“Le pancaldine”, lo sciopero delle donne che anticipò l’autunno caldo
Centro di documentazione “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani”
Le 400 operaie della Camiceria Industriale Pancaldi di Bologna (che aveva sedi anche in Francia e in Spagna), entrano in lotta il 19 aprile 1968 con la presentazione di una piattaforma rivendicativa costruita sui tanti problemi che le lavoratrici dovevano affrontare ogni giorno in fabbrica
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Luglio: si conclude positivamente per i lavoratori la vertenza del gruppo Dalmine, a distanza di pochi mesi dagli accordi realizzati nei singoli stabilimenti. L’accordo è firmato dopo 45 giorni di occupazione per i lavoratori delle Fucine Meridionali. Altri accordi positivi conquistano gli impiegati della Falk, i lavoratori della Piaggio di Palermo (dopo 59 giorni di lotta), ed i lavoratori della Montedison di Venezia, (che danno luogo a una vera rivolta contro il monopolio), della Terni, e della Sincat di Siracusa. Accordi aziendali positivi anche alla Monti di Pescara e alla Pancaldi di Bologna, e del gruppo SAFFA. I lavoratori dei quotidiani, dopo vari scioperi ottengono il rinnovo del contratto. Per i lavoratori dipendenti delle aziende artigiane metallurgiche, dopo lunghe trattative è stato stipulato il contratto
Roma, il generale Federico Gasca Queirazza è il nuovo capo dell’Ufficio D del SID.
1° luglio: Napoli, serrata l’Italsider. I lavoratori costringono la direzione a ritirare il provvedimento, dopo una manifestazione cui partecipano anche gli operai della Rhodiatoce e gli studenti.
Sicilia, migliaia di terremotati manifestano in diversi centri del Belice.
1 luglio: firmato da Usa, Urss, Gran Bretagna, Francia, il Trattato di non proliferazione nucleare.
Con 18 mesi di anticipo vengono aboliti gli ultimi dazi doganali sul commercio intracomunitario dei prodotti industriali e viene introdotta la tariffa doganale comune.
2 luglio: Palermo, Franco Padrut, segretario provinciale della Federazione giovanile comunista, è condannato a 2 anni e 5 mesi per una manifestazione contro la guerra del Vietnam. Era detenuto in carcere da più di un anno.
Roma, esonerato dalla carica di vice comandante dell’Arma dei carabinieri, il generale Giorgio Manes.
2 – 3 luglio: Uruguay, il presidente Pacheco Areco mobilita l’esercito durante lo sciopero generale. Scontri a Montevideo.
3 luglio: Spagna, la polizia invade le università di Madrid e Bilbao. In sciopero anche i lavoratori dei porti. La tensione in tutto il Paese è alta.
4 luglio: Roma, alle 4 del mattino esplode un ordigno sul muro di cinta della sede della Rappresentanza commerciale dell’Urss, in piazza Trasimeno. E’ il primo di tre attentati compiuti da Giorgio Arcangeli, avvocato e già promotore dell’organizzazione Falange Tricolore.
Palermo, sciopero generale unitario contro la crisi economica che investe la città.
5 luglio: Roma, la Corte costituzionale dichiara incostituzionali gli art. 225 e 332 del Cpp che consentono le indagini di polizia senza che siano garantiti i diritti alla difesa degli imputati.
6 luglio: Roma, l’ammiraglio Eugenio Henke, direttore del Sid, chiede ed ottiene dal procuratore generale di Roma, Ugo Guarnera, di far presenziare all’apertura degli armadi e delle casseforti del colonnello Rocca, il colonnello Antonio Alemanno.
7 luglio: Milano, si ribellano i detenuti di San Vittore, che restano padroni del carcere dal pomeriggio a tarda serata. Nonostante la conclusione pacifica della protesta, 15 detenuti considerati gli organizzatori, saranno trasferiti.
7 – 8 luglio: Miami, contestata prevalentemente da militanti neri, la Convention del Partito repubblicano dalla quale emergono Nixon e Agnew come candidati rispettivamente per la presidenza e la vice presidenza.
8 luglio: si conclude il processo alla banda Cavallero con la condanna all’ergastolo per Pietro Cavallero, Sante Notarnicola e Adriano Rovoletto. Durante il dibattimento avevano rivendicato il carattere rivoluzionario delle loro rapine.
9 luglio: Palermo, la polizia attacca le popolazioni del Belice, vittime del terremoto, picchiando uomini, donne, bambini durante una manifestazione di 15 mila persone davanti al palazzo della Regione.
11 luglio: Atene, si svolge in un clima di brogli e di terrore un referendum, che approva una nuova costituzione di stampo autoritario. Gli esuli greci organizzano all’estero un vasto movimento di denuncia della dittatura, che ricorre alla tortura su vasta scala per impedire qualsiasi manifestazione di dissenso.
Il tribunale di Boston condanna il pediatra Benjamin Spock a 2 anni di carcere e 5.000 dollari di ammenda per aver esortato i militari di leva a disertare.
Roma, sciopero generale unitario in difesa dell’occupazione.
12 luglio: Berlino ovest, per la seconda volta la polizia sgombera l’università occupata dagli studenti.
13 luglio: Venezia, 48 ore di sciopero del Petrolchimico di Porto Marghera, dove particolarmente forte è l’intervento esterno di studenti e militanti della nuova sinistra che partecipano ai picchetti e ai blocchi stradali. Sciopero ancora il giorno 24 per il rinnovo del premio di produzione e il 27 quando l’assemblea degli operai impone la richiesta di 5.000 lire d’aumento uguali per tutti. IA partire dal giorno 28 è indetta un’altra settimana di sciopero alla quale aderiscono, con rivendicazioni autonome, anche gli edili delle ditte di manutenzione delle fabbriche chimiche. Il 4 agosto sarà firmato un accordo, giudicato“insoddisfacente” anche dai sindacati e dal Pci.
14 luglio: Roma, condannato per plagio, fra le proteste del pubblico presente in aula, il professor Aldo Braibanti. La testimonianza del ragazzo ospite del professore non è stata ammessa al processo. Il “caso Braibanti”, poco o nulla seguito dalla stampa fino a questo momento, esplode dopo la sentenza dando luogo a vivaci polemiche.
16 luglio: Roma, nel corso del dibattito sulla fiducia al governo Leone, Ferruccio Parri presenta il gruppo della Sinistra Indipendente: “Il gruppo per il quale ho l’incarico di parlare è di nuova costituzione, cosa questa che impone l’obbligo di una presentazione, di una qualificazione. Compito facile del resto, perché esso è nato semplicemente dalla comunanza della convinzione, che ha radici antiche dentro di noi, nella necessità ed urgenza in questo Paese di una azione riformatrice e rinnovatrice incisiva”.
Milano, alla facoltà di Lingue della Bocconi, accordo fra rettore e studenti, dopo due mesi di occupazione. Garantita la revoca di ogni provvedimento disciplinare contro gli occupanti.
Pavia, scontri tra polizia, gruppi di operai e studenti dinanzi alla maglieria Omino di Ferro
In sciopero i lavoratori della Pirelli dello stabilimento di Settimo Torinese.
17 luglio: Milano, alla facoltà di Architettura sono in corso esami collettivi. Il ministero ne contesta la validità.
18 luglio: Praga, Dubcek respinge le accuse sovietiche di alimentare la controrivoluzione.
20 luglio: giornata mondiale di solidarietà con il Vietnam. Manifestazioni in moltissime città
21 luglio: Roma, alle 4 del mattino vengono sparate raffiche di mitra contro l’ingresso di Villa Abamalek, residenza dell’ambasciatore sovietico in Italia, in via Aurelia Antica. Saranno raccolti 23 bossoli. Terzo e ultimo attentato compiuto dall’avvocato Giorgio Arcangeli, già promotore di Falange Tricolore, anche questa volta con la collaborazione del suo segretario Silvano Ronchetta.
21- 23 luglio: Boston, giovani contestatori si scontrano per tre giorni con la polizia. In agitazione anche la Columbia University.
22 luglio: Città del Messico, l’intervento dei Granaderos contro alcuni studenti provoca le prime proteste giovanili.
Muore Giovanni Guareschi.
22 – 24 luglio: Firenze, si riunisce l’organismo direttivo della Cisl, per avviare un chiarimento interno alla organizzazione. In luogo della segreteria dimissionaria è eletta, con difficoltà, una nuova segreteria con segretario generale Bruno Storti.
23 luglio: incidenti tra studenti di sinistra e di destra a Città del Messico. I granaderos intervengono e irrompono negli edifici universitari. Il 24 il governo, al quale stanno a cuore i preparativi per le Olimpiadi, reprime brutalmente le manifestazioni uccidendo 8 studenti. La protesta dilaga in tutte le scuole. Il 30, dopo una settimana di manifestazioni e di scontri, gli studenti trovano il centro di Città del Messico presidiato da carri armati, parà e granaderos. Reagiscono costruendo barricate con gli autobus: 10 morti tra studenti e granaderos, 1200 arresti.
Milano, una bomba esplode accanto a uno degli ingressi della Biblioteca Ambrosiana.
Roma, firmato un accordo che impegna la proprietà dell’Apollon a riaprire lo stabilimento, previa concessione di un prestito tramite l’Italcasse. Ma l’accordo non sarà rispettato.
23 luglio: militanti del Fronte popolare di liberazione palestinese dirottano un aereo della El Al, la compagnia di bandiera israeliana, sequestrando i passeggeri come ostaggi. Il governo israeliano rifiuta di trattare e soltanto la mediazione dell’Algeria eviterà l’uccisione degli ostaggi, che verranno poi rilasciati.
24 luglio: Francia, entra in vigore l’amnistia concessa ai militanti dell’Oas.
Praga, il Parlamento cecoslovacco abolisce la censura e approva la legge sulla riabilitazione dei condannati politici.
25 luglio: Milano, lo sciopero della Pirelli per cottimi, tempi e ritmi – iniziato nello stabilimento di Settimo Torinese – si estende allo alla Bicocca, dove sono bloccati tre reparti.
Dopo una lunga vertenza, è rinnovato il contratto nazionale dei poligrafici. E’ introdotto un articolo secondo cui la controparte deve discutere preventivamente con i sindacati sulle innovazioni tecnologiche. Gli aumenti salariali sono pari all’otto per cento.
Detroit e a Cleveland, scontri fra neri e polizia, con un bilancio di oltre 10 morti fra i manifestanti.
