La Via Maestra: 7 ottobre tutti in piazza a Roma
Cgil e oltre 100 associazioni lanciano la mobilitazione nazionale per l’attuazione della Costituzione. Per aderire: [email protected]
Una grande manifestazione nazionale a Roma per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare. È “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”, la mobilitazione lanciata da più di 100 associazioni e reti, che a loro volta raccolgono tantissime realtà della società civile, tra cui anche la Cgil, per sabato 7 ottobre nella capitale.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/08/04/news/la-via-maestra-insieme-per-la-costituzione-7-ottobre-cgil-appello-3298933/
La Via Maestra: i promotori e le adesioni (in aggiornamento)
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/08/04/news/promotori-adesioni-la-via-maestra-7-ottobre-3300340/
«Mentre giravo il film “Sacco e Vanzetti”, mi accorsi che una delle due guardie che stavano accanto a Gian Maria, piangeva. Fermai tutto e quella comparsa mi bisbigliò: “A dottò, me scusi, ma ‘sto Volontè me commuove davvero”».
Giuliano Montaldo
22 febbraio 1930 – 6 settembre 2023
Modena. Muore schiacciato dal trattore che si ribalta: tragedia a Concordia
Vittima un 67enne che stava guidando il mezzo agricolo in via Cappelletta Stoffi a Santa Caterina. Il decesso sul colpo
Modena, 20 settembre 2023 – Tragedia a Concordia sulla Secchia, a Santa Caterina, dove un uomo di 67 anni è morto a seguito di un incidente con un trattore agricolo.
Il mezzo lo ha schiacciato. La tragedia si è consumata martedì intorno alle 19.30. Stando alla ricostruzione dei fatti ad opera dei carabinieri intervenuti in via Cappelletta Stoffi, il trattore con rimorchio si è ribaltato a margine della carreggiata e il 67enne è rimasto schiacciato sotto al mezzo. Sul posto anche i sanitari del 118, ma per l’uomo non c’era più niente da fare.
https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/concordia-uomo-muore-schiacciato-dal-trattore-cefae8jp
20 settembre. L’Italia ripudia la guerra?
Una pace giusta e duratura per l’Ucraina al centro dell’incontro pubblico, a Roma, tra Maurizio Landini e Andrea Riccardi.
Maurizio Landini e Andrea Riccardi insieme per parlare di pace, una pace giusta e duratura di fronte al rischio che la guerra in Ucraina diventi la normalità. Il segretario generale della Cgil e il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, con la conduzione del giornalista e scrittore Marco Damilano, danno vita a un incontro pubblico nella Sala Benedetto XIII Via di San Gallicano a Roma (ore 10) per ribadire l’urgenza del cessate il fuoco e del negoziato come unica soluzione possibile per porre fine al conflitto. Il titolo L’Italia ripudia la guerra, come recita l’articolo 11 della nostra Costituzione.
Alla vigilia della Giornata internazionale della pace, indetta dalle Nazioni Unite, e della settimana internazionale di mobilitazione per la pace in Ucraina, si parlerà di un tema che, come si legge nel comunicato, è scivolato “tra le notizie di cronaca, mentre continuano le morti sul campo di battaglia e tra i civili, ma anche arruolamenti forzati e caccia a disertori, obiettori e contrari alla guerra, blocco del grano e fame nel mondo”.
Durante l’incontro si sottolineerà la differenza tra premesse e obiettivo. Le prime sono salvare le vite, far tacere le armi, riportare il conflitto dentro il perimetro della politica e della diplomazia, rimettere al centro il diritto internazionale e la comune appartenenza e adesione al sistema e alle regole delle Nazioni Unite. Il secondo è una pace giusta e duratura. Per ottenere risultati è però necessario “l’impegno politico di tutta la comunità internazionale e la ricomposizione delle relazioni e della fiducia tra le diverse parti coinvolte nel conflitto”.
L’incontro, in continuità con la piattaforma della coalizione di Europe for Peace, è quindi incentrato su uno dei temi che saranno protagonisti della manifestazione organizzata dalla Cgil per il prossimo 7 ottobre ‘La Via Maestra – Insieme per la Costituzione’. Nell’appello, sottoscritto da una serie di associazioni, si parla infatti di “una politica di pace intesa come ripudio della guerra e con la costruzione di un sistema di difesa integrato con la dimensione civile e nonviolenta”.
https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/2023/09/20/news/italia-ripudia-la-guerra-3407475/
20 settembre. Il Papa: l’Africa non è un suolo da saccheggiare. «Tacciano le armi»
Al termine della catechesi, dedicata a san Daniele Comboni, un pensiero per Giorgio Napolitano e un appello per la pace in Nagorno Karabakh e in Ucraina
“Un apostolo pieno di zelo per l’Africa”. Così Papa Francesco, riprendendo stamani il ciclo di catechesi “La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente” durante l’udienza generale in piazza San Pietro e incentrando la sua meditazione sul tema “San Daniele Comboni, apostolo per l’Africa e profeta della missione”.
“La schiavitù ‘cosifica’ l’uomo, il cui valore si riduce all’essere utile a qualcuno o a qualcosa – ha aggiunto il Pontefice riferendosi al contesto in cui viveva il santo -. Ma Gesù, Dio fatto uomo, ha elevato la dignità di ogni essere umano e ha smascherato la falsità della schiavitù”. E del male della schiavitù Comboni “prese consapevolezza”. “Capì, inoltre, che la schiavitù sociale si radica in una schiavitù più profonda, quella del cuore, quella del peccato, dalla quale il Signore ci libera. Da cristiani, dunque, siamo chiamati a combattere contro ogni forma di schiavitù”.
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https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-udienza-mercoledi-20-settembre
20 settembre. Dieci anni di fallimenti a Lampedusa
ANNALISA CAMILLI – INTERNAZIONALE.IT I turisti affollano via Roma, il corso principale di Lampedusa. Guardano le vetrine e si fermano a comprare souvenir, tartarughe di coccio e vestiti indiani. Fa un caldo torrido, nonostante sia settembre inoltrato e l’isola, più vicina alla Tunisia che alla Sicilia, è ancora nel pieno della stagione turistica.
Se non fosse per alcuni striscioni appesi davanti al comune, nessuno si accorgerebbe della situazione di crisi che il piccolo lembo di terra ha affrontato nell’ultima settimana: dodicimila arrivi di migranti, in particolare dalla Tunisia, l’hotspot sovraffollato, la mancanza di beni di prima necessità per i migranti e le proteste degli abitanti durante la visita ufficiale della presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il 17 settembre, che sull’isola hanno trascorso solo due ore.
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https://www.internazionale.it/essenziale/notizie/annalisa-camilli/2023/09/20/lampedusa-migranti-meloni
20 settembre. Migranti a Ventimiglia. Intervista al medico Carlo Pellegrino
SERGIO SINIGAGLIA – PRESSENZA.COM In questi mesi, come capita ancora di più nella stagione estiva, al centro dell’attenzione ci sono gli sbarchi a Lampedusa, di fronte ai quali il governo sta rispondendo con provvedimenti estremamente gravi, oltre la solita retorica, falsa e truffaldina, sull’“invasione”. Ma c’è un altro confine, di cui si sta parlando poco, dove da molto tempo esiste uno scenario pesantissimo, in cui i migranti vivono in condizioni indegne, sottoposti a soprusi e violenze. Le forze dell’associazionismo e del volontariato cercano di rispondere portando il loro sostegno alle centinaia di giovani provenienti da vari parti del mondo che gravitano a ridosso del confine francese, cercando di oltrepassarlo nei modi più disparati.
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https://www.pressenza.com/it/2023/09/migranti-a-ventimiglia-intervista-al-medico-carlo-pellegrino/
20 settembre. Rifondazione / UP: Conte cerchiobottista offende i valori democratici e le vittime dei naufragi
Non bastava la passerella della Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che sono state prima fischiate a Lampedusa e poi hanno preso provvedimenti, in merito all’arrivo di richiedenti asilo, in cui si uniscono propaganda xenofoba e cattiveria, inefficiacia e impraticabilità. Oggi va nell’Isola delle Pelagie il leader M5S che, per ritagliarsi uno spazio di visibilità si dichiara contrario tanto alle misure del governo quanto alle posizioni che favoriscono, secondo lui “l’immigrazione incontrollata” del Pd. Forse Conte dovrebbe ripassare un po’ di storia recente, ricordare la continuità, se non di stile di certo nella prassi, fra le politiche migratorie volute dal Pd, dai due governi che ha guidato e da quello di Draghi. Forse dovrebbe farsi consigliare, prima di rilasciare dichiarazioni incompatibili con quel “mondo progressista” di cui dichiara di sentirsi parte.
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http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=54483
20 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 574
RaiNews LIVE
Guterres condanna Mosca. Sfida Zelensky-Lavrov dalle 17. Stanotte il discorso di Giorgia Meloni
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/onu-nazioni-unite-assemblea-generale-guterres-biden-zelensky-lula-meloni-new-york-981c1f12-0ee6-4814-8ba4-d2e620763365.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Volodymyr Zelensky va s’exprimer pour la première fois au Conseil de sécurité de l’ONU
Le président ukrainien va s’adresser en personne au Conseil de sécurité des Nations unies, au sein duquel la Russie est un membre permanent. Dans son pays, à Koupiansk, un bombardement a fait huit morts mercredi.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/20/guerre-en-ukraine-en-direct-volodymyr-zelensky-va-s-exprimer-pour-la-premiere-fois-au-conseil-de-securite-de-l-onu_6190105_3210.html
20 settembre. Pace, terra, dignità
https://transform-italia.it/pace-terra-dignita
Noi sottoscritti, amanti della pace e più ancora della vita, sgomenti per gli sviluppi incontrollati della guerra d’Ucraina e per l’istigazione da parte dei governi a perpetuarla ed estenderla, sentiamo l’urgenza di un impegno personale e intendiamo riunirci in una pubblica Assemblea il 30 Settembre prossimo a Roma per promuovere un’azione responsabile volta ad invertire il corso delle cose presenti, istituire la pace e ristabilire le condizioni di un sereno futuro.
Rivolgiamo perciò un appello: ai pacifici, alle donne e agli uomini di buona volontà, ai resistenti perché nessun volto sia oltraggiato e la dignità sia riconosciuta a tutti gli esseri viventi, agli eredi di milioni di uomini e donne che hanno lottato per il lavoro, per l’emancipazione e per la libertà dal dominio pubblico e privato, a quanti si ribellano al sacrificio degli uni per il tornaconto degli altri, ai giovani che abbiamo perduto, a cui non abbiamo saputo garantire il futuro.
Ai credenti e ai non credenti, agli organizzati e ai disorganizzati, ai militanti di tutti i partiti, agli elettori di tutte le liste, agli assenti dalle urne e a quelli di deluse speranze, a quanti godono di buona fama e a chi soffre di una cattiva reputazione, agli inclusi e agli scartati (…)
(…) Per promuovere l’Assemblea del 30 settembre a Roma chiediamo a tutti di firmare questo appello continuando a camminare insieme.
Raniero La Valle e Michele Santoro
𝐈𝐧𝐯𝐢𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐢𝐥 𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨@𝐠𝐦𝐚𝐢𝐥.𝐜𝐨𝐦 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐠𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐞 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐬𝐜𝐢𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐭𝐨 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐏𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚̀.
20 settembre. Cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh: c’è l’accordo tra Azerbaigian e separatisti, domani al via i negoziati
L’intesa raggiunta dalle parti prevede “il ritiro delle restanti unità militari delle Forze armate armene”
AGENZIA NOVA – Le autorità dell’Artsakh (autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh) e l’Azerbaigian hanno raggiunto un accordo sulla completa cessazione di fuoco a partire dalle 13:00 (le 12:00 in Italia). Come hanno affermato le autorità di Stepanakert riprese dal portale “Armenia News”, l’accordo è stato raggiunto “con la mediazione del comando delle forze di pace russe” dislocate nella regione in seguito al conflitto del 2020. Inoltre, l’accordo prevede “il ritiro delle restanti unità militari delle Forze armate armene dalla zona di dispiegamento del contingente delle forze di peacekeeping russe” e “lo scioglimento e il completo disarmo delle formazioni armate dell’esercito di difesa del Nagorno-Karabakh”. Infine, “l’esercito di difesa del Nagorno-Karabakh” dovrà ritirare le attrezzature pesanti e gli armamenti dalla regione “al fine di smaltirle il prima possibile”.
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https://www.agenzianova.com/news/cessate-il-fuoco-in-nagorno-karabakh-ce-laccordo-tra-azerbaigian-e-separatisti-domani-al-via-i-negoziati/
Trent’anni di conflitti nel Nagorno Karabakh
1991 Il 2 settembre, dopo tre anni e mezzo di tensioni, violenze e scontri tra armeni e azeri, la regione del Nagorno Karabakh, a maggioranza armena ma in territorio azero, annuncia la secessione dall’Azerbaigian, diventato indipendente due giorni prima. Nasce la repubblica dell’Artsakh, non riconosciuta dalla comunità internazionale e governata dalla comunità etnica armena. Il 26 novembre l’Azerbaigian annulla il regime di autonomia per la regione. È l’inizio della fase più intensa del conflitto per il controllo del Nagorno Karabakh, conosciuto come guerra del Nagorno Karabakh.
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https://www.internazionale.it/notizie/2023/09/20/trent-anni-di-conflitti-nel-nagorno
20 settembre. Christian Greco, la destra va all’attacco
Il direttore del Museo Egizio, che ha trasformato il luogo che guida in una eccellenza internazionale, preso di mira dall’assessore al Welfare della Regione Piemonte Maurizio Marrone (FdI). Lo difende il Cda e anche una lettera di 92 studiosi – tra le firme principali quella di Tarek Tawfik, presidente dell’associazione degli egittologi
VALENTINA PORCHEDDU – ILMANIFESTO.IT A quasi due anni dagli esordi del progetto, l’Archivio storico fotografico digitale del Museo Egizio di Torino si arricchisce di una parte delle collezioni fotografiche dell’Archivio di Stato di Torino, del Museo di antropologia ed etnografia dell’Università di Torino e del Centro di egittologia Francesco Ballerini di Como.
L’acquisizione di un migliaio di scatti di inizi Novecento che documentano l’attività di scavo archeologico del Museo in Egitto ha l’obiettivo di sistematizzare e raccogliere in un unico spazio online accessibile gratuitamente tutti i documenti storici e i materiali fotografici che riguardano il Museo Egizio, che si appresta a celebrare il bicentenario della nascita (1824-2024).
LA NOTIZIA di ieri doveva essere questa ma mentre il direttore del Museo Egizio Christian Greco dichiarava che «grazie alla ricerca di archivio si riesce a ricomporre il contesto di origine da cui i reperti sono stati separati» e che «i musei non sono semplici custodi del passato, ma laboratori di innovazione che cercano di fornire sempre nuove risposte e costruiscono una memoria collettiva», sui media rimbalzava un’intervista del Corriere Torino all’assessore al Welfare della Regione Piemonte Maurizio Marrone (FdI), il quale asserisce che non riconfermerebbe Greco per un secondo mandato in quanto – pur riconoscendogli doti manageriali non comuni – esistono per quel ruolo «figure potenzialmente più qualificate», già «penalizzate» dal Cda del Museo Egizio.
Nelle affermazioni di Marrone si coglie il riferimento alle dimissioni, nel 2021, dell’egittologo Francesco Tiradritti, la cui nomina nel Cda del Museo Egizio, sostenuta dalla giunta regionale di centrodestra, era stata respinta dagli altri soci (Mic, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt) della Fondazione Museo delle antichità egizie.
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https://ilmanifesto.it/christian-greco-la-destra-va-allattacco
20 settembre. Acerbo: Inizia domani, nel segno dell’antifascismo, la festa nazionale di Rifondazione Comunista a Bologna
“Si apre domani, al Parco M.Cevenini di Borgo Panigale (Bologna) la nostra festa nazionale. La nostra 4 giorni di dibattiti, socialità, cultura e spettacoli, si apre nel segno dell’antifascismo e della memoria” dichiara Maurizio Acerbo, Segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. “Avremo l’onore di avere fra gli ospiti, Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna, Carlo Ghezzi, vice presidente dell’ANPI e di Ascanio Celestini, con cui ci incontreremo in un dibattito a partire dalle ore 17.00. Il pomeriggio proseguirà con un incontro con Enrico Calamai, considerato lo “Schindler italiano”, perché in qualità di Console riuscì a salvare la vita di centinaia di oppositori, prima in Cile e poi in Argentina, nel cinquantesimo anniversario del colpo di stato di Pinochet diretto dagli Usa e dell’assassinio di Salvador Allende, Victor Jara, Pablo Neruda e migliaia di altri militanti socialisti e comunisti. La serata si concluderà con lo splendido spettacolo “Radio clandestina” di e con Ascanio Celestini, incentrato sui fatti di Via Rasella e sul massacro delle Fosse Ardeatine. Con l’occasione ricordo che la petizione da noi lanciata per chiedere le dimissioni da Presidente del Senato di Ignazio Benito La Russa, dopo le sue dichiarazioni tese ad infangare la resistenza e frutto di un revisionismo storico che erge a verità le menzogne, ha raggiunto le 110 mila firme di cittadine e cittadini che non dimenticano. Ma la nostra festa sarà anche un’occasione per mangiare bene e ritrovarci in un clima conviviale”.
Il programma della festa: https://festa2023.rifondazione.info/
Matera celebra 80 anni dalla resistenza contro i nazi-fascisti: inizia la due giorni commemorativa
20 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Monastir, Cagliari. Stranieri reclutati nel centro di accoglienza e sfruttati a 5 euro l’ora nei campi: 5 arresti
I fermati, ogni mattina, prelevavano dal CAS gli stranieri e li portavano a lavorare in alcune aziende agricole della provincia, che li sottopagavano. A volte i lavoratori dovevano provvedere anche a procurarsi i pasti per la giornata
Guadagnavano in media 5 euro l’ora per lavorare dalle 8 alle 10 ore al giorno in almeno 12 aziende agricole dell’hinterland di Cagliari: raccoglievano carciofi e altri ortaggi in piccoli appezzamenti di terra, ma venivano impiegati anche nei vigneti nelle operazione più umili e più faticose. A volte dovevano provvedere anche a procurarsi i pasti per la giornata.
Sono oltre 50 i migranti, reclutati nel centro di accoglienza straordinaria (C.A.S.) di Monastir (Cagliari) e sfruttutati nelle campagne dall’organizzazione criminale smantellata, questa mattina all’alba, dalla Squadra Mobile del capoluogo sardo. Gli agenti hanno eseguito cinque fermi a carico di altrettanti cittadini pakistani, residenti a Cagliari, tutti con permesso di soggiorno. Sono indagati per aver costituito e organizzato un’associazione a delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro nero, con violazione dei contratti nazionali e delle norme sulla sicurezza del lavoro.
continuazione e video in
https://www.rainews.it/articoli/2023/09/stranieri-reclutati-nel-centro-di-accoglienza-e-sfruttati-nei-campi-a-5-euro-lora-5-arresti-5bad9d23-9570-4341-9af7-57c2b038b3df.html
20 settembre. L’altra Milano
Sul piazzale della Camera del Lavoro la tre giorni di incontri e dibattiti in avvicinamento a ‘La via maestra’ del 7 ottobre
Al via ‘L’altra Milano’, la tre giorni di eventi aperta al pubblico che si tiene sul piazzale della Camera del Lavoro del capoluogo lombardo dal 20 al 22 settembre.
Uno spazio di dibattiti e socialità dedicati ai temi dell’abitare, del reddito e dell’inclusione che si inserisce a pieno titolo nell’impegno che la Cgil sta promuovendo “nella campagna di assemblee e mobilitazione che il sindacato e le sue categorie stanno facendo vivere nei luoghi di lavoro e nel territorio” in vista della manifestazione del prossimo 7 ottobre, ‘La via maestra’, a sostegno dei valori e dei principi della nostra bella Carta costituzionale.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/20/news/altra-milano-3410668/
20 settembre. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Firmato protocollo tra la cooperativa Gff e un gruppo di investitori istituzionali che mette a disposizione potenzialmente 6 milioni di euro al piano industriale
Il Protocollo è stato fatto visionare e presentato alla Regione Toscana
Ai 6 milioni di euro, si sommerà la capitalizzazione autonoma della cooperativa: un obiettivo minimo di 500.000 euro.
Avanti quindi con la campagna 100 per 10.000, di azionariato popolare: obiettivo un milione di euro. Perché il controllo sociale si deve sommare a quello operaio
La cifra è parziale rispetto al fabbisogno complessivo ma toglie alibi a chiunque. Chiediamo incontro immediato al Ministero del Made in Italy, assente da mesi
La reindustrializzazione dal basso è una certezza, l’obiettivo è fare a Campi Bisenzio un polo delle rinnovabili e della mobilità leggera, uno degli esperimenti produttivi e sociali più avanzati d’Europa
Tutto questo fatto da operai senza stipendio, a guardia della dignità di un territorio.
Che ogni lavoratore, lavoratrice, abitante di Firenze, provincia e non solo, si stringa attorno a questo piccolo miracolo sociale.
Il nostro tempo sta scadendo.
O spicchiamo il volo o cadiamo.
