1° luglio: campo paramilitare a Passo Pennes (Bolzano), in una zona impervia a quasi duemila metri di quota. Partecipano una decina di iscritti alle organizzazioni giovanili del Msi. Tra di essi, quasi tutti provenienti da Trentino, Veneto e Friuli, sono Giuseppe Brancato, Fernando Petracca, Walter Pilo, Renato e Franco Paparella, Vittorio Casagrande, Renzo Motter, Rossano Scarpa, Diego Morini, Renato Montrasio, Alessio Zanellato, Silvio Albertin, Carlo Trivini e Giuseppe Sturaro, quest’ultimo verrà poi trovato negli elenchi della “stay-behind” Gladio (n° di codice 00515, segnalato da Giuseppe Landi, vice capo dell’unità Primula ndr). Queste persone saranno oggetto dei provvedimenti che la Procura di Bolzano adotterà nel corso di un’inchiesta giudiziaria sul campo paramilitare, conclusioni che saranno però respinte dal giudice istruttore innescando un complesso conflitto giudiziario in cui interverranno anche la Procura generale di Trento e la Cassazione. Il processo si svolgerà così soltanto sette anni dopo e tutti gli imputati saranno assolti.
Milano, il generale Giovan Battista Palumbo prende possesso del comando della Divisione carabinieri Pastrengo. Con l’arrivo di Palumbo si favorirà la costituzione di un gruppo di potere piduista occulto all’interno della Divisione. Lo confermerà, anni dopo, il tenente colonnello Nicolò Bozzo, in servizio alla divisione. Scondo Bozzo della struttura occulta facevano parte: il tenente colonnello Antonio Calabrese, i colonnelli Aldo Favali, Pietro Musumeci e Rocco Mazzei, il tenente colonnello Giancarlo Pannella e inoltre i colonnelli Dino Mingarelli e Carlo Santoro. Alcuni di loro, compreso il generale Palumbo, li ritroveremo anche negli elenchi della Loggia P2.
Milano, le BR incendiano l’auto di Carmelo La Malfa
3 luglio: Parigi, muore Jim Morrisonhttps://www.rockol.it/artista/jim-morrisonhttps://www.rollingstone.it/?s=Jim+Morrison
7 luglio: scoppia lo scandalo degli appalti Anas. A portalo alla luce è il settimanale di destra Candido, diretto da Giorgio Pisanò. L’inchiesta giornalistica prende spunto da un ricorso al Consiglio di Stato dell’ex direttore Rinaldi dell’Anas, rimosso dall’incarico dal ministro socialista Mancini, il quale denuncia che gli appalti all’interno dell’Anas venivano aggiudicati alle ditte appaltatrici dietro pagamento di una tangente che andava dal 5 all’ 8% e che finiva soltanto in parte nelle casse del partito. In gran segreto il magistrato aveva fatto mettere sotto controllo i telefoni del ministero e le intercettazioni rivelarono che i funzionari sistematicamente comunicavano agli ispettori le buste e quindi il nome delle aziende da scegliere. Si parla di decine di miliardi di lire e si apre una campagna scandalistica contro Giacomo Mancini, ministro dei lavori pubblici e segretario del Psi. La procura di Roma chiede di processare il ministro dei Lavori Pubblici per interesse privato. Si forma una commissione inquirente e si apre un procedimento contro di lui, ma la commissione archivierà il caso. Saranno incriminati solo alcuni funzionari
9 luglio: Pechino, inizia la storica visita in Cina del Consigliere personale di Nixon, Henry Kissinger.
14 luglio: Milano, le BR sequestrano l’auto di Raffaele Antoni
16 luglio: Milano, Cornelio Rolandi, principale accusatore di Pietro Valpreda, muore improvvisamente – e provvidenzialmente dopo aver rilasciato una testimonianza a futura memoria – nella sua abitazione milanese. E’ colpito da infarto polmonare. Una curiosità: è la stessa sindrome che colpisce a morte i testimoni dell’assassinio di Kennedy.
29 luglio: Belgrado, Tito è rieletto presidente della Jugoslavia.
3 agosto: Palermo, Ninetta Bagarella, moglie di Riina, è la prima donna ad essere accusata di complicità con la mafia. Viene condannata a due anni e mezzo di sorveglianza speciale
5 agosto: Torino, il pretore Raffaele Guariniello fa perquisire gli uffici dei servizi generali della FIAT e sequestra le schede in cui sono indicate le tendenze politiche ed altre notizie personali dei dipendenti del gruppo industriale. Viene scoperta l’esistenza di un servizio segreto privato della FIAT, a cui collabora attivamente Luigi Cavallo. Si dimostra così “l’esistenza di una fitta rete di informatori di cui la Fiat si avvaleva con elargizioni di denaro” per assumere informazioni sui propri dipendenti e su quanti fanno domanda di assunzione. Le informazioni arrivano alla Fiat da appartenenti al gruppo Sios – Aeronautica di Torino, all’arma dei carabinieri, alla questura e ad altri uffici pubblici. L’intervento della magistratura è stata provocata dall’esito di una causa di lavoro intentata all’azienda da Caterino Ceresa, già alle dipendenze del responsabile della sicurezza Fiat, Cellerino. Il pretore, per la rilevanza dei possibili reati, invia gli atti alla Procura della repubblica. A sua volta il procuratore generale Giovanni Colli chiederà alla Cassazione di spostare il processo da Torino e la Cassazione, accogliendo la richiesta, lo trasferirà a Napoli. Nell’operazione risulterà in seguito, coinvolta anche la rete Gladio.
9 agosto: si fa più duro lo scontro in Irlanda tra cattolici e protestanti. Nell’Ulster vengono istituiti campi di concentramento per i militanti dell’IRA. Dopo una serie di perquisizioni che aveva portato all’internamento di 342 persone, a Belfast si scatena una rivolta che viene sedata dall’esercito britannico a colpi d’arma da fuoco, causando la morte di 18 persone in 48 ore. Negli scontri muore anche un militare britannico.
