15 – 19 maggio. Bologna: Festival 7 DeriveApprodi – Anni Novanta: quando il futuro è finito
Il decennio in cui il «post» è diventato fine della storia. Prima Thatcher aveva decretato che non esiste la società, esistono solo gli individui. Ora, un consigliere di corte americano annuncia che il destino ineluttabile di tutti gli individui del mondo è la società capitalistica. Il passato è scomparso, scordatevi il futuro: godetevi un eterno presente, privo di radici e prospettive, senza possibilità di modificarlo. Invece la storia non è mai finita. Gli anni Novanta vivono tra guerra, globalizzazione e nuovi movimenti, tra lavoro autonomo, flessibile e precario, tra femminilizzazione del linguaggio e nuovi femminismi, tra migrazioni di massa e rivolte urbane, tra berlusconismo e leghismo, tra «rivoluzione» informatica e crisi della fantascienza, tra musica e satira, tra Tarantino e Virilio, tra iperindustrializzazione del calcio e della pornografia, tra impresa sociale e centri sociali. Gli anni Novanta vivono di contraddizioni, salti in avanti e indietro, aperture e chiusure. Un decennio da studiare e da ripercorrere, per trovare lì la radice dei problemi aperti del presente.
➻ Il festival organizzato dalla casa editrice DeriveApprodi, in collaborazione con la rivista Machina e la libreria Punto Input, arriva alla sua settima edizione.
Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.
Firma e sostieni i 4 Quesiti referendari
‘La Via Maestra’, 25 maggio a Napoli manifestazione nazionale
Lunedì 20 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-c45744aa-43f7-4f48-b88e-9b714685a1ea.html
20 maggio. Iran, Raisi è morto. Trovato elicottero, nessun segno di vita – Video
La conferma del vice presidente Mansouri. Morti anche il ministro degli Esteri e gli altri sette passeggeri a bordo. L’annuncio ufficiale alla tv di Stato: “Martiri”
ADNKRONOS – Ebrahim Raisi, presidente dell’Iran, è morto nell’incidente che ha coinvolto l’elicottero su cui viaggiava ieri. Il velivolo è precipitato a 20 km dal confine con l’Azerbaigian. La tv di Stato iraniana ha annunciato ufficialmente la morte di Raisi e del ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian definendoli “martiri” e diffondendo uno screenshot delle riprese video effettuate all’interno dell’elicottero prima che si schiantasse. Anche l’agenzia di stampa iraniana Mehr ha riferito che tutti i passeggeri a bordo del velivolo, nove in totale, “sono stati martirizzati”. A confermare la notizia, quindi, anche il vice presidente Mohsen Mansouri.
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https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/raisi-morto-incidente-elicottero-iran_1fBxFrpNGBk4Uf3pJTU31Z
Al Jazeera LIVE
IN DIRETTA: Il presidente iraniano Raisi e FM Amirabdollahian sono morti in un incidente in elicottero
- Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha confermato il primo vicepresidente Mohammad Mokhber come presidente ad interim del paese dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero in cui è morto anche il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian.
- Diversi funzionari, tra cui un governatore provinciale, erano a bordo quando l’aereo è precipitato nella provincia dell’Azerbaigian orientale, nel nord dell’Iran. Si ritiene che siano tutti morti.
- Khamenei dichiara inoltre cinque giorni di lutto nazionale. Entro 50 giorni si terranno le nuove elezioni.
- I leader mondiali e regionali inviano le loro condoglianze per la morte di Raisi e Amirabdollahian.
Posizione approssimativa del luogo dell’incidente [Al Jazeera]
AGGIORNAMENTO IN TEMPO REALE
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/5/20/live-irans-president-raisi-fm-amirabdollahian-killed-in-helicopter-crash
20 maggio. Il presidente Raisi è morto | L’annuncio della tv di stato | Il ritratto | Cosa accade ora? | Le prime immagini dell’elicottero
Il velivolo caduto nella provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale è “completamente bruciato”. A bordo anche il ministro degli Esteri. Israele: “Non siamo stati noi”
La tv di stato iraniana ha confermato la morte del presidente Ebrahim Raisi, definendolo “martire del servizio” e precisando che saranno resi noti il luogo e l’ora della cerimonia funebre.
La notizia era stata anticipata dal capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Pir Hossein Kolivand che aveva dichiarato al canale televisivo IRIB: “Quando è stata scoperta la posizione dell’elicottero precipitato, non è stata trovata alcuna traccia di passeggeri vivi”. A bordo, oltre al Presidente, c’erano il ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian, il governatore della provincia dell’Azerbaigian orientale Malek Rahmati e l’imam della città di Tabriz Mohammad Ali Ale Hashem.
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https://www.rainews.it/articoli/2024/05/iran-e-giallo-sulla-sorte-del-presidente-raisi-dopo-lincidente-allelicottero-su-cui-viaggiava-101faf82-7b9e-4b3c-aff2-d83c0ab83111.html
20 aprile. La morte di Raisi: l’Iran tra lutto e festa teme il giro di vite della clerocrazia
Jolanda Bufalini – strisciarossa.it
I fuochi d’artificio esplosi per festeggiare la notizia della morte di Raisi, a Saqqez, la città curda dove era nata Mahsa Amini, a Teheran e in molte altre località della repubblica islamica, sono un indicatore significativo della frattura fra la clerocrazia al potere e un sentimento popolare molto diffuso.
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https://www.strisciarossa.it/la-morte-di-raisi-liran-tra-lutto-e-festa-teme-il-giro-di-vite-della-clerocrazia/
20 maggio. Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto che venga emesso un mandato di arresto per Benjamin Netanyahu
Oltre al primo ministro israeliano, la richiesta riguarda anche il ministro della Difesa Yoav Gallant e tre leader di Hamas nella Striscia di Gaza: sono accusati di crimini di guerra e contro l’umanità
Karim Khan, il procuratore capo della Corte penale internazionale (ICC), il principale tribunale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, ha chiesto alla Corte di emettere un mandato di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, per il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, per il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, per il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e per il capo delle brigate al Qassam, l’ala armata di Hamas nella Striscia, Mohammed Deif. Ora un collegio di giudici dell’ICC dovrà decidere se approvare la sua richiesta o meno.
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https://www.ilpost.it/2024/05/20/corte-penale-internazionale-chiede-mandato-arresto-benjamin-netanyahu-leader-hamas/
Dichiarazione del procuratore della CPI Karim AA Khan KC: richieste di mandati di arresto per la situazione nello Stato di Palestina
20 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 817
RaiNews LIVE
ISW: Mosca continua offensiva vicino Kupyansk e Bakhmut. Kiev, pioggia di droni su raffinerie russe
Gb-Finlandia, partenariato strategico contro la minaccia russa.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/gb-finlandia-partenariato-strategico-contro-la-minaccia-russa-invasionegiorno-815-ff808ea9-2287-4ca1-b4a9-81e5343d0392.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : un Russe condamné à vingt-cinq ans de prison pour avoir voulu incendier un centre de recrutement militaire
Depuis l’annonce d’une mobilisation militaire en Russie, à l’automne 2022, des dizaines d’attaques ou tentatives d’attaques contre des centres administratifs ou des bureaux de recrutement militaires ont été signalées à travers le pays.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/20/en-direct-guerre-en-ukraine-l-armee-de-l-air-ukrainienne-revendique-la-destruction-de-29-drones-shahed-lances-cette-nuit-par-la-russie_6234149_3210.html
20 maggio. Chi è il candidato socialista alla presidenza della Commissione europea
Vittorio Bonanni – terzogiornale.it
Emblema della ricchezza, visto il Paese di provenienza, e al contempo uomo di sinistra attento ai diritti dei più deboli, come ha dimostrato nel corso del suo impegno politico in Europa. Queste, in sintesi, le caratteristiche del quasi sconosciuto Nicolas Schmit, membro del Partito operaio socialista lussemburghese (Lsap, nella lingua locale, Lëtzebuerger Sozialistesch Aarbechterpartei), un nome che evoca il “secolo breve”, e che ha governato fino allo scorso anno il piccolo Stato con il Partito democratico e i verdi, per passare poi la palla ai popolari vincitori delle elezioni del 2024. Schmit – nei giorni scorsi in Italia, dove ha incontrato la segretaria del Pd, Elly Schlein, e il presidente Stefano Bonaccini – è stato scelto dal Partito socialista europeo (Pse) come suo Spitzenkandidat (in tedesco “candidato guida”) per ricoprire il ruolo di presidente della Commissione europea in alternativa a Mario Draghi, sostenuto in Italia solo da Renzi e da Calenda, ma che in Europa gode di una certa credibilità.
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https://www.terzogiornale.it/2024/05/20/chi-e-il-candidato-socialista-alla-presidenza-della-commissione-europea/
20 maggio. L’Alta Corte concede un nuovo appello per l’estradizione di Assange
La magistratura britannica ha concesso al giornalista australiano la possibilità di presentare un ricorso contro la sua estradizione negli Stati Uniti
AGI – L’Alta Corte di Londra ha concesso al fondatore di Wikileaks, Julian Assange, un nuovo appello contro la sua estradizione negli Stati Uniti. La magistratura britannica ha concesso al giornalista australiano la possibilità di presentare un ricorso contro la sua estradizione negli Stati Uniti, Paese da cui ha chiesto garanzie sul trattamento che il fondatore di Wikileaks riceverà in caso venga estradato.
Il 26 marzo, i giudici britannici hanno infatti chiesto alle autorità statunitensi di garantire che il 52enne australiano, se estradato, possa invocare il Primo Emendamento della Costituzione, che protegge la libertà di espressione, e che non venga condannato a morte.
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https://www.agi.it/estero/news/2024-05-20/assange-alta-corte-concede-appello-estradizione-26459401/
20 maggio. Il Papa: Chiesa aperta a tutti, ma non si possono benedire le unioni omosessuali
Francesco a colloquio con l’emittente radiotelevisiva statunitense Cbs, ribadisce l’accoglienza della Chiesa verso “tutti, tutti, tutti” e chiarisce alcuni punti delle benedizioni autorizzate da Fiducia Supplicans. Poi stigmatizza la maternità surrogata che è diventata “un business” e anche le ideologie che sono sempre “cattive”. Il Pontefice rilancia l’appello ai Paesi in guerra: “Fermatevi e negoziate!”. Sui migranti l’esortazione a non restare indifferenti
Salvatore Cernuzio – vaticannews.va
La Chiesa è aperta a tutti: “Tutti, tutti, tutti”. Papa Francesco torna a ribadire il principio di accoglienza, cardine del suo pontificato, nell’intervista concessa a Norah O’Donnell, direttrice di Cbs Evening News, registrata a Santa Marta il 24 aprile scorso e di cui ieri sera è stata trasmessa una parte nel programma 60 Minutes. “Il Vangelo è per tutti”, sottolinea il Papa, per tutti noi che siamo peccatori: “Anch’io sono un peccatore”. E “se la Chiesa mette alla sua porta una dogana, cessa di essere la Chiesa di Cristo”, afferma Francesco che offre un chiarimento sulla questione delle benedizioni alle unioni omosessuali, di cui parla il documento dottrinale Fiducia Supplicans. “La benedizione è per tutti”: si può benedire ogni persona, ma non l’unione omosessuale, spiega il Pontefice, chiarendo: “Quello che ho permesso non è stato di benedire l’unione”. Questo va contro “la legge della Chiesa”.
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https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-05/papa-intervista-cbs-benedizioni-gay-guerra-abusi.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT
20 maggio. Balneari, Consiglio di Stato: “Illegittime le proroghe generalizzate”
Sarebbero in contrasto con i principi di concorrenza e di libertà di stabilimento sanciti “dalla Direttiva Bolkestein e dall’art. 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”
LaPresse – Sono illegittime le proroghe generalizzate delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, in quanto contrastanti con i principi di concorrenza e di libertà di stabilimento sanciti “non solo dalla c.d. Direttiva Bolkestein, ma anche dall’art. 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”. Così il Consiglio di Stato, che con le tre sentenze depositate oggi e relative ai giudizi oggetto delle decisioni delle Sezioni unite della Cassazione e della Corte di Giustizia ha riaffermato “i consolidati principi della sua giurisprudenza” in materia.