Faranno di tutto per fermarci. Qf si prepara a giorni, se non ad ore, a fare di tutto per impedire il processo di reindustrializzazione, arrivando anche ai licenziamenti, pur di affossare ogni ipotesi di ripartenza
#insorgiamo
Per saperne di più
Ex Gkn, al via l’azionariato popolare per la reindustrializzazione: la campagna ‘100 per 10.000’
Ex Gkn, nasce Gff: la cooperativa di lavoratori per la reindustrializzazione dal basso dello stabilimento
Ex Gkn, due anni dai licenziamenti: al via gli eventi. In 200 all’assemblea dei movimenti climatici
Ex Gkn, primo passaggio per la reindustralizzazione dell’area. Finita l’azione sulla Torre di San Niccolò
Ex Gkn, continua la lotta sulla torre di San Niccolò. Presidio davanti a Palazzo Vecchio
Ex Gkn, continua la protesta: ‘L’azione sulla torre finisce come e quando decidiamo’
Ex Gkn, i lavoratori restano sulla torre di San Niccolò. Corteo per le strade del centro
Ex Gkn, un’altra notte sulla torre di San Niccolò. Convocata un’assemblea
Ex Gkn, notte sulla torre di San Niccolò. Continua la protesta dei lavoratori: ‘Pagare gli stipendi’
Ex Gkn, il Collettivo di Fabbrica in cima alla torre di San Niccolò: ‘Otto mesi senza stipendio’
Ex Gkn, i lavoratori non hanno ancora ricevuto un euro dalla cassa integrazione
Ex Gkn, concessa la cassa di integrazione straordinaria. Rsu: ‘Ma è l’unica buona notizia’
Ex Gkn, Qf perde il ricorso: dovrà pagare gli stipendi arretrati
Ex Gkn, di nuovo in piazza: corteo nazionale da Novoli. ‘La mobilitazione è per tutti e di tutti’
Gkn for future: parte la campagna di crowdfunding per la reindustrializzazione dal basso
Ex Gkn, annunciata messa in liquidazione di Qf. I lavoratori: ‘Schiaffo a un intero territorio’
20 settembre. Sud in credito, la due giorni napoletana di Fisac e Cgil
“Sud in Credito. Un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno”. È il titolo dell’iniziativa promossa dalla Fisac e dalla Cgil nazionale in programma a Napoli giovedì 28 e venerdì 29 settembre presso l’Hotel Ramada in via Galileo Ferraris 40. Una due giorni per riflettere e avanzare proposte concrete, in vista della manifestazione del 7 ottobre ‘La Via Maestra – Insieme per la Costituzione’, sulla necessità di insediare poli specialistici, da parte dei grandi gruppi del credito e delle assicurazioni, nelle regioni meridionali, all’interno di una strategia precisa di politica industriale.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/20/news/sud_in_credito_la_due_giorni_napoletana_di_fisac_e_cgil-3410762/
Servizi museali e biglietteria, l’occupazione è sempre più incerta
Il prossimo 30 settembre incroceranno le braccia le centinaia di lavoratrici e lavoratori impiegati negli appalti dei servizi museali e di biglietteria di tutto il territorio nazionale. Lo sciopero sarà articolato per l’intero turno di lavoro con la realizzazione di presidi locali. Alla base della mobilitazione, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, le prospettive occupazionali sempre più incerte: lo spacchettamento degli appalti e la vaga prospettiva di internalizzazione che hanno interessato, lo scorso anno, il Parco Archeologico del Colosseo e il Parco Archeologico di Paestum e Velia.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/20/news/musei-servizi-biglietterie-sciopero-30-settembre-filcams-cgil-3411394/
20 settembre. Forlì, la Flai dona 45mila euro per la rinascita del Parco Balducci dei Romiti
Giovanni Mininni: “Solidarietà è una bellissima parola ma deve anche trasformarsi in atto concreto, con questa donazione abbiamo provato a farlo”
SARA MAZZOLA – COLLETTIVA.IT La Flai Cgil nazionale, categoria che rappresenta i lavoratori e le lavoratrici del settore agroindustriale, ha donato 45mila euro per la rinascita del Parco Balducci dei Romiti di Forlì, devastato dall’alluvione. “Con questa donazione vogliamo contribuire alla ripartenza del quartiere Romiti fortemente colpito dal disastro dell’alluvione – ha spiegato Giovanni Mininni, segretario generale Flai -. Solidarietà è una bellissima parola ma deve anche trasformarsi in atto concreto, con questa donazione abbiamo provato a farlo”.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/20/news/alluvione-solidarieta_-forli_-parco-flai-cgil-3408242/
19 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 573
RaiNews LIVE
Missili e droni sull’Ucraina, a fuoco un edificio a Leopoli. Kiev: abbattuti 27 Shahed russi su 30
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/missili-e-droni-sullucraina-a-fuoco-un-edificio-a-leopoli-linvasione-russa-giorno-573-8e12519a-a9d3-4706-88a3-f54d66822e70.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine : devant l’Assemblée générale des Nations unies, Volodymyr Zelensky accuse la Russie de « génocide » et propose d’organiser un sommet mondial de la paix
Les Nations unies doivent « se dresser contre l’agression délibérée » de l’Ukraine, a déclaré plus tôt le président américain, Joe Biden, à l’Assemblée générale de l’ONU.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/19/guerre-en-ukraine-en-direct-zelensky-attendu-a-l-onu-la-ville-de-lviv-attaquee-par-des-drones_6189963_3210.html
Mauro Zani/Facebook
KostjantynivkaLa strage russa l’hanno fatta gli Ucraini con un loro missile.
Dice il New York Times.
Sembrava strano che i russi avessero interesse e volontà a colpire i civili in un mercato.
Ma l’uomo di Kiev aveva decretato la sua verità, subito presa per buona da tutto l’occidente.
Quest’uomo è pronto a tutto, ma proprio a tutto, per questo ha mentito sapendo di mentire sputando sulla memoria delle vittime.
E adesso va all’ONU a chiarire che si può negoziare non appena lui avrà vinto contro il novello Hitler.
E sarà standing ovation.
19 settembre. Internazionale.it – Intanto nel mondo
Canada-India
Il 18 settembre il governo canadese ha espulso un diplomatico indiano affermando che le autorità di New Delhi sarebbero coinvolte nell’omicidio di un leader sikh, Hardeep Singh Nijjar, avvenuto nel giugno scorso nell’ovest del Canada. In un discorso al parlamento di Ottawa, il premier Justin Trudeau ha parlato di “violazione inaccettabile della sovranità canadese”. Il governo indiano ha definito assurde le accuse ed espulso un diplomatico canadese per ritorsione.
Iran-Stati Uniti
I governi di Iran e Stati Uniti il 18 settembre hanno autorizzato uno scambio di prigionieri. Teheran ha scarcerato cinque cittadini statunitensi, che sono stati trasferiti a Doha, in Qatar, e poi negli Stati Uniti. Anche cinque cittadini iraniani detenuti negli Stati Uniti hanno beneficiato di un provvedimento di clemenza. Il via libera allo scambio è arrivato dopo il trasferimento dalla Corea del Sud al Qatar di sei miliardi di dollari di fondi iraniani sbloccati su richiesta di Washington.
Ucraina
Il 18 settembre la ministra dell’economia ucraina Julija Svyrydenko ha annunciato che il governo ha presentato ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro tre paesi dell’Unione europea – Polonia, Slovacchia e Ungheria – accusati di aver prorogato l’embargo sulle importazioni di cereali dall’Ucraina nonostante la revoca decisa dalla Commissione europea. Romania e Bulgaria hanno invece accettato di mettere fine all’embargo.
Svizzera-Bielorussia
Si apre il 19 settembre a San Gallo, in Svizzera, il processo al bielorusso Jurij Garavskij, ex agente di un reparto d’élite della polizia bielorussa, coinvolto nella scomparsa di tre oppositori del presidente Aleksandr Lukašenko nel 1999. Garavskij era fuggito dalla Bielorussia nel 2018 chiedendo asilo politico in Svizzera.
Etiopia
Secondo un rapporto commissionato dal consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite e presentato il 18 settembre, crimini di guerra e contro l’umanità continuano a essere commessi in varie zone del paese nonostante l’accordo di pace che dieci mesi fa ha messo fine al conflitto nella regione settentrionale del Tigrai. Le violenze sono particolarmente gravi nella regione degli Amara, ma sono diffuse anche e in quella di Oromia e altrove.
Giappone
In base ad alcuni dati presentati dal governo il 17 settembre, per la prima volta più del 10 per cento degli abitanti del paese ha più di ottant’anni. Il 29,1 per cento della popolazione ha più di sessantacinque anni, il dato più alto del mondo (seguono l’Italia con il 24,5 per cento e la Finlandia con il 23,6 per cento).
https://www.internazionale.it/notizie/2023/09/19/notizie-mondo-19-settembre-2023
19 settembre. Pandemia Coronavirus e campagna vaccinale
FONDAZIONE GIMBE – Da febbraio 2020 abbiamo alimentato con costanza e tempestività la Dataroom GIMBE con i dati ufficiali del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale. Pubblichiamo pochi e semplici grafici per consentirvi di comprendere immediatamente l’andamento della pandemia in Italia e abbiamo dedicato un’intera sezione del sito al monitoraggio della campagna vaccinale.
Anche con la fine dello stato di emergenza sanitaria non viene meno il nostro impegno di aggiornarvi sul monitoraggio della pandemia e della campagna vaccinale e garantiamo che questo sito sarà sempre accessibile come repository di dati, normative, evidenze sul COVID-19.
Marco Mosti, Responsabile Dataroom GIMBE COVID-19
Il monitoraggio:
https://coronavirus.gimbe.org/emergenza-coronavirus-italia.it-IT.html
19 settembre. Stop alle lezioni dell’Anpi nelle scuole, Valditara: “Non hanno il monopolio della Resistenza”
DIRE – Il ministro dell’Istruzione fa chiarezza sul mancato rinnovo della convenzione, in scadenza nei prossimi giorni, fra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e ANPI, che sta facendo molto discutere.. “Si rilassino i professionisti della polemica politica. I valori dell’antifascismo sono anche i miei e la Resistenza è un valore prezioso. Il Ministero è impegnato a costruire una convenzione che coinvolga tutte le associazioni partigiane, perché la Resistenza non è monopolio dell’ANPI e i valori resistenziali devono essere patrimonio di tutti. Per essere ancora più espliciti la Resistenza non l’hanno fatta solo i comunisti, ma anche i cattolici, i liberali, gli azionisti e perfino i monarchici. Dunque, ci sarà una convenzione per far conoscere l’importanza della Resistenza nelle scuole, ma con tutte le associazioni partigiane e non con una soltanto”, ha dichiarato Valditara.
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https://www.dire.it/19-09-2023/955258-stop-lezioni-anpi-scuola-valditara-non-hanno-monopolio/
19 settembre. Rifondazione: Dal Ministro Valditara provocazione contro l’ANPI. “La nostra festa nel segno dell’antifascismo”
Il ministro dell’Istruzione e del “merito” ha risposto con una provocazione alla richiesta di rinnovo dell’accordo sottoscritto con l’ANPI dai predecessori per i progetti scolastici di insegnamento dei valori della nostra Resistenza. Se voleva davvero allargare l’accordo alle altre associazioni antifasciste avrebbe potuto per tempo proporlo all’ANPI che certo sarebbe stato favorevole. La realtà è che Valditara si è reso conto di aver esagerato e ora usa questa scusa per giustificare il suo silenzio. Nel proliferare istituzionale di un inaccettabile revisionismo storico, la presenza dell’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia, nella sua piena autonomia dalle forze politiche, rappresenta un baluardo fondamentale per la difesa della democrazia, il cui ruolo è, in un contesto di guerra e di pericolosi rigurgiti nazionalisti, insostituibile. Ci auguriamo che la firma al rinnovo dell’accordo che, ricordiamo, non costa un euro alla collettività, venga apportata prima della scadenza del progetto, ovvero giovedì 21 settembre.
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http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=54479
19 settembre. Gli attivisti per la sicurezza stradale vogliono bloccare le strade di Milano
FABIO FIMIANI – RADIOPOPOLARE.IT L’attualità degli incidenti e della vittime della strada non è mancata neppure nelle ore di organizzazione della protesta: alle 11 di ieri mattina una donna di 75 anni è morta mentre attraversa sulle strisce pedonali al quartiere Adriano, agganciata dalla parte finale di un mezzo della raccolta rifiuti, e trascinata per una cinquantina metri prima che l’autista se ne accorgesse.
Due ore e mezzo prima, a Rogoredo, alle 8 e 30, una ciclista di 65 anni è stata colpita dalla coda di un autobus, quindi soccorsa e portata in ospedale in codice giallo.
Sul mezzo è rimasta contusa anche un’altra donna per la brusca frenata, ed è stata trasportata al Policlinico di San Donato in codice verde.
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https://www.radiopopolare.it/gli-attivisti-di-rete-per-la-sicurezza-stradale-bloccano-le-strade-di-milano/
19 settembre. Trump sta coi padroni
Il giochetto populista dell’ex presidente Usa si smonta subito di fronte allo sciopero dei lavoratori del settore automobilistico di questi giorni: non riesce a prendere posizione a favore dei diritti
PAUL PRESCOD – JACOBINITALIA.IT L’ex presidente Donald Trump ha un’opinione sullo sciopero della United Auto Workers (Uaw) contro le Tre Grandi case automobilistiche iniziato venerdì scorso a mezzanotte. Sicuramente il sedicente populista, il cui brand elettorale ha la pretesa di difendere i lavoratori manifatturieri statunitensi, esprime pieno sostegno ai sindacati, giusto? Riprova.
Trump considera la lotta economica dei lavoratori contro i giganti aziendali Ford, General Motors e Stellantis come una scaramuccia partigiana, accostando la Uaw a Joe Biden. In una dichiarazione rilasciata alla fine del mese scorso, Trump si è scagliato contro la leadership della Uaw, affermando: «I lavoratori del settore automobilistico vengono completamente derubati dal disonesto Joe Biden e anche dalla loro orrenda leadership. Perché queste persone stanno permettendo al nostro paese di realizzare veicoli elettrici che pochissime persone vogliono».
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https://jacobinitalia.it/trump-sta-coi-padroni/
19 settembre. È morto il filosofo Gianni Vattimo
È morto nella serata a Torino il filosofo Gianni Vattimo. Aveva 87 anni. Lo studioso ha passato le ultime ore ricoverato in ospedale a Rivoli, dopo che le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni. Dal 2008 era docente emerito di Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove aveva insegnato dal 1964.
Nato a Torino il 4 gennaio 1936, Vattimo fu allievo di Luigi Pareyson e tra le sue principali fonti di ispirazioni vi furono Jacques Maritain, Emmanuel Mounier e Georges Bernanos. La filosofia ermeneutica di Vattimo, antifondazionalista tuttavia non relativistica, fu riassunta nello slogan di successo “pensiero debole” e trovava il nucleo ispirativo più significativo nel cristianesimo, il cui Dio si incarna nell’uomo, si fa debole per offrire un messaggio di verità e carità. Dal cristianesimo, frutto di una fede giovanile via via sempre più ripresa e ravvivata nella matura età, trasse le domande esistenziali della sua ricerca filosofica e, se non le risposte ultime, i significati persuasivi e gli interrogativi che arricchivano il suo pensare. Benché negli anni Ottanta qualsiasi riferimento diretto al cristianesimo resti pressoché assente dai suoi scritti, nel 1996, con il libretto-confessione Credere di credere, Vattimo esplicitamente fece professione di fede cristiana, indicandone nella kénosis, nell’incarnazione di Dio, il messaggio principale.
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https://www.avvenire.it/agora/pagine/e-morto-il-filosofo-gianni-vattimo
19 settembre. Nessuno tocchi il direttore dell’Egizio: «Non faccio politica, pensiamo al Museo»
Anche il Cda del Museo fa quadrato intorno Christian Greco: «Grazie a lui il Museo è un’eccellenza mondiale»
«Citando Pindaro: la nostra vita è più breve del battito d’ali di una mosca». Non si scompone, il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, di fronte agli affondi dell’assessore regionale Maurizio Marrone, che ha fatto sapere nei giorni scorsi di non gradire particolarmente una sua eventuale riconferma alla guida dell’Egizio. «Lavoro al servizio del Museo» spiega Greco a margine della conferenza stampa di presentazione degli Archivi Fotografici Riuniti. E non perde il sorriso che lo contraddistingue.
«Tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Il Museo sta per celebrare 200 anni di storia e il nostro operato, di fronte ad oggetti che hanno migliaia di anni di storia non conta nulla» aggiunge Greco. Nel frattempo il Cda del Museo fa quadrato intorno al suo direttore. Anche l’assessore comunale alla Cultura Rosanna Purchia sguaina la spada per difendere il direttore dell’Egizio. «Non mi risulta spetti a lui decidere in merito al direttore del Museo Egizio» commenta, riferendosi all’assessore Marrone. «Sono certa che abbia parlato a titolo personale – aggiunge -. Greco non potrebbe lavorare meglio, concentriamoci sull’anniversario del Museo»
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https://torinocronaca.it/news/torino/305566/greco-si-difende-da-marrone-io-non-faccio-politica-pensiamo-ai-200-anni-dell-egizio.html
19 settembre. Wokismo e antiwokismo nella politica contemporanea
RINO GENOVESE – TERZOGIORNALE.IT Non v’è dubbio: da molti anni la politica, soprattutto la politica di sinistra (che è quella che ci interessa in questo contesto), ha smarrito le proprie coordinate di riferimento in senso ideologico, e l’ha fatto accentuando il proprio carattere, diciamo così, moralistico. Il wokismo di provenienza statunitense, per esempio (è il caso di ricordare che il termine viene dall’inglese woke, che significa “stare svegli”, “stare all’erta”), collegabile anche alla cancel culture (che sarebbe la tendenza a censurare nella storia occidentale tutto ciò che sia stato esaltazione dell’oppressione), è un modo di fare politica che non si pone la questione del potere, o più semplicemente del governo, ma intende denunciare le diseguaglianze e i razzismi sulla base dell’“oltraggio morale” che essi provocano in chi si trova a doverli sopportare. Se un nero è trucidato durante un’operazione di polizia, ciò conduce a delle manifestazioni di protesta o a delle sommosse (come di recente è accaduto anche in Francia), che non mirano però a confrontarsi con quella che sarebbe l’“autonomia del politico” (a cui il nostro amico Massimo Ilardi appare ancora legato: vedi qui).
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https://www.terzogiornale.it/2023/09/19/wokismo-e-antiwokismo-nella-politica-contemporanea/
19 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
19 SETTEMBRE. Chiudono in media tre filiali al giorno. Così le banche perdono il territorio
Analisi di First Cisl: la desertificazione bancaria avanza. Il segretario Colombani: «Il digitale esclude gli anziani». Valentii (Censis): «Il sistema non è pronto alla crisi della globalizzazione»
Gli italiani si stanno abituando alla scomparsa delle filiali delle banche. Spesso, dopo brevi ristrutturazioni, al posto degli sportelli appaiono insegne dedicate a bisogni più immediati rispetto all’attività di credito: pizzerie al taglio (magari poke, nelle città più moderne), centri per la cura delle unghie, negozi di sigarette elettroniche. Il ritmo di questa trasformazione è impressionante: solo tra gennaio e giugno di quest’anno hanno chiuso 593 filiali, cioè una media tre sportelli al giorno, compresi i sabati e le domeniche. Tra il 2012 e il 2022 il numero di sportelli è sceso da quasi 33mila a circa 21mila, con una perdita netta di 12mila filiali. Con il risultato che oggi in Italia ci sono 4,3 milioni di persone e 249mila imprese che risiedono in Comuni in cui non c’è nemmeno una banca, mentre 6 milioni di persone e 387mila imprese stanno in Comuni con un solo sportello. È in corso un’impressionante “desertificazione bancaria”, come ha riconosciuto anche Sergio Mattarella lo scorso luglio intervenendo all’assemblea di Federcasse. In quell’occasione il presidente della Repubblica ha riconosciuto alle banche di credito cooperativo la loro capacità di rimanere sui territori, soprattutto al Sud e in quelle “aree interne” che altri hanno abbandonato
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https://www.avvenire.it/economia/pagine/chiudono-in-media-tre-filiali-al-giorno-cosi-le-ba
19 settembre. Sceneggiatori e attori, ancora scioperi
ALICE CUCCHETTI – RADIOPOPOLARE.IT C’è un unico modo di cominciare la nuova stagione di questa rubrica sulle serie tv, ed è parlando ancora di scioperi: quando ci siamo lasciati, lo scorso giugno, gli sceneggiatori avevano incrociato le braccia da circa due mesi, e nel corso dell’estate lo scontro sindacale non ha fatto altro che intensificarsi e ampliarsi. Soprattutto perché, a metà luglio, alla protesta degli scrittori si sono aggiunti gli attori, ovvero il sindacato SAG-AFTRA: che comprende quasi 120 mila membri attivi (quelli della WGA, la gilda degli sceneggiatori, sono circa 22 mila) e conta tra le proprie fila tutte le maggiori star di Hollywood. Se lo sciopero degli sceneggiatori aveva portato all’interruzione della lavorazione di film e serie in pre produzione o la cui fase di scrittura era incompleta, quello degli attori ha fatto chiudere non solo anche i set ancora aperti, ma ha pure bloccato ogni attività stampa e promozionale riguardo ai titoli già pronti per la distribuzione.
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https://www.radiopopolare.it/sceneggiatori-e-attori-ancora-scioperi/
19 settembre. Marelli Sulmona, esuberi in calo. Ma resta allerta
ABRUZZOWEB.IT SULMONA – Scendono gli esuberi ma resta l’allerta per lo stabilimento della Magneti Marelli di Sulmona alla luce del piano industriale illustrato questa mattina nell’incontro tenutosi tra l’azienda e le organizzazioni sindacali.
Per la fabbrica sulmonese l’esubero è sceso dalle 90 unità alle 60 dell’annualità in corso mentre per il 2024 scenderà da 135 a 100. Numeri più bassi rispetto a quelli paventati alla vigilia ma comunque i livelli occupazionali saranno di fatto diminuiti.
“Nello stabilimento di Sulmona – confermano le organizzazioni sindacali che hanno preso parte al vertice romano – per effetto della prosecuzione della fornitura del Ducato Massimo, il potenziale esubero, che comunque sarà affrontato nel 2024 con il contratto di solidarietà, si ridurrà da 135 a 100 persone. Resta fondamentale la trattativa in corso con Stellantis per la fornitura alla piattaforma large”.
