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Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose
“…volge al declino l’era, che fu nobile nella sua durezza e serietà, della democrazia politica”.
(Luciano Canfora).
(…) Nera camicia nera, che noi abbiam lavata,
non sei di marca buona, ti sei ritirata;
si sa, la moda cambia quasi ogni mese,
ora per il fascista s’addice il borghese (…)
Festa d’aprile, inno partigiano
Nuovo fascismo
L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, conformismo. Il nostro Paese non ha avuto una grande destra perché non ha avuto una cultura capace di esprimerla. Essa ha potuto esprimere solo quella rozza, ridicola, feroce destra che è il fascismo. Il nuovo fascismo non è umanisticamente retorico, è americanamente pragmatico. Il suo fine è la riorganizzazione e l’omologazione brutalmente totalitaria del mondo.
Pier Paolo Pasolini
da https://www.strisciarossa.it/nuovo-fascismo/
Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri.
Antonio Gramsci
Fermiamo la strage
RaiNews LIVE
Esplosione in un deposito Eni a Calenzano, trovato l’ultimo corpo: 5 morti, 26 feriti
Aperto un fascicolo dalla procura di Prato. Questa mattina sopralluogo nel sito Eni di Calenzano di due periti della procura. Secondo le prima indagini, ci sarebbe stata una perdita di liquido prima dell’esplosione
Denunciare l’ennesima strage sul lavoro, il conseguente disastro ambientale e per unirci al cordoglio dei familiari delle vittime”.
Questa la ragione del presidio davanti alla sede Inail di Firenze, in via delle Porte Nuove che è stato indetto per domani alle 10 dai sindacati Usb, Cobas e Cub Firenze in seguito all’esplosione ieri nel deposito Eni.
“Si tratta dell’ennesima ferita inflitta al nostro territorio – scrivono in una nota le organizzazioni sindacali che invitano la cittadinanza a partecipare -. Un disastro terribile e, ancora una volta, non è possibile dire che si sia trattato di una fatalità. I rischi di esplosione del deposito infatti si conoscevano bene e da anni, come denunciato nel 2020 da Medicina Democratica. Non si deve parlare di incidente, è l’ennesimo atto di guerra contro lavoratrici, lavoratori, cittadine e cittadini. È l’ennesima strage perpetrata in nome del profitto, in una guerra combattuta con le armi della deregolamentazione, dell’impunità, del ricatto tra vita, salute e lavoro”.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/12/esplosione-in-raffineria-eni-a-calenzano-nel-fiorentino-morti–feriti-e–dispersi-video-aggiornamento-tempo-reale-47677a0a-2860-403f-b0e8-a5f837314f60.html
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La “nube di vapore” e la “scintilla”. Come è avvenuta l’esplosione nella raffineria Eni di Calenzano
Morti sul lavoro, quella di Calenzano è solo l’ultima tragedia di un 2024 nero: 890 decessi
Calenzano, esplosione in un deposito Eni. Due morti, 26 feriti e tre dispersi. Sciopero generale provinciale l’11 dicembre
Lo scoppio, tremendo, intorno alle 10.00. Hanno tremato vetri e pareti anche a chilometri di distanza. Falcinelli, Filctem Cgil: “Basta stragi sul lavoro, eliminare questa piaga”
Esplosione nel deposito Eni a Calenzano (Firenze). L’esplosione è avvenuta intorno alle 10.15, vicino al centro commerciale I Gigli. Il bilancio è di due morti, 26 feriti e tre dispersi. Oltre ai 9 feriti accompagnati con le ambulanze presso gli ospedali della zona (dei quali due gravi), altre 17 persone si sono presentate in maniera autonoma in strutture ospedaliere per cure mediche. L’esplosione è stata tremenda, hanno tremato vetri e pareti anche a chilometri di distanza.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/calenzano-esplosione-in-una-raffineria-eni-un-morto-e-diversi-feriti-fo0mfov8
10 dicembre 2024. Acerbo (Prc): presenteremo esposto su strage Calenzano, camionisti vittime di un sistema
“Un atto di solidarietà e di denuncia – commenta Marco Gallo Segretario responsabile del settore logistica Filt Cgil Liguria – in attesa di capire cosa sia accaduto e i motivi per i quali cinque lavoratori hanno perso la vita, la nostra solidarietà va ai colleghi e le nostre condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime. Salute e sicurezza sul lavoro devono essere pienamente garantiti: le parole non bastano più”.
Il servizio del Tg3, andato oggi in onda nelle edizioni delle 14,20, ha confermato quanto ho denunciato immediatamente. In un impianto ENI inserito nella Direttiva Seveso III a effettuare le operazioni di carico delle autobotti non sono lavoratori specializzati con contratto dei chimici ma gli stessi camionisti. Per questo sono morti loro. Su questa gravissima circostanza presenterò un esposto all’autorità giudiziaria nelle prossime ore.
Gli autotrasportatori sono stati ammazzati da un sistema che scarica su di loro le operazioni di carico ad alto rischio.
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http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=57332#gsc.tab=0
Sebastiano Canettahttps://ilmanifesto.it/profughi-siriani-la-risposta-europea-e-congelare-lasilo
La vecchia spartizione della Siria non ha retto, è già iniziata la nuova
Siria Il cambio di regime implica la ricostruzione dello stato, della società civile e di quella politica in un Paese ridotto a condominio militare di grandi potenze e di mille fazioni
Alberto Negri – ilmanifesto.it
Nessuno può uscire indenne da una guerra civile che in Siria ha frantumato il Paese in mille pezzi, con milioni di profughi: oltre 12 milioni di siriani in questi anni hanno dovuto lasciare le loro case, la metà fuggendo fuori dai confini.
PAESI TRA I PIÙ FORTI E RICCHI del mondo arabo in una generazione si sono disintegrati e in Siria il regime è evaporato senza opporre resistenza: un segnale positivo – non ci sono state troppe vittime – ma anche negativo perché significa che lo stato si è dissolto quando lo hanno abbandonato i suoi sponsor principali, Russia, Iran e Hezbollah. Questo significa che il suo esercito non ha combattuto perché sapeva di battersi per un clan, quello degli Assad, e non più per una nazione e uno stato. L’esercito si è liquefatto, come quello iracheno nel 2014 davanti all’Isis, anche prima dell’offensiva dell’Hts e dei suoi alleati filo-turchi: aveva perso motivazione, è stato umiliato da servizi segreti che trattavano i generali come camerieri al servizio del clan al potere.
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https://ilmanifesto.it/la-vecchia-spartizione-della-siria-non-ha-retto-e-gia-iniziata-la-nuova?_sc=NTc5MTYxNyM1MDU5OA%3D%3D
10 dicembre 2024. La sinistra e la guerra a tutti i costi
Michele Prospero – volerelaluna.it
La partita sembra ancora aperta. Il voto regionale dimostra che non c’è uno sfondamento della destra. Anzi, dopo oltre due anni di dilettantismo, di ossessione securitaria e di continuo contrasto al lavoro, il Governo mostra tutta la sua inconsistenza. Tra i piccoli duelli interni alimentati da una Lega ormai al declino, affonda nei numeri della decrescita economica. Meloni ha vinto nel 2022 solo per le divisioni del fronte democratico e previa rassicurazione offerta al metapartito USA circa il lungo coinvolgimento nella guerra. Il silenzio sul tema della pace non potrà però continuare a lungo e i partiti saranno costretti a fare i conti con le ricadute politiche e sociali del conflitto.
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https://volerelaluna.it/controcanto/2024/12/10/la-sinistra-e-la-guerra-a-tutti-i-costi/
10 dicembre 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1021
RaiNews LIVE
Tusk: “Possibili negoziati questo inverno”. Colpita una clinica medica a Zaporizhzhia, 3 morti
Kiev: parleremo con i leader europei di Nato e garanzie di sicurezza. Cremlino: la guerra continuerà finché gli obiettivi di Putin non saranno raggiunti sul campo di battaglia o attraverso trattative
continuazione e video in
https://www.rainews.it/maratona/2024/12/trump-putin-ha-perso-pensi-alla-pace-la-risposta-vinceremo-nessuno-spezza-la-russia-170936b8-52f8-49cc-b523-de2e140a5014.html
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https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine: Washington débloque 20 milliards de dollars de prêt à l’Ukraine
L’administration Biden s’évertue à accélérer son aide à l’Ukraine avant la passation de pouvoirs à l’administration Trump le 20 janvier.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DALL’8 AL 14 DICEMBRE 2024
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/12/10/en-direct-guerre-en-ukraine-washington-debloque-20-milliards-de-dollars-de-pret-a-l-ukraine_6436132_3210.html
10 dicembre 2024. Siria, l’Europa volta le spalle ai profughi: la risposta alla caduta di Assad è congelare le richieste d’asilo
Carmine Di Niro – unita.it
L’Europa è pronta a voltare le spalle al popolo siriano. La risposta europea al caos di Damasco, dove in soli 11 giorni i ribelli jihadisti dell’Hts, l’Hayat Tahrir al Sham principale gruppo nell’universo degli oppositori al regime di Bashar al Assad, hanno rovesciato il potere della famiglia che regnava in Siria dal 1970, è girarsi dall’altra parte.
