Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno.
SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose
In relazione al viaggio a Mosca del cardinale Zuppi per conto del Papa (vedi Pressenza di ieri) il Portico della pace di Bologna ha organizzato un momento pubblico di appoggio e riflessione alle 20,30 di oggi in Piazza Maggiore.
Alluvione in Emilia Romagna maggio 2023: la cronistoria attraverso le immagini di Local Team
Aggiornamenti e notizie utili dal sito della Regione Emilia Romagna
https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione/aggiornamenti
Ausl Romagna
https://www.auslromagna.it/
Meteo Aeronautica Militre
https://www.meteoam.it/it/home
https://www.meteoam.it/it/mappa-previsioni-osservazioni
Previsioni di punto – Cliccando in un qualsiasi punto della mappa, è possibile visualizzare la previsione del tempo per il punto prescelto secondo la scadenza selezionata, fino ad un’estensione di cinque giorni. La densità dei punti per i quali sono disponibili le previsioni aumenta per diversi livelli di zoom della mappa. Al massimo livello di zoom, è visibile una mappa fisica con il massimo dettaglio disponibile.
Dipartimento della Protezione Civile
https://www.protezionecivile.gov.it/it/
RaiNews LIVE
Consiglio Ue, conclusi i lavori: salta l’accordo sui migranti, pesano i no di Polonia e Ungheria
Dichiarazioni finali al posto dell’intesa. Tra i dossier toccati, la Cina. Chiesta la de-escalation in Kosovo. Il presidente Charles Michel: “Considerare il processo di allargamento e la nostra capacità di assorbimento”. Ieri l’accordo sull’Ucraina
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/meloni-e-i-26-a-bruxelles-ucraina-nato-e-russia-allapertura-dei-lavori-del-consiglio-europeo-65c440a1-2199-4d2d-b121-766bd2ce4988.html
30 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 491
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/zuppi-a-mosca-disgelo-con-kirill-lavorare-insieme-per-la-pace-il-cremlino-nessun-accordo-2d6d6f88-e6df-47c8-b50d-1fca2ed99399.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : une simulation à grande échelle a lieu pour se préparer à une attaque contre la centrale nucléaire de Zaporijia
Les autorités ukrainiennes sont de plus en plus inquiètes d’un éventuel accident nucléaire que pourraient provoquer, selon elles, les forces russes.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/30/guerre-en-ukraine-en-direct-trois-regions-effectuent-des-exercices-a-grande-echelle-en-vue-d-une-eventuelle-attaque-contre-la-centrale-nucleaire-de-zaporijia_6179892_3210.html
RaiNews LIVE
Francia, ancora scontri. Fermate oltre 900 persone in tre giorni. Macron: “Più polizia nelle strade”
Salta la decisione sullo stato d’emergenza. Darmanin chiede lo stop a bus e tram dalle 21. Saccheggi e scontri, coprifuoco in varie città, assaltati commissariati. Non si placa la rabbia per il 17enne ucciso da un agente
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/terza-notte-di-violenze-in-francia-saccheggi-e-scontri-fermate-oltre-400-persone-551c026e-1e76-4dd2-a5ea-f2102e39965a.html
30 giugno. La soluzione di Parigi all’ingiustizia: 40mila gendarmi
AnnaMaria Merlo – ilmanifesto.it
Migliaia di persone hanno partecipato ieri a Nanterre alla «marcia bianca» in ricordo di Nahel, il ragazzo di 17 anni ucciso da un poliziotto martedì. Un corteo voluto dalla madre del giovane di origine algerina, anche per denunciare le violenze della polizia, altri casi in cui non c’era un video per contraddire la versione menzognera degli agenti.
Un chilometro di percorso fino alla prefettura degli Hauts-de-Seine, con la presenza di politici della Nupes, persone con t-shirt bianchi, per chiedere «giustizia per Nahel», manifestazione iniziata nella calma e poi tramutatasi in scontri vicino alla place Nelson Mandela, dove ci sono immobili di uffici (Nanterre è alle porte di Parigi, dalla piazza del corteo si vede l’Arche della Défense), con lacrimogeni, cariche della polizia, interventi di pompieri per spegnere inizi di incendi di pattumiere.
continua in
https://ilmanifesto.it/la-soluzione-di-parigi-allingiustizia-40mila-gendarmi
30 giugno. Da dove arriva la violenza della polizia francese? L’intervista alla giornalista Francesca Barca
Mentre in Francia continuano le proteste per l’uccisione, due giorni fa a Parigi, del diciassettenne Nael da parte di un poliziotto, Francesca Barca è stata intervistata a Prisma da Roberto Maggioni. Giornalista di Voxeurop che fa parte del Comitato di redazione della rivista Il Mulino, a partire del suo articolo “Francia, polizia e stato di diritto”, ci ha parlato del costante aumento dei morti per mano della polizia.
continua in
https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-clip/clip_30_06_2023_12_37
30 giugno. Papa Francesco incontra la moglie di Julian Assange: ”Sono preoccupato”
Jamil El Sadi – antimafiaduemila.com
Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in udienza Stella Moris Assange, moglie di Julian Assange, fondatore di Wikileaks che da 4 anni si trova recluso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh dopo essere stato perseguitato per anni con l’accusa di aver rivelato segreti di Stato con la sua piattaforma.
Una notizia trapelata dal profilo Instagram di Stella Assange, poi confermata anche dalla Santa Sede. Assange, australiano, nel 2010 ha reso pubblici documenti top secret sui crimini di guerra statunitensi in Iraq e Afghanistan. Da quel giorno è iniziata una vera e propria persecuzione durata anni, conclusa con la polizia londinese che nel 2019 ha fatto irruzione nell’ambasciata ecuadoriana della capitale inglese e lo ha prelevato di forza. Da quel giorno è rinchiuso in un carcere assieme a terroristi efferati.
30 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
30 aprile. Salario minimo, opposizione (quasi compatta) sulla proposta della soglia a 9 euro: si sfila solo Renzi
Una prova di compattezza e unità. Divisi su quasi tutto, le forze di opposizioni trovano finalmente un fronte comune per fare battaglia all’esecutivo di Giorgia Meloni: il tema è quello del salario minimo, con una proposta comune in cui si parte dai 9 euro di soglia minima.
Ad annunciare la proposta unitaria, non a caso, è una nota scritta assieme da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione, Alleanza Verdi Sinistra e +Europa.
30 giugno. Landini boccia il governo: «Va avanti da solo e danneggia i lavoratori»
Sicurezza, precarietà, giovani, salario minimo, costituzione. Maurizio Landini a tutto campo intervenendo a Firenze alla Festa della Fiom. Il segretario generale della Cgil prima con i giornalisti a margine e poi intervistato da Corrado Formigli sul palco del Teatro del Cestello mette in fila tutte le falle di questo governo. E la lista è piuttosto lunga.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/06/30/video/landini-boccia-governo-firenze-3207408/
Insorgiamo con i lavoratori GKN
Sodtnsoepr61ha7a4 u363hf5cfh96m2l6i548uuc595hgtfihm5t01lcf9g
Riceviamo oggi un messaggio di solidarietà da parte di Ken Loach in occasione dei due anni di assemblea permanente.
Ne pubblichiamo un estratto.
Cari amici e compagni,
la notizia della vostra fiera lotta è incoraggiante per tutti noi.
Avete rivelato a tutti che gli investitori privati promettono di proteggere i lavoratori, ma mettono sempre al primo posto i loro propositi.
I politici che fanno finta che il capitalismo possa essere controllato perché sia progressista, protegga l’ambiente e dia ai suoi lavoratori la sicurezza del lavoro e un salario equo, non ci ingannano più.
Avete preso il potere nelle vostre mani e avete dato l’esempio che anche gli altri lavoratori dovrebbero seguire.
Congratulazioni per la vostra forza, il vostro coraggio e la vostra tenuta.
Solidarietà.
KL
8 e 9 luglio, 2 anni di assemblea permanente. 2 anni che, vada come vada, sono storia, dolore, lacrime, speranza. Che non ci toglierete mai. Passiamoli abbracciate e abbracciati. E, come sempre, #insorgiamo
TUTTO IL PROGRAMMA SULL’EVENTO FACEBOOK
https://fb.me/e/17erfrYEN
30 giugno. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Quanto sei bella Firenze quando ti riempi di orgoglio e dignità operaia. Dopo otto mesi senza stipendio, ultima busta paga di novembre, una delegazione del Collettivo di Fabbrica si trova in cima alla torre di San Niccolò. Ciò che chiediamo è noto. Stipendi subito, bonifici subito. Le buste paga, il contratto nazionale, integrativo. Indagare su cosa è stata l’operazione Borgomeo e l’azione del liquidatore Franchi. Siamo pronti a discutere subito del nostro progetto di reindustrializzazione, basato sulla fabbrica socialmente integrata. Abbiamo un piano industriale ecologicamente e socialmente avanzato. Siamo classe dirigente che ci mette testa, nervi, corpo. Il potere, invece, è viltà invisibile e sfuggente.
Avete approvato una cassa integrazione scandalosa e nemmeno ce la versate. Riteniamo questo sistema, nella sua interezza, responsabile dell’atto che abbiamo appena compiuto.
Ci pensavate sottoterra e invece siamo più che mai vicini al cielo.
Un abbraccio a tutti i colleghi/e, amici, fratelli, sorelle che si sono dovuti licenziare in questi mesi per disperazione. Vi riporteremo con noi. Reintegra subito per tutte e tutti.
Ma anche adesso che attiriamo tutta l’attenzione su di noi, ribadiamo che questa attenzione è per tutte e tutti. Per la nostra famiglia allargata di Mondoconvenienza, Fimer, Maggio fiorentino ecc., per ogni precaria e precario, disoccupato e disoccupato. Non ci scordiamo nulla di questi due anni di assemblea permanente. Perché siamo umani tra gli umani. E restiamo umani. Per questo siamo invincibili.
#insorgiamo
30 giugno. La scuola «ridimensionata»
Stefano Iucci – collettiva
Dimensionamento scolastico: il peggio sta arrivando. Entro pochi giorni il governo dovrebbe emanare il decreto interministeriale che – facendo seguito alla legge di bilancio – porterà a una riduzione drastica degli istituti scolastici nel nostro paese con la scusa del calo demografico e stravolgendo le indicazioni del Pnrr.
Il risultato di questa operazione – che eleva a 900 il numero minimo di ragazze e ragazzi per mantenere in vita un istituto – sarà che al termine del prossimo triennio le attuali 8.007 istituzioni scolastiche, attraverso smembramenti e accorpamenti di plessi e sedi, dovrebbero diventare 7.309. Secondo calcoli della Flc Cgil in questo modo saranno soppresse ben 698 unità scolastiche, pari all’8,8% di quelle attualmente esistenti, con pesantissime ripercussioni sul sistema scolastico.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/30/news/dimensionamento-scuola-pnrr-sud-3190265/
30 giugno. Per la pesca è l’ultima spiaggia
Giorgio Sbordoni – collettiva.it
“Salviamo la Pesca”. Con questo messaggio in bottiglia, da una marineria di porto all’altra, è partita lo scorso 23 giugno la protesta di un settore che, dopo lunghi anni di crisi dovuta, anche e soprattutto, a strategie politiche sbagliate e che hanno disatteso tutte le promesse di rilancio, rischia di essere definitivamente affondato dal piano proposto dal commissario europeo del settore Virginijus Sinkevičius e in votazione proprio in queste ore. Seguendo logiche elettorali – in Europa i seggi per il rinnovo del Parlamento si apriranno tra un anno – il commissario lituano, alfiere degli ambientalisti, ha proposto all’inizio dello scorso febbraio un action plan che punta all’abolizione, entro il 2030, della pesca a strascico e di ogni attività svolta attraverso l’utilizzo di attrezzi trainati. Un requiem per il settore italiano, che verrebbe ulteriormente mortificato dall’intenzione di ampliare del 30% le aree protette e interdette ai pescherecci.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/07/01/podcast/pesca-flai-ue-mobilitazione-3190263/
30 giugno. Senza casa, senza futuro, la campagna Cgil, Sunia e Udu
“Al via in Calabria la campagna ‘Senza casa, senza futuro’, promossa da Cgil, Sunia e Udu nazionali, che si pone l’obiettivo di coniugare diritto alla casa e diritto allo studio, attraverso un’indagine sulla condizione abitativa degli studenti universitari per rilevare quanto il tema della mobilità, legata a esigenze di studio, che non trova un’offerta di abitazioni a costi sostenibili, incida sui percorsi formativi. L’accesso allo studio per i fuori sede, infatti, è strettamente legato alla capacità di sostenere soprattutto i costi abitativi”. È quanto affermano, in una nota, Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria, e Francesco Alì, segretario generale Sunia Cgil Calabria, che proseguono: “Siamo al fianco degli studenti universitari che chiedono risposte al Governo sulla crisi abitativa e per questo denunciamo la grave condizione del mercato degli affitti”.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/30/news/sunia-affitti-studenti-calabria-cgil-3207404/
che oggi compie 90 anni
Rivelazione o bufala?
Incontro tra Putin e Berlusconi per la pace organizzato dal Vaticano: chi lo ha sabotato?
Piero Sansonetti – unita.it
Nel mese di giugno del 2022 Silvio Berlusconi discusse con le gerarchie del Vaticano un suo possibile viaggio a Mosca. Il Vaticano era convinto che il rapporto diretto e di grande amicizia tra l’ex presidente del Consiglio italiano e Vladimir Putin potesse essere decisivo per la soluzione del conflitto in Ucraina. Al governo, ricorderete, c’era Mario Draghi, sostenuto da una maggioranza ampissima e in quel momento ancora compatta sulla linea interventista.
Uno schieramento impressionante che comprendeva la Lega, i Cinque stelle, la stessa Forza Italia e poi i partiti del centrosinistra. Ministro degli Esteri era Luigi Di Maio, che svolgeva il suo incarico, più o meno, come portavoce di Draghi. Però, da quello che ho saputo dalla mia fonte, il governo italiano non fu coinvolto. Passare dalla diplomazia ufficiale italiana avrebbe avuto due conseguenze negative. La prima, automatica, era che dell’iniziativa sarebbero stati informati immediatamente gli americani (ai quali il governo Draghi era largamente subalterno, anche se non ancora nelle forme totali dell’attuale governo Meloni), e gli americani avrebbero potuto boicottare l’iniziativa. La seconda conseguenza sarebbe stata un probabile irrigidimento di Mosca, che non vedeva di buon occhio l’Italia dalla quale si era aspettata una posizione più neutrale e una qualche attitudine alla mediazione che invece non c’erano stati.
29 giugno. La posta in gioco è l’Europa
Giuseppe Lamanna – ilmanifesto.it
Per Giorgia Meloni le polemiche sul Mes «danneggiano l’Italia» e annuncia di volere aprire nel Consiglio europeo «un negoziato complessivo sulla governance europea». Nessuna ratifica del Mes, dunque.
Al di fuori di una discussione che riguardi anche il nuovo Patto di stabilità, il Pnrr, la politica monetaria. I problemi incalzano, l’economia rallenta, l’inflazione invece no, e poi la guerra, la crisi climatica, i migranti, ma il governo italiano arranca, non ha idee e proposte credibili, adotta sostanzialmente la politica del rinvio. Per mascherare le difficoltà della sua maggioranza, Giorgia Meloni fa il tiro al bersaglio sulla Bce e prende tempo. Confortata dai sondaggi confida in un’avanzata delle forze conservatrici alle elezioni europee del prossimo anno per riaprire le trattative da una posizione di forza.
continua in
https://ilmanifesto.it/la-posta-in-gioco-e-leuropa
29 giugno. La NATO è divisa, il governo italiano da che parte sta?
Paolo Soldini – strisciarossa.it
Giorgia Meloni andrà a Washington. Non si sa bene quando: il presidente Biden l’ha invitata – così riferiscono da palazzo Chigi – per la seconda metà di luglio. L’indeterminatezza sulla data, inconsueta nella prassi diplomatica, testimonia probabilmente la fretta con cui è stato organizzato il contatto, s’immagina su impulso italiano, per mettere una pezza alla mancata consultazione da parte del capo della Casa Bianca che invece si era sentito con i leader britannico, francese e tedesco la sera dei drammatici eventi del semi-putsch di Evgenij Prigozhin. Si sia trattato o no di uno “sgarbo” – in fondo la formula del “quartetto” Washington-Londra-Parigi-Berlino è consolidata da anni – l’esclusione di Roma ha urtato suscettibilità e stava provocando percepibile imbarazzo nei palazzi del potere.
continua in
https://www.strisciarossa.it/la-nato-e-divisa-il-governo-italiano-da-che-parte-sta/
29 giugno. L’alluvione e Figliuolo: la mossa “furba” di Meloni per umiliare la sinistra
Davide Ferrari – strisciarossa.it
Figliuolo: una sorpresa relativa. Si parlava da settimane della sua nomina a Commissario straordinario per la ricostruzione, dopo l’alluvione e le frane in Romagna e nel Bolognese.
Il perché di questo affidamento “lo capisce anche un bambino”, ha detto Pier Luigi Bersani con la consueta immediatezza: stroncare le legittime richieste della società e delle istituzioni emiliano-romagnole, far vedere che chi comanda, in tutta Italia, è a Roma.
Ci chiedevamo se la Lega avrebbe reagito a questo centralismo di parte, avendo tentato l’assalto all’Emilia-Romagna in altro modo, per sostituzione locale (qui il link).
29 giugno. Alluvione, ci sono rifiuti per 150mila tonnellate
Rifiuti straordinari pari a 150mila tonnellate che hanno richiesto interventi pari a 70 milioni di euro. Argini, strade, frane e altri interventi urgenti da realizzare pari a 1,9 miliardi di euro. Già realizzati oltre 6mila interventi, di cui 300 a sostegno della popolazione pari a 10 milioni di euro, interventi sui corsi d’acqua pari a 10 milioni di euro, oltre un miliardo per le strade, 10 milioni di euro per interventi a sostegno delle diocesi, 1,5 milioni per il traporto pubblico locale, 13 milioni per la sanità, 6,5 milioni per le autostrade. Danni per oltre un miliardo di euro per le aziende agricole e quasi un miliardo per quelle extra agricole.
