2024.3 Marzo (1 – 5 marzo)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose

“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).

La nostra Costituzione è in parte una realtà, ma soltanto in parte è una realtà. In parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno, un lavoro da compiere. In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie: son tutti sfociati qui negli articoli.

Piero Calamandrei



5 marzo

5 marzo. Precipita nella tromba delle scale mentre lavora, muore un anziano

E’ accaduto a Terlizzi (Bari). L’uomo era impegnato nel restauro di una palazzina antica

Ancora un morto sul lavoro. A perdere la vita, questa volta, è stato un ultrasettantenne di Giovinazzo impegnato con la sua ditta nel restauro di una palazzina antica in via Cesare Battisti, a Terlizzi, in provincia di Bari. L’anziano sarebbe morto sul colpo, precipitando nella tromba delle scale dell’edificio. 
Sul posto sono sopraggiunti i soccorritori del 118, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.  
In corso rilievi per comprendere la dinamica dell’accaduto
https://www.rainews.it/tgr/puglia/articoli/2024/03/precipita-nella-tromba-delle-scale-mentre-lavora-muore-un-anziano-b843e4a8-8754-4236-97c6-e7eed926eb1c.html

5 marzo. Reggio Emilia, operaio muore cadendo da un capannone

Si tratta di un uomo di origine egiziana. Cgil, Cisl e Uil: il 6 marzo sciopero generale del settore privato nella provincia

Incidente mortale sul lavoro a Reggio Emilia. Un uomo di origine egiziana ha perso la vita
cadendo a terra da diversi metri d’altezza mentre stava lavorando in un capannone dell’azienda Reggio Ponteggi, in via Calvi di Coenzo, nella zona industriale di Mancasale.  È accaduto poco dopo le 14.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/reggio-emilia-operaio-muore-cadendo-da-un-capannone-k4k64vbw

5 marzo: le notizie di Radio Popolare

La corsa contro il tempo per una tregua a Gaza, lo scontro istituzionale sull’inchiesta di Perugia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 5 marzo 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dall’Egitto, dove sono in corso i colloqui tra Hamas e i mediatori, non arrivano buone notizie, il dialogo tra le parti sembra giunto ad una fase di stallo. Anche Giorgia Meloni ha detto la sua sull’inchiesta sul presunto dossieraggio a Perugia . La Corte penale internazionale ha emesso 2 mandati di arresto nei confronti di alti ufficiali russi per crimi di guerra e contro l’umanità. Il tribunale di Padova ha dato ragione alle mamme arcobaleno: gli atti di nascita dei loro bambini non possono essere cancellati. Dopo le reazioni che ha suscitato, Donatella Di Cesare ha rimosso il post di commemorazione della brigatista Barbara Balzerani. Il Consiglio di Amministrazione di Errepi Spa ha nominato Lorenza Ghidini direttrice editoriale di Radio Popolare.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-martedi-5-marzo/

5 marzo. La Camera delibera 3 nuove missioni. Tajani: “Nostro intervento nel Mar Rosso è solo difensivo”

Con tre voti distinti l’aula della Camera ha approvato l’impegno per le nuove missioni internazionali: una per l’Ucraina, l’altra Levante per il Medioriente e la terza Aspides per la difesa del Mar Rosso

Ha preso il via questa mattina, in un’aula semideserta della Camera, l’esame della relazione delle commissioni Affari esteri e Difesa sulla deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali, adottata il 26 febbraio 2024.

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https://www.rainews.it/articoli/2024/03/esame-alla-camera-la-deliberazione-del-cdm-per-3-nuove-missioni-internazionali-fee8985e-3247-4e2f-b081-8ae13d185026.html

5 marzo. Mattarella: “Quando il presidente promulga una legge fa il suo dovere, non vuol dire che la condivida”

Queste le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha ricevuto al Quirinale i vertici della Casagit, l’ente di assistenza sanitaria dei giornalisti

Il video
https://www.rainews.it/video/2024/03/mattarella-quando-il-presidente-promulga-una-legge-fa-il-suo-dovere-non-vuol-dire-che-la-condivida-e7b51148-16ba-4308-a4c4-dccdf2de6370.html?nxtep

5 marzo. Mattarella: “Il Presidente della Repubblica non è un sovrano, fortunatamente”. La libertà di stampa? “Fondamentale”

“La libertà di stampa è fondamentale per la nostra democrazia, come per qualunque democrazia”, ha detto il Capo dello Stato

AGENZIA DIRE – “Qualche volta ho come l’impressione che qualcuno pensi ancora allo Statuto Albertino in cui, come è noto, veniva affidata la funzione legislativa congiuntamente alle due Camere e al re. Quando le Camere approvavano la legge, il re prima di promulgarle doveva apporre la sua sanzione, cioè la sua condivisione nel merito, perché aveva anche attribuito il potere legislativo”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante l’incontro al Quirinale con Gianfranco Giuliani, Presidente Casagit, con una delegazione. “Non posso che ringraziare Casagit per quello che fa e i giornalisti per il compito che svolgono – ha detto il Capo dello Stato – La libertà di stampa è fondamentale per la nostra democrazia, come per qualunque democrazia”.

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https://www.dire.it/05-03-2024/1017110-mattarella-presidente-repubblica-sovrano-liberta-stampa-fondamentale/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 151

RaiNews LIVE giorno 151

Negoziati in stallo al Cairo. Gli Houthi colpiscono una nave cargo liberiana nel Mar Rosso

Danni ai cavi internet nel Mar Rosso. Hamas: non sappiamo quanti ostaggi siano vivi. Gantz: a Gaza serve un’amministrazione internazionale. Turchia, 7 arresti per aver venduto informazioni al Mossad

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/negoziati-in-stallo-hamas-non-sappiamo-quanti-ostaggi-siano-vivi-654c4662-a8ef-475f-9217-7d0555303341.html

Informazioni e video in
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Death toll in Gaza rises

  • Gaza’s Health Ministry says at least 97 Palestinians were killed and 123 wounded in the past 24 hours.
  • Al Jazeera cameras have captured Israeli forces firing on a crowd of Palestinians awaiting aid distribution at the Kuwait Roundabout in Gaza City, in the second such attack since yesterday.
  • An Israeli air attack on a home in Khan Younis in southern Gaza has killed at least eight people, Wafa reports.
  • UNRWA chief Lazzarini tells the UN General Assembly that his agency is in “uncharted territory” with “serious” consequences for global and regional security if more funding is not secured.
  • At least 30,631 Palestinians have been killed and 72,043 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/3/5/israels-war-on-gaza-live-israeli-attacks-on-aid-seekers-continue
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

5 marzo. Uniti nel genocidio: guerra, finanza e intelligenza artificiale in Israele

Matteo Bortolon – lafionda.org

“Niente accade per caso. Quando una bambina di 3 anni viene uccisa in una casa a Gaza, è perché qualcuno nell’esercito ha deciso che non era un grosso problema ucciderla […]. Non siamo Hamas. Questi non sono razzi casuali, tutto è intenzionale. Sappiamo esattamente quanti danni collaterali ci sono in ogni casa”.

Tale agghiacciante testimonianza compare nell’inchiesta di una pubblicazione progressista israeliana costruita con colloqui con sette ex ed attuale membri della intelligence israeliana. Quello che è più rilevante non è tanto il fatto che le vittime civili siano perfettamente prevedibili da parte di dell’esercito, ma il come può fare delle stime precise e le modalità con cui determina tali bersagli. E la risposta a entrambe le domande è: l’intelligenza artificiale.

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https://www.lafionda.org/2024/03/05/uniti-nel-genocidio-guerra-finanza-e-intelligenza-artificiale-in-israele/

5 marzo 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 741

RaiNews LIVE

L’Ue vuole preparare l’industria degli armamenti per un’economia di guerra I droni ucraini colpiscono e distruggono la nave russa Sergey Kotov

Ci sarebbero morti e feriti, secondo l’intelligence militare di Kiev, che ha anche rivendicato l’esplosione di un deposito di petrolio in territorio russo. Italia, la Camera dei deputati autorizza la missione civile Ue.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/lue-vuole-preparare-lindustria-europea-delle-armi-per-uneconomia-di-guerra-invasione-russa-giorno-741-2ee794c9-14f4-4b3f-aea1-a2259ff4f762.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : à Prague, Macron appelle les alliés de Kiev à « ne pas être lâches »

« La guerre est revenue sur notre sol, des puissances devenues inarrêtables sont en train d’étendre la menace chaque jour » et « il nous faudra être à la hauteur de l’histoire et du courage qu’elle implique », a déclaré le chef de l’Etat lors d’un discours devant la communauté française.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/03/05/en-direct-guerre-en-ukraine-a-prague-macron-appelle-les-allies-de-kiev-a-ne-pas-etre-laches_6219817_3210.html

5 marzo. Quella pericolosa deriva verso la Terza guerra mondiale

Domenico Quirico – volerelaluna.it

Le parole del leader francese ci dicono che un coinvolgimento diretto non è più un tabù. Finora politica e guerra in Ucraina erano, per signori e signore del nostro occidente, un tira e molla, un’altalena, un dai che io do, un va e vieni dai quali tutti in fondo pensavano di uscirne salvi, alla fine. Gli astuti perfino con qualche bel gruzzolo da spendere politicamente all’interno. Tutt’al più si trattava di pagare qualche milione di euro e di svuotare gli arsenali del vecchiume; ma alla prima occasione, ridotto come vogliono logica ed economia Putin al lumicino, si recuperava il perduto e il pagato. Si sa che le ricostruzioni sono affari lucrosi… Agli ucraini, quelli scampati al macello in prima linea, rimasti liberi per merito proprio, si riservava la amarognola soddisfazione della medaglia degli eroi. L’importante era che nessuno ad occidente uscisse con le ossa rotte. Altrimenti il bel gioco della politica e della guerra fatta con gli altri sarebbe finito.

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https://volerelaluna.it/rimbalzi/2024/03/05/quella-pericolosa-deriva-verso-la-terza-guerra-mondiale/

5 marzo. A Padova respinti i ricorsi: i nomi delle due mamme non saranno cancellati dagli atti di nascita

La Procura aveva chiesto di cancellare il nome di una delle due madri dagli atti di nascita di bambine e bambini, ma i ricorsi sono stati giudicati inammissibili

AGENZIA DIRE – Il Tribunale di Padova, con diverse pronunce depositate ha dichiarato inammissibili gli oltre trenta ricorsi con i quali la Procura aveva chiesto di cancellare il nome di una delle due madri dagli atti di nascita di bambine e bambini. E dunque, per la consigliera regionale de Il Veneto che Vogliamo, Elena Ostanel, “oggi finalmente finisce il calvario giudiziario di più di trenta famiglie che ormai da un anno si vedono costrette a dimostrare in aule giudiziarie di avere il diritto di esistere, una vera e propria vessazione dello Stato”. Ostanel fin dall’inizio si era schierata al loro fianco “perché ho sempre creduto che mettere in dubbio il diritto di una famiglia di esistere è, da parte di uno Stato che si dichiara democratico, impietoso. Ora è finalmente arrivato questo primo successo che da un po’ di sollievo alle famiglie, ma naturalmente non ferma la nostra battaglia perché non possiamo pensare che il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali vada avanti grazie a delle sentenze: serve una legge che riconosca i diritti di tutte le bambine e i bambini. Continueremo a batterci in ogni sede per continuare a garantire la tutela e la protezione necessaria a queste bambine e bambini. Da oggi però arriva un segnale chiaro al Parlamento, bisogna agire”, conclude Ostanel in un comunicato stampa.