Dalle principali cancellerie europee la prima reazione alla caduta del regime di Assad, volato in Russia dall’alleato e protettore Vladimir Putin, che gli ha concesso un esilio sicuro, è stata quella di sbattere la porta in faccia ai siriani.
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https://www.unita.it/2024/12/10/siria-europa-profughi-assad-richieste-asilo/
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10 dicembre 2024. Ecco perché la secessione dei ricchi non s’ha da fare. Il referendum resta in piedi, non fermiamoci
Carlo Di Marco – strisciarossa.it
È difficile sintetizzare in poco spazio quello che ha detto la Corte costituzionale sulla legge Calderoli in quasi cento pagine, ma la portata storica della pronuncia richiede uno sforzo dedicato a quanti vorrebbero capire di più. Proveremo a farlo.
Si è tentato di sminuire per prima proprio questa portata storica della sentenza da quanti erano e restano interessati a confondere le idee: “niente di particolare, metteremo qualcosa a posto in Parlamento e andremo avanti…”. Era questo il senso dei primi commenti successivi al comunicato stampa della Corte che preannunciava l’uscita della sentenza, da parte di chi si è inventato lo scempio della cosiddetta autonomia differenziata. Ora che la sentenza è stata pubblicata, l’atteggiamento del Governo e dei suoi resta ancora questo, ma a noi invece arrivano riflessioni, argomentazioni, ricostruzioni giuridiche e studi. Tutto materiale prezioso che conferma l’impressione iniziale: la Corte ha smontato e fatto a pezzi il progetto secessionista della lega. Mi piace citare un’espressione bellissima di Vincenzo Tonti delle Mura in una recente intervista, secondo cui questa sentenza “restituisce il regionalismo all’unità del Paese”. Questo significa tante cose.
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https://www.strisciarossa.it/ecco-perche-la-secessione-dei-ricchi-non-sha-da-fare-il-referendum-resta-in-piedi-non-fermiamoci/
10 dicembre 2024. Ancora allerta meteo in diverse regioni del nord, black-out e disagi in Emilia-Romagna e Veneto
Chiuse scuole in diverse zone dell’Emilia-Romagna, sospesi tratti ferroviari. Allerta arancione confermata anche nella quasi totalità delle province di Ravenna e Rimini. Oltre 300 interventi dei Vigili del Fuoco in Veneto. Neve sui rilievi
Inizio settimana caratterizzato dal persistere di piogge e neve, anche a bassa quota, su diverse regioni. Piogge battenti e temporali già dalla giornata odierna e fino a martedì in particolare al Centrosud e sulle due Isole Maggiori. Sugli Appennini possibili delle nevicate intense a partire dai 1200-1400 metri di quota. Rischio di nevicate fino a bassissima quota (300-500 metri) specie sulle Dolomiti, su ovest Piemonte e in Emilia Romagna”. Dopo una breve pausa intorno a metà settimana, un nuovo vortice ciclonico si affaccerà tra giovedì 12 e venerdì 13,riportando un modesto peggioramento del meteo su gran parte del Centrosud. Questa perturbazione darà i suoi maggiori effetti nella giornata di sabato 14.
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https://www.rainews.it/maratona/2024/12/ancora-allerta-meteo-in-diverse-regioni-del-nord-black-out-e-disagi-in-emilia-romagna-e-veneto-d1de424d-7add-4936-b660-eb34e7c26d28.html
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10 dicembre 2024. Allerta Meteo, oggi allarme per “fenomeni convettivi diffusi e persistenti” in diverse regioni
Tutti i dettagli e la mappa con le aree a rischio maltempo oggi 10 dicembre 2024
Filomena Fotia – meteoweb.eu
Allerta meteo oggi 10 dicembre 2024 per fenomeni convettivi diffusi, particolarmente insistenti in alcune regioni, con possibili rovesci, grandine e rischio fenomeni vorticosi. In considerazione della situazione, il servizio PRETEMP (gruppo di lavoro che si pone l’obiettivo di studiare e prevedere i fenomeni temporaleschi severi sul territorio italiano) ha pubblicato un nuovo bollettino di previsioni probabilistiche. Di seguito tutti i dettagli e la mappa con le aree a rischio.
“Persiste, sia pure in indebolimento nel corso della giornata, il minimo di pressione che ha caratterizzato le condizioni sinottiche dei giorni precedenti“, sottolinea il bollettino PRETEMP. “Un livello 1 viene emesso per gran parte del Tirreno meridionale, le coste settentrionali della Sicilia e parte della Sardegna per fenomeni convettivi diffusi, con particolare insistenza sulle coste tirreniche della Calabria e della Basilicata. Saranno possibili rovesci, grandine di piccole dimensioni e non si escludono fenomeni vorticosi“.
Un livello 1 “è stato emesso anche per le coste di Romagna, le Marche settentrionali e parte dell’Adriatico centro-settentrionale per precipitazioni anche convettive persistenti“. Un più ampio livello 0 “comprende gran parte delle regioni centrali, la porzione restate di Mar Tirreno e il Mar Ionio per possibili celle isolate“.
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https://www.meteoweb.eu/2024/12/allerta-meteo-oggi-allarme-fenomeni-convettivi-diffusi-persistenti-diverse-regioni/1001711840/
https://www.meteoweb.eu/
https://www.meteoweb.eu/sezione/news/
10 dicembre 2024. Ferrarotti, lettera a un giovane sociologo sulla visione critica della società
Valerio Calzolaio – strisciarossa.it
Il grande sociologo Franco Ferrarotti (Palazzolo Vercellese, Vercelli, 7 aprile 1926) è morto a Roma pochi giorni fa, il 13 novembre 2024. Aveva compiuto novantotto anni. Amico di Cesare Pavese e partigiano, si laureò in Filosofia a Torino nel 1949 con Nicola Abbagnano (con una tesi su “La teoria della classe agiata” di Veblen, saggio che aveva tradotto dall’inglese per Einaudi, autodidatta), nel 1951 fondò i “Quaderni di sociologia” (poi nel 1967 “La critica sociologica”), ottenne la prima cattedra italiana della disciplina insegnando Sociologia alla Sapienza di Roma dal 1961 al 2002 (in seguito professore emerito).
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https://www.strisciarossa.it/ferrarotti-lettera-a-un-giovane-sociologo-sulla-visione-critica-della-societa/
10 dicembre 2024. Storia di Nai, giovane Masai fuggita a un matrimonio combinato grazie alla scuola
Tania Paolino — strisciarossa.it
Loliondo è una località circondata da foreste lussureggianti in Tanzania, capoluogo del distretto di Ngorongoro. Qui, sul finire degli anni ’90, venne aperta la prima scuola superiore in terra Masai dalla Ong GAO Cooperazione Internazionale, con sede all’Università della Calabria. L’impresa fu possibile grazie a un finanziamento del Ministero agli Affari esteri.
Questa scuola ha un comitato di gestione misto, costituito dalle autorità tradizionali Masai, dai genitori degli studenti, dai docenti, da una rappresentanza degli studenti e da membri del Distretto di Ngorongoro. La sua caratteristica peculiare, sin dal suo avvio, è stata quella di avere 50% di studenti e 50% di studentesse, caso unico nella Tanzania di quegli anni.
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https://www.strisciarossa.it/storia-di-nai-giovane-masai-fuggita-a-un-matrimonio-combinato-grazie-alla-scuola/
10 dicembre 2024. Il lavoro è ancora un diritto universale?
Nella Dichiarazione universale dei diritti umani, della quale ricorre il 76esimo anniversario, l’articolo 23 è dedicato ai lavoratori: a oggi per molti rimane ancora lettera morta
Simona Ciaramitaro – collettiva.it
“Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
Ogni individuo che lavora ha diritto a una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi”.
È quanto prevede all’articolo 23 la Dichiarazione universale dei diritti umani adottata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite. Un articolo che a 76 anni dalla sua formulazione ancora non vede la sua piena applicazione e convive con i 50 milioni di lavoratori coinvolti nelle reti di assoggettamento e riduzione in schiavitù a livello globale tra i quali, secondo i dati dell’Organizzazione internazionale del lavoro, più di 12 milioni sono minorenni.
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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/il-lavoro-e-ancora-un-diritto-universale-cel9fwxu
10STELLANTIS: PARLANO GLI OPERAI
Torino, Cassino, Melfi, Pratola Serra, Pomigliano d’Arco. L’ex Fiat si avvita in una crisi senza fine. La produzione è ai minimi termini, la cassa integrazione esplode, nell’indotto fioccano le lettere di licenziamento. Abbiamo dato voce a chi lavora in quelle fabbriche.
10 dicembre 2024. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Che la povertà sia in piazza e che la piazza sia in lotta
La nostra povertà non sarà vergogna, ma rabbia. La nostra rabbia non sarà liturgia vuota. Il nostro dolore non sarà solitudine, ma comunità.
24 dicembre, h 20.30 cena povera in piazza
60esima veglia della Comunità dell’Isolotto
infine a mezzanotte (in un luogo della città…di botto): unisciti al brindisi dei senza stipendio, dei senza lavoro, di chi è precaria/o, cassaintegrata/o. Vieni con noi…
E’ incredibile la capacità di questa società di invisibilizzare il dolore e il disagio sociale. O magari di renderlo per un attimo soltanto, rito, commemorazione vuota, minuto di silenzio.
