Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno
SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose
19 luglio. Tu che straparli di Carlo Giuliani, conosci l’orrore di Piazza Alimonda?
https://www.wumingfoundation.com/giap/2012/07/tu-che-straparli-di-carlo-giuliani-conosci-lorrore-di-piazza-alimonda/
Genova 2001, noi non dimentichiamo!
Ricorre oggi il 22° anniversario dell’omicidio di Carlo Giuliani per mano dei Carabinieri durante il vertice del G8 a Genova nel luglio 2001.
Le mobilitazioni iniziarono il 19 luglio con il grande corteo dei migranti.
Per il 20 luglio erano previste diverse piazze tematiche in giro per la città ligure, piazze che vennero sistematicamente e indiscriminatamente caricate dalle Forze dell’Ordine. La carica illegittima al corteo della Disobbedienza in via Tolemaide diede il via a ore di scontri feroci che culminarono con l’omicidio di Carlo in piazza Alimonda.
Il giorno successivo nonostante tutto più di 300.000 persone scesero in piazza per il corteo internazionale che fu caricato e spezzato sul lungomare di Genova con l’uso di blindati.
Quella sera le Forze dell’Ordine organizzarono l’irruzione nel dormitorio del Genoa Social Forum alla scuola Diaz dando via a un massacro sistematico. Dei 93 presenti nella scuola 82 furono feriti di cui 63 trasportati in ospedale. La giustificazione ufficiale del blitz fu che la Diaz era la “sede” del Blocco Nero.
Contemporaneamente avvenivano le sevizie ai fermati convogliati alla caserma di Bolzaneto.
Le vicende giudiziarie successive ai fatti di Genova hanno visto da un lato la sostanziale impunità dei vertici (e della manovalanza) delle Forze dell’Ordine responsabili di pestaggi e sevizie nonostante alcune condanne definitive e dall’altro una decina di manifestanti “eletti” a capro espiatorio dei fatti di piazza di quei giorni condannati ad altissime pene detentive che molti/e di loro hanno dovuto scontare. La parola fine (se si può dire fine) è giunta tra il 2022 e il 2023. Nel settembre dell’anno scorso è stato scarcerato Luca Finotti, ultimo manifestante detenuto in Italia per le vicende del luglio genovese mentre a marzo di quest’anno la giustizia francese ha definitivamente negato l’estradizione per Vincenzo Vecchi, fuggito in Francia per evitare la condanna a più di 10 anni di carcere emessa dal Tribunale di Genova per quei fatti.
Lo speciale di MiM per il ventennale del G8
La memoria del G8 tra processi e troppi punti interrogativi
Mario Di Vito – ilmanifesto.it
UN ALTRO MONDO ERA POSSIBILE. Chiusa a marzo la storia giudiziaria sui fatti di Genova, ma il resto dei fili resta confuso
Alcuni anniversari sono più uguali di altri. Il ventiduesimo del G8 di Genova, per esempio, si distingue perché è il primo che si celebra senza che qualcuno sia in carcere o sotto processo per le manifestazioni di quei giorni. La storia è finita lo scorso marzo, quando la procura di Lione ha annunciato la sua intenzione di non ricorrere in Cassazione contro la decisione della Corte d’Appello di non estradare in italia Vincenzo Vecchi, l’ultimo reduce sul quale pendeva ancora una condanna a dieci anni. La memoria giudiziaria del G8 e delle sue giornate ha così trovato una sua conclusione, ma il resto dei fili resta confuso in una sequenza disordinata di udienze, carte investigative, interrogatori, sentenze.
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https://ilmanifesto.it/edizioni/il-manifesto/il-manifesto-del-23-07-2023
Sono passati oltre vent’anni da Genova 2001. Conversazione con Vittorio Agnoletto
Laura Trussi – pressenza.com
PRESSENZA – Sono passati oltre vent’anni da Genova 2001, un momento che ha segnato la vita di molte persone e che ancora oggi, dopo tante analisi politiche, indagini, processi, è una ferita aperta nella storia italiana. Come racconteresti a una ragazza o a un ragazzo nato nel 2001 o dopo, l’epoca di Genova?
Direi loro che abbiamo fatto di tutto per lasciare ai giovani un mondo migliore e che il movimento altermondialista dell’inizio di questo millennio ha rappresentato un atto di enorme generosità perché, come ha ricordato Susan George, è forse stato il primo movimento di persone che non lottavano per avere un vantaggio per sé stesse, ma che lottavano per le generazioni future.
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https://www.pressenza.com/it/2023/07/sono-passati-oltre-ventanni-da-genova-2001-conversazione-con-vittorio-agnoletto/?fbclid=IwAR0oN0hhqECHokFGHoRCrg-V79go23r-VPMdBjCQUgXWM6SolWi1ZChTXlo
20 luglio. Cosenza, operaio boschivo muore schiacciato da un albero
BONIFATI – Un operaio boschivo di 54 anni (Pietro Bernardo il suo nome), è morto in un incidente sul lavoro in località Contessa di Bonifati, in provincia di Cosenza. Dalle ricostruzioni fatte dagli inquirenti, l’uomo sarebbe travolto da un albero che stava tagliando. A nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118 giunti sul posto. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri.
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https://www.corrieredellacalabria.it/2023/07/20/operaio-boschivo-muore-schiacciato-da-un-albero-nel-cosentino/
20 luglio. Operaio muore schiacciato da due camion in manovra
Il 55enne Salvatore Spongano, dipendente di una ditta edile, ha perso la vita in un cantiere a Minervino di Lecce, dove due mezzi si sono scontrati, stritolando l’uomo
Ennesima tragedia sul lavoro, stavolta a Minervino di Lecce. Nella mattina di oggi, giovedì 20 luglio, un operaio è morto dopo essere stato schiacciato da due mezzi pesanti in movimento. La vittima, il 55enne Salvatore Spongano, originario di Cutrofiano dipendente di una ditta edile, è rimasto stretto nella morsa di due camion che in quel momento si stavano muovendo all’interno del cantiere di via Kennedy, in cui sono in corso degli interventi stradali. I due mezzi si sono scontrati e il 55enne si è trovato proprio tra i due camion al momento della collisione: un impatto violento che ha procurato alla vittima gravi lesioni alla testa e non gli ha lasciato scampo.
La scena raccapricciante ha subito gettato sconforto e allarme tra i presenti: sono stati prontamente allertati i soccorsi, con i sanitari del 118 giunti sul posto, nel giro di pochi minuti, senza poter però far nulla per l’operaio deceduto sul colpo. Nel cantiere sono sopraggiunti anche i carabinieri della locale stazione e i colleghi della compagnia di Maglie per le indagini, il personale Spesal per le verifiche del caso. Sul posto anche il magistrato di turno.
https://www.today.it/citta/salvatore-spongano.html
20 luglio. Incidente agricolo a Città Sant’Angelo, morto un uomo che stava lavorando la terra con il trattore
Incidente agricolo mortale nelle campagne di Città Sant’Angelo (nella frazione di San Vittorito) nella giornata di giovedì 20 luglio.
A perdere la vita è stato un uomo di 83 anni che stava lavorando la propria terra a bordo di un trattore.
Non si è tratto del classico caso da ribaltamento, e di ricostruire la dinamica precisa si stanno occupando i carabinieri intervenuti sul posto per i rilievi e gli accertamenti del caso. L’anziano è stato sbalzato dal mezzo cingolato e avrebbe battuto la testa a terra. Vani, purtroppo, i tentativi di rianimarlo da parte dei soccorritori del 118 dato che l’83enne sarebbe morto sul colpo.
Sul luogo dell’incidente sono giunti anche i vigili del fuoco del Comando provinciale di Pescara.
https://www.ilpescara.it/cronaca/uomo-morto-trattore-incidente-agricolo-citta-sant-angelo.html
20 luglio. Tragico incidente agricolo: muore settantaseienne sul proprio appezzamento di terreno
Un tragico incidente agricolo si è verificato nel corso della mattinata di oggi, giovedì 20 luglio, a Lugnano in Teverina. Un uomo di settantasei anni è deceduto, mentre stava lavorando sul proprio appezzamento di terreno. Secondo la prima ricostruzione l’incidente sarebbe avvenuto nel momento in cui era intento a svolgere il proprio lavoro, mediante l’utilizzo di una motozappa.
Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che hanno solo potuto constatare il decesso. Inoltre una squadra dei vigili del fuoco di Amelia ed i carabinieri, in attesa dell’autorizzazione da parte del magistrato di turno della rimozione del corpo.
https://www.ternitoday.it/cronaca/tragico-incidente-agricolo-uomo-scomparso-lugnano-2023.html
20 luglio. La politica al tempo della restaurazione
Salvatore Bianco – lafionda.org
Agostino, che aveva assistito sgomento agli ultimi bagliori dell’incendio finale dell’Impero, raccomandava di saper cogliere i segni dei tempi (Mt.16,2-4). Ebbene, quello che pare delinearsi per l’Europa occidentale, scrutandone i segni, è un tempo di restaurazione. Ed è un paradosso, solo apparente, che a farsi promotore di questa svolta sia un pezzo di quel cosiddetto populismo, che in modo maldestro si era assunto l’onere di sfidare il tardo neoliberismo. Servivano ben altre risorse culturali, organizzative e politiche per poter tentare l’impresa, sempre che fosse quella la effettiva posta in gioco. Il sistema ha reagito e nella sua volontà disperata di ibernare gli attuali rapporti di forza (di ricchezza e di potere), mai così scandalosamente asimmetrici, ha reclutato oggi la Meloni in Italia e molto probabile domani la Le Pen in Francia. D’altronde un pessimo paradigma economico a briglie sciolte non può che creare a lungo andare condizioni di ingiustizia sociale tali da risuscitare una destra schiettamente classista e quando serve repressiva, con l’intento di spegnere sul nascere qualsivoglia embrione di dissenso. Ebbene, se dall’altra parte non ci si vuole limitare a fare da spettatori passivi o, peggio, proporsi come più valida alternativa nel ruolo di manutentori di un ordine oramai al collasso, converrebbe iniziare a connettersi anche sentimentalmente con tutti quei fermenti di rivolta che provengono dal basso per dare loro una visione non a frammenti ed una direzione di marcia univoca.
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https://www.lafionda.org/2023/07/20/la-politica-ai-tempi-della-restaurazione/
20 luglio. Pnrr, un giro a vuoto tra rate scomparse e alloggi ai privati
Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it
Ingorgo tecnocratico, groviglio inestricabile, antitesi di un’idea di democrazia basata perlomeno sulla trasparenza e sui dati, il «Piano nazionale di ripresa e resilienza» (Pnrr) è un blob. È senza forma, sta ovunque. È ignoto ai più, eppure è discusso nei dettagli più incomprensibili.
È il sacro Graal dell’economia italiana, ma nessuno sa se il leggendario calice sarà mai trovato. In ballo ci sono 200 miliardi di euro e più entro il 2026. Divisi per rate che però sono in ritardo. Già la terza, e probabilmente la quarta, non sono arrivate. Questo crea patemi di ogni tipo ai piani alti. Un’angoscia che contrasta con l’indifferenza, o il non sapere, di quelli bassi.
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https://ilmanifesto.it/pnrr-un-giro-a-vuoto-tra-rate-scomparse-e-alloggi-ai-privati
20 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 512
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-512-4672c1e1-7c0d-4e03-83d2-609c11b1e32e.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : vingt blessés à Mykolaïv et Odessa, une adolescente tuée en Crimée
La Russie a ciblé tôt jeudi les deux villes portuaires du sud de l’Ukraine, blessant au moins vingt personnes, ont rapporté les autorités locales. En Crimée, une attaque ukrainienne de drone a tué une adolescente, a fait savoir le gouverneur local installé par Moscou.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/20/guerre-en-ukraine-onze-blesses-a-mykolaiv-et-odessa-une-adolescente-tuee-en-crimee_6182693_3210.html
20 luglio. È la guerra ucraina sul grano che affama il mondo povero?
Alberto Negri – remocontro.it
«L’accordo sul grano tra Mosca, Kiev, l’Onu e la Turchia aveva contribuito a calmierare i prezzi. Ma per l’Onu il 47% dell’export agricolo ucraino è andato a Paesi ad alto reddito», denuncia Alberto Negri sul Manifesto. Ancora più severa la denuncia Oxfam: «Ai poveri solo il 3% del grano ucraino». E fame globale che oggi colpisce almeno 122 milioni di persone in più rispetto al 2019».
La minaccia russa contro le navi ‘graniere’, ma è solo la guerra che affama la parte più sfortunata del mondo? Le mostruosità del ‘mercato’ quando specula sulla vita altrui.
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https://www.remocontro.it/2023/07/20/e-la-guerra-ucraina-sul-grano-che-affama-il-mondo-povero/
20 luglio. Il pizzo e gli ostaggi
Rocco Artifoni – pressenza.com
Dopo il “pizzo di Stato” evocato da Giorgia Meloni, Matteo Salvini ha detto che “milioni di italiani sono ostaggio da troppi anni dell’Agenzia delle Entrate”.
Sicuramente è contraddittorio che i principali esponenti del Consiglio dei Ministri si scaglino contro la Pubblica Amministrazione. Infatti nella Costituzione questi due organi appartengono allo stesso potere, cioè al Governo (Costituzione, Ordinamento della Repubblica, Titolo III).
È opportuno ricordare che i Ministri devono prestare giuramento (art. 93 Cost.) davanti al Presidente della Repubblica: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione». “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” (art. 98 Cost.). Il potere esecutivo dovrebbe operare con lo stesso scopo e non in contrasto con i propri organismi operativi.
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https://www.pressenza.com/it/2023/07/il-pizzo-e-gli-ostaggi/
20 luglio. Adriano Sofri – Piccola Posta
Caro Pietrangelo Buttafuoco, io Berlusconi non l’ho mai incontrato
Nel panegirico del Cav., “Beato lui”, si racconta di un incontro colorito, con la sua proposta di fare del giornale Lotta Continua “un Sorrisi e canzoni tv, però di sinistra”. Ma non è mai successo
Caro Pietrangelo Buttafuoco, il tuo panegirico di Silvio Berlusconi, “Beato lui”, racconta coloritamente un incontro fra lui e me. Lui che mi riceve assicurando: “La mia stima per lei è antica”, io “colpevole di malefatte proletarie e fascinoso comunista”, e in conclusione la sua proposta di fare del giornale Lotta Continua “un Sorrisi e canzoni tv, però di sinistra”.
Pittoresco. Il fatto è che io non ho mai incontrato Silvio Berlusconi in vita sua e mia. Non l’ho mai nemmeno visto da lontano. Te però sì. Chissà perché non mi hai fatto una telefonata, ti avrei avvertito. Ora il quadretto si aggiungerà alla vasta aneddotica di lui e, in proporzione, di me. Che ho poco da perdere, ho un mondo da rettificare.
https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2023/07/20/news/caro-pietrangelo-buttafuoco-io-berlusconi-non-l-ho-mai-incontrato-5516611/
20 luglio. Sud e Nord, la Costituzione vangelo di una fede laica
Massimo Villone – ilmanifesto.it
SVIMEZ 2023. Il divario territoriale non si riduce, ed anzi tende per molti profili ad allargarsi, sia pure meno e più lentamente rispetto alla caduta seguita alla crisi del 2008
Negli ultimi giorni due voci si sono segnalate con forza nella cacofonia della politica italiana. Una è lo Svimez, che ha presentato le Anticipazioni sul Rapporto 2023. L’altra è quella di don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, che ha rivolto una dura critica all’autonomia differenziata.
Tema principale in entrambi i casi la faglia tra il Sud e il resto del paese.Per la Svimez il divario territoriale non si riduce, ed anzi tende per molti profili ad allargarsi, sia pure meno e più lentamente rispetto alla caduta seguita alla crisi del 2008.
Dopo quell’anno il Sud non ha mai del tutto recuperato, rimanendo tuttora a -7 punti di PIL. Così, vediamo al Sud una inflazione più alta, una perdita di potere di acquisto dei salari maggiore, una più alta quota di lavoro precario e a termine, nonché di salari al di sotto dei 9€ all’ora tanto osteggiati dalla destra (25% al Sud, circa il 16% al Centro-Nord). Al Sud il termine lavoro povero non è un’espressione letteraria, ma la condizione di vita di milioni.
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https://ilmanifesto.it/sud-e-nord-la-costituzione-vangelo-di-una-fede-laica
20 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
20 luglio: Da Andrea Purgatori a Hollywood
Michele Mezza – terzogiornale.it
Il cordoglio di colleghi e cittadini per la scomparsa di Andrea Purgatori – un giornalista che ha ridato smalto al mestiere, in un tempo in cui la nostra categoria non gode affatto di buona stampa – ci porta non troppo lontano dalla vertenza che sta paralizzando Hollywood. Purgatori, non a caso, aveva sostituito da tempo il linguaggio giornalistico tradizionale, nella sua prestigiosa postazione del “Corriere”, con la produzione di sceneggiature e di programmi audiovisivi di inchiesta. Una scelta che lo ha portato a combinarsi con figure professionali come quelle del ciclo audiovisivo. Per questo, quanto oggi sta paralizzando questo settore ci parla anche di lui.
È dal 1960 che gli attori americani sono sul piede di guerra sindacale. A quel tempo, il leader della categoria era un certo Ronald Reagan. Oggi, da quel versante, arriva ciò che appare come il conflitto moderno più radicale e contraddittorio per il capitalismo digitale. Da mesi gli sceneggiatori di Hollywood sono in sciopero contro i proprietari delle grandi piattaforme della tv in streaming. Ora all’agitazione si sono uniti gli attori, proprio tutti, dai più noti ai meno noti. Il mercato audiovisivo, cinema e televisione, è fermo. Persino il prestigioso Festival internazionale di Giffuni, dove ogni anno arrivano le star internazionali per promuovere i loro film, quest’anno andrà deserto. Nessuno si muove.
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https://www.terzogiornale.it/2023/07/20/da-andrea-purgatori-a-hollywood/
20 luglio. Accoglienza e inclusione: la Scuola del popolo nel Fucino
Nascerà a Pescina un punto di ascolto e tutela sindacale per la comunità di lavoratori migranti della zona. Un’azione concreta frutto dell’accordo tra Flai, Flc e Cgil
Si sono appena spente le luci dell’Auditorium del Gssi, ma già da subito inizia il vero lavoro. Questo è infatti il lascito alla Camera del lavoro del 2° Forum nazionale della Scuola del popolo tenutosi all’Aquila il 7-8 luglio. Dopo l’analisi di un anno di attività realizzata nelle varie sedi, si è passati ad una proposta di azione concreta, che raccoglie la sfida insita nell’accordo tra la Flai, la Flc e la Cgil nazionale.
20 luglio. SI Cobas Prato e Firenze
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“I presenti all’incontro di oggi presso la presidenza della Regione Toscana, convocato dal consigliere al lavoro e alle crisi aziendali del presidente Giani Valerio Fabiani, giudicano inaccettabile l’assenza dal Tavolo della società Mondo Convenienza. Non si tratta solo di una mancanza di rispetto nei confronti di istituzioni e dei rappresentanti dei lavoratori, ma anche di un’ulteriore occasione persa per affrontare la situazione dei lavoratori di imprese che prestano la loro attività in appalto della stessa società.
La proposta regionale, condivisa dalle parti al Tavolo, presenta richieste chiare ed urgenti: revocare i licenziamenti disciplinari, astenersi da atti ritorsivi nei confronti dei lavoratori che vogliano esercitare il diritto di sciopero, superare l’attuazione del regolamento aziendale non concordato con la parte sindacale, garantire subito la sicurezza sul lavoro, introdurre modalità di misurazione della prestazione lavorativa, interrompere la mobilitazione e il conseguente blocco delle attività civili dinanzi alla sede del Comune di Campi Bisenzio.
A fronte di segnalazioni emerse al tavolo sulle condizioni di lavoro presso le suddette società; condivisa la necessità di approfondimenti dei rapporti di appalto inerenti l’intera filiera di Mondo Convenienza e riscontrate criticità presso vari stabilimenti in tutto il territorio nazionale: Regione Toscana segnalerà quanto emerso agli organi ispettivi preposti e chiede un Tavolo di crisi nazionale con la partecipazione dei Ministeri del Lavoro, delle Imprese e dell’Interno.”
Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio, SI COBAS, RSA RL2, CGIL Firenze, FILCAMS CGIL Firenze, FILT CGIL Firenze, RSU Contacta Campi Bisenzio
20 luglio. Il limite invalicabile
Giulia Calella e Francesca Coin – jacobinitalia.it
Il fenomeno delle grandi dimissioni come angolo di visuale per indagare le condizioni materiali e di vita della working class contemporanea
La prima volta che abbiamo sentito il termine Great Resignation è stato nel 2021 negli Stati uniti, dove si era registrato un aumento delle dimissioni individuali di circa il 20% rispetto al 2019, arrivando a 48 milioni di persone che si sono dimesse dal proprio lavoro in un anno. Inizialmente si è pensato a un semplice rimbalzo post pandemico dopo il congelamento del lockdown – ossia a un recupero delle mancate dimissioni del 2020 – ma le dimissioni sono cresciute ancora nel 2022, arrivando negli Usa a 50 milioni di persone. Questa crescita si è subito rivelata non solo un fenomeno del mercato del lavoro statunitense: dati simili si sono visti anche in Cina e naturalmente in Italia, con un aumento delle dimissioni del 30% rispetto al periodo pre-pandemia con 2 milioni di persone dimesse nel 2022.
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https://jacobinitalia.it/il-limite-invalicabile/
19 luglio. Ragazzo di 20 anni muore sul lavoro: la disperazione di parenti e colleghi | VIDEO
Massimo Romano – napolitoday.it
Un’altra vittima sul lavoro. Questa volta si tratta di Raffaele Vergara un ragazzo di 20 anni che, secondo quanto dichiarato dai carabinieri, sarebbe morto incastrato in un macchinario della Delifood, una ditta di Afragola specializzata in prodotti alimentari.
Sul posto carabinieri e vigili del fuoco. Non sono chiare ancora le cause dell’incidente. Sul luogo del decesso sono giunti anche i familiari del ragazzo che hanno manifestato tutta la loro disperazione con lacrime e urla udibili anche a metri di distanza. La famiglia è di Crispano. Oltre al padre e alla madre, ci sarebbero anche due fratelli.
In questo momento, si starebbe tentando di estrarre il corpo del lavoratore dalle lamiere. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Castello di Cisterna.
https://www.napolitoday.it/cronaca/morto-lavoro-afragola.html
Torino. Tragico incidente sul lavoro a Quincinetto: cade nel fiume mentre taglia le piante, morto agricoltore
Tragico incidente sul lavoro nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 19 luglio 2023, in via Bredda a Quincinetto. Stefano Motta Fré, 45 anni, residente in paese, è caduto nel fiume Dora Baltea, per cause da accertare, ed è morto per una profonda ferita alla testa. Stava eseguendo un intervento di manutenzione del verde sulle sponde del fiume. Ad avvistare il suo corpo è stato il padre 66enne, che gli dava una mano nella sua azienda agricola. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Ivrea e del nucleo sommozzatori di Torino, i carabinieri della stazione di Settimo Vittone e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To4.
https://www.torinotoday.it/cronaca/incidente-lavoro-bredda-quincinetto-morto-stefano-motta-fre-19-luglio-2023.html
Ancona. Gruista 75enne morto: stroncato da malore nel cantiere Amazon di Jesi
A causare il decesso potrebbe essere stato anche il gran caldo di queste ore. Sulla tragedia indagano i carabinieri. L’operaio specializzato era originario della Campania
Iesi (Ancona), 19 luglio 2023 – Scende dalla gru che sta lavorando al cantiere Amazon e stramazza a terra. Tragedia stamattina poco dopo le 7,30 al cantiere della Coppetella dove non c’è stato nulla da fare per un operaio colto da malore probabilmente anche a causa del gran caldo di questi giorni.A nulla sono valsi i tentativi di rianimare l’operaio specializzato, 75enne originario della Campania, dapprima dei colleghi, poi dei sanitari del 118 accorsi in ambulanza.“Quanto accaduto è terribile – commentano da Amazon – I nostri pensieri e le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia della persona coinvolta. Restiamo a disposizione delle autorità competenti per qualsiasi necessità”.
Sul cantiere dove lo scheletro del mega hub sta crescendo in maniera spedita i carabinieri che hanno effettuato i rilievi del caso. Secondo le prime informazioni che trapelano il 75enne operaio specializzato avrebbe avuto tutte le certificazioni mediche per operare in quel ruolo.
19 luglio. Caldo record e morti sul lavoro: due vittime nel bresciano e una a Jesi
Il caldo record che sta avvolgendo tutta Europa continua a mietere vittime. Qualche giorno fa il giornale scientifico Nature Medicine ha pubblicato un report in cui evidenzia come l’Italia sia il paese europeo che sta pagando il prezzo più alto di questa crisi climatica in termini di vittime. Diciottomila morti solo nell’estate del 2022. Una conta che, anche quest’anno, si aggiorna giornalmente. Troppo spesso con i decessi avvenuti sul posto di lavoro.
Ipotesi malore per il caldo: due lavoratori trovati morti nel bresciano in meno di 24 ore
Due episodi sospetti in poche ore, a poca distanza da Brescia, bollino rosso per l’ondata di calore. Un camionista serbo di 62 anni trovato morto nella cabina del suo camion, all’autoparco di Castenedolo. Stroncato da un malore, forse dovuto al caldo. La temperatura, fino a 35 gradi in questi giorni, anche nelle ore notturne non scende sotto i 23 24 gradi.
La notizia dopo quella del decesso di un operaio 65enne dei cantieri dell’alta velocità ferroviaria: dopo il turno di lavoro, l’uomo si era ritirato nel suo alloggio privato – dotato di condizionatore- all’interno del campo base di Lonato del Garda. Lo hanno trovato morto i colleghi in serata.
Giorni difficili per i lavoratori, soprattutto nei campi, nei cantieri e nelle fabbriche. I sindacati ricordano la possibilità, scarsamente utilizzata, di attivare la cassa integrazione.
Fondamentale nel prevenire i malori causati dal caldo, secondo i sindacati, il ruolo del medico competente che deve individuare i lavoratori piu’ fragili per età o condizioni fisiche.
https://www.rainews.it/tgr/lombardia/articoli/2023/07/ipotesi-malore-per-il-caldo-due-lavoratori-trovati-morti-nel-bresciano-in-meno-di-24-ore-3eec9b8b-3699-4ab8-815f-ee44dd04e88c.html#:~:text=Due%20episodi%20sospetti%20in%20poche,malore%2C%20forse%20dovuto%20al%20caldo.
19 luglio. Palermo ricorda via d’Amelio
Simona Ciaramitaro – collettiva.it
Nel capoluogo siciliano il corteo di resistenza popolare organizzato dal Coordinamento 19 luglio a 31 anni dall’attentato contro Borsellino e la sua scorta
Basta Stato Mafia. È lo slogan del corteo di resistenza popolare per le vie di Palermo, organizzato dal Coordinamento 19 luglio in occasione del 31° anniversario della strage di via D’Amelio in cui morirono Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. Un coordinamento composto da un’intera galassia di associazioni e movimenti per ‘un’antimafia intersezionale e sociale’.
Tra i promotori, la Cgil di Palermo, il cui segretario generale, Mario Ridulfo, ci illustra l’iniziativa e il progetto. A essere parte attiva anche molti movimenti giovanili, come ci racconta Jamil El Sadi, attivista di Our Voice e redattore di AntimafiaDuemila.
Il podcast in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/19/podcast/basta-stato-mafia-borsellino-palermo-3234536/
19 luglio. Pace fiscale, Salvini non è un’eccezione: è tutta la destra che favorisce grandi e piccoli evasori
Simone Siliani – strisciarossa.it
La parola magica è stata pronunciata: pace fiscale. E l’ha fatto il segretario della Lega, nonché Ministro per i Trasporti e le Infrastrutture, al secolo Matteo Salvini. Qualcuno ha subito tentato di declassificare questa improvvida uscita di Salvini, intravedendovi i prodromi della prossima campagna elettorale per il Parlamento Europeo dove ogni partito corre per sé, senza logiche di coalizione e, con il sistema proporzionale, entrando in competizione con i partiti ideologicamente più vicini per sottrargli il maggior numero di voti.
Ma io credo che sia una spiegazione troppo facile, che non regge. Vi è qualcosa di più profondo, di più meditato e, al contempo, una interpretazione autentica dei temi cari alla destra, ora possibile per il vuoto lasciato da Berlusconi (che ne è stato per trent’anni l’inarrivabile interprete) e un terreno più difficile da praticare per la sovranista Meloni, che a giorni alterni deve ricordarsi di essere una populista anche contro i ricchi (apparentemente, ben s’intenda).
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https://www.strisciarossa.it/pace-fiscale-salvini-non-e-uneccezione-e-tutta-la-destra-che-favorisce-grandi-e-piccoli-evasori/
19 luglio. Amnesty: «Adesso tocca ai diritti umani in Egitto»
Patrizia Pallara – collettiva.it
“Speriamo che Patrick Zaki possa tornare presto a Bologna, che annullino il divieto di viaggiare e possa recuperare la piena libertà”. La grazia concessa dal presidente egiziano al-Sisi al ricercatore, soltanto ieri (18 luglio) condannato a tre anni di reclusione per diffusione di notizie false, sulla base di un articolo scritto nel 2019, è accolta come una bellissima notizia da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, associazione che in questi tre anni si è battuta per chiederne la liberazione.
“Naturalmente la grazia risolve una questione individuale – aggiunge Noury -, importantissima per noi, ma non quella più generale della violazione dei diritti umani in Egitto, un tema enorme in quel Paese. Zaki esce quindi da un incubo giudiziario durato tre anni e mezzo, non conosciamo i dettagli ma è ufficiale e confermata. E certamente tutte le mobilitazioni che ci sono state hanno contribuito”.
Per questo Amnesty ringrazia i cittadini, le organizzazioni, gli enti che sono scesi in piazza per chiedere giustizia, quanti si sono spesi con dichiarazioni e richieste come gli organi di stampa, i ministri e il governo. “Tutto ha accelerato una decisione che era nell’aria – conclude Noury -, e le pressioni esercitate nelle ultime 24 ore sono state determinanti, un lavoro incredibile che ha funzionato”.
https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/2023/07/19/news/grazia-zaki-amnesty-diritti-umani-3255874/
19 luglio. È morto Andrea Purgatori
AGI – Andrea Purgatori, giornalista e scrittore, conduttore di fortunati programmi televisivi, è morto a 70 anni. A ucciderlo una malattia fulminante dopo un breve ricovero in ospedale a Roma.
Purgatori era approdato al cinema nel 1991 scrivendo il film ‘Il muro di gomma’ ricostruzione dell’inchiesta giornalistica che lui stesso aveva condotto sulla strage di Ustica. È apparso come attore in più episodi della serie televisiva Boris, nei film di Carlo Verdone ‘Posti in piedi in paradiso’ e ‘L’abbiamo fatta grossa’ e nei film di Alessandro Aronadio ‘Due vite per caso’ e ‘Orecchie’ oltre che nella serie televisiva 1993. Nell’autunno del 2022 è stato protagonista della docu-serie Netflix Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi.
Era diventato giornalista professionista nel 1974 e sei anni più tardi aveva conseguito un master in Science in Journalism alla Columbia University di New York.
Inviato del Corriere della Sera dal 1976 al 2000, era noto per le inchieste e i reportage su casi scottanti del terrorismo internazionale e italiano negli “anni di piombo” e sullo stragismo, come il caso Moro e, appunto, la strage di Ustica.
continua in
https://www.agi.it/cronaca/news/2023-07-19/andrea-purgatori-morto-22297679/#
19 luglio. Oggi bollino rosso in 23 città, ma domani scendono a 18
Afa in attenuazione al nord Italia, nei prossimi giorni. Secondo il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute, i bollini rossi scenderanno dai 23 di oggi, mercoledì 19, ai 18 di giovedì 20 luglio.
Resta massima allerta ad Ancona, Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma e Viterbo.
Mentre le città con bollino giallo diventano 8 e sono tutte al nord: Bologna, Bolzano, Brescia, Milano, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Passerà da giallo a arancione, invece, il bollino previsto a Genova.
Mercoledì contrassegnate da bollino rosso 23 città: Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo; i gialli passeranno a due, Bolzano e Genova, mentre Reggio Calabria resterà arancione.
19 luglio. La tromba d’aria che ha abbattuto gli alberi in Cadore [VIDEO]
AGI – Nella serata di martedì 18 luglio, forti piogge, grandine e vento nella parte settentrionale del Veneto hanno provocato la caduta di alberi e danni agli edifici, mentre una vera e propria tromba d’aria si è abbattuta sul Cadore.
Secondo quanto riporta la stampa locale, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco nelle provincia di Belluno, dove le richieste di aiuto sono state un’ottantina. La violenza del fenomeno atmosferico è stata proporzionale al caldo estremo che l’ha preceduto, hanno notato i meteorologi.
Il presidente della regione Luca Zaia si è messo in contatto con i sindaci del territorio per valutare i danni alle strutture; non risultano danni alle persone.
“Alcuni versanti di bosco colpiti dal vento – ha dichiarato in una nota – sono stati quasi completamente abbattuti. Immagini che ricordano, con le dovute proporzioni, quanto accaduto con Vaia“, ha aggiunto riferendosi alla tempesta che nel 2018 aveva provocato la caduta di migliaia di alberi nell’area.
il video in
https://www.agi.it/cronaca/news/2023-07-19/video-alberi-abbattuti-cadore-vento-grandine-22296027/
Veneto investito dal maltempo: chicchi di grandine come arance nel Trevigiano e Vicentino
VIGILI DEL FUOCO, OLTRE 350 CHIAMATE ALLE SALE OPERATIVE PER LA NUOVA ONDATA DI MALTEMPO DELLA SERATA DI MERCOLEDI.
Dal tardo pomeriggio di mercoledì, vigili del fuoco di impegnati con centinaia di richieste d’intervento per i violenti temporali di acqua, grandine e vento che hanno interessato gran parte della regione. I vigili del fuoco dei comandi di: Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona sono impegnati nel taglio di piante e alberi che hanno invaso le sedi stradali. Nella rimozione di lucernari, vetri e altri elementi pericolanti causati dalle violente grandinate e dal vento. Nella messa in sicurezza delle coperture dei tetti. Il dispositivo di soccorso è stato rinforzato con l’arrivo di squadre provenienti da fuori regione.
continuazione e foto in
https://www.tviweb.it/veneto-investito-dal-maltempo-chicchi-di-grandine-come-arance-nel-trevigiano/
19 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 511
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/nuove-potenti-esplosioni-a-odessa-zuppi-a-washington-da-biden-focus-su-bimbi-ucraini-deportati-df7d68f3-6c27-41f6-8d28-04e3c48b87fa.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : incendie sur un terrain militaire en Crimée, plus de 2 000 personnes évacuées selon les autorités
Un incendie s’est déclaré mercredi matin sur un terrain militaire dans l’est de la péninsule ukrainienne annexée de Crimée, a signalé le gouverneur local russe Sergueï Aksinov sur Telegram.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/19/guerre-en-ukraine-en-direct-kiev-vise-par-des-drones-odessa-victime-de-nouvelles-attaques-russes-pour-la-deuxieme-nuit-consecutive_6182564_3210.html
19 luglio. Zuppi negli Usa, la terza tappa. In prospettiva multilaterale
Marco Impagliazzo – avvenire.it
Un passo dopo l’altro. Con la pazienza dell’ascolto, ma anche – soprattutto – con l’emergenza umanitaria a cui rispondere, quella che ogni guerra provoca da sempre. Si sta disegnando in questo modo la missione speciale per l’Ucraina che Papa Francesco ha affidato al cardinale Matteo Zuppi. È di ieri la tappa a Washington con il presidente americano Joe Biden. Visita prevista e attesa. Gli Stati Uniti non rappresentano certamente un attore qualsiasi nel conflitto in corso. Non solo perché sono una “superpotenza” interessata a (quasi) tutto ciò che si muove nello scacchiere internazionale, ma per la loro forte implicazione collaterale nella vicenda bellica che si è sviluppata dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina. Uno scenario che riproduce per certi versi la contrapposizione esistente durante gli anni della Guerra fredda, ma in un equilibrio mondiale profondamente cambiato e con un’altra “superpotenza” in campo, come è diventata nel frattempo la Cina. Come precedente storico si può ricordare il gesto di Giovanni Paolo II, che nel tentativo estremo di evitare la guerra in Iraq, inviò il cardinale Laghi da George W. Bush. Ma la novità è che oggi la guerra è in corso e che il presidente è cattolico: ciò ha un significato particolare quando si tratta di ricevere un messaggio diretto dal Papa e un suo inviato speciale.
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https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/in-prospettiva-multilaterale?fbclid=IwAR0lHNGwNvgZDZALieBBIV4uR1V4ls_8T6WBdXSJBmGXOGHfj6FD5VU63jw
19 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
19 luglio. Mondialpol commissariata per sfruttamento e caporalato
VIGILANZA PRIVATA. L’inchiesta della procura milanese, che ha già messo sotto controllo giudiziario la Servizi Fiduciari del gruppo Sicuritalia, tiene accesi i riflettori su un comparto di 100mila addetti dove anche il nuovo contratto nazionale, seppur inferiore ai 7 euro lordi orari, è rifiutato da alcune grandi aziende che pagano ancor meno i dipendenti.
RICCARDO CHIARI – ILMANIFESTO.IT Visti gli stipendi dei suoi vigilantes, che solo con straordinari su straordinari arrivano a toccare i mille euro, anche la Mondialpol è finita commissariata dalla magistratura milanese per caporalato. Secondo caso in un mese, perché a giugno era scattato un controllo giudiziario analogo sulla Servizi Fiduciari del gruppo Sicuritalia, altro big del settore. Nel riassumere le indagini del pm antimafia Paolo Storari e degli investigatori della Guardia di finanza, il procuratore Marcello Viola è stato chiaro: “L’inchiesta sta portando alla luce fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, realizzati attraverso un assiduo sfruttamento dei dipendenti perpetrato, approfittando del loro stato di bisogno, da un’azienda che ha corrisposto al proprio personale retribuzioni ben al di sotto della soglia di povertà, sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato”.
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https://ilmanifesto.it/mondialpol-commissariata-per-sfruttamento-e-caporalato
19 luglio. Scuola, il miglior contratto possibile?
Stefania Tirini – terzogiornale.it
Dopo cinque anni arriva il nuovo contratto: 124 euro (lordi) in più per i docenti. Il ministro dell’Istruzione (e del merito) afferma che questo è il miglior contratto sin qui realizzato. L’aumento confermerebbe quello che taluni sostengono da sempre: molti docenti sono innamorati solo dello stipendio. E che stipendio! Ma la questione non è se è buono o no questo contratto. Proviamo a capire perché gli stipendi degli insegnanti italiani, ben al di sotto della media europea, sono sempre troppo bassi. Proviamo a entrare nella materia viva, così da fornire al lettore utili elementi per comprendere i fatti. O almeno per farsi un’idea.
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https://www.terzogiornale.it/2023/07/19/scuola-il-miglior-contratto-possibile/
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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️ E ora?
Ora che sono usciti i due prototipi CargoBike Gff? Ora che uno di questi prototipi (quello per trasporto merci) lo vedrete sfrecciare per Firenze? Ora che le consegne “sicure” le fanno le biciclette prodotte sotto controllo operaio?
️ E se?
Se per fine settembre fosse la volta di altre giornate campali, di un evento “working class bike”?
Se per fine settembre, si riunissero tutte le ciclofficine solidali di Italia per ragionare di un’unica rete? Se nello stesso giorno i piccoli produttori, piccole botteghe di quartiere, ragionassero di un’unica rete di sostegno alla mobilità sostenibile?
Se nello stesso evento si facesse il punto sulla lotta sindacale dei riders?
Se nella stessa giornata campale, si facesse il punto sulla rete di delivery etico solidale internazionale e il suo legame ad esempio con le resistenze contadine?
Se contemporaneamente si preparasse una critical mass in appoggio al tenetevi libere e liberi lanciato per il 30 settembre dall’Assemblea Piana No Nocività?
E se la discussione fosse tenuta insieme a pratiche mutualistiche, lotta per la mobilità sostenibile, transizione climatica?
La storia non si fa con i se. E nemmeno con i sè. Si fa con i noi. E “noi” intanto stiamo appiccicate/i. Che per fine settembre magari i “se” potrebbero trasformarsi in “si”. Si, si può. Stay tuned.
#insorgiamo
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Domenica sera, tutte e tutti in corteo. Liberiamoci. Liberiamo Campi e non solo. Dalla paura e dal ricatto.