26 luglio: in una nota del Centro di controspionaggio di Napoli del Sid, “in relazione all’ultimo consiglio nazionale di Ordine Nuovo”, il progetto “di dar vita ad una organizzazione di giovani di estrema destra facenti capo a Nuova Repubblica e a Giovane Europa in una federazione nazionale degli studenti universitari”. L’elaborazione del progetto è attribuita ad Antonio Lombardo di Catania e a Enzo Maria Dantini di Roma.
Sei documenti, per un totale di 447 fogli, vengono consegnati al Sid dalla magistratura romana che indaga sulla morte del colonnello Rocca.
Milano, in sciopero i lavoratori di alcuni reparti della Pirelli Bicocca.
27 luglio: Milano, scioperano gli impiegati della Falck per orario, organici e qualifiche.
29 luglio: enciclica papale Humanae Vitae che vieta l’uso di ogni mezzo anticoncezionale non naturale.
Il procuratore generale di Roma, Ugo Guarnera, avoca a sé l’inchiesta sulla morte del colonnello Renzo Rocca, dichiarando in una conferenza stampa di farlo “per il bene del Paese”.
30 luglio – 5 agosto: Città del Messico, gli studenti manifestano e alzano barricate per sostenere le loro rivendicazioni: liberazione dei giovani arrestati, rimozione dall’incarico dei responsabili delle aggressioni poliziesche, scioglimento del corpo dei Granaderos e riconoscimento effettivo del diritto di manifestazione ed assemblea. Ne seguono scontri con 10 morti fra manifestanti e Granaderos, i quali ultimi operano più di 1.000 arresti. Se non verranno accolte le loro richieste, fanno sapere i giovani, sarà inevitabile il boicottaggio dei giochi olimpici e l’inizio della lotta armata.
Luglio: importanti accordi sindacali siglati per il gruppo Dalmine (aumento del premio di produzione, diritti sindacali), Piaggio di Palermo (equiparazione delle retribuzioni agli altri stabilimenti del gruppo), Fucine Meridionali (diritti sindacali e di informazione e creazione di un comitato paritetico con diverse funzioni).
Dopo lunghe lotte e 23 giorni di occupazione i 2.000 lavoratori della ATB di Brescia, sostenuti dalla attiva ‘solidarietà, hanno raggiunto un positivo accordo aziendale. L’azione in difesa e per lo sviluppo dell’occupazione si accompagna in diverse città alla lotta integrativa, e con scioperi generali. E’ il caso di Palermo, per l’Elsi, di Trieste, per il cantiere S. Marco, di Pisa per la Marzotto.
I Quaderni Piacentini pubblicano un editoriale sul “caso Braibanti”, il docente condannato per plagio che è anche collaboratore della rivista. Vi si legge “Oggi sappiamo che in Italia non siamo liberi di diventare pittori, poeti o scrittori se i nostri genitori o gli amici non lo vogliono (…) In realtà, i reati per cui Braibanti è stato condannato sono: omosessualità, ateismo – anzi, panteismo – idee anarchiche, aver appoggiato la scelta artistica di un giovane amico (…) essere un artista non di successo – peggio, non aver mai cercato il successo – vivere poveramente. In sostanza, il rifiuto dei valori correnti”. Per l’autorevole rivista siamo di fronte ad una vera e propria “caccia alle streghe”.
Esce in Italia, edito da Feltrinelli, il diario di Ernesto Che Guevara.
1° agosto: Porto Marghera (Venezia), gli operai del Petrolchimico e delle aziende limitrofe escono dagli stabilimenti e paralizzano con blocchi stradali il cavalcavia di Mestre. Incidenti con la polizia. Il giorno successivo è organizzato uno sciopero di solidarietà.
Il settimanale Panorama pubblica alcune dichiarazioni fatte in Senato da Cesare Merzagora: “Durante la malattia del presidente Segni, quando ero suo supplente, il ministro Taviani mi riferì che settimanalmente avrei ricevuto dal Sifar rapporti sulla situazione politica ed economica ma anche sulla vita privata degli uomini politici. Che so, un senatore che andava al night, un altro che faceva un viaggetto in compagnia illegittima (…)”.
I fratelli Ovidio e Antonio Lefebvre iniziano a occuparsi degli affari della Loockheed in Italia.
2 agosto: uno sciopero di solidarietà con i lavoratori della Montedison blocca l’intero settore chimico a Venezia. Le organizzazioni sindacali accelerano le trattative.
Spagna, giustiziato Meliton Manzanas, capo brigata della polizia politica di Irun nella provincia basca. Saranno incriminati 16 militanti dell’Eta.
4 agosto: Porto Marghera, firmato l’accordo che recepisce solo in parte le rivendicazioni espresse dai lavoratori chimici. In particolare, sono stati disattesi gli obiettivi egualitari su qualifiche, premi, anzianità.
6 agosto: Washington, mentre si svolge il processo contro il dirigente delle Pantere Nere, Huey Newton, il paese è percorso da manifestazioni anti razziali. Scontri con la polizia a Detroit e Los Angeles, dove sono uccisi tre manifestanti.
9 agosto: Praga, il Presidente jugoslavo Tito, in visita in Cecoslovacchia, solidarizza con Dubcek.
10 agosto: Montevideo (Uruguay), scontri fra polizia e studenti: il bilancio è di 2 morti. Gli scontri continueranno per più giorni, mentre i giovani si asserragliano nell’ateneo e resistono all’assedio della polizia.
11 agosto: Santiago del Cile, i cattolici del dissenso occupano la cattedrale.
11 –12 agosto: Washington, la ribellione anti razziale continua a Los Angeles e si estende a Miami.
13 agosto: Atene, il dittatore greco Gheorghios Papadopulos sfugge ad un attentato organizzato da Alexander Panagulis. L’attentatore è arrestato.
Sciopero nazionale dei lavoratori zuccherieri contro le ristrutturazioni unilaterali nel settore.
14 agosto: Milano il ministero della Pubblica Istruzione rimuove il preside della facoltà di Architettura De Carli, per gli “atti illegali compiuti in esecuzione delle decisioni dell’assemblea degli studenti”. Il giorno 17 gli studenti organizzano volantinaggi e incontri con gli operai delle grandi fabbriche per organizzare la risposta al dimissionamento di De Carli.
17 – 20 agosto: Porto Marghera (Ve), 106 operai del Petrolchimico denunciati per gli scioperi e i blocchi stradali delle settimane precedenti.
18 agosto: il presidente del Consiglio, Giovanni Leone, su sollecitazione dell’avvocato Antonio Lefebvre telefona al ministro della Difesa Luigi Gui per perorare la causa della Lockeed.
21 agosto: la Cecoslovacchia è invasa dalle truppe del Patto di Varsavia che pongono così fine all’esperienza della Primavera di Praga condotta da Alexander Dubcek. Radio Praga alle ore 5,42 annuncia che truppe sovietiche e di altri Paesi appartenenti al Patto di Varsavia, hanno varcato il confine e invadono il Paese. La giustificazione ufficiale da parte dell’URSS è che in Cecoslovacchia è in corso una controrivoluzione. Il governo cecoslovacco, per evitare inutili spargimenti di sangue, ordina all’esercito e alla popolazione di non opporsi con la forza all’invasione. Nella sola Praga si conteranno 25 morti e 431 feriti. Il Congresso del partito, che si riunisce sotto la protezione degli operai in una fabbrica di Praga, riafferma la fedeltà al “nuovo corso”. Ma Dubcek e Svoboda (Presidente della repubblica) sono convocati a Mosca e costretti ad accettare una temporanea occupazione sovietica.
La Cgil esprime la condanna per “l’inammissibile intervento militare”, mentre il PCI, con una nota della Segreteria, condanna l’invasione definendo “ingiusta tale decisione che non si concilia con i principi dell’autonomia e dell’indipendenza di ogni partito comunista e di ogni stato Socialista”.
Nei giorni successivi Cisl e Uil proclameranno uno sciopero simbolico di cinque minuti, contro l’invasione.
23 agosto: Paolo VI si reca a Bogotà per il Congresso eucaristico. E’ la prima volta nella storia che un papa si reca nel nuovo mondo. I campesinos sono da tempo organizzati in movimenti di guerriglia nei quali era entrato anche il prete rivoluzionario Camillo Torres, ucciso nel febbraio 1966 mentre combatteva contro le truppe governative. Nel suo discorso Paolo VI invita i campesinos a “non porre fiducia nella violenza e nella rivoluzione”. E’ una risposta ai 663 sacerdoti latino-americani che avevano inviato ai vescovi un messaggio in cui chiedevano che venisse riconosciuto il diritto delle popolazioni a ribellarsi contro l’oppressione, anche con la lotta armata. Nello stesso anno si svolge a Medellin la prima Assemblea degli episcopati latino-americani: il giovane teologo peruviano Gustavo Gutierrez dà vita alla cosiddetta teologia della liberazione, punto di riferimento delle comunità di base in tutto il mondo.
Il generale Svoboda, presidente della Cecoslovacchia, si reca a Mosca per negoziare con i sovietici.
Pechino, il Quotidiano del Popolo, organo del partito comunista, condanna esplicitamente l’intervento delle truppe del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia, parlando di “crimine” contro il popolo cecoslovacco da parte dei “revisionisti sovietici”.
24 agosto: esplode nell’Oceano Pacifico la prima bomba H francese.
25 agosto: rinviata l’apertura della Mostra del Cinema di Venezia dopo che nei giorni precedenti vi erano state violente contestazioni. Il giorno 26 l’Associazione degli autori (ANAC) occupa il palazzo del cinema che sarà sgomberato dalla polizia. Gli autori, guidati da Cesare Zavattini, organizzano un contro festival. I cineasti polemizzano contro la politica della Mostra ed in particolare del direttore Chiarini, giudicata troppo elitaria: fra essi, Bernardo Bertolucci, Marco Ferreri, Gillo Pontecorvo, ai quali si uniscono studenti e giornalisti.
Milano, attentato all’ex-sede dell’Ufficio commerciale cubano in viale Piceno.
Milano, la Bocconi riconferma la decisione, già annunciata all’inizio del mese, di chiudere la facoltà di Lingue. Il 29 assemblea di fronte all’università e manifestazione contro la minacciata chiusura di Lingue.
26 agosto: Mosca, terminano i colloqui tra sovietici e cecoslovacchi. Nel comunicato conclusivo si legge che le truppe del Patto di Varsavia si ritireranno “quando la situazione si sarà normalizzata”.