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https://www.dire.it/05-03-2024/1016842-ricorsi-padova-atto-di-nascita-due-mamme/

5 marzo. Il museo di Ragusa sarà intitolato a Biagio Pace. Protesta il Pd: “È stato un fascista della prima ora”

Con una lettera indirizzata a Schifani e Scarpinato, il gruppo parlamentare del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana, ha chiesto di ritirare il provvedimento

AGENZIA DIRE – Il Museo archeologico ibleo di Ragusa sarà intitolato a Biagio Pace. Lo ha deciso la giunta regionale siciliana guidata da Renato Schifani, che ha accolto la proposta dell’assessore ai Beni culturali di Fratelli d’Italia, Francesco Scarpinato.

CHI ERA BIAGIO PACE
Nato a Comiso nel 1889, Pace è stato un archeologo e un esponente di spicco del Partito nazionale fascista a cui aderì nel 1921. Nel 1924 entrò nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e fu eletto deputato alla Camera per la Sicilia nel listone fascista, rieletto con il PNF nel 1929 e riconfermato nel 1934, fino al 1939.

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https://www.dire.it/05-03-2024/1016981-museo-ragusa-sara-intitolato-a-biagio-pace-protesta-pd/

5 marzo
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

5 marzo. Difendere la libertà di informazione, difendere la democrazia

La comunicazione di massa è un tema di conflitto: in gioco c’è la tenuta democratica del Paese. Ne parliamo con Vincenzo Vita, Articolo 21

Roberta Lisi – collettiva.it

Mercoledì 6 marzo, al Centro Congressi Frentani di Roma si terrà un incontro, organizzato da Cgil, Slc e Articolo 21, dal titolo “No signal. Al lavoro per una nuova società dell’informazione”. A partire dalle 9.30 sarà trasmesso in diretta su Collettiva. Lo scopo dell’iniziativa è netto e chiaro: dare un preciso messaggio, il tema dell’informazione è tema di conflitto, in gioco c’è la tenuta democratica dl Paese. Ne parliamo con Vincenzo Vita, un passato e un presente nel mondo dell’informazione e della comunicazione – è stato anche sottosegretario alle comunicazioni nel primo governo Prodi – oggi garante di Articolo 21.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/difendere-la-liberta-di-informazione-difendere-la-democrazia-h73onq4e

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Ecco il programma del Festival Letteratura Working Class. Sarà più che mai internazionale. Da tutto il mondo a Campi Bisenzio, la nostra classe non ha confini

💥 Perché è imperdibile? Perché qua la classe ritrova la parola, l’immaginazione, si toglie dall’invisibilità e si racconta
💥 Perché il Festival va difeso? Perché nasce da una fabbrica in lotta, con una fabbrica in lotta ed è uno strumento di una fabbrica in lotta. Il Festival poteva essere compreso nel piano sociale che infatti l’azienda non presenta…
💥 Perché il prossimo poeta, scrittore, compositore si nasconde in qualsiasi officina metalmeccanica, in qualsiasi campo, dietro a qualsiasi cassa del McDonald’s, su ogni bicicletta del delivery.

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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid045f6XHqwQ7jxcaoZ6yykPJHEL6NjkuyW7TMxxdD1nELn5q6Lo6VZYYZQr41pgCBbl

5 marzo. Ex Ilva: Fiom, bene avvio discussione parlamentare su decreto

“Apprendiamo che ha preso avvio l’iter per la conversione del decreto legge sull’amministrazione straordinaria dell’ex-Ilva, in cui è confluito anche il decreto che contiene misure a tutela delle imprese dell’indotto”. Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom Cgil.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/ex-ilva-fiom-bene-avvio-discussione-parlamentare-su-decreto-u40fk6tx

5 marzo. Torino in crisi, chiude pure Delgrosso

L’azienda produttrice di filtri per motori avvia la liquidazione giudiziale. Fiom Cgil: “I lavoratori sono anche senza ammortizzatori sociali”

Marco Togna – collettiva.it

La crisi dell’automotive piemontese si allarga sempre più. La Lear, la Te Connectivity, la Promotecs: oltre 700 posti di lavoro in bilico. Adesso anche la Delgrosso di Nichelino (Torino): l’azienda produttrice di filtri (aria, olio, gas e benzina) per motori porta i libri in tribunale, avviando la liquidazione giudiziale. E per 108 lavoratrici e lavoratori è buio pesto.
La Delgrosso è uno storico fornitore delle principali case automobilistiche italiane ed europee. Fondata nel 1951, specializzata nella produzione di filtri dai primi anni Sessanta e creatrice nel 1975 del marchio Clean Filters, nel 2009 era stata nominata “miglior fornitore” dell’allora Fiat e nel 2016 aveva ricevuto il “premio qualità” dall’allora Fca. Una società solida, con un giro d’affari intorno ai 20 milioni di euro.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/torino-in-crisi-chiude-pure-delgrosso-qucdfoj2

5 marzo. Fp Cgil: non partecipiamo ai 207 anni della polizia penitenziaria

“Condizioni gravi del personale, non c’è nulla da festeggiare” 

La Fp Cgil annuncia ufficialmente che non prenderà parte alle celebrazioni previste per l’anniversario dei 207 anni del Corpo di polizia penitenziaria sia a livello nazionale, sia nelle cerimonie regionali. La Fp Cgil, Polizia penitenziaria, dirigenza e funzioni centrali, esprime con fermezza la posizione dell’organizzazione sindacale: “Non abbiamo nulla da festeggiare. Punto”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/fp-cgil-non-partecipiamo-ai-207-anni-della-polizia-penitenziaria-hhpv0lal

Il prossimo 8 marzo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private

USB anche quest’anno aderisce alla giornata di sciopero generale, di tutte le categorie pubbliche e private, in risposta all’appello del Movimento transfemminista Non Una Di Meno.
Come Organizzazione Sindacale abbiamo colto da subito la necessità di strappare una giornata simbolica come quella dell’8 marzo, alla retorica della ricorrenza rituale per ricollocarla nello spazio che le è proprio: la lotta.
Sono tanti i nessi strutturali che compongono la violenza contro le donne e di genere e se, sicuramente, il dato più drammatico è rappresentato dal numero crescente di stupri e femminicidi, non è possibile sottovalutare la violenza culturale, istituzionale ed economica.
Ed è proprio sulla violenza economica che come sindacato abbiamo maggiormente focalizzato la nostra attenzione e il nostro intervento in questi anni.

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https://www.usb.it/leggi-notizia/8-marzo-usb-proclama-lo-sciopero-generale-1544-1.html


5 marzo. “Una lotta senza tempo”, al via a Firenze la rassegna Cgil

A 70 anni dalla prima Conferenza della donna lavoratrice. Mesi di dibattiti, seminari, mostre e concerti. Il programma

“Una lotta senza tempo”: a Firenze via alla rassegna Cgil (co-promossa dal Comune) a 70 anni dalla prima Conferenza della Donna lavoratrice. “Ora come allora vogliamo allargare la lotta per i diritti alla contaminazione, alla pluralità di pensieri e linguaggi, verso nuove conquiste”.

In programma alle Murate mesi di dibattiti (dai temi del femminismo a quelli del corpo, con focus su anzianità, identità di genere, eros, disabilità, discriminazioni), seminari, mostre (archivio Cgil e Gea Casolaro, street artists Lediesis), concerti (Giulia Mutti, Femina Ridens, Shot of Love), assemblee (assise nazionale donne Cgil).

Tra gli ospiti: Lidia Ravera, Donata Columbro, Vera Gheno, i content creator Eytan Ulisse Ballerini e Dalila Bagnuli, le blogger sorelle Paolini, l’attivista Marianna The Influenza.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/una-lotta-senza-tempo-al-via-a-firenze-la-rassegna-cgil-j0oqsup7

Il programma e le schede delle iniziative sono consultabili su www.unalottasenzatempo.it.



4 marzo

4 marzo: le notizie di Radio Popolare

Il diritto all’aborto nella Costituzione in Francia, i dubbi su un cessate il fuoco entro il 10 marzo e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 4 marzo 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La Francia è il primo paese al mondo a elevare il diritto delle donne alla interruzione volontaria di gravidanza al rango costituzionale. Nelle ultime 24 ore l’ottimismo per un accordo su un cessate il fuoco a Gaza è praticamente svanito e non è per nulla scontato che si arrivi a una tregua per l’inizio del Ramadan, tra il 10 e l’11 marzo. È morta a Roma la ex Br Barbara Balzerani, aveva 75 anni. L’Antitrust europeo ha deciso una multa record da 1,8 miliardi di euro ad Apple per violazioni alle regole sulla concorrenza con i servizi di streaming musicale.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-lunedi-4-marzo/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 150

RaiNews LIVE giorno 150

Israele diserta negoziati al Cairo, tregua più lontana. Media: si dimette il portavoce Idf Carovana Solidale verso Rafah Intesa prima del Ramadan

Dimissioni di Hagari e altri responsabili della comunicazione dell’esercito. Kamala Harris, vicepresidente Usa: “Cessate il fuoco subito”. Wsj: per Hamas l’accordo non prima di inizio Ramadan. Hezbollah: israeliani hanno cercato di entrare in Libano

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/israele-diserta-i-negoziati-al-cairo-tregua-piu-lontana-93559309-fefd-4b20-8754-5cbd7bd1211b.html

Informazioni e video in
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Children die of malnutrition amid Rafah attacks

  • The number of children who have died as a result of malnutrition and inadequate medical care in Gaza increases to 16.
  • The Health Ministry in Gaza says Israeli forces again opened fire on people seeking aid in Gaza City, killing and wounding dozens in another “horrific massacre”.
  • Kamala Harris, the vice president of the United States, appeals for an “immediate ceasefire” in Gaza but stops short of calling for a permanent end to Israel’s assault.
  • A Hamas representative says the group’s delegation in Egypt is “working very seriously to reach an agreement”, while Israeli media report Israel has decided not to send its delegation.
  • At least 30,534 Palestinians have been killed and 71,920 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/3/4/israels-war-on-gaza-live-israel-repeats-attacks-as-children-die-of-hunger
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

4 marzo 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 740

RaiNews LIVE

Mededev: “L’Ucraina è Russia. Minaccia nucleare ora più forte che nel 1962”  “Abbattuti 15 aerei” Piloti russi su caccia Su-25

Mosca convoca ambasciatore tedesco su conversazioni segrete. Nuovamente chiuso il ponte di Kerch in Crimea. Zelensky, situazione a confine polacco “oltre la morale”. La cronaca, giorno 740

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/nuovamente-chiuso-il-ponte-di-kerch-in-crimea-invasione-russa-giorno-740-1fc3c4de-e1a8-4ce3-8433-55d5e8381f44.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : le Kremlin dénonce « l’implication directe » de l’Occident en Ukraine après la fuite d’échanges entre officiers allemands

Cette accusation intervient après la diffusion par la chaîne russe RT d’une discussion entre hauts responsables de l’armée de l’air allemande dans laquelle il est notamment question de la livraison à l’Ukraine de missiles de croisière de type Taurus.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/03/04/en-direct-guerre-en-ukraine-le-point-sur-la-situation_6219817_3210.html

4 marzo. Riarmo italiano, chi ci guadagna

Leonardo, la maggiore impresa militare italiana con oltre il 70% del settore, è ormai una multinazionale integrata alle compagnie Usa, dedita all’export (75% dei ricavi), al centro di complessi reticoli azionari. Fa affari d’oro, ma detiene una quota relativamente bassa dell’occupazione manifatturiera italiana.

