discutibile degli straordinari». Quindi per l’esponente sindacale «non esiste nessun presupposto per dichiarare esuberi e chiedere il ricorso alle mobilità lunga». Pur ammettendo che all’Ilva «esistono problemi di professionalità» Biondo ha però sottolineato che «la soluzione è da ricercare nel campo della formazione, un tema mai esplorato dall’azienda». I sindacati hanno «già chiesto al governo – ha poi reso noto Biondo – l’apertura di un tavolo negoziale che parta dai risultati economici raggiunti dal gruppo». E in questa occasione i sindacati chiedono di sapere le reali intenzioni di Riva riguardo allo stabilimento di Cornigliano

Il segretario della Cgil Sergio Cofferati ha inviato una lettera di solidarietà agli ex partigiani Carla Capponi, Rosario Bentivegna e Pasquale Balsamo, «sotto inchiesta» da parte del giudice Pacioni per l’azione partigiana di via Rasella. Nella lettera si legge, tra l’altro: «c’erano, allora, una guerra tremenda, il tracollo del regime che l’aveva provocata, l’occupazione dell’Italia da parte di un feroce esercito straniero. Voi, giovani intellettuali ed operai, prendeste le armi per atti di guerra – legittimi, in quel contesto – non per odio tra italiani, bensì per la libertà di tutti: è per questo che la Resistenza si chiama guerra di liberazione»


6 luglio, dopo un accertamento su Efibanca ed i rapporti con le società di Silvio Berlusconi, la Guardia di Finanza redige un rapporto, nr.315/97, in cui sottolinea che 8 di queste società hanno ricevuto da Efibanca mutui per “circa 230 miliardi netti” e che “i finanziamenti erogati prescindono dalla prestazione delle garanzie effettive”Andrea Pininfarina è il nuovo presidente di Federmeccanica
Brescia,iscritta nel registro degli indagati il sostituto procuratore della repubblica di Milano, Ilda Boccassini. Due giorni dopo quaranta parlamentari di Forza Italia chiedono che sia intrapresa un’azione disciplinare a carico della dottoressa Boccassini, e che venga sospesa dall’incarico


7 luglioRoma, il ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer presenta il disegno di legge sulla scuola che contiene anche le norme per il finanziamento pubblico delle scuole private

Brescia, rinviati a giudizio alcuni militanti di estrema destra, tra cui Maurizio Boccacci,  per gli incidenti avvenuti il 20 novembre 1994 al termine della partita Brescia – Roma  https://www.ugomariatassinari.it/accoltellano-vicequestore-brescia-ultras/


9 luglioVenezia, condannati in primo grado gli otto Serenissimi che “assaltarono”  Piazza San Marco, a pene comprese tra i 4 e i 6 anni https://www.wikiwand.com/it/Serenissimihttp://www.rainews.it/dl/rainews/media/assalto-serenissimi-piazza-san-marco-venezia-1997-tanko-9ccec317-7cfe-427d-be63-f70dd88fd743.html#foto-1
Roma, il deputato della Lega Nord Mario Borghezio chiede con una interrogazione di conoscere le ragioni per le quali “il noto gangster Enrico De Pedis riposi nella basilica di S. Apollinare”
Roma, diffusi i dati Istat: confermata la ripresa della produzione industriale, con una crescita del 14,5% degli ordini e del 9,1% del fatturato


10 luglioTel Aviv (Israele), accolta la richiesta delle organizzazioni degli ebrei più oltranzisti: iniziano a circolare autobus con rigida separazione tra uomini e donne, davanti gli uomini e dietro le donne
Parigi, l’arcivescovo metropolita Aaron Lustinger chiede scusa ad ebrei e protestanti per quanto fatto contro di loro, nel corso dei secoli, dalla Chiesa cattolica


11 luglioWashington, George Tenet è il nuovo Direttore della Cia. Sostituisce John Deutch, costretto alle dimissioni dopo il fallimento di una missione clandestina organizzata per rovesciare il governo iracheno. Tenet era il vice dal 1995 e resterà in carica fino all’estate 2004
Roma, il Consiglio dei ministri approva l’invio di 500 soldati di leva in Campania in servizio di ordine pubblico. E’ l’operazione Partenone 2


13 luglioMilano, il giudice Antonio Lombardi emette un mandato di cattura a carico di Carlo Maria Maggi, Francesco Neami, Giorgio Boffelli, per concorso nella strage della Questura del 17 maggio 1973


14 luglioRoma, rinviati a giudizio 15 amministratori e dirigenti dell’Inps accusati di gravi irregolarità nella assegnazione e ristrutturazione degli immobili di proprietà dell’entel’Aja (Olanda), il Tribunale internazionale per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia condanna il serbo – bosniaco Dusan Tadic a 20 anni di reclusione. E’ la prima condanna per crimini di guerra inflitta dopo i processi di Norimberga e Tokyo 
Stati Uniti, Silvia Baraldini presenta ricorso contro la decisione del governo americano di negarle l’estradizione in Italia


15 luglioRoma, il procuratore capo Salvatore Vecchione avoca a se l’inchiesta per l’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. E’ una strana decisione, che avviene due giorni prima dell’arrivo a Roma di due testimoni oculari: Ali Abdi, autista di Ilaria e Nur Aden, l’uomo di scorta. I due sono così rispediti a Mogadiscio senza essere ascoltati dai magistrati. Intanto spunta un nuovo testimone oculare: Ahmed Ali Rage, detto Gelle, il quale fa conoscere all’ambasciatore Giuseppe Cassini un presunto componente del commando. Il caso si complica ulteriormente: il maresciallo Francesco Aloi sostiene di essere stato testimone, insieme ad Ilaria, dello stupro di una donna somala. Sulla base di questa testimonianza, e di un nuovo possibile movente, riapre i lavori la Commissione d’inchiesta presieduta da Ettore Gallo. In ottobre Gelle, dopo aver indicato in Hashi Omar Assan, uno dei componenti del commando, scomparirà dalla circolazione

Belgrado: Slobodan Milosevic è eletto presidente della Federazione jugoslava

Roma, espulsi dal Msi- Fiamma tricolore Adriano Tilgher e Tommaso Staiti di Cuddia


16 luglio: Roma, entra in vigore la riforma del reato di abuso d’ufficio
Roma, la Corte Costituzionale stabilisce che non esiste disparità per il diverso trattamento fiscale di cui gode il Vaticano rispetto ad altre comunità religiose
Antonio Di Pietro accetta di candidarsi per il centro sinistra nel collegio del Mugello, in Toscana, dove si voterà per eleggere il deputato sostituto di Pino Arlacchi, che è stato nominato vice segretario dell’Onu per la lotta al narcotraffico
Brescia, archiviata la denuncia di Tiziana Parenti contro Ilda Boccassini


17 luglioRoma, l’ex presidente di Confindustria Luigi Abete assume la presidenza del consiglio di amministrazione di Cinecittà. Il 5 febbraio scorso era stato nominato Amministratore Delegato dell’Ente cinema


18 luglioPalermo, la Procura ordina l’arresto dell’Assessore comunale al Turismo. E’ accusato di concorso esterno in associazione mafiosa
Parigi, ottanta latitanti, già appartenenti ad organizzazioni terroristiche o fiancheggiatrici di sinistra e rifugiati in Francia, scrivono al presidente della Repubblica Scalfaro chiedono la concessione dell’amnistia e dell’indulto per chiudere con le “lacerazioni del passato”. In totale, i latitanti di sinistra che hanno trovato rifugio in Francia, sono 150


19 luglio: inizia lo sciopero di 48 ore proclamato dai macchinisti del COMU e dai capistazione aderenti all’UCS a sostegno della vertenza per il rinnovo contrattuale. Comu e Ucs respingono l’accordo preliminare per il rinnovo del contratto raggiunto dalle Ferrovie con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e autonomi Fisafs e Sma. Su questo sciopero è intervenuta in maniera dura la Commissione di garanzia sul diritto di sciopero nei servizi pubblici (legge 146), chiedendo ai sindacati di ridurre l’astensione a 24 ore. «Due giorni di sciopero – ha affermato infatti la Commissione di garanzia – sono gravemente lesivi dei diritti degli utenti tutelati dalla legge 146». Per i due sindacati, invece, la legge è stata rispettata


22 luglioRoma, il Tribunale militare emette la sentenza per la strage nazista delle Fosse Ardeatine: 15 anni di reclusione dei quali 10 condonati per il capitano Erich Priebke e 10 anni per il capitano Karl Hass. Erano accusati di concorso nell’eccidio delle Fosse Ardeatine
Roma, incendiata la sezione di AN dell’EUR


23 luglioRoma, il Tribunale militare nega la scarcerazione di Erich Priebke. L’anziano nazista ha scontato finora solo 3 anni di custodia cautelare.


24 luglioRoma, la Cassazione a sezioni riunite stabilisce che il possesso di una notevole quantità di sostanze stupefacenti non costituisce reato se il suo detentore dimostra di essere persona facoltosa, in grado di acquistarla per uso personale


25 luglioOslo, il giornalista Tom Kristiansen denuncia lo sfruttamento sessuale di bambine costrette anche a prostituirsi, fatto da almeno 20 soldati norvegesi durante una missione Onu in Angola
Roma, al residence Ripetta, si svolge una manifestazione organizzata dal Pds nel corso della quale Alfredo Reichlin, Giorgio Ruffolo e Massimo D’Alema annunciano la cosiddetta Cosa 2, ovvero l’allargamento del partito e relativo cambio di nome


27 luglioRoma, il Manifesto pubblica un servizio di Sandro Medici sulle speculazioni edilizie legate ai lavori per la realizzazione del Giubileo 2000, nel quale rileva la “presenza ossessiva di Fs spa nelle scelte di trasformazione e riassetto urbano”
Cabiate (Como), durante un comizio il leader della Lega Nord, Umberto Bossi afferma: “Uso il tricolore soltanto per pulirmi il culo”. Questa indicazione blasfema della bandiera italiana provoca numerose e dure reazioni


29 luglio: il Senato approva in via definitiva la legge Maccanico sull’emittenza, con il voto favorevole di Ulivo e Rifondazione, l’astensione del Polo e il solo voto contrario della Lega. La nuova disciplina prevede la creazione di una Autorità che vigilerà sul settore, approverà il piano delle frequenze, deciderà quando Rete 4 e Telepiù 2 andranno sul satellite. L’Autorità sarà composta da 8 membri di nomina parlamentare, 4 alla maggioranza e 4 all’opposizione, e un presidente indicato dal governo. Nessun soggetto potrà avere più del 20% dei canali via etere e dei programmi digitali, e raccogliere più del 30% delle risorse. Una norma oscura recita per altro che la costituenda Autorità, che dovrà far applicare la normativa, svolgerà la totalità delle sue funzioni quando esisterà “un effettivo e congruo sviluppo dell’utenza dei programmi televisivi via satellite o via cavo”. La restante normativa riformatrice annunciata torna in commissione dove s’impantanerà definitivamente
Roma, il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, riceve a palazzo Koch il segretario di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, accompagnato da Maurizio Gasparri, per “uno scambio di idee”

Casal di Principe (Caserta), i carabinieri arrestano Gaetano Corvino, esponente del clan dei casalesi, ricercato per associazione a delinquere di stampo camorristico. Corvino è stato assessore alle finanze e vice sindaco di Casal di Principe


Agosto


2 agostoPalermo, la Procura da parere contrario alla richiesta di scarcerazione inviata da Enzo Brusca alla prima e seconda Corte d’Assise.


3 agostoErcolano (Napoli), ucciso tra la folla Tommaso Iengo, capoclan locale.


4 agosto


5 agosto:


7 agostoRoma, si è dimesso il generale Giovanni Verdicchio, direttore della Direzione investigativa antimafia: è indagato con l’accusa di corruzione, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Perugia su alcuni magistrati romani, perché avrebbe preso denaro dal commercialista Sergio Melpignano, arrestato il 30 maggio scorso assieme al magistrato Orazio Savia e all’imprenditore Domenico Bonifaci.

Palermo, arrestato Antonino Lucchese, fratello di Giuseppe Lucchiseddu in carcere dal 1990. Arrestata per favoreggiamento la sua compagna, Giuseppa Mocera.

Sequestrati beni per oltre 1 miliardo a Francesco Vasile Cozzo, presunto mafioso di Porto Empedocle (Ag).


8 agostoMilano, disposto il sequestro cautelativo di beni, per 60 miliardi, appartenenti al professor Giuseppe Poggi Longostrevi.

Confiscati a membri del clan dei Casalesi, per ordine del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Na), fabbricati, terreni, società e beni mobili per 515 miliardi.


