2023 . 01 Gennaio (21 – 31 gennaio)

Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno.

SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose


Stefano Benni

“Di mestiere papà fa il pensionato, ma anche l’avvocato difensore di oggetti. Ha un capannone di roba usata, non butta via niente. Dice che non è giusto chiamare vecchie le cose: perché vivranno più di noi. Se ce ne sbarazziamo e le sostituiamo troppo presto, soffrono. Quindi lui aggiusta e ripara e rimonta e riavvia. È l’unico in tutta la zona che cura biciclette pedalopatiche, radio afone, lavatrici asmatiche e caffettiere impotenti. Ha una borsa di attrezzi magica. Dice che l’uomo è stato creato padrone della Terra, ma gli manca una cosa fondamentale: una borsa di attrezzi per riaggiustarsi. Ah, sospira, se ci fosse un cacciavite per togliere le idee sbagliate e un martello per fissare le buone intenzioni, una chiave inglese per stringere per sempre l’amore e una sega per tagliare col passato! Ma questa attrezzeria non ce l’hanno data e, dopo aver tentennato e scricchiolato, prima o poi ci romperemo”



21 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Il nuovo manifesto dei valori del PD, l’offensiva russa nella regione di Zaporizhzhia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 21 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’assemblea nazionale del PD ha approvato il suo nuovo “manifesto dei valori” e ha detto sì al regolamento del congresso che deciderà chi guiderà il partito. E intanto il tema delle intercettazioni divide la maggioranza di governo mentre gli studenti scendono in piazza per chiedere di fermare l’alternanza scuola lavoro e non subordinare la scuola alle aziende. Il ministro della difesa russo ha annunciato che le forze di Putin hanno conquistato terreno nella regione di Zaporizhzhia, parlando di una nuova offensiva in quella zona meridionale dell’Ucraina.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-sabato-21-gennaio/



21 gennaio. Terrorismo. Rampelli chiede una commissione di inchiesta
Stefania Limiti – terzogiornale.it

Strage dell’Italicus – San Benedetto Val di Sambro (Bo) – 4 agosto 1974

Siamo dunque alla resa dei conti vagheggiata a lungo dal mondo neofascista. Perché questo è la proposta di legge (numero 666) per l’istituzione di una “commissione parlamentare di inchiesta sulla violenza politica negli anni tra il 1970 e il 1989”. L’ha presentata Fratelli d’Italia alla Camera, primo firmatario il vicepresidente di Montecitorio, Fabio Rampelli, fondatore del partito di Meloni e suo mentore nel Fronte della gioventù, impegnato oggi a costruire la Destra nazionale (cioè la vecchia destra corporativista e autoritaria, adeguata al tempo presente). Giorgia ha mosso i suoi primi passi nella politica militante accanto a Rampelli, agli inizi degli anni Novanta, capo della sezione romana di Colle Oppio. Avevano una loro area culturale molto specifica, con una forte propensione alla modernità, ma anche all’esoterismo e ai rituali: si chiamavano “i gabbiani”.
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https://www.terzogiornale.it/2023/01/20/terrorismo-rampelli-chiede-una-commissione-di-inchiesta/



LIVE

21 gennaio. Matteo Messina Denaro: trovata l’automobile del boss vicino casa dell’autista

Mafia, trovata l’auto di Messina Denaro (Adn Kronos)

L’autista Luppino aveva i numeri dei medici. Nel covo, tra i libri, una biografia su Putin. Parla il cognato di Bonafede: “Andrea è una persona buona”. Ora è il momento della caccia alla rete di protezione. La figlia: “Non vado al colloquio”
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https://www.rainews.it/maratona/2023/01/la-cattura-di-matteo-messina-denaro-gli-ultimi-aggiornamenti–83093cf0-f8f2-4d88-85cb-4c59b07cbb65.html

Stato-Mafia: Nordio e quelle verità non dette sull’operato dei vertici del Ros
Luca Grossi – antimafiaduemila.com

A tre giorni dall’arresto di Matteo Messina Denaro la Trattativa tra lo Stato e la Mafia ha trovato spazio alla Camera dei Deputati, ma non per essere condannata. Tra gli applausi della maggioranza, il ministro della giustizia Carlo Nordio ha detto che “il Comandante generale dei ROS, che praticamente è il padre di quello che ha fondato o, comunque, ha costruito questo organismo, che funziona così bene, è stato sottoposto, per 17 anni, a un processo penale, dal quale è stato assolto lo ripeto, assolto, alla fine, con formula piena, con una carriera rovinata e senza che alcuno lo abbia risarcito”.
Un intervento a gamba tesa su un processo che, tra le altre cose, è ancora in corso in quanto la procura generale di Palermo ha presentato ricorso in Cassazione.
L’intervento del Guardasigilli sembra essere un chiaro riferimento al generale Mario Mori, ufficiale dei carabinieri assolto in secondo grado al processo Trattativa, assieme ad Antonio Subranni e Giuseppe De Donno, “perché il fatto non costituisce reato”.
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https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/93507-stato-mafia-nordio-e-quelle-verita-non-dette-sull-operato-dei-vertici-del-ros.html



