Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno.
SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose
“Un grande 25 Aprile per la democrazia e la Costituzione”
L’appello del Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza al tempo del governo Meloni. Sottoscritto da altre 25 sigle che vanno dalle Acli a Cgil, Cisl e Uil, dalla Fondazione Cvl all’Istituto “Alcide Cervi”, da Emergency e Libera agli studenti, dopo “dichiarazioni, decisioni e comportamenti di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica che, in vari casi, sono apparse divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo esercitato”
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https://www.patriaindipendente.it/documenti/un-grande-25-aprile-per-la-democrazia-e-la-costituzione/
Il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza: Anpi, Aicvas, Aned, Anei, Anfim, Anpc, Anppia, Anrp, Fiap, Fivl. Sottoscritto anche da Acli, Archivio Audiovisivo Movimento Operaio e Democratico, Arci, Articolo 21, associazione per il Rinnovamento della Sinistra, associazione nazionale Giuristi Democratici, associazione Volere la Luna Odv, Cdc-Coordinamento Democrazia Costituzionale, Cgil, Cisl, Comitati Democrazia Internazionale, Comitati Dossetti per la Costituzione, Coordinamento Antifascista Torino, Emergency, Fondazione CVL, Gruppo Abele, Iriad-Istituto Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, Istituto “Alcide Cervi”, Legambiente, Libera, Rete degli Studenti Medi, Ripd-Rete Italiana Pace e Disarmo, Salviamo la Costituzione, Uil, Unione degli Universitari
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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️Non c’è tempo da perdere. Apriamo le manifestazioni di interesse per la cooperativa che si faccia veicolo di una delle ipotesi di reindustrializzazione
Il Comitato Tecnico Scientifico Solidale del Collettivo di fabbrica ha individuato opportunità di reindustrializzazione, regolarmente segnalate al Comitato di Proposta e di Verifica sin da dicembre.
Il piano industriale, ecologicamente e socialmente avanzato, che ne è scaturito ha proseguito le sue verifiche e la sua ricerca di finanziamenti e promotori.
Mentre la proprietà di Qf è immobile, stiamo provando ad apportare uno dei piani industriali tra i più avanzati a livello europeo dal punto di vista sociologico e ambientale. Se realizzato, nascerà a Campi Bisenzio un polo di avanguardia delle rinnovabili.
️ Stiamo procedendo su tutti i piani: verifica di prodotto, discussione con partner tecnici e societari. Ora è arrivato il momento di raccogliere le manifestazioni di interesse per il veicolo societario, cooperativo e mutualistico, che si farà carico del piano.
In pratica apriamo le posizioni per diventare socie e soci della cooperativa che proverà a operare la reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio.
20 Aprile
20 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 421
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/04/guerra-in-ucraina-altri-325-milioni-dagli-usa-la-nasa-smentisce-kiev-non-era-un-nostro-satellite-a00800a8-159c-45ba-a688-f01ab2bb5f99.html
Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – Seul: possibile invio di armi a Kiev. Medvedev: “Vedranno la nostra reazione in Corea del Nord”. Pechino sostiene l’Ue sull’avvio dei negoziati
La Corea del Sud apre per la prima volta alla possibilità di inviare armi. Il presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa minaccia: “Nuove persone vogliono aiutare i nostri nemici”. Kiev: “Ricevuti i primi Patriot dagli Usa. Possiamo colpire i russi fino a 150 chilometri”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/19/seul-valuta-linvio-di-armi-a-kiev/7135204/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : le secrétaire général de l’OTAN en visite surprise à Kiev
Jens Stoltenberg est dans la capitale ukrainienne, jeudi, pour sa première visite depuis le début de l’invasion russe, il y a plus d’un an.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/20/guerre-en-ukraine-en-direct-le-secretaire-general-de-l-otan-en-visite-surprise-a-kiev_6170262_3210.html
20 aprile. MIGRANTI: COSA SONO I CPR, E PERCHÉ VANNO CHIUSI PER SEMPRE
Sergio Bontempelli – perunaltracitta.org
E dunque ci risiamo. Dopo anni nei quali il tema sembrava caduto nel dimenticatoio, si torna a parlare di un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) da aprire anche in Toscana. A dire il vero, la questione aveva già fatto capolino nel Dicembre scorso, quando il Prefetto di Firenze aveva dichiarato che la presenza di un CPR avrebbe garantito una più efficace lotta alle attività criminali. Il Sindaco Nardella, dal canto suo, aveva affermato che senza un CPR si rischiava nientemeno che «di contrastare l’oceano della criminalità con un secchiello» (!), e anche il Presidente della Regione Eugenio Giani si era detto favorevole.
Negli ultimi giorni il tema è salito nuovamente alla ribalta delle cronache, ma le posizioni in campo sono cambiate: mentre la destra continua a chiedere a gran voce la costruzione dei CPR, il segretario regionale del PD, Emiliano Fossi, non li vuole né in Toscana né altrove (ma la mozione depositata dal PD in Consiglio Regionale è un po’ meno perentoria). Tra gli amministratori si assiste a qualche ripensamento. Giani, per esempio, ha fatto un passo indietro rispetto alle posizioni di Dicembre: ha spiegato che i CPR «per come li abbiamo conosciuti finora» non vanno bene, e ha tirato fuori dal cilindro l’idea un po’ bislacca di un centro per il rimpatrio «più vicino al concetto di un centro di accoglienza», «dotato di caratteristiche di assistenza sociale».
Adriano Sofri/Facebook
https://www.facebook.com/adriano.sofri.9
20 aprile. Un signore
Non è facile raccapezzarsi nella scena pubblica italiana. Un ministro mette in guardia dal disegno della sostituzione etnica. Ne nasce un grande clamore. Qualcuno gli ricorda precedenti e aree di origine e diffusione dell’espressione. Qualcuna sottolinea che non si sia trattato di uno scivolone, ma della manifestazione di un tenace retroterra culturale. Qualche altra, o altro, ipotizza che il malcapitato, benché ministro della repubblica, non abbia una chiara idea delle implicazioni di quella formula grondante di conseguenze micidiali. Che l’abbia detto innocentemente, a sua insaputa, per così dire – è l’ipotesi meno indulgente. Lui ci torna su, è quasi offeso, la sinistra solleva il solito polverone, dice. Ma le proteste indignate si rincarano. Un ministro della repubblica che pronuncia con naturalezza parole che già designarono la cospirazione contro la modernità e la sua diabolica regia giudaica, e poi furono costitutive dell’aggressione paranoica nazista! La presidente del consiglio (sua cognata, si aggiunge, per dovere di cronaca, ma non c’entra) deve subito e solennemente smentire il suo ministro!
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https://www.facebook.com/adriano.sofri.9/posts/pfbid02KdfHMWNctaZosBVD6JA3a8EEYZRJodcstAnb6iejRMhRTPEXL9NvGKCUDNf5SiAcl
20 aprile. Di fronte allo specchio del 25 aprile: perchè antifascismo, oggi
di Vag61 – Spazio libero autogestito
Vag61: “Perché l’anniversario della Liberazione ci parla di fascismo e di presente, di carcere e tortura di Stato, di migranti morti in mare e di razzismo, di diritti negati e di una Bologna sempre più diseguale, di guerra e antimilitarismo, di un filo rosso e resistente che corre fino in Kurdistan
”Perché l’anniversario della Liberazione ci parla di fascismo e di presente, di carcere e tortura di Stato, di migranti morti in mare e di razzismo, di diritti negati e di una Bologna sempre più diseguale, di guerra e antimilitarismo, di un filo rosso e resistente che corre fino in Kurdistan
Torniamo nelle strade ribelli della Cirenaica il 21 aprile, anniversario della Liberazione di Bologna. Torniamo in piazza il 25 aprile, giorno che omaggia la Resistenza ricordando la fine dell’occupazione nazista dell’Italia e la caduta del regime fascista. Lo facciamo con lo sguardo rivolto all’indietro, certo, ma con la testa ben piantata nel presente e il cuore che guarda al futuro.
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https://zic.it/di-fronte-allo-specchio-del-25-aprile-perche-antifascismo-oggi/
Elisabetta Salvini/Facebook
FESTA D’APRILE: MODESTA ROSSI
La prima volta che ho sentito parlare di Modesta Rossi era l’estate del 2004. L’ho conosciuta così, con un bicchiere di Guinness in mano, il sorriso sulle labbra e gli occhi puntati verso il piccolo palco della Rocca, a Sissa, nella bassa parmense, durante il concerto della Casa del Vento. Ad un certo punto il cantante Luca Lanzi ha preso il microfono e ha detto poche parole. Sono passati venti anni e non le ricordo con precisione, ma so che ha parlato della Val di Chiana, dei rastrellamenti tedeschi e del partigiano Renzino. Ha ricordato l’eccidio di Civitella, i 244 civili ammazzati: 115 a Civitella, 58 a Cornia e 71 a San Pancrazio. Ha teorizzato sulla memoria contesa. Storie passate di guerra civile e di partigiani. Dentro quelle storie c’era anche una donna. Si è azzittito per un attimo e poi ha iniziato a cantare La storia di Modesta Rossi. E’ una gran bella canzone, andatela a cercare.
Luca Billi – Facebook/Verba volant
Il regime nazista aveva stilato una lista delle personalità della cultura inglese da uccidere una volta occupato Il Regno Unito.
In quella lista c’erano il drammaturgo Noël Coward e l’attrice Sybil Thorndike.
Qui, raccontandovi la storia di una commedia, provo a spiegarvi perché.
Waiting in the Wings. Cala il sipario nel giorno del debutto
Luca Billi – allonsanfan.it
Alla fine del 1959 nell’ambiente teatrale londinese si comincia a parlare della nuova commedia di Noël Coward, che dovrebbe debuttare nell’estate dell’anno successivo: si tratta della cinquantesima opera teatrale del prolifico autore inglese e naturalmente l’interesse degli addetti ai lavori e del pubblico cresce rapidamente. Tutti vogliono sapere di cosa parlerà e se lui sarà tra gli interpreti.….
20 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
20 aprile. Istat, rapporto Bes: “La salute degli italiani peggiora, soprattutto per gli adulti e i giovani”
La conferma dagli indicatori della decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) che analizza 12 aree di benessere della persona, compresa la salute. I progressi sono più diffusi nei domini Sicurezza, Qualità dei servizi e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita. In una situazione intermedia si trovano i domini Salute e Ambiente: nel primo il 36% circa degli indicatori è rimasto stabile, una quota analoga di indicatori è migliorata, ma oltre un quarto si trova su livelli peggiori rispetto al 2019. E per adulti e giovani le cose vanno ancora peggio
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=113106
Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes).
20 aprile. Concessioni balneari, la Corte Ue boccia l’Italia: “No al rinnovo automatico. Servono le gare, applicare la direttiva Bolkestein”
Una bocciatura totale e un invito ad applicare la direttiva Bolkestein. È la sentenza emessa dalla Corte di giustizia Ue sulla normativa che regola le concessioni balneari nel nostro Paese. “Le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente. I giudici nazionali e le autorità amministrative sono tenuti ad applicare le norme pertinenti di diritto dell’Unione, disapplicando le disposizioni di diritto nazionale non conformi alle stesse”, scrivono i giudici del Lussemburgo in una sentenza pregiudiziale in risposta a un quesito posto dal Tar della Puglia in merito a un ricorso diretto all’annullamento della delibera del Comune di Ginosa, in provincia di Taranto.
20 aprile. Meno tasse per chi ha figli, Cgil: “Detrazione di 10mila euro? Sarebbero esclusi 35 milioni di incapienti e contribuenti con redditi bassi”
Le boutade leghiste su “bonus demografici” e sostegno fiscale alle famiglie sono pura propaganda secondo le opposizioni e la Cgil. Non solo per i costi potenziali, ma anche e soprattutto perché la strada della detrazione da 10mila euro per ogni figlio a carico indicata da Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero delle Imprese, lascerebbe fuori gran parte dei contribuenti italiani. Il motivo è semplice: come evidenziato mercoledì su Twitter da Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro del Pd, “non andrebbe al 50% dei contribuenti con reddito inferiore ai 40.000 euro, né agli autonomi del forfetario, che pagano tutti imposte inferiori ai 10000 euro”. Perché per godere dello sgravio occorre avere un reddito tale da tradursi in pagamenti Irpef di almeno 10mila euro, appunto. E, stando alle dichiarazioni dei redditi, la maggioranza dei contribuenti non ci arriva.
20 aprile. Reggio Emilia, Rcf, rinnovato il contratto aziendale
Rinnovato il contratto aziendale alla RCF Spa di Reggio Emilia, dopo una lunga trattativa che ha visto impegnate le Rsu, la Fiom Cgil e la Uilm Uil di Reggio Emilia. L’ipotesi di accordo, che è stata approvata quasi all’unanimità (solo tre i contrari su 242 votanti), inserisce nella storica contrattazione aziendale elementi nuovi e molto significativi per ridurre la precarietà e tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni.
20 aprile. Stellantis: Cgil-Fiom, manca il piano sull’occupazione
“Il riconoscimento di crisi industriale complessa per i sistemi locali del lavoro di Melfi e Potenza da parte del governo nazionale è un passo in avanti”. Così Cgil Potenza e Fiom Cgil Basilicata, affermando però che “non può considerarsi risolutivo di una vertenza che vede coinvolti 9 mila lavoratori tra diretti e indotto”.
“I 20 milioni di euro di risorse nazionali – spiegano il segretario generale Cgil Potenza Vincenzo Esposito e la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita – per la realizzazione degli interventi per la riqualificazione e riconversione produttiva delle aziende della filiera automotive, non sono sufficienti a traghettare l’area industriale di Melfi verso un’elettrificazione che possa tutelare tutti i livelli occupazionali, compresi quella della logistica e della componentistica”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/20/news/stellantis-melfi-occupazione-2944809/
20 aprile. Reggio Emilia, Seta, 21 aprile terzo sciopero tpl
Le Segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Faisa Cisal, Ugl Autoferro Reggio Emilia, proclamano per venerdì 21 aprile il terzo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto pubblico locale. A partire dalle ore 10:30 è previsto un corteo che partirà da Via Roma per concludersi in presidio davanti al Municipio di Reggio Emilia in Piazza Prampolini. È il terzo sciopero in due mesi messo in campo dalla categoria per sbloccare la vertenza sulle condizioni di lavoro che allo stato continua a essere in una situazione di stallo.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/20/news/reggio-emilia-tpl-seta-2946080/
20 aprile. Parma, gli studenti occupano la mensa universitaria
Gli studenti dell’Università di Parma hanno occupato nella giornata di martedì la mensa di Vicolo Grossardi. L’azione è scattata poco prima del pranzo e sta proseguendo incessantemente da due giorni, con quasi cinquanta studenti che dormono in mensa. A promuovere la protesta è stata l’Unione degli Universitari insieme ad altre realtà cittadine.
La scintilla che ha fatto scattare la rabbia negli studenti è scoppiata nei giorni scorsi, quando Ergo ha improvvisamente comunicato che il prezzo del pasto sarebbe passato da 5,80 a 7,20 euro. Un valore che addirittura supera quello del buono pasto di cui dispongono i borsisti, mettendoli in grave difficoltà.
19 Aprile
19 aprile. Decreto migranti, dietrofront sulla protezione speciale: la maggioranza va in tilt al Senato. Tensioni Lega-FdI, poi l’ok al testo riformulato
La maggioranza va in tilt al Senato durante l’esame del decreto Cutro. Dopo giorni di discussione, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha infatti riformulato l’emendamento unitario della maggioranza che limita il ricorso alla protezione speciale. Di fatto un dietrofront, arrivato dopo le interlocuzioni dei giorni scorsi a livello di uffici tra Palazzo Chigi e Quirinale. Al momento della discussione generale in Aula, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni (Lega), a sorpresa ha chiesto di accantonare l’emendamento ripulito. “Non si è capita bene la riformulazione proposta”, ha detto Molteni. La mossa ha costretto la maggioranza a un confronto e l’esame del decreto sui migranti è stato momentaneamente sospeso. Dopo la ripresa dei lavori, il governo ha dato parere “conforme” alle modifiche all’emendamento di maggioranza, a prima firma Gasparri, ed è arrivato alla fine il via libera dell’Aula.
Pnrr, i Comuni: “Il sistema di rendicontazione non funziona, molti progetti non sono stati inseriti. Così si bloccano anche i pagamenti e rischiamo il default”
Chiara Brusini – ilfattoquotidiano.it
Il sistema di rendicontazione dei progetti finanziati con il Pnrr, Regis, funziona male e restituisce un quadro non aggiornato dello stato di avanzamento del piano: mancano all’appello 18mila medie e piccole opere partite nel 2021 con fondi nazionali e poi assorbite nel Recovery, oltre a molti altri interventi di edilizia scolastica e per le aree interne. Ma la conseguenza più rilevante delle disfunzioni è che, mancando la mappatura, si blocca anche il flusso di risorse che dovrebbe arrivare agli enti attuatori per pagare le imprese vincitrici degli appalti. Con il risultato che gli enti già in difficoltà rischiano il default e i ritardi di pagamento dei debiti commerciali aumentano invece che ridursi come previsto dal Piano stesso. A lanciare di nuovo l’allarme è l’Associazione nazionale dei comuni italiani, che in audizione sul Def ha ribadito i problemi già descritti in una lettera inviata il 7 aprile ai ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti e del Pnrr Raffaele Fitto aggiungendo nuove informazioni basate su dati Anac in corso di elaborazione. Stando ai quali i fondi effettivamente utilizzati sono più di quel che risultava dalla relazione di fine marzo della Corte dei conti.
19 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 420
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/04/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-420-e342c4dd-bf1a-403e-a75e-7ae1535da332.html
Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – Seul: possibile invio di armi a Kiev. Medvedev: “Vedranno la nostra reazione in Corea del Nord”. Pechino sostiene l’Ue sull’avvio dei negoziati
La Corea del Sud apre per la prima volta alla possibilità di inviare armi. Il presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa minaccia: “Nuove persone vogliono aiutare i nostri nemici”. Kiev: “Ricevuti i primi Patriot dagli Usa. Possiamo colpire i russi fino a 150 chilometri”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/19/seul-valuta-linvio-di-armi-a-kiev/7135204/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine en direct : la Maison Blanche annonce un nouvel envoi de munitions à Kiev
Le ministre de la défense américain, en visite en Suède, a réitéré l’appui de Washington à l’entrée de la Finlande – effective depuis le 4 avril – et à celle de la Suède, qui peine à obtenir l’accord des deux pays.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/19/guerre-en-ukraine-en-direct-la-maison-blanche-annonce-un-nouvel-envoi-de-munitions-a-kiev_6170117_3210.html
Adriano Sofri/Facebook
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Non armare uno? Buona idea, a condizione di disarmare l’altro. Se no, no.
Ehi, promotori. Così, siccome l’appetito vien mangiando, si raccolgono firme per un referendum popolare che “abroghi” la possibilità di sostenere con le armi l’Ucraina. (Siccome non si può dire: l’Ucraina, si dice qualunque paese al mondo. E si intitola l’iniziativa: “Ripudia la guerra”, che non è male come quesito. “Ehi tu, ti va di ripudiare la guerra?” “No, io vado pazzo per le guerre! Facciamone un’altra. Altre due”).
Più di un anno fa scrissi questo: “Non armare qualcuno è una nobile idea, a condizione di disarmare qualcun altro. Se no, no”. Allora, non riuscivo ancora a credere che si potesse mobilitarsi per disarmare un paese che resisteva a un’invasione. Che si potesse impegnarsi a non armare qualcuno, senza contemporaneamente disarmare qualcun altro, e precisamente non armare qualcuno che si difende e resiste senza disarmare quell’altro armato fino ai denti che lo aggredisce.