“Bei tempi per gli azionisti e i manager dell’industria militare” o meglio “Good times for the Military-Industrial Complex”, si può dire, parafrasando John Adam Tooze. In realtà lo storico inglese, professore alla Columbia University e direttore dell’European Institute, Adam Tooze, ha scritto nel dicembre 2023 sulla sua Chartbook newsletter, una frase ben peggiore:”Good times for the merchants of death“, commentando i dati del Financial Times sull’aumento del portafoglio ordini delle aziende del settore e della loro crescita in Borsa. E in effetti gli ordinativi di armamenti, munizioni e nuovi sistemi ad uso militare sono ai massimi storici. 

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https://sbilanciamoci.info/riarmo-italiano-chi-ci-guadagna/

4 marzo. Europa, minacce temute e Difesa da inventare. ISPI su costi e possibilità

Il vecchio continente si è scoperto vulnerabile con la guerra in Ucraina a pochi chilometri dall’UE, e ora deve fare i conti con il disimpegno americano dalla difesa europea, ventilato nel megafono elettorale di Trump e ormai parte del dibattito elettorale USA che guardano all’Indo-Pacifico, rileva su Ispi Antonio Missiroli.

Ma una difesa europea comune non si improvvisa e, se da un lato l’apporto degli Stati Uniti rimane indispensabile per la deterrenza, dall’altro i Paesi membri dell’UE devono almeno indirizzare meglio la spesa militare, definendo un ruolo condiviso di ‘direttore d’orchestra’ per Bruxelles, partendo dalla ricerca e dall’industria per la sicurezza. Una doppia sfida per la nuova Commissione.

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https://www.remocontro.it/2024/03/04/europa-minacce-temute-e-difesa-da-inventare-ispi-su-costi-e-possibilita/

4 marzo. Migranti, il confine che uccide

Se ne parla molto poco, ma anche lungo la rotta balcanica, che da anni è la principale via di accesso dei migranti in Italia, si muore per colpa delle politiche di respingimento e della militarizzazione della frontiera

Andrea Rizza Goldstein e Diego Saccora – jacobinitalia.it

È a partire dalla fine del 2017 che il flusso delle persone in movimento per le rotte dei Balcani ha cominciato a interessare in maniera sempre più consistente la Bosnia-Erzegovina. Se all’inizio del 2018 la via di accesso principale passava dal Montenegro e prima ancora dalla Grecia e dall’Albania, già qualche segnale di quella che sarebbe poi diventata la via più utilizzata dal 2019 lo si registrava lungo le rive del fiume Drina, al confine tra Serbia e Bosnia-Erzegovina.

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https://jacobinitalia.it/il-confine-che-uccide/

4 marzo il meteo

Lo schiaffo dell’inverno tra neve, pioggia e vento forte. Fine dell’isolamento in val di Gressoney

Piemonte, allerta arancione per valanghe su Alpi occidentali. Po, il colmo è transitato in Piemonte. Rischio idrogeologico: allerta arancione in Piemonte ed Emilia-Romagna. Valle del Lys, tre comuni sono rimasti isolati. Frane in Liguria e Piemonte

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/lo-schiaffo-dellinverno-tra-neve-pioggia-e-forti-venti-a-migliaia-bloccati-in-valle-daosta-valanga-maltempo-f9477705-e312-4d8d-b04e-40a27086659d.html

4 marzo. Maltempo a Vicenza, Legambiente: “L’emergenza è passata, ma il meno è fatto”

“L’emergenza è passata, ma il meno è fatto” è il commento provocatorio della presidente del circolo Legambiente di Vicenza Valentina Dovigo nell’analizzare quanto accaduto la settimana scorsa, con la città messa in pericolo da un’ondata di maltempo che peraltro non sembra aver visto ancora la fine. Certo, il peggio sembra essere passato e senza che si sia ripetuto un altro 2010, ma non si può certo dire che Vicenza abbia attraversato indenne la pioggia di fine febbraio.
Valentina Dovigo pone all’attenzione tre riflessioni che Legambiente suggerisce alla città. La prima è che sicuramente i bacini di laminazione si sono rivelati utili, hanno evitato il peggio, soprattutto per quel che riguarda il Bacchiglione, ma non sono l’unica soluzione possibile, né sarà sufficiente realizzarne di nuovi per risolvere il problema del dissesto idrogeologico.

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https://www.vipiu.it/leggi/maltempo-a-vicenza-legambiente-lemergenza-e-passata-ma-il-meno-e-fatto/

4 marzo
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

“Chi non sa parlare, non può fare domande” cit.
Per questo “loro” odiano il Festival della Letteratura Working Class.
Perchè lì, la nostra classe scrive e legge ad alta voce.
E il Festival è già qui, con tutte le date di avvicinamento programmate e le trovate nelle immagini sottostanti.
Non si cambiano i rapporti di forza senza narrazione, non si cambia la narrazione senza immaginario collettivo. Il Festival della Letteratura Working Class sarebbe stato, insieme a tutte le attività socio-culturali del territorio, perfettamente inseribile nel piano sociale. Ma se ti interessa svuotare il territorio dal lavoro, dalla dignità, dal proprio senso di comunità, evidentemente odi il Festival.
Continuiamo nelle tradizioni dei circoli ricreativi delle Officine Galileo, delle nostre Società di Mutuo Soccorso. Continuiamo e le rinnoviamo.
A un territorio cementificato, precarizzato, appaltato, licenziato, che ci ha abbracciati sin dall’inizio, noi restituiamo un evento unico e autorevole. Che rimarrà. Forte, contro ogni speculazione.

PROSSIME TAPPE: mercoledì 6 h 21, Il Progresso Casa del Popolo, Firenze, “Per giusta causa” di e con Danilo Conte
Mercoledì 6, Roma, h 18, Biblioteca Goffredo Mameli, via del Pigneto 22, Roma, Presentazione del libro “La fabbrica dei sogni” di e con Valentina Baronti
#insorgiamo


4 marzo. Tim, incrociano le braccia gli addetti dei call center

Il prossimo 18 marzo si fermeranno per l’intera giornata i lavoratori e le lavoratrici dei servizi di telefonia appaltati dalla Azienda di telefonia 

Roberta Lisi – collettiva.it

Il rischio c’è ed è grosso, la perdita di circa 2000 posti di lavoro nei call center che gestiscono i servizi di telefonia in appalto da Tim. Per questo e per la poca chiarezza che caratterizza questa fase, oggi le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, ritenendo “ingiustificato il calo lineare di volumi che ha impattato 4 aziende operanti in appalto sulle attività di gestione clienti per Tim, che ad oggi occupano oltre 5mila addetti”, hanno indetto per lunedì 18 marzo sciopero nazionale dei call center di Tim per l’intera giornata.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/tim-incrociano-le-braccia-gli-addetti-dei-call-center-p2p134w0


Discussione su “Dal rosso al nero” di Alessandro Portelli, Firenze 7 marzo 2024

Metamorfosi. I cambiamenti nella società italiana in prospettiva storica indagati attraverso la pratica della storia orale. Discussione con Alessandro Portelli a partire dal suo ultimo libro “Dal rosso al nero”, mercoledì 6 marzo alle ore 14:30 presso nell’aula Altana dell’Università di Firenze, dipartimento FORLILPSI, via Laura 48. L’iniziativa è sostenuta dalla SISLav

Cosa è successo alla classe operaia nel nostro paese? Perché non è più la sinistra il suo «naturale» punto di riferimento e sempre più spesso il suo orizzonte politico si tinge di nero? Alessandro Portelli indaga questa vera e propria «mutazione antropologica» andando sul campo di una realtà emblematica, raccogliendo decine di storie e testimonianze di una città storicamente rossa, sede di una delle industrie più rilevanti del nostro territorio, con una lunga tradizione di scioperi e battaglie operaie, che decide di allontanarsi dalla sua storia e passare «dall’altra parte», consegnandosi prima nelle mani di un’amministrazione di estrema destra e, cinque anni dopo, di un tycoon di provincia che aspira ad essere il nuovo Berlusconi. La città è Terni, a cui Portelli ha dedicato decenni di ricerche nell’ambito della storia orale, intervistando centinaia di persone, studiandone l’anima più profonda; in queste pagine prova ora a tracciarne l’itinerario degli ultimi dieci anni, «dal rosso al nero». Terni è stata la prima città importante fuori del Nord a scegliere un’amministrazione leghista, ma anche la prima a sconfiggere in modo inopinato una coalizione di destra guidata da Fratelli d’Italia che sembrava destinata a un facile trionfo: in questo senso, si configura come una sorta di laboratorio, in cui la storia nazionale si manifesta in forme più estreme e clamorose. Processi di deindustrializzazione, crisi della sinistra, disorientamento culturale e identitario, crisi ambientale e sanitaria – ma anche debolezza di una destra senza spessore, litigiosa, culturalmente inadeguata, campanilista ma sospinta al potere da paure e insicurezze (criminalità, droga, immigrazione, revisionismo storico): la storia di questa città che invecchia, ma che ha perso il suo fulcro («Terni è una città che ha dichiarato guerra alla propria storia», denuncia uno degli intervistati) e fatica a immaginarsi un futuro, rischia di essere sempre di più la storia dell’intero paese.

La discussione è promossa da:
Fondazione Valore Lavoro, Centro di documentazione archivio storico CGIL Toscana, IRES Toscana, CGIL Toscana, Società italiana di storia del lavoro, Istituto Ernesto De Martino, Circolo Gianni Bosio Roma, Amici di Passato e Presente, Istituto Gramsci Toscano, rivista Il Ponte.

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https://www.storialavoro.it/notizie/notizia/news/discussione-attorno-dal-rosso-al-nero-di-alessandro-portelli-firenze-7-marzo-2024/?tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&cHash=2f107f76935a96df74237457b662c981


3 marzo

3 marzo. Papa Francesco all’Angelus: “Diffondere fraternità, ce n’è bisogno. Su Gaza, diciamo tutti basta!”

Il Pontefice, in buona forma ma con la voce ancora un po’ affaticata, ha recitato la tradizionale preghiera di mezzogiorno. Poi ricorda di portare “quotidianamente nel cuore, con dolore, le sofferenze delle popolazioni in Palestina e Israele”

Occorre diffondere fraternità perchè “ce n’è bisogno, di tanta fraternità”. Lo ha sottolineato Papa Francesco nell’introdurre la recita dell’Angelus di stamane. Commentando il brano del Vangelo su Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, il Pontefice ha voluto soffermarsi sul contrasto tra “casa e mercato”, “due modi diversi di porsi davanti al Signore”. Gesù “è duro perchè non accetta che il tempio-mercato si sostituisca al tempio-casa, non accetta che la relazione con Dio sia distante e commerciale anziché’ vicina e fiduciosa, non accetta che i banchi di vendita prendano il posto della mensa familiare, e che i prezzi prendano il posto degli abbracci e le monete prendano il posto delle carezze”.