Sono alcune delle voci della relazione dalla vicepresidente e assessora all’Ambiente e protezione civile Irene Priolo nel corso della commissione Territorio e Ambiente presieduta da Stefano Caliandro sulla situazione post alluvione. “Ci vogliono i fondi per concludere gli interventi in corso e avviarne altri urgenti. Così come servono le risorse per i cittadini e le imprese che hanno subito danni ingenti. Noi siamo già operativi dal 2 maggio. Senza i finanziamenti, i cantieri si fermano”, spiega l’assessora Priolo che ricorda come la Regione abbia ottemperato a tutti gli obblighi e le tempistiche di comunicazione al governo centrale in tempi molto più celeri rispetto a quelli previsti dalle leggi.
continua in
https://www.24emilia.com/alluvione-ci-sono-rifiuti-per-150mila-tonnellate/ù
Il flop della riscossione. La Corte dei Conti: l’Agenzia trasformata in una finanziaria che fa credito per 45 miliardi a debitori ad alto rischio
Chiara Brusini – ilfattoquotidiano.it
Una rateizzazione dopo l’altra, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione è stata trasformata nell’equivalente di una finanziaria che concede prestiti a “una massa di debitori a elevato rischio di inesigibilità“. Senza garanzie e nonostante i numeri dicano che l’esito delle definizioni agevolate tende ad essere fallimentare: quando va bene l’erario incassa metà del previsto. Intanto le cifre effettivamente riscosse, rispetto ai carichi affidati da Agenzia delle Entrate, enti locali e previdenziali, casse e ordini, restano inchiodate a una percentuale poco sopra il 13%: 170 miliardi su oltre 1.200, tra il 2000 e il 2022. Un quadro di “grave difficoltà“, ribadisce la Corte dei Conti nel primo volume della Relazione sul rendiconto generale dello Stato presentata mercoledì dal presidente Guido Carlino, che ha chiesto ancora una volta di “abbandonare definitivamente il ricorso a provvedimenti che, oltre ad incidere negativamente in termini equitativi e sul contributo di ciascuno al finanziamento dei servizi pubblici, rischiano di comportare ulteriori iniquità”. Mentre il procuratore generale Angelo Canale, nella sua memoria, sottolinea che “la politica dei condoni mina alla radice la credibilità del sistema, sottraendo alle imposte il loro significato di strumento democratico di finanziamento della cosa pubblica: premiando proporzionalmente di più chi maggiormente si rende attore di condotte evasive, vengono indotti anche i contribuenti onesti ad adeguarsi a tale illegittimo modus operandi”.
continua in
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/29/il-flop-della-riscossione-la-corte-dei-conti-lagenzia-trasformata-in-una-finanziaria-che-fa-credito-per-45-miliardi-a-debitori-ad-alto-rischio/7211359/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=i-5-articoli-della-settimana-che-non-devi-perdere&utm_term=2023-06-30
29 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 490
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/russia-giallo-sullarresto-del-generale-surovikin-ha-aiutato-prigozhin-cb015b30-aae3-4260-8f13-bee5675e0368.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : douze morts dans le bombardement de Kramatorsk, Joe Biden qualifie Vladimir Poutine de « paria »
« Aujourd’hui, les services de sécurité (SBU) et les forces spéciales de la police ont arrêté la personne qui a coordonné cette attaque terroriste », a déclaré M. Zelensky dans son allocution quotidienne du soir. « Quiconque aide les terroristes russes à détruire des vies mérite la peine maximale », a déclaré le dirigeant ukrainien.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/29/guerre-en-ukraine-en-direct-onze-morts-dans-le-bombardement-de-kramatorsk-joe-biden-qualifie-vladimir-poutine-de-paria_6179708_3210.html
29 giugno. Proteste in tutta la Francia per il 17enne ucciso dalla polizia [VIDEO]
AGI – Sono 150 le persone arrestate la notte scorsa in Francia durante le proteste e gli scontri seguiti all’uccisione del diciassettenne Nahel da parte della polizia a Nanterre, nella banlieue parigina. Lo ha comunicato il ministro dell’Interno Gèrald Darmanin.
Nella sola giurisdizione della prefettura di Parigi (la capitale e i tre dipartimenti della periferia interna), sono state arrestate 77 persone, durante le violente proteste di questa notte. Nahel, 17 anni è stato ucciso a Nanterre da un agente di polizia perché si è rifiutato di esibire i documenti.
continuazione e video in
https://www.agi.it/estero/news/2023-06-29/francia-proteste-uccisione-nahel-arresti-22035486/
Francia, a Nanterre la “marcia bianca” per Nahel
“La morte di Nahel è la scintilla”: i motivi della rabbia
osservatoriorepressione.info
(…) Scene degne di un film dove non ci sono “niente più regole, niente più leggi”, un supermercato saccheggiato, una stazione di polizia attaccata a mezzanotte da una cinquantina di rivoltosi, auto incendiate, giovani che si scatenano in una terra senza poliziotti… La notte da mercoledì 28 giugno a giovedì 29 giugno a Trappes (Yvelines), come ha vissuto – e raccontato – Ali Rabeh, il sindaco (Generation s) del paese, è stato terribile.
«E alla fine ce la stiamo cavando abbastanza bene, perché nessuna attrezzatura pubblica comunale è stata attaccata», sussurra l’assessore comunale. Ricorderà a lungo lo sguardo “determinato” di questi giovani incappucciati, umiliati quotidianamente dalla polizia, oggi traboccanti di rabbia. Ma anche quella degli abitanti, entrambi traumatizzati dall’assassinio di Nahel, da parte di un poliziotto il 27 giugno a Nanterre, e “disgustati” per aver visto i colpi di mortaio radere al suolo le loro finestre. (…)
continua in
https://www.osservatoriorepressione.info/la-morte-nahel-la-scintilla-motivi-della-rabbia/
29 giugno. La dignità del vivente
Alessandro Pignocchi, Hélène Assekour e Monsieur en rouge – jacobinitalia.it
Riprendere le terre per l’autonomia del vivente: questa è la strategia politica dei Soulèvements de la Terre, il movimento francese che Macron vorrebbe sciogliere
Il 21 giugno, il governo francese ha ufficializzato la procedura di scioglimento dei Soulèvements de la Terre, movimento ecologista radicale, conflittuale e di massa che conta più di 140.000 simpatizzanti e quasi 200 comitati locali, assurdamente accusato di «ecoterrorismo» nel contesto della spirale repressiva degli ultimi mesi che ha visto un inquietante deterioramento della libertà di espressione, segnalato anche dall’Onu. Il movimento, nato nel 2021, è stato all’origine di decine di azioni dirette di massa negli ultimi due anni (occupazioni di terre, sabotaggi, «disarmo» di impianti e stabilimenti nocivi per l’ambiente) ed è stato capace di federare attorno a obiettivi materiali e concreti una grande rete di associazioni, collettivi, sindacati, gruppi militanti, personalità del mondo culturale, intellettuale e artistico.
continua in
https://jacobinitalia.it/la-dignita-del-vivente/
29 giugno. Bellini indagato per la strage di Capaci e le bombe del ’93. L’intercettazione: “Ho sopportato 40 anni di fango e infamità perché c’era di mezzo un giuramento”
Giuseppe Pipitone e Giovanna Trinchella – ilfattoquotidiano.it
Arrestato l’ex estremista nero, condannato in primo grado per la strage di Bologna (leggi). È stato intercettato mentre minacciava l’ex moglie e il giudice che lo ha condannato (leggi). Dalle carte si scopre che è sotto inchiesta pure per le bombe a Capaci, Firenze, Milano e Roma (leggi)
È stato arrestato Paolo Bellini, terrorista nero di Avanguardia nazionale condannato in primo grado all’ergastolo nell’aprile 2022 come uno degli esecutori materiali della strage alla stazione di Bologna (insieme a quattro ex membri dei Nar, quasi tutti già condannati in via definitiva). Bellini si trova nel carcere di Spoleto. La misura cautelare è stata applicata dalla Corte d’Assise d’Appello di Bologna su richiesta della Procura generale, perché l’imputato aveva intenzione di commettere altri reati violenti: in particolare, nelle intercettazioni disposte nell’ambito di altri procedimenti a suo carico, è stato ascoltato minacciare l’ex moglie, Maurizia Bonini, la cui testimonianza è risultata fondamentale per la condanna. Bonini, infatti, aveva riconosciuto l’ex marito in un video amatoriale girato da un turista tedesco in stazione la mattina del 2 agosto 1980, subito dopo l’esplosione della bomba che fece 85 morti e oltre 200 feriti. Quel riconoscimento è stato fondamentale per la condanna in primo grado all’ergastolo di Bellini.
29 giugno. Lo stragista Bellini pianificava ancora omicidi: arrestato grazie alle intercettazioni
Gigi Marcucci – strisciarossa.it
“In questo momento siamo intervenuti parzialmente per tutelare il terzo, cioè la persona che viene citata nelle conversazioni di altri. Ma successivamente interverremo anche per tutelare la dignità e la libertà delle persone che parlano e devono parlare fra di loro in riservatezza, perché la riservatezza è l’altro lato della libertà”. Così parlò il ministro Nordio quando annunciò il giro di vite sulle intercettazioni telefoniche e ambientali e sulla possibilità di renderle pubbliche. Quindi, caro lettore, se oggi leggi come mai Paolo Bellini, neofascista con forti agganci nell’intelligence, in Cosa nostra e nella ‘ndrangheta, quinto esecutore della strage di Bologna (85 morti e oltre 150 feriti) è rientrato in carcere, potrai capire perché anche sulla base delle intercettazioni riportate nell’ordinanza di custodia cautelare.
29 giugno. “Bugie e depistaggi: ecco perché il capitolo Uno bianca è ancora aperto”
Gigi Marcucci – strisciarossa.it
Una strage a puntate, episodi ordinatamente allineati in una serie, tra il 1987 e il 1994. Tre stagioni di violenza: “Banda della Regata”, “Banda delle coop”, “Banda della Uno Bianca”. Non si tratta di una piattaforma televisiva, non è fiction, qui si parla di morti e feriti reali. Per la precisione, di 103 azioni criminali, 24 persone assassinate, 102 ferite gravemente da pallottole e, in un caso, dalle schegge di una bomba esplosa in un ufficio postale. Un’ondata di terrore scomparsa dai radar. Se ne conoscono gli autori, non le motivazioni riposte e, naturalmente, gli eventuali mandanti. In questa storia, persino le confessioni sono un tessuto tarmato da piccole e grandi omissioni. È piuttosto raro sentire un reo confesso mentire su come abbia ucciso le sue vittime, eppure nella vicenda della Uno bianca – quattro poliziotti rapinatori che ammazzavano a tempo perso e nel tempo libero, più il fratello di due di loro – è successo anche questo.
continua in
https://www.strisciarossa.it/bugie-e-depistaggi-ecco-perche-il-capitolo-uno-bianca-e-ancora-aperto/
29 giugno. Regno Unito: per la Corte d’Appello la deportazione dei richiedenti asilo in Ruanda è illegale
Pressenza – La Corte d’Appello di Londra ha dichiarato illegale il controverso disegno di legge del governo britannico, attualmente in discussione in Parlamento, che intende deportare in Ruanda i richiedenti asilo arrivati nel Regno Unito in modo irregolare (per esempio con piccole imbarcazioni).
La decisione di oggi ribalta quella presa in dicembre dall’Alta Corte, contro cui avevano presentato ricorso l’UNHCR, avvocati, associazioni e un gruppo di richiedenti asilo e stabilisce che il Ruanda non è un paese terzo sicuro: le carenze del suo sistema d’asilo comportano infatti il rischio che i migranti deportati vengano rimpatriati nei loro Paesi d’origine, dove potrebbero subire persecuzioni e altri trattamenti inumani.
Il premier Rishi Sunak ha annunciato l’intenzione di fare ricorso presso la Corte Suprema del Regno Unito, deciso insieme alla Ministra dell’Interno Suella Braverman a sostenere a tutti i costi la sua politica di “difesa dei confini” con il pretesto della lotta ai trafficanti di esseri umani, un leit motiv ben conosciuto anche in Italia. Qualche giorno fa la linea dura contro gli sbarchi era stata contestata anche per i suoi costi esorbitanti: 169.000 sterline (196.000 euro) per deportare un singolo migrante dal Regno Unito al Ruanda.
“Il sogno di Suella Braverman di mandare i richiedenti asilo in Ruanda è morto” ha commentato nella sua pagina Facebook Jeremy Corbyn. “Ora lottiamo per il sogno dei rifugiati, aiutandoli a ricostruire le loro vite in dignità, sicurezza e pace.”
29 giugno. L’intervista all’avvocato di Abu Zubaydah, “The forever Prisoner” di Guantanamo
Crudele, disumano e degradante. Le parole scelte dall’inviata speciale dell’ONU per osservare le condizioni dei detenuti di Guantanamo non lasciano spazio a sfumature. Descrivono una situazione chiara e cristallizzata da troppi anni. Per la prima volta dall’apertura del campo di prigionia Usa, l’ONU ha potuto varcare le sue porte e incontrare i detenuti che portano i segni fisici e psicologici di anni di torture.
Ma chi c’è ancora dentro Guantanamo, dopo più di 20 anni? Ne abbiamo parlato con Joseph Marguiles, un avvocato statunitense che da circa 15 anni difende Abu Zubaydah, noto anche come “The forever Prisoner”, il prigioniero eterno di Guantanamo.
continua in
https://www.radiopopolare.it/lintervista-allavvocato-di-abu-zubaydah-the-forever-prisoner-di-guantanamo/
29 giugno. Il potere ha libertà d’insulto?
Rocco Artifoni – pressenza.com
Pressenza – Il Senato della Repubblica ha deciso che le frasi che Matteo Salvini ha rivolto nel giugno 2019 a Carola Rackete, comandante della Sea Watch 3, la nave della Ong tedesca impegnata nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo, non devono essere giudicate dalla magistratura.
Proprio in questi giorni si sta svolgendo un processo a carico di Roberto Saviano per una invettiva rivolta a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni che è stata considerata diffamatoria.
In questa palese asimmetria emerge la differenza tra chi è un semplice cittadino (giornalista o marinaio) e chi occupa un posto di rilievo nel potere politico.
La Costituzione italiana stabilisce che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (art. 3).
continua in
https://www.pressenza.com/it/2023/06/il-potere-ha-liberta-dinsulto/
29 giugno. Grazie Alfredo
Guido Ruotolo – terzogiornale.it
Dovremmo ringraziare Alfredo Cospito. Sì, avete capito bene: dovremmo ringraziare l’anarco-insurrezionalista terrorista, in carcere al 41-bis da più di un anno. Dovremmo essergli riconoscenti perché, grazie alla sua battaglia politica (sei mesi di sciopero della fame), si è aperto uno spiraglio affinché anche in Italia vengano rispettati i diritti umani dei detenuti. Sembra un paradosso. Perché naturalmente Cospito è in carcere per diversi attentati, e per la gambizzazione di un dirigente Ansaldo a Genova. E non è vero che è detenuto per le sue idee. I pacchi bomba non sono idee, ma strumenti di lotta propri del terrorismo.
È vero che in vent’anni e passa di attentati firmati dalla Federazione anarchica informale, non ci sono stati morti ma solo feriti, e però è fuori discussione che gli attentati sono per il nostro diritto penale azioni criminali che vanno punite.
continua in
https://www.terzogiornale.it/2023/06/29/grazie-alfredo/
29 giugno. Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria
osservatoriorepressione.info
La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020, quando all’interno del carcere Sant’Anna di Modena scoppiò una rivolta legata alla diffusione del Covid.
In quell’occasione ci furono nove vittime, di cui una morì dopo il trasferimento nelle Marche permettendo ai pm di Ascoli di aprire l’inchiesta. Secondo la procura, non ci sono le prove dei pestaggi, come ad esempio dei video.
Già nel giugno del 2021 il giudice Andrea Romito aveva respinto le opposizioni all’archiviazione del primo fascicolo aperto, presentate dalla onlus Antigone, dal Garante nazionale dei dei diritti delle persone detenute e dai parenti di una delle vittime.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto Alice del comitato verità e giustizia per i fatti del Sant’Anna Ascolta o scarica
29 giugno. Viareggio: la strage e l’amnesia di Stato
Vito Totire* – labottegadelbarbieri.org
La strage di Viareggio non potrà mai essere dimenticata ; ci uniamo con un abbraccio caloroso al sentimento di lutto dei familiari, dei cittadini e dei lavoratori ferroviari , per un evento che riguarda la nostra memoria ma anche il nostro futuro: GIUSTIZIA NON E’ (ANCORA) STATA FATTA.
Dopo quella di Viareggio altre stragi si sono verificate, per non tacere dello stillicidio quotidiano di morti sul lavoro che quasi, ormai, pare non fare più neanche “notizia” ; non solo. Addirittura (come abbiamo denunciato anche attraverso di blog Lavoro e salute di Franco Cilenti) “qualcuno” ha individuato nel lutto dei familiari dei morti sul lavoro persino una occasione di mercato per prestazioni a pagamento , in libera professione
continua in
https://www.labottegadelbarbieri.org/viareggio-la-strage-e-lamnesia-di-stato/
(*)Vito Totire è portavoce RETE NAZIONALE LAVORO SICURO
Paolo Desogus/Facebook
La schwa (Ə) è un segno tribale. Chi lo usa lo fa per identificarsi a un gruppo sociale statisticamente ininfluente e per aderire alla sua estetica. Non ha un significato politico concreto: non si cambia infatti la realtà modificando la lingua (semmai è il contrario, come mostra Gramsci nel quaderno 29).
La schwa è l’ultimo detrito del pensiero debole e di una lettura maldigerita di Heidegger andatasi ad intrecciare con alcune bravate della neoavanguardia italiana. Non ha niente a che fare con la libertà del genere sessuale e questo perché il genere grammaticale ha uno statuto radicalmente diverso. La fluidità, se proprio vogliamo dirla tutta, sta nella possibilità di tener separato l’ordine linguistico da quello dell’essere o del reale.
Sarebbe del resto molto pericoloso se esistesse una rapporto di identità tra lingua e realtà. Provate a immaginare che mondo terribile e totalitario sarebbe. Ci ha provato Umberto Eco. Chi con pervicacia e ottusa ostinazione porta avanti quelle idee si comporta come quel personaggio del Nome della rosa, Jorge de Burgos, il quale sopprime ogni idea sul linguaggio che mostra la non aderenza tra lingua e realtà. Ma proprio come si legge nel romanzo, una risata seppellirà chi si ostina a governare la lingua dall’alto, attraverso una riforma preordinata come quella di chi vorrebbe imporre la schwa.
Il ragazzo che l’ha usata nel tema del liceo lasciamolo perdere. Non merita attenzione.
20 giugno. Anniversario delle stragi naziste di San Pancrazio, La Cornia e Civitella in provincia di Arezzo.
#stefanoballini #lacampanellacivitella #sanpancrazio
29 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Contratti a termine facili, rinnovi senza causali e più voucher: il decreto Lavoro è legge, ecco cosa cambia per 3 milioni di precari
Chiara Brusini – ilfattoquotidiano.it
Il rinnovo senza causali nei primi 12 mesi, che consentirà alle imprese di moltiplicare i contrattini di pochi mesi senza giustificarne il motivo. E poi un ulteriore prolungamento del lavoro a termine senza vincoli: per firmare un contratto di durata fino a due anni (o prorogarne uno precedente dopo il primo anno) non servirà più dimostrare che ci sono specifiche necessità temporanee. Fino alla prossima primavera l’azienda non dovrà far altro che indicare “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva” a sua scelta. Sono le principali novità che il decreto Lavoro, appena convertito in legge alla Camera con 154 sì, 82 contrari e 12 astenuti, regala ai lavoratori precari. Al momento oltre 3 milioni stando agli ultimi dati Istat. La seduta in diretta tv è stata sospesa dopo che i deputati M5S, alla fine dell’intervento di Giuseppe Conte, hanno esposto uno striscione giallo con la scritta “Basta vite precarie”, sventolando per protesta buste paga dei cittadini, bollette e documenti con rate dei mutui. Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro, ha definito il provvedimento “un concentrato di cinismo sociale, un incoraggiamento all’espansione del nero, una spintarella all’evasione contributiva, un colpo secco al sindacato, un manifesto carico di arroganza nei confronti della parte più debole della società”.
Il Decreto lavoro 2023 è legge: ecco i 20 punti più importanti
Ecco in 20 voci tutte le principali novità del decreto Lavoro che ha ottenuto il via libera definitivo della Camera (154 sì, 84 no e 12 astenuti).
continua in
https://www.ilsole24ore.com/art/dal-taglio-cuneo-all-addio-rdc-cosi-cambia-lavoro-20-voci-AEwomwnD?refresh_ce&nof
29 giugno. Pensioni, ancora bugie su aumenti e 14esima
Dalla verifica effettuata su alcuni cedolini delle pensioni di luglio si evince che l’erogazione della 14esima mensilità, frutto di un’importante conquista del sindacato risalente ormai al 2007 e ulteriormente allargata nel 2016, viene indicata sotto la voce “aumento pensioni basse 2023”. Passerebbe così il messaggio che dietro quelle somme ci sia una decisione del governo in favore delle pensionate e dei pensionati italiani e che possa trattarsi di un aumento che verrà garantito mensilmente.