9 agosto: in un’intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag Romano Prodi afferma che gli è “estremamente difficile immaginare Andreotti come mafioso”. Però sostiene anche di avere fiducia nei giudici. Giulio Andreotti ringrazia Prodi per le sue parole, mentre la Procura lo accusa di indebita interferenza nel processo.


10 agosto


11 agosto: Palermo, inizia a collaborare con i magistrati l’imprenditore Angelo Siino, condannato ad 8 anni per associazione mafiosa per i suoi legami con Brusca e Totò Riina, di cui era considerato “il ministro per i lavori pubblici” per il suo ruolo nell’aggiudicazione degli appalti per conto della mafia e per i suoi rapporti con il mondo politico siciliano.


12 agosto: Reggio Calabria, rinviati a giudizio Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco e altri 7 mafiosi per gli omicidi del giudice Cesare Terranova e del maresciallo Lenin Mancuso


13 agosto: si costituisce Epifanio Agate, figlio del capomafia Mariano Agate di Mazara del Vallo (Tp). Epifanio Agate, studente di legge alla LUISS, era latitante dal Natale scorso. E’ accusato di associazione mafiosa. 200 giovani di Mazara sottoscrivono un appello ai magistrati, ai quali pur esprimendo loro fiducia e solidarietà, affermano che Epifanio Agate non è un mafioso.


14 agostoPalermo, rinviati a giudizio per l’omicidio dell’ex sindaco Giuseppe Insalaco avvenuto il 12 gennaio 1988, il pentito Antonino Galliano che si è autoaccusato, Domenico Ganci e Domenico Guglielmini, ex autista del Comune di Palermo
Trovato ucciso a colpi di pistola, nelle campagne di Lentini (Sr), il giovane incensurato Mario Rizzo.


15 agosto:


16 agosto


17 agostoRoccella Jonica (RC), arrestati i latitanti Giuseppe e Salvatore Metastasio, considerati capi dell’omonima cosca Ruga – Metastasio. I due fratelli erano già stati condannati a diciotto anni per associazione mafiosa.


18 agosto


19 agosto: prosegue la polemica tra critici e difensori dell’articolo 513 del codice di procedura penale innescata dopo l’arresto dei 3 pentiti a Catania. Il presidente della Commissione antimafia, Ottaviano Del Turco, accusa la Procura di Catania di avere “gettato qualche palata di terra sull’istituto dei collaboratori nel tentativo di polemizzare con il Parlamento” e ricorda che la Commissione antimafia, i ministeri di Grazia e Giustizia e degli Interni e il procuratore generale antimafia sono arrivati alla conclusione che, nella nuova legge sui collaboratori di giustizia che sarà in discussione a settembre, occorre inserire una norma secondo cui un collaboratore che rifiuta di confermare in aula le sue dichiarazioni perde il diritto al programma di protezione.


20 agosto


21 agosto


22 agosto: ucciso ad Ercolano (Na) Duilio Iengo, figlio del boss Tommaso, ucciso un mese fa. Con questo omicidio salgono a 100 gli uccisi dall’inizio dell’anno nel napoletano


23 agosto


24 agosto


25 agosto: in un comunicato il procuratore capo di Palermo Gian Carlo Caselli, ribadendo la sua stima per l’Arma dei carabinieri, condanna la fuga di notizie sulle dichiarazioni dei pentiti riguardanti il tenente Carmelo Canale, “che, oltre a pregiudicare l’onorabilità di persone che avrebbero diritto alla riservatezza, rischia di ricadere negativamente sulla comprovata correttezza della Procura di Palermo”. Da parte di alcuni deputati del Polo vengono reiterate critiche alla gestione dei collaboratori di giustizia e viene richiesta una riforma dell’articolo 192 del codice di procedura penale, che consente di considerare come prove le dichiarazioni coincidenti di più pentiti.

Palermo, durante il processo per associazione mafiosa contro Vittorio Mangano, il collaboratore di giustizia Francesco Di Carlo dichiara di aver conosciuto Silvio Berlusconi nel 1974, quando fu ricevuto assieme a Stefano Bontate e Mimmo Teresi nello studio di Marcello Dell’Utri, e che fin dal 1979 la Fininvest avrebbe pagato mensilmente una tangente a Cosa nostra.


26 agosto: Napoli, sgomberate nel rione Pazzingo 45 abitazioni popolari abusivamente occupate da famiglie legate  al clan Reale. Gli appartamenti, i cui legittimi assegnatari erano stati costretti con le minacce a non prenderne possesso, erano stati occupati dai camorristi che li avevano blindati. Durante lo sgombero è stata scoperta una raffineria di eroina.


27 agosto:


28 agostoVillabate (PA), sequestrati beni per 25 miliardi all’imprenditore Salvatore Pitarresi e al latitante Antonino Vitale, già colpiti da ordini di custodia cautelare per associazione mafiosa assieme ad un’altra ventina di persone di Villabate, dove da qualche anno è in atto una guerra di mafia che ha già prodotto una decina di morti.

Ascoltato dai PM di Perugia, titolari dell’inchiesta sulle tangenti al palazzo di giustizia di Roma, l’ex amministratore delegato delle Ferrovie, Lorenzo Necci. Le sue dichiarazioni sono state secretate. In una intervista al Tg1, Necci dice: “Se muoio, sappiate che non mi sono suicidato. Ci sono state molte morti. Ci hanno provato anche con me”. Uno dei suoi legali rivela che Necci ha indicato molti nomi “anche di rilevanza superiore a quelli circolati”. Intanto viene reso noto che è indagato anche il costruttore perugino Angelo Briziarelli, per una tangente di più di 2 miliardi e mezzo che avrebbe pagato a tre ex funzionari dell’Inadel per facilitare una compravendita immobiliare. Briziarelli, comproprietario assieme a Sergio Melpignano di cinque società immobiliari, quattro delle quali si sono occupati di vendite ad enti pubblici, verrà arrestato il 3 settembre.


29 agosto: approvati dal Consiglio dei ministri i decreti di scioglimento per mafia dei consigli comunali di Ottaviano (Na) e Cosoleto (RC).


30 agosto:Napoli, ucciso Giovanni Arpa, zio di Rosario Privato, il pentito che ha permesso di arrestare i responsabili della sparatoria in cui è rimasta uccisa Silvia Ruotolo, tra cui il capoclan Giovanni Alfano.

Bari, secondo un monitoraggio effettuato dalla Guardia di Finanza, circa 700 famiglie vivrebbero con i proventi del contrabbando di sigarette.


31 agostoRoma, un gruppo di teste rasate aggrediscono tre giovani di sinistra nel quartiere Prati.

Rimessi in libertà, per un errore nel decreto con cui si autorizzavano le intercettazioni telefoniche, Iouri Ivanovich Essine, Alexander Bockach, Anatoly Zoubchenko e Genia Souvurov, cittadini russi arrestati il 17 marzo scorso a Madonna di Campiglio con l’accusa di associazione mafiosa, riciclaggio, traffico di stupefacenti e sequestro di persona in Italia e in altri paesi.

Catania, ucciso il sorvegliato speciale Vincenzo Greco, pregiudicato per traffico di droga e presunto appartenente al clan Cappello.


Settembre: Nasce Forza Nuova, gruppo di estrema destra fondato da Massimo Morsello e Roberto Fiore


1 settembre: San Giuseppe Jato (Pa), arrestato per associazione mafiosa l’imprenditore Francesco Costanza che era stato ferito il 7 agosto. E’ accusato di essere un prestanome di Giovanni Brusca


2 settembre: esposta in vetrina da un farmacista di Mamoiada (Nuoro), Francesco Saverio Farina, una lettera con una richiesta estorsiva. Il farmacista, che era a conoscenza di analoghe richieste di estorsione a colleghi del nuorese, ha ricevuto la solidarietà degli abitanti del paese


3 settembreMilano, chiesta alla Camera l’autorizzazione all’arresto di Cesare Previti, accusato di concorso in corruzione per le tangenti che sarebbero state pagate a magistrati romani (tra gli indagati Renato Squillante e Filippo Verde) per ottenere sentenza favorevole nella vertenza giudiziaria che oppose la Sir della famiglia Rovelli all’Imi (Istituto immobiliare italiano). I deputati del Polo delle libertà parlano di “persecuzione” ma perplessità vengono espresse anche da parte di deputati del Centro-sinistra
Ascoltato dalla Commissione antimafia il tenente Carmelo Canale. Per protesta i deputati della Rete e di Rifondazione comunista hanno lasciato l’aula prima dell’audizione. Secondo quanto era stato deciso, nessun parlamentare gli ha rivolto domande. Canale ha consegnato dei documenti che la Commissione deciderà di inviare alla Procura di Palermo. Indiscrezioni sull’audizione sono venute dall’avvocato di Canale, Carlo Taormina, che però non era stato ammesso in aula. Sembra che Canale abbia attaccato vari pentiti e la stessa Procura di Palermo, accusandola per la fuga di notizie, e abbia parlato anche del maresciallo Antonino Lombardo dichiarando che stava tentando di convincere Gaetano Badalamenti a venire a testimoniare al processo per l’omicidio Pecorelli. Secondo quanto riferito da Taormina, Canale avrebbe detto che Badalamenti intendeva smentire Buscetta e scagionare Andreotti.
Arrestato in Argentina il boss della camorra Mario Fabbrocino, ricercato dal 1988. Ex fedelissimo di Carmine Alfieri, ora collaboratore di giustizia, e nemico di Raffaele Cutolo, Fabbrocino ha già accumulato una serie di condanne definitive. Il suo impero economico è stato valutato sui 1.500 miliardi.


4 settembreTrapani, confiscati beni per 7 miliardi al latitante Vincenzo Virga, ritenuto capo mandamento di Trapani, condannato a 12 anni per associazione mafiosa e rinviato a giudizio per omicidio nel processo denominato Omega
Milano , concluso il processo a un clan della ‘ndrangheta operante a Milano e diretto dalla famiglia Di Giovine. Ergastolo per Maurizio Margiotta, Mario Savio, Aldo Anaclerio e a Maria Serraino, moglie di Rosario Di Giovine, condannato assieme ai figli Angela, Antonio Santo e Filippo con pene che vanno dai 14 ai 30 anni. Agli altri imputati, oltre 100, sono stati inflitti complessivamente oltre 1.300 anni di carcere


5 settembreFirenze, deponendo al processo per le stragi del 1993, il pentito catanese Giuseppe Pulvirenti rivela che Cosa Nostra avevano progettato attentati contro il cardinale di Palermo, Salvatore Pappalardo, a cui avrebbero dovuto incendiare la villa di Zafferana Etnea (Ct), e contro l’arcivescovo di Catania, Luigi Bommarito, a cui avrebbero dovuto incendiare l’auto. Gli attentati, ideati per punire i due prelati per i loro interventi contro la mafia, non trovarono l’accordo di tutti i boss


6 settembre: il legale di Gaetano Badalamenti, Larry Schoenbach, annuncia la volontà del suo assistito di rientrare in Italia, dopo le dichiarazioni del tenente Carmelo Canale, per testimoniare al processo di Perugia.


7 settembreLondra, Mariano Squillante, figlio del magistrato e latitante assieme al fratello, dichiara che i magistrati inquirenti possono procedere al loro interrogatorio tramite Scotland Yard e che probabilmente non tornerà in Italia neanche il padre che teme di essere di nuovo arrestato.


8 settembreMilano, chiesto il rinvio a giudizio per Bettino Craxi per evasione fiscale 


9 settembrePalermo, trovati due bossoli di pistola in un confessionale della chiesa dove è parroco don Paolo Turturro, noto per le sue attività sociali e contro la mafia
Arrestato in Germania Sabatino Ciccarelli, accusato di controllare le attività mafiose in gran parte del territorio tedesco e di essere legato a Totò Riina. Ciccarelli era ricercato in Italia per omicidio e sequestro di persona


10 settembre: arrestato in Puglia il latitante Gaetano Fontana, accusato di far parte della cosca mafiosa palermitana dei Galatolo. 
Brindisi, ucciso davanti alla figlia di sei anni, Antonio Ferente, per anni capo del contrabbando di sigarette con un giro d’affari miliardario


11 settembre: La Repubblica pubblica un’intervista al procuratore Francesco Saverio Borrelli, sulla richiesta di autorizzazione all’arresto di Cesare Previti, inviata dal pool di Milano alla Camera. Dopo aver affermato che l’esito del voto della Camera non sarebbe ininfluente per l’indagine del pool, Borrelli afferma: «questo esito non è ininfluente nemmeno dal punto di vista morale. Se accoglierà questa richiesta il Parlamento darà un segnale forte all’opinione pubblica, il segno di volersi liberare di comportamenti e incrostazioni del passato». Proteste da parte di tutte le forze politiche. La Giunta della Camera per le autorizzazioni decide all’unanimità, con l’astensione della Lega, di rimandare la richiesta alla Procura di Milano con la motivazione che la richiesta d’arresto deve essere fatta dal Gip e non dalla Procura.