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https://www.rainews.it/articoli/2024/03/papa-francesco-allangelus-diffondere-fraternita-ce-ne-bisogno-su-gaza-diciamo-tutti-basta-68739604-9249-47a6-8d93-8018b3ed963f.html

3 marzo. Francesco: il disarmo è un dovere morale

Nel dopo Angelus il Papa chiede alla “grande famiglia delle Nazioni” il coraggio di “passare dall’equilibrio della paura all’equilibrio della fiducia”

Alessandro De Carolis – vaticanonews.va

Francesco ha appena letto con voce provata dalla bronchite una lunga pagina per implorare l’ennesimo “basta” alla guerra che sta distruggendo Gaza pezzo a pezzo quando – legando come sempre al conflitto in Medio Oriente la tragedia nella “martoriata Ucraina, dove ogni giorno muoiono tanti” e “c’è tanto dolore là” – approfitta della ricorrenza, domani, della seconda Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione per riaffermare, il suo “no” senza eccezioni alla corsa agli arsenali, appello che la voce indebolita fa risaltare nella sua fermezza.

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https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-03/francesco-post-angelus-disarmo-dovere-morale-armamenti-ucraina.html

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 149

RaiNews LIVE giorno 149

Hamas: “Tregua possibile in 24-48 ore, se Israele accetta richieste”. Attacco Houthi, nave Duilo abbatte drone Gli aiuti aerei raggiungono Gaza City

Alto funzionario: tregua se Israele accetta le richieste. Crosetto: “Terrorismo Houthi mina sicurezza dei mari”. Strage Gaza, esercito di Israele: “Non abbiamo attaccato il convoglio degli aiuti: la maggioranza delle vittime a causa della calca”

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/biden-spero-cessate-fuoco-entro-linizio-del-ramadan-ma-non-ci-siamo-ancora–34efae72-5aff-47dc-9752-4e35d79759a0.html

Informazioni e video in
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: ’15 Palestinian children dead’ at hospital

  • Gaza’s Health Ministry says at least 15 children have died in the past few days from malnutrition and dehydration at the Kamal Adwan Hospital in Gaza City hours after UNICEF chief warned against acute malnutrition in the besieged enclave.
  • Truce talks are expected to resume in Egypt on Sunday but the details beyond a possible six-week pause in fighting remain unclear despite US officials’ claims a ceasefire is near. A senior Hamas official told AFP on Sunday that a ceasefire may be secured “within 24 to 48 hours” if Israel accepted their demands.
  • Israeli bombardment of Gaza continues, with overnight attacks reported in Rafah, Deir el-Balah and Khan Younis after a strike on a tent camp killed 11 people.
  • At least 30,410 people have been killed and 71,700 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 Hamas attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/3/3/israels-war-on-gaza-live-every-minute-counts-as-hunger-kills-in-gaza
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

3 marzo 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 739

RaiNews LIVE

Nuovamente chiuso il ponte di Crimea. Mosca, abbattuti 38 droni di Kiev Ufficiali tedeschi intercettati, pianificavano attacco al ponte Reportage

Ancora 10 dispersi nel raid a Odessa che ha colpito edificio. Media Svezia: adesione alla Nato pronta entro una o due settimane. L’invasione russa, giorno 739

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/ponte-di-crimea-esplosioni-a-feodosia-invasione-russa-giorno-739-1674fca3-5745-4b83-809a-65cbf4d6ab77.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : Zelensky dénonce des attaques qui « n’ont aucun sens militaire », après la frappe russe sur Odessa qui a fait dix morts

Les corps d’une femme et d’un bébé ont été sorti des décombres d’un bâtiment résidentiel, dimanche, qui été touché par une attaque russe. Le président ukrainien a appelé à accélérer les livraisons d’armes à Kiev.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/03/03/en-direct-guerre-en-ukraine-zelensky-denonce-des-attaques-qui-n-ont-aucun-sens-militaire-apres-la-frappe-russe-sur-odessa-qui-a-fait-huit-morts_6219817_3210.html

3 marzo. Ferrara in piazza contro i cpr

Millecinquecento le persone che hanno partecipato al corteo organizzato a Ferrara dalla Cgil e da una cinquantina di associazioni locali per dire no alla costruzione di un Cpr nella città estense e per la chiusura di quelli esistenti. Il corteo è partito da piazza Poledrelli, si è snodato lungo viale Cavour e si è concluso in piazza Castello dove ci sono stati alcuni interventi degli attivisti e anche dell’attore Alessandro Bergonzoni.

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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/ferrara-in-piazza-contro-i-cpr-r0bgva7e

3 marzo. Cronaca Meteo maltempo – Oltre un metro di neve sulle Alpi. Valanga isola Gressoney. Pioggia battente in Piemonte. Situazione con foto e video + previsione

Carlo Migliore – 3bmeteo.com

ORE 16:30 – OLTRE UN METRO DI NEVE SULLE ALPI CON MOLTE CRITICITA. MARCATO RISCHIO VALANGHE – Mentre in pianura si superano ormai i 110mm sulle Alpi Piemontesi e Valdostane è pressoché emergenza per le forti nevicate cadute dalla notte e che non accennano a diminuire di intensità. Ormai in diverse zone si supera il metro di altezza con enormi difficoltà nella circolazione e l’altissimo rischio che si stacchino altre valanghe. C’è dunque massima attenzione.

continuazione e video in
https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/cronaca-meteo—intenso-peggioramento-al-nordovest-con-tanta-pioggia-e-neve-sulle-alpi–in-breve-attesa-le-altre-regioni—situazione-e-previsioni-prossime-ore–717118

3 marzo
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Il tempo sta cambiando. E tempo non ce ne è più

Il genocidio in Palestina, le manifestazioni che crescono e l’indignazione che non può essere trattenuta, un pezzo della politica francese che sdogana il concetto di uso delle truppe di terra Nato contro la Russia, il governo Meloni che rincula e balbetta di fronte alla reazione popolare che c’è stata in particolare a Pisa contro le cariche. Il tempo sembra cambiare, un lieve venticello sembra scuotere un pezzo del paese dal torpore. Ma tempo non c’è più. Tra cambiamento climatico e guerra, noi non sappiamo quanto tempo ci rimane. E noi come vertenza, dopo due anni e mezzo di falsità e logoramento, non sappiamo quanto tempo ci rimane.
La campagna per l’intervento pubblico qui e ora è un terreno di convergenza: quale intervento pubblico, quale controllo sociale, quale transizione, fuori dall’economia inquinante e di guerra. Per noi, come Gkn, non è una scelta: o voliamo o cadiamo. Per voi apparenemente una scelta c’è ancora. Apparentemente. Perché non sappiamo quanto tempo complessivamente rimane.
#insorgiamo

Il video in
https://www.facebook.com/watch/?ref=saved&v=807420687872949

3 marzo. Gli operai della Stellantis in scena

“Il turno di notte” è lo spettacolo scritto e diretto da Gianpiero Francese, che ha debuttato a Potenza. In Sicilia dall’8 al 10 marzo 

Antonio Fama – collettiva.it

Sono sette in scena, con la tuta verde da lavoro. Alle loro spalle un’impalcatura di ferro, praticabile, che ricorda lo spazio di una fabbrica. Il turno di notte è lo spettacolo scritto e diretto da Gianpiero Francese, regista lucano che ha deciso di portare in scena una storia che, chi come lui vive a Melfi, ha conosciuto in questi anni e conosce molto bene. La trama si ispira, infatti, alla vicenda degli operai della Stellantis e per la drammaturgia Francese ha preso spunto dai racconti reali dei protagonisti.

continua in
https://www.collettiva.it/copertine/culture/gli-operai-della-stellantis-in-scena-g15npk8w


2 marzo

2 marzo. Splendidi ragazzi: la voce pacifica e determinata dei giovani di Pisa e Firenze

In entrambe le città i cortei dei giovani pacifisti si sono mossi per manifestare dopo le manganellate della scorsa settimana. Le strade hanno risuonato delle loro voci, dei loro slogan, delle loro richieste di giustizia e di pace.

Alessandro Marescotti – peacelink.it

Oggi, nelle piazze di Pisa e Firenze, migliaia di giovani hanno dimostrato una volta di più la loro forza e la loro determinazione contro la violenza ingiustificata subita la settimana scorsa. Sono stati gli stessi giovani che, una settimana fa, si sono visti colpiti dalle manganellate della polizia mentre manifestavano pacificamente a sostegno della Palestina.

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https://www.peacelink.it/pace/a/49936.html

2 marzo. Pse, Schmit è il candidato per la Commissione Ue: “Ispirati dalla vittoria in Sardegna”

AGENZIA DIRE ROMA – Il congresso del Pse tenutosi a Roma alla Nuvola ha adottato il manifesto per le elezioni europee 2024 ed ha eletto all’unanimità il lussemburghese Nicolas Schmit come candidato dei socialisti alla presidenza della Commissione Ue. Le elezioni europee si terranno tra il 6 e il 9 giugno, in Italia l’8 e il 9 giugno. “Prendiamo ispirazione dal grande risultato ottenuto in Sardegna– ha detto il neocandidato- Grazie Elly: è vero, il vento sta cambiando. Andiamo a vincere queste elezioni” europee. Schlein, seduta in prima fila, sorride e ricambia unendo le mani a formare il simbolo del cuore.

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https://www.dire.it/02-03-2024/1016290-pse-schmit-candidato-per-la-commissione-ue/

I socialisti a Roma per “L’Europa che vogliamo”. Löfven: “A noi interessano i molti, non i pochi”

I partiti socialdemocratici lanciano la candidatura di Nicolas Schmit a presidente della Commissione, indicato all’unanimità. Sanchez: “L’anima dell’Europa è in pericolo”. Costa: “Soluzioni reali a problemi reali”

Il gotha del socialismo europeo è riunito a Roma, al Centro congressi La Nuvola dell’Eur, per un appuntamento elettorale di respiro continentale, in vista delle elezioni europee del prossimo giugno. All’orizzonte c’è il rinnovo del Parlamento di Strasburgo e dei vertici di Bruxelles. Per questo, madrina Elly Schlein a nome del Pd, i leader del centrosinistra di Spagna, Portogallo, Olanda, Germania, Svezia, Romania e altri Paesi membri dell’Ue si sono dati appuntamento all’auditorium su via Cristoforo Colombo per dare la volata ai propri partiti, movimenti, candidati e primi ministri, in carica o aspiranti. Per realizzare “L’Europa che vogliamo”, come recita il titolo dell’evento.