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https://www.lapresse.it/politica/2024/05/20/balneari-consiglio-di-stato-illegittime-le-proroghe-generalizzate/
20 maggio. Insulti di Milei dal palco di Vox alla moglie di Sanchez: è crisi diplomatica tra Spagna e Argentina
È crisi diplomatica aperta tra Spagna e Argentina. Un discorso senza freni e senza filtri del presidente argentino Javer Milei ha aperto una vera e propria crisi diplomatica tra la Spagna e il paese sudamericano di lingua spagnola. Milei, rappresentante estremo di un populismo incurante anche dei rapporti fra gli stati,
Domenica 19 maggio, intervenendo alla congresso del movimento iberico di estrema destra Vox, Milei ha detto testuale: “Le élite globali non si rendono conto di quanto possa essere distruttivo attuare le idee del socialismo perché sono troppo remote. Non sanno che tipo di società e di paese può produrre, che tipo di persone si aggrappano al potere, quali livelli di abuso si possono generare. Diciamo che, anche quando ha la donna corrotta, anche quando si infanga, si prende cinque giorni per pensarci”. Prima dell’intervento, aveva infranto ogni regola del protocollo rifiutandosi di incontrare il Re Felipe e lo stesso Sanchez.
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https://www.strisciarossa.it/insulti-di-milei-dal-palco-di-vox-alla-moglie-di-sanchez-e-crisi-diplomatica-tra-spagna-e-argentina/
20 maggio. Maltempo Emilia Romagna, alluvione tra Modena e Bologna: situazione drammatica | LIVE
Maltempo estremo in Emilia Romagna, piogge alluvionali tra Modena e Bologna: oltre 160mm a Formica, allagamenti e inondazioni
Sta degenerando in un’alluvione il violento nubifragio che dal pomeriggio imperversa nel cuore dell’Emilia Romagna, tra Modena e Bologna: gli accumuli pluviometrici sono davvero spaventosi con 161mm di pioggia già caduti a Formica Nord, 141mm a Formica Sud, 105mm a Garofano (Savignano), 90mm a Mulino, 87mm a Marano sul Panaro, 75mm a Monteveglio Abbazia, 71mm a Spilamberto, 68mm a Ponzano (Monte San Pietro), 56mm a Sant Agata Bolognese, 48mm a Castelvetro di Modena, 40mm a Calcara.
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https://www.meteoweb.eu/tag/allerta-meteo/
Protezione civile
Bollettino nazionale di criticità e allerta
Maltempo, esonda il Panaro nel modenese: strade inagibili
20 maggio. Scuole chiuse per maltempo domani martedì 21 maggio in Veneto ed Emilia Romagna: l’elenco dei comuni
Dove resteranno chiuse le scuole per maltempo domani martedì 21 maggio? Ecco l’elenco in aggiornamento dei comuni che hanno deciso di sospendere le lezioni negli istituti per l’allerta meteo in Veneto ed Emilia Romagna.
A cura di Ida Artiaco – fanpage.it
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https://www.fanpage.it/attualita/scuole-chiuse-per-maltempo-domani-lelenco-dei-comuni/
20 maggio. Sciame sismico nei Campi Flegrei, la scossa più forte di magnitudo 4.4
nella foto i fumi di una solfatara di pozzuoli
L’evento maggiore alle 20.10, poco prima uno di 3.5. Per la zona è il sisma più forte degli ultimi 40 anni ed è stato avvertito da Pozzuoli ad alcuni quartiere del capoluogo campano
20 maggio. Non facciamo scrivere le leggi all’intelligenza artificiale. Facciamogliele tagliare
L’Emilia Romagna vuole migliorare la propria efficienza giuridica. E si affida alla potenza di calcolo del Cineca per analizzare le sue norme ed eliminare il superfluo
Sono tante, stratificate, prodotte da diversi soggetti e in continuo aumento: chi ha voglia di fare ordine nelle leggi italiane? Ci pensa Savia, l’intelligenza artificiale che supporta chi le fa, valutandone in anticipo impatto ed efficacia. Questo nuovo strumento che regala speranza nella nostra storica lotta contro la burocrazia è il frutto, a costo zero, di un protocollo di intesa interistituzionale tra l’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna e Cineca.
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https://www.wired.it/article/intelligenza-artificiale-leggi-emilia-romagna/?uID=77061e692360adceff2ff2f4d419ffc1bae96ab33f03f3f3102ff8a398a94eae&utm_source=news&utm_campaign=daily_wired&utm_brand=wi&utm_mailing=WI_NEWS_Daily%25202024-05-20&utm_medium=email&utm_term=WI_NEWS_Daily
Terremoto, il 20 maggio di 12 anni fa la prima terribile scossa: la distruzione e la rinascita
Una ricostruzione pressoché completata, a cominciare da quella privata, cioè abitazioni e attività produttive. Dopo le terribili scosse del 20 e 29 maggio 2012 e i durissimi mesi che seguirono, oggi i numeri ribadiscono l’enorme lavoro svolto, con un investimento complessivo pari a 7,07 miliardi di euro concessi e 6,12 miliardi liquidati. Grazie all’impegno condiviso fra istituzioni, rappresentanze economiche e sociali, cittadinanza.
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https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primopiano/anniversario-sisma
https://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto
20 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
20 maggio. Democratizzare il lavoro per democratizzare la società
La vera crisi della democrazia è la crisi della partecipazione, che dipende dalla progressiva perdita di valore del lavoro voluta dal pensiero neoconservatore. La “Via Maestra” per ricostruire la democrazia passa dalla demercificazione del lavoro e dall’allargamento della sfera dei beni comuni.
Francesco Sinopoli* – centroriformastato.it
Ha ragione il professor Canfora: dobbiamo abbandonare la lettura della storia a cui siamo abituati, un processo lineare fatto di avanzamenti continui nella direzione giusta, quella del progresso dell’umanità. Chiaramente, non è così. Piuttosto, se osserviamo questo lungo cinquantennio di regressione rispetto all’età dell’oro (brevissima) del compromesso socialdemocratico o della democratizzazione tentata del capitalismo (come si preferisce) riscontriamo esattamente il contrario.
La sfida che abbiamo di fronte è enorme. I presupposti teorici su cui si è fondato il pensiero politico radicato nel lavoro e nei valori della Rivoluzione francese sono messi in discussione.
Non ci sono dubbi sul fatto che al governo ci siano gli eredi diretti del Movimento Sociale Italiano fondato da Almirante e da altri reduci del regime fascista. Del resto considerano l’antifascismo un principio e un valore da contrastare, e lo si comprende dai cavillosi distinguo che mettono in campo ogniqualvolta se ne presenti l’occasione nel dibattito pubblico. Il punto non è se siano o meno fascisti. La domanda che dobbiamo porci è come siano arrivati al governo e ora pronti a dare l’assalto finale alla Carta costituzionale già sotto assedio.
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https://centroriformastato.it/democratizzare-il-lavoro-per-democratizzare-la-societa/
*Francesco Sinopoli è il presidente della Fondazione Di Vittorio.
20 maggio. Un voto per l’Europa sociale
La Ces lancia un Manifesto per l’appuntamento del 6-9 giugno. 12 impegni per sostenere mondo del lavoro e welfare nella prossima legislatura
Un voto per i partiti e gli schieramenti che hanno difeso il lavoro e il welfare nella scorsa legislatura, e che si impegnano a farlo in quella che viene. Un voto contro l’austerità 2.0 e per dire no alle nuove regole della governance. Lo chiede la Confederazione europea dei sindacati (Ces) agli elettori dei 27 Stati membri Ue (circa 375 milioni gli aventi diritto) che tra il 6 e il 9 giugno andranno alle urne per rinnovare il Parlamento europeo.
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https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/un-voto-per-leuropa-sociale-k7kem30y
20 maggio. Ministero Difesa, lavoratori penalizzati da formazione digitale Syllabus
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa: “Intervenga il ministro”
“La formazione digitale Syllabus era stata presentata come un’idea straordinaria, sulla quale non si poteva che essere d’accordo, per lo sviluppo delle competenze digitali dei dipendenti pubblici. Ma come faranno a formarsi i dipendenti della Difesa che non hanno nemmeno le dotazioni tecnologiche per accedere alla formazione?”: lo dichiarano in una nota stampa i coordinatori della Difesa di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa che definiscono come “penalizzante il suo inserimento nella scheda di valutazione”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/ministero-difesa-lavoratori-penalizzati-da-formazione-digitale-syllabus-n8zejn80
19 maggio. Tavazzano (Lodi), tragico incidente sul lavoro: operaio 63enne muore schiacciato dal trattorino tagliaerba
Tragedia a Tavazzano, operaio muore schiacciato. Ha perso la vita mentre stava tagliando l’erba l’uomo di 63 anni vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro: il dramma nei pressi del cimitero cittadino all’angolo con la via Emilia poco prima delle 9. Ancora in fase di ricostruzione la dinamica, ma, stando ai primi accertamenti, la vittima sarebbe rimasta schiacciata dal mezzo che stava utilizzando. Sul posto sanitari del 118, vigili del fuoco e carabinieri, ma, per il 63enne, non c’era ormai più nulla da fare.
https://www.ilcittadino.it/stories/centro_lodigiano/tavazzano-tragico-incidente-sul-lavoro-operaio-63enne-muore-schiacciato-o_120737_96/
Domenica 19 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-033c873a-e9f4-4c5f-a637-2f1f78be4b84.html
19 maggio. Meloni torna “yo soy Giorgia”, l’intervento alla convention di Vox in Spagna: “Declino Ue colpa della sinistra”
Altro che “svolta moderata”, come da chiacchiere dei grandi giornali italiani, Corriere della Sera. In collegamento video con la convention di Madrid organizzata da Vox, il partito di estrema destra spagnolo di Santiago Abascal, nostalgico del franchismo, la premier Giorgia Meloni ribadisce gli slogan cari all’elettorato della Fiamma.La presidente del Consiglio rispolvera a Madrid il catalogo dei temi di estrema destra che urlò, sempre dalla piazza spagnola, ai tempi di “Yo soy Giorgia” dell’ottobre 2021.
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https://www.unita.it/2024/05/19/meloni-intervento-convention-vox-spagna/
20 maggio. Se contano solo i “nostri”, l’abbraccio di Giorgia a Chico Forti: l’arroganza del potere sopra alle regole e alla diplomazia
Paolo Soldini – strisciarossa.it
Che nell’apparato diplomatico dell’attuale presidenza del Consiglio ci sia qualche debolezza (diciamo così) non è una novità. A dimostrarlo basterebbe, nel poderoso registro delle brutte figure del governo Meloni, il caso della telefonata-burla dei due pseudo-comici russi.
Chissà se qualcuno a Palazzo Chigi sarà al lavoro in queste ore per rimediare all‘offesa che la presidente del Consiglio italiana andando a ricevere all’aeroporto come se fosse un eroe nazionale Chico Forti, condannato all’ergastolo dalla giustizia americana, ha sbattuto in faccia alle massime istituzioni degli Stati Uniti che ci avevano appena gratificato di un grande e non dovuto favore.
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https://www.strisciarossa.it/se-contano-solo-i-nostri-giorgia-da-chico-forti-larroganza-del-potere-sopra-alle-regole-e-alla-diplomazia/
19 maggio. Iran: è giallo sulla sorte del presidente Raisi dopo l’incidente all’elicottero su cui viaggiava
Forse a causa di difficoltà meteo il convoglio su cui viaggiava il presidente insieme al suo entourage, “è caduto” mentre era in volo nella provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale. Inevitabili le incertezze sulle sue condizioni
Forse a causa di difficoltà meteo il convoglio su cui viaggiava il presidente insieme al suo entourage, “è caduto” mentre era in volo nella provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale. Inevitabili le incertezze sulle sue condizioni
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https://www.rainews.it/articoli/2024/05/iran-e-giallo-sulla-sorte-del-presidente-raisi-dopo-lincidente-allelicottero-su-cui-viaggiava-101faf82-7b9e-4b3c-aff2-d83c0ab83111.html
19 maggio. Il Papa: con lo Spirito coltiviamo la pace, la fratellanza e la giustizia
Nell’omelia della Messa di Pentecoste, celebrata nella Basilica Vaticana, Francesco invita a portare l’annuncio del Vangelo con forza ma senza imposizioni e con gentilezza perché tutti siano accolti. “Il cristiano – afferma – non è prepotente, la sua forza è la forza dello Spirito”
19 maggio. Appello delle madri israeliane e palestinesi
Noi, donne israeliane e palestinesi, appartenenti a gruppi sociali diversi, siamo unite dall’aspirazione umana a un futuro di pace, libertà, uguaglianza, diritti e sicurezza per i nostri figli e le prossime generazioni. Noi crediamo che la maggioranza dei popoli delle nostre nazioni condivida le stesse aspirazioni.
Per tale motivo, chiediamo ai nostri leader di ascoltare il nostro appello e di iniziare il prima possibile le trattative di pace con impegno serio per arrivare- in tempi ragionevoli – a una soluzione politica al nostro lungo e doloroso conflitto.
Noi chiamiamo le/gli appartenenti ai nostri due popoli – palestinese e israeliano – e ai popoli limitrofi ad unirsi al nostro appello e di dimostrare il loro supporto alla fine del conflitto.