21 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 331
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-331-3fd6061e-7e7f-4447-9aec-7c812f709c72.html

LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : la Russie affirme avoir mené des « opérations offensives » dans la région de Zaporijia ; l’Allemagne sous pression pour fournir des chars de combat à Kiev

Les autorités d’occupation russes ont rapporté, vendredi, une « forte hausse de l’intensité » des affrontements dans la région de Zaporijia, dans le sud de l’Ukraine. « Cela ne s’était jamais produit auparavant », a affirmé Vladimir Rogov, un dirigeant de l’autorité régionale d’occupation.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/21/guerre-en-ukraine-en-direct-moscou-promet-des-mesures-de-retorsion-contre-les-medias-francais-en-russie-apres-le-gel-des-comptes-bancaires-de-rt-france_6158738_3210.html


Minacce, linguaggio d’odio e misoginia dietro le dimissioni di Jacinda Ardern
Martina Stefanoni – radiopopolare.it

Photo ANSA

È inutile far finta di niente. Essere al potere, per una donna, è più complesso. Non ovviamente per l’essere donna in sé, ma per come la società vede la donna al potere. Una società e una cultura ancora terribilmente misogina e machista infarcita di pregiudizi, di luoghi comuni e di cattiveria. È difficile per qualunque donna, di qualsiasi schieramento politico, ma lo è ancora di più per quelle che cercano di spezzare la catena e andare contro la linea di potere dominante. Come ha fatto Jacinda Ardern che all’odio e all’aggressività ha opposto l’accoglienza e la gentilezza. Un approccio che, però, richiede una grande fatica e un’ancora più grande resistenza.

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https://www.radiopopolare.it/minacce-linguaggio-dodio-e-misoginia-dietro-le-dimissioni-di-jacinda-ardern/

Lombardia: Majorino non parte sconfitto, ma deve battagliare sulla sanità

Pierfrancesco Majorino – Foto Claudio Furlan – LaPresse

Attilio Fontana, il presidente, sembrano che lo tengano nascosto. Invece si mostra, con la sua faccia sorprendentemente orgogliosa, Giulio Gallera, protagonista dei tempi neri del covid lombardo, sempre accompagnato dal tondino tricolore di Forza Italia e dalla scritta, un po’ datata, “Berlusconi presidente”. La Moratti nega il passato, un passato che è questione di mesi, e corre da sola, con il supporto di alcuni tra i cosiddetti centristi, dopo aver aspirato ai voti del Pd. Come, appunto, se il suo passato di convinta appartenenza al centro destra non contasse proprio nulla. Pentita sulla soglia dei settantaquattro anni. La ricordiamo sindaco di Milano, in testa ai cortei e alla fiaccolate contro gli immigrati, spalla spalla con De Corato e La Russa. Il peggior sindaco di Milano, la definimmo allora e continuiamo a giudicarla così.

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https://www.strisciarossa.it/lombardia-majorino-non-parte-sconfitto-ma-deve-battagliare-sulla-sanita/

21 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


Insorgiamo con i lavoratori GKN
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🔴 Inizia la prima assemblea dei soci dell’Aps Soms Insorgiamo
Siamo tantissimi/e! Noi con voi, voi con noi. Per una reindustrializzazione del sito, per non farci logorare dai ricatti e cassa integrazione.
Per rompere l’assedio e tornare a sognare una fine diversa, per noi, per il territorio, per tutti/e!

#insorgiamo

Insorgiamo con i lavoratori GKN
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Fabbriche aperte, teatri pieni

Al teatro della Casa del Popolo di Grassina, giovedì 26 gennaio, h 21, saranno messi in scena estratti, materiali, riflessioni dallo spettacolo “Il Capitale”.
Uno spettacolo teatrale di @Kepler-452 : Il Capitale di Marx, un libro che ancora non abbiamo letto, affrontato attraverso la vertenza Gkn. Uno spettacolo scritto da attori e registi teatrali che hanno presidiato la Gkn, conoscendo direttamente il Collettivo di fabbrica Gkn.
Non assisterete allo spettacolo integrale, la cui prima toscana è ancora da programmare. Ma ad estratti, scorci e per questo forse sarà ancora di più una serata unica.
Entrata a offerta libera, prenotazione altamente auspicabile a questo form:
https://forms.gle/Gd6YcxKbvCisYV348

#insorgiamo


92 lavoratori rischiano il licenziamento alla Suominen di Mozzate
Luca Parena – radiopopolare.it

Un semplice gazebo fuori dal cancello, la portineria a disposizione per ripararsi un po’ dal freddo, alle spalle un capannone con le luci accese nel buio, ma avvolto nel silenzio. Alla Suominen Nonwovens di Mozzate, al confine tra le province di Como e Varese, i macchinari sono fermi da prima di Natale.
La proprietà finlandese di questa multinazionale è molto nota nel settore tessile di materiale igienico-sanitario. Ha stabilimenti in Italia, Spagna e Stati Uniti, in tutto oltre 700 dipendenti, certificazioni internazionali di produzione di qualità. Lo scorso 10 gennaio, ha annunciato che i 92 operai e impiegati del sito produttivo di Mozzate saranno licenziati.
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https://www.radiopopolare.it/92-lavoratori-rischiano-il-licenziamento-alla-suominen-di-mozzate/


