Gennaio: avvocati, giornalisti e alcuni imputati ricevono anonimamente un cruciverba già compilato, con nomi, allusioni e sigle legate alle amicizie pericolose di Di Pietro [“San Siro”, “Rea”, “Gorrini”, “Atm” (…)]
Roma, il Pm Leonardo Frisani, titolare del procedimento per bancarotta di un’agenzia di viaggio, la Miura Travel, scopre che nella stessa sono implicati alcuni funzionari del SISDE, già indagati per lo scandalo dei fondi riservati del servizio segreto civile
1 gennaio: Città del Vaticano, XXVI giornata mondiale della Pace: il messaggio di papa Giovanni Paolo II
Quale persona di buona volontà non aspira alla pace? Essa è oggi universalmente riconosciuta come uno dei valori più alti da ricercare e difendere. Eppure, mentre si dilegua lo spettro di una guerra micidiale tra blocchi ideologici contrapposti, gravi conflitti locali continuano ad infiammare varie regioni della terra. In particolare, è sotto gli occhi di tutti la situazione drammatica in cui versa la Bosnia Erzegovina, dove gli eventi bellici continuano a mietere ogni giorno nuove vittime, specialmente tra l’inerme popolazione civile, e a causare danni ingenti alle cose e al territorio. Nulla sembra potersi opporre alla violenza dissennata delle armi: né gli sforzi congiunti a favore di una tregua effettiva, né l’azione umanitaria delle Organizzazioni Internazionali, né l’implorazione di pace che si eleva coralmente dalle terre insanguinate dai combattimenti. La logica aberrante della guerra prevale, purtroppo, sui ripetuti ed autorevoli inviti alla pace (…)
continua in http://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/messages/peace/documents/hf_jp-ii_mes_08121992_xxvi-world-day-for-peace.html
1 gennaio: costituzione dell’Unione Europea. Abolite le barriere doganali tra i singoli Stati
La Cecoslovacchia si divide: nascono la Repubblica Federale Ceca e la Slovacchia
Palermo, arrestato il boss Aldo Madonia, esponente dell’omonima famiglia mafiosa del mandamento di Resuttana http://www.palermotoday.it/cronaca/sequestro-beni-aldo-madonia.html
2 gennaio: le stime dell’Ocse prevedono un’ulteriore crescita della disoccupazione in Italia. Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile i numeri (mentre le imprese continuano a chiedere maggiore flessibilità) sono già molto preoccupanti: è disoccupato il 40% dei giovani nel sud e il 15% nel centro- nord
Ginevra, inizia la Conferenza internazionale sulla ex Yugoslavia, cui partecipano rappresentanti delle parti in conflitto, Cyrus Vance per l’Onu e David Owen per la Cee
3 gennaio: Mosca, Boris Eltsin e George Bush firmano il nuovo accordo sulla diminuzione delle armi strategiche
4 gennaio: Roma, il capo della polizia Vincenzo Parisi conferma la notizia di un attentato predisposto contro Leoluca Orlando, nei giorni precedenti il Natale. Il leader della Rete commenta “Io non sono tanto un pericolo diretto per la mafia, quanto per la politica che protegge i mafiosi; più per Andreotti che per Totò Riina”Pavia, si suicida Roberto Spallarossa, coinvolto nell’indagine sugli appalti nella sanità
Arese (Milano), la Fiat licenzia i leader del Cobas, Corrado Delle Donne e Renzo Canavesi ed altri 4 operai
5 aprile: crollo della lira a seguito di manovre speculative statunitense e fughe di capitali: il dollaro chiude a 1.534 lire e il marco a 924
Il quotidiano Il Manifesto scrive che a Milano, per sgomberare piazza Duomo da immigrati e clochard “con una solerzia che rasenta il sadismo”, sono state rese inagibili nella metropolitana “le grate di aerazione che in tempi freddi diventano meta di barboni che sfruttano l’aria calda che arriva da sotto”6 gennaio: Roma, rubata una valigetta del professor Gunno Gunnwall, uno dei periti nominato dal giudice Priore nell’inchiesta sulla strage di Ustica, contenente la perizia radar ed alcuni floppy con altri dati
8 gennaio: Bettino Craxi, segretario del partito socialista ed ex presidente del Consiglio, riceve dai giudici milanesi un secondo avviso di garanzia. Accusato di corruzione e violazione del finanziamento ai partiti, deve rispondere di altre due tangenti: trecento milioni di lire per i lavori di riconversione della centrale nucleare di Montalto di Castro pagati a nome di una cordata di imprese da Enzo Papi, ex amministratore delegato della Cogefar Impresit; duecentottanta milioni sborsati da un altro gruppo di aziende per gli interventi in Valtellina dopo la frana dell’87
Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), ucciso il corrispondente del quotidiano La Sicilia, Giuseppe Alfano. Aveva denunciato, tra l’altro, le speculazioni dell’Aias (Associazione per l’assistenza agli spastici) di Milazzo. Per il suo omicidio, sarà arrestato il mafioso Giuseppe Galletti e coinvolto nell’inchiesta il presidente dell’Aias
Per saperne di piùwww.wikiwand.com/it/Beppe_Alfano#/CITEREFFondazione_Progetto_Legalit%C3%A0
www.giornalistiuccisi.it/storie/giuseppe-alfano/
9 gennaio: Roma, arrestati il commissario dell’Ente Eur e un’altra persona, nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti legate ad appalti per le pulizie
11 gennaio: ucciso a Bruxelles, con una coltellata al cuore, Roberto Boemio, ex generale dell’Aeronautica. Era in servizio nel 1980 alla 3a regione aerea di Martina Franca. Potrebbe essere una delle morti misteriose che si susseguono fra coloro che hanno avuto un qualche ruolo nella storia dell’abbattimento del DC-9 nei cieli di Ustica. Dopo il congedo curava gli interessi dell’Alenia negli ambiti Nato
Roma, Bettino Craxi chiede una Commissione d’inchiesta parlamentare per indagare le vicende legate al finanziamento pubblico ai partiti. La proposta è respinta a larga maggioranza. Il Pds presenta una mozione di sfiducia al governo Amato
12 gennaio: Roma, il Consiglio dei ministri approva un disegno di legge che abolisce il ministero delle Partecipazioni Statali e vara il decreto che modifica la legge Jervolino – Vassalli: l’assunzione di stupefacenti, pur restando illecita, è d’ora in avanti punita con solo sanzioni amministrative
Roma, il ministro della Giustizia Claudio Martelli trasmette alla Camera dei deputati la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi, relativa all’avviso di garanzia notificato a quest’ultimo il 15 dicembre 1992. La richiesta, firmata da Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo, Gerardo D’Ambrosio, Francesco Saverio Borrelli, riguarda due distinte fattispecie: la prima relativa a circa 15 miliardi finiti nelle casse del Psi nazionale, operazione della quale il segretario socialista è considerato dai magistrati milanesi il regista occulto; la seconda, 21 miliardi di ‘contabilità nera’ transitata attraverso Silvano Larini per la quale i magistrati non escludono la destinazione personale. nel pomeriggio, l’ufficio stampa del Psi dirama una dichiarazione di Bettino Craxi relativa alla richiesta di autorizzazione a procedere: “Leggo che sono state scritte 123 pagine per sostenere un’accusa contro di me. Non intendo mancare di rispetto a nessuno ma ritengo che ne saranno sufficienti molte meno per dimostrare la sua totale infondatezza. Nei miei confronti è in corso un‘azione che ha un carattere essenzialmente persecutorio, contro la quale è mia ferma intenzione difendermi nel modo più ampio possibile”
14 gennaio: Roma, via libera dal Parlamento per 12 autorizzazione a procedere. Tra gli inquisiti l’ex ministro dei Trasporti Carlo Bernini (Dc), il segretario amministrativo della Dc Severino Citaristi e il parlamentare socialista Sisinio Zito.
15 gennaio: Parigi, i rappresentanti di 130 paesi firmano il trattato sulla interdizione delle armi chimiche
Palermo, arrestato al termine di una latitanza trentennale Totò Riina, capo del clan dei Corleonesi e di Cosa Nostra. Lo stesso giorno Giancarlo Caselli inizia la sua attività di Procuratore capo a Palermo
Milano, arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione politica Giovanbattista Zorzoli – già responsabile del settore energia del Pci, membro del consiglio di amministrazione dell’Enel e attualmente presidente della Elettrogeneral – il socialista Bartolomeo De Toma e il repubblicano Pierfranco Paletti
18 gennaio: il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, firma il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Gioia Tauro (Reggio Calabria), per sospetto inquinamento mafioso
Intervistato dal Gr1, il capitano russo Anatoli Ivanov, già appartenente ai servizi d’informazione delle Forze armate (Gru), dichiara che il gruppo di lavoro cui partecipò egli stesso dopo la strage di Ustica arrivò alla conclusione che ad abbattere il Dc 9 fu “un missile di un aereo della marina militare degli Stati uniti, durante una manovra a fuoco” non deliberata. Aggiunge anche che un sommergibile russo si trovava nell’area “in servizio di sorveglianza”22 gennaio: Roma, il governo emana un decreto legge in base al quale tutti i contratti dei dipendenti pubblici saranno basati sul diritto privato, non più su quello amministrativo. Il Sole 24 ore, commenta: “Nella grande famiglia del pubblico impiego, luogo d’elezione dell’irresponsabilità, entra per la prima volta il concetto di correlazione tra lavoro e risultato. Un’ovvietà per chi è abituato a ragionare sul metro delle azienda private”
24 gennaio: Craxi chiede che si apra un’inchiesta parlamentare sul finanziamento di tutti i partiti
Giovanni Manzi, dirigente socialista ed ex presidente della Società aeroportuale di Milano, latitante dal 10 giugno 1992, è arrestato dopo essere stato espulso da Santo Domingo
29 gennaio: in quella che secondo i magistrati è «la giornata più importante dell’inchiesta Mani pulite dall’arresto di Mario Chiesa», Bettino Craxi riceve il suo terzo avviso di garanzia, in cui gli vengono contestati otto capi d’accusa: quattro concorsi in concussione, una corruzione, tre violazioni della legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Avviso di garanzia anche per Gianni De Michelis: concussione e finanziamento illecito insieme al deputato socialista Paris Dell’Unto e al senatore dc Giorgio Moschetti; concussione per Severino Citaristi (dc, sesto avviso), finanziamenti illeciti per Bruno Tabacci (Dc). Vengono inoltre eseguiti sette arresti: il più illustre fra gli ammanettati è Ugo Finetti, socialista, ex vicepresidente della Regione Lombardia, accusato di concussione e corruzione.
Roma, perquisita la sede nazionale del Psi
31 Gennaio: il presidente del Senato Spadolini dichiara: “(…) Viviamo in un momento pericoloso, non posso escludere neanche l’ipotesi di azioni destabilizzanti e violente”.