Nell’incontro dell’incontro è emerso inoltre che i diciotto turni restano inalterati mentre si è chiesto di rafforzare la manutenzione con reintegro del personale.
https://abruzzoweb.it/magneti-marelli-sulmona-esuberi-in-calo-ma-resta-allerta/
19 settembre. Fiom Napoli, giovedì 21 settembre al via la Festa
Parte giovedì 21 settembre “Fiom Cgil Napoli in festa” che si tiene a Pomigliano d’Arco. Il segretario generale Fiom Cgil Michele De Palma partecipa alle ore 10, presso la Sala convegni ex Distilleria (via Roma 287/289) al dibattito “I sentieri della dignità: sulle orme della Costituzione”.
Presiede Massimiliano Guglielmi, segretario generale Fiom Campania. Introduce Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli. Interviene Pino Gesmundo, segretario nazionale Cgil. Nell’ambito dei lavori sono previsti gli interventi di Antonio Bevere, già consigliere della Corte di Cassazione e direttore della rivista ”Critica del diritto” e di Alberto Lucarelli, professore di Diritto costituzionale presso l’Università di Napoli “Federico II”. Le conclusioni saranno affidate a Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil.
Alle ore 14 è fissato un punto con la stampa con Michele De Palma. A seguire, alle ore 16.30 presso lo spazio dibattiti del parco pubblico “Giovanni Paolo II” (via Passariello, Pomigliano d’Arco), ci sarà l’apertura della Festa, con Mauro Cristiani, segretario generale Fiom-Cgil Napoli, e Raffaele Russo, sindaco di Pomigliano d’Arco.
Alle ore 17, sempre nello spazio dibattiti, si svolge l’incontro “Pnrr: Sud chiama Italia”. Ne discutono Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil; Giuseppe De Cristofaro, Sinistra Italiana; Marco Sarracino, Partito Democratico; Nunzia Catalfo, Movimento 5 Stelle; Ciro Bonajuto, Italia Viva; Luigi De Magistris, Unione Popolare. Coordina Simona Brandolini, Corriere del Mezzogiorno.
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/19/news/fiom_napoli_21_settembre_al_via_la_festa-3407922/
18 settembre. Rifondazione / UP, le decisioni del Cdm Sull’immigrazione sono, illegittime, anticostituzionali, deleterie e inapplicabili
Il Consiglio dei Ministri riunitosi oggi ha annunciato che, col prossimo “Decreto Sud” ci saranno nuovi interventi repressivi per “fermare l’immigrazione illegale”. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, presa evidentemente dalla concorrenza a destra col suo ministro Matteo Salvini, ha affermato che il “limite massimo di trattenimento dei richiedenti asilo entrati illegalmente” resterà di 12 mesi effettivi mentre quello delle persone presenti irregolarmente in Italia passerà dagli attuali 3 mesi ai 6 estendibili fino a 18. A tal proposito verranno rapidamente (come?) realizzati nuovi CPR (Centri Permanenti per il Rimpatrio) per aumentare il numero di posti disponibili. La detenzione dei richiedenti asilo, sulla base dell’eventuale rischio di fuga è in aperto contrasto con l’art 10 della Costituzione su cui il governo ha giurato, riportare a 18 mesi i tempi di detenzione, di questo si tratta, nei Cpr, li trasforma ancora una volta in penitenziari per persone che hanno commesso unicamente illeciti amministrativi. Per il resto il decreto, l’ennesimo manifesto propagandistico, prova a rendere più difficili i soccorsi in mare e, invece che scoraggiare le partenze, le rende ancora più disperate. Auspichiamo che il Presidente della Repubblica non firmi questo ennesimo insulto al dettato costituzionale e che le forze politiche democratiche, la società civile, la Corte Europea per i Diritti Umani, intervengano per impedire questo scempio. I soldi da destinare a migranti e richiedenti asilo si impieghino per servizi universali di welfare di cui le fasce più disagiate che vivono, indipendentemente dalla provenienza, in questo Paese, hanno estremo bisogno. Le scelte del presidente Meloni, sono scelte di guerra non solo contro i migranti e i richiedenti asilo ma soprattutto contro i poveri.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale,
Stefano Galieni, Responsabile immigrazione, Partito della RIfondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento di Unione Popolare
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=54472
18 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 572
RaiNews LIVE
Kiev avanza in Donbass ma rimuove sei viceministri della Difesa, anche Hanna Malyar
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/linvasione-russa-giorno-572-ea8e922f-ac39-480f-b79d-06206d61c29a.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine : l’Allemagne annonce une nouvelle aide à Kiev, mais n’a pas encore tranché sur la livraison de missiles Taurus
L’Allemagne va fournir à l’Ukraine un nouveau paquet d’aide essentiellement militaire pour un montant de 400 millions d’euros, a annoncé le ministre de la défense, lundi.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/18/guerre-en-ukraine-en-direct-kiev-affirme-avoir-perce-la-ligne-de-defense-russe-pres-de-bakhmout_6189836_3210.html
18 settembre. In Italia la scuola non è cominciata per tutti
MARZIA MINORE – INTERNAZIONALE.IT Oscar va tutte le mattine al parco. È una strana vacanza che dura da mesi: arrivato dal Perù a Roma, a 7 anni Oscar dovrebbe essere a scuola e invece vive un tempo sospeso, tra l’altalena la mattina e i videogiochi il pomeriggio. Il sogno sta diventando un incubo e sua madre non sa a chi lasciarlo quando lavora.
Oscar non è un’eccezione. A Roma molti minori stranieri (in particolare quelli arrivati per ricongiungimento familiare) rimangono mesi a casa. In Italia ogni bambino ha il diritto-dovere all’istruzione. Lo dice la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, ratificata dall’Italia nel 1991, lo affermano la costituzione e la legislazione successiva, che fissa l’obbligo scolastico fino a 16 anni. Ma per le famiglie migranti un banale passaggio amministrativo è un’odissea, un diritto diventa una faticosa conquista
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https://www.internazionale.it/essenziale/notizie/marzia-minore/2023/09/18/bambini-stranieri-scuola
18 settembre. Le diseguaglianze nel sonno
AMBRA CHESSA – SALUTEINTERNAZIONALE.INFO Nel corso dell’ultimo secolo, sembra che l’umanità abbia perso preziose ore di sonno notturno, riducendo la sua quota di riposo di circa una-due ore per notte. Con la pandemia la situazione si è ulteriormente degradata. Negli Stati Uniti i disturbi del sonno colpiscono in modo sproporzionato la comunità afroamericana, con circa il 46% di quest’ultimi che non riesce a ottenere la quantità raccomandata di riposo.
Nella coinvolgente novella di Karen Russell, intitolata “Sleep Donation,” gli Stati Uniti sono flagellati da un’epidemia di insonnia fatale. Le cause dell’epidemia restano oscure e, in questo scenario distopico, il sonno si trasforma in una preziosa merce di scambio, negoziata dalle grandi corporazioni internazionali. A coloro che possiedono ancora il privilegio di un sonno sano, viene richiesto di “donare” il loro sonno a coloro meno fortunati, da cui il titolo “Sleep Donation,” ovvero “La Donazione del Sonno.” La narrazione di K. Russell introduce il pubblico a un mondo in cui la scarsità del sonno minaccia la fragile esistenza umana, ma dovremmo interrogarci se sia davvero fantasia.
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https://www.saluteinternazionale.info/2023/09/le-diseguaglianze-nel-sonno/
18 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
18 settembre. Sciopero Generale
Intervista telefonica di Roberto Morea e Roberto Musacchio a Fausto Bertinotti.
Numerosi i temi discussi durante l’intervista, a partire dalla questione del salario.
Proponiamo l’intervista divisa in due parti
18 settembre. Rialzarsi dal fango: la voce della Cgil a Faenza
ROBERTO ARTIOLI E MICHELA SERVENTI – COLLETTIVA.IT Faenza si mobilita per chiedere risorse che facciano ripartire il territorio ferito e sconvolto dall’alluvione. Per questo, a distanza di poco meno di tre mesi dalla visita di Maurizio Landini a Faenza lo scorso 28 giugno, il segretario generale della Cgil è stato di nuovo ospite del sindacato per una iniziativa che lo scorso 15 settembre ha voluto fare il punto della situazione. Sullo sfondo i problemi irrisolti causati dall’alluvione del maggio scorso e la manifestazione già fissata per il prossimo 26 settembre, giorno in cui la Cgil Emilia-Romagna porterà nella Capitale la protesta delle popolazioni colpite “per chiedere al governo le risorse necessarie alla ricostruzione post alluvione, per famiglie, aziende e per la messa in sicurezza del territorio”.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/18/video/alluvione-cgil-faenza-landini-3402064/
18 settembre. Collina, Cgil Imola: «Noi ci diamo da fare, ma senza soldi non si va avanti»
La segretaria del territorio racconta la situazione degli alluvionati
“Siamo veramente arrabbiati sul tema del post alluvione – dice la segretaria generale della Cgil Imola, Mirella Collina -. I cittadini e le cittadine dell’Emilia-Romagna lo sono perché ancora non sono arrivati i fondi. Non li hanno ricevuti le famiglie e sono ancora in molti a vivere fuori dalla loro casa devastata dal fango. Soprattutto nella nostra vallata del Santerno che ha subito molte frane e dove ci sono strade dissestate e molte persone non riescono a raggiungere la propria abitazione. Lo stesso sta succedendo a molte aziende. Noi ci rimbocchiamo le maniche, ma servono risorse finanziarie. Altrimenti non si va avanti”.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/18/video/imola-alluvione-cgil-3402276/
18 settembre. Rifondazione/UP: Stellantis: a Melfi adesioni allo sciopero del 90%, un esempio da generalizzare
Lo sciopero di 8 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm nello stabilimento Stellantis di Melfi, che coinvolge anche le fabbriche dell’indotto re tutta la provincia di Potenza, registra secondo i sindacati un’adesione tra il 90 e il 100%.
È un risultato molto importante e dall’alto valore simbolico per le motivazioni da cui parte, per gli obiettivi che si pone e per il modo in cui si è giunti a uno sciopero unitario delle tre sigle sindacali
La mobilitazione è la risposta a condizioni di lavoro insostenibili per i carichi di lavoro, la riduzione delle pause e il peggioramento dell’ambiente di lavoro che mettono a rischio la salute e la sicurezza; ai trasferimenti forzati di lavoratori e lavoratrici verso altri stabilimenti ed alla mancanza di garanzie sul mantenimento delle produzioni e di migliaia di posti di lavoro.
Gli obiettivi della lotta sono migliori condizioni di lavoro e piani produttivi e occupazionali certi.
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http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=54468
18 settembre. Uno sciopero al museo
Il personale in appalto del museo di Volterra incrocia le braccia, nonostante la legge che equipara la disciplina del settore a servizi essenziali come scuola, sanità e trasporti
JACOBINITALIA.IT Lunedì 11 settembre, per la prima volta in assoluto, le lavoratrici e i lavoratori in appalto dei musei civici di Volterra hanno scioperato. Un evento significativo poiché sono riusciti a superare le difficoltà intrinseche di chi lavora in un regime di esternalizzazione, senza contare gli ostacoli contenuti nel cosiddetto «decreto Colosseo», divenuto legge nel 2015, che equipara musei e biblioteche ai servizi essenziali come la scuola, la sanità e i trasporti, sottoponendo gli operatori del settore a normative restrittive per l’esercizio dello sciopero. L’allora ministro Franceschini definì questa legge «una conquista della civiltà», concependo una civiltà dove il diritto della classe lavoratrice di scioperare deve essere normativamente represso.
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https://jacobinitalia.it/uno-sciopero-al-museo/
17 settembre. Migranti, “Supporto di Frontex, aiuto nelle procedure di identificazione”: ecco il piano di 10 punti di Ursula von der Leyen per l’Italia
“L’Italia può contare sull’Ue”. Da Lampedusa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha voluto così rassicurare Giorgia Meloni e l’Italia sull’impegno dell’Esecutivo europeo da lei guidato per affrontare il caos migranti. Lo ha fatto presentando un “piano d’azione” in dieci punti al termine della visita dell’isola. Un piano che è stato molto apprezzato da Fratelli d’Italia. Per il ministro Fitto, ad esempio, quei dieci punti accolgono “tutte le richieste italiane”. Al momento sembra in realtà un elenco di buone intenzioni, con alcuni elementi concreti e altri meno. Ecco in dettaglio cosa prevede il piano Ue:
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/17/migranti-supporto-di-frontex-aiuto-nelle-procedure-di-asilo-ecco-il-piano-di-10-punti-di-von-der-leyen/7295103/
17 settembre. Una rincorsa che aggrava la crisi
MICAELA BONGI – ILMANIFESTO.IT Giorgia Meloni ha di fatto aperto la sua campagna elettorale per le europee giovedì scorso in Ungheria, al grido di «difendiamo Dio e la nostra civiltà». Toni da crociata urlati non solo in omaggio all’ospite nazionalista Viktor Orbán, ma proprio per dare il via alla cavalcata verso il voto del prossimo giugno.
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https://ilmanifesto.it/una-rincorsa-che-aggrava-la-crisi
17 settembre. Il Pd cacofonico non può più reggere, Schlein non deve fermarsi a metà strada
PARTITO DEMOCRATICO. Il pluralismo è una ricchezza quando si muove all’interno di una cornice condivisa. Ma con tutta evidenza questa cornice oggi non c’è. E forse non c’è mai stata. Serve una conferenza di organizzazione, un ripensamento del modello di democrazia interna sulla base di un documento-base e la prima bozza di un nuovo Statuto
ANTONIO FLORIDIA – ILMANIFESTO.IT Nel suo discorso a Ravenna Elly Schlein ha usato un’espressione efficace: la famosa «sintesi» tra posizioni diverse, che un segretario di partito ha il dovere di ricercare, non può essere «una media ponderata». Come a dire: l’approdo delle discussioni interne non può essere un astratto punto di «equilibrio», che alla fine rischia di rivelarsi solo una mera formula verbale, che ciascuno continuerà ad intendere a modo suo.
Si può cogliere qui il dilemma che sta segnando questi primi mesi della nuova segreteria e che certamente peserà sul suo futuro. Ed è un dilemma esistenziale, in senso proprio: si tratta di capire davvero cosa vuol essere questo partito.
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https://ilmanifesto.it/il-pd-cacofonico-non-puo-piu-reggere-schlein-non-deve-fermarsi-a-meta-strada
17 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 571
RaiNews LIVE
Stoltenberg: “Dobbiamo prepararci a una lunga guerra”. Attacco di droni ucraini su Crimea e Mosca
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/droni-ucraini-su-crimea-e-mosca-kharkov-bombardata-cinque-morti-a-donetsk-164a541b-762b-47f2-8700-1ad93203fb02.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : la Russie affirme avoir abattu sept drones ukrainiens près de Moscou et en Crimée
Aucun dégât ni victime n’ont été signalés, a assuré le maire de la capitale russe. Plusieurs aéroports moscovites ont vu leur trafic momentanément perturbé.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/17/guerre-en-ukraine-en-direct-la-russie-affirme-avoir-abattu-sept-drones-ukrainiens-pres-de-moscou-et-en-crimee_6189755_3210.html
17 settembre. Rifondazione Comunista: il Comune di Trieste non ha fatto e non sta facendo nulla per i migranti di Piazza Libertà
Di fronte alle forti migrazioni per motivi bellici/politici/climatici/economici che interessano tutto il pianeta, Trieste non riesce a rispondere in modo minimamente corretto, né lo fa l’Italia nel suo insieme. Se però in altre regioni italiane le istituzioni, il volontariato e singole cittadine e cittadini riescono a rispondere anche a situazioni molto faticose (come è il caso degli ultimi giorni a Lampedusa), Trieste brilla per assenza e indifferenza. Il Comune non ha fatto e non sta facendo niente per le centinaia e centinaia di persone migranti che da anni e mesi passano in Piazza della Libertà: in inizio estate l’attuale amministrazione aveva promesso un (1) bagno chimico (cioè niente!) Ma nemmeno questo è stato realizzato.
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https://www.pressenza.com/it/2023/09/rifondazione-comunista-il-comune-di-trieste-non-ha-fatto-e-non-sta-facendo-nulla-per-i-migranti-di-piazza-liberta/
17 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
17 settembre. Sul deposito GNL chi sembra “ignorare” il progetto è Patroni Griffi e spieghiamo perché
PRESSENZA.COM Ci offre una ottima opportunità, il Presidente dell’Autorità Portuale dell’Adriatico Meridionale Patroni Griffi, quando apostrofa le associazioni ambientaliste, tentando di screditarle, come “ignoranti” sulla stampa locale. L’opportunità cioè di spiegare ai cittadini la questione del deposito Edison. I cittadini potranno rendersi conto da che parte sta l’ignoranza, o forse è meglio dire la volontà di lasciare la popolazione nell’ignoranza, su questo progetto nocivo per lo sviluppo del porto e non solo. Ecco alcuni punti che non si possono ignorare.
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https://www.pressenza.com/it/2023/09/sul-deposito-gnl-chi-sembra-ignorare-il-progetto-e-patroni-griffi-e-spieghiamo-perche/
16 settembre. Riforme istituzionali, le opposizioni facciano fronte comune per la Costituzione
La maggioranza delle destre (dove sono i moderati?) ha deciso che le modifiche della Costituzione saranno il centro della propria iniziativa politica, visto che resta ben poco spazio per intervenire sui problemi che angosciano la vita quotidiana delle persone. Attenzione, però, a considerare questa scelta solo come un diversivo.
Un disegno in cui tutto si tiene
La questione delle riforme costituzionali, infatti, rappresenta il collante più importante della maggioranza. Tant’è che se salta un pezzo dell’accordo si torna a votare e questo dovrebbe essere un allarme per le opposizioni (l’uso del plurale è d’obbligo visto che non c’è un accenno di coalizione). Farsi trovare impreparati una seconda volta dopo la sconfitta drammatica del 2022 sarebbe diabolico.
E occorre sbrigarsi, anche il legame temporale tra i vari interventi istituzionali non sembra più un problema: avanti con l’autonomia differenziata, a seguire l’elezione diretta del premier con il corollario di una nuova legge elettorale maggioritaria, in mezzo la giustizia per sottrarre autonomia alla magistratura, soprattutto a quella inquirente.
Ognuna delle componenti della destra al governo vuole il suo obiettivo. Tanto che, come accaduto con il regionalismo (un disegno di legge di iniziativa governativa), anche per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio ci sarà una proposta dal governo. E così sarà anche per la giustizia.
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https://www.strisciarossa.it/riforme-istituzionali-le-opposizioni-battaglino-insieme-per-salvare-la-costituzione/
16 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 570
RaiNews LIVE
Incendio a San Pietroburgo. Abbattuti 2 droni in regione vicino Mosca. Kim arrivato a Vladivostok
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/ancora-un-vasto-incendio-a-san-pietroburgo-linvasione-russa-giorno-570-bd631c13-2c2d-4228-8664-0f32840433cf.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : la Russie et la Corée du Nord n’ont signé aucun accord, selon le Kremlin
Le président russe, Vladimir Poutine, et le dirigeant nord-coréen, Kim Jong-un, s’étaient entretenus pendant cinq heures mercredi. Ce dernier est par ailleurs arrivé samedi matin à Vladivostok, où il a été accueilli par le ministre de la défense russe, Sergueï Choïgou.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/16/guerre-en-ukraine-en-direct-la-russie-et-la-coree-du-nord-n-ont-signe-aucun-accord-selon-le-kremlin_6189642_3210.html
16 settembre. Internazionale.it – Le notizie di scienza della settimana
a cura di Claudia Grisanti
- Il cambiamento climatico può portare condizioni calde e aride in Europa, Sudafrica e Amazzonia. Negli Stati Uniti orientali, in Asia orientale e meridionale, Australia e Africa centrale potrebbe invece portare a temperature alte e precipitazioni abbondanti.
- Potrebbe essere ancora possibile rispettare l’obiettivo fissato dall’accordo di Parigi di contenere il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5 gradi.
- Lo scorso agosto è stato il più caldo degli ultimi 174 anni. L’ultima estate è stata la più calda nell’emisfero boreale dal 1940.
- Il pianeta è sfruttato in modo non sostenibile in sei ambiti su nove. Il 18 e il 19 settembre si tiene il summit sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg). In molti campi si è ancora lontani dal traguardo fissato dalle Nazioni Unite per il 2030.
- In Sicilia è stata trovata una popolazione stabile di Solenopsis invicta, una formica originaria dell’America meridionale, molto dannosa.
- Gli uccelli più abili nel canto tendono ad avere un cervello grande e riescono a risolvere meglio i problemi.
- Potrebbe essere stata osservata nello spazio una struttura inusuale, un anello di gas idrogeno attorno a una galassia.
- L’inquinamento dell’aria da particolato potrebbe essere legato al rischio di cancro al seno, ma occorrono ulteriori studi per verificare il rapporto.
- Un’azienda tedesca ha avviato i primi contatti con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, o Efsa, per l’approvazione di un prodotto contenente carne coltivata.
- Un nuovo tipo di colla a base di soia potrebbe sostituire i prodotti tradizionali.
- Sono stati assegnati i premi IgNobel per le ricerche “che fanno ridere e poi pensare”. Il premio per la fisica è stato vinto da una ricerca che lega il mescolamento dell’acqua dell’oceano all’attività sessuale delle acciughe.
16 settembre. Donna, vita, libertà. Il cammino inarrestabile verso un altro Iran
IRAN. Un anno fa la morte in custodia della polizia di Mahsa Amini: indossava male il velo. Il 16 settembre 2022 nasceva il primo movimento guidato da donne in un paese islamico. Il regime si prepara ll’anniversario con arresti, minacce, droni e migliaia di milizie
FRANCESCA LUCI – ILMANIFESTO.IT Centinaia di arresti preventivi, licenziamento dei docenti universitari e degli insegnanti più critici, minacce alle famiglie delle vittime, obbligo per gli attivisti di prendere l’impegno, per iscritto, di non partecipare alle eventuali manifestazioni: così la Repubblica Islamica si è preparata ad affrontare l’anniversario della morte di Mahsa Amini. Come se non bastasse, sono state installate telecamere 3d con software sofisticati per il riconoscimento facciale in ogni angolo della città, e addestrate milizie, che saranno assistite dai droni, per soffocare eventuali disordini sul nascere.