“Nulla di tutto ciò è vero”.
Questo il commento di Ivan Pedretti, segretario generale Spi Cgil, e Tania Scacchetti, segretaria nazionale Cgil: “L’aumento previsto per le pensioni basse e definito in legge di bilancio ammonterà, infatti, a meno di una decina di euro, cifre decisamente inferiori a quelle della 14esima mensilità”.
29 giugno. Mondo Convenienza, un mese di sciopero: l’azienda non cede
Domani sarà un mese esatto dall’inizio dello sciopero, con presidio permanente davanti al magazzino di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio, dei facchini, montatori e autisti che denunciano una realtà fatta di turni di lavoro, durissimo, di 12 ore per 6 giorni la settimana. Di straordinari non pagati come tali – e pagati solo in parte – per arrivare a quei 1.150, 1.200 euro che pure non bastano ad arrivare a fine mese. Di un appalto che utilizza il contratto pulizie multiservizi, con paga inferiore ai 7 euro lordi l’ora, invece di quello della logistica, ben più dignitoso. La mobilitazione li ha visti più volte sgomberati, e picchiati senza pietà dalle forze dell’ordine. Ma sciopero e presidio vanno avanti, dopo il fallimento del primo incontro istituzionale in Regione Toscana. Nel frattempo la vertenza si è allargata ad altri due magazzini, quello di Bologna e quello di Riano, a poca distanza da Roma.
continua in
https://ilmanifesto.it/mondo-convenienza-un-mese-di-sciopero-lazienda-non-cede
29 giugno. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Continua a crescere l’attenzione e la solidarietà internazionale, attorno alla lotta Gkn e al progetto ex Gkn for future.
Arrivano i saluti e il messaggio di solidarietà di ANDRES RUGGERI, dir. Programa Facultad abierta UBA e Coord. Rete internaz.Economia dei lavoratori/trici, Argentina
“Contro le sirene di tutti coloro, Governi, imprenditori, che ti dicono che tutto questo non può funzionare. Forse l’autogestione è l’unica alternativa che hanno i lavoratori”.
Reddito subito. Il cavaliere bianco non dà nè reddito nè piano industriale
Fermare la speculazione finanziaria e immobiliare, fermare la delocalizzazione, smascherare la finta reindustrializzazione
️Per la fabbrica socialmente integrata. Il territorio l’ha difesa, il territorio ne deve usufruire
Soldi pubblici, controllo pubblico
Reindustrializzazione dal basso, sotto il controllo di chi realmente la vuole. Ecologicamente e socialmente avanzata
8 e 9 luglio, 2 anni di assemblea permanente. 2 anni che, vada come vada, sono storia, dolore, lacrime, speranza. Che non ci toglierete mai. Passiamoli abbracciate e abbracciati. E, come sempre, #insorgiamo
️ TUTTO IL PROGRAMMA SULL’EVENTO FACEBOOK
☜☞ https://fb.me/e/17erfrYEN
https://forms.gle/2ywvEmaFaFykxAov5
#insorgiamo
La diretta da Palazzo Madama
Meloni in Parlamento: “No alle polemiche sul Mes”. La Camera approva la risoluzione di maggioranza
Guerra in Ucraina, crisi in Russia, difesa comune e immigrazione alcuni dei temi in agenda in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 29 e 30 giugno. Critiche le opposizioni: “Usa l’Aula come una piazza per comizi, urla invece di parlare”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/giorgia-meloni-alle-camere-per-le-comunicazioni-in-vista-del-consiglio-europeo-9540de3b-5152-4e78-b153-7186c565d6f0.html
28 giugno. Santanchè sfrecciava in Maserati e i dipendenti erano senza paga
Nicola Borzi e Thomas Mackinson
Ai dipendenti che non licenziava chiedeva “sacrifici”, ai fornitori che non pagava d’aver pazienza. Intanto, lei sfrecciava su una Maserati grigia da 77mila euro. E i costi della fuoriserie li caricava per intero sui bilanci di Visibilia Editore Spa, una delle società al centro dell’inchiesta che ha travolto la ministra Daniela Santanchè. Idem per un appartamento-ufficio che aveva affittato personalmente in via della Rotonda a Roma, dietro il Pantheon, per farne la redazione di Ciak, testata rilevata dalla Mondadori di Berlusconi per due lire. L’immobile veniva poi sublocato da lei a Visibilia con un canone da 19.200 euro più spese. Gli unici due giornalisti assunti rimasti dopo la “cura Santanchè” non ci hanno mai messo piede, dubitano da allora che fosse realmente operativa. Non sono le cifre a impressionare, nulla spostano dell’inchiesta. Ma rievocano le parole affidate a Repubblica dal politico che la scoprì, Paolo Cirino Pomicino: “Dovrebbe dimettersi. Non conosce vergogna”.
continua in
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/06/28/santanche-sfrecciava-in-maserati-e-i-dipendenti-erano-senza-paga/7210710/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=i-5-articoli-della-settimana-che-non-devi-perdere&utm_term=2023-06-30
28 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 489
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/zuppi-a-mosca-in-missione-di-pace-kiev-non-ci-fidiamo-della-russia-ced5e8fc-6a97-4263-81d8-8d92c914e6ad.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine en direct : le bilan du bombardement d’un restaurant à Kramatorsk s’alourdit ; la Suisse refuse la réexportation de chars Leopard 1
Le Ria Pizza, fréquenté par des journalistes, des militaires et des habitants de cette ville ukrainienne, a été détruit par deux roquettes sol-air S-300 mardi, selon les autorités ukrainiennes. Le nouveau bilan fait état de 10 morts, dont 3 enfants, et plus de 50 blessés.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/28/guerre-en-ukraine-en-direct-le-bilan-du-bombardement-d-un-restaurant-a-kramatorsk-s-alourdit-la-suisse-refuse-la-reexportation-de-chars-leopard-1_6179515_3210.html
28 giugno: Riprendono gli sbarchi a Lampedusa, nella notte giunte 259 persone
Oltre venti i minori, tra bambini e non accompagnati. Le donne, presenti su tre imbarcazioni, sono 34
Col favore delle acque più calme del Mar Mediterraneo, sono giunti a Lampedusa nella notte 259 migranti.
I richiedenti asilo si trovavano tutti a bordo di tre piccole imbarcazioni, intercettate e soccorse dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera.
Sulla prima barca, della lunghezza di 10 metri, viaggiavano 131 migranti, fra cui 20 donne e 15 minori. Ai soccorritori hanno riferito di essere originari di Marocco, Siria, Egitto, Tunisia e Gambia e d’essere partiti dalle Isole Karkenna (Tunisia) pagando da 2mila a 5mila dinari tunisini.
Sulla seconda imbarcazione,17 tunisini, fra cui 4 donne e 2 minori, partiti da Monastir (Tunisia) e, sull’ultima, altri 111 (10 donne e 4 minori) di nazionalità bengalese, ivoriana, palestinese, siriana, egiziana e sudanese.
Ieri, sull’isola, erano sbarcati in 114 migranti. Si preannuncia così un nuovo affollamento dell’hotspot di contrada Imbriacola che attualmente ospita 613 persone.
https://www.rainews.it/articoli/2023/06/sbarchi-a-lampedusa-nella-notte-giunte-259-persone–ab9fd8f0-6c39-4732-aed8-f9c7277c696f.html
28 giugno. Tutte le affermazioni dell’estrema destra
Vittorio Bonanni – terzogiornale.it
Dalla Grecia alla Spagna, passando per Italia, Germania e Francia. Un campanello d’allarme per le europee del 2024
Non saranno al governo con il vincitore delle elezioni, quel Kyriakos Mitsotakis, leader di Nuova Democrazia, che domenica scorsa si è affermato in Grecia con il 40,5% dei voti contro il misero 17,84 di Syriza di Alexis Tsipras. Ma il ritorno dell’estrema destra in parlamento fa tremare i polsi. Ad affermarsi è Spartani, capeggiato da Vassilis Stigas, che con il 4,7% dei voti è riuscito a ottenere dodici seggi, avendo superato la soglia del 3%, sostituendo di fatto Alba Dorata.
continua in
https://www.terzogiornale.it/2023/06/28/tutte-le-affermazioni-dellestrema-destra/
28 giugno. Luca Billi/Facebook
Abbiamo dimenticato i nomi di Francesco Ferdinando e di Gavrilo Princip, eppure da quel 28 giugno 1914 il mondo è cambiato, per sempre.
Ovviamente nessuno dei due pensava che sarebbe passato alla storia in questo modo, certamente non il povero arciduca, che non si è mai seduto sul trono di Vienna. E – mi dispiace – neppure il suo attentatore ci è riuscito, perché quell’episodio, per quanto ce lo racconti la retorica, non è stato ciò che ha davvero scatenato quella guerra terribile, che ha provocato milioni di morte in Europa e nel mondo, decisa nelle cancellerie, negli stati maggiori, nei consigli di amministrazioni delle fabbriche e delle banche. Chi voleva la guerra – ed erano tanti – avrebbero trovato un altro motivo, un’altra data e altri inconsapevoli protagonisti.
Quindi oggi ricordiamo soltanto il momento in cui alle piccole storie capita di far capolino nella grande storia.
In quella lontana domenica di giugno è morta anche Sofia Chotek von Chotkowa. Anche se discendeva da una nobile famiglia della Boemia, non avrebbe mai potuto diventare una “vera” Asburgo: per molti a Vienna la cosa migliore che poteva fare quella donna è stata quella di farsi ammazzare.
In fondo Sofia è stata la prima vittima di quella barbarie del Novecento.
28 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Dalle auto agli ecosistemi, dalla qualità dell’aria alla pesca: i progetti del Green deal affossati dai partiti e dagli interessi degli Stati
Luisiana Gaita – ilfattoquotidiano.it
Dal regolamento Ue sul Ripristino degli ecosistemi, che ha appena registrato l’ennesimo scivolone, alle restrizioni previste dalla revisione della direttiva sulla qualità dell’aria contro cui si è schierato “il blocco padano”, nonostante l’Italia sia stata condannata dalla Corte europea di Giustizia per il superamento dei limiti imposti dalla legge e abbia ancora una procedura di infrazione aperta. E poi c’è stato il tentativo, soprattutto da parte di Germania e Italia, di fermare il regolamento che impone il divieto alla vendita di veicoli nuovi a benzina e diesel dal 2035, con Berlino che è riuscita a strappare un accordo e far passare il via libera per i veicoli e-fuel, carburanti sintetici prodotti dall’anidride carbonica presente nell’atmosfera. Sono solo alcune delle difficoltà incontrate dalle misure introdotte (o che dovrebbero essere introdotte) nell’ambito del Green Deal, il piano che dovrebbe consentire all’Europa di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.
continua in
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/28/dalle-auto-agli-ecosistemi-dalla-qualita-dellaria-alla-pesca-i-progetti-del-green-deal-affossati-dai-partiti-e-dagli-interessi-degli-stati/7210601/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=i-5-articoli-della-settimana-che-non-devi-perdere&utm_term=2023-06-30
28 giugno. Commissioni Pos, il governo non mantiene gli impegni: ancora nessun accordo per ridurle. Confesercenti: “Tempi dettati dal Mef”
Giorgio Colombo
Ancora nessun accordo per abbassare le commissioni Pos sui pagamenti sotto i 30 euro con moneta elettronica. Il tavolo delle trattative avrebbe dovuto trovare la quadra entro fine marzo, dopo il no Ue all’ipotesi di eliminare l’obbligo di accettare le carte di credito e debito per i pagamenti sotto i 60 euro. Nella Legge di bilancio a dicembre l’esecutivo si era dato 90 giorni di tempo per trovare una soluzione. Ma la scadenza è caduta nel vuoto, come le ipotesi di un rinnovo del credito di imposta per rimborsare i commercianti. Le trattative vanno ancora avanti, ma “i tempi sono quelli del Ministero dell’Economia e delle Finanze”, spiega il segretario di Confesercenti Mauro Bussoni a ilfattoquotidiano.it. “È stato difficile il confronto con l’Associazione bancaria italiana, così come quello con altri interlocutori”, ammette.
continua in
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/28/commissioni-pos-il-governo-non-mantiene-gli-impegni-ancora-nessun-accordo-per-ridurle-confesercenti-tempi-dettati-dal-mef/7208242/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=i-5-articoli-della-settimana-che-non-devi-perdere&utm_term=2023-06-30
28 giugno. Alluvione. Luigi Sbarra all’iniziativa della Cisl Romagna: “La nomina del commissario Figliuolo una scelta di grande qualità. Ora serve governance partecipata con le parti sociali per accelerare la ricostruzione “
“E’ sbagliata e controproducente la politica della Bce di alzare ancora una volta i tassi di interesse perché questa impostazione rallenta la crescita e scarica ulteriori costi su lavoratori, famiglie e sistema delle imprese”. Lo ha sottolineato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Forlì concludendo una iniziativa della Cisl Romagna sul tema della ricostruzione delle aree alluvionate. “Bisogna invece contrastare l’inflazione nella prospettiva di salvaguardare il potere d’acquisto di salari e pensioni. Tutto ciò è possibile attraverso un intervento del governo che metta sotto controllo prezzi e tariffe, argini la speculazione, restituisca il drenaggio fiscale, sostenga le famiglie e i più deboli, attraverso la leva fiscale ed assicurando i rinnovi dei contratti pubblici e privati”. Sul tema dell’alluvione Sbarra ha sottolineato: “Conosciamo tutti le grandi qualità del Generale Figliuolo, la sua competenza e concretezza, l’assoluta dedizione e abnegazione al servizio del Paese. Virtù di cui tutta l’Italia ha beneficiato nell’anno più nero della pandemia. Ora bisogna che questa energia, questa competenza, questa capacità progettuale siano sostenute dalla massima unità nazionale e siano connesse a una governance allargata alle parti sociali
continua in
https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/alluvione-luigi-sbarra-alliniziativa-della-cisl-romagna-la-nomina-del-commissario-figlioulo-una-scelta-di-grande-qualita-ora-serve-governance-partecipata-con-le-parti-sociali-per/
28 giugno. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze e lavoratori Mondoconvenienza
Dopo 8 ore di tavolo, l’azienda non apre su nulla. C’è in gioco un intero sistema di appalti e di bassi salari. Se vincono a Mondoconvenienza cambiano i rapporti di forza per tutte e tutti..chi può, oggi sia al presidio. A Campi in via Gattinella.
28 giugno. Firenze, Fiom in festa: da mercoledì 28 giugno a sabato 1 luglio al Circolo Rondinella potrete stare in nostra compagnia con tanti ospiti, dibattiti, film e musica dal vivo.
Vi aspettiamo numerosi in Lungarno Soderini 2!
https://fiomfirenze.it/news/763-fiom-in-festa-2023
28 giugno. TPL Friuli Venezia Giulia: il tavolo fallisce ancora l’obbiettivo di evitare un’ondata di cause
Il tavolo tenutosi questa mattina presso Arriva di Udine fallisce ancora l’obbiettivo della contrattazione: remunerare correttamente le indennità ferie dei lavoratori, indennità sancita da una sentenza della Corte Europea di Giustizia, per disinnescare l’ondata di cause che conseguirebbero ad una offerta da elemosina.
Di fatto coi pensionati e i lavoratori in forza che sono stanchi di aspettare mesi e mesi, le cause sono già partite sia a Trieste (Trieste Trasporti) che Pordenone (ATAP) e a breve si concretizzerà altrettanto anche a Gorizia (APT), cause che potrebbero chiudersi pacificamente con un’offerta congrua da parte datoriale.
La proposta avanzata per parte datoriale a malapena coprirà il 25% dell’indennità spettante. Per parte sindacale la richiesta è di arrivare almeno al 50% ma per USB rimane un importante elemento discriminante: tutte le cause vinte hanno determinato il riconoscimento delle indennità effettivamente percepite nelle giornate di lavoro anche nei periodi di ferie da quel momento in poi, nella maggioranza dei casi indennità ben superiori agli 8 euro sanciti da un accordo nazionale.
Senza questo elemento nell’accordo si verranno a creare situazioni di gap salariale tra chi è ricorso al giudice e chi invece si è accontentato dei “pochi maledetti e subito”, gap che può superare i 260€ annui.
La nostra organizzazione sindacale è disponibile a fare lo “sconto” sul pregresso, ma ritiene imprescindibile dare ai lavoratori un trattamento omogeneo sulle indennità da qui in avanti che in alcuni casi toccano quasi i 19€ a giornata contro l’elemosina di 8€ sancita da un accordo nazionale ovviamente non sottoscritto da USB.
L’invito a TPL FVG è di ripensare entrambi gli elementi, risarcimento del pregresso e indennità da qui in avanti altrimenti il rischio, neanche tanto remoto, sarà di far parlare le aule dei tribunali.
Per ultimo rimane da segnalare una diatriba interna alla triplice che vede oggi esclusa la Filt Cgil dal tavolo regionale e che con la nostra organizzazione critica verso le proposte sul tavolo odierno vede assottigliarsi la compagine sindacale trattante e con essa la rappresentanza reale dei 1.700 lavoratori che in regione aspettano una risposta alla loro questione salariale. I lavoratori che hanno partecipato alle ondate di scioperi con altissime adesioni, qualcosa di più se lo meritano !
Coordinamento Regionale Trasporto Pubblico Locale USB del Friuli Venezia Giulia
https://friulivg.usb.it/leggi-notizia/tpl-friuli-venezia-giulia-il-tavolo-fallisce-ancora-lobbiettivo-di-evitare-unondata-di-cause-1450.html
28 giugno. Rota (Fai-Cisl): “Forestazione asset strategico, va rilanciato con politiche nazionali oltre che regionali”
“Il lavoro è la principale leva di sviluppo del sistema montagna e primo fattore di coesione sociale sul quale puntare per valorizzare l’immenso patrimonio economico, ambientale e antropologico delle aree interne. Ma in Italia esiste una questione forestale: mentre diminuisconodrasticamente i lavoratori, aumentano incuria e abbandono dei boschi, è una tendenza pericolosa da invertire riformando il settore, per favorire un vero presidio umano che garantisca un uso produttivo del bosco, e per una vera tutela ambientale basata sulla prevenzione, non sulla continua gestione delle emergenze legate al dissesto idrogeologico o agli incendi”.