Chiediamo a tutte le donne del mondo di appoggiare il nostro appello per un futuro di pace, di sicurezza, lavoro e rispetto per i nostri figli e per tutti gli abitanti delle zone a noi circostanti.
Chiediamo a tutte le persone di pace del mondo, giovani, adulti, capi religiosi, leader ed educatori e tutti coloro per i quali la pace è importante di unire la loro voce al nostro appello.
Invitiamo i nostri leaders ad aderire al desiderio di porre fine al conflitto palestinese-israeliano per arrivare ad una pace stabile e giusta. Ci impegniamo a prendere parte attiva nei processi di negoziazioni e trattative fino al loro
pieno compimento, in linea con la risoluzione dell’ONU 1325.
Chiediamo ai nostri leaders di mostrare coraggio e di fare un cambiamento storico che tutti desiderano. Stringiamo le mani con determinazione e solidarietà per fare tornare la speranza nei nostri popoli.
https://www.pressenza.com/it/2024/05/appello-delle-madri-israeliane-e-palestinesi/
19 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 816
RaiNews LIVE
Mosca: “Respinto attacco missilistico su Sebastopoli”. Kiev, bombe su una casa di riposo, 4 morti
Kharkiv, quasi diecimila le persone sfollate. Mattarella, Kiev ci richiama alla lotta contro dittature
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/guerra-in-ucraina-mosca-respinto-attacco-missilistico-su-sebastopoli-d16dd45c-363c-4eb8-b553-8c5f36836517.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : les bombardements russes sur la région de Kharkiv ont fait au moins dix morts, selon le gouvernement ukrainien
Cinq civils ont été tués dans la périphérie de la grande ville, et cinq autres sont morts dans des tirs au lance-roquettes multiple sur les villages de Novoossynove et de Kivcharivka, ont annoncé, dimanche, les autorités ukrainiennes.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/19/en-direct-guerre-en-ukraine-la-raffinerie-de-slaviansk-na-koubani-une-des-plus-grandes-du-sud-la-russie-a-l-arret-apres-une-attaque-de-drones_6234149_3210.html
19 maggio. Internazionale della destra a Madrid: l’argentino Milei con Le Pen, Orban e Meloni
«La giustizia sociale è un’aberrazione e il socialismo è satanico»
All’internazionale delle destre convocata da Vox a Madrid, il presidente argentino Javier Milei ‘taglia il sociale con la motosega’ sfidando ritegno e decenza. Volo di Stato per l’impegno di partito, ma non è quello ‘il taglio al sociale’ a cui si impegna. Oggi sarà alla corte di Vox con Le Pen, Orban e Meloni via video.
Fausto Anderlini sulla propria pagina Facebook: Mario Caciagli
Apprendo per le vie traverse di facebook che è morto Mario Caciagli. Una fitta acuta e una malinconia. Il risveglio improvviso di episodi dispersi nello stagno della momoria. Giacchè sebbene le confidenze vis a vis furono limitate a brevi attimi in un intero ciclo di vita fummo amici a distanza. In sonno.
Era un bell’uomo di modi spontanei e mancava di un dito, cosa rara nei professori e assai frequente nei metalmeccanici. Di dieci anni più avanti in età rispetto a me era un fumatore accanito e veniva da San Miniato, all’imbocco della Val d’Elsa. Come Ulivieri Renzo, mentre un altro noto e omonimo allenatore (Mario Caciagli) era della vicina Pontedera. Toscani della profonda provincia rossa, grandi allenatori, di calcio e politica, cultori del luogo e della disciplina. Comunisti nell’anima e mai dimentichi delle radici. Leaders e cantori della comunità. Fra tutti i migliori.
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https://www.facebook.com/fausto.anderlini/posts/pfbid02f7tJ9WGsd6kSQ6uJ3CxWSifL1HeYfeu9uS2J64YUEB68zmtQvDsVt5QQqkUdgfADl
19 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
19 maggio. Ex Gkn, incontro tra operai e lavoratori della Regione
Ancora una notte nel giardino della sede della Giunta in via di Novoli. Chiedono il commissariamento della proprietà e la discussione della proposta di legge sui consorzi industriali.
Il servizio del TG3 Toscana
https://www.rainews.it/tgr/toscana/video/2024/05/ex-gkn-incontro-operai-lavoratori-regione-occucazione-tende-b4ae623e-bf78-48b1-b4b8-f1176cd98280.html?wt_mc=2.www.wzp.rainews
Sabato 18 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-e52c3df5-0cef-4f0e-82e9-589a133af607.html
18 maggio. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Oops we did it again. Sesto corteo a Firenze in 33 mesi. Terzo invece in 5 mesi. Questo lo stimiamo di 10.000. Ma il punto è stata ancora una volta la potenza sprigionata. Se stiamo bassi, questa vicenda ha coinvolto in 3 anni oltre centomila persone. Ma stiamo bassi.
Ci vogliono infettare con la loro disillusione, cinismo, impotenza. Dal 26 marzo spariti. Sanno che ogni giorno per noi è senza stipendio.
Siete stati furbi in questi tre anni, a rimbalzarci, a riempire il tempo con le chiacchiere. Voi siete furbi, ma noi siamo intelligenza collettiva.
Le richieste sono semplici: commissariare qf, accendere un ammortizzatore, fare partire la reindustrializzazione (noi siamo pronti a produrre cargo e a discutere il piano industriale) e la Regione ci dica se e quando discute di consorzio pubblico. #insorgiamo
18 maggio. Fiom Cgil Nazionale
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#ExGKN CON TUTTA LA #DIGNITÀ IN CORPO
La #Fiom nazionale insieme alla Fiom Firenze Prato Pistoia al corteo nel capoluogo toscano a sostegno del Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
#Insorgiamo! Michele De Palma Samuele Lodi Daniele Calosi
18 maggio. Firenze, in migliaia coi lavoratori ex Gkn: il corteo da via Mariti. Occupato il giardino della Regione a Novoli
Al termine del corteo sono state montate tende davanti alla sede regionale. ‘Siamo allo stremo. Le istituzioni si facciano carico della situazione’
“Non avremo voluto avere una via Mariti da cui partire”. Ma la strage di via Mariti c’è stata, e il loro corteo i lavoratori ex Gkn l’hanno fatto partire da lì, davanti a quel cantiere dove appena tre mesi fa hanno perso la vita cinque operai.
Un corteo che gli operai, e tutto il mondo che a loro è stato vicino in questi anni, affrontano “con tutta la dignità in corpo”. A luglio saranno tre gli anni di assemblea permanente che i lavoratori ex Gkn hanno sulle spalle, e oggi hanno di nuovo chiamato a raccolta la città, per muoversi insieme a loro.
(…) Da via Mariti fino alla sede della Regione di Novoli, perché proprio alla Regione i lavoratori tornano a chiedere la discussione della proposta di legge regionale sui consorzi industriali, presentata all’inizio di aprile,
Lo stanno facendo oggi, l’avevano già fatto, il 18 settembre 2021, quando un’imponente manifestazione fatta da più di 20mila persone dalla Fortezza attraversò i viali fiorentini, su fino al piazzale Michelangelo, e di nuovo il 26 marzo 2022, con un grande corteo per il centro di Firenze, dalle Cascine fino a piazza Santa Croce. E il 25 marzo 2023, quando i lavoratori hanno dato appuntamento all’ex Fiat di Novoli, da dove con loro migliaia di persone hanno sfilato per Rifredi fino ai giardini della Fortezza (…)
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https://www.055firenze.it/art/227483/Corteo-lavoratori-ex-Gkn
Firenze, gli operai ex Gkn mettono tende nel cortile della Regione
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Al via il Festival di Letteratura Working Class
Ex Gkn, forzata la cabina elettrica dello stabilimento. I lavoratori: ‘Attacco alla fabbrica e al presidio’
Ex Gkn, tavolo al Mimit ma l’azienda non si presenta. Fiom: ‘Assenza gravissima’
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Ex Gkn, Qf rinuncia ai licenziamenti per avviare ‘esodi incentivati’. Rsu Fiom: ‘Solo un diversivo’
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Ex Gkn, Fiom e Rsu: ‘Stabilimento inagibile? Dall’azienda gravi affermazioni’
Ex Gkn, tavolo in Regione ma Qf non si presenta. Fabiani: ‘Paghi gli stipendi a 180 lavoratori’
Ex Gkn, in migliaia al Capodanno davanti alla fabbrica: ‘Andiamoci a prendere il futuro’
Ex Gkn, la Rsu sui licenziamenti annullati: ‘Acquistiamo tempo, ma serve intervento delle istituzioni’
18 maggio. Sovietologi: tutti gli uomini di Putin
Putin sposta Shoigu a capo del Consiglio di sicurezza e al suo posto nomina Belousov. E poi il ruolo di Gerasimov e Patrushev. Un tempo queste analisi erano riservate ai “sovietologi”, oggi non interessa a nessuna sapere cosa accade al Cremlino, poichè si vuole ridurre la complessità di una Paese di 150 milioni di anime, alla famelica e delirante volontà d potenza dell’autocrate.
18 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 815
RaiNews LIVE
Lavrov: “Conflitto tra Russia e Occidente è al suo apice”. Attacchi russi a Kharkiv, 10mila evacuati
Il presidente ucraino intervistato da Afp: “Siamo contrari a qualsiasi tregua olimpica”, “l’Occidente ha paura che la Russia perda la guerra”. FT, Bce invita banche Eurozona ad accelerare il ritiro dalla Russia
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/linvasione-russa-giorno-815-b9adc70a-e4a2-49d3-9bcf-82c5f018a95d.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : près de 10 000 personnes ont été évacuées de l’oblast de Kharkiv depuis le début de l’offensive russe
Oleh Synehoubov, chef de l’administration militaire de cette région du Nord-Est, a reconnu que l’armée ukrainienne n’avait, jusqu’à présent, pas pu arrêter les forces russes dans cette partie du territoire.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/18/en-direct-guerre-en-ukraine-pres-de-10-000-personnes-ont-ete-evacuees-de-l-oblast-de-kharkiv-depuis-le-debut-de-l-offensive-russe_6232695_3210.html
18 maggio. Il fronte del porto
Dopo gli arresti di Genova è tempo di aprire un dibattito sullo stato del porto, quello dell’amministrazione chiamata a gestirlo per l’interesse del cittadino, e sullo stato della società che nel porto ha la sua risorsa vitale
Riccardo Degl’Innocenti – jacobinitalia.it
Glover: «Io sono quello che si dice un pubblico funzionario. Mi dicono che i contribuenti hanno il diritto di sapere che succede da queste parti, ed eccomi qui». «Politica…», fece Terry scrollando le spalle […].
Terry Malloy è il protagonista del romanzo Fronte del porto di Budd Schulberg (Sellerio), interpretato da Marlon Brando nella versione cinematografica di Elia Kazan. Glover lavora per la Commissione d’inchiesta per fare luce sulle infiltrazioni del crimine nel porto di New York. Siamo negli anni Cinquanta del secolo scorso. Non è il caso dei nostri porti di oggi, anche se nonostante la modernità vi resistono personaggi non marginali adatti a quella trama. Il principale imputato dell’attuale inchiesta penale sul porto di Genova, l’imprenditore Aldo Spinelli, rispecchia a fondo quei caratteri storici anche per la generazione di appartenenza (n.1940). La frase di Glover ci rammenta l’attenzione che va riservata alle vicende portuali, in particolare la cura per l’interesse pubblico che dovrebbe dedicare l’Autorità di Sistema Portuale (AdSP), l’amministrazione a cui compete. Mentre la risposta di Malloy, nella sua laconicità, denota la sostanza più profonda della questione.
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https://jacobinitalia.it/il-fronte-del-porto/
18 azzurro. Addio a Franco Di Mare: quel giovanotto di Fuorigrotta “scoperto” da l’Unità
Maddalena Tulanti – strisciarossa.it
Prima, molto prima che Franco di Mare diventasse Franco Di Mare, uno dei più brillanti, garbati, eleganti giornalisti Rai, era stato un brillante, garbato ed elegante giovanotto di Fuorigrotta, il quartiere dello stadio di Napoli, che cercava la sua strada fra pizzerie, poesia e musica.
Arrivò alla redazione de l’Unità nello stesso anno del terremoto dell’80 (che per i napoletani di una certa generazione continua a essere uno spartiacque per ricordare gli avvenimenti della propria vita) e per un caso, come spesso accade nella vita. Il capocronista dell’epoca, l’anticonformista e indimenticabile Rocco Di Blasi, mi aveva affidato una rubrica, “Dai quartieri” (devo conservare da qualche parte ancora la testatina in piombo) e cercavamo collaboratori che potessero farci da antenna in ognuno. Per Fuorigrotta avevo scelto un compagno di vecchia data, Claudio d’Aquino (ci ha lasciato anche lui qualche mese fa, ma per scelta), che però rifiutò perché aveva appena avuto un contratto di lavoro e non se la sentiva di dividersi fra i due impegni. “Ma se vuoi ho un nome”, mi disse. E contattai Franco.