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https://ilmanifesto.it/donna-vita-liberta-il-cammino-inarrestabile-verso-un-altro-iran
16 settembre. Iran, “arrestato il padre di Mahsa Amini a un anno dalla morte della figlia”: gli era stato vietato di commemorarla
Nel giorno in cui ricorre il primo anniversario della morte di Mahsa Amini, deceduta dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto, suo padre Amjad Amini è stato arrestato mentre lasciava la sua abitazione a Saqqez. Lo fanno sapere la ong ‘Hengaw’ e vari account di dissidenti iraniani sui social media. Nei giorni scorsi, con l’avvicinarsi dell’anniversario della morte della figlia e delle proteste antigovernative che esplosero subito dopo, l’uomo era stato messo sotto sorveglianza e gli era stato chiesto di non tenere cerimonie per commemorare Mahsa.
Secondo Hengaw, Amjad Amini è stato arrestato dalle forze del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (Irgc) subito dopo essere uscito da casa sua nella città di Saqqez, nel Kurdistan iraniano appunto, in via ‘Mamosta Hajjar’, nel quartiere universitario. La ong ricorda che, nonostante gli avvertimenti da parte delle autorità governative ai genitori di Mahsa Amini per non organizzare commemorazioni in occasione della morte della figlia, la famiglia aveva annunciato che “come ogni famiglia in lutto, noi, la famiglia Amini, ci riuniremo sulla tomba della nostra amata figlia, Jina ‘Mahsa’ Amini, nell’anniversario della sua morte, e condurremo cerimonie commemorative tradizionali e religiose”.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/16/iran-arrestato-il-padre-di-mahsa-amini-a-un-anno-dalla-morte-della-figlia-gli-era-stato-vietato-di-commemorarla/7293910/
16 settembre. Iran, la repressione di una società ormai cambiata
PROSPETTIVE IRANIANE. A un anno di distanza dalla morte di Mahsa Jina Amini, la società iraniana si trova a fare i conti con grandi cambiamenti socio-culturali in un contesto di forte repressione […]
PAOLA RIVETTI – ILMANIFESTO.IT* A un anno di distanza dalla morte di Mahsa Jina Amini, la società iraniana si trova a fare i conti con grandi cambiamenti socio-culturali in un contesto di forte repressione da parte dello stato. Quali conseguenze avrà questa impasse?
Le immagini di donne, più o meno giovani, che si muovono apertamente senza velo nella capitale Teheran e nelle altre città iraniane ci raccontano di una trasformazione culturale e politica ormai già avvenuta nella società, e che ha a che vedere con l’indiscutibile diritto delle donne a controllare il proprio corpo e a scegliere per sé stesse in autonomia.
Inoltre, queste immagini ci raccontano anche della diffusione senza precedenti di un sentimento di ribellione e audacia che, sebbene da sempre presente nella società, non si era mai espresso con tanta evidenza nello spazio pubblico.
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https://ilmanifesto.it/iran-la-repressione-di-una-societa-ormai-cambiata
*Docente associata alla Dublin City University
16 settembre. Scuola, Costituzione e Resistenza per gli 80 anni a Matera della memoria del 21 settembre
FRANCO MARTINA – GIORNALEMIO.IT ”Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro” scriveva Luis Sepulveda e, aggiungiamo, se il testimone non è raccolto dalle giovani generazioni il rischio di perdere le attuali libertà aumenta, lasciando spazio a dittature reali, digitali e della nuova frontiera del metaverso. E l’Italia, alle prese con un calo demografico cronico, non compensata da soluzioni credibili e percorribili o dell’assenza di politiche inclusive e responsabili verso quanti, tra gli immigrati, decidano di restare e lavorare qui, corre più di un rischio di vedere cancellata o offuscata la sua memoria. Insieme alla ”Costituzione”, nata dalla Resistenza, con il passaggio dal Fascismo e dalla Monarchia alla Repubblica, e alla luce dei tentativi palesi e subdoli di interpretare a piacimento o di negare quanto avvenuto e avviene nella storia del Paese. Abbiamo apprezzato, pertanto, l’inserimento nel programma per l’80° anniversario dell’insurrezione di Matera, quanto fatto dall’Anpi con un concorso nelle scuole medie superiori e che auspichiamo, possa diventare un esempio di buone pratiche per approfondire l’argomento, legando l’evento del 21 settembre 1943 al 25 aprile, alla festa della Repubblica, alle tante giornate della legalità e della memoria.
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https://giornalemio.it/cronaca/scuolacostituzione-e-resistenza-per-gli-80-anni-a-matera-della-memoria-del-21-settembre/
16 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
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16 settembre. Mondo Convenienza, una vertenza ad ostacoli
DIRITTI NEGATI. Le aziende appaltatrici si impegnano ad abbandonare i regolamenti aziendali lesivi di ogni diritto, ma non mollano sul contratto, che per loro resta quello multiservizi e non della logistica, e non affrontano il nodo del marcatempo. Filcams, Fisascat e Uiltusc chiedono un “Protocollo sugli appalti” che garantisca maggiori tutele.
RICCARDO CHIARI – ILMANIFESTO.IT C’è l’impegno delle aziende appaltatrici di Mondo Convenienza di abbandonare i regolamenti aziendali come quello della RL2, una srl di Prato, che vanno in deroga a tutte le normative sul lavoro e impediscono agli operai, addetti ai servizi di trasporto e montaggio mobili, di andare in malattia o in infortunio, pena il taglio di un terzo dello stipendio. Mentre sul fronte della tipologia contrattuale Mondo Convenienza ha spiegato ai sindacati confederali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che le società in appalto si impegnano “all’applicazione nel primo periodo, dal primo ottobre, del contratto nazionale di lavoro multiservizi, con il mantenimento delle condizioni economiche in essere e dunque senza peggiorare le condizioni economiche attuali”. Al tempo stesso Mondo Convenienza ha comunicato che “a breve partirà la trattativa per il passaggio ad altro contratto, ovvero a quello della logistica e trasporti”.
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16 settembre. Ita perde per la terza volta. «Inevitabile un accordo»
CIELI PRECARI. Reintegrati altri 174 lavoratori Alitalia per la continuità svelata nel «contratto segreto». Tosi (Forza Italia) ammette: troppi ricorsi vinti, il governo trovi una soluzione
MASSIMO FRANCHI – ILMANIFESTO.IT Il muro di Ita è crollato. Altri 174 lavoratrici e lavoratori ex Alitalia reintegrati in Ita dal giudice del lavoro. Da quando è stato svelato il contratto segreto Alitalia-Ita – anticipato dal manifesto lo scorso aprile – nei tribunali del Lavoro le sentenze hanno cambiato di segno: la compagnia nata dalle ceneri di Alitalia è sempre stata sconfitta.
Ieri è arrivata la terza sentenza che porta a 252 il numero di addetti Alitalia a cui è stato riconosciuto il diritto a essere assunti da Ita.
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https://ilmanifesto.it/ita-perde-per-la-terza-volta-inevitabile-un-accordo
16 settembre. Solidarietà Fiom agli operai Usa, 8 ore anche a Melfi
STELLANTIS. «La Fiom è solidale con Uaw. Sosteniamo le vostre trattative con Ford, General Motors e Stellantis per il rinnovo dei contratti. Uaw è determinato a raggiungere un “contratto forte” e […]
«La Fiom è solidale con Uaw. Sosteniamo le vostre trattative con Ford, General Motors e Stellantis per il rinnovo dei contratti. Uaw è determinato a raggiungere un “contratto forte” e archiviare “la lunga stagione di sacrifici”. La Fiom guarda con grande interesse alla nuova stagione dell’Uaw. Una pratica democratica radicale. Combattendo insieme possiamo vincere. Lottiamo insieme per una nuova stagione di diritti per la classe operaia di tutto il mondo», dichiara in un video Michele De Palma.
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https://ilmanifesto.it/solidarieta-fiom-agli-operai-usa-8-ore-anche-a-melfi
16 settembre. Stellantis Melfi, è sciopero di 8 ore
Il 18 settembre si ferma lo stabilimento e tutto l’indotto. Lo stop proclamato da tutti i sindacati dopo l’incontro con la direzione. Calamita (Fiom): “Dopo le nostre proteste, la dichiarazione degli altri aumenta i rapporti di forza per una trattativa unitaria”
La Stellantis di Melfi e l’indotto si fermano. E a scioperare stavolta saranno tutti i sindacati. Al termine di un incontro del 15 settembre con la direzione dello stabilimento, Fim, Uilm, Fismic e Uglm hanno infatti dichiarato otto ore di sciopero su tutti i turni di lavoro per lunedì 18 settembre. A fermarsi saranno tutte le aziende dell’automotive della provincia di Potenza.
I rappresentanti dei lavoratori si sono infatti detti “totalmente insoddisfatti” della discussione sul quinto modello da realizzare nella fabbrica lucana. L’azienda ha sostanzialmente riconfermato i nuovi quattro modelli, mentre sul nome dei modelli e sul quinto modello non ha dato ulteriori aggiornamenti, perché ancora in attesa della definizione dell’accordo nazionale tra il governo italiano e Stellantis”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/16/news/stellantis_melfi_e_sciopero_di_8_ore-3396296/
16 settembre. «Che sbaglio licenziare Gibelli, ma basta fango sulla Cgil!»
Il caso del licenziamento dell’ex portavoce di Corso Italia e le speculazioni di stampa e tv di destra. Intervista con Eliana Como, portavoce dell’area di sinistra nella Cgil
ERCOLE OLMI – POPOFFQUOTIDIANO.IT Il caso Gibelli sembra aver toccato i cuori di testate note per il cuore non certo tenero nei confronti dei diritti dei lavoratori. Il sospetto è che se al posto della Cgil ci fosse stata una qualsiasi altra azienda la notizia non sarebbe nemmeno entrata nei radar di quelle redazioni. Riassunto delle puntate precedenti: Massimo Gibelli, che fu portavoce e ufficio stampa di storici segretari e leader della Cgil, da Cofferati a Camusso, è stato licenziato dalla Cgil, “il licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo”. Un caso che ha tutti gli ingredienti di una polpetta avvelenata. Eliana Como, portavoce dell’area Le Radici del Sindacato, l’area di sinistra nel sindacato, è stata tirata in ballo da uno dei giornali della galassia della destra governativa con alcune frasi virgolettate ma risalenti ad anni fa, quando si era opposta alla riorganizzazione della comunicazione Cgil. Ha accettato di rilasciarci questa intervista per chiarire e perché, come spiega «a questo punto -anche il silenzio rischia di essere strumentalizzato».
«Non sapevamo del licenziamento – esordisce Como – pensavamo che fosse stata una scelta consensuale, visto che a Gibelli manca molto poco alla pensione. Abbiamo letto come voi sulla stampa che non era così».
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https://www.popoffquotidiano.it/2023/09/16/gibelli-licenziamento-cgil/
Morti sul lavoro
Italia di sangue: 36 ore, dieci morti sul lavoro
Autisti, operai, operatori ecologici, ufficiali di marina: da Chieti a Bologna, da Roma a Treviso, continua la strage dei lavoratori che non tornano a casa
MARCO TOGNA – COLLETTIVA.IT Dieci vittime in poco più di 36 ore. Una mattanza del lavoro, iniziata all’ora di pranzo di mercoledì 13 con i tre morti della Esplodenti Sabino di Chieti e continuata fino a qualche ora fa, alle 2 di notte di venerdì 15, con l’incidente sull’autostrada A1 in cui hanno perso la vita due autisti. Una scia di sangue che percorre tutta l’Italia: da Roma a Bologna, da Napoli a Vicenza, da Treviso a Salerno e Chieti.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/15/news/italia-sangue-morti-lavoro-3393779/
A pochi km da Roma, alle 2.30 della notte
Scontro sulla A1 tra un pullman con 50 migranti a bordo e un tir: 2 vittime e 25 feriti
Deceduti i due autisti del bus, entrambi italiani; gravi alcuni feriti. L’incidente fra lo svincolo di Guidonia Montecelio e l’allacciamento diramazione Roma Nord
Due morti e 25 feriti, alcuni in modo grave: è questo il bilancio dell’incidente avvenuto sulla A1, a pochi chilometri dal Gra di Roma, intorno alle due e mezza della notte appena conclusa.
L’impatto sembra sia stato frontale all’altezza dell’area di servizio “Mascherone”, fra lo svincolo di Guidonia Montecelio e l’allacciamento diramazione Roma Nord.
Secondo una prima ricostruzione lo schianto è stato causato dallo scontro tra un pullman con circa 50 migranti a bordo, proveniente da Agrigento, e un mezzo pesante. Le vittime sono l’autista e l’aiuto autista del pullman, entrambi italiani. Uno dei due è morto sul colpo; il corpo del secondo uomo è stato sbalzato dall’abitacolo. Avevano 35 e 32 anni e al momento non sono state rese le loro generalità.
Tra i 25 feriti, due sono stati trasferiti in codice rosso al Gemelli e all’Umberto I, altri otto in codice giallo distribuiti in vari ospedali tra cui il Sant’Andrea. Altri 35 migranti sono stati visitati, ma non trasportati in ospedale perché illesi: sono stati quindi affidati alla prefettura.
Il bus, in uso alla Prefettura di Agrigento, stava trasferendo i migranti da Porto Empedocle ai centri d’accoglienza del Piemonte. Le persone a bordo del pullman erano sbarcate a Lampedusa nei giorni scorsi.
Alle ore 9 del mattino, nel tratto compreso tra Guidonia e il bivio con la diramazione Roma nord, il traffico transita su una corsia e si registrano 3 km di coda in direzione Firenze. Agli utenti in viaggio verso Firenze, si consiglia di immettersi sulla A24 in direzione Roma. Percorrere quindi il Gra in direzione Salaria e proseguire lungo la Diramazione di Roma nord per rientrare in A1 Milano-Napoli.
(notizia in aggiornamento)
https://www.rainews.it/articoli/2023/09/scontro-sulla-roma—firenze-tra-un-pullman-carico-di-migranti-e-un-tir-due-le-vittime-e1f43732-8731-4f0b-b48b-887f5a914129.html
15 settembre. Due morti sul lavoro in a Chivasso e nel Lecchese, 19enne in fin di vita nel Casertano
Ancora due morti sul lavoro dopo che nella giornata di giovedì erano state cinque le vittime. Gli incidenti sono avvenuti in Piemonte e Lombardia. Stava lavorando alla manutenzione dell’impianto elettrico di un capannone l’operaio schiacciato dal carroponte. È morto così il lavoratore impegnato in una ditta nella zona industriale di Chivasso, a pochi chilometri da Brandizzo, dove il 30 agosto sono morti 5 operai travolti da un treno. La vittima è un tecnico che stava effettuando delle manutenzioni. La dinamica è al momento al vaglio dei carabinieri e degli ispettori dello Spresal dell’Asl To4. Sul posto anche il pubblico ministero Valentina Bossi della procura di Ivrea, la stessa che è impegnata nelle indagini per il disastro lungo la linea ferroviaria Milano-Torino.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/15/chivasso-operaio-muore-schiacciato-carroponte/7293449/
15 settembre. Frassinoro (Modena): muore schiacciato dal trattore. Inutili i soccorsi
L’uomo di 77 anni stava conducendo il mezzo agricolo nei campi in località Piandelagotti. Vari corpi coinvolti nei soccorsi
Un grande dispiegamento di soccorsi non è bastato a salvare la vita a un agricoltore 77enne del modenese, rimasto schiacciato dal suo trattore.
L’uomo, in località Piandelagotti, nel comune di Frassinoro stava conducendo il mezzo sui campi quando lo stesso si è ribaltato. Ernao circa le 17.30 quando la chiamata di soccorso è arrivata ai vigili del Fuoco di Frassinoro e di Pavullo, che si sono precipitati insieme all’elicottero Drago del comando di Bologna, al personale medico, al Soccorso alpino, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza nel luogo dell’incidente.
Un grande sforzo però, inutile. Al loro arrivo, l’uomo era infatti già morto.
https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/articoli/2023/09/muore-schiacciato-dal-trattore-inutili-i-soccorsi-4531a01f-1490-4117-8385-cfb649fd1a8e.html
15 settembre. Mattarella all’Assemblea di Confindustria: “L’impresa contribuisce a rafforzare la Repubblica”
Il discorso del capo dello Stato subito dopo la relazione del leader degli industriali Carlo Bonomi, ultima volta da presidente. Che dice: “Serve un cambio di rotta sul lavoro, includere giovani e donne”
L’assemblea di Confindustria si è aperta a Roma con gli applausi per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il capo dello Stato parlerà al consueto appuntamento annuale che, quest’anno, torna all’Auditorium Parco della Musica. L’assemblea, che vede anche la presenza della premier Giorgia Meloni e di una folta delegazione governativa, si è aperta sulle note dell’inno d’Italia.
15 settembre. Migranti, dopo il caos di Lampedusa Meloni costretta ad accelerare: “Fino a 18 mesi nei centri di rimpatrio. All’Ue chiederò un blocco navale”
Trattenere le persone nei centri di rimpatrio per 18 mesi anziché per 12, il ritorno della richiesta di un “blocco navale” europeo, l’invito alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen a Lampedusa. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni parla per la prima volta del caos dovuto al boom di arrivi sulla piccola isola siciliana da quando è iniziata l’ultima emergenza, ad eccezione dei pochi accenni durante le interviste nei programmi di Bruno Vespa su Rai1. E dopo il silenzio di questi giorni annuncia per lunedì un consiglio dei ministri in cui sarà messo all’ordine del giorno un pacchetto con “misure straordinarie per fare fronte al numero di sbarchi che abbiamo visto sulle nostre coste”. Una delle novità sarà appunto la modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri “di chi entra illegalmente in Italia”, da 12 a 18 mesi, il massimo consentito dalla normativa europea, come precisa la stessa premier. Una norma che non riguarderà i richiedenti asilo per i quali rimarrà di 12 mesi. Nel frattempo si darà mandato alla Difesa di realizzare “nel più breve tempo possibile” nuove strutture per i migranti perché siano sufficienti a trattenere gli immigrati illegali. Le strutture dovranno essere costruite “in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili”. Da una parte quello che sembra un giro di vite, la cui efficacia è tutta da dimostrare specie se le operazioni di rimpatrio restano difficili come insegnano tutti questi ultimi anni. Dall’altra parte c’è il tentativo – l’ennesimo – di coinvolgere Bruxelles. Meloni dice di aver scritto a Von der Leyen per invitarla a Lampedusa e di essersi rivolta al presidente del Consiglio Ue Charles Michel per “chiedergli di inserire all’ordine del giorno del consiglio Ue di ottobre la questione migratoria”. In quel vertice, precisa Meloni, ribadirà la necessità di “avviare immediatamente una missione Ue per bloccare le partenze dei barconi”.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/15/migranti-dopo-il-caos-di-lampedusa-meloni-costretta-a-correre-ai-ripari-fino-a-18-mesi-nei-centri-di-rimpatrio-ribadiro-allue-che-serve-il-blocco-navale/7293640/
15 settembre. Meloni a Budapest, mission impossible per ricompattare il gruppo di Visegrad
PAOLO SOLDINI – STRISCIAROSSA.IT Un abbraccio caloroso e un bacio per risvegliare l’antica amicizia col padre padrone dell’Ungheria, alquanto compromessa da quando Viktor Orbán all’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina ha mosso il primo passo del suo giro di valzer con un altro amico, quello che risiede al Cremlino. Palcoscenico della retrouvaille politica la bella sala del museo di arte moderna di Budapest in cui Giorgia Meloni dal palco di un autodefinitosi “Summit demografico” si è esibita nel suo cavallo di battaglia preferito: Dio è con noi nella battaglia per difendere la famiglia fatta come l’ha voluta Lui, la nostra identità, la cultura delle nostre Nazioni insidiata dalla decadenza dei costumi che porta con sé la denatalità e la negazione di “tutto quello che ha contribuito a costruire la nostra civiltà”. Senza spingersi, stavolta, a denunciare complotti in atto per realizzare la “sostituzione etnica” – magari orditi da George Soros, come sostiene sicuro di sé Orbán – la presidente del Consiglio ha accusato “i nostri nemici” di considerare le migrazioni come una “soluzione” del problema demografico e ha riempito di lodi le scelte politiche a favore della famiglia e contro gli stranieri del governo ungherese.
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https://www.strisciarossa.it/meloni-a-budapest-mission-impossible-per-ricompattare-il-gruppo-di-visegrad/
15 settembre. Giù i tg e gli approfondimenti, la destra melonian-salviniana affonda la Rai
NATALIA LOMBARDO – STRISCIAROSSA.IT A furia di voler deviare il corso dalla famigerata cultura “mainstream dominata dalla sinistra”, il fossato che stanno rapidamente scavando a Viale Mazzini le ruspe mentali della destra destra di governo è una trincea angusta a pensiero unico. Quella bacchettona formula patriottico-sovranista, clonata nella Rai spartita (ma anche contesa) fra meloniani e salviniani, ottiene però il risultato paradossale di favorire i discendenti berlusconiani in un sorpasso di Mediaset nel simbolico 11 settembre, con il 40,6% di share contro il 34,2% della tv pubblica.
Perché, per dirla con Maurizio Mannoni, storico giornalista del Tg3 e conduttore di LineaNotte ora in ferie forzate prima della pensione, “persino nella Rai belusconiana era stato conservato uno spazio per un pensiero diverso da quello di governo”. E il giornalista, che si aspettava una mossa dalla Rai per prolungare di un anno il proprio impegno magari “regalando” le ferie, garbatamente spiega che serve tempo per avere una fidelizzazione nei programmi.