27 agosto: Venezia, la polizia sgombera il Palazzo del Cinema, occupato dal giorno prima, mentre squadre para poliziesche aggrediscono alcuni artisti all’esterno del palazzo. I metodi repressivi impiegati per arginare la contestazione convincono altri autori, fra i quali Pier Paolo Pasolini, ad appoggiarla, sia pure con riserve. Luigi Chiarini, direttore della Mostra del Cinema, si dimette.
28 – 29 agosto: 400 mila persone sfilano di fronte all’ambasciata Usa e al palazzo presidenziale di Città del Messico chiedendo le dimissioni del Presidente. Il giorno dopo 4 persone restano uccise negli scontri a fuoco fra studenti e polizia.
28 – 30 agosto: Chicago, scontri durante la Convention del Partito Democratico
E’ un momento molto particolare e delicato della storia degli Stati Uniti. La guerra in Vietnam dura ormai da più di 10 anni; il presidente Johnson ha rinunciato a ricandidarsi per un secondo mandato; il 4 aprile era stato ucciso a Memphis Martin Luther King e poco più di due mesi dopo era stato ucciso anche Robert Kennedy, mentre sembrava sempre più probabile la sua candidatura alle elezioni presidenziali. In tutto il mondo, i movimenti studenteschi stavano attraversando il loro momento di massima influenza e negli Stati Uniti erano gli anni del pacifismo e degli hippie, oltre che dei movimenti antirazzisti e per i diritti civili. A Chicago, pochi mesi prima, la morte di Martin Luther King aveva provocato violentissimi scontri, incendi e saccheggiamenti: 11 persone erano morte, centinaia erano state ferite e più di 2.000 arrestate.
30 agosto: Cisl e la Uil proclamano uno sciopero simbolico di 5 minuti per protesta contro l’intervento militare sovietico in Cecoslovacchia. La Cgil non aderisce, pur ribadendo il suo dissenso dall’intervento russo.
31 agosto: Carrara, iniziano i lavori del congresso internazionale delle federazioni anarchiche che si concluderanno il 3 settembre. Sono presenti delegazioni della Francia, Spagna, Svizzera, Germania Ovest, Giappone, e di cubani e bulgari in esilio. Gli italiani sono rappresentati da una delegazione composta da Marzocchi, Failla, Mantovani. Interviene, con un discorso critico, il francese Daniel Cohn-Bendit a nome del movimento studentesco francese, presenti anche i rappresentanti del movimento studentesco italiano.
Settembre: Terni, Carrara, Pisa, Benevento, Taranto, Viterbo: scioperi unitari per la riforma pensionistica, il superamento delle zone salariali e per una diversa politica economica. Nel gruppo Chatillon, dopo una serie di scioperi, accordo positivo sui premi di produzione. Nel settore saccarifero, iniziano gli scioperi, ancora in corso a fine anno per una ristrutturazione del settore in una prospettiva di sviluppo produttivo espansionale. Nelle campagne l’intenso sviluppo del movimento articolato ha avuto un momento di generalizzazione con una giornata nazionale di lotta e manifestazioni per il rinnovo degli accordi provinciali e per migliorare l’assistenza, e il diritto al lavoro.
Il giornale diretto da Mino Pecorelli, Mondo d’Oggi, annuncia un’inchiesta sull’Università Pro Deo, gestita da Padre Morlion :“(…) Affari, sesso, devozione (…) una inchiesta attenta e complessa che coinvolgerà la Gestapo nazista e la CIA americana, il Vaticano ed i servizi segreti di tre paesi della NATO, la FIAT, la Montecatini, la Michelin, la Bata c., Claire Booth Luce e l’Ordine dei domenicani”. L’Ufficio Affari Riservati del ministero dell’Interno, offre a Pecorelli, il quale accetta, una cospicua somma di denaro per cessare le pubblicazioni per almeno 5 anni.
Torino, la FIAT firma un accordo con la Michelin che prevede una partecipazione azionaria nella Citroen del 15 per cento.
Aosta, alla Cogne è firmato un importante accordo aziendale. Oltre ad un aumento delle retribuzioni, prevede la riduzione dell’orario a 42 ore settimanali, un nuovo mansionario, permessi e premi per i lavoratori-studenti.
Eugenio Cefis, successore di Enrico Mattei alla guida dell’Eni, inizia la scalata alla Montedison (Eni e Iri entrano nel sindacato di controllo Montedison)
1 settembre: San Francisco (Usa), per 3 giorni consecutivi scontri fra studenti dell’università di Berkeley e la polizia. Decretato il coprifuoco nella cittadina che ospita l’università.
2 – 6 settembre: Venezia, presso l’università Cà Foscari, si svolge un convegno nazionale del movimento studentesco, articolato in gruppi di studio su diverse tematiche.
3 settembre: Firenze, si dimette il rettore Giacomo Devoto. Lo sostituirà Carlo Alberto Funaioli
4 settembre: Washington, in uno studio preparato per il presidente Lyndon B. Johnson, la Cia conferma che il dissenso studentesco negli Stati uniti è “essenzialmente autoctono e non stimolato da una cospirazione internazionale”.
6 settembre: con una nota informativa, il confidente Aristo (Armando Mortilla) segnala alla divisione Affari riservati la situazione conflittuale esistente all’interno del Msi fra le organizzazioni giovanili e i Volontari Nazionali che sfuggono ad ogni controllo e rispondono solo al segretario del partito, Arturo Michelini.
Roma, depositata le motivazioni della a sentenza di condanna di Eugenio Scalfari e Lino Januzzi al processo per diffamazione intentato nei loro confronti dal generale De Lorenzo e dal colonnello Filippi. Scrivono i giudici: “gli imputati non si limitarono a riferire delle notizie e a prospettare delle ipotesi chiedendone la verifica in sede competente, ma volutamente distorsero, intenzionalmente alterarono, determinatamente inventarono, falsamente attribuirono fatti, circostanze e informazioni, travisando senza remora alcuna le confidenze seppur generiche e approssimative ricevute, rappresentando in modo categorico e definitivo alla pubblica opinione avvenimenti e responsabilità. E così non esitarono a coinvolgere nell’asserito complotto l’allora capo dello Stato, denunciandolo al giudizio dalla Nazione come un attentatore delle istituzioni democratiche della Repubblica senza che nessuno dei ‘confidenti’ avesse neppure osato avanzare una tale eventualità (…)”.
7 settembre: Pisa, convegno del Potere Operaio pisano. Nella relazione introduttiva, Luciano Della Mea afferma che “non si [può] tardare oltre nella ricerca di forme organizzative proprie di un’avanguardia politica rivoluzionaria (…) La stessa necessità rivoluzionaria impone che si passi dal provvisorio al regolato, dall’improvvisazione alla disciplina (…)”. Adriano Sofri presenta il documento “Avanguardia e massa”.
8 settembre: Città del Messico, l’esercito invade l’università, arrestando centinaia di studenti e docenti.
9 settembre: si apre il convegno della UIL dedicato alla programmazione economica e alle politiche dell’occupazione.
L’aviazione israeliana bombarda la zona del canale di Suez.
10 settembre: l’Avanti pubblica la notizia che la Cgil ha rifiutato un invito dei sindacati sovietici a partecipare ad una riunione a Mosca.
12 settembre: Roma, CGIL, CISL e UIL elaborano un documento comune da presentare al governo con le proposte sindacali su occupazione, riforma previdenziale, zone salariali e accordo quadro.
Lodè (Nuoro), durante una manifestazione, i carabinieri intervengono aprendo il fuoco sui dimostranti e uccidendo l’operaio Vittorio Giua.
13 Settembre: Roma, davanti al notaio Giulio Cianci è costituito il Fronte Nazionale. Lo presiede Junio Valerio Borghese, ex comandante della X Mas durante la guerra, ex presidente del Msi. Tra i suoi dirigenti Benito Guadagni, Remo Orlandini, Mario Rosa, Giovanni De Rosa. Il programma: “Ricostruire la civiltà italica, rinvigorire l’amor di patria, ristabilire il corporativismo, abolire i partiti politici e i sindacati, dar vita a uno Stato forte”. Stretta collaborazione con Ordine Nuovo (dirà Borghese: “Ci hanno dato una mano Sermonti, Maceratini e Rauti”), con Europa Civiltà e successivamente con Avanguardia Nazionale, che verrà definita “il braccio armato del Fronte”. Tutte organizzazioni poi coinvolte nel cosiddetto”golpe Borghese” del 7 dicembre 1970.
L’Albania esce dal patto di Varsavia.
Roma, sequestrato per oscenità il film di Pier Paolo Pasolini, Teorema.
14 settembre: Parma, un gruppo di giovani cattolici occupa per alcune ore la cattedrale di Parma. Il gesto, conclusosi con lo sgombero da parte della polizia su richiesta del vescovo, si inserisce nel moto di riforma della chiesa portato avanti dai “cattolici del dissenso”. La contestazione prende di mira la struttura ecclesiale come puntello della società capitalistica; in tal senso, un documento dell’occupazione invita il “popolo di Dio” a schierarsi “contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, contro i falsi valori di libertà e democrazia e pace della nostra civiltà che si riducono ad essere copertura dello strapotere di pochi”.
16 settembre: Caserta, la polizia carica una manifestazione di braccianti.
17 settembre: Parigi, gli studenti occupano l’Istituto artistico. Nei giorni precedenti vi sono state ancora occupazioni alla Sorbona, seguite dall’intervento della polizia.
19 settembre: il consiglio direttivo della Cgil, discute la ripresa autunnale delle lotte.
19 – 22 settembre: Uruguay, dopo il quinto sciopero generale in tre mesi organizzato dalla potente CNT (Convencion national de trabajores), la polizia usa per la prima volta i fucili Riot, che sparano pallottole da 5 millimetri: in pochi giorni cadono sotto il fuoco della polizia due studenti e una studentessa. Il 22 il governo decreta la sospensione delle lezioni fino al 15 ottobre.
19 – 26 settembre: Città del Messico, dopo lo sgombero dell’ateneo occupato da parte dei Granaderos, seguono scontri per più giorni consecutivi fra i giovani dimostranti e le forze di polizia. Si contano 17 morti. Il rettore dell’Università si dimette per protesta, altre centinaia di docenti dichiarano che seguiranno il suo esempio se continuerà la repressione.