21 gennaio. Portovesme Srl, il 23 incontro sindacati-azienda

Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha convocato per lunedì prossimo, 23 gennaio, un nuovo incontro coi sindacati e con l’azienda sulla crisi della Portovesme Srl. Lo riferiscono le agenzie di stampa. Lo stabilimento di piombo e zinco del gruppo anglosvizzero Glencore è pronto a fermare gli impianti dal 1° febbraio attivando la cassa integrazione, a causa dei dichiarati rincari del costo dell’energia. “La convocazione risponde alla necessità di poter approfondire in tempi rapidi l’esito degli incontri del presidente Solinas a Roma”. È il commento di Emanuele Madeddu, segretario della Filctem Cgil del Sulcis Iglesiente, con riferimento ai contatti col ministro delle Imprese Adolfo Urso.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/21/news/portovesme-srl-sardegna-2655544/


21 gennaio. Ita Airways, confronto su salari senza esito

 “Abbiamo deciso unitariamente di attivare le procedure (raffreddamento e conciliazione) per rivendicare formalmente l’introduzione delle implementazioni contrattuali attese dal personale navigante e di terra di Ita Airways”. Lo dichiarano unitariamente le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo e le associazioni professionali Anpac, Anpav e Anp, aggiungendo che “il confronto sulle retribuzioni non ha dato gli esiti attesi”.


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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/21/news/ita-airways-salario-confronto-2655541/

Eliana Como. «Fontana non sarà ospite gradito in Cgil Lombardia»
popoffquoitidiano

Il presidente regionale uscente invitato al Congresso di CGIL Lombardia. Eliana Como, portavoce del documento di opposizione: «Fontana non venga in casa nostra»

Il 31 gennaio, la Cgil Lombardia ha invitato Attilio Fontana al nostro congresso regionale a Milano. Nel mio intervento al congresso Fiom Lombardia ho spiegato perché a casa nostra Fontana non lo voglio: perché è tra i principali responsabili della strage di Bergamo nella primavera del 2020. E faccio appello alla Cgil Lombardia affinché non lo inviti.
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https://www.popoffquotidiano.it/2023/01/21/fontana-non-sara-ospite-gradito-di-cgil-lombardia/?fbclid=IwAR3-2jEldlENSMT7OLY6XaRVonnBdfozKQiug-djNFja3F18zSzos3pHxns

Congresso Cgil di Cosenza: Massimiliano Ianni eletto segretario

Al termine del congresso, Massimiliano Ianni è stato eletto segretario della Cgil di Cosenza. Il congresso della Camera del Lavoro si è svolto al Castello Svevo con l’elezione degli organismi e con la relazione del segretario uscente, Umberto Calabrone, che ha ripercorso le tappe del suo mandato. 
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/17/news/cosenza-congresso-cgil-2643491/


21 gennaio. Fotonotizia da zic.it

Iran, corteo lungo via Indipendenza: “Questa è una rivoluzione”

Da piazza XX settembre al Nettuno nel pomeriggio di oggi una “marcia per donna, vita, libertà”, contro il “brutale regime” di Teheran, a sostegno del “popolo coraggioso” che si sta ribellando.
https://zic.it/iran-corteo-lungo-via-indipendenza-questa-e-una-rivoluzione/



22 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Il confronto tra i candidati alla segreteria del Pd, le grandi dimissioni, la guerra in Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 22 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Gli Usa si trovano a fare i conti con l’ennesima strage da armi da fuoco. E’ accaduto durante i festeggiamenti del capodanno cinese, in California, a Monterey Park, nella contea di Los Angeles: sono morti 5 uomini e 5 donne, vittime di un uomo di origine asiatica che con un fucile e diversi caricatori ha sparato sulla folla in una discoteca. Meloni in Algeria, Tajani in Egitto, per consolidare i rapporti con due Paesi divenuti essenziali col graduale abbandono del fossile russo. Sono state pubblicate le comunicazioni obbligatorie del ministero del lavoro che riguardano i primi 9 mesi del 2022: c’è un aumento di oltre il 20 per cento. Il punto sulla guerra in Ucraina.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-domenica-22-gennaio/


Giorgia Meloni ad Algeri accolta dal primo ministro, obiettivo gas e sviluppo economico

Prima visita ufficiale della premier nel paese nord africano. Al centro della visita il dossier energia e diversi accordi su industria, innovazione, start-up e microimprese. L’incontro con i militari italiani
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https://www.rainews.it/articoli/2023/01/viaggio-di-giorgia-meloni-in-algeria-nuove-intese-su-gas-e-sviluppo-economico-b6e380db-e206-42fa-b30a-6acb421e4fed.html

Relazioni Italia – Egitto, dieci anni di accondiscendenza, premi e affari
Riccardo Neury – pressenza.com