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https://www.strisciarossa.it/giu-i-tg-e-gli-approfondimenti-cosi-la-destra-melonian-salviniana-affonda-la-rai/
15 settembre. La giusta scelta di Elly Schlein: sostenere Cappato contro Galliani a Monza
ANDREA ALOI – STRISCIAROSSA.IT In fondo Elly Schlein scegliendo di appoggiare a nome del Pd la candidatura di Marco Cappato, ex europarlamentare radicale e alfiere della campagna per l’eutanasia legale, nelle elezioni suppletive di Monza del 22-23 ottobre prossimi ha puntato su un tema condiviso, quello dei diritti civili, che potrebbe spegnere i classici vespai interni, puntualmente attivi anche in questa occasione. Il Partito democratico, a parte qualche attrito sulla maternità surrogata, ha, almeno sulla vasta gamma che va dallo ius soli alle unioni civili, una discreta unità d’intenti e battaglie, parlamentari e non. Una attitudine prospettica guadagnata a sinistra in anni e anni di consapevolezza politica, una lunga marcia iniziata dal Pci sostenendo la legge 898 del ’70 sul divorzio e la 194 del ‘78 sull’interruzione di gravidanza e combattendo contro i successivi referendum abrogativi al fianco dei radicali, dopo discrete esitazioni e riflessi conservativi.
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https://www.strisciarossa.it/la-giusta-scelta-di-elly-schlein-sostenere-cappato-contro-galliani-a-monza/
15 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 569
RaiNews LIVE
Kiev, raid russi sull’ovest del Paese. Stato maggiore, conquistata Andriivka, vicino Bakhmut
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/zelensky-negli-usa-la-prossima-settimana-incontrera-biden-d7231e22-95df-4003-a464-0cd74b34e962.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Kiev annonce avoir repris le village d’Andriïvka, près de Bakhmout
L’état-major a annoncé vendredi matin avoir repris le village situé à quelque dix kilomètres au sud de la ville dévastée de Bakhmout sur le front est, sur l’un des axes de la difficile contre-offensive des troupes de Kiev.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/15/guerre-en-ukraine-en-direct-kim-jong-un-dans-l-extreme-orient-russe-pour-visiter-une-usine-aeronautique_6189478_3210.html
15 settembre. Internazionale.it – Intanto nel mondo
Brasile
Il 14 settembre tre sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro (destra) sono stati riconosciuti colpevoli di tentativo di colpo di stato per aver partecipato alle violenze a Brasília nel gennaio scorso dopo l’insediamento del nuovo capo dello stato, Luiz Inácio Lula da Silva. La corte suprema ha condannato Aécio Lúcio Costa Pereira e Matheus Lima de Carvalho a diciassette anni di prigione e Thiago Mathar a quattordici anni.
Stati Uniti
I lavoratori di tre fabbriche automobilistiche – una della General Motors nel Missouri, una della Ford nel Michigan e una di Stellantis nell’Ohio – sono entrati in sciopero il 15 settembre per chiedere aumenti salariali del 36 per cento nei prossimi quattro anni. Lo sciopero, il primo nel settore dal 2019, è stato indetto dal sindacato United auto workers (Uaw).
Ucraina-Russia
Il 15 settembre l’esercito ucraino ha affermato di aver riconquistato il villaggio di Andriivka, una decina di chilometri a sud della città devastata di Bakhmut, nella regione orientale di Donetsk. Le forze di Kiev hanno lanciato a giugno una controffensiva nell’est e nel sud del paese che finora non ha dato grandi risultati. Nelle ultime settimane, però, alcuni successi sono stati ottenuti sul fronte meridionale.
Unione europea
Il 14 settembre la Banca centrale europea (Bce) ha annunciato il decimo aumento consecutivo dei tassi d’interesse per contenere l’inflazione, che in base alle nuove stime dovrebbe essere del 5,6 per cento nel 2023 e del 3,2 per cento nel 2024. Il tasso sui depositi è aumentato di un quarto di punto per arrivare al 4 per cento, il massimo storico.
Yemen-Arabia Saudita
Il governo saudita ha confermato il 14 settembre che una delegazione dei ribelli huthi yemeniti è arrivata nella capitale Riyadh per alcuni colloqui. L’obiettivo è mettere fine al conflitto nello Yemen, che contrappone dal 2014 le forze governative, sostenute dall’Arabia Saudita, ai ribelli huthi, sostenuti dall’Iran. Il recente riavvicinamento tra Riyadh e Teheran potrebbe favorire un esito positivo.
Bangladesh
Il 14 settembre due attivisti per i diritti umani, Adilur Rahman Khan e Nasiruddin Elan, sono stati condannati a due anni di prigione “per pubblicazione di false informazioni e attacco ai sentimenti religiosi e all’immagine dello stato”, riguardo a un rapporto pubblicato nel 2013 sulle esecuzioni extragiudiziali commesse dalle forze di sicurezza. I due attivisti dirigono l’ong Odhikar, che dal 1994 documenta esecuzioni extragiudiziali, scomparse di oppositori e brutalità della polizia.
https://www.internazionale.it/notizie/2023/09/15/notizie-mondo-15-settembre-2023
15 settembre. L’emergenza in Libia dopo l’uragano Daniel: “Per noi nessuna attenzione internazionale”
MARTINA STEFANONI – RADIOPOPOLARE.IT “La maggior parte delle migliaia di morti in Libia a causa delle inondazioni poteva essere evitata”: l’Onu punta il dito contro la disorganizzazione legata all’instabilità politica che affligge il paese e gli abitanti di Derna, dove si temono oltre 20mila vittime dopo il passaggio dell’uragano Daniel, si sentono abbandonati dalla comunità internazionale. L’intervista a Enas Elmiziny, attivista libica e traduttrice raggiunta a Tobrouk, da dove tiene i contatti con amici e famigliari bloccati a Derna.
La situazione è ancora molto pericolosa. La strada che collega la parte est e la parte ovest della città è distrutta perché è dove c’erano le dighe che sono crollate. I residenti quindi sono bloccati e non possono andare da una parte all’altra, così come gli aiuti, che fanno fatica a raggiungere diverse zone della città anche a causa della macerie che bloccano le strade. Sono ancora sotto shock. La maggior parte della popolazione sta negli ospedali e nelle scuole. E L’elettricità è tornata solo poche ore fa, ma è ancora una situazione estremamente difficile.
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https://www.radiopopolare.it/lemergenza-in-libia-dopo-luragano-daniel-per-noi-nessuna-attenzione-internazionale/
15 settembre. Covid, crescono ancora i contagi: 30mila casi in una settimana. Iss e ministero: “Vaccinare i fragili”
Crescono ancora i contagi da Covid in Italia ed è stato registrato un lieve incremento nel numero di morti. Nell’ultima settimana si registrano 30.777 casi, in aumento del 44,4% rispetto ai 21.309 della scorsa settimana secondo i dati del monitoraggio a cura dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. “In considerazione della situazione epidemiologica”, si legge nel documento, si suggerisce di rafforzare le misure di protezione e prevenzione, come la vaccinazione ai fragili. Al momento l’impatto sugli ospedali, viene precisato nel monitoraggio, “rimane limitato, sebbene in leggero e costante aumento”. Infatti, sale leggermente l’occupazione dei letti in Area medica: dal 3 al 3,8% con un totale di 2.378 ricoverati. E aumentano lievemente pure i pazienti gravi, ricoverati nelle terapie intensive (0,9% rispetto allo 0,6% della precedente rilevazione): al 13 settembre sono 76 persone.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/15/covid-crescono-ancora-i-contagi-30mila-casi-in-una-settimana-iss-e-ministero-vaccinare-i-fragili/7292815/
15 settembre. Schillaci e le foto tarocche negli studi, il caso (sotterrato in Italia) finisce sulla rivista Science: “Trascuratezza o intenzionalità”
La politica e i media italiani praticamente non ne hanno parlato. È passata quasi sotto traccia la notizia che in alcuni articoli scientifici firmati dal ministro della Sanità, Orazio Schillaci, ci siano secondo l’analisi del software ImageTwin delle immagini modificate o riciclate da altri studi. Dopo l’inchiesta de Il Manifesto, però, il caso è arrivato perfino sulle pagine della rivista Science, tra le più autorevoli al mondo nella divulgazione scientifica. L’articolo della consulente per l’integrità scientifica Elisabeth Bik, già intervistata giovedì da Il Manifesto, arriva a una conclusione molto netta: si può trattare di trascuratezza oppure di intenzionalità, ma “in ogni caso” la manipolazione delle immagini “mette in dubbio l’accuratezza di altri risultati sperimentali di questo laboratorio”.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/15/schillaci-e-le-foto-tarocche-negli-studi-il-caso-sotterrato-in-italia-finisce-sulla-rivista-science-trascuratezza-o-intenzionalita/7293416/
15 settembre. Troppo potere per un uomo solo
Elon Musk continua con la sua campagna di censura su Twitter/X: stiamo assistendo alla dimostrazione pratica dell’enorme potere dei miliardari di influenzare la politica e l’informazione
BRANKO MARCETIC – JACOBINITALIA.IT Dopo quasi un anno, il possesso di Twitter (o – sigh – X) da parte del sedicente «assolutista della libertà di parola» Elon Musk sta andando esattamente come ci si sarebbe aspettati da un padrone che ha ripetutamente dimostrato di essere un tiranno sul posto di lavoro. Fin dall’inizio, Musk è stato molto selettivo nel modo in cui ha applicato i suoi presunti principi di libertà di parola, ripristinando gli account di destra e mantenendo la censura su quelli di sinistra, sospendendo gli account che parlavano dei dati di volo del suo jet privato e piegandosi con entusiasmo alle richieste di politici autoritari per eliminare i contenuti a loro non graditi.
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https://jacobinitalia.it/troppo-potere-per-un-uomo-solo/
15 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
15 settembre. Lo scontro tra due fazioni del capitale
EMILIANO BRANCACCIO – ILMANIFESTO.IT Quando Lagarde e gli altri banchieri centrali vi dicono che sono costretti ad alzare i tassi d’interesse per ridurre l’inflazione, vi raccontano bugie. Non sussiste infatti evidenza scientifica di relazioni stabili tra rialzo dei tassi e declino dei prezzi.
Gli economisti usano dire che il canale di trasmissione che va dall’uno all’altro è irto di ostacoli, persino contraddittorio. Basti notare che per molte aziende il tasso d’interesse rappresenta un costo, e quindi un suo aumento può tradursi non in una riduzione ma addirittura in un incremento dei prezzi.
L’unica eccezione documentata di un tangibile effetto anti-inflazionistico è quando il rialzo dei tassi è così violento che l’economia subisce un vero e proprio crollo. Da ciò ovviamente scaturisce un boom della disoccupazione e quindi, a lungo andare, anche un declino dei salari e dei prezzi. Ma questo, se ci pensiamo bene, somiglia un po’ allo strano caso in cui, per risolvere una lieve storta al piede, l’ortopedico ci propone di amputare la gamba. Se questa fosse davvero la ricetta anti-inflazionistica della Bce, potremmo senza indugio definirla una «politica monetaria dell’orrore».
In effetti, dall’austriaco Holzmann all’olandese Knott, vari membri del direttorio di Francoforte non si vergognano di sostenere una tale visione “splatter” della politica monetaria: per loro, pur di abbattere i prezzi, ben venga una grande crisi! Ma al di sotto di questa sanguinolenta interpretazione di superficie, esiste un motivo più profondo per cui i banchieri centrali stanno continuando ad alzare i tassi d’interesse. Il loro vero proposito, infatti, non è di governare l’inflazione, ma di rimediare ad essa.
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https://ilmanifesto.it/lo-scontro-tra-due-fazioni-del-capitale
15 settembre. “Cercasi schiavo” a Mesagne: indagine sullo sfruttamento del lavoro
TANIA PAOLINO – STRISCIAROSSA.IT Mesagne è un bel paese in provincia di Brindisi, dalle origini antiche e importanti. Per rispondere al numero crescente di turisti e visitatori, negli ultimi anni si sta dotando di nuove strutture ricettive e sta ampliando il settore della ristorazione, forte della tipicità di alcuni suoi piatti. Mesagne è nel brindisino, in cui caporalato e sfruttamento sono stati spesso scovati e denunciati, perché c’è una società civile attenta, coraggiosa, la quale, per salvaguardare l’immagine del territorio, oltre che per ripristinare legalità e giustizia, è pronta a portare la luce nelle zone d’ombra
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https://www.strisciarossa.it/cercasi-schiavo-nel-boom-turistico-di-mesagne-brindisi-lindagine-dal-basso-sullo-sfruttamento-del-lavoro-nella-ristorazione/
14 settembre. Ancora incidenti sul lavoro due vittime a Bologna e nel Napoletano
Uno schiacciato da un mezzo mentre lavora sulla pista dell’aeroporto, l’altro è caduto dal tetto di un capannone
ANSA – Due vittime in due nuovi incidenti sul lavoro. E’ successo a Bologna, dopo un operaio è morto schiacciato da un mezzo in aeroporto, e nel Napoletano, dove un operaio è caduto dal tetto di un capannone.
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https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/09/14/ancora-incidenti-sul-lavoro-due-vittime-a-bologna-e-nel-napoletano_833a1e5d-d0d6-4115-965f-7a74a7ab97d0.html
14 settembre. Per la sicurezza, tutti i giorni
I rappresentanti dei lavoratori hanno un ruolo fondamentale nella difesa della salute dei loro colleghi. Quattro testimonianze dall’assemblea di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria
FABRIZIO RICCI – COLLETTIVA.IT Ogni datore di lavoro ha il dovere di proteggere l’integrità fisica e la personalità morale dei propri dipendenti, ai sensi dell’art. 2087 del codice civile. Far rispettare questo dovere è il compito degli Rls, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, figure chiave della rappresentanza sindacale, eletti dai propri colleghi in un’azienda o in un territorio (RSLT) con il compito di controllare e stimolare il rispetto delle regole in materia di sicurezza da parte del datore di lavoro.
L’art. 47, del decreto 81/2008 individua tre classi di aziende per numero di dipendenti ognuna delle quali necessita di un numero minimo di Rls: quelle fino a 200 dipendenti (1 Rls), quelle da 201 a 1000 dipendenti (3 Rls) e quelle con più di 1000 dipendenti (6 Rls). L’Rls controlla le condizioni di rischio nell’azienda ed in caso di variazione chiede al datore di lavoro la convocazione di un’apposita riunione; promuove le attività per la salute e la sicurezza quali l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori; formula proposte ed iniziative inerenti all’attività di prevenzione; effettua ricorsi alle autorità competenti qualora le misure adottate dall’azienda per la prevenzione e protezione dai rischi ed i mezzi impiegati non siano idonei a garantire sicurezza e salute dei lavoratori; partecipa alle visite e verifiche delle autorità competenti formulando proprie osservazioni; avverte il responsabile dell’azienda dei rischi individuati nello svolgimento del suo ruolo.
Nei giorni scorsi ad Assisi Cgil, Cisl e Uil hanno riunito Rls e Rlst di tutta l’Umbria per fare il punto con loro sui temi di salute, sicurezza e ambiente nei luoghi di lavoro e avanzare una serie di proposte alle istituzioni e alle parti datoriali. In Umbria sono oltre 6000 le denunce di infortuni sul lavoro arrivate all’Inail nei primi 7 mesi del 2023, con il dato drammatico di 16 vittime, oltre 2 al mese, contro le 11 morti del 2022. “La sicurezza sul lavoro dovrebbe essere la priorità assoluta per la nostra regione – hanno rimarcato i sindacati – e c’è bisogno di un forte salto di qualità nelle politiche e negli investimenti a difesa della salute delle persone che lavorano”.
IL VIDEO IN https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/14/video/rls-sicurezza-tutti-i-giorni-3389912/
14 settembre. A Napoli 4 morti sul lavoro in una settimana
Nelle ultime 24 ore un operaio è precipitato da un’altezza di dieci metri e un dipendente di Asia, la società di raccolta dei rifiuti, è stato travolto e ucciso da un camion in deposito
Due morti in 24 ore, quattro in una settimana. Il tragico bilancio descrive la situazione sul lavoro a Napoli e provincia. Ieri, 13 settembre, l’ultima vittima ad Arzano, dove un operaio, Giuseppe Lisbino, 44 anni, che stava montando pannelli fotovoltaici sul tetto di un’azienda è precipitato da circa dieci metri di altezza. Il suo decesso è arrivato poche ore dopo quello di un lavoratore di Asia Napoli, società comunale responsabile della raccolta dei rifiuti, Giuseppe Cristiano, 66enne, travolto e ucciso da un camion nel deposito di piazzale Ferraris.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/14/news/morti-lavoro-napoli-cgil-3391710/
14 settembre. Un morto e un ferito grave al porto di Salerno
Un morto e un ferito grave al porto di Salerno. In queste ore drammatiche per la Campania – solo a Napoli 4 vittime sul lavoro in una settimana, due nelle ultime 24 ore -. Dalle prime informazioni il fatto è accaduto nella stiva della Caronte & Tourist, ancorata allo scalo commerciale per operazioni di carico e scarico merce.
A essere coinvolti il primo e secondo ufficiale della nave, investiti da un mezzo nel corso di alcune manovre di routine. Il primo ufficiale sarebbe morto sul colpo mentre per il collega è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Lo sciopero indetto dai sindacati
Sciopero di 24 ore, a partire dal pomeriggio di ieri, 14 settembre, nei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, dopo l’incidente sul lavoro avvenuto nel porto di Salerno. Lo hanno indetto le segreterie regionali e provinciali di Fit Cisl, Filt Cgil e UilTrasporti.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/14/news/morti-lavoro-salute-sicurezza-3391713/
14 settembre. Quanto è difficile mangiare e dormire per chi sbarca a Lampedusa
DIANA SANTINI – RADIOPOPOLARE.IT Dopo una lunga attesa, nel piazzale della chiesa di Lampedusa, nel tardo pomeriggio di oggi è iniziata finalmente una distribuzione di cibo per le centinaia di migranti che da giorni vagano per le strade del paese: formalmente sarebbero alloggiati nell’hotspot di contrada Imbriacola, ma “alloggiati” vuol dire poco. Ci stazionano, a tratti, ma devono dormire per terra, di giorno sotto il sole, e il cibo distribuito dalla Croce Rossa non è abbastanza per tutti. Qui sul sagrato ci sono ragazzi che dicono di non mangiare da ieri, alcuni dall’altro ieri. Alzano le magliette sudicie che indossavano anche durante la traversata e mostrano le pance vuote. Da mangiare c’è il cous cous, la distribuzione è organizzata dalla chiesa, da Mediterranean Hope, da vari volontari di associazioni. La Croce Rossa, lo Stato, non è assolutamente in grado di fare fronte a questi numeri. E poi ci sono i lampedusani, le signore che buttano la pasta e fanno due etti in più: quando è pronta si affacciano sulla strada, qualcuno allunga le mani e prende un piatto.
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https://www.radiopopolare.it/quanto-e-difficile-mangiare-e-dormire-per-chi-sbarca-a-lampedusa/
14 settembre. Catastrofe in Libia: il bilancio delle inondazioni sale per ora ad almeno 5.500 morti
A Derna, città più colpita, si aggrava il bilancio delle vittime. Molti i paesi che hanno inviato unità operative e mezzi. La Difesa italiana: partiti 2 aerei C-130 e la nave San Giorgio
Sale ad almeno 5.500 morti e 7.000 feriti, secondo i servizi di emergenza di Tripoli, il bilancio delle vittime delle devastanti inondazioni che hanno colpito la Libia orientale, a seguito del passaggio della tempesta “Daniel”.
“Il bilancio delle vittime è enorme”, ha affermato Tamer Ramadan, inviato per la Libia della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, “finora il numero delle persone disperse ha raggiunto le 10.000 unità“.
Il portavoce Osama Ali ha affermato che non è ancora possibile determinare il numero definitivo delle vittime, con cadaveri che vengono tuttora recuperati dalle aree colpite.
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https://www.rainews.it/articoli/2023/09/catastrofe-libia-ciclone-daniel-inondazioni-migliaia-i-morti-b15477ac-f09a-42a5-a2d8-2b2bce8f451a.html
14 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 568
RaiNews LIVE
Kiev: distrutto un sistema di contraerea in Crimea. Mosca: respinto un nuovo attacco sul Mar Nero
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/putin-accetta-linvito-di-kim-a-pyongyang-guerra-allimperialismo-af70a7b5-1946-414b-8cc4-7dafc38e52a0.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Vladimir Poutine accepte «l’invitation de Kim Jong-un» à se rendre en Corée du Nord
La rencontre entre le président russe et le dictateur nord-coréen en Russie doit durer « encore quelques jours », a dit le Kremlin, qui n’a pas précisé quand cette visite pourrait avoir lieu.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/14/guerre-en-ukraine-en-direct-vladimir-poutine-accepte-l-invitation-de-kim-jong-un-a-se-rendre-en-coree-du-nord_6189289_3210.html
14 settembre. Internazionale.it – Intanto nel mondo
Libia
Si intensificano gli aiuti internazionali dopo le inondazioni che hanno causato migliaia di morti e dispersi nell’est del paese, devastando la città costiera di Derna. Il 13 settembre è partita una nave turca che trasporta attrezzature per allestimento due ospedali da campo. Questa nave si aggiunge ai tre aerei che trasportano aiuti umanitari e alle squadre di soccorso e mediche inviate da Ankara. Per il 14 settembre è attesa una nave della marina militare italiana per fornire supporto logistico e medico. Diversi altri paesi e istituzioni, tra cui Algeria, Egitto, Francia, Iran, Giordania, Kuwait, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti, Nazioni Unite e Unione europea, hanno inviato aiuti militari e medici. Secondo un portavoce del ministero dell’interno libico il bilancio è di oltre 3.840morti, ma secondo il ministro della sanità potrebbero essere più di diecimila.