2 Febbraio: nel corso di un’udienza dell’antimafia, il capo della polizia, Vincenzo Parisi, difende il funzionario del SISDE Bruno Contrada, arrestato a Palermo per associazione mafiosa il 23 dicembre 1992.
3 Febbraio: Bettino Craxi, segretario del Psi ed ex presidente del Consiglio, riceve il quarto avviso di garanzia: stavolta l’atto di accusa si basa sulle dichiarazioni di Valerio Bitetto, ex consigliere d’amministrazione dell’Enel in quota socialista che ha raccontato i meccanismi dei pagamenti delle tangenti spiegando che alcune mazzette (7 miliardi) destinate al Psi venivano versate su un conto a Singapore. Replica di Craxi: «Bitetto è un cretino». Nuovi avvisi di garanzia anche per i socialisti Paolo Pillitteri e Giorgio Gangi (ex segretario amministrativo) e per il cassiere dc Severino Citaristi. Antonio Savoia, 51 anni, capogruppo del Pri alla Regione Lombardia, tenta di togliersi la vita con una miscela di alcol e barbiturici: lo trovano in coma nella sua macchina in una stradina nell’hinterland milanese, non è in pericolo di vita
I telefoni di Michele Finocchi e Gerardo Di Pasquale, alti funzionari del SISDE, vengono messi sotto controllo dall’autorità giudiziaria. I due sono al centro dell’inchiesta del sostituto procuratore Frisani, che indaga sui fondi riservati del servizio segreto civile
4 febbraio: la richiesta della Guardia di Finanza (ovvero del sostituto procuratore della Repubblica di Milano Gherardo Colombo) alla Camera di acquisire copie dei bilanci del Psi suscita polemiche: il fallito blitz aveva per obiettivo il reperimento di carte ufficiali sui bilanci socialisti dal 1985 al 1991, materiale che, almeno fino al 1990, chiunque può ottenere consultando gli archivi di Montecitorio
5 Febbraio: la Corte di Cassazione respinge il ricorso presentato da Bruno Contrada. Resterà in carcere 31 mesi.
Il pentito di mafia Gaspare Mutolo, ascoltato dalla Commissione antimafia, ribadisce le sue accuse contro Salvo Lima (si incaricava di addomesticare i processi agli uomini di Cosa Nostra), al giudice Domenico Signorino, morto suicida (colluso con la mafia), a Bruno Contrada e al giudice Corrado Carnevale (“una garanzia” per Cosa Nostra).
7 febbraio: si costituisce il faccendiere socialista Silvano Larini. 57 anni, latitante dal 18 maggio 1992 (“Il latitante d’oro di Tangentopoli”), titolare del Conto Protezione appartenente al Psi per il quale la magistratura svizzera ha accolto il 22 gennaio la richiesta di rogatoria dei giudici milanesi, si costituisce. È praticamente certo che il suo arrivo nasce da una “trattativa” fra giudici e difesa, tutto lascia supporre che sia pronto a parlare: nel primo avviso di garanzia spedito a Bettino Craxi, la metà dei reati contestati al segretario Psi erano considerati “in concorso” con Larini e le due posizioni sono intimamente legate
10 febbraio: Florio Fiorini parla ai giudici di Milano del ”Conto Protezione”. Claudio Martelli (Psi) riceve un avviso di garanzia per il crack Ambrosiano e si dimette da Ministro della Giustizia. Pochi giorni dopo esplode il caso Kollbrunner. Vi è coinvolto lo stesso Martelli. Emergeranno connessioni con la vicenda del Conto Protezione e con le forniture degli elicotteri Agusta al Belgio.
11 febbraio: travolto dall’inchiesta Mani pulite Craxi rimette il suo mandato di segretario del Psi. Berlusconi, sgomento, raduna i giornalisti Fininvest ad Arcore e li lancia all’assalto di quel “giudice in cerca di prime pagine”: cioè Di Pietro. Fa il suo esordio la Falange armata (poi sospettata di essere emanazione dei servizi segreti), con le prime minacce contro i magistrati che conducono l’inchiesta Mani Pulite12 febbraio: Roma, riunione al Viminale del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica. Il capo della polizia Vincenzo Parisi esprime pesanti riserve sull’eccessiva durezza del 41 bis e introdotte d’urgenza tra le stragi di Capaci e via d’Amelio, poi trasformate in legge dopo l’assassinio del giudice Borsellino
13 febbraio: Gabriele Cagliari, presidente dell’Eni, riceve un avviso di garanzia per lo scandalo dell’Enimont. L’accusa è “peculato”, i 2.805 miliardi di lire versati per riacquistare le azioni della Montedison paiono ai magistrati una cifra eccessiva (1.000 miliardi di troppo). Avviso di garanzia anche per Sergio Castellari, ex direttore generale del ministero delle Partecipazioni Statali
17 febbraio: Enza Tomaselli, segretaria di Bettino Craxi, è arrestata per concorso in corruzione aggravata: l’ha inguaiata Silvano Larini, ex latitante adesso collaboratore dei giudici che ha raccontato di aver portato «nella stanza accanto a quella di Craxi, in piazza Duomo 19, tangenti per sette-otto miliardi». Interrogata dai giudici, la Tomaselli sostiene che a ritirare quei soldi fu il segretario amministrativo del Psi, Vincenzo Balzamo, morto d’infarto il 2 novembre 1992. L’ex ministro Gianni De Michelis riceve due avvisi di garanzia, uno da Milano e uno da Roma. Craxi dice di aver appreso dai giornali l’invio dell’avviso n° 7
19 febbraio: Francesco De Lorenzo (Pli) si dimette da ministro della Sanità in seguito all’arresto del padre Ferruccio, 89 anni, presidente dell’Enpam, ai domiciliari con l’accusa di aver intascato una tangente di un miliardo e settecento milioniGiovanni Goria (Dc) si dimette da ministro delle Finanze per le voci sul suo coinvolgimento nello scandalo della Cassa di risparmio di Asti («accuse ingiuste, non fondate e neppure argomentate»).Enzo Carra, già portavoce dell’ex segretario della Dc Arnaldo Forlani, è arrestato dai giudici del pool Mani pulite con l’accusa di «aver reso false dichiarazioni durante l’interrogatorio del pubblico ministero»: convocato come testimone dai giudici Di Pietro e Davigo, si è trasformato in detenuto al termine di un interrogatorio durato oltre cinque ore durante le quali i due inquirenti hanno cercato invano di sapere da lui i nomi dei destinatari delle tangenti Enimont
22 febbraio: Francesco Paolo Mattioli, responsabile finanziario della Fiat, e Antonio Mosconi, amministratore delegato della Toro Assicurazioni, sono arrestati su richiesta dei giudici di Milano: l’accusa è di concorso in corruzione e violazione della legge sul finanziamento ai partiti. A tirarli in ballo è stato Maurizio Prada, cassiere milanese delle mazzette dc, il filone è quello delle tangenti sul sistema dei trasporti. In un comunicato la Fiat parla di «vivo stupore» per gli arresti ed esprime a Mosconi e Mattioli «piena solidarietà» ribadendo «l’assoluta convinzione che i due dirigenti dimostreranno al più presto la completa estraneità a ogni circostanza venga loro addebitata»
24 Febbraio: Zola Predosa (Bologna), la banda della Uno bianca uccide Massimiliano Valenti che era stato testimone della rapina appena compiuta alla filiale locale del Credito Romagnolo.
25 febbraio: Roma, raggiunto da un avviso di garanzia per violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, Giorgio La Malfa si dimette da segretario del Pri.
L’ingegner Giampiero Pesenti, uno dei big della finanza italiana, è arrestato per le mazzette promesse nel 1983 dalla Franco Tosi a Dc e Psi (7 miliardi a testa, respinge le accuse)
Roma, in aperta campagna, a Sacrofano, è trovato “suicidato” il dirigente dell’EFIM Sergio Castellari, coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti pagate per la fornitura di elicotteri Augusta al Belgio. Scomparso il 17 febbraio, Castellari è morto per un colpo di pistola, la testa morsa dagli animali rende difficile l’individuazione del foro del proiettile. Resta da stabilire se si sia trattato di suicidio o omicidio. Orazio Savia, il giudice che lo accusava, dichiara sconvolto: «Non farò più il pubblico ministero. La giustizia è così: se si imbatte in un soggetto debole, lo stritola. Lo riduce e ti riduce, in qualche occasione, in condizioni drammatiche (…)»
26 febbraio: New York, esplosione di un autobomba nel parcheggio sotterraneo del World Trade Center. I morti sono 6, i feriti 1042. E’ questo il primo attacco del terrorismo islamico nel cuore degli Stati Uniti. La bomba contenuta nell’auto risulta composta da una miscela di nitrato e nafta, lo stesso tipo di ordigno la cui preparazione è illustrata nei manuali della CIA. La notevole quantità di esplosivo usata avrebbe dovuto far implodere le torri provocando migliaia di vittime. Per questo attentato sarà condannato lo sceicco cieco Ahmed Yassin Ramadan.
27 febbraio: la prima sezione penale della Cassazione annulla 13 arresti nei confronti dei presunti mandanti dell’omicidio di Salvo Lima.
28 febbraio: Stati Uniti, un gruppo di agenti, provvisto di un mandato della magistratura, è accolto a fucilate dai seguaci di Vernon Howell, asserragliati in un ranch alla periferia di Waco, nel Texas. Quattro poliziotti muoiono insieme ad alcuni membri della setta; i feriti sono almeno 20. Vernon Howell, 33 anni, che si fa chiamare anche David Koresh, è il capo dei Davidici, una setta fuoriuscita dalla Chiesa avventista del settimo giorno. Complessivamente nel ranch ci sono 95 persone, tra cui 25 bambini, 17 dei quali di età inferiore ai 10 anni.
Febbraio: Turkmenistan, la società Bridas ottiene il permesso di sfruttamento dei giacimenti di petrolio e di gas di Kemir. L’accordo prevede una ripartizione dei profitti con il governo turkmeno sulla base di un rapporto 75 a 25 a favore della Bridas. L’anno precedente aveva chiuso un accordo analogo (con rapporto di divisione dei profitti di 50 a 50) per lo sfruttamento del gas per il blocco Yashlar. In marzo il presidente Niyazov è in visita ufficiale negli Stati Uniti. Tra l’altro assume l’ex consigliere per la sicurezza del presidente Reagan, Alexander Haig, per condurre una campagna per incoraggiare gli investimenti americani in Turkmenistan e modificare la posizione americana sugli oleodotti via Iran.