Negli ultimi 15 mesi in questo paese ci sono stati più stragi sul lavoro che negli ultimi 10 anni. In 15 anni, i poveri assoluti sono più che triplicati (da 1,5 milioni a 5,5 milioni). 5 milioni rinunciano a curarsi, 3 milioni sono precarie/i. Come se una intera regione con più abitanti della Toscana, fosse diventata povera. Nel silenzio.
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#insorgiamo
10 dicembre 2024. Stabilizzazione OSS: Martedì 10 dicembre, ore 10:00, presidio con conferenza stampa presso il Consiglio Regionale di Cagliari
Basta con la propaganda, servono risposte immediate e un futuro certo per gli OSS resi fantasmi in tutte le realtà sanitarie!
USB Sanità annuncia un presidio in occasione della richiesta di stabilizzazione degli Operatori Socio Sanitari (OSS) che si trovano ad affrontare una situazione di allarmante precarietà. Circa 50 OSS, con un’importante esperienza al servizio della ASL 8 di Cagliari, sono attualmente privi di occupazione, mentre molti altri operano con contratti a tempo determinato, in scadenza il prossimo 31 dicembre. È inaccettabile che, nonostante il loro impegno e sacrificio durante la pandemia di Covid-19, questi professionisti non abbiano trovato spazio in un percorso di stabilizzazione, pur avendo soddisfatto i requisiti previsti dalla normativa.
Negli ultimi mesi, le manifestazioni e gli appelli alle istituzioni regionali, alla ASL e all’Azienda Regionale della Salute (ARES), sono stati ripetutamente ignorati, privando questi OSS dei diritti fondamentali e della dignità che meritano.
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https://areastampa.usb.it/leggi-notizia/stabilizzazione-oss-martedi-10-dicembre-ore-1000-presidio-con-conferenza-stampa-presso-il-consiglio-regionale-di-cagliari-1240.html
Fermiamo la strage
RaiNews LIVE
Esplosione in un deposito Eni a Calenzano, nel Fiorentino: 2 morti, 26 feriti e ancora 3 dispersi
La colonna di fumo è visibile anche dai comuni vicini. Aperto un fascicolo dalla procura di Prato. Dalle prime ricostruzioni emerge che ci sarebbe stata una perdita di liquido prima dell’esplosione
Sono almeno 26 i feriti ricoverati a seguito dell’esplosione di uno stabilimento Eni a Calenzano, in provincia di Firenze. Il bilancio parla anche di due vittime e tre dispersi. Sei persone sono ricoverate a Careggi, di cui quattro in osservazione breve intensiva. Molto gravi le condizioni di un paziente a Pisa. Altri due sono ricoverati sempre a Pisa, altri tre sono stabili in osservazione all’ospedale di Prato.
Una delle due vittime accertate si chiamava Vincenzo Martinelli, 63 anni, di Napoli, era il conducente di un’autobotte rimasta coinvolta nell’esplosione. Mancano all’appello anche un operaio d Novara, 49 anni, uno di Catania, 57 anni, uno nato in Germania ma residente in Italia, 45 anni, e un operaio di Matera, 45 anni. Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione sarebbe avvenuta durante le fasi di carico del carburante all’interno di un’autocisterna. L’esplosione avrebbe poi innescato anche gli altri mezzi in sosta. Tre i consulenti nominati dal Procuratore di Prato, Luca Testaroli.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/12/esplosione-in-raffineria-eni-a-calenzano-nel-fiorentino-morti–feriti-e–dispersi-video-aggiornamento-tempo-reale-47677a0a-2860-403f-b0e8-a5f837314f60.html
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Esplosione nel deposito Eni a Calenzano (Firenze). L’esplosione è avvenuta intorno alle 10.15, vicino al centro commerciale I Gigli. Il bilancio è di due morti, 26 feriti e tre dispersi. Oltre ai 9 feriti accompagnati con le ambulanze presso gli ospedali della zona (dei quali due gravi), altre 17 persone si sono presentate in maniera autonoma in strutture ospedaliere per cure mediche. L’esplosione è stata tremenda, hanno tremato vetri e pareti anche a chilometri di distanza.
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Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
A maggior ragione, con maggiore forza
Riprendersi la vita in questa piana, prima che ci prenda la morte
Parlateci ora di decreti sicurezza, mentre ci attanaglia l’insicurezza globale.
Qua a pochi metri l’esplosione del deposito Eni ha ucciso due lavoratori, ne ha feriti 9 e 3 risultano ancora dispersi. Alle famiglie, alla nostra comunità, un abbraccio commosso di rabbia e dolore.
Il boato ha rotto vetri, ha fatto tremare tutto. Solo una, una singola esplosione. A ricordarci che noi, di cosa sia una guerra, una serie infinita di esplosioni, noi non ne abbiamo nemmeno idea.
Quanto sarà tossica la nube che ne è sprigionata, lo scopriremo tardi. Quanta vita ci sta togliendo l’aria che respiriamo ora, il cibo che mangeremo poi, lo scopriremo tardi o forse mai.
No, non abbiamo bisogno della tragedia per dire che avevamo ragione, per ribadire quanto è tossica l’economia fossile. Basta dare un’occhiata agli articoli che si trovano velocemente online per rendersi conto che tutto era scritto: “Deposito petrolifero ad alto rischio nel cuore della Toscana”
Noi non vogliamo nuove cicatrici per avere la ragione. Vogliamo avere la forza di riprenderci la vita.
Qua il 1° dicembre, a Campi Bisenzio, nel magazzino dell’e-commerce un lavoratore si è tolto la vita.
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Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Invito a tutte le forze solidali, all’associazionismo e alla cittadinanza progressista e solidale, di questa nostra piana fiorentina e pratese
𝐋𝐮𝐧𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟔 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞, 𝐡 𝟐𝟎.𝟑𝟎, 𝐂𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐀𝐫𝐜𝐢 𝐑𝐢𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐢 𝐁𝐢𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨, 𝐏𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐞𝐮𝐜𝐜𝐢.
“Questa nostra piana e la vita che verrà. La fabbrica socialmente integrata, il più grande esperimento sociale che forse qua non avverrà mai” @follower @fan più attivi
9 dicembre 2024. Pnrr a rilento
Formalmente lo stato di avanzamento del Piano è in regola, nella sostanza le risorse davvero utilizzate a stento arrivano al 30%. Ferrari, Cgil: “Missione quasi impossibile spendere tutto entro il 2026”
Roberta Lisi – collettiva.it
È vero: la scorsa settimana Bruxelles ha dato il via libera al pagamento della sesta rata del Pnrr all’Italia. Grandi festeggiamenti alla corte del governo, ma davvero va tutto bene? Certo, gli obiettivi che dovevamo raggiungere per ottenerla li abbiamo traguardati; peccato che fossero per lo più riforme da approvare, mentre dal punto di vista delle opere realizzate e dei soldi davvero spesi, siamo indietro. Con la spada di Damocle del giugno 2026, data entro la quale tutte le risorse in arrivo da Next Generation Eu dovranno essere spese pena la restituzione.
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https://www.collettiva.it/copertine/economia/pnrr-a-rilento-d4147clk
9 dicembre 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1020
RaiNews LIVE
Trump: “Putin ha perso, pensi alla pace”. Merz a Kiev: “Potremmo consegnare i missili Taurus”
Il presidente eletto Usa: “Zelensky vuole il cessate il fuoco”. Il commissario Ue alla Difesa: “Servono 100 miliardi di euro contro la Russia”. E il Consiglio Ue dà l’ok per 4,2 miliardi a Kiev
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https://www.rainews.it/maratona/2024/12/ucraina-guerra-trump-meno-aiuti-a-kiev-usa-fuori-dalla-nato-da1cb134-2524-4d45-9745-c191dd1b878b.html
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En direct, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky relance l’idée du déploiement de troupes européennes, « une sécurité tant que l’Ukraine n’est pas dans l’OTAN »
Le président ukrainien a repris cette position, avancée en février par Emmanuel Macron. « Mais nous devons avoir une appréciation claire du moment où l’Ukraine sera dans l’Union européenne et de celui où l’Ukraine sera dans l’OTAN », a-t-il précisé.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DALL’8 AL 14 DICEMBRE 2024
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/12/09/en-direct-guerre-en-ukraine-volodymyr-zelensky-relance-l-idee-du-deploiement-de-troupes-europeennes-une-securite-tant-que-l-ukraine-n-est-pas-dans-l-otan_6436132_3210.html
9 dicembre 2024. Un maestro di veleni, un opportunista poltronaro. Le verità (e il futuro dei 5 stelle) sotto il conflitto Grillo-Conte
Toni Jop – strisciarossa.it
Si potrebbe ragionevolmente convenire che la notizia è questa: Grillo è uscito perdente, eccome, anche dalla seconda consultazione tra gli iscritti chiamati da Conte a sfondare il limite dei due mandati e a liquidare il povero padre fondatore. Ma forse è più interessante e gravido di conseguenze lo stile della relazione tempestosa messa in campo dai due avversari che ora si contendono il governo del Movimento Cinque Stelle. Perché, pur infiocchettate dagli eccessi di una lirica da pasticceria, molte delle cose che i due stanno dicendo l’uno dell’altro non possono che avere un deciso fondamento di verità.