11 agosto: in una intervista al settimanale comunista Vie Nuove, Aldo Moro da atto al PCI di avere un grande senso di responsabilità, ed esprime certi timori che anche la sinistra aveva: la preoccupazione dell’avanzata della destra, ma soprattutto teme “quella parte di destra che si sta agitando dentro la DC che mira alla dissoluzione della Democrazia Cristiana e quindi alla fine della democrazia italiana”
13 agosto: sollecitato dal giudice istruttore di Roma a fornire “ogni utile elemento per l’accertamento della verità” sul tentativo insurrezionale della notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970, il direttore del Sid, generale Vito Miceli risponde: “Il Servizio venne a conoscenza, nella notte sull’8 dicembre, da fonte fiduciaria, che un gruppo di appartenenti all’estrema destra extraparlamentare avrebbe inteso effettuare, la notte stessa, un imprecisato gesto clamoroso. Dai controlli immediatamente disposti non emerse alcuna conferma della notizia riferita. Ciò nonostante, considerata l’attendibilità della fonte, questo Servizio provvide a informare subito i competenti organi di pubblica sicurezza e dell’arma dei carabinieri. Ogni ricerca informativa in merito svolta dal Servizio ha portato all’esclusione di collusioni, connivenze o partecipazioni di ambienti o persone militari in attività di servizio”.
La Nato trasferisce il proprio quartier generale da Malta a Napoli
15 agosto: l’antiquario romano Dante Baldari muore in un improbabile incidente di caccia mentre è ospite del principe Edoardo Ruspoli in Tanzania. Baldari stava raccogliendo informazioni sulla morte di Armando Calzolari, di cui era amico.
Richard Nixon annuncia che il dollaro non sarà più convertibile in oro. Termina così il sistema di cambi di Breton-Woods basato sulla centralità del dollaro, unica moneta convertibile in oro. Seguirà un lungo periodo di instabilità monetaria e solo nel marzo del 1973 si passerà al sistema dei cambi fluttuante.
25 agosto: Milano, il commissario Calabresi, il capo dell’ufficio politico Antonino Allegra ed altri quattro poliziotti della questura di Milano vengono incriminati per omicidio colposo, per la morte di Giuseppe Pinelli
Grumolo delle Abbadesse (Vi), sulla linea ferroviaria Vicenza – Milano, viene compiuto un attentato per il quale saranno poi indiziati di reato i membri di Ordine Nuovo, Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi e Manlio Portolan.
28 agosto: 25 persone muoiono nell’incendio del traghetto greco Heleana in navigazione tra Patrasso e Ancona.
Settembre: diffuso il primo documento teorico delle BR
1 settembre: in un ristorante tra Udine e Tricesimo i veneti Carlo Maria Maggi e Delfo Zorzi propongono a Vincenzo Vinciguerra (tutti e tre appartengono al Mpon, Movimento Politico Ordine Nuovo) di eliminare con un attentato l’onorevole Mariano Rumor, dirigente della Democrazia Cristiana. Vinciguerra rifiuta la proposta, che comunque gli verrà rinnovata altre due volte nello spazio di sei mesi. Della questione, secondo Carlo Digilio, anche egli associato a Ordine Nuovo, si parlerà anche in una riunione in una trattoria del veronese, presenti Digilio, Maggi, Marcello Soffiati e Sergio Minetto. Maggi parlerà dell’attentato a Rumor e riferirà del rifiuto di Vinciguerra, quindi prospetterà la possibilità di reclutare per l’attentato Gianfranco Bertoli, “che si faceva passare per anarchico individualista”.
11 settembre: Mosca, muore di infarto Nikita Krushev. Aveva 75 anni.
12 settembre: Pechino, l’aereo a bordo del quale l’ex premier Lin Piao stava cercando di fuggire dalla Cina, è abbattuto nei cieli della Mongolia.
17 settembre: Reggio Calabria, durante una manifestazione indetta dall’estrema destra e caricata dalla polizia, muore Carmelo Jaconis. Molti i feriti.
20 settembre: riprendono i bombardamenti americani sul Vietnam.
22 settembre: New York, all’aeroporto Kennedy per la prima volta è sequestrato un carico di eroina proveniente dalla Sicilia.
Incontro tra Breznev e Tito. Per la prima volta il leader sovietico riconosce la possibilità di diverse vie al socialismo.
Tripoli, il leader libico Gheddafi sfugge ad un attentato.
Montesilvano (Pescara), corso di aggiornamento politico per dirigenti provinciali del Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Msi di cui è segretario Massimo Anderson. Molti dirigenti del partito intervengono ai lavori, da Tullio Abelli a Guido Virzì, da Stefano Menicacci a Bruno Biagiotti. Svolge una conferenza anche Giacinto Auriti, professore universitario a Roma, che afferma tra l’altro: “Oggi non è più il tempo della marcia su Roma, ma della marcia su Mosca”.
24 Settembre: nell’inchiesta per le schedature FIAT a Torino, vengono scoperti 200 poliziotti pagati dall’industria di Gianni Agnelli per passare informazioni alla struttura di sicurezza della Fiat.
Roma, conferenza d’organizzazione di Potere Operaio. L’organizzazione fa la scelta della lotta armata, qualificandosi “il partito dell’insurrezione e della presa del potere”. Dopo il convegno, testimonierà Fioroni, Piperno avvierà contatti con l’editore Giangiacomo Feltrinelli per creare un comando unificato delle organizzazioni clandestine.
30 settembre: Milano, nasce il gruppo neofascista La Fenice. E’ composto da una ventina di persone, ruota attorno all’omonima rivista e fa capo, di fatto, al deputato missini Franco Servello. Tra i nomi più noti: Giancarlo Rognoni, Aldo Novara, Nico Azzi, Mario Di Giovanni, Marco Cagnoni. Il giornale è collegato a Riscossa giovanile di Brescia: hanno pagine in comune e sono stampati nella stessa tipografia.
1 ottobre: Barni, sulle montagne di Lecco, allestito un campo per l’addestramento all’uso delle armi e degli esplosivi e sulle tecniche di guerriglia. Vi partecipano elementi del Mpon (Movimento Politico Ordine Nuovo) veneti e milanesi. Tra i primi Martino Siciliano, tra i secondi Giancarlo Rognoni, Giancarlo Esposti, Pier Luigi Pagliai, Francesco Zaffoni e Angelo Angeli, quasi tutti appartenenti al gruppo La Fenice.