19 aprile. Orsa Jj4, l’Ordine dei veterinari del Trentino contro l’eutanasia: “Nessun iscritto provochi la morte dell’animale”
Il sollecito riguarda tutti i veterinari professionisti iscritti all’albo della Provincia di Trento: “Non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia“. Il soggetto in questione è l’orsa Jj4, catturata nella notte tra il 17 e il 18 aprile dopo aver aggredito e ucciso il 26enne Andrea Papi lo scorso 5 aprile sui sentieri del monte Peller. Il Trentino e il suo presidente Maurizio Fugatti hanno emanato un’ordinanza per l’abbattimento del plantigrado, al momento sospesa dal Tar. Il Tribunale si riunirà il prossimo 11 maggio per decidere, dopo aver raccolto il parere dell’Ispra. Nel frattempo però l’Ordine dei veterinari della provincia di Trento interviene e si schiera contro l’eutanasia, la pratica individuata per uccidere l’orsa nel caso di un via libera del Tar. In particolare, l’Ordine rileva che “lo stato di salute dell’esemplare Jj4 non giustifica l’intervento eutanasico di urgenza”, ma è richiesta “un’analisi complessiva della gestione dei plantigradi presentiste territorio provinciale”. Inoltre, riporta l’Ordine, “non si rilevano al momento pericoli verso la popolazione“.
Norbert Lantschner/Facebook
19 aprile. L’ANIMALE PIÙ PERICOLOSO È L’UOMO
Nel 1963, lo zoo del Bronx, a New York, aveva una mostra intitolata “L’animale più pericoloso del mondo”. Essa, però, era costituita solamente da uno specchio e da un testo che descriveva i pericoli che l’uomo rappresenta per la vita sulla Terra.
L’esposizione era composta dalla scritta “L’animale più pericoloso del mondo” in rosso posizionata sopra una gabbia. All’interno della gabbia c’era uno specchio. L’esposizione consentiva essenzialmente ai visitatori di sbirciare nella gabbia e vedere il loro riflesso. Il testo originale sotto la mostra recitava: “State guardando l’animale più pericoloso del mondo. Solo lui, tra tutti gli animali mai esistiti, può sterminare (e ha sterminato) intere specie di animali.
Ora ha il potere di spazzare via tutta la vita sulla Terra”.È l’unica creatura che abbia mai sterminato intere specie di altri animali.
19 aprile. Schiavitù antiche e moderne, oggi sono ancora tante, in quantità e qualità
Valerio Calzolaio – ilbolive.unipd.it
La schiavitù, risultare assoggettato al potere assoluto di un altro sapiens (uno o più padroni), è una condizione umana di solito naturalmente associata a conflitti, guerre ed emigrazioni forzate. L’eliminazione fisica, lo sterminio, la morte in battaglia e in guerra nella storia neolitica (stanziale) della nostra specie potevano non riguardare tutti gli stranierisconfitti, alcuni furono “conquistati” come nullatenenti privi di diritti, ridotti schiavi o servi o vendibili piuttosto che deportati, proprietà privata (almeno da quando esiste storicamente), utilissimi (non necessariamente in loco) per i lavori agricoli e edilizi d’infrastrutturazione agricola, politica, religiosa, commerciale, militare, le donne (senza assoluta esclusività) anche per funzioni domestiche, riproduttive e sessuali. Quasi tutte le civiltà e i popoli del lunghissimo periodo agricolo (non tutte, per esempio anticamente non nelle valli dell’Indo) conobbero prima o dopo massicce deportazioni, forme di schiavitù conseguenti a conquiste e conflitti armati (ora qui ora là, c’erano anche altre premesse più o meno temporanee, come l’insolvenza per debiti o la condanna per gravi reati), quasi un modo di produzione in talune fasi e in talune città, per esempio in molte di quelle dell’antica Grecia (anche la metà della popolazione).
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https://ilbolive.unipd.it/it/news/schiavitu-antiche-moderne-oggi-sono-ancora-tante
19 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
19 aprile. Bussandri, Cgil Emilia-Romagna: «Il cambiamento climatico richiede interventi urgenti»
Nei prossimi giorni sarà pubblicato come ogni anno l’Osservatorio regionale sull’Economia e il Lavoro realizzato da Ires Emilia-Romagna, uno strumento ormai diventato fondamentale per analizzare, sulla base dei dati disponibili, l’evoluzione della regione da molteplici punti di vista: della demografia, del sistema economico, del mercato del lavoro, della società. Una particolare attenzione è stata data negli ultimi anni anche ai temi dell’ambiente e del territorio. Ecco alcune anticipazioni pubblicate dall’Ires Emilia-Rmagna e che riguardano proprio l’ultimo ambito citato.
19 aprile.Legno arredo, l’Emilia-Romagna manifesterà a Forlì
Venerdì 21 aprile si svolgerà lo sciopero nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto legno e arredo indetto dalle segreterie nazionali di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. Le rispettive sigle dell‘Emilia-Romagna hanno deciso di regionalizzare lo sciopero con una unica manifestazione sotto la sede di Confindustria Forlì. “La mobilitazione – si legge nella nota unitaria del territorio – si è resa necessaria perché risulta inaccettabile l’intenzione di Federlegno di modificare il modello contrattuale cosiddetto della “doppia pista” (salario contrattato per l’andamento di settore più adeguamento annuale all’indice IPCA complessivo). Vogliamo continuare a garantire ai lavoratori e alle lavoratrici salario fresco e retribuzioni adeguate”.
19 aprile. Wärtsilä: Sindacati, incontro deludente al Mimit
“L’incontro al ministero delle Imprese è stato deludente”. Così Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil commentano il vertice che si è tenuto nel pomeriggio di martedì 18 aprile con la multinazionale finlandese Wärtsilä: “Non ha adempiuto agli impegni presi e non ha presentato alcun progetto di reindustrializzazione su cui avviare una trattativa per dare continuità produttiva e occupazionale al sito di Bagnoli (Trieste)”.
Le tre sigle metalmeccaniche esprimono “insoddisfazione per la scelta della multinazionale di dilatare i tempi del confronto” e sollecitano il governo “a utilizzare tutte le leve e prerogative di cui dispone per favorire la reindustrializzazione, considerando inaccettabili eventuali comportamenti notarili da parte dell’esecutivo”.
I coordinatori nazionali Luca Trevisan (Fiom), Massimiliano Nobs (Fim) e Guglielmo Gambardella (Uilm) confermano la propria “indisponibilità a sottoscrivere accordi su ammortizzatori sociali in assenza di credibili progetti finalizzati a salvaguardare l’occupazione, diretta e degli appalti, e garantire la continuità produttiva del sito”.
Fiom, Fim e Uilm, in conclusione, rimarcano di essere impegnate, insieme al Coordinamento nazionale, a “incalzare Wartsila e governo per concludere positivamente la vertenza. In tal senso valuteremo in assemblea con i lavoratori le iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/19/news/wartsila-incontro-mimit-2941056/
19 aprile. Janssen, sciopero e presidio contro gli esuberi
La Janssen, azienda del gruppo Johnson&Johnson, leader del mercato farmaceutico, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 57 lavoratori, tra informatori scientifici e personale impiegatizio, dello stabilimento di Cologno Monzese (Milano), che conta circa 600 dipendenti, impiegati in attività commerciali e progetti di ricerca e sviluppo. Specializzata nella produzione di prodotti salvavita, in particolare farmaci antitumorali ed ematici, Janssen ha prodotto in questi ultimi anni anche vaccini contro il Covid.
19 aprile. Esuberi Sk Hynix, sciopero riuscito
Sciopero riuscito alla Sk Hynix di Agrate Brianza (Monza), indetto per l’annuncio della multinazionale coreana di chiudere il centro di ricerca e sviluppo e avviare 39 licenziamenti. “Abbiamo rappresentato alle istituzioni – illustra il segretario generale Filcams Cgil Monza Brianza Matteo Moretti – la preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori, richiedendo l’attivazione di un tavolo istituzionale per tutelare il lavoro e la ricerca”.
collettiva.it
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/19/news/esuberi-sk-hynix-2940842/
19 aprile. FCA Italy Atessa, contro i recuperi produttivi USB proclama lo sciopero per sabato 22 aprile
Con rinnovo del CCSL, tra le varie conquiste millantate ci sarebbe quella inerente al miglioramento sulle modalità dei recuperi produttivi, cosa che naturalmente i fatti smentiscono: nello scorso mese di febbraio ci sono state lunghe fermate produttive, non imputabili certamente ai lavoratori, ma una parte di quei turni non lavorati l’azienda ha deciso che vanno recuperati mentre per i giorni successivi ha provveduto alla richiesta logica di ricorso alla CIG. Il miglioramento è solo per l’azienda che ha portato i tempi di recupero da 6 mesi ad un anno, insomma grande conquista.
I lavoratori FCA Italy possono capire che le condizioni di lavoro non sono cambiate.
L’USB continuerà ad opporsi ai recuperi produttivi e ad un ottocentesco contratto basato sulla antidemocraticità sindacale, che non è quello che vogliono descrivere coloro che lo sottoscrivono e che non risponde alle esigenze di tutela occupazionale per il futuro degli stabilimenti Stellantis in Italia.
18 Aprile
18 aprile. Roma. 76 anni, invalida, morta in casa: l’ultima vittima della povertà energetica
Uccisa in un incendio scatenato dalle candele che usava per scaldarsi. Forum terzo settore Lazio: progetto Sun4All a Corviale, «per la costruzione di una comunità energetica»
Anna Maria Palma, 76 anni, invalida. È lei l’ultima vittima della povertà energetica a Roma: è rimasta uccisa a casa sua, al Pigneto, in un incendio scatenato dalle candele che utilizzava per scaldarsi, risparmiare energia. Appena tre mesi dopo l’uomo trovato morto nel suo appartamento a Balduina con le utenze staccate. «La povertà uccide, anche quella energetica!», denunciano dal Forum terzo settore Lazio. «Chi tocca i fili muore ma muore anche chi non riesce a pagare le bollette più che raddoppiate nel 2022 – proseguono -. Le misure emergenziali non sono servite a molto e ora il governo ha deciso di limitarle ulteriormente. Così, col crescere degli extra-profitti delle industrie energetiche, si moltiplicano i casi di distacchi per morosità incolpevole». Proprio per questo, «servono, a ogni livello, interventi efficaci e urgenti».
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https://www.romasette.it/76-anni-invalida-morta-in-casa-lultima-vittima-della-poverta-energetica/
18 aprile. Abolizione del permesso speciale, ecco perché chi ne ha diritto non potrà comunque essere espulso. E intaserà i tribunali
Franz Baraggino – ilfattoquotidiano.it
Da oggi in Senato si discute della conversione in legge del cosiddetto decreto Cutro (dl 20/2023) sull’immigrazione e, con tutta probabilità, dell’abolizione della protezione speciale, una delle tre forme di tutela previste nel nostro Paese insieme all’asilo politico e alla protezione sussidiaria. La premier Giorgia Meloni ha ribadito la volontà di “eliminare” l’istituto. Da capire se a emendare il decreto sarà ora un testo inedito da presentare a Palazzo Madama o lo stesso già depositato venerdì scorso in commissione Affari costituzionali, il sub-emendamento della maggioranza che abroga il riferimento agli obblighi internazionali e costituzionali in materia. “Mi pare questo il peggioramento più evidente rispetto al decreto partorito lo scorso 10 marzo”, commenta Livio Neri, avvocato e socio dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi). Che invita a non farsi illusioni: “Gli obblighi sanciti dalla Costituzione e dalla CEDU rimangono, e se viene meno il percorso della protezione speciale sarà l’autorità giudiziaria a riconoscere gli stessi diritti, come già accaduto in passato”. Ma con un’aggravante: “Senza lo strumento idoneo, le persone che non potremo comunque espellere non avranno uno status sufficientemente definito, e questo non può certo essere un vantaggio per il Paese”.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/18/abolizione-del-permesso-speciale-ecco-perche-chi-ne-ha-diritto-non-potra-comunque-essere-espulso-e-intasera-i-tribunali/7132885/
Giuseppe Triggiani/Facebook
Sadio Mané
Dopo essere stato deriso varie volte per aver portato con sé spesso un telefono rotto ma funzionante, che poteva cambiare ogni giorno, il giocatore senegalese del Liverpool Sadio Mané, ha risposto:
“perché dovrei? se volessi potrei comprare 10 auto ferrari, 20 orologi rolex o due aerei privati, ma per fare cosa? Avevo fame e dovevo lavorare sul campo anche con la sete, sono sopravvissuto alle guerre, alle carestie, alla fame nera, ho giocato a calcio a piedi nudi, non ho studiato e molte altre cose, ma oggi grazie a quello che guadagno dal calcio posso aiutare la mia gente. Abbiamo costruito scuole, ospedali, un parco giochi e forniamo vestiti, scarpe e cibo alle persone che vivono in condizioni di estrema povertà.
inoltre, do 70 euro al mese a tutte le persone in una regione molto povera del senegal, per contribuire all’economia familiare.
Non è necessario sfoggiare un bel cellulare di nuova generazione, un rolex d’oro, un auto di lusso, ville di lusso e viaggi in jet privati, preferisco la classe economica.
preferisco che la mia gente riceva un po’ di ciò che la vita mi ha dato.
Questa si chiama lotta onorevole contro l’egoismo, contro la povertà, contro la fame in ogni parte del mondo, non solo nel mio paese”.
Onore a questo grande uomo!
https://www.facebook.com/giuseppe.triggiani.7/posts/pfbid032FDKdccT453ztn1s1UBpQHgj1MoQ7kgxtobeUPdHisd6rb5kVAM5VTKR1E4Eq2zwl
18 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 419
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/04/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-419-262b2e17-b901-46ec-9a6b-fc15ea8321f5.html
Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – Putin in visita al fronte a Kherson e a Lugansk. I ministri del G7: “Chi aiuta la Russia la pagherà cara”
Il presidente russo incontra militari e forze di polizia nei territori dell’Ucraina occupati. Spunta un video del ministro della Difesa cinese che dice al capo del Cremlino: “Hai promosso la pace nel mondo”. Il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich resta in carcere a Mosca: confermato arresto per spionaggio. La Duma approva l’ergastolo per il reato di alto tradimento
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/18/ucraina-putin-in-visita-al-fronte-a-kherson-e-a-lugansk-i-ministri-del-g7-chi-aiuta-la-russia-la-paghera-cara/7133776/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine en direct : Vladimir Poutine s’est rendu dans la région ukrainienne occupée de Kherson pour rencontrer les militaires
Le président russe est allé dans cette région, a annoncé le Kremlin, où les troupes russes se sont retirées de la capitale régionale en novembre 2022, pour renforcer leurs positions.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/18/guerre-en-ukraine-en-direct-le-g7-promet-que-les-pays-qui-fourniraient-une-assistance-a-la-russie-contre-kiev-en-paieraient-le-prix-fort_6169961_3210.html
Livio Senigalliesi/Facebook
SUDAN, GUERRA SENZA FINE
Per anni mi sono recato in Sudan. Tanti erano i motivi dello scontro tra il Nord del Paese, arabo e fondamentalista e il SUD cristiano e animista. La lotta per il controllo delle immense risorse petrolifere provocò milioni di morti e di profughi. Poi gli accordi di pace che sancirono la secessione del Sud-Sudan.
Dal 2022 sono ripresi gli scontri in varie zone ed è salita la tensione. I feroci combattimenti nella capitale Khartoum hanno riportato purtroppo questa martoriata regione in testa alle notizie e i dispacci delle Ong che operano sul terreno lanciano un allarme per i tanti morti e feriti. Ancora una volta è la popolazione a pagare il prezzo più alto.
Seguo gli eventi con apprensione.
(Photo by Livio Senigalliesi)
18 aprile. Quando Maurizio Fugatti organizzò un banchetto di carne d’orso: la festa della Lega con il piatto speciale
Quella volta si poteva leggere chiaramente sulla locandina dell’evento, la prima festa estiva in Primiero della Lega Nord Trentino: “Pranzo con menù tradizionale, specialità locali e piatto speciale a base di CARNE D’ORSO“. Era domenica 3 luglio 2011 e ad annunciare e a presenziare a quell’evento era Maurizio Fugatti, allora segretario della Lega Nord Trentino e onorevole, oggi Presidente della Provincia di Trento. JJ4 “noi avremmo voluta abbatterla sul posto” ha chiarito in conferenza stampa il governatore dopo che la notte scorsa è stata catturata l’orsa che ha ucciso il 26enne Andrea Papi. L’orsa è stata trasferita al Centro di recupero della fauna alpina di Casteller, a Trento. La provincia spinge per procedere con l’ordinanza di abbattimento che il Tar ha sospeso fino all’11 maggio.
18 aprile. Attilio Fontana e la sua campagna elettorale permanente sui pendolari
Fabio Fimiani – radiopopolare.it
Il sistema ferroviario regionale non è all’altezza, sia per le società di gestione del trasporto passeggeri, sia per quelle dei binari e delle stazioni.
Il presidente della giunta Attilio Fontana, però, dà la responsabilità alla gestione condivisa di Trenord tra Ferrovie Nord Milano, della Regione, e Trenitalia, del gruppo Ferrovie dello Stato.
Sono quasi trent’anni che la Lombardia invoca il federalismo ferroviario per dare risposte ai pendolari, ed effettivamente dal 2009 la Lombardia ha ottenuto la creazione di Trenord, avendo la guida della società, l’amministratore delegato è di proprio nomina, anche se le quote sono paritetiche tra imprese ferroviarie regionali e statali.
Nel frattempo sono incrementati gli investimenti per l’acquisto dei treni. La Regione ha fatto un ordine di 222 convogli, 176 nel 2017 e 46 nel 2020. Finora ne sono entrati in servizio 96, che hanno determinato un miglioramento delle condizioni di viaggio, non come i pendolari si sarebbero aspettati.
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https://www.radiopopolare.it/attilio-fontana-e-la-sua-campagna-elettorale-permanente-sui-pendolari/
Stefania Brai/Facebook
QUESTO 25 APRILE ANCHE PER MARISA MUSU
Il 18 aprile del 1925 nasceva Marisa Musu, partigiana e comunista. Credo che mai come oggi, in occasione del 25 aprile, Marisa vada ricordata. Mai come oggi che la Resistenza viene attaccata dal governo di destra e dalle Istituzioni che dalla Resistenza sono nate. Mai come oggi che è consentito ad un presidente del Senato, con le sue esternazioni su via Rasella, offendere la Resistenza e inquinare le “responsabilità storiche del fascismo e del nazismo”.
Marisa Musu a 16 anni entra nell’organizzazione clandestina del Pci, a 18 aderisce, col nome di “Rosa”, ai Gruppi di azione patriottica, guidati da Franco Calamandrei, insieme a Carla Capponi, Luigi Pintor, Rosario Bentivegna, Carlo Salinari, Pasquale Balsamo, Franco Ferri. Nel ‘44 partecipa all’attacco contro una colonna tedesca di via Rasella, cui seguì l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Per le sue azioni durante la lotta partigiana – con il grado di tenente – ha avuto la medaglia d’argento al Valor militare.
Marisa è stata sempre comunista, prima nel Pci, poi in Rifondazione.
Per me e per Citto anche compagna di una vita, legati a lei e al suo compagno Ennio Polito non solo per la lunga militanza comune nel Pci e nel Prc, ma per una amicizia che si è interrotta solo con la sua morte, nel 2002.
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Elisabetta Salvini/Facebook
FESTA D’APRILE: TINA ANSELMI “GABRIELLA”
Tina Anselmi aveva diciassette anni il 26 settembre del 1944 e, come tutti i suoi coetanei, era cresciuta a contatto con la morte, la violenza, il terrore della dittatura fascista, l’abitudine al sopruso, alla prepotenza.
Aveva già visto compagne escluse da scuola solo perché ebree, aveva trascorso ogni sabato della sua vita scolastica nella sede del fascio, per essere indottrinata. Aveva imparato a memoria che il duce ha sempre ragione e che il primo compito di un bravo fascista è obbedire, il secondo è obbedire, il terzo è obbedire.
Da tre anni conosceva gli orrori della guerra, la falsità delle promesse belliche. Aveva già vissuto l’8 settembre del ’43 e aveva compreso di essere vissuta nella menzogna fino a quel momento, ma la vera data spartiacque della sua vita è quel 26 settembre del ’44.
18 aprile. Il mondo del jazz in lutto: è morto il pianista Ahmad Jamal
Nella sua autobiografia, Miles Davis ha scritto: “Tutta la mia ispirazione viene da Ahmad Jamal. Ha sbalordito con il suo concetto di spazio, la sua leggerezza di tocco, il suo eufemismo e il modo in cui esprimeva note, accordi e passaggi”
Jamal ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di tre anni, quando suo zio Lawrence lo ha sfidato a ripetere ciò che stava facendo.