Lo ha detto il Segretario Generale della Fai-Cisl Onofrio Rota intervenendo all’evento “Giornate della Montagna”, in corso oggi e domani a Camigliatello Silano (Cosenza).
continua in
https://www.cisl.it/notizie/categorie-ed-enti-cisl/lavoro-rota-fai-cisl-forestazione-asset-strategico-va-rilanciato-con-politiche-nazionali-oltre-che-regionali/
Berlusconi – Requiem per noi stessi
Marco Revelli – strisciarossa.it
Archiviato anche mediaticamente il delirio collettivo seguito alla morte di Silvio Berlusconi, proviamo a riflettere a freddo su come quel Requiem si inquadri nell’autobiografia di questa infelice nazione. Dicendoci, preliminarmente, che è comunque difficile calcolare il danno d’immagine prodotto da quei tre giorni di follia. Anzi, che forse davvero è incalcolabile la devastazione della nostra immagine internazionale e del misero brandello di auto-stima che ci rimaneva, come effetto di quei “funerali di Stato” che sono sembrati tanto un “funerale dello Stato”. E soprattutto di quel “lutto nazionale” protratto oltre ogni limite, come a nessun altro mai (gli eruditi della storia dicono che solo Cavour…, ma allora non c’era neanche l’Italia tutta unita), che a molti (si spera) è sembrato il duro contrappasso imposto dal vizio alla virtù costretta ad assisterne all’elogio. Lutto mai silenzioso, perché accompagnato, come un empio coro greco, dal “parossismo celebrativo” (la felice espressione è di Barbara Spinelli) che si è impadronito, come un virus, dell’intero mondo delle comunicazioni e delle istituzioni, impastato di iperboli apologetiche e di amnesie abissali, di servili encomi (del caro estinto) e di codardi oltraggi (di chi aveva tentato di contenerne la straripante vis predatoria), all’insegna di una sorta di celebrazione dei “migliori anni della nostra vita” che occulta, e rovescia, la realtà del fangoso piano inclinato sul quale l’Italia ha continuato a scivolare verso il basso nel trentennio dominato dal “con-celebrato”. Davvero, in quei tre giorni di passione triste, abbiamo assistito, attoniti, a una morte (“morte della Patria”, vogliamo dire?) senza annuncio di resurrezione. Morte per resa, per estenuazione, per autoconsunzione di ogni rispetto di sé e di quel minimo di dignità da uomini liberi che permette a una comunità di stare decorosamente in campo.
continua in
https://volerelaluna.it/controcanto/2023/06/27/berlusconi-requiem-per-noi-stessi/
27 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 488
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/putin-alla-nazione-evitato-un-bagno-di-sangue-prigozhin-e-stata-una-protesta-non-un-golpe-b66c42b3-3024-46c0-a345-9cd347593cb8.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine en direct : le président ukrainien Volodymyr Zelensky salue la progression de son armée « dans tous les domaines »
Dans son allocution du 26 juin, il a déclaré que les forces ukrainiennes avaient avancé dans toutes les zones le long des lignes de front où le pays mène des opérations offensives.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/27/guerre-en-ukraine-en-direct-volodymyr-zelensky-salue-la-progression-de-son-armee-dans-tous-les-domaines-lundi-etait-un-jour-heureux_6179342_3210.html
‘Operazione Wagner’, accuse all’occidente e rischio nucleare
Piero Orteca – remocontro.it
Ieri, il leader del Cremlino, in un discorso alla nazione, ha attaccato l’Occidente, che ha cercato di sfruttare gli eventi, mentre il Ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, ha preso di mira Francia e Stati Uniti. Non ancora accuse di complicità diretta, ma certo di aver cercato di trarne vantaggio. A qualsiasi costo e rischio per tutti.
Paranoie russe? Noi ci affidiamo alla stampa Usa per cercare di scoprire qualche verità tra troppo fumo e puzza di bruciato.
Chi sapeva che al Cremlino rischiava d’insediarsi un ex galeotto, a capo di un sanguinario esercito di tagliagole, a mettere le mani sulla valigetta dei codici nucleari
continua in
https://www.remocontro.it/2023/06/27/operazione-wagner-accuse-alloccidente-e-rischio-nucleare/
Molise, vince il centrodestra: Roberti presidente con il 62%, Gravina (Pd-M5s) si ferma al 36%
FdI quadruplica voti, crolla il M5s
La larga vittoria del centrodestra in Molise vede FdI in ottima forma e il crollo M5s.
Fratelli d’Italia è il primo partito con il 19% circa, Forza Italia ha circa il 12%, la Lega ha il 5%, Noi moderati ha il 7%, l’Udc il 3%.
Nel centrosinistra il Pd ha l’11%, Avs ha il 4,5%. M5s nel 2018 corse in solitaria ed ottenne il 31,6%. Oggi i pentastellati, alleati con il centrosinistra, si fermano al 7%.
continua in
https://www.rainews.it/articoli/2023/06/molise-vince-il-centrodestra-roberti-presidente-con-il-62-gravina-pd-m5s-si-ferma-al-36-9ad376dc-ef9e-4d6d-b179-2f49261d8298.html
Tutti i risultati in
https://elezioni.interno.gov.it/
27 giugno. Il Molise premia la destra. Non decolla il patto Pd-M5S
Serena Giannico – ilmanifesto.it
Come previsto. Il Molise sceglie la continuità. Sceglie di nuovo il centrodestra. Sceglie, ancora una volta, un candidato di Forza Italia. È Francesco Roberti il nuovo presidente di Regione. Raccoglie il testimone dal collega di partito Donato Toma, con un consiglio regionale che non sarà molto diverso da quello uscente. Una vittoria schiacciante sul centrosinistra e sul candidato progressista Roberto Gravina, ex sindaco di Campobasso. Con gli scrutini ancora in corso, Roberti, ex sindaco di Termoli, porta a casa numeri che raccontano che si è accaparrato circa il 63% delle preferenze. Ha votato il 47,94% degli aventi diritto: nel 2018 si era votato per un solo giorno e il dato era stato del 52,17%.
continua in
https://ilmanifesto.it/il-molise-premia-la-destra-non-decolla-il-patto-pd-m5s
Il Manifesto: la direzione di una storia che continua
Tommaso Di Francesco
IL SALUTO DEL CONDIRETTORE. Il ruolo che “il manifesto” deve svolgere in questa fase politica è quello di essere, come insisteva Pintor, una «forma originale della politica», strumento dei conflitti e dei movimenti
Che succede al manifesto? Si son chiesti tanti nostri lettori e collaboratori che pure ci hanno subito inviato messaggi di ringraziamento e richiesta d’informazione. Allora, è fulmine a ciel sereno? Come Norma Rangeri – che ringraziarla per il suo lavoro e la sua testardaggine non sarà mai abbastanza – ha spiegato, la sua direzione del giornale data da 14 anni, in parte con la vecchia cooperativa e almeno 10 con la nuova, e la mia nella condirezione, voluta da Norma e votata a larga maggioranza dal collettivo redazionale nell’aprile del 2014, dura da nove anni. Una condizione che pone oggettivamente e all’ordine del giorno un cambio di direzione, alla luce di due questioni non da poco.
continua in
https://ilmanifesto.it/la-direzione-di-una-storia-che-continua
27 giugno. La vita straordinaria del jazzista cieco. Raccontata da Evan Hunter, cioè Ed McBain
Valerio Calzolaio – strisciarossa.it
Da Fiormonte a New York, da italiano ad americano. Oltre un secolo fa. Dwight Ike Jameson (New York, 15 ottobre 1926 – Weston, Connecticut, 6 luglio 2005) è stato un grande pianista cieco di jazz, all’apice di popolarità e ricchezza nel decennio 1955-1965. Nemmeno trentenne aveva cambiato nome e cognome di nascita (Ignazio Silvio Iggie Di Palermo), coinvolgendo nella nuova identità la moglie ebrea Rebecca (matrimonio il 17 novembre 1948, assente il riottoso padre di lei) e i loro tre figli Andrew (1949), Michael (1951) e David (1953).
27 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Ticket: nel 2022 cresce la spesa del 4%. Tra farmaci, specialistica ambulatoriale e Pronto soccorso per gli italiani una tassa da 2,5 miliardi
Dopo il calo vertiginoso dei primi due anni di pandemia dove c’è stato un forte rallentamento dell’offerta di prestazioni tornano a crescere i proventi da ticket. Permangono diversità tra le Regioni e salta all’occhio il ticket sul Pronto soccorso che ha un impatto molto limitato praticamente in quasi tutte le Regioni: poco meno del 60 per cento è riconducibile anche nel 2022 a due regioni (Veneto ed Emilia-Romagna), che contano per il 16 per cento della popolazione
continua in
https://www.quotidianosanita.it/
27 giugno. Uber Eats, a casa migliaia di rider
Marco Togna – collettiva.it
Dopo sette anni, Uber Eats chiude. Il 15 giugno la multinazionale del delivery ha annunciato la dismissione dell’attività. Aperta la procedura di licenziamento per i 49 dipendenti diretti, perlopiù concentrati nella sede di Milano, cui si sommano circa 3.800 rider (inquadrati come collaboratori occasioni o autonomi con partita Iva) che improvvisamente hanno perso il loro (pur magro) reddito.
I sindacati stigmatizzano una “decisione presa per meri interessi economici”, chiedendo interventi immediati per tutelare sia i lavoratori dipendenti, mediante cassa integrazione straordinaria (ma la società ha già dichiarato di non voler ricorrere agli ammortizzatori sociali) e adeguati percorsi di ricollocazione, sia le migliaia di rider assoldati con rapporti di lavoro precari, che ora si trovano senza alcuna protezione.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/06/27/news/uber-eats-chiusura-3180891/
26 giugno. Gravissimo attacco alla libertà sindacale: Daspo del questore di Bergamo a un dirigente USB per negargli l’accesso agli stabilimenti Italtrans
Qualche giorno fa la Questura di Bergamo ha notificato al nostro compagno Alaa Nasser il foglio di via obbligatorio con divieto di entrare nel territorio del Comune di Calcio per la durata di un anno. A Calcio hanno sede i magazzini della Italtrans che sono teatro, da diversi mesi, di un conflitto sindacale molto duro per ridurre i ritmi massacranti di lavoro, rispettare le norme sulla sicurezza e la salute e ottenere aumenti salariali.
Nel provvedimento è lo stesso questore a specificare che il giudizio di pericolosità espresso dall’autorità di Pubblica Sicurezza “può prescindere dalla eventuale sussistenza di condanne penali”, che è come dire che il questore decide sulla base di fattori di altro tipo, che non sono le condanne riportate.
Alaa Nasser ha riportato nel corso della sua lunga militanza politica e sociale alcune denunce, per fatti non gravi e sempre e comunque connessi alla sua attività di militante. Per queste denunce o è risultato assolto oppure la vicenda è finita in prescrizione. È una persona riconosciuta da centinaia di cittadini e lavoratori per la sua dedizione disinteressata.
continua in
https://lombardia.usb.it/leggi-notizia/gravissimo-attacco-alla-liberta-sindacale-daspo-del-questore-di-bergamo-a-un-dirigente-usb-per-negargli-laccesso-agli-stabilimenti-italtrans-1626-1-2.html
Caldo estremo, riparte la campagna di USB e Rete Iside a tutela della salute dei lavoratori: ecco la lettera da inviare ad aziende e organi di vigilanza
Le temperature estreme causate dal cambiamento climatico rappresentano, nei posti di lavoro, un grave rischio per salute e sicurezza dei lavoratori. Da alcuni anni Unione Sindacale di Base e Rete Iside, unite da una solida collaborazione formalizzata da un protocollo d’intesa su salute e sicurezza sul lavoro, monitorano con attenzione le problematiche legate al caldo e ai pericoli che ne derivano per i lavoratori. Lavorare con temperature e umidità altissimi in settori come l’agricoltura, l’industria e la logistica è infatti un vero e proprio inferno, con strascichi di infortuni, malattie professionali fino persino alla morte.
27 giugno. Tutela del lavoro per i malati oncologici o di altre patologie invalidanti. Per la Favo è opportuna una legge delega
Lo hanno sostenuto oggi in audizione all’XI Commissione della Camera il presidente e il segretario generale della Federazione che raccoglie diverse associazioni di malati oncologici. La Favo ha proposto anche una serie di ulteriori garanzie da aggiungere al quadro delineato finora dalle diverse proposte di legge in materia già presentate.
continua in
https://www.quotidianosanita.it/
27 giugno. Consumiamo ancora troppo suolo
Patrizia Pallara – collettiva.it
Il 7,13 per cento del suolo italiano è coperto da case, costruzioni, strade. Sembra poco e invece è tantissimo, soprattutto per un territorio fragile come il nostro, soggetto a frane, cedimenti, terremoti, e sempre più a rischio a causa degli eventi meteorologici estremi. Se poi lo confrontiamo con il resto dell’Europa abbiamo la misura del divario: la media nel Vecchio continente è del 4,2 per cento.
Il fenomeno non si arresta, anzi cresce: basti dire che nel 2006 era pari al 6,75 per cento, che nell’ultimo anno ci siamo giocati 63 chilometri quadrati, cioè un territorio grande come Mantova o Pavia, che in quindici anni le aree edificate sono aumentate di 1.153 chilometri quadrati, quanto tutto il comune di Roma.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/27/news/consumo-suolo-ispra-alluvione-eventi-estremi-3171978/
27 giugno. Da corridoio ecologico a polo logistico, i progetti di Akno per il parco sud
Fabio Fimiani – radiopopolare
Da corridoio ecologico a polo logistico. Il minimo comune denominatore per quest’area di Carpiano, alle porte della Città Metropolitana, rimarrebbe il nome parco.
Agricolo sud Milano con la bellezza del suo paesaggio produttivo alimentare plasmato da secoli di lavoro dell’uomo, Business Park, con grandi capannoni prefabbricati e una serie di piazze verdi con serre e zone per grigliare.
Sono 625.000 i metri quadrati che la multinazionale della logistica Akno vorrebbe trasformare da coltivazioni a luogo per lo stoccaggio e la gestione di merci, di cui 208.000 di superficie coperta.
continua in
https://www.radiopopolare.it/l-progetti-di-akno-per-il-parco-sud/
27 giugno. Dal progetto Fuss al gruppo C.I.R.C.E: la sfida del software libero a scuola
Luciana Cimino – ilmanifesto.it
La digitalizzazione nella scuola può anche essere guidata e non imposta. Lo pensano alcuni gruppi di pensatori informatici che hanno avviato incontri in tutto il paese per aiutare i docenti a capire cosa significa, soprattutto nella didattica, lavorare con il modello del software libero e perché scegliere tra grandi gruppi e piattaforme non-profit.
Non è una scelta tecnica ma del tutto politica e riguarda la condivisione del sapere, la libertà di accesso alle informazioni e l’idea di scuola come una comunità in cui tutte le sue componenti partecipano attivamente al processo di costruzione della conoscenza. Il modello esiste e funziona: si tratta del Progetto Fuss avviato fin dal 2005 dalla Provincia Autonoma di Bolzano con lo scopo di portare il software libero nelle scuole del territorio e considerato ancora oggi all’avanguardia.
Finanziato dal Fondo Sociale Europeo, il «Fuss» ha lo scopo di sviluppare e divulgare un modello digitalmente sostenibile di didattica con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) ponendo le basi per il libero accesso al sapere.
Dalla pandemia il progetto si è esteso a macchia di leopardo in diverse zone d’Italia, ma oggi, con la questione del Pnrr e il progetto «Scuola 4.0», è tornato alla ribalta nelle assemblee degli istituti che hanno avviato una riflessione sui fondi in arrivo. E sta stimolando la necessità, da parte dei docenti, di informarsi su modelli alternativi di digitalizzazione.
continua in
https://ilmanifesto.it/dal-progetto-fuss-al-gruppo-c-i-r-c-e-la-sfida-del-software-libero-a-scuola
27 giugno. Renata Puleo (Alas): «Oltre il Pnrr, a scuola con un’idea cooperativa della tecnologia»
Roberto Ciccarelli – ilmanifesto.it
INTERVISTA. Parla Renata Puleo, già dirigente scolastica e oggi socia dell’Associazione lavoratori scuola (Alas) che partecipa alla mobilitazione contro la digitalizzazione imposta dal piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): “Serve una critica all’uso capitalistico delle piattaforme digitali impiegate anche nella didattica in funzione di una loro concezione democratica, solidale e conviviale”
26 giugno. Il “pacchetto Nordio” e la giustizia dopo Berlusconi
LivioPepino – volerelaluna.it
Finito lo spettacolo è iniziata la farsa. Ce n’è per tutti: dalla viabilità (con la proposta di intitolare strade e piazze a Silvio Berlusconi) alla giustizia (con il varo di un progetto di riforma a cui dare, a imperitura memoria, il nome del cavaliere scomparso). Ma tant’è, passiamo oltre e andiamo alla sostanza.
È nato in questo contesto il “pacchetto Nordio” (dal nome del ministro proponente), frutto, secondo le fonti ufficiali, di mesi di studi – a giudicare dal risultato non particolarmente proficui – degli uffici ministeriali. Il “pacchetto”, come era facile prevedere, ha prodotto polemiche e spaccature radicali. Eccessive, quantomeno, ché si tratta, in realtà, di una modesta e minimale accozzaglia di interventi di diverso segno: l’abrogazione del reato di abuso di ufficio, la riscrittura del delitto di traffico di influenze, la drastica limitazione della pubblicabiltà delle intercettazioni (https://volerelaluna.it/rimbalzi/2023/06/23/nordio-ovvero-intercettando-godot/), l’attribuzione delle misure cautelari a un organo collegiale e previo interrogatorio dell’indagato (salvi i casi di pericolo di fuga o di inquinamento delle prove e della necessità di agire “a sorpresa”), un maggior dettaglio dell’informazione di garanzia, la non appellabilità da parte del pubblico ministero delle sentenze di assoluzione nei casi in cui si procede per reati di limitata gravità. Tutto qui.
continua in
https://volerelaluna.it/commenti/2023/06/26/il-pacchetto-nordio-e-la-giustizia-dopo-berlusconi/
26 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 487
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/prigozhin-e-i-suoi-misteri-44-milioni-di-euro-nel-covo-b5ef96c1-25cf-49ee-904e-cd59603a6299.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : l’armée ukrainienne fait de modestes avancées à Bakhmout
Kiev affirme avoir ce week-end gagné un peu de terrain sur les flancs nord et sud de la ville en ruine, mais Moscou n’a « clairement » pas l’intention d’abandonner ses positions, selon un porte-parole des forces ukrainiennes.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/26/guerre-en-ukraine-en-direct-l-armee-ukrainienne-profite-de-la-rebellion-de-wagner-pour-regagner-du-terrain-a-bakhmout_6179222_3210.html
26 giugno. Pregavamo alla marinara: “professionisti del culto” agli ordini della NATO
Ermete Ferraro – pressenza.com
Nel sito del Comando delle Forze Navali degli Stati Uniti in Europa ed Africa ho trovato un articolo che già nel titolo [i] denotava una visione della religione come mero sostegno spirituale ai nuovi e preoccupanti wargames dell’Alleanza Atlantica. Si riferisce infatti d’un incontro interreligioso sull’ammiraglia della 6^ Flotta USA, nel corso della preoccupante mega-manovra della NATO nel Baltico. «Durante l’esercitazione Baltic Operations 2023, le nazioni alleate e partner hanno operato a fianco di forze non solo terrestri, aeree e marittime, ma hanno anche implementato, addestrato e rafforzato il loro corpo spirituale. In preparazione all’esercitazione, 14 cappellani in rappresentanza di otto nazioni si sono riuniti…per la Conferenza dei Cappellani…incentrata su concetti di interoperabilità, eventi di esercizio, coordinamento logistico e condivisione di competenze e protocolli» [ii].
continua in
https://www.pressenza.com/it/2023/06/pregavamo-alla-marinara-professionisti-del-culto-agli-ordini-della-nato/
26 giugno. Cospito evita l’ergastolo ma dovrà scontare 23 anni [VIDEO]
AGI – Una pena più severa, ma non l’ergastolo che avrebbe voluto la procura generale di Torino. Alfredo Cospito è stato infatti condannato a 23 anni di reclusione, secondo quanto ha deciso la Corte d’assise d’appello di Torino.
L’anarchico, protagonista di un lungo sciopero della fame per ottenere la cancellazione del 41 bis, era stato già condannato a 20 anni di reclusione per l’attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano del 2006.
continua in
https://www.agi.it/cronaca/news/2023-06-26/cospito-condannato-per-attentato-scuola-carabinieri-22001888/
26 giugno. Il reato di tortura non si tocca
Simona Ciaramitaro – collettiva.it
“Ddl 661 (Modifiche al codice penale in materia di tortura)”. È uno dei punti all’ordine del giorno per la seduta del 27 giugno 2023 della commissione Giustizia del Senato, il giorno dopo la Giornata internazionale per le vittime di tortura e nonostante le immagini scioccanti delle violenze nella questura di Verona da parte delle forze dell’ordine nei confronti di persone arrestate.