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https://www.strisciarossa.it/addio-a-franco-di-mare-quel-giovanotto-di-fuorigrotta-scoperto-da-lunita/
18 maggio. Stretto di Messina, la protesta in campo contro il grande bluff
SOTTO UN PONTE. Appuntamento oggi a Villa San Giovanni contro la mega opera di Salvini. «Non la faranno mai però distruggeranno le comunità»
Silvio Messinetti, Claudio Dionesalvi – ilmanifesto.it
Cresce il dissenso verso il progetto salviniano di un ponte sullo stretto di Messina. Si preannuncia massiccia e popolare la manifestazione di oggi sul versante calabrese, a Villa San Giovanni. La Rete No ponte dà appuntamento a tutte e tutti per oggi alle ore 9.30: «La mobilitazione non riguarda solo l’area dello Stretto ma l’intero mezzogiorno d’Italia, nel momento in cui l’autonomia differenziata traduce in legge le storiche diseguaglianze tra sud e nord della penisola».
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https://ilmanifesto.it/stretto-di-messina-la-protesta-in-campo-contro-il-grande-bluff
No Ponte, le comunità resistenti sfilano contro il progetto bluff
LA PROTESTA. In 10mila manifestano a Villa San Giovanni, dal lato calabrese della grande opera che nessuno vuole. Tanto meno a Messina. «La relazione geologica individua una faglia proprio dove andrebbe il pilone»
Il serpentone umano che dalle 10 si muove da piazza Valsesia a Cannitello guarda l’altra sponda dello Stretto di Messina quasi per abbracciarla. È un ponte vero, di solidarietà e fratellanza tra due popoli, contrapposto a quello virtuale di veleni, acciaio e cemento, che il duo Salvini & Ciucci vorrebbe costruire. Se persino Ulisse – lo racconta Omero – si salvò a fatica dalle correnti dei due mari di Scilla e Cariddi, figurarsi un’opera «instabile».
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https://ilmanifesto.it/no-ponte-le-comunita-resistenti-sfilano-contro-il-progetto-bluff
No Ponte, tasche furbe sottraggono risorse a servizi urgenti
DALLA SPONDA SICILIANA. Siamo stufi di essere considerati strambi terrapiattisti, ci opponiamo alla devastazione che porterebbe un ecomostro inutile e dannoso
Nadia Terranova – ilmanifesto.it
Non l’abbiamo mai voluto e mai lo potremo volere: siamo davvero in tanti, noi nati sullo Stretto e non con la camicia, ma con la maglietta «No Ponte» addosso. Nel corso degli anni la maglietta è diventata una bandiera, un adesivo, un braccialetto. La scritta ha preso la A di Anarchia (non abbiamo bisogno di una A: ci basta la O del NO), è diventata rossa, blu, gialla, verde, è stata scritta sui muri, sui palmi delle mani, sulle fascette da mettere in testa nei cortei. Quanto a noi, abbiamo sempre convissuto con lo spettro del ponte, come con quello del terremoto. Il terremoto, senza ulteriori aggettivi, per noi dello Stretto è uno solo, quello del 1908. Così anche il ponte è uno solo: quello di cui si parla dai tempi dei romani e dei cartaginesi e che aleggia sul nostro mare insieme ai miti, a Cola Pesce che ci sorregge sott’acqua, a Morgana che illude i naviganti di poter traversare a nuoto le sponde, a Scilla e Cariddi con i loro vortici imprevedibili. Ma se Cola è la forza, Morgana il miraggio e Scilla e Cariddi la distruzione, il ponte in fondo non è niente.
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https://ilmanifesto.it/no-ponte-tasche-furbe-sottraggono-risorse-a-servizi-urgenti
18 maggio. In migliaia in piazza per dire No al Ponte sullo Stretto
Manifestazione a Villa San Giovanni. Decine di associazioni, movimenti, comitati. Folta delegazione Cgil. Gesmundo: “Sprecano risorse per un’opera inutile”
Oggi a migliaia si sono dati appuntamento a Villa San Giovanni per partecipare alla manifestazione No Ponte. Decine le associazioni, i movimenti, i comitati locali che hanno promosso la protesta, e tra di essi la Cgil, presente con una folta delegazione che comprendeva il segretario generale calabrese Angelo Sposato, Pino Gesmundo della segreteria nazionale e gruppi provenienti anche da Messina e dalla Sicilia.Il corteo con bandiere, striscioni, tamburi e cartelli, si è mosso da piazza Valsesia, a Villa San Giovanni, dove è stato fissato il raduno dei partecipanti, ed è passato per il lungomare di Cannitello, dove dovrebbe poggiare uno dei due piloni destinati a reggere l’opera. Presenti molti leader politici, sindacali, istituzionali.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/in-migliaia-in-piazza-per-dire-no-al-ponte-sullo-stretto-fhjopyid
Meloni alla testa del fronte anti Lgbtqia+, nuova arma di distrazione dall’incapacità del governo
Sergio Lo Giudice – strisciarossa.it (edizione del 19 maggio)
Fino a pochi decenni fa il contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere in Europa era una battaglia in solitaria delle persone direttamente colpite da quello stigma e delle loro organizzazioni . Oggi l’IDAHOBIT, International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia, nato nel 2004 all’interno del movimento Lgbtqia+, è una ricorrenza riconosciuta, sin dal 2007, dall’Unione Europea e poi dalle Nazioni Unite.
La giornata ricorda la data del 17 maggio 1990, in cui l’OMS rimosse l’omosessualità dell’elenco delle malattie mentali. Da allora le istituzioni europee, come quelle della gran parte degli Stati membri, celebrano la ricorrenza come occasione per provare a spostare in avanti l’asticella dei diritti
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https://www.strisciarossa.it/meloni-alla-testa-del-fronte-anti-lgbtqia-i-diritti-negati-nuova-arma-di-distrazione-dallincapacita-del-governo/
18 maggio. Il governo attacca le persone trans*: la resistenza deve essere intersezionale
Oggi a Roma e Napoli manifestazioni per per l’autoderminazionae delle persone trans*, intersex e non binarie contro la violenza istituzionale
La comunità trans* è sotto attacco diretto del governo. Ha iniziato Gasparri con la prima interrogazione parlamentare su come siano prescritti i farmaci sospensori della pubertà all’Ospedale Careggi di Firenze, con la conseguente ispezione all’ospedale da parte del Ministero della Salute, che ha rilevato delle “criticità”, così il senatore, capogruppo di Forza Italia, ha ripresentato in questi giorni una nuova interrogazione al Ministero della Salute sull’ospedale. L’Aifa ha subito dichiarato che rivaluterà le linee guida sull’uso della triptorelina. E il 15 maggio è stata nominata una Commissione che rivaluterà le linee guida sull’assistenza nei percorsi di affermazione di genere, composta da 29 funzionari dei ministeri alla Salute e alla Famiglia, esperti di bioetica e professionisti, escludendo tutte le associazioni trans*, considerate non sufficientemente competenti sul tema (sic). Dell’ultima ora la notizia che l’Italia non firma la dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore della comunità LGBTQIA+, e la motivazione è proprio che dietro il testo si nasconde “la propaganda gender”.
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https://www.dinamopress.it/news/il-governo-attacca-le-persone-trans-la-resistenza-deve-essere-intersezionale/
Rete Tans in corteo a Roma: “Si sta giocando con nostre vite”
(Roma). È partito da Piazzale Ostiense, a Roma, la manifestazione per ‘l’autodeterminazione delle persone Trans, non binarie, intersex contro la violenza istituzionale’ che arriverà a piazza Bocca della Verità, in pieno centro. In testa sugli striscioni si legge “Liberazione per tutti”. Dietro viene portata e sventolata una grande bandiera Trans, intersex, non binaria. “Siamo qui perché siamo persone Trans e vorremmo passasse il concetto che si sta giocando sulle nostre vite. Siamo qui con i nostri corpi per questo. Vogliamo occupare quegli spazi che stanno cercando di toglierci”. A dirlo è Leone della Rete Trans all’inizio della manifestazione. Per Mari, che fa parte sempre della Rete Trans – che ha organizzato la mobilitazione – “da decenni siamo obbligate a percorsi di psichiatrizzazione, di patologizzazione, siamo obbligate a sentirci etichette addosso. Non siamo persone malate, siamo persone Trans, non binarie, intersex. Abbiamo il diritto di riaffermarlo senza tribunali e senza psichiat (Stefano Chianese/alanews)
Chico Forti in Italia: “Ribadisco la mia innocenza”
L’uomo, 65 anni, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike avvenuto il 15 febbraio del 1998, era stato scarcerato alcuni giorni fa in Florida. Trasferito a Rebibbia, attende di incontrare la madre. La premier lo accoglie a Pratica Di Mare: “Grazie alla diplomazia italiana e le autorità degli Stati Uniti per la loro collaborazione”
AGI – Chico Forti è atterrato in Italia. Ad attenderlo all’aeroporto di Pratica di Mare la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il 65enne condannato all’ergastolo negli Usa per omicidio, (che ha già scontato 24 anni di pena in Florida) è stato trasferito al carcere di Rebibbia “dove si fermerà alcuni giorni, poi andrà a Verona” come confermato dallo zio Gianni Forti.
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https://www.agi.it/cronaca/news/2024-05-18/chico-forti-rientra-oggi-in-italia-carcere-verona-26435660/
18 maggio. Ci lascia Franco Frabboni, il rivoluzionario maestro della scuola moderna e inclusiva
Onide Donati – strisciarossa.it
Frabboni, Gattullo, Canevaro, Bertolini… Era la “squadra” di punta della grande scuola pedagogica bolognese. Franco Frabboni, l’ultimo esponente di una rivoluzione didattica che ha coinvolto decine di migliaia di insegnanti e formatori, se n’è andato ieri a 89 anni appena compiuti assistito dalla moglie e dalle due figlie. Era malato da tempo. Lascia in eredità una montagna di studi e centinaia di libri e relazioni che sono l’ossatura teorica della moderna pedagogia basata sulle esperienze compiute sul campo.
Frabboni era nato, infatti, maestro. E maestro lo fu, sempre, in senso profondo. Poi aveva allargato i suoi orizzonti educativi con sperimentazioni nelle colonie estive dove, negli anni Sessanta, c’era un’altissima concentrazione di bambine e bambini. E lì aveva iniziato ad immaginare una scuola nuova, aperta, inclusiva, rispettosa di tutte le differenze ed “affidata” a formatori con una solida preparazione. Una scuola che offrisse certo la possibilità di riscatto individuale ma formasse i cittadini per una società più forte e giusta. Una crescita individuale funzionale ad una crescita collettiva: un modello di “liberazione dell’intelligenza” che, seppure variamente contrastato da certa politica, resta ancora il fondamento della scuola italiana.
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https://www.strisciarossa.it/ci-lascia-franco-frabboni-il-maestro-della-scuola-moderna-e-inclusiva/
18 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Venerdì 17 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/i-giornali-di-oggi-nella-rassegna-stampa-di-rainews24-08c95040-13a5-4209-89fa-2d43368d9c6b.html
17 maggio. Salerno, operaio di 22 anni ucciso da una lastra d’acciaio
Stava lavorando al rifacimento di una facciata nel centro cittadino di Scafati
Un altro decesso sul lavoro si è verificato a Scafati, in provincia di Salerno. Il secondo, in 48 ore in Campania. Lo riferiscono le agenzie di stampa. Un operaio di 22 anni stava sollevando con una carrucola alcune lastre in acciaio, quando una di queste l’ha travolto colpendolo a morte.