Estradato dagli Stati Uniti Felice Rovelli, accusato di avere pagato tangenti ai magistrati che dovevano giudicare la causa Sir-Imi. Rovelli ha sempre sostenuto di aver pagato 67 miliardi agli avvocati Previti, Acampora e Pacifico soltanto per una disposizione del padre morente. Le intercettazioni telefoniche dimostrano invece che Felice Rovelli aveva continui contatti con Previti e Pacifico.


12 settembreRoma,  una telefonata anonima fa trovare alla Digos un documento di 17 pagine a firma NTA intitolato: “Risoluzione strategica n. 01/B. Direzione strategica, settembre 1997”. L’elaborato comprende una premessa di strategia politico-terroristica, nonché un elenco di obiettivi da attaccare, tra i quali numerosi nominativi della politica, del giornalismo e dell’imprenditoria 


13 settembre


14 settembreGela (Cl), minacce di morte e casa devastata per il deputato di Rifondazione comunista Salvatore Morinello


15 settembre


16 settembrePalermo, emessi 7 ordini di custodia per persone legate alla mafia del rione Borgo vecchio (2 per persone già in carcere, un latitante), a conclusione delle indagini scaturite dalla denuncia del proprietario di un ristorante che era stato costretto a cedere il suo locale senza essere pagato. Il segretario provinciale della Confesercenti informa che l’associazione si costituirà parte civile nel processo


17 settembrePalermo, rinviati a giudizio a conclusione del terzo stralcio di indagini per la strage di via D’Amelio, 26 presunti mandanti ed esecutori, tutti elementi di primo piano di Cosa Nostra
Assolti dalla Corte d’Appello di Palermo i pastori Rosario Mulè, Salvatore Bonello e Casimiro Russo che erano stati accusati dell’omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo e del suo amico Filippo Costa, avvenuto a Ficuzza (Pa) il 20 agosto 1977. Russo era stato condannato a 27 anni, gli altri all’ergastolo e tutti e tre sono stati per 16 anni in carcere. A scagionarli sono stati diversi pentiti che hanno accusato del duplice omicidio i componenti la cupola di Cosa Nostra


18 settembre: votato alla Camera, contrari Rifondazione, Rete e Lega, il rinvio a Milano degli atti della richiesta di arresto di Cesare Previti. La decisione di inviare la richiesta di autorizzazione all’arresto spetterà al Gip, a cui Previti ha già fatto avere una sua memoria difensiva. Intanto si apprende che sui conti privati di Previti venivano eseguiti giornalmente diversi versamenti di somme in contanti, ognuno inferiore di centomila lire ai venti milioni, per evitare la registrazione prevista dalla legge sul riciclaggio. In sei anni sembra che siano stati movimentati in questo modo più di 17 miliardi di lire


19 settembre: Marco Pannella è condannato a 4 mesi di carcere, commutati in 8 mesi di libertà vigilata, per la distribuzione gratuita di hashish durante una manifestazione nel 1995
Milano, arrestati Dante Giuliani, commissario straordinario della Usl ora in pensione, 3 dipendenti dell’ufficio, Francesco Arbusci, Francesco Pardini e Angelo Lamperti, l’ex maresciallo della Finanza Beniamino Visigalli e l’impiegato delle Imposte Luigi Mercurio. Sono accusati di essere stati pagati per servigi resi a Giuseppe Poggi Longostrevi.


20 settembreNapolicelebrata la Prima giornata nazionale di lotta all’usura organizzata da Sos Impresa della Confesercenti. Secondo i dati forniti, in Italia i commercianti vittime dell’usura sarebbero 120.000 con un affare annuo per gli usurai di oltre 40.000 miliardi. Le denunce sono in forte calo: da 4.000 nel 1994 sono passate a 906 nei primi sei mesi di quest’anno.


21 settembre


22 settembre


23 settembre: ascoltato per tre ore, su sua richiesta, Cesare Previti dai pm Ilda Boccassini e Gherardo Colombo. Ai giornalisti Previti dichiara di avere spiegato tutto e che dei 21 miliardi avuti dai Rovelli, a suo dire in pagamento di prestazioni professionali, soltanto 2 sono rimasti in suo possesso, il resto è andato ad altri professionisti. In effetti la cifra incassata il 21 marzo del ’94 è stata trasferita in sette diversi conti correnti, in banche svizzere, di Nassau e Vaduz, tra l’aprile e il luglio dello stesso anno, nello stesso periodo in cui Previti era ministro della Difesa nel governo Berlusconi. 


25 settembrePalermo, chiesta dai Pm del processo contro Giulio Andreotti l’audizione in aula di Gaetano Badalamenti
L’Espresso scrive che la Procura di Palermo, che però smentisce, sta indagando su Silvio Berlusconi per riciclaggio
Palermo, minacciato di morte il segretario provinciale della Fiom, Rosario Rappa, impegnato nella vertenza con la Fincantieri perché non venga smantellato il Cantiere Navale


26 settembreCaltanissetta, emessa la sentenza per la strage di Capaci: 24 condanne all’ergastolo per l’uccisione del giudice Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Antonio Montinari, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Ergastolo a 24 imputati, tra cui Pietro Aglieri, Leoluca Bagarella, Totò Riina, Benedetto Santapaola, Giuseppe Calò, Raffaele e Domenico Ganci, Salvatore Biondino, Bernardo Brusca. 26 anni a Giovanni Brusca, a cui sono stati riconosciuti le attenuanti per aver confessato la sua partecipazione, e 21 anni a Salvatore Cancemi a cui la Corte non ha concesso lo sconto riservato ai collaboratori, giudicando tardiva la sua ammissione di avere partecipato alla preparazione della strage. Condannati a pene minori Giuseppe Agrigento e i collaboratori di giustizia Giovan Battista Ferrante e Calogero Ganci. 8 le assoluzioni


27 settembre: emessi 35 ordini di custodia (17 per persone già in carcere, 6 per persone rimaste latitanti) contro presunti appartenenti al clan Santapaola della zona di Acireale (Ct). Sono accusati di associazione mafiosa, usura, estorsioni e quattro omicidi. L’inchiesta è nata dalle denunce di imprenditori e dalle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia.


28 settembreSvizzera,  bocciato a grandissima maggioranza (70% di no) il referendum promosso da un gruppo di cittadini che intendevano contrastare l’esperimento di distribuzione controllata di eroina


29 settembreRoma, condannati per corruzione  per la vendita di immobili all’Inadel a prezzi gonfiati, l’ex direttore generale dell’Ente, Giuseppe Maria Vitale; l’ex segretario amministrativo della DC, Severino Citaristi; l’ex commissario straordinario dell’Inadel ed ex deputato del Psi, Nevol Querci, e un ex funzionario del Comune di Roma. La sentenza ribalta le conclusioni dell’istruttoria del magistrato Antonino Vinci, ora indagato a Perugia, che aveva presentato gli imprenditori come vittime dei dirigenti degli enti pubblici, accusati di concussione.
Genova, condannato in appello l’ex presidente della Regione Liguria, Alberto Teardo, al pagamento di oltre 15 miliardi a favore della Regione, come risarcimento per i danni derivati da alcuni episodi di concussione e interesse privato. Teardo era stato già condannato a sette anni di reclusione per tangenti


30 settembreRoma, accoltellati, da estremisti di destra, due giovani durante un corteo per ricordare Walter Rossi 

Depositati agli atti dei processi per mafia contro Giulio Andreotti e Marcello Dell’Utri i verbali delle deposizioni di Angelo Siino sui rapporti di Cosa Nostra con Dell’Utri, sulle tangenti pagate da Berlusconi per i ripetitori e per gli edifici della Standa in Sicilia, sul falso rapimento di Michele Sindona e sulle minacce ad Enrico Cuccia che si era rifiutato di aiutare Sindona
Palermo, inaugurato l’ultimo tratto, che interessa i comuni di San Giuseppe Jato, San Cipirello, Altofonte e Camporeale, della strada veloce Palermo-Sciacca la cui costruzione era iniziata 37 anni fa. Il presidente della Provincia di Palermo, Pietro Puccio, sottolinea che «questa strada non doveva essere aperta perché la sua realizzazione turbava equilibri consolidati, interferiva con gli interessi di Cosa nostra, preoccupava alcuni politici». La statale è stata chiamata «strada della liberazione».


Ottobre


1 ottobre: sequestrati beni per 8 miliardi, su proposta della Procura di Palermo, all’imprenditore di Trecastagni (Ct) Santo Nicotra, accusato di essere affiliato al clan Laudani.


2 ottobre: bloccata in Commissione Giustizia del Senato, da Forza Italia e Lega, l’approvazione del disegno di legge sulle testimonianze in videoconferenza, con la motivazione che i tempi per la discussione sarebbero stati troppo stretti
Inizia a Trapani il maxiprocesso, denominato «Omega», per venti anni di attività e omicidi mafiosi nella provincia. Gli imputati sono 85, tra cui Totò Riina, Leoluca Bagarella, Mariano Agate e i latitanti Francesco e Matteo Messina Denaro. Tra le imputazioni 67 omicidi, come quelli del sindaco di Castelvetrano, Vito Lipari, avvenuto il 13 agosto dell’80, e del capomafia di Mazara del Vallo, Natale L’Ala, avvenuto nel dicembre ’89. Hanno chiesto di costituirsi parte civile la Provincia di Trapani e diversi comuni e, dei parenti delle vittime, le vedove di Vito Lipari, di Gaspare Lombardo, di Rosario Sciacca, di Baldo Grimaldi e i familiari di Vincenzo Denaro.
Arrestate a Tortorici (Me) 15 persone delle cosche dei Bontempo Scavo e dei Conti Taguali, accusate di associazione per delinquere finalizzata ad estorsioni e porto abusivo di armi. Da conversazioni telefoniche intercettate è risultato che tra le due famiglie stava per scatenarsi uno scontro per il controllo delle estorsioni nella zona. Quasi tutti gli arrestati erano usciti da poco di prigione per decorrenza dei termini.


3 ottobre: trovata, durante una bonifica del palazzo della Prefettura di Catania chiesta dopo una fuga di notizie, una microspia collegata al telefono del prefetto Giuseppe Leuzzi.
Catturato nel suo paese, Cerda (Pa), il latitante Rosolino Rizzo, ritenuto mafioso di primo piano e responsabile della sparizione dei fratelli Sceusa, due imprenditori che sarebbero stati eliminati nel ’91 perché non si sarebbero adeguati alle imposizioni mafiose per l’aggiudicazione degli appalti.