Il reato di tortura è stato introdotto nel codice penale solamente nel 2017 e, come afferma la presidente di Amnesty international Alba Bonetti, “riaprire adesso la discussione è un segnale pessimo, un messaggio in favore dell’impunità”. In Parlamento sono state presentate alcune proposte di modifica alla legge, “in alcuni casi migliorative e in altri peggiorative, se non semplicemente abrogative, la cui approvazione potrebbe fermare i processi e le indagini in corso”. Motivo per il quale Amnesty Italia dice “chiaro e tondo al parlamento e al governo: il reato di tortura non si tocca!”.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/06/26/news/reato-di-tortura-non-si-tocca-3184113/
26 giugno. Com’è profondo il mare
Nicholas Boni – jacobinitalia.it
La tragedia del Titan ci ricorda che per quanto uno possa essere ricco, non può possedere gli oceani e sfidare le regole minime di sicurezza
Parlami, o Musa, dell’uomo che si tuffò nelle profondità del mare, ascoltando il richiamo della sirena del denaro. La morte di Stockton Rush, il milionario fondatore e Ceo di OceanGate, Inc. e pilota del Titan che brandisce il controller Xbox, è stata confermata giovedì scorso, dopo che il suo sommergibile personalizzato e fuori categoria è prevedibilmente imploso sotto la pressione di milioni di tonnellate d’acqua, uccidendo all’istante lui e i suoi quattro passeggeri. Accanto a lui è morto Hamish Harding, un miliardario britannico; Shahzada Dawood, milionario pakistano, e suo figlio Suleman; e il miliardario francese Paul-Henri Nargeolet, direttore della ricerca subacquea presso Rms Titanic, Inc., la società che sostiene di essere proprietaria del relitto del Titanic, e che ha dovuto saldare i propri debiti mettendo all’asta le reliquie del sito, una pratica comunemente nota come «scavafosse».
continua in
https://jacobinitalia.it/come-profondo-il-mare/
26 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Calabria: in soli quattro giorni sono morti quattro agricoltori schiacciati dal loro trattore
Una quadrupla tragedia, dalle dinamiche molto simili, avvenuta nel giro di soli quattro giorni. In Calabria sono morti quattro agricoltori schiacciati dal loro trattore. Una circostanza piuttosto ricorrente in quella che purtroppo continua a essere la strage quotidiana degli incidenti sul lavoro
Per ricostruire i tragici quattro giorni degli incidenti sul lavoro avvenuti in Calabria e che hanno riguardato agricoltori morti schiacciati dal loro trattore dobbiamo tornare allo scorso mercoledì, 21 giugno 2023.
continua in
https://newsprima.it/cronaca/in-soli-quattro-giorni-sono-morti-quattro-agricoltori-schiacciati-dal-loro-trattore/
La strage di lavoro e lavoratrici in itinere
Tutte le televisioni parlano dei due camerieri morti in Calabria mentre tornavano alle 3 di notte dal lavoro. Ma è solo una goccia nell’oceano. Il 40% di tutti i morti sul lavoro sono sulle strade ma nessuno ne parla. Tutti quelli che lavorano sono a rischio in itinere, le donne quasi quanto gli uomini, sono state complessivamente 137, 124 sono morte in itinere, già diverse donne anche quest’anno, praticamente dai due ai tre lavoratori e lavoratrici muoiono ogni giorno sulle strade, noi dell’osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro (OMIL) li teniamo separati. I Sindacati nei loro prossimi contratti dovrebbero chiedere al eno la flessibilità in entrata e in uscita e anche un calo delle ore complessive per chi ha un carico famigliare se si vuole che l’Italia non diventi una nazione senza più italiani di vecchie generazioni
https://cadutisullavoro.blogspot.com/
26 giugno. Pensioni, riparte il confronto governo parti sociali. Inps conferma: a luglio l’aumento delle minime
Aluglio arriveranno gli aumenti previsti dalla legge di Bilancio per le pensioni minime. Lo conferma l’Inps con una nota sottolineando che si tratta dell’incremento che la legge riconosce ai titolari di pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, per “contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche registrate e attese per gli anni 2022 e 2023”.
L’incremento è pari a 1,5 punti percentuali per l’anno 2023, elevato al 6,4% per i pensionati di età superiore a 75 anni, e di 2,7 punti percentuali per il 2024 senza distinzione di età, con riferimento all’importo mensile lordo dei trattamenti pensionistici complessivamente spettanti al beneficiario, che deve risultare pari o inferiore all’importo del trattamento minimo Inps vigente (563,74 euro).
Con il pagamento di luglio saranno corrisposti anche gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2023 o dalla decorrenza della pensione, se successiva, e l’importo sarà evidenziato sul cedolino di dettaglio del pagamento con un’apposita voce.
continua in
https://www.rainews.it/articoli/2023/06/linps-conferma-a-luglio-laumento-delle-pensioni-minime-ff595586-53ef-4d9a-a31d-36a01315b710.html
Pensioni, quale confronto?
Cosa chiede il sindacato
Torna oggi (26 giugno) il tavolo sulla previdenza. Torna dopo quasi quattro mesi di silenzio – l’ultimo incontro c’era stato il 13 febbraio – e dopo un Def nel quale sulle pensioni non c’è nulla: anche una misura molto parziale come quota 103 non è stata rifinanziata, mentre la legge di Bilancio aveva limitato ulteriormente una misura altrettanto parziale come Opzione donna.
“Ci auguriamo possa essere un momento di confronto vero, anche se le scelte effettuate in questi mesi dall’esecutivo non lasciano affatto ben sperare”. Così commenta Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil con delega alla previdenza, la convocazione della ministra Calderone. La sindacalista ricorda come, “contrariamente agli impegni assunti dal governo prima, durante e dopo la campagna elettorale con le organizzazioni sindacali di riformare il sistema pensionistico si è riusciti addirittura a fare peggio rispetto alle misure già esistenti, facendo cassa sulla previdenza, a partire dal taglio sulla perequazione”.
Il tavolo era stato inaugurato con grande enfasi a gennaio. “Al primo incontro – ricorda Ezio Cigna responsabile delle politiche previdenziali della Cgil nazionale – il Governo si era impegnato assicurando un intervento immediato su Opzione donna, che era stata di fatto cancellata con la legge di Bilancio”. Nulla di tutto questo è accaduto, solo silenzio. E così, prosegue Cigna, “20 mila donne chiedono di poter accedere al pensionamento anticipato ma all’esecutivo evidentemente non interessa”.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/welfare/2023/06/26/news/pensoni-confronto-governo-riforma-3182316/
26 giugno – Pensioni, «incontro inutile»
Un incontro neanche interlocutorio. Un incontro “inutile”. Non ricorre a giri di parole il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel raccontare ai cronisti il risultato del tavolo sulla previdenza con i sindacati convocato dalla ministra Calderone, il primo dopo 4 mesi di silenzio. “La verità – ha rincarato la dose il sindacalista – è che il governo non ha nessuna volontà di aprire una trattativa sulla riforma delle pensioni e il ministro non aveva alcun mandato da parte del governo, perché non ha risposto nulla su quante risorse sono disponibili e sulle cose concrete da fare”.
Entro sera arriverà ai sindacati una proposta di altri incontri su singoli temi. “Noi naturalmente parteciperemo a tutti gli incontri – ha detto Landini –, ma deve essere molto chiaro che se l’esito di questo confronto per il governo è qualche modifica all’Ape sociale o qualche allargamento dei contratti di espansione, non è quello che serve oggi alle persone”.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/welfare/2023/06/26/news/pensioni-landini-fornero-3184505/
26 giugno. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze e lavoratori Mondoconvenienza
Ora, assemblea. Stare appiccicate e appiccicati. Attorno a Mondoconvenienza. Un’unica famiglia allargata che insorge e crea convergenza. Mettiamoci a disposizione. #insorgiamo
26 giugno.Bergamo. Scame Mastaf, via un terzo dell’organico
In esubero un terzo dell’organico: 50 dipendenti su 161. Questo l’annuncio della Scame Mastaf di Suisio (Bergamo), azienda specializzata nello stampaggio di materie plastiche, che martedì 20 giugno ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per gli addetti sia dell’area industriale sia di quella promozionale.
Una decisione subito avversata dai sindacati, che hanno indetto per mercoledì 5 luglio uno sciopero di due ore (dalle ore 14 alle 16), con presidio all’ingresso della sede (in via Einstein 7). Decisione presa da lavoratori e Rsu nell’assemblea del 21 giugno.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/06/26/news/scame-mastaf-esuberi-3182979/
26 giugno. La scomparsa di Elio Giovannini
Ilaria Romeo – collettiva.it
Elio Giovannini, una storia che si fonde con la Cgil
Alle 12 e 45 [di ieri], 26 giugno, è venuto a mancare Elio Giovannini, già segretario confederale della Cgil e segretario nazionale Fiom, presidente dell’Ires, deputato al Parlamento. Lascia la moglie Silvana e tre figli Roberto (già giornalista de la Stampa), Fabio (insegnante) e Bianca (cantante e cantautrice). Nato a Roma il 20 dicembre 1929, Elio comincia l’attività politica aderendo al Psi e divenendone funzionario.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/culture/2023/06/27/news/elio-giovannini-cgil-scomparsa-3187834/
Il ricordo di Edmondo Montali
[Nella giornata di ieri] E’ venuto a mancare Elio Giovannini, a lungo sindacalista di primo piano della Cgil e parlamentare italiano. Nato a Roma il 20 dicembre 1929, aderisce giovanissimo al Psi, schierandosi con la corrente che fa capo a Lelio Basso. Del Psi diviene, negli anni Cinquanta, funzionario, ricoprendo incarichi territoriali nelle federazioni di Como e Varese.
Membro della sinistra socialista dubbiosa e ostile a un’ipotesi di centro-sinistra che lasci fuori il Pci dividendo il movimento operaio, stringe un rapporto (umano e politico) fortissimo con Vittorio Foa, suo punto di riferimento politico e sindacale. Ed è infatti insieme a quest’ultimo che fu tra i protagonisti della scissione del Psi che portò, nel 1964, alla nascita del Psiup (Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria).
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/culture/2023/06/27/news/elio-giovannini-cgil-fondazione-di-vittorio-3187839/
25 giugno. Camerieri morti per l’incidente della notte, Filcams Cgil shock: “in Calabria ai matrimoni servi pagati in nero sfruttati dalle aziende”
Peppe Caridi – strettoweb.com
“Si può morire anche così di lavoro in Calabria, in una notte di sabato, su una strada ostile dopo un turno a nero di chissà quante ore passato a servire tra l’allegria di chi festeggia il suo evento. Ci sono tante “squadre” organizzate di “servitori” pronti a sacrificarsi per rendere il vostro momento indimenticabile e per permettere alle aziende turistiche di non badare troppo alle regole; d’altronde chi è così cinico e baro da venirti a controllare durante una festa? A meno che non si tratti del Matrimonio della figlia di Don Vito Corleone dovresti stare abbastanza tranquillo”.
Due casi emblematici, tentano di occultare i morti e i gravemente feriti in nero
Un povero giovane straniero di soli 19 anni si è presentato, non all’ospedale, ma nell’Assistenza Pubblica di Traversetelo di Parma per chiedere aiuto: ha dichiarato che stava lavorando in una fabbrica artigianale di sabbiatura dove è rimasto gravemente ustionato, è stato trasportato con urgenza all’Ospedale di Parma dove c’è un centro specializzato per gli ustionati, non l’hanno neppure accompagnato, ovviamente lavorava in nero. Della vicenda si stanno occupando i carabinieri e la medicina del Lavoro.
L’altro caso nel mantovano dove un nigeriano, anche lui 20enne era rimasto incastrato in un macchinario, i titolari, stranieri pure loro, l’hanno portato all’ospedale: era il 27 febbraio, dopo tutti questi mesi di ricovero li ha denunciati: ovviamente gli avevano chiesto di non dire che stava lavorando in nero.
Di altri si perdono le tracce, o li trovano morti dopo mesi o anni, o fatti sparire dalle mafie perchè osavano alzare la testa per denunciare le loro condizioni
https://cadutisullavoro.blogspot.com/2023/06/italia-2023-due-casi-emblematici.html
25 giugno. Si dimettono i tecnici, caos all’Agenzia del farmaco
Andrea Capocci – ilmanifesto.it
È caos all’Agenzia Italiana del Farmaco. L’epidemiologo Antonio Addis, uno dei membri della Commissione Tecnico Scientifica dell’Agenzia, ha rassegnato le dimissioni dall’Agenzia senza rendere note le ragioni della decisione. Sarebbe vicina all’addio anche Anna Maria Marata, altra componente della Commissione e già coordinatrice della Commissione regionale del farmaco dell’Emilia-Romagna. Erano già state ufficializzate giovedì le dimissioni in blocco degli oncologi nominati nel gruppo di lavoro sulle terapie anti-cancro. In questo caso le ragioni sono state comunicate dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom).
continua in
https://ilmanifesto.it/si-dimettono-i-tecnici-caos-allagenzia-del-farmaco
Flavia Franzoni fino alla fine per l’uguaglianza
Marco Marozzi – avvenire.it
«Casi di persone come noi per indicare strade di servizio, welfare concreto, accanto a noi, per strada».
Flavia Franzoni ha dedicato la sua ultima lezione di vita a un enorme appello alla speranza e all’impegno. Andando con allegria oltre la concezione di Romain Rolland e Antonio Gramsci: esaltando con allegria l’ottimismo della volontà e insieme della ragione. Per affrontare sul serio, quotidianamente, politicamente, socialmente, individualmente ogni tipo di diseguaglianza.
Insieme alle sociologhe Graziella Giovannini e Bruna Zani, ha lasciato uno studio sul welfare in Emilia-Romagna, di quando fu modello in Italia. Le studiose trasformano «Memorie sociali» in «Memorie vive». Storie «nobili» per «far saltar fuori le cose nuove che ci sono adesso». E’ un racconto tutto al futuro di una «custode della vita non genuflessa», come fu la teologa Adriana Zarri. Seguendo l’eterna ribellione cristiana che predicava il cardinal Carlo Maria Martini: «Io chiedevo non se siete credenti o non credenti, ma se siete pensanti o non pensanti. L’importante è che impariate a inquietarvi. Se credenti, a inquietarvi della vostra fede. Se non credenti, a inquietarvi della vostra non credenza. Solo allora saranno veramente fondate».
Una visione laica che trova la sua forza da cristiana adulta in tre esempi. Don Giulio Salmi, che dal 1943 fu il «cappellano dei rastrellati», riuscì a mettere in piedi una catena per sottrarre persone ai lager: riconosciuto partigiano, decorato, usò poi la sua esperienza per creare Case per ferie e strutture di accoglienza per lavoratori. Don Saverio Aquilano: pietra su pietra, aula su aula, è il padre dei Centri di formazione professionale per il mondo immenso di chi ha problemi fisici e mentali. «Il lavoro nobilita e mobilita». Aldina Balboni: nel 1959 cominciò raccogliendo attorno a se tre giovani lavoratrici senza famiglia. Nacquero i Gruppi Famiglia.Bologna diventa, da queste figure, dal volontariato e da quel che le istituzioni fecero oltre mezzo «Bisogna cambiare atteggiamento, dopo la sbornia liberista reaganiana che ha cambiato la mentalità delle persone e non solo la politica. Io sono vecchietta, vorrei vedere i giovani». «C’è bisogno di una riflessione sul sistema economico, sui punti su cui incidere. – ha insistito – Quarant’anni fa la diseguaglianza era uno a venti, ora uno a 400, e nessuno dice più niente. Eppure è possibile cambiare». Si è rivolta ai giovani: «Ne sapete più voi di me. La diseguaglianza è riconosciuta da tutti, ma nessuno dice come trovare risorse per affrontarla. Un po’ più di formazione su questo può aiutare. Si fatica a ragionare su tutti gli aspetti».
«Invito alla lettura per i giovani» ha titolato Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 ore, il suo articoletto con cui presentava il discorso di Romano Prodi al funerale della moglie. «Sono parole – ha scritto il direttore del quotidiano – in cui vengono testimoniati valori importanti, direi fondamentali: l’impegno sociale, la necessità “che per ogni lacerazione sia necessario fare un rammendo”, dolcezza e severità, il divertirsi “con tutta la tribù” perché vivere è anche divertirsi». E’ l’amore di una donna e di un uomo «fra cielo e terra» che diviene anche impegno comune per cambiare il mondo.
25 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 486
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-486-9fdfbf14-877e-4f09-a613-061882ab66bf.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine : le point sur la situation, au lendemain de la rébellion menée par le groupe paramilitaire Wagner en Russie
Les troupes d’Evgueni Prigojine ont fait demi-tour alors qu’elles s’approchaient de Moscou, après une journée sous haute tension.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/25/guerre-en-ukraine-en-direct-le-kremlin-fait-desormais-face-a-un-equilibre-profondement-instable-estime-l-institut-pour-l-etude-de-la-guerre-isw_6179122_3210.html
L’appello di Putin ad evitare un altro 1917 in Russia. Cosa accadde allora?
Giovanni Punzo – remocontro.it
Putin alla nazione: «Pugnalati alle spalle, come nel 1917 che ha consegnato la vittoria al nemico comune nella Prima Guerra Mondiale». Un altro 1917? Cosa accadde allora? L’anno della crisi generale dappertutto (ovvero lo stallo della Prima Guerra mondiale e l’inutilità della guerra)
25 giugno. La Russia in Caoslandia? – L’approfondimento di Lucio Caracciolo
25 giugno. Intelligenza artificiale, l’esercito dei precari
ilmanifesto.it
Il testo del sociologo Antonio Casilli che interverrà oggi alla giornata di dibattito presso il Monk di Roma dal titolo «C’è vita oltre il lavoro», organizzata da Tlon
Angelica, giovane donna di 27 anni, vive a Tambaú, a nord della megalopoli di San Paolo. Il suo lavoro: «addestrare» robot aspirapolvere, piccoli elettrodomestici dotati di telecamere intelligenti che riconoscono e evitano ostacoli. Anche i più inattesi, come gli escrementi degli animali domestici. Angelica è retribuita per scattare foto delle deiezioni del suo cane. Le sue immagini, etichettate e catalogate, vengono pagate solo pochi reais su una delle cinquantaquattro piattaforme di micro-lavoro attive in Brasile.
L’esempio di Angelica è tratto dal rapporto Micro-lavoro in Brasile. I lavoratori dietro l’IA? pubblicato il 19 giugno dal centro Latraps (Brasile), in collaborazione con il mio gruppo di ricerca DiPLab (Francia). Per anni, con i miei colleghi e studenti ho condotto inchieste come questa in diciannove paesi in Europa, Africa e America Latina. Alla domanda: «Dove viene prodotta l’intelligenza artificiale?», oggi noi diamo una risposta originale: non nella Silicon Valley o in grandi centri tecnologici dei paesi del Nord. I dati, ingredienti fondamentali dell’IA, vengono prodotti nei paesi emergenti e in via di sviluppo.
continua in
https://ilmanifesto.it/intelligenza-artificiale-lesercito-dei-precari
25 giugno. Piattaforme digitali, nuove configurazioni del potere
Greta Rossi – ilmanifesto.it
«Più l’orchestra logistica accelera i suoi flussi di merci, più aumenta il potere di interruzione degli stessi»: questo il fulcro dell’ultimo libro del progetto di ricerca collettivo Into the Black Box, Le frontiere del capitale. Come la nuova organizzazione logistica e il potere degli algoritmi hanno cambiato il mondo (Red Star Press, pp. 258, euro 22).
continua in
https://ilmanifesto.it/piattaforme-digitali-nuove-configurazioni-del-potere
25 giugno. L’orgoglio di guidare il manifesto
Il saluto di Norma Rangeri che lascia, dopo 14 anni, la direzione de Il Manifesto
Ogni cosa nella vita ha il suo tempo e, dopo quasi 14 anni, il mio ruolo di direttrice de il manifesto è concluso. E riconosco a cuor leggero che guidare un quotidiano richiede energie più fresche. Per questo nei mesi scorsi avevo annunciato alla redazione la volontà di lasciare ad altri la responsabilità primaria del giornale.