A luglio sarà il decimo anniversario del colpo di stato dell’allora generale, oggi presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
In questi dieci anni, nelle sue relazioni diplomatiche con l’Egitto, l’Italia ha avuto un atteggiamento accondiscendente, addirittura premiale (si pensi alle straordinarie forniture di armi) e improntato alla stipula di accordi commerciali e strategici.
Questo atteggiamento non ha minimamente tenuto conto del fatto che, nello stesso periodo, la situazione dei diritti umani in Egitto andava precipitando. Quel che è peggio, non è cambiato neanche quando le violazioni dei diritti umani hanno riguardato due vicende che hanno colpito moltissimo l’opinione pubblica italiana.
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https://www.pressenza.com/it/2023/01/relazioni-italia-egitto-dieci-anni-di-accondiscendenza-premi-e-affari/


LIVE

22 gennaio. Matteo Messina Denaro, nel covo foto di belve e una calamita da frigo: “Il padrino sono io”

L’automobile era a poca distanza da casa dell’autista. Nel covo di San Vito sono state trovate ricevute di ristoranti fino a 700 euro e gioielli per milioni. Luppino aveva il numero dell’oncologo. Il legale della figlia: Non ha mai rinnegato il padre
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https://www.rainews.it/maratona/2023/01/matteo-messina-denaro-proseguono-le-indagini–29157f7a-0129-4ff1-b73a-71e627b2fefc.html


Dai medici di famiglia agli infermieri, ecco tutte le carenze di personale che rischiano di frenare il Pnrr e far franare il Ssn. I numeri dell’Ocse

Oltre alle risorse economiche per garantire i servizi, mancano medici, infermieri e, in genere, c’è carenza di tutto il personale sociosanitario che dovrebbe occuparsi del rilancio del territorio, ma anche del riequilibrio dei servizi ospedalieri, a partire dai pronto soccorso. Ecco un’analisi Eurostat dei dati Ocse che mostrano il gap dell’Italia con gli altri Paesi Ue.
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=110410


22 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 332
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-332-935eea2d-76a3-4c38-9bd8-7212a3356050.html

LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : l’Allemagne n’empêchera pas la Pologne de livrer à l’Ukraine des chars de combat Leopard de conception allemande, annonce une ministre

La Pologne avait laissé entendre qu’elle pourrait se passer de l’aval de Berlin pour réexporter ces chars réclamés par Kiev et que l’Allemagne refuse, pour l’heure, de livrer.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/22/guerre-en-ukraine-en-direct-rien-n-est-exclu-concernant-la-livraison-de-chars-leclerc-a-l-ukraine-dit-emmanuel-macron_6158840_3210.html


22 gennaio. Carri armati, quando la guerra a terra corre per ammazzare più e meglio
Giovanni Punzo – remocontro.it

Il carro armato dell’inganno

Oltre le polemiche politiche su quali carri armati potranno essere dati all’Ucraina senza provocare la terza guerra mondiale, restano diverse cose a stupire chi non è specialista di cose militari. In tempi di satelliti che esplorano Marte e spiano e guidano ogni arma volante possibile, sono davvero quelle tonnellate d’acciaio attorno ad un cannone che puoi muovere più o meno velocemente a decidere le sorti di una guerra moderna dove quasi tutto vola a velocità inimmaginabili?
Da Giovanni Punzo la breve storia del carro armato nella Seconda guerra mondiale, partendo da molto più lontano.
Leonardo da Vinci disegnò una robusta macchina da guerra che non fu mai realizzata, ma oggi è considerata l’antesignano del moderno carro armato. Prima di lui già gli antichi egizi avevano inventato i carri da combattimento e Annibale aveva terrorizzato i romani con gli elefanti. Tutti mezzi potenti e straordinari in sé, temuti ed agognati, ma – impiegati singolarmente, o a piccoli gruppi – non assicurarono mai da soli la vittoria.
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https://www.remocontro.it/2023/01/22/carri-armati-quando-la-guerra-a-terra-corre-per-ammazzare-piu-e-meglio/

Libano, suicidio di uno Stato, con la popolazione ormai alla fame

Libano Stato, non riesce a pagare la quota per votare all’Assemblea generale delle Nazioni unite. Libano politico, con il parlamento incapace di eleggere un presidente da mesi.  Libano economico, Lira in caduta libera: al mercato nero un dollaro vale 50mila lire, libanesi sempre più poveri. Le divisioni etnico religiose che lo dividevano ora lo stanno uccidendo.
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https://www.remocontro.it/2023/01/21/libano-suicidio-di-uno-stato-con-la-popolazione-ormai-alla-fame/