Cioè, se si vuol davvero conoscere alcune delle note fondanti dei due personaggi, ecco che abbiamo a disposizione dei testimoni del confronto di stracci bagnati di cui sono certamente interpreti. Come fossero due coniugi sfiniti dalla convivenza e molto rancorosi mentre si dedicano parole definitive a proposito di come sarebbe fatto uno oppure l’altro. Un raro momento di sincerità, più forte di ogni teatro: come si fa a non credere a ciò che stanno urlando, o almeno alla sostanza di quei giudizi troppo a lungo tenuti a bada?
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https://www.strisciarossa.it/un-maestro-di-veleni-un-opportunista-poltronaro-le-verita-e-il-futuro-dei-5-stelle-sotto-il-conflitto-grillo-conte/
9 dicembre 2024. Ancora allerta meteo in diverse regioni del nord, black-out e disagi in Emilia-Romagna e Veneto
Chiuse scuole in diverse zone dell’Emilia-Romagna, sospesi tratti ferroviari. Allerta arancione confermata anche nella quasi totalità delle province di Ravenna e Rimini. Oltre 300 interventi dei Vigili del Fuoco in Veneto. Neve sui rilievi
Inizio settimana caratterizzato dal persistere di piogge e neve, anche a bassa quota, su diverse regioni. Piogge battenti e temporali già dalla giornata odierna e fino a martedì in particolare al Centrosud e sulle due Isole Maggiori. Sugli Appennini possibili delle nevicate intense a partire dai 1200-1400 metri di quota. Rischio di nevicate fino a bassissima quota (300-500 metri) specie sulle Dolomiti, su ovest Piemonte e in Emilia Romagna”. Dopo una breve pausa intorno a metà settimana, un nuovo vortice ciclonico si affaccerà tra giovedì 12 e venerdì 13,riportando un modesto peggioramento del meteo su gran parte del Centrosud. Questa perturbazione darà i suoi maggiori effetti nella giornata di sabato 14.
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https://www.rainews.it/maratona/2024/12/ancora-allerta-meteo-in-diverse-regioni-del-nord-black-out-e-disagi-in-emilia-romagna-e-veneto-d1de424d-7add-4936-b660-eb34e7c26d28.html
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9 dicembre 2024. Allerta Meteo, il Ciclone Artico continua a flagellare l’Italia: maltempo e neve anche domani
Allerta Meteo, l’ondata di maltempo non si ferma: forti piogge e nevicate anche nella giornata di domani, martedì 10 dicembre
Beatrice Raso – meteoweb.eu
L’Italia continua ad essere flagellata dal maltempo provocato dal Ciclone Artico che già nel weekend ha provocato fenomeni meteo estremi in tutto il Paese, con venti impetuosi e abbondanti precipitazioni, nevose fino a bassa quota al Nord e in modo particolare in Emilia Romagna dove l’Appennino è letteralmente seppellito da accumuli straordinari e continua a nevicare forte.
Queste condizioni avverse proseguiranno anche nelle prossime ore. Anche la giornata di martedì 10 dicembre, infatti, sarà fortemente condizionata dal maltempo e dal freddo tipicamente invernale, prematuro rispetto al periodo dell’anno almeno nelle Regioni del Centro/Sud dove abbiamo temperature inferiori rispetto alle medie stagionali. Il responsabile di questa situazione è un Ciclone di origine Artica posizionato nel mar Tirreno centro/settentrionale dove rimarrà, in modo stazionario, per altre 36 ore:
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https://www.meteoweb.eu/2024/12/allerta-meteo-maltempo-neve-ciclone-artico/1001711689/
Maltempo Calabria, tanta neve in Sila: oltre 40cm sul Montenero | FOTO e VIDEO
https://www.meteoweb.eu/2024/12/maltempo-calabria-neve-sila-40cm-montenero/1001711812/
Maltempo Emilia Romagna, forti piogge nel Forlivese: allagamenti e frane, Montone oltre la soglia rossa
https://www.meteoweb.eu/2024/12/maltempo-emilia-romagna-allagamenti-frane-forlivese-montone/1001711825/
Maltempo Emilia Romagna, evacuazioni precauzionali a Ravenna
https://www.meteoweb.eu/2024/12/maltempo-emilia-romagna-evacuazioni-precauzionali-ravenna/1001711807/
https://www.meteoweb.eu/
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9 dicembre 2024. Manganelli, fucili, pistole: il calendario della Polizia giudiziaria, dodici mesi di guerra ai detenuti
Oreste Pivetta – strisciarossa.it
A qualcuno sarà capitato di imbattersi nel calendario 2025 del Corpo di Polizia Giudiziaria: circola sui social. Uso le maiuscole secondo la titolazione ufficiale. Si accompagna a quelli notissimi dei carabinieri o della polizia: possiamo ammirarli anche in molte serie televisive, appesi alle spalle di un commissario o di un maresciallo. In genere illustrano buone azioni, atti di coraggio, meritate medaglie.
Si potrebbe credere che lo spirito di quegli almanacchi aleggi tra i fogli dedicati al Corpo di Polizia Giudiziaria. Proviamo…
Si apre con l’immagine di un giovane dalla mascella forte che saluta orgoglioso, sguardo al cielo, bandiera tricolore alle spalle. A gennaio è una sfilata in uniforme: inquadrati dall’alto, saranno duecento o trecento, ordinatissimi ma anonimi, in file perfette, come dev’essere.
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9 dicembre 2024. Più Libri Più Liberi e quei conti che non tornano
Si chiudono i battenti di un’edizione molto discussa. Ai comunicati soddisfatti dell’organizzazione rispondono le critiche di gran parte dei piccoli e medi editori
Emiliano Sbaraglia – collettiva.it
Non c’è momento migliore per sondare gli umori di una Fiera del libro di quando, girovagando tra gli stand, l’unico rumore rimasto è quello del nastro da pacchi che chiude nelle scatole i volumi invenduti, mentre gli espositori riguardano gli ultimi conti prima di tornare, da domani, al quotidiano lavoro nelle rispettive case editrici.
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https://www.collettiva.it/copertine/culture/piu-libri-piu-liberi-e-quei-conti-che-non-tornano-dgexyu41
9 dicembre 2024. Disastro Stellantis, cronistoria di una crisi
La casa automobilistica sta attraversando un periodo di grandi difficoltà. Date, numeri, quote di mercato: in 11 punti tutto ciò che si deve sapere
Marco Togna – collettiva.it
Quasi quattro anni fa nasceva Stellantis. Partita con grandi ambizioni, la casa automobilistica è progressivamente scivolata in una crisi produttiva e di prospettive, culminata nelle dimissioni dell’amministratore delegato Tavares. Ma come si è arrivati a questa situazione? Quali sono i numeri che certificano queste grandi difficoltà? In 11 punti proviamo a ricostruire la “cronaca di un disastro annunciato” che sta travolgendo decine di migliaia di lavoratori italiani
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/automotive-disastro-stellantis-p3uxz3p6
9 dicembre 2024. Relazioni industriali, la chiamata a raccolta per il nodo della rappresentanza
Massimo Mascini – ildiariodellavoro.it
Qualcosa si muove nello stagno delle relazioni industriali. Le principali organizzazioni datoriali e confederazioni sindacali sembrano pronte ad avviare concreti negoziati tra loro, per arrivare a una proposta comune sul tema spinoso e difficile della rappresentanza. Si sono mosse per far fronte a una iniziativa molto discutibile del governo che avrebbe potuto generare grandi difficoltà al sistema della contrattazione. In campo c’è tutto il Gotha della rappresentanza datoriale, Confindustria, Confcommercio, Abi, Ania, Confcooperative, Legacoop, assieme a Cgil e Uil. Alle quali si è poi unita anche la Cisl. Mancano solo le associazioni dell’artigianato, ma non è da escludere che anche queste organizzazioni presto si aggiungano al gruppo, considerando l’importanza della novità e i pericoli che potrebbero correre a restare in disparte. Nulla impedisce infatti che, una volta avviato il confronto sul tema specifico della rappresentanza, i soggetti coinvolti allarghino l’analisi fino a discutere di un nuovo, da troppo tempo invano atteso, patto sociale che metta sui giusti binari il sistema della contrattazione. Non è un caso se la Cisl ha già manifestato la sua disponibilità a trattare il tema della rappresentatività.
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https://www.ildiariodellavoro.it/relazioni-industriali-la-chiamata-a-raccolta-per-il-nodo-della-rappresentanza/
9 dicembre 2024. Modifiche Codice Appalti: da Anac e Consiglio di Stato una lezione sulle relazioni industriali
Alessandro Genovesi – ildiariodellavoro.it
Se giustamente anche gli amici de “Il Diario del Lavoro” hanno posto l’accento sull’importanza del documento elaborato dalle principali associazioni datoriali, così come sulla disponibilità data, pur con toni diversi, da Cgil, Cisl e Uil ad un confronto di merito, ai più sono sfuggiti i documenti (o meglio, i pareri) forniti da istituzioni come il Consiglio di Stato e l’ANAC. Con alcuni passaggi che evidenziano anche una positiva (a mio parere) e raffinata conoscenza delle relazioni industriali per come, concretamente, garantiscono le tutele dei lavoratori italiani e contrastano forme (più o meno) esplicite di concorrenza sleale o di “ribassi” mascherati.