4 ottobre: Arrestato per ordine della Procura di Palermo l’imprenditore Filippo Salamone, accusato di concorso in associazione mafiosa. Il provvedimento è stato preso nell’ambito dell’inchiesta «mafia e appalti ter» scaturita dalle dichiarazioni di Angelo Siino. Emessi ordini di cattura per altre 9 persone: l’amministratore della Calcestruzzi spa del Gruppo Ferruzzi, Lorenzo Panzavolta, già coinvolto nelle inchieste del pool di Milano, e gli imprenditori siciliani Sebastiano Crivello e Giuseppe Bondì, tutti coinvolti nella vicenda della lottizzazione abusiva di Pizzo Sella a Palermo; l’imprenditore palermitano Antonino Buscemi, fratello del presunto capomafia dell’Uditore, e l’ingegnere palermitano Giovanni Bini, collegato a Buscemi, rappresentante del finanziere Raul Gardini e collettore della cosiddetta «tassa Riina», cioè della parte di tangente che toccava alla mafia, dopo che venne deciso di sbarazzarsi di Siino diventato `troppo chiaccherato’; gli imprenditori agrigentini Giovanni Miccichè, socio di Salamone, e Antonio Vita `che regolarmente si aggiudicava appalti pubblici pilotati dal comitato d’affari gestito da Buscemi e Bini e in precedenza da Siino’, rimasti irreperibili (Miccichè si costituirà il giorno dopo); il manager del gruppo Ferruzzi e consigliere d’amministrazione della Gambogi costruzioni, il padovano Giuliano Visentin, e Franco Canepa di Viareggio. Salamone era già stato arrestato nel ’93 e condannato ad un anno e tre mesi per concussione. Siino ha dichiarato che alla fine degli anni ’80 `esisteva un gruppo di interessi, che aveva il 90 per cento del controllo dei grandi appalti in Sicilia, facente capo all’ex presidente della Regione siciliana, Rino Nicolosi, all’ex ministro Calogero Mannino, a Salvatore Sciangula (politico democristiano indicato come colui che avrebbe favorito l’ascesa delle imprese del cognato Salamone), a Salamone e Vita’, e inoltre che esisteva un `accordo tra Antonino Buscemi e il Gruppo Ferruzzi, tramite Lorenzo Panzavolta’. Dopo una riunione che sarebbe avvenuta nel 1988 negli uffici della Calcestruzzi, presenti Salamone, Bini e Buscemi, per decidere il nuovo sistema di controllo degli appalti, sarebbe stato deciso, secondo il racconto di Siino, che a quest’ultimo sarebbero toccati soltanto gli appalti di importo inferiore ai 5 miliardi. Degli altri si sarebbe dovuto interessare Salamone divenendo così, secondo l’accusa, perno di quel sistema.
Contemporaneamente è stato emesso per Salamone ordine di custodia per corruzione dalla Procura di Catania, in seguito alle dichiarazioni di Rino Nicolosi, che ha parlato del sistema di distribuzione degli appalti, con tangenti che sarebbero state pagate a tutti i partiti, anche a quelli di sinistra, e ad amministratori siciliani, in cui Salamone avrebbe ricoperto il ruolo di collettore. Agli arresti domiciliari il professore Elio Rossitto, che dopo aver militato nel Pci era diventato consulente economico di Nicolosi. Rossitto era già stato arrestato per concussione nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione del Consorzio agroalimentare di Catania. Ordine di custodia anche per l’ex direttore della cooperativa Iter aderente alla Lega, Michele Cavallini di Ravenna.
Ibiza (Spagna), arrestato il latitante Giovannello Greco.
Sequestrati, per ordine del tribunale di Catania, beni per 20 miliardi a 4 presunti affiliati alla cosca dei Laudani.


5 ottobre: Perugia, deponendo al processo per l’omicidio di Mino Pecorelli, Giulio Andreotti nega di essere stato infastidito dagli attacchi di Pecorelli o di avere mai saputo che Franco Evangelisti finanziasse OP. Aggiunge che ne Evangelisti ne Claudio Vitalone gli parlarono della cena alla Famiglia Piemontese in cui l’ ex magistrato avrebbe messo in atto un ultimo tentativo di far cessare gli attacchi del giornalista al gruppo andreottiano.

Il presidente della Lega delle cooperative, Ivano Barberini, dichiarando di non conoscere Michele Cavallini, esclude un coinvolgimento nel sistema delle tangenti siciliane della Iter, «impresa seria e stimata»


6 ottobre


7 ottobre: Palermo, durante il processo su «mafia e appalti» il collaboratore di giustizia Giuseppe Li Pera, ex geometra dell’impresa Rizzani – De Eccher, dichiara che gli appalti si spartivano nei palazzi della politica regionale e nazionale. I mafiosi, secondo Di Pera, entravano nella spartizione in un secondo momento, quando c’era da accaparrarsi i subappalti


8 ottobre: Milano, 9 persone legate alle cosche Mollica e Morabito, appartenenti alla ‘ndrangheta di Africo (RC) trasferita al Nord, e sequestrate decine di società e altrettanti esercizi commerciali in cui sono stati riciclati i miliardi dei traffici illeciti, tra cui il traffico di cocaina.
Ravenna, chiesto il rinvio a giudizio per 9 persone coinvolte nell’inchiesta sulle protezioni alle bische gestite da Giacomo Riina, zio di Totò. Tra gli accusati, l’ex comandante e il maresciallo della compagnia dei carabinieri di Lugo, un ispettore di polizia e il collaboratore di giustizia Massimo Gambino


9 ottobre: assolto, perché il fatto non sussiste, Michele Condipodaro, l’ex agente della scorta di Giovanni Falcone che era stato accusato da un collaboratore di giustizia di essere una talpa della mafia.
Confermati dalla Corte d’assise d’appello di Palermo gli ergastoli a Totò Riina e Salvatore Biondino per l’omicidio dell’imprenditore Luigi Ranieri, avvenuto il 14 dicembre 1988.


10 ottobreMilano, confermato dal Tribunale della libertà il sequestro conservativo di beni, per 59 miliardi, nei confronti di Bettino Craxi
Emessi dalla Procura di Palermo ordini di custodia cautelare per 10 persone di San Giuseppe Jato, San Cipirello, Altofonte e Camporeale, accusate di far parte della cosca dei Brusca. 
Palermo, ascoltato dalla Commissione antimafia Gioacchino Basile, l’operaio e sindacalista del Cantiere navale di Palermo, che aveva denunciato la presenza della mafia nel Cantiere. Le dichiarazioni sono state secretate. Ascoltati anche i rappresentanti dei sindacati confederali e della Fincantieri. Questi ultimi hanno sempre negato di essere a conoscenza delle attività della mafia nel Cantiere. 


11 ottobre


12 ottobreRoma, fermati e rilasciati in piazza Navona Marco Pannella e altri militanti radicali mentre distribuivano bustine di hashish


13 ottobre

14 ottobre: arrestato l’ex sindaco socialista di Castel di Judica (Ct), Saro Di Dio, accusato di essere affiliato al clan di Nitto Santapaola e responsabile di un duplice omicidio di esponenti di un clan rivale.

Milano, arrestati al loro rientro da Londra, i fratelli Mariano e Fabio Squillante. Sono accusati di avere aiutato il padre a far sparire i miliardi depositati in conti svizzeri.


15 ottobre:


16 ottobre: inviata all’agenzia di stampa «Adnkronos» la fotocopia del frontespizio di un fascicolo segretissimo inviato il 17 settembre dalla presidenza del Consiglio alla magistratura. Il fascicolo conterrebbe il cosiddetto «piano P.A.TER.S», un progetto di azione antiterrorismo, attribuito a Cossiga e redatto nel 1978 e di cui non si era saputo più nulla. Il piano è stato ritrovato dal ministro Napolitano negli archivi del Viminale. Rinvenuto anche un biglietto dell’allora capo di Gabinetto di Palazzo Chigi (il presidente del Consiglio era Giulio Andreotti Ndr.) in cui si legge: «il presidente ha detto di far sparire, di dire che non si trova». Prima Andreotti, e poi Bettino Craxi, negano di avere mai saputo di questo piano. Cossiga dichiara che era soltanto un progetto organizzativo, redatto prima del sequestro Moro.


17 ottobre: arrestato ad Altofonte (Pa) Domenico La Barbera, accusato di essere uno dei killer di Balduccio Di Maggio e di avere ucciso nel dicembre scorso Antonino Di Matteo, ritenuto vicino ai Brusca. Nei giorni scorsi erano stati arrestati Michelangelo Camarda e Nicola Lazio, anch’essi accusati di una serie di omicidi, compiuti tra Altofonte e San Giuseppe Jato subito dopo l’arresto dei fratelli Brusca.

Ucciso, in uno scontro a fuoco con i rapitori dell’imprenditore Giuseppe Soffiantini, l’ispettore dei Nocs Samuele Donatoni. L’ispettore si era sostituito all’intermediario della famiglia, in un tentativo di imboscata di cui la famiglia era all’oscuro, nell’appuntamento per la consegna del denaro ai rapitori. I banditi sono riusciti a fuggire. Il 20, dopo un inseguimento, la polizia riesce ad arrestare quattro rapitori, due sardi, Mario Moro, rimasto ferito, e Agostino Mastio, e due pregiudicati di Cesena, Giorgio Sergio e Osvaldo Broccoli. Forse individuata la zona dove si trova l’ostaggio. Il 21 vengono fermati Giampiero Serra, telefonista del gruppo, due presunti basisti e Silvana Lippi, compagna di Moro. Successivamente viene arrestato il presunto basista, Pietro Raimondi, un ex detenuto per spaccio di droga residente nel paese del sequestrato. Mario Moro, ritenuto il capo della banda, e altri quattro suoi fratelli erano stati arrestati due anni fa per traffico di armi e droga, ma assolti perché le intercettazioni telefoniche erano state ritenute non legali. Tutta la famiglia Moro, anche il padre, è stata coinvolta in più processi per sequestri di persona. I familiari di Soffiantini deprecano la fuga di notizie e si riapre la discussione sul blocco dei beni nei casi di sequestri di persona.


18 ottobre


19 ottobre: arrestati per detenzione abusiva di armi il collaboratore di giustizia Santino Di Matteo e Giuseppe, il nonno omonimo del ragazzino. Provvedimenti restrittivi anche per il collaboratore Gioacchino La Barbera.

Arrestati Santino Di Matteo e Gioacchino La Barbera
Terminato a Messina il processo per una serie di omicidi compiuti tra il 1989 e il 1992. Condannate 7 persone a complessivi 133 anni di carcere. Tra i condannati Giuseppe Pellegrino, che ha avuto trent’anni perché ritenuto il mandante di alcuni delitti, tra cui un regolamento di conti avvenuto in un circolo di caccia in cui morirono anche due persone estranee allo scontro.


20 ottobre:


21 ottobre


22 ottobre: Palermo, arrestato Giuseppe Buffa, boss della cosca del quartiere San Lorenzo e vice di Salvatore Biondino, uomo di fiducia di Totò Riina. Era ricercato da 4 anni ed è accusato di associazione mafiosa e di alcuni omicidi.


23 ottobrePalermo, iscritto nel registro degli indagati l’avvocato Vito Ganci, l’ex difensore di Giovanni Brusca che due anni fa aveva parlato di un progetto, risultato falso, in cui sarebbero stati coinvolti il suo assistito e Luciano Violante. Sembra che abbia avuto un ruolo anche nel progetto che mirava a far ritrattare a Baldassare Di Maggio la deposizione sull’incontro tra Andreotti e Riina


24 ottobre: ucciso a Belgrado, con una scarica di kalashnikov, Zoran Todorovic, manager del petrolio e incaricato delle privatizzazioni in Serbia. E’ il terzo uomo di fiducia del presidente Milosevic ad essere ucciso quest’anno. L’omicidio di Todorovic, che aveva accumulato una considerevole fortuna con il mercato nero, ha tutte le caratteristiche di un delitto di mafia
Catania, arrestate 13 persone presunte appartenenti alle cosche dei capimafia detenuti Jimmi Miano e Salvatore Cappello. 
Genova, trovati uccisi nella loro casa, con un colpo di pistola alla nuca, i giovani Carla Scotto e Maurizio Parenti. C’è il sospetto di una esecuzione per uno sgarro maturato nell’ambiente delle scommesse clandestine, gestito dal clan guidato da Giuseppe “Piddu” Madonia, il capomafia nisseno sotto processo a Genova per estorsione ed omicidi. A Genova operano anche il clan degli Emmanuello di Gela e il clan dei Fiandaca di Riesi. Uno dei fratelli Fiandaca era stato testimone di nozze per i due giovani.


25 ottobre


27 ottobre: notificata in carcere un’ordinanza di custodia al boss Giuseppe Mastrangelo di Cerignola (Ba) e arrestati altri quattro presunti componenti del clan, con l’accusa di associazione di tipo mafioso e traffico di stupefacenti. Mastrangelo dal carcere guidava una cosca che gestiva il traffico di cocaina nella Capitanata e aveva progettato un attentato contro il Pm del processo in cui era stato condannato all’ergastolo per associazione mafiosa e omicidio.
Palermo, aperto il processo per l’omicidio dell’ex sindaco Giuseppe Insalaco, avvenuto il 12 gennaio 1988 e di cui sono imputati Domenico Ganci, Domenico Guglielmini e il collaboratore di giustizia Antonino Galliano. Il procedimento è stato riunito con un altro processo per alcuni delitti di cui sono accusati anche altri componenti della famiglia Ganci.
Palermo, pubblicata sul quotidiano Il Mediterraneo una lettera della signora Emilia Midrio, vedova di Giovanni Bonsignore, il funzionario regionale che si era opposto alla costituzione del Consorzio agroalimentare di Catania e la cui uccisione, avvenuta il 9 maggio 1990, è tuttora impunita. La signora Bonsignore aveva accusato l’ex assessore regionale Turi Lombardo di avere contribuito all’isolamento del marito disponendone il trasferimento ad altro assessorato. Ora Lombardo, assolto civilmente dall’accusa di avere diffamato Bonsignore, chiede alla vedova un risarcimento di un miliardo e mezzo. Nella lettera la signora esprime l’intenzione di lasciare Palermo: «Non posso più combattere di fronte a una richiesta di giustizia che mi si ritorce contro. Ho lottato tanto tempo per avere la verità e adesso mi chiedono un risarcimento danni. Sono trascorsi sette anni dall’omicidio di mio marito e non ho ottenuto nulla». Solidarietà alla signora Bonsignore dal Centro Impastato, da altre associazioni e dai familiari di altri caduti nella lotta contro la mafia che ancora attendono giustizia.