Un aereo militare pilotato dal tenente colonnello Cosimo Saponaro, in volo di prova, precipita all’aeroporto di Villafranca Veronese provocando una strage tra il personale a terra. Muoiono, oltre al pilota, quattro ufficiali, due sottoufficiali e un aviere. Distrutti anche due aerei parcheggiati. Alla Procura della repubblica di Verona, competente a svolgere le indagini del caso, l’Aeronautica militare comunicherà: “Si attribuisce l’incidente a causa imprecisata”, chiudendo così di fatto l’inchiesta penale. In realtà, come verrà accertato successivamente, l’Aeronautica militare compie “una serie di falsi ideologici”. In un suo documento interno, non prodotto all’autorità giudiziaria, le vere cause dell’incidente sono così riassunte: motivi “di carattere psicofisiologico” da attribuire al pilota Saponaro, “scarsa azione di comando da parte dei vari comandi gerarchici, carenza di controllo da parte degli stessi comandi, insufficiente pianificazione della missione”.
Su sollecitazione dell’ambasciatore degli Stati Uniti a Roma Graham Martin, Michele Sindona rileva la proprietà del Rome Daily American, quotidiano in lingua inglese in forte passivo e prossimo alla chiusura. Sindona conclude l’operazione insieme a Mark Antinucci e diviene presidente della società editrice.
3 ottobre: Shaigon, elezioni-farsa vedono il candidato unico Van Thieu rieletto presidente del Sud Vietnam.
4 Ottobre: Milano, nuova inchiesta sulla morte di Giuseppe Pinelli. Il giudice D’Ambrosio emette un avviso di reato per omicidio nei confronti del commissario Calabresi e delle altre persone presenti nella stanza al momento della morte dell’anarchico.
6 ottobre: varata dal Parlamento una nuova Legge che andrà a integrarsi con la legge di rinnovo della Cassa del mezzogiorno (che passerà il 25 di questo stesso mese): invita-obbliga le aziende a partecipazione statale ad investire l’ 80% dei nuovi impianti e il 60% degli investimenti sulle aree del mezzogiorno. Una fitta pioggia di interventi, nonostante le casse dello stato stiano sprofondando dentro il baratro del debito pubblico anche si tamponano con forti emissioni di obbligazioni e Buoni del Tesoro per pagare gli stipendi pubblici. Molte grandi aziende in questi anni sposteranno la loro sede legale nel Sud per avere le carte in regola per accedere ai finanziamenti.
7 ottobre: approvata la nuova legge tributaria. Introdotta l’IRPEF, ILOR, e l’IVA in sostituzione dell’IGE. Ma è soprattutto l’IVA che va ad alimentare la psicosi del rialzo dei prezzi, soprattutto per i prodotti di prima necessità pur con un’aliquota Iva più ridotta, ma che prima non erano soggetti a IGE.
8 Ottobre: Michele Sindona tenta di conquistare il controllo della Bastogi, ma senza successo.
9 ottobre: i cosiddetti “nuovi equilibri più avanzati” sono al centro della discussione del comitato centrale del PSI. E’ la ricorrente teoria espressa del binomio Mancini – De Martino, impegnati ad orientare sempre più il PSI verso sinistra. Ma si creano forti contrasti con il PSDI e dentro il partito stesso con la corrente Autonomista di Bettino Craxi. La conseguenza è una crisi permanente nel centro-sinistra, dove il PRI, tra l’altro, esce dal governo ma continua ad appoggiarlo in Parlamento.
11 ottobre: Milano, assalto fascista, condotto da militanti della Fenice, al liceo classico Manzoni. Sei squadristi arrestati: Benedetto Tusa, Piero Battiston, Carlo Lovati, Mario Sergiovanni, Giancarlo Rognoni, Marco De Amici.
15 ottobre: Milano, attentato fascista all’Università Cattolica.
21 ottobre: Willy Brandt ottiene il premio Nobel per la pace, Pablo Neruda quello per la letteratura.
22 ottobre: un centinaio di poliziotti del I° Reparto della celere di Torino sfilano per le vie cittadine per richiamare l’attenzione sui loro problemi.
23 ottobre: Firenze, convegno internazionale di Potere Operaio in un ostello per studenti. Intervengono rappresentanti del Black Workers Congress statunitense, dei Black Panthers, del Movimiento Popular Dominicano, del Gruppo Autonomo di Zurigo, del Proletarische Front di Amburgo, del Rote Zellen Gruppe di Hannover, di Materiaux pour l’Information di Parigi, dell’Irish Repubblican Army (Ira) irlandese.
24 ottobre: Roma, l’avvocato Vittorio Ambrosini viene suicidato dal settimo piano dell’ospedale in cui è ricoverato. L’avvocato aveva da poco inviato una lettera al ministro degli interni Restivo nella quale si diceva pronto a fare rivelazioni sulla strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969. L’omicidio di Ambrosiani viene fatto passare per suicidio e allunga la catena di strani decessi legati alla strage di piazza Fontana. Dubbi su questa versione, che tuttavia resterà quella definitiva, sono avanzati in considerazione della personalità della vittima: fratello del presidente della Corte Costituzionale Gaspare Ambrosini, ha avuto una lunga storia di rapporti con l’estrema sinistra e con l’estrema destra e dopo la strage del 12 dicembre 1969 ha scritto una lettera personale al ministro dell’interno Franco Restivo in cui denunciava, tra l’altro, possibili responsabilità dell’estrema destra.
25 ottobre: New York, la Cina è ammessa all’ONU, contestualmente è espulsa Taiwan.
27 ottobre: Raffaele Vanni è eletto segretario generale della UIL.
28 ottobre: Londra, il Parlamento britannico vota la storica mozione governativa sull’adesione al Mercato Comune Europeo.
29 ottobre: Roma, arrestato Frank Coppola. Al boss italo-americano si attribuisce un ruolo di primo piano nella fuga di Luciano Leggio (nel frattempo condannato all’ergastolo in contumacia) e nell’assunzione del mafioso Natale Rimi alla Regione Lazio. Sarà inviato al soggiorno obbligatorio
Roma, i dissidenti delle ACLI, con l’ex presidente Livio Labor, fondano il Movimento politico dei lavoratori, MPL. Alcuni gruppi, fedeli ai legami con la Chiesa e con la DC escono dalla vecchia associazione, ma non entrano in quella nuova del Mpl e creano organizzazioni autonome.
Autunno: il primo scontro Gelli – Salvini termina con il successo del primo.
5 novembre: arrestato in Danimarca Attilio Marzollo. E’ accusato di bancarotta.