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https://www.rainews.it/articoli/2024/03/i-socialisti-a-roma-per-leuropa-che-vogliamo-a4417338-d6e8-42b9-963b-ba6a6947601f.html


2 marzo. Meloni leader più amata. E nel ‘campo largo’ Conte batte Schlein

In calo la fiducia nel governo, mentre Fratelli d’Italia si conferma primo partito

AGENZIA DIRE ROMA – Giorgia Meloni non la schioda nessuno dal podio dei leader politici. Anche questa settimana la premier e leader Fdi resta la più apprezzata dagli italiani. Anche se il suo consenso, in termini percentuali, non cresce per ora ma resta stabile al 44,1%. Dietro di lei Antonio Tajani. Nel cosiddetto ‘campo largo’ il maggiore gradimento tra i leader lo ottiene Giuseppe Conte, seguito da Elly Schlein che percentualemte però guadagna più dell’ex presidente del Consiglio. E’ quanto emerge da un sondaggio Dire-Tecnè con interviste effettuate il 29 febbraio e l’1 marzo 2024. I dati nel dettaglio. Subito dopo Meloni al 44,1%, nel gradimento degli elettori, si attesta il vice premier e segretario di Forza Italia Tajani al 34,2% (stabile rispetto alla scorsa settimana). Il leader M5S Conte è al 31,0% (+0,1). La segretaria Pd Schlein in risalita al 29,8% (+0,4). Perde lo 0,1 l’altro vice premier: il leghista Matteo Salvini scende al 28,5%.

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https://www.dire.it/02-03-2024/1016268-sondaggio-meloni-leader-piu-amata-conte-batte-schlein/


2 marzo. Zampa (Pd): “Chi nasce al Sud vive meno che al Nord, autonomia differenziata peggiorerà le cose”

Sandra Zampa

La senatrice del Pd ed ex sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha parlato a Fanpage.it delle conseguenze che l’autonomia differenziata per le Regioni avrà sulla sanità: “Tutto ci lascia immaginare che la situazione di una disuguaglianza già oggi inaccettabile peggiorerà, e peggiorerà molto”.

Luca Pons – fanpage.it

Sandra Zampa, senatrice del Partito democratico e capogruppo dem in commissione Sanità a Palazzo Madama, in un’intervista a Fanpage.it ha chiesto che il ministro della Salute Schillaci la smetta di descrivere i problemi del Servizio sanitario nazionale e inizi a proporre delle soluzioni. Zampa, che era sottosegretaria alla Salute durante il governo Conte bis (nel periodo della pandemia) ha criticato duramente la commissione d’inchiesta sul Covid-19. E sull’autonomia differenziata per le Regioni ha sottolineato che nelle zone più ricche si potranno anche pagare di più i medici, mettendo ancora più in crisi le Regioni più povere.

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https://www.fanpage.it/politica/zampa-pd-chi-nasce-al-sud-vive-meno-che-al-nord-autonomia-differenziata-peggiorera-le-cose/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 144

RaiNews LIVE giorno 144

Biden: “Spero nel cessate fuoco entro l’inizio del Ramadan, ma non ci siamo ancora”. Gli Usa inizieranno a paracadutare aiuti sulla Striscia

Gli Stati Uniti inizieranno a paracadutare aiuti sulla Striscia. Gaza, Hamas: bilancio strage aiuti sale a 115 morti. ONU: “Persone in fila per aiuti colpite da proiettili”. Oms, almeno 10 bambini morti di fame a Gaza

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/biden-spero-cessate-fuoco-entro-linizio-del-ramadan-ma-non-ci-siamo-ancora–34efae72-5aff-47dc-9752-4e35d79759a0.html

Informazioni e video in
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: 17 killed in continued Israeli attacks on houses

  • At least 17 Palestinians killed and dozens wounded in Israeli air strikes targeting three houses in Deir al-Balah and Jabalia.
  • A UN team finds many injured in Thursday’s Israeli attack on Palestinians awaiting food aid have gunshot wounds. Director of al-Awda Hospital says 80% of the wounded brought to the hospital had been shot.
  • The bodies of three more Palestinians killed in the food aid ‘massacre’ have been recovered, bringing the overall death toll to 115, with some 760 wounded.
  • Seven Israeli captives killed as a result of Israel’s bombardment of Gaza, according to Hamas’s Qassam Brigades.
  • At least 30,228 people have been killed and 71,377 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/3/2/israels-war-on-gaza-live-un-medics-say-many-gaza-aid-attack-victims-shot
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

2 marzo 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 738

RaiNews LIVE

Russia: drone contro edificio a San Pietroburgo. Due morti negli attacchi russi in Ucraina

La Russia ha notificato agli Stati Uniti il lancio del missile balistico intercontinentale Yars dal cosmodromo di Plesetsk. L’invasione russa, giorno 738

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/due-morti-negli-attacchi-di-droni-russi-in-ucraina-invasione-russa-giorno-738-94026630-a0dd-4e52-94e4-0c5bcef8b72f.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : Kiev affirme avoir détruit sept des huit drones lancés vers Odessa

Une personne est morte à Odessa en raison d’une frappe de drone sur des immeubles résidentiels. Dans l’oblast de Kharkiv, le corps d’un homme de 76 ans a été retrouvé dans les décombres de sa maison qui a pris feu après une attaque.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/03/02/en-direct-guerre-en-ukraine-kiev-affirme-avoir-detruit-sept-des-huit-drones-lances-vers-odessa_6218457_3210.html

2 marzo. Scontro sulla parola “genocidio”: Roberto Cenati lascia la presidenza di Anpi Milano

Lorenza Ghidini – radiopopolare.it

La guerra a Gaza ha fatto riemergere le divergenze politiche fra la dirigenza di Anpi Milano e quella Nazionale. Già sul conflitto in Ucraina le distanze erano state notevoli: Roberto Cenati e il suo gruppo dirigente a favore dell’invio delle Armi occidentali a Kiev, Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale e già senatore dei Comunisti Italiani, contrario. Oggi è la parola “genocidio” che anche nell’Anpi crea divisioni dolorose e evidentemente troppo faticose da sopportare.

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https://www.radiopopolare.it/scontro-sulla-parola-genocidio-cenati-lascia-la-presidenza-di-anpi-milano/

2 aprile. Sbarchi e numeri. La realtà dell’immigrazione oltre la propaganda

Per parlare di sbarchi, richiedenti asilo e di ciò che si lasciano alle spalle, occorre partire da una premessa: gli sbarchi non sono l’immigrazione. Sono un fenomeno molto visibile, drammatico e drammatizzato, ma rappresentano solo una modesta percentuale del complesso della popolazione straniera residente in Italia. Di fatto, rifugiati e richiedenti asilo ospitati in Italia erano 350.000 alla fine del 2022, di cui circa il 40% ucraini, quindi beneficiari di un trattamento ben diverso dagli altri. Oggi saranno 400.000 o poco più

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https://www.agensir.it/italia/2024/03/02/sbarchi-e-numeri-la-realta-dellimmigrazione-oltre-la-propaganda/


2 marzo. Le conseguenze pericolose del becero negazionismo climatico

Ugo Leone – strisciarossa.it

Il becero negazionismo climatico di cui si è scritto ancora il 29 gennaio scorso (Quei social che fanno profitti sul nuovo negazionismo climatico, un pericolo da prendere sul serio) cerca di mettere in discussione l’evidenza che il mutamento climatico sia provocato innanzitutto da azioni umane. Tuttavia si mette sempre meno in discussione l’esistenza del fenomeno.

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https://www.strisciarossa.it/le-conseguenze-pericolose-del-becero-negazionismo-climatico/

Leggi anche

Guido Viale https://www.officinadeisaperi.it/materiali/crisi-climatica-e-negazionisti-di-fatto-da-pressenza-e-il-manifesto/
https://www.snpambiente.it/uncategorized/la-genesi-del-negazionismo-climatico/
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/interessi-politici-ed-economici-dietro-i-negazionisti-del-clima
https://www.officinadeisaperi.it/materiali/la-barriera-mentale-che-ostacola-la-transizione-ecologica-da-il-manifesto/



2 marzo. La nascita della classe operaia in Italia

Dopo aver partecipato ai Quaderni Rossi, Franco Ramella ricostruì la genesi del capitalismo italiano e della resistenza della classe operaia. Il suo lavoro ricorda quello di E. P. Thompson.

Paolo Tedesco – jacobinitalia.it

L’avvento del capitalismo è indissolubilmente legato all’inizio del colonialismo, dell’espropriazione e della schiavitù. I popoli dell’Asia, dell’Africa e delle Americhe hanno pagato il prezzo più alto per la crescita economica del mondo occidentale. Ma lo sfruttamento delle classi lavoratrici europee è stato comunque una parte cruciale del processo di industrializzazione.

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https://jacobinitalia.it/la-nascita-della-classe-operaia-in-italia/


2 marzo
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

2 marzo. Riflessioni a partire dalla tragedia del cantiere Esselunga di Firenze

Una piccola premessa. Forse conviene, anche a futura memoria, identificare meglio anche nominalmente quanto è successo a Firenze il 16 febbraio scorso, riferendosi non solo ad una indefinita “tragedia di Firenze”, ma piuttosto a quella “del cantiere Esselunga di Firenze”, così che anche il ricordo possa essere più immediato e preciso.
È trascorsa poco più di una settimana da quel gravissimo infortunio sul lavoro plurimo e il clamore della notizia e delle reazioni sta già, ovviamente, sfumando. Passato lo sgomento viene il momento di ricomporsi e ragionare veramente anche sulle molte cose dette, promesse, minacciate così come su quelle taciute, nascoste o negate

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https://www.diario-prevenzione.it/riflessioni-a-partire-dalla-tragedia-del-cantiere-esselunga-di-firenze/

2 marzo. Genova, studente in alternanza scuola-lavoro perde un dito durante uno stage in una officina

Rabbia Unione degli studenti: “Adesso basta all’alternanza scuola-lavoro. I PCTO sono un modello educativo che mira a formare lavoratori non consapevoli dei propri diritti”

AGENZIA DIRE Grave incidente durante uno dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, i Pcto. Un ragazzo di 18 anni, impegnato in uno stage che lo vedeva al lavoro con un tornio, ha perso un dito.

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https://www.dire.it/02-03-2024/1016320-genova-studente-di-18-anni-perde-un-dito-durante-il-pcto/

2 marzo. Decontribuzione mamme lavoratrici, le Faq dell’Inps

Ancora nessuna disponibilità di modulistica sul sito di Inps, i dubbi delle insegnanti

AGENZIA DIRE ROMA – L’Inps ha pubblicato una pagina di Faq destinata a fugare i dubbi sulla misura di decontribuzione per le mamme lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, così come stabilito dalla Legge di Bilancio approvata a dicembre 2023. La misura di decontribuzione prevede l’esonero al 100% dal pagamento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli fino al 31 dicembre 2026, mentre, in via sperimentale, riguarda anche le mamme di due figli, di cui almeno uno di età inferiore ai 10 anni, per tutto il 2024.

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https://www.dire.it/02-03-2024/1016217-decontribuzione-mamme-lavoratrici-le-faq-inps/

2 marzo. Ex Gkn, l’ultimo bluff di Borgomeo

DELOCALIZZAZIONI. Il proprietario di Qf ritira i licenziamenti – già cancellati del giudice del lavoro – e passa agli “esodi incentivati”, in realtà pochi spiccioli, mentre continua a non presentare il piano sociale necessario per agganciare un ammortizzatore. La Rsu si ribella: “Da anni qui non c’è nessuna trattativa o controparte reale”. Chiesto ancora l’intervento della Regione per reindustrializzare la fabbrica, invece il governatore Giani lancia “input” al governo.