Se l’ANAC stronca sul nascere le ipotesi di modificare l’articolo 119 (subappalto) che ad oggi prevede la tutela rafforzata dell’applicazione del medesimo CCNL dell’appaltatore anche ai lavoratori in subappalto (traduzione rigida per principio della “parità di tutele economiche e normative” che è in “re ipse” se a tutti i lavoratori si applica lo stesso CCNL, in una sorta di rivisitata e parziale reintroduzione dell’articolo 3 della legge 1369 del 60), più articolate sono le riflessioni del Consiglio di Stato che smonta praticamente l’intero impianto dell’Allegato I.01 proposto dal Governo.
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https://www.ildiariodellavoro.it/modifiche-codice-appalti-da-anac-e-consiglio-di-stato-una-lezione-sulle-relazioni-industriali/
9 dicembre 2024. Corruzione troppo diffusa, troppo tollerata
Un sondaggio Libera Demos lo attesta: oltre la metà degli italiani pensa che la corruzione sia assai diffusa. Festi, Cgil: “Dati allarmanti, noi da sempre contro le illegalità”
Roberta Lisi – collettiva.it
Nella giornata internazionale contro la corruzione Libera, avvalendosi della professionalità e della scientificità dell’Istituto Demos, da condotto una ricerca è i dati sono allarmanti e sconfortanti al tempo stesso. Il 56% degli intervistati ritiene che rispetto a Tangentopoli la corruzione non sia diminuita. Il 31% ritiene sia addirittura aumentata.
Dove si annida? Negli appalti pubblici, nei concorsi e nella gestione delle carriere lavorative. Il 72% poi pensa che la corruzione sia un fenomeno assai diffuso in politica e il 66% di quanti hanno risposto al questionario pensa che sia molto diffusa in sanità e nell’istruzione universitaria. Insomma per ottenere diritti si deve corrompere: è un po’ questo il messaggio che arriva leggendo il rapporto di ricerca di Libera. Ed è davvero sconcertante l’idea di Paese e di Stato che emerge dall’elaborazione delle risposte.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/dossier-libera-corruzione-troppo-diffusa-troppo-tollerata-l61n79vj
9 dicembre 2024. Ccnl Metalmeccanici, settimana di scioperi e mobilitazioni per la ripartenza delle trattative di rinnovo
Non si arresta la mobilitazione dei metalmeccanici in seguito alla battuta d’arresto del tavolo per il rinnovo del contratto, con la proclamazione da parte di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil di 8 ore di sciopero da articolare a livello territoriale e il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutte le aziende metalmeccaniche. In questa settimana si concentreranno le principali iniziative di sciopero e i numerosi presidi, che già sono iniziati la scorsa settimana a Reggio Emilia e a Modena.Nella giornata di oggi, 9 dicembre, si sono svolte manifestazioni nella provincia di Bologna e a Ferrara.
La Fiom-Cgil nazionale, in un comunicato, rintraccia la responsabilità dell’interruzione delle trattative nell’atteggiamento di Federmeccanica e Assistal “che hanno respinto le richieste contenute nella piattaforma di Fim, Fiom, Uilm, in particolare sulla parte economica escludendo aumenti certi del salario e cancellando di fatto la struttura contrattuale dell’ultimo CCNL del 2021”. Federmeccanica e Assistal, prosegue il sindacato, “hanno replicato alle richieste sindacali con una ‘contropiattaforma’ che contiene richieste e posizioni che di fatto non consentono il proseguo della trattativa”.
https://www.ildiariodellavoro.it/ccnl-metalmeccanici-settimana-di-scioperi-e-mobilitazioni-per-la-ripartenza-delle-trattative-di-rinnovo/
9 dicembre 2024. Editoria, chiude il Redattore sociale. Tutti licenziati dal 10 gennaio
“Redattore Sociale chiuderà tra un mese, il 10 gennaio. Con decisione inderogabile dell`editore Comunità di Capodarco e del suo presidente don Vinicio Albanesi.
In quello stesso giorno, saranno licenziati tutti i dipendenti e i giornalisti che hanno già pagato la crisi aziendale, con due anni di pesante cassa integrazione”. E’ quanto scrivono in una nota il Comitato di redazione e l’assemblea dei dipendenti dove si sottolinea: si chiude “senza aver tentato nessuna strada alternativa”.
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https://www.ildiariodellavoro.it/editoria-chiude-il-redattore-sociale-tutti-licenziati-dal-10-gennaio/
9 dicembre 2024. Ricerca: tante ragioni, un solo sciopero. Appuntamento al 13 dicembre
Forse è passato inosservato il fatto che questa legge di bilancio ha contenuti nuovi, correlati ad una commissione europea votata trasversalmente da socialisti e meloniani.
In particolare: siamo passati dalla gestione del dopo covid a una vera e propria economia di guerra, accompagnata da una sorta di ‘proliferazione nucleare’, con la rinascita del nucleare da fissione, a totale carico dei contribuenti e assoluto profitto di pochi.
Ma, soprattutto, si promuove un’economia di guerra che va a sostituire o annullare il bene pubblico, che passa per i tagli alla ricerca, per la privatizzazione dei finanziamenti della scuola e della sanità e, non ultimo, per il nuovo tentativo di scippo del TFR dei lavoratori.
Lo sciopero del 13 dicembre, quindi, è uno sciopero assolutamente proiettato nel futuro.
Uno sciopero che vuole rivendicare e ottenere un altro tipo di società, solidale e collettiva, basata su stato sociale e beni comuni, salari dignitosi e diritti certi.
Uno sciopero che vuole rinviare al mittente l’avvilente tentativo di convincere i lavoratori pubblici che 150 euro lordi, invece che 500, siano una manna in tempi di guerra e di ristrettezze.
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https://areastampa.usb.it/leggi-notizia/ricerca-tante-ragioni-un-solo-sciopero-appuntamento-al-13-dicembre-1104.html
9 dicembre 2024. La classe operaia il 13 dicembre di nuovo in piazza, per difendere l’industria di questo paese
La crisi Stellantis sembra essere esplosa come una bomba ad orologeria, dopo le dimissioni “dorate” dell’amministratore delegato Carlos Tavares. Un secondo dopo sono scattati centinaia di licenziamenti nelle aziende dell’indotto, quasi a voler ricordare al Governo che l’unica strada che la multinazionale vuole percorrere per rimanere qui in Italia è quella degli incentivi.
Il Ministro Urso, si sta affannando a reperire nuove risorse e sembra che sul piatto sia già pronto per la manovra del Governo quello che viene già chiamato “L’emendamento Stellantis”, ovvero sia un ripristino dei fondi dedicati all’automotive che a detta dello stesso Ministro saranno però erogati sotto forma di sostegno agli investimenti nel settore e non sotto forma di incentivo.
La triste realtà però, come tutti sanno è che questa crisi non nasce sicuramente oggi, ma rappresenta un fallimento pesante sotto ogni aspetto. Da un’azienda che dal suo via ha fatto di tutto per relegare il nostro paese a fanalino di coda produttivo e tecnologico fino ad arrivare a scelte disastrose sul piano politico con Confindustria e Governi, compreso quello Meloni, che hanno assecondato ogni scelta e richiesta di Stellantis nonostante quest’ultima non desse nessun elemento reale di garanzia sulla volontà di impegnarsi nei confronti del nostro paese.
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https://areastampa.usb.it/leggi-notizia/la-classe-operaia-il-13-dicembre-di-nuovo-in-piazza-per-difendere-lindustria-di-questo-paese-1202.html
9 dicembre 2024. Gioia Tauro: aprire subito le palazzine di Contrada Serricella
USB denuncia l’insostenibile situazione abitativa dei braccianti nella Piana di Gioia Tauro e chiede l’apertura immediata delle palazzine recentemente ristrutturate di Contrada Serricella. Una soluzione concreta per garantire dignità ai lavoratori stagionali, fondamentali per l’economia agricola calabrese.
La stagione agrumicola è nel pieno della sua attività, e ancora una volta ci troviamo di fronte a una situazione inaccettabile: la baraccopoli di San Ferdinando è al collasso, satura di lavoratori che vivono in condizioni disumane. Sono diversi infatti i braccianti stagionali, arrivati nella Piana in cerca di lavoro, che hanno grosse difficoltà a trovare un posto dove dormire. Eppure si tratta di lavoratori vitali per il settore agricolo, colonna portante dell’economia regionale, garantendo la raccolta e la lavorazione di prodotti di eccellenza come gli agrumi.