28 ottobrePalermo, arrestato Stefano Ganci, un altro figlio del capomafia Raffaele, accusato di avere partecipato alla strage di via D’Amelio.


29 ottobre: approvata dalla Bicamerale la proposta di riforma del Csm: l’organo di autogoverno dei magistrati dovrebbe scindersi in una sezione per i giudici e una per i magistrati del pubblico ministero e i suoi membri dovrebbero essere per 3/5 laici e per 2/5 togati. La riforma è passata con i voti favorevoli del Polo, del Gruppo misto, del Ppi, del Si e di Giovanni Pellegrino del Pds, presidente della Commissione stragi. Per protesta si dimette all’unanimità la giunta dell’Associazione nazionale magistrati.
Concluso il processo d’appello per l’omicidio del colonnello Giuseppe Russo e del suo amico Filippo Costa, uccisi il 20 agosto del 1977. Confermati gli ergastoli per Leoluca Bagarella, Totò Riina e Bernardo Provenzano. Assolto Michele Greco, ritenuto estraneo all’omicidio.


30 ottobre: Palermo, riaperta l’inchiesta sull’omicidio del giudice Alberto Giacomelli, il presidente del tribunale di Trapani ucciso a Locogrande, una frazione di Trapani, il 14 settembre 1988, pochi mesi dopo il pensionamento. Secondo due collaboratori l’omicidio sarebbe stato organizzato dalla cosca del latitante Vincenzo Virga, indicato come uno dei principali referenti di Totò Riina
Palermo, arrestato con l’accusa di associazione mafiosa, l’imprenditore Carmelo Gariffo, originario di Corleone e nipote di Bernardo Provenzano. Secondo gli inquirenti, Gariffo gestiva il patrimonio dello zio. Arrestato anche l’imprenditore Leoluca Guccione, residente a San Giuseppe Jato e prestanome di Giovanni Brusca. Guccione è cugino del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando
Condannato a 14 anni, dalla Corte di assise di Rimini, Alfio Russo, l’ex macellaio di San Patrignano accusato di avere ucciso, nel maggio dell’89, a calci e pugni Roberto Maranzano, un ospite della comunità. Condannato a 7 anni Giuseppe Lupo, braccio destro di Russo. Per entrambi la sentenza parla di omicidio preterintenzionale.


31 ottobre: emessi dalla Dda di Trapani 26 ordini di custodia (13 per persone già in carcere) per
delitti compiuti dalla mafia trapanese negli ultimi venti anni. L’inchiesta ha preso le mosse dalle dichiarazioni del capomafia di Paceco, Francesco Milazzo, che ha parlato anche dell’omicidio dell’agente penitenziario Giuseppe Montalto, ucciso il 23 dicembre 1995. Il 6 novembre, in seguito ad un’altra inchiesta per l’omicidio di Montalto, saranno rinviati a giudizio dal gup di Palermo 7 persone, tra cui Giovanni Brusca e i capimafia latitanti Vincenzo Virga e Matteo Messina Denaro.
Assolto dal Tribunale di Marsala l’ex deputato democristiano Vincenzo Culicchia, che era stato accusato da diversi collaboratori di giustizia di avere avuto rapporti con mafiosi del trapanese, i Messina Denaro di Castelvetrano e le cosche di Marsala e Mazara. 
Concluso a Catania uno stralcio del processo “Orsa maggiore” contro la cosca Santapaola. Condannati 10 imputati a due secoli di reclusione complessivi, ergastolo al capomafia Marcello D’Agata e 10 mesi di isolamento a Nitto Santapaola, già condannato all’ergastolo.
Trasferito in una sede del Nord Italia per «motivi di opportunità» il tenente Carmelo Canale, accusato da alcuni pentiti di avere avuti rapporti con la mafia.
Sciolti per infiltrazioni mafiose i consigli comunali di Lascari e Pollina, in provincia di Palermo.


1 novembre: in una intervista pubblicata da La Repubblica, Marcello Dell’Utri nega di avere avuto rapporti con mafiosi e dice, riferendosi ai suoi rapporti con Vittorio Mangano, che i magistrati della Procura di Palermo non hanno capito «il clima, le spagnolesche cortesie innocenti a cui si abbandonano due palermitani che si incontrano a Milano».


4 novembrePalermo, finisce in carcere con l’accusa di essere favoreggiatore di mafiosi il carmelitano don Mario Frittitta, parroco della chiesa di santa Teresa della Kalsa che aveva frequentato il boss Pietro Aglieri durante la latitanza celebrando la messa nel suo rifugio. L’arcivescovo di Palermo, Salvatore De Giorgi, confermando stima e apprezzamento per l’operato dei carmelitani, afferma che «il Vangelo e l’autentica vita cristiana sono inconciliabili con la mafia». Anche i vescovi di Monreale e Catania esprimono lo stesso giudizio. Arrestate anche 6 persone della cosca di Aglieri: il costruttore Luigi Corso e i figli Ino e Giampaolo, accusati di associazione mafiosa; l’imprenditore Isidoro Profeta e il figlio Giuseppe per favoreggiamento; Emanuele Chiaretto, titolare di una concessionaria di auto che in realtà sarebbe stata di proprietà di Corso e Aglieri, per riciclaggio. Sono stati sequestrati beni per decine di miliardi. 
Udienza preliminare a Palermo per l’uccisione dell’agente di custodia penitenziaria Giuseppe Montalto. 33 gli imputati. Si sono costituiti parte civile tre comuni del Trapanese, il vicequestore Rino Germanà e la famiglia dell’agente.
Pubblicata da La Repubblica la notizia che è agli atti della Procura di Caltanissetta una dichiarazione del capitano del Ros, Giuseppe De Donno, su alcune confidenze fatte nel 1993, quando era informatore dei carabinieri, da Angelo Siino, il cosiddetto “ministro dei lavori pubblici di Totò Riina” ora collaboratore di giustizia. Secondo il racconto di De Donno, Siino gli disse che nei primi mesi del 1991 entrò in possesso di un rapporto del Ros sugli appalti, dichiarando di averla ricevuta dall’allora Procuratore di Palermo, Pietro Giammanco, e dai sostituti Guido Lo Forte e Giuseppe Pignatone. Ai pm di Palermo Siino però ha dato un’altra versione: ha ammesso di avere avuto il rapporto, ma «da altri referenti» e ha chiamato in causa il maresciallo Antonino Lombardo, dicendo che anche lui gli aveva offerto il documento. Siino avrebbe rifiutato l’offerta, ma gli avrebbe dato ugualmente cinque milioni perché Lombardo aveva un figlio malato. Il procuratore Gian Carlo Caselli con un duro comunicato, oltre che ribadire la sua fiducia e quella di tutto l’ufficio nei riguardi dei pm coinvolti, denuncia la volontà di ambienti non identificati di delegittimare l’attività della Procura di Palermo con la diffusione di «certe notizie, proprio nei momenti più delicati»


5 novembre: Palermo, si apre il processo per concorso in associazione mafiosa a Marcello Dell’Utri. Comune e Provincia di Palermo sono stati ammessi come parti civili.
Milano, muore Camilla Cedernahttps://www.wikiwand.com/it/Camilla_Cederna


6 novembreRoma, la Procura apre una nuova inchiesta, la sesta, sul rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. Interrogati Mario Moretti, Valerio Morucci e Adriana Faranda.
Palermo, il superiore dei carmelitani, padre Agostino Cappelletti, parlando con il vescovo De Giorgi, difende l’operato di fra’ Mario Frittitta, affermando che il frate «ha svolto la sua opera pastorale con assoluta onestà. Magari può avere peccato di ingenuità e può essere stato male interpretato. Ma non si può parlare di connivenza. Fra’ Mario ha sempre operato per combattere la cultura mafiosa e in questo senso vanno letti i colloqui con Aglieri»
Taranto, arrestati Gaetano De Cosmo, sindaco dimissionario della città ed esponente del movimento capeggiato da Giancarlo Cito, il capo del servizio economato del Comune e il cognato di Cito, Giuseppe Panico. Sono accusati di avere preso una tangente per prorogare un appalto.
Agrigento, assolti per non aver commesso il fatto, cinque imputati dell’omicidio del consigliere provinciale Salvatore Curto, avvenuto nel novembre del 1991 nella piazza di Camastra. 


8 novembreRoma, si costituisce Flavio Carboni, accusato da diversi collaboratori di giustizia di avere organizzato l’omicidio di Roberto Calvi 
Dopo 4 giorni di carcere, scanditi da fortissime manifestazioni popolari di solidarietà, don Frittitta viene scarcerato. Sarà ospitato dai carmelitani di Venezia. 
Il giudice istruttore di Venezia ordina la perquisizione dell’abitazione romana di Arnaldo Sqillante per verificare l’assistenza da questi accordata nel 1977 a Federico Umberto D’Amato, già capo della Divisione Affari Riservati del ministero dell’Interno e sospettato di “rapporti atipici con la destra eversiva”. All’epoca Squillante era capo di gabinetto del ministro dell’interno Francesco Cossiga.


9 novembre


10 novembre: emessi 97 ordini di custodia cautelare per persone accusate di far parte del clan Martera-Cianciaruso-Cesario operante a Taranto e provincia
Sequestrati beni per 41 miliardi a Giovanni Bonomo, presunto mafioso di Partinico (Pa), e beni per circa 30 miliardi all’imprenditore edile di Trabia (Pa), Cosimo Parrinella, ritenuto contiguo alla cosca di Caccamo (Pa)
Perquisite a Roma le sedi delle Ferrovie dello Stato, per ordine del pm milanese Paolo Ielo. Il provvedimento viene dopo l’apertura di una nuova indagine in seguito alla confessione dell’imprenditore siciliano Eugenio Rendo, che ha detto di avere pagato 25 miliardi tra il 1990 e il 1992 per l’aggiudicazione di appalti al Nord. Gli inquirenti erano stati messi sulle tracce di Rendo da intercettazioni sulle utenze di Pierfrancesco Pacini Battaglia, già coinvolto in altri filoni di indagine.


11 novembre: Roma, scoperta e disinnescata a una bomba artigianale, ma secondo gli artificieri molto potente. Era nascosta dentro uno zaino appoggiato al muro della sede della Corte di Cassazione, a pochi metri dal cinema Adriano dove si doveva tenere una manifestazione con il segretario del Pds Massimo D’Alema ed Antonio Di Pietro
Roma, confermate dalla Cassazione le condanne all’ergastolo per Gaetano Puzzangaro e Giovanni Avarello, killer del giudice Rosario Livatino e affiliati alla Stidda di Palma di Montechiaro (Ag). Gli altri due killer di Livatino, Paolo Amico e Domenico Pace, erano già stati condannati all’ergastolo in via definitiva
Liberata dopo nove mesi di prigionia Silvia Melis. La famiglia afferma di non aver pagato alcun riscatto. Dopo alcuni giorni l’imprenditore Niki Grauso ammetterà di avere pagato 1 miliardo e mezzo ai rapitori. La richiesta di intermediazione gli era stata rivolta dall’avvocato Antonio Piras, legale dell’ingegner Melis e già coinvolto nelle trattative di altri rapimenti
Condannate a Palermo, con pene che vanno da cinque a tre anni di carcere, 7 persone che erano stata accusate di estorsione da un commerciante di Marineo. Tra gli imputati anche Gioacchino Corso, arrestato con l’accusa di essere il vivandiere di Pietro Aglieri. Il commerciante, che non è riuscito ad ottenere protezione dallo Stato, ha deciso di andare via dalla Sicilia.


12 novembre: sottoscritto tra Cgil Cisl Uil e Confindustria “l’Avviso comune” per indicare al Governo e al Parlamento come recepire la Direttiva UE n° 104. L’accordo tra le parti lascia dei margini di disaccordo, in quanto, su alcuni aspetti, vengono espressi al Governo pareri differenziati tra sindacati e Confindustria

Condannati all’ergastolo, dalla Corte di assise di Caltanissetta, Calogero Rinaldi e Giuseppe Di Benedetto, ritenuti rispettivamente il mandante e l’esecutore dell’uccisione del brigadiere di polizia penitenziaria Carmelo Cerruto, avvenuta il 24 novembre 1982.