Lo sfruttamento non è un attitudine. È un interesse materiale. Che si difende, che contrattacca. Colpendoti nel portafoglio, o nella testa con il ricatto, o con la paura di una intimidazione, o fisicamente con una spranga.
Nello stesso giorno in cui un delegato sindacale del Si Cobas viene sprangato a Seano (Prato), ci giunge la notizia che è stato fatto ritrovare il bossolo di una cartuccia di fronte al Cpa con la scritta “zecche di merda” proprio sul manifesto di solidarietà a Mondoconvenienza.
Due indizi fanno la prova. La prova che provate a fermarci e che se si seguono i soldi generati dal nostro sfruttamento, si arriva molto lontano o forse molto vicino. Si finisce per sentire puzza di squadrismo, riciclaggio, malavita.
I territori “sicuri” li fanno le lotte che li attraversano. Domenica sera rispondiamo alla chiamata lanciata dall’assemblea solidale di martedì sera e dalla lotta di Mondoconvenienza.
#insorgiamo
Sono 20 su 27, tra quelle monitorate, le città che oggi conquisteranno il bollino rosso a causa dell’ondata di caldo anomalo che sta interessando tutta la penisola.
A quello di Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo, si aggiungono Napoli, Venezia e Verona.
Per domani arriveranno a 23 i centri con allerta di livello 3, quello in cui il rischio per la salute riguarda non solo i fragili ma tutta la popolazione. Alla lista si sommeranno Catania, Civitavecchia e Torino.
In arancione Bari, Catania, Civitavecchia, Milano, Reggio Calabria e Torino.
18 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 510
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/zelensky-accordo-sul-grano-vada-avanti-anche-senza-la-russia-blinken-mosca-inverta-la-rotta-8c9acf28-ebe7-44d3-9a66-347afbc2ad2f.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : la circulation routière a repris sur le pont de Crimée, au lendemain de l’explosion qui l’a endommagé
Selon les autorités russes, la circulation de véhicules a été rétablie sur le pont reliant la province ukrainienne annexée par la Russie. Les services secrets ukrainiens ont revendiqué l’attaque, qui a tué deux civils et causé d’importants dégâts.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/18/guerre-en-ukraine-en-direct-la-region-d-odessa-visee-par-des-attaques-de-drones-l-accord-sur-l-exportation-des-cereales-ukrainiennes-a-expire_6182433_3210.html
18 luglio. Migranti, nottata densa di arrivi sulle coste italiane
In Calabria sbarcano in 124, altri 374 soccorsi a Lampedusa. Più di 2400 ospitati nell’hotspot dell’isola siciliana nonostante il trasferimento quotidiano verso la terraferma
Nottata di sbarchi e soccorsi a largo delle coste italiane.
Sono stati in totale nove i barchini intercettati nelle acque di Lampedusa dalle motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria, in salvo 374 migranti alla deriva.
Le persone soccorse hanno riferito di essere partiti da Boughrara, Chebba, Madhia, Sidi Mansour e Sfax, in Tunisia e di essere originari del Benin, Camerun, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali, Nigeria, Senegal, Gambia e Siria.
Il numero si va ad aggiungere a quello dei 1.205 soccorsi ieri, lunedì 17 luglio, in 36 diversi sbarchi. Attualmente sono 2.423 i migranti ospiti dell’hotspot, dopo che ieri sono state trasferite 780 persone: 180 a Porto Empedocle e 600 a Reggio Calabria.
18 luglio. Tomaso Montanari: Giubileo 2025. Dalla croce alle crociere
ilmanifestoinrete.it
Dalla croce (dei poveri) alle crociere (dei ricchi): rischia di essere questo il triste slogan del Giubileo del 2025. È vero, fin dal suo discutibilissimo inventore (Bonifacio VIII, nell’anno 1300: il papa della Roma «là dove Cristo tutto dì si merca», nelle amare parole di Dante) l’anno santo è sempre stato anche (quando non solo) un affare economico. Una «trista commedia» (Massimo D’Azeglio), nella quale da secoli «i romani tutti erano fatti albergatori» (così già Matteo Villani): una tale bancarotta morale da far cantare al Belli che «un giubbileo pe ttanti ladri è ppoco!».
Ma forse a questo giro si rischia di esagerare davvero: perché invece di conversione e salvezza, l’anno santo porterà un nuovo terminal per le navi dei ricchi nel porto di Fiumicino. A prevederlo è il secondo “decreto Giubileo” del pio e timorato Governo Meloni, che elenca le grandi opere necessarie all’anno santo che dovranno essere completate entro il 2024. E nonostante che questo hub del lusso non rientri di certo nelle prime, e probabilmente neanche potrà rientrare nelle seconde, eccolo elencato al punto 146: «Porto turistico-crocieristico di Fiumicino Isola Sacra». Dove quel toponimo (sacra) pare davvero l’unico aggancio con la salvezza delle anime purganti. Così recita la scheda: «Il Royal Caribbean Group, secondo gruppo crocieristico a livello mondiale, con base a Miami, ha identificato nel Porto della Concordia di Fiumicino – Isola Sacra l’opportunità di introdurre una funzione crocieristica nell’ambito dell’esistente Concessione novantennale come variante al progetto già approvato, mantenendo prevalente la funzione di Yacht Marina. Il Gruppo Royal Caribbean, ha quindi costituito la Fiumicino Waterfront S.r.l., una società di diritto italiano ad hoc partecipata al 100% da RCG, che sotto il profilo giuridico rappresenta il soggetto esecutore che, acquisita la concessione demaniale, realizzerà il Porto turistico di Fiumicino – Isola Sacra. […] L’ampia offerta di approdi per Mega Yachts risponde a una domanda che mostra segni di grande vitalità e presenta un alto grado di sinergia e compatibilità con la nuova funzione crocieristica».
18 luglio: Genova tra grandi giocattoli urbani e moralismo
Agostino Petrillo – terzogiornale.it
Nel suo continuo “affaccendarsi inoperoso” il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha introdotto, il 3 luglio scorso, e poi parzialmente ritirato, delle misure radicali di controllo degli alcolici. Una ordinanza, infatti, aveva previsto che non fosse più possibile consumare pizza e birra in spiaggia dopo le 16 e, più in generale, vietato l’asporto dalle 16 alle 8 del mattino seguente. Ne è scaturita una piccola insurrezione giovanile, con una manifestazione spontanea partecipatissima nella centrale Piazza De Ferrari – di ragazzi con borracce e birrette in mano –, che ha costretto il sindaco a fare marcia indietro.
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https://www.terzogiornale.it/2023/07/18/genova-tra-grandi-giocattoli-urbani-e-moralismo/
18 luglio. Uno Bianca, bisogna riaprire le indagini
Alessandro Gamberini, avvocato di alcuni famigliari delle vittime, chiede alla Procura di valutare nuovi elementi: “Apparati e servizi dello Stato hanno garantito coperture alla banda”. Affermare che la banda della Uno bianca fosse solo “un gruppo di rapinatori sanguinari annidati nella Questura di Bologna significa violare la memoria”. E’ su questo presupposto che alcuni parenti delle vittime del gruppo criminale, 23 morti e oltre 100 feriti tra il 1987 e il 1994, depositano un esposto di 250 pagine alle Procura di Bologna, Antiterrorismo e per conoscenza a quella di Reggio Calabria (che indagò sulla Falange Armata) chiedendo di riaprire le indagini: la tesi è che ci siano state e vadano accertati mandanti, ulteriori complicità e coperture, anche negli apparati dello Stato. L’esposto, annunciato da tempo, è stato curato dall’avvocato Alessandro Gamberini. Dietro alle azioni del gruppo guidato dai fratelli Savi (Roberto e Fabio, attualmente all’ergastolo come il fratello minore Alberto), ha detto il legale in una conferenza stampa, “ci sono stati depistaggi organizzati, e non dai Savi, ma all’interno di corpi dello Stato infedeli”. Alla “memoria violata ha contribuito una magistratura bolognese che si è esposta poco e male, ha chiuso indagini in modo frettoloso”, ha aggiunto Gamberini criticando duramente pm e giudici dell’epoca. “Si trattò di una banda di terroristi il cui obiettivo era spargere panico nella popolazione”; “il potenziale di violenza omicida nelle azioni criminali è totalmente sganciato dalla necessità e visibilmente proporzionato nonché, in molte occasioni, privo di qualsivoglia scopo di lucro”. Secondo l’esposto ci sono collegamenti con una trama eversiva “presente nel nostro Paese, il prolungamento di quella strategia della tensione che ha insanguinato l’Italia per un quarto di secolo”.
18 luglio. Verona, gruppo di estrema destra assalta con bastoni e petardi la festa di Rifondazione comunista
Giuseppe Pietrobelli – ilfattoquotidiano.it
Irruzione di una squadraccia di estrema destra alla “Festa in Rosso” organizzata dal partito della Rifondazione Comunista a Quinzano, una frazione di Verona che si trova a circa quattro chilometri dal centro, sulle colline settentrionali. Poco dopo la mezzanotte un gruppo di giovani si è reso protagonista di un autentico agguato. Armati di bastoni hanno picchiato tre persone che si trovavano nell’area della manifestazione. Cinque persone sono state identificate dalla Digos scaligera. Si tratta di personaggi già noti per essere stati coinvolti, lo scorso dicembre, nelle aggressioni nei confronti di alcuni tifosi del Marocco che erano scesi in strada per festeggiare la vittoria della propria nazionale ai campionati mondiali di calcio.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/18/verona-gruppo-di-estrema-destra-assalta-con-bastoni-e-petardi-la-festa-di-rifondazione-comunista/7233541/
18 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
18 luglio. L’estate calda del lavoro
Carlo Ruggiero – collettiva.it
Caronte attanaglia l’Italia, e anche il mondo del lavoro ne paga le conseguenze del grande caldo. La scorsa settimana, due lavoratori hanno perso la vita a causa delle altissime temperature. A Lodi, un operaio di 44 anni che stava lavorando in un cantiere per il rifacimento della segnaletica stradale, si è accasciato a terra. È morto così, stroncato dal caldo. Due giorni dopo un’ipertermia, ovvero un aumento della temperatura corporea, è stato fatale a un uomo di 61 anni di Firenze, mentre stava pulendo un magazzino con un collega per conto di un consorzio agricolo.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/07/18/news/estate-caldo-lavoro-caronte-3245944/
18 luglio. L’ultimo salvataggio dell’Ilva firmato da Fitto: scudo penale esteso, museruola al sindaco di Taranto e impianti accesi anche se confiscati
Andrea Tundo – ilfattoquotidiano.it
Il governo Meloni ha apparecchiato un nuovo allargamento dei cordoni attorno all’ex Ilva con una serie di norme, firmate dal ministro per l’attuazione del Pnrr Raffaele Fitto. Il testo presentato dall’ex presidente della Regione Puglia con un blitz lunedì pomeriggio si incrocia con la sempre più probabile uscita dell’acciaieria di Taranto dal perimetro dei progetti del Pnrr, in favore del Fondo sviluppo e coesione, che dovrebbe portare alla decarbonizzazione. Condizione d’obbligo, perché di fronte a queste manovre le opposizioni accusano il governo di “mettere a rischio” l’ambientalizzazione del siderurgico e di “gettare la maschera” su quale futuro è intenzionato a dare allo stabilimento siderurgico, sequestrato ormai da 11 anni.
Ed è anche sui sigilli all’area a caldo che si muove Fitto con una mossa che mette al riparo dalla possibile confisca definitiva in caso di conferma fino al terzo grado della sentenza Ambiente Svenduto, il maxi processo alla gestione Riva. Non si tratta però dell’unica novità contenuta in un emendamento al decreto Infrazioni firmato dal ministro per il Pnrr che accentra i poteri sul futuro degli impianti nelle mani della Presidenza del Consiglio, esautorando il ruolo di Adolfo Urso, e allo stesso tempo limita il raggio d’azione del sindaco di Taranto che avrà minori spazi per adottare ordinanze nei confronti del gestore Acciaierie d’Italia, joint venture di ArcelorMittal e della statale Invitalia, se dovessero verificarsi problemi di natura ambientale. Un modo per silenziare il Comune che a più riprese – l’ultima due mesi fa – ha intimato di ridurre le emissioni nocive.
18 luglio. Rinnovato il contratto integrativo alla Barilla
Valida per il triennio 2023-2025, l’intesa, scrivono Fai, Flai e Uila, “è frutto di importanti e consolidate relazioni industriali, e sarà sottoposto alla valutazione finale delle lavoratrici e dei lavoratori”
Le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, unitamente al coordinamento nazionale delle Rsu, hanno sottoscritto all’alba di oggi, 18 luglio, con Barilla, assistita dall’Unione Parmense Industriali, il rinnovo del contratto integrativo di gruppo per il triennio 2023-2025. Confermando la volontà di consolidare e sviluppare le già strutturate relazioni industriali, con questo accordo si punta, in particolare, alla partecipazione e al coinvolgimento dei lavoratori sulle scelte strategiche del gruppo, al ricambio generazionale e alla definizione di percorsi di graduale stabilizzazione del personale già in forza nei siti introducendo anche il meccanismo delle vasche comunicanti.
17 luglio. Una tassa Ue sui grandi patrimoni per finanziare lotta al cambiamento climatico e alle disuguaglianze: parte la raccolta firme
Consolidare le politiche per la transizione ecologica e sociale “attraverso l’istituzione, su iniziativa della Commissione europea, di un’imposta sui grandi patrimoni” il cui gettito andrebbe destinato destinato alla lotta al cambiamento climatico e alle disuguaglianze. È la proposta di un gruppo di economisti e attivisti che l’11 luglio hanno lanciato una raccolta firme con l’obiettivo di raccoglierne un milione in almeno sette Stati membri nel giro di un anno, cosa che costringerebbe Bruxelles a pronunciarsi sulla richiesta giustificando la propria decisione. L’iniziativa “risponde a numerose richieste della società civile, degli scienziati e dei rappresentanti politici“, scrivono il presidente del Partito socialista belga Paul Magnette, rappresentante della campagna, e gli altri firmatari tra cui Thomas Piketty, l’esponente del Partito socialista europeo ed ex commissario László Andor e il coordinatore di Progressive alliance Conny Reuter.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/17/una-tassa-ue-sui-grandi-patrimoni-per-finanziare-lotta-al-cambiamento-climatico-e-alle-disuguaglianze-parte-la-raccolta-firme/7232385/
17 luglio. Arriva la terza ondata di caldo sull’Italia, da oggi picchi fino a 47°
Non ci saranno miglioramenti significativi fino a fine luglio, almeno al Sud, ma le temperature potrebbero abbassarsi leggermente al Nord fra giovedì e venerdì e al Centro fra venerdì e sabato
La terza settimana di luglio per l’Italia si apre nel segno del caldo che continuerà ad arroventare la penisola, da Nord a Sud, e le due isole maggiori. Nelle zone interne della Sardegna sono attesi picchi fino a 47 gradi nella giornata di domani, martedì 18 luglio, ma anche Sicilia e Puglia vedranno nei prossimi giorni punti attorno ai 45.
Si tratta di una vera e propria tempesta di calore, la terza di questa estate rovente per l’Italia: a portarla è l’anticiclone africano e per metà settimana potrebbe sprigionare il massimo della sua potenza, mettendo a rischio il caldo record di 48,8 gradi che fu registrato in Sicilia nell’agosto 2021.
A Roma domani si potrebbe arrivare a temperature tra i 42 e 43 gradi, attorno ai 40 ad Alessandria, Bologna, Ferrara, Mantova e Padova, 37 a Milano. Picchi di caldo si registreranno anche in altri Paesi dell’Europa meridionale, dalla Grecia, alla Spagna, e anche lì Caronte, come è stata ribattezzata questa ondata di caldo, potrebbe portare picchi da record.
17 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 509
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-509-fbd8bb18-694d-4558-a64e-73b6cfec36b9.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine : la Russie suspend sa participation à l’accord sur l’exportation des céréales ukrainiennes
Le porte-parole du Kremlin, Dmitri Peskov, a signalé sans plus de précisions que l’accord, qui a permis l’exportation de 33 millions de tonnes de céréales depuis juillet 2022 et qui est crucial pour l’alimentation mondiale, n’est plus valable.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/17/guerre-en-ukraine-en-direct-une-explosion-a-eu-lieu-sur-le-pont-de-crimee-tuant-deux-civils-selon-les-autorites-russes_6182260_3210.html
17 luglio. Sardegna: presidio davanti all’Assessorato all’ambiente
PRESSENZA – Si è svolto venerdì 14 luglio davanti all’Assessorato della difesa dell’ambiente della Regione Sardegna, Via Roma 80, Cagliari, il presidio indetto da un ampio schieramento di antimilitaristi, ambientalisti e pacifisti.
In numerosi discorsi e dichiarazioni alla stampa sono state denunciate le devastanti esigenze della guerra di mettere in campo esercitazioni NATO sempre più intensive e distruttive nei territori letteralmente occupati dalle esigenze militari, mentre si intensifica la produzione di ordigni di morte per la guerra in Ucraina ad alto rischio di escalation nucleare. E certamente il ruolo di ospitare poligoni militari e un’industria bellica come la RWM fa della Sardegna un preoccupante target militare.
I manifestanti hanno anche sottolineato le grandi responsabilità della Regione e del suo assessorato all’ambiente nelle cruciali questioni di tutela dell’ambiente e osservanza delle normative che chiamano in causa il poligono di Teulada e la fabbrica RWM di Domusnovas.
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https://www.pressenza.com/it/2023/07/sardegna-presidio-davanti-allassessorato-allambiente/
17 luglio. Bettazzi: un’intervista su marce della pace e il tema della guerra al Concilio
Così alcuni media hanno ricordato mons. Luigi Bettazzi:” Accanto agli studenti della Fuci, la vicinanza ai lavoratori dell’Olivetti, della Lancia e del cotonificio Vallesusa, lo scambio epistolare con il segretario del Partito comunista italiano Enrico Berlinguer, sostenne l’obiezione di coscienza quando ancora si rischiava il carcere, partecipò alla marcia pacifista a Sarajevo, favorevole al disegno di legge sui “diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi” comprese le coppie omosessuali, ha partecipato a tutte le Marce della pace fino agli ultimi mesi di vita.”
” E’ morto il 16 luglio a 99 ani di età, è stato voce di pace e testimone del rinnovamento conciliare, e il più giovane dei Vescovi italiani, voluto nel 1963, come Ausiliare dal Cardinale Giacomo Lercaro, Arcivescovo di Bologna, e Padre conciliare fino alla conclusione.
Nominato Vescovo di Ivrea nel 1966 è stato anche presidente nazionale, e poi internazionale, di Pax Christi.
Il Concilio e la pace sono stati sempre l’impegno di tutto il suo servizio alla Chiesa e alla società. Ha conservato con Bologna, dove abitano i suoi famigliari, uno stretto rapporto di affetto e di condivisione, intensificatosi negli ultimi anni.
17 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
17 luglio. Istat, rallenta l’inflazione: a giugno: +6,4%. In rialzo i beni alimentari non lavorati
Il dato parla di un calo che va da quello dal +7,6% di maggio a quello del +6,4% di giugno. Nonostante ciò, le associazioni a tutela dei consumatori affermano che la notizia, per quanto positiva, non è sufficiente per le famiglie con figli e denunciano il ritardo dell’abbassamento dei prezzi rispetto a quello registrato nel mercato dell’energia.
Secondo l’Istituto l’inflazione continua a essere fortemente influenzata dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, in forte calo. L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ulteriormente(da +6,0% a +5,6%). Prosegue anche la fase di rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi del “carrello della spesa“, che a giugno è pari a +10,5%.
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
A Campi non è in corso nessuno scontro TRA lavoratori. A Campi è in corso uno sciopero legittimo, per richiedere sacrosante. E in risposta è in atto un blocco da parte di padroncini e azienda nel centro di Campi. Chiedono di tornare a lavorare . Forse sarebbe meglio dire che chiedono di tornare a sfruttare. Padroncini che cmq ci dimostrano che per tutelare il loro “diritto” presunto, ritengono legittimo bloccare un centro cittadino e le sue attività. Buona a sapersi.
Rispettare il contratto nazionale e le legittime richieste sindacali e lasciare libera Campi. Non c’è molto altro da fare. Campi è terra di diritti. Domani sera tutte e tutti al presidio dei lavoratori in lotta.