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https://areastampa.usb.it/leggi-notizia/aprire-subito-le-palazzine-di-contrada-serricella-1134-1.html
Filippo Ortona https://ilmanifesto.it/arriva-anche-zelensky-notre-dame-alla-prova-della-diplomazia
8 dicembre 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1019
RaiNews LIVE
Trump: “L’Ucraina vuole un accordo”, ma per Zelensky “non basta un pezzo di carta”
Le dichiarazioni all’indomani del trilaterale a Parigi: il presidente ucraino fermo sulla necessità di garanzie di sicurezza. La replica del Cremlino: le nostre condizioni non sono cambiate, ritiro di Kiev da quattro regioni e niente Nato
continuazione e video in
https://www.rainews.it/maratona/2024/12/il-patto-di-notre-dame-insieme-zelensky-trump-e-macron-c4f75e9c-fac3-49fa-99f8-5fe392c1b42d.html
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https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Kiev doit s’attendre à « probablement » moins d’aide des Etats-Unis, prévient Donald Trump
« Oui, probablement, bien sûr », a répondu le futur président américain à la question de NBC News de savoir si l’Ukraine devait se préparer à une diminution de l’aide des Etats-Unis lorsqu’il prendra ses fonctions le 20 janvier, dans une interview enregistrée avant sa rencontre samedi à Paris avec le président ukrainien, Volodymyr Zelensky.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DALL’8 AL 14 DICEMBRE 2024
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/12/08/en-direct-guerre-en-ukraine-kiev-doit-s-attendre-a-probablement-moins-d-aide-des-etats-unis-previent-donald-trump_6436132_3210.html
8 dicembre 2024. Intervista a Piero De Luca: “Il Pd deve sostenere Ursula per non consegnare l’Europa alle destre”
Photo: Andrea Calandra/Imagoeconomica
«Stellantis? Elkann venga in Parlamento, abbiamo presentato decine di atti parlamentari, serve una politica industriale a sostegno, a fronte di impegni vincolanti sugli stabilimenti. Il governo invece ha solo tagliato i fondi per l’automotive»
Intervista di Umberto De Giovannangeli – unita.it
https://www.unita.it/2024/12/08/intervista-a-piero-de-luca-il-pd-deve-sostenere-ursula-per-non-consegnare-leuropa-alle-destre/
8 dicembre 2024. La tempesta dell’Immacolata: mareggiate, neve e vento. Bora a Trieste, acqua alta a Venezia
Per lunedì 9 dicembre, allerta arancione su parte di Emilia-Romagna e Calabria, gialla in altre zone delle due regioni. Allerta gialla anche in Basilicata, Campania, Lazio, Marche, Molise, Sicilia e Umbria
La tempesta dell’Immacolata, con vento intenso, bufere di neve sulle montagne, pioggia, mareggiate e acqua alta a Venezia, sta flagellando l’Italia da nord a sud, come previsto da giorni dai meteorologi. In molte zone rinvio delle iniziative per l’Immacolata e delle manifestazioni legate all’inizio delle festività natalizie. Maltempo è previsto anche domani con l’allerta gialla in 10 regioni e arancione su parte dell’Emilia Romagna e in Calabria.
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https://www.rainews.it/articoli/2024/12/tempesta-dellimmacolata-vento-e-bufere-di-neve-in-montagna-correnti-polari-sul-mediterraneo-le-previsioni-meteo-dff42d28-1811-452a-9ef4-ebdef1ba0a80.html
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8 dicembre 2024. Allerta Meteo Protezione Civile, ancora tempo perturbato e neve: allarme arancione in 2 regioni
Persiste tempo perturbato su Emilia-Romagna e regioni centro-meridionali, accompagnato da venti forti e locali nevicate: l’allerta meteo della Protezione Civile
Beatrice Raso – meteoweb.eu
La permanenza di un sistema perturbato di origine atlantica sul nostro Paese, favorisce il persistere di tempo perturbato su Emilia-Romagna e regioni centro-meridionali, accompagnato da venti forti e locali nevicate sui settori appenninici. In particolare, insisteranno precipitazioni, da sparse a diffuse, su Emilia-Romagna, Campania, Basilicata e Calabria, specie sui settori tirrenici meridionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello diramato nella giornata di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.
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https://www.meteoweb.eu/2024/12/allerta-meteo-protezione-civile-9-dicembre/1001710958/
https://www.meteoweb.eu/
https://www.meteoweb.eu/sezione/news/
Chi era Francesco Lena: imprenditore del vino, uomo che non ha mai rinunciato a combattere per la libertà
Come può un imprenditore onesto, riconosciuto tale da Falcone, essere accusato da colui che è considerato l’erede di Falcone? Perché, dopo un’assoluzione, non vengono restituiti subito i beni?
Pietro Cavallotti – unita.it
(…) Come può un imprenditore, scappato dalla Sicilia per sfuggire alle estorsioni, essere arrestato quarant’anni dopo per complicità con la mafia? Come può un imprenditore onesto, riconosciuto tale da Falcone, essere accusato da colui che è considerato l’erede di Falcone? Perché, dopo un’assoluzione, non vengono restituiti subito i beni? E perché, dopo che vengono restituiti, nessuno deve pagare per i danni che sono stati fatti? È stato colpito a un’età in cui un uomo dovrebbe vivere gli anni che gli rimangono godendosi la famiglia e il frutto di una vita di lavoro. Combattere quando si è sicuri di vincere o quando, almeno, si ha abbastanza tempo per arrivare alla fine della battaglia è meritorio. Ma combattere, come ha fatto lui, anche quando è affiorata la tremenda consapevolezza che il tempo non gli sarebbe bastato, è eroico. Credo che lo abbia fatto per dimostrare a sé stesso di non essere un uomo finito. Lo ha fatto come ultimo atto di amore nei confronti dei figli: assicurare ai figli e ai nipoti un’opportunità, questa era la sua preoccupazione che non mancava mai di confidarmi. (…)
continua in
https://www.unita.it/2024/12/08/chi-era-francesco-lena-imprenditore-vino-uomo-combattere-liberta/
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Misure interdittive antimafia, i sospetti l’unica prova che causano l’ingiusto fallimento delle aziende
Stop alle misure di prevenzione, sono il cancro della giustizia italiana
Misure di prevenzione: l’Italia finisce davanti alla Cedu
“Più probabile che non”: quella trappola nelle interdittive antimafia
8 dicembre 2024. Quelle donne comuniste dimenticate che salvarono i bambini del sud dalla guerra, l’Italia unita de “Il treno dei bambini” di Cristina Comencini
Tra il ‘45 e il ‘47, le attiviste del partito organizzarono dei convogli dal Meridione all’Emilia: a bordo tanti piccoli meridionali poveri adottati da famiglie che li accudirono e li sfamarono. “Un esempio di solidarietà che ci ricorda l’Italia migliore”
Chiara Nicoletti – unita.it
Dal 4 dicembre su Netflix è arrivato Il Treno dei Bambini di Cristina Comencini, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma lo scorso ottobre ed ora finalmente approdato in piattaforma. Il film è tratto dal libro omonimo di Viola Ardone, che racconta di Amerigo, un bimbo di otto anni nella Napoli del dopoguerra che prende parte al progetto dei “treni della felicità”, quelli che, organizzati dall’Unione Donne Italiane del Partito Comunista, portavano i bambini poverissimi del centro sud alle famiglie contadine emiliane che li sfamavano e accudivano. Comencini parla subito di una storia dimenticata del nostro dopoguerra, un esempio virtuoso di un’Italia impegnata nello slancio solidale.
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https://www.unita.it/2024/12/08/quelle-donne-comuniste-dimenticate-salvarono-bambini-sud-guerra-italia-unita-de-treno-bambini-cristina-comencini/
8 dicembre 2024. “Life is a game”, uno sguardo sul mondo del lavoro con gli occhi dei rider, il docu-film vincitore del premio Ugolini
Stefania Miccolis – strisciarossa.it
I rider ci guardano, i rider ci parlano, i rider raccontano la loro professione. I fattorini del nuovo millennio quelli delle consegne a domicilio tramite le piattaforme del food delivery, sono liberi di confessarsi, come se respirassero aria in un momento in cui l’algoritmo ancora non li ha chiamati. Perché è così che funziona, una piattaforma, un bel gioco di velocità e di consegne, una corsa piena di rischi: è la gamification.
Siamo nel documentario “Life is a game” della giornalista Laura Carrer e del fotografo Luca Quagliato, che ha vinto il premio Bruno Ugolini 2024, promosso dall’associazione Strisciarossa, dall’AAMOD-Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, dalla Fondazione Gramsci, con il patrocinio della Cgil. Ha vinto perché in maniera limpida, pulita, non retorica ha comunicato le dinamiche del mondo del lavoro e del capitalismo.
Il documentario alterna i volti di 13 rider intervistati che vivono a Barcellona, Berlino, Milano, Atene e Bruxelles, a scene di animazione, che in modo semplice e immediato fanno entrare lo spettatore nel mondo lavorativo dei rider (la protagonista dell’animazione infatti lavora per una piattaforma inesistente e ci introduce tramite l’intelligenza artificiale nel mondo senza tregua dei rider).