“È rimasto piuttosto sorpreso: ho suonato tutto quello che ha suonato lui. Il resto è storia”.
Ed è la storia di un musicista che si è guadagnato i più svariati titolo: Il profeta, Il maestro, L’architetto, Ahmad il magnifico, Il prestigiatore del piano, l’uomo con due mani destre.
Nato come Frederick Russell Jones a Pittsburgh da genitori battisti, ha scoperto l’islam da adolescente durante una tournée a Detroit, dove c’era un’ importante comunità musulmana.
A 20 anni si convertì e cambiò il suo nome in Ahmad Jamal
Parlando con la rivista Time del nome ha detto: “Non ho adottato un nome. Fa parte del mio background ancestrale e del mio retaggio. Ho ristabilito il mio nome originale. Sono tornato alla mia vigna e al mio fico”
In occasione dell’uscita di alcune registrazioni inedite,
Il New Yorker ha scritto che “negli anni ’50 il concetto musicale di Ahmad jamal era una delle grandi innovazioni dell’epoca”
La svolta commerciale fu un album del 1958 intitolato “Ahmad Jamal at the Pershing: But Not for Me”. È uno dei dischi strumentali più venduti del suo tempo, 1 milione di copie, ed è rimasto nelle classifiche della rivista Billboard per più di 100 settimane. Ne seguirono altre dozzine in quello che il New york times definì un catalogo cosparso di gemme.
Nel corso della sua carriera Jamal ha vinto una miriade di premi, tra cui il prestigioso Ordine degli arti e delle lettere francese nel 2007 e dieci anni dopo un Grammy Award per la sua leggendaria carriera.
https://www.radiopopolare.it/il-mondo-del-jazz-in-lutto-e-morto-il-pianista-ahmad-jamal/
18 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
18 aprile. Sanità al centro della mobilitazione
Roberta Lisi – collettiva.it
Nulla per le assunzioni, nulla per l’adeguamento delle retribuzioni, nulla per l’innovazione tecnologia. Il destino della sanità pubblica è tracciato ma le tre confederazioni sindacali, anche attraverso la mobilitazione, vogliono cambiare la rotta del declino del Servizio sanitario. Ne parliamo con Daniela Barbaresi, segretaria confederale della Cgil.
18 aprile. Genovesi, Fillea: profitti record ma bassi salari
“Il settore del legno e dell’arredo viene da tre anni di profitti record (+14% nel 2020, + 25,5% nel 2021, +12,6% nel 2022) con previsioni, a detta degli stessi imprenditori, positive anche per il futuro (+ 10% stimato). Peccato che di questi profitti i lavoratori del settore non vedano neanche un euro e siano costretti a fare sciopero per vedersi riconosciuto il diritto ad un equo rinnovo del contratto nazionale!” Così dichiara Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, al termine di una delle tante assemblee che in questi giorni si stanno svolgendo nelle aziende del legno in vista dello sciopero nazionale di 8 ore proclamato dai sindacati delle costruzioni di Cgil Cisl Uil per il giorno 21 aprile.
18 aprile. Sciopero legno, volantinaggio al Salone del mobile
Si terranno in 7 città le manifestazioni territoriali previste per lo sciopero di 8 ore del legno proclamato da Feneal Filca Fillea per il 21 aprile, a seguito dell’interruzione delle trattative con Federlegno per il rinnovo del Contratto Nazionale. Le manifestazioni saranno anticipate dai volantinaggi al Salone del Mobile di Milano, previsti già domani nell’area del FuoriSalone, dalle ore 18.00 alle ore 20.00 in Via Durini.
Il 21 aprile si ferma il legno: in Umbria 3000 lavoratori coinvolti dallo sciopero
Scenderanno in sciopero venerdì 21 aprile anche in Umbria le lavoratrici e i lavoratori del settore legno e arredo, con una concomitante manifestazione a Pesaro, che interesserà tutti i lavoratori del Centro Italia. Il contratto nazionale è scaduto a fine 2022 e interessa in regione circa 3000 addetti, espressione di un settore che nel 2021 è cresciuto del 25,5% e nel 2022 del 12,6%, con un export che solo in alta Umbria ha fatto segnare un più 18,9%. “Federlegno, nonostante questi risultati, non intende ascoltare le ragioni degli operai, che in media guadagnano 1400 euro al mese – afferma Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil dell’Umbria -. Parliamo di lavoratrici e lavoratori che con sapienza e artigianalità danno vita a prodotti che poi sono uno dei fiori all’occhiello del made in Italy”.
Federlegno ha proposto aumenti “irrisori” di soli 63,83 euro al mese, chiedendo per giunta la modifica dell’attuale modello contrattuale. “Per questo il 21 saremo a Pesaro, dove ha sede il più grande distretto del legno del centro Italia – continua Elisabetta Masciarri – insieme a Filca e Feneal per dire a Federlegno che le carte in tavola non si cambiano. Noi rivendichiamo il modello contrattuale del 2016 che recupera il potere d’acquisto portando una aumento dignitoso ai lavoratori del settore”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/18/news/legno-arredo-rinnovo-contratto-mobilitazione-2938100/
18 aprile. Calamita, Fiom Basilicata: «Il confronto con Stellantis non è più rinviabile»
“Riteniamo non più rinviabile un confronto con Stellantis per conoscere il piano industriale dello stabilimento e delle aziende della componentistica. La transizione elettrica non potrà avvenire con la riduzione degli occupati dell’area industriale di Melfi. È fondamentale prevedere un piano straordinario per l’automotive, investire su sistemi produttivi e prodotti ecosostenibili, prevedere sostegno al salario, nuovi ammortizzatori sociali, forme di mobilità per raggiungere le condizioni pensionistiche, investimenti sulla formazione per l’acquisizione delle nuove competenze e creare nuove opportunità che derivano dalla transizione tecnologica”. Lo ha detto la segretaria generale della Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita, ascoltata oggi in audizione dalla XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, congiuntamente con la X Commissione Attività Produttive. La delegazione della Fiom Cgil Basilicata è intervenuta sul futuro dello stabilimento Stellantis di Melfi e del suo indotto, esponendo la situazione di crisi dell’area industriale di Melfi.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/18/news/stellantis-melfi-2938854/
18 aprile. Iveco Bus, buone prospettive di sviluppo
Inaugurazione il 18 aprile a Foggia del nuovo stabilimento di Iveco Bus, alla presenza dell’amministratore delegato Gerrit Marx, del ministro Urso e del presidente della Regione Puglia Emiliano. “Un investimento – spiega la Fiom Cgil – che ha già portato circa 30 nuove assunzioni e che entro il 2023, quando si arriverà a pieno regime con l’assemblaggio finale di 1.000 veicoli l’anno, diventeranno 100”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/18/news/iveco-bus-foggia-fiom-2938743/
18 aprile. Bologna, motorizzazione civile, la Fp Cgil denuncia la pratica di richiamare in servizio pensionati
Per il sindacato, “il messaggio che sul piano simbolico veicola questa pratica è devastante tanto per chi il lavoro lo cerca quanto per chi lo ha già ampiamente svolto”
La federazione provinciale della Fp Cgil, unitamente alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ufficio Motorizzazione Civile di Bologna, esprimono tutta la loro indignazione per come si sta affrontando la drammatica carenza di personale.
“Premesso che le esternalizzazioni non sono mai la soluzione, piuttosto il problema – si legge nel comunicato sindacale – rimane per noi strada obbligata quella di un piano straordinario di nuove assunzioni che permetta a questo Ufficio come ad altri di ritornare a funzionare al meglio e allo Stato di riprendere la sua centralità come stato sociale. Si condanna senza se e senza ma l’utilizzo da parte dell’Amministrazione di ispettori e tecnici pensionati. Il messaggio che sul piano simbolico veicola questa pratica è devastante tanto per chi il lavoro lo cerca quanto per chi lo ha già ampiamente svolto. Noi ci opporremo con tutte le forze e in tutte le sedi, locali e non, perché reputiamo tutto ciò lesivo per la dignità del concetto di lavoro in quanto tale”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/18/news/bologna-motorizzazione-pensionati-carenza-personale-2938742/
18 aprile. Assistenza sociale, Basilicata fanalino di coda
In Basilicata è vero e proprio allarme sull’assistenza sociale. I dati concreti vengono denunciati dalla Cgil e dallo Spi regionali. “Impoverimento delle famiglie, incremento delle fragilità, crescita delle disuguaglianze sono la vera emergenza da affrontare, eppure la programmazione regionale tarda ancora a realizzare obiettivi e azioni efficaci per attuare e completare la Riforma per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale. Una riforma che ha tra i suoi obiettivi quello di creare una rete capillare di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali in un’ottica di forte integrazione, come indicato dalla missione 6 del Pnrr”. È quanto affermano i segretari generali Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa, ed Fp Cgil Potenza, Giuliana Scarano.
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18 aprile. La Cgil di Potenza si unisce alla mobilitazione nazionale contro il Decreto Cutro
“La decisione del Consiglio dei ministri di decretare lo stato di emergenza sui migranti appare sproporzionata e inutile, è solo propaganda orientata a distrarre l’opinione pubblica dai più urgenti problemi del Paese. Il disegno di legge 591/2023 convertito nel dl 20/2023, cosiddetto Decreto Cutro, ripropone formule vecchie che già in passato hanno mostrato di non risolvere alcun problema, ma anzi di produrre ulteriori ingiustizie e difficoltà”. Lo afferma il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito. “Dal 2014 al 2017 – prosegue – sono sbarcate 623 mila persone, sono state presentate 400 mila domande d’asilo e sono state registrate nel sistema d’accoglienza 528 mila presenze, molte delle quali durate più di un anno. Negli stessi anni siamo arrivati a ospitare più di 190 mila persone senza che sia stata dichiarata alcuna emergenza. Continuare a usare l’immigrazione come argomento di campagne mediatiche volte a raccogliere facile consenso indicando sempre gli stessi capri espiatori, non solo non è nell’interesse del Paese, ma rischia di generare ulteriori problemi per la pubblica amministrazione e per i territori coinvolti, oltre che per le persone”.
18 aprile. Corrieri Sda, il 21 aprile è sciopero anche a Reggio Emilia
“Le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, prendono atto che Sda e Fedit non hanno, a oggi, alcuna intenzione di continuare il percorso intrapreso ormai da due anni per costruire il primo accordo di filiera di Sda”. È questa la motivazione che ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione per le lavoratrici e i lavoratori di Sda e che culminerà con lo sciopero il prossimo 21 aprile, indetto anche nella provincia di Reggio Emilia dove riguarda circa 60 addetti tra personale diretto e indiretto.
18 aprile. Franco Sartori, Genova e la città possibile
Giovanna Cereseto – collettiva.it
Presentazione del docufilm dedicato alla figura del sindacalista che ha fatto dialogare mondo operaio e comitati per il diritto alla salute
“Franco Sartori – La città possibile” è il titolo del docufilm che racconta attraverso la figura del sindacalista la Genova degli anni ’80 e ’90: una città segnata dalle crisi delle grandi fabbriche e del porto, dall’inquinamento, dall’assenza di politiche industriali e dove, contemporaneamente, emergono nuovi soggetti politici come il comitato salute e ambiente delle donne di Cornigliano, e un uomo come Sartori che vede nel Ponente genovese il laboratorio da cui ripartire per costruire una nuova stagione di sviluppo.
17 Aprile
17 aprile. Brescia. 65enne muore cadendo da un’impalcatura
Niente da fare per Giancarlo Bertelli, imprenditore edile di Salò: è spirato sul colpo dopo una caduta di alcuni metri dal ponteggio di una villetta in ristrutturazione. Ancora da accertare la dinamica dell’incidente. Sul posto carabinieri e personale di Ats.
San Felice del Benaco. Tragedia nella mattinata di lunedì a San Felice del Benaco (Brescia) dove un uomo è morto dopo essere precipitato dall’impalcatura di una villetta di tre piani in fase di ristrutturazione all’esterno del camping La Guardiola, tra via Gardiola e via Silvella.
Si tratta di Giancarlo Bertelli, 65 anni, imprenditore edile di Salò che è precipitato da un’altezza di sei metri, morendo sul colpo. All’arrivo dei soccorsi, infatti, per l’uomo non c’era più nulla da fare. Sul posto, per i rilievi, i carabinieri e personale di Ats Brescia.
Il magistrato ha disposto il trasferimento della salma all’ospedale Civile di Brescia per l’autopsia che dovrà accertare se la caduta sia stata provocata da un malore.
https://www.quibrescia.it/infortuni-sul-lavoro/2023/04/17/san-felice-65enne-muore-cadendo-da-unimpalcatura/645939/
Caserta. Ancora un dramma sul lavoro, muore operaio di 63 anni
Ancora un dramma sui luoghi di lavoro. Teatro della tragedia uno stabilimento nella zona industriale di San Marco Evangelista dove ha perso la vita un operaio di 63 anni di Macerata Campania.
Erano da poco trascorse le 12 quando l’uomo, Luigi Malatesta residente nella frazione di Caturano e alla soglia della pensione, stava effettuando operazioni di manutenzione in uno stabilimento che si occupa della lavorazione del vetro. Per motivi ancora in corso di accertamento è caduto da un’altezza di circa sette metri. Immediato sul posto è giunta l’ambulanza che ha trasportato il 63enne all’ospedale di Caserta. Purtroppo, però, i medici non sono riusciti a salvargli la vita. E’ spirato poco dopo il suo ingresso al pronto soccorso del Sant’Anna e San Sebastiano. Troppo gravi le lesioni riportate in seguito alla caduta.
Sulla morte bianca è stato aperto un fascicolo d’inchiesta. La salma della vittima è stata trasferita all’istituto di medicina legale. Nello stabilimento è intervenuto il personale del servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Asl che ha avviato gli accertamenti del caso. Intervenuti anche i carabinieri di San Nicola la Strada.
La provincia di Caserta piange un’altra vittima del lavoro. Solo pochi giorni fa, nel brindisino, aveva perso la vita l’operaio Pasquale Acconcia, 52 anni di Marcianise. Una vera e propria mattanza silenziosa che si consuma quotidianamente nei luoghi di lavoro.
https://www.casertanews.it/cronaca/morto-lavoro-san-marco-evangelista.html
17 aprile. Elezioni Udine, ribaltone del centrosinistra al ballottaggio: Alberto De Toni nuovo sindaco
Un ribaltone. Totale. Rispetto alla scorsa amministrazione e anche rispetto al primo turno. Il centrosinistra torna a guidare il Comune di Udine dopo cinque anni di centrodestra. Alberto Felice De Toni – candidato di Pd, Alleanza Verdi-Sinistra e Azione-Italia Viva – ha sconfitto al ballottaggio il sindaco uscente Pietro Fontanini, appoggiato da tutte le forze di governo. Un successo schiacciante per De Toni che ha ottenuto il 53% delle preferenze restituendo così il capoluogo di provincia al centrosinistra. L’affluenza si è fermata al 44 percento con 35.604 votanti su 80.650 elettori, circa 8mila udinesi in meno rispetto al primo turno
I risultati
https://elezioni.regione.fvg.it/consultazioni/ELZ_COM/2023-04-02/udine
17 aprile. Uomini, con più di 50 anni e laureati: chi sono i sindaci italiani
Lorenzo Ruffini – pagellapolitica.it
A maggio quasi 600 comuni delle regioni a statuto ordinario andranno al voto per eleggere il nuovo sindaco. Si tratta delle elezioni amministrative più importanti dell’anno: una buona occasione per fare il punto sulle caratteristiche principali di tutti i sindaci italiani.
La maggioranza dei comuni in Italia è amministrata da uomini, con più di 50 anni di età e laureati. È questo il risultato dell’elaborazione dei dati, aggiornati al 1° aprile 2023, messi a disposizione dal Ministero dell’Interno.
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https://pagellapolitica.it/articoli/sindaci-italiani-genere-eta-titolo-studio
“Armi italiane agli Emirati? Non ci sono più divieti”. Meloni segue Draghi: nota ufficiale per “attestare” la fine delle restrizioni del Conte 2
Gianni Rosini – ilfattoquotidiano.it
Il riavvicinamento e gli ammiccamenti tra il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni e le monarchie del Golfo era diventato palese già a febbraio, con i colloqui tra l’esecutivo e il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman. Negli stessi giorni, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, volava negli Emirati, trasferta replicata due settimane dopo anche dalla premier. Oggi il Consiglio dei ministri sancisce ufficialmente, mettendolo nero su bianco, la fine dell’opposizione italiana, voluta dal governo Conte 2, alla vendita di armi agli Emirati Arabi Uniti. Una decisione che non modifica nella sostanza la situazione attuale, ma che lancia un messaggio chiaro ad Abu Dhabi, come precisa a Ilfattoquotidiano.it Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne di Rete Italiana Pace e Disarmo: “Già il governo Draghi aveva di fatto dato il via libera all’export, mantenendo lo stop per le commesse già bloccate che, però, riguardavano ormai solo l’Arabia Saudita. Con questa mossa, l’esecutivo Meloni sta di fatto lanciando un messaggio politico all’emirato del Golfo. Sta dicendo loro che, per quanto riguarda l’export di armamenti, vengono considerati al pari di Paesi come la Svizzera“
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/17/armi-italiane-agli-emirati-non-ci-sono-piu-divieti-meloni-segue-draghi-nota-ufficiale-per-attestare-la-fine-delle-restrizioni-del-conte-2/7133265/
17 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 418
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/04/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-418-6c9506b8-407b-4df2-a116-a377a4a3b9be.html
Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – Mercenari Wagner: “Abbiamo ucciso oltre 20 minori. Sparato a una bimba di 5 anni”. Lavrov: “Russia vuole la fine della guerra”
Il ministero della Difesa di Mosca annuncia l’uccisione di “7 mercenari inglesi” durante l’assalto a una roccaforte ucraina. Due appartenenti alla milizia russa raccontano a Gulag.net l’esecuzione di oltre 20 bambini e adolescenti a Bakhmut e Soledar. File segreti Usa: la controffensiva di Kiev prevista a partire dal 30 aprile
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/17/ucraina-la-diretta-mosca-uccisi-sette-mercenari-britannici-putin-al-ministro-della-difesa-cinese-collaboriamo-attivamente-in-ambito-militare/7132593/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : Vladimir Poutine salue les manœuvres de l’armée russe dans le Pacifique, sur fond de rapprochement avec Pékin
Le président russe a fait l’éloge lundi des manœuvres russes de « très haut niveau » dans cette zone impliquant des dizaines de navires et d’avions.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/17/guerre-en-ukraine-en-direct-vladimir-poutine-salue-les-man-uvres-de-l-armee-russe-dans-le-pacifique-sur-fond-de-rapprochement-avec-pekin_6169821_3210.html
Grano dall’Ucraina: stop all’importazione da Polonia, Ungheria e Slovacchia. Il braccio di ferro con l’Ue per difendere il mercato interno
Dopo lo stop di Polonia e Ungheria, è arrivato anche quello della Slovacchia. Una nuova crisi del grano ucraino rischia di coinvolgere l’Europa ma questa volta non si tratta dell’impossibilità per Kiev di esportarlo bensì della volontà dei Paesi dell’Est di non volerlo più importare. Alla decisione di Varsavia di vietare l’ingresso dei prodotti agricoli ucraini nel Paese, nei giorni scorsi, è seguito l’annuncio, pressoché identico nella sostanza, del governo ungherese. All’origine per entrambi la difesa del proprio mercato interno. E ora anche Bratislava dice stop e ha vietato la lavorazione del grano ucraino stoccato e della farina da esso prodotta per la presenza di pesticidi. Ma, anche in questo caso, per tutelare il proprio mercato. “Come la Slovacchia e la Polonia, anche l’Ungheria vieta la fornitura di grano ucraino. Non possiamo mettere in pericolo l’agricoltura ungherese e il sostentamento degli agricoltori ungheresi”, ha scritto il governo ungherese su Facebook. Un effetto domino potrebbe interessare diversi altri Stati dell’Europa Orientale. Tanto che a Bruxelles è già scattato l’allarme: “azioni unilaterali non sono accettabili”, ha avvertito la Commissione Ue.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/17/grano-dallucraina-stop-allimportazione-da-polonia-ungheria-e-slovacchia-il-braccio-di-ferro-con-leuropa-per-difendere-il-mercato-interno/7132828/
17 aprile
ENERGIA
Uss, Putin, Vostok Oil e Maire Tecnimont
Marco Dell’Aguzzo – startmag.it
Fino a poche settimane prima dell’invasione dell’Ucraina, Putin lodava le partecipazioni italiane al grande progetto petrolifero russo Vostok Oil. Due erano gli uomini chiave: Aleksandr Uss e Antonio Fallico di Banca Intesa Russia. E Repubblica sottolinea il caso di Maire Tecnimont
Vostok Oil era la grande scommessa della Russia: il progetto petrolifero più imponente dai tempi dell’Unione sovietica, localizzato nel nord del paese e capace – secondo le stime – di produrre ed esportare 2 milioni di barili di petrolio al giorno entro il 2030. Visto il basso contenuto di zolfo, poi, il greggio estratto dal progetto avrebbe rivaleggiato direttamente con il Brent, la qualità estratta nel mare del Nord e riferimento per il mercato europeo e internazionale.