Ucraina
I servizi di sicurezza sostengono di aver distrutto un sistema di difesa aerea russo vicino alla città di Jevpatorija, nella Crimea occupata, in un attacco notturno con droni e missili. Mosca, invece, dichiara di aver affondato cinque droni navali ucraini che stavano cercando di attaccare una nave di pattuglia nel mar Nero all’alba del 14 settembre.
Russia
Il presidente Vladimir Putin visiterà presto la Corea del Nord su invito del suo leader Kim Jong-un, attualmente in visita in Russia per rafforzare i legami tra Mosca e Pyongyang, soprattutto in ambito militare. Per il momento non è stato annunciato ufficialmente nulla riguardo a un possibile accordo per la consegna di equipaggiamenti militari alla Russia a sostegno della sua offensiva in Ucraina.
Marocco
I soccorritori hanno intensificato gli sforzi per raggiungere i villaggi di montagna devastati dal terremoto dell’8 settembre che ha colpito la regione dell’Alto Atlante e ha ucciso quasi tremila persone. Le speranze di trovare sopravvissuti stanno diminuendo a cinque giorni dal disastro.
Taiwan
Almeno 68 aerei militari e dieci navi da guerra cinesisono stati individuati al largo delle coste di Taiwan, hanno dichiarato il 14 settembre le autorità. Secondo il ministero della difesa, Pechino stava effettuando un “addestramento marittimo e aereo” nel Pacifico occidentale.
India
Cinque agenti delle forze dell’ordine e due presunti ribelli sono morti in scontri a fuoco scoppiati durante la settimana nel Kashmir amministrato dall’India, hanno dichiarato il 14 settembre i funzionari della regione contesa.
https://www.internazionale.it/notizie/2023/09/14/notizie-mondo-14-settembre-2023
La Ue sugli sbarchi: “In contatto con la premier, supportiamo l’Italia a livello operativo”
La portavoce della Commissione europea specifica che sono in corso contatti tra Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni, e tra la commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson e il ministro Piantedosi, per un sostegno anche finanziario all’Italia
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https://www.rainews.it/articoli/2023/09/la-ue-sugli-sbarchi-in-contatto-con-la-premier-supportiamo-litalia-a-livello-operativo-dc58c178-5718-46b9-b098-9751cf435abf.html
14 settembre. Si compra sempre più a basso costo per una bassa qualità, altro che identità alimentare italiana!
GIOVANNI CAPRIO – PRESSENZA.COM Ci sarà sempre qualcuno che penserà che nel nostro Paese tutti possono nutrirsi (se lo vogliono) seguendo la tanto decantata dieta mediterranea, arrivando addirittura ad esternare che: “in Italia spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi”. Ma nella realtà molti cittadini si stanno invece arrendendo ad un’inflazione che non lascia scampo, che ha rincarato di oltre il 21% il costo dei beni alimentari, che non promette di arrestarsi prima dei prossimi due anni (il 72% dei manager del settore ritiene che l’inflazione alimentare non tornerà sotto il 2% prima del 2025) e stanno, di conseguenza, alleggerendo sempre di più i carrelli della spesa. Secondo il recente Rapporto Coop 2023, i carrelli degli italiani diventano leggerissimi: -3,0% la variazione delle vendite a prezzi costanti nei primi 7 mesi dell’anno e in previsione 2024 su 2023, il 60% dei manager intervistati si aspetta un risultato in ulteriore seppur modesto calo (-0,5%).
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https://www.pressenza.com/it/2023/09/si-compra-sempre-piu-a-basso-costo-per-una-bassa-qualita-altro-che-identita-alimentare-italiana/
Qui per scaricare i materiali del Rapporto Coop 2023: https://italiani.coop/rapporto-coop-2023-anteprima-digitale-2/
14 settembre. Strano incendio a Ravenna: Fuori dal Fossile denuncia inaccettabili strumentalizzazioni
PRESSENZA.COM Il Coordinamento ravennate “Per il Clima Fuori dal Fossile” respinge ogni strumentale illazione sullo strano incendio avvenuto nel cantiere di Punta Marina dove sono in corso i lavori propedeutici per il rigassificatore della Snam. Per il Coordinamento siamo di fronte ad un chiaro tentativo di creare, volontariamente o meno, un’atmosfera da “strategia della tensione”.
L’incendio si sarebbe sviluppato nella notte di sabato 9 settembre, e la notizia è stata pubblicata solo da Il Giornale che – dicono dal Coordinamento – a quanto risulta non ha a Ravenna né una propria sede né propri corrispondenti, mentre le testate locali non ne sapevano e non riportavano nulla.
Solo mercoledì mattina la notizia veniva ripresa dai giornali ravennati, con una serie di illazioni e correlazioni che chiamano in causa presunte responsabilità degli ambientalisti.
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https://www.pressenza.com/it/2023/09/strano-incendio-a-ravenna-fuori-dal-fossile-denuncia-inaccettabili-strumentalizzazioni/
14 settembre. Per una sanità pubblica e universale
Agli ultimi posti Ocse per finanziamenti, il nostro modello di welfare socio-sanitario va rifondato sul benessere delle persone, in termini di salute, di assistenza, di istruzione, di previdenza. Al seminario del Laboratorio su salute e sanità si è iniziato a tracciare un quadro d’azione per rispondere a questa esigenza.
CHIARA GIORGI – CENTRORIFORMASTATO.IT La sanità pubblica italiana attraversa tempi molto difficili: è in corso un’accelerazione di quei processi che da tempo stanno minando alcuni principi costitutivi del nostro Servizio sanitario nazionale (SSN), mettendone a repentaglio attività e tenuta. È bene ricordare che quest’ultimo, nato dai conflitti degli anni Sessanta e Settanta, ha segnato il momento di maggiore qualificazione democratica del welfare italiano ed è stato improntato da universalità di copertura, equità di accesso e uguaglianza di trattamento, globalità dell’intervento sanitario, uniformità territoriale, controllabilità e partecipazione democratica, finanziato tramite la fiscalità generale progressiva. I cambiamenti subentrati a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso in Italia e nel contesto internazionale, con la riorganizzazione del capitalismo in chiave neoliberale, hanno segnato una inversione di rotta, le cui conseguenze più gravi sono state portate alla luce dalla pandemia da Covid-19. Quest’ultima ha reso infatti evidenti le inadeguatezze delle condizioni precedenti: i limiti che si sono mostrati nel servizio sanitario pubblico a fronte dell’impatto dell’emergenza sono derivatisoprattuttodal suo depotenziamento, dallo spazio lasciato alla sanità privata, dall’indebolimento della medicina territoriale, che aveva informato la fisionomia originaria del SSN.
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https://centroriformastato.it/laboss-ricerca-e-agenda-politica-su-salute-e-sanita/?fbclid=IwAR1VTlhgpKbD9auRE3cJtoCveJTnQkNcIi_3WCbUUZ-oENIM62eBOvBJnC0
14 settembre. Etica e medicina oggi
Con il suo nuovo libro, “Decidere, morire, essere, nella medicina di oggi”, il filosofo della scienza e di Medical Humanities Giovanni Boniolo si pone come la coscienza critica della medicina e della bioetica contemporanee. Decidere a quali screening sottoporre la popolazione, come intervenire nelle campagne di prevenzione, come affrontare la morte, come definire la propria identità nelle varie fasi della vita e di fronte a malattie come la demenza, sono alcuni dei temi dell’opera che l’autore discute con Paolo Vineis e Luca Carra in questo webinar.
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https://www.scienzainrete.it/articolo/etica-e-medicina-oggi/2023-09-14
14 SETTEMBRE. Christian Raimo
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Ieri notte ero a Bologna.
Ero a Milano ieri sera, dovevo essere a Roma stamattina, la prima ora a scuola. Dopo le otto e mezza, la sera, non esiste un treno per Roma. Frecciarossa e Italo tutte le ore a 130 euro, ma i treni la sera che magari servono ai pendolari no.
Avevo un treno notturno, con un cambio di un’ora e mezzo a Bologna.
La stazione di Bologna è l’esempio per me del disastro sociale degli ultimi trent’anni. Ci avrò passato le notti da ragazzino tra un treno e l’altro per un concerto o per andare a beccare un amico o una ragazza conosciuta al mare. Per me diciassettenne aveva un’allure mitica dei racconti di Tondelli o Palandri.
Quando ero un ragazzino c’era la sala d’attesa aperta tutta la notte. Oggi chiaramente no, di giorno ci sono i bar con i panini a otto euro e i cessi a pagamento. Oggi non ci sono nemmeno le panchine, e quelle poche che ci sono chiaramente hanno i divisori in modo che non ci si possa sdraiare. Nulla è aperto a parte i distributori automatici, la metà scassata.
Chi sta alla stazione Bologna di notte, a aspettare un treno, o pendolari, o poveri cristi, l’unico posto dove può andare è uno dei due bar davanti alla stazione, che svolgono di fatto un servizio pubblico minimo. Il diritto al sonno.
Al primo piano del bar puoi dormire, chiaramente solo se appoggi la testa sul tavolino e ti prendi almeno un caffè, ma i proprietari sono abbastanza gentili.
Non ci sono prese per ricaricare il telefonino, ma c’è un bagno.
Ieri eravamo una trentina, fissi. Tra una cosa e l’altra passeranno duecento, trecento persone a notte.
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14 settembre. Per non dimenticare Celeste Fortunato
Il 25 luglio scorso è morta Celeste Fortunato. Scrittrice, educatrice e ambientalista di Taranto, impegnata al fianco di alcune associazioni nella lotta all’inquinamento e di tutela della salute. Per ricordarla, voci, notizie e dati sul disastro ambientale tuttora in corso nella sua città.
«L’importante è non perdere la parte di primavera che abbiamo nel cuore,
qualsiasi cosa accada»
Celeste Fortunato
MARINA MANNUCCI – CENTRORIFORMASTATO.IT Alessandro Marescotti, in un’intervista rilasciata nel febbraio 2023, così parla dei danni causati dall’Ilva di Taranto: «Ci rassegniamo a essere la città della diossina in cui non si può pascolare in certe aree, in cui il mar piccolo è contaminato e in quel punto pure le cozze lo sono. Ci rassegniamo a vivere nella città in cui bambini del quartiere Tamburi possono essere in pericolo e in cui le persone che vivono nei tre quartieri più vicini all’area industriale hanno una speranza di vita più bassa. Rassegnarci a questo significa rassegnarsi al male. Noi non vogliamo arrenderci»1.
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https://centroriformastato.it/per-non-dimenticare-celeste-fortunato/
14 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
14 settembre. Dl Mezzogiorno: Fp Cgil, bozza sbagliata
“Una scelta inadeguata e sbagliata sotto diversi punti di vista”. Questo il primo commento di Tatiana Cazzaniga, segretaria nazionale Fp Cgil alle bozze del Dl Mezzogiorno circolate in questi giorni: “Le bozze prevedono un finanziamento per l’assunzione a tempo indeterminato di 2.200 funzionari per il rafforzamento delle competenze in materia di politiche della coesione, da destinare agli enti locali delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia”.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/14/news/dl_mezzogiorno_fp_cgil_bozza_sbagliata-3390825/
14 settembre. La beffa dell’assegno di inclusione
Le offerte di lavoro caricate sulla piattaforma Sisil in Campania sono 343, a fronte di oltre 4 mila domande. Ricci, Cgil Campania: “È un’emergenza”
ROBERTA LISI – COLLETTIVA.IT “Lo Stato è al tuo fianco!”. Questa lo slogan scelto dal governo Meloni per la campagna di comunicazione sugli strumenti che dovrebbero sostituire il Reddito di cittadinanza. Quale Stato è al fianco di quegli uomini e quelle donne che in Campania percepivano il sostegno e che dal primo luglio non ricevono più niente? E soprattutto, ci domandiamo, quale lavoro potranno trovare visto che il numero di domande registrate sulla nuova piattaforma è assai più alto del numero di posti di lavoro registrati?
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/14/news/assegno-di-inclusione-3388833/
14 settembre. All’Atac democrazia è partecipazione
IVANA MARRONE E SIMONA CIARAMITARO – COLLETTIVA.IT L’assemblea dei lavoratori Atac a Roma, nella sede di via di Portonaccio, in avvicinamento alla manifestazione del 7 ottobre ‘La Via Maestra’. Nel corso della mattinata sono intervenuti i lavoratori e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e al termine l’assemblea ha votato il pieno sostegno alle forme di mobilitazione del sindacato sui temi al centro dell’appuntamento in piazza di ottobre.
Salari, sistema infrastrutturale ecosostenibile ed esternalizzazioni i principali temi che interessano il settore del trasporto locale, come spiegano nel video il segretario generale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, Claudio Iacopino e Valentina Mollica, rispettivamente addetto alla manutenzione e operatrice scambio e cabina dell’Atac di Roma.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/14/video/atac-roma-cgil-maurizio-landini-3391840/
14 settembre. Electrolux, accordo sul contratto di solidarietà
Raggiunta nel pomeriggio di martedì 12 settembre l’intesa tra Electrolux e sindacati per evitare i 210 esuberi dichiarati dall’azienda di elettrodomestici. Dopo una lunga contrattazione a Bologna, per i 110 lavoratori della sede di Forlì e i 100 di Porcia (Pordenone) è stato definito un contratto di solidarietà che prenderà il via dal 2 ottobre. Nell’incontro si è posta l’attenzione anche sull’avanzamento degli investimenti per oltre 200 milioni di euro programmati dalla multinazionale svedese nei siti di Susegana (Treviso) e Solaro (Milano), per i quali i sindacati chiedono un tavolo di coordinamento.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/14/news/electrolux-contratti-solidarieta_-3390149/
Morti e infortuni sul lavoro
13 settembre. Casalbordino (Chieti). Esplosione in fabbrica di smaltimento esplosivi, tre morti. Nel 2020 già 3 vittime nell’azienda
I tre stavano lavorando al recupero di polvere da sparo da un ordigno bellico. “Incidente inspiegabile” dice la ‘Sabino Esplodenti”. Domani l’udienza preliminare per l’incidente di 3 anni fa, ipotesi di violazione di norme antinfortunistiche
Tre operai sono morti e altri sono rimasti feriti questa mattina in seguito a una deflagrazione nello stabilimento Sabino Esplodenti di Casalbordino (Chieti) per ragioni che devono essere ancora accertate.
Le vittime sono Fernando Di Nella, 50 anni di Lanciano, Gianluca De Santis, 40 anni di Palata, e Giulio Romano, 56 anni di Casalbordino. Proprio Romano era scampato alla tragedia avvenuta nello stesso stabilimento nel 2020, lo aveva salvato un improvviso cambio turno
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https://www.rainews.it/articoli/2023/09/esplosione-alla-sabino-esplodenti-di-casalbordino–morti-ee9762af-7aba-480b-8253-4f9b8692c042.html
Dal Senato ok unanime a mozione unitaria su sicurezza sul lavoro
ANSA – Via libera unanime da parte dell’Aula del Senato alla mozione unitaria per la sicurezza sui luoghi di lavoro che chiede al governo in 10 punti un impegno a contrastare la “serie sanguinosa di decessi e infortuni che si verificano con cadenza giornaliera in danno dei lavoratori sul territorio nazionale”.
Il documento è stato approvato con 139 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto.
La fabbrica esplode ancora. Tre morti, come tre anni fa
Edizione del 14 settembre
SERENA GIANNICO – ILMANIFESTO.IT Tre anni dopo, va in scena lo stesso dramma. Con la stessa precisione. Con la stessa sequela di morti.
SONO DA POCO passate le 12 quando all’interno della fabbrica Esplodenti Sabino, in contrada Termine a Casalbordino (Chieti), c’è un’esplosione. L’incidente – rende noto l’azienda – «si è purtroppo verificato durante la normale fase di lavorazione di munizionamento, eseguito per conto dell’Agenzia industrie difesa, nonostante l’adozione delle cautele e applicazioni più severe previste dalla normativa sulla prevenzione degli infortuni». Un boato, che sentono a chilometri di distanza, ed è strage.
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https://ilmanifesto.it/la-fabbrica-esplode-ancora-tre-morti-come-tre-anni-fa
Morti sul lavoro, Mattarella bacchetta la ministra Calderone: fare di più
STRAGE SENZA FINE. Nel giorno in cui parte la formazione per 800 nuovi ispettori, lettera alla ministra: non è tollerabile perdere vite per norme disapplicate
NINA VALOTI – ILMANIFESTO.IT Lavorare non è morire». Con una lettera senza molti precedenti, Sergio Mattarella bacchetta la ministra Marina Calderone chiedendo di «fare di più» contro la strage quotidiana sui luoghi di lavoro. Il capo dello stato che andò immediatamente a Brandizzo a deporre una corona di fiori per i cinque operai falciati alla stazione, torna a far sentire la sua voce forte e decisa, “commissariando” un governo Meloni quasi inerte sull’argomento. «I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza», tornando ad ammonire sulla necessità di garantire la sicurezza sul lavoro, un cultura che «deve permeare le istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro». Perché «madri, padri, figli, finito il proprio turno, hanno il diritto di poter tornare alle loro famiglie».
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https://ilmanifesto.it/morti-sul-lavoro-mattarella-bacchetta-calderone-fare-di-piu
Il testo della lettra del presidente Mattarella
https://www.quirinale.it/elementi/97017
10 settembre. Devastante terremoto in Marocco
La cronaca minuto per minuto – RaiNews LIVE
Dopo il sisma di magnitudo 6.8
Marocco in ginocchio: il nuovo bilancio del sisma è di 2.862 morti e 2.562 feriti
Ore cruciali per i soccorsi, arrivano i primi aiuti da Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Si scava anche a mani nude. Mattarella e Meloni: “Italia pronta con i soccorsi”. Francia e Usa: “Pronti anche noi”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/devastante-terremoto-in-marocco-magnitudo-68-centinaia-di-morti-0cd74ee7-fc37-4183-8f61-79a2820a8390.html
13 settembre. In Libia è una catastrofe: 2300 morti e migliaia di dispersi, se ne temono diecimila
A Derna crollato un quarto delle case: l’inondazione, che ha portato il livello dell’acqua a tre metri, causata dal crollo di una diga. Meloni sente il premier Dbeibeh e il maresciallo Haftar: “Disponibilità a proseguire con gli aiuti”
Continua ad aggravarsi il costo umano della tempesta mediterranea Daniel che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito la Libia orientale (Cirenaica) e in particolare la città di Derna, circa 10 chilometri a nord della quale sarebbe crollata una grande diga. Se nella mattinata di martedì i dati di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa parlavano di 700 morti e diecimila dispersi, a metà pomeriggio erano già oltre mille i corpi recuperati, la tv qatariota Al-Jazeera stimava un bilancio di almeno 2500 vittime, l’emittente saudita Al Hadath riferiva che sarebbero 6000.
continuazione e video in
https://www.rainews.it/articoli/2023/09/libia-croce-rossa-enorme-il-numero-delle-vittime-i-dispersi-sono-finora-10mila-29e07a87-dee8-475c-b480-9007abcc7cab.html
13 settembre. Udienza generale
Papa Francesco: “Il cristiano si deve sporcare le mani di fronte alle questioni sociali”
Bergoglio, arrivato in Piazza San Pietro a bordo di una jeep assieme a due bambini, ha espresso anche la sua solidarietà alla Libia e al Marocco, Paesi investiti da devastanti catastrofi naturali
continua in
https://www.rainews.it/articoli/2023/09/papa-francesco-il-cristiano-si-deve-sporcare-le-mani-di-fronte-alle-questioni-sociali-5aa40a0e-5acb-48e3-916b-7f173b206e56.html
13 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 567
RaiNews LIVE
Kim Jong-un vede Putin: “Al fianco della Russia nella lotta contro l’imperialismo”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/articoli/2023/09/kim-jong-un-cosmodromo-di-vostochny-colloquio-con-putin-c9f5e526-6fe7-419d-af6b-324c6c7472b6.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : la rencontre avec Vladimir Poutine, « un tremplin » pour des liens plus étroits, selon Kim Jong-un
Le dirigeant nord-coréen est depuis mardi en Russie, où une rencontre avec le président russe pourrait déboucher, selon Washington, sur un accord de vente d’armes pour soutenir l’offensive russe en Ukraine.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/13/guerre-en-ukraine-en-direct-la-rencontre-avec-vladimir-poutine-un-tremplin-pour-des-liens-plus-etroits-selon-kim-jong-un_6189124_3210.html
13 settembre. Internazionale.it – Intanto nel mondo
Russia-Corea del Nord
Il 13 settembre nel cosmodromo Vostočnyj, nell’est della Russia, si è tenuto un vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un. Ha partecipato all’incontro anche il ministro della difesa russo Sergej Šojgu. Non si conoscono ancora i dettagli, ma l’obiettivo principale di Putin era ottenere aiuti militari per la guerra in Ucraina.
Stati Uniti
Il repubblicano Kevin McCarthy, presidente della camera dei rappresentanti, ha annunciato il 12 settembre l’apertura di un’inchiesta che potrebbe portare a una procedura di destituzione del presidente Joe Biden. Secondo McCarthy, Biden ha mentito quando ha detto di non essere a conoscenza delle attività illecite del figlio Hunter. La Casa Bianca ha definito le accuse “estremismo politico nella sua forma peggiore”.
Stati Uniti
Il 12 settembre si è aperto davanti a un tribunale federale di Washington uno storico processo contro Google per abuso di posizione dominante. Il processo, che durerà dieci settimane, riguarda il monopolio di Google nel settore dei motori di ricerca, ottenuto secondo le autorità federali grazie a una serie di accordi illeciti con varie aziende, tra cui la Apple e la Samsung.
Colombia
Secondo un rapporto dell’ong Global witness presentato il 12 settembre, la Colombia è il paese più pericoloso del mondo per gli attivisti dell’ambiente, con sessanta vittime nel 2022. Le vittime totali nel mondo sono state 177, in leggero calo rispetto alle duecento del 2021.