#insorgiamo
17 luglio. Roberto Sassi, un compagno e un fratello
Sabato pomeriggio ci ha lasciato Roberto Sassi. Una notizia improvvisa cui non volevamo credere. Roberto – per tutti Roby – fu tra i promotori a Bologna della RdB, il primo tra i sindacati che si opponevano a Cgil Cisl Uil negli anni ‘80 dello scorso secolo, con una capacità non comune di analizzare le tendenze del capitale che nei decenni successivi si sarebbero dispiegate con tutta la loro potenza devastatrice sulle lavoratrici e i lavoratori.
In occasione della Conferenza Nazionale d’organizzazione della Federazione RdB, tenutasi a Castellammare di Stabia nel dicembre 1994, Roby analizzò il diffondersi del ‘lavoro grigio’, ponendo l’attenzione su tutte quelle forme di rapporti di lavoro che cominciavano a diffondersi, andando a collocarsi in una fascia tra il lavoro nero, illegale, e quelli regolati dalla contrattazione, mentre a distanza di poco tempo ci forniva documentazione sulle delocalizzazioni che allora cominciavano a prendere piede nei paesi dell’ex blocco sovietico, dalla Polonia alla Romania in prima battuta, sintetizzando il fenomeno nel fatto che presto avremmo dovuto volantinare davanti alle fabbriche di Timisoara.
Un compagno, un fratello, che univa alla lucidità dell’analisi la pratica militante, con la capacità non comune di sapersi rapportare alle nuove leve di giovani compagne e compagni, di delegate/i sindacali, in un percorso di ricostruzione di memoria storica, mai accademica perché vissuta in prima persona.
Lo abbiamo avuto vicino fino alle ultime manifestazioni e lo avremmo voluto per tanti anni ancora.
Ciao Roberto.
Le compagne e i compagni di USB
WuMing. Per Roberto Sassi (1960 – 2023)
Soltanto poco fa ci è arrivata una notizia tremenda, una vera randellata. Sabato 15 luglio è morto all’improvviso, a poco più di sessant’anni (magnificamente portati) Roberto Sassi, amico e compagno bolognese che conoscevamo da una vita – dai primissimi anni Novanta – e con cui il confronto è sempre stato fecondo. Non sappiamo bene cosa sia successo, ci dicono che è morto di colpo mentre passeggiava nel parco dell’Arboreto, nei pressi di casa sua.
Esperto tanto di marxismo quanto di bioenergetica e medicina cinese, sindacalista prima nelle RdB – di cui fu un fondatore – poi nell’USB, a Bologna Sassi era una presenza viva e un punto di riferimento. Interveniva spessissimo agli eventi che organizzavamo in città. L’ultima volta, alla presentazione di Ufo 78 al Centro della Pace di via del Pratello, fece un appassionato intervento, che colpì tutti i presenti, sugli anni Settanta a Bologna e l’avvento dell’eroina.
Nel tristo biennio dell’emergenza-Covid, con coraggio, prese posizioni critiche nei confronti dello stato d’emergenza pandemico. Posizioni non coincidenti in toto con le nostre ma che ci fecero dire: «Sassi è davvero una certezza», e per questo gli volemmo ancora più bene.
Grande amico di Valerio Evangelisti, nel 2022 organizzò e condivise con noi momenti di commemorazione pubblica di quel nostro collega e compagno. Ora se n’è andato anche lui.
Per chi è ancora a Bologna: Roberto Sassi verrà ricordato dalle h. 18 di venerdì 21 luglio al centro sociale Villa Paradiso, in via Emilia Levante 138.
Postilla
Poco prima di essere colto dal malore letale, mentre passeggiava al parco Arboreto, Roberto aveva postato su FB un’invettiva estemporanea contro l’amministrazione della sua e nostra città. Parole cariche di rabbia e ancora voglia di incazzarsi per la mancata cura del verde pubblico e per le cementificazioni in cantiere, che lasciano pochi sottintesi.
16 luglio. Concorso esterno, stop di Meloni al ministro Nordio: “Lo comprendo, però mi concentrerei su altre priorità”. Lui: “Perfetta sintonia”
“Mi concentrerei su altre priorità“. Giorgia Meloni prova a mettere la parole fine sul tema della “rimodulazione” del concorso esterno in associazione mafiosa lanciato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. La presidente del Consiglio stoppa così le uscite pubbliche del Guardasigilli che tanto imbarazzo avevano creato nel governo: “Sul tema del concorso esterno io comprendo benissimo sia le valutazioni che fa il ministro Nordio, sempre molto preciso, sia le critiche che possono arrivare, però mi concentrerei su altre priorità“, afferma al termine della visita al Parco archeologico di Pompei. Frasi che costringono lo stesso ministro della Giustizia a intervenire con una nota per sottolineare la “perfetta sintonia” con Meloni e che la modifica del concorso esterno “non fa parte del programma di governo“.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/16/concorso-esterno-meloni-comprendo-sia-nordio-sia-le-critiche-pero-mi-concentrerei-su-altre-priorita/7230966/
16 luglio. Caldo record. Da oggi si toccheranno i 40° su gran parte della Penisola, con punte di 45°
Da oggi arriva il super caldo: su tutto il bacino del Mediterraneo avanza l’anticiclone africano. L’effetto sull’Italia sarà quello di arrivare a toccare i 40 gradi in gran parte della Penisola, con punte di 45 e oltre, tanto che secondo l’Agenzia spaziale europea si potrebbe arrivare anche a battere il record dei 48,8 gradi raggiunto a Floridia in provincia di Siracusa l’11 agosto del 2021. Le previsioni parlano di possibili 41 e 43 gradi a Firenze e Roma.
Martedì e mercoledì 18 e 19 luglio “si prospettano come le giornate più calde“, spiega il direttore del Consorzio Lamma- Cnr, Bernardo Gozzini, sottolineando che le temperature nei prossimi giorni saranno superiori alle medie stagionali di luglio basate sugli ultimi 30 anni, di almeno 8 gradi, ma anche di oltre 10. Sardegna, Sicilia, Puglia e anche Calabria le regioni più bollenti.
16 luglio. Tunisia, Meloni ci riprova: soldi per fermare i migranti
Carlo Lania – ilmanifesto.it
Unione europea e Tunisia continuano a trattare alla ricerca di un accordo sui migranti che però, al momento, sembra ancora lontano. Per questo Giorgia Meloni oggi sarà di nuovo nel paese nordafricano insieme alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e al premier olandese Mark Rutte per incontrare il presidente Kais Saied. E’ la terza volta nel giro di poche settimane che il «team europeo» si reca in Tunisia nella speranza di riuscire a mettere la parola fine al Memorandum di intesa che , tra le altre cose, dovrebbe impegnare Saied ad arginare le partenze dei migranti diretti in Italia. Impresa altre volte annunciata come fatta e poi sempre rimandata, a dimostrazione della distanza ancora esistente tra le parti. «I tre leader europei erano già stati a Tunisi l’11 giugno scorso per un pacchetto complessivo di partnership con le autorità tunisine e ora vi fanno ritorno per portare avanti quel lavoro» spiegava venerdì un portavoce della Commissione.
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https://ilmanifesto.it/migranti-meloni-ritorna-in-tunisia-con-von-der-leyen
16 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 508
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-508-c3f23f7b-e076-41f2-a229-0a24810ca6db.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : la contre-offensive gênée par les mines russes
Selon le « Washington Post », Kiev a demandé aux alliés occidentaux de fournir plus de systèmes de déminage pour faciliter la contre-offensive.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/16/guerre-en-ukraine-en-direct-la-contre-offensive-genee-par-les-mines-russes_6182175_3210.html
Cronisti allontanati e chiusi in un vagone all’inaugurazione del treno Roma-Pompei con Meloni e Sangiuliano. E Santanchè dà forfait
Niente riprese, nemmeno quelle Rai. Poco graditi anche i giornalisti, costretti a stare in un vagone e impossibilitati a fare il proprio lavoro. È accaduto all’inaugurazione del Frecciarossa Roma-Pompei alla quale hanno partecipato la la premier Giorgia Meloni e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano (accompagnati dall’ad di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris). Assente invece la ministra Daniela Santanchè: la titolare del Turismo ha deciso di dare forfait probabilmente per non alimentare le polemiche intorno ai suoi guai giudiziari. Già prima dell’arrivo della presidente del Consiglio in stazione Termini, il gruppo di giornalisti è stato accompagnato e fatto sistemare dagli operatori di Trenitalia insieme ai Carabinieri in una carrozza ben lontana dal passaggio delle istituzioni, con non pochi momenti di tensione e proteste da parte dei cronisti. Le uniche immagini della premier sono quindi quelle “rubate” da alcuni operatori e quelle ufficiali girate dallo staff di Palazzo Chigi. La premier è arrivata alla stazione Termini pochi minuti prima della partenza del treno, accolta anche dal direttore generale Musei del Ministero della cultura Massimo Osanna. Un’ora e 50 minuti la durata del viaggio per raggiungere Pompei. A bordo del Frecciarossa è stato invitato anche un gruppo di studenti universitari di archeologia e beni culturali.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/16/cronisti-allontanati-e-chiusi-in-un-vagone-allinaugurazione-del-treno-roma-pompei-con-meloni-e-sangiuliano-e-santanche-da-forfait/7230864/
16 luglio. È morto monsignor Bettazzi, costruttore di pace
Riccardo Maccioni – avvenire.it
Si è spento stamattina, aveva 99 anni il vescovo emerito di Ivrea, era l’ultimo padre conciliare ancora vivente. Presidente di Pax Christi partecipò alla marcia della pace nel 1992 a Sarajevo
Tra le note caratteriali che sottolinea chi l’ha conosciuto bene, c’erano la gentilezza e un certo gusto dell’ironia, caratteristica conservata fino alla fine.
Monsignor Luigi Bettazzi è scomparso questa mattina prima dell’alba a 99 anni (ne avrebbe compiti 100 anni il 26 novembre) è stato un uomo disponibile e aperto al dialogo. Garbato anche quando, per esempio sull’obiezione fiscale alle spese militari, assumeva posizioni scomode, di rottura.
Era nato a Treviso ma si era trasferito da giovane a Bologna dove aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 4 agosto 1946. Il 10 agosto 1963 la nomina a vescovo ausiliare di Bologna cui seguì il 4 ottobre la consacrazione episcopale.
Claudio Bazzocchi/Facebook
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ADDIO “VESCOVO ROSSO”
Avrebbe compiuto cent’anni a novembre mons. Luigi Bettazzi, uno degli ultimi padri conciliari ancora in vita. Vescovo di Ivrea per tanti anni, si distinse per la difesa dei diritti dei lavoratori, la vicinanza ai poveri e agli sfruttati, per quell’opzione preferenziale per i poveri, tanto cara al Concilio Vaticano II, che significava anche una Chiesa più povera, più sobria e quindi anche più accogliente, meno altezzosa e giudicante. Il faro della sua vita non poteva che essere la pace e il ripudio della guerra e la naturale vicinanza ai movimenti pacifisti, anche quelli lontani ideologicamente dalla Chiesa.
Ebbi modo di conoscerlo nel viaggio dei cinquecento pacifisti diretti a Sarajevo, che riuscirono a forzarne l’assedio nel dicembre del 1992, grazie allo sforzo di mediazione, di diplomazia cosiddetta dal basso che tanti e tante misero in atto in quei giorni, credenti e non credenti assieme. Dieci mezzi entrarono dunque a Sarajevo e mons. Bettazzi era nel mio stesso pullman. Ci dilettò durante il viaggio con molte storielle sulla Chiesa, i frati, i sacerdoti e le suore, tipiche della tradizione tardomedievale e successiva dei mondi alla rovescia. Un giorno ci disse: ho raccontato queste barzellette anche a Giovanni Paolo II quando è venuto a Ivrea, ma non ha mai riso…
16 luglio. Luciana Castellina: addio a Ninetta Zandegiacomi, ci ha trasmesso il sapere operaio
Fu giovanissima segretaria del sindacato tessile a Vicenza, quando nell’aprile ’68 a Valdagno gli operai abbatterono per protesta la statua del fondatore del gruppo Marzotto. È stata decisiva nella nostra storia per avere approfondito il tema dei Consigli e delle nuove lotte operaie: su queste, non solo su Praga, si caratterizzò la rottura tra Manifesto e Pci
E ieri se ne è andata da questa vita la penultima vivente del primo nucleo del manifesto, quello che cominciò a esistere, sia pure informalmente, da prima che la rivista venisse alla luce: Ninetta Zandigiacomi.
Negli ultimi anni l’abbiamo vista poco, si era molto ritirata, anche per accudire il suo straordinario compagno, parecchio più anziano di lei, Michele Rago, uno dei più acuti e importanti intellettuali comunisti. Con Vittorini dette vita al Politecnico, fu uno dei primi inviati de l’Unità a Parigi, autore di scritti preziosi su Gramsci ma anche su Sciascia, e poi molto su Sartre di cui fu stretto amico. Ninetta e Michele si conobbero nella storica sede di Piazza del Grillo già piuttosto maturi e ambedue reduci da altre unioni e fu un amore grandissimo, anzi lo definimmo tutti «leggendario».
Ninetta veniva da tutt’altro mondo, sebbene anche questo del Pci: giovanissima segretaria del sindacato tessile a Vicenza, nell’epoca in cui gli operai a Valdagno buttarono giù per protesta la statua del fondatore del gruppo Marzotto, quando la bianca regione veneta diventò esempio di lotte esemplari. Proprio sui nuovi Consigli di Fabbrica Ninetta scrisse anche un libro: “Autonomia operaia. Esperienze di giornalismo operaio”, pubblicato dal nostro comune editore di allora, Bertani, di Verona, che editò anche una raccolta antologica sull’esperienza consiliare, in cui Ninetta scrisse della Montedison.
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16 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
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Crescono i profitti, i salari no: si chiama «inflazione da avidità»
Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it
La chiave per interpretare la fiammata degli scioperi estivi nei trasporti – e non solo in Italia – sta nella richiesta di aumentare i salari e rinnovare i contratti scaduti da anni. Richiesta sentita, e ancora presumibilmente al di sotto di un auspicabile quanto necessario livello di generalizzazione all’intera società. E tuttavia è una prima risposta all’interno della cornice economico-politica post-covid segnata dall’aumento colossale dei profitti e dal ristagno dei salari.
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16 luglio. Reddito, Chiara Saraceno a La7: “In questi 6 mesi il Governo non ha fatto nulla. E ora ributta sugli ex percettori il compito di trovarsi una soluzione”
“Quello che mi colpisce, al di là de fatto che non condivido la nuova politica del governo Meloni, è che invece di correggere gli errori del reddito di cittadinanza viene ributtato sugli ex percettori la responsabilità di trovarsi loro una soluzione. Non è che in questi 6 mesi che sono passati si siano attivati corsi di formazione o si sia messo mano al funzionamento dei centri per l’impiego. Non si è migliorato nulla rispetto ai difetti del reddito di cittadinanza e il rischio è che si peggiori ulteriormente la situazione“. Sono le parole pronunciate a L’aria che tira (La7) da Chiara Saraceno, sociologa ed ex presidente del Comitato scientifico per la valutazione del reddito di cittadinanza, commentando la situazione di un ex percettore siciliano 58enne che ancora non ha ricevuto alcuna proposta di lavoro.
Saraceno commenta: “Nel Mezzogiorno l’effetto della cancellazione del reddito di cittadinanza per gli occupabili genererà molto probabilmente una condanna alla miseria piuttosto che un esodo dal Sud verso il Nord. Una persona di 58 anni anche al Nord, a meno che non abbia altissime qualifiche, difficilmente troverebbe un lavoro che gli consenta di sostenere il costo della vita, non dico a Milano, dove è impossibile anche per molti redditi formalmente adeguati, ma in città come Torino, Venezia o Trieste”.
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15 luglio. Si ribalta trattore, muore 44enne nel Tarantino
ANSA – Un uomo di 44 anni, Lorenzo Rossani, è morto in seguito ad un incidente che si è verificato la notte scorsa nella zona industriale di Martina Franca, sulla strada provinciale per Locorotondo (Bari), mentre si trovava alla guida di un trattore.
Secondo una prima ricostruzione l’uomo, impegnato in alcuni lavori in un terreno di sua proprietà, ha perso il controllo del mezzo agricolo, rimanendo schiacciato sotto il trattore che si è ribaltato.
I sanitari del 118 giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul luogo dell’incidente anche i vigili del fuoco, la polizia locale e i carabinieri che hanno effettuato i rilievi per stabilire le cause.
Secondo le prime ipotesi, un dislivello sul terreno o una manovra errata potrebbero aver portato al ribaltamento del mezzo agricolo.
https://www.ansa.it/puglia/notizie/2023/07/15/si-ribalta-trattore-muore-44enne-nel-tarantino_e9756c86-9c1f-4c0b-83d0-bef66aec99f0.html
15 luglio. «Meloni baratta il Sud per il potere»
Adriana Pollica – ilmanifesto.it (edizione del 16 luglio)
Schlein chiude a Napoli la due giorni contro il ddl Calderoli: «I divari territoriali diventano barriere classiste, razziste e sessiste». Nessuna replica agli attacchi del governatore campano De Luca. Bonaccini, Decaro e Alfieri a tavola con i consiglieri regionali partenopei per cercare una mediazione
«Diciamo no a questa autonomia differenziata, siamo qui per dirlo con tutto il Pd, da Nord a Sud»: Elly Schlein ieri mattina è arrivata a Napoli per chiudere la due giorni contro il ddl Calderoli. Prima tappa il murale di Maradona ai Quartieri Spagnoli, quindi bagno di folla nel cortile della fondazione Foqus nonostante l’ennesimo psicodramma dem che si è consumato venerdì: mentre si aprivano i lavori, l’assenza polemica del presidente della regione De Luca, ampiamente annunciata, ridiventava «un caso» attraverso il documento (fatto circolare in due copie, la prima dai toni durissimi) in cui pur riconoscendo l’importanza del tema affrontato dall’iniziativa, si accusava il partito nazionale di cancellare la democrazia interna tenendo il Pd regionale commissariato. Congresso in tempi rapidi la richiesta perentoria. Un’apertura iniziate, quindi, e poi la sottoscrizione delle tesi deluchiane.
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https://ilmanifesto.it/meloni-baratta-il-sud-per-il-potere
Le conclusioni di Elly Schlein
15 luglio. Antonio Tajani è stato eletto segretario di Forza Italia
Sabato mattina il Consiglio nazionale di Forza Italia ha eletto all’unanimità Antonio Tajani nuovo segretario del partito. Il Consiglio si era riunito per decidere chi dovesse guidare il partito dopo la morte del fondatore e presidente, Silvio Berlusconi. Tajani – che ha 69 anni, è ministro degli Esteri e fino ad oggi era coordinatore nazionale di Forza Italia – era stato proposto dal Comitato di presidenza come nuovo presidente del partito, al posto di Berlusconi. Sabato mattina però il Consiglio nazionale ha deciso, su proposta dello stesso Tajani, di votare una modifica allo statuto per introdurre la figura del segretario nazionale e lasciare il titolo onorifico di presidente a Berlusconi.
https://www.ilpost.it/2023/07/15/antonio-tajani-eletto-segretario-forza-italia/
15 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 507
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
Podolyak: no compromessi territoriali per entrare nella Nato. Esplosioni a Zaporizha – Aggiornamento del 15 Luglio delle ore 08:43 (rainews.it)
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine : le ministre de la défense britannique, Ben Wallace, grand soutien de Kiev, va quitter son poste
La question du transit des céréales en mer Noire est au centre des discussions diplomatiques. Le secrétaire d’Etat américain, Antony Blinken, a exhorté vendredi la Russie à reconduire l’accord. Dans le cas contraire « les pays en développement (…) en paieront le prix », a-t-il prédit.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
Guerre en Ukraine, en direct : Erdogan annonce que Vladimir Poutine est « d’accord » avec lui pour prolonger l’accord céréalier en mer Noire, le Kremlin dément (lemonde.fr)
15 luglio.Tunisia. Continue deportazioni e violenze. Braccio di ferro sulla pelle dei migranti
Nel deserto al confine con la Libia, dopo Ben Gardane, nell’inferno chiamato “Punto Zero” ci sono ancora 70 migranti subsahariani espulsi da Sfax dalle autorità tunisine dopo gli scontri etnici del 3 luglio. Dove la temperatura di giorno sfiora i 50 gradi sono senza acqua, cibo o riparo e secondo Al Jazeera, tre giorni fa è morto di stenti un giovane, abbandonato insepolto nella sabbia. Nel gruppo ci sono una donna incinta e due bambini le cui condizioni di salute sono definite serie. La Mezzaluna rossa tunisina non può raggiungerli perché si trovano in una terra di nessuno ubicata già in territorio libico e ogni ora che passa rischiano di morire. A meno che Tunisi, dopo averli deportati, non cambi ancora idea. Lo ha già fatto lunedì scorso con un gruppo più numeroso di espulsi, tutti rigorosamente con la pelle scura. E probabilmente ce ne sono altri 100 nelle sabbie infernali.