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https://www.startmag.it/energia/vostok-oil-antonio-fallico-maire-tecnimont/
Paolo Soglia/Facebook
Etiopia 1937, strage di Debra Libanos del regime fascista
Etiopia 2023, visita della premier Meloni in Etiopia, manco una parola sulle stragi, la guerra e i gas asfissianti.
Nel febbraio scorso è stato ricordato l’ottantesimo anniversario dell’attentato contro il viceré d’Etiopia, il generale Rodolfo Graziani, avvenuto il 19 febbraio 1937 ad Addis Abeba. Alcuni quotidiani hanno dedicato articoli di rievocazione al tragico evento e un romanzo pubblicato dall’editrice Sellerio – “I fantasmi dell’Impero”, autori Marco Consentino, Domenico Dodaro e Luigi Panella – ha contribuito a focalizzare l’attenzione sul contesto sociale e politico in cui maturò quel gesto di resistenza e la repressione messa in atto dal fascismo. L’ondata repressiva contro le forze di resistenza etiopiche raggiunse il suo culmine tra il 19 e il 26 maggio con le stragi nel villaggio conventuale di Debrà Libanòs. Ma nell’arco di quei tre mesi le vittime complessivamente furono alcune migliaia.
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https://www.facebook.com/paolo.soglia1/posts/pfbid036XtEqrWB7M99KVGkrKxaWSaTnEiXrUhW7kXjbQUT5o1mmVT2zvucQGm7QYaCz1VZl
Debre Libanòs, “lo sgozzatore degli etiopi” e il mausoleo della vergogna
Ribka Sibhatu – patriaindipendente.it
La storia del massacro al convento copto, le responsabilità criminali degli occupanti italiani e di Rodolfo Graziani con gli occhi di una scrittrice cresciuta nel Paese africano dove il 21 maggio 1937 si abbatté la ferocia fascista
Debre Libanòs (in amarico ደብረ ሊባኖስ), riconosciuto coralmente il più autorevole centro religioso d’Etiopia, è situato, a 100 km a nord di Addis Abeba. È eretto in un luogo tra i più belli al mondo, dove è perennemente primavera, circondato da rocce basaltiche e dal fiume Ciagl, un affluente del fiume Abbay (Nilo azzurro) che, dopo essere passato sotto il vecchio ponte Portoghese, prosegue con una cascata di 15 metri fin davanti all’eremo. Vi abitano animali e uccelli rari, il tutto tappezzato di verde smagliante. Attualmente ospita 500 monaci e circa 2.000 (አርድእት) seguaci e candidati al monacato.
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https://www.patriaindipendente.it/servizi/debre-libanoslo-sgozzatore-degli-etiopi-e-il-mausoleo-della-vergogna/
17 aprile. Europa del Nord e socialdemocrazie: un passato senza futuro?
Claudio Bazzocchi – terzogiornale.it
Il libro di Carlo Trigilia mette meritoriamente l’accento sulla lotta alle diseguaglianze, ma sfugge alla questione essenziale di una nuova cultura critica e del conflitto
Stando alla tesi principale del libro di Carlo Trigilia – La sfida delle diseguaglianze. Contro il declino delle sinistre, pubblicato dal Mulino alla fine dello scorso anno –, dopo i Trenta gloriosi, che videro il compromesso tra capitale e lavoro, e quindi il protagonismo delle socialdemocrazie in tutta Europa, solo in alcuni Paesi le sinistre sarebbero state in grado di rappresentare gli operai, i segmenti meno abbienti in genere, e, nello stesso tempo, anche i ceti medi interessati ai valori e ai beni post-materialistici. Si tratta di quei casi in cui le socialdemocrazie, nell’Europa del Nord e nella Germania del modello renano, hanno adottato politiche di ridistribuzione della ricchezza e di sostegno alla crescita grazie a un ambiente istituzionale che potrebbe essere definito di “democrazia negoziale”. Nel resto d’Europa, si osservano casi di alta crescita, drastica riduzione delle spese sociali e notevoli diseguaglianze, come nel Regno Unito; oppure le situazioni di quei Paesi definiti dall’autore ibridi – come Italia, Grecia, Spagna e Portogallo –, in cui si assiste a una bassa crescita non inclusiva, associata a ingenti spese sociali, che non riescono però a ridurre le diseguaglianze.
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https://www.terzogiornale.it/2023/04/17/europa-del-nord-e-socialdemocrazie-un-passato-senza-futuro/
Elisabetta Salvini/Facebook
FESTA D’APRILE: LIDIA BRISCA MENAPACE
“Chiamatemi ex politica, ex parlamentare, ex insegnante, ma non chiamatemi mai ex partigiana. Perché io partigiana lo sarò per sempre”.
Non saprei da dov’altro partire per parlare di Lidia Brisca Menapace, se non da questa sua affermazione che racchiude il senso pieno della sua esistenza. Perché Lidia ci insegna che se sei stata partigiana, la sarai per tutta la vita. Perché hai scelto di schierarti contro le Ingiustizie, la violenza, il pensiero unico, le discriminazioni, il machismo, i soprusi, l’arroganza, la prepotenza. Hai scelto da che parte stare, quando potevi fingere e girarti dall’altra parte. Quando farlo significava mettere a rischio la tua vita e quelle dei tuoi familiari. Hai scelto perché non potevi essere indifferente e complice. Una scelta che vale per una vita intera e quando ti trovi davanti a una partigiana come Lidia, quella scelta la senti in ogni sua parola, in ogni suo gesto, in ogni sua mossa. È una scelta che ha un peso specifico enorme. È carsica, come amava dire lei per mettere in evidenza come, nella nostra vita, ci sono adesioni che scavano, corrodono, spostano, levigano, lisciano superfici. Lo fanno apparentemente in modo lentissimo, ma lo fanno e modificano completamente il paesaggio, gli orizzonti.
17 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
17 aprile. Eliana Como/Facebook
COSTO DEL LAVORO SOTTO LA MEDIA EUROPEA
Da sempre le imprese italiane lamentano che il costo del lavoro in Italia (complessivamente inteso, salario più tasse, contributi e bonus) sia troppo alto e quindi non competitivo.
Ora esce finalmente, nero su bianco, che non è così. Il costo del lavoro in Italia è più basso della media europea e inferiore praticamente a tutti i paesi della zona occidentale. 10 punti inferiore a Francia e Germania.
Quindi, il carico fiscale non è affatto così elevato. Il punto è che i padroni vorrebbero salari competitivi con quelli più poveri dell’Europa: Bulgaria, Romania, Polonia, Ungheria…
Quindi basta girarci intorno con bonus, Cuneo fiscale, riduzioni delle tasse che nemmeno te ne accorgi e che tagliano altro stato sociale. Serve difendere il reddito di cittadinanza (che è anche uno strumento per disincentivare salari da fame) e finalmente introdurre il salario minimo come livello minimo orario sotto il quale nessun contratto nazionale può andare.
Al via il bonus Trasporti: fino a 60 euro per treni, metro e bus
Possono richiederlo studenti, lavoratori, pensionati e cittadini con un reddito complessivo non superiore a 20mila euro. L’agevolazione è valida per l’ acquisto di un abbonamento annuale, mensile o relativo a più mensilità
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https://www.rainews.it/articoli/2023/04/bonus-trasporti-al-via-fino-a-60-euro-per-treni-e-bus-d0a62c62-c65d-47bd-adf3-28770178e1ee.html
17 aprile. Autonomia differenziata, un progetto da fermare
Roberta Lisi – collettiva.it
Scuola, sanità, lavoro ed economia: emergenze che non si risolvono con l’autonomia differenziata voluta da Calderoli. Il mito di servizi efficienti è, appunto, un mito. Lo afferma la segretaria generale della Cgil Veneto Tiziana Basso, riflettendo su come fermare un progetto che non solo minerebbe l’unitarietà del Paese, ma sarebbe controproducente anche per i veneti.
17 aprile. Autonomia differenziata, sarà la fine della coesione sociale
Roberta Lisi – collettiva.it
Contrastare il progetto di autonomia differenziata è prima di tutto questione democratica, oltre che sociale. Se passasse, inevitabilmente le diseguaglianze tra territori si amplificherebbero. Per questa ragione, insieme alla Uil e a molte associazioni e movimenti, la Cgil siciliana ha organizzato sabato scorso una grande manifestazione a Caltanissetta. Ne parliamo con Alfio Mannino, segretario generale della Cgil dell’isola.
17 aprile. Salari da fame, il ccnl della vigilanza privata è incostituzionale anche per la Cassazione (dal 2021). Ma le aziende continuano ad applicarlo
Chiara Brusini – ilfattoquotidiano.it
Non è affatto una prima assoluta la sentenza del giudice del lavoro di Milano che ha stabilito l’incostituzionalità di una paga da 3,96 euro l’ora versata sulla base del famigerato Ccnl della vigilanza privata e servizi fiduciari. Una sentenza di Cassazione datata 28 ottobre 2021 ha infatti già sancito in via definitiva che i minimi salariali previsti da quel contratto, firmato da Cgil e Cisl nel 2013, sono contrari ai principi di proporzionalità e sufficienza in funzione di un’esistenza libera e dignitosa previsti dall’articolo 36 della Carta. Il problema è che le sentenze non si traducono in un azzeramento del contratto: l’esito della causa vale solo per chi la fa. Così per gli oltre 100mila lavoratori del settore continua a non cambiare nulla: l’Italia continua a non avere un salario minimo, quel contratto è scaduto da otto anni e nonostante scioperi e mobilitazioni le trattative per il rinnovo si sono interrotte a febbraio dopo che i datori hanno escluso aumenti superiori a 3 euro al mese. Da ultimo Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno tentato di sparigliare le carte con una class action contro una delle maggiori aziende del settore con l’obiettivo di ottenere la disapplicazione delle tabelle retributive del ccnl che pure avevano firmato.
17 aprile. “Spostarono il corpo dell’operaio dal cantiere per inquinare le indagini”: sette arrestati a Latina per omicidio e favoreggiamento
I carabinieri del Nas (Nucleo anti-sofisticazioni) di Latina, a conclusione dell’indagine “Blackout“, coordinata dalla Procura pontina, hanno eseguito sette misure cautelari (di cui tre custodie in carcere e quattro agli arresti domiciliari) nei confronti di altrettante persone indagate a vario titolo per omicidio volontario con dolo eventuale, favoreggiamento personale aggravato continuato e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Gli arresti sono collegati alla morte di un operaio trovato nelle vicinanze di un cantiere edile di Sonnino (Latina) il 23 giugno 2022, in stato di incoscienza e privo di respiro: trasportato in ospedale, era morto dopo alcuni mesi.
17 aprile. Il digitale spinge le persone ad avere più di un lavoro
Un numero crescente di persone svolge non uno, ma due lavori a tempo pieno. È il cosiddetto poliworking. Una tendenza in crescita negli Stati Uniti, specie tra i giovani
17 aprile. Milano, il prossimo 19 aprile in piazza per il rinnovo del contratto legno e arredo
La protesta dei lavoratori del legno si è data appuntamento al Fuori Salone di Milano, mercoledì 19 aprile dalle ore 18.00 alle ore 20.00 in Via Durini. Feneal, Filca e Fillea, con i delegati sindacali del legno industria, volantineranno per portare a conoscenza dei clienti, degli espositori e dei cittadini i contenuti della lotta per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/17/news/legno-arredo-rinnovo-contratto-mobilitazione-2936280/
Matera, contratto legno arredo: 20 aprile conferenza stampa, 21 aprile manifestazione Basilicata Puglia
Si terrà giovedì 20 aprile alle 10, nella sala conferenze di Edilcassa Basilicata, a Matera (via A.M. Di Francia, 32b), la conferenza stampa dei sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Basilicata e Puglia in vista dello sciopero di 8 ore dei lavoratori e delle lavoratrici del legno proclamato per il giorno 21 aprile. “La protesta – scrivono i sindacati in una nota unitaria – è stata indetta contro il mancato rinnovo da parte di Federlegno del contratto nazionale con il modello contrattuale “a doppia pista” che ha garantito il potere di acquisto dei salari negli anni scorsi. In occasione dello sciopero è prevista una manifestazione interregionale a Matera alle 10 in piazza San Giovanni Battista, nei pressi della Prefettura”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/17/news/legno-arredo-rinnovo-contratto-mobilitazione-2936382/
Legno arredo, Friuli Venezia Giulia: lo sciopero del 21 aprile interessa 23mila lavoratori in regione
“Ci aspettiamo che la giornata di protesta riporti Federlegno e tutti gli imprenditori del settore a riaprire il tavolo della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale, con un atteggiamento diverso e rispettoso delle regole che ci siamo dati tutti insieme, sindacati e imprese”. È quanto dichiarano i segretari generali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil del Friuli Venezia Giulia, Massimo Marega, Gianni Pasian e Massimo Minen, in vista dello sciopero del settore legno e arredo, proclamato per venerdì prossimo, 21 aprile, con una concomitante manifestazione a Treviso, che interesserà tutti i lavoratori del Nordest. Il contratto, scaduto a fine 2022, interessa in regione 23mila addetti e 2.500 imprese, espressione di un settore che nel 2022 è cresciuto dell’8,7% rispetto al 2021 (dati nazionali gennaio-settembre), superando i livelli pre-pandemia e con una crescita record dell’export, in particolare in Friuli Venezia Giulia (+22% tra gennaio e settembre).
Le ragioni dello sciopero saranno al centro di una conferenza stampa convocata da Fillea, Filca e Feneal a Udine per mercoledì 19 aprile, con inizio alle 11, nella sede della Cassa Edile, in via Monte San Marco 69.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/17/news/legno-arredo-rinnovo-contratto-mobilitazione-2936481/
17 aprile Milano, sciopero contro chiusura Swapfiets Italia
Lo store della Swapfiets Italia, multinazionale olandese di sharing mobility, è in Via Lupetta a Milano, in pieno centro. Alla Swapfiets affittano biciclette, servizio più che mai utile, in una fase in cui la mobilità sostenibile è un tema sentito, soprattutto in una grande e turistica città come Milano. La multinazionale ha deciso però di chiudere lo store e di licenziare i lavoratori.
“Stiamo provando – dichiara Andrea Torti della Fiom di Milano – ad avviare un confronto con la società per evitare la perdita di posti di lavoro e la cessazione di un servizio innovativo e che risponde alla esigenza di modificare in senso ambientale gli spostamenti nelle grandi aree urbane. I lavoratori ci dicono che, nonostante lo store a Milano sia praticamente invisibile, più di mille cittadini si sono abbonati al servizio. Non bastano, secondo Swapfiets. Bene, ma anziché chiudere proviamo a investire con una adeguata campagna di marketing e, magari, a spostare lo store in una zona di maggior passaggio”.
Oggi i lavoratori della Swapfiets Italia hanno scioperato e manifestato in Via Lupetta. Si tratta di una prima mobilitazione per rivendicare l’avvio di una trattativa seria. “Chiediamo anche al Comune di Milano di intervenire – si legge nel comunicato sindacale – per costruire un percorso che dia continuità al servizio di sharing mobility offerto da Swapfiets che risponde a una domanda dei cittadini e all’esigenza di ridurre il traffico in città”.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/17/news/milano-sciopero-swapfiets-italia-2934851/
17 aprile. Palermo, Città del Mare: lavoratori in agitazione contro ipotesi cambio contratto
È partito il 17 aprile lo stato di agitazione dei lavoratori della struttura alberghiera Cds Hotels Città del Mare di Terrasini, provincia di Palermo, insieme con una nota di diffida all’azienda. L’azione di lotta è stata indetta da Filcams, Fisascat e Uiltucs per ribadire la loro contrarietà in merito alla decisione “unilaterale” presa dall’azienda di cambiare il contratto collettivo nazionale sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil e optare, nel sito di Terrasini, per l’applicazione di un altro contratto, non sottoscritto dai sindacati maggiormente rappresentativi.
17 aprile. Sk Hynix chiude, 18 aprile è sciopero
Il primo incontro sui licenziamenti non è andato bene. Il vertice tra sindacati e Sk Hynix sui 39 esuberi chiesti dalla multinazionale coreana si è tenuto mercoledì 12 aprile. A fine marzo la società (che nel 2022 ha registrato un fatturato di 34 miliardi di dollari e un utile netto di 1,7 miliardi di dollari) ha comunicato la messa in liquidazione e la chiusura del centro di ricerca e sviluppo italiano ed europeo di Agrate Brianza (Monza).
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17 aprile. Bucci, Cgil Bari: «Basta parlare dei giovani. Vogliamo parlare con i giovani»
Si chiama “E ti vengo a cercare” il progetto promosso dalla Cgil di Bari e di Fiom, Filcams, Flc, Nidil, le categorie dell’industria, del commercio, della scuola e dei lavoratori atipici, insieme al sindacato studentesco delle scuole superiori, l’Unione degli studenti. Un progetto che va a incontrare materialmente in aula mentre sono a lezione, studentesse e studenti degli istituti tecnici e professionali dell’area metropolitana di Bari.
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17 aprile. Bari, 17 aprile primo sciopero alla Banca popolare
”Siamo al fianco dei dipendenti in sciopero”. Così la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, sottolinea il sostegno ai lavoratori della Banca popolare di bari, nel giorno della loro prima astensione dal lavoro.: “Sosteniamo la mobilitazione e rivendichiamo con urgenza l’avvio di un confronto serio che garantisca una prospettiva all’istituto e che dia le risposte quelle risposte che le lavoratrici e i lavoratori meritano”.
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17 aprile. Vercelli, Filctem: «Alla Sogin proposte insufficienti»
Fumata nera. Sulla situazione della Sogin e sulle soluzioni proposte dall’azienda arriva il giudizio negativo della Filctem Cgil Vercelli Val Sesia. Il sindacato, insieme alle Rsu dei siti di Saluggia e Trino, ha incontrato la società, secondo quanto deciso al tavolo prefettizio di Vercelli, il 23 marzo a Saluggia e il 6 aprile a Trino.
“L’azienda – scrive la federazione della Cgil in un comunicato – aveva preso l’impegno di fornire numeri, tempistiche e profili da inserire sui siti per colmare le oggettive criticità d’organico, ma quanto proposto in termini di numeri è fortemente distante dalle reali necessità, le tempistiche sono molto vaghe e i profili ancora di più. Peraltro, tutte le azioni che vorrebbe mettere in pratica Sogin sarebbero a personale invariato, ossia con spostamenti prevalentemente dal sito di Bosco Marengo verso Saluggia e in parte Trino. Non sarebbero quindi previste assunzioni“. A fronte di quanto è stato illustrato al sindacato da Sogin, la Filctem ha comunicato al Prefetto di Vercelli il mancato accordo al tentativo di conciliazione.
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16 Aprile
16 aprile. Un migliaio di migranti soccorsi in Sicilia. Nominato il commissario per l’emergenza, non vale per le Regioni a guida Pd
Non senza difficoltà per le condizioni meteo avverse, la Guardia Costiera italiana nel pomeriggio di domenica 16 aprile ha prestato soccorso a un peschereccio in difficoltà con a bordo circa 600 migranti a quasi 170 miglia a sud delle coste della Sicilia Sud Orientale, in acque Sar maltesi. È probabile che i naufraghi possano essere trasferiti in Sicilia, ma visto il numero elevato si ipotizza una divisione tra i porti di Augusta e Catania che si stanno già preparando per l’accoglienza.