Libia
Il bilancio delle alluvioni devastanti che hanno colpito l’est del paese è salito il 12 settembre ad almeno 2.300 vittime, mentre i dispersi sono più di diecimila. La catastrofe è stata causata dalla rottura di due dighe vicino a Derna durante il passaggio della tempesta Daniel.
Giappone
Il 13 settembre il primo ministro Fumio Kishida, la cui popolarità è in calo, ha effettuato un ampio rimpasto nel suo governo. In particolare, Kishida ha sostituito il ministro degli esteri Yoshimasa Hayashi con Yōko Kamikawa, che in passato è stata più volte ministra della giustizia. Il nuovo governo comprenderà cinque donne, contro le due del precedente.
Cina
Il 12 settembre l’agenzia Xinhua ha affermato che Wang Bin, ex capo della più grande compagnia assicurativa del paese, China Life, è stato condannato all’ergastolo per corruzione. Wang è accusato di aver incamerato tangenti per 325 milioni di yuan (circa 41,5 milioni di euro).
https://www.internazionale.it/notizie/2023/09/13/notizie-mondo-13-settembre-2023
13 settembre. Il Papa: il cristiano si sporchi le mani nelle grandi questioni sociali
Francesco prosegue il ciclo di catechesi sullo zelo apostolico e indica ai credenti la figura del “medico dei poveri” venezuelano José Gregorio Hernandez
“Tanti ne parlano, tanti ne sparlano, tanti criticano e dicono che va tutto male”, ma poi, alla fine dei conti, pochi di questi si impegna nelle “grandi questioni sociali, economiche e politiche di oggi”. Il cristiano no, il cristiano è chiamato invece a “sporcarsi le mani”, quindi a pregare, anzitutto, poi a “promuovere il bene, a costruire la pace e la giustizia nella verità”, senza perdere tempo “in chiacchiere” perché “il chiacchiericcio è una peste!”. Il Papa prosegue la serie di catechesi dell’udienza generale sullo zelo apostolico, ovvero “l’ardore interiore di portare avanti il Vangelo”, e nell’appuntamento di questo mercoledì in Piazza San Pietro richiama i credenti all’impegno concreto nella società e nella politica, sempre a favore dei più deboli e poveri.
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https://www.avvenire.it/papa/pagine/udienza-generale-di-papa-francesco-13-settembre-2023
13 settembre. Lampedusa, neonato di 5 mesi annega in mare durante il tentativo di sbarco
Da mezzanotte gli arrivi sono 1.300. I soccorritori sono allo stremo mentre ieri è stato record: oltre 5mila i migranti giunti sull’isola. Il sindaco fa appello al governo e alla Protezione Civile
Su Lampedusa le prime luci del mattino arrivano portando la tragica notizia della morte di un neonato di appena cinque mesi, avvenuta durante un tentativo di sbarco da parte di un natante carico di migranti. La madre è una minorenne originaria della Guinea che viaggiava, assieme ad altre 45 persone, su un natante salpato da Sfax, con la sorella, il cognato e il nipotino.
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https://www.rainews.it/articoli/2023/09/lampedusa-neonato-di-5-mesi-annega-in-mare-durante-il-tentativo-di-sbarco-8db4593e-561e-4390-9eff-3b92cf2c6fa2.html
13 settembre. In solidarietà alle persone in protesta sul Molo Favaloro a Lampedusa
Sono migliaia le persone in arrivo sulle nostre coste in questi giorni, in particolare a Lampedusa. Dopo 30 anni, assistiamo ancora oggi all’incapacità di organizzare l’accoglienza ed il trasferimento rapido di persone stremate. Questa disorganizzazione lede nel quotidiano i diritti dei profughi e delle profughe, che in queste ore sono in protesta al molo Favaloro www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=856700045817606 .
Perché in tanti da troppe ore si trovano in strada, sotto un caldo micidiale e senza aver ancora ricevuto la minima assistenza. Si parla da mesi e tanto di numeri impossibili da gestire, a fronte di fenomeni prevedibili, visti i drammi che hanno colpito molti paesi africani tra guerre (Sudan, Mali) e catastrofi naturali, come osserviamo in questi giorni in Libia e Marocco.
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https://www.pressenza.com/it/2023/09/in-solidarieta-alle-persone-in-protesta-sul-molo-favaloro-a-lampedusa/
13 settembre. La verità sulla morte di Luca Attanasio è ancora lontana
Si aprono oggi a Roma le udienze per la morte dell’ambasciatore italiano: cos’è successo quel giorno? Perché mancavano le principali misure di sicurezza? Scoprire la verità è importante anche per i congolesi
MARINA FORTI – INTERNAZIONALE.IT Resta un alone di mistero intorno alla morte di Luca Attanasio, ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Democratica del Congo (Rdc), e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi il 22 febbraio 2021 insieme all’autista Mustapha Milambo. Stavano viaggiando con un convoglio del Programma alimentare mondiale (Pam), agenzia delle Nazioni Unite, in una provincia nordorientale del paese, al confine con il Ruanda. Due anni e mezzo dopo quel tragico giorno restano aperte molte domande sulle responsabilità e perfino sulle circostanze dell’attacco che ha portato a quei tre omicidi. Ma oggi perfino il processo che potrebbe stabilire qualche verità su quei fatti sembra in pericolo.
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https://www.internazionale.it/essenziale/notizie/marina-forti/2023/09/13/processo-attanasio-congo
13 settembre. In Israele la sfida dei giovani renitenti alla leva
VITTORIO BONANNI – TERZOGIORNALE.IT Malgrado il peggiore governo di destra della sua storia a guida Netanyahu, lo Stato ebraico è comunque una democrazia, sia pure a corrente alternata (vedi qui), e ciò ha permesso, nei giorni scorsi, a 230 giovani di sfidare le autorità di Tel Aviv annunciando il rifiuto di essere arruolati nell’esercito (la leva in Israele è obbligatoria, una volta compiuti i 18 anni, e prevede trentasei mesi per i ragazzi e ventiquattro per le donne). I ragazzi hanno firmato una lettera resa pubblica e riprodotta su un cartellone, esposto poi nel cortile di una delle scuole più conosciute della città, la Gymnasia Herzliya. Un altro episodio di contestazione della politica dell’esecutivo che, con la ventilata riforma della giustizia (vedi qui), sta mettendo di fatto in discussione la divisione dei poteri alla base di ogni democrazia.
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13 settembre. Narrazioni violente e ricomposizione della rabbia
Lo stupro di Palermo e la grande mobilitazione femminista che ne è seguita, contro la cultura maschilista, la violenza di genere, le speculazioni del governo e quelle mediatiche
GABRIELLA PALERMO – GIULIANA SORCI e SIMONA RANDAZZO – JACOBINITALIA.IT Quello che ormai è noto come lo «stupro di Palermo», avvenuto nei primi giorni di luglio e giunto alla cronaca dopo la denuncia della ragazza e la diffusione mediatica degli atti del truce episodio, ha condotto a un’immediata ondata di mobilitazioni a livello nazionale del movimento Non Una Di Meno e di tantissime altre realtà – collettivi, associazioni, sindacati, centri antiviolenza e più in generale delle città. Questa violenza purtroppo è stata presto accompagnata da fatti altrettanto atroci, come le violenze di gruppo avvenute a Caivano e Monreale, il femminicidio di Marisa Leo o di Vera Maria Shiopu uccisa a Caltanissetta, insieme a molte altre. Ad oggi, secondo l’Osservatorio Nazionale di Non Una Di Meno, sono 80 i femminicidi, lesbicidi e trans*cidi avvenuti quest’anno, e innumerevoli sono i casi di stupro subiti. Tuttavia, la violenza di Palermo è divenuta un caso «emblematico», per diverse ragioni. Di certo per l’atrocità della violenza e per i dettagli che purtroppo sono stati condivisi dai media. Al contempo, ciò che ne è seguito, sia per ciò che concerne la mobilitazione immediata che per le risposte istituzionali e le narrazioni tossiche, ci fanno – e ci devono – interrogare su diversi temi.
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13 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
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Lavoro: Bonaccini, precariato diventi meno conveniente di quello stabile
Milano, 13 set 10:41 – (Agenzia Nova) – Per una lotta alla precarietà “dobbiamo far diventare il precariato meno conveniente di quello stabile”, la destra “farà fatica a rifinanziare il taglio fatto” al costo del lavoro. Lo ha detto Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna, durante il convegno “Sanità e costituzione. La salute è ancora un diritto universale?” in corso questa mattina a Cattolica. Bonaccini ha invitato a “alzare gli stipendi di alcune categorie professionali e andare incontro a tante aziende con un patto: tagliare il costo lavoro per nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato”.
(Rem) © Agenzia Nova – Riproduzione riservata
13 settembre. Diritti in marineria, il 16 settembre assemblea ad Anzio
La Flai Cgil di Roma e Lazio con la Flai di Roma Sud-Pomezia-Castelli portano ad Anzio, sabato 16 settembre, in Via Porto Innocenziano dalle ore 9.30, la campagna “Diritti in marineria” su tutele e diritti nel settore della pesca. Al centro della campagna informativa i temi del lavoro usurante, le malattie professionali, l’applicazione del Testo Unico 81/2008 sulla sicurezza, le pensioni, la condizione dei lavoratori stranieri, i fondi integrativi sanitari.
“Sabato – spiega la Flai Cgil – sarà l’occasione per incontrare lavoratori e lavoratrici del settore, ascoltare i loro problemi e spiegare le nostre proposte in tema di diritti, tutele, sicurezza. Un momento di confronto e di informazione. Nel corso dell’iniziativa verranno consegnati anche dei dispositivi di protezione individuale e, per chi è interessato, verrà somministrato un questionario sulle malattie professionali”.
La campagna “Diritti in marineria” è fatta in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste nell’ambito del Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura.
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10 settembre. Devastante terremoto in Marocco
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Dopo il sisma di magnitudo 6.8
Marocco in ginocchio: il nuovo bilancio del sisma è di 2.862 morti e 2.562 feriti
Ore cruciali per i soccorsi, arrivano i primi aiuti da Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Si scava anche a mani nude. Mattarella e Meloni: “Italia pronta con i soccorsi”. Francia e Usa: “Pronti anche noi”
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12 settembre. Michele Santoro propone la lista «per la pace»
GIULIANO SANTORO – ILMANIFESTO.IT Lo scenario a sinistra in vista delle prossime elezioni europee si movimenta e Michele Santoro fa un passo verso la «lista pacifista» di cui parla da diverse settimane. Con un appello diffuso ieri e firmato insieme a Raniero La Valle, storico esponente del cattolicesimo progressista, il conduttore e giornalista lancia un’assemblea per il prossimo 30 settembre. Dovrebbe servire a rompere gli indugi e contare le adesioni al progetto.
Domenica scorsa, Santoro ha spiegato le sue ragioni alla scuola politica di Patria e Costituzione, condotta fa Stefano Fassina. Ha detto che considera il tema dell’opposizione alla guerra in Ucraina come l’occasione che mancava da tempo per unificare diversi soggetti attorno al tema, quello della guerra, che attraversa molte questioni, da quella sociale al modello di sviluppo fino ai nuovi equilibri internazionali. «La pace ci offre opportunità di riconnetterci – ha spiegato – Possiamo riscrivere la forma del mondo per come lo vogliamo dopo che durante la pandemia i dieci miliardari più ricchi del mondo hanno triplicato la loro ricchezza. È stata immessa nel mondo una grande quantità di denaro che non ha rappresentato investimenti economici e sviluppo»
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https://ilmanifesto.it/michele-santoro-propone-la-lista-per-la-pace
12 settembre. Per una scissione nel Pd
Il gruppetto di renziani o calendiani usciti dal Pd in Liguria è la prova dell’esistenza di un “paradosso Schlein”, e l’anticipazione di una probabile rottura su più larga scala
NICOLA CAPRIONI* – TERZOGIORNALE.IT I grandi giornali nazionali hanno fatto titoli e articoloni sull’uscita dal Partito democratico di trentadue iscritti a Genova, guidati dalla consigliera comunale Cristina Lodi e dal consigliere regionale Pippo Rossetti: tutti esponenti di Base riformista, la corrente dei renziani rimasti (o appositamente lasciati?) nel Pd, che comprende personaggi come il democristiano guerrafondaio Guerini, Lotti, ex braccio destro di Renzi, Del Rio e altri. Cristina Lodi era stata, in passato, al centro delle polemiche, perché, capogruppo del Pd al consiglio comunale di Genova, aveva votato a favore di un ordine del giorno che equiparava comunisti e nazisti: una scelta che la costrinse alle dimissioni da capogruppo. Pippo Rossetti, invece, è un democristiano storico, uno che siede in Regione da tempi antichissimi, essendo transitato per la Dc, il Partito popolare, la Margherita e infine il Pd.
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https://www.terzogiornale.it/2023/09/12/per-una-scissione-nel-pd/
*Presidente del Circolo Pertini di Sarzana
12 settembre. Incidenti sul lavoro, tre vittime in 24 ore. I dati Inail: da gennaio a luglio 559 morti, numeri in aumento in Lombardia e Abruzzo
Poche ore prima il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, aveva ribadito che “i morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza”. Nel pomeriggio è arrivato dall’Inail il periodico aggiornamento dei dati sugli infortuni sul lavoro, che come sempre fotografa una strage. Sono 559 le vittime registrate da gennaio a luglio 2023. Dei casi mortali denunciati, 430 sono avvenuti sul posto di lavoro e 129 riguardano incidenti in itinere, riscontrati cioè nel tragitto casa-lavoro. Nel frattempo, solo nella giornata di martedì 12 settembre si sono contate altre tre vittime: a S. Eufemia Lamezia, in provincia di Catanzaro, un operaio di 48 anni è morto cadendo dal tetto di un capannone mentre stava lavorando nell’area ex Sir, nel messinese un altro è caduto da un ponteggio in un cantiere edile e al maso Weingartner in Alto Adige un contadino è rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/12/incidenti-sul-lavoro-i-nuovi-dati-inail-da-gennaio-a-luglio-559-morti-vittime-in-aumento-in-lombardia-e-abruzzo/7289530/
12 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 566
RaiNews LIVE
Putin: impossibile cessate il fuoco durante la controffensiva. Zuppi domani a Pechino
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/gli-stati-uniti-verso-il-via-libera-ai-missili-atacms-a-lungo-raggio-a-kiev-a8e9d082-ac5d-4173-abb5-e8cdccd89880.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Varsovie annonce le maintien des restrictions d’importation de céréales ukrainiennes, Kiev veut saisir l’OMC
« L’Ukraine sera contrainte de se tourner vers l’arbitrage de l’OMC [Organisation mondiale du commerce] pour obtenir une compensation à la suite des violations des normes du GATT [Accord général sur les tarifs douaniers et le commerce] », a déclaré le premier ministre ukrainien, Denys Chmyhal.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/12/guerre-en-ukraine-en-direct-varsovie-annonce-le-maintient-des-restrictions-d-importation-de-cereales-ukrainiennes-kiev-veut-saisir-l-omc_6188955_3210.html
12 settembre. Internazionale.it – Intanto nel mondo
Marocco
Il numero di morti provocato dal terremoto l’11 settembre ha superato le 2.800 persone. Lo ha dichiarato il ministro dell’interno. I feriti sono 2.562. Le autorità marocchine hanno accettato offerte di aiuto da Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.
Libia
Nelle alluvioni dell’11 settembre che hanno colpito la Libia orientale sono rimaste uccise duemila persone, e si teme che il bilancio si aggravi. Le città più colpite sono Bengasi, Susa, al Bayda, al Marj e Derna. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza, imponendo un coprifuoco e la chiusura di scuole e negozi, nonché la sospensione di tutte le attività lavorative tranne quelle di emergenza.
Corea del Nord-Russia
Il leader nordcoreano Kim Jong-un è arrivato in treno in Russia per incontrare il presidente Vladimir Putin. L’ha annunciato il 12 settembre l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. I due paesi hanno confermato il vertice nel contesto del crescente isolamento di Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina.
Filippine
La vincitrice del premio Nobel per la pace Maria Ressa il 12 settembre è stata nuovamente assolta dall’accusa di evasione fiscale. Tuttavia, il futuro della giornalista investigativa, che ha denunciato gli eccessi delle politiche antidroga del governo filippino, rimane incerto perché deve ancora affrontare altri due processi. I problemi legali di Ressa sono cominciati nel 2016 con l’elezione alla presidenza di Rodrigo Duterte, che ha scatenato la censura contro i mezzi d’informazione indipendenti con procedimenti penali, arresti arbitrari e attacchi online.
Israele
Migliaia di israeliani sono scesi in piazza l’11 settembre davanti alla corte suprema di Gerusalemme per protestare contro la riforma della giustizia voluta dal governo nazionalista guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, che dall’inizio dell’anno divide la società israeliana. Le manifestazioni si sono svolte alla vigilia di un’udienza considerata cruciale dall’opposizione: la corte deve esprimersi sui ricorsi presentati contro il primo articolo del disegno di legge, adottato alla fine di luglio.
Mali
Gli ex ribelli del nord del Mali hanno dichiarato di essere “in guerra” con la giunta al potere a Bamako, in un comunicato stampa ricevuto dall’Afp e diffuso sui social network. Il Coordinamento dei movimenti Azawad (Cma), un’alleanza di gruppi prevalentemente tuareg che hanno combattuto lo stato centrale maliano prima di firmare un accordo di pace nel 2015, invita “tutti gli abitanti di Azawad a scendere in campo per contribuire allo sforzo bellico con l’obiettivo di difendere e proteggere la patria e riprendere così il controllo dell’intero territorio nazionale azawadiano” . Azawad è un nome di origine tuareg per il nord del Mali, oggetto delle richieste di indipendenza tuareg. Da mesi le tensioni tra la Cma e la giunta stanno crescendo e si teme la fine del cosiddetto accordo di pace di Algeri e la ripresa delle ostilità iniziate nel 2012.
https://www.internazionale.it/notizie/2023/09/12/notizie-mondo-12-settembre-2023
Adriano Sofri – Piccola Posta
Firenze, Venezia, la ressa dei turisti e il ricordo delle strade deserte in pandemia
Finalmente, la parola imbecille che era stata coniata ad hoc per le galere, sovraffollamento, superlativo di un superlativo, può estendersi alla società a piede libero, benché continuamente inciampato nel piede d’altri. C’è poco da lagnarsene, naturalmente, sarebbe antidemocratico
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https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2023/09/12/news/firenze-venezia-la-ressa-dei-turisti-e-il-ricordo-delle-strade-deserte-in-pandemia-5667261/
12 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
12 settembre. Bologna: Rispetto per il lavoro
RIVEDI LA DIRETTA
A Bologna Assemblea nazionale Cgil sulla contrattazione. Introduce la segretaria confederale Re David, conclude il segretario generale Landini
La Cgil chiede “Rispetto per il lavoro” e con questo slogan organizza un’importante Assemblea nazionale sulla contrattazione. L’appuntamento è per martedì 12 settembre a Bologna, alle ore 10 presso il Teatro Arena del Sole (via dell’Indipendenza 44).
Politiche contrattuali, a partire dalle piattaforme per i contratti nazionali e dal rinnovo di quelli scaduti da tempo, e poi ancora salari, precarietà, appalti, salute e sicurezza, rappresentanza, salario minimo: questi i temi della discussione.
A introdurre l’evento è la segretaria confederale Cgil Francesca Re David, seguono gli interventi dei segretari generali di tutte le categorie nazionali e delle delegate e dei delegati. Le conclusioni sono affidate al leader Cgil Maurizio Landini.
10 settembre. Devastante terremoto in Marocco
La cronaca minuto per minuto – RaiNews LIVE
Dopo il sisma di magnitudo 6.8
Marocco in ginocchio: il nuovo bilancio del sisma è di 2.862 morti e 2.562 feriti
Ore cruciali per i soccorsi, arrivano i primi aiuti da Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Si scava anche a mani nude. Mattarella e Meloni: “Italia pronta con i soccorsi”. Francia e Usa: “Pronti anche noi”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/devastante-terremoto-in-marocco-magnitudo-68-centinaia-di-morti-0cd74ee7-fc37-4183-8f61-79a2820a8390.html
Terremoto in Marocco, il momento in cui i palazzi iniziano a crollare a Marrakech
https://www.youtube.com/watch?v=aSXUFTGWveA
Quali sono le cause geologiche del violento terremoto in Marocco?
ANDREA MOCCIA – GEOPOP.IT Il violento terremoto che nella notte ha colpito il Marocco il 9 settembre 2023 (ore 00:11 italiane) ha causato oltre 2000 vittime. La scossa, causata dallo scontro tra la placca Africana e quella Eurasiatica, ha fatto registrare un epicentro a circa 72 km da Marrakech e una magnitudo Richter compresa tra 6.8 e 7.0. Subito ci si è chiesti cosa abbia dato vita a questo terremoto e, soprattutto, se il Paese sia storicamente sismico oppure no.
Per risolvere questi dubbi è necessario comprendere il contesto geologico nel quale si è sviluppato il sisma, cioè la catena montuosa dell’Atlante. In origine, nel Triassico (250-200 milioni di ani fa), questo complesso montuoso non era altro che una depressione ma durante il Cretaceo gli sforzi tettonici sono cambiati: la Placca Africana cominciò a spingere contro quella Eurasiatica. Si è passati quindi da una fase estensionale a una compressiva, dando vista a questo complesso sistema montuoso.
Il punto è che questa fase complessiva è tutt’ora in corso ed è per questo che si possono verificare terremoti anche piuttosto violenti – come quello avvenuto in Marocco il 9 settembre. Certo, dal 1900 in Marocco non si sono mai registrati terremoti con magnitudo maggiore di 6, ma questo intervallo temporale anche se a noi sembra molto grande è in realtà una briciola se comparato alla scala dei tempi geologici in cui agiscono i sismi.
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https://www.geopop.it/video/quali-sono-le-cause-geologiche-del-violento-terremoto-in-marocco/
https://www.geopop.it/
11 settembre. Le tensioni internazionali che ostacolano gli aiuti al Marocco
Pierre Hasky – internazionale.it Spesso le grandi catastrofi umanitarie creano le condizioni per mettere da parte gli antagonismi tra gli stati. Ma a volte, purtroppo, queste occasioni vengono sprecate.