20 settembre: Pisa, cassa integrazione per 300 operai della vetreria Saint Gobain. Proclamato lo sciopero e lo stato d’agitazione. Alla Saint Gobain interviene da un anno il gruppo Il potere operaio e la lotta in questa fabbrica sarà una delle più significative esperienze operaie del 1968. Il 26 sciopero generale a Pisa ed anche a Viterbo dove la Saint Gobain ha annunciato riduzioni di personale.
Si sciopera anche contro la smobilitazione della Marzotto di Valdagno (Vi).
21 settembre: il ministero degli Interni revoca il provvedimento di “vigilanza speciale” a carico di Guido Giannettini
22 settembre: Francoforte, arrestato Daniel Cohn-Bendit.
Firenze, don Enzo Mazzi, sacerdote nel quartiere dell’Isolotto, esprime in una lettera solidarietà ai fedeli che hanno occupato la cattedrale di Parma nei giorni precedenti
23 settembre: Umberto Federico D’Amato, rappresentante italiano nel Comitato speciale della Nato, invia una lettera ai suoi colleghi europei per segnalare la inopportunità di incontri e margine delle riunioni del Comitato, con l’esclusione dei “colleghi di altri importanti paesi” con riferimento ad americani e canadesi. E propone di convocare le riunioni in momenti diversi da quelle del Comitato e in città diverse da Bruxelles, sede dell’Alleanza atlantica, accettando comunque di fare per l’ultima volta una riunione in coincidenza con quella del Comitato speciale, ma non a Bruxelles bensì a Parigi.
24 settembre: Eggardo Beltrametti, già componente del comitato centrale del Msi, giornalista e collaboratore del generale Giuseppe Aloia (capo di Stato maggiore dell’Esercito e poi della Difesa), annota in un suo promemoria: “Ancora una volta si delinea la funzione insostituibile del Sid quale organismo di importanza strategica per individuare gli scopi immediati e i tempi della rivoluzione comunista in Italia, in obbedienza a direttive provenienti dai centri internazionali”.
25 settembre: Lisbona, i militari impongono la sostituzione del dittatore Salazar con Marcelo Caetano.
26 settembre: sciopero nazionale unitario di mezza giornata degli edili contro la crisi occupazionale e l’intensificarsi degli infortuni nei cantieri.
Pisa e Viterbo, sciopero generale unitario a difesa dell’occupazione.
Roma, nella facoltà di Magistero si tiene un’assemblea di studenti medi, cui partecipano anche diverse delegazioni di altre città. Si decide di costituire comitati di base e comitati di zona per i contatti fra studenti di diversi istituti. Una delle principali rivendicazioni, mutuata dagli universitari, è il riconoscimento del diritto di assemblea.
28 settembre: Taranto, sciopero generale unitario per protestare contro i bassi salari, la sottoccupazione e la disoccupazione. Era dal 1948 che non si svolgeva uno sciopero generale.
Reggio Emilia, convegno nazionale dei cattolici del dissenso e delle Comunità di base che sostengono un nuovo impegno sociale dei cattolici, in continuità con il convegno di Bologna del febbraio.
30 settembre: Firenze, il cardinale Florit impone a don Enzo Mazzi, parroco dell’Isolotto, di scegliere fra ritrattare la solidarietà espressa ai cattolici del dissenso di Parma, o dimettersi. La comunità dell’Isolotto, riunitasi in assemblea permanente, diffonde un documento in cui contesta la legittimità della presa di posizione del cardinale Florit e dichiara la assunzione collettiva di responsabilità. Raccolte oltre 3.000 firme di solidarietà con don Mazzi.
Settembre: Roma, gli operai dell’Apollon ricevono nuovamente le lettere di licenziamento, benché la proprietà abbia incassato gran parte del prestito concesso dall’Italcasse in applicazione dell’accordo del 23 luglio. I lavoratori decidono la rioccupazione della fabbrica.
Milano, l’ex deputato missino Domenico Leccisi fonda il Comitato di difesa pubblica.
Lo psichiatra Franco Basaglia e il suo assistente Slavich, fautori del superamento della struttura manicomiale, sono indiziati per omicidio colposo per aver messo temporaneamente in libertà un degente, Alberto Miklus, che ha poi ucciso la moglie. La stampa conservatrice attacca duramente Basaglia e i suoi metodi innovativi.
Medellin (Colombia), assemblea del Consiglio episcopale latino americano, dalla quale emerge un nuovo orientamento critico sulle forme di violenza sistemica, sociale e politica. Nello stesso periodo un giovane teologo peruviano, Gustavo Gutierrez, presenta un’analisi più radicale, che egli stesso chiama “teologia della liberazione”, destinata ad avere una forte influenza sulle comunità ecclesiali di base e sul loro distacco dalle gerarchie ecclesiastiche, ed a suscitare altrettanto forti polemiche, con accuse di politicizzazione e collusione col marxismo.
Sofia (Bulgaria), un gruppo di radicali capeggiati da Marco Pannella, in collegamento con altri gruppi occidentali della “War Resisters international”, manifestano simbolicamente contro l’occupazione sovietica della Cecoslovacchia.
Ottobre: Cgil, Cisl e Uil lanciano una piattaforma di richieste “politiche” tra cui spiccano i temi della casa, la riforma sanitaria e quella fiscale. È il sintomo della nuova forza raggiunta dal sindacato, mentre nelle grandi fabbriche inizia una serie di scioperi.
L’abolizione delle zone salariali resta al centro delle lotte unitarie in decine di province. Proseguono le lotte per la contrattazione integrativa. Scioperano i 9.000 della Olivetti, i 5.000 della Lancia di Torino e Chivasso, i 5.000 lavoratori della S. Giorgio General Electric, Italcantieri, Asgen di Genova e Milano, scioperano anche gli impiegati della Italsider per le rivendicazioni di categoria. Scioperano i lavoratori del gruppo Pirelli, Perugina, Alemagna, del gruppo Chiari e Forti, ecc. Alla Saint Gobain di Pisa positivo accordo dopo una dura lotta
Firenze, l’azienda della nettezza urbana avvia la sperimentazione dell’utilizzo dei sacchi di plastica per la raccolta dei rifiuti
1 ottobre: “Sotto la spinta del maggio francese”, come dirà il suo associato milanese Sergio Kellermann, si costituisce a Roma il gruppo Olp (Organizzazione Lotta di Popolo). Tra i promotori figurano i fratelli Bruno e Serafino Di Luia, Enzo Maria Dantini, Paolo Ceruti, Ugo Gaudenzi, Ugo Cascella. I suoi aderenti sono in parte provenienti dal Msi, da Nuova Repubblica e da Giovane Europa. Secondo le intenzioni programmatiche, l’Olp “si batte per liberare il popolo italiano, parte integrante dell’Europa, dal colonialismo russo-americano, dal Vaticano e dal sionismo internazionale”. Nel 1972 si doterà del periodico Lotta di Popolo diretto da Gaudenzi.
Il questore di Roma invia una dettagliata relazione alla divisione Affari riservati del ministero degli Interni sulla riunione tenuta da Junio Valerio Borghese al Circolo dei selvatici il 29 settembre 1968.
Ancona, la polizia carica gli operai della Farfisa, in sciopero contro i licenziamenti di alcuni attivisti sindacali.
Pisa, in sciopero i lavoratori della Marzotto e della St.Gobain in difesa del posto di lavoro.
Milano, il Cub Pirelli proclama uno sciopero, che raccoglierà un numero significativo di adesioni.
2 ottobre: Città del Messico, contro gli studenti, confluiti al termine di una manifestazione pacifica e autorizzata in piazza delle Tre Culture (Tlatelolco), l’esercito apre il fuoco, mentre i mezzi blindati impediscono la fuga dei manifestanti: è un massacro. Secondo stime prudenti più di 200 giovani sono assassinati, 2.000 arrestati. Anche la giornalista italiana Oriana Fallaci rimane ferita. L’agitazione studentesca aveva come obiettivo la corruzione del regime di Gustavo Diaz Ordaz. Dopo alcuni giorni cominceranno ugualmente, in questo bagno di sangue, i Giochi olimpici.
Iniziano le trattative fra confederazioni sindacali e Confindustria sulle “gabbie salariali”. Le confederazioni indicono uno sciopero generale nazionale.
3 ottobre: Milano, ha inizio alla Pirelli Bicocca uno degli scioperi più duri e lunghi del periodo nel quadro del rinnovo del contratto dei chimici.
Incontro governo – sindacati. Oltre alle zone salariali, è in discussione la politica creditizia e di agevolazioni fiscali alle imprese sulla quale le confederazioni sindacali manifestano il proprio dissenso
5 ottobre: Firenze,un migliaio di studenti sfilano in corteo per protestare contro i fatti di Città del Messico
6 ottobre: Londonderry (Irlanda), iniziano e continueranno per più giorni, scontri fra polizia e manifestanti cattolici, che protestano contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro e sociali. I protestanti, capeggiati dal reverendo Ian Pasley, si oppongono a qualsiasi concessione e la situazione, senza possibili sbocchi, precipita verso la guerra civile.
9 ottobre: Campalto di Mestre, la locale sezione del PCI è devastata da quattro neofascisti che distruggono mobili e materiali, rubano gli schedari e incendiano i locali. Responsabili della scorreria sono Delfo Zorzi, Martino Siciliano, Piercarlo Montagner e Giampietro Mariga, tutti del Centro Studi Ordine Nuovo.
L’olandese Kuipers propone ai suoi colleghi dei servizi di polizia di “riunirci sotto forma di Comitato speciale di informazione dell’Unione dell’Europa occidentale (Ueo), se i nostri governi si dichiareranno d’accordo”. Viene quindi ripresa la proposta di Umberto Federico D’Amato che era stata ritirata il 13 ottobre 1968 per mancanza di unanimità.
9 – 10 ottobre: in diverse città dell’America Latina, si svolgono manifestazioni nell’anniversario della morte di Che Guevara. Scontri fra giovani e polizia si verificano a San Paolo, Lima, Rio de Janeiro.
10 ottobre: Ravenna, fermati e denunciati 31 giovani per aver contestato la proiezione del film Berretti verdi, che esalta l’impegno americano in Vietnam.
11 ottobre: sciopero generale a Napoli contro le gabbie salariali e per l’occupazione.
12 ottobre: Città del Messico, l’inaugurazione della XIX Olimpiade avviene in un clima di forte tensione ed è stata preceduta dal massacro degli studenti in piazza delle Tre culture compiuto da polizia ed esercito. L’Olimpiade messicana sarà ricordata, oltre che dalla contestazione studentesca repressa nel sangue, per il pugno chiuso e il capo chino in segno di protesta che Tommie Smith e Tom Carlos alzeranno sul podio dei 200 piani durante l’esecuzione dell’inno americano simboleggiando la protesta dei neri d’America.