Questa la prima ricostruzione dell’incidente, avvenuto nel primo pomeriggio. A quanto si apprende, l’operaio era impegnato nei lavori di rifacimento della facciata di un condominio nel centro cittadino di Scafati. Sul posto sono arrivati sanitari del 118, ma non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/salerno-operaio-di-22-anni-ucciso-da-una-lastra-dacciaio-lt43twm4
17 maggio. E’ morto Franco Di Mare, aveva 68 anni. Era malato di tumore
Il giornalista e conduttore è scomparso a 68 anni. L’annuncio della famiglia: «Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle oggi si è spento a Roma». Di recente aveva svelato di avere un mesotelioma: «Da inviato di guerra ho respirato amianto: sono sereno e non mollo, ma non si guarisce»
Il giornalista e conduttore è scomparso a 68 anni. L’annuncio della famiglia: «Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle oggi si è spento a Roma». Di recente aveva svelato di avere un mesotelioma: «Da inviato di guerra ho respirato amianto: sono sereno e non mollo, ma non si guarisce»Addio a Franco Di Mare. Il giornalista e conduttore aveva 68 anni. L’annuncio della famiglia: «Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare». Aveva reso pubblico lo scorso 28 aprile di essere malato di tumore: «Ho un tumore incurabile, mi resta poco da vivere. Però non mollo», aveva detto ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa.
continuazione e approfondimenti in
https://www.vanityfair.it/article/morto-franco-di-mare-aveva-68-anni-tumore-mesotelioma
17 maggio. Mesotelioma, quali sono i legami del tumore con l’amianto
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e il principale fattore di rischio è l’esposizione all’asbesto
Il mesotelioma è un tumore raro, molto aggressivo. Di mesotelioma si è tornati a parlare dopo una puntata di fine aprile della trasmissione Che tempo che fa, durante la quale Franco Di Mare, ex conduttore tv e inviato di guerra, ha annunciato di essere affetto da questa malattia a causa della quale è morto il 17 maggio 2024. Una neoplasia maligna molto spesso associata all’esposizione di amianto. Ecco di cosa si tratta esattamente.
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https://www.wired.it/article/mesotelioma-amianto-sintomi-sopravvivenza-legge/
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOTRANSFOBIA
17 maggio. L’Italia dice no alla dichiarazione Ue sui diritti Lgbt: “Come il ddl Zan”
Il documento è stato sottoscritto da 18 Stati membri su 27. Per il governo il testo è troppo sbilanciato sull’identità di genere. Termine che, però, compare solo una volta
Dario Prestigiacomo – europa.today.it
Il governo italiano non ha sottoscritto la dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq presentata dalla presidenza di turno belga del Consiglio Ue. La conferma è arrivata dalla stessa presidenza belga, che in un comunicato ha spiegato che a firmare il documento sono stati 18 Paesi membri su 27. All’appello mancano, oltre all’Italia, anche Ungheria, Romania, Bulgaria, Croazia, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.
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https://europa.today.it/unione-europea/italia-contro-dichiarazione-ue-lgbt.html
17 maggio. Mattarella sull’omofobia “intolleranza lacera convivenza”
Il presidente della Repubblica è intervenuto in occasione della Giornata internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia
AGI – “I principi di eguaglianza e non discriminazione, sanciti dalla nostra Costituzione, sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione rilasciata in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia.
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https://www.agi.it/politica/news/2024-05-17/dichiarazione-mattarella-per-giornata-omofobia-26422601/
La dichiarazione del Presidente
https://www.quirinale.it/elementi/112433
Il monito di Mattarella. Ma l’Italia non firma la dichiarazione Ue sui diritti Lgbt+
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOTRANSFOBIA. Il documento proposto a Bruxelles in occasione della Giornata internazionale contro l’omotransfobia. Meloni sul fronte orbaniano. Roccella rivendica: «Non firmiamo e non lo faremo perché promuove il gender»
Gilda Maussier – ilmanifesto.it
«Dal 17 maggio 2023 a oggi gli organi di informazione hanno riportato 149 casi di violenze o discriminazioni generate dall’odio verso le persone Lgbtqi+». In occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, l’Arcigay fa il punto sui crimini d’odio. Mentre, secondo un sondaggio condotto dall’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Ue, in Italia il 18% della popolazione Lgbtqia+ dichiara di aver subito tentativi di «conversione» o «guarigione» dall’omosessualità. In un caso su 5 questo tipo di violenza avverrebbe in famiglia.
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https://sentileranechecantano.net/wp-admin/post.php?post=64119&action=edit
17 maggio. Cecilia Strada: “Serve una tassa patrimoniale. Il Pd deve chiedere i soldi a chi li ha”
Intervista all’ex presidente di Emergency, candidata da indipendente come capolista del Pd nella circoscrizione Nord Ovest: “Vannacci? Non esiste. Lo creiamo noi, con lo spazio che gli dedichiamo”
Alfonso Raimo – huffingtonpost.it
“Vannacci non esiste. Lo creiamo noi, con lo spazio che gli dedichiamo. Io non ho tempo per Vannacci”. Cecilia Strada affronta la campagna elettorale come fosse una missione in mare. “Devi pensare all’essenziale, e vincere la sensazione del tempo che si dilata. E’ esattamente così. Per cui Vannacci sì, so chi è. Ma preferisco pensare alle persone in carne e ossa”, dice l’ex presidente di Emergency. Quarantacinque anni, figlia di Gino Strada, oggi è dirigente di ResQ People Saving People. E’ candidata da indipendente come capolista del Pd nella circoscrizione Nord Ovest.
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https://www.huffingtonpost.it/dossier/elezioni-europee-2024/2024/05/17/news/cecilia_strada_serve_una_tassa_patrimoniale_il_pd_deve_chiedere_i_soldi_a_chi_li_ha-15908315/?ref=nl-huff-f-week
17 maggio. Totopoli non è Tangentopoli
Cambio d’epoca: dopo il sistema dei partiti, la corruzione assume l’aspetto di un autoritarismo strisciante
Agostino Petrillo – terzogiornale.it
Diceva in un suo verso Vladimir Majakovskji che il passare delle epoche a volte comporta delle sorprese e dei completi rovesciamenti di prospettiva. La vicenda Toti, e il confronto politico che la sta circondando, suggeriscono delle riflessioni al di là dello scandalo stesso. Vengono a capo tutti gli aspetti di cui, su “terzogiornale”, siamo stati tra i primi a dare conto: l’autoritarismo celato dietro il marketing politico (vedi qui), la corruzione e i favoritismi che aleggiavano dietro alcune scelte riguardanti la diga e la sistemazione delle strutture portuali (vedi qui), le pesanti ricadute sulla città dei mercanteggiamenti e della super-mercatizzazione del “fronte mare” (vedi qui e qui), la riproducibilità del modello Genova (vedi qui). Ma ci sono anche altre importanti domande da farsi. Perché un simile sistema di governo? Perché Meloni, nonostante tutto, ha lodato la governance totiana, dichiarando che “ha governato bene la sua regione”? Poi che cosa rivela l’intreccio tra amministrazione e interessi privati? Totopoli non è Tangentopoli – lo sottolineava Luca Borzani, qualche giorno fa, sulle pagine di “Repubblica”, ricordando che se trent’anni fa era la politica a dettare le regole della corruzione, ora è parte del mondo delle imprese che predomina su una politica debole e autoreferenziale.
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https://www.terzogiornale.it/2024/05/17/totopoli-non-e-tangentopoli/
La Nuova Diga Foranea di Genova è un’opera impressionante e unica nel suo genere dal punto di vista ingegneristico: il suo basamento poggerà su fondali fino a una profondità record di 50 metri e nella sua configurazione finale raggiungerà una lunghezza complessiva di 6.200 metri.
17 maggio. DDL sicurezza. Antigone e Asgi: “Una minaccia per il nostro Stato di Diritto”
No a un ddl che minaccia il nostro Stato di Diritto e che se diventasse legge incarcererebbe anche Gandhi
Antigone e ASGI: Non è sicurezza ma disumanità, documento inemendabile. L’Italia rischia di rompere con una tradizione giuridica liberale e solidale.
È con misure di welfare comunale e di dialogo sociale, non criminalizzando le persone che un Governo dovrebbe agire di fronte a comportamenti che affondano le proprie radici nella disuguaglianza sociale ed economica.
È questo in sintesi il giudizio delle associazioni Antigone e di Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) sul Disegno di legge n. 1660/C recante “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario” presentato oggi durante l’audizione alla Camera dei Deputati del presidente di Antigone, Patrizio Gonnella.
Il testo in discussione in parlamento presenta un evidente contrasto con troppi principi costituzionali che reggono il nostro ordinamento giuridico,in particolare nel campo del diritto penale, del diritto dell’immigrazione e del diritto penitenziario.
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https://www.antigone.it/news/3543-ddl-sicurezza-antigone-e-asgi-una-minaccia-per-il-nostro-stato-di-diritto
Perché la Spagna ha negato lo scalo a una nave che trasportava armi in Israele
Il premier spagnolo Pedro Sanchez è da mesi tra le voci europee più critiche sul conflitto e questa misura sembra un’ulteriore presa di posizione contro Tel Aviv
Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares il 16 maggio ha reso noto che il governo ha negato il permesso di attraccare in un porto spagnolo a una nave che trasportava armi a Israele. “È la prima volta che facciamo questo perché è la prima volta che abbiamo rilevato una nave che trasporta un carico di armi a Israele che vuole fare scalo in un porto spagnolo“, ha detto ai giornalisti a Bruxelles. “Questa sarà una politica valida per qualsiasi nave che porta armi a Israele e che vuole fare scalo nei porti spagnoli – ha poi aggiunto –. Il ministero degli Esteri rifiuterà sistematicamente tali scali per una ragione ovvia: il Medio Oriente non ha bisogno di più armi, ha bisogno di più pace“.
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https://www.wired.it/article/israele-armi-nave-spagna/#intcid=_wired-it-right-rail_218f8581-9d15-407c-94c5-a6bd7da945a2_popular4-1_fallback_cral-top2-2
17 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 814
RaiNews LIVE
Putin da Pechino: discusso con Xi di una tregua olimpica. Tre caccia russi distrutti in Crimea
Bombe su Kharkiv, almeno 2 morti. Altri 3 nel Donbass. Russia, attaccato stanotte da droni il principale terminal petrolifero del Mar Nero, mentre le autorità locali denunciano vittime civili per il fuoco ucraino nelle regioni di Belgorod e Bryansk
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/il-nyt-la-nato-valuta-linvio-di-istruttori-in-ucraina-c7394679-4716-479d-8799-9a853f78a3fb.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : une frappe russe sur Kharkiv fait deux morts et vingt-cinq blessés, selon les autorités locales
« Les occupants ont frappé à deux reprises avec des canons antiaériens, notamment dans le quartier Kholodnohirsky de Kharkiv », écrit Oleh Synehoubov, gouverneur de la région, sur Telegram.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/17/en-direct-guerre-en-ukraine-une-frappe-russe-sur-kharkiv-fait-deux-morts-et-treize-blesses-selon-le-maire-de-la-ville_6232695_3210.html
17 maggio. Continua la persecuzione contro Seif Bensouibat, licenziato e recluso nel Cpr per i post pro Palestina
Continua l’assurda persecuzione contro Seif Bensouibat, rifugiato politico, incensurato, licenziato, recluso nel Cpr in attesa di espulsione, per alcuni post di solidarietà con la Palestina. Presentate interrogazioni al Ministro della Giustizia e al Ministro dell’Interno. Luigi Manconi: “Decisione inaudita”.
17 maggio. Ecco come sarà l’Aifa del futuro. “Accesso e rimborso alle terapie avanzate subito dopo l’approvazione Ema, piattaforma online per la comunicazione con le aziende del farmaco e meno burocrazia amministrativa”. Intervista al presidente dell’Agenzia Robert Nisticò
Il neopresidente della riformata Agenzia italiana del farmaco traccia le sue priorità alla guida di un ente che si propone di aumentare il suo prestigio anche a livello internazionale, recuperando “il ruolo che le compete per expertise e know-how riconosciuti anche all’estero”. Ecco gli strumenti di cui Nisticò intende dotare l’Aifa e i percorsi necessari per vincere le sfide del futuro
Barbara Di Chiara – quotidianosanita.it
“Porre al centro la salute della persona attraverso l’accesso alle terapie più efficaci in tempi rapidi, in modo omogeneo sul territorio nazionale e senza diseguaglianze legate alle condizioni socio-economiche”. E’ la prima, grande priorità che Robert Nisticò, neopresidente dell’Agenzia italiana del farmaco, si è posto prendendo il timone dell’Aifa, oggetto di una lunga riforma oggi concretizzatasi in un ente regolatorio più snello, con un’unica commissione economica-scientifica (CSE) a portare avanti i dossier e (questo è l’obiettivo numero uno del rinnovamento operato), più veloce nel portare ai pazienti le innovazioni farmacologiche del futuro. E in un’intervista a Quotidiano Sanità Nisticò descrive alcuni dei nuovi strumenti di cui ha intenzione di dotare l’Agenzia per far fronte alle sfide, che potranno essere vinte solo a patto che Aifa “torni ad essere protagonista nel panorama regolatorio internazionale, occupando il posto che le compete per expertise e know-how riconosciuti anche all’estero”, assicura.
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https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=122206
17 maggio. Monitoraggio Covid. Lieve aumento dei casi, sempre sotto controllo i ricoveri
Al 15/05/2024 l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 0,9% (568 ricoverati), stabile rispetto alla settimana precedente (0,9% al 08/05/2024). In lieve aumento l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3% (28 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,2% al 08/05/2024). Le fasce di età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono 80-89 e >90 anni.