Il sisma che ha colpito il Marocco nella notte tra l’8 e il 9 settembre ha avuto un’eco molto importante in Francia, a causa del peso consistente della comunità franco-marocchina ma anche, semplicemente, di una vicinanza umana tra la Francia e il suo ex protettorato magrebino.
Eppure, a 48 ore dalla catastrofe, Rabat non ha ancora risposto alle offerte d’aiuto arrivate dal governo francese e dal presidente Emmanuel Macron in persona. Il Marocco ha invece accettato l’assistenza di paesi come Qatar, Tunisia e Spagna, paese europeo che partecipa ai soccorsi con 56 militari già all’opera dal 10 settembre.
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https://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2023/09/11/marocco-terremoto-tensioni-parigi
11 settembre. Libia, la tempesta Daniel fa 2080 morti in Cirenaica. Crollano due dighe a Derna, 1200 dispersi
Le impressionanti immagini della distruzione dopo il passaggio del ciclone. Il premier parla di “situazione catastrofica” a Derna e annuncia due giorni di stop dal lavoro. La solidarietà del tunisino Saied. Tajani: “Non risultano italiani coinvolti”
Il ciclone Daniel, che da ieri sta attraversando il nord-est della Libia, ha provocato finora almeno 2.080 morti e il numero di dispersi potrebbe essere superiore a 5000, a causa delle piogge torrenziali che hanno spazzato via intere aree residenziali, ha riferito il governo “parallelo” dell’est, che controlla la Cirenaica. Ali al-Gatrani, vice primo ministro di quest’ultimo esecutivo, ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire “con urgenza” nella città di Derna, la più colpita, bloccata via terra, priva di elettricità e comunicazioni e dichiarata “zona disastrata”.
Forti piogge hanno colpito anche le città di Misurata, Al Bayda e Marj con temporali e venti fino a 180 chilometri orari.
continuazione e video in
https://www.rainews.it/articoli/2023/09/in-libia-la-tempesta-daniel–morti-e-di-dispersi-7d7a3686-6ab8-473c-93ae-896b792834c8.html
11 settembre. L’ispettore Callaghan a Caivano
RICCARDO DE VITO – VOLERELALUNA.IT L’annunciato decreto-legge Caivano è un manuale. La rapida storia della sua approvazione, il clima e il contesto politico in cui è maturato costituiscono una didattica esemplare di quella politica legge e ordine contro la quale Loïc Wacquant puntava il dito: le pene e il carcere non servono a combattere il crimine, ma, prendendo il posto delle politiche inclusive di stato sociale, mirano a disciplinare i reietti della società postindustriale, i poveri schiacciati dalla spietatezza di un’economia liberista abbinata alla cultura del merito.
In questo senso, le vicende legislative di questi ultimi giorni fanno davvero lezione. Tra fine luglio e inizio agosto 2023 il Governo annuncia una proposta di modifica del piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede il definanziamento degli interventi relativi ai progetti di rigenerazione urbana e ai piani urbani integrati, entrambi finalizzati a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale e alla riqualificazione delle periferie. In tutto, vengono meno 6,5 miliardi di euro prima destinati a quegli scopi. A subire il taglio, secondo stime Anci, sono soprattutto le grandi metropoli, in particolare Napoli e la sua cintura. Al disinvestimento sociale è seguito a ruota (meno di un mese) il dispiegamento dell’armamentario della repressione e del controllo sociale: carcere, polizia, misure di prevenzione. Questa volta, l’ennesimo pacchetto sicurezza è particolarmente arcigno perché a essere toccati sono i minori.
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https://volerelaluna.it/commenti/2023/09/11/lispettore-callaghan-a-caivano/
11 settembre
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 565
RaiNews LIVE
Kiev, abbattuti droni su Zaporizhzhia e Dnipro. Media, Kim Jong-un atteso a breve in Russia
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/09/blinken-le-autorita-ucraine-potrebbero-accettare-colloqui-con-mosca-2f5ca7ad-aa86-4c53-a656-e23bf64b5ae1.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Kiev revendique des avancées limitées sur le front sud et dans l’Est
La contre-offensive ukrainienne lancée en juin s’est heurtée à de puissantes lignes de défense construites par les Russes, faites notamment de champs de mines et de pièges antichars, mais Kiev espère une percée dans le Sud, dans le secteur de Robotyne, et dans l’Est dans la région de Bakhmout.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/09/11/guerre-en-ukraine-en-direct-la-ministre-des-affaires-etrangeres-francaise-affirme-que-les-ukrainiens-progressent-dans-le-sud_6188812_3210.html
11 settembre. Internazionale.it – Intanto nel mondo
Marocco
Il bilancio del terremoto di magnitudo 6,8 sulla scala Richter che ha colpito il centro del Marocco nella notte tra venerdì e sabato è salito il 10 settembre a 2.122 vittime. Molti villaggi della regione di Marrakech-Safi sono stati completamente distrutti. Il governo ha accettato l’offerta di quattro paesi – Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi Uniti – d’inviare squadre di ricerca e salvataggio che collaboreranno con i soccorritori locali.
Sudan
Il 10 settembre alcuni raid aerei sulla capitale Khartoum hanno causato almeno quarantasei morti. L’esercito diretto dal generale Abdel Fattah al Burhan, l’unico a possedere aerei da combattimento, ha però smentito il suo coinvolgimento. Dal 15 aprile circa 7.500 persone sono morte nel conflitto tra l’esercito regolare e i paramilitari delle Forze di supporto rapido.
Etiopia-Egitto
Il 10 settembre il governo etiope ha annunciato che è stato completato il riempimento di una diga costruita sul Nilo Azzurro a partire dal 2011, la Grand ethiopian renaissance dam (Gerd). L’Egitto, che considera la diga una minaccia per il suo approvvigionamento idrico, ha definito il riempimento “un atto unilaterale e illegale”.
Ucraina-Russia
La commissione elettorale russa ha affermato che il partito Russia unita del presidente Vladimir Putin ha ottenuto più del 70 per cento dei voti nelle elezioni del 10 settembre nei territori ucraini annessi (le regioni, controllate solo in parte, di Donetsk, Luhansk, Zaporižžja e Cherson). Il voto è considerato illegale da Kiev e dai suoi alleati occidentali. Intanto, due operatori umanitari, il canadese Anthony Ihnat e la spagnola Emma Igual, sono rimasti uccisi in un bombardamento russo vicino a Bakhmut, nella regione di Donetsk.
Spagna
Il 10 settembre Luis Rubiales, presidente della federazione di calcio spagnola, si è dimesso in seguito alle polemiche suscitate dal bacio sulla bocca dato alla calciatrice Jenni Hermoso il 20 agosto durante la cerimonia di premiazione dei mondiali femminili, vinti dalla Spagna. “Non è più possibile continuare il mio lavoro”, ha affermato Rubiales, che è sotto inchiesta per aggressione sessuale e coercizione.
Vietnam-Stati Uniti
Il 10 settembre, nel corso di una visita ad Hanoi, il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato un accordo di “partenariato strategico” con il Vietnam, che prevede tra le altre cose una stretta cooperazione nella produzione dei semiconduttori, che sono essenziali per un’ampia gamma di prodotti tecnologici e digitali.
Maldive
Mohamed Muizzu, sindaco della capitale Malé, ha ottenuto il 46,06 per cento dei voti nel primo turno delle elezioni presidenziali del 9 settembre. Muizzu ha preceduto il capo di stato uscente Ibrahim Mohamed Solih, che ha ottenuto il 39,05 per cento dei voti. Il secondo turno è previsto il 30 settembre. Solih è favorevole a rapporti più stretti con l’India, mentre Muizzu punta a una riavvicinamento con la Cina.
https://www.internazionale.it/notizie/2023/09/11/notizie-mondo-11-settembre-2023
11 settembre. Luis Sepulveda. Pioveva a Santiago del Cile l’11 settembre 1973
volerelaluna.it L’11 settembre 1973 è stato – come ha scritto Luis Sepúlveda in Storie ribelli (pubblicato in Italia da Guanda nel 2017) – «il giorno più nero del Cile». Quel giorno, il giorno del golpe, quando svanirono in Cile le speranze di democrazia, socialismo e uguaglianza, Salvador Allende – il presidente Allende – barricatosi nel palazzo de La Moneda con 13 uomini del Gap (piccola formazione di guardie del corpo volontarie) e una decina di poliziotti che gli erano rimasti fedeli (mentre i carabinieri avevano subito abbandonato il palazzo, passando dell’altra parte), resistette per ore all’assalto dell’esercito e al bombardamento dell’aviazione. Dopo la conquista del palazzo e il suicidio di Allende, gli ultimi difensori della Moneda furono torturati e seviziati. Gli uomini del Gap vennero poi assassinati, «gettati in una buca profonda dieci metri, fatti saltare in aria con la dinamite e infine coperti di terra». Del Gap faceva parte, fin dal 1971, Luis Sepúlveda, poco più che ventenne. Al momento del golpe Sepúlveda non era alla Moneda, essendo stato inviato, insieme ad altri, a presidiare una centrale idroelettrica alla porte della capitale e non riuscì a raggiungere i compagni. In seguito, anche lui venne torturato nella caserma di Tucapel, incarcerato per oltre tre anni prima di scegliere la viadell’esilio. Venticinque anni dopo, il 25 novembre 1998, la Camera dei Lords di Londra, con una maggioranza di tre giudici contro due, decise che, in relazione al reato di tortura praticato in Cile durante la dittatura, il generale Augusto Pinochet Ugarte non aveva diritto all’immunità derivante dal suo status di ex capo di Stato e che l’arresto disposto nei suoi confronti dal giudice spagnolo Garzón manteneva piena validità. Il giorno successivo Luis Sepulveda commentò la decisione con un articolo denso di commozione che fornisce alcuni flash anche di che cosa volle dire il golpe per i democratici cileni. Merita – a 50 anni da quel giorno nero – riproporlo. (la redazione).
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/09/11/pioveva-a-santiago-del-cile-l11-settembre-1973/
Leggi anche:
Ugo Zamburro. 1973. Il golpe cileno e il giardino di casa degli Stati Uniti
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/09/11/1973-il-golpe-cileno-e-il-giardino-di-casa-degli-stati-uniti/
Alessandra Algostino. 1973-2023. Le parole di Allende: per il Cile e per noi
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/09/11/1973-2023-le-parole-di-allende-per-il-cile-e-per-noi/
Elisabetta Salvini/Facebook
Io sono una di quelle che ha avuto il privilegio di essere volontaria della cultura.
Già, un grande privilegio. Ho iniziato all’università, scegliendo la facoltà di lettere perché avevo deciso di vivere a pieno il mio privilegio, anche se ancora non sapevo quanto lontano mi avrebbe portato. Studiavo, ero brava, ma soprattutto mi piaceva e questo sì, è un gran privilegio.
Eppure me lo dicevano tutti che sarei stata una potenziale disoccupata, anche perché per una figlia di un pompiere e di una magliaia, il mondo della cultura è un mondo molto lontano, ed entrarci, seppure in punta di piedi, seppure passando sempre da porte secondarie, laterali era già cosa per cui ringraziare e pure tantissimo. Altro che chiedere compensi!
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11 settembre. Con Attac, fuori dalla guerra e dal liberismo
“Il pianeta della cura” Presentazione dell’Università estiva 2023 di Attac Italia
Come in un tempo sospeso, in questi ultimi quindici anni siamo passati da una crisi finanziaria a una crisi sociale, da una pandemia a una guerra, senza soluzione di continuità. Mentre ci troviamo immersi in una crisi eco-climatica che già travolge la nostra quotidianità e che rischia di pregiudicare nell’arco di un tempo sempre più prossimo le stesse condizioni della vita umana sulla Terra.
Ciascuna di queste crisi ci viene raccontata come priva di contesto, come episodio a sé stante, senza antecedenti né causalità, e ci sembra di vivere dentro una dimensione atemporale e astorica, un eterno presente fatto di emergenze cui bisogna rispondere, con l’angosciante sensazione che quella attuale non sarà l’ultima e che sembra essersi innescato un circolo vizioso, senza alcuna via d’uscita.
In questa dimensione di immediatezza, con un futuro sempre meno immaginabile e un passato altrettanto rimosso, “crisi” ed “emergenza”, le cifre esistenziali del nuovo secolo, sembrano aver sostituito il “conflitto”, cifra che ha scandito il ventesimo secolo, spesso con esiti tragici -basti pensare alle due guerre mondiali- ma accompagnati anche da grandi trasformazioni sociali.
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https://www.popoffquotidiano.it/2023/09/11/con-attac-fuori-dalla-guerra-e-dal-liberismo/
11 settembre
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
11 settembre. La stagione della legalità
Summer School a Bologna dall’11 al 15 settembre, dedicata alla costituzione di parte civile nei processi. Miceli, Cgil: “La formazione crea consapevolezza”
ROBERTA LISI – COLLETTIVA.IT Un programma denso quello che si apre oggi, lunedì 11 settembre, a Bologna. Organizzata dalla Università Alma Mater del capoluogo emiliano romagnolo, ideata e diretta dalla professoressa Stefania Pellegrini che all’interno di quella istituzione accademica ha istituito il primo Master sui beni confiscati intitolato al dirigente sindacale e politico siciliano Pio La Torre. E all’allora segretario del Pci siciliano ucciso dalla mafia il 30 aprile del 1982 è intitolato un Premio, il conferimento dei riconoscimenti dell’edizione del 2023 sarà sempre a Bologna il 13 settembre, nell’anniversario della promulgazione della legge Rognoni La Torre che istituì il reato di associazione mafiosa e la confisca e il sequestro dei patrimoni della criminalità organizzata. Il Premio, voluto dalla Cgil dalla Fnsi e da Avviso Pubblico, verrà assegnato a sindacalisti, giornalisti e amministratori locali che si sono distinti nell’esercizio del proprio lavoro per affermare legalità.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/09/11/news/settembre-per-la-legalita-3376973/
11 settembre. Istat: Cgil, dati negativi frutto di scelte del governo
Gesmundo: “Bisogna aprire subito un serio tavolo di trattativa, o si rischia una fase di recessione. Anche per questo siamo in piazza il 7 ottobre”
“Abbiamo perso tempo a crogiolarci su quanto andasse bene l’economia, risultato dell’effetto traino del turismo, in cui si recuperava lo stop della pandemia. Ma che l’economia reale andasse male e che ci sarebbero state ricadute, anche sul Pil, era del tutto evidente”: così il segretario confederale Cgil Pino Gesmundo commenta i dati Istat relativi alla produzione industriale di luglio, diffusi oggi (lunedì 11 settembre).
Gesmundo attribuisce le responsabilità all’azione di governo: “Si iniziano a raccogliere i frutti delle scelte, mancate e sbagliate, sulla ricostruzione delle filiere industriali”. A questo si sommano “i ritardi e la rimodulazione del Pnrr voluti dal ministro Fitto, che hanno bloccato numerosi progetti già pronti a partire, e la mancata programmazione dei fondi coesione e sviluppo, utili alle riconversioni e agli investimenti industriali ed infrastrutturali”. Anche su asset strategici come automotive, Tim e siderurgia, denuncia il segretario, sono stati commessi gravi errori.
La strada da seguire è l’apertura di un serio tavolo di trattativa con le parti sociali sulle politiche industriali “per stabilire scelte e risorse necessarie al rafforzamento del sistema manifatturiero ed industriale e al sostegno della crescita dal punto di vista dell’innovazione di processi e prodotti, legando questi obiettivi alla transizione energetica, digitale e ambientale.
Il rischio, conclude Gesmundo, è che “ulteriori ritardi sul posizionamento strategico del nostro Paese porteranno il sistema industriale a vivere una lenta ma inesorabile fase di recessione. Anche per questi motivi saremo in piazza il prossimo 7 ottobre”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/09/11/news/cgil-industria-istat-lavoro-governo-3381349/
11 settembre. Lavoro, la Regione riflette sul futuro degli ex Rmi e Tis
ANSA – L’assessore allo sviluppo economico, lavoro e servizi alla comunità della Regione Basilicata, Michele Casino, “già nelle prossime ore, con il supporto degli uffici dipartimentali, cercherà di comprendere l’attuabilità” delle proposte dei sindacati sul futuro “dei circa 1.850 lavoratori ex Rmi e Tis”.
Lo ha reso noto l’ufficio stampa della giunta regionale.
Stamani, a Potenza, Casino ha incontrato i sindacati che hanno presentato “una serie di proposte che, nel medio e breve periodo, prevedono una stabilizzazione della platea”.
11 settembre. Sanità: Fp Cgil Sicilia, annunciata class action
Dopo lo scandalo delle liste d’attesa, il sindacato chiede alla giunta Schifani un piano straordinario di riorganizzazione e investimenti
Fp Cgil Sicilia annuncia una class action contro il governo regionale per violazione del diritto alla salute. L’iniziativa è stata decisa dopo la scoperta dello scandalo sulle liste d’attesa, che venivano gonfiate e bloccate in favore dell’attività libero professionale intramoenia: “È una ulteriore conferma di come la sanità dell’isola sia profondamente disorganizzata”.
Secondo il segretario generale Gaetano Agliozzo e la segretaria regionale Monica Genovese “questo improprio e inqualificabile modo di operare si traduce di fatto in un grave danno per i cittadini, costretti a pagare le prestazioni oppure a rinunciarvi”.
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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/2023/09/11/news/sanita_-sicilia-liste-attesa-3380567/
Incidenti lavoro: in Abruzzo diminuiscono ma aumentano morti
ANSA – Lo rilevano la Cgil e il patronato Inca Abruzzo e Molise che, analizzando i dati diffusi dall’Inail, evidenziano come nel periodo gennaio-luglio vi sia stata una riduzione degli infortuni del 30%, ma che, al contempo, c’è stato un brusco incremento dei decessi.
Nei primi sette mesi del 2023 gli infortuni sono stati 7.156, contro i 10.306 del 2022: di questi, 1.483 si sono registrati in provincia dell’Aquila, 1.920 in quella di Teramo, 1.556 a Pescara e 2.197 a Chieti.
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https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2023/09/11/incidenti-lavoro-in-abruzzo-diminuiscono-ma-aumentano-morti_4b0ed4ff-0d92-49c6-b17d-8031ed2677e7.html
Con Enel al lavoro 15 studenti Ingegneria elettrica dell’Aquila
ANSA – Hanno firmato oggi la lettera di assunzione a tempo indeterminato in Enel i 15 studenti del corso di laurea in Ingegneria elettrica per il programma di Apprendistato duale di alta formazione e ricerca lanciato nei mesi scorsi da Enel in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila.
Inizia un percorso di lavoro e formazione che consentirà agli studenti di studiare e, al contempo, fare esperienza in azienda dalla distribuzione alla generazione elettrica
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https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2023/09/11/con-enel-al-lavoro-15-studenti-ingegneria-elettrica-dellaquila_d3a5aec8-a253-4d98-8a23-06e44436d054.html
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Venerdì 15 settembre h 18 in poi (presidio Gkn)
Datemi un punto di appoggio e…
18.00 Assemblea delle socie e soci soms e del gruppo di supporto
Odg: Stato del processo di reindustrializzazione;
Pratica della convergenza, convergenza delle pratiche
Iniziativa del 30 settembre 1 ottobre
20.30 Cena, prenotarsi al form: https://forms.gle/jnNG54Wa1CcpoZo46
A seguire assemblea manifestatori di interesse
LA Carovana dei Mutualismi A Ri-MAFLOW a Milano IL 16 SETTEMBRE
Ore 10.30-17.30.
Il pianeta della cura, università di Attac a Cecina https://fb.me/e/60odVl41R
22-23-24 SETTEMBRE: TORNA (FE)STIVALE!
Il Festival a sostegno delle popolazioni alluvionate a Bologna: https://fb.me/e/2RP7zPeXu
11 settembre. USB Lavoro Rurale: A Torretta Antonacci la Festa della Semina
Si è svolta sabato 9 settembre a Torretta Antonacci l’iniziativa di festa e confronto con i lavoratori braccianti che hanno occupato le terre incolte.
Delegazioni di lavoratori migranti sono venute da diverse località italiane per dare sostegno alla iniziativa dei braccianti di Torretta e per comprendere insieme a loro come oggi sia necessario dare un segnale di lotta e di rivendicazione della propria identità a tutti i lavoratori migranti che nel nostro paese producono ricchezza e3 ricevono sfruttamento.
Oltre alle delegazioni USB della logistica, dei lavoratori migranti dell’USB di Abruzzo, Piemonte, Lazio, Campania, hanno partecipato Giorgio Cremaschi di Potere al Popolo e Nino Quaranta dell’Associazione Rurale Italiana.
Nelle prossime settimane a raccolta finita, chiameremo il mondo solidale a sostenere questa iniziativa di lotta ed emancipazione.
Foggia. Da Torretta Antonacci un percorso di dignità, lavoro e libertà
Quando nel 2019 abbiamo iniziato il percorso di alfabetizzazione sindacale dei braccianti migranti presenti negli insediamenti informali, eravamo convinti di trovarci di fronte ad un settore di classe che racchiudeva insieme e intorno a sé una moltitudini di contraddizioni ma anche una straordinaria vitalità e voglia di rivincita.
Il fenomeno migratorio dai paesi del Sud all’Europa va considerato senza alcun dubbio un fenomeno strutturale del processo economico che attraversa il modo di produzione capitalista; nel lungo periodo la presenza occidentale nei paesi in via di sviluppo ha mantenuto, cambiandone le modalità, il dominio politico, economico e militare, con la prioritaria necessità di sfruttarne ogni risorsa naturale per il mantenimento esagerato del benessere del primo mondo.
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https://www.usb.it/leggi-notizia/da-torretta-antonacci-un-percorso-di-dignita-lavoro-e-liberta-1239.html