13 ottobre: Roma, iniziano le occupazioni di case sfitte, con una azione organizzata di occupazione di alloggi Iacp nel quartiere del Tufello.
14 – 16 ottobre: Washington e Chicago, scontri fra manifestanti neri e polizia.
15 ottobre: Torino, la polizia carica i picchetti operai, rinforzati da studenti del movimento, di fronte alla Lancia.
Roma, arrestati per aver compiuto un attentato contro la sezione del Pci del Quadraro, Lucio Aragona, Corrado Salemi, Gregorio Malorico, tutti di Avanguardia nazionale.
16 ottobre: Roma, occupato il liceo Mamiani dopo che il preside aveva invitato tre studenti a ritirarsi da scuola, pena l’espulsione da tutte le scuole italiane. Il giorno dopo in un’assemblea non autorizzata 800 studenti chiedono di essere anche loro sospesi. Il 19 il liceo viene occupato e sgombrato dalla polizia. Il 20 sit in davanti alla scuola. Il movimento degli studenti dilaga ormai dalle università alle scuole medie superiori in quasi tutto il Paese, compreso il Sud (Caserta, Palermo, Siracusa, Messina, Sassari, Nuoro). Comitati di coordinamento degli studenti medi si formano nelle principali città.
Praga, il primo ministro sovietico Kossighin firma un accordo per il mantenimento delle truppe del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia.
Pisa, la polizia effettua dure cariche contro gli operai della Saint Gobain, in agitazione contro la ristrutturazione aziendale.
21 – 22 ottobre: Giappone, le proteste contro la guerra americana al Vietnam e la presenza della flotta Usa nei porti del paese, coinvolgono centinaia di migliaia di giovani, con manifestazioni in decine di località.
22 Ottobre: Mino Pecorelli fonda l’agenzia di informazioni OP. Anni dopo Nicola Falde (che fu per qualche tempo direttore di OP) rivelerà che l’agenzia fu voluta dall’ammiraglio Henke “(…) per scopi inconfessabili (…)”.
Firenze, Il cardinale Florit attacca duramente la comunità religiosa dell’Isolotto e il parroco don Mazzi, accusato di aver approvato l’occupazione del duomo di Parma. Il giorno dopo la comunità si riunisce in assemblea permanente di fronte alla chiesa del quartiere e conferma la propria solidarietà a don Mazzi. Il 24 vengono raccolte 3.000 firme a favore di don Mazzi; il 26 in una conferenza stampa don Mazzi difende la sua comunità richiamandosi allo spirito del Concilio. Il 31 alla manifestazione di solidarietà con don Mazzi e la comunità dell’Isolotto, partecipano 10 mila persone.
Roma, entra in vigore l’amnistia per reati politici. Vengono così bloccati centinaia di procedimenti contro militanti del movimento studentesco.
23 – 27 ottobre: primo – ed ultimo – congresso del Partito socialista unificato, che vede prevalere la corrente di Autonomia, capeggiata da Nenni, e quella di Rinnovamento composta da ex socialdemocratici.
24 ottobre: il segretario comunista Luigi Longo è colpito da emorragia cerebrale.
Milano, ripartono alla Pirelli Bicocca gli scioperi spontanei guidati dal Cub: allo sciopero articolato gli operai affiancano lo sciopero del rendimento autoriducendosi i ritmi.
Palestina, le liceali di Napluse, in territorio occupato, sfilano per le strade, dando il via ad una serie di manifestazioni in favore della liberazione della Palestina.
Roma, costituita davanti al notaio Davide De Nuccio, l’Associazione d’amicizia Italia – Sud Vietnam. Presidente è il medico romano Alberto Cruciani. Consigliere delegato il segretario dell’ambasciata sud vietnamita Luc Vu. Soci fondatori: Angela Gutterez, Roberto Partini, Tito Gigli, Salvatore Litteri, Nino d’Aroma, socio dell’Accademia del Mediterraneo e membro del movimento del combattentismo attivo; Nguyen Viet Da, diplomatico sud vietnamita. Tra gli scopi dell’associazione quello “di perseguire nel Sud Vietnam la pace in libertà e democrazia”.
Roma, la polizia presidia in forze l’ingresso di tutte le scuole, per impedire lo svolgimento dell’assemblea permanente degli studenti medi presso l’Università.
25 ottobre: accordo tra la Fiat e la Citroen.
26 ottobre: Roma, a Palazzo Barberini si svolge l’assemblea generale dell’Accademia del Mediterraneo, alla quale partecipano, fra gli altri, Leo Magnino, funzionario del ministero della Pubblica istruzione e Jean Moruzi, accademico rumeno, docente all’Università di Bucarest, che porta “il saluto del presidente, del primo ministro e del ministro della Pubblica istruzione della repubblica socialista di Romania”. Nel corso dell’assemblea si decide la costituzione dell’”Università internazionale del Mediterraneo”, che verrà ufficialmente costituita nei saloni del municipio di Tarquinia dove avrà sede. Fra i suoi dirigenti: Gianfranco Alliata di Montereale, presidente; Luigi Manieri, presidente del consiglio di amministrazione; Menotti De Francesco, rettore; monsignor Antonio De Angelis, pro-rettore (in passato già pro-rettore dell’università internazionale di studi sociali Pro Deo fondata dal domenicano Felix Morlion).
27 ottobre: oltre 100 mila persone, in maggioranza studenti, manifestano a Londra contro la guerra in Vietnam. Ci sono scontri con la polizia: alcune decine di feriti, 40 arresti.
28 ottobre: in occasione del 50° anniversario della nascita della Cecoslovacchia, migliaia di giovani operai e studenti manifestano contro l’occupazione del loro Paese da parte delle truppe sovietiche.
Sardegna, sciopero generale unitario in tutta la regione di tutte le categorie dell’industria e dei servizi interessate ai problemi del riassetto zonale.
Quotata in Borsa, su suggerimento di Enrico Cuccia, l’Ifi, la finanziaria della famiglia Agnelli.
Una nota confidenziale informa la direzione Affari riservati del ministero degli Interni che il comitato centrale del Msi, nonostante numerosi pareri contrari, ha deciso di non adottare provvedimenti disciplinari a carico di Junio Valerio Borghese, ma di intensificare le riunioni e i convegni interni per neutralizzare l’influenza che Borghese può avere sulla base giovanile del partito.
29 ottobre: Milano, scioperano la Motta e l’Alemagna contro il cottimo: la polizia scioglie i picchetti.
31 ottobre: Firenze, don Mazzi risponde negativamente all’invito rivoltogli dal cardinale Florit di dissociarsi dall’assemblea dell’Isolotto. Quest’ultima dal canto suo, approvando la risposta data dal sacerdote al cardinale, lo invita a recarsi presso la comunità per discutere con i fedeli. Ma la Curia non sceglierà la via del dialogo, bensì della replica dell’ultimatum a don Mazzi.
Ottobre: la stazione del Kgb di Vienna prepara i piani per l’operazione “Zveno” (anello) che, si leggerà poi nel dossier Mitrokhin, “era una sezione dell’oleodotto della Nato che passava attraverso l’Austria nella zona del Bodensee. L’obiettivo Zveno poteva essere messo fuori uso per un po’ di tempo nel punto in cui incrociava il canale Rhine. L’operazione avrebbe causato inquinamento del petrolio nel Bodensee (…) Si ritiene – prosegue il rapporto – che questa operazione sarebbe stata considerata dall’opinione pubblica come una risposta da parte degli estremisti italiani alle azioni di sabotaggio dei terroristi del Sud-Tirolo. L’operazione avrebbe dovuto essere realizzata da un illegale o da un agente del Kgb della Ddr. L’obiettivo fu studiato in tutti i suoi particolari nell’ottobre 1968. L’operazione fu poi rinviata al 1969 e quindi tenuta di riserva e una possibile esecuzione in altro momento conveniente”.
Settimo Torinese, gli operai della Pirelli applicano l’autoriduzione della produzione come nuova forma di lotta.
I lavoratori del gruppo Montedison scendono in sciopero tre volte nel corso del mese, per miglioramenti salariali. Scioperano gli alimentaristi per la revisione del meccanismo di cottimo. Verso la fine del mese, dopo una trattativa più volte interrotta, è firmato l’accordo tra i sindacati e la Saint Gobain. Raggiunto anche un accordo per i lavoratori marittimi, con aumenti salariali, regolamentazione dei riposi e il riconoscimento dei delegati di bordo.
Nasce l’Unione dei comunisti italiani (marxisti –leninisti) che ha come organo di stampa Servire il popolo.
Novembre: milioni di lavoratori sono in lotta per il superamento delle zone salariali nelle province del Mezzogiorno e nelle altre interessate. Raggiunto, dopo una lunga e difficile lotta, un positivo accordo per i lavoratori della Lancia di Torino e Chivasso e alla Alfa Romeo di Napoli. Si sciopera nuovamente in numerose aziende metalmeccaniche di Napoli, Milano, Genova, di Terni. A Vicenza nuove vertenze aperte alla Marzotto e Lanerossi, dove si ottiene un buon accordo. Anche i 3.000 lavoratori dell’Alemagna e i lavoratori della Motta con l’azione articolata raggiungono nuovi accordi. Scendono in sciopero unitario di una giornata, circa un milione di statali per la riforma della Pubblica amministrazione, il riassetto delle carriere e per le libertà sindacali
I corrispondenti italiani dell’Aginter Press redigono una “risoluzione strategica” che prefigura esattamente la strategia della tensione che insanguinerà l’Italia.
Gelli divenuto Maestro venerabile della P2, recluta il generale Allavena ed eredita le copie dei fascicoli del SIFAR.
Michele Sindona acquisisce il controllo della Finanziaria Sviluppo.