Riccardo Chiari – ilmanifesto.it

“Avete presente il detto: ti pisciano in testa e ti dicono che piove? La vera notizia è l’assenza di stipendi, di ammortizzatore sociale e del piano previsto dalla legge”. E’ secca la risposta della Rsu Qf ex Gkn di fronte all’ennesimo salto mortale di Francesco Borgomeo, che ha annunciato la rinuncia ai licenziamenti collettivi per i 180 operai ancora in forze all’azienda. Licenziamenti che erano peraltro già stati annullati dal giudice del lavoro, condannando Qf per comportamento antisindacale e imponendo di seguire la legge Orlando Todde per la reindustrializzazione del sito produttivo.

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https://ilmanifesto.it/ex-gkn-lultimo-bluff-di-borgomeo

2 marzo. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze

Comunicato stampa su recente annuncio di Qf

Ex Gkn: gli “esodi incentivati” sono solo un diversivo. Quali sono i veri obiettivi?*

Che fine ha fatto la reindustrializzazione e il piano dovuto per legge?*

La RSU Fiom: “Avete presente il detto: ti pisciano in testa e ti dicono che piove? La vera notizia è l’assenza di stipendi, di ammortizzatore e del piano previsto dalla legge. La Regione e le isituzioni locali difendano il territorio: consorzio regionale pubblico e ripresa industriale a servizio della transizione ecologica”

[Campi Bisenzio, 1 marzo 2024] Nel giorno in cui Qf avrebbe dovuto presentare il piano sociale, come previsto dalla sentenza del Tribunale di Firenze che impone il rispetto della legge 234, facciamo chiarezza sulle notizie degli ultimi giorni.

Da due mesi senza stipendio: questa è la prima notizia.

L’azienda non ha richiesto nessun ammortizzatore sociale e non ha intenzione di farlo: questa è la seconda notizia.

L’assenza di reddito è la base materiale che da ormai un anno e mezzo determina dei “licenziamenti di fatto”, la distruzione dei posti di lavoro nella ex Gkn di Firenze.

“I cosiddetti ‘licenziamenti ‘di fatto’ – spiega la RSU Fiom ex Gkn – non si sono mai fermati. Siamo di fronte a un diversivo, con cui ci si sottrae per l’ennesima volta a un piano di possibile reindustrializzazione. Si sottraggono, cioè, alla più semplice delle domande: cosa avete intenzione di fare con la fabbrica dopo che l’avrete svuotata di tutto, dipendenti e macchinari, trasformandola in uno scheletro vuoto e in un semplice bene immobiliare?”.
Anche probabilmente per evitare di rispondere a questa domanda, l’azienda non presenta il piano previsto dalla legge 234: questa è la terza notizia.
Secondo la legge, entro 60 giorni – entro oggi, quindi – l’azienda doveva presentare un piano indicante:

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2 marzo. Ex Gkn, Giani e Tagliaferri chiedono tavolo nazionale di crisi

Per la ex Gkn le istituzioni della Toscana chiamano in causa direttamente l’esecutivo scrivendo al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone e a Fausta Bergamotto, sottosegretaria con delega alla riconversione e alle crisi industriali Mimit.  Oggi è stata spedita la lettera con la quale il presidente della Regione, Eugenio Giani, Dario Nardella, sindaco della Città Metropolitana di Firenze e del sindaco del Comune di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri chiedono al Governo la tempestiva riconvocazione del tavolo nazionale di crisi sulla vertenza Qf, per svolgere il confronto e in ogni caso continuare a ricercare una soluzione a tutela dei lavoratori e del patrimonio industriale della Toscana.   Si riferisce di “grande stupore e preoccupazione” da parte delle istituzioni toscane per la volontà di Qf, azienda in liquidazione, di evitare ogni confronto collettivo prospettando trattative individuali per risolvere i rapporti di lavoro di almeno 120 dipendenti entro il 30 giugno 2024. Una volontà manifestata quasi alla scandenza del termine ultimo dei 60 giorni per la presentazione del Piano industriale come previsto nella procedura della cd legge anti-delocalizzazioni (l.n. 234/2021). “La scelta di non procedere al pagamento delle retribuzioni né di attivare un ammortizzatore sociale aggrava in modo intollerabile la crisi sociale della comunità di lavoratori così duramente colpita” scrivono Giani, Nardella e Tagliaferri: la convocazione del tavolo nazionale serve alla ricerca di soluzioni condivise, inclusa la questione considerata centrale dal territorio della reindustrializzazione del sito.

Fonte: Regione Toscana – ufficio stampa

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2 marzo. La musica è finita, gli artisti se ne vanno

AudioCoop segnala Spotify al ministero della Cultura. Il presidente Giordano Sangiorgi: “Così si cancella un intero patrimonio musicale”

Antonio Fama – collettiva.it

AudioCoop è un’associazione che si rivolge a discografici, editori, produttori, artisti, festival e videomaker italiani indipendenti, ovvero dediti all’autoproduzione, nata nel 2000 all’interno del Mei di Faenza (il Meeting delle etichette indipendenti) e che rappresenta, oggi, circa il 5% del mercato discografico italiano. Obiettivo di AudioCoop è fare conoscere le diverse realtà indipendenti italiane alle istituzioni e agli organismi che operano nel settore culturale e musicale. Nei giorni scorsi, l’associazione ha segnalato Spotify al Ministero della Cultura.

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https://www.collettiva.it/copertine/culture/riconoscere-le-royalty-sotto-i-mille-stream-dodep9g2

1 marzo

Operaio cade da oltre 10 metri dal tetto di uno stabilimento a Brindisi: morto il 40enne Giuseppe Petraglia

BRINDISI – Un uomo di 40 anni è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nel pomeriggio [di ieri] nella zona industriale di Brindisi all’interno di un’azienda che si occupa di logistica.
A quanto si apprende, l’uomo era impegnato in alcuni lavori all’interno dello stabilimento quando è caduto dal tetto di una struttura alta più di dieci metri.
Inutili i tentativi di rianimarlo degli operatori del 118. Sul posto anche il personale dello Spesal. Indaga la polizia.
La vittima dell’incidente sul lavoro si chiamava Giuseppe Petraglia

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https://www.statoquotidiano.it/02/03/2024/operaio-cade-da-oltre-10-metri-dal-tetto-di-uno-stabilimento-a-brindisi-morto-il-40enne-giuseppe-petraglia/1080344/

1 marzo. L’Europa coloniale vede solo macchie nere

Chiara Cruciati – ilmanifesto.it

Viste dall’alto, sembrano formichine. Puntini che si muovono avanti e indietro, chi più veloce, chi meno. Corpi indistinguibili si ammassano, macchie nere. Sembrano formichine, o stormi di uccelli. Vista da un drone dell’esercito israeliano, la folla di affamati sulla rotonda al-Nabulsi non sembra fatta di persone.
È vista da lontano, la stessa distanza che definisce l’anestesia collettiva. Se si scende sulla terra, i volti si distinguono. Nei video le facce sono bianche di morte e farina, file di cadaveri su carretti trainati dagli asini e sul retro di furgoncini.
ORMAI FANNO da ambulanza, o carro funebre. Alcuni hanno sangue raggrumato intorno alle tempie. Visti da vicino sono persone. Ascoltate da vicino, le testimonianze interrogano su quel che resta della nostra capacità di dare un nome alle cose. «Non volevo portare mio figlio Mahmoud, ma non avevamo niente da mangiare. Ho detto: andiamo, prendiamo un sacco di farina e mangiamo per alleviare la nostra fame. Il mio amato figlio è morto affamato».
Dicono che i più fortunati sono quelli morti il primo giorno di guerra: non hanno assistito alla barbarie venuta dopo. 30mila uccisi significa un gazawi su 75. Con 10mila dispersi e 70mila feriti, significa che un palestinese di Gaza su 20 è morto, ferito o disperso. Poi ci sono i vivi, ma la fame usata come arma non lascia scampo all’anima: come si risolleverà una popolazione che da cinque mesi è umiliata, disumanizzata e terrorizzata?
Gaza è una tomba, lo è anche dell’incapacità di dare un nome alle cose. Certe parole fanno paura all’Europa che non si interroga sul loro senso e la loro pratica. Razzismo, colonialismo, suprematismo: a Gaza ci sono tutte. Anche genocidio.
SI DISCUTE da settimane – giuristi, storici, giornalisti – se vada chiamato genocidio, se quanto avviene rientri nell’articolo 2 della Convenzione del 1948, «l’intenzione di distruggere in tutto o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso» attraverso uccisioni, lesioni gravi, condizioni di vita intese a provocare la distruzione fisica totale o parziale, impedimento alle nascite.
La Corte internazionale di Giustizia l’ha chiamato «genocidio plausibile» e ha concesso a Israele un mese per smetterla, qualsiasi cosa sia. Il mese è passato, ed è stato uno dei peggiori. La fame avvolge Gaza come un sudario. Si deve scegliere, morire di fame o del tentativo disperato di procacciarsi del cibo. Che nome vogliamo dargli?
https://ilmanifesto.it/leuropa-coloniale-vede-solo-macchie-nere

1 marzo: le notizie di Radio Popolare

I funerali di Navalny, le reazioni internazionali alla strage di civili a Gaza e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 1 marzo 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Al grido di Russia Libera e scandendo slogan contro la guerra, migliaia di persone hanno partecipato oggi a Mosca al funerale del dissidente russo Alexiei Navalny, morto due settimane fa in una colonia penale della siberia. All’indomani della strage dei civili che aspettavano la consegna di aiuti umanitari a Gaza City, la pressione internazionale su Israele cresce. La proposta Valditara per classi differenziate di italiano per bambini stranieri è stata bocciata dai sindacati della scuola. In Calabria il vescovo Attilio Nostro ha denunciato che un bossolo di pistola è stato lasciato nella cassetta delle lettere della sua curia.

Sommario

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-1-marzo/

1 marzo. Campo largo: Conte rivendica autonomia, ma la strada per l’alleanza col Pd è tracciata

Antonio Floridia – strisciarossa.it

Appena chiuse le urne in Sardegna è iniziata la solita manfrina: Elly Schlein “rincorre” Conte, il Pd “si grillizza”, e via dicendo. Alcuni commentatori, con particolare accanimento, sembra solo che vogliano seminare zizzania. Non credo che otterranno grandi risultati, ma questo atteggiamento la dice lunga su un punto: Conte e Schlein non sembrano troppo deferenti e ossequiosi rispetto ai consigli che provengono dai salotti buoni del capitalismo italiano.

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https://www.strisciarossa.it/campo-largo-conte-rivendica-autonomia-ma-la-strada-per-lalleanza-col-pd-e-tracciata/

1 marzo. L’autonomia differenziata fa male anche al Nord

Alessandra Algostino – volerelaluna.it

L’autonomia differenziata è prevista dalla Costituzione. In che senso allora svuota la democrazia disegnata dalla Costituzione? Perché attacca i diritti di tutti riconosciuti dalla Costituzione? Perché è una attuazione della Costituzione incostituzionale? Mi soffermo su tre profili: 1) svuotamento dell’unità e del “collettivo”; 2) autonomia, uguaglianza e democrazia; 3) smantellamento dello Stato sociale e dei diritti.