22 gennaio. Fine del giornalismo
Antonio Cipriani – remocontro.it

Nei giorni scorsi il decadimento del giornalismo è stato misurato in lungo e largo attraverso la lente di una notizia apparsa ovunque, molto ma davvero molto farlocca.
Capace però di produrre una montagna di polemiche sul giornalismo degli anni ‘20 e, di conseguenza, capace di partorire un topolino informativo.
Per qualche giorno le truppe del commento social hanno lasciato i porti sicuri delle chiacchiere sulle primarie del Pd, delle promesse meloniane, della bontà musicale dei Maneskin e del tifo in tempo di guerra per avventurarsi sull’analisi dell’informazione che, ahimè, non verifica le notizie.
Cioè non verifica le notizie quando si tratta di fare due più due incrociando orari di treni e costi di viaggi. Invece su tutto il resto sarebbe utile capire il livello di verifica. Il controllo sulle fonti. Anzi, sarebbe bello conoscere esattamente su quali fonti si basa l’informazione che abbiamo
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https://www.remocontro.it/2023/01/22/fine-del-giornalismo/


Trieste, Romano Held suona ancora
Chiara Nencioni – popoffquotidiano.it


Shoah e Porrajmos. La storia del violinista Romano Held e il bisogno di una memoria a più voci

Piazza Unità di Italia, Trieste 18 settembre 1938. E ancora Trieste, piazza della Libertà, 18 gennaio 2023, un km fra queste due piazze cittadine e un filo rosso che metaforicamente le unisce.
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https://www.popoffquotidiano.it/2023/01/22/trieste-romano-held-suona-ancora/


22 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Francia: oltre 1 milione di persone in piazza contro l’innalzamento dell’età pensionabile

Incoraggiati dalla dimostrazione di resistenza di massa, i sindacati francesi hanno annunciato nuovi scioperi e proteste il 31 gennaio, promettendo di cercare di convincere il governo a fare marcia indietro sui piani di innalzamento dell’età pensionabile standard da 62 a 64 anni. Macron sostiene che la misura – un pilastro centrale del suo secondo mandato – è necessaria per mantenere il sistema pensionistico finanziariamente sostenibile, ma i sindacati affermano che minaccia i diritti dei lavoratori faticosamente conquistati.
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https://www.sinistraineuropa.it/europa/francia-oltre-un-milione-di-persone-in-piazza-contro-innalzamento-eta-pensionabile/?fbclid=IwAR1SIK_wxieUYrfl0VK5vOi5FZ7bXqqLg9BYM7lfBaZ7GX_Zy6qAdM5ZPGo

Si Cobas Lavoratori Autorganizzati

RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

Il 10 dicembre 2022 nella sede Si Cobas di Milano si è svolto il primo corso di formazione condotto dal dott. Vito Totire, medico del lavoro, su prevenzione, salute e sicurezza. L’incontro ha visto una numerosa partecipazione di delegati, RLS, lavoratori e lavoratrici che hanno energicamente portato vissuti e problematiche di salute derivanti da crude condizioni di sfruttamento lavorativo
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https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/posts/pfbid02M8Yd57CazgKLRJoJ2kXo8W24HQJPG8c85yZkCDAN45m8EtFuxagr8rMnbjAj5recl

Dormono col braciere acceso: due migranti uccisi nel sonno dalle esalazioni di monossido di carbonio

Un uomo e una donna trovati senza vita in una baracca del ghetto di Borgo Mezzanone, nel foggiano. Avevano acceso un fuoco di fortuna.
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https://www.fanpage.it/attualita/foggia-dormono-col-braciere-acceso-due-migranti-uccisi-nel-sonno-dalle-esalazioni-di-monossido/
https://www.fanpage.it/

foto: Caritas Foggia-Bovino

Ibrahim e Queen, morti nel ghetto di Borgo Mezzanone per un braciere acceso. Caritas Foggia: “Ennesima tragedia, Stato intervenga seriamente”
Patrizia Caiffa – agensir.it

Si chiamavano Ibrahim, dal Gambia e Queen, dal Ghana. Avevano entrambi 32 anni ed erano una coppia. La loro fine tragica è solo il dramma estremo di una situazione terribile che perdura da anni nelle campagne del foggiano, dove alloggiano nel “ghetto” di Borgo Mezzanone, in condizioni invivibili e di sfruttamento, circa 1500 migranti sfruttati nell’agricoltura. Gli operatori della Caritas di Foggia-Bovino sono presenti nella baraccopoli da anni con il progetto Presidio con una clinica mobile e supporto legale
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https://www.agensir.it/territori/2023/01/23/ibrahim-e-queen-morti-nel-ghetto-di-borgo-mezzanone-per-un-braciere-acceso-caritas-foggia-ennesima-tragedia-stato-intervenga-seriamente/


23 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Meloni ottiene più gas dall’Algeria, l’attesa per la decisione tedesca sui carri armati in Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 23 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le pressioni sul governo tedesco per l’invio di carri armati in Ucraina si fanno sempre più forti, mentre il neo-ministro della difesa conferma che una decisione verrà presa a breve. Altri tre miliardi di forniture di gas l’anno in aggiunta a quanto già pattuito: è la promessa che Giorgia Meloni porta a casa dopo due giorni di visita ufficiale ad Algeri, promettendo che l’Italia riuscirà a staccarsi completamente dal gas russo entro la fine del 2024. Due persone di 32 anni, Ibrahim Sowe e Queen Rock, sono morte la notte scorsa nel ghetto di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, dove vivono circa 2mila braccianti agricoli.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-lunedi-23-gennaio/