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https://www.avvenire.it/attualita/pagine/l-odissea-degli-ultim-aa0fefe924704408854d3d0a23276878
15 luglio. Trapani, ancora un porto lontano per i naufraghi salvati da Aurora
PRESSENZA – Nella giornata di ieri Aurora, l’assetto veloce di Sea-Watch, si è trovata a operare in un’area del Mediterraneo in cui erano presenti decine di imbarcazioni in difficoltà.
Grazie alle segnalazioni dell’aereo di Pilotes Volontaires l’equipaggio di Aurora è riuscito a individuare 11 imbarcazioni con circa 485 persone a bordo in totale.
L’equipaggio di Aurora per ore ha cercato di stabilizzare la situazione distribuendo giubbotti di salvataggio e utilizzando zattere gonfiabili in attesa dell’intervento delle autorità italiane che hanno poi soccorso diverse imbarcazioni.
La situazione si è complicata ulteriormente con l’arrivo del buio. Dopo avere ricevuto indicazione dalla Guardia Costiera l’equipaggio ha imbarcato 52 persone da due natanti in grave difficoltà; tra loro 19 donne e 19 minori, di cui 14 non accompagnati e un neonato di un mese.
Mente le motovedette della Guardia Costiera si dirigevano a Lampedusa ad Aurora è stato assegnato il porto di Trapani, distante 15 ore di navigazione. Un porto troppo lontano per il nostro assetto, ma che cercheremo lo stesso di raggiungere senza mettere in pericolo la salute delle persone soccorse. Non possiamo permettere che un nuovo sequestro lasci senza un assetto di soccorso le persone in pericolo nel Mediterraneo
https://www.pressenza.com/it/2023/07/trapani-ancora-un-porto-lontano-per-i-naufraghi-salvati-da-aurora/
15 luglio. Disertare il deserto
Franco Berardi Bifo – comune-info.net
«La mia generazione è cresciuta con la convinzione che il nazismo fosse una storia conclusa per sempre, ma a un certo punto dovemmo renderci conto che ci eravamo illusi… Il nemico non sono più gli ebrei, ma l’onda montante della migrazione che minaccia il senso di identità di una popolazione bianca sempre più spaventata, infertile, senile… Un nuovo Olocausto di proporzioni non minori di quello degli anni ’40 si sta svolgendo alla frontiera tra il nord e il sud del mondo, dal confine bielorusso-polacco alle foreste tra Bosnia e Croazia, alla frontiera tra Spagna e Marocco, alla frontiera messicana, e soprattutto nel Mediterraneo… Nella generazione che si definisce ultima si diffonde un’onda di disperazione. Ma la disperazione non sempre è una cattiva consigliera. Essa può divenire disperanza cosciente, rifiuto radicale di credere negli obiettivi della nazione e dell’economia…»
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https://comune-info.net/disertare-il-deserto/
Testo di Franco “Bifo” Berardi, pubblicato su celestekunst.it in occasione della mostra Let’s Destroy The Earth But Keep Humans! di Keith Farquhar presso LAVAPIU, Teramo, Luglio 2023.
15 luglio. Oggi si dovrà fare attenzione al caldo in 15 città italiane
Per la giornata di sabato il ministero della Salute ha previsto il più alto livello di rischio per ondate di calore in 15 diverse città italiane, tra cui Roma e Firenze, e per domenica in 16 città. Il livello di rischio più alto, che corrisponde al 3 ed è colloquialmente chiamato “bollino rosso”, segnala quelle condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi per la salute non solo per le persone più vulnerabili, come anziani, bambini molto piccoli e malati di malattie croniche, ma anche per le persone sane. L’Italia è entrata in una fase di ondata di calore l’8 luglio e secondo le previsioni del Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare oggi si raggiungeranno temperature massime tra i 38 e i 40 °C in Sardegna, Sicilia e Puglia.
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https://www.ilpost.it/2023/07/15/ondata-calore-italia-bollini-rossi/?homepagePosition=5
15 luglio. Internazionale: Le notizie di scienza della settimana
Claudia Grisanti – internazionale.it
- Si stima che in Europa la scorsa estate siano morte per il caldo eccessivo più di 61mila persone, delle quali 18mila in Italia.
- Il cambiamento climatico ha reso alcune zone del mare più verdi. La variazione di colore indica un’alterazione dell’ecosistema.
- Lo scorso giugno è stato il più caldo dal 1979, quando sono cominciate le misurazioni.
- L’inquinamento da plastica è molto diffuso. Sono stati trovati rifiuti di plastica nella maggioranza delle barriere coralline. I rifiuti sono dovuti soprattutto alla pesca. Un’analisi di 38 laghi ha trovato che sono tutti inquinati dalla plastica. Il lago di Lugano, il Maggiore e il Tahoe degli Stati Uniti sono tra quelli con la concentrazione di frammenti più alta.
- Un lago in Canada, il Crawford, è stato proposto come il luogo che mostrerebbe nel modo più chiaro l’avvento, negli anni cinquanta, dell’antropocene.
- Sono stati trovati nidi di gazze e corvi composti da pezzi di dissuasori metallici antiuccelli.
- Si potrebbe eliminare l’aids entro il 2030. Attualmente ricevono un trattamento 29,8 milioni di persone, su 39 milioni malati di aids.
- Nel 2022 tra 691 e 783 milioni di persone non hanno avuto abbastanza cibo, un aumento di 122 milioni rispetto al 2019. La fame è aumentata in Asia occidentale, Caraibi e Africa.
- Si pensa che la percezione del silenzio sia dello stesso tipo di quella dei suoni. Non sarebbe prodotta invece, come era stato proposto, dall’elaborazione cognitiva dell’assenza dei suoni.
- Sono state trovate nel cratere Jezero, su Marte, tracce di molecole organiche, dello stesso tipo di quelle che compongono gli organismi viventi.
- Il telescopio spaziale James Webb compie un anno. Per celebrare l’evento è stata rilasciata l’immagine di una regione della nube di Rho Ophiuchi dove si formano nuove stelle.
- La presenza di silicio e titanio potrebbe spiegare perché l’esopianeta Ltt 9779 b è così brillante.
- Con la tecnica crispr è stato modificato il dna del pioppo, in modo che la pianta produca meno lignina e sia più facile da usare.
15 luglio. Mosca: la legge russa contro la riassegnazione del sesso
Venerdì la camera bassa del parlamento russo (la Duma) ha approvato in terza e ultima lettura un disegno di legge per limitare i diritti delle persone trans nel paese. Per entrare in vigore il disegno di legge deve essere approvato anche dalla camera alta (il Consiglio federale) e poi firmato dal presidente russo Vladimir Putin, ma sono passaggi che di fatto rappresentano una formalità.
Il disegno di legge prevede di introdurre nel paese il divieto di sottoporsi a interventi chirurgici di “riassegnazione del sesso”, cioè quelli eventualmente effettuati da chi fa una transizione di genere per cambiare l’aspetto dei propri organi genitali esterni, come la vaginoplastica o la falloplastica. Gli unici interventi ai genitali autorizzati rimarranno quelli destinati al trattamento di «anomalie fisiologiche congenite», in casi valutati volta per volta da apposite commissioni mediche sottoposte a controllo del governo.
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https://www.ilpost.it/2023/07/15/legge-russia-divieto-trans-riassegnazione-sesso/?homepagePosition=3
15 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
15 luglio. Non c’è futuro per un Paese che non guarda ai giovani. I dati di ISTAT, CGIL e “20e30”
PRESSENZA – Qualche giorno fa l’Istat ha pubblicato il “Rapporto annuale 2023”, che tra le tante altre cose contiene anche una serie di statistiche sulla vita dei giovani in Italia e su quanto spende per loro lo Stato. Come scrivono i ricercatori, “focalizzarsi sulle nuove generazioni è rilevante perché ciò che migliora la capacità di essere e fare dei giovani aumenta in prospettiva il benessere di tutti”. Aggiungendo che “l’investimento nei primi anni di vita, in particolare, è riconosciuto come il più efficace nel ridurre i divari ereditati dal contesto socio-economico di origine”.
Link per scaricare il Rapporto ISTAT “La Situazione del Paese”
Organizzazione e Centro studi per le future generazioni “20e30”
https://www.20e30.org/20e30%20-%20Le%20richieste%20dei%20giovani,%20i%20primi%20mesi%20di%20legislatura%20-%20Report.pdf
15 luglio. “Cercasi schiavo” a Mesagne: indagine sullo sfruttamento del lavoro
TANIA PAOLINO – STRISCIAROSSA.IT Mesagne è un bel paese in provincia di Brindisi, dalle origini antiche e importanti. Per rispondere al numero crescente di turisti e visitatori, negli ultimi anni si sta dotando di nuove strutture ricettive e sta ampliando il settore della ristorazione, forte della tipicità di alcuni suoi piatti. Mesagne è nel brindisino, in cui caporalato e sfruttamento sono stati spesso scovati e denunciati, perché c’è una società civile attenta, coraggiosa, la quale, per salvaguardare l’immagine del territorio, oltre che per ripristinare legalità e giustizia, è pronta a portare la luce nelle zone d’ombra.
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https://www.strisciarossa.it/cercasi-schiavo-nel-boom-turistico-di-mesagne-brindisi-lindagine-dal-basso-sullo-sfruttamento-del-lavoro-nella-ristorazione/
14 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 506
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-506-dafae2fd-e588-413e-891c-805c0a676771.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : le Groupe Wagner ne participe plus « de manière significative » aux combats en Ukraine, selon le Pentagone
Les Etats-Unis estiment que « la majorité » des combattants du Groupe Wagner sont toujours dans des zones ukrainiennes occupées par la Russie.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/14/guerre-en-ukraine-en-direct-le-journaliste-francais-arman-soldin-tue-pres-de-bakhmout-a-ete-fait-chevalier-de-la-legion-d-honneur_6181908_3210.html
14 luglio. Cessate-il-fuoco e diplomazia più che mai
Mario Boffo, Alfiero Grandi – ilmanifesto.it
Cessate-il-fuoco, la parola alla diplomazia: è il documento che raccoglie le conclusioni del Convegno per la pace in Ucraina del 30 giugno scorso ed è stato inviato dai promotori (diplomatici, giornalisti, militari, intellettuali, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale) a deputati e senatori chiedendo di fare emergere in Parlamento il desiderio di pace della maggioranza dell’opinione pubblica italiana.
Presentando il documento si chiarisce che l’obiettivo è avviare un’iniziativa politica per scongiurare ulteriori rischi – anzitutto una guerra nucleare – e assicurare all’Ucraina libertà ed indipendenza, all’Europa un futuro di pace.
Nell’opinione pubblica sono infatti cresciute preoccupazione e contrarietà. Esponenti politici di diversa collocazione hanno riconosciuto la necessità di una iniziativa per il cessate il fuoco, per creare condizioni per una trattativa con l’obiettivo di raggiungere una pace duratura attraverso adeguate garanzie internazionali.
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https://ilmanifesto.it/cessate-il-fuoco-e-diplomazia-piu-che-mai
14 luglio. Legge Ue sul ripristino della natura, una vittoria apparente
Lorenzo Consoli – terzogiornale.it
Formalmente un successo, ma in realtà una “vittoria vuota”, che rischia in prospettiva di diventare una vera e propria vittoria di Pirro per il fronte di centrosinistra e ambientalista del parlamento europeo. È il risultato del voto storico con cui la plenaria ha respinto, il 12 luglio a Strasburgo, il tentativo del centrodestra (Ppe, conservatori dell’Ecr, estrema destra del gruppo Id, con l’appoggio di un terzo dei liberali di Renew) di affondare la molto controversa proposta di regolamento Ue sul “Ripristino della natura”.
Il regolamento prevede sostanzialmente di dare attuazione agli impegni presi dall’Unione europea nella Conferenza di Montreal del dicembre scorso sulla biodiversità. Secondo la proposta originaria della Commissione europea, gli Stati membri dovrebbero impegnarsi a ridurre il declino della biodiversità ripristinando almeno il 20% degli habitat ed ecosistemi naturali degradati sul proprio territorio entro il 2030, mirando ad arrivare poi al 100% entro il 2050.
14 luglio. Internazionale: intanto nel mondo
Stati Uniti
Il 13 luglio il sindacato degli attori di Hollywood (Sag-Aftra) ha annunciato che circa 160mila attori e attrici sono entrati in sciopero in seguito al mancato accordo con le grandi aziende di produzione cinematografica sulla rinegoziazione del contratto collettivo di lavoro. Gli attori chiedono anche garanzie sull’uso di software che ricostruiscono il loro volto, la loro voce e i loro movimenti. Lo sciopero degli attori si aggiunge a quello degli sceneggiatori.
Thailandia
Il parlamento ha respinto il 13 luglio la candidatura a primo ministro di Pita Limjaroenrat, vincitore delle elezioni legislative del 14 maggio con il partito riformista Move forward. È stato decisivo il voto contrario o l’astensione dei senatori nominati dall’esercito. Il 19 luglio è prevista una nuova votazione per designare il nuovo capo del governo. Pita ha fatto sapere che cercherà di convincere deputati e senatori a sostenere la sua candidatura.
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https://www.internazionale.it/notizie/2023/07/14/notizie-mondo-14-luglio-2023
14 luglio. Luca Billi/Facebook
Oggi per tutti noi rivoluzionari è un giorno di festa, anche se devo ammettere che quella del 1789 non è la “mia” rivoluzione.
Per me la vera rivoluzione francese è la Commune.
Nonostante tutti i suoi limiti – perché quella dell’89 è stata una rivoluzione capitalista e maschilista – io sono comunque figlio di quella storia là, perché senza il giuramento della pallacorda, senza la presa della Bastiglia, senza la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, senza la Convenzione, senza gli straccioni di Valmy – ma anche senza il sangue delle ghigliottina e senza la violenza rivoluzionaria – non ci sarebbero state né la Commune né la rivoluzione del ’17.
La rivoluzione del 1789 è un inizio e non è un caso che il movimento socialista agli albori cantò l’Internazionale sulle note della Marsigliese…
Aux armes, citoyens
Formez vos bataillons,
Marchons, marchons!
Qu’un sang impur
Abreuve nos sillons!
14 luglio. L’attentato a Togliatti e la resistenza del partito
Lelio La Porta – sinistraineuropa.it
«… se il 14 luglio 1948 fossi stato meno noioso nell’esporre in aula i problemi della fornitura di carta ai giornali, Togliatti non avrebbe avuto lo stimolo ad uscire per andarsi a prendere un gelato… Fu un giorno molto triste e al limite della rivoluzione. Ma la stessa sera, appena riprese i sensi, Togliatti mandò al Viminale il dottor Spallone con un messaggio tranquillizzante. La rivoluzione non ci sarebbe stata. Almeno per il momento», così scriveva in un articolo di un Contemporaneo, datato 13 agosto 2004, del settimanale La Rinascita della sinistra, Giulio Andreotti, che, nelle elezioni del 18 aprile del 1948, era stato eletto alla Camera dei deputati. Sulla stessa pagina del settimanale, al ricordo di Andreotti, faceva seguito quello di Armando Cossutta che, all’epoca dell’attentato, era Segretario cittadino del Pci di Sesto San Giovanni, la “Stalingrado d’Italia”. Raccontava Cossutta che fu indetta una grande manifestazione e mentre il vicesindaco socialista, Cazzaniga, parlava come se il Segretario comunista fosse morto, Cossutta, prendendo la parola, disse: «No! Togliatti è vivo ed è con noi, ed ora con Togliatti occupiamo le fabbriche». Seguì uno sciopero “magistrale”, pacifico, senza atti di violenza nonostante da più parti uscissero le armi che erano state nascoste durante la Liberazione «tanto che il commissario di polizia di Sesto pensò bene di presentarsi da me – ricorda Cossutta – alla sede del Partito e mi fa: “Dottore, Io non sono dottore, lo stoppai; e lui “dottore, io sono ai suoi ordini”. Ma era solo una mossa per seguirci più da vicino e conoscere meglio le nostre intenzioni, per capire cosa bollisse nella testa dei comunisti. In quelle ore nelle teste dei comunisti bolliva di tutto, lo sciopero generale fu travolgente e paralizzò l’intero Paese». Eppure, ricordava Cossutta, nessuno, lui per primo, credeva nella possibilità della guerra civile. E il segretario milanese Alberganti, nel corso di un comizio che si tenne successivamente, affermò in modo efficace: «Il 18 aprile ci siamo contati, il 14 luglio ci siamo pesati».
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https://www.sinistraineuropa.it/storie/l-attentato-a-togliatti-e-la-resistenza-del-partito/
Chi era Antonio Pallante e cosa accadde il 14 luglio 1948
Sparò al segretario del Partito comunista Palmiro Togliatti, rischiando di provocare una guerra civile: la sua morte è stata annunciata ieri
Il nome di Antonio Pallante, di cui ieri è stata comunicata dalla famiglia la morte avvenuta il 6 luglio scorso, è legato indissolubilmente a un momento preciso della storia d’Italia. Erano le 11 e 30 del mattino del 14 luglio 1948 quando in via della Missione, a Roma, poco lontano da Montecitorio, Pallante sparò quattro colpi di pistola contro Palmiro Togliatti, allora segretario del Partito comunista italiano.
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https://www.ilpost.it/2023/01/03/antonio-pallante-attentato-togliatti/
14 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Angelo Soricelli Iadanza/Facebook
L’inferno lavorativo. Accade a Torino Il 58enne Angelo Devito lavorava in nero e si trovava sotto un ponte sollevatore sul quale era stata issata la vettura da riparare. Stando ai primi rilievi dei carabinieri, l’uomo era un dipendente irregolare dell’officina torinese ma il titolare nega: “Non era un dipendente, era solo un appassionato”. Una favola a cui non crede neppure un bambino di 5 anni. È un’altra vittima che sparirà nel nulla visto che non era assicurato a INAIL. Accade a Fermo Franco Mazelli è stato mandato allo sbaragli su un tetto pericolante che ha ceduto, morendo sul colpo. Accade a Firenze: muore in un capannone per il caldo, c’erano 40 gradi. Accade a Messina: Renzo Sciammetta muore cadendo da un’impalcatura. Che dire? Nel 2010 scrissi un libro con la Fiom di Bologna, era Segretario il compianto Bruno Papignani. Il titolo del libro “La classe operaia è andata all’inferno” fu distribuito nelle fabbriche raccontava la mia vita in fabbrica dove ci ho lavorato per 40 anni. Oltre all’inferno che c’è?
Operaio 18enne precipita a Fermo: basta omicidi sul lavoro, oltre 600 i morti da inizio anno! Presidio lunedì 17 luglio ore 10:30 al Ministero del Lavoro
La mattanza degli omicidi sul lavoro continua: un operaio, Franco Mazzelli di appena 18 anni, ha perso la vita a Fermo. Il tetto del capannone sul quale stava lavorando ha ceduto, facendolo precipitare per 10 metri di altezza. Accade in provincia di Fermo, la stessa in cui mesi fa era morto Giuseppe Lenoci, studente di 16 anni, durante un percorso di Alternanza Scuola Lavoro in azienda: un sistema che condanna ugualmente lavoratori e giovani generazioni, serve unirsi per rispondere.
Omicidi sul lavoro: di questo si tratta, non di morti “fatali e imprevedibili” ma della naturale conseguenza di scelte padronali, con le quali interessa solo massimizzare i profitti, tagliando su salari e sicurezza a discapito della vita di lavoratori e lavoratrici.
Son infatti oltre 600 i morti di lavoro conteggiati da USB e Rete Iside nel solo 2023: la Lombardia è la regione ancora più colpita, con ben 85 decessi da inizio anno. USB e Rete Iside hanno promosso una legge di iniziativa popolare, insieme ad altri soggetti politici e sociali, per l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro nel codice penale: una nuova fattispecie di reato, che avrà una funzione di deterrenza nei confronti di chi taglia su salute e sicurezza di chi lavora per aumentare i profitti.