1 marzo: arrestato Primo Greganti, ex funzionario del Partito Comunista per aver incassato sul proprio conto corrente (denominato Gabbietta) i soldi di una tangente destinata, secondo Lorenzo Panzavolta (gruppo Ferruzzi), al Pci. Per quattro mesi Greganti – passato alle cronache come “il compagno G” – tace, nega ogni coinvolgimento del partito, adduce una sua consulenza per la Ferruzzi in Cina, sostiene di essersi comprato casa con quei soldi
I giudici di Bologna fanno arrestare Michele De Mita, fratello di Ciriaco, per le vicende legate alla ricostruzione in Irpinia
2 marzo: dopo l’arresto del fratello Michele, Ciriaco De Mita (Dc) si dimette dalla presidenza della Commissione Bicamerale per le riforme istituzionali. Al suo posto è eletta Nilde Jotti (Pds)
4 marzo: il portavoce di Arnaldo Forlani, Enzo Carra, arrestato per falsa testimonianza, viene condotto dal carcere al tribunale con gli schiavettoni ai polsi, insieme ad altri arrestati. La foto del suo ingresso in aula suscita un vasto clamore. Il Tribunale convalida l’arresto, dispone la custodia in carcere e decide per il giudizio per direttissima; la pubblica accusa nega il consenso al rito abbreviato (che prevede uno sconto di pena). Il processo si celebra all’inizio di marzo e Carra riprende ad alternare limitate ammissioni con decise negazioni. Alla fine è condannato in primo grado a due anni con la sospensione condizionale per false dichiarazioni al pubblico ministero (la richiesta dell’accusa era di due anni e sei mesi). Per i giudici, la reticenza di Carra sulla questione della maxi tangente Enimont è una “grave condotta antigiuridica” per “assicurare l’impunità a colpevoli di corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito”. In secondo grado la Corte d’appello concede a Carra il rito abbreviato, con relativo sconto che fa scendere la pena a 1 anno e 4 mesi (la richiesta dell’accusa era stata di 2 anni e 8 mesi). La sentenza, del 28 giugno 1994, riconosce a Carra “un raro senso della dignità quando conferma di essere stato e di essere ancora amico di Moro” ma ribadisce la gravità dei fatti e del comportamento omertoso tenuto da Carra. In terzo e ultimo grado, il 5 aprile 1995 la Corte Suprema di Cassazione conferma la sentenza di condanna.
5 marzo: Roma, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro della Giustizia Conso, vara la soluzione politica per Tangentopoli, depenalizzando il reato di finanziamento illecito ai partiti e prevedendo sanzioni amministrative con la restituzione triplicata delle tangenti e un’interdizione dai pubblici uffici da tre a cinque anni. Manifestazioni di protesta contro il provvedimento che viene considerato “un colpo di spugna”
7 marzo: il presidente della Repubblica Scalfaro non fìrma i decreti del governo in materia di Tangentopoli. Il procuratore capo di Milano Borrelli esprime a nome di tutti i giudici di Mani pulite un netto dissenso rispetto ai decreti varati dal governo per uscire da Tangentopoli
9 marzo: arrestato Gabriele Cagliari, presidente dell’Eni: l’accusa del pool Mani Pulite è corruzione aggravata, 4 miliardi di tangenti pagate dal Nuovo Pignone (Eni) su richiesta dei socialisti Valerio Bitetto e Bartolomeo De Toma per la fornitura di turbine a gas destinate alle centrali Enel. Con Cagliari, che si dimette dall’incarico, è arrestato il presidente del Nuovo Pignone Franco Ciatti
Roma, la Giunta per le autorizzazioni della Camera concede l’autorizzazione a procedere contro Bettino Craxi per tutti i reati contestati: corruzione, violazione della legge sul finanziamento dei partiti, ricettazione. Saranno possibili anche perquisizioni personali e domiciliari. Per il definitivo via libera ai giudici servirà però un altro voto, con scrutinio segreto. in aula
10 marzo: si costituisce il banchiere italo – svizzero Pier Francesco Pacini Battaglia, gestore di una rete internazionale di fondi neri dell’Eni, il cui valore è stimato in 500 miliardi. Questa rete è usata anche per far arrivare finanziamenti a Dc e Psi.
Un deposito clandestino di armi e munizioni contenente mezza dozzina di mitra, tre fucili e migliaia di cartucce viene sequestrato a Firenze in un locale di pertinenza del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) di cui ha avuto la disponibilità il colonnello dei carabinieri Federigo Mannucci Benincasa, fino al 1991 capo di quel Centro di controspionaggio. Il deposito è stato sequestrato in seguito alla segnalazione del proprietario del locale. Mannucci Benincasa è denunciato per detenzione e porto abusivo di armi
15 marzo: Roma, avvisi di garanzia per il segretario del Partito liberale Renato Altissimo. Il giorno successivo si dimetterà dalla carica.
16 marzo: assassinato a Roma Mohammed Hussein Naghdi, rappresentante in Italia dell’opposizione al regime iraniano che fa capo al Cnri (Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana)
25 marzo: Roma, il Parlamento approva il sistema elettorale maggioritario e l’elezione diretta del sindaco per i comuni fino a 15.000 abitanti. Andreotti rinuncia all’immunità parlamentare
27 marzo: Milano, la sostituto procuratore Tiziana Parenti entra nel pool di magistrati di Mani pulite.
I giudici della procura della repubblica di Palermo Gian Carlo Caselli, Guido Lo Forte, Roberto Scarpinato, Gioacchino Natoli accusano Giulio Andreotti di collusione con la mafia e inviano al Senato la richiesta di autorizzazione a procedere. E’ accusato di aver “(…) contribuito alla tutela degli interessi e al raggiungimento degli scopi dell’associazione mafiosa Cosa Nostra”. Le accuse sono di associazione per delinquere e di associazione di tipo mafioso.
29 marzo: Mario Segni abbandona la Dc denunciando che «il tentativo di riformare questo partito dall’interno è senza speranza»30 marzo: il ministro delle Finanze Franco Reviglio si dimette dopo aver ricevuto dal giudice Antonio Di Pietro, al quale si è presentato spontaneamente, un avviso di garanzia per ricettazione: secondo la procura milanese, durante il periodo in cui era presidente dell’Eni avrebbe accettato sei miliardi destinati al Psi di cui conosceva l’illecita provenienza
5 aprile: i democristiani Giulio Andreotti e Arnaldo Forlani sono raggiunti da avvisi di garanzia per violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti: secondo la Procura di Milano il primo avrebbe chiesto all’imprenditore Giuseppe Ciarrapico 250 milioni con destinazione Roberto Buzio, ex segretario di Giuseppe Saragat e tesoriere occulto del Psdi; il provvedimento contro Forlani è stato provocato dalle dichiarazioni dell’ex direttore generale dell’Anas Antonio Crespo, che avrebbe confessato una tangente da un miliardo e 200 milioni “girata” a un uomo di fiducia dell’ex segretario Dc
6 aprile: Tommaso Buscetta, interrogato dai magistrati di Palermo, chiama in causa Giulio Andreotti per l’omicidio di Mino Pecorelli. Le indagini sull’omicidio ripartono. Due giorni dopo il verbale del pentito viene inviato dai pm siciliani a quelli di Roma che il 14 aprile iscrivono Andreotti nel registro degli indagati.
La Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia approva a larga maggioranza la relazione del suo presidente, il deputato comunista Luciano Violane. In essa è scritto che “i rapporti tra istituzioni e mafia si sono svolti per moltissimi anni come relazioni tra due distinte sovranità, nessuno dei due ha aggredito l’altro sinchè questi restava entro i propri confini”, inoltre che “il terreno fondamentale sul quale si costituiscono e si rafforzano i rapporti di Cosa Nostra con esponenti dei pubblici poteri è rappresentato dalle logge massoniche”. In questo quadro “risultano certi i collegamenti di Salvo Lima con uomini di Cosa Nostra. Egli era il massimo esponente in Sicilia della corrente democristiana che fa capo a Giulio Andreotti”. Il successivo presidente della Commissione sarà il deputato di Forza Italia, Tiziana Parenti.
La Procura della repubblica di Napoli chiede l’autorizzazione a procedere nei confronti di Antonio Gava, Paolo Cirino Pomicino, Vincenzo Meo, Alfredo Vito e Raffaele Mastrantuono, tutti parlamentari della Democrazia Cristiana, per il reato di partecipazione ad una associazione per delinquere di tipo mafioso. Dalla documentazione allegata emerge una ipotetica simbiosi tra settori della Dc (Democrazia Cristiana) e criminalità organizzata campana rappresentata dalla Nco (Nuova Camorra Organizzata) di Raffaele Cutolo e della Nf (Nuova Famiglia) di Carmine Alfieri
12 aprile: Valerio Cirillo, 43 anni, consigliere comunale democristiano di Pescara, si suicida gettandosi dal sesto piano. Indagato e poi prosciolto per un appalto che ha mandato in carcere quasi tutto il comitato di gestione della Usl di Pescara di cui faceva parte, lascia un biglietto con scritto: «Sono innocente, non sono un corrotto»
13 aprile: dopo diciotto anni di latitanza viene arrestato a Buenos Aires il terrorista toscano Augusto Cauchi, che in Italia deve scontare 12 anni di carcere per associazione sovversiva e ricostituzione del partito fascista. Per la magistratura della capitale argentina si tratta però di reati politici e quindi l’estradizione in Italia sarà negata. Cauchi tornerà in libertà.
14 aprile: sulla base delle dichiarazioni di Maurizio Abbatino (soprattutto, ma non solo) viene dato il via a Roma all’“Operazione Colosseo”, che porta all’arresto di una settantina di malviventi affiliati alla banda della Magliana. Il mandato di cattura colpisce, tra gli altri, lo stesso Abbatino, Marcello Colafigli, Ernesto Diotallevi, Corrado Iacolare, Antonio Mancini detto “il cassiere della banda”, Fabiola Moretti e alcuni terroristi di estrema destra tra cui Massimo Carminati, Claudio Bracci, Giuseppe Dimitri, Egidio Giuliani e Roberto Nistri.
16 aprile: Roma, il gran maestro del Goi (Grande Oriente d’Italia) Giuliano Di Bernardo si dimette dalla carica e abbandona il Goi creando una nuova organizzazione massonica, denominata Gran Loggia Regolare d’Italia. Motiva la decisione anche con la denuncia “della corruzione nella quale massoni del Goi sono coinvolti”.
18 aprile: successo dei Si in tutti gli otto quesiti referendari promossi dal Partito Radicale (Sistema elettorale Senato, Nomine Bancarie, Ministero Partecipazioni Statali, Legge Droga, Finanziamento Pubblico dei Partiti, Controlli ambientali USL, Ministero Agricoltura, Ministero Turismo). Il referendum per il maggioritario, che riguarda il sistema elettorale del Senato, sostenuto oltre che dai radicali, anche da Mario Segni e dal Pds di Achille Occhetto, viene approvato con l’83% dei voti; quello per la depenalizzazione per il possesso di stupefacenti viene approvato con il 55% dei voti
https://www.wikiwand.com/it/Referendum_abrogativi_in_Italia_del_1993
I risultati: https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=18/04/1993&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
19 aprile: Waco (Texas – Usa), sta per giungere ad un drammatico epilogo l’assedio che polizia ed esercito stanno tenendo dal 28 febbraio (v.) contro un ranch dove sono asserragliati un centinaio di seguaci di Vernon Howell. Si notano movimenti di veicoli blindati nei pressi del quartier generale della setta. Un carro armato apre una breccia nel muro esterno del fortino. La polizia bombarda di candelotti l’interno del ranch nel tentativo – questa è la versione ufficiale – di concentrare gli assediati in una parte della fattoria per poi costringerli ad uscire. Poco dopo una densa colonna di fumo comincia a levarsi dal ranch. La versione ufficiale dell’FBI sostiene che l’incendio sarebbe stato appiccato dagli stessi membri della setta come forma di suicidio collettivo. Alla fine, quando la polizia penetrerà del ranch, troverà 86 corpi carbonizzati. Soltanto nove i superstiti.