LIVE 

Photo ANSA

Prima visita ufficiale
Giorgia Meloni in Algeria: l’omaggio a Mattei e l’incontro con il presidente Tebboune

La presidente del Consiglio ad Algeri in visita di Stato firma con il presidente della Repubblica nordafricana la dichiarazione congiunta per i vent’anni del Trattato di Amicizia tra i due Paesi. I dossier gas ed energia al centro della missione
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https://www.rainews.it/maratona/2023/01/giorgia-meloni-algeria-omaggio-mattei-incontro-presidente-asse-mediterraneo-hub-gas-9b560567-6652-4fcf-99b2-33b3c4f40903.html


L’impossibile virata a sinistra del Pd
Diego Giachetti – popoffquotidiano.it

Son finiti i tempi dei segretari a vita o a fine mandato. D’altronde anche Papa Benedetto XVI si è dimesso prima della scadenza del mandato. Però, nel Partito democratico (Pd), fondato nel 2007, si esagera: nove segretari da allora a oggi (Renzi eletto due volte), di cui tre reggenti. Una durata media d’incarico di poco più di un anno e mezzo. Da statuto dovrebbe durare quattro anni, ma da quando esiste, soltanto in una occasione è capitato che il mandato volgesse al termine a scadenza naturale. Enrico Letta sta per lasciare il posto di comando di un partito difficile da collocare: non di destra, non di sinistra, non di centro, di certo neoliberista e soprattutto di governo comunque e sempre, sia che perda le elezioni (caso frequente), sia che le vinca (caso meno frequente). Un partito che ha scelto di stare dalla parte di quei settori di classe dominante più liberisti dell’economia globale, applicata senza cautele di sorta alle classi popolari, resiliente nel senso di anguillesco adattamento alle convenienze dei potentati europei, più realista della stessa borghesia che rappresenta, disposto a perdere le elezioni pur di mantenersi fedele a quel mandato.
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https://www.popoffquotidiano.it/2023/01/23/pd-congresso-costituente-primarie/


Brasile, il tentato assalto alla democrazia

Mentre Giorgio Meloni e alleati si dimostravano indignati in Italia, il Parlamento europeo ha votato una risoluzione che condanna l’assalto ai palazzi dei tre poteri in Brasile. Il gruppo di FdI si è astenuto, i loro alleati di Vox hanno votato contro; la Lega si è astenuta
(Dalla pagina Facebook di Informazione di sinistra)


23 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 333
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-333-0171e65b-059e-43a4-9e60-a64024a3ec7e.html

LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : pour donner son accord à la livraison de chars Leopard à Kiev, l’Allemagne dit attendre une demande formelle de la Pologne

Le gouvernement allemand est sous pression croissante pour fournir à l’Ukraine des chars lourds Leopard, susceptibles d’avoir un impact significatif sur le champ de bataille, face aux troupes russes.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/23/guerre-en-ukraine-en-direct-pour-donner-son-accord-a-la-livraison-de-chars-leopard-a-kiev-l-allemagne-dit-attendre-une-demande-formelle-de-la-pologne_6158921_3210.html



23 gennaio. Iran, accolti i ricorsi di due condannati a morte

Uno soffre di disturbi psichici. Da sabato arrestate altre 3 giornaliste. Nuove sanzioni Ue contro Teheran

La Corte Suprema dell’Iran ha accolto oggi il ricorso di due giovani condannati a morte per aver partecipato alle proteste contro il governo. Le condanne sono sospese, i processi andranno rifatti. Si tratta di uno dei pochissimi spiragli di apertura da parte del regime di Teheran che da quattro mesi sta attuando una violenta repressione da quando in settembre sono esplose in varie città grandi manifestazioni anti governative dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne di origine curda che ha perso la vita dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto.
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https://www.avvenire.it/mondo/pagine/iran-accolto-il-ricorso-di-un-condannato-a-morte

Nella foto: donne con il velo nel Gran Bazaar di Teheran – Photo Ansa


Terrorismo: il dossier del Sisde
La violenza politica neofascista secondo un rapporto segreto redatto nel 1982
Stefania Limiti – terzogiornale.it

Bologna 2 agosto 1980

Diverse osservazioni colpiscono tra quelle riportare dagli analisti del Sisde, in un dossier del 1982 dal titolo stimolante, “Rapporto sull’eversione e sul terrorismo di estrema destra” (a cui abbiamo già fatto riferimento qui). Si tratta di un volumetto di un centinaio di pagine richiesto, nel 1982, dall’allora presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani, costruito sulla base di “parte non rilevante” del materiale di archivio già in possesso dei servizi antiterrorismo del Viminale e del Sid: dunque apprendiamo che molte altre carte finirono chissà dove, nelle more della attuazione della “riforma dei servizi”, che nel 1978 istituì Sisde e Sismi, e nel relativo passaggio di consegne.
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https://www.terzogiornale.it/2023/01/23/terrorismo-2-il-dossier-del-sisde/