La vittoria del centrodestra alle elezioni del 25 settembre scorso ha avuto pesanti conseguenze nell’area democratica. E una sconfitta come quella subita ci riguarda da vicino. Non perché la peggiore destra di sempre è ora al governo, quanto per non aver costruito una alternativa concreta e duratura, in grado di competere.
Le forze democratiche e di sinistra non godono di buona salute – come abbiamo visto anche alle ultime votazioni locali – e noi del manifesto, che di questa sinistra siamo parte, soffriamo l’inadeguatezza del nostro campo.
continua in
https://ilmanifesto.it/lorgoglio-di-guidare-il-manifesto
25 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Diritti umani e lavoro, le aziende facciano di più
Simona Ciaramitaro – collettiva.it
Quasi un terzo delle aziende in Italia non presta sufficiente attenzione al rischio di violazioni dei diritti umani legate alla propria attività. Ad affermarlo è un’indagine condotta da Oxfam con Collectibus su 77 imprese italiane e che rivela che il 70% di esse è sensibile alla tutela dei diritti umani, ma poche imprese lavorano per prevenire i rischi lungo le filiere di produzione. Come ci spiega Marta Pieri, head of Private sector partnership di Oxfam Italia, non si parla solamente dell’impatto delle aziende sul diritto del lavoro, ma su “tutti i diritti umani, come parità, inclusione, privacy, libertà di espressione e di iscriversi a un sindacato, accesso alle risorse naturali come acqua e terra, promozione della cura familiare, parità interna alla famiglia, salari che possano permettere accesso alle cure”.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/06/25/news/oxfam-diritti-umani-lavoro-3180210/
L’indagine di Oxfam in
https://www.oxfamitalia.org/un-terzo-delle-aziende-impreparate-sulla-tutela-dei-diritti-umani/
25 giugno. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze e lavoratori Mondoconvenienza
Mentre lo sciopero di Mondo Convenienza si allarga e i picchetti davanti ai magazzini si moltiplicano, da Campi Bisenzio, a Bologna, a Roma, i lavoratori ottengono il primo incontro istituzionale dopo quasi un mese di sciopero ad oltranza.
L’incontro con l’azienda si terrà martedì in Regione, ma bisogna arrivarci con un messaggio chiaro: se l’azienda non tratta, la lotta va avanti!
Continuiamo a stringerci attorno alla nostra famiglia allargata, perché fuori dalla lotta non c’è salvezza.
Partecipiamo domani, lunedì 26 giugno, all’assemblea pubblica sullo sciopero di Mondo Convenienza, alle 19 in via Gattinella a Campi Bisenzio!
Noi lo sappiamo da che parte schierarci: contro il caporalato, per il diritto di sciopero, contro lo sfruttamento di lavoratori costretti a lavorare 14 ore al giorno, praticamente a cottimo – “rientrate solo quando avete svuotato il camion” – per uno stipendio da fame, portando mobili a spalla su per le scale, pagando di tasca propria multe e incidenti.
#insorgiamo con @sicobas.prato_firenze SI Cobas Prato e Firenze
24 giugno. «Insieme per la Costituzione»: tutti in piazza a Roma
Cgil in piazza a Roma – insieme a un’ampia rete di associazioni, riunite nell’Assemblea “Insieme per la Costituzione” – per una grande manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute, per il rilancio del Servizio sanitario nazionale, pubblico e universale, e per garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’appuntamento è per le ore 10 in piazza della Repubblica. Il corteo parte alle ore 10.30 e percorre via Vittorio Emanuele, largo di S. Susanna, via Barberini, piazza Barberini, via Sistina, piazza Trinità dei Monti, viale Trinità dei Monti e viale G. D’Annunzio, per poi raggiungere piazza del Popolo, dove è stato allestito il palco.
Dopo una serie di interventi, quello conclusivo è affidato al segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Il termine della manifestazione è previsto intorno alle 13.30.
La diretta
24 giugno. Sempre meno medici, infermieri e studenti di medicina
Davide Colella – collettiva.it
Decenni di politiche restrittive sulla sanità hanno portato il servizio nazionale al collasso con tagli alle risorse e blocco del turn-over. Il numero chiuso nelle università per le professioni sanitarie impedisce a molti studenti di accedere a professioni che rischiano di divenire sempre meno appetibili. Gli effetti sul personale sono devastanti. Su loro viene scaricato un peso insostenibile.
Secondo uno studio della Funzione Pubblica Cgil, in Italia mancano all’appello oltre 34 mila medici e 300 mila infermieri. Entro i prossimi 7 anni cesseranno l’attività 13 mila medici di emergenza-urgenza, 18 mila di medicina generale e quasi 70 mila infermieri. I salari sono nettamente più bassi rispetto alla media dei paesi dell’Ocse tanto da determinare un fenomeno di emigrazione verso gli ospedali di Francia, Germania e Svizzera.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/speciali/insieme-per-la-costituzione/2023/06/24/video/medici-infermieri-medicina-3172090/
«La sanità sia pubblica»: Cgil e associazioni riempiono la piazza
Massimo Franchi – ilmanifesto.it
Riempire piazza del Popolo a difesa della sanità pubblica non era un obiettivo semplice. Specie in un sabato mattina di solleone romano. Il centinaio di associazioni e reti territoriali che hanno aderito a «Insieme per la Costituzione», guidato dalla Cgil, ci sono riusciti dimostrando la centralità del tema, percepito in maniera trasversale sia dai lavoratori del settore che dai cittadini utenti.
Il lungo serpentone che scende da piazza della Repubblica è in gran parte rosso. Non mancano però spezzoni di altri colori a testimonianza di presenze importanti come Emergency, Arci, il viola dei giovani dell’Udu e della Rete degli studenti medi, il Gimbe e Medicina democratica. Con una comparsata anche di Giuseppe Conte e di Elly Schlein.
DENTRO IL CORTEO IL SARCASMO – molti i cartelli con epitaffi e scheletri con la scritta “Ero in lista d’attesa” – andava di pari passo con la denuncia dei vergognosi numeri della sanità italiana – 4 milioni di persone che ha rinunciato alle cure – e dei profitti di quella privata.
Sul palco che recava enorme l’articolo 32 della Costituzione si sono succedute le testimonianze di tante lavoratrici del settore con turni massacranti per la carenza di personale e salari da fame, passata la retorica degli «eroi nella pandemia».
continua in
https://ilmanifesto.it/la-sanita-sia-pubblica-cgil-e-associazioni-riempiono-la-piazza
24 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 485
Il Fattoquotidiano Live
Russia, la diretta – L’annuncio del presidente bielorusso Lukashenko: “Prigozhin ha accettato la proposta di fermare l’avanzata di Wagner”. C’è la conferma: “Torniamo indietro”
L’ultima giornata di accuse tra il capo dei mercenari Wagner e il Cremlino è sfociato in quello che uno dei massimi vertici dei servizi segreti di Mosca ha definito un tentativo di golpe. Che arriva dopo 24 ore di scambi di accuse velenosissimi. Una guerra, secondo Prigozhin, che non è stata soltanto verbale (leggi). A Mosca e Rostov blindati in strada e posti di blocco: i militari hanno licenza di aprire il fuoco.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/06/24/russia-la-diretta-lannuncio-del-presidente-bielorusso-lukashenko-prigozhin-ha-accettato-la-proposta-di-fermare-lavanzata-di-wagner-in-russia/7206300/
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-485-21339800-25d4-465c-81e0-c8a6af670f13.html
LeMonde LIVE
Rebellion en Russie : les troupes de Wagner quittent Rostov, Evgueni Prigojine va partir en Biélorussie selon le Kremlin
Le chef du groupe paramilitaire a appelé samedi soir ses troupes à stopper leur marche vers Moscou, dans une volte-face spectaculaire après avoir défié l’autorité de Moscou pendant vingt-quatre heures. Le président biélorusse, Alexandre Loukachenko, a joué le rôle de médiateur.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/24/guerre-en-ukraine-en-direct-vladimir-poutine-denonce-un-coup-contre-la-russie-et-une-trahison-apres-l-entree-en-rebellion-du-groupe-wagner_6179023_3210.html
24 giugno. Alleati contro Santanchè: deve chiarire
Domenico Cirillo – ilmanifesto.it
Saltano sul caso Santanchè. Non mollano, dopo che l’inchiesta televisiva di Report ha denunciato la mala gestione delle aziende controllate dalla senatrice di Fratelli d’Italia, ministra del turismo. La chiamano a spiegare in aula, in parlamento, a rispondere pubblicamente alle denunce giornalistiche. Se ha argomenti. Non intendono lasciar correre. Ma non sono le opposizioni. Sono i due partiti alleati al governo con Fratelli d’Italia. Innanzitutto la Lega. Poi si aggiunge anche Forza Italia, almeno la corrente «indipendentista» dei ronzulliani, quella più orgogliosamente distinta dai sovranisti in verde e in nero. Il caso Santanchè è un’altra dimostrazione di quanto forti siano le tensioni nella destra. Di come la morte di Berlusconi e la caccia aperta alla sua eredità politica abbia scatenato Meloni e Salvini, con Tajani a sgomitare anche lui. La presidente del Consiglio proprio per questo resiste. Sacrificare la ministra, che ha la protezione politica di La Russa (coinvolto anche lui nell’inchiesta di Report in quanto avvocato per le aziende di Santanchè) rischia di essere una vittoria troppo sonante per Lega e Forza Italia ai danni di Fratelli d’Italia. Eppure potrebbe diventare inevitabile.
continua in
https://ilmanifesto.it/alleati-contro-santanche-deve-chiarire
24 giugno. Mediterraneo. Migranti dispersi: ricerche senza esito per 50 persone
Andrea Ceredani – avvenire.it
In quattordici, per oltre tre giorni, sono rimasti alla deriva in mezzo al Mediterraneo. Tra loro, anche due donne e altrettanti minori non accompagnati. A salvarli stamani – tutti tranne uno, ancora disperso – la nave Geo Barents di Medici senza frontiere, che ha risposto agli allarmi lanciati già due giorni fa dalla Ong Alarm Phone: «Il gommone potrebbe affondare da un momento all’altro», sostenevano i volontari. Meno fortunati i 40 dispersi, ancora da trovare, del naufragio di martedì sera dal quale sono stati salvati solo 4 uomini giunti ieri pomeriggio a Lampedusa. Alla Geo Barents è stato ora assegnato il porto italiano di La Spezia. Non senza le proteste della Ong, che invita il governo italiano all’adozione di politiche più rapide ed efficaci sulla selezione del porto sicuro. «Ancora una volta le autorità italiane ci hanno assegnato La Spezia come porto sicuro – rimprovera Medici senza frontiere in una nota – a più di 632 miglia nautiche, a tre giorni e mezzo di navigazione dalla nostra attuale posizione. Saremo fuori dalla zona di ricerca e soccorso per sette giorni… Sono queste le misure mirate?».
Migranti, Geo Barents soccorre 13 persone tra cui due minori
LaPresse – Sabato mattina il team di Medici Senza Frontiere (MSF) a bordo della Geo Barents ha salvato 13 persone, tra cui due donne e due minori non accompagnati, che viaggiavano da tre giorni a bordo di un gommone instabile. Il salvataggio dei migranti è avvenuto in acque internazionali. Il primo allarme su questa imbarcazione era scattato due giorni fa via Alarm Phone. Lo rende noto la stessa organizzazione umanitaria.
Secondo quanto rivelato dai superstiti ai membri della ong, una persona sarebbe caduta in acqua senza poter essere recuperata. Alla nave, che ha soccorso tra gli altri anche due donne e due minori non accompagnati, è stato assegnato il porto di La Spezia per lo sbarco.
Il video in https://www.lapresse.it/cronaca/2023/06/24/migranti-geo-barents-soccorre-13-persone-tra-cui-due-minori/
24 giugno. Milano pride: Siamo l’arcobaleno che attraversa Milano
Milano Pride, in migliaia per “RiconosciMi! Parità e diritti”
AGI – Un lungo serpentone arcobaleno per le vie di Milano fino all’arco della pace, partito da Piazza della Repubblica, tra gli applausi e i cori “libertà, libertà”: sono migliaia e migliaia le persone arrivate per partecipare al Pride di Milano. In testa al corteo alcuni sindaci e consiglieri comunali della città metropolitana di Milano. Indossano la loro fascia tricolore e marciano dietro uno striscione con la scritta “RiconosciMi ! Parità e diritti”.
Anche la segretaria del Pd Elly Schlein arriva al Milano Pride, una battuta coi giornalisti e poi, tra applausi e cori – “Elly, Elly” – la segretaria del Pd sale sul carro del partito a cantare Bella Ciao. Tra le mani, il cartello “Orgoglios e incazzat”, scritto con il segno ‘schwa’.
Tra i temi del Pride anche la decisione del tribunale di Milano che ha annullato la trascrizione dell’atto di nascita di un figlio di due padri nato all’estero da maternità surrogata. “Quando ho letto la notizia pensavo di non aver capito bene. Non potevo crederci. Sono molto deluso da questo paese. E se fossi più giovane andrei via dall’Italia. Invece resterò qui a combattere per i diritti di tutti noi” racconta all’Agi, Roberto, un esponente della comunità lgbt. Il suo fidanzato Giulio invece, che a Milano è arrivato per studiare, si aspettava di più da questa città, “che fosse più inclusiva per chi ha orientamenti sessuali diversi. Invece comunque siamo emarginati”.
https://www.agi.it/cronaca/foto/2023-06-24/milano-pride-migliaia-corteo-diritti-lgbtq-21977392/
24 giugno. Il corpo illusorio della decadenza
Silvio Berlusconi, in vita, è stato molte cose. Soprattutto, colui che ci ha detto che le nostre speranze non avranno seguito. Posto che il suo funerale sia stato un evento mediatico degno di un egolatra, rimane ancora tutta da scrivere la sua biografia. Malgrado i molti tentativi, già realizzati, negli ultimi trent’anni. Altri se ne aggiungeranno, potendo celebrarlo come colui che ha dato corpo e sostanza ad una nuova destra, caratterizzata da un profondo spirito anti-costituzionale. Nonché intrinsecamente anti-antifascista. Non per questo, tuttavia, assimilabile al fascismo storico. Posto che certe facili equazioni, in politica, così come nei fatti, non reggono.
TRA LE MOLTE COSE SCRITTE, un testo è più che mai attuale, ossia quello di Ida Dominijanni, Il trucco. Sessualità e biopolitica nella fine di Berlusconi (Ediesse, 2014, pp. 251, euro 16). Il corpo mummificato, soprattutto se ancora vivente, del leader ha rappresentato il precipitato di una serie di questioni a tutt’oggi più che mai aperte: il legame tra sfera pubblica e dimensione privata nell’età neoliberale; le concezioni, al pari delle materiali declinazioni, della «libertà» nell’epoca della decadenza dei regimi a democrazia sociale e costituzionale; il rapporto tra mediatizzazione dell’agire di consumo e contrazione dello spazio pubblico; il corpo individuale come soggetto del godimento illimitato, basato tuttavia su meri rapporti di prevaricazione, potere e di proprietà; la dissoluzione della linea di divisione tra realtà e finzione, quindi tra vero e falso, tra autentico e illusorio. Laddove le prime cose non sono alternative alle seconde ma si ibridano in esse.
continua in
https://ilmanifesto.it/il-corpo-illusorio-della-decadenza
24 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
24 giugno. Usb: diecimila in piazza a Roma per la prima manifestazione nazionale contro Giorgia Meloni e il suo governo guerrafondaio
In diecimila, provenienti da tutta Italia, sono scesi in piazza oggi a Roma per la prima manifestazione nazionale contro il governo Meloni. Con i militanti dell’Unione Sindacale di Base, gli esponenti di oltre cento tra comitati, associazioni e organizzazioni hanno sfilato da piazza della Repubblica a San Giovanni, dove si sono tenuti i comizi finali.
Lo striscione unitario “Il governo Meloni ci ruba il futuro: abbassate le armi, alzate i salari” sintetizza le parole d’ordine della manifestazione, cioè la lotta alle politiche antipopolari di un governo guerrafondaio che va contro i lavoratori e i loro diritti. L’esecutivo più a destra della storia recente italiana non muove un dito per bloccare la perdita di potere d’acquisto dei salari e il peggioramento delle condizioni di vita, tutt’altro: elimina il reddito di cittadinanza, estende l’uso dei contratti precari, gestisce con la forza l’emergenza casa, taglia ulteriormente i fondi a un sistema sanitario in coma e affronta il tema dei lavoratori migranti come un problema di ordine pubblico. In compenso, alleggerisce il fisco per ricchi e padroni e bastona tutti gli altri.
Troverà sempre USB sulla sua strada, fino alla sua caduta.
24 giugno. Napoli, si moltiplicano violenze e vandalismi contro ANM: USB chiede un tavolo di crisi con Prefettura e Comune
Violenza ed atti vandalici ai danni di operatori, mezzi e stazioni dell’ANM sono ormai tristemente all’ordine del giorno. L’ultimo in ordine di tempo è di questa notte, quando ignoti hanno vandalizzato le vetrate e le opere d’arte nella stazione della metropolitana Linea 1 Salvator Rosa. Nei giorni scorsi erano già stati rotti i vetri a protezione delle lampade che illuminano le panchine della stazione Toledo ed era stata completamente distrutta una panchina nella stazione Dante.
Chiediamo che l’ANM prelevi le immagini della videosorveglianza con l’auspicio che possano essere identificati gli autori del raid di questa notte, inoltre chiediamo che venga istituito immediatamente un tavolo di crisi aziendale per poter prevenire i continui danneggiamenti e aggressioni che subiscono mezzi, stazioni e personale operativo ANM, un tavolo al quale riteniamo necessaria la presenza della Prefettura di Napoli nonché dell’assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza.
La sicurezza a bordo dei mezzi e della stazioni e la regolarità dell’esercizio costituiscono elementi fondamentali per assicurare un servizio pubblico efficiente all’utenza ed al personale stesso. Bisogna potenziare le misure di prevenzione attiva e passiva con l’utilizzo di un maggior numero di uomini e mezzi, in particolare nelle ore serali e notturne. Nelle prossime ore chiederemo al nuovo Direttore Generale dell’ANM Francesco Favo di convocare le organizzazioni sindacali ed i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza per definire le priorità d’intervento.
Esecutivo Confederale Regionale USB
23 giugno. Accordo Ue per il Patto sull’immigrazione e l’asilo: un punto di svolta
L’accordo per il Patto sull’immigrazione e l’asilo, raggiunto dai ministri dell’Interno dei Paesi dell’Unione, l’8 giugno a Lussemburgo, su cui sono ora in corso i negoziati con il parlamento europeo, rappresenta una svolta storica. Per la prima volta, negli ultimi sette anni, la questione migratoria è stata riportata sul piano che le compete secondo il Trattato dell’Unione europea di Lisbona: quello delle politiche comuni, basate su decisioni legislative prese a livello ministeriale in Consiglio Ue, a maggioranza qualificata quando è necessario (in questo l’accordo è stato approvato con il voto contrario di Polonia e Ungheria).