21 aprile: il mistero sulle cause della tragedia di Waco sembra trovare una soluzione quando alcuni superstiti negano con forza l’ipotesi del suicidio di massa. Nessuno degli adepti alla setta avrebbe dato fuoco al ranch. Le fiamme sarebbero scaturite quando un carro armato che stava cercando di abbattere le pareti del fortino ha urtato alcuni recipienti di combustibile. L’azione dei carri armati aveva provocato poco prima un crollo della scala interna del fortino, ostruendo il passaggio tra i due edifici principali del complesso ed intrappolando donne e bambini. Ma l’FBI contesta questa versione. A loro avviso l’incendio sarebbe divampato quasi contemporaneamente in tre punti diversi del quartier generale della setta, dopo che alcuni membri, in tenuta militare, erano stati visti spargere combustibile sul tetto. E una prima sommaria ispezione tra i resti del Ranch dell’Apocalisse rivela che alcuni dei seguaci sono stati uccisi a colpi di proiettili. Una ipotesi è che i pretoriani di Koresh abbiano abbattuto col fucile i seguaci che cercavano di mettersi in salvo. Koresh aveva ammassato armi, munizioni e granate per 200 mila dollari. Il ministro della giustizia Janet Reno si assume l’intera responsabilità dell’azione e il presidente Bill Clinton, appoggiandola, definisce ”assurda” la possibilità di dimissioni del ministro
22 aprile: il Presidente del Consiglio Amato si dimette sotto il peso delle inchieste giudiziarie che coinvolgono gli esponenti dei partiti di Governo: è il segnale del crollo del sistema dei partiti costituitosi nel dopoguerra
23 aprile: dopo che il settimanale l’Espresso ha rivelato i colloqui di Cesare Romiti con i magistrati del pool Mani pulite (aperta un’indagine sulla fuga di notizie), l’amministratore delegato della Fiat scrive una lettera al Corriere della Sera per chiarire che da qualche settimana «si sono cominciate a imboccare le vie d’uscita» sulla crisi che sta attraversando il Paese, aggiungendo che dopo un periodo di inerzia di tutte le istituzioni «sono apparse di grande rilevanza le iniziative sviluppate dalla magistratura negli ultimi mesi», «strumento di accelerazione del processo di cambiamento largamente desiderato». Conclusione: «È apparso evidente che il reale interesse di tutti quegli imprenditori che fanno veramente industria sia quello di agevolare il più possibile la piena ricostruzione di quanto avvenuto»
24 aprile: Gino Mazzolaio, 68 anni, ex segretario amministrativo della Dc di Rovigo, si suicida gettandosi nell’Adige poco lontano dalla chiesa di Boara Pisani (Padova). Coinvolto in un’inchiesta su alcuni episodi di corruzione, concussione, turbativa d’asta e violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti (appalti per la costruzione di ospedali in varie località del Veneto), il 16 marzo era stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare firmato dal giudice istruttore del tribunale di Venezia Carlo Mastelloni su richiesta del sostituto procuratore Carlo Nordio. Lascia moglie e due figli, cui dedica un biglietto: «Carissimi, non so più resistere a quanto sta succedendo pur essendo completamente innocente. Vi chiedo scusa per il gesto che sto per compiere, pregherò per voi da lassù»
28 aprile: Carlo Azeglio Ciampi, Governatore della Banca d’Italia, riceve l’incarico di formare un nuovo Governo in cui entrano a far parte anche Ministri del Pds e Verdi. Quando la Camera respinge l’autorizzazione a procedere richiesta dalla Procura di Milano nei confronti di Craxi, Pds e Verdi ritirano i Ministri dal GovernoE’ il primo presidente dei Consiglio non parlamentare della storia della Repubblica
Il governo: http://www.senato.it/leg/11/BGT/Schede/Governi/0020_M.htm
29 aprile: la Camera dei deputati nega per quattro volte l’autorizzazione a procedere contro Craxi. A seguito del voto della Camera si dimettono i tre ministri del Pds e il verde Francesco Rutelli, ministro dell’Ambiente. Terminata la seduta, Craxi raggiunge l’abituale residenza romana all’Hotel Raphael, dove è accolto con un lancio di monetine dalla piccola folla riunita per aspettarlo.
Maggio: esce un libello anonimo, Gli omissis di mani pulite, pubblicato da un misterioso editore irlandese e scritto – lo si scoprirà più tardi – da Filippo Facci. Parla di Di Pietro, dei suoi amici Gorrini, D’Adamo, Rea, Lucibello, Prada, e di un conto corrente acceso in un istituto di credito in Austria.
4 maggio: Roma, il presidente del Consiglio Ciampi sostituisce i quattro ministri dimissionari, nominando Paolo Barile ministro per i Rapporti con il Parlamento, Livio Paladin ministro per le Politiche comunitarie, Franco Gallo ministro delle Finanze, Umberto Colombo ministro per la Ricerca scientifica, e Valdo Spini torna al ministero dell’Ambiente. Riceve il voto di fiducia di Dc, Psi, Pli, Psdi e l’astensione di Pds, Pri, Verdi, Lega Nord
Antonio Fazio è nominato Governatore della Banca d’Italia
5 maggio: dopo le polemiche per i quattro “no” a scrutinio segreto che il 29 aprile hanno sottratto Bettino Craxi alle inchieste del pool Mani pulite, la giunta per il regolamento della Camera introduce il voto palese nell’esame delle autorizzazioni a procedere
7 maggio: la Camera vota la fiducia al governo Ciampi: 309 sì di Dc, Psi, Psdi e Pli, 185 astenuti di Pds, Verdi, Pri e Lega nord e 60 no (Msi e Rifondazione Comunista)
8 maggio: papa Woytila visita la Sicilia occidentale. Ad Agrigento davanti a 100.000 fedeli pronuncia un accorato invito al pentimento ai boss di Cosa Nostra e un appello ai siciliani affinché rifiutino per sempre ogni compromesso con la mafia. L’eco di quel discorso si diffonde in ogni angolo del mondo.
11 maggio: arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti ai partiti, l’ex cassiere del Pci Renato Pollini e Fausto Bartolini, ex direttore del Conaco (il consorzio delle cooperative rosse di costruzioni), accusati di corruzione con l’aggravante di aver violato la legge sul finanziamento dei partiti. I provvedimenti riguardano le tangenti sulle forniture alle Ferrovie tra l’86 e l’88, un sistema descritto da Giulio Caporali, ex consigliere delle Fs condannato per le “lenzuola d’oro”, che ha parlato di contributi pagati dalle Coop e imprese private come Sasib, Ansaldo e Socimi (che avrebbe versato centinaia di milioni su conti esteri del Pci). La segreteria del Pds respinge ogni coinvolgimento
12 maggio: il maresciallo Vincenzo Li Causi viene ucciso da un cecchino mentre è in missione in Somalia. Alla fine degli anni ottanta ha comandato il Centro Scorpione di Trapani che faceva capo all’organizzazione Gladio, istituito dal Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare)
Tutto fini con l’archiviazione, da parte del comitato parlamentare, dei procedimenti di accusa, come si legge negli atti parlamentari del 12 maggio 1993. Tra i firmatari di quegli atti di accusa nei riguardi dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga si leggono i nomi di Ugo Pecchioli e Luciano Violante, di Marco Pannella e Nando Dalla Chiesa, di Giovanni Russo Spena e Sergio Garavini, di Lucio Libertini e Lucio Magri, di Leoluca Orlando e Diego Novelli e tanti altri. Le accuse che il comitato ritenne tutte manifestamente infondate erano in numero di ben 29. Tra queste: a) l’espressione di pesanti giudizi sull’operato della commissione di inchiesta sul terrorismo e le stragi; b) la lettera del 7 novembre ’90 con la minaccia di «sospendersi» e di sospendere il governo onde bloccare la decisione governativa riguardante il comitato su “Gladio”; c) le continue dichiarazioni circa la legittimità della struttura denominata “Gladio” benché fossero in corso indagini giudiziarie e parlamentari; d) la minaccia del ricorso alle forze dell’ordine per far cessare un’eventuale riunione del consiglio superiore della magistratura, nonché del suo scioglimento in caso di inosservanza del divieto di discutere certi argomenti; e) i giudizi sulla Loggia massonica P2, nonostante la legge di scioglimento del 1982 e le conclusioni della commissione parlamentare d’inchiesta; f) la pressione sul governo affinché non rispondesse alle interpellanze, presentate alla Camera nel maggio 1991 da esponenti del Pds; g.) l’invito ad allontanare il ministro Formica dopo le sue dichiarazioni sulla struttura “Gladio”; h) la rivendicazione di un potere esclusivo di scioglimento delle Camere e la sua continua minaccia; i) la minaccia di far uso dei dossier e la convocazione al Quirinale dei vertici dei servizi segreti; 1) il ricorso continuo alla denigrazione, onde condizionare il comportamento delle persone offese e prevenire possibili critiche politiche.
La Corte d’assise di Venezia pronuncia la sentenza nel processo per il commercio illegale di armamenti con l’Iran. Dei quaranta imputati, la metà sono condannati. Tra di essi alcuni cittadini iraniani; Giacomo Pedde, Luigi Carini, Francesco Bignardi e Augusto Calzolari della Bnl (Banca Nazionale del Lavoro); assolti i rappresentanti ministeriali, amnistiati i funzionari del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) Alfredo Battiati, Emilio Migliozzi e Giuseppe Grignolo
Franco Nobili, presidente dell’Iri, è arrestato a Roma per corruzione e violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti: contro il numero uno della più grande holding pubblica i giudici di Mani pulite hanno emesso un mandato con nove pagine di contestazioni per il periodo 1978-1990: tangenti pagate ai partiti per appalti delle centrali Enel di Brindisi e Montalto di Castro
13 maggio: il Senato concede l’autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti di Giulio Andreotti, senatore della Dc (Democrazia Cristiana), chiesta dalla Procura della repubblica di Palermo che lo accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso in riferimento all’attività di Cosa Nostra. Lo stesso Andreotti vota per la concessione.