In una nota del SID sul principe Borghese si legge: “Fronte Nazionale e Ordine Nuovo sono collegati. Esiste un preciso accordo tra il comandante Borghese e Pino Rauti, segretario generale di Ordine Nuovo, per una collaborazione politica. E’ opinione che il Fronte voglia proporre un’alternativa al sistema”(atti inchiesta G.I. di Roma, Filippo Fiore). In un’altra nota dello stesso periodo si legge: “il principe gode sicuro ascendente negli ambienti del più acceso estremismo fascista e riesce a coalizzare le principali componenti, Avanguardia Nazionale, Ordine Nuovo, senza trascurare altre frange come Fronte Delta e Europa Civiltà”(idem). Il SID segue con attenzione gli spostamenti di Borghese in giro per l’Italia. Una nota riferisce di una serie di riunioni nella villa pisana di Adami Rock. Si legge tra l’altro: “(…) alcune non trascurabili riunioni dall’inequivocabile contenuto eversivo: vi si parlò infatti di colpo di stato, di fissazione di date, di fornitura di armi”(idem).
Firenze, agitazioni in vari istituti superiori da parte degli studenti che chiedono il riconoscimento dell’assemblea generale
2 novembre: Atene, la polizia carica la folla che rende omaggio alla salma di Papandreu.
Giordania, i palestinesi guidati da Yasser Arafat manifestano contro il ferreo controllo delle autorità giordane ed assediano l’Ambasciata americana di Amman. In risposta, re Hussein fa bombardare per 3 giorni consecutivi i campi profughi.
3 novembre: Rimini, si riuniscono i gruppi della nuova sinistra e i movimenti dei cattolici del dissenso. Tre giorni prima migliaia di persone in un’assemblea all’Isolotto di Firenze avevano espresso la loro solidarietà a don Enzo Mazzi, al quale il cardinale Florit aveva chiesto di ritirare la solidarietà espressa agli occupanti del Duomo di Parma, pena le dimissioni.
4 novembre: Roma, gli operai dell’Apollon manifestano davanti Palazzo Chigi.
Berlino, gli studenti manifestano per protestare contro le accuse rivolte all’“avvocato rosso” Horst Mahler e si scontrano con la polizia. Da questo momento in poi, si approfondisce la divisione all’interno del movimento, fra ala socialista fautrice della via istituzionale e opposizione extraparlamentare, a loro volta divise in svariati gruppi; divisioni che porteranno il movimento verso la sua fine.
5 novembre: Washington, il repubblicano Richard Nixon viene eletto con un’esigua maggioranza presidente degli Stati Uniti.
Roma, il governo approva la legge n. 1115 per il sostegno dell’occupazione e l’estensione ai lavoratori della cassa integrazione guadagni.
Palermo, migliaia di studenti medi sfilano per la città, protestando contro l’autoritarismo e rivendicano il diritto di assemblea.
7 novembre: a Palermo, Bari, Prato e Bologna si svolgono manifestazioni di studenti medi.
Riunione congiunta dei sindacati metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm per discutere delle lotte unitarie in corso.
Roma, inizia una serie di attentati contro i distributori di benzina, i cui autori sono militanti di destra, vicini ad Avanguardia nazionale.
8 novembre: Rinaldo Scheda, membro della segreteria nazionale della Cgil, scrive su Rinascita: “(…) Penso che nei giorni di sciopero non possa essere l’assemblea comune di studenti ed operai a decidere delle forme e dei modi di lotta: opererebbero interessi diversi, propri di forze che avendo obiettivi convergenti hanno pur sempre una diversa collocazione rispetto a quel dato scontro sindacale”.
Napoli, sciopero generale unitario a sostegno dell’occupazione, per un miglioramento dei salari e il rispetto dei diritti sindacali nei luoghi di lavoro.
Marocco, sciopero alla facoltà di Lettere di Rabat e di Fez e alla ENS di Rabat.
Processato ad Atene Alexandros Panagulis, che trasforma la propria autodifesa in un durissimo attacco contro i colonnelli. Il 17 viene condannato a morte, il 18 rifiuta di chiedere la grazia. In seguito alle pressioni da tutto il mondo sui colonnelli perché la sentenza non venga eseguita, il 21 viene rimandata l’esecuzione.
9 novembre: inizia il ritiro delle truppe americane dal Vietnam.
North Carolina, si verificano scontri fra militanti neri e polizia.
11 novembre: Lucca, per l’occupazione dell’istituto professionale Marconi, sono denunciati 30 studenti. Le denunce si aggiungono a quelle contro un gruppo di operai della Henreaux, nella zona versiliese, per violenza privata e blocco stradale.
Roma, occupata la facoltà di Magistero.
12 novembre: incontro tra sindacati e Confindustria per discutere l’abolizione delle zone salariali. Decisamente distanti le parti.
Vittoria Foa dichiara al Giorno di Milano: “L’Italia a fette è una ingiustizia sociale, che non avendo giustificazioni produttive, fornisce un motivo in più alle lotte nelle zone arretrate e specialmente nel Sud. E’ assurdo che a parità di sfruttamento e di rendimento (e spesso con produttività e un carovita superiori) un operaio di Cagliari, di Siracusa, di Bari, di Chieti e persino di Venezia debba partire da basi salariali inferiori, codificate in un assetto che ha fatto il suo tempo (…) perfino la scienza economica – conclude Foa – nega oggi che i bassi salari possano incentivare gli investimenti: infatti, è vero il contrario”.
14 novembre: sciopero generale in tutta Italia indetto da Cgil, Cisl e Uil per la riforma pensionistica. L’estensione produce un salto in avanti, ma contemporaneamente crea tensioni fra i vertici delle confederazioni, tendenti a mediare, e la base più vivace, contraria ad accordi al ribasso. Lo sciopero è disturbato dalla polizia in diverse città. Scontri a Firenze al termine del corteo sindacale e 6 arresti, cariche avvengono a Reggio Calabria.
Ravenna, in occasione dello sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil sulla questione delle pensioni, si tiene una grande manifestazione in piazza Kennedy dove parla il segretario generale della Cgil, Agostino Novella
Ancona, in rivolta i malati del manicomio: cento ricoverati distruggono il reparto Osservazione perché da diversi giorni erano senza alcuna assistenza
Firenze: il cardinale Florit interviene duramente sulla vicenda dell’Isolotto invitando il parroco don Enzo Mazzi al rispetto dell’autorità e dei principi della dottrina
Firenze, gli studenti occupano la facoltà di magistero per dare vita ad un’assemblea costituente che sostituisca il Consiglio di Facoltà. Ma già il giorno successivo, in seguito ad un’ordinanza della Procura generale della Repubblica, la Facoltà è disoccupata
15 novembre: alle 2 di notte sono incendiati l’ingresso della Libreria Rinascita di Reggio Emilia e il portone della redazione dell’Unità. Autori Paolo Pecoriello, romano residente a Reggio Emilia appartenente ad Avanguardia Nazionale e Graziano Zannoni, reggiano, iscritto al Msi. Arrestati, saranno condannati a quattro mesi con la condizionale.
Milano, occupata la facoltà di Magistero della Cattolica. Occupazioni e manifestazioni studentesche anche a Bologna, Torino, Brescia, Verona, Napoli, Palermo e Reggio Calabria. A Rimini, spiccati 44 mandati di cattura per l’occupazione di un liceo.
16 novembre: Padova, una pattuglia della polizia stradale controlla al casello autostradale di Padova l’auto di Giampietro Mariga di Mestre, attivista del Msi e affiliato al Centro Studi Ordine Nuovo gli sequestrano un mitra, una pistola, 99 cartucce, un elmetto e “materiale squadristico”. Perquisita l’abitazione di Delfo Zorzi, anch’egli di Ordine Nuovo, trovato in possesso di tre pistole. Entrambi sono arrestati. Durante la carcerazione Zorzi viene avvicinato da Elvio Catenacci, della questura di Venezia, e reclutato dalla Divisione affari riservati del ministero dell’interno.
Firenze, Forlì e Merano, cariche della polizia contro cortei di studenti medi. Sgomberato l’istituto tecnico Belluzzi a Bologna, subito rioccupato dagli studenti.
Castellammare di Stabia, la polizia carica le operaie della Cirio in sciopero.
17 novembre: in una nota della Questura di Mestre, a firma del commissario capo di Ps Naccarato, si ricostruisce l’arresto di Giampiero Mariga e di Delfo Zorzi il quale, in Questura, “non tenne un atteggiamento negativo ma si lasciò andare ad ampia collaborazione. Dichiarava inoltre che il Mariga si rifornirebbe di armi presso un deposito esistente nel trevigiano e che, per eventuali riparazioni di armi gli illegittimi detentori delle stesse farebbero capo ad un ufficiale dei paracadutisti in congedo residente tra Mantova e Verona”. “Aggiungeva ancora di avere appreso che nella frazione Zelarino di Venezia altro estremista di destra, da lui non conosciuto ma in rapporti con il Mariga, deterrebbe altre armi da guerra tra cui alcuni mitra. Dichiarava infine di essere convinto per indiscrezioni del Mariga, che questi sarebbe uno degli autori dell’incendio doloso dei locali della sezione comunista di Campalto verificatosi il 9 ottobre scorso e dell’attentato dinamitardo ai danni del monumento della Resistenza di Desenzano sul Garda”; “In occasione dell’incendio di cui sopra, gli autori, per non farsi riconoscere da eventuali persone di passaggio (il fatto si è verificato verso le ore 5 o 6 del 9 detto), avrebbero coperto il volto con delle calze di nylon annodate ad una estremità, rinvenute una a bordo dell’auto del Mariga in Padova e l’altra in occasione della perquisizione effettuata ieri mattina, subito dopo l’arresto del predetto, nell’abitazione del medesimo, in questa via Milano”.
Atene, si conclude il processo ad Alexandros Panagulis ed Elefterios Verivakis, condannati rispettivamente a morte e all’ergastolo. L’esecuzione di Panagulis non verrà però eseguita grazie alle proteste, alla solidarietà e agli appelli in suo favore provenienti da tutto il mondo. Il giovane, che ha rifiutato di chiedere la grazia, ha trasformato la sua difesa in un atto d’accusa contro il regime greco.
18 novembre: Milano, gli studenti del Politecnico occupano la facoltà di Ingegneria.
19 novembre: Roma, si dimette il governo Leone.
Roma, due attentati contro altrettanti istituti scolastici, un terzo seguirà a distanza di ventiquattrore. Gli attentati finiscono per collocarsi all’interno di una vasta campagna di danneggiamenti di impianti di distribuzione di carburante, settore nel quale è in corso una vertenza sindacale. Alcuni attivisti di Avanguardia Nazionale interrogati dalla polizia (soprattutto Alfredo Sestili, che poi ritratterà) dichiarano che tanto gli attentati agli istituti scolastici quanto quelli ai distributori sono opera di Avanguardia Nazionale.