16 aprile. Peschereccio con 600 migranti soccorso da Guardia Costiera. A Lampedusa altri 221 in salvo
Il salvataggio a circa 170 miglia a sud delle coste siciliane meridionali, in acque Sar maltesi
Nel pomeriggio stato salvato un peschereccio in difficoltà con a bordo circa 600 migranti a circa 170 miglia a sud delle coste della Sicilia Sud orientale, in acque Sar italiane, da parte della Guardia Costiera. Le operazioni sono state rese difficoltose dalle cattive condizioni meteo.
16 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 417
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
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Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – Attacchi alle chiese durante la veglia della Pasqua ortodossa. Putin vede il ministro della Difesa cinese
I filorussi denunciano il lancio di missili ucraini sulla Cattedrale Donetsk: un morto e due feriti. Kiev invece accusa i nemici di avere colpito la chiesa di Nikopol, di fronte alla centrale di Zaporizhzhia, e San Michele Arcangelo a Kushuhum
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/16/ucraina-la-diretta-razzi-sulla-cattedrale-di-donetsk-un-morto-e-due-feriti-kiev-a-bakhmut-combattimenti-sanguinosi-senza-precedenti/7131845/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine en direct : le président brésilien, Lula, suggère une médiation conjointe avec la Chine et les Emirats arabes unis
Luiz Inacio Lula da Silva dit avoir discuté avec les deux pays afin de créer un « G20 politique » pour trouver une issue politique à un conflit qui a été provoqué par « des décisions prises par deux pays », a jugé le président brésilien.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/16/guerre-en-ukraine-en-direct-le-president-bresilien-lula-suggere-une-mediation-conjointe-avec-la-chine-et-les-emirats-arabes-unis_6169719_3210.html
16 aprile. Vi racconto la battaglia in Italia sui nuovi carri armati
Aurelio Giansiracusa – startmag.it
La questione carri armati in Italia, dopo decenni di sostanziale disinteresse, è tornata prepotentemente d’attualità nel mondo dell’informazione militare.
Sicuramente, la miccia è stata accesa dalla guerra scatenata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina che ha messo in moto tutta una serie di acquisti, ammodernamenti, trasferimenti, cessioni a titolo di compensazione di carri armati che ha riguardato e, tutt’ora, riguarda buona parte dei Paesi Europei.
In poco tempo si sono visti arrivare carri armati dall’Estremo Oriente (K2 Black Panther dalla Corea del Sud), dagli Stati Uniti (M1 Abrams) e dalla Germania che, da un lato ha dato fondo alle riserve di Leopard 2 A4 e dall’altro ha incamerato ordini per la costruzione di nuovi Leopard 2 A7.
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https://www.startmag.it/innovazione/vi-racconto-la-battaglia-in-italia-sui-nuovi-carri-armati/
16 aprile. Problemi Usa in Medio Oriente anche col saudita Bin Salman
Michele Marsonet – remocontro.it
L’antipatia reciproca tra Joe Biden e il 37enne principe ereditario saudita Mohammad bin Salman sta producendo effetti che rischiano di compromettere l’influenza Usa non soltanto nel regno dei Saud, ma pure nell’intero Medio Oriente. Non è cosa da poco, sostiene Michele Marsonet.
Accondiscendenza in cambio del governo petrolifero planetario, a perdonare e sostenere i dispotismi amici, e contrastare se non addirittura fare la guerra ai concorrenti nemici.
Moralità politica di mercato verso quale futuro?
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https://www.remocontro.it/2023/04/16/problemi-usa-in-medio-oriente-anche-col-saudita-bin-salman/
16 aprile. Caso Orlandi, papa Francesco difende Wojtyla: “Su Giovanni Paolo II illazioni offensive e infondate”
Francesco Antonio Grana – ilfattoquotidiano.it
Papa Francesco respinge al mittente le accuse su Karol Wojtyla. “Certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo – ha affermato Bergoglio al Regina Caeli – rivolgo un pensiero grato alla memoria di san Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”. Perché questa dura e netta presa di posizione del Papa? L’11 aprile 2023 il promotore di giustizia vaticano, Alessandro Diddi, riceve Pietro Orlandi, il fratello della 15enne scomparsa il 22 giugno 1983, e il suo avvocato Laura Sgrò. Il 9 gennaio 2023, quattro giorni dopo il funerale di Benedetto XVI, Diddi, su mandato di Francesco, aveva riaperto improvvisamente il caso Orlandi, dopo anni di insistenti richieste da parte della famiglia di Emanuela. Della vicenda ne aveva scritto anche l’ex segretario di Ratzinger, l’arcivescovo Georg Gänswein, nel suo libro di memorie.
Pietro Orlandi a FQMagazine: “Puntano i piedi come bambini per il pettegolezzo su Wojtyla. A che serve sapere chi me l’ha detto? Convocassero le 28 persone di cui abbiamo fatto i nomi…”
Alessandra De Vita – ilfattoquotidiano.it
“Chiedessero all’arcivescovo George Carey come mai scambiava lettere col Cardinale Ugo Poletti in riferimento a Emanuela. O chiedessero a quell’ex funzionario della gendarmeria che mi disse che appena saputa la notizia della sparizione di Emanuela andarono subito da quei cardinali che avevano il “vizietto”…”, le parole di Pietro Orlandi
Elisabetta Salvini/Facebook
ROSINA BECCHI “ANNA”
Che foto meravigliosa!
Quattro partigiani, seduti in cerchio che si dividono la minestra, versandola con il mestolo. Tra loro c’è anche una donna che conosco, che amo. Si chiama Rosina Becchi, non l’ho mai incontrata, è morta nel 1987, quando avevo solo 11 anni e lei 69, eppure, so chi è. So riconoscermi nella sua storia, nel suo coraggio, nella sua lotta.
Rosina Becchi, staffetta partigiana mangia insieme ai suoi compagni di brigata, ed è una foto stupenda perché le donne all’epoca, giù in pianura, mica si sedevano a tavola con gli uomini e mica discutevano con loro, alla pari. E invece la Rosina sta lì, in mezzo a loro, è vestita come loro, mangia insieme a loro, combatte insieme a loro, sogna insieme a loro e dorme insieme a loro. Lassù tra Febbio, Magolese, Villa Minozzo lei si muoveva di notte, passando da mulattiere e sentieri quasi impraticabili, percorrendo distanze che oggi sembrano infinite da fare in macchina.
16 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
16 aprile. Landini: «Salari fermi, profitti in crescita: così non va»
Dalle pagine del Corriere della Sera, il segretario generale della Cgil si domanda: “Cosa ci fa un dipendente di 40 euro al mese in più se per avere una visita medica in tempi accettabili ne deve pagare 250?”
“Sul carrello della spesa si stanno facendo profitti esagerati, perché negli ultimi mesi i costi di produzione sono molto scesi, pensiamo al prezzo del gas, mentre gli aumenti per le famiglie hanno continuato a correre“. A denunciarlo è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in un’intervista al Corriere della Sera. Intanto, “i salari – evidenzia il leader sindacale – devono aumentare. Dall’inizio di quest’ondata d’inflazione si sente parlare solo del rischio che i rinnovi dei contratti inneschino una spirale prezzi-salari”.
16 aprile. Pensioni, l’austerità della Fornero accettata solo da noi
Massimo Franchi – ilmanifesto.it
Ora che la riforma delle pensioni di Macron è legge, si può tracciare un raffronto definitivo con la situazione in Italia.
Il presidente francese aveva usato la riforma Fornero come termine di paragone nella sua intervista televisiva utilizzando l’argomento più evidente: l’età di pensione di vecchiaia. L’Italia ha il primato mondiale assieme a Islanda e Norvegia: 67 anni ad oggi e, grazie all’adeguamento automatico all’aspettativa di vita unico al mondo (l’aumento viene traslato totalmente sull’età di ritiro, come se tutta la vita fosse di lavoro), la prospettiva di arrivare a 70 anni entro il 2040.
In questo quadro, il passaggio da 62 a 64 anni – che arriverà progressivamente nel 2030 – della Francia risulta comparativamente limitato, collocandosi ancora molto indietro rispetto agli altri grandi paesi citati nel prospetto mostrato ai francesi dal loro – in gran parte – odiato presidente: si parte con gli Stati Uniti e la Svezia in cui si va in pensione a 62 anni; poi Giappone, Belgio e Canada 65; Germania 65 e 10 mesi; Regno Unito 66 anni, la Spagna e i «frugali» Paesi Bassi a 66 anni e 4 mesi.
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https://ilmanifesto.it/pensioni-lausterita-della-fornero-accettata-solo-da-noi
15 Aprile
15 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 416
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/04/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-416-b5ff5057-a9dc-4d3b-82fe-5b28540c3cad.html
Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – Il capo della Wagner: “Putin fermi la guerra e si concentri sulle aree occupate”. Londra: “Il conflitto sarà lungo”
Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari russi della Wagner, propone al presidente russo di dichiarare la fine del conflitto in Ucraina e di dedicarsi al consolidamento dei territori conquistati dalle forze di Mosca. Secondo la Difesa britannica, “la creazione di un sistema elettronico per la convocazione dei militari fa parte di un approccio a lungo termine per fornire personale, dato che la Russia prevede un lungo conflitto in Ucraina”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/15/ucraina-la-diretta-il-capo-della-wagner-putin-fermi-la-guerra-e-si-concentri-sulle-aree-occupate-londra-la-guerra-sara-lunga/7131049/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine en direct : Volodymyr Zelensky annonce avoir discuté avec Emmanuel Macron de la visite du président français en Chine
Le président français s’est rendu en Chine la semaine dernière, où il a exhorté le président chinois, Xi Jinping, à raisonner la Russie pour mettre fin à la guerre en Ukraine.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/15/guerre-en-ukraine-en-direct-dans-la-ville-ukrainienne-de-sloviansk-une-neuvieme-personne-retrouvee-dans-les-decombres-d-un-immeuble_6169614_3210.html
15 aprile. Il vuoto al centro dell’Europa. Crisi Germania, Francia e Polonia opposte: un problema per l’Italia
15 aprile. Turchia presidenziali: per chi votano Stati Uniti e Russia?
Ennio Remondino – remocontro.it
La campagna elettorale per le presidenziali del 14 maggio in Turchia sta diventando l’ennesimo fronte della ‘guerra di prossimità’ tra Stati Uniti e Russia. Segnala clamoroso con inciampo diplomatico compreso, la visita a fine marzo dall’ambasciatore americano ad Ankara Jeff Flake al quartier generale del Chp, il partito laico di opposizione col solo vero concorrente dell’uscente Erdoğan, Kemal Kılıçdaroğlu.
Col permalosissimo Erdoğan che taglia formalmente i ponti con il rappresentante della superpotenza nel suo paese, facendo sapere che se Flake avrà l’ardire di chiedergli un incontro gli verrà sbattuta la porta in faccia.
Porte spalancate e pompa magna per il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, inviato da Putin ad Ankara per manifestare il desiderio del Cremlino di continuare ad avere l’attuale presidente come interlocutore.
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https://www.remocontro.it/2023/04/15/turchia-presidenziali-per-chi-votano-stati-uniti-e-russia/
«I turchi di ogni estrazione e orientamento ritengono mediamente gli americani (cor)responsabili della crisi monetaria (nella sua ‘inarrivabile saggezza’ Trump rivendicò pubblicamente l’attacco alla lira dell’agosto 2018), ne condannano l’approccio irriducibilmente filogreco nel vitale confronto con Atene nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale, biasimano eufemisticamente il sostegno militare e logistico che Washington fornisce al Pkk in Siria e in Iraq. Solo per citare i principali elementi di frizione tra la superpotenza e il suo insubordinato ‘alleato’ anatolico», L’anti-americanismo in Turchia è ai massimi storici, la premessa di Daniele Santoro su Limes.
15 aprile. Sudan, pesanti scontri in tutta Khartoum. Paramilitari: “Controlliamo il palazzo presidenziale”. L’esercito smentisce
L’esercito si scontra con i paramilitari delle Forze di sostegno rapido (Rsf) del generale Mohamed Hamdane Daglo, che riferiscono di avere preso il controllo del palazzo presidenziale e l’aeroporto di Khartoum e Merowe, capitale del Sudan. Notizie che vengono bollate come “bugie” dall’esercito, che nel corso degli scontri ha usato armi leggere e pesanti. Gli spari di sabato mattina sono stati uditi in diverse aree della città, tra cui il centro e il quartiere di Bahri. In una dichiarazione rilasciata sabato mattina, le Fsr – che godono del sostegno dei mercenari del gruppo russo Wagner, al fronte in Ucraina – hanno accusato l’esercito di aver attaccato le sue forze in una delle sue basi a sud di Khartoum. Tre le vittime, tutte civili.
15 aprile. Siccità, neve crollata del 70%, mancano quasi 2 miliardi di metri cubi d’acqua
Francesco Terreri – itquotidiano.it
In Trentino Alto Adige in media ogni anno scende neve equivalente a 2 miliardi 770 milioni di metri cubi d’acqua. Quest’anno, invece, la cosiddetta snow water equivalent si ferma ad appena 810 milioni di metri cubi. Significa che manca il 70% del manto nevoso, cioè con lo scioglimento della neve mancheranno 1 miliardo 960 milioni di metri cubi d’acqua. Il dato è contenuto nell’ultimo rapporto della Fondazione Cima, il Centro internazionale in monitoraggio ambientale di Savona, aggiornato al 9 aprile. Difficilmente le nevicate di questi ultimi giorni hanno cambiato drasticamente la situazione.
15 aprile. Rocco Scotellaro: una divisione che ha lasciato il segno
Piergiorgio Ardeni – ilmanifesto.it
Quando Rocco Scotellaro esce dal carcere di Matera il 25 marzo 1950 «prosciolto dall’accusa, per non aver commesso il fatto», dopo averci trascorso 45 giorni, decide di dimettersi definitivamente da sindaco, amareggiato e sconfitto. Era stato rieletto, dopo un primo mandato finito anzitempo per le mutate condizioni politiche – dopo il 18 aprile – ottenendo addirittura più voti con la lista di sinistra de “«L’aratro», ma non erano finiti gli attacchi contro di lui, politici e penali, senza scrupoli, sfociati in un’accusa di concussione e in un arresto ignominioso.
Nel 1943, ventenne, dopo aver studiato a Trento ed essersi iscritto all’università a Roma, era tornato nella sua Tricarico, già parte dell’Italia liberata, per stare con la famiglia dopo la morte del padre e venendo subito cooptato nel CLN locale. Rocco si vuole dare da fare, contribuire alla rinascita. Il 4 dicembre si iscrive al Partito socialista e il 10 giugno successivo partecipa al ventennale dell’uccisione di Giacomo Matteotti.
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https://ilmanifesto.it/rocco-scotellaro-una-divisione-che-ha-lasciato-il-segno
15 aprile. Marco Turco, Carlo Rivolta e «La generazione perduta»
Laura Salvinelli – ilmanifesto.it
Una gita a Fasano, così come me l’ha raccontata un ragazzo romano in villeggiatura nel sud. «Eravamo in due, io e la mia ragazza. In quel fottuto paese calabrese non riuscivamo a venire a capo della situazione. La roba in un paesino piccolo che vive di birra e gazzosa non sanno manco cos’è. Era il secondo giorno di rota, e mentre la ragazza che era con me reggeva stringendo i denti e spingendosi sempre più vicino al camino nella speranza di sconfiggere i brividi, io ero arrivato proprio allo stremo. Mi sono ricordato di aver letto su un giornale che nelle Puglie c’era un paesino, Fasano, appunto, che era una sorta di Bengodi per chi si fa».
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https://ilmanifesto.it/marco-turco-carlo-rivolta-e-la-generazione-perduta
15 aprile. Il partigiano che uccise il commissario. Un film su un gappista di borgata
Ella Baffoni – strisciarossa.it
L’anteprima del documentario “Memoria resistente. Clemente Scifoni e i Gap dell’VIII zona” (regista Massimo Pellegrinotti) si è tenuta quasi a casa sua, alla Casa della Cultura di Villa de Santis, su via Casilina. La prima, primissima proiezione, proprio nel suo quartiere, Torpignattara, a cui era legatissimo, e in cui ha vissuto tutta la vita. Un capitolo della storia di Roma, e di quella grande storia che alcuni esponenti politici (Meloni, La Russa) ai vertici del nostro paese vorrebbero dimenticare.
“Papà, carpentiere, era socialista. Io ero contro il fascismo, non mi presentavo al premilitare. Mi ha portato un amico: così sono entrato nei Gap del Pci. Eravamo in quindici, divisi in gruppi di cinque”. Parla come un fiume in piena, Scifoni, ma lentamente, a volte affaticato. La camicia bianca, gli occhi chiari, anche quando il dolore per i compagni caduti gli fa velo. La sua testimonianza è stata raccolta, oltre che da questo film, anche in “Noi partigiani. Memoriale della resistenza italiana” a cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi in collaborazione con l’Archivio Anpi (qui il link).
Mario Salvini/Chepalle blog
Arriva un momento, tirando il fiato, mentre proviamo a darci pace quando siamo atterriti da un dolore troppo più forte e inspiegabile, in cui cerchiamo almeno una morale. Un insegnamento. Un piccolo refolo d’aria in una sofferenza insopportabile.
È un’ingenuità. La constatazione della nostra disarmata debolezza. Ma non abbiamo altro
Caterina Bosetti la conosco solo di fama.
È lei che ha detto le sole cose sensate. Lei, ex prodigiosa promessa, attuale campionessa, evidentemente matura, dormiva lí in una camera di fianco, mentre Julia rannicchiata si teneva la testa tra le mani. Mentre camminava in un’immagine in bianco e nero, sfocata, che ci è stata mandata e rimandata come se fosse un film per spaventarci. In quel corridoio lungo, angosciante, come Kubrick ci aveva fatto percepire e come solo ora, da tre giorni, abbiamo capito quanto.
Caterina dormiva, come tutte le altre. Si vince, si perde, si vive e si dorme lo stesso. Questo è l’insegnamento nella quotidianità.
Ma c’è molto di più, molto altro da fare e da capire per essere donne, per essere uomini.
Caterina, e noi tutti, nessuno escluso, non è che non lo capiamo, solo non ci fermiamo a pensarci. Ci sembra di non aver tempo per immedesimarci, per non interessarci a alle persone che abbiamo attorno
Ha scritto Caterina
“…mi chiedo quanto davvero tutta la nostra vita frenetica fatta di sudore allenamenti, viaggi e partite ci dà modo di conoscere davvero la persona che è al nostro fianco. Poi penso ancora quanto nella vita bisogna essere più empatici, più gentili, più buoni con le persone che incontriamo durante il nostro cammino perché non sappiamo o perché non riusciamo a capire, nonostante il tempo insieme, le battaglie interiori che stanno combattendo. Mi dispiace Titu, mi dispiace non averti capita, vorrei tanto tornare indietro nel tempo, poterti aiutare, anche solo con uno sguardo, una parola o un abbraccio”.