14 maggio: Roma, ore 21.45: all’ angolo tra via Ruggero Fauro e via Boccioni, nel quartiere residenziale dei Parioli, poco dopo le 21 un’ automobile “Fiat Uno” piena di esplosivo viene fatta saltare causando ingenti danni a un centinaio di appartamenti, tre scuole e una cinquantina di automobili. Obiettivo dell’attentato, il giornalista Maurizio Costanzo
Per saperne di più:www.wikiwand.com/it/Bombe_del_1992-1993www.wikimafia.it/wiki/index.php?title=Fallito_Attentato_di_via_Fauro
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AUDIZIONE DEL DOTTOR PIER LUIGI VIGNA SUI GRANDI DELITTI E LE STRAGI DI MAFIA DEGLI ANNI 1992-1993www.parlamento.it/service/PDF/PDFServer/DF/253244.pdf
Maurizio Costanzo dopo aver finito di registrare la puntata del Maurizio Costanzo Show nel poco distante Teatro Parioli, sale in macchina con la compagna Maria De Filippi seguito dalla scorta. Poco dopo una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplode in via Ruggero Fauro www.youtube.com/watch?v=FTSIYmFYZNk&feature=emb_logo
16 maggio: Carlo De Benedetti ammette il pagamento di 20 miliardi di finanziamenti illeciti a Dc, Psi, Psdi, Pri, dicendosi vittima di “un regime politico prevaricatore”
19 maggio: il sindaco di Genova Claudio Burlando è arrestato con l’accusa di truffa e abuso di atti d’ufficio: è indagato nell’ambito dell’inchiesta per l’opera colombiana del sottopasso di Caricamento, nella zona dell’Expo. Finiscono in carcere anche altre sette persone, tra queste il costruttore edile Emanuele Romanengo, presidente della Sci e del consorzio Irg2, che ha realizzato l’opera. Burlando è raggiunto anche da un secondo ordine di custodia cautelare in relazione a un’altra inchiesta sulla mancata realizzazione di un grande parcheggio in centro
21 maggio: il repubblicano Oscar Mammì, ex Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, è indagato per presunti illeciti compiuti nella concessione delle frequenze televisive. Nell’inchiesta sono coinvolti anche Giorgio la Malfa, leader del Pri, e i vertici Fininvest
27 maggio: Firenze, un furgone stivato di esplosivo viene fatto esplodere nella notte ai piedi della torre medievale che ospita l’Accademia dei Georgofili, nelle immediate vicinanze della Galleria degli Uffizi. L’attentato provoca cinque morti, quasi una trentina di feriti e gravi danni al patrimonio artistico: tre dipinti sono perduti per sempre e 173 restano danneggiati, insieme a 42 busti e 16 statue. Le indagini individuano la matrice mafiosa dell’attentato
Per saperne di più:
Strage di Via dei Georgofiliwww.wikimafia.it/wiki/index.php?title=Strage_di_Via_dei_Georgofiliwww.wikiwand.com/it/Bombe_del_1992-1993
Regione Toscana Centro di documentazione Cultura della Legalità Democraticawww.regione.toscana.it/documents/10180/23646/Documentazione+su+La+strage+di+Via+dei+Georgofili.pdf/2eb8143e-82b1-4ef5-a2f7-a0eae3c61445;version=1.1
AUDIZIONE DEL DOTTOR PIER LUIGI VIGNA SUI GRANDI DELITTI E LE STRAGI DI MAFIA DEGLI ANNI 1992-1993www.parlamento.it/service/PDF/PDFServer/DF/253244.pdf
Attentato di via dei Georgofili – La mafia colpisce anche a Firenze (Filmato RAI Storia)www.raicultura.it/storia/accadde-oggi/Attentato-di-via-dei-Georgofili-083bcf0b-a311-4a99-9e51-2977947ac0ab.html
Strage dei Georgofili 1993-2020. Il ricordo, 27 anni dopo
www.liberainformazione.org/2020/05/24/strage-dei-georgofili-maratona-online-il-26maggio-per-non-dimenticare
www.youtube.com/watch?v=o1nwGi9jquc&feature=emb_logo
27 maggio: archiviata una nuova inchiesta sulla strage di Brescia del maggio 1974
30 maggio:Valle d’Aosta, elezioni per il rinnovo del Conseil de la Vallée
Risultatihttp://www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_in_Valle_d%27Aosta_del_1993
Elettihttp://www.consiglio.regione.vda.it/app/legislature/composizione?id=10
Giugno: Milano, arrestato per tangenti il manager Fininvest, Aldo Brancher.
5 – 20 giugno: crollo delle forze di governo nel primo turno delle elezioni amministrative che coinvolgono 11 milioni di elettori. La Dc che tiene solo al sud, Psi decimato, buon successo del Pds e della Rete, trionfo della Lega nelle prime elezioni dirette dei sindaci. Sono le prime elezioni comunali e provinciali la nuova formula dell’elezione diretta del Sindaco secondo il sistema maggioritario a doppio turno: lo schieramento di sinistra conquista la maggioranza dei Comuni con 72 Sindaci (fra le grandi città: Torino e Catania), la Lega Nord 16 (Milano), come il Msi; la Dc 9 e il Psi 2
8 giugno: la procura di Roma chiede al Senato l’autorizzazione a procedere contro il senatore a vita Giulio Andreotti “in qualità di mandante” dell’ omicidio del giornalista Mino Pecorelli: il reato configurato è omicidio premeditato in concorso con più persone. L’autorizzazione a procedere sarà concessa il 29 luglio. Tra i concorrenti nel delitto l’autorità giudiziaria elenca Gaetano Badalamenti, Giuseppe (Pippo) Calò, Stefano Bontate, Ignazio Salvo e Antonino Salvo (gli ultimi tre deceduti), mafiosi o comunque collegati a Cosa Nostra. Anche la banda della Magliana sarebbe coinvolta nel crimine.
20 giugno: ballottaggio per l’elezione dei sindaci. Marco Formentini (Lega) vince su Nando Dalla Chiesa a Milano; a sorpresa Valentino Castellani supera Diego Novelli a Torino. Enzo Bianco sindaco di Catania di stretta misura su Claudio Fava. Quindici sindaci della Lega al Nord. Affermazione del Pds che conquista 72 comuni su 145. Clamorosa sconfitta Dc: solo sette sindaci su 61 ballottaggi.
25 giugno: su richiesta del sostituto procuratore di Roma Leonardo Frisani viene arrestato Maurizio Broccoletti, ex direttore amministrativo del Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica) e ancora impiegato dall’organismo. L’accusa riguarda di nuovo l’illecita gestione dei fondi del Servizio. Il magistrato ha incriminato Broccoletti svolgendo un’inchiesta sul fallimento della Miura Travel, un’agenzia di viaggi di Roma, in cui sono coinvolti anche Michele Finocchi e Gerardo Di Pasquale, che hanno ancora degli incarichi al Sisde. Così il magistrato ha scoperto l’esistenza dell’inchiesta chiusa nel dicembre 1992 dal suo collega Antonino Vinci, in cui gli stessi erano comparsi come depositari di ingenti somme di proprietà del Servizio, e approfondendo le indagini ha accertato l’esistenza di altri fondi con la stessa origine presso una banca della Repubblica di San Marino. In tutto più di 51 miliardi. Nel giro di qualche settimana saranno arrestati anche Antonio Galati, Michele Finocchi, Gerardo Di Pasquale e Rosa Maria Sorrentino, tutti in attività al Sisde.
29 giugno – 3 luglio: dodicesimo Congresso della Cisl. Vi partecipano 1200 delegati eletti dalle strutture Cisl in rappresentanza di 3.800.000 iscritti. I delegati sono al 50% provenienti dalle strutture orizzontali e al 50% da quelle verticali; geograficamente il 46,2% appartiene al nord, il 19,8% al centro e il 34% al sud.
I lavori vengono aperti nella giornata del 28 giugno dal Segretario generale Sergio D’Antoni con una relazione intitolata Riprogettare il futuro e che affronta i nodi decisivi della situazione istituzionale, politica, sociale ed economica dell’Italia del momento investita dalla cosiddetta bufera di mani pulite. Nella giornata del 30 giugno interviene ai lavori, con una forte e precisa relazione sull’economia italiana e mondiale, il premio Nobel Franco Modigliani che, ricordando l’amico professor Ezio Tarantelli, invita l’Italia “a non farsi rimettere le manette dalla Bundesbank”. Il dibattito intenso di questo particolare congresso della Cisl si conclude con la replica di Sergio D’Antoni che termina il suo discorso con la frase di Bob Kennedy: “Il sogno non si è spezzato (…) il sogno è alla nostra portata”. Il nuovo Consiglio generale, uscito da questa dodicesima assise cislina , si riunisce a Roma il 21 luglio e conferma la leadership di Sergio D’Antoni rieleggendolo Segretario generale con il 94% dei consensi (205 voti su 217 votanti). Raffaele Morese, con 175 voti su 216 votanti, viene rieletto Segretario generale aggiunto. Il Consiglio generale elegge anche la nuova Segreteria confederale che risulta così composta da: Luigi Cocilovo (182 voti), Natale Forlani (174 voti), Augusta Restelli (153 voti), Aldo Smolizza (150 voti), Luigi Viviani (147 voti), Domenico Trucchi (136 voti), Zaverio Pagani (133 voti), Giuseppe Surrenti (131 voti), Questa segreteria si dimetterà dall’incarico nel corso del consiglio generale del 19 luglio 1994. Il consiglio generale del 30 settembre 1994 ,nel contesto del processo di autoriforma destinato a snellire gli organigrammi in vista dell’acceleramento del processo unitario, elegge la nuova segreteria che risulta così composta Giovanni Guerisoli(156 voti); Lia Ghisani(153), Graziano Treré (147), Roberto Tittarelli(134), Natale Forlani (confermato), Luigi Viviani (confermato). Il Consiglio generale del 24 aprile 1996 accoglierà poi le dimissioni di Luigi Viviani candidatosi alle elezioni politiche del 21 aprile ed eleggerà Luigi Cocilovo in segreteria confederale da dove ne era uscito il 19 luglio 1994.
1 luglio: il periodico di estrema destra Orion pubblica un documento in cui il leader del Pcfr (Partito Comunista della Federazione Russa) Gennadij Zjuganov e due suoi collaboratori definiscono “esemplare per la comprensione reciproca tra i popoli russo e italiano” il contributo, tra l’altro, dello stesso periodico e dei suoi collaboratori Marco Battarra, Carlo Terracciano, Claudio Mutti e Maurizio Murelli. Conclude il documento: “La redazione della rivista Orion deve essere considerata come il solo rappresentante politico dell’opposizione russa unificata in Italia”Il presidente dell’Iri Romano Prodi viene interrogato a Milano da Antonio Di Pietro sui rapporti tra l’azienda e i partiti. Ai giornalisti spiega: «Mi sembra ovvio che chi è stato presidente dell’Iri per sette anni venga sentito in qualità di persona informata sui fatti». Prodi, già in carica dal 1982 al 1989, è tornato in carica dopo l’arresto del suo successore Franco Nobili (12 maggio). Dalla porta chiusa i giornalisti sentono Di Pietro che urla «(…) soldi alla Dc (…)»
12 luglio: Berlusconi ordina, con un fax al Giornale, di sparare a zero sul pool. Montanelli e Federico Orlando si rifiutano.