Adesso basta: è ora di introdurre nel codice penale il Reato di Omicidio e Lesioni gravi o gravissime sul lavoro. Presidio al Ministero del Lavoro lunedì 17, ore 10.30.
Unione Sindacale di Base
Cambiare Rotta
Osa
Rete Iside
I dati delle morti di lavoro nel 2023 aggiornati per regione: 601 (sul lavoro 464; in itinere 137):
Lombardia 85; Campania 65; Veneto 50; Piemonte 45; Lazio 41; Sicilia 40; Emilia Romagna 37; Toscana, Puglia, Calabria 31; Abruzzo 30; Marche 23; Friuli Venezia Giulia 17; Umbria 16; Sardegna 15; Liguria 12; Basilicata 10; Alto Adige 8; Trentino, Estero 6; Valle d’Aosta 4; Molise 3.
14 luglio. Emergenza caldo, USB e ORSA Tpl: Atac offra interventi immediati per garantire la climatizzazione delle vetture e la distribuzione di acqua al personale
USB Trasporti Roma e ORSA Tpl, prendendo spunto dall’allarme che ogni giorno il Ministero della Salute emana con i bollettini sulle ondate di calore che persistono sul territorio nazionale classificando la città di Roma a livello di rischio 3, con la presente richiedono alla azienda ATAC, vista l’elevata rischiosità di un colpo di calore che potrebbero subire i lavoratori e i passeggeri a bordo dei bus, di adoperarsi affinché provveda nel più breve tempo possibile alla manutenzione e/o riparazione degli impianti di climatizzazione e ventilazione previsti sui mezzi autobus.
Richiedono di avviare inoltre, specialmente in quei capolinea dove non esistono luoghi di ristoro o siti di acqua pubblica, una distribuzione di acqua fresca al personale.
La mancanza assoluta di un luogo di ricovero con bagni degni di questo nome (non la vergogna dei bagni chimici) nei capolinea di montata del personale aumenta il grado di disagio del personale. Non è più possibile tollerare questo stato di abbandono, il personale non può rimanere alla mercé delle intemperie, sotto la pioggia e al freddo d’inverno e sotto il sole e al caldo d’estate, visti anche i molti turni a nastro, dove le pause vanno da un’ora a circa 3, il personale è costretto ad attendere per strada tra un turno e l’altro la montata.
Riteniamo che eventuali malori del personale, dovuti alla mancanza di climatizzazione e impossibilità a dissetarsi, siano da addebitarsi alla responsabilità dell’Azienda e della RSPP.
In mancanza di una risoluzione alle problematiche rappresentate, procederemo per le vie sindacali e legali.
USB Lavoro Privato – Trasporti Roma
Segreteria Regionale di ORSA TPL Lazio
14 luglio. Scuola, raggiunto l’accordo per il nuovo contratto: aumenti fino a 190 euro, la Uil non firma
Riguarda una platea di 1.232.248 dipendenti. Un’altra novità di rilievo, estesa a tutti i settori, è l’introduzione e la regolamentazione del lavoro agile
Firmata oggi all’Aran l’ipotesi di accordo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell’istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021. Dopo giornate di intense trattative, Aran e organizzazioni sindacali hanno raggiunto un accordo che riguarda complessivamente 1.232.248 dipendenti, di cui 1.154.993 appartenenti ai settori scuola e Afam (inclusi gli 850mila insegnanti), e 77.255 lavoratori dei settori università ed enti di ricerca (esclusi i docenti).
L’ipotesi di contratto firmata oggi completa la sequenza contrattuale per i settori Istruzione e ricerca avviata con l’accordo economico sottoscritto nel dicembre 2022. Grazie alle risorse allocate dal governo e finalizzate dall’Aran, il contratto prevede aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti, e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi.
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https://www.rainews.it/articoli/2023/07/scuola-raggiunto-laccordo-per-il-nuovo-contratto-riguardera-1232248-dipendenti-265a1d30-3a8c-4564-96b5-04df2406d30c.html
14 luglio. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Lo sciopero in Mondoconvenienza si espande. L’uso della celere diventa inefficace. Il “sistema Mondoconvenienza” è nudo. Il colpo di coda dell’azienda è il licenziamento (annunciato a mezzo stampa…) e una nuova mobilitazione dei caporali. Prima ti colpiscono, poi ti calunniano, poi ti licenziano. Infine perdono. #insorgiamo
14 luglio. Sbarra. “La sanità la fa chi ci lavora, basta tagli, ora i contratti”
Sanità pubblica e privata possono e devono convivere, con la seconda che può solo integrare e aiutare, con contratti di convenzione, il servizio sanitario nazionale ma non sostituirsi ad esso. Oggi sta accadendo il contrario: la sanità privata è diventata di fatto prevalente, un surrogato dei servizi pubblici. Parliamo di una spesa delle famiglie superiore a 40 miliardi di euro l’anno. Si allargano sempre più le differenze sociali tra coloro che possono permettersi di sottoscrivere polizze sanitarie private o accedere a quelle previste dal welfare contrattuale e il resto delle persone, per lo più anziane, che per accedere alle cure del sistema pubblico sono spesso costrette a liste d’attesa interminabili.
14 luglio. USB. San Severo, “Casa, Lavoro, Terra e Libertà”: presentato il progetto dei lavoratori migranti
“Casa, Lavoro, Terra e Libertà”: a San Severo presentato il progetto per i lavoratori migranti di Torretta Antonacci la proposta di superamento del caporalato, della ghettizzazione, dello sfruttamento lavorativo viene dagli stessi lavoratori migranti. Il 14 luglio l’Associazione Terra e Libertà ha presentato a San Severo il progetto di Villaggio multiservizi, condiviso con i residenti di Torretta Antonacci e con un pool di architetti, sociologi, urbanisti, e il progetto di recupero delle terre abbandonate tramite il protagonismo lavorativo dei braccianti migranti.La risposta all’inerzia e all’indifferenza di governo e regioni, che da decenni consentono l’esistenza di situazioni alloggiative e lavorative inaccettabili, più volte denunciate da istituzioni e personalità internazionali, è la messa in opera di un percorso che punta alla sistemazione dell’insediamento informale e soprattutto al recupero delle terre incolte attraverso la coltivazione e la lavorazione della terra eseguita direttamente da coloro che fino ad oggi sono state vittima di ogni possibile sfruttamento.Percorso che necessita della regolarizzazione di tutti i lavoratori migranti.È ora che gli stessi lavoratori migranti sottoposti per decenni a sfruttamento lavorativo e costretti a vivere in condizioni inaccettabili, prendano in mano il proprio destino.“Casa, Lavoro, Terra e Libertà”
Assemblea venerdì 14 luglio ore 17 Centro Diurno Minori “Peppino Impastato”via Ponchielli angolo Via Martiri di Cefalonia San Severo (FG). L’Associazione Terra e Libertà presenta le sue proposte. Introduce Francesco Caruso (Unione Sindacale di Base Lavoro Agricolo). Intervengono: Soumaila Sambare (Associazione Terra e Libertà), Rossella Marchini (Architetto), Gianpietro Occhiofino (Politiche migratorie Regione Puglia), Simona Venditti (assessore Politiche Sociali Comune di San Severo), Stefano De Angelis (Esecutivo Confederale USB)
14 luglio. Lavoro precario, USB: il comune di Taranto si occupi dei problemi reali e apra una discussione sulla situazione dei lavoratori delle municipalizzate e degli appalti comunali
Non possiamo non rilevare nel momento specifico una contraddizione enorme tra Regione e Comune rispetto ai temi del lavoro, la prima internalizza e stabilizza i lavoratori, vedi questione Sanità Service, mentre il Comune di Taranto continua a non affrontare il problema del lavoro precario che dilaga soprattutto nelle due partecipate Kyma Ambiente e Kyma Mobilità.
Lavoratori usati e sfruttati , senza nessuna prospettiva futura: non è questo il compito della politica, o almeno di quella al servizio della comunità.
Peggio negli appalti, tra sfruttamento, aziende che lavorano per il pubblico pur non avendone i requisiti, diritti dei lavoratori calpestati di continuo e soprattutto nei cambi d’ appalto, azzeramento dei diritti (vedi i lavoratori della Kratos, tra servizio di portierato, rimozione cartoni e ingombranti, pulizia spiagge e tantissime altre attività, con poche ore di lavoro, sempre in discussione e perennemente sotto ricatto ogni qual volta c’è il cambio di appalto).
Altro tema da affrontare sono gli stipendi risicati dei dipendenti. Un operatore della Kyma Trasporti guadagna mediamente 1200 euro, compresi turni e indennità varie, quanto un cassintegrato!
Il Comune deve aprire una discussione vera, Taranto sta diventando una città modello Rio de Janeiro, in cui aumentano paurosamente le differenze sociali.
L’alternativa è continuare a raccontare una Taranto da cartolina, che purtroppo non esiste, perché da un lato ospita crocieristi, dall’altro manca nei minimi servizi essenziali per i residenti prima ancora che per i turisti, e nel rispetto di lavoratori per una serie di questioni legate direttamente alle scelte dell’amministrazione comunale.
Francesco Rizzo Esecutivo Confederale Usb
Usb Taranto
https://www.usb.it/leggi-notizia/lavoro-precario-usb-il-comune-di-taranto-si-occupi-dei-problemi-reali-e-apra-una-discussione-sulla-situazione-dei-lavoratori-delle-municipalizzate-e-degli-appalti-comunali-1145.html
13 luglio. Ci aspettano settimane di caldo soffocante
L’Agenzia Spaziale Europea, utilizzando i dati dello strumento radiometrico della missione Copernicus Sentinel-3, ci mostra la temperatura della superficie terrestre in Italia tra il 9 e il 10 luglio: in alcune città la superficie terrestre ha superato i 45°C, tra cui Roma, Napoli, Taranto e Foggia. E il caldo si intensificherà
AGI – Non sono di certo confortanti le previsioni di Esa, The European Space Agency, sul meteo dei prossimi giorni. Ci troviamo, spiega, in un periodo di “caldo intenso e prolungato. Ed è appena iniziato”. Le temperature dovrebbero raggiungere i 48°C sulle isole di Sicilia e Sardegna, potenzialmente le più calde mai registrate in Europa.
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https://www.agi.it/cronaca/news/2023-07-13/esa-caldo-temperature-record-22218855/
13 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 505
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-505-223b92ed-4110-400e-a18a-5f2444644b71.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Kiev affirme avoir abattu 20 drones russes et deux missiles de croisière au cours d’une troisième nuit d’attaques
Les drones d’attaque Shahed de fabrication iranienne ont été abattus « principalement dans la région de Kiev », a précisé l’armée de l’air ukrainienne dans un communiqué.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/13/guerre-en-ukraine-en-direct-kiev-affirme-avoir-abattu-20-drones-russes-et-deux-missiles-de-croisiere-au-cours-d-une-troisieme-nuit-d-attaques_6181740_3210.html
13 luglio. Internazionale: intanto nel mondo
Ucraina
Le forze armate affermano di aver abbattuto venti droni e due missili lanciati dai russi nella notte tra il 12 e il 13 luglio in un’offensiva contro Kiev in cui è morta almeno una persona. Intanto il presidente statunitense Joe Biden ha lasciato Vilnius, dove si era svolto il vertice della Nato, ed è andato in Finlandia, nuovo paese dell’Alleanza atlantica. Alla fine del vertice Biden ha dichiarato che il sostegno all’Ucraina non finirà: “Difenderemo la libertà oggi, domani e per quanto serve”. Gli Stati Uniti e gli altri paesi del G7, in una dichiarazione congiunta, si sono impegnati a offrire garanzie di sicurezza a Kiev, in attesa del suo ingresso nella Nato.
Unione europea
Il parlamento europeo ha deciso il 12 luglio in sessione plenaria di adottare la Nature restoration law, la legge per il ripristino degli ecosistemi, testo di punta del Patto verde dell’Unione europea che mira ad “arrestare la perdita di biodiversità e a ripristinare la salute della natura”. Il testo, modificato in modo sostanziale, era diventato l’emblema di una battaglia politica a un anno dalle elezioni europee. Il risultato, il cui esito era molto incerto, è stato raggiunto con 336 voti a favore, 300 contrari e 13 astenuti.
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https://www.internazionale.it/notizie/2023/07/13/notizie-mondo-13-luglio-2023
13 luglio. Spagna, la sinistra deve vincere
In atto la rimonta dei socialisti del Psoe e della nuova formazione di Sumar. Un’apocalisse europea, non soltanto spagnola, l’eventuale vittoria dei popolari, spinti a patteggiare con i neofranchisti di Vox
L’ultima spiaggia. Forse è esagerato evocare il film di Stanely Kramer, dove gli umani si preparano a vivere gli ultimi momenti della propria esistenza prima dell’apocalisse. Ma di sicuro le elezioni anticipate in Spagna del prossimo 23 luglio, per il rinnovo delle Corti generali, il parlamento bicamerale, rischiano di trasformarsi, in caso di sconfitta, nell’ultimo atto di una sinistra europea in piena crisi, spazzata via da un pericoloso vento di destra e di estrema destra, che da noi ha già trovato piena cittadinanza. A Madrid e dintorni, i popolari di Alberto Núñez Feijóo sono ancora favoriti dopo la netta vittoria delle amministrative dello scorso 28 maggio (vedi qui), ma le cose stanno cambiando: i sondaggi danno in rimonta i socialisti e la nuova formazione di sinistra Sumar (“Aggregare”) che ha inglobato Podemos. Il Partito popolare sarebbe al 31,3%, i socialisti al 29,5, Vox al 14,8, e Sumar, che inverte la rotta al ribasso, al 13,4. Insomma, un testa a testa.
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https://www.terzogiornale.it/2023/07/13/spagna-la-sinistra-deve-vincere/
13 luglio. Un neonato morto tra i migranti sbarcati a Reggio Calabria
AGI – È di un neonato il cadavere scoperto a bordo della nave ‘Dattilo’ della Guardia Costiera, che ha sbarcato 550 migranti a Reggio Calabria, proveniente da Lampedusa. Secondo quanto appreso, oltre alle questioni giudiziarie, è intervenuta prontamente la Prefettura, guidata da Massimo Mariani, che ha predisposto con effetto immediato l’assistenza particolare nei confronti della madre. La donna, di cui non si conosce ancora la nazionalità, faceva parte di un gruppo di migranti soccorsi in mare e non era stata ricoverata a Lampedusa.
Sono in corso accertamenti per stabilire le cause del decesso. Le forze dell’ordine impegnate nel servizio sono coadiuvate dalla protezione civile, dai volontari del “Coordinamento diocesano sbarchi”, e stanno operando in condizioni difficili a causa delle alte temperature che oggi interessano la città. Come in precedenza, una parte dei 550 sbarcati stamane dalla ‘Dattilo’, sarà ospitata nella palestra della scuola ‘Boccioni’, dove sono state realizzate 210 brande, e al cui interno sono ancora presenti 77 migranti, di cui sessanta minorenni, giunti con gli sbarchi precedenti.
https://www.agi.it/cronaca/news/2023-07-13/neonato-morto-migranti-sbarchi-22219204/
13 LUGLIO. Pnrr. Fondazione Gimbe: “Numerosi obiettivi nazionali non raggiunti”
Cartabellotta: “Dalla nostra analisi emergono però altri elementi degni di nota. Innanzitutto, il mancato rispetto di numerose scadenze nazionali relative non solo a giugno 2023, ma anche a marzo 2023 e a dicembre 2022”. Ma il Ministero non ci sta e replica.
Nel corso delle ultime settimane il dibattito politico si è progressivamente infuocato sul tema dei ritardi dell’Italia nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare sull’erogazione ancora in stallo della terza rata da 19 miliardi di euro e sulla richiesta della quarta rata alla Commissione Europea, che l’11 luglio ha portato ad una revisione degli obiettivi intermedi da parte della Cabina di regia sul PNRR coordinata dal Ministro Fitto.“Al fine di fornire un quadro oggettivo della situazione, di informare i cittadini ed evitare strumentalizzazioni politiche – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – nell’ambito delle attività del proprio nostro Osservatorio sul Servizio Sanitario Nazionale abbiamo effettuato un monitoraggio indipendente dello status di avanzamento della Missione Salute del PNRR”.
Le analisi sono state condotte utilizzando le seguenti fonti istituzionali:
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=115490
13 luglio. Pnrr. Il Ministero replica alla Fondazione Gimbe: “Su borse mmg target europeo raggiunto”. E fa un elenco di tutte le scadenze e degli obiettivi raggiunti. E sulle risorse: “Speso l’1,15% dei fondi, in linea cono lo stato di avanzamento delle attività”
Dopo il report della Fondazione il Ministero della Salute risponde punto per punto sulle scadenze nazionale e anche sul target europeo sulle borse di formazione per i medici di medicina generale. E la critica a Gimbe: “Le notizie riportate non rispecchiano il reale stato di avanzamento della Missione 6 Salute del PNRR”.
Il Target europeo del PNRR Missione Salute riferito alle 1.800 borse aggiuntive di formazione specifica per medici di medicina generale, 900 per il triennio 2021-2024 e ulteriori 900 per il triennio 2022-2025, è stato pienamente raggiunto. Per entrambi i cicli formativi, sono state espletate tutte le procedure previste. Le attività formative delle prime 900 borse di studio (2021-2024) sono iniziate in via generale tra fine aprile e inizio maggio 2022 mentre quelle per il secondo ciclo formativo (2022-2025) sono partite nel mese di maggio 2023.
È quanto precisa una nota del Ministero della Salute in merito a notizie (il report della Fondazione Gimbe) riportate a mezzo stampa che non rispecchiano il reale stato di avanzamento della Missione 6 Salute del PNRR.
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https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=115523
13 luglio. Zampa (Pd): “Dati Fondazione Gimbe su Pnrr confermano nostre preoccupazioni”
“Preoccupano i dati diffusi oggi dalla Fondazione Gimbe circa lo stato di attuazione del Pnrr Missione salute. Preoccupano perchè risulta non rispettata la scadenza europea dell’assegnazione di 1800 borse di studio per la formazione dei medici di famiglia, un punto nevralgico della crisi del sistema sanitario. Ma se questa inadempienza – che davvero colpisce vista l’urgenza di affrontare e risolvere la crisi della medicina del territorio – è grave, ancora più grave risulta il dato secondo cui la maggior parte delle Amministrazioni titolari non è stata in grado di spendere quando messo a disposizione per raggiungere il livello di spesa previsto: in particolare per la Missione Salute a fronte di uno stanziamento di € 15.625,5 milioni, sono stati spesi meno di € 79 milioni, ovvero lo 0,5% dei fondi. Un campanello di allarme che conferma la nostra preoccupazione sulla realizzazione di quanto previsto nel Pnrr. Sono poi del tutto evidenti i ritardi nel rispettare le scadenze nazionali previste, cito per tutti la realizzazione delle case di comunità e delle centrali operative territoriali (COT). E preoccupa infine che il mancato rispetto di queste scadenze, riferite al 2023, non siano segnalati nè dal sito Italia domani nè dalla terza relazione del governo sullo stato di attuazione del PNRR. Scomparso infine il documento del ministero della Salute di dicembre 2021 che definiva le scadenze nazionali, il cui rispetto è fondamentale per garantire la professione dei progetti e non fallire gli appuntamenti europei”. Così la senatrice Sandra Zampa, capogruppo Pd in commissione Affari sociali a Palazzo Madama.
https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?approfondimento_id=18258
13 luglio.“Vota Lega e i rom spariranno”: il consigliere del Carroccio a Firenze condannato per istigazione all’odio razziale
È costato molto caro il video “anti-rom” postato dal consigliere della Lega al Quartiere 3 di Firenze, Alessio Di Giulio, alla vigilia delle elezioni politiche. Il tribunale di Firenze lo ha infatti condannato a pagare 18mila euro per istigazione all’odio razziale. Nel settembre 2022, Di Giulio diffuse su Facebook un video che in modalità selfie riprendeva una donna rom nel centro del capoluogo toscano e invitava gli elettori a votare per il suo partito politico “per non vederla mai più”. Il filmato aveva suscitato accese polemiche.
13 luglio. Seravezza favorisce Henraux passando sulle comunità locali, serve una svolta sulla questione Alpi Apuane
PRESSENZA – Ancora una volta il conflitto attorno all’escavazione delle Alpi Apuane, distrutte dalla monocoltura del marmo e del carbonato di calcio, continua a dividere il territorio. Questa volta parliamo del Monte Altissimo e dei suoi usi civici che il comune di Seravezza, con un colpo di mano, ha deciso di affidare alla Henraux passando sulla testa delle comunità locali, comunità troppo piccole davanti ad un business troppo grande.