Sarebbe bello se potessimo pensare a queste parole tutti i giorni. Arriverà sempre un maledetto momento in cui vorremo poter tornare indietro. Ma forse con un po’ meno rimpianti. Con un po’ più di umanità. In un mondo un po’ migliore
https://chepalle.gazzetta.it/
15 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
MORTI SUL LAVORO
Carlo Soricelli Iadanza/Facebook – Osservatorio nazionale morti sul lavoro
Vincenzo Giaquinto morì a 64 per infarto nella notte del 31 marzo all’Iveco di Suzzara. L’Iveco non fece smettere di lavorare gli operai. Sono diventati disumani. La moglie Maria Grazia madre di 4 figli chiede come mai nessuno ha usato il defribrillatore per cercare di rianimarlo e dell’ambulanza che è arrivata in ritardo. Vincenzo fa parte di quel 30% di vecchi lavoratori ai quali è stata rubata la vecchiaia e uccisi per infortuni sul lavoro e privati della gioia di veder crescere e accudire i nipoti. Tutti i partiti hanno contribuito a questi omicidi sociali, tra l’altro tantissimi anziani che muoiono sono quasi tutti lavoratori in nero per le magre pensioni o addirittura senza perché non hanno i contributi sufficienti per andarci. E la beffa assurda è che queste povere vittime non sono neppure conteggiate tra le morti sul lavoro per non essere assicurati a INAIL. Ma un bell’amen non si rifiuta a nessuno
15 aprile. Fiamme, sassi ed escrementi contro la polizia. Rennes in rivolta contro la riforma delle pensioni firmata da Macron nella notte
Il day after della promulgazione della riforma delle pensioni da parte del presidente francese Emmanuel Macron è all’insegna delle proteste sia verbali che fattuali in Francia. In particolare nel capoluogo della Bretagna, a Rennes, le recriminazioni hanno lasciato il segno alle manifestazioni contro la riforma. Nella città, dove venerdì era stato incendiato il portone di un commissariato, sabato la situazione è degenerata a metà pomeriggio e la polizia ha dato ordine di disperdere il corteo. Gli agenti hanno effettuato cariche e fatto uso di lacrimogeni contro i manifestanti che hanno lanciato oggetti, sassi e perfino “escrementi” contro di loro, stando al sito locale di notizie Actu Rennes. L’ordine di dispersione è stato dato dopo ripetuti atti vandalici in coda al corteo e dopo che un’auto è stata incendiata.
Reddito, il piano del governo: nascono Gal e Gil. Meno soldi per gli occupabili e addio all’offerta congrua, ma nel 2024 la spesa per lo Stato cala pochissimo
Cambiare tutto per non cambiare quasi nulla in termini di spesa per lo Stato. Ma raggiungendo l’obiettivo dichiarato di peggiorare il trattamento riservato ai percettori potenzialmente occupabili per costringerli ad accettare qualsiasi tipo di occupazione. È questo, stando alle anticipazioni di Messaggero e Sole 24 Ore, il punto di caduta degli annunci del governo Meloni sull‘abolizione del reddito di cittadinanza. Dal prossimo anno, in base alle bozze del decreto Lavoro che sarà esaminato in uno dei prossimi consigli dei ministri, la misura non sarà sostituita dalla Mia di cui si era parlato a marzo ma si sdoppierà in due: da un lato la Garanzia per l’Inclusione (in sigla Gil), con valore massimo uguale al rdc attuale, per chi vive in un nucleo familiare con minori, over 60 o disabili e dunque è ritenuto “non occupabile”, dall’altro la molto meno generosa Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal) per chi è in grado di lavorare. Visto che il rdc termina a luglio 2023, nel periodo transitorio gli occupabili potranno poi chiedere la Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal), che si esaurirà a fine anno.
15 aprile. Industria italiana autobus: Fiom, urge un cambio ai vertici
“L’esternalizzazione di parte della produzione è l’ennesimo progetto assurdo, al limite della legalità e fuori dalle regole del ccnl”. A dirlo è la Fiom Cgil, affermando di essere venuta a conoscenza che “nello stabilimento di Industria italiana autobus di Flumeri (Avellino), a breve una parte della produzione verrà esternalizzata a un’azienda con lavoratori non assunti da Iia, che presterebbero l’attività all’interno della linea di produzione”.
14 Aprile
Il Fatto Quotidiano LIVE
14 aprile. Francia, la Corte costituzionale dà via libera alla riforma delle pensioni: cortei in tutto il Paese. A Rennes porta del commissariato in fiamme
I nove giudici hanno approvato i punti essenziali del provvedimento. Il presidente della Repubblica ha proposto un incontro ai sindacati. Che però, in assenza di segnali di apertura, hanno rilanciato con una convocazione eccezionale per l’1 maggio. Cortei selvaggi nella Capitale e proteste in tutto il Paese
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/14/francia-la-corte-costituzionale-da-via-libera-alla-riforma-delle-pensioni-proteste-a-parigi/7130028/
Claudio Bazzocchi/Facebook
TUTTI GREEN, PERÒ…
Siamo tutti green, sostenibili, contro la plastica, per il pianeta ecc…
Poi succede che un orso uccide un uomo per una tragica fatalità, dal momento che l’orso non attacca mai gli umani di cui ha giustamente paura e l’ultima volta un evento tragico è successo centocinquanta anni fa.
E parte la caccia all’orso con tanto di idea di vendetta: abbattimento, come se fosse considerato colpevole.
Bisognerebbe allora dire che l’ambiente non è una cosa da tenere pulita affinché l’uomo possa continuare a farsi i cavoli propri senza alcuna riflessione sul suo posto nel mondo, sul suo rapporto con la la natura, sull’idea di ecologia come modo di abitare il mondo, sul creato come mistero che interroga con la sua sola presenza anche chi non è religioso (interrogazione che sta alla base di ogni forma di cultura, cioè di pensiero del mondo, sul mondo e sul destino dell’uomo al suo interno).
L’orso è un fastidio, impedisce all’uomo di usare il bosco per divertirsi e per svagarsi e va quindi abbattuto. Poi, certamente, siamo green perché vogliamo ancora il bosco per farci i cazzi nostri, non certo per farci interrogare dal mistero del creato, per essere davvero umani di fronte a esso.
P.S.: non sono antispecista, ma penso che l’uomo possa capire veramente la sua peculiarità di essere vivente dotato di cultura a partire dalla riflessione sul creato e sul suo posto in esso.
Def, lo stallo sui fondi di coesione: per non perdere 80 miliardi l’Italia deve spendere in 8 mesi quel che è riuscita a usare solo in 8 anni
Chiara Brusini – ilfattoquotidiano.it
Il contributo del Recovery plan alla spesa per investimenti pubblici si è fermato nel 2022 allo 0,2% del pil: poco meno di 4 miliardi. Il dato, contenuto nel Documento di economia e finanza pubblicato giovedì dal Mef, è la conferma dello stallo nella messa a terra dei fondi già certificato dalla Corte dei Conti. Ma numeri altrettanto “preoccupanti” – così li definisce il documento – emergono dall’allegato sullo stato di attuazione della politica di coesione europea e nazionale, firmato dal ministro Raffaele Fitto che ha presentato la stessa relazione in cdm il 16 febbraio. Lì si legge che su un totale di 126,6 miliardi relativi alla programmazione 2014-20 ne sono stati spesi solo 43, il 34%. Per non perdere gli oltre 80 miliardi che restano occorre usarli entro la fine del 2023, ma per farlo “sarebbe necessario spendere, in meno di un anno, un volume di risorse quasi pari a quanto rendicontato complessivamente dal 2015 ad oggi“. Considerato che siamo a metà aprile, negli otto mesi maggio-dicembre andrebbe impiegata la stessa cifra che finora l’Italia è riuscita a spendere in otto anni.
Nomine, la prima volta di Meloni: il vincitore è Claudio Descalzi
Rinaldo Gianola – strisciarossa.it
Le nomine delle società partecipate e controllate dallo Stato sono da sempre il segno del potere di un governo espresso da una definita maggioranza politica. La prima campagna assembleare del governo Meloni, che porterà al rinnovo dei consigli di amministrazione delle grandi imprese pubbliche (Eni, Enel, Terna, Leonardo, Poste Italiane) con le prossime assemblee degli azionisti, non sarà una rivoluzione. C’è qualche cambiamento, qualche nome nuovo, qualche “fascistino” nei consigli, ma Meloni e i suoi alla fine sono apparsi prudenti per evitare di danneggiare l’immagine e il ruolo di imprese che sono decisive per lo sviluppo dell’economia e, viste le difficoltà dell’esecutivo, anche per l’attuazione del PNRR che con oltre 200 miliardi da investire può davvero dare una svolta al Paese. Ci sono manager di lungo corso, affidabili, vecchie volpi berlusconiane, qualche ripescato e per la prima volta dopo tanti anni una donna è stata promossa ad amministratore delegato (Giuseppina Di Foggia a Terna, negli anni Novanta Marisa Bellisario guidò la gloriosa Italtel litigando pure con Cesare Romiti) invece di limitarsi a ricoprire il ruolo di presidente di solito privo di poteri operativi.
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https://www.strisciarossa.it/nomine-la-prima-volta-di-meloni-il-vincitore-e-claudio-descalzi/
14 aprile. La lite Renzi-Calenda per 20 milioni. Dai 10mila euro al mese per le spese degli onorevoli ai 4 milioni dei finanziatori (ecco qualche nome)
Thomas Mackinson – ilfattoquotidiano.it
“Renzi non ha mai voluto fare un partito. Messo alle strette ha provato a rifilarci una ‘solà e non gli è riuscito. Allora ha fatto saltare tutto. Ora ignoriamo gli insulti, la cagnara dei finti profili di IV etc. e andiamo avanti a fare politica come l’abbiamo sempre fatta: in modo onesto, trasparente e sui contenuti”. Con un tweet Carlo Calenda tenta di sedare così la montagna di polemiche, insulti e dileggi che accompagnano il naufragio del Terzo Polo, ormai diviso da tutto e unito dall’unico collante della “roba”, cioè i soldi: 14 milioni di spese dei gruppi in 5 anni, 4 milioni già raccolti da finanziatori privati, 1,6 milioni (800mila euro a partito circa) raccolti col 2xmille.
14 aprile. Meloni è diventata allergica ai giornalisti? Dopo Cutro premier in fuga dalle conferenze stampa. E per la prima volta in 10 anni non illustra il Def
Manolo Lanaro e Giuseppe Pipitone – ilfattoquotidiano.it
L’ultima volta è stata il 9 marzo, più di un mese fa. Giorgia Meloni riunisce il Consiglio dei ministri a Cutro e poi si presenta in conferenza stampa. L’umore, dopo il naufragio che è costato la vita a quasi 100 persone, non è ovviamente dei migliori. I giornalisti la incalzano sulla ricostruzione della tragedia e la premier reagisce nervosa: “Qualcuno pensa davvero che il governo o le istituzioni italiane non hanno fatto qualcosa che avrebbero potuto fare?”. “No”, dice qualche cronista, costretto a passare dal fare domande a dover fornire risposte. Mario Sechi, all’esordio da capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, tenta di riportare l’ordine. Con scarso successo. Sarà per questo che quella di Cutro rimane, fino a oggi, l’ultima conferenza stampa della presidente del consiglio. Fino all’inedito: per la prima volta da quando esiste il Documento di economia e finanza (2013) non è stato fatto un punto del governo con la stampa.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/14/meloni-conferenze-stampa-giornalisti-cutro/7127523/
14 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 415
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/04/presa-la-sospetta-talpa-dei-documenti-top-secret-4d2b2bbd-5f08-4f34-9a57-500760ed7215.html
Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – “Se ci sarà guerra Nato-Russia la Polonia sparirà”: Mosca minaccia. E Minsk evoca le “sue” armi nucleari
Il ministero della Difesa britannico, nel quotidiano report sul conflitto, scrive che i militari di Kiev stanno affrontando “problemi significativi con il rifornimento”. La Cina insiste sui colloqui di pace come via d’uscita dalla guerra e assicura che non fornirà armi alle parti in conflitto. L’ambasciatore di Mosca negli Usa: “Ridurre i giornalisti americani in Russia”
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/14/ucraina-la-diretta-se-ci-sara-guerra-nato-russia-la-polonia-sparira-mosca-minaccia-e-minsk-evoca-le-sue-armi-nucleari/7129698/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : le ministre de la défense chinois se rendra en Russie dimanche
Le ministre de la défense chinois, Li Shangfu, « effectuera une visite officielle en Russie du 16 au 19 avril », a annoncé le gouvernement dans un communiqué vendredi.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/14/guerre-en-ukraine-en-direct-kiev-interdit-a-ses-sportifs-les-competitions-internationales-auxquelles-participent-des-athletes-russes-ou-bielorusses_6169463_3210.html
14 aprile. Italia: «Fuori dal deficit le spese per Kiev», ma è un trucco contabile
Roma chiede un trattamento preferenziale da riservare alle spese per la Difesa. Si vuole evitare che il rispetto degli impegni internazionali riduca i margini di manovra, sostengono a Bilancio e Difesa. Dubbi europei e del mercato che ricadrebbe sui nostri Buoni del tesoro.
Treno carico di carri armati transita dalla stazione di Udine. Stupore ai binari. «Sono diretti in Ucraina»
Continuazione e filmati in
https://www.leggo.it/italia/cronache/treno_carri_armati_stazione_udine_ucraina_oggi_15_4_2023-7346076.html
14 aprile. Record delle esportazioni di petrolio russo in marzo. I flussi tornano sui valori di aprile 2020
Mauro Del Corno – ilfattoquotidiano.it
Le esportazioni dei petrolio russo sono salite in marzo ai massimi dall’aprile del 2020. Lo scrive l’Agenzia internazionale dell’energia nel suo ultimo bollettino mensile rimarcando come i flussi di greggio russo siano tornati su valori antecedenti l’invasione dell’Ucraina. “Le spedizioni totali di petrolio sono aumentate di 600mila di barili al giorno raggiungendo gli 8,1 milioni di barili/giorno. I ricavi stimati delle esportazioni di petrolio sono risaliti in marzo di 1 miliardo fino a 12,7 miliardi di dollari, ma sono stati inferiori del 43% rispetto a un anno fa quando i prezzi erano al di sopra dei 100 dollari/barile (contro un minimo di 72 dollari toccato lo scorso marzo). In teoria, secondo i più ottimisti, questo è proprio il modo in cui dovrebbero funzionare le sanzioni, non tanto incidere sulla quantità, quanto sugli incassi che la vendita garantisce al Cremlino. Il problema è che oltre ai dati “ufficiali” sono all’opera giganteschi schemi di triangolazione per cui il greggio russo transita da altri paesi e da qui verso l’Europa, l’area che sta sopportando le maggiori ricadute economiche delle sanzioni contro Mosca.
continua in
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/14/record-delle-esportazioni-di-petrolio-russo-in-marzo-i-flussi-tornano-sui-valori-di-aprile-2020/7129812/
14 aprile. Segreti in fuga, l’Fbi acciuffa un 21enne a ridurre tutto a barzelletta
Alberto Negri – remocontro.it
Jack Teixeira, 21 anni, della Guardia nazionale aerea del Massachusetts, arrestato dall’Fbi per aver svalato oltre 100 documenti sensibili della super potenza planetaria finiti su Twitter e Telegram. Se vera, la classica ‘pezza’ peggiore del ‘buco’.
«La peggiore violazione della sicurezza nazionale degli ultimi anni» per mano di un 21enne «razzista e appassionato di armi», che pubblicando i leaks voleva far colpo sul sito ‘4chan’, frequentato da complottisti ed estremisti di destra.
E che tutta la vicenda affondi in questa bolla di estremismo bianco Usa, è ora la versione ufficiale. Ma solo quello? Sembra quasi una favola ma, in mancanza d’altro, fingiamo di prenderla per buona, mentre ci convince molto di più l’analisi di Alberto Negri.
14 aprile. “Il Tribunale ha cancellato la registrazione di mia figlia, ora non sono più sua mamma”. La storia di Michela, di sua moglie e dei 9 mesi vissuti con Giulia: “Ora mi tocca fare la stepchild adoption”
Alberto Marzocchi – ilfattoquotidiano.it
“La vedi nascere, crescere, e poi c’è qualcuno che ti dice: ‘No, lei non è nessuno per te’. È devastante“. Michela abita in un Comune della Bergamasca – che non specifichiamo, per motivi di privacy – ed è unita civilmente con Viola, sua moglie, dal 3 ottobre del 2020. L’anno scorso hanno avuto una bambina, Giulia, grazie alla procreazione medicalmente assistita. Il 3 agosto del 2022 Giulia è stata registrata all’anagrafe di Bergamo e, nero su bianco, ha due mamme: Michela e Viola. Ciò che è successo dopo quell’estate, Michela lo racconta con la voce rotta dal pianto. La Procura della Repubblica di Bergamo ha impugnato la registrazione, chiedendone la cancellazione, e l’ha ottenuta: la scorsa settimana il Tribunale ha detto che quell’atto non è valido. E il nome di Michela è stato cancellato. Ora lei non ha più una figlia; e sua figlia, Giulia, non ha più una mamma. Con tutto ciò che ne consegue sul piano dei diritti: “Se a mia moglie succede qualcosa – racconta – io non posso assistere Giulia. Ora, senza una delega, non posso nemmeno andarla a prendere all’asilo o, un domani, andare all’estero con lei”.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/14/tribunale-cancellato-registrazione-figlia-non-sono-mamma-adozione/7127743/
14 aprile. Il racconto di una foto con Berlusconi e Graviano nelle deposizioni di Baiardo e Giletti. Cairo nega censure: “Aveva totale libertà”
Giuseppe Pipitone – collettiva.it
Il giovane boss di Cosa nostra, l’imprenditore rampante e il generale dei carabinieri che si occupava di rapimenti nella Milano degli anni ’70. Graviano, Silvio Berlusconi e Francesco Delfino ritratti nella stessa fotografia. È uno scatto fantomatico quello che si allunga sullo sfondo della chiusura del programma di Massimo Giletti decisa a sorpresa da La7. Complice anche il fatto che la rete di Urbano Cairo non ha fornito giustificazioni ufficiali allo stop di Non è l’Arena, sulla vicenda sono cominciate a circolare indiscrezioni di ogni tipo: dalla pubblicità, ai malumori per le trattativa tra il conduttore e la Rai, fino al costo del programma, considerato eccessivo. Tutte ipotesi non confermate nè dalla rete e neanche da Giletti, che ha invece smentito personalmente le notizie relative a fantomatiche perquisizioni subite dalla Direzione investiva antimafia. “L’Italia non è ancora pronta ad ascoltare certe verità, fa più comodo tenerle nei cassetti“, ha detto il conduttore, ricevendo il Tapiro d’Oro di Striscia la Notizia, ventilando dunque l’ipotesi di censura ai suoi danni. Negata seccamente da Cairo: “Giletti – dice l’editore – ha potuto trattare in totale libertà tutti gli argomenti che ha voluto inclusi quelli relativi alla mafia sulla quale ha fatto molte puntate, con tutti gli ospiti che ha voluto invitare“.
Elisabetta Salvini/Facebook
FESTA D’APRILE: LAURA POLIZZI “MIRKA”
«Eravamo padri, madri, figli, zii, nipoti, fratelli, cognati, ma soprattutto siamo stati compagni». Perchè erano davvero così i Polizzi, abitavano in vicolo Santa Maria, nel quartiere Oltretorrente di Parma, in una di quelle case dagli usci aperte, a disposizione di tutti.
Non saprei bene nemmeno io come descriverla, ma fin da ragazzina mi sono sempre immaginata Laura, Primo e Lina da bambini, quando ancora non avevano accesso alla tavola degli adulti, ma ugualmente stavano accovacciati da qualche parte per ascoltare i discorsi dei grandi. E così, appallottolati per terra, ascoltavano lo zio Remo e Porcari parlare di antifascismo, di giustizia sociale, di lotta e rivoluzione. E poi le parole dei Sarzi, attori libertari che ai loro burattini facevano dire che i poveri erano sfruttati e dovevano ribellarsi ai padroni.
Una casa povera che gli squadristi hanno visitato tante, troppe volte, per manganellare, frugare, spaventare. Una casa che Mirka, dopo la Liberazione, ritroverà derubata, allagata, distrutta dai fascisti e soprattutto vuota, ché tutta la sua famiglia era stata deportata.
Probabilmente Mirka antifascista ci è nata e di sicuro ci è morta, chè i suoi discorsi in piazza per il 25 aprile me li ricordo più o meno tutti. Parma si metteva in silenzio quando parlava lei, è stato così da subito. Da quando l’8 settembre del ’43 è salita sul monumento di Garibaldi per invitare la folla a Resistere. E io ogni tanto ancora me la figuro la Mirka, gracile e ribelle, abbracciata a Garibaldi nel suo sogno di liberare l’Italia.
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https://www.facebook.com/elisabetta.salvini.7/posts/pfbid02uC1163RRFmAXPFrcUwEch1fodAudeVepdNfuEU8CUpNGsQw4aeeGXx2HnbBLLvL1l
14 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
14 aprile. Drame Ibrahima e gli altri: non sono tragedie ma omicidi! Sabato 15 aprile a Teramo assemblea e sit-in di protesta
Mercoledì 12 aprile un operaio di 25 anni, Drame Ibrahima, è morto cadendo da un’impalcatura mentre lavorava nel cantiere edile della chiesa di Sant’Agostino, in Via Vezzola a Teramo. È l’ennesima vittima della lunga strage dei morti di lavoro che attanaglia il nostro Paese da anni.