23 gennaio. “Eni, la storia di un’impresa”: passato, presente e futuro dell’azienda energetica raccontati in un libro  

AGI – “Eni, la storia di un’impresa. Passato, presente e futuro del cane a sei zampe” è un libro presentato lo scorso 20 novembre a Milano, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Nelle pagine del volume si racconta l’impegno italiano nel settore energetico, ripercorrendo 70 anni di storia attraverso ricerche originali, condotte in molti archivi, prima di tutto in quello dell’azienda. L’opera è divisa in cinque saggi, nei quali viene fatta una sintesi delle tappe principali della vita di Eni. Un ulteriore contributo, prezioso per comprendere gli anni più recenti, sono le interviste agli Amministratori Delegati che hanno guidato l’azienda a partire dalla sua privatizzazione: Franco Bernabè, Vittorio Mincato, Paolo Scaroni e Claudio Descalzi.
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https://www.agi.it/innovazione/news/2023-01-23/eni-storia-impresa-libro-feltrinelli-19760585/

23 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Io vedo, io sento, io parlo
Roberta Lisi – collettiva.it

L’applauso spontaneo dei cittadini e delle cittadine di Palermo che in strada hanno assistito all’arresto di Matteo Messina Denaro, la manifestazione di studenti e studentesse che il giorno dopo hanno riempito la piazza di Castelvetrano sono segno di speranza e cambiamento irreversibile per Antonio Balsamo presidente del Tribunale di Palermo
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/01/23/news/messina-denaro-balsamo-vedo-sento-parlo-2655762/

Boom dimissioni, sono 1,6 milioni

In netto aumento le uscite volontarie dal lavoro. Scacchetti, Cgil: “Voglia di migliorare o crescita del malessere, è un fenomeno tutto da indagare”

Scelte di vita differenti, ricerca di un lavoro migliore, o forse (più drammaticamente) il segnale di un malessere professionale. Sono tutte da indagare le cause del boom di dimissioni che si sta registrando in Italia. Un fenomeno che proviene dagli Stati Uniti, dove l’uscita volontaria viene chiamata “great resignation” (le “grandi dimissioni”, appunto), oggetto dell’attenzione di sociologi ed economisti.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/23/news/dimissioni-lavoro-licenziamenti-2657142/

“Ssn a rischio crollo, ora risorse e assunzioni”. L’allarme della Fp Cgil

Il sindacato: “Troppe criticità, la Sanità pubblica in Italia sta letteralmente crollando, mentre si allarga il peso del privato e si fanno largo le esternalizzazioni. Ora investimenti e piano straordinario occupazione”
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https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=110445


Polizia penitenziaria, Fp contro Nordio: «Si dimetta»

“Nordio è il peggior ministro degli ultimi vent’anni. Sostituirlo subito”. A parlare è Mirko Manna della Fp Cgil Polizia penitenziaria, che esprime forti perplessità sul neo ministro della Giustizia. “Dal suo insediamento – spiega -, abbiamo sperato in un cambio di passo nel sistema penitenziario, ma mai avremmo pensato di assistere alle recenti dichiarazioni. Limitare la magistratura nell’utilizzo dello strumento dell’intercettazioni è già una cosa assurda, se a farlo è il Guardasigilli, l’applicazione della Giustizia è fortemente a rischio”.

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/21/news/polizia-penitenziaria-nordio-fp-cgil-2655547/

Parma. Officina meccanica Leoni, firmato l’accordo aziendale

A distanza di pochi mesi dalla prima storica elezione della Rsu in Officina meccanica Leoni, che ha registrato la totalità di delegati Fiom Cgil, un altro importantissimo risultato è stato portato a buon fine nell’azienda di Bogolose: la sottoscrizione del primo accordo integrativo aziendale. L’intesa prevede l’introduzione di buoni pasto del valore di 8 euro, l’istituzione di un’indennità di prestazione giornaliera che arriverà alla fine della vigenza contrattuale a 5,60 euro, un consolidato di 420 euro e la non assorbibilità dei futuri aumenti del Ccnl.
Soddisfazione è stata espressa da Roberta Bergamaschi, della Fiom territoriale, la cui segreteria ringrazia la Rsu e tutti i lavoratori e le lavoratrici per la fiducia.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/23/news/officina_meccanica_leoni_ecco_l_accordo-2657508/


24 gennaio: le notizie di Radio Popolare

La Germania invierà carri armati all’Ucraina, gli scandali che hanno travolto il governo Zelensky e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 24 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Secondo i media tedeschi domani Berlino potrebbe dare il suo ok all’invio dei Leopard 2 in Ucraina. Il governo ucraino è stato travolto da una serie di scandali di corruzione che hanno già provocato le dimissioni di circa 15 alti funzionari, compresi diversi viceministri. Oggi alla Camera gli ex Articolo 1 non hanno partecipato al voto per il decreto Ucraina. Nonostante il tentativo del governo di scongiurare la protesta, alle 19:00 è iniziato lo sciopero dei benzinai. A Milano da oggi circola un tram dedicato al Giorno della Memoria

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-martedi-24-gennaio/


L’Algeria è una dittatura o una democrazia illiberale?
Vittorio Bonanni – terzogiornale.it

Nel grande Paese africano, che ha visto in questi giorni la visita della presidente Meloni, è in atto una campagna contro dei giocattoli che evocano il mondo Lgbt per i colori utilizzati: il contesto è quello di una repressione generalizzata, con arresti e torture, avviata da quando nel 2019 è nato “Hirak”
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https://www.terzogiornale.it/2023/01/24/lalgeria-e-una-dittatura-o-una-democrazia-illiberale/


Mauro Zani. Una riflessione pubblicata nella propria pagina Facebook

ARMI, ARMI, ARMI.