23 giugno. Governo e maggioranza nel caos, Meloni diserta il CdM e incontra Metsola
Paolo Soldini – strisciarossa.it
Quando si dice che una visita arriva proprio nel momento sbagliato. Roberta Metsola, la presidente del parlamento europeo, è a Roma e ha incontrato ieri Giorgia Meloni mentre tra palazzo Chigi e le aule parlamentari succedeva di tutto. Un’altra giornata di tensioni e divisioni nella maggioranza su due capitoli delicatissimi: la ratifica del MES e la nomina del commissario straordinario per l’alluvione della Romagna. La presidente del Consiglio ha disertato la riunione con i suoi ministri con l’inedita motivazione di “impegni personali”. Intanto alla Camera, per evitare sorprese, come quella avvenuta il giorno precedente con l’assenza “per party” di due senatori decisivi per il voto, tutti i deputati della maggioranza non si sono presentati in commissione Esteri, cosicché, paradossalmente, il parere propedeutico per il passaggio all’aula (che deve decidere definitivamente il 30 giugno) è stato formulato solo dai membri delle opposizioni. Quanto al Consiglio dei ministri, c’è solo da capire se anche il colloquio che Meloni ha avuto con la presidente del parlamento europeo rientra nella categoria degli “impegni personali” portata a giustificazione dell’assenza dal massimo organismo di governo del paese.
23 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 484
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/kiev-bombarda-il-ponte-di-chongar-in-crimea-zelensky-a-rischio-la-centrale-di-zaporizhzhia-1060f845-a865-43c7-8953-42e5ab682f2a.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Moscou annonce des mesures de sécurité renforcée, le chef du Groupe Wagner affirme que ses troupes sont entrées sur le territoire russe
Evgueni Prigojine jure « d’aller jusqu’au bout ». Plus tôt, il avait accusé l’armée russe d’avoir mené des frappes sur certains de ses camps, ce que Moscou a démenti. Les autorités russes ont lancé une enquête sur ses agissements, et appelé ses partisans à déposer les armes.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/23/guerre-en-ukraine-en-direct-cette-nuit-des-sirenes-d-alertes-de-raids-aeriens-activees-dans-tous-les-oblasts-du-pays_6178840_3210.html
23 giugno. Ucraina: chi ha stracciato una pace possibile?
Domenico Gallo – volerelaluna.it
Nell’era della comunicazione, in cui siamo interconnessi con tutto il mondo e possiamo ricevere qualunque notizia in tempo reale, ancora una volta viene fuori che le Cancellerie delle grandi potenze agiscono nel modo più occulto possibile e tengono rigorosamente nascoste le loro scelte di guerra che passano sulla testa dei popoli.
Credevamo che la diplomazia segreta, intessuta sulla pelle dei popoli appartenesse al passato, come avvenuto durante la Prima guerra mondiale quando, attraverso un Trattato segreto stipulato a Londra il 26 aprile 1915, un piccolo re concordò, all’insaputa del Parlamento e dell’opinione pubblica, l’entrata in guerra dell’Italia, ben sapendo che avrebbe determinato la morte di centinaia di migliaia di suoi sudditi. Invece adesso viene fuori che le Cancellerie dei principali paesi occidentali si sono mosse occultamente per sventare la pace, cioè per evitare che la sciagurata impresa bellica intrapresa dalla Russia si potesse rapidamente concludere con un accordo di pace, che ponesse le basi per la convivenza pacifica fra le due Nazioni. In verità il 16 marzo 2022 il Financial Times svelava un piano di pace in 15 punti, fondato sulla conciliazione dei diversi interessi in campo, che le parti avevano concordato nel corso dei negoziati russo-ucraini in Turchia. Si trattava di una anticipazione giornalistica, che non venne confermata dalle parti in causa. Però se ne potevano dedurre delle tracce dalle dichiarazioni di Zelensky e dei suoi più stretti consiglieri che, in più occasioni, riconobbero che l’Ucraina poteva rinunziare all’ingresso nella NATO e accettare uno status di neutralità. Già all’epoca, gli osservatori più attenti, come Jeffrey Sachs (intervista al Corriere della Sera del 1° maggio 2022) osservarono con sospetto che, a fronte di queste proposte di pace, l’Amministrazione USA aveva mantenuto un silenzio di tomba. In realtà non solo l’Amministrazione USA, ma anche la Gran Bretagna, i vertici dell’Unione Europea e le Cancellerie dei principali paesi europei hanno mantenuto un silenzio di tomba, in ciò aiutati dall’atteggiamento omertoso di quasi tutta la stampa che non ha mai posto domande che potessero disturbare il manovratore.
continua in
https://volerelaluna.it/mondo/2023/06/23/ucraina-chi-ha-stracciato-una-pace-possibile/
23 giugno. “Siamo famiglia”: il sit-in silenzioso delle mamme arcobaleno davanti al tribunale di Padova
Tante persone questa mattina hanno preso parte alla manifestazione delle mamme arcobaleno davanti al tribunale di Padova, gli atti di nascita dei loro figli sono stati impugnati dalla Procura || Siamo famiglia, a terra 33 bambolotti con le buste verdi delle raccomandate recapitate dall’ufficiale giudiziario. La manifestazione delle mamme arcobaleno davanti al tribunale è silenziosa, ma il messaggio è uno solo SIAMO FAMIGLIA e quella busta verde in pochi minuti ha cambiato le vite dei loro figli. La rabbia e la preoccupazione nelle lacrime di Elisa di Conselve.Due maschietti di 7 e 4 anni e due gemelline in arrivo dalla compagna Sara.E poi c’è Laura che con la compagna Irene è stata la prima a ricevere la raccomandata, i suoi figli rischiano ora di avere cognomi diversi e di non essere riconosciuti come fratelli.Non sono solo le famiglie arcobaleno a manifestare con loro ci sono anche le mamme dei compagni di scuola dei loro figli, ci sono i nonni che temono di non poter più far parte legalmente della vita dei loro nipoti. E mentre Padova manifestava, a Milano per i figli tre coppie di mamme il tribunale apre uno spiraglio di speranza ritenendo inamissibile il procedimento di rettificazione degli atti dello Stato Civile utilizzato dalla Procura per chiedere l’annullamento della trascrizione dell’atto di riconoscimento del figlio, già riconosciuto dalla madre biologica, da parte della madre intenzionale. (Servizio di Valentina Visentin)
www.antennatre.it
23 giugno. Udienza agli artisti. Il Papa: «Anche i poveri hanno bisogno della bellezza»
Gianni Cardinale – avvenire.it
La Chiesa «ha sempre avuto un rapporto con gli artisti che si può definire nello stesso tempo naturale e speciale». E «memori di questo aspettiamo nuovi frutti anche nel nostro tempo, in un clima di ascolto, di libertà e di rispetto». Perché «la gente ha bisogno di questi frutti, di frutti speciali». Nella splendida e prestigiosa cornice della Cappella Sistina papa Francesco riceve in udienza gli artisti partecipanti all’incontro promosso in occasione del 50° anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani. Sono presenti circa 200 tra pittori, scultori, architetti, scrittori, poeti, musicisti, registi e attori. E a loro propone di proseguire il «rapporto naturale e speciale» tra Chiesa e mondo dell’arte.
Nel suo discorso (QUI IL TESTO INTEGRALE) il Pontefice, citando Romano Guardini, ricorda che l’artista è un po’ fanciullo è un po’ veggente. Perché nel suo atto creativo acquista «la spontaneità del bambino che immagina e l’acutezza del veggente che coglie la realtà». Poi dopo aver citato Hannah Arendt ribadisce che la creatività dell’artista sembra in qualche modo «partecipare della passione generativa di Dio».
continua in
https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-udienza-agli-artisti
23 giugno. La musica rivoluzionaria all’altoforno
La storia del compositore e direttore d’orchestra Luigi Nono, che rivolse la sua arte agli operai delle acciaierie per raccontarne l’alienazione e portare l’opera in mezzo alla lotta di classe
Èpregiudizio comune che i lavoratori non siano in grado di apprezzare la «cultura» nella forma di alta arte. L’avanguardia è per le classi superiori; i lavoratori e i poveri dovrebbero essere lasciati a godersi i successi da classifica, il prossimo film della Marvel Cinematic Universe o uno spin-off di Star Wars.
La storia della composizione musicale del 1964 La fabbrica illuminata, del compositore modernista italiano e membro del Partito comunista Luigi Nono, è una bella confutazione di questa tesi. Il lavoro di Nono è stato direttamente ispirato e attinto dalle sue osservazioni e interviste con i siderurgici genovesi; e gli operai di cui Nono drammatizzava la difficile situazione erano rapiti dal suo pezzo sperimentale, stimolante sia politicamente che musicalmente
continua in
https://jacobinitalia.it/la-musica-rivoluzionaria-allaltoforno/
23 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
23 giugno. Non autosufficienza: i fragili pagano i costi più alti
Roberta Lisi – collettiva.it
La società italiana è cambiata: anziane e anziani sono una quota consistente della popolazione e, per fortuna, la vita per ciascuno di noi si è allungata. Cronicità e non autosufficienza però spesso accompagnano gli ultimi anni di vita. Non è solo questione di quanto si vive, ma anche di come si vive.
A pagare il conto più salato del costante definanziamento del servizio sanitario nazionale allora sono proprio gli anziani. Che avrebbero, invece, bisogno di maggiori cure – non solo sanitarie – proprio nel momento di maggiore fragilità.
23 giugno. Salario degno o sfruttamento? Il caso vigilanza Sicuritalia
Claudio Jampaglia – radiopopolare.it
Quindicimila dipendenti di cui cui novemila addetti della vigilanza non armata che servono centinaia di aziende a partire dai colossi della distribuzione Esselunga, Carrefour, Lidl e poi Barilla, Telecom, tutte le più grandi banche, gli aeroporti, qualche Regione… Sicuritalia (con base a Como) è il primo gruppo di vigilanza e sicurezza privata in Italia e viaggia a due velocità: quella della holding che compra aziende in Belgio e Olanda, distribuisce utili e ha raddoppiato il fatturato in pochi anni e poi la cooperativa Sicuritalia servizi fiduciari con soci 4mila addetti che secondo i sindacati da anni vive all’osso con minacce di chiusura e ricatti e salari orari a 5,5 euro all’ora.
continua in
https://www.radiopopolare.it/salario-degno-o-sfruttamento-il-caso-vigilanza-sicuritalia/
23 giugno. Diritto alla salute, Spi in piazza con la Cgil
“Nel nostro Paese ci sono 4 milioni di persone che non si curano e il governo Meloni continua a tagliare i fondi destinati alla sanità. La salute è un diritto fondamentale e, come tale, deve essere garantito a tutte e tutti. Per questo domani, sabato 24 giugno, saremo in piazza a Roma. Saremo in tanti e saremo contro la politica di questo esecutivo”.
Con queste parole Il segretario generale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti, sostiene le ragioni che hanno spinto la Cgil e le numerose associazioni che fanno parte del cartello “Insieme per la Costituzione” a promuovere la manifestazione in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per il rilancio del Servizio sanitario nazionale, pubblico e universale.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/speciali/insieme-per-la-costituzione/2023/06/23/news/diritto-salute-spi-piazza-cgil-3176897/
23 giugno. Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
Apprendiamo dell’incredibile decisione del Governo francese di sciogliere il Collettivo “Les soulèvements de la Terre” ( i sollevamenti della terra), forte di 113.000 aderenti. Questo fatto deve risuonare come un allarme non solo per l’intero movimento ambientalista internazionale, per l’intero movimento di convergenza, in fondo per l’intero pianeta.
Perché se temi che la terra si sollevi, è perché ti vuoi sollevare sopra la terra. Vuoi cioè continuare a estrarre, devastare, impoverire, sfruttare la terra e ogni forma di vita che vi abita, pur di massimizzare il profitto di pochi.
Se temi che la terra si sollevi qui e ora, è perché vuoi continuare a blaterare di “transizione ecologica”, continuando però a praticare puro greenwashing.
E allora, siccome tutto si tiene, facile capire perché si sciolgano i “Sollevamenti della Terra” e si lascino vivere in pace le organizzazioni razziste, xenofobe, di estrema destra in tutta Europa.
Nel 2030, continuando così, ci saranno 700 milioni di profughi climatici. E se non cambi l’esistente, devi modificare la percezione di esso: scatenando con il razzismo e il qualunquismo la guerra tra i poveri, contro i poveri.
E non ti chiedere per chi è la repressione, è sempre anche per te.
Continuare a insorgere per convergere e convergere per insorgere. Perché questa nostra fabbrica la vogliamo risollevare non contro la terra, ma insieme alla terra.
Perchè la fabbrica è stata difesa da chi ci lavora e dal territorio che l’abbraccia.
– Solidali con i “Sollevamenti della Terra”, difendere la famiglia allargata
– Abbracciare e promuovere il progetto “Ex Gkn for future” con ancora più forza
– Noi siamo il futuro, loro sono il vecchio
– La classe dirigente si preoccupa dell’unico pianeta che ha
– Vogliamo reddito, lavoro, l’aria che respiriamo, il territorio dove viviamo. Siamo umani, restiamo umani.
– 8 e 9 luglio, ci vediamo tutte e tutti alla ex Gkn
#insorgiamo
Ps nella foto di Michele Lapini, le 100.000 tonnellate di rifiuti create dal recente alluvione in Romagna, di cui una parte – ci dicono – ha preso fuoco stanotte
23 giugno. GTT Torino: oltre il 70% dei lavoratori in sciopero con USB
Oltre il 70% delle lavoratrici e lavoratori autoferrotranvieri hanno incrociato le braccia aderendo allo sciopero indetto oggi, venerdì 23 giugno, dall’Unione Sindacale di Base; uno sciopero che fa parte di una stagione di mobilitazioni del personale di GTT; una ampia mobilitazione dopo anni di lenta agonia alla quale è stata condotta questa importante azienda per la quale, la direzione, continua a chiedere continui sacrifici ai dipendenti impegnati costantemente nel tentativo di dare il miglior servizio pubblico possibile a fronte di una carenza cronica di lavoratori che rende questo compito sempre più difficile.
Lavorare sotto organico vuol dire sobbarcarsi carichi di lavoro sempre più pesanti, sviluppare malattie e patologie che producono, inevitabilmente, inidonei alla mansione che puntualmente non vengono ricollocati a causa della esternalizzazione di tutte le attività che in passato erano disponibili; si continua a sottrarre finanze allo sviluppo del trasporto pubblico, cercando di coprire il servizio spremendo all’osso il personale ridotto, si crea un alibi per la silente e lenta transizione verso la privatizzazione totale.
Le conseguenze sarebbero un’esasperazione dei problemi attuali: aumento dei prezzi, frammentazione del servizio, inefficienza e patologie lavorative, precarizzazione ulteriore dei lavoratori.
L’ampia adesione alla mobilitazione di sciopero di oggi dimostra la determinazione delle lavoratrici e lavoratori della GTT di non fare un solo passo indietro; pretendere che il trasporto ritorni ad essere un servizio pubblico, efficiente per l’utenza e dignitoso per i lavoratori, e non un lotto da assegnare ai profitti privati.
Occorre imporre un cambio di rotta, alle istituzioni a partire dal Comune di Torino, perché quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto!
https://trasporti.usb.it/leggi-notizia/gtt-torino-oltre-il-70-dei-lavoratori-in-sciopero-1540.html
23 giugno. Brescia Trasporti, USB: discriminazione sindacale in occasione dell’incontro in Confindustria
Il 22 giugno si è palesata la discriminazione sindacale in Brescia Trasporti Spa in occasione dell’incontro in Confindustria con al centro le cause legali che si susseguono sull’intero territorio nazionale per la vicenda delle ferie godute e non pagate correttamente nel settore.
Dopo che anche l’azienda Brescia Trasporti ha perso la causa sul riconoscimento delle indennità nella retribuzione delle ferie, la stessa sta provando a rimediare alla sconfitta chiedendo aiuto a Confindustria. L’episodio increscioso e discriminatorio si è consumato il 22 giugno in Confindustria dove erano stati convocati l’azienda e la RSU per una mediazione economica sulla questione del pagamento ferie godute.
Il nostro RSU eletto nella lista USB Lavoro Privato convocato appunto come RSU, è stato allontanato non permettendo la sua partecipazione all’incontro, motivandolo con il fatto che la USB aveva aperto una procedura per un prossimo sciopero, una iniziativa legittima che non riguarda neppure l’oggetto del tentativo di mediazione della Confindustria ma ben altri temi
continua in
https://lombardia.usb.it/leggi-notizia/brescia-trasporti-usb-discriminazione-sindacale-in-occasione-dellincontro-in-confindustria-1354.html
Morti sul lavoro. Crotone, un uomo di 74 anni muore schiacciato da un trattore
Tre incidenti nello stesso giorno a causa di un trattore. Dopo la notizia della morte di un bambino di 14 anni e di un adulto di 66, la terza vittima è un uomo di 74 anni della provincia di Crotone.
Dopo la notizia della morte dell’uomo di 66 anni e del ragazzo di soli 14 a causa di un trattore, la stessa sorte è toccata a un 74enne, sempre a causa del medesimo mezzo.
E’ successo a Crotone, precisamente a Rocca di Neto, nel pomeriggio di quest’oggi, giovedì 22 giugno 2023.
Verso le ore 13.00, i vigili del fuoco della cittadina si sono recati nel luogo e hanno trovato l’automezzo per i lavori agricoli ribaltato. Una volta sollevato, sotto hanno trovato il cadavere dell’uomo e ne hanno constatato il decesso, sotto la direzione del medico legale
[Questa] tragedia si aggiunge alle altre due accadute sempre quest’oggi, una in provincia di Reggio Calabria e l’altra in Campania.
Le vittime sono state un uomo di 66 anni e un ragazzo molto giovane di soli 14 anni. Tutti e tre gli incidenti sono stati causati dallo stesso strumento: il trattore. Nel comune di Candidoni vicino a Gioia Tauro, il giovane ha preso di nascosto le chiavi dei veicolo ai genitori e senza autorizzazione lo ha iniziato a guidare, rimanendo schiacciato.
Il 66enne si trovava invece in provincia di Benevento, ed esattamente come il processo avvenuto per il 74enne, l’automezzo per i lavori agricoli si è capovolto, calpestando la vittima.
https://www.tag24.it/676856-crotone-74enne-muore-schiacciato-da-un-trattore/
22 giugno. Santanchè sotto accusa. Le opposizioni: «Chiarisca o si dimetta»
Matteo Marcelli – avvenire.it
Come se non bastassero le grane sul Mes e il Cdm “saltato”, a sferzare un governo in piena fibrillazione arriva anche la bufera scatenata dalla puntata di Report di lunedì scorso sulle aziende riconducibili a Daniela Santanchè. Ieri infatti all’indignazione della prima ora manifestata dal M5s si è aggiunto anche il coro unanime del resto delle opposizioni. Nel migliore dei casi con la richiesta di un chiarimento, nel peggiore con quella di dimissioni. Un polverone tale da impedire alla diretta interessata di continuare a mantenere il silenzio. Motivo per cui la ministra del Turismo è stata obbligata a difendersi annunciando querele e negando che quanto riportato dalla trasmissione Rai corrisponda alla realtà.
continua in
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/santanche-sotto-accusa
22 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 483
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/zelensky-a-sud-avanziamo-ma-piu-lenti-del-previsto-putin-gravi-perdite-ucraine-f449d012-8337-4077-8499-6b0165ee4e6d.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine en direct : l’Inde est « totalement prête » à soutenir les efforts pour la paix en Ukraine
Alors que les Etats-Unis pressent l’Inde pour qu’elle joue de son influence auprès de la Russie, le premier ministre indien s’est dit prêt « à contribuer de quelque manière que ce soit à restaurer la paix », lors d’une visite à Washington.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/22/guerre-en-ukraine-en-direct-l-inde-est-totalement-prete-a-soutenir-les-efforts-pour-la-paix-en-ukraine_6178679_3210.html
22 giugno. Non è stato un incidente
Moira Lavelle – jacobinitalia.it
Mercoledì 14 giugno, un peschereccio è affondato al largo della costa di Pílos, in Grecia. La nave era strapiena di persone che cercavano di raggiungere l’Europa: i rapporti dicono che c’erano fino a 750 persone a bordo. Le autorità greche hanno dichiarato che la guardia costiera ha salvato 104 sopravvissuti e che 78 persone sono morte. Ne mancano ancora circa 560. Giorni dopo il naufragio è chiaro che queste centinaia di persone probabilmente sono annegate.