13 novembrePalermo, la Procura ordina l’arresto di Gaetano Badalamenti, ritenendolo il mandante dell’assassinio di Giuseppe Impastato, ucciso il 9 maggio 1978 nei pressi di Cinisi. Il Centro Impastato, in una nota in cui si chiede che venga fatta piena luce anche sull’azione di depistaggio operata subito dopo il delitto, afferma che «il rinvio a giudizio è il riconoscimento, tardivo, della giustezza delle indicazioni che subito dopo il delitto diedero i compagni di Peppino, i suoi familiari e noi del Centro siciliano di documentazione, successivamente intitolato a Peppino per il ruolo che ha avuto nella lotta contro la mafia, cominciando dal proprio padre, caso finora unico nella storia del movimento antimafia».

Milano, emessi 67 ordini di custodia nei confronti di presunti stiddari della cosca Dominante – Carbonaro, originaria di Vittoria (Ragusa), ma attiva anche a Milano. Sono accusati di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, omicidi e altri reati.
Caltanissetta, condannato a sei anni l’ex giudice Luigi Urso, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa
Palermo, nel corso di un incontro su “La giustizia negata” – promosso dal Centro Impastato, dall’Associazione donne siciliane per la lotta contro la mafia e dalla rivista “Mezzocielo” –  a sostegno dei familiari dei caduti nella lotta contro la mafia che ancora attendono giustizia, è decisa la costituzione di un’associazione dei familiari e di aprire una sottoscrizione a sostegno di Emilia Midrio Bonsignore: i sottoscrittori si autodenunceranno, dichiarando di condividere le sue considerazioni sul trasferimento del marito, deciso dall’assessore regionale Lombardo.


14 novembre:


15 novembreNapoli, emessi 6 ordini di cattura per il presunto mandante, il capomafia Nunzio De Falco, ed i presunti esecutori dell’assassinio di don Giuseppe Diana, avvenuto a Casal di Principe il 19 marzo del 1994. Tra i destinatari del provvedimento il collaboratore Giuseppe Quadrano, che si è accusato dell’omicidio.
Arrestati 3 imprenditori della provincia di Caltanissetta, Calogero Calà, Vincenzo Frangiamore e Cosimo Leone, accusati dal collaboratore Angelo Siino di avere il controllo degli appalti pubblici nella zona per conto di Cosa nostra dopo l’arresto del capomafia Giuseppe “Piddu” Madonia. 
Nella chiesa di San Francesco Saverio, nel quartiere Albergheria di Palermo, dibattito organizzato dal Centro Impastato e dal Centro sociale S. Francesco Saverio sul tema “Chiesa tra peccato e giustizia”, dopo le polemiche suscitate dall’arresto di fra’ Mario Frittitta. In molti interventi vengono sottolineate le ambiguità nel rapporto tra Chiesa e legalità e una parrocchiana della Kalsa difende il parroco, sostenendo che ha agito in assoluta buona fede.


16 novembre


17 novembreLuxor (Egitto), 62 persone – tra cui 58 turisti stranieri – perdono la vita sulle rive del Nilo dopo l’attacco di un commando islamico guidato da Medhat Mohammed Abdel Rahman, un guerrigliero addestrato nei campi afghani. Dopo la carneficina, i cinque componenti del gruppo d’assalto restano uccisi in uno scontro a fuoco con la polizia egiziana.

Arrestate a Livorno 11 persone accusate di far parte di un’organizzazione di trafficanti di droga. Tra gli arrestati Roberto Zappulla, presunto esponente della cosca Bottaro Belfiore di Siracusa.

Arrestato in Messico Adan Amezcua, che secondo la Dea statunitense è il maggiore distributore mondiale di droghe sintetiche
Avviata dal Csm, su richiesta della corrente Unità per la costituzione, un’indagine sulle accuse del capitano del Ros, Giuseppe De Donno, al procuratore aggiunto di Palermo, Guido Lo Forte. Intanto la presidenza della Commissione antimafia decide di togliere il segreto sull’audizione di De Donno avvenuta nel 1993.


18 novembre: pubblicate dal quotidiano “il manifesto” notizie riguardanti l’inchiesta della Procura di Palermo sull’operato del Ros e di alcuni settori dei carabinieri, in seguito alle dichiarazioni del capitano Giuseppe De Donno e del collaboratore Angelo Siino. Sembra che le accuse di avere rapporti con mafiosi non riguardino soltanto il tenente Carmelo Canale e il maresciallo Antonino Lombardo, ma anche il maresciallo Giuliano Guazzelli, ucciso il 4 aprile del 1992. Guazzelli, comandante del nucleo di polizia giudiziaria di Agrigento, aveva condotto indagini importanti, collaborando con il giudice Rosario Livatino, e veniva considerato un archivio vivente dell’attività della mafia nella zona. Il colonnello Mario Mori riferisce di avere appreso che Guazzelli era in contatto con l’imprenditore Rosario Cascio, arrestato con Siino. Sia Canale che il figlio di Guazzelli hanno sporto querela.
Intanto viene richiesta dalla Procura di Caltanissetta, alla luce delle dichiarazioni del capitano De Donno, la riapertura dell’indagine per abuso d’ufficio, archiviata nel 1993, sull’allora procuratore di Palermo, Pietro Giammanco, e sui sostituti Guido Lo Forte e Giuseppe Pignatone.


19 novembre


20 novembre: accusato di favoreggiamento, dalla Procura di Pavia che ha riaperto le indagini sulla morte di Enrico Mattei, il contadino Mario Ronchi. Aveva rilasciato una serie di interviste in cui diceva di aver visto cadere i pezzi in fiamme dell’aeroplano del presidente dell’Eni. Davanti al Pubblico Ministero ritrattò dichiarando di non aver visto nulla. Dopo questi episodi, secondo l’accusa, le sue condizioni di vita migliorarono e la figlia venne assunta all’Eni da Eugenio Cefis, diventato nel frattempo presidente dell’Ente.


21 novembre: condannato all’ergastolo, dalla Corte d’assise di Catania, Giuseppe Ferone responsabile, mentre era collaboratore di giustizia, dell’uccisione di Carmela Minniti Santapaola avvenuta il primo settembre del 1995, di Santo Piacenti componente di un clan rivale, e di Santa Puglisi, la figlia del capomafia Nino uccisa il 27 agosto 1996, assieme ad un nipote tredicenne. Ergastolo anche per Maurizio Russo, Salvatore Privitera, Salvatore Guarino, Francesco Ferrari e Salvatore Blanco che avrebbero partecipato ai quattro assassinii. Condannato a 21 anni Giuseppe Ravalli, il nipote di Ferone che aveva confessato di essere stato l’autore materiale dell’assassinio al cimitero e a cui è stata riconosciuta la semi-infermità mentale perché considerato plagiato dallo zio.
Consegnate alla Procura di Caltanissetta, dal colonnello dei carabinieri Giovanni Carlo Meli, 11 bobine con le registrazioni, eseguite tra il marzo e il luglio di quest’anno, di conversazioni con Angelo Siino, allora confidente dei carabinieri, in cui, tra l’altro, Siino avrebbe espresso sfiducia nei riguardi di alcuni magistrati di Palermo. Qualche settimana fa Meli era stato interrogato come teste sul contenuto di una conversazione, di cui manca la registrazione, tra Siino e Francesco Costanza (il collaboratore di Giovanni Brusca successivamente ferito gravemente in un tentativo di omicidio da parte degli uomini di Baldassare Di Maggio), in cui Costanza avrebbe parlato del ritorno di Di Maggio a San Giuseppe Jato. Quella conversazione, di cui i magistrati sono stati informati da Siino e che secondo Meli non è stata registrata «per disguidi tecnici», proverebbe che il colonnello e il suo comando erano a conoscenza del ritorno di Di Maggio e delle sue attività contro gli uomini di Brusca
Presentata al Csm la relazione del procuratore di Palermo Gian Carlo Caselli sulle indagini che portarono all’arresto di Di Maggio
Sequestrati dalla polizia di Catania beni per 7 miliardi di lire a 4 presunti affiliati a tre cosche mafiose. Il sequestro di maggiore entità, 5 miliardi, riguarda i fratelli Vincenzo e Nunzio Arciarito del clan Pulvirenti.


22 novembre: Angelo Siino, in dichiarazioni rese alla Procura di Palermo, afferma di avere ricevuto dal capitano Giuseppe De Donno un’offerta di 800 milioni per accusare il procuratore aggiunto Guido Lo Forte.


23 novembre: arrestato a Roma il latitante palermitano Gioacchino Cillari, accusato di duplice omicidio e considerato uno dei componenti della cosca di “Porta nuova”, un tempo guidata da Pippo Calò
Pubblicato dal quotidiano “La Repubblica” uno stralcio delle dichiarazioni rese dal colonnello Mario Mori e dal capitano Giuseppe De Donno alla Procura di Palermo. Tra l’altro, riferendo le confidenze di Angelo Siino sui rapporti che il tenente Carmelo Canale e il maresciallo Antonino Lombardo avrebbero tenuto con mafiosi, sia Mori che De Donno riferiscono di un tentativo di agguato contro De Donno di cui sarebbe stato complice Canale, che avrebbe preavvertito alcuni mafiosi del Trapanese sulla partecipazione del capitano a un pranzo

24 novembre: Inizia al Csm la discussione sul caso Lo Forte-Siino-De Donno, preceduta da una polemica su alcune dichiarazioni fatte in mattinata dal vicepresidente del Csm, Carlo Federico Grosso, che si era dichiarato «personalmente convinto» della correttezza della Procura diretta da Gian Carlo Caselli. Dal capogruppo di Forza Italia alla Commissione antimafia e poi dai senatori forzisti viene richiesto l’intervento del presidente Scalfaro perché le parole di Grosso «potrebbero essere considerate come un’anticipazione di giudizio dettata da una verità precostituita».
Fermato a Palermo l’imprenditore Benedetto D’Agostino, titolare della Sailem, la più grossa azienda siciliana di lavori marittimi. E’ accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di essere il prestanome del capomafia Antonino Buscemi. La Sailem, secondo i magistrati, avrebbe lavorato «in associazione con la Reale costruzioni, un’impresa che per volontà di Riina è stata ampiamente favorita da Cosa nostra, mediante la sistematica ed illecita aggiudicazione degli appalti pubblici». I nomi delle due società figurano anche nell’inchiesta su mafia e appalti che all’inizio d’ottobre portò all’arresto di Filippo Salamone, Giovanni Miccichè e Antonino Vita.
Chiesta dalla Procura di Milano l’archiviazione dell’inchiesta, per il reato di associazione a delinquere, avviata nei confronti di militari della Guardia di Finanza coinvolti nelle diverse indagini di Tangentopoli: i militari avrebbero preso tangenti individualmente, senza un preventivo accordo tra loro.


25 novembre: Assolto dal gip di Palermo, dall’accusa di associazione mafiosa, Epifanio Agate, figlio di Mariano capomafia di Mazara del Vallo (Tp). Il giovane, che è studente di legge alla Luiss, si era costituito l’agosto scorso dopo che era riuscito a sfuggire, il dicembre del ’96, all’operazione “Rino 2” nata dalle rivelazioni del pentito Vincenzo Sinacori. Era stato presentato un appello ai magistrati, firmato da numerosi suoi amici e colleghi, in cui si sottolineava che il giovane aveva deciso di andare via dalla Sicilia per evitare qualsiasi coinvolgimento in fatti di mafia.


26 novembre: Arrestati a Palermo i costruttori Giuseppe e Francesco Paolo Sbeglia, fratelli di Salvatore condannato a otto anni per associazione mafiosa. Gli arrestati sono accusati di riciclaggio con l’aggravante di aver eseguito dei lavori per conto della mafia.
Preparata, su richiesta dell’arcivescovo di Palermo Salvatore De Giorgi, una bozza di nuova pastorale riguardante il comportamento dei sacerdoti nei riguardi dei mafiosi. La pastorale, redatta dal preside della Facoltà teologica, Cataldo Naro, e da altri quattro sacerdoti docenti della Facoltà, tra cui Cosimo Scordato, ribadisce l’inconciliabilità tra mafia e vangelo, e afferma, tra l’altro, che un sacerdote contattato da un mafioso latitante può andare soltanto una volta per «avviare l’iter sociale della conversione» che comporta la rottura con la mafia e la riparazione.