Per ordine dell’autorità giudiziaria di Verona vengono arrestati Franco Freda, Aldo Gaiba, Cesare Ferri, Stefano Stupilli e Michele Wallner, dirigenti e associati del Fronte Nazionale a suo tempo costituito dallo stesso Freda. Denunciato a piede libero Girolamo Fiocca, latitante Mauizio Trotti. Con il procedere dell’inchiesta l’elenco degli inquisiti si allungherà con i nomi di Vincenzo Campagna, Antonio Sisti e Ferdinando Alberti. Le accuse sono ricostituzione del partito fascista e incitamento all’odio e alla discriminazione razziale.
13 luglio: Ginevra, arrestato Giuseppe Garofano, il “Cardinale” della finanza, ex presidente della Montedison ricercato da sette mesi per lo scandalo delle tangenti. Accusato di aver dato 250 milioni alla Dc, gli avvocati dicono che è pronto a parlare «di tutto e di tutti»
17 luglio: il settimanale di Comunion e Liberazione, Il Sabato, pubblica un dossier sulle presunte malefatte di Di Pietro in combutta con gli amici Claudio Dini (ex presidente della metropolitana milanese), Rea, Radaelli, D’Adamo. C’è la garçonnière, c’è il telefonino cellulare, c’è il presunto favoritismo pro Radaelli: tutta roba che tornerà utile più tardi e poi spacciata nuovamente per nuova nel 1997. Manca solo una precisazione: tutti i suddetti sono stati arrestati o inquisiti da Di Pietro e dal pool.
20 luglio: Gabriele Cagliari, ex presidente dell’Eni, detenuto a San Vittore dal 9 marzo nell’ambito dell’inchiesta sull’Eni, si toglie la vita in cella soffocandosi con un sacchetto di plastica. Nella lettera d’addio alla moglie, punta il dito contro pratiche “atte a annichilire e distruggere la persona, non a fare giustizia”. La vedova restituirà alcuni miliardi di tangenti.Alla sede della Dc di piazza del Gesù a Roma arriva un fax: «Democristiani, anche solo uno alla volta, ma suicidatevi tutti. Abbiamo tempo e pazienza. E voglia di godere»
22 luglio: Giuseppe Garofano, ex presidente della Montedison arrestato a Ginevra il 13 luglio, dichiara che i fondi neri della società erano stati istituiti da Raul Gardini per pagare le tangenti dell’Enimont
23 luglio: l’industriale e gran capo della Montedison, Raul Gardini, si uccide con un colpo di pistola nella sua casa di Milano. Nel biglietto d’addio, solo un grazie ai familiari. Nelle ore successive scattano gli arresti preannunciati dalle confessioni di Giuseppe Garofano, ex presidente della Montedison: finiscono in manette quattro manager e collaboratori di Gardini, mentre il quinto sarebbe dovuto essere proprio Gardini. Sono accusati di falso in bilancio, corruzione, violazione del finanziamento ai partiti.
27 luglio: ore 23.14: a Milano, una vettura stivata di esplosivo viene fatta esplodere via Palestro davanti alla Galleria d’arte moderna. L’attentato provoca cinque morti (tre vigili del fuoco, un vigile urbano e un immigrato nordafricano), una trentina di feriti e gravi danni alla Galleria
Per saperne di piùwww.wikimafia.it/wiki/index.php?title=Strage_di_Via_Palestro
27 luglio 1993 Autobombe a Milano e Roma – Controappuntoblog.org
www.controappuntoblog.org/2013/07/27/27-luglio-1993-autobombe-a-milano-e-roma/
27 luglio 1993: tre bombe, dieci morti e il dubbio che non sia stata solo mafia
Un anno dopo l’uccisione di Falcone e Borsellino e due mesi dopo la strage di via dei Georgofili, quello del 27 luglio è il momento più buio della Repubblica. E dalle nuove carte emergono molti nuovi dettaglihttps://espresso.repubblica.it/attualita/2018/07/16/news/il-buio-oltre-le-stragi-1.324917
Faccia da mostro – Giovanni Aiello
Sandro Ruotolo: Faccia da mostro, chi è il poliziotto 007 coinvolto in omicidi, stragi di mafia e altri misteriwww.youtube.com/watch?v=B1-ftFRvAEI
www.referencepost.it/2019/05/25/antonella-chi-lha-vista/
In occasione del ventesimo anniversario dell’attentato di via Palestro a Milano, il Comitato promotore Per non dimenticare ha commemorato le vittime, tra cui tre Vigili del Fuoco dilaniati da un’auto bomba – Associazione Carlo La Catena
www.carlolacatena.it/storia/11/0/In-occasione-del-ventesimo-anniversario-dell%E2%80%99attentato-di-via-Palestro-a-Milano,-il-Comitato-promotore-Per-non-dimenticare-ha-voluto-commemorare-le-vittime,–tra-cui-tre-Vigili-del-Fuoco-dilaniati-da-un%E2%80%99auto-bomba.html
Associazione Carlo La Catena – Videohttps://www.youtube.com/watch?v=rkNRR-L0abo
28 luglio: Roma, due vetture stivate di esplosivo vengono fatte esplodere nelle primissime ore del mattino quasi contemporaneamente a Roma davanti alle chiese di San Giorgio al Velabro e di San Giovanni in Laterano. Gli attentati provocano una ventina di feriti e gravissimi danni al patrimonio artistico. Saranno addebitati a Cosa Nostra.
Per saperne di più
La Via Crucis di Giovanni Paolo II fra le macerie e nel traffico impazzito di piazza San Giovanni www.papaboys.org/quando-giovanni-paolo-ii-pianse-il-28-luglio-del-1993-lattentato-a-roma-in-san-giovanni-in-laterano/
Le bombe di 25 anni fa dirette contro la Chiesa – Antonio Maria Mira per Avvenire del venerdì 27 luglio 2018www.avvenire.it/attualita/pagine/le-bombe-di-25-anni-fa-dirette-contro-la-chiesa
Il prefetto Domenico Salazar viene nominato direttore del Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica). Succede al prefetto Angelo Finocchiaro, dimissionario, travolto dallo scandalo che ha investito il Servizio dopo la scoperta dell’utilizzazione personale dei fondi in dotazione.
3 – 4 agosto: approvazione della legge elettorale che introduce il sistema misto, maggioritario a turno unico con collegi uninominali per il 75% dei seggi, e alla Camera il 25% su base proporzionale, mentre al Senato il 25% viene eletto con sistema dello “scorporo”; per la Camera si definisce uno sbarramento del 4%
10 agosto: trovato il corpo di un bengalese, Iqbal Hossain, sotto un ponte a Grottaferrata (Roma). Dopo tre anni saranno arrestati sette naziskin
24 agosto: Marcello Stefanini, tesoriere del Pds, viene iscritto sul registro degli indagati da Tiziana Parenti. D’Ambrosio però accerta la veridicità della versione di Greganti sulla tangente Ferruzzi. Il pool si riunisce per verificare le prove contro Stefanini e chiede – con l’astensione della Parenti – di archiviare il caso, ma Ghitti ordina nuove indagini. Il caso Stefanini verrà definitivamente archiviato per mancanza di indizi nel 1996 – 1997; nel 1995 verrà fuori che Greganti ha incassato un’altra tangente per conto del partito, ma senza referenti meglio specificati. Greganti sarà condannato a 3 anni.
26 agosto: Angelo Izzo, già estremista di destra condannato all’ergastolo e poi diventato collaboratore di giustizia, non rientra nel carcere di Alessandria, dove sta scontando la pena, allo scadere dei quattro giorni di permesso che gli sono stati concessi. Peregrinerà per l’Europa per tre settimane, ossia fino al 15 settembre, quando verrà arrestato a Parigi armato e con una discreta somma di denaro. Una volta uscito da Alessandria si è infatti recato a Roma, poi a Milano e Parigi. Da lì si è spostato in Inghilterra, Spagna e Belgio prima di rientrare a Parigi.
2 settembre: arrestato il presidente del tribunale di Milano, Diego Curtò. E’ il primo magistrato arrestato nell’ambito dell’inchiesta Mani pulite: è accusato di corruzione aggravata e abuso d’ufficio a fini patrimoniali, 400 mila franchi svizzeri che Vincenzo Palladino, ex custode delle azioni Enimont, ha raccontato di avergli pagato
Aviano (Pordenone), attentato contro base aerea USAF, con esplosionedi pistola contro il muro di cinta della caserma e lancio di una bomba a mano contro la facciata esterna di edificio ivi destinato agli alloggi dei militari. A seguito di telefonata al quotidiano La Repubblica, veniva rinvenuto un documento di rivendicazione nel quale venivano affrontate questioni di politica interna ed internazionale. Le indagini condotte dalla Polizia di Stato, consentirono di giungere ben presto alla identificazione ed all’arresto di 14 persone, implicate a vario titolo nell’azione. I massimi responsabili del gruppo (4 irriducibili noti per la pregressa militanza nelle BR/PCC) sono tuttora detenuti e si sono associati dal carcere alla rivendicazione dell’omicidio D’Antona.