I funzionari dell’Ue l’hanno definita «la peggiore tragedia mai vista» nel Mediterraneo. Ma questo naufragio non è una fatalità o un incidente inevitabile. È l’esito diretto delle pratiche e delle normative greche e dell’Ue che hanno reso sempre più impossibile l’ingresso in Europa e la richiesta di asilo, costringendo le persone a prendere strade sempre più pericolose. È il prodotto di anni di decisioni politiche che hanno trasformato il Mediterraneo in un cimitero.
continua in
https://jacobinitalia.it/non-e-stato-un-incidente/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=non-%C3%A8-stato-un-incidente
22 giugno. Davigo e le trame di un potere occulto
Guido Ruotolo – terzogiornale.it
Come una goccia d’olio che scivola nell’acqua. Quindici mesi di pena per Piercamillo Davigo, l’ultimo dei quattro dell’Apocalisse giudiziaria italiana, e a stento due articoli di giornale. Non è più tempo per analisi e valutazioni controcorrente. Quella stagione “coraggiosa”, in certi momenti al limite di abusi e di deliri di onnipotenza – diciamo pure: di invasioni di campo e di snaturamento politico della propria funzione –, è finita definitivamente. E non è detto che sia un male, ma forse non è neanche un bene.
La condanna arriva, infatti, nelle ore della controriforma giudiziaria del ministro di Giustizia Carlo Nordio (vedi qui). Grottesca suona la richiesta di un interrogatorio preventivo prima di emettere una misura cautelare nei confronti di un indagato. Un invito alla latitanza, potremmo definirlo. Ma sull’abuso d’ufficio e le intercettazioni, se fosse successo venti o dieci anni fa, avremmo trovato l’opinione pubblica per strada. Oggi invece è divisa.
continua in
https://www.terzogiornale.it/2023/06/22/davigo-e-le-trame-di-un-potere-occulto/
Capire: il ruolo (dimenticato) dell’intellettuale
Valentina Pazé – volerelaluna.it
“Aberrante” (Pina Picierno), “filo-putiniano (Federico Rampini): i commenti alle parole di Moni Ovadia che, dal palco della manifestazione promossa dai 5 stelle, ha osato ricordare il ruolo dell’allargamento a est della Nato nella genesi della guerra in Ucraina, ripropongono un refrain a cui ci siamo fin troppo assuefatti. Chiunque provi ad andare oltre la constatazione dell’ovvio e del risaputo (l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 22 febbraio dell’anno scorso), chiunque tenti di inserire quel fatto in una sequenza temporale più lunga di quella che inizia poche settimane prima dell’aggressione, e in un contesto geo-politico più ampio di quello riguardante i due paesi ufficialmente in guerra, viene accusato di tradimento e squalificato come volgare propagandista.
continua in
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/06/22/capire-il-ruolo-dimenticato-dellintellettuale
22 giugno. Roma, la notte prima degli esami con saluti fascisti degli studenti dell’Istituto Arangio Ruiz
Alcuni studenti dell’Arangio Ruiz a Roma hanno passato la notte prima degli esami di maturità facendo il saluto romano sulle scale della scuola. Si sono incontrati davanti al complesso nella notte, hanno scavalcato il cancello e si sono seduti sulla scalinata dell’Istituto Tecnico Commerciale con sede in viale Africa al Laurentino. E hanno scattato una foto-ricordo. Che poi è stata ricondivisa sui social network da almeno tre dei 17 presenti. Poi l’hanno rimossa. Ma intanto aveva cominciato a circolare e oggi si trova in prima pagina dell’edizione romana di Repubblica. L’istituto ha deciso di contattare gli studenti e le studentesse immortalati nella foto. Per chiedergli spiegazioni sull’accaduto. Rimane anche da capire come mai il custode non si sia accorto di nulla. Ieri i ragazzi all’uscita dalla scuola non hanno voluto commentare: «Non ne sappiamo niente», «Non abbiamo visto nulla», «Non conosciamo queste persone», «Ma chi sono?». Qualcuno ha minimizzato: «Sembra una cavolata, un gesto fatto così per divertirsi», ha spiegato una studentessa. Una compagna ha replicato: «Questa è una scuola tranquilla, non particolarmente politicizzata».
continua in
https://www.open.online/2023/06/22/roma-istituto-arangio-ruiz-saluto-romano-studenti-maturita/
22 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
22 giugno. Mininni, Flai: «È il momento di avere coraggio»
“Il cibo è una cartina di tornasole per leggere la società”. Parte da qui la lunga chiacchierata che abbiamo fatto con il segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Mininni, per prendere il polso a un settore, quello dell’agricoltura e dell’industria alimentare, il cui tracciato recente racconta molto della situazione che sta vivendo il Paese. Dal diritto al cibo alle battaglie sindacali che si stanno combattendo in questi anni per abbattere la precarietà e allargare i diritti, dal rischio che l’intelligenza artificiale svuoti le fabbriche all’impatto della guerra in Ucraina sul nostro futuro, fa tutto parte dell’analisi di un settore, ancora meglio di un Paese che sta vivendo pericolosamente questo tempo.
22 giugno. Assistenti educativi, la legge della destra che avremmo voluto dalla sinistra
GermanoMonti – micromega.net
Secondo i dati forniti dall’ultima rilevazione campionaria dell’ISTAT, che si riferisce all’anno 2020, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti da istituzioni non profit (il cosiddetto Terzo settore) sono 870.183. La rilevazione osserva che “il vero motore sono le cooperative sociali, che pur rappresentando solo il 4,3% del numero di enti complessivo, offrono lavoro a oltre 456mila persone, circa il 53% del totale”. Sono proprio le cooperative sociali a gestire i servizi sociali, quali l’assistenza ad anziani e disabili, l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, l’accoglienza per senza tetto e migranti, case-famiglia, ecc. Il costo di questi servizi è a carico dello Stato che, secondo quanto stabilito dalla legge 104/92, ne affida la gestione agli enti locali. Fra i servizi erogati dalle cooperative sociali, c’è anche l’assistenza educativa per l’inclusione scolastica degli alunni disabili, indispensabile per garantire a tutti quel diritto allo studio previsto dall’art. 34 della nostra Costituzione. Naturalmente, anche i servizi di assistenza educativa nelle scuole sono affidati ad enti del Terzo settore e, più precisamente, alle cooperative sociali, regolate dalla legge 381 del 1991. In questa attività sono impiegati circa 70.000 lavoratori e (soprattutto) lavoratrici.
continua in
https://www.micromega.net/assistenti-educativi-la-legge-della-destra-che-avremmo-voluto-dalla-sinistra/
22 giugno. Basilicata, cresce la migrazione sanitaria
Anna Martino – collettiva.it
Carenza di personale e liste di attesa sempre più lunghe in Basilicata. Il risultato è un aumento della migrazione sanitaria pari all’83,4% che costa alla Regione 62,4 milioni di euro secondo i dati della Fondazione Gimbe. Ciò implica un notevole aumento della spesa sanitaria per i pazienti lucani, molti dei quali, soprattutto fragili e anziani, rinunciano alla cure.
Il rapporto Agenas evidenzia che il numero di medici di famiglia in servizio nella regione è diminuito significativamente da 475 nel 2019 a 435 nel 2021. Questo calo è dovuto in parte al grande numero di medici che sono andati in pensione nel 2022 e a quelli che andranno in pensione nel 2023. “Il fenomeno della carenza di personale medico nei presìdi di continuità assistenziale in tutta la Basilicata si configura sempre più come un’emorragia che mina il diritto alla salute dei lucani – spiega la segretaria generale della Fp Cgil di Potenza Giuliana Scarano -. Il dato Gimbe, secondo il quale nel 2025 in Basilicata il numero dei medici di medicina generale diminuirà di ulteriori 36 unità rispetto al 2021, lancia un vero e proprio allarme. Siamo tra le prime tre regioni, dopo la Calabria e la Campania, che avranno una maggiore riduzione percentuale”.
continua in
https://www.collettiva.it/speciali/insieme-per-la-costituzione/2023/06/22/news/sanita-basilicata-liste-di-attesa-3173315/
22 giugno. Prevenzione degli infortuni: fermi a sei mesi fa
Le cronache dei giornali continuano a dar conto dei morti sul lavoro. Strage che non trova fine e che rischia di dare assuefazione, se di morti non ce ne sono almeno tre la notizia finisce nelle brevi. Ma sono uomini e donne che non tornano a casa. Questa mattina, dopo sei mesi dall’incontro convocato dal governo che annunciava un tavolo ogni 15 giorni, sono tornati a riunirsi sindacati e ministra del Lavoro Calderone. Sei mesi passati invano.
21 giugno. Dl Lavoro, assente Forza Italia: la maggioranza va sotto in commissione. Conte: “Governo Meloni allo sbando”. Schlein: “Sono nel caos”
La maggioranza pasticcia sul decreto Lavoro, uno dei provvedimenti più importanti approvati dal governo Meloni nel corso della primavera. Al Senato le forze che sostengono l’esecutivo sono andate ko in commissione Bilancio: in mattinata il voto sul parere del ministero dell’Economia al nuovo pacchetto di emendamenti (circa una decina, della relatrice Paola Mancini di FdI) è finito in pareggio con 10 sì e altrettanti no dell’opposizione, a causa dell’assenza dei due esponenti di Forza Italia, Dario Damiani e Claudio Lotito. Così la maggioranza è andata sotto, nello stesso giorno in cui in commissione Esteri della Camera si è consumato un altro dramma interno: il Mef ha dato il benestare alla ratifica del Mes e la maggioranza in imbarazzo ha dovuto rinviare il voto. “Sono nel caos”, attacca la segreteria del Pd, Elly Schlein. E il presidente del M5s Giuseppe Conte parla di “un governo Meloni allo sbando“. Mentre da destra, è corsa a minimizzare quanto accaduto: “Una tempesta in un bicchier d’acqua”, dice Antonio Tajani. I bicchieri c’entrano anche secondo Ignazio La Russa, ma erano quelli da cocktail. Secondo il presidente del Senato, infatti, il ritardo in commissione di Damiani e Lotito “è nato perché c’era un cocktail di compleanno“. La Russa ha anche precisato: “Ciò non mi impedisce di dire che al di là della occasionalità dell’incidente io ho raccomandato sia ai gruppi che ai rappresentanti del Governo di trovare dei modi per cui non si debba sempre arrivare con l’acqua alla gola. Spero che il mio richiamo generale a tutti abbia qualche esito positivo”.
21 giugno
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 482
RaiNews LIVE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/06/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-482-61d65f64-5e46-42ae-a63a-eea63d778e42.html
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine en direct : les progrès de la contre-offensive ukrainienne sont « plus lents que souhaités », reconnaît Zelensky
« Certaines personnes croient qu’il s’agit d’un film hollywoodien et s’attendent à des résultats immédiats. Ce n’est pas le cas », a dit le président ukrainien à la BBC, ajoutant : « Quels que soient les souhaits de certains (…) nous avancerons sur le champ de bataille de la manière que nous jugerons la meilleure. »
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/06/21/guerre-en-ukraine-en-direct-les-allies-de-kiev-veulent-faire-payer-la-russie-pour-la-reconstruction_6178527_3210.html
21 giugno. Khuiratta, la cittadina del Pakistan che piange i figli persi durante il naufragio in Grecia
Martina Stefanoni – radiopopolare.it
A Khuiratta, una piccola cittadina nella regione pakistana del Kashmir, vivono circa 8mila persone. È una zona del Pakistan particolarmente povera, schiacciata dal conflitto con l’India, soffocata da una crisi economica che colpisce tutto il paese ma che in queste aree picchia ancora più forte. Sono aree, queste, dove la vita quotidiana è così asfissiante che riuscire a vedere in prospettiva è quasi impossibile. Così difficile che tanti, e sempre di più, scappano. Uomini, donne, famiglie, ragazzi e ragazze abbandonano i loro villaggi per cercare di raggiungere l’Europa.
Solo dalla cittadina di Khuiratta, erano in 25 sul peschereccio partito dalla Libia e naufragato una settimana fa al largo del Peloponneso, in Grecia. Solo due sono arrivati a terra. Gli altri, probabilmente, resteranno per sempre sul fondo del mediterraneo insieme ad altre centinaia di persone.
continua in
https://www.radiopopolare.it/khuiratta-la-cittadina-del-pakistan-che-piange-i-figli-persi-durante-il-naufragio-in-grecia/
21 giugno. Salvatore Quasimodo e il suo inno laico all’ingegno umano: un’analisi di ‘Alla nuova luna’
Dopo una lunga latitanza, quest’anno sui banchi della maturità torna Salvatore Quasimodo (Modica, 1901-Napoli, 1968), premio Nobel per la letteratura nel 1959, che a molti studenti sarà capitato di leggere non solo come poeta – e specie come poeta del dramma della guerra, che apre alla consapevolezza di un necessario rinnovamento della poesia in senso civile e politico: chi non si ricorda almeno la chiusa celebre di Alle fronde dei salici, nella raccolta Giorno dopo giorno (1947): “Alle fronde dei salici, per voto, / anche le nostre cetre erano appese, / oscillavano lievi al triste vento” (vv. 8-10) –, ma anche come traduttore, innanzitutto dalle lingue classiche (che Quasimodo studia già da adulto), nella memorabile antologia dei Lirici greci uscita nel 1940.
21 giugno. Maturità 2023, è la traccia sull’”attesa al tempo di Whatsapp” la più scelta dagli studenti
È la traccia dedicata al testo “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp“, di Marco Belpoliti, la più gettonata dagli studenti che hanno affrontato la prima prova scritta dell’esame di maturità 2023 (qui tutti i temi). Si tratta della seconda proposta nell’ambito della “Tipologia C – Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità” ed è stata svolta dal 43,4% dei maturandi. Il 23,3% ha invece optato per la traccia che partiva da un testo di Piero Angela, “Dieci cose che ho imparato”, testo argomentativo in ambito tecnico-scientifico. Al terzo posto la traccia di “Tipologia B – Analisi e produzione di un testo argomentativo” con un testo di Oriana Fallaci, “Intervista con la storia”, svolta dal 9,8% degli studenti. A seguire, secondo i dati forniti dal ministero dell’Istruzione, il 9,7% degli studenti ha optato per l’analisi e interpretazione di un testo letterario, con un brano tratto da “Gli indifferenti” di Alberto Moravia.
21 giugno. Maturità 2023, l’ex ministro Bianchi contro la traccia che lo riguarda: “Offensiva”. Valditara gli telefona: “Nessun intento polemico”
Fra le tracce della prima prova scritta della maturità (qui), il Ministero guidato da Giuseppe Valditara ha deciso di scegliere la lettera aperta inviata dal mondo accademico e culturale nel 2021 indirizzata al suo predecessore Patrizio Bianchi in cui i docenti chiedevano di ripristinare gli scritti all’esame di Stato. Nel testo si leggeva che, “nonostante i problemi causati dalla pandemia molte aule sono libere e possono ospitare i candidati dividendoli in piccoli gruppi” perchè l’esame “possa essere una verifica seria e impegnativa”, cosa che “è interesse di tutti. Per i ragazzi la maturità deve costituire anche una porta di ingresso nell’età adulta” anche affrontando un po’ di ansia “solo così potranno uscirne con soddisfazione”. Ma la traccia ha suscitato molte polemiche nel mondo della scuola e ha indignato lo stesso Bianchi.
21 giugno
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
️ANNUNCIAZIO’, ANNUNCIAZIO’ “Luglio, insorgo quando voglio”
Luglio insorgo quando voglio: due giorni di iniziative, con concerto l’8 luglio sera
“Ti ricordi quel 9 luglio?”. Saranno due anni di assemblea permanente?
l’8 e il 9 luglio distribuiremo le ricompense del crowdfunding
Ma l’8 e 9 luglio saranno un’unica data
EVENTO FACEBOOK: https://fb.me/e/2LjrpZYdo
https://www.facebook.com/events/1306107976952186/?ref=newsfeed
Sabato 8 luglio
11-13 Assemblea: “Lotte sindacali e climatiche: esperienze internazionali a confronto”. Incontro tra attivismo climatico italiano e la delegazione proveniente da Germania e Svizzera
17.00 Pride a Firenze
19.30 Prima foto di reward crowdfunding
20.30
♬♪ Il concerto per l’anniversario di due anni di lotta
Assalti frontali , @Punkreas, @Willie Peyote, @romanticismo_periferico , @Mauras
Dalle 20:30 anche talk, interventi
Domenica 9 luglio
️ 11-13 La carovana del mutualismo: noi siamo arrivati fin qua, qua dobbiamo essere un “noi”
Seconda foto di reward crowdfunding
13-15 Secondo pranzo sociale
CALL FOR VOLONTARIE E VOLONTARI. Compila il form dove segnarsi per partecipare, aiutare le attività dei volontarie/volontari
https://forms.gle/2ywvEmaFaFykxAov5
#insorgiamo
21 giugno. Cgil e 60 associazioni insieme. Cominciamo dalla Sanità
Giulio Marcon – ilmanifesto.it
Sabato prossimo 24 giugno più di 60 associazioni e campagne (incluse le organizzazioni del personale sanitario e quelle dei malati) insieme alla Cgil scendono in piazza a Roma.
In corteo alle 10.00 da Piazza della Repubblica fino a Piazza del Popolo – per la difesa e il rilancio della sanità pubblica e del Servizio sanitario nazionale(per info: www.collettiva.it). Poco più di un anno fa tante campagne, associazioni e la Cgil hanno firmato un «patto di consultazione» che -insieme ad altre sigle- oltre alla manifestazione del 24 giugno ha messo in cantiere una grande manifestazione nazionale per il 30 settembre: «Insieme per la costituzione»per rivendicare i diritti del lavoro, della pace, dell’ambiente, del welfare, contro i progetti di autonomia differenziata e di trasformazione presidenzialistica del nostro ordinamento costituzionale.
continua in
https://ilmanifesto.it/cgil-e-60-associazioni-insieme-cominciamo-dalla-sanita
21 giugno. Dimensionamento, la Flc impugnerà il decreto
Il dimensionamento della rete scolastica – leggi: il taglio del numero delle scuole – non s’ha da fare. Per questo, se il ministro dell’Istruzione Valditara procederà in questa direzione, la Flc Cgil “si muoverà con i suoi legali per impugnare il decreto attuativo”. A dirlo è Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil.
Il dimensionamento, come è noto, è previsto dall’ultima legge di bilancio. Se si andrà avanti su questa strada al termine del prossimo triennio le 8.007 istituzioni scolastiche attuali, attraverso smembramenti e accorpamenti di plessi e sedi, dovrebbero diventare 7309. Verrà dunque soppresso l’8,8% delle sedi esistenti, pari a 698 unità di direzione amministrativa.
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/06/21/news/dimensionamento-scuola-pnrr-3170395/