13 luglio. Giampiero Monaca: la repressione non ferma il progetto Bimbisvegli
Olivier Turquet – pressenza.com
Pressenza ha seguito a lungo il percorso didattico nonviolento di Giampiero Monaca, creatore del sistema didattico “Bimbisvegli” e la sua protesta nonviolenta. Ora gli è arrivata una condanna per interruzione di pubblico servizio per quella protesta. Ne parliamo con lui e esprimiamo solidarietà in una vicenda insensata e precedente pericoloso di attentato alla libertà di insegnamento. Ma al tempo stesso con Giampiero rilanciamo le sue idee e proposte di un nuovo modo di fare scuola.
13 luglio. La band napoletana che cura il mondo con il rap
Francesca Coin, Francesca Gabbriellini – internazionale.it
Il gruppo rap partenopeo Addolorata mette al centro della sua produzione un’altra idea di lavoro, di città e di società in cui la musica contribuisca a cambiare le regole del gioco
Prima ancora del gruppo è nato il nome: Addolorata, come la chiesa di Santa Maria ai sette dolori che si erge all’estremità dei quartieri spagnoli a Napoli. Per Matteo De Marino, Francesco Sigiu Bellettini e Joseph Troia-Assefasc, il cuore trafitto da sette spade della vergine Maria, a cui è intitolata la chiesa, è la metafora che meglio descrive l’angustia dell’epoca presente e della precarietà, la condizione nella quale si sono venuti a trovare i tre fondatori del gruppo dopo aver concluso gli studi all’accademia di belle arti. È per liberarsi da questa sofferenza che nasce la loro musica, come una specie di esorcismo contro il dolore dei nostri tempi.
13 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
13 luglio. Continua la campagna “Cercasi schiavo”: USB incontra alla provincia di Catanzaro il consigliere con delega alla promozione territoriale Paolo Mattia
È stato un incontro proficuo volto ad accrescere la conoscenza delle norme esistenti per tutelare il lavoro stagionale e sensibilizzare le istituzioni di fronte ad iniziative di informazione pubblica come strumento di conoscenza dei diritti dei lavoratori stagionali, per non cadere sempre nella trappola del “TUTTO e SUBITO” rendendo questa una sorta di terra di nessuno per quanto concerne le condizioni di lavoro e senza cadere in facili strumentalizzazioni
Siamo lieti di aver trovato la disponibilità da parte di chi rappresenta non solo le istituzioni, bensì il nostro territorio a tal punto da progettare insieme un tavolo programmatico che vedrà presente l’ANCI, le parti sociali, Confcommercio e ovviamente i comuni interessati dal fenomeno del lavoro stagionale col Comune di Catanzaro, con cui avevamo già avuto una positiva interlocuzione in precedenza, come capofila per cercare di trovare una quadratura del cerchio grazie all’assunzione di responsabilità da parte di tutte le parti in causa.
13 luglio. Scuola del popolo, si apre una nuova stagione
Manuela Calza e Ivo Vacca – collettiva.it
Era presente praticamente mezza Italia (11 regioni) e più di 20 strutture della Cgil, al 2° Forum della Scuola del popolo tenutosi all’Aquila il 7 e 8 luglio. All’interno della prestigiosa cornice del Gssi della città abruzzese, partendo dalla figura di Don Milani e dal suo “Nessuno resti indietro”, si è parlato di una solidarietà concreta, di un’azione politica della Cgil sul territorio fatta di animazione culturale. Una vera e propria nuova forma di militanza per i propri iscritti.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/13/news/scuola-popolo-formazione-3234755/
12 luglio. TRAGEDIA A LODI Operaio stroncato da un malore mentre lavora sotto il sole: «Se la morte è stata causata dal caldo è omicidio sul lavoro»
Il 44enne residente a Cinisello stava tracciando la segnaletica nella piazzola ecologica
Mancavano pochi minuti allo scoccare delle 12, al momento in cui avrebbe riposto attrezzi e macchinari per concedersi alcuni minuti di riposo prima di riprendere l’attività sotto il sole incandescente che da giorni batte su Lodi e tutto il territorio. Ad un certo punto però si è accasciato, senza purtroppo riprendere mai conoscenza. È morto appena arrivato all’ospedale Maggiore un 44enne di Cinisello soccorso vanamente ieri mattina in città. L’uomo, che era al lavoro insieme ad un parente e alcuni colleghi, era impegnato in Strada Vecchia Cremonese, all’interno della piazzola ecologica: da tempo la segnaletica orizzontale era da riqualificare e nei giorni scorsi erano iniziati i lavori di restyling, tra posteggi e percorsi interni. Stava proprio tracciando alcune linee a terra il 44enne quando si è accasciato colpito da un arresto cardiaco.
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https://www.ilcittadino.it/stories/lodi/tragedia-a-lodi-operaio-stroncato-malore-mentre-lavora-sotto-sole-se-o_91099_96/
12 luglio. Pnrr in alto mare tra ritardi, modifiche e giustificazioni
Andrea Colombo – ilmanifesto.it
Rivisti 10 obiettivi della quarta rata, d’accordo con la Ue. Mentre la terza ancora non si vede. Fitto nega l’evidenza e sembra Belushi
A forza di inanellare giustificazioni per i ritardi del Pnrr il ministro Fitto finisce per ricordare il John Belushi dei Blues Brothers. È che noi abbiamo preso un sacco di soldi, quasi 250 miliardi, mica una ventina come la Germania. È che la famosa terza rata, quei 19 miliardi che stanno per arrivare dal 28 febbraio però arrivati non sono, era legata non a leggi da varare, lavoretto facile, ma a opere reali da mettere a terra: vuoi mettere? Poi, non per fare polemica, ma quei progetti irrealizzati mica li avevamo decisi noi: parlatene con Draghi.
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https://ilmanifesto.it/pnrr-in-alto-mare-tra-ritardi-modifiche-e-giustificazioni
12 luglio. Con un caffè al giorno il governo non scaccia lo spettro della povertà
UNO SCHIAFFO ALLA DIGNITÀ E ALLA GIUSTIZIA. Arriva la card «Dedicata a te» contro l’inflazione: 382,5 euro fino a dicembre, esclusi i beneficiari del reddito di cittadinanza. Un altro bonus a termine che riproduce i limiti dello Stato sociale arlecchino in Italia. Ma la nuova trovata non servirà a scacciare lo spettro della povertà
Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it
Con 382 euro fino a dicembre, 32 al mese, sembra che passerà la paura della povertà aggravata dall’inflazione. Al governo basteranno 500 milioni per finanziare un altro bonus a tempo, erogato con una carta elettronica dal nome ammiccante e populista «Dedicata a te» a una platea potenziale di «1,3 milioni di famiglie». Con poco più di un caffè al giorno intende dimostrare «di fare del proprio meglio per dare una mano» contro il caro prezzi. Lo ha annunciato la presidente del consiglio Meloni. Ma una mancia non servirà a scacciare lo spettro.
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https://ilmanifesto.it/con-un-caffe-al-giorno-il-governo-non-scaccia-lo-spettro-della-poverta
12 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 504
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/la-nato-non-apre-a-kiev-la-frustrazione-di-zelenskyla-guerra-in-ucraina-minuto-per-minuto-giorno-504-5eba135a-e9e1-44a9-9330-ae0f9feeb907.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : arrivé au sommet de l’OTAN à Vilnius, Zelensky demande des « garanties de sécurité » pour son pays
Lors d’une conférence de presse commune avec le secrétaire général de l’Alliance, Jens Stoltenberg, Volodymyr Zelensky a salué les annonces à venir de la part des pays du G7, tout en soulignant qu’elles ne pouvaient se substituer à une future adhésion à l’OTAN.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/12/guerre-en-ukraine-en-direct-zelensky-juge-que-les-promesses-du-g7-ne-peuvent-remplacer-une-adhesion-a-l-otan_6181589_3210.html
12 luglio. Internazionale: intanto nel mondo
Lituania
L’11 luglio, nel primo giorno del vertice della Nato in corso a Vilnius, i paesi membri si sono impegnati a dedicare alla spesa militare almeno il 2 per cento del pil. Al vertice parteciperà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, che ha definito “assurda” la mancata formulazione di un calendario per l’adesione dell’Ucraina all’alleanza atlantica. Oggi i paesi del G7 annunceranno delle misure di sostegno a Kiev a lungo termine.
Israele
La polizia ha affermato l’11 luglio di aver arrestato settantuno persone nel corso delle manifestazioni contro un progetto di riforma giudiziaria messo a punto dal governo di Benjamin Netanyahu. Poche ore prima la knesset aveva approvato una misura che revoca la possibilità per la corte suprema di pronunciarsi sulla “ragionevolezza” delle decisioni dei ministri.
Siria
Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non ha potuto prorogare l’11 luglio, a causa del veto della Russia, un meccanismo che permetteva la consegna di aiuti umanitari verso il nordovest del paese a partire dalla Turchia, passando per il posto di frontiera di Bal al Hawa. Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres aveva auspicato il rinnovo per almeno un anno per garantire la consegna di cibo, acqua e medicinali a milioni di abitanti delle zone controllate dai ribelli.
Penisola coreana
Il 12 luglio l’esercito sudcoreano ha annunciato che la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico intercontinentale, che ha percorso circa mille chilometri prima di cadere nel mar del Giappone. Pochi giorni prima Pyongyang aveva minacciato di abbattere gli aerei spia statunitensi che violerebbero il suo spazio aereo. Washington ha ribadito di agire in conformità con il diritto internazionale.
Thailandia
Il 12 luglio la commissione elettorale ha raccomandato la sospensione del deputato riformista Pita Limjaroenrat, vincitore delle elezioni legislative del 14 maggio e candidato alla carica di primo ministro, per “irregolarità commesse durante la campagna elettorale”. Il suo partito Move forward ha denunciato un “abuso di potere” alla vigilia del voto parlamentare per designare il nuovo capo del governo. Intanto il premier uscente Prayut Chan-O-Cha, un ex generale arrivato al potere in seguito al colpo di stato del 2014, ha fatto sapere che lascerà la politica.
Messico
Enrique Alfaro, governatore dello stato occidentale di Jalisco, ha annunciato l’11 luglio che tre poliziotti sono morti in un raro attacco con esplosivi, mentre altre dieci persone sono rimaste ferite. Alfaro ha aggiunto che “l’attacco senza precedenti costituisce una sfida allo stato messicano e dimostra di cosa sia capace la criminalità organizzata”.
12 luglio. Le conseguenze economiche del dopo Berlusconi
Emanuele Felice – rivistailmulino.it
“Vi dico che possiamo, vi dico che dobbiamo costruire insieme, per noi e per i nostri figli, un nuovo miracolo italiano”. [Silvio Berlusconi, 26 gennaio 1994]
Avremo a che fare a lungo con l’eredità che Silvio Berlusconi ha lasciato sulla nostra vita civile, culturale e politica. I solchi impressi sono profondi: tutt’ora ben visibili, sotto il sole. Perfino il fatto, probabilmente positivo, che ha caratterizzato la sua esperienza imprenditoriale più importante (Fininvest), cioè la rottura del monopolio pubblico della Rai e l’introduzione di un po’ di pluralismo e novità nella televisione italiana, si è tramutato infine nel suo rovescio, cioè in una nuova egemonia: se ne è avuta conferma proprio nei giorni della sua morte, con l’acritica celebrazione «a reti unificate» (e in certa misura pure sulla carta stampata), stridente con quello che di lui si diceva e si scriveva in tutto il resto del mondo libero. Ecco: chi pensasse che Berlusconi abbia contribuito a rendere l’Italia un Paese più libero, ha avuto in questa occasione una chiara smentita (non l’unica, ci torneremo). La proclamazione del lutto nazionale ha inoltre palesato, una volta di più, come la sua figura abbia umiliato e vilipeso le istituzioni della Repubblica: finora nessun ex presidente del Consiglio aveva avuto questo onore. In 162 anni di storia dell’Italia unita, l’unico altro caso è quello di Cavour.
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La rivista il Mulino: Le conseguenze economiche di Berlusconi
12 luglio. Riot, rivolte e sciopero. Una lettura materialista del presente
Massimo Filippi – ilmanifesto.it
«I riot stanno arrivando, alcuni sono già qui e altri sono in preparazione. Non c’è dubbio. Ci vuole una teoria adeguata». Così comincia Riot. Sciopero. Riot. Una nuova epoca di rivolte di Joshua Clover (Meltemi, cura del Gruppo di Ricerca Ippolita, traduzione di Lorenzo Mari e postfazione di Into the Black Box, pp. 243, euro 20). La «teoria adeguata» di Clover – «una teorizzazione pienamente materialista» – fa leva sulla formula marxiana D-M-D’ tanto da fondare l’intera interpretazione, insieme all’intelaiatura del saggio, su quella «riot-sciopero-riot’».
PER CLOVER, ciò che differenzia il riot dallo sciopero è la fase in cui si trova il Capitale in un determinato momento storico: «Le fasi dominate dalla produzione materiale comporteranno lotte interne al processo produttivo, riguardanti il prezzo della forza lavoro; le fasi dominate dalla circolazione vedranno lotte interne al mercato, riguardante il prezzo dei beni». Anche se è impossibile separare in maniera netta una fase dall’altra, Clover traccia un utile percorso storico-genealogico della dialettica riot/sciopero. Il riot predomina dal XVI al XVIII secolo con l’aumento dei mercati sotto la spinta delle potenze marittime. «La prima transizione, riot-sciopero» coincide con l’espansione della produzione a seguito della rivoluzione industriale anglo-americana e termina intorno agli anni ’70 del secolo scorso, momento in cui si realizza «la seconda transizione, sciopero-riot’», guidata dalla troika globalizzata «del toyotismo, dell’informatica e della finanza». L’epoca attuale, quella del riot’, è caratterizzata dalla «produzione della non-produzione», che crea un sovrappiù di denaro non utilizzato e un «sovrappiù» di forza lavoro disoccupata, la quale, almeno in Occidente, è razzializzata e controllata tramite una crescente militarizzazione dello stato con la sua polizia e le sue carceri.
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https://ilmanifesto.it/riot-rivolte-e-sciopero-una-lettura-materialista-del-presente
12 luglio. Pietro Folena/Facebook
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L’iconoclastia di questo tempo.
I teppisti, o i criminali, o i cretini che hanno bruciato la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto sono i figli dello spirito iconoclasta di questo tempo. Il fascismo e le dittature nel secolo scorso hanno distrutto e bruciato gli emblemi del tempo passato. L’iconoclastia di oggi si presenta con il volto accattivante di una modernità senza storia e senza futuro, e della cancellazione del passato. L’arte è un ostacolo in sé a questa demolizione morale. A meno che non sia funzionale alla logica esasperata del consumo di tutto, a partire da quello dei valori umani fondamentali. Per contrastare questi atti bisogna avere prima di tutto il coraggio di una grande battaglia di idee. Il futuro, infatti, ha un cuore antico.
12 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
12 luglio. L’Italia è il paese dove i salari sono crollati di più
Roberto Ciccarelli – ilmanifesti.it
L’Italia ha avuto il calo dei salari reali più forte e l’aumento dell’inflazione più consistente dall’inizio della guerra russa in Ucraina. Questa situazione si è aggiunta a 20 anni di stagnazione salariale e di calo della produttività, un andamento quasi unico rispetto a paesi europei paragonabili come la Francia o la Germania, frutto della scelta di creare un modello industriale basato sui servizi poveri come il turismo, i bassi salari, altissima precarizzazione, invio dei rinnovi contrattuali che implicano un furto dei salari per il lavoro dipendente e l’aumento della concorrenza tra settori come la chimica o la manifattura e i servizi a scarso valore aggiunto come la ristorazione o l’ospitalità.
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https://ilmanifesto.it/litalia-e-il-paese-dove-i-salari-sono-crollati-di-piu
12 luglio. Crollano gli stipendi, Italia maglia nera
L’Ocse certifica il calo delle retribuzioni: giù del 7,5%, nessuno ha fatto peggio di noi. Le soluzioni? Salario minimo e contrattazione collettiva
L’Italia è il Paese che ha registrato il calo dei salari reali più forte tra le principali economie Ocse. Alla fine del 2022, erano crollati del 7% rispetto al periodo precedente la pandemia. Una discesa continuata nel primo trimestre di quest’anno, con una diminuzione su base annua del 7,5%.
L’Outlook 2023 dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (che riunisce 38 Paesi con Pil pro-capite medio-alto) non porta buone notizie. L’aggressione russa contro l’Ucraina ha contribuito a un’impennata dell’inflazione, che non è stata accompagnata da una corrispondente crescita dei salari nominali. Di conseguenza, i salari reali sono diminuiti praticamente ovunque.
12 luglio. Diteci che cosa stiamo sbagliando
Andrea Moresco – dinamopress.it
Dopo otto mesi senza reddito, per gli operai della ex-Gkn il Ministero ha autorizzato una nuova cassa integrazione straordinaria e retroattiva, portando avanti la tattica del logoramento della lotta operaia, mentre il Parlamento europeo approva il piano di incremento della produzione militare dei singoli Paesi. La transizione pianificata dal basso diventa allora terreno di affermazione ancora più impellente per una nuova visione della produzione e della società: il “modo di produzione” torna all’ordine del giorno. Infatti gli operai della GKN, insieme a un gruppo tecnico-scientifico, hanno sviluppato un piano per la reindustrializzazione dal basso del sito produttivo
12 luglio. Sbarra, “No al sindacato politico”
La storia della Triplice -Cgil Cisl Uil- è fatta di contnui tira e molla. La consapevolezza che muovendosi insieme si ottengono i migliori risultati vacilla sotto i colpi dell’istintiva necessità di distinguersi. (…) La Cisl è stata sempre gelosa custode del valore dell’autonomia del sindacato dalla politica. Sbagliato mescolare le due funzioni di rappresentanza, il rischio è di indebolire sia il ruolo dei sindacati sia quello dei partiti. Il nostro mestiere è contrattare e negoziare per conquistare risultati in coerenza all’unico mandato che ci interessa, che è quello dei nostri associati. (…) Noi ci siamo mobilitati ad aprile e maggio unitariamente per riallacciare con il governo un dialogo che si era andato indebolendo. Penso che l’obiettivo sia stato raggiunto. Si è aperta una fase nuova di interlocuzione: ora dobbiamo stare incollati a tavoli per conquistare avanzamenti coerenti con i contenuti della nostra piattaforma. Verificheremo i frutti del negoziato e le disponibilità del Governo, sapendo regolarci di conseguenza, senza fare sconti a nessuno.
https://www.cisl.it/notizie/attualita/no-al-sindacato-politico-panorama/
12 luglio. Precarietà e intimidazioni, la storia dei lavoratori in appalto della Sapienza
I dipendenti della società, che in appalto gestisce i servizi di vigilanza non armata, denunciano intimidazioni da parte di due responsabili dell’ateneo dopo aver lamentato contratti salariali più bassi. La Sapienza dice che «non ha alcuna competenza a riguardo» e sulle intimidazioni è stata istituita «una commissione di verifica interna per l’accertamento dei fatti»
12 luglio. Rogo Rsa di Milano, Spi Cgil parte civile
Cinque giorni fa il tragico rogo divampato nella residenza per anziani “Casa per i Coniugi” di Milano e costato la vita a sei anziani, con 80 feriti. Un fatto inaudito e di cui vanno accertate le responsabilità: per questo lo Spi Cgil si costituirà parte civile nel processo. Ad annunciarlo lo Spi Cgil di Milano e lo Spi Cgil Lombardia con il sostegno della struttura nazionale.