IL REPORT:
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=122221
17 maggio. La prima volta della carne coltivata in un supermercato
Succede a Singapore, dove un negozio di alimentari ha iniziato a vendere filetti di pollo con il 3% di cellule animali e un mix di ingredienti vegetali
Se per caso avete in programma un viaggio a Singapore, dal 16 maggio potreste essere una delle prime persone al mondo a comprare carne coltivata direttamente dagli scaffali di un negozio.
È la prima volta che nel mondo che l’alimento ottenuto a partire da vere cellule animali coltivate in bioreattori viene venduto al dettaglio. Fino a poco tempo fa, la carne coltivata in laboratorio era (limitatamente) disponibile solo nei menu di alcuni ristoranti di fascia alta negli Stati Uniti e a Singapore, da cui è però recentemente sparita.
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https://www.wired.it/article/carne-coltivata-supermercato-singapore/
RaiNews LIVE
17 maggio. Nord sferzato dal maltempo. Il fiume Po osservato speciale. In Veneto allarme rischio idrogeologico
Ritrovato a Cantù il corpo del 66enne disperso. Il Muson rompe gli argini, case e campagne allagate nel Padovano. A Milano allerta meteo gialla fino a mezzanotte
Il meteo spacca in due l’Italia
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/il-maltempo-sferza-litalia-del-nord-emergenza-in-lombardia-e-veneto-1483dea9-f56a-461b-b7d4-aaf4c74a0ee1.html
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Allerta Meteo, nel weekend il maltempo si sposta al Centro/Sud. Migliora al Nord dopo le alluvioni
17 maggio. Fuoriuscita di amianto dalla discarica delle Apuane
Linda Maggiori – pressenza.com
AGENZIA PRESSENZA – Tra Montignoso (MS) e Pietrasanta (LU), in una zona vulnerabile dal punto di vista geologico, sismico e idrogeologico, c’è una grande discarica per rifiuti speciali, realizzata in quella che era una cava di calcare (“Ex Cava Viti”). Sotto la discarica scorrono tre sorgenti d’acqua che attraverso la Fossa Fiorentina, si riversano nel lago di Porta, oasi naturale protetta dalla Regione Toscana e rientrante fra i siti naturali di interesse della Comunità Europea.
Nata nel 1997 per lo smaltimento dei residui della lavorazione del marmo (marmettola), nel 2018 è stata autorizzata a stoccare anche rifiuti speciali, in particolare amianto. Attualmente ci sono, secondo i dati Arpat, circa 166 mila tonnellate di amianto, il 38% della massa dei rifiuti conferiti. La discarica è gestita da Programma Ambiente Apuane s.p.a, controllata al 100% da Alia, la partecipata pubblica che gestisce i rifiuti in Toscana.
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https://www.pressenza.com/it/2024/05/fuoriuscita-di-amianto-dalla-discarica-delle-apuane/
17 maggio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
17 maggio. Tesseramento, referendum, la Via Maestra: la conferenza stampa di Maurizio Landini
Ex Gkn, nuovo corteo dei lavoratori
Appuntamento sabato 18 maggio. La manifestazione partirà da via Mariti, luogo tragicamente divenuto simbolo delle morti sul lavoro.
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Non venire con l’ansia della sconfitta, ma con la gioia della lotta
Siamo al bivio, tra il peggiore e il migliore dei precedenti possibili. Tra la possibile speculazione e aprire la via a una nuova stagione di intervento pubblico. Tra i licenziamenti per fame e un polo delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Tra lo Statuto dei Lavoratori e la repressione addirittura dei diritti democratici. Tra la convergenza tra giustizia climatica e sociale e quella tra industria bellica e morte.
Siamo alla vigilia dell’ennesima fatica, scommessa, incognita. Si compone così un movimento molecolare. Si mette in moto la carovana, preoccupazioni e pensieri. C’è chi ha già deciso di esserci, chi all’ultimo non ce la farà, chi ci sta pensando, chi ci sarà solo per immagine, chi da tempo ha deciso di non esserci. E poi ci saranno le incombenze organizzative, gli striscioni, i megafoni. Ci sarà l’adrenalina o lo scoramento. Ci sarà che è giusto farlo. Che siamo stanchi. Che, forse, siete, stanchi. Che vi chiediamo pazienza per tutto quello che non siamo e che non riusciremo ad essere. Ci saranno i fumogeni. Quel maledetto viziaccio da animali di periferia.
Ma tu, vieni e fai venire, spargi fino all’ultimo la voce: domani in via Mariti a Firenze. alle 14.30. Ma non con l’ansia dell’incertezza, ma con la gioia di ciò che è già accaduto. C’è già stata l’assemblea permanente più lunga della storia, il mutualismo, la solidarietà, il progetto di riconversione ecologica, le competenze solidali, cortei da migliaia di persone, una legge antidelocalizzazioni, un festival di letteratura working class.
L’angoscia c’è. Da non dormirci la notte, da non crederci che stia accadendo. Che la temperatura si alza, che i fiumi esondano, che la spesa militare è alle stelle, che si scavano trincee, che il genocidio va avanti ogni giorno. Che i diritti ci sfuggono tra la mani e non riusciamo a unirci, a ricomporci, a fermarli.
Ma domani vieni con la gioia della lotta, che è anche fatica. Ma è fatica viva, di un futuro non scritto. Del fatto che è un piccolo giorno di storia e tu sei lì. Noi siamo lì. Con la gioia di chiedersi insieme: e se il futuro cominciasse adesso?
#insorgiamo
Democratizzare, demercificare, disinquinare
Bárbara Bastos, Dominique Méda e Francesca Gabbriellini – jacobinitalia.it
Un nuovo valore del lavoro, verso il corteo del 18 maggio per il nuovo piano industriale di Gkn: intervista a Dominique Méda
Durante la pandemia, mentre le Big Tech realizzavano profitti astronomici, la classe lavoratrice di settori come la sanità pubblica, l’industria manifatturiera e la logistica hanno sperimentato sulla propria pelle la natura insostenibile e potenzialmente mortale del capitalismo. I settori che riproducono la vita, e non i bullshit jobs – come li definisce David Graeber – si sono trovati al centro di un dibattito sul valore del lavoro. Allo stesso tempo, in tutto il pianeta si stanno verificando fenomeni che evidenziano questo dibattito. Dalle great resignations negli Stati uniti e in Europa al Tang Ping in Cina, appare lampante che il lavoro sia tutt’altro che un concetto e una pratica fissi nel tempo, per questo studiarne l’evoluzione e le prospettive future cattura con ritrovata forza l’interesse del dibattito pubblico e accademico.
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https://jacobinitalia.it/democratizzare-demercificare-disinquinare/
17 maggio. Stellantis, la grande dismissione
La cassa integrazione dilaga in tutti gli stabilimenti e i progetti per il rilancio della produzione dell’auto “sostenibile” sono al palo. Il ceo Tavares batte cassa con il governo, ma intanto apre le porte alla commercializzazione delle auto elettriche cinesi che non saranno prodotte in Italia. L’allarme della Fiom Cgil
Paolo Andruccioli – terzogiornale.it
La grande dismissione procede a passi velocissimi, ma in sordina. Bombardati continuamente dalle pubblicità di automobili, e ascoltando passivamente le dichiarazioni entusiastiche del governo Meloni sulle magnifiche sorti del made in Italy, non ci siamo accorti del tramonto dell’industria italiana dell’automotive. Non ci siamo neppure accorti che è stato lo stesso ceo di Stellantis, Carlos Tavares, l’azienda che ha sostituito la Fiat nel monopolio nazionale della produzione di auto, ad aprire le porte alle vetture cinesi e a cedere il terreno di gioco sui nuovi motori ad altri gruppi europei.
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https://www.terzogiornale.it/2024/05/17/stellantis-la-grande-dismissione/
17 maggio. Istat: rilevatori precari, sei giorni di sciopero
Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp: “Ora un atto di responsabilità, urgente il confronto”
Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp proclamano sei giorni di sciopero nazionale delle rilevatrici e dei rilevatori precari Istat: dal 20 al 22 maggio e, successivamente, dal 27 al 29 maggio, con la sospensione di tutte le attività connesse alle due commesse “Spese delle Famiglie” e “Forze di lavoro”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/istat-rilevatori-precari-e-sciopero-di-sei-giorni-cecxoi5i
Giovedì 16 maggio 2024
I giornali di oggi nella rassegna stampa di Rainews24
Le prime pagine dei quotidiani commentate in studio
La rassegna Stampa
https://www.rainews.it/video/2024/05/rassegna-stampa-d5272b59-795a-4367-958c-9ba1d9e2d0a8.html
16 maggio. Operaio muore in un’impastatrice del cemento nel Casertano
L’incidente è avvenuto in un cantiere per la fibra ottica a Cancello e Arnone. L’uomo, Raffaele Boemio, dipendente della Dap di Nola, 62enne, era a pochi mesi dalla pensione
L’ultimo morto sul lavoro in Italia si è registrato oggi, 16 maggio, a Cancello e Arnone, nel Casertano, dove un operaio di 62 anni, Raffaele Boemio, originario di Afragola e dipendente della ditta Dap di Nola, ha perso la vita in un cantiere per la fibra ottica.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/operaio-muore-in-unimpastatrice-del-cemento-nel-casertano-mh9fn20u
16 maggio. Attentato a Robert Fico: l’inquietudine della Slovacchia e dell’Ue
A poche settimane dalle elezioni europee, il premier slovacco Robert Fico è stato vittima di un attentato, la cui matrice è ancora tutta da chiarire mentre Fico è ricoverato in gravi condizioni. Un ritratto del politico.
Massimo Congiu – micromega.net
Già premier nel periodo compreso fra il 2006 e il 2010 e poi fra il 2012 e il 2018, Robert Fico è tornato al potere a seguito delle elezioni svoltesi in Slovacchia nel settembre scorso. Le sue dichiarazioni in campagna elettorale avevano creato non poca inquietudine a Bruxelles e dintorni. Esse promettevano l’interruzione degli aiuti militari all’Ucraina da parte della Slovacchia, cosa poi avvenuta, e criticavano le sanzioni a Mosca, frutto di quella che secondo Fico è una campagna ideologica anti-russa. Altri propositi relativi alla questione migranti e alla gestione interna del potere nonché ai rapporti con l’Ue avevano destato preoccupazioni ai vertici dell’Unione e nell’ex presidente slovacca Zuzana Čaputová. Così oggi Fico viene definito leader politico filorusso; il suo partito Smer-Sd (Direzione Socialdemocrazia) è stato sospeso dall’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici per la sua eccessiva “dimestichezza” con formazioni nazionaliste come l’Sns (Partito Nazionale Slovacco) che è parte della coalizione di governo con Smer-Sd e Hlas-Sd (Voce Socialdemocrazia), il partito dell’attuale presidente Peter Pellegrini il quale, eletto di recente, ha affermato, in linea col premier, di volersi impegnare nella difesa degli interessi nazionali.
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https://www.micromega.net/attentato-a-robert-fico/
16 maggio. Attentato a Robert Fico, se guardate i Tg sembra quasi che se lo sia meritato
Cremaschi: “Nei telegiornali lunghe descrizioni delle colpe del governante slovacco, di cui ovviamente la principale è quella di opporsi alla guerra NATO e UE contro la Russia.”
Giorgio Cremaschi – kulturjam.it
Colui che ha sparato a Robert Fico, capo del governo slovacco e contrario alla guerra, è uno scrittore liberale, sostenitore del partito europeista di opposizione.
Per il quotidiano la Repubblica è una persona di sinistra, evidentemente secondo gli stessi canoni con i quali il giornale della famiglia Agnelli definisce se stesso.
Nei telegiornali abbiamo assistito alla cronaca dell’attentato e poi alle condanne dei governi, subito sovrastate da lunghe descrizioni delle colpe del governante slovacco, di cui ovviamente la principale è quella di opporsi alla guerra NATO e UE contro la Russia.
Insomma han fatto capire che Fico un po’ se lo è meritato, cosa che i “patrioti “ ucraini sui social stanno proclamando senza ritegno.
L’attentatore viene descritto come un sostenitore dell’Europa e come un nemico della Russia e questo è sufficiente per stendere attorno a lui una patina di giustificazione democratica.
Del resto pochi giorni fa Michel, ex socialista ora liberale belga presidente del Consiglio Europeo, ha affermato che è giusto collaborare con i fascisti europei ( lui pudicamente li chiama estrema destra), se sono contro la Russia.
I liberal-democratici europei non sono più antifascisti e anche i metodi dei fascisti, se a fin di bene, diventano democratici.
Sui social gli squadristi di tastiera con la bandiera giallo azzurra, da tempo aggrediscono chi non vuole la terza guerra mondiale. Dal 7 ottobre molto di loro hanno aggiunto anche la bandiera israeliana a quella ucraina.