Nel 2023 sono già 281, nel 2022 sono stati 1089: sono i numeri di una strage che dovrebbe obbligare le istituzioni a varare norme efficaci per porre fine a questa drammatica situazione. Invece la politica preferisce girarsi dall’altra parte continuando imperterrita nella deregolamentazione del sistema degli appalti e depotenziando gli uffici pubblici destinati ai controlli. La libertà di impresa non deve avere vincoli ma nel frattempo in Italia si muore ed ogni giorno il bollettino delle morti da lavoro aggiunge in media tre persone al suo macabro conteggio.
Roma, città in (perenne) emergenza
Simona Ciaramitaro e Patrizia Pallara – collettiva.it
Nella capitale l’aumento della povertà e l’assenza di politiche pubbliche hanno acuito il disagio abitativo delle famiglie, alle prese con il rincaro dei canoniIl 40 per cento dei contribuenti di Roma ha redditi fino a
15 mila euro, il 60 di questi ha rinunciato alle cure sanitarie. Dopo la pandemia nella capitale sono aumentate le disuguaglianze e si è accentuato il fenomeno della povertà, con famiglie che hanno visto aumentare il canone o le rate del mutuo, non riescono a pagare l’affitto, a onorare i propri impegni.
continuazione e podcast in
https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/04/14/podcast/roma-affitti-poverta-redditi-casa-occupazioni-2925255/
Trenitalia, sciopero nazionale
Simona Ciaramitaro – collettva.it
La protesta, dalle 9 alle 17 di oggi, indetta dai sindacati contro turni massacranti e manutenzione in appalto
Sciopero nazionale di tutto il personale di Trenitalia, proclamato unitariamente dal Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa e Fast Confsal. Tra i motivi della protesta, come ci spiega Luigi Ciracì (Filt nazionale), il peggioramento delle condizioni di lavoro, con turni massacranti, la mancata regolazione dello smart working, le attività di manutenzione in appalto e la riduzione della rete di servizi.
video della giornata in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/14/podcast/sciopero-personale-trenitalia-filt-2923126/
14 aprile. Al ministero dell’Economia del leghista Giorgetti i migranti fanno gola. Debito giù di 30 punti con un aumento degli arrivi del 33%
Mauro Del Corno – ilfattoquotiano.it
Eppure questi migranti fanno anche gola. Il ministero dell’Economia del governo più a destra della storia italiana fa due conti e si accorge dei benefici che un aumento degli arrivi dall’estero provocherebbe sui conti pubblici. In tempi di tracollo della natalità, con la prospettiva di trovarsi in un futuro non troppo lontano con un pensionato per ogni occupato, non servono chissà quali studi per capire che, stando così le cose, la salvezza delle finanze statali può arrivare solo da lontano. In base alla simulazione contenuta nel Documento di finanza pubblica redatto dal Tesoro se i migranti che lavorano in Italia aumentassero di un terzo rispetto alle cifre attuali entro il 2070 il debito pubblico potrebbe diminuire di oltre 30 punti percentuali in più rispetto al caso in cui il numero di stranieri rimanesse quello attuale. Viceversa, un calo della popolazione di migranti del 33%, causerebbe un aumento del debito di 60 punti.
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14 aprile. Equo compenso: Cgil, Nidil, Apiqa, legge iniqua che esclude e discrimina
“Una norma con limiti importanti e preoccupanti, nonostante risponda a un principio da noi rivendicato da anni: un compenso minimo ed equo per tutti i professionisti autonomi”. Così Cgil nazionale, Nidil Cgil, Apiqa, commentano la proposta FdI-Lega sull’equo compenso diventata legge dopo l’approvazione, in via definitiva, del Parlamento.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/04/14/news/equo-compenso-cgil-nidil-apiqa-2928329/
Bologna 14 aprile, cinema Lumière h. 18.00
Venerdì 14 aprile al cinema Lumiere, sala Mastroianni, ore 18 presentazione del docufilm “il Biennio Nero – lo squadrismo in Emilia-Romagna 1920 / 1922” di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani
promosso da Anpi Bologna, ingresso libero.
Un documentario pensato principalmente per le scuole che tratta un periodo storico particolarmente drammatico per il nostro paese: l’ascesa del fascismo attraverso la violenza squadrista che si manifestò con particolare virulenza nel primo dopoguerra in Emilia-Romagna, una terra dove più forti e radicate erano le organizzazioni contadine e del movimento operaio.
E’ ‘Il Biennio Nero’, prodotto da Anpi Bologna e realizzato da Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani, un viaggio che una ventina di alunni delle scuole medie Guido Reni di Bologna hanno fatto in cinque città emiliano-romagnole, accompagnati dalla troupe di ripresa, incontrando in luoghi emblematici dei narratori (Donatella Allegro, Miro Gori, Moni Ovadia, Bruno Stori) che hanno illustrato ai ragazzi la nascita e lo sviluppo della violenza squadrista fino all’instaurarsi della dittatura. Il docufilm sarà presentato al pubblico (ingresso libero) venerdì 14 aprile alle 18 al cinema Lumiere; lo stesso giorno, alle 10, è prevista una proiezione riservata alle scuole.
Il viaggio è suddiviso in cinque tappe tematiche: Bologna: “Battesimo” – 1920 l’assalto squadrista per impedire l’insediamento della giunta socialista e la strage di Palazzo D’Accursio; Ferrara: Egemonia” – la provincia più rossa della Regione conquistata dagli squadristi, in cui intere masse passarono armi e bagagli col fascismo; Forlì: “Radici” – la terra natale di Mussolini, dove tutti lo conoscevano come agitatore socialista e dove tornò da fascista con le camicie nere; Ravenna: “Capitolazione” – la presa della città nel luglio 1922 da parte di Italo Balbo e la distruzione del movimento cooperativo; Parma: “Resistenza” – l’unica città che respinse gli squadristi grazie all’unità delle forze antifasciste e all’organizzazione militare degli “Arditi del Popolo.
La voce fuori campo che con l’ausilio di filmati di repertorio introduce ogni puntata è quella dello scrittore Pino Cacucci. “Biennio Nero” è stato realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna-bando Memoria del ‘900 e sarà reso disponibile per tutte le scuole, gratuitamente, su un’apposita piattaforma on line. (ANSA).
https://www.facebook.com/events/646120424096832
13 Aprile
13 aprile. “Il progetto è definitivamente morto”: Calenda seppellisce il partito unico Azione-Iv. “Renzi non lo vuole, parla solo con Obama e Clinton”
Dopo essere precipitato nel giro di poche ore, il progetto di partito unico tra Azione e Italia viva è ora “definitivamente morto“. Lo annuncia Carlo Calenda lasciando il Senato, dove ha votato gli emendamenti alla legge di conversione del decreto Pnrr seduto a poca distanza da Matteo Renzi. “Non ho parlato con lui in Aula, non c’è stato modo. In ogni caso il progetto è definitivamente morto. Andremo avanti con due partiti e, se ricomporremo il clima, ci alleeremo dove sarà possibile”, dice. E informa che la nuova riunione del “comitato politico” che deve definire la strada verso il partito unico, prevista per oggi alle 17, non si terrà: “Non c’è il clima giusto“. Il segretario di Azione è un fiume in piena: incalzato dall’inviato di Striscia la notizia Enrico Lucci, ripete che il partito non si riuscirà a fare “perché Renzi non lo vuole fare. Vuole tenersi soldi e partito di Italia viva e non si possono far nascere da due partiti tre partiti: diventa ridicolo”. E lo punge: “Non ci ho parlato, perché lui parla solo con Obama e Clinton“.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/13/terzo-polo-calenda-partito-unico/7128502/
13 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 414
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/04/ucraina-354mila-soldati-uccisi-o-feriti-la-bielorussia-chiede-una-tregua-4668ae4d-dc9c-41f0-b8e7-41bbe8e64ed2.html
Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – Germania, ok alla consegna di 5 Mig-29 della Polonia a Kiev. Mosca: “Omicidio Tatarsky organizzato dagli ucraini, individuato il complice”
Continuano le indagini per accertare il mandante dell’attentato che ha ucciso il blogger ultranazionalista russo. Mosca ha aperto un’inchiesta anche per individuare i responsabili della decapitazione del soldato ucraino. Mina della Federazione esplode nella centrale di Zaporizhzhia
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/13/ucraina-germania-mig-29-polonia-kiev-mosca-omicidio-tatarsky-complice/7128968/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine en direct : l’Ukraine dément encore tout blocus de ses forces militaires dans la ville de Bakhmout
Un porte-parole a assuré que l’armée ukrainienne pouvait toujours « livrer des produits alimentaires, munitions, médicaments » et récupérer les blessés dans cette ville de l’Est, que les troupes russes menacent d’encercler.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/13/guerre-en-ukraine-en-direct-le-ministere-de-la-defense-russe-et-le-groupe-paramilitaire-wagner-se-contredisent-sur-la-situation-dans-la-ville-de-bakhmout_6169298_3210.html
13 aprile. La guerra in Ucraina sta accelerando la corsa alle armi autonome
Chiara Crescenzi – guerredirete.it
La guerra in Ucraina è il primo conflitto su larga scala a vedere l’uso di droni da entrambe le parti, dimostrando di fatto che anche la guerra ha subito una sua evoluzione tecnologica, che questo stesso conflitto sta contribuendo ad accelerare. Nel corso di un anno, infatti, il ruolo dei droni è cambiato notevolmente: se in una prima fase sono stati utilizzati come mero strumento di sorveglianza, in un momento successivo hanno assunto il vero e proprio ruolo di armi da guerra. Ma andiamo con ordine. Nelle prime settimane dell’invasione, i russi hanno utilizzato i droni ad ala fissa Orlan-10 esclusivamente per monitorare i movimenti delle truppe sul territorio e valutare i danni all’artiglieria, preoccupando i cittadini ucraini, ma senza mai davvero svolgere un ruolo offensivo.
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https://www.guerredirete.it/la-guerra-in-ucraina-sta-accelerando-la-corsa-alle-armi-autonome/
13 aprile. La «talpa» del Pentagono non è un segreto
Alberto Negri – ilmanifesto.it
La «talpa» della fuga di notizie dal Pentagono che tutti negli Stati uniti stanno cercando, in realtà l’abbiamo già: è lo stesso capo di stato maggiore americano Mark Milley. Milley da mesi – anche cn una narrazione diversa sull’andamento del conflitto – avverte che questa guerra non può terminare con i soli mezzi militari e con la vittoria di uno dei due belligeranti.
In un’intervista a febbraio al Financial Times aveva ripetuto la previsione già avanzata il 20 gennaio scorso a Ramstein, in Germania, a conclusione del vertice dei 54 Paesi che forniscono armi a Kiev. In sintesi: i russi non sono in grado di sopraffare gli ucraini ma è molto difficile che entro il 2023 l’esercito di Zelensky riesca a riconquistare il territorio invaso dall’armata putiniana dal 24 febbraio 2022 in poi.
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https://ilmanifesto.it/la-talpa-del-pentagono-non-e-un-segreto
Ricordate la legge truffa? 70 anni fa fu respinta. Poi, 30 anni fa, saltò su il maggioritario
Franco Astengo – strisciarossa.it
Dopo aver suscitato grandi clamori in ragione dell’esito delle elezioni politiche del settembre 2022 il tema della formula elettorale è stato messo in sordina, anzi praticamente abbandonato dalle forze politiche impegnate a misurarsi al proprio interno e rimaste del tutto insensibili all’evidente fragilità del sistema politico e alla sua inadeguatezza rispetto alla complessità delle sfide che attendono il Paese, specialmente in un confronto internazionale, segnato dalla fase post-globalizzazione e del paventato ritorno ad uno schema derivato dalla “logica dei blocchi”.
Trent’anni fa il referendum sul Senato
Dal punto di vista delle formule elettorali nel 2023 si verificheranno due importanti ricorrenze: il 18 aprile saranno trent’anni dalla celebrazione del disgraziato referendum sulla formula di elezione del Senato il cui risultato diede il via alla sbornia maggioritaria. Il 7 giugno saranno settant’anni dalla data di quelle elezioni politiche che nella storia resteranno denominate come quelle della “legge truffa“, quando per una manciata di voti fu respinto il tentativo della Dc di forzare in senso maggioritario gli equilibri parlamentari.
Il 18 aprile 1993 la vittoria degli abrogazionisti impresse una svolta in senso maggioritario al dibattito e fu affrettatamente letta come una “chiara” indicazione proveniente dalla base del Paese a favore dell’abbandono del sistema proporzionale.
L’ analisi dell’esito complessivo di quella vicenda a distanza di tanti anni, con l’evidente crisi della democrazia liberale classica può rendere giustizia al merito di chi, pur in netta minoranza, seppe in allora battersi contro quella che appariva già come una vera e propria illusoria furia iconoclasta.
In quel modo si cercò di abbattere, mortificando la Costituzione Repubblicana, alcuni dei pilastri della nostra democrazia sul terreno della rappresentatività politica e della centralità del Parlamento.
Si era così aperta la strada a uno dei periodi più mortificanti della nostra vita democratica, dentro al quale ci troviamo ancora in questa fase contraddistinta da gravi pericoli per la democrazia costituzionale
13 aprile. Bocciata la legge truffa
Piero Campisi – eletteedeletti.it
Il 1953 iniziato con le luttuose notizie da Mosca, fu un anno di altri grandi avvenimenti. La Democrazia Cristiana, facendo fede a un vecchio proverbio secondo il quale l’appetito vien mangiando, non contenta del 50 per cento dei voti che raccoglieva ad ogni elezione, tentò di rimediare ancora più potere. Fu proprio Alcide De Gasperi l’ideatore di quello che avrebbe dovuto essere il suo ultimo capolavoro politico e che invece passò alla storia, più semplicemente, come la “legge truffa”.
In che cosa consisteva? Semplice. Un gruppo di partiti apparentati che avesse ottenuto la maggioranza dei voti elettorali, avrebbe in cambio ottenuto i due terzi dei seggi in parlamento, cioè una maggioranza non solo in grado di governare e di sgovernare, ma, persino, di modificare la Carta Costituzionale. Una bazzecola, insomma.
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https://www.eletteedeletti.it/estratti/bocciata-la-legge-truffa/
Il trionfo di Silvio Tivù e l’agonia di Forza Italia
Andrea Aloi – strisciarossa.it
Silvio Berlusconi, anni 86, sta vivendo un frangente delicato del suo passaggio terreno, ha fibra tenace e se l’è brillantemente sfangata in più occasioni, ma stavolta le magagne, tra leucemia mielomonocitica cronica e polmonite, sono pesanti, pare lo sottopongano a chemioterapia, ovviamente calibrata su un corpo d’anziano e usurato. Un senso d’umanità chiede rispetto per l’uomo, la scienza suggerisce cautela, la mediasfera – giusto il mondo suo d’elezione – lo santifica e i fan che si sobbarcano viaggi lunghissimi solo per essergli vicino, davanti all’ospedale San Raffaele di Milano, esigono il miracolo. A Torino usa dire in casi come questi: “esageruma nen”, ma c’è poco da fare, non è più un Paese per i Bobbio, i Carlo Levi, gli Einaudi. E da un bel po’.
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https://www.strisciarossa.it/il-trionfo-di-silvio-tivu-e-agonia-di-forza-italia/
Elisabetta Salvini/Facebook
FESTA D’APRILE: GISELLA FLOREANINI
Il 7 ottobre 1944, nella libera Repubblica dell’Ossola, Gisella Floreanini viene nominata ministra all’Assistenza e ai Rapporti con le organizzazioni popolari. La prima donna ministra, nominata nella repubblica dell’Ossola, libera perché conquistata dalle brigate partigiane e sottratta al comando fascista e tedesca. Ma soprattutto libera perché capace di gesti rivoluzionari come quello di nominare ministra una donna quando ancora le donne non avevano nemmeno diritto di voto!
Dunque non è stata Tina Anselmi la prima donna italiana ad essere nominata ministra, ma la partigiana milanese Gisella Floreanini.
Antifascista convinta, inizia la sua attività politica in clandestinità già nei primi anni Trenta, entrando a far parte del “Gruppo Erba”, attivo nel milanese, nel Vercellese e in Valsesia, che raggruppava socialisti, giellisti, repubblicani e comunisti.
13 aprile. Vittorio Agnoletto/Facebook
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Stanotte ci ha lasciato Vittorio Bellavite, un grande amico, con il quale per quasi cinquant’anni ho condiviso speranze, delusioni e poi ancora speranze; perché Vittorio non si arrendeva mai, guardava sempre in avanti, sempre “oltre”, con la generosità, la sincerità e anche quel tocco di ingenuità che talvolta lo riparava da qualche miseria umana di troppo.
Vittorio appartiene alla storia del Cattolicesimo conciliare, a quella generazione di credenti che rompendo con la Democrazia Cristiana diede un contributo importantissimo al rinnovamento della sinistra e alla costruzione dei movimenti degli anni ’60 e ’70.
Quando ci incontrammo a metà degli anni ’70 nel Pdup, per me che venivo dall’Agesci, dallo scoutismo cattolico, lui, che aveva vent’anni più di me, divenne subito un riferimento; insieme abbiamo vissuto l’esperienza di Dp, dei movimenti pacifisti e altermondialisti.
Vittorio nei decenni successivi è stato uno dei principali animatori del movimento “Noi siamo Chiesa” fornendo sempre una documentazione precisa di quanto avveniva dentro e intorno a quell’istituzione ecclesiastica che per tanti anni, fino all’arrivo di Francesco, li ha ignorati, criticati e marginalizzati.
Vittorio era un “resistente” non solo dal punto di vista sociale e politico, ma anche in senso sportivo; lui correva e correva: ha corso la sua ultima maratona non molti anni fa.
Una cosa che ho sempre ammirato in lui è che insieme a Pinuccia sono riusciti a testimoniare con coerenza e fino in fondo, nella loro vita familiare i valori nei quali hanno creduto: Sara, Giovanni, Davide e Michele ne danno testimonianza.
Addio a Vittorio Bellavite
Dalla fondazione dei “cristiani per il socialismo” all’appartenenza a varie realtà politiche e movimenti di sinistra fino ai nostri giorni: un saluto al nostro collaboratore che ci ha lasciati
Chi ha vissuto gli anni Settanta, unico periodo nella storia italiana in cui il nostro Paese poteva vantarsi di avere una bella società, non può non ricordare la grande esperienza dei “cristiani per il socialismo”, o delle cosiddette “comunità di base”. Realtà nate sull’onda del Concilio Vaticano II, osteggiate dalla Santa Sede e mal viste dal Partito comunista che faceva coincidere troppo il rapporto con il mondo cattolico con quello con la Democrazia cristiana.
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https://www.terzogiornale.it/2023/04/14/addio-a-vittorio-bellavite/
13 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
13 aprile. Francia, 12° sciopero generale contro la riforma delle pensioni. I sindacati: “A Parigi ancora 400mila persone in corteo”
Dodicesima giornata di mobilitazione in tutto il Paese contro l’aumento dell’età pensionabile e non solo. In mattinata azione di protesta davanti al Consiglio costituzionale che il 14 aprile dovrà esprimersi sulla riforma. Manifestanti hanno fatto poi irruzione nella sede di LVMH
13 aprile. Lettera aperta alla CGIL di un sopravvissuto al massacro di Odessa
Clara Statello – collettiva.it
Alexey Albu è un esponente dell’organizzazione politica della sinistra ucraina Borotba, perseguitata dal governo di Kiev dopo il 2014. E’ stato deputato regionale di Odessa prima del Maidan ed è uno dei sopravvissuti e testimoni della strage del 2 maggio 2014, nella quale una quarantina di esponenti di sinistra e antifascisti vennero trucidati da bande di neonazisti ed ultrà afferenti a Pravy Sector all’interno della Casa dei Sindacati. Alcuni giorni fa una delegazione italiana ha posato davanti al luogo del massacro di Odessa. Dopo aver visto la foto Albu ha scritto una lettera aperta in cui pone delle specifiche domande alla CGIL.