La decisione di inviare i carri , americani, tedeschi (di fabbricazione) e francesi può cambiare il senso della guerra in corso e anche il destino dell’Europa.
Lavrov ha qualche ragione quando dice che questa decisione (speriamo non fatale) segna il passaggio definitivo da una guerra ibrida tra Russia e occidente ad una guerra tout court.
Anche se, dopo la sciagurata operazione militare speciale concepita da Putin e miseramente fallita, eravamo già da tempo nella condizione di Noi contro Loro.
Noi.
Cinquanta paesi grandi e piccoli, contro la Russia.
A questo punto non è concessa alcuna balbettante franchigia a tutti coloro che in Italia si considerano gente di sinistra.
Votare a favore della guerra in Europa significa consegnarsi per altri cento anni all’egemonia a stelle e strisce esponendo il nostro didietro.
Può piacere .
A me no.
Faccio parte di una generazione che ha potuto vivere in pace per oltre settanta anni, a differenza di mio padre e di mio nonno.
Non so più se mia nipote decenne potrà vivere in pace lungo tutto il corso della sua vita.
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https://www.facebook.com/mauro.zani.3/posts/pfbid06yqCTaM8DDC6QQ37kBmKk1ut7KfgVbh4kdxrF61iZwnAXKVKZNExWuNAmn2nZqFTl



24 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 334
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/articoli/2023/01/media-gli-usa-inclini-ad-inviare-i-loro-potenti-carri-armati-abrams-in-ucraina-5c0300da-866f-444d-a351-b7ea5128259a.html

LIVE

Guerre en Ukraine : l’Allemagne s’apprête à annoncer une livraison de chars Leopard à Kiev, selon des médias allemands

Selon « Der Spiegel », Berlin va aussi autoriser la Pologne et d’autres pays membres de l’OTAN à livrer ces chars lourds, réclamés par Kiev. L’entourage du chancelier Olaf Scholz n’a pas souhaité réagir. Ce dernier doit prendre la parole, mercredi, devant le Bundestag.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/24/guerre-en-ukraine-en-direct-l-allemagne-est-sur-le-point-d-annoncer-une-livraison-de-chars-leopard-a-l-ukraine-selon-des-medias-allemands_6159045_3210.html

La Nato baltica nella sua guerra alla Russia attacca per prima la Germania

Da Limes – carta di Laura Canali

Un tempo le dichiarazioni di guerra si mandavano via ambasciatore in alta uniforme. Oggi, quando il litigio tra due Paesi si fa pesante, gli ambasciatori si convocano per proteste e dopo, se la rottura rischia di diventare molto peggio, i tuoi diplomatici li richiami a casa. Sta accadendo tra Estonia e Federazione russa. Non ci sarà attacco russo perché l’Estonia è Nato, ma ci siamo vicinissimi, e non solo per colpa di Mosca.
Il polacco Morawiecki vuole i carri armati tedeschi per l’Ucraina, ma progetta anche di ‘costruire una coalizione minore (rispetto alla Nato) di paesi senza Berlino’. Mentre la Turchia dice un nuovo No all’allargamento Nato a Svezia e Finlandia.

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https://www.remocontro.it/2023/01/24/la-nato-baltica-nella-sua-guerra-non-armata-alla-russia-attacca-per-prima-la-germania/

24 gennaio. Troppe armi nella guerra alla Russia in Ucraina, e l’America si scopre a rischio con la Cina
Piero Orteca – remocontro.it

Rivelazioni del ‘Center for Strategic and International Studies’ americano che in un suo rapporto davvero strategico rende pubblico quello che più temevano i vertici del Pentagono e che la Casa Bianca faceva finta di ignorare: gli Stati Uniti hanno ceduto e stanno ancora cedendo troppe armi all’Ucraina, mettendo a rischio la loro sicurezza nazionale con la Cina, che è la loro vera minaccia strategica. Rapporto politicamente bomba per l’amministrazione Biden.
E pezzettino di notizia qui e di analisi là, ecco diradarsi i fumogeni attorno alla vicenda dei carri armati europei Leopard o altri che siano, al posto degli Abrams Usa che mai arriveranno in Europa.

«Ci servono 300 tank tedeschi, non dieci o venti». L’Ucraina reclama i Leopard. Polonia e paesi baltici spediranno i loro, quasi come una sub-Nato. E il russo Lavrov