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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/03/01/lautonomia-differenziata-fa-male-anche-al-nord/

1 marzo. Il Pnrr e i divari territoriali

Gianfranco Viesti e Carmela Chiapperini – sbilanciamoci.info

Il PNRR prevede che il 40% delle risorse sia destinato al Sud, in modo da ridurre gli squilibri del paese. Mancano però le relazioni del governo sulla dimensione territoriale del PNRR e le revisioni introdotte rischiano di aggravare la polarizzazione del paese.

Il Next Generation EU (NGEU) non ha soltanto  l’obiettivo di sostenere la ripresa degli stati membri ma anche quello di ridurre  le disparità fra di essi.  Per questo motivo le risorse sono allocate  non in proporzione alla popolazione, ma in relazione alle loro difficoltà strutturali (disoccupazione) e alle loro necessità di ripresa dopo la pandemia. Le  disparità tra paesi e territori rappresentano una sfida fondamentale per la coesione sociale ed economica dell’Unione Europea. Se l’Europa non riesce a garantire benefici tangibili a tutti i suoi cittadini, ovunque essi vivano, perde credibilità il suo intero progetto. Il punto è argomentato molto bene nel recentissimo Rapporto di un gruppo di esperti di alto livello sul futuro della coesione in Europa. Altrettanto importante è cercare di ridurre la disuguaglianza all’interno degli stati membri, il che richiede che questi ultimi  allochino  le risorse del NGEU in misura maggiore  nei territori più svantaggiati. 

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https://sbilanciamoci.info/il-pnrr-e-i-divari-territoriali/

1 marzo. Un capo assoluto in un’Italia spezzata

Relazioni di Rosy Bindi – Don Luigi Ciotti – Ugo De Siervo – Maurizio Landini – Gianfranco Pagliarulo
Interventi di Pietro Adami (Giuristi Democratici) – Silvia Albano (Magistratura Democratica) – Marina Boscaino (Comitati no AD) – Claudio De Fiores (CRS) – Patrizio Gonnella (Antigone) – Franco Ippolito (Fondazione Basso) – Paola Patuelli (Comitati locali di SLC) – Franco Russo (CeInG) – Elisa Sermarini (Rete dei Numeri Pari.
https://www.salviamolacostituzione.it/un-capo-assoluto-in-unitalia-spezzata-convegno-annuale-1-marzo-2024/

Dal 7 ottobre
Live dalla Palestina, la cronaca minuto per minuto – giorno 143

RaiNews LIVE giorno 143

La strage degli affamati, 112 uccisi per il pane Il racconto di chi c’era: “I soldati ci hanno sparato” Il video di Tel Aviv: “Colpa della calca”

Israele prima ammette: “Spari alle gambe, solo 10 morti”, poi nega: “Uno sfortunato incidente dovuto alla calca”. Gli USA: “Tel Aviv deve dare risposte”. “Massacro inaccettabile”, dice Borrell. Israele libera 50 detenuti palestinesi

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/la-strage-degli-affamati-112-uccisi-in-fila-per-il-pane-b2e61f73-d95d-4a69-a840-5e495ed9906f.html

Informazioni e video in
https://www.rainews.it/archivio/storie/laguerraisraele-hamas

ALJAZEERA LIVE UPDATES

Israel’s war on Gaza live: Mass shooting of aid seekers condemned globally

  • Foreign ministries, aid groups and rights organisations denounce Israel’s “heinous massacre” that killed more than 100 people waiting to receive emergency food assistance in northern Gaza.
  • Gaza Health Ministry says four more children have died of starvation and dehydration in the north of the Palestinian territory.
  • A shooting attack on the occupied West Bank settlement of Eli leaves two Israelis dead.
  • President Biden holds phone calls with Qatari emir and Egypt’s president.
  • At least 30,035 people have been killed and 70,457 wounded in Israeli attacks on Gaza since October 7. The revised death toll in Israel from the October 7 attacks stands at 1,139.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/3/1/israels-war-on-gaza-live-mass-shooting-of-aid-seekers-condemned-globally
https://www.aljazeera.com/news/
https://www.youtube.com/aljazeeraenglish

https://www.aljazeera.com/

1 marzo 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 737

RaiNews LIVE

Tredici aerei russi abbattuti a febbraio, Kiev: “Abbiamo un’arma per colpirli a distanza”

Scholz: “Non forniremo i missili Taurus, possono colpire Mosca”. La Russia si dice pronta a consegnare i corpi delle persone uccise nello schianto dell’aereo Il-76

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/03/avvertimento-lloyd-austin-se-kiev-perde-la-nato-dovra-combattere-contro-la-russia-invasione-russa-giorno-737-570f469d-1b3c-43ef-a72e-0da83fd2a300.html

https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina

LeMonde LIVE

En direct, guerre en Ukraine : les Etats-Unis dénoncent la rhétorique irresponsable de Poutine, qui a parlé de « menace réelle » de guerre nucléaire en cas d’escalade de la guerre

Au lendemain du discours à la nation du président russe, les funérailles de l’opposant Alexeï Navalny doivent avoir lieu, vendredi en début d’après-midi.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/03/01/en-direct-guerre-en-ukraine-les-etats-unis-denoncent-la-rhetorique-irresponsable-de-poutine-qui-a-parle-de-menace-reelle-de-guerre-nucleaire-en-cas-d-escalade-de-la-guerre_6218457_3210.html

La guerra della Nato contro la Russia: un incubo da evitare

Come pacifisti, ci opponiamo con tutte le nostre forze a questa deriva militarista. La NATO, nata nel 1949 per difendere i suoi stati membri, si troverebbe a tradire il suo stesso statuto se decidesse di entrare in guerra contro la Russia.

Alessandro Marescotti – peacelink.it

Le dichiarazioni del capo del Pentagono, Lloyd Austin, e le minacce di Putin sulla possibile escalation nucleare del conflitto in Ucraina, fanno tremare i polsi. L’ipotesi di un coinvolgimento diretto della NATO nella guerra contro la Russia si fa sempre più concreta, prospettando uno scenario apocalittico che non possiamo permettere si avveri.

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https://www.peacelink.it/editoriale/a/49934.html


1 marzo. Il governo fa a pezzi la “Legge 185”, rompiamo il silenzio

TRAFFICANTI DI ARMI. Sono sbalordito per l’indifferenza con cui stiamo assistendo allo smantellamento della legge 185/90, una legge varata nel 1990 grazie a una forte spinta popolare sostenuta dalle riviste missionarie come Nigrizia […]

Alex Zanotelli – ilmanifesto.it

Sono sbalordito per l’indifferenza con cui stiamo assistendo allo smantellamento della legge 185/90, una legge varata nel 1990 grazie a una forte spinta popolare sostenuta dalle riviste missionarie come Nigrizia e Missione Oggi, da movimenti come Beati i Costruttori di Pace, da realtà ecclesiali come Pax Christi, Focolarini , Azione Cattolica , Agesci e Acli ma anche dalla federazione delle Chiese Evangeliche , e tante altre realtà laiche come sindacati, Arci….È stato un vero e grande movimento popolare che ha portato a questa legge, unica in tutta Europa. E ora la stanno smantellando: il 21 febbraio, il Senato ha approvato le modifiche alla legge 185, che regola l’import-export degli armamenti per cui verranno cancellati i meccanismi di trasparenza e controllo parlamentare sul commercio di armi e sulle banche che finanziano tali operazioni. Se verrà approvata alla Camera, non potremo più sapere quali sono le «banche armate».

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https://ilmanifesto.it/il-governo-fa-a-pezzi-la-legge-185-rompiamo-il-silenzio


1 marzo. Piantedosi torna alla carica: «Cortei totalmente illegali»

SCUOLA DI POLIZIA. Il ministro in parlamento difende gli agenti, ma non dice una parola sui ragazzi feriti. E Tajani fa la parafrasi di Pasolini: «I poliziotti sono figli del popolo, quelli che li attaccano figli di papà»

Mario Di Vito – ilmanifesto.it

Il tono è piatto, burocratico, grigio. Come se fosse la lettura di un atto amministrativo qualsiasi, di un verbale come un altro. Matteo Piantedosi – che non a caso prima di diventare ministro è stato per tanto tempo un prefetto -, ieri, è andato prima alla Camera e poi al Senato per informare «con urgenza» i parlamentari sulle manganellate prese dagli studenti a Pisa e a Firenze la settimana scorsa. E non sono arrivate scuse, nel senso di espressioni di dispiacere, ma solo scuse da intendere come giustificazioni.

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https://ilmanifesto.it/piantedosi-torna-alla-carica-basta-processi-sommari

1 marzo. Classi separate per gli alunni stranieri. La proposta di Valditara fa infuriare l’Uds: “Razzista”. Il ministro: “Strumentalizzate le mie parole”

AGENZIA DIRE ROMA – Dopo le dichiarazioni del Ministro all’Istruzione Valditara, che ha proposto classi divise per studenti stranieri, non tarda la risposta dell’Unione Degli Studenti, che definisce gravissime le parole del Ministro. Il progetto del ministro prevede un test sulla conoscenza della lingua italiana a cui sottoporre tutti gli studenti di origine straniera. A seconda del risultato del test prevedere classi separate per lo studio dell’italiano e della matematica in modo che le persone straniere non “rallentino” i processi didattici delle classi o l’integrazione tramite ulteriori lezioni extracurricolari obbligatorie.

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https://www.dire.it/01-03-2024/1016148-classi-separate-alunni-stranieri-proposta-valditara-fa-infuriare-uds/

1 marzo. Caro Valditara, l’inclusione non è segregazione

Manuela Calza, segretaria nazionale Flc Cgil

Quella sull’inclusione è l’ennesima uscita propagandistica del ministro Valditara che, ancora una volta, ha utilizzato un’intervista a mezzo stampa (su Liberoin sintesi proponendo classi differenziali o percorsi riservati per chi non ha requisiti linguistici sufficienti, ndr) per prospettare interventi che, se attuati, porteranno a un sostanziale capovolgimento della idea di inclusione che caratterizza il nostro sistema scolastico.
Il ministro affronta una questione secondo una logica emergenziale, ignorando il fatto che oggi l’immigrazione di prima generazione è un fenomeno in diminuzione, mentre più diffusa nelle scuole è la presenza di alunni di seconda generazione, per i quali non è certo la lingua a costituire il principale ostacolo all’inclusione
Ma anche se di questo si trattasse, la segregazione è la risposta più sbagliata. Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, apprendono solo in un contesto di relazione, soprattutto tra pari, che costituisce il fondamento motivazionale ineludibile.

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https://www.collettiva.it/copertine/italia/caro-valditara-linclusione-non-e-segregazione-t51g4bpc

1 marzo. Le prime gocce della tempesta siamo noi

In Occidente è in atto una contro-rivoluzione, fatta con le armi della politica e della comunicazione dell’estrema destra globale, dove sono incisi i nomi, le date e gli slogan della costruzione di una fortezza chiusa, pura e inalienabile

Luca Pisapia – jacobinitalia.it

C’è questa foto di puro orrore, è quella di un ragazzo con il suo fucile. Il ragazzo si chiama Brenton Harrison Tarrant. Il 15 marzo 2019 a Christchurch, in Nuova Zelanda, armato di fucile e di una telecamera montata sul casco, compie nel giro di pochi minuti due stragi. Prima dentro una moschea e poi nei pressi di un centro islamico. Muoiono oltre cinquanta persone: la più piccola ha tre anni, la più anziana settantasette. 