27 novembreBagheria (Pa), arrestato nell’ambito dell’inchiesta su mafia e appalti, il costruttore Giacinto Scianna, secondo gli inquirenti, fedelissimo di Bernardo Provenzano.
Agrigento, al processo d’appello contro i presunti killer del maresciallo Giuliano Guazzelli, il procuratore generale Santi Consolo chiede di bloccare la sentenza in attesa di esaminare le dichiarazioni di un nuovo pentito su mandanti ed esecutori. Precedentemente gli avvocati della difesa avevano avanzato la richiesta di assoluzione sulla base di quanto dichiarato da Angelo Siino sui presunti rapporti tra Guazzelli e mafiosi
Catanzaro, arrestato il latitante Gerardo Procopio, indicato come appartenente alla famiglia Procopio -Lentini, operante nella zona del Catanzarese.


28 novembre, a conclusione del processo-stralcio, nel quale era l’unico imputato, Antonino Galliano, collaboratore di giustizia, e’ condannato a 21 anni dalla corte di assise di Caltanissetta per concorso nella strage di Capaci.

Vertice, presso il procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, delle Procure di Palermo e di Caltanissetta dopo le polemiche sorte in seguito alle deposizioni del capitano del Ros, Giuseppe De Donno, e alle dichiarazioni di Angelo Siino.
Si suicida a Reggio Calabria, con un colpo di pistola al cuore, il medico Anselmo Smorto, accusato di associazione mafiosa. Smorto, un medico molto stimato in città, era stato accusato, da un collaboratore ex killer della ‘ndrangheta, di appartenere alla famiglia Serraino-Condello-Rosmini in guerra con quella dei De Stefano-Libri
Ritrovata, dopo una settimana dalla sparizione, la valigetta che era stata rubata a Roma al sostituto procuratore di Caltanissetta, Luca Tescaroli. Mancano le carte riguardanti l’inchiesta sul fallito attentato a Giovanni Falcone, avvenuto nella villa dell’Addaura, a Palermo, nel 1989
Arrestati a Milano 3 ultras dell’Inter accusati di avere spacciato droga, anche dentro lo stadio, per conto di Vittorio Boiocchi, considerato legato alle famiglie mafiose operanti in città. Due degli arrestati furono accusati dieci anni fa per l’omicidio di un tifoso.


29 novembre


30 novembre


1 dicembre: scarcerato Aldo Madonia, figlio del capomafia Francesco della borgata Resuttana di Palermo. Era in carcere da cinque anni per scontare una condanna a sei anni, non ancora definitiva, per traffico di droga.
Espresso da Unità per la Costituzione, la corrente di maggioranza dell’Associazione nazionale magistrati, un giudizio critico sugli incontri tra il procuratore Gian Carlo Caselli e il presidente del Consiglio Romano Prodi e quello tra le Procure di Palermo e Caltanissetta presso il procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna. Altre due correnti dell’Associazione magistrati, Magistratura democratica e Movimenti riuniti, replicheranno con un documento di appoggio a Caselli e Vigna, esprimendo la preoccupazione che il documento di Unicost possa «essere interpretato come un attacco alle Procure impegnate sul fronte della criminalità mafiosa e della corruzione».


3 dicembreMilano, condannato alla pena (condonata) di un anno e quattro mesi, Silvio Berlusconi accusato di falso in bilancio per avere gonfiato il prezzo d’acquisto della Medusa cinematografica, trasferendo in tal modo 10 miliardi dai bilanci di Reteitalia, una delle sue holding televisive, in una serie di libretti al portatore utilizzati per occultare liquidità «non ufficiale». Stessa condanna per Carlo Bernasconi, allora presidente di Reteitalia. Assolti, per non aver commesso il fatto, gli altri manager imputati: Adriano Galliani, Giancarlo Foscale e Livio Gironi. Berlusconi accusa il Tribunale di avere emesso una sentenza politica.


4 dicembrePalermo, la Procura presenta il bilancio dell’attività svolta dal 15 gennaio 1993 al 19 novembre 1997. Indagate 5.062 persone; ordini di custodia accolti: 999; rinvii a giudizio: 1.255; archiviazioni: 1.582; casi pendenti al Gip: 280; condanne di 1 grado: 280; persone assolte: 59. Inoltre sono stati sequestrati beni per circa 650 miliardi di lire
Lucca Sicula (Ag), arrestate 4 persone accusate di essere coinvolte nell’omicidio di Giuseppe Borsellino, ucciso nel dicembre del ’92 forse perché stava indagando sull’omicidio del figlio Paolo, ucciso nell’aprile dello stesso anno perché non aveva voluto cedere alla mafia la sua azienda per la produzione di calcestruzzo. Gli arrestati sono: l’imprenditore Mario Davilla di Sciacca, l’imprenditore edile Calogero Sala di Burgio, il commerciante Emanuele Radosta e Giuseppe Monello di Lucca Sicula
Caltanissetta, interrogato  dalla  il procuratore aggiunto di Palermo, Guido Lo Forte, che si è presentato spontaneamente. Lo Forte avrebbe dichiarato di non essere mai venuto in possesso del rapporto del Ros sugli appalti.Alcuni giornali pubblicano la notizia che sarebbe indagato dalla Procura di Palermo il colonnello del Ros Giancarlo Meli, con l’accusa di favoreggiamento aggravato per la vicenda della scomparsa della bobina con la registrazione di una conversazione tra Angelo Siino e Francesco Costanza sul ritorno di Baldassare Di Maggio a San Giuseppe Jato.


5 dicembre: confermate dalla Cassazione le condanne a 11 componenti la cosca del rione San Lorenzo di Palermo. Le pene più elevate, rispettivamente 15 e 13 anni, a Salvatore Biondino, che ha già una condanna in primo grado all’ergastolo per la strage di Capaci, e a Mariano Tullio Troia, latitante.


6 dicembre: Confiscati all’imprenditore Cosimo Leuzzi, considerato vicino alla cosca Ruga-Metastasio operante nell’Alta Locride, beni per 5 miliardi che erano stati sequestrati la scorsa estate.
Scompaiono 10 chili di cocaina e uno di eroina dal caveau dell’ufficio corpi di reato del Tribunale di Roma.


7 dicembre: trovato un ordigno esplosivo davanti al Tribunale di Ivrea
Arrestato dalla polizia colombiana il trafficante di droga Tito Pedraza Munoz, di cui l’Italia aveva chiesto l’estradizione.


8 dicembre: nonostante gli aiuti del Fondo Monetario Internazionale, sia lo won che la borsa coreana continuano a perdere a causa delle difficoltà finanziarie sempre maggiori dei grandi conglomerati del Paese e della bancarotta della Coryo Investiment & Securities, con il timore che si possano avere effetti a catena di questo tipo
In Indonesia la rupiah si svaluta sempre di più (dal luglio ha già perso il 40% del suo valore) e la situazione è molto incerta visto che aumentano i poveri e il tasso di inflazione, per non parlare dei segnali politici contraddittori che vengono dal Paese
Il governo della Malaysia adotta misure di austerità quali: tagli alle spese, riduzione drastica delle importazioni e tagli ai crediti concessi in passato, troppo facilmente, al settore privato. Queste misure erano dovute visto che il ringgit da luglio ha perso il 33% del suo valore.


9 dicembre: emessi dal Gip di Caltanissetta 5 ordini di custodia cautelare per Salvatore Riina, Salvatore Biondino, Antonino Madonia, Angelo e Vincenzo Galatolo, in seguito alle indagini della Procura sul fallito attentato dell’89 a Giovanni Falcone. Secondo quanto dichiarato da alcuni collaboratori di giustizia, a mettere l’esplosivo nei pressi della villa dell’Addaura sono stati gli uomini delle cosche di San Lorenzo e dell’Acquasanta. Sono in corso altre indagini per verificare eventuali responsabilità dei servizi segreti
La Procura di Milano invia a Silvio Berlusconi un invito a comparire in cui viene contestato il reato di corruzione in atti giudiziari relativamente all’inchiesta sulle tangenti pagate al giudice Squillante. Contestati anche i reati di falso in bilancio e frode fiscale.
Il giorno successivo Berlusconi, in una conferenza stampa, dichiara che non si presenterà ai magistrati, affermando che più che un invito a comparire quello del pool milanese è «un invito a scomparire dalla vita politica» e che i suoi avvocati «presenteranno direttamente in Cassazione la richiesta di remissione del processo sulla Guardia di Finanza ad altra sede».


10 dicembreTermini Imerese (Pa), si apre il processo a 21 imputati di associazione mafiosa, racket, riciclaggio e tentata corruzione di magistrati
Arrestato il maresciallo dei carabinieri Gennaro Scognamiglio, accusato di corruzione e favoreggiamento nei riguardi dei clan Cava e Graziano di Quindici (Avellino)
Arrestate, tra Catania, Messina, Ragusa e Forlì, per ordine della Procura di Catania, 18 persone in seguito ad una inchiesta sul controllo della mafia sugli appalti della base Nato di Sigonella. Sequestrati beni per 50 miliardi.


11 dicembre: assolti dalla Corte d’assise di Caltanissetta il capomafia nisseno Giuseppe “Piddu” Madonia e altri due imputati, dall’accusa di concorso nell’omicidio dello spacciatore Giuseppe Gammino, ucciso il 23 giugno 1984. Gli imputati erano stati accusati dal collaboratore Leonardo Messina che aveva confessato di aver partecipato al delitto.


12 dicembre: presentato il dossier “La mafia al Cantiere navale. Dalle denunce di Gioacchino Basile all’inchiesta della Procura di Palermo”, curato dal Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” e da Alternativa sindacale, sul caso di Gioacchino Basile, il sindacalista del Cantiere navale di Palermo espulso dal sindacato e licenziato dalla Fincantieri per le sue denunce sulla penetrazione della mafia nel Cantiere. Interventi di sindacalisti, politici, giornalisti e studiosi. Basile, trasferitosi dallo scorso luglio in località segreta, non può partecipare all’incontro e interviene telefonicamente. La CGIL annuncia di voler affidare a Basile la direzione di un gruppo di ricerca sui rapporti tra mafia ed economia.
Chiesta dal Gip di Milano l’autorizzazione all’arresto di Cesare Previti, accusato di corruzione nei confronti di magistrati romani, tra cui Renato Squillante e Filippo Verde. Secondo i magistrati, Previti potrebbe inquinare le prove e reiterare il reato
Ammonito dal Csm il procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, per aver violato il dovere di riservatezza rilasciando un’intervista, il 30 agosto del 1996, subito dopo aver interrogato Giovanni Brusca assieme ai procuratori di Palermo e Caltanissetta
Emessi 13 ordini di custodia per persone legate alla cosca Dominante di Vittoria (Rg)
Milano, denunciata la scomparsa di Alessandra Sgarella, proprietaria assieme al marito di una società di import-export. Nei giorni successivi verrà confermata l’ipotesi del sequestro di persona


12 – 13 dicembre: nella riunione di Lussemburgo, il Consiglio Europeo adotta una serie di misure per favorire il processo di allargamento dell’Unione


13 dicembre: condannato dal Tribunale di Palermo a otto anni per associazione mafiosa Pierino Di Napoli, considerato il reggente della famiglia del rione Malaspina. Secondo alcuni collaboratori di giustizia, Di Napoli avrebbe ricevuto, e passato a Totò Riina, il denaro delle tangenti pagate dalla Fininvest a Gaetano Cinà
Londonderry, scontri fra nazionalisti irlandesi e i soldati inglesi (i più brutali dal secondo cessate il fuoco dichiarato in luglio dall’IRA) in seguito ad una marcia protestante avvenuta nel pomeriggio nel centro della città


14 dicembre: durante il vertice di Dublino i “Quindici” formalizzano l’accordo per la definizione dello statuto giuridico dell’Euro e soprattutto per il cosiddetto “Patto di stabilità”, che comporta l’impegno dei Paesi partecipanti all’Unione monetaria di mantenere anche dopo il 1999 una situazione di bilancio tale da lasciar presumere un saldo prossimo al pareggio o positivo


15 dicembre: il decreto legislativo n.446 introduce un’importante riforma fiscale, con notevoli innovazioni dal lato della fiscalità regionale e locale. Rilevante è l’introduzione dell’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), la cui base imponibile è data dal valore aggiunto prodotto dalle imprese e da altri soggetti. Il principale ispiratore di questa riforma è il Ministro delle Finanze Vincenzo Visco
Nizza, arrestato dalla Dia di Reggio Calabria, il killer della ‘ndrangheta Natale Rosmini, latitante dal novembre del 1990, quando era sfuggito all’operazione “Santa Barbara”. Ha già diverse condanne, tra cui una per l’omicidio di Ludovico Ligato
Condannato a 19 anni, dalla Corte d’assise di Venezia, Felice Maniero per 9 omicidi ed associazione mafiosa. 12 anni a Vincenzo Zampieri, anch’esso collaboratore di giustizia come Maniero.