Durante lavori di restauro di una soffitta di una casa di Castelfranco Veneto sono trovati cinque mitra, otto pistole, quattro silenziatori e centinaia di cartucce. Collegato a questo arsenale, risulterà anche un deposito di esplosivi a Crespano del Grappa contenente 35 candelotti.Arrestato Giancarlo Marchesin, consigliere comunale del Partito Socialista Italiano e proprietario della soffitta di Castelfranco. Prima le armi erano passate per le mani di Franco Comacchio e Ruggero Pan, a cui erano state date dai fratelli Giovanni e Angelo Ventura perché le nascondessero. Esse costituiscono parte della dotazione dell’organizzazione terroristica veneta.
Brescia, esce il primo numero del periodico di estrema destra Riscossa Giovanile, direttore Beppino Benedetti, direttore responsabile Antonio Grande. Nella presentazione è scritto tra l’altro: “Noi ci battiamo per imporre in Italia, in Europa e nel mondo un ordine nuovo, un ordine militante e di combattenti, un ordine di asceti e di guerrieri. Noi dobbiamo essere una schiera di legionari tesa ad un unico scopo: la conquista del potere”. Tra le firme ricorrenti quelle di Ettore Capano, Enzo De Canio, Marcello Mainardi, Fernando Ferrari, Roberto Agnellini, Walter Moretti.
6 Novembre: Edgardo Ginosta, teste al processo per la strage di Piazza Fontana, viene trovato suicidato nella sua abitazione. Sono già 9 i testimoni la cui morte rimane un mistero.
9 novembre: Milano, il Tribunale autorizza la pubblicazione del periodico Resistenza Democratica, organo del Crd (Comitato di Resistenza Democratica). Il primo numero uscirà con la data gennaio 1972. Direttore Edgardo Sogno, responsabile Carlo Palumbo, editore Enzo Tiberti.
10 novembre: Michele Vinci, noto come il mostro di Marsala, confessa l’omicidio della nipote e di due sue piccole amiche.
22 – 24 novembre: dopo le accese discussioni sui tempi dell’unificazione di CGIL CISL e UIL – a breve o a lungo termine per le opportune pause di riflessioni – prevale quest’ultima linea e si arriva a un accordo dove ci si impegna per tutto il 1972 a organizzare congressi per decidere in concerto lo scioglimento di ciascuna confederazione. Si fissa l’anno 1973 per l’unificazione.
23 novembre: le truppe indiane entrano in Pakistan a sostegno dei rivoltosi del Bangladesh. Il 4 dicembre il Pakistan dichiarerà guerra all’India. Il conflitto durerà 12 giorni e terminerà con la nascita dello stato autonomo del Bangladesh.
24 novembre: Milano, la polizia interviene davanti alla Statale, contro un corteo non autorizzato: 72 feriti, 11 arresti e 275 denunciati.
25 novembre: Giorgio Amendola conclude il convegno Il PCI e l’Europa, che segna il lancio della politica europeista del partito.
26 novembre: Giorgio Valerio, già presidente della Montedison, è denunciato dalla polizia tributaria di Milano per la gestione dei fondi neri (24 miliardi) utilizzati per finanziare DC, PSI, PLI, PSDI, PRI e MSI. Insieme a lui sono denunciati anche cinque dirigenti della società.
Mentre si trova al soggiorno obbligato di Sezza dei Conti (Ancona) muore per cause naturali il boss italo americano, Joe Adonis.
28 novembre: assassinato il primo ministro giordano, Wasfi Tall.
30 novembre: Verona, nasce il Movimento nazionale di opinione pubblica diretto dal generale in pensione Francesco Nardella. Ha la sede principale a Verona negli stessi locali che ospitano la Federazione nazionale arditi d’Italia, diretta da Fernando Berardini. Tra gli aderenti: Amos Spiazzi, Roberto Cavallaro, Paride Piasenti, Adamo degli Occhi, Marco Marchi, Gaetano Avanzini, generale Appierto (Unione ufficiali in congedo), colonnello Vittorio Organo (Associazione Nastro azzurro), Umberto Corniani, Mario Follieri (senatore DC), Giacomo Bologna (deputato DC), Luciano Del Falco (senatore DC), Stefano Cavaliere (deputato DC), Dante Marchiorri (PLI), Savino Melillo (PLI), Alessandro Marzocco (PLI), Alessandro Canestrari (deputato DC, presidente dell‘Associazione volontari della libertà), Alliata Di Montereale, Adelino Ruggeri (massone bresciano, legato sia a Sogno che a Fumagalli). Tramite Alliata di Montereale, il Movimento mantiene stretti legami con la Libera confederazione nazionale del commercio e turismo (ha sede a Treviso) presieduta da Mario Campolmi. Costui è un vecchio fascista e si avvale della collaborazione di un altro ex repubblichino: Arturo Plessi. Entrambi sono legati – anche attraverso la FNCRSI – ai padovani Eugenio Rizzato, Bruno Zoia e Sandro Rampazzo. Il gruppo è in contatto anche con il colonnello Ugo Ricci, sottocapo di Stato maggiore dell’VIII Comiliter di Roma e membro del Fronte nazionale. Ricci e in contatto con Spiazzi.