Scioperano un milione duecentomila dipendenti statali contro l’insostenibile situazione finanziaria e assistenziale dell’Enpas, l’irrisolta questione delle trattenute per brevi scioperi, il ritardo nel riassetto delle carriere e delle retribuzioni.
Torino, in occasione dello sciopero generale degli statali, gli studenti medi entrano in agitazione, ma la polizia li carica dinanzi all’Avogadro per impedire loro di unirsi alla manifestazione sindacale. La protesta continua nei giorni seguenti, con altre manifestazioni caricate dalla polizia, che coinvolgono migliaia di giovani. Gli universitari occupano l’ateneo, che diviene un riferimento anche per gli studenti più giovani. Manifestazioni studentesche anche a Firenze ed in altre località.
Roma, una manifestazione di protesta contro la condanna a morte di Panagulis, davanti l’Ambasciata greca viene stroncata dal duro intervento delle forze di polizia, che provoca 20 feriti: fra essi, un giornalista e un parlamentare comunista.
20 novembre: Cgil, Cisl e Uil organizzano uno sciopero di solidarietà con Panagulis.
21 novembre: nasce la corrente democristiana dei morotei. Moro annuncia nel suo intervento che si collocherà in una posizione autonoma nell’organizzazione interna del partito e chiede la riconferma della politica di centrosinistra Aldo Moro propone, per la prima volta, di varare una “strategia dell’attenzione” nei confronti del Pci dopo il comportamento di dissenso mantenuto dal partito nei confronti dell’invasione sovietica della Cecoslovacchia.
Novara, i lavoratori della Scotti & Brioschi occupano lo stabilimento contro la smobilitazione.
22 novembre: sciopero nazionale di 24 ore dei telefonici per rivendicazioni di carattere normativo.
Napoli, un corteo di studenti degli istituti tecnici viene caricato dalla polizia, che prende a pretesto alcuni tafferugli scoppiati con un gruppo di neofascisti.
23 novembre: Torino, sciopero cittadino degli studenti medi.
24 novembre: Egitto, violentissime manifestazioni studentesche a Mansura e ad Alessandria: gli studenti chiedono una trasformazione in senso democratico del regime. La repressione, guidata dall’esercito, è spaventosa: una trentina di morti, 84 feriti, 30 arresti. Le università vengono chiuse.
25 novembre: in una nota inviata al Sid da un informatore, si legge: “Fronte Nazionale e Ordine Nuovo sono collegati. Esiste un preciso accordo tra il comandante Borghese e Pino Rauti, segretario generale di Ordine Nuovo, per una collaborazione politica. E’ opinione che il Fronte voglia proporre un’alternativa al sistema”.
Manifestazioni studentesche si svolgono a Torino e a Milano, dove gli studenti occupano il Politecnico.
26 – 27 novembre: Spagna, entrano in agitazione per il riconoscimento dei diritti di libertà, gli studenti di Madrid, Barcellona, Bilbao e Siviglia. Numerosi arresti.
26 novembre: Roma, alle prime ore dell’alba esplode un ordigno collocato sotto un pullman della polizia, danneggiandolo. Un secondo ordigno posto sotto un altro pullman resta invece inerte. Per gli attentati l’autorità giudiziaria inquirente incriminerà Stefano Delle Chiaie, Alfredo Di Chiappori, Saverio Ghiacci, Roberto Palotto e Augusto Martinelli, tutti di Avanguardia Nazionale. Al gruppo verranno addebitati anche gli attentati compiuti a istituzioni scolastiche una settimana prima, ma non i danneggiamenti di impianti di distribuzione carburante per i quali era sospettato.
27 novembre: scioperano gli stabilimenti della Pirelli dopo la rottura delle trattative.
28 novembre: Milano, gli studenti si mobilitano contro la mancanza di appartamenti eil caro affitti. Un corteo si conclude con l’occupazione dell’ex Hotel Commercio in piazza Fontana: sarà – fino al luglio 1969 – la Casa dello studente e del lavoratore, la più grande comune urbana della città e probabilmente d’Europa.
Milano, la polizia sgombera i licei Einstein e Beccaria. Un corteo di protesta, formato da oltre 10.000 studenti, attraversa la città.
Dicembre: 10 milioni di lavoratori scioperano uniti per la prima volta dopo il 1948, per l’aumento e la riforma delle pensioni. Subito dopo, l’eccidio di Avola provoca fermate del lavoro unitarie in numerose località. Si effettua il primo sciopero nei grandi magazzini e supermercati per la contrattazione integrativa. Per le aziende a Partecipazione statale, la lotta in corso da 3 mesi consente di conquistare un accordo positivo che prevede la liquidazione delle differenze salariali nelle paghe: in 2 anni e mezzo il conglobamento della contingenza, la corresponsione a partire dal 1° gennaio 1969 del 40% delle differenze zonali per le diverse qualifiche. Le lotte unitarie per il superamento delle zone salariali nelle aziende private, proseguono a livello territoriale e e di settore (metallurgici, chimici, tessili ecc). Gli operai dell’Apollon di Roma, per la difesa del posto di lavoro, occupano da 7 mesi la fabbrica e picchettano ogni giorno per alcune ore Palazzo Chigi. Per i 23.000 lavoratori del gruppo Pirelli, dopo una lunga lotta unitaria, viene raggiunto un positivo accordo sui .cottimi, sugli strumenti di controllo dell’andamento del cottimo e per il premio di produzione, All’Alfa Romeo di Milano i lavoratori conquistano il diritto di assemblea in fabbrica e miglioramenti economici e normativi. Alla ELSI di Palermo, Catania e Siracusa i lavoratori ottengono il superamento delle zone salariali e il diritto di assemblea. Alla Lebole di Arezzo i 3.000 lavoratori conquistano 2 ore di riduzione dell’orario di lavoro ed il diritto di assemblea in fabbrica. Si conclude positivamente la vertenza contrattuale dei 12 mila marittimi della FINMARE. Si accentua l’agitazione per la riforma pensionistica. Dopo una lunga lotta, si rinnova il contratto SNAM progetti (ENI) che prevede il diritto, in fabbrica di assemblea con la partecipazione dei dirigenti
1 dicembre: Ariccia (Roma), convegno organizzato da Pci e Fgci su “Movimento operaio e movimento studentesco”. La relazione introduttiva è svolta da Achille Ochetto.
2 dicembre: Milano, alla Pirelli Bicocca, su proposta del Cub, viene ufficialmente approvata dall’assemblea l’autoriduzione dei ritmi. L’azienda minaccia 3 ore di multa agli autoriduttori e il giorno dopo la Pirelli attua la serrata dello stabilimento della Bicocca. A stento i cordoni sindacali riescono a impedire lo scontro tra il corteo operaio e la polizia che presidia il grattacielo Pirelli. Pochi giorni dopo viene firmato un accordo insoddisfacente che prevede l’aumento orario di 32 lire ma non il controllo sui ritmi. Già da gennaio molti reparti riprenderanno a praticare l’autoriduzione dei ritmi.
Avola (Siracusa), i braccianti di Avola e di tutto il siracusano scioperano per il contratto di lavoro manifestando in silenzio sulla strada che va verso Cassibile. Improvvisamente, senza alcun preavviso, i poliziotti lanciano bombe lacrimogene. I braccianti non reagiscono ma la polizia, dietro la barriera di fumo, spara ad altezza d’uomo. Due braccianti, Giuseppe Scibilia, 47 anni, e Angelo Sigona, 26 anni, cadono uccisi. Altri quattro lavoratori sono feriti gravemente. Ferita anche una bambina di 3 anni.
Grandi manifestazioni in tutta Italia dopo l’eccidio di Avola. A Milano gli studenti entrano in corteo nelle fabbriche e fraternizzano con gli operai. A Roma, cinquantamila studenti medi sfilano guidati dal Movimento studentesco: slogan contro la selezione e la dequalificazione della scuola.
Firenze, il conflitto, che da tempo oppone la parrocchia dell’Isolotto al cardinale Florit, si chiude con l’allontanamento del parroco, don Enzo Mazzi. Il 4 i parrocchiani protestano davanti al duomo, leggendo il catechismo che hanno riscritto. Il 7 protesta di 10.000 fedeli che chiedono le dimissioni di Florit. Il 15 i fedeli disertano la messa domenicale del nuovo parroco, costretto a celebrare nella chiesa di un altro quartiere per evitare incidenti. Il 22 don Mazzi, che è stato convocato in Vaticano, informa l’assemblea dell’Isolotto della completa rottura con le gerarchie ecclesiastiche. Il 23 gli operai fiorentini, riuniti in assemblea nello stabilimento della Sms Rifredi, esprimono solidarietà a don Mazzi e all’assemblea dell’Isolotto. Il 25 veglia di protesta. Il 26 assemblea con la partecipazione di esponenti del dissenso cattolico. Il 29 un gruppo di neofascisti occupa la chiesa dell’Isolotto e impone la celebrazione della messa.
3 dicembre: Genova, un ordigno è fatto esplodere nel cuore della notte contro la sede dell’ufficio comunale dell’Annona. Resta ferito il portiere, sul luogo sono lasciati ciclostilati con la firma Gruppo Rivoluzionario Anarchico Carlo Cafiero. Autori dell’attentato sono Paolo Braschi e Angelo Pietro Della Savia, giunti in treno da Milano e ripartiti subito dopo per quella città.
Dopo l’eccidio di Avola, i sindacati proclamano 6 ore di sciopero in tutta la Sicilia, e uno sciopero nazionale più breve, che in molte località viene prolungato per iniziativa spontanea delle Camere del lavoro. Anche gli studenti del movimento protestano in tutto il Paese.
Firenze: la Facoltà di Magistero è occupata dagli studenti e nuovamente sgomberata dalla polizia in seguito ad una ordinanza della Procura della repubblica
3 – 6 dicembre: Spagna, gli studenti anti franchisti scioperano a Madrid, Siviglia, Bilbao e Barcellona scontrandosi con la polizia.
Roma, decine di migliaia di medi manifestano per tre giorni consecutivi, chiedendo la fine dell’autoritarismo nelle scuole e il riconoscimento del diritto di assemblea.
5 dicembre: Benjamin Spock e Allen Ginsberg sono arrestati a New York con altre 264 personalità durante una manifestazione che chiede il blocco della leva militare.
Sciopero generale unitario a Roma e nel Lazio per l’occupazione, la soluzione delle vertenze in corso e per il rispetto dei diritti sindacali.