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https://www.strisciarossa.it/life-is-a-game-uno-sguardo-sul-mondo-del-lavoro-con-gli-occhi-dei-rider-il-docu-film-vincitore-del-premio-ugolini/
8 dicembre 2024. Meloni fa l’elemosina alle pensioni minime con i soldi di altri pensionati e premia gli evasori
Pietro Soldini – strisciarossa.it
Parto da me per essere più chiaro. Sono andato in pensione nel marzo del 2022: la mia pensione di allora era più alta di oggi, in valore assoluto. Non sto parlando di perdita del potere d’acquisto per l’inflazione, parlo proprio di una cifra inferiore. Come è stato possibile? È stato possibile perché nel frattempo sono aumentate le addizionali Irpef comunale e regionale. Quelle che i comuni e le regioni sono costretti ad aumentare dopo ogni legge di bilancio dello Stato, quando il Governo taglia i finanziamenti agli enti locali dicendo di non aver aumentato le tasse, lasciando agli stessi enti locali il lavoro sporco di aumentare le imposizioni o diminuire i servizi ai cittadini.
Parlo della mia pensione che oggi è inferiore a quella che percepivo all’inizio, anche se il lordo è leggermente aumentato, perché il prelievo fiscale adesso è più alto di allora.
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https://www.strisciarossa.it/meloni-fa-lelemosina-alle-pensioni-minime-con-i-soldi-di-altri-pensionati-e-premia-gli-evasori/
8 dicembre 2024. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Lettera aperta e invito a tutte le forze solidali, all’associazionismo e alla cittadinanza progressista e solidale, di questa nostra piana fiorentina e pratese
𝐋𝐮𝐧𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟔 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞, 𝐡 𝟐𝟎.𝟑𝟎, 𝐂𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐀𝐫𝐜𝐢 𝐑𝐢𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐢 𝐁𝐢𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨, 𝐏𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐞𝐮𝐜𝐜𝐢.
“Questa nostra piana e la vita che verrà. La fabbrica socialmente integrata, il più grande esperimento sociale che forse qua non avverrà mai”
Ce l’hanno fatta. A bruciare oltre 300 posti di lavoro. Senza nemmeno dichiarare un licenziamento, solo affamandoci. Dai 500 posti di lavoro impiegati in Gkn siamo passati a 120. E questo dicembre segna il dodicesimo mese senza stipendio. La Gkn è ridotta a un vuoto opaco. Dove non si sa chi, cosa e quando ci verrà fatto qualcosa.
Tutto attorno, nella nostra piana, la logistica ci mangia diritti, vita, ci riempie di traffico e di smog. Il tessile e la moda sono in crisi. Crolla il modello nocivo del “fast fashion”.
Capannoni aprono e chiudono vorticosamente, per non riconoscere diritti e sindacali. Questo movimento di distruzione del lavoro mette in pericolo tutte e tutti. In questo vuoto di diritti, si infila riciclaggio di denaro, malavita.
Contemporaneamente, però, questa “nostra” comunità ha difeso in maniera incredibile questa “nostra” fabbrica. Ne è diventata il principale azionista morale (e in qualche caso anche economico).
Tutto questo ha partorito un possibile esperimento sociale, la fabbrica socialmente integrata. Un caso che sta diventando di studio a livello europeo.
#insorgiamo
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7 dicembre 2024. Migranti in Albania, il costoso flop di Meloni: Cpr vuoti e agenti italiani “in vacanza” tra saune e gite
Turisti a spese dello stato italiano, tra saune nel resort 5 stelle e gite tra Durazzo, Tirana, Scutari. È la vita delle forze dell’ordine italiane spedite dal governo Meloni in Albania a fare da “guardia” al nulla.
Come noto infatti il Patto Italia-Albania che ha portato alla costruzione dei Cpr a Shengjin e Gjader è al momento lettera morta: sia l’hotspot della città affacciata sull’Adriatico che il centro di trattenimento nell’entroterra sono vuoti per lo stop imposto dai giudici delle sezioni specializzate in materia migratoria che non hanno convalidato il trattenimento dei migranti provenienti da Egitto e Bangladesh nei Cpr fatti costruire dal governo Meloni in Albania alla luce delle norme europee sui “Paesi sicuri” che non lo consentono.
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https://www.unita.it/2024/12/07/migranti-in-albania-flop-meloni-cpr-vuoti-agenti-italiani/
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7 dicembre 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1018
RaiNews LIVE
Zelensky: ricevuto il secondo lotto di caccia F-16 dalla Danimarca, “già abbattono missili russi”
Oggi il presidente ucraino è a Parigi per l’inaugurazione di Notre-Dame, previsto incontro con Macron, forse anche con Trump. Ieri sanguinosi attacchi di Mosca sulle città di Zaporizhzhia e Kryvyi Rih
continuazione e video in
https://www.rainews.it/maratona/2024/12/nuovo-patto-mosca-minsk-missili-balistici-in-bielorussia-bff2da96-d4f4-4ea5-b82f-8aee8004761c.html
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Osce, Lavrov: Usa ci attaccano con i nazisti. Sybiha: è un criminale di guerra
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Volodymyr Zelensky est arrivé à Paris
Le président ukrainien doit avoir un entretien avec Emmanuel Macron avant d’assister à la cérémonie de réouverture de la cathédrale Notre-Dame.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DALL’1 AL 7 DICEMBRE 2024
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/12/07/en-direct-guerre-en-ukraine-volodymyr-zelensky-est-arrive-a-paris_6423219_3210.html?_staled_
7 dicembre 2024. Aria artica sul Mediterraneo: Immacolata con vento forte, pioggia, neve e gelo
Brutto tempo sulla maggior parte dell’Italia. Salgono i venti fino a burrasca e poi tempesta: è maltempo
https://www.rainews.it/articoli/2024/12/aria-artica-sul-mediterraneo-immacolata-con-vento-forte-pioggia-neve-e-gelo-le-previsioni-meteo-maltempo-2c262814-6701-410c-84e4-f5f41cd7c244.html
video Turisti bloccati dal forte vento sulla neve di Alagna
Soccorsi 150 sciatori bloccati in quota dal vento
7 dicembre 2024. Allerta Meteo, la Tempesta dell’Immacolata: effetti devastanti sull’Italia
Le Alpi vedranno nevicate significative a quote comprese tra i 400 e gli 800 metri, con accumuli rilevanti, specialmente nel settore veneto. L’Appennino, a sua volta, sarà interessato da nevicate che partiranno dai 600-800 metri al Nord, raggiungendo quote più elevate verso Sud, fino ai 1400-1600 metri
Angelo Ruggeri – meteoweb.eu
Un significativo peggioramento delle condizioni atmosferiche è imminente e porterà i suoi effetti più intensi tra domenica e lunedì, quando una perturbazione atlantica, alimentata da aria fredda di origine artico-marittima, attraverserà l’Italia. Sospinta da forti correnti nord-occidentali, questa perturbazione si sposterà rapidamente verso il Tirreno, dove si assocerà a una ciclogenesi secondaria. Entro la prossima notte, il sistema si intensificherà rapidamente sul Golfo Ligure, raggiungendo il suo picco minimo domani nel primo pomeriggio, vicino alle coste toscane.
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https://www.meteoweb.eu/2024/12/allerta-meteo-tempesta-immacolata/1001710500/
https://www.meteoweb.eu/
https://www.meteoweb.eu/sezione/news/
7 dicembre 2024. Rapporto Censis, fotografia di un Paese fermo e rassegnato: la “nazione” di Meloni rassegnata al declino
Spaventato dal futuro, dai migranti, dalla crisi economica, dalle guerre. E soprattutto immobile e impoverito. Il Paese rassegnato al declino
David Romoli – unita.it
Com’è l’Italia? Stando ai nudi dati del rapporto Censis 2024 è un Paese fermo, impaurito e rassegnato. Non è un Paese per giovani ma neppure per vecchi. Non è un Paese per nessuno. Non dovrebbe essere un Paese per migranti, dal momento che il 57,4% del campione sente come una minaccia chi ha regole e abitudini diverse, il 21,8% ce l’ha con chi professa religioni diverse da quella cattolica, il 29,3% intende come nemico chiunque abbia una visione della famiglia diversa da quella egemone in questo momento da noi e per concludere il 38,3% della popolazione vede come nemico interno chi vorrebbe facilitare l’ingresso degli immigrati invece di erigere muri.
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https://www.unita.it/2024/12/07/rapporto-censis-fotografia-di-un-paese-fermo-e-rassegnato-la-nazione-di-meloni-rassegnata-al-declino/
7 dicembre 2024. L’aeroporto di Montichiari non può essere al servizio della guerra: una bella assemblea difende sindacalista USB che denuncia il traffico di armamenti.
Nella sala comunale di via Cimabue a Brescia si è tenuta una assemblea molto partecipata per denunciare l’uso militare dell’aeroporto civile di Montichiari e sostenere Luigi Borrelli, delegato sindacale di USB nello stesso aeroporto, che è stato sanzionato dalla direzione aziendale proprio per aver raccontato del transito di armamenti nell’impianto. All’assemblea hanno preso parte il senatore Tino Magni di AVS, la consigliera regionale del M5S Paola Pollini, il consigliere provinciale Sergio Aurora, Dario Ballotta di Europa Verde, le Donne in Cammino, alcuni consiglieri del Comune di Montichiari e di Ghedi, lavoratori dell’aeroporto e diversi cittadini.
L’avvocato Jacopo Sanchez ha definito illegittime le accuse lanciate contro il sindacalista, chiarendo come i suoi interventi siano sempre rientrati nelle prerogative del suo ruolo di RSU nonché di rappresentante per la sicurezza RLS.