16 dicembre: la Banca centrale coreana decide di far fluttuare liberamente il won


17 dicembre: Roma, approvata la legge che delega al Governo il compito di emanare entro sei mesi i decreti con le norme necessarie per dare attuazione alle direttive comunitarie sul passaggio alla moneta unica europea (Euro)

Parigi,gli Stati membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) e cinque Paesi non membri (Argentina, Brasile, Bulgaria, Cile e Repubblica Slovacca) firmano la Convenzione sulla lotta contro la corruzione dei funzionari pubblici stranieri nelle transazioni commerciali internazionali. Lo scopo è l’armonizzazione delle legislazioni dei vari Stati sul tema. Si punta soprattutto al rafforzamento della mutua assistenza giudiziaria, alla particolare attenzione riservata al rispetto delle norme contabili e infine ci si affida a meccanismi di verifica e valutazione periodica: per il resto, si riprendono i contenuti delle raccomandazioni precedenti, rivisti con una sapiente opera di aggiornamento e razionalizzazione
Palermo, emessi 5 ordini di custodia durante le indagini sulle attività di Baldassare Di Maggio e, in particolare per avere pilotato gli appalti. Latitante Salvatore Genovese, ritenuto il nuovo capomafia di San Giuseppe Jato. Ricostruiti anche una serie di omicidi e tentati omicidi compiuti dai killer di Di Maggio per fare il vuoto attorno ai Brusca.
Brindisi, arrestata Maria Rosaria Buccarella, ritenuta capo di uno dei più forti clan della Sacra corona unita. Con lei sono state arrestate altre 3 donne che avrebbero favorito la sua latitanza
Sequestrati ai fratelli D’Anna di Terrasini (Pa), già in carcere per associazione mafiosa, beni per oltre 200 miliardi
Emessi dai magistrati di Venezia 15 ordini di custodia cautelare per militari della Guardia di Finanza, imprenditori e professionisti veneti, accusati di corruzione e concussione. Si tratta di un giro di miliardi di tangenti. Uno degli arrestati è il colonnello Mario Petrassi, dal ’93 al ’96 comandante del nucleo regionale di polizia tributaria e collaboratore del sostituto Carlo Nordio nelle indagini sulle cooperative rosse


18 dicembreRoma, approvata la legge sul «riordino delle imposte personali sul reddito al fine di favorire la capitalizzazione delle imprese», che introduce la cosiddetta Dual Income Tax. Con questo nuovo tipo di tassazione si stabilisce che il reddito prodotto dalle persone giuridiche potrà essere tassato con aliquote IRPEG differenti, una ridotta del 19 per cento ed una ordinaria del 37 per cento. Il reddito prodotto da tali soggetti, in altre parole, viene suddiviso in due parti, una che rappresenta la remunerazione ordinaria del capitale investito e quindi soggetta ad aliquota ridotta, l’altra parte, invece, calcolata per differenza, subirà l’applicazione dell’aliquota ordinaria.Tale meccanismo è volto a diminuire la pressione tributaria sulle società di capitali, favorendo quelle più capitalizzate, e quindi per conseguenza la capitalizzazione delle stesse
Cesare Previti invia una lettera ai deputati in cui attacca i magistrati del pool di Milano, affermando: «l’ordinanza di custodia cautelare ha ormai lo scopo dichiarato di seppellirmi in una prigione perché io la smetta di denunciare le illegalità di un ufficio deviato del sistema giustizia».
Nella Risoluzione del Consiglio del parlamento europeo «concernente una strategia comunitaria per promuovere la produzione combinata di calore e di elettricità» si stabilisce che la «produzione combinata calore/energia costituisce un impiego efficiente delle risorse energetiche e può pertanto contribuire in modo sostanziale alla riduzione delle emissioni di CO2». Il Consiglio ritiene che l’impiego efficiente dell’energia prodotta dalla cogenerazione può apportare grossi benefici non solo alle politiche ambientali dell’Unione ma anche alla competitività dei singoli Stati membri nonché alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico.
Viene anche indicato agli Stati membri che, in questo settore, l’obiettivo da raggiungere «è l’elaborazione di una strategia per assicurare il raddoppio della quota globale della cogenerazione nella Comunità entro il 2010». Fra le varie misure da porre in atto per concretizzare tali obiettivi, gli organismi statutari dell’Unione Europea indicano l’internalizzazione dei costi esterni e dei vantaggi ambientali e il controllo dell’impatto della liberalizzazione dei mercati comunitari dell’energia


19 dicembrePalermo,  cerimonia, durante la seduta del Consiglio regionale dell’Ordine, per la consegna della tessera di giornalista alla memoria a Peppino Impastato. 
Gianni De Gennaro è nominato vice capo vicario della Polizia. Al suo posto, come vice capo e dirigente della Criminalpol, va Rino Monaco. Gaetano Piccolella, vice capo uscente, è nominato Commissario antiracket e usura
Roma, approvato in via definitiva la legge che regolerà l’utilizzazione delle videoconferenze per le deposizioni dei collaboratori di giustizia.
Roma, confermati dalla Cassazione gli ergastoli per Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco e Bernardo Brusca, per gli omicidi di Giuseppe Montana, Ninni Cassarà e Roberto Antiochia.
Revocato dal Gip di Palermo il divieto di soggiorno per padre Mario Frittitta, accusato di favoreggiamento nei riguardi di Pietro Aglieri. Il giorno dopo, durante la messa, padre Frittitta dirà di non gradire la presenza dei giornalisti che «non devono fare il loro lavoro sulla (sua) pelle» e fotografi e giornalisti verranno cacciati dalla chiesa a spintoni da alcuni “fedeli”. La stampa riporta le parole di uno di essi: «Voi qui non entrate. Siete infami. Vi dovrebbero tagliare la gola». Alcuni sacerdoti carmelitani, confratelli di Frittitta, prendono le distanze dall’accaduto, ma il loro documento viene bloccato dai superiori.

20 dicembre: Richiesto dal pool di Milano il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi, Cesare Previti, Attilio Pacifico e Renato Squillante in seguito all’inchiesta sulla corruzione di alcuni magistrati romani.
Chiesto dalla Procura di Palermo il rinvio a giudizio per l’ex senatore di Alleanza nazionale Filippo Alberto Scalone, accusato di concorso in associazione mafiosa e bancarotta fraudolenta.
Trovato nelle campagne di Riesi (Cl) il cadavere del pregiudicato Giuseppe Pasqualino.


22 dicembrePalermo, al processo con il rito abbreviato contro 10 persone accusate da diversi collaboratori di appartenere alle cosche mafiose palermitane della Noce e di Porta Nuova, 5 di loro vengono assolte perché le dichiarazioni dei collaboratori non avrebbero trovato riscontri. Gli altri 5 imputati, imprenditori accusati di gestire il patrimonio dei mafiosi, sono stati condannati a pene da due a sei anni. Confiscati beni per quasi 100 miliardi di lire a Raffaele Ganci, Totò Riina, Salvatore Cucuzza, Salvatore Cancemi, Francesco Paolo Anzelmo e a loro prestanome.


23 dicembre: conferiti alle Regioni e da queste alle Province le funzioni ed i compiti in materia di mercato del lavoro. Il decentramento ha lo scopo di portare in capo ad un unico soggetto istituzionale l’insieme delle attività volte a favorire un più efficace incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Tali attività comprendono l’orientamento scolastico e professionale, la formazione professionale ed il collocamento

Assolto dal Tribunale di Caltanissetta il giudice palermitano Giovanni Barrile, che era stato accusato dal collaboratore di giustizia Salvatore Cancemi di avere ricevuto regali (in capi di abbigliamento) per decine di milioni prima del processo d’appello del terzo maxiprocesso di cui era presidente. Il presunto mafioso Giuseppe Andronico, il commerciante Vittorio Di Maio e l’avvocato Santi Mocciaro che, secondo Cancemi, avevano partecipato al tentativo di corruzione, sono stati condannati a sei anni.
Sequestrati per ordine della Procura di Marsala (Tp) beni per 100 miliardi all’ex banchiere Baldassare Scimemi, sospettato di avere legami con la mafia.


24 dicembre


25 dicembre


27 dicembreCatania, scarcerato per diminuite esigenze di custodia cautelare, Vincenzo Santapaola, il figlio del capomafia che era stato arrestato quattro anni fa con l’accusa di associazione mafiosa. Resta in carcere per la stessa imputazione il fratello Francesco.


29 dicembreRoma, la Procura chiede al giudice per le indagini preliminari di disporre l’archiviazione dell’inchiesta sull’esistenza di strutture segrete o di massoni “coperti” a suo tempo avviata dalla Procura della repubblica di Palmi e successivamente trasferita per competenza al Tribunale di Roma. La richiesta è accolta e l’indagine archiviata.

La Procura nazionale antimafia, d’accordo con la Procura distrettuale di Bari e con la Procura generale di Albania, ha aperto un’inchiesta sui traffici illeciti tra l’Italia e l’Albania. Si parla anche del ruolo di clan mafiosi nell’emigrazione clandestina di curdi ed albanesi.


30 dicembreNapoli, arrestata dalla Dia Carmela Frezza De Rosa, vedova del boss della Nicola Nuzzo. Deve scontare una condanna definitiva a sei anni per associazione camorristica. Era stata accusata di avere fatto uccidere il marito per gestire autonomamente l’attività del clan. Assolta dall’accusa di omicidio, le era stato comunque riconosciuto un ruolo di primo piano nel clan dopo la morte del marito
Chiesto dalla Procura di Messina il rinvio a giudizio per 6 persone accusate di essere coinvolte, a vario titolo, nell’uccisione della giovane Graziella Campagna avvenuta il 14 dicembre dell’85. Accusati come responsabili dell’uccisione sono Gerlando Alberti junior e Giovanni Sutera, già in carcere per altri reati. Le altre quattro persone sono accusate di favoreggiamento. Secondo 7 collaboratori di giustizia la causa dell’uccisione sarebbe stata un’agendina, dimenticata da Alberti (latitante sotto falso nome a Villafranca in provincia di Messina) nella tasca di una giacca mandata nella lavanderia in cui lavorava la ragazza, che l’aveva trovata. Alberti l’avrebbe uccisa preoccupato che la ragazza dicesse qualcosa al fratello carabiniere.


31 dicembreGenova, termina il processo ad appartenenti alla cosca nissena guidata da Giuseppe “Piddu” Madonia accusati di associazione mafiosa e di omicidio. Condannati all’ergastolo per omicidio lo stesso Madonia, i fratelli Salvatore e Gaetano Fiandaca (capi della propaggini genovese della cosca), i fratelli Davide, Nunzio ed Alessandro Emmanuello, Rocco Ferlenda e Luigi La Cognata. E’ la prima volta che viene riconosciuta da un tribunale l’esistenza della mafia a Genova. In primo grado i Fiandaca e gli Emmanuello erano stati assolti dall’accusa di associazione mafiosa. I giudici della Corte d’appello hanno rinviato gli atti alla Procura perché riformuli l’accusa di associazione mafiosa alla luce degli elementi nuovi emersi durante il processo.
Depositate le motivazioni della sentenza con cui il Tribunale di Palermo l’estate scorsa aveva condannato a otto anni il commercialista Giuseppe Mandalari e assolto la moglie, Maria Concetta Imbraguglia. L’imputato viene riconosciuto colpevole di concorso in associazione mafiosa e di riciclaggio di denaro della mafia (imputazioni di cui era stata accusata anche la moglie), ma viene ridimensionato il suo ruolo come massone, in quanto non si sono trovate prove di infiltrazioni mafiose nelle logge a cui il commercialista era iscritto


Fine anno: si viaggia di più ma la bilancia turismo è attiva. Si spende meno ma non per le vacanze. E’ aumentata ancora nei primi otto mesi del 1997 la spesa degli italiani per viaggi all’estero, controbilanciata però dal crescere della spesa turistica estera nel nostro Paese. Il risultato della bilancia turistica a fine agosto ha fatto registrare un segno positivo per 15.909 miliardi, pari allo 0,6 per cento in più, risultato di 35.623 miliardi di crediti (più 7,9%) mentre i debiti ammontano a 19.714 miliardi (più 14,5%). Lo rende noto la Banca d’Italia ricordando come nel 1996 il saldo fosse stato leggermente migliore, pari a 15.814 miliardi

1997    1 gennaio – 30 giugno