Ma il personaggio più inquietante è il principe Gianfranco Alliata Di Montereale. Nel 1943 aveva contribuito alla mobilitazione di massoni e mafiosi per favorire Io sbarco americano in Sicilia. E’ legato alla potente famiglia italo-brasiliana dei Materazzo. Leader monarchico in Sicilia. E’ indicato, insieme al democristiano Bernardo Mattarella e al monarchico Leone Marchesano (deposizione Pisciotta) tra i mandanti delle azioni di Salvatore Giuliano e dell‘attentato a Togliatti. Legato all’agente dell’OSS e grande amico di Sindona, Max Corvo. Gran Maestro della Loggia Alam, la cui unificazione con la massoneria italiana fu una delle condizioni imposte da Frank Gigliotti per ottenere il riconoscimento della massoneria statunitense. E’ legato a Sindona e a Elvio Sciubba e collegato alla loggia Colosseum, riservata al personale dell’ambasciata Usa a Roma. E’ iscritto alla P2. Nel maggio del 1995 il giudice Casson entra in possesso di una lista di ex collaboratori CIA in Italia. Vi sono i nomi di Julius Evola, Gianfranco Bertoli, Pino Rauti, Gerardo Serravalle (generale, dirigente di Gladio), Guido Giannettini, Stefano Delle Chiaie, Federico Umberto D’Amato, Vito Miceli, Giovan Battista Palumbo, Giovanni Allavena, Augusto Cauchi oltre ad Alliata. Secondo Mino Pecorelli, gestiva, insieme a Spiazzi e Nardella, i rapporti tra la Rosa dei Venti e la massoneria (OP 15 marzo 1975). E’ solito firmarsi Principe del Sacro romano Impero. Sovrintende alla riorganizzazione delle logge coperte in Sicilia (v. Inchiesta tribunale di Trapani) e ai legami tra mafia e massoneria. Difende, da una Tv di Trapani, le logge del Centro Scontrino. Di questo Centro fa parte anche l’avvocato Michele Papa (Agente 2 del Sismi).Dalle vicende di questo centro risulta l’attività di Pino Mandalari tramite cui – e ad Alliata – le logge coperte trapanesi entrano a far parte della Comunione di Piazza del Gesù. Mandalari, nel 1972, è candidato alle elezioni per il MSI e ospita nel suo studio le società finanziarie che fanno capo a Riina, Badalamenti e padre Coppola. Alliata è legatissimo al cognato di Sindona, Francesco Bellantonio che era stato Gran maestro della Loggia Alam (Antichi liberi Accettati Muratori), intimo di Philip Guarino. Ai carabinieri “risulta che Alliata abbia intrattenuto rapporti con Stark Ronald Madley, cittadino statunitense condannato in Italia per eversione, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e altro” (rapporto dei carabinieri di Trapani del 22 giugno 1987 relativo al Centro Studi A. Scontrino). Secondo alcuni testimoni il Centro è collegato a Licio Gelli e altri riferiscono della presenza nei locali del Centro del legale di Gelli, Augusto Sinagra. Al Centro fanno capo sette logge coperte e tutto fa capo al Gran maestro Giovanni Grimaudo che coordina una fitta rete di relazioni massoniche che arrivano ai boss mafiosi Calogero Minore, Gioacchino Calabrò e don Agostino Coppola. L’ex deputato DC, Calogero Mannino, si è adoperato per fare avere finanziamenti al Centro. I suoi rapporti sono a vasto raggio: nel 1968, sull’ultimo numero di Mondo d’oggi, Pecorelli pubblicò una foto in cui appariva padre Felix Morlion, rettore dell’università Pro Deo di Roma, con tre uomini della CIA e i ministri Spataro e Rumor. La didascalia annunciava un servizio sui rapporti tra “Gestapo nazista e la CIA americana, il Vaticano e i servizi segreti di tre paesi della Nato, la Fiat, la Montecatini, la Michelin, la Bata, Mary Luce e l’ordine dei domenicani”. E’ stato uno degli irriducibili monarchici, insieme a Sogno e, da una posizione particolare, l’ammiraglio statunitense Ellery Stone. Fin dal 1943 Stone frequentava il palazzo palermitano di Alliata. Nel 1933 Stone aveva dato il benvenuto a New York, per conto della Itt, a Italo Balbo. La Itt è una delle multinazionali Usa che manteneva rapporti con la Germania nazista e che in seguito risulterà pesantemente coinvolta nelle avventure golpiste Usa. Finita la guerra, Stone tornò al servizio dell’Itt per occuparsi degli affari europei della società: intanto a New York, presso la direzione generale, lavorava John Mc Cone, ex direttore della CIA. Nel 1947 Alliata costituisce, insieme a una decina di persone – come si legge in un rapporto della Guardia di Finanza, agli atti dell’inchiesta del giudice Tamburino – 14 società per azioni. Sono tutte iscritte presso il tribunale di Palermo lo stesso giorno: 23 luglio 1947 e tutte con sede allo stesso indirizzo: via Guccia 31 a Palermo. Tra i principali azionisti figurano l’ingegner Francesco Di Bella e il dottor Aldo Gagliano. Scrive ancora la Guardia di Finanza: “tutte le società suddette non hanno mai operato, tanto che le stesse risultano sconosciute all’indirizzo in cui dovrebbe essere ubicata la sede legale e amministrativa”. E ancora, che le persone legate ad Alliata nelle società “risulterebbero simpatizzanti per I’ideologia del partito MSI”. La sua esperienza politica attiva ha termine nel 1960 – anche se in un intervista all’Europeo del 7.11.74 dichiarerà di essere iscritto alla sezione Flaminio del PSDI – quando il governo Tambroni passa alla camera con il solo voto di DC, MSI e 4 deputati monarchici, poi espulsi dal partito: Antonio Cremisini, Falcone Lucifero, Cesare Degli Occhi (padre di Adamo e autore, con Pietro Operti di un libretto sul Partito monarchico e difensore, nel ‘45, del sottosegretario all’aeronautica Ruggero Bonomi) oltre ad Alliata. Ha buoni rapporti con Libia e Malta. E’ stato consigliere comunale monarchico a Bologna. E’ stato anche presidente dell’Accademia del Mediterraneo di cui fanno parte: Carlo Belloli di Seriati, Leo Magnino (cancelliere dell’Accademia e funzionario del ministero della Pubblica istruzione), Emilio Bussi, Francesco Cavallaro, Carlo Colonna, Antonio De Angelis (già pro rettore della Pro Deo), Manlio Gemozzi, Alfio Musumarra, Paolo D’Agostini Orsini, Ekren Telhay, Giovanni Terranova, Piero Toni, Armando Troni, Ottavio Trigona, Giuseppe Perzi, Fernando Berardini (presidente Arditi d’Italia), Aurelio Prete Di Moriferati, Nello Carducci, Aldo Cripari, Umberto Righetti (deputato PSDI), Claudio Nicastro del Lago, Alfredo Ferlisi, Mario Jovene.