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https://areastampa.usb.it/leggi-notizia/laeroporto-di-montichiari-non-puo-essere-al-servizio-della-guerra-una-bella-assemblea-difende-sindacalista-usb-che-denuncia-il-traffico-di-armamenti-1721-1.html
7 dicembre 2024. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Solidali, non solitari. @follower @fan più attivi, da Palermo a Bruxelles, ribaltiamo tutto: anche il senso delle feste
Il calendario della campagna “Resistiamo all’inverno. Prendiamoci la primavera” è in continuo aggiornamento, continuano ad arrivarci date.
Il loro calcolo? Farci affogare nel Natale del consumo, dopo 12 mesi senza stipendio e nella frustrazione psicologica
Il nostro piano? Resistere all’inverno, prenderci la primavera
Cosa siamo costrette/i a fare? Ribaltare tutto, anche il senso delle feste. Solidali, non solitari
Insorgiamo. org è in continuo aggiornamento con la spiegazione della campagna e con tutte le date
Queste sono le prossime
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6 dicembre 2024. Artisti a Gaza: la vita in mezzo alla morte
(…) Qualche giorno fa, il Guardian ha raccontato la sua storia e quella degli altri circa cinquanta artisti della Striscia, che stanno provando a preparare una loro ‘biennale’ (https://www.theguardian.com/world/2024/nov/25/palestinian-artists-plan-gaza-biennale-as-act-of-resistance-and-survival) (…)
Tomaso Montanari – volerelaluna.it
C’è qualcosa di osceno nello stare qua a discutere se a Gaza sia in corso o no un genocidio: come se discutessimo della guerra del Peloponneso, o della crociata contro gli Albigesi. Perché questo sta succedendo ora: nel nostro tempo, a pochi chilometri da noi. Potremmo fermarlo, se davvero volessimo: in qualunque momento. Due milioni di persone sono chiuse in quello che è ora un enorme campo di concentramento: un esercito nemico li assedia, li affama, li uccide ogni giorno. Come chi ha subìto violenza da piccolo, Israele sta ripetendo (non importa se su un’altra scala, e con altro contesto) l’immane violenza che sta all’origine della sua nascita. È così terribilmente evidente, ormai. Non è una guerra, questa: è uno sterminio sistematico su base etnica. E quando tutto sarà finito, quando i palestinesi di Gaza saranno finiti, noi continueremo ancora a discutere. Perché non finisca così, abbiamo bisogno di ripetere a noi stessi quello che Shylock dice nel suo monologo celeberrimo: anche i palestinesi, come gli ebrei e come noi, sono fatti di carne. Soffrono, sanguinano, muoiono. E se c’è una cosa che lo dimostra è che anche ora, anche in queste condizioni, anche sulla soglia della morte, gli artisti chiusi a Gaza continuano a fare arte.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2024/12/06/artisti-a-gaza-la-vita-in-mezzo-alla-morte/
6 dicembre 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 1017
RaiNews LIVE
Lavrov, intervistato da Carlson: Usa e alleati prendano sul serio l’uso del nuovo missile
Il ministro degli esteri russo avverte: “Devono capire che saremmo pronti a usare qualsiasi mezzo per non permettere loro di avere successo in quella che chiamano sconfitta strategica della Russia e per difendere i nostri legittimi interessi”
continuazione e video in
https://www.rainews.it/maratona/2024/12/lavrov-usa-e-alleati-prendano-sul-serio-luso-del-nuovo-missile-3d23768d-2241-4b5c-9bd8-57d00eb7f86b.html
Leggi anche
Osce, Lavrov: Usa ci attaccano con i nazisti. Sybiha: è un criminale di guerra
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : Emmanuel Macron recevra Donald Trump puis Volodymyr Zelensky samedi à l’Elysée
Le président ukrainien et le président américain élu doivent assister aux célébrations de la réouverture de la cathédrale Notre-Dame.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE DALL’1 AL 7 DICEMBRE 2024
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/12/06/en-direct-guerre-en-ukraine-emmanuel-macron-recevra-donald-trump-puis-volodymyr-zelensky-samedi-a-l-elysee_6423219_3210.html?_staled_
6 dicembre 2024. Dal male macroniano non nasca solo il peggio
La situazione francese è paradigmatica di quella internazionale: vede la crisi del neoliberismo favorire l’avvento di destre pericolose. Ma in Francia si sono generati anche anticorpi sociali e democratici
Saklvatore Cannavò – jacobinitalia.it
Ida Dominjanni in un messaggio sui social offre l’appiglio per una riflessione molto significativa. «Dagli Stati uniti alla Francia alla Germania – scrive la filosofa ed ex giornalista del manifesto – e con le solite anticipazioni del ‘laboratorio italiano’, il messaggio è uno e uno solo: il consenso al centro che ha dominato il mondo post-89, con la sua convergenza e alternanza fra centro-destra e centro-sinistra entrambi neo-liberali, è finito. Finito. Dalle macerie per ora nascono mostri: Meloni, Trump, Le Pen, Afd. Destre più o meno radicali e più o meno (post) fasciste. E può darsi che questi mostri significhino che dal neoliberalismo non c’è un’uscita da sinistra, ma solo da destra: dobbiamo prepararci a questa amarissima conclusione. Ma può anche darsi che da queste macerie rinasca prima o poi una sinistra radicale, o nuovi allineamenti sociali e politici che per ora non riusciamo a prevedere. E anche a questa sia pur vaga eventualità dovremmo cominciare a prepararci».
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https://jacobinitalia.it/dal-male-macroniano-non-nasca-solo-il-peggio/
6 dicembre 2024. AFGHANISTAN – Mai più ostetriche né infermiere
Valeria Cagnazzo – pagineesteri.it
Pagine Esteri, 6 dicembre 2024 – Era rimasta solo questa possibilità alle donne afghane per studiare e avere un lavoro: diventare ostetriche o infermiere. Il nuovo decreto del governo de facto dei talebani nei giorni scorsi ha strappato alle ragazze anche quest’ultima speranza. Il divieto ha sospeso tutti i corsi di studio in ostetricia e infermieristica per le donne.
È stato il Ministero della Salute Pubblica afghano tre giorni fa a rilasciare il comunicato che tutti i corsi di formazione in ambito sanitario per le donne sarebbero stati “sospesi in tutto l’Afghanistan fino a nuovo avviso”.
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https://pagineesteri.it/2024/12/06/medioriente/afghanistan-mai-piu-ostetriche-ne-infermiere/
6 dicembre 2024. Le previsioni del tempo per venerdì 6 dicembre 2024
Dopo l’ondata di gelo che ha colpito il Centro-Sud, oggi prevalente sole ma l’irruzione di una nuova perturbazione è in arrivo per l’8 dicembre. Che tempo farà oggi e nei prossimi giorni
6 dicembre 2024. Allerta Meteo, il Nord si prepara ad un sabato sera polare: tanta neve nella notte dell’Immacolata
Allerta Meteo, un’altra nevicata in pianura tra Sabato sera e Domenica al Nord: anche Milano sarà imbiancata. Accumuli abbondanti sulle Alpi e sull’Appennino Emiliano-Romagnolo, fino a quote molto basse
Peppe Caridi – meteoweb.eu
L’Italia si prepara ad un weekend polare per l’ennesima irruzione fredda di quest’inizio d’inverno particolarmente rigido. Una nuova ondata artica farà rapidamente crollare le temperature a partire dal Nord nel pomeriggio di sabato, in modo particolare dopo il tramonto. Il calo termico sarà molto rapido, e in serata arriverà addirittura la neve in pianura su Lombardia, Piemonte ed Emilia, oltre che nei fondovalle liguri e nelle zone alpine.
La mappa del modello Moloch del CNR-ISAC evidenzia le zone colpite dalle nevicate nella serata di sabato, quando si imbiancherà anche Milano:
https://www.meteoweb.eu/
https://www.meteoweb.eu/sezione/news/
6 dicembre 2024. Monitoraggio Covid. Nuovi casi in crescita del 15%. Ma i numeri in assoluto sono molto bassi
Registrati 2.440 nuovi casi rispetto 2.122 della settimana precedente. Stabili i decessi che sono stati 46 rispetto ai 47 della precedente rilevazione. In calo il numero i tamponi: sono stati 56.400 rispetto ai 58.468. In crescita il tasso di positività al 4,3% rispetto al 3,6% della scorsa rilevazione. IL REPORT
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=126327
«Io accetto un film o non lo accetto in funzione della mia concezione del cinema. E non si tratta qui di dare una definizione del cinema politico, cui non credo, perché ogni film, ogni spettacolo, è generalmente politico. Il cinema apolitico è un’invenzione dei cattivi giornalisti. Io cerco di fare film che dicano qualcosa sui meccanismi di una società come la nostra, che rispondano a una certa ricerca di un brandello di verità. Per me c’è la necessità di intendere il cinema come un mezzo di comunicazione di massa, così come il teatro, la televisione. Essere un attore è una questione di scelta che si pone innanzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge verso le componenti progressive di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario fra l’arte e la vita».
Gian Maria Volontè
(Milano, 9 aprile 1933 – Florina, 6 dicembre 1994)