15 settembre: Palermo, don Pino Pugliesi, parroco del rione Brancaccio, è ucciso a colpi di pistola da un killer mentre sta rientrando a casa. Coerentemente schierato contro la mafia aveva pronunciato numerose omelie contro le cosche del quartiere e creato un forte movimento dal basso in difesa dei valori cristiani e di tolleranza. E’ il primo durissimo segnale di Cosa Nostra contro la Chiesa
19 settembre: dopo ore di ricerche, Primo Greganti, l’ex funzionario comunista titolare del conto Gabbietta, si costituisce ai carabinieri di Castiglione Torinese («ho saputo che i giudici di Milano mi cercano») e viene ricondotto a San Vittore, dove era già stato recluso dall’1 marzo al 31 maggio, prima di essere scarcerato per decorrenza dei termini (la detenzione più discussa di tutta l’inchiesta). Stavolta lo accusano di avere intascato una tangente di 400 milioni, episodio confermato dall’imprenditore Domenico Gavio, costituitosi nelle stesse ore dopo una latitanza di oltre tredici mesi. A 24 ore dall’arresto di Marco Fredda, responsabile del patrimonio del Pds, per la prima volta i carabinieri perquisiscono la sede dell’ex Pci di via delle Botteghe Oscure
20 settembre: Duilio Poggiolini, ex componente del Cip farmaci ed ex direttore generale del servizio farmaceutico del ministero della Sanità, ricercato dal 3 luglio nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti per il prezzo dei medicinali, è arrestato a Losanna in un’azione congiunta della polizia svizzera, italiana e dell’Interpol: era nascosto in una clinica privata, ricoverato sotto falso nome, su di lui pendono ben cinque ordinanze di custodia cautelare per vari episodi di corruzione. Nello scandalo è coinvolta anche la moglie Pierre De Maria
21 settembre: il treno proveniente dalla Sicilia e diretto a Torino viene fermato nella notte alla stazione Ostiense di Roma e perquisito dalla polizia. In una toilette gli agenti trovano un ordigno esplosivo non innescato e quindi inerte. L’allarme era stato dato in precedenza dal Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica), che aveva avvertito della presenza della bomba. Nel giro di pochi giorni sono arrestati Rosario Allocca, pregiudicato napoletano informatore del Centro Sisde di Genova, e il direttore dello stesso Centro Augusto Maria Citanna, tenente colonnello dei carabinieri. Il primo è accusato di avere procurato e piazzato l’ordigno su ordine del secondo. Vengono catturati anche due camorristi napoletani, Davide Montuoro e Ciro Moglie, con l’imputazione di aver fornito l’esplosivo
30 settembre: aperta la cassaforte di Duilio Poggiolini, ex componente del Cip farmaci ed ex direttore generale del servizio farmaceutico del ministero della Sanità arrestato in Svizzera il 20 settembre, il sostituto procuratore di Napoli Alfonso D’Avino scopre un tesoro stimato in 200-300 miliardi di lire fra conti bancari, monete, diamanti e altri preziosi: 6.000 sterline d’oro (alcune risalgono alla prima metà del XIX secolo, le più recenti valgono 130 mila lire l’una), centinaia e centinaia di Krugerrand sudafricani (560 mila lire l’una), 50 monete dell’antica Roma, alcune delle quali d’oro, recanti le insegne della gens Antonina e di quella Flavia; 20 diamanti da 1,2 carati ecc
8 ottobre: Alghero, il ministro della difesa Fabio Fabbri pronuncia un discorso sull’avvenuto scioglimento della “stay-behind” Gladio decretato quasi tre anni prima. In realtà, annoterà l’autorità giudiziaria di Venezia, “al conclamato scioglimento della VII Divisione del Sismi non era corrisposta una analoga volontà operativa”: del personale addetto sono stati trasferiti a Roma solo cinque elementi, mentre 37 erano rimasti ad Alghero (base di Gladio). Concluderà la stessa autorità giudiziaria: “E’ un fatto comunque che con lo sciogliemento dell’organizzazione Gladio i compiti di “stay-behind” siano rimasti prerogativa del battaglione Col. Moschin”.
3 ottobre: Mogadiscio (Somalia), nel tentativo di catturare uno dei tanti “signori della guerra” somali, le forze speciali americane cadono in un agguato teso da un gruppo di guerriglieri islamici che – dopo aver abbattuto un elicottero della Delta Force (cinque americani morti) – aprono il fuoco su una pattuglia, uccidendo altri 13 soldati. Nella battaglia perdono la vita anche numerosi guerriglieri somali che – secondo l’intelligence americana – sarebbero stati addestrati nei campi afghani dibin Laden. In seguito a questo episodio gli Stati Uniti ritireranno le loro truppe dalla Somalia.
13 ottobre: la Camera riduce le fattispecie di immunità parlamentare: la richiesta di autorizzazione a procedere resterà solo per l’arresto, le perquisizioni e le intercettazioni.
25 ottobre: un educatore carcerario, Carmelo Scalone, viene arrestato a Taormina, per ordine della Procura della repubblica di Roma, con l’accusa di far parte dell’organizzazione Falange Armata, definita “una associazione per delinquere che ha l’obiettivo di sovvertire l’ordine democratico”.
28 ottobre: Milano, trasmesso anche in diretta tv, comincia il processo Cusani (arrestato il giorno del suicidio di Raul Gardini), e agli interrogativi sull’uso della carcerazione preventiva e delle manette facili si aggiungono quelli non meno inquietanti sul confine fra il carattere pubblico dei processi e la loro “esposizione” televisiva. L’accusa riguarda il finanziamento dei partiti coi fondi neri Montedison (per la campagna elettorale 1992, 5 miliardi alla Dc di Forlani, 7 e mezzo al Psi, 5 all’ex ministro Paolo Cirino Pomicino (reo confesso), più di due milioni di dollari alla corrente andreottiana della Dc), nonché 200 milioni alla Lega, il cui tesoriere Alessandro Patelli verrà arrestato il 7 dicembre (Bossi ammetterà in gennaio il finanziamento)
Forlani, ripreso in diretta con immagini che lo mostrano in grande difficoltà davanti alle domande delle parti, nega tutto. Craxi dice di aver partecipato “come tutti” a un “sistema irregolare di finanziamento” di tutti i partiti. Il 2 febbraio nel processo si apre un nuovo capitolo sulle “tangenti rosse”: sul miliardo portato da Gardini a Botteghe oscure nel 1989 nessuno dei coinvolti è in grado di dire a chi sia stato consegnato. Di Pietro afferma: “non posso indagare il signor Partito, ho bisogno di un nome e di un cognome”. La Corte d’appello dichiarerà indimostrati i sospetti
Dopo un ping pong tra le due Camere andato avanti per un anno e mezzo con otto votazioni parlamentari, il Senato approva in via definitiva la riforma dell’immunità parlamentare: mediante la definitiva modifica dell’art. 68 della Costituzione, l’autorizzazione a procedere a carico dei parlamentari viene abolita per le indagini e prevista solo per le perquisizioni, le intercettazioni telefoniche e l’arresto
29 ottobre: il prefetto Riccardo Malpica, già direttore del Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica) viene arrestato per ordine dell’autorità giudiziaria di Roma. Lo stesso provvedimento riguarda anche i funzionari Antonio Galati, Rosa Maria Sorrentino, Michele Finocchi, Gerardo Di Pasquale e Maurizio Broccoletti. Per tutti l’accusa è di peculato, per gli ultimi tre anche di associazione per delinquere. Broccoletti, Di Pasquale e Sorrentino risultano latitanti. La svolta delle indagini è avvenuta dopo l’interrogatorio, in particolare, di Broccoletti e Galati, che hanno chiamato in causa i vertici politici della Repubblica, tra i quali il ministro dell’interno Nicola Mancino, l’ex ministro dell’interno e ora presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro, gli ex ministri Antonio Gava e Vincenzo Scotti, coinvolgendoli nella gestione illegale dei fondi del Servizio. La vicenda assume così i contorni di un’operazione politica di sapore eversivo, tanto che il capo dello stato Scalfaro si rivolge alla nazione con un messaggio televisivo pronunciato il 3 novembre: “Nessuno può stare a guardare di fronte a questo tentativo di lenta distruzione dello Stato. A questo gioco al massacro io non ci sto. Io sento il dovere di non starci e di dare l’allarme”30 ottobre: Carlo De Benedetti, presidente dell’Olivetti, riceve un ordine di custodia cautelare dai giudici di Roma che indagano sulle forniture al ministero delle Poste. Ai militari che lo cercano nelle abitazioni di Milano e Torino viene risposto che è all’estero per il week-end dei Santi e rientrerà il 2 novembre. Tramite i suoi legali, fa sapere che è pronto a collaborare con i magistrati
31 ottobre: l’Ilva spa viene messa in liquidazione e si costituiscono due nuove società controllate direttamente dall’Iri: l’Ilva laminati piani, a cui vengono assegnati gli stabilimenti di Taranto e l’Acciai speciali Terni
Novembre: mentre Craxi, Forlani e tutto il Caf prendono sberle al processo Cusani e il duo Berlusconi – Dell’Utri dà gli ultimi ritocchi all’operazione Forza Italia, il Gico di Firenze raccoglie fuori verbale le molto presunte confidenze di un pentito, Salvatore Maimone, sulle molto presunte coperture gentilmente offerte alla mafia dell’Autoparco da mezza procura di Milano: Di Pietro, Spataro, Di Maggio, Nobili. Ma l’indomani Maimone scappa a Milano e confida a Borrelli che il Gico e qualche pm fiorentino fan domande pressanti sui suoi uomini per incastrarli.
1 novembre: entra in vigore il trattato di Maastricht
2 novembre: Carlo De Benedetti, presidente dell’Olivetti colpito da un ordine di custodia cautelare dei giudici di Roma che indagano sulle forniture al ministero delle Poste, si costituisce all’alba ai carabinieri di Milano. Condotto nel carcere romano di Regina Coeli, viene interrogato dal gip Augusta Iannini e dal pm Maria Cordova. A fine giornata gli vengono concessi gli arresti domiciliari
3 novembre: alle 22.30 il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro respinge con un messaggio televisivo a reti unificate il tentativo di coinvolgerlo nello scandalo del Sisde: «A questo gioco al massacro io non ci sto». Secondo Antonio Galati, ex responsabile dei fondi riservati, dal 1982 al 1992 tutti i ministri dell’Interno hanno ricevuto 100 milioni al mese (unica eccezione Amintore Fanfani)
12 novembre: la Procura della repubblica di Roma diffonde un comunicato con il quale informa di avere “trasmesso al tribunale dei ministri, chiedendo indagini, gli atti concernenti gli ex ministri Antonio Gava e Vincenzo Scotti nonchè gli atti riguardanti gli ex direttori del Sisde Riccardo Malpica e Alessandro Voci. Contestualmente è stata chiesta l’archiviazione degli atti concernenti il ministro dell’interno Nicola Mancino”. Nell’elenco non c’è alcun accenno al presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro, accusato con gli altri, dagli imputati nel procedimento per la distrazione dei fondi del Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica), di avere beneficiato illegalmente di parte degli stessi fondi. Il tribunale dei ministri proscioglierà i politici indagati. Le dimissioni presentate nel frattempo da Mancino e dal capo della polizia Vincenzo Parisi sono respinte dal governo.
14 novembre: Redipuglia, costituita l’Associazione Italiana Volontari Stay-Behind, con l’aggregazione di appartenenti soprattutto all’organizzazione Gladio. Ne fanno parte Paolo Inzerilli, Giuseppe Cismondi, Francesco Gironda e altri. Presidente Giorgio Brusin, soci onorari Francesco Cossiga, Alberto Li Gobbi e Fulvio Martini.
21 novembre: alle elezioni amministrative, Leoluca Orlando vince a Palermo con il 75 per cento dei voti. Tutti i candidati progressisti vanno al ballottaggio nelle grandi città, ma in testa a Roma, Napoli, Genova e Venezia. Scompare il centro.
23 novembre: durante l’inaugurazione del Centro commerciale Shopville, a Casalecchio di Reno (Bo), Berlusconi annuncia che pensa di entrare in politica e dichiara che se fosse a Roma, al ballottaggio voterebbe per Gianfranco Fini
La comunità europea emana la Direttiva n° 93/104 sull’orario di lavoro, indicando ai paesi membri di legiferare sui limiti massimi e sulle norme applicative degli orari.