Particolarmente interessante è anche la figura di Francesco Bellantonio, cognato di Sindona e Gran Maestro della Loggia Alam. Suo braccio destro, con l’incarico di occuparsi delle Logge coperte, è il torinese Luigi Savona. Il gruppo delle Logge coperte era stato creato il 21 settembre 1971 dall’allora Gran Maestro dell’obbedienza di Piazza del Gesù Tito Ceccherini. Durante la trattativa per la riunificazione delle famiglie massoniche alcune vennero regolarizzate, altre, invece, restarono coperte alle dirette dipendenze di Savona. Il punto di riferimento delle nove logge coperte torinesi era il Ciclopi Club, in via Cavour 13, presieduto prima da Savona e poi dal generale Corrado Benvenuto. Savona risulta avere la doppia appartenenza: alla loggia torinese La Fiaccola e alla Giustizia e Libertà di Roma. Nel 1975 si fa promotore dell’ingresso nella Fiaccola, allora presieduta da Francesco Fiorentino, di alcuni ex appartenenti alla P2. Fra costoro vi sono Loris Civitelli inquisito per le trame del Fronte Nazionale e Humonda Fuad Michel, insegnante ed editore, legato ai movimenti palestinesi, ha un passato nel MSI per arrivare poi a militare nella sinistra extraparlamentare. Svolge una modesta attività editoriale, avendo però un’apertura di credito di 10 milioni presso la Cassa di Risparmio di Torino dietro il diretto interessamento del vice presidente Nerio Nesi. Savona era stato ufficiale delle SS italiane. Del gruppo Savona si occupa l’inchiesta Violante sul golpe bianco di Edgardo Sogno. Il Rito filosofico italiano sarebbe stato in rapporti con un’analoga organizzazione d’ispirazione nazista in Germania. Savona è legato anche agli ordinovisti torinesi. Fu al centro del fallimento della Stamperia Piemontese dove veniva stampato il periodico di destra Piemonte Sera. Nell’impresa erano coinvolti anche due esponenti del MSI torinese: Giuseppe Dionigi (indicato come uno dei finanziatori dell’attività di Salvatore Francia) e Aldo Masciotta. Altri amici, Savona, li ha nel mensile La Nuova Regione diretto da Paolo Pristeri, Maestro venerabile della Loggia I. Newton con sede in corso Moncalieri 51 (locali avuti, secondo le sue stesse ammissioni, da “amici americani”) e in via Po 2 (Club Valle del Po). Per conto di Savona stampò un numero monografico della rivista dedicato alla storia dei Cavalieri Templari di cui, peraltro, Savona era Gran Baillì. La rivista di Pristeri era stampata a Saluzzo dalla tipografia Richard, la stessa dove per un certo periodo si stampò anche il periodico della rinata massoneria di Piazza del Gesù. Espulso dalla massoneria nel settembre del 1975, Bellantonio, sempre insieme a Savona, da vita a una nuova Loggia – unitamente ai pochi che non avevano aderito alla riunificazione – al numero 4 di via Alberico II a Roma. Bellantonio si impegna poi a favore di Sindona ed è uno dei firmatari degli Affidavit. Nel marzo 1978, morto Bellantonio, diventa Gran Maestro il figlio Giuseppe. Contemporaneamente rientra nella Loggia anche il Principe Alliata, dopo essere stato per un decennio coperto nella P2. Ma nonostante il suo ritorno, il troncone dissenziente di Piazza del Gesù va via via spegnendosi (Savona è stato nel frattempo pure lui espulso) e i pochi fratelli superstiti cercano in qualche modo di rientrare nell’alveo di Palazzo Giustiniani.
Alliata è collegato direttamente al gruppo Gelli-Ortolani. Negli anni sessanta Ortolani controllava il Banco Financiero Sudamericano di Montevideo (Bafisud). La banca era stata comprata con fondi provenienti dalla RSI dall’ex ministro delle Finanze di Salò, Pellegrini Giampietro e serviva per raccogliere i fondi dei fascisti e dei nazisti fuggiti in Sud America. In questo lavoro era affiancata dal Credito di Venezia e Rio della Plata con sede a Roma in via Bissolati. Presidente di questa banca era il massone Giovanni Balella, già presidente della Confederazione generale degli industriali fascisti e firmatario dell’ordine del giorno Grandi che provocò la caduta di Mussolini. Nel Consiglio d’Amministrazione del Credito (di cui era consulente finanziario il commercialista massone Elio Minici, vice di Alliata) figuravano anche, negli anni sessanta, Carlo Pesenti fiduciario del Vaticano, Andrea Maria Piaggio, inquisito per la Rosa dei Venti e ritenuto membro, anche se il suo nome non figura negli elenchi, della P2 e Fabrizio Alliata, fratello del principe Giovanni. Questa banca era il tipico esempio dell’accordo tra finanza cattolica, massonica e fascista. Ortolani ne raccolse l’eredità con il Bafisud introducendovi Gelli e allargando la sfera d’azione alle principali famiglie sudamericane.
1 dicembre: Cambogia, i Khmer Rossi intensificano gli assalti alle posizioni del governo cambogiano, costringendoli a ritirarsi da Kompong Thmar e dalla vicina Ba Ray, 10 chilometri a nord-est di Phnom Penh
4 dicembre: Milano, tre giovani armati e mascherati tendono un agguato al commesso di un grande magazzino e lo costringono a consegnare la borsa con l’incasso: venti milioni e mezzo. L’azione sarà attribuita alle Br dall’autorità giudiziaria inquirente, che ne riterrà responsabili Renato Curcio, Pietro Morlacchi e Mario Moretti.
Ulster, una bomba collocata dall’Uvf in un bar di New Lodge, nella contea di Belfast, uccide 15 persone.
5 dicembre: per celebrare il trentennale della battaglia di Bir el Gobi si incontrano a Ponti sul Mincio gli ex combattenti italiani dell’Associazione volontari di Bir el Gobi e gli ex combattenti tedeschi dell’Associazione dell’Afrika-Korps tedesco. Tra i primi Mario Giachi e Fernando Tanucci Nannini, ex generale e ora senatore del Msi.
6 dicembre: Milano, attentato delle SAM contro l’abitazione del procuratore generale Bianchi D’Espinosa. Alcune bombe incendiarie vengono lanciate da un auto in corsa, ma fortunatamente non esplodono.
9 dicembre: attacchi aerei americani su Laos e Cambogia.