Una nota informativa del Viminale rileva che tale John Sollenberger sarebbe stato inviato “dalla Chiesa protestante americana e ha cercato di stabilire a Roma contatti con gli ambienti della sinistra rivoluzionaria e del movimento studentesco (…)”. Sul suo conto, il capo della polizia Angelo Vicari sollecita “riservata vigilanza” e invio di “ogni possibile notizia”.
7 dicembre: Milano, il movimento studentesco contesta l’inaugurazione della stagione teatrale alla Scala, dove è in scena il Don Carlos di Verdi, per il carattere borghese e lo sfarzo ostentato nella manifestazione. I giovani gridano slogan e gettano ortaggi e uova contro le pellicce delle signore, mentre Mario Capanna, nel comizio si rivolge con l’altoparlante agli innumerevoli agenti schierati a difesa della manifestazione, nel tentativo di spiegare loro il motivo della contestazione e indurli a miti consigli. Ma la polizia carica e 3 persone fra cui lo stesso Capanna vengono denunciate per “istigazione e incitamento alla ribellione”
www.raiplay.it/video/2018/01/Milano-la-protesta-alla-prima-della-Scala-ac4437e2-0fd5-4ec1-bd10-e37ce9012bbe.html
7 dicembre: Firenze, l’Istituto tecnico Galilei occupato dagli studenti viene sgombrato dalla polizia
8 dicembre: Firenze, i parrocchiani dell’Isolotto manifestano in piazza Duomo, mentre il cardinale Florit sta celebrando messa in cattedrale
11 dicembre: Genova, la polizia sgombera la facoltà di Fisica. Gli studenti ricevono la solidarietà dei lavoratori e in specie dei portuali. Il giorno successivo la polizia carica una manifestazione unitaria contro la repressione.
Roma, sgomberato dalla polizia e chiuso a tempo indeterminato il Mamiani dopo un’assemblea studentesca non autorizzata. Sono inflitti 5 giorni di sospensione a 200 studenti e 15 per ai presunti organizzatori.
12 dicembre: la CGIL torna ad essere il primo sindacato alla FIAT passando dal 26,6% al 30,3.
13 dicembre: Roma, Rumor presenta il suo governo basato su una maggioranza DC, PSI e PRI (dal 12 dicembre 1968 al 4 agosto 1969). Francesco De Martino vice presidente del Consiglio, Pietro Nenni agli Esteri, Restivo agli Interni e Gui alla Difesa.
Composizione del governo: http://www.senato.it/leg/05/BGT/Schede/Governi/0055_M.htm
14 dicembre: Iglesias, sciopero cittadino dopo l’arresto di tre lavoratori, accusati di “violenza”, durante lo sciopero generale contro le gabbie salariali.
Nota del Viminale sulla costituzione di “nuclei di azione antiterroristica”da parte della “Forza autonoma XXI Aprile”.
16 – 19 dicembre: Berlino, si svolge il consiglio generale della Fsm (Federazione sindacale mondiale) sulla situazione sindacale internazionale. Per la Cgil, interviene Luciano Lama.
17 dicembre: Palermo,rimesso in libertà Franco Padrut, segretario della Fgci, che era stato arrestato nel corso di una manifestazione anti americana.
Roma, il provvedimento di sospensione a carico di 200 studenti del liceo Mamiani viene revocato dopo l’intervento del ministro della Pubblica istruzione Fiorentino Sullo.
19 dicembre: una sentenza della Corte Costituzionale stabilisce che l’adulterio femminile non è più reato e prevede anche la separazione in caso di adulterio del marito, fino a quel momento non riconosciuto.
20 aprile: Parigi, sequestrato Gorel Raymond, tesoriere dell’Oas. La moglie accusa come mandante Jean Jacques Susini.
21 dicembre: Roma, raggiunto l’accordo tra sindacati, Intersind e ASAP per il conglobamento delle indennità di contingenza e l’unificazione dei minimi di paga e stipendio nelle aziende a partecipazione statale.
Firmato l’accordo alla Pirelli. prevede un aumento del cottimo di circa il 14% e il riconoscimento al diritto di contestare i tempi delle nuove tabelle. Negli stessi giorni vengono firmati anche gli accordi all’Alfa di Pomigliano (premio ferie, riconoscimento del diritto di assemblea), alla Snam Progetti (aumenti dei minimi intorno al 6%, riduzione dell’orario), Lanerossi (14° mensilità, maggiorazione del compenso per il turno di notte), Rex (aumento degli organici, passaggi di categoria), Lanerossi (cottimo).
Roma, una manifestazione di studenti medi viene caricata e dispersa dalla polizia in piazza Santa Maria Maggiore.
22 dicembre: secondo giorno consecutivo di sciopero in tutto il Paese delle commesse dei grandi magazzini. In molte città vengono caricate dalla polizia. Gli scontri più duri avvengono a Sassari. Il 23 sciopero generale per protesta contro l’aggressione alle commesse di Sassari.
Assoluzione o pene minime a gran parte dei 114 imputati del processo di Catanzaro contro i boss mafiosi, rinviati a giudizio dal giudice Cesare Terranova per i delitti e le stragi di mafia commesse a Palermo dal 1959 al 1963.
23 dicembre: Roma, nel corso del processo per diffamazione intentato contro di lui dal generale Giovanni De Lorenzo, il giornalista Lino Jannuzzi ritratta le accuse all’allora presidente della repubblica, Antonio Segni, affermando che “nessuna responsabilità può farsi risalire al capo dello Stato dell’epoca per i fatti del giugno-luglio 1964”.
24 dicembre: Roma, i lavoratori dell’Apollon e dell’Aeternum, da sette mesi in lotta, attendono il Natale in piazza.
Arezzo, i minatori, dopo una marcia attraverso Montevarchi e San Giovanni, alzano una tenda di protesta in piazza Monaco.
Novara, in piazza Cavour, un albero natalizio metallico con appesi grossi cartelli, racconta la lotta dei lavoratori della Scotti, che occupano la fabbrica dal 21 novembre.
Villafranca (Messina), 500 lavoratori dei cantieri Piaggio e studenti del movimento che solidarizzano con loro, trascorrono il Natale in fabbrica.
25 dicembre: Ferrara, Natale di solidarietà per i lavoratori dell’Eridania che hanno alzato, in piazza Duomo, una tenda di protesta. L’agitazione interessa tutti gli stabilimenti del gruppo.
Livorno, attentato contro il Palazzo di giustizia. La responsabilità è attribuita agli anarchici.
Firenze, mentre il cardinale Florit assiste in Duomo alla messa celebrata dal vescovo ausiliare, la comunità dell’Isolotto si riunisce per una veglia di preghiera senza celebrazione liturgica
26 dicembre: Parma, studenti e gruppi di giovani manifestano contro l’inaugurazione della stagione lirica, simbolo dello“sfarzo borghese e della cultura dominante”.
27 dicembre: Milano, Dario Fo lascia il circuito teatrale ufficiale e mette in scena alla sala Di Vittorio della Camera del lavoro il suo ultimo spettacolo: Grande Pantomima.
Il Fplp capeggiato da George Habash attacca un aereo della compagnia di bandiera israeliana ElAl fermo all’aereoporto di Atene. L’attacco provoca la morte di un cittadino israeliano
31 dicembre: Viareggio, Il Potere Operaio e il Movimento studentesco di Pisa organizzano per la notte di fine anno una manifestazione di protesta davanti al locale La Bussola. I giovani gridano “Lasciamo ai padroni lo champagne: noi abbiamo i pomodori”. Centinaia di militanti e di studenti si riuniscono per un’azione dimostrativa, armati unicamente di pomodori e ortaggi. La polizia spara e colpisce alla base del collo il giovane Soriano Ceccanti, che rimarrà paralizzato
www.lalottacontinua.it/31-dicembre-1968-capodanno-alla-bussola/https://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/1998/12/31/LC201.html
Così la Rai da la notizia
www.raiplay.it/video/2018/02/La-contestazione-di-Capodanno-alla-Bussola-4b989fd0-7116-4cdb-9e95-6d1e3fd294b8.html
Pino Masi La ballata della Bussola
www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=1719&lang=it
Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico: Perchè Viareggio
http://patrimonio.aamod.it/aamod-web/film/detail/IL8600001391/22/perche-viareggio.html?startPage=0&idFondo=
Dicembre: Milano, all’Alfa Romeo è firmato un accordo che concede l’assemblea in fabbrica e 40 lire all’ora di aumento.
L’Enpi denuncia che nel corso dell’anno, i morti sul lavoro sono stati oltre 3.500, con un aumento rilevante (19,48%) dei decessi per silicosi e asbestosi, dovuti al più frequente ricorso a sostanze nocive. Nella sola industria, i morti sul lavoro fra infortuni e malattie professionali sono stati 2.746.
Israele compie un raid all’aeroporto di Beirut in Libano, dove la resistenza palestinese ha rafforzato le proprie basi in seguito alla espulsione dalla Giordania.
Redatto il documento dell’Aginter Press, “La nostra azione politica” (poi pubblicato dall’Europeo il 28 novembre 1974 ndr), nel quale fra l’altro si legge: “Noi pensiamo che la prima parte della nostra azione politica debba essere quella di favorire l’installazione del caos in tutte le strutture del regime (…) A nostro avviso la prima azione che dobbiamo lanciare è la distruzione delle strutture dello Stato, sotto la copertura dell’azione dei comunisti e dei filocinesi. Noi d’altronde abbiamo già elementi infiltrati in tutti questi gruppi: su di loro dovremo evidentemente adattare la nostra azione: propaganda e azioni di forza che sembreranno fatte dai nostri avversari comunisti e pressioni sugli individui che centralizzano il potere ad ogni grado. Ciò creerà un sentimento di antipatia verso coloro che minacciano la pace di ciascuno e della nazione; d’altra parte ciò peserà sull’economia nazionale (…) La prima fase è dunque questa: infiltrazione, informazione e pressione dei nostri elementi nei nuclei vitali dello Stato (…) Per condurre tale azione è evidente che bisogna disporre di grossi mezzi finanziari; bisognerà agire in questo senso affinché il più gran numero possibile di uomini possa consacrarsi alla lotta in Italia e per corrompere o finanziare i gruppi politici che possono esserci utili (…)”.
Milano, esce il primo numero del giornale Avanguardia Operaia.
DURANTE L’ANNO
Michele Sindona entra in rapporto di affari con Roberto Calvi
Torino, Alberto Ronchey è il nuovo direttore de La Stampa