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https://jacobinitalia.it/le-prime-gocce-della-tempesta-siamo-noi/

1 marzo. L’allarme: nel 2023 record di emissioni di anidride carbonica

L’agenzia internazionale dell’energia: 37 miliardi di tonnellate. Colpa della siccità. Cala l’incremento annuo: 4,1 milioni rispetto ai 4,9 del 2022. Senza tecnologie pulite sarebbe stato il triplo

Le emissioni di anidride carbonica legate all’energia sono aumentate a un livello record nel 2023, ma la crescita è rallentata rispetto agli anni precedenti grazie alla continua espansione delle tecnologie pulite. Lo ha dichiarato l’Agenzia Internazionale dell’Energia, organizzazione internazionale intergovernativa fondata nel 1974 dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Le emissioni di CO2 derivanti dall’energia sono cresciute dell’1,1% nel 2023, con un incremento di 410 milioni di tonnellate, raggiungendo il livello record di 37,4 miliardi di tonnellate, rallentando però rispetto all’aumento di 490 milioni di tonnellate del 2022.

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https://www.avvenire.it/attualita/pagine/agenzia-internazionale-energia-aie-record-emissioni-co2-nel-2023

1 marzo. Addio Ennio Calabria, il pittore del lavoro

È scomparso a 86 anni. L’attacco squadrista alla Cgil prese di mira una sua opera. Landini: “È divenuta per tutti noi emblema di un antifascismo sempre vivo e necessario. Grande cordoglio” 

Il pittore Ennio Calabria è scomparso oggi, all’età di 86 anni. Era nato nel 1937 a Tripoli. Per tutta la sua vita, oltre alle grandi opere, è sempre stato vicino e solidale con il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici.
 “A nome mio e di tutta la nostra grande organizzazione esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del caro Ennio Calabria. La nostra comunità si è riconosciuta in tante delle sue opere che scandiscono la storia della Cgil degli ultimi cinquant’anni. Ennio ha descritto attraverso la sua pittura la forza del mondo del lavoro così come le sofferenze di lavoratrici e lavoratori, la voglia di riscatto così come le ferite”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

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https://www.collettiva.it/copertine/culture/addio-ennio-calabria-il-pittore-del-lavoro-bbfj7mjo

1 marzo. Meteo – In arrivo venti tempestosi, burrasche e mareggiate tra weekend e inizio prossima settimana. Ecco i dettagli

carlo migliore 3bmeteo.com

Il vortice di bassa pressione che nella giornata di sabato si approssimerà all’Italia porterà una forte burrasca di vento, già da domenica sera ma in particolare nella giornata di domenica e in quella di lunedì. La ventilazione sarà a tratti tempestosa con raffiche che su alcune zone potranno  toccare punte di 100km/h. In conseguenza di ciò sono attese  forti mareggiate lungo le coste esposte. Vediamo allora quale sarà la situazione.
MARI E VENTI WEEKEND: generale e graduale rinforzo della ventilazione nella giornata di sabato con venti che si disporranno in serata intorno Sud o Sudest, attese già a fine giornata raffiche fino a 70/80km/h sul Mar di Sardegna, il Mar di Corsica e il Mar Ligure.. Venti tempestosi domenica a rotazione attorno ad un minimo sul golfo del Leone, raffiche fino a 90/100km/h sui bacini occidentali e diffuse mareggiate sulla Liguria, la Sardegna e la costa tirrenica centro settentrionale

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https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/meteo—in-arrivo-venti-tempestosi–burrasche-e-mareggiate-tra-weekend-e-inizio-prossima-settimana–ecco-i-dettagli-717020

1 marzo. Paolo Taviani, l’uomo del cinema politico e poetico e quel dolore per “Padre padrone” rovinato a Cannes

Alberto Crespi – strisciarossa.it

Piano piano il grande cinema italiano se ne va, lasciandoci sempre più soli. Qualche anno fa, entrando nel terzo decennio del primo secolo del terzo millennio, si parlava con amici e colleghi della grande “seconda generazione” di cineasti che avevano esordito a cavallo fra i ’50 e i ’60, più giovani sia dei giganti del neorealismo (tutti nati a inizio ‘900) sia dei maestri della commedia (Risi, Comencini e Monicelli erano degli anni ’10). Si faceva un rapido conto: c’erano ancora Ugo Gregoretti, Citto Maselli, Giuliano Montaldo, Ettore Scola e lui, Paolo Taviani. Ora non c’è più nessuno. L’unico grandissimo italiano nato prima della guerra e ancora felicemente attivo è Marco Bellocchio, classe 1939. Dario Argento è del ’40, Gianni Amelio è del ’44. Tutti gli altri sono nati dopo la Liberazione.

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1 marzo. Monitoraggio Covid. Ricoveri e nuovi casi sempre in discesa

L’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,9% (1.154 ricoverati), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (2,1% al 21/02/2024). In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,5% (45 ricoverati). Rt a 0,73 sempre sotto la soglia epidemica. 
IL REPORT

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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=120571


1 marzo
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

1 marzo. Ex Gkn, Qf rinuncia ai licenziamenti per avviare ‘esodi incentivati’. Rsu Fiom: ‘Solo un diversivo’

Rsu: ‘La vera notizia è l’assenza di stipendi, di ammortizzatore e del piano previsto dalla legge’

Dai licenziamenti agli esodi incentivati. E’ la comunicazione fatta da Qf, la società, ora in liquidazione volontaria, con cui Francesco Borgomeo ha rilevato lo stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio, alla fine del 2021, quasi sei mesi dopo il licenziamento di tutti i dipendenti.

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https://www.055firenze.it/art/225967/Ex-Gkn-Qf-rinuncia-ai-licenziamenti-per-avviare-esodi-incentivati-Rsu-Fiom-Solo-un-diversivo


1 marzo. Decreto non autosufficienza: bocciato

La Conferenza delle Regioni dice no allo schema di decreto attuativo della Legge sugli anziani. I sindacati chiedono un incontro urgente

Roberta Lisi – collettiva.it

Siamo al paradosso. La Conferenza unificata delle Regioni, a maggioranza di centro-destra, boccia lo schema di decreto legislativo in materia di politiche in favore delle persone anziane e non autosufficienza, attuativo della legge 23 marzo 2023, n. 33. Il decreto è stato scritto dal Governo di Centro Destra. E le ragioni della bocciatura sono analoghe a quelle espresse da Spi e Cgil a motivazioni della analoga bocciatura sindacale. La verità che tra le parole e i fatti c’è una enorme differenza e l’Esecutivo Meloni fa un gran uso delle prime a scapito delle seconde.

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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/decreto-non-autosufficienza-bocciato-ajocrakf

Leggi anche
Propaganda sulla pelle degli anziani

Nessuna risorsa aggiuntiva per la cosiddetta prestazione universale per i non autosufficienti. Per Barbaresi, Cgil: “I più fragili continuano ad essere lasciati soli”


1 marzo. Stellantis: Fiom, mettere in sicurezza Pomigliano d’Arco

L’azienda presenta un nuovo modello e comunica un aumento di produzione della Panda. “Ora definire un piano strategico che garantisca gli investimenti”

“Giovedì 29 febbraio, presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, la direzione aziendale ha presentato il modello speciale Pandina, una vettura che si caratterizza per una maggiore innovazione tecnologica e un sistema multimediale performante”. A dirlo sono Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom Cgil), Maurizio Oreggia (coordinatore nazionale automotive Fiom Cgil), Mauro Cristiani (segretario generale Fiom Cgil Napoli) e Mario Di Costanzo (responsabile automotive Fiom Cgil Napoli).

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1 marzo. Calabria, una vertenza per il Sud

Il segretario della Cgil regionale Angelo Sposato: “Lavoriamo per lo sviluppo della regione, ma le scelte del governo nazionale sono sbagliate” 

Carlo Ruggiero – collettiva.it

“I temi che noi abbiamo posto ai vari governi degli ultimi anni sono quelli della precarietà del lavoro, degli investimenti e soprattutto del ruolo della partecipazione pubblica in territorio svantaggiato come il Sud e la Calabria. Abbiamo voluto la Zona economica speciale proprio per questo, ma le varie partecipate pubbliche non hanno investito e stanno depauperando quel poco di tessuto produttivo che avevano creato”. Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria parla delle vertenze aperte nella sua regione, che sono quelle che riguardano l’intero Meridione d’Italia: “Istruzione, infrastrutture, lavoro: Il Sud ha bisogno di investimenti”.

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1 marzo. “Dillo a noi”, campagna della Cgil Roma Sud Pomezia Castelli


Il 5 marzo iniziativa pubblica per presentare questa campagna di formazione rivolta a delegate, pensionate e operatrici del Sistema Servizi 

“In una fase sempre più convulsa il mese di marzo sarà ancora una volta l’occasione per denunciare le differenze di genere, le discriminazioni e le violenze che costituiscono uno dei principali problemi strutturali del nostro Paese e che le politiche di destra del Governo Meloni stanno ulteriormente aggravando”. Inizia così il comunicato firmato da Claudia Bella, segretaria generale della Camera del Lavoro Territoriale Roma Sud Pomezia Castelli, che lancia una iniziativa sui temi dell’8 marzo.

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1 marzo. Edilizia, contratto Confapi-Aniem: c’è l’intesa

È stata sottoscritta nella serata di ieri l’ipotesi di accordo, che interessa 60mila lavoratrici e lavoratori, per il rinnovo del ccnl edilizia tra le organizzazioni sindacali FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil e la Confapi Aniem, a seguito dell’accordo raggiunto sul salario lo scorso 11 ottobre 2022.
Soddisfatte le organizzazioni sindacali, che considerata la particolare situazione storica e politica giudicano il rinnovo un risultato positivo. “Un rinnovo che punta soprattutto alla qualificazione del settore – dichiarano per i sindacati i segretari nazionali Sannino, Raghitta, Di Franco – attraverso il riconoscimento delle professionalità dei lavoratori con un più massiccio ricorso alla formazione, alla specializzazione e alla competenza dell’impresa. Un ruolo importante, come sempre, è rappresentato dalla formazione dei lavoratori in particolare sulla sicurezza, unita ad un sistema premiale per le imprese virtuose che contribuiscono alla riduzione del fenomeno del sotto inquadramento dei lavoratori, in una logica di contrasto efficace al dumping contrattuale.”
Soddisfazione condivisa anche da Confapi Aniem. Il presidente Giorgio Delpiano sottolinea l’importanza di aver riattivato “un confronto costruttivo e di aver condiviso accordi migliorativi anche per l’attività delle aziende. In questo senso riteniamo particolarmente rilevanti le intese su apprendistato, Evr, bilateralità e equivalenza delle tutele normative ed economiche del ccnl Confapi Aniem in attuazione dell’art.11 del Codice appalti”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/edilizia-contratto-confapi-aniem-ce-lintesa-bqocb79l