11 dicembre: Roma, con una sua circolare il gran maestro del Goi (Grande oriente d’Italia) Lino Salvini annuncia la nomina di Licio Gelli a segretario organizzativo della P2 (Loggia Propaganda numero 2). Scrive Salvini: “Gelli è ben conosciuto da tutti noi che ne abbiamo potuto apprezzare la vasta, costante e diligente opera svolta in seno alla nostra organizzazione. La P2 è stata adeguatamente ristrutturata per renderla più funzionale e soprattutto per rafforzare ancora più il segreto di copertura indispensabile per proteggere tutti coloro che per determinati motivi particolari, inerenti al loro stato, devono restare occulti”. La decisione di Salvini sarà poi contestata da un futuro gran maestro del Goi, Armando Corona, secondo il quale “Gelli fu nominato segretario della Loggia propaganda con un atto assolutamente illegittimo”.
Ulster, una bomba dell’Ira collocata in Shankill Road a Belfast uccide quattro persone tra cui un bambino ed un neonato
13 dicembre: l’Assemblea generale dell’Onu torna ad occuparsi del conflitto arabo israeliano con una risoluzione che invita Israele a restituire agli stati arabi i territori occupati. A favore della risoluzione votano l’Italia e altri settantotto paesi, gli Stati Uniti si astengono, mentre alcuni suoi stati satelliti del centro e sud America votano contro (insieme ad Israele)
14 dicembre: Milano, “esproprio proletario” ai grandi magazzini Coin di corso Vercelli. L’azione, peraltro mai rivendicata, è ascrivibile al nucleo storico delle Brigate Rosse
15 dicembre: istituito ed affiancato all’Amministrazione degli affari esteri, il Comitato Consultivo degli Italiani all’Estero (C.C.I.E.). Avrà il compito di migliorare la conoscenza dei problemi che interessano le collettività italiane all’estero e di predisporre opportune forme di tutela e di assistenza delle stesse
16 dicembre: Londra, attentato contro l’ambasciatore giordano Zeid al Rifai. Nonostante l’attentatore esploda 30-40 colpi di arma da fuoco contro la macchina dell’ambasciatore, questi rimane solo lievemente ferito. L’attentato è opera del gruppo palestinese Settembre Nero
L’India vince la guerra contro il Pakistan e ha come risultato l’indipendenza del Bangladesh, in precedenza Pakistan orientale. L’intervento indiano è avvenuto durante lo svolgimento del conflitto tra Pakistan occidentale ed orientale, la cui causa è stata essenzialmente di natura economica e politica, dato che il gruppo etnico originario del Pakistan occidentale era riuscito ad imporre il proprio dominio economico e militare alla più numerosa popolazione pakistana orientale. I diritti politici dei bengalesi erano persistentemente violati dai capi di governo che rappresentavano la minoranza della popolazione pakistana occidentale
18 dicembre: Bologna, convegno dei CRD di Sogno all’Hotel Excelsior. Ad ascoltare Edgardo Sogno, il quale ripete che “la crisi dell’attuale regime è irreversibile” e stigmatizza “l’evidente e tendenziosa inflazione propagandistica dell’episodio Borghese, da modesta e quasi grottesca esercitazione di attempati goliardi elevato a scandalosa minaccia di colpo di stato”, sono appartenenti ai partiti socialdemocratico, liberale, repubblicano e alla Dc. Tra di essi Aldo Cucchi, Massimo De Carolis, Piero Rachetto, Guido Bersellini, Antonio Calvi, Ercole Camurani, Francesco Baffigi, Enzo Tiberti, Livio Caputo, Vinicio Rastrelli e inoltre Curzia Ferrari rappresentanza del Sindacato Libero Scrittori, Franco Carlino della Confederazione Studentesca e il frate Tommaso Toschi del Circolo Giorni Nuovi di Bologna.
Ulster, tre miitanti dell’Ira, James Sheridan John Bateson e Martin Lee, muoiono a causa dell’esplosione anticipata della bomba che stavano trasportando sulla propria auto a Magherafelt.
20 dicembre: nasce Medici Senza Frontiere. L’idea parte da un gruppo di medici francesi che hanno lavorato con la Croce Rossa durante la guerra in Biafra, nel corso della quale ha perso la vita un milione di persone in un genocidio ignorato dalla comunità internazionale. Fortemente impressionati da ciò che hanno visto accadere sotto i loro occhi, indignati per l’insufficiente livello d’intervento sanitario e frustrati dal forzato silenzio, decidono di creare un’associazione indipendente specializzata in soccorso medico d’emergenza. Al gruppo iniziale, si aggiungono altri medici di ritorno dal Bangladesh colpito da devastanti inondazioni
Ulster, alcuni cecchini dell’Ira tendono, a Belfast, un agguato ad una pattuglia dell’esercito britannico, ma uccidono per errore la passante Margaret McCorry.
21 dicembre: l’austriaco Kurt Waldheim succede a U Thant nella carica di segretario dell’ONU.
22 dicembre: Treviso, il giudice istruttore Stiz firma un nuovo mandato di cattura a carico di Franco Freda e Giovanni Ventura e riassume la competenza a proseguire le indagini. Il provvedimento è la conseguenza del rinvenimento di armi nella soffitta di Castelfranco Veneto e infatti seguono la stessa sorte di Freda e Ventura anche Angelo Ventura, Franco Comacchio, Ruggero Pan e Gianfranco Marchesin. Trascorse ventiquattro ore il magistrato fa perquisire una cassetta di sicurezza intestata a Maria Greggio, madre di Ventura, presso una banca di Montebelluna. All’interno della cassetta vengono rinvenuti anche numerosi rapporti che Guido Giannettini redige per il Sid e consegna in copia all’organizzazone terroristica veneta e un elenco di agenti della CIA operanti in Italia e “alcune schede sulle bande autonome neofasciste e altre schede, con apposizione di scritte, numerazioni e stampigliature tali da apparire provenienti da un servizio informativo e riguardanti argomenti di politica interna e internazionale, con ripetuti riferimenti alle organizzazioni dei servizi segreti americani, russi, francesi, rumeni e tedeschi e alle loro attività”(atti inchiesta giudice Stiz).
23 Dicembre: Roma, il senatore democristiano Giovanni Leone viene eletto Presidente della Repubblica con i voti determinanti del MSI.
Berlino ovest, devastati la Sinagoga e il cimitero ebraico.
29 dicembre: Ulster, il militare britannico Richard Ham viene ucciso a colpi d’arma da fuoco dall’Ira, a Brandywell, nella contea di Derry
Dicembre: Washington, Zbgniew Brezinski si rivolge a Hutington Harris, presidente di Quadriescience Inc. per finanziare una serie di Tripartite reparts. Aderiscono anche il Kiel Institute of World Economics (Germania) e il Japan Economich Research Center di Tokio. David Rockfeller si mostra interessato all’iniziativa. Comincia a prendere corpo la Trilateral.