E sono diventati ancora più violenti e cattivi. Sono entrati in simbiosi mentale con i coloni israeliani. Ed ecco che alla fine qualcuno spara.
Il sostegno all’Ucraina e a Israele stanno diventando la via maestra per la fascistizzazione dell’Europa. E ora abbiamo anche il terrorismo europeista.
https://www.kulturjam.it/news/attentato-a-robert-fico-se-guardate-i-tg-sembra-quasi-che-se-lo-sia-meritato/
Esattamente un anno fa l’Emilia Romagna si risvegliava sotto metri e metri di acqua a causa delle intense piogge, che hanno portato all’esondazione di ben 21 fiumi e alla morte di diciassette persone.
Dopo l’alluvione dell’Emilia Romagna va ripensato tutto
Luca Carra – scienzainrete.it
Evento eccezionale ma non irripetibile, l’alluvione che ha allagato un terzo della pianura romagnola, con altissimi costi umani ed economici, sfida i luoghi comuni e i vecchi modi di agire. D’ora in poi deve essere chiaro che questi eventi estremi non saranno evitabili. Si dovrà imparare a conviverci preparandosi meglio, e soprattutto mettendo in atto misure più radicali e adatte al cambiamento climatico in atto, come ridare spazio ai fiumi allontanando case e stabilimenti dal loro alveo, e applicare soluzioni “basate sulla natura”. Immagine: tratta dal video di The Walking Nose “La mia alluvione” su Youtube.
Era già tutto previsto. L’allerta meteo, idrogeologica e idraulica di lunedì 15 maggio 2023, dopo una prima sottovalutazione, aveva dato un allarme forte e chiaro. A cominciare dal giorno dopo una valanga d’acqua si sarebbe riversata sulla Romagna e un tratto dell’Emilia, con rischio altissimo di frane e inondazioni. La protezione civile, i vigili del fuoco, la guardia di finanza, gli addetti al consorzio di bonifica, i volontari. Tutti erano pronti per fronteggiare un altro allarme dopo quello dei primi giorni di maggio, dove piogge decisamente sopra la media avevano provocato molte frane e più a valle pericolose onde di piena, con numerose rotture di argini ed esondazioni ai piedi delle colline a ridosso della via Emilia, interessando il Savena, il Sillaro, il Quaderna, l’Idice, il Gaiana, il Senio e altri fiumi e torrenti. Da inizio maggio la pioggia e i primi allagamenti avevano ormai saturato i suoli d’acqua. Fino a quella allerta del 15 maggio.
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https://www.scienzainrete.it/articolo/dopo-lalluvione-dellemilia-romagna-va-ripensato-tutto/luca-carra/2024-05-15
La Mia Alluvione – Documentario
https://www.youtube.com/watch?v=Lq_GcUSr3JE
Alluvione, un anno dopo: il primo pensiero alle vittime. Il punto su quanto fatto dalla Regione
Contributi per 100 milioni a famiglie e cittadini colpiti, i 52 milioni della raccolta fondi per il bonus auto e a persone in difficoltà, imprese, cultura, giovani, sport. Fiumi e frane, oltre 400 cantieri
Alluvione, un anno dopo. In questi dodici mesi, l’Emilia-Romagna ha dovuto fare i conti con le perdite irreparabili – le vittime, diciassette persone – e 8,5 miliardi di danni certificati all’Unione europea, a causa delle precipitazioni senza precedenti e le conseguenti frane e allagamenti del maggio 2023. Danni ai privati, a infrastrutture, alle imprese, al settore agricolo. Decine di migliaia gli sfollati.
Si trattò “di un evento senza precedenti nella storia osservata”, da quando nel 1921 si sono iniziati a raccogliere i dati idrologici, si legge nelle conclusioni della Commissione tecnica coordinata dal professor Armando Brath e composta da esperti esterni, nominata dalla Regione per analizzare quanto successo. “Uno spartiacque tra passato e futuro nel settore della difesa idraulica e idrogeologica del territorio”.
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https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/2024/maggio/alluvione-un-anno-dopo
Un anno dopo la situazione è questa:
RaiNews LIVE
16 maggio. Il maltempo in Italia del nord. In Veneto decretato lo stato di allarme rosso
Auto in panne, traffico in tilt e alberi e ponti caduti. Mezzi sommersi e crolli in Brianza. Allerta arancione anche in Friuli, gialla Emilia Romagna, Veneto, Marche, Piemonte, Toscana e Trentino. A Verona trovato un cadavere
Il maltempo continua a sferzare la città di Milano e la Lombardia. La pioggia cade , quasi senza interruzione, da ieri sera.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/il-maltempo-sferza-litalia-del-nord-emergenza-in-lombardia-e-veneto-1483dea9-f56a-461b-b7d4-aaf4c74a0ee1.html
Allerta Meteo, oggi nubifragi e tornado al Nord/Est: pesante bollettino ESTOFEX
Aggiornamenti in tempo reale
https://www.meteoweb.eu/
16 maggio. Record povertà, salari fermi: Meloni, fine della narrazione
DESTRA ASOCIALE. Il rapporto annuale dell’Istat smentisce la realtà parallela costruita dal governo. Il racconto di un paese in bilico dove aumentano le disuguaglianze dopo 30 anni di politiche complici: 5,7 milioni di persone sono in «povertà assoluta» in Italia: per l’Istat è un record dal 2014 quando in tale condizione erano poco più di 4 milioni
Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it
Record della povertà, salari fermi, crolla il potere di acquisto, cresce il lavoro povero. La realtà parallela che il governo Meloni prova, inutilmente, a costruire da un anno e mezzo ieri è stata smontata dalla pubblicazione del rapporto annuale 2024 dell’Istat. Nel silenzio di quasi tutti gli esponenti dell’esecutivo e della maggioranza, di solito loquaci quando si tratta di equivocare e non capire i dati sull’occupazione, ieri è stato messo nero su bianco che la povertà assoluta ha raggiunto livelli mai visti da dieci anni a questa parte. Cinque milioni e 752 mila persone hanno gravissime difficoltà economiche, sociali, personali e 1,3 milioni di minorenni sono in grave deprivazione materiale e sociale.
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https://ilmanifesto.it/record-poverta-salari-fermi-meloni-fine-della-narrazione
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Povertà, l’Ue boccia Meloni: «Aumenterà con le sue politiche»
Più lavoro povero, meno salari: è subito propaganda
Il reddito è di base
L’invenzione dei «lazzaroni» e l’apologia del lavoro servile
16 maggio. Saraceno: «Lavoratori sempre più poveri e senza il Reddito peggiorerà»
INTERVISTA SULLA POVERTÀ. La sociologa: «Aumentano i settori in cui non si riesce a vivere: anche gli insegnanti sono a rischio»
Luciana Cimino – ilmanifesto.it
«A questo punto il salario minimo è necessario».
Professoressa Saraceno, sociologa e esperta di povertà e welfare, il rapporto Istat uscito ieri mattina ci dice che l’economia va meglio ma la povertà ha raggiunto «livelli mai toccati negli ultimi dieci anni».
Rispetto al 2014, un anno già non buono a causa della crisi finanziaria, è cambiato il mondo del lavoro e questo si è tradotto in una riduzione della capacità dei salari di soddisfare i bisogni delle famiglie. Le retribuzioni non sono aumentate, a differenza di altri paesi, e sono state mangiate dall’inflazione e noi sappiamo ormai da tempo che questa colpisce in particolare i redditi bassi che sono concentrati sui bisogni essenziali che non si possono tagliare come cibo, bollette, affitti.
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https://ilmanifesto.it/saraceno-lavoratori-sempre-piu-poveri-e-senza-il-reddito-peggiorera
16 maggio. Niente più prigione e niente più catene, Salis va ai domiciliari
OLTRE LE SBARRE. L’antifascista resterà a Budapest con il braccialetto elettronico. La famiglia dovrà dare una cauzione da 41.000 euro. Il giudice: «Pericolo di fuga attenuato». Il padre: «Ilaria non è uscita dal pozzo». Le ipotesi per il rimpatrio
Mario Di Vito – ilmanifesto.it
Uscirà di prigione, Ilaria Salis. Ieri pomeriggio il tribunale di Budapest ha concesso all’antifascista italiana gli arresti domiciliari, sempre in Ungheria, «fino alla sentenza di primo grado». Dal 28 marzo, quando lo stesso tribunale ha detto no alla scarcerazione, a questo nuovo, clamoroso, pronunciamento non è in realtà cambiato nulla dal punto di vista giudiziario. L’unica vera novità riguarda la candidatura dell’imputata Salis alle europee con l’Alleanza Verdi Sinistra. Era il 18 aprile e così si è arrivati al massimo grado di politicizzazione di questa storia: l’esatto contrario del «silenzio» che secondo il governo italiano è prerogativa ineludibile di ogni intervento diplomatico. Ma in realtà è stato il rumore provocato dallo scandalo che ha portato Salis a ottenere i domiciliari. C’è anche dell’altro.
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16 maggio. Medio Oriente, Mattarella a La Sapienza: “A Gaza serve un immediato cessate il fuoco”
Il presidente della Repubblica ha risposto ai ragazzi del presidio ‘Free Palestina’ che gli avevano indirizzato una lettera
ROMA – “Una lettera che è stata pubblicata da alcune agenzie di stampa e su alcuni quotidiani mi ha sollecitato a non rinchiudermi, come è stata definita, la torre di avorio del Rettorato”. E vedendo un cartello che “sostanzialmente mi chiedeva cosa penso di quanto avviene a Gaza ed è quello che si registra in diversi atenei in questo momento. Non voglio lasciare questa domanda senza risposta. La condizione della questione della pace in Medio oriente, del diritto all’esistenza e alla sicurezza di Israele, dei diritti del popolo palestinese. E tra questi diritti quello di avere uno stato in cui riconoscersi. È una questione che la comunità internazionale avverte con grande preoccupazione e non da oggi. E non soltanto da quando l’assassinio di tante persone inermi ad opera di Hamas ha innescato una spirale di spaventosa violenza”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo a alla cerimonia per la ‘Giornata del laureato’ alla Sapienza, rispondendo ai ragazzi del presidio ‘Free Palestina’ che gli avevano indirizzato una lettera. “Quello che penso di quanto avviene a Gaza- aggiunge- l’ho detto pubblicamente e non in circostanze fortuite o informali, ma in occasioni pienamente significative, come nell’intervento che ho fatto 8 giorni fa” all’assemblea generale dell’Onu o “con la lettera che l’altro ieri ho inviato al presidente della Repubblica di Israele anche reiterando la richiesta di un immediato cessate il fuoco”.
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16 maggio 2024
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 813
RaiNews LIVE
Le gravi accuse di Kiev: civili imprigionati, usati come scudi umani, giustiziati sommariamente
Sarebbe accaduto nella zona di Vovchansk, al ridosso del confine della Russia, lungo il nuovo fronte aperto da Mosca negli ultimi giorni. Volodymyr Zelensky è a Kharkiv: “Non possiamo permetterci di perdere la città”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2024/05/putin-e-a-pechino-chiedera-piu-sostegno-a-xi-ac6d949e-78fd-4f32-b7ec-2347facd1d96.html
https://www.rainews.it/archivio/storie/crisirussia-ucraina
LeMonde LIVE
En direct, guerre en Ukraine : en quête de soutien, Vladimir Poutine rencontre Xi Jinping à Pékin
Quelques heures avant son départ, le président russe s’est félicité des avancées de son armée, qui a revendiqué la prise de plusieurs localités dans l’oblast de Kharkiv, où les forces de Moscou mènent une offensive depuis vendredi.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2024/05/16/en-direct-guerre-en-ukraine-en-quete-de-soutien-vladimir-poutine-rencontre-xi-jinping-a-pekin_6232695_3210.html
16 maggio. Commissione Ue: Italia avanti al buio su deficit e debito, procedura d’infrazione in vista
LE PREVISIONI ECONOMICHE DI PRIMAVERA. A novembre le richieste della Commissione Ue sull’aggiustamento di bilancio. Nel frattempo i dati su deficit e debito divergono con quelli di Roma perché non sono stati comunicati gli obiettivi di bilancio per il 2025 e gli anni successivi. E Bruxelles mancano anche quelli per considerare seriamente l’impatto delle privatizzazioni annunciate da Meloni & co.
Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it
Dovrebbero arrivare a novembre le richieste della Commissione Ue sull’aggiustamento di bilancio legato alla procedura per disavanzo eccessivo con il nuovo Patto di stabilità. Secondo i dati Eurostat 2023 sono undici i paesi, tra cui l’Italia, che superano il 3%, ma non è detto che la Commissione Ue apra per tutti la procedura. A settembre i governi presenteranno i loro piani pluriennali di spesa e poi – questa è la novità ancora da confermare – la Commissione presenterà le raccomandazioni con le traiettorie per i diversi paesi nel pacchetto di novembre. Su questo scenario, importante per il governo Meloni, si è soffermato ieri il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, presentando a Bruxelles le previsioni economiche di primavera. Sarà “una cosa concordata con i Paesi membri” ha detto Gentiloni. Come lo sarà, e cosa di preciso chiederà Bruxelles. è tutto da capire. Di mezzo di sono le elezioni europee, oltre che le procedure per ripristinare l’austerità in Europa. E tutti, a cominciare da Meloni, oggi credono nella possibilità di mutare la composizioni delle maggioranze per avere uno sconto sulla prossima legge di bilancio che si preannuncia molto dura.
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16 maggio. Salta il confronto tv tra Meloni e Schlein. La Rai: “Manca la maggioranza chiesta dall’Agcom”
In assenza della maggioranza richiesta dall’autorità per le garanzie nelle Comunicazioni – si legge nella nota – Viale Mazzini ritiene di non poter programmare alcun confronto
AGI – Salta confronto tv tra Giorgia Meloni e Elly Schlein e quello tra tutti i leader di partito in vista delle Europee. Lo comunica la Rai che, in una nota, fa sapere che “soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’autorità per le garanzie nelle Comunicazioni – si legge nella nota – la Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti. Il Servizio Pubblico continuerà a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della Par Condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità”, conclude la nota.
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https://www.agi.it/politica/news/2024-05-16/salta-confronto-tv-meloni-schlein-per-regole-agcom-26409754/
16 maggio. Il vittimismo della ministra e la “confusione” tra contestazione e censura
Tomaso Montanari – volerelaluna.it
«La guerra è pace», «la libertà è schiavitù», «l’ignoranza è forza»: ai tre slogan incisi sulla facciata del Ministero della Verità in 1984 di George Orwell (spaventosamente adatti a descrivere la situazione politico-culturale dell’Occidente del 2024), nell’Italia dei Fratelli d’Italia bisogna aggiungere «la contestazione è censura». È ora di rileggersi non solo i romanzi, ma anche i saggi di Orwell: per esempio quelli raccolti in Il potere e la parola (Piano B, 2021), alcuni dei quali mai prima pubblicati in italiano, tra cui l’attualissimo Che cos’è il fascismo.
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16 maggio. Quale sinistra per uscire dalla crisi? Sei questioni aperte
Franco Guaschino – volerelaluna.it
Lo scorso 10 marzo, nella sede rinnovata di Volere la Luna a Torino, si è svolto un incontro dal titolo “Quale sinistra per uscire dalla crisi?”, concentrato in particolare sulla presentazione dei libri I non rappresentati di Valentina Pazé e Le piazze vuote di Filippo Barbera. Nonostante gli interessanti interventi degli autori, insieme a quelli di Elisabetta Grande, Leonard Mazzone, Jacopo Rosatelli e Livio Pepino, è evidente che un tema di questa vastità e importanza non può essere affrontato e, meno che mai, risolto in un paio d’ore. Il dibattito, per proseguire in modo costruttivo, va alimentato con quesiti e proposte per inquadrare i ragionamenti. Proverò, qui di seguito, a suggerirne qualcuno.
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https://volerelaluna.it/che-fare/2024/05/16/quale-sinistra-per-uscire-dalla-crisi-sei-questioni-aperte/
16 maggio. Milano – Cortina 2026, Olimpiadi poco trasparenti. Parte il monitoraggio civico
I giochi olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026 costano 5,72 miliardi di euro. Ma è una stima a ribasso, visto che manca trasparenza su opere e infrastrutture. 20 associazioni lanciano la campagna di monitoraggio civico “Open Olympics 2026”
Un totale di 5,72 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi per la realizzazione dei Giochi e altri 4,12 miliardi per le opere connesse. È la spesa per la realizzazione dei XXV Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026 che 20 associazioni sono riuscite a mappare e raccogliere nel report presentato oggi a Pieve di Cadore (BL), in occasione del lancio della campagna di monitoraggio civico “Open Olympics 2026. Vogliamo i Giochi invernali Milano Cortina trasparenti, legali e rendicontabili”.
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16 maggio
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16 maggio. Lavoratori e donatori anonimi dei padroni
IL CASO ITALIA. L’accumulazione avanza, i profitti si espandono, eppure il «lavoro povero» si ripresenta di continuo, come una macchia incancellabile del capitalismo contemporaneo
Emiliano Brancaccio – ilmanifesto.it
Come su tutte le incresciose tare della moderna società capitalista, anche sul fenomeno dei cosiddetti «lavoratori poveri» la scienza economica offre due interpretazioni antagoniste. La dottrina liberista prevalente considera il caso del lavoro povero come un piccolo bug di sistema, un errore circoscritto e in fin dei conti rimediabile.
La circostanza che i famigerati salari di equilibrio si trovino al di sotto delle soglie minime di sussistenza è ritenuta un’aberrazione del tutto secondaria, che si situa ai margini del processo produttivo e che può essere risolta facilmente, magari con qualche ora in più di straordinario.
La chiave di lettura di Marx è diversa. L’immiserimento operaio, a suo avviso, rappresenta uno dei fondamentali pilastri che reggono il meccanismo capitalistico. Nella visione marxiana, l’accumulazione di ricchezza della classe dominante richiede, per forza di cose, accumulazione di miseria tra le file della classe lavoratrice. In questo senso Marx cita Mandeville: «In una nazione libera in cui non siano consentiti gli schiavi, la ricchezza più sicura consiste in una massa disponibile di poveri laboriosi». Un esercito di indigenti a buon mercato, in altre parole, è condizione necessaria per il funzionamento del sistema.
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Più lavoro povero, meno salari: è subito propaganda
16 maggio. Informazione in cerca di libertà
Davanti alla sede della Rai per protestare contro tutti i bavagli e per ribadire il ruolo del servizio pubblico. Landini: “Chi governa vuole affermare un unico punto di vista”
Daniele Diez – collettiva.it
“Qui oggi parliamo di libertà di informazione, del diritto dei cittadini, che tra l’altro pagano un canone, a un’informazione che racconti quello che davvero sta accadendo nel nostro Paese e che rappresenti sostanzialmente i bisogni delle persone. Al contrario, stiamo vedendo venire avanti una visione politica di chi pensa che stare al governo non sia a gestire e mediare tra i diversi interessi, ma comandare e affermare un unico punto di vista”. A dirlo, il segretario generale Cgil Maurizio Landini, intervenuto allo speakers’ corner organizzato da Usigrai di fronte alla sede Rai di viale Mazzini, in occasione dell’arrivo in Italia della missione europea Media Freedom Rapid Response.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/informazione-in-cerca-di-liberta-s5wb11oe
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In piazza per difendere la libertà di informazione
Libertà di stampa: Slc aderisce ad iniziativa 16 maggio davanti alla Rai
16 maggio. A Napoli per un welfare di tutti e per tutti
L’Istat certifica l’aumento della povertà, il governo smantella sanità, scuola, sostegno al reddito. La denuncia della Via Maestra, in piazza il 25 maggio
FOTO DI © REMO CASILLI/AG.SINTESI
Patrizia Pallara – collettiva.it
“Questo governo sta smantellando il welfare pubblico: sanità, scuola, sostegno al reddito. E questo accade mentre povertà e disuguaglianze in Italia crescono”. Andrea Morniroli, coordinatore del Forum disuguaglianze e diversità e del gruppo dedicato a questi temi della Via Maestra, punta il dito contro le politiche dell’esecutivo e rafforza i motivi che stanno portando oltre cento associazioni, tra cui la Cgil, a scendere in piazza a Napoli il 25 maggio per manifestare “Per un’Italia capace di futuro, per un’Europa giusta e solidale”.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/a-napoli-per-un-welfare-di-tutti-e-per-tutti-ozfyckei
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In Italia il record più triste: quello della povertà
16 maggio. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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La Pira: “La Pignone, la Galileo (…) la proprietà è un valore relativo. (…) Bruciare le lettere di licenziamento (…) Le Cure! Che devono essere
La Pira: “La Pignone, la Galileo (…) la proprietà è un valore relativo. (…) Bruciare le lettere di licenziamento (…) Le Cure! Che devono essere vendute per via dell’immobile. E dissi al proprietario: voi queste cose non le fate. La requisisco e la do gli operai (…) [e da lì ai grandi convegni sulla pace nel mondo] Perchè c’è un nesso!”
La Pira era un sindaco. La Pira era un sindaco della Democrazia Cristiana. Cosa e come matura quell’esperienza, complesso da dire in poche righe. Noi non ci mettiamo a predicare spirito cristiano, nè diventiamo democristiani a scoppio ritardato. Non è proprio il nostro. Ma voi?
Noi non idealizziamo e non semplifichiamo. Pur tuttavia, questa tradizione in città è forte, questa storia è sentita e ricordata. E di certo noi non la rappresentiamo tutta, non siamo le mille anime di Firenze e sinceramente non lo vogliamo nemmeno essere.
Ma voi, voi invece, esattamente chi siete?
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La Pira, Mattei e il salvataggio dei posti di lavoro del Pignone a Firenze
«Pronto, Mattei. Ciao, sono Giorgio La Pira.»
«Ciao. Dimmi, La Pira.»
«Senti, ti devo chiedere un favore. Qui, a Firenze, sta chiudendo il Pignone. Tante famiglie rischiano di finire in mezzo ad una strada. Per Firenze sarebbe una tragedia. Non potresti comparla tu quest’azienda?»
«La Pira, mi spiace, ma noi dell’Eni ci occupiamo di petrolio. Il Pignone è nel settore della meccanica, che ce ne faremmo noi? Sei un caro amico, ma no, credimi, non possiamo.»
«Mattei, tu comprerai il Pignone. Lo so, me l’ha detto lo Spirito Santo.»
«La Pira, tu sai che ho il massimo rispetto per lo Spirito Santo, ma davvero, non posso…»
L’Eni acquistò il Pignone, salvò tante famiglie, l’economia di Firenze e il Nuovo Pignone diventò un’eccellenza nel settore dell’impiantistica a livello internazionale.
Davide Gionco – scenarieconomici.it
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16 maggio. Di nuovo a Firenze. L’ex GKN parla a tuttз
A fianco del Collettivo di Fabbrica nella manifestazione nazionale del 18 maggio: “EX GKN: con tutta la dignità in corpo” [Franco Turigliatto]
A 5 anni anni dalla vendita della vecchia Fiat di Firenze, poi GKN, a un fondo finanziario internazionale e a 3 anni dalla chiusura della fabbrica da parte del nuovo padrone, il Collettivo di fabbrica, che in questi tre anni ha rifiutato le logiche della delocalizzazione, costruendo una grande mobilitazione che ha coinvolto settori amplissimi di lavoratrici e lavoratori e di movimenti sociali per difendere il posto di lavoro e il futuro di una comunità propone una nuova manifestazione nazionale il 18 maggio: “EX GKN: con tutta la dignità in corpo”.
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https://www.popoffquotidiano.it/2024/05/16/di-nuovo-a-firenze-lex-gkn-parla-a-tutt%d0%b7/
16 maggio. Ex Wärtsilä, Msc pronta a investire ma chiede il punto franco
TRIESTE. Da appianare parecchie divergenze con le organizzazioni sindacali su livelli stipendiali e integrativi, lo si saprà dopo il tavolo già convocato per il 28
Marinella Salvi – ilmanifesto.it
Per risolvere la crisi dovuta al disimpegno di Wärtsilä dalla produzione nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra (TS) occorre un intervento specifico del Governo. MSC, il gruppo dello shipping e della logistica di Gianluigi Aponte, ha fatto la sua proposta: rileverà l’impianto e riassorbirà i lavoratori con la prospettiva di costruire vagoni ferroviari per il trasporto merci, in un sito ideale vista la vicinanza con il Porto e le strutture di retrovia realizzate e in fieri. Da appianare parecchie divergenze con le organizzazioni sindacali su livelli stipendiali e integrativi – lo si saprà dopo il tavolo già convocato per il 28 – ma grosso sospiro di sollievo delle istituzioni locali dopo la grande preoccupazione per una crisi che comprometteva pesantemente la già poco florida realtà industriale triestina.
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https://ilmanifesto.it/ex-wartsila-msc-pronta-a-investire-ma-chiede-il-punto-franco/r/wF3BmNLfZ4jejsfIgqykEcedersi?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR0VcbVZ4IhWhnOBadS9qNl2SOswFpDO1UgQ7BH_tNdFbf55hC3jrbxwHr4_aem_Ab0Lovsm6BSYfNoLJguulev2nO5RuOmGMRCZwk9Fxx2W-ximTNWu-Q6sR9kb-Lf1ml3LiYbmjEotBr_FOL5yyxhB