“Giustizia e verità per le vittime – spiega il segretario generale dello Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti – sono la nostra priorità. La nostra organizzazione aveva già avviato negli scorsi anni un’attività di monitoraggio delle strutture per anziani in Italia, oggi il presidio e la vigilanza su di esse diventa imprescindibile e intendiamo richiamare le amministrazioni pubbliche alle loro responsabilità. Non solo la salute e la sicurezza degli anziani ospitati in queste strutture deve essere sempre garantita ma non si può neppure lasciare solo il personale che spesso si trova a operare sottodimensionato e in condizioni di enorme difficoltà”.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/12/news/rsa-rogo-parte-civile-spi-3233287/
Umbria, nuovo attacco alla libertà delle donne
Fabrizio Ricci – collettiva.it
Istituito un fondo per la vita nascente, sul modello del Piemonte: psicoterapia in gravidanza e associazioni pro-vita nei consultori. Ghiglione (Cgil): vogliono limitare l’autodeterminazione
L’idea di fondo è che la donna che decide di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza vada fermata. Ad esempio offrendole sedute di psicoterapia, oppure facendo entrare nei consultori associazioni pro-vita, magari anche finanziandole con fondi pubblici. Sembra questo l’obiettivo del nuovo “Fondo per la vita nascente”, introdotto in Umbria con una mozione delle destre che governano la Regione (solo 4 voti contrari in consiglio regionale). Un fondo pensato e costruito sul modello di quanto già creato in Piemonte, con un intento dichiarato esplicitamente: “Prevenire le interruzioni volontarie di gravidanza”, attraverso “interventi volti a rimuovere gli ostacoli di natura economica e sociale che impediscono la costituzione e lo sviluppo di nuove famiglie”. E il diritto delle donne all’autodeterminazione sul proprio corpo, principio cardine della 194? Non pervenuto.
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/07/12/news/umbria-attacco-liberta_-donne-3233092/
12 luglio. Polizia al collasso, proteste in tutta Italia
Patrizia Pallara – collettiva.it
Si mobilitano i lavoratori della sicurezza davanti alle prefetture: chiedono assunzioni straordinarie, condizioni di lavoro e stipendi dignitosi, formazione
È per questo che la polizia di Stato protesta oggi, 12 luglio, davanti alle prefetture di tutta Italia, con una mobilitazione indetta dal Silp che ha il pieno sostegno della Cgil, per chiedere assunzioni straordinarie, condizioni di vita e di lavoro dignitosi, e stipendi decenti. Richieste a cui il governo, che della politica della sicurezza ne ha fatto una bandiera, non ha dato alcuna risposta.
12 luglio. Rinnovo contrattuale Vigilanza, il “bidone” è servito
Il ricorso al voto d’approvazione era risultato insolito fin dall’inizio. Un ritorno alla partecipazione dei lavoratori alla vita sindacale? Un ritorno al passato? No, noi non ci siamo bevuti la storiella nemmeno per un attimo. La modalità di voto in assemblea ha avuto il solo fine di ribaltare sui lavoratori la responsabilità di approvare una proposta così inconsistente.
Come sempre, però, questi sindacati ne sono venuti fuori con un titolone, al pari di quello partorito dopo la firma della ridicola ipotesi di rinnovo. Questa volta il messaggio è stato: “Una proposta approvata con l’85% dei voti favorevoli…”. A leggerla così, sembrerebbe un tripudio di consensi. Un consenso largo dei lavoratori nell’approvare e ritenere soddisfacente questa elemosina.
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https://www.usb.it/leggi-notizia/rinnovo-contrattuale-vigilanza-il-bidone-e-servito-14010-1.html
12 luglio. Presidio USB all’ufficio postale di Torino Centro per i diritti dei lavoratori migranti
12 luglio. Turismo, Slang USB al tavolo con Santanchè: serve aumento forte dei salari, basta lavoro nero e grigio, contratto Federculture per i beni culturali
Si è svolto in Via di Villa Ada 55, sede del Ministero del Turismo, un tavolo tra le organizzazioni sindacali e la ministra Santanché. Il tavolo è stato convocato con una funzione di confronto, ma è già previsto un altro incontro cui si entrerà nel merito con decisione della condizione di lavoratori e lavoratrici nel settore, in cui USB riporterà tutte le rivendicazioni. È stato comunque un primo momento in cui esprimere le problematiche che chi lavora in questo settore affronta tutti i giorni nei posti di lavoro.
In primis il tema del salario: i lavoratori del turismo sono sfruttati in modo barbarico e hanno salari molto bassi, i principali contratti nazionali sono scaduti ma già nei vecchi contratti i tabellari salariali non erano dignitosi. Secondo USB è necessario che nei tavoli ci sia una spinta forte verso l’aumento salariale. Il lavoro nel turismo, in particolare quello stagionale, è lavoro sottopagato: la moltitudine di contratti, anche pirata, esistenti va ricondotta a un unico contratto, che rappresenti una base di dignità per lavoratori e lavoratrici. Lo stesso reddito di cittadinanza dava un’alternativa al lavoratore che riceveva un’offerta di lavoro non dignitoso, rappresentava un deterrente, per questo siamo convinti che sia stato sbagliato abolirlo.
11 luglio. Diario di una catastrofe climatica e politica
Federico Grazzini – internazionale.it
Gli eventi in Emilia-Romagna hanno dimostrato che siccità e alluvioni sono fenomeni strettamente collegati. In futuro saranno sempre più frequenti, ma il governo e le istituzioni continuano a proporre soluzioni emergenziali
Poco prima dell’alluvione in Emilia-Romagna, il principale problema dell’Italia dal punto di vista climatico era la carenza idrica. Poi sono arrivate le piogge estreme che hanno ribaltato i piani e le priorità di governo e istituzioni. Ma siccità e alluvioni sono due fenomeni strettamente collegati, e in futuro saranno sempre più frequenti, questa è una tendenza certa. Continuare a proporre soluzioni emergenziali non è più una strategia efficace e soprattutto sostenibile dal punto di vista economico.
Per capire meglio il contesto climatico in cui si è verificato l’alluvione dello scorso maggio può essere utile ripercorrere i fatti principali di quei giorni.
11 luglio
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 503
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/07/oggi-e-domani-vertice-nato-a-vilnius-kiev-a-bakhmut-i-russi-sono-in-trappola-d9fe0d17-9739-4034-b72b-777ef10453c8.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Volodymyr Zelensky attendu au sommet de l’OTAN à Vilnius
Le président ukrainien a demandé lundi aux alliés un « signal clair » sur les perspectives d’adhésion de son pays à l’Alliance atlantique. De son côté, la Suède, qui a reçu l’accord de la Turquie, pourrait rejoindre rapidement l’OTAN.
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AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/07/11/guerre-en-ukraine-en-direct-volodymyr-zelensky-attendu-au-sommet-de-l-otan-a-vilnius_6181406_3210.html
11 luglio. Internazionale: intanto nel mondo
Turchia-Svezia
Il 10 luglio il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha annunciato che il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha accettato di sostenere l’adesione della Svezia all’alleanza militare. Stoltenberg ha spiegato che Erdoğan inoltrerà la candidatura della Svezia al parlamento turco e “ne garantirà la ratifica”. L’11 luglio è cominciato a Vilnius il vertice dell’alleanza atlantica.
Russia
Il capo del gruppo Wagner Evgenij Prigožin ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin a Mosca il 29 giugno scorso. Lo ha confermato il 10 luglio il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. L’incontro, avvenuto cinque giorni dopo l’ammutinamento della milizia, è durato circa tre ore e si sarebbe concentrato sull’analisi delle azioni della Wagner in Ucraina e durante la rivolta. L’11 luglio droni russi hanno bombardato le città ucraine di Odessa e Kiev, poco prima dell’apertura del vertice della Nato a Vilnius.
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https://www.internazionale.it/notizie/2023/07/11/notizie-mondo-11-luglio-2023
11 luglio. Stella Moris Assange: “Incarcerare Julian per poter incarcerare qualsiasi giornalista”
Patrick Boylan – pressenza.com
“Day X”, il giorno fatidico per Assange, si avvicina.
Incarcerare Julian Assange rappresenta una licenza ad incarcerare qualsiasi giornalista, ha detto ieri Stella Moris Assange ad una sala affollata del Club Svizzera della Stampa a Ginevra. Secondo la moglie del giornalista australiano Julian Assange, tuttora incarcerato nel Regno Unito, viene usata la tecnica del bullismo per spaventare giornalisti ed editori ovunque nel mondo: colpirne uno per educarne 100.
E purtroppo, l’intimidazione sta già producendo i suoi effetti, ha aggiunto la trentanovenne avvocata e attivista per i diritti umani, nata e cresciuta in Sudafrica. Ci sarebbero giornalisti che le hanno detto di lavorare con la paura di essere “julian-assangiati”. E ci sarebbero quotidiani statunitensi che non fanno più giornalismo investigativo perché le fonti – le persone dentro il sistema che, in passato, rivelavano i misfatti di cui venivano a conoscenza – ora tacciono. Ma soprattutto, le avrebbe detto un editore, noi non siamo più disposti a pubblicare rivelazioni scottanti.
Ecco perché dobbiamo batterci per la libertà di Julian, ha aggiunto Stella: dalla sua libertà dipende la Libertà della stampa e la Libertà di espressione e il nostro Diritto di sapere. La moglie del cofondatore di WikiLeaks ha poi concluso il suo intervento come l’ha aperto, con un appello al Paese ospite della conferenza, la Svizzera, affinché si schieri a favore della scarcerazione del marito.
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https://www.pressenza.com/it/2023/07/stella-moris-assange-incarcerare-julian-per-poter-incarcerare-qualsiasi-giornalista/
11 luglio. Prefettura e Ats di Milano erano avvertite dei rischi alla Rsa «Casa dei coniugi»
Andrea Capocci – ilmanifesto.it
Risalgono al gennaio del 2023 gli allarmi sulla sicurezza alla «Casa dei coniugi», la residenza per anziani andata a fuoco il 6 luglio. Se fossero stati presi sul serio, forse le vite delle sei vittime avrebbero potuto essere risparmiate. Ma l’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) e la Prefettura di Milano, avvertite dei rischi e della cattiva gestione della Rsa, avevano dato rassicurazioni scritte sull’assenza di particolari criticità.
Lo rivela Radio Popolare, storica emittente della sinistra milanese, che ha divulgato lo scambio di comunicazioni tra il sindacato di base Cub e le istituzioni avvenuto tra novembre 2022 e gennaio 2023. In quel periodo, su sollecitazione del sindacato la trasmissione «37e2» condotta da Vittorio Agnoletto si era dedicata più volte alle case di riposo «Casa dei Coniugi» e alla «Virgilio Ferrari», di proprietà comunale ma gestite dalla cooperativa emiliana Proges. Tra le criticità segnalate c’era «il personale in effettivo servizio rispetto alle presenze ipotetiche previste» (5 operatori per 170 ospiti secondo il Cub), «mancanza di sostituzioni rispetto alle assenze programmate» e la «carenza del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria». Oggi sappiamo che il sistema anti-incendio alla «Casa dei Coniugi» era difettoso.
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https://ilmanifesto.it/prefettura-e-ats-di-milano-erano-avvertite-dei-rischi-alla-rsa-casa-dei-coniugi
LA STRAGE DELLA RSA A MILANO: NON È STATA UNA FATALITÀ
labottegadelbarbieri.org
Da una sigaretta fumata a letto da una degente si diffonde un incendio disastroso.
Sarei curiosa di sapere se i materassi e i lenzuoli della stanza erano ignifughi, e che cosa avevano previsto i Vigili del Fuoco a riguardo, quando rilasciarono il Certificato Prevenzione Incendi.
Poi viene fuori che l’impianto di rilevazione fumi era guasto dal 2022, e che la gara d’appalto per la sua manutenzione, in carico al Comune di Milano, era ancora in corso.
Viene fuori che i delegati sindacali da tempo denunciavano le anomalie dei presidi antincendio, dal rilevatore fumi agli estintori, oltre all’inadeguatezza degli organici: solo un infermiere e tre Asa per tre piani con circa 170 pazienti da seguire. Viene fuori che in una RSA con 170 ospiti non autosufficienti la notte non c’è un medico, e che probabilmente non è nemmeno previsto (gli standard del personale sono definiti con legge regionale).
Un medico che avrebbe potuto prestare i primi soccorsi.
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https://www.labottegadelbarbieri.org/milano-non-e-stata-una-fatalita/
11 luglio. Perché un’esperta di intelligenza artificiale dice di non fidarsi ancora degli algoritmi
Gianluca Dotti – wired.it
Per Tina Eliassi-Rad sono ancora soggetti a forti pregiudizi e non tutti gli esiti dei loro processi si riescono a spiegare. La scienziata statunitense sta lavorando agli aspetti etici e per questo ha ricevuto in Italia il Premio Lagrange 2023
È Tina Eliassi-Rad, scienziata statunitense che si occupa di etica dell’intelligenza artificiale e del machine learning, la vincitrice per il 2023 del Premio Lagrange, il massimo riconoscimento internazionale per la scienza dei sistemi complessi e dei dati. Istituito e finanziato dalla Fondazione Crt (Cassa di risparmio di Torino) e coordinato dalla Fondazione Isi (Istituto per l’interscambio scientifico), il premio valorizza l’impegno di ricercatori e personalità scientifiche che si impegnano nel promuovere la ricerca applicata alle questioni complesse che sono centrali per lo sviluppo equo e sostenibile della società.
Claudio Bazzocchi/Facebook
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E INFATTI NON CI PRESERO PIÙ
A quest’ora eravamo già campioni del mondo e io un ragazzino pazzo di gioia.
Il calcio italiano, già allora accusato di essere vecchio (come vecchio era considerato – e odiato da tutti – Bearzot) e difensivista, batteva i tudesc (come avrebbe detto Brera) con contropiedi fulminanti che portarono nell’area avversaria i terzini e persino il libero.
Eroi della serata? Bearzot che sostituisce Antognoni infortunato con Bergomi, e Lele Oriali, bastonato con ferocia dai tedeschi che capirono che era il perno della nostra squadra. Avevamo trovato il nuovo Benetti per tornare grandi come nel ‘78.
Poi salirono tutti sul carro di Bearzot, senza vergogna…
https://www.facebook.com/clabaz/posts/pfbid0QyY9hZpUTNpgfitTH6MXu9hethiZ6QsJFQ6A6XzbJo5EbxjEwqvUnQV8u7Fn8ZtMl
Il percorso dell’Italia ai mondiali di Spagna del 1982 – Sfide
11 luglio. Luca Billi/Facebook
Quarantun’anni fa, quando io ho vinto i mondiali, non è cominciata proprio bene.
Perché sulla mia squadra pesava ancora lo scandalo chiamato dai giornali Totonero. E soprattutto perché c’erano dei sospetti sul pareggio con il Camerun nell’ultima gara del girone eliminatorio, quell’1-1 che ha permesso alla squadra africana, alla sua prima esperienza mondiale, di uscire imbattuta dai mondiali, e all’Italia di agguantare per il rotto della cuffia il passaggio al girone successivo. Ma in fondo siamo italiani: da noi ci si aspetta sempre qualcosa del genere.
Poi vi ricordate quel girone terribile, con Brasile e Argentina, in cui, contro tutti i pronostici, siamo riusciti a vincere? E così siamo arrivati alla finale contro la Germania, anzi la Germania ovest, perché quarantun’anni fa c’erano ancora due Germanie, c’erano l’Unione Sovietica, la Jugoslavia e la Cecoslovacchia. E la Polonia – che abbiamo battuto in semifinale – era ancora comunista.
Quando sei un ragazzino fai fatica perfino a concepire che i tuoi eroi della domenica pomeriggio – quarantun’anni fa si giocava solo la domenica pomeriggio – potessero aver venduto una partita: anche il “mio” Bologna è stato pesantemente coinvolto in quell’inchiesta, con i suoi due giocatori più rappresentativi, Giuseppe Savoldi e Franco Colomba. Non mi era neppure molto chiaro neppure perché ci fossero due Germanie, anche se sapevo che una delle due era comunista, come mio padre. Sapevo che quella che non era comunista era forte a giocare a pallone, mentre quella comunista era forte nell’atletica, nella ginnastica, nel nuoto (ma forse anche loro baravano, erano un po’ italiani).
https://www.facebook.com/luca.billi.70/posts/pfbid0AGAsLPbjrg8KoU2KAFNRFsNP5KwrLvj4UxMJCfqN3XAgLeKzXvqNvCaDGtJBrSQFl
11 luglio
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
11 luglio. Gkn, come promuovere la transizione nell’industria automobilistica?
Guido Viale – pressenza.com
L’8 e il 9 luglio, a due anni dal licenziamento via e-mail dei 500 lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, il collettivo di fabbrica, in rappresentanza degli operai che da due anni resistono alla loro condanna con un ricco programma di socializzazione della loro lotta e di riconversione ecologica della loro produzione ha convocato nello stabilimento occupato, insieme ai rappresentanti italiani, tedeschi e svizzeri del movimento Fridays for Future, un incontro per consolidare e sviluppare ulteriormente la loro convergenza, ribadirne il carattere aperto e internazionale promosso attraverso le manifestazioni comuni e i molti Insorgiamo tour realizzati nel corso di questi due anni.
Sabato 8 si è svolta un’assemblea con la partecipazione di oltre 200 attivisti, di cui molti venuti da Svizzera e Germania, in cui sono state presentate le prospettive dei vari partecipanti. Ad essa ha fatto seguito la divisione in quattro gruppi di lavoro – convergenza, comunità energetiche, destre e negazionismo climatico, mobilità e prospettive dell’industria automobilistica – i cui risultati sono poi stati esposti nella riunione conclusiva. I tempi stretti a disposizione non hanno consentito un approfondimento sufficiente dei temi affrontati. Su mobilità e industria automobilistica, riassumo qui per punti ciò che sono riuscito solo in parte ad esporre:
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https://www.pressenza.com/it/2023/07/gkn-come-promuovere-la-transizione-nellindustria-automobilistica/
11 luglio. MONDOCONVENIENZA Continua ad allargarsi la lotta. Lavoratori per aumenti di salario, riduzione orario, salute, libertà sindacale e contratto nazionale
Ieri l’agitazione dei montatori, facchini ed autisti è iniziata anche al deposito di Torino, mentre a Firenze lo sciopero ed il presidio dei lavoratori è arrivato al trentanovesimo giorno.
Questo avviene dopo che allo sciopero si sono già uniti nelle scorse settimane i lavoratori degli appalti Mondo Convenienza di Roma e Bologna.
In tutta Italia si sciopera contro un regime di sfruttamento e caporalato di cui si conosce l’esistenza da almeno dieci anni.
A raccontarla sono state già una miriade di inchieste giornalistiche.
A denunciarle numerose vertenze sindacali. A interessarsene le Procure di Bologna e di Ivrea che procedono contro il Presidente del C.d.d di Mondo Convenienza Holding Spa per i reati di sfruttamento e caporalato.
Il Si Cobas è intenzionato ad andare in fondo affinchè questa volta il “sistema Mondo Convenienza” non venga solo sbugiardato ma anche finalmente superato e ad ai lavoratori in appalto vengano riconosciuti i diritti, dignità e sicurezza sul lavoro.In questi giorni la lotta dei lavoratori sta già determinando le prime crepe nel muro padronale.
http://sicobas.org/2023/07/11/mondoconvenienza-continua-ad-allargarsi-la-lotta-aumenti-di-salario-riduzione-orario-salute-liberta-sindacale-e-contratto-nazionale/
11 luglio. Lazio. Cgil, Cisl e Uil pronti alla protesta: “Sulla sanità nessuna risposta, solo inerzia e misure spot. Subito incontro con Rocca”
I sindacati: “A cinque mesi dalle elezioni ci saremmo aspettati segnali concreti di discontinuità. A partire dall’attivazione dei tavoli di confronto tra Regione e rappresentanti dei lavoratori, indispensabili per impostare interventi organici in grado di rimettere in sesto la macchina sanitaria. Ma dalla nuova giunta solo inerzia e misure spot, come l’affitto dei posti letto di pronto soccorso nelle strutture private”.
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https://www.quotidianosanita.it/lazio/articolo.php?articolo_id=115410
11 luglio. NAPOLI. Sciopero lavoratori Gema di Arzano per miglioramenti economici e maggiori diritti. Ferma la raccolta rifiuti
Da mezzanotte di questa giornata il cantiere della raccolta rifiuti Arzano è in sciopero.
Da due anni ci rendiamo disponibili al confronto con tavoli e trattative puntualmente tradite, sia dall’ Azienda che dalla Committenza (il comune di Arzano).
I lavoratori e le lavoratrici sono stati i soli a battersi per far decollare la raccolta differenziata in un territorio dove la percentuale si attesta da anni ad un massimo del 36%, quando nove anni fa si riusciva a raggiungere il 68%.
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http://sicobas.org/2023/07/11/napoli-sciopero-lavoratori-gema-di-arzano-per-miglioramenti-economici-e-maggiori-diritti-ferma-la-raccolta-rifiuti/