30 dicembre: una nuova legge stabilisce che la donna lavoratrice deve obbligatoriamente astenersi dal lavoro nei due mesi che precedono la data presunta del parto e nei tre mesi successivi alla nascita del figlio. La donna ha la facoltà di astenersi dal lavoro fino a sei mesi entro il primo anno di vita del bambino; inoltre, se il bambino si ammala, entro i primi tre anni di vita, la donna si può allontanare dal lavoro. La lavoratrice madre non può essere licenziata dall’inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino e fino al terzo mese dopo il parto nel caso di morte del feto o del neonato. Malgrado questa legge possa essere considerata un fiore all’occhiello per il nostro Paese per quanto riguarda la gravidanza e i primi mesi di vita del bambino, essa è da più parti sottoposta a critiche. Sebbene l’indennità venga corrisposta dall’INPS, il datore di lavoro in genere mal sopporta di rimpiazzare la lavoratrice e di addestrare un sostituto. Come pure teme che la lavoratrice, una volta tornata in azienda, sia meno efficiente. Considerazioni simili sono conseguenza del fatto che il peso della cura del bambino continua a ricadere sulle donne. Una questione culturale, ma solo in parte. Gli uomini, guadagnando in media più delle donne, sono meno disposti a rinunciare a giorni e mesi di stipendio
“Anche questo ultimo mese dell’anno che stiamo per lasciarci alle spalle è stato contrassegnato dallo sviluppo della iniziativa rivendicativa sia a livello aziendale che per i rinnovi dei contratti nazionali dei braccianti e salariati in primo luogo per i quali dopo forti scioperi unitari sono state riprese le trattative il 16 dicembre. Questa azione si è intrecciata con quella per la difesa e lo sviluppo dell’occupazione, una nuova politica economica e di riforme sociali. E’ in questo quadro di riferimento che in questi ultimi tempi sono state effettuare, come momento unificante per la continuità dell’azione articolata oltre 45 scioperi territoriali unitari, e il 16 dicembre lo sciopero generale dei 500.000 lavoratori dell’industria chimica e dei 270.000 delle partecipazioni statali contro l’intransigenza delle controparti, per sostenere le richieste avanzate in diverse aziende, per rispondere al clima di repressione che si vorrebbe instaurare nelle fabbriche e per un nuovo ruolo delle partecipazioni statali e dell’industria chimica. Dopo questo breve accenno può essere utile dare un primo sguardo ai risultati raggiunti nel corso del 1971 con il rinnovo dei contratti nazionali e con gli accordi sulla contrattazione aziendale.
Nel corso del 1971 gli accordi aziendali e di gruppo realizzati se si considerano gli oltre 3.000 ottenuti nelle piccole e medie imprese edili sono stati complessivamente circa 7.000 ed hanno interessato circa oltre 1.500.000 lavoratori. (…) I rinnovi contrattuali nazionali nel ’71 sono stati 31 interessanti complessivamente un milione e centomila lavoratori.
I risultati economici e normativi conseguiti confermano e sviluppano, in diversi casi positivamente, le tendenze ai contenuti realizzati con i rinnovi contrattuali nei due anni precedenti e corrispondono alle scelte rivendicative presentate unitariamente dalle categorie a conclusione del dibattito svolto fra i lavoratori. Al termine delle vertenze si è pervenuti dopo duri scontri con il padronato e numerose giornate di scioperi e manifestazioni, in questo senso è da ricordare in particolare la lotta dei lavoratori grafici e cartai, dei corrieri spedizionieri e trasporto merci, della gomma, delle prime e seconde lavorazioni vetro, delle conserve animali, dei dolciari ed altri. I risultati di maggior rilievo ottenuti oltre l’aumento consistente dei minimi tabellari che variano tra le 14 e le 17 mila lire mensili per tutte le categorie con l’aggiunta in numerosi casi dei miglioramenti derivanti dalla restrizione del ventaglio delle qualifiche, dal riproporzionamento tabellare delle ore di riduzione dell’orario di lavoro, dalla classificazione unica per operai ed impiegati e qualifiche speciali.
Sulla parità normativa operai ed impiegati si registrano sviluppi positivi per quanto riguarda il trattamento di malattia ed infortunio e le ferie. Hanno raggiunto la completa parità normativa i corrieri, spedizionieri e trasporto merci ed hanno conquistato la unificazione contrattuale rispetto ai tre contratti esistenti in precedenza. Anche in materia di ambiente di lavoro i risultati più importanti realizzati riguardano i lavoratori della gomma del vetro e più recentemente i dolciari. In materia di diritti sindacali le soluzioni consolidano quelle raggiunte negli scorsi anni. Il contratto dei dolciari contiene una importante normativa suscettibile di essere generalizzata in quanto afferma il riconoscimento del Consiglio di fabbrica come unica struttura abilitata alla contrattazione aziendale. Con questo contratto, che si può dire ha aperto unitamente al rinnovo contrattuale delle conserve animali il ciclo dei rinnovi contrattuali del 1972 — che impegnerà circa 3 milioni e mezzo di lavoratori — si è avuta la puntuale conferma del rapporto esistente fra contrattazione aziendale e nazionale.
Il contratto nazionale dei dolciari ha recepito infatti e migliorato sia in tema di parità per malattia ed infortunio che in tema di qualifiche ridotte a sette per tutti i lavoratori, nonché per i 30 giorni di ferie per tutti le esperienze realizzate nel periodo di durata del vecchio contratto. I contratti del 1971 riducono la settimana lavorativa a 40 ore da distribuirsi normalmente su cinque giorni della settimana fatta salva comunque, afferma qualche contratto, la eventuale distribuzione su sei giorni da concordarsi in sede aziendale. Il contratto dei dolciari prevede anche per gli operai nell’ambito della mensilizzazione che i lavoratori assunti a tempo indeterminato percepiscano la retribuzione mensile fino al 100 per cento per due mesi ogni anno solare a partire dall’1-12-73 e nella misura dell’80 per cento dalla decorrenza del contratto fino al 30-11-73 (…) (Da Rassegna Sindacale n 226 del 19 dicembre 1971 – 2 gennaio 1972)