4 dicembre: l’ex segretario liberale Renato Altissimo, ammette di aver ricevuto denaro da Carlo Sama. Lo stesso farà poi l’ex segretario socialdemocratico Carlo Vizzini (Psdi)
5 dicembre: ai ballottaggi per l’elezione dei sindaci, i cittadini scelgono i candidati delle liste progressiste. I cinque candidati delle Alleanze di progresso: Rutelli (con il 53,1% a Roma), Bassolino (55,6 a Napoli), Sansa (59,2 a Genova) Cacciari (55,4 a Venezia) e Illy (53 a Trieste) vincono al ballottaggio contro i candidati del Movimento Sociale e della Lega
7 dicembre: Alessandro Patelli, segretario organizzativo ed ex cassiere della Lega, viene arrestato per violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, causa un contributo di 200 milioni ricevuto dal gruppo Ferruzzi alla vigilia delle elezioni 1992. Il mandato di cattura è stato firmato dal gip Italo Ghitti su richiesta di Antonio Di Pietro.
10 dicembre: il procuratore di Firenze Piero Luigi Vigna definisce “una buona pista”, l’ipotesi investigativa avanzata da alcuni organi di stampa secondo la quale Bernardo Provenzano sarebbe il mandate degli attentati di Roma, Firenze e Milano.
11 dicembre: al Congresso della Lega, Bossi rilancia la tripartizione dell’Italia: Padania, Etruria e Sud.
15 dicembre: il presidente del Consiglio Ciampi dichiara che, con l’approvazione della finanziaria, il suo governo esaurirà il suo programma
Londra, John Major, Primo Ministro Inglese, e Albert Reynolds, suo omologo irlandese, firmano un documento, noto come la “Dichiarazione di Downing Street”, nel quale si afferma che sarà introdotta una legislazione per un’Irlanda unita solo se la maggioranza dei cittadini dell’Irlanda del Nord si esprimerà in questo senso. Gli unionisti temono che il governo inglese abbia deciso di disfarsi dell’Ulster. Anche il Sinn Fein è restìo ad accettare il documento
Dopo sette anni di spossanti negoziati ed un susseguirsi di vicende e colpi di scena, il negoziato dell’Uruguay Round è finalmente concluso. La chiusura dell’Uruguay Round, anche se parziale, in quanto alcuni dossier sono rimasti insoluti, ha il grande merito di far tramontare il regionalismo degli scambi che, con l’avvento del Nafta e dell’Apec, stava rilanciando il pericolo di una possibile chiusura e restrizione dei mercati internazionali attraverso la creazione di mercati comuni e liberi all’interno dei blocchi. L’Uruguay Round è stato uno dei primi negoziati di successo a carattere universale non soltanto per la vasta regolamentazione di quasi tutti i settori commerciali, compresi quelli tradizionalmente esclusi (come il commercio dei sevizi, tra cui i servizi di telecomunicazioni), ma soprattutto per il numero di Paesi partecipanti. Gli impegni presi da oltre centoventi governi nell’ambito dell’Uruguay Round sono contenuti in circa 22.500 pagine di prospetti tariffari nazionali. Il più grande risultato dell’Uruguay Round è la creazione e l’istituzione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC o World Trade Organization-WTO) da parte di settantasei governi che, insieme, rappresentano più dell’80 % del commercio internazionale
16 dicembre: New York, l’Assemblea generale dell’Onu adotta una risoluzione per l’adozione di una moratoria nell’esportazione di mine antiuomo, con la quale fa appello agli Stati perché acconsentano ad una moratoria sull’esportazione di mine terrestri anti uomo e chiede al Segretario generale di preparare un rapporto sui progressi di tale iniziativa, comprese eventuali raccomandazioni riguardanti ulteriori misure tese a limitare l’esportazione di mine terrestri antiuomo
17 dicembre: Milano, durante il processo per le tangenti Ferruzzi Enimont (imputato Sergio Cusani), Antonio Di Pietro interroga Bettino Craxi, ex segretario del Psi che mostra lo smalto dei giorni migliori: «I 75 miliardi? Ho letto, ho letto. Ho letto quello che Sama dice, che ero molto carismatico. E a questo titolo, cioè come omaggio al mio carisma politico, mi avrebbero messo a disposizione 75 miliardi. Beh, mi si consenta l’ironia di dire che allora il mio carisma vale 150 volte quello di Martelli e 200 quello di La Malfa… E una maxipalla questa maxitangente». In breve: «Tutti sono colpevoli, tutti sapevano». L’ex segretario della Dc Arnaldo Forlani appare invece pallido e impacciato: la saliva condensata agli angoli della bocca, tenta di evitare risposte dirette dicendo che non sapeva, negando anche l’evidenza e scaricando tutto sull’ex tesoriere Severino Citaristi. I telegiornali mandano in onda la versione pressoché integrale degli interrogatori.
Il magistrato romano Claudio Vitalone è indagato per l’omicidio di Mino Pecorelli. L’inchiesta arriva così alla procura di Perugia, competente ad indagare sui magistrati romani.
18 dicembre: la Camera approva la legge finanziaria con il voto favorevole anche del Pds
20 dicembre: accordo interconfederale sigato fra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil (al quale aderiranno due giorni dopo anche Cisal e Cisnal) con il quale si affronta per la prima volta in termini “positivi” il problema della rappresentanza degli interessi dei lavoratori precari. Individuate precise modalità normative di emersione e di canalizzazione degli interessi collettivi anche di questa categoria di lavoratori
21 dicembre: la corte d’appello assolve Sofri, Bompressi, Pietrostefani e lo stesso Marino per l’omicidio Calabresi
23 dicembre: approvata la legge, n. 547, che inserisce una normativa di dettaglio per la pirateria informatica e per coloro che invadono i sistemi computerizzati carpendone notizie riservate, sanando un vuoto normativo che durava da anni
24 dicembre: approvata la legge che sopprime il Comitato Interministeriale per la Programmazione nei Trasporti. Viene inoltre soppresso il Cip (Comitato interministeriale dei prezzi), istituito presso il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato e presieduto dal Ministro con il compito di coordinare e disciplinare i prezzi di determinate merci e servizi, tra cui le tariffe dell’energia elettrica e del gas
28 dicembre: l’Italia approva con delibera CIPE il Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell’Agenda 21 (PNSS). Tale Piano è redatto dalla Commissione per l’Ambiente globale del Ministero dell’Ambiente, ed è istituito un apposito comitato di coordinamento per il suo monitoraggio.Il Piano seleziona, sulla base dei settori chiave già individuati nel Quinto Piano d’Azione comunitario (industria, settore energetico, trasporti, agricoltura e turismo), a cui aggiunge esplicitamente il settore dei rifiuti, gli obiettivi e le azioni più congruenti con la condizione ambientale del nostro paese, rispettando le sue caratteristiche sociali ed economiche. Esso parte dal presupposto che vi siano alcune urgenze che possono e devono essere affrontate rapidamente in chiave di nuove e decisive opportunità di sviluppo anche tecnologico, nella prospettiva di una competizione economica che ha di fronte mercati di scala mondiale e attori, in altri paesi, che da tempo hanno incorporato le preoccupazioni ambientali nella programmazione d’impresa. La soluzione di tali urgenze si concentra nelle azioni da porre in essere nei settori produttivi più tradizionali (industria, agricoltura, turismo), nelle infrastrutture di base (energia, trasporti), nella necessità di modificare radicalmente il punto di vista dei soggetti pubblici e privati verso i rifiuti, problema terminale dei processi di produzione e di consumo che assume forme paradossali nelle economie più ricche ma non sviluppate sotto il profilo della tutela ambientale.
Il Piano si articola quindi in sei capitoli, secondo un’aggregazione dei problemi che dovrebbe anche rendere più agevole seguirne l’attuazione da parte delle pubbliche amministrazioni centrali e dei soggetti interessati; ogni capitolo descrive sinteticamente la situazione italiana, le indicazioni dell’Agenda 21 in proposito, gli obiettivi da assumere come prioritari e le azioni e gli strumenti necessari al loro perseguimento.
L’importanza del piano è dovuta al fatto che è il primo di carattere interministeriale sull’ambiente e crea un filo conduttore con programmi a livello internazionale (Agenda 21 di Rio) e comunitario (V programma d’azione). Grazie anche a questo piano, l’azione del Governo italiano inizia a integrare e sostituire gradualmente i tradizionali indirizzi della politica ambientale, prevalentemente destinati al controllo dell’inquinamento, con nuovi orientamenti che danno attuazione al principio della sostenibilità (da http://www.tesionline.it)
29 dicembre: con la legge n. 580 è istituito il Registro delle imprese, organizzandolo su base provinciale presso le singole Camere di Commercio. La legge ridefinisce e amplia, inoltre, le funzioni istituzionali delle Camere di Commercio, introducendo, accanto alle tradizionali funzioni di vigilanza e conformazione del mercato, importanti compiti in campo ambientale, nonché la funzione di garantire la pubblicità e la conoscenza delle informazioni di rilevante interesse per il mercato
30 dicembre: Israele e la Santa Sede sottoscrivono a Gerusalemme un «accordo fondamentale» che sancisce il reciproco riconoscimento.
In virtù dell’accordo, la Santa Sede e lo Stato d’Israele «si impegnano in una appropriata cooperazione nel combattere tutte le forme di antisemitismo e tutti i tipi di razzismo e di intolleranza religiosa».
Nell’art. 3 si legge che «la Santa Sede e lo Stato d’Israele riconoscono di essere entrambi liberi nell’esercizio dei loro rispettivi diritti e poteri e si impegnano a rispettare questo principio nei loro reciproci rapporti». Lo Stato d’Israele si impegna inoltre «a mantenere e rispettare lo status quo nei Luoghi Santi cristiani, al loro rispetto e protezione, nonché a garantire la libertà del culto cattolico» (artt. 4 e 5).
Le due parti stabiliscono poi «piene relazioni diplomatiche a livello di Nunziatura apostolica, da parte della Santa Sede, e di Ambasciata, da parte di Israele» (art. 14).
31 dicembre: Roma, l’anno finisce con tre episodi di razzismo: botte per mano di tre naziskin, poi arrestati, per un giovane del Bangladesh che vendeva fiori in un ristorante, fuoco ai vestiti e al materasso di un polacco che dorme in strada e svastiche sul negozio di un commerciante ebraico
Roma, ancora senza un tetto dopo l’attentato alla chiesa di San Giorgio in Velabro, avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 luglio scorso. Tre famiglie sono costrette da sei mesi ad alloggiare all’hotel «Bled». «Il Comune ci ha chiuso la porta in faccia – accusano – Rivogliamo le case in cui abitiamo da 50 anni, ma temiamo che una volta ristrutturate facciano gola ad altri».