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https://www.pressenza.com/it/2023/04/lettera-aperta-alla-cgil-di-un-sopravvissuto-al-massacro-di-odessa/
12 Aprile
Leggo che al Golf Club Le Rovedine di Noverasco si è continuato tranquillamente a giocare dopo il crollo della piattaforma che ha causato la morte di due operai e il ferimento grave di un terzo.
Non sono di Ultima Generazione ma andrei volentieri a imbrattare di vernice lavabile la Direzione di quel posto
Gad Lerner/Facebook
12 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 412
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/04/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-413-121a99c8-c0f8-45b3-b6d0-3aae127c76db.html
Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – Ucraina, sui social video di soldati di Kiev decapitati. Zelensky: “Tutti i leader reagiscano al terrore russo”. Mosca: “Immagini orribili, siamo pronti a indagare”
Online due filmati di militari di Kiev uccisi dalle forze russe. Il presidente ucraino: “Questo è un video della Russia così come è”. Il consigliere Podolyak: “I russi sono bestie”. Leak Usa: il Cremlino non esclude che i documenti trapelati possano essere artefatti per fuorviare la Russia
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/12/ucraina-la-diretta-mosca-non-escludiamo-che-i-documenti-segreti-siano-falsi-usa-continuiamo-a-indagare-sulla-fuga-di-notizie/7127253/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : après la diffusion d’une vidéo de décapitation d’un prisonnier ukrainien présumé, la France condamne « un acte barbare »
Paris, qui « a pris connaissance avec horreur » d’une vidéo semblant montrer un soldat russe décapitant un prisonnier ukrainien, a condamné « un acte barbare » et « une atteinte insoutenable à la dignité humaine ».
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/12/guerre-en-ukraine-en-direct-apres-la-diffusion-d-une-video-de-decapitation-d-un-prisonnier-ukrainien-presume-la-france-condamne-un-acte-barbare_6169146_3210.html
Gianluca Testoni/Facebook
“Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini”
Yuri Gagarin
Il bambino più piccolo di questa foto, Boris (al centro), verrà impiccato da un tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale con la sua stessa sciarpa, ma sua madre lo salverà all’ultimo momento. Dopo la guerra diventerà l’operaio e lavorerà in una fabbrica di produzione radio lampadine. I due ragazzi maggiori (al suo fianco) saranno portati dai tedeschi in Germania, ma riusciranno a fuggire durante il viaggio e ad unirsi all’Armata Rossa. Valentin (a sinistra) diventerà un falegname e la ragazza Zoya finirà i corsi di infermieristica e lavorerà nell’ospedale pediatrico di Gzhatsk. E laggiu, il ragazzo seduto sulla sedia, il loro fratello, che una mattina del 12 aprile 1961 dirà: “Andiamo!” e passerà alla storia. Per sempre.Il villaggio di Klushino. 1938. Valentin, Boris, Zoya e Yuri Gagarin.
Questo non lo raccontano nelle lezioni di storia.
@Svetlana Chiara
12 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze/Facebook
scrive significativamente Piananotizie “vicenda della ex Gkn, che infiamma una campagna elettorale fino a questo momento abbastanza “soporifera”. Non abbiamo intenzione di fare valutazioni sull’attuale campagna elettorale, ma di certo la nostra vicenda – quella di centinaia di posti di lavoro bruciati e di famiglie illegalmente e illegittimamente senza stipendio da mesi – non è e non può essere materia di bagarre elettorale.Non fraintendiamoci: Gkn può e deve essere tra i temi al centro del dibattito pubblico campigiano. Ma la discussione su Gkn non può essere fatta sopra le nostre teste e soprattutto improvvisando verità e ricostruzioni.
Su Gkn ci possono essere opinioni diverse, ma la verità è una. E se si vuole affermarne un’altra, è necessario quanto meno sostanziarla con dati, fonti, fatti. Abbiamo presentato alla Camera un dossier di 23 pagine, un documento di 20 pagine di opportunità industriali al Comitato di proposta di verifica (tenuto al Comune di Campi…), un piano industriale dettagliato, statuti associativi, ricostruzioni legali. Tutto materiale documentario, documentato, scritto, citato, che è a disposizione di chiunque voglia parlare, contribuire, obiettare, capire.
Così come è un fatto che una proprietà che non paga i dipendenti e gli propone di ricollocarsi altrove, sta determinando lo svuotamento della fabbrica da chi ci lavora. E una fabbrica senza dipendenti che cosa è se non un immobile su cui fare appunto operazioni immobiliari?
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https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid0PYi6Eqj8ZTf1fDpD4DNmnAN5igPai7urvHumJMwkL6yFGFyj49wHiGexwSWBycXSl
12 aprile. Potenza: Vibac, prorogata la Cig
Si è svolto ieri, 11 aprile, l’esame congiunto per la proroga della cassa integrazione ordinaria dei lavoratori Vibac spa. di Grumento Nova (presso la zona industriale di Viggiano), in provincia di Potenza.
“Continuiamo a esprimere forte preoccupazione per la tenuta dei livelli produttivi e occupazionali allo stabilimento – dichiarano i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Francesco Iannielli, Francesco Carella e Giuseppe Martino -. Se, responsabilmente, abbiamo sottoscritto il verbale dell’ultimo rinnovo della cassa integrazione ordinaria disponibile (le ultime tredici settimane che scadranno a luglio 2023 delle 52 a disposizione), ancora una volta, abbiamo lamentato l’assoluta mancanza di un progetto capace di concretizzare gli investimenti necessari per la ripresa produttiva.
“Abbiamo sostenuto, per l’ennesima volta, che solo un’energica fase d’investimenti e innovazione sul sito, finalizzati alla riduzione dei costi, potrebbe scongiurare la perdita di posti di lavoro, in un territorio nel quale la Vibac spa rappresenta una delle più importanti realtà industriali. Per questo – proseguono i tre dirigenti sindacali -, abbiamo scritto alla Regione Basilicata, chiedendo di riconvocare il tavolo in prosecuzione dell’incontro dello scorso 7 marzo, al fine di valutare gli sviluppi rispetto agli impegni presi, nell’occasione, da tutte le parti in tema d’investimenti”.
“Non c’è più tempo da perdere – concludono le sigle di categoria –: se si vuole evitare un disastro produttivo e occupazionale, occorre che ognuno – in primis l’azienda – si assuma le proprie responsabilità”.
11 Aprile
11 APRILE. Pnrr, per la Pubblica amministrazione il governo pensa agli interinali. Ecco perché il ricorso alla somministrazione è un’illusione
Franz Baraggino – ilfattoquotidiano.it
Si trattava di assumere rapidamente i profili necessari a realizzare i progetti del Pnrr. Questo si proponeva il Decreto reclutamento Pubblica amministrazione del 2021, che prometteva “concorsi rapidi e digitali per assumere entro 100 giorni dalle selezioni i tecnici con contratti a tempo determinato, procedure trasparenti e rigorose per gli incarichi ai professionisti”, e addirittura “corsie dedicate alle figure ad alta specializzazione”. Com’è andata a finire? Che di decreto ne serve un altro, quello varato a febbraio dal governo e appena emendato dalla commissione Bilancio al Senato. Per riparare, tra l’altro, ai ritardi nelle assunzioni, troppo spesso andate a vuoto perché l’occasione, rivela l’esito di tanti concorsi, non è poi così ghiotta, a partire dagli stipendi coi quali in molte zone d’Italia non si campa. E allora via al decreto tampone che arruolerà anche lavoratori in somministrazione attraverso le agenzie del lavoro. Insomma, quelli che una volta chiamavamo interinali.
11 aprile. La segreteria Schlein: una matrice veltroniana?
Michele Mezza – terzogiornale.it
Ma è davvero così nuova la segreteria faticosamente varata da Elly Schlein? Davvero l’idea di contaminare un partito, mettendo alla sua testa debuttanti cooptati da altre esperienze, a volte non affini se non proprio conflittuali con il partito stesso, è una svolta sorprendente? Se scorriamo i profili del dream team che la segretaria ha presentato, troviamo temi, biografie e metodi che riportano molto indietro nel tempo. Pensiamo alla famosa segreteria Veltroni del Pds (1998). Lì si era nel gorgo della successione di D’Alema a Prodi, quando “Baffino” lasciò il partito al suo storico competitore, sapendo che questo era il modo migliore per non avere impacci al governo. Ora, sovrapponiamo la geografia sociopolitica dell’operazione concepita all’epoca, comparando le provenienze e le competenze di quel gruppo, con l’attuale. Un nome su tutti: Veltroni tirò fuori dal cilindro, responsabile dell’organizzazione, il presidente delle Acli dell’epoca, Franco Passuello: una figura di grande dignità culturale e mitezza di carattere, apprezzato da tutto il fronte delle forze democratiche. Oggi, in quella stessa posizione, troviamo l’ex assessore emiliano, e già dirigente di varie formazioni che hanno polemizzato da sinistra con il Pd, Igor Taruffi. Forse meno mite dell’aclista, ma non meno esterno alle dinamiche dell’organizzazione.
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https://www.terzogiornale.it/2023/04/11/la-segreteria-schlein-una-matrice-veltroniana/
11 aprile
RaiNews LIVE
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 412
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.rainews.it/maratona/2023/04/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-412-8538be29-6997-4cd5-89f4-7d17bab3d43c.html
Il Fatto Quotidiano LIVE
Ucraina, la diretta – Drone si schianta su aeroporto russo di Belgorod. Kiev: “Pronti ad attaccare la flotta russa nel Mar Nero”
Un drone di provenienza sconosciuta è caduto sul territorio dell’aeroporto di Belgorod. Kuleba: “Discusso con Tajani dell’aiuto che l’Italia può fornire”. L’Ucraina prepara un’operazione simile a quella che ha portato all’affondamento dell’incrociatore Moskva
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2023/04/11/ucraina-la-diretta-drone-si-schianta-su-aeroporto-russo-di-belgorod/7126086/
LeMonde LIVE
Guerre en Ukraine, en direct : l’Ukraine a besoin de plus d’armes à longue portée, estime le conseiller présidentiel Mykhaïlo Podoliak
Des bombardements sur les villes d’Orikhiv et d’Houliaïpole ont été annoncés, mardi, par le chef de cabinet de la présidence ukrainienne. Cinq habitants de la région de Donetsk auraient aussi été blessés lundi.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/04/11/guerre-en-ukraine-en-direct-bombardements-dans-l-oblast-de-zaporijia-11-millions-de-refugies-ukrainiens-ont-fui-vers-la-pologne-depuis-l-invasion_6169014_3210.html
11 aprile. Così gli Usa spiano anche l’amico Zelensky. Intercettati i suoi tentativi di avere caccia da Sofia. Allarme per la rete di 007 a rischio
Thomas Mackinson – ilfattoquotidiano.it
Gli Usa spiano anche Zelensky. Salgono a circa 100 i documenti top secret americani sulla guerra finiti in rete, ma sale anche il livello dei problemi che si trascinano dietro: gli Stati Uniti in realtà non si fidano completamente dell’alleato e per questo lo spiano, al pari dei nemici. Notizia che, se confermata, non può certo lasciare tranquille le nazioni che dal 24 febbraio si sono schierate al fianco dell’alleanza per Kiev e forniscono armi e soldi secondo le indicazioni che da lì arrivano. La Cnn ha esaminato 53 documenti trapelati, tutti prodotti tra metà febbraio e inizio marzo. Uno in particolare rivela che gli Usa hanno spiato Zelensky usando gli strumenti tipici dell’intelligence dei segnali, vale a dire intercettazioni.
GUERRE COLLATERALI
Online altri documenti segreti: allarme per la rete di 007
Mosca smentisce il legame col Cairo
LA SPY STORY/1 – I documenti: “Mosca ha quasi abbattuto un jet britannico”
LA SPY-STORY/2 – Ecco i documenti classificati “fuggiti” dal Pentagono (di T. Mackinson)
LA SPY-STORY/3 – Nyt: “I documenti circolati rivelano che gli Usa spiano gli alleati”
11 aprile. Migranti.
Grazie al Cruscotto statistico giornaliero, a cura del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno, sono disponibili un insieme di numeri aggregati sul fenomeno
Per un quadro aggiornato sull’andamento degli arrivi e sulle presenze dei migranti nelle strutture di accoglienza. Il D.L. 21 ottobre 2020, n.130, convertito in Legge 18 dicembre 2020, n.173, rinomina il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati SIPROIMI in SAI – Sistema di accoglienza e integrazione.
I dati
Cruscotto statistico del 11 aprile 2023
Stato d’emergenza per i migranti, una buffonata pericolosa
Paolo Soldini – strisciarossa.it
Da martedì 11 aprile alle 17,31 su tutto il territorio nazionale è in vigore lo stato d’emergenza. Che cosa succede? Un terremoto, un’alluvione, un nuovo virus, un attacco di cattivissimi hacker che vogliono paralizzare i gangli vitali del paese? Tranquilli: niente di tutto questo. Il motivo della drammatica (drammatica?) decisione presa dal governo in una seduta dedicata al varo del Documento Economico e Finanziario è l’”eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo”. L’”incremento” c’è, senza dubbio, ma lo stato d’emergenza come lo impedirebbe? Non ce lo hanno detto. Non lo sappiamo. Ed è forte il sospetto che non lo sappiano neppure la presidente del Consiglio e i ministri che lo hanno varato.
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https://www.strisciarossa.it/stato-demergenza-per-i-migranti-una-buffonata-pericolosa/
11 aprile. Un grande del Novecento
Alex DeJong – jacobinitalia.it
Dalla Resistenza al nazifascismo all’analisi del tardo capitalismo, passando per le lotte operaie e la fiammata del 1968: Ernest Mandel ha ancora molto da insegnarci
Il 5 aprile del 1923, cento anni fa, nasceva l’intellettuale e attivista socialista belga Ernest Mandel. Mandel fu un instancabile militante e studioso che scrisse alcune delle opere più significative della teoria marxista nella seconda metà del ventesimo secolo.
Mandel è forse meglio ricordato oggi per il suo libro Late Capitalism, che rese popolare un termine ormai divenuto familiare. Il critico Fredric Jameson ha attinto pesantemente agli scritti economici di Mandel nella sua teorizzazione del postmodernismo, e il «tardo capitalismo» è diventato un cliché giornalistico per l’analisi culturale.
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https://jacobinitalia.it/un-grande-del-novecento/
Elisabetta Salvini/Facebook
FESTA D’APRILE: BIANCA GUIDETTI SERRA
Parlare di Bianca Guidetti Serra significa necessariamente parlare della nascita e dell’organizzazione dei Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti della libertà. I Gdd, quei gruppi femminili, nati tra il novembre 1943 e il gennaio 1944, che avevano il compito di creare un’intersezione tra l’antifascismo, la Resistenza e la lotta per l’emancipazione femminile. I Gdd, che avevano un nome brutto, ma uno scopo dirompente e bellissimo.
Bianca non è dunque “solo” una partigiana e una compagna, ma è anche una femminista convinta, che si batte per i diritti delle donne, perché incapace di fare altrimenti. Perché incapace di accettare i principi che secolarmente hanno determinato l’esclusione delle donne dalla vita pubblica, perché nemica dei fascismi, ma anche del razzismo e del patriarcato.
11 aprile
“Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la
Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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️Non c’è tempo da perdere. Apriamo le manifestazioni di interesse per la cooperativa che si faccia veicolo di una delle ipotesi di reindustrializzazione
Il Comitato Tecnico Scientifico Solidale del Collettivo di fabbrica ha individuato opportunità di reindustrializzazione, regolarmente segnalate al Comitato di Proposta e di Verifica sin da dicembre.
Il piano industriale, ecologicamente e socialmente avanzato, che ne è scaturito ha proseguito le sue verifiche e la sua ricerca di finanziamenti e promotori.
Mentre la proprietà di Qf è immobile, stiamo provando ad apportare uno dei piani industriali tra i più avanzati a livello europeo dal punto di vista sociologico e ambientale. Se realizzato, nascerà a Campi Bisenzio un polo di avanguardia delle rinnovabili.
️ Stiamo procedendo su tutti i piani: verifica di prodotto, discussione con partner tecnici e societari. Ora è arrivato il momento di raccogliere le manifestazioni di interesse per il veicolo societario, cooperativo e mutualistico, che si farà carico del piano.
In pratica apriamo le posizioni per diventare socie e soci della cooperativa che proverà a operare la reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio.
11 aprile. Bangladesh, sempre più preoccupanti le condizioni di vita dei minori
Nel Paese del sud-est asiatico oltre il 30% dei bambini vive e dorme in spazi pubblici e aperti, privato delle più elementari necessità. La denuncia è dell’Ufficio di statistica bengalese con il sostegno di Unicef
Gabriele Rogani – Città del Vaticano
Povertà estrema, malnutrizione, violenza e analfabetismo sono solo alcuni degli elementi con cui i minori del Bangladesh fanno i conti ogni giorno. È la situazione delineata dall’Indagine sui bambini di strada 2022, tra i 5 e i 17 anni tra le zone a rischio della capitale Dacca e di altre parti del Paese, condotta dall’Ufficio di statistica bengalese con l’aiuto di Unicef. Tanti sono quelli che vivono in strada, numerosi sono coloro che vi trascorrono del tempo per il proprio sostentamento. In ogni caso, il 30% passa la notte in spazi pubblici, trovandosi molto spesso in situazioni allarmanti, come emerge dalle denunce in merito a episodi di violenza, avvenuti nel 30% dei casi proprio durante gli orari notturni. Un altro aspetto della difficile situazione in cui vivono i più giovani è quello legato al lavoro. L’indagine rileva come un terzo degli intervistati si sia ferito durante la propria attività, mentre circa la metà ha subito violenze. La stragrande maggioranza inoltre, inizia a lavorare a circa nove anni, con un compenso che sfiora i dieci dollari alla settimana per un impegno che si aggira tra le trenta e la quaranta ore.
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https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2023-04/bangladesh-sempre-preoccupanti-condizioni-vita-minori.html
Per una nuova stagione del Lavoro e dei diritti. Documento unitario CGIL, CISL e UIL
CGIL, CISL e UIL hanno deciso di avviare nei mesi di aprile e maggio una fase di mobilitazione unitaria con la realizzazione di una generalizzata campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori e con la convocazione di tre manifestazioni interregionali (Nord, Centro, Sud) che si svolgeranno a Bologna (6 maggio), Milano (13 maggio) e Napoli (20 maggio)
La mobilitazione intende sostenere le richieste unitarie avanzate da CGIL, CISL e UIL e dalle Categorie nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di:
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https://www.cgil.it/speciali/2023/per-una-nuova-stagione-del-lavoro-e-dei-diritti/2023/04/06/news/per_una_nuova_stagione_del_lavoro_e_dei_diritti_documento_unitario_cgil_cisl_e_uil-2910698/
FESTIVAL FACT CHECKING IN TOUR
Dal 13 al 19 aprile 2023 il festival sarà in 12 località tra Toscana e Liguria, per un evento allargato rispetto alla prima edizione e ancora più ricco: Pistoia, Lucca, Massa Carrara, La Spezia, Prato, Siena.
“Festival Fact Checking in tour” porterà i libri della collana, diretta da Carlo Greppi in giro per la Toscana e la Liguria di Levante. Tanti incontri, presentazioni, tavole rotonde, dibattiti dislocati anche nelle province di Massa Carrara e di La Spezia: gli Archivi della Resistenza saranno presenti nelle date delle province di Massa Carrara e La Spezia, insieme a tante belle realtà che sono da anni sono nostre compagne di viaggio (ANPI, ARCI, gli Istituti storici della Resistenza ISRA Pontremoli e ISR La Spezia, il Museo audiovisivo della Resistenza, il Circolo Pertini, le librerie indipendenti e le scuole del territorio).
Scaldiamo i motori in vista del 25 aprile 2023!!!
Lo Spazio Pistoia, Istituto storico della Resistenza di Pistoia, Libreria Nina Pietrasanta, Archivi della Resistenza, Editori Laterza, Museo audiovisivo della Resistenza, Istituto Storico della Resistenza Apuana, Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Arci La Spezia, Arci MassaCarrara, Blanca Teatro, ANPI Massa-Carrara, ANPI Sarzana, Anpi Lerici, Stanze della Memoria, Museo della Deportazione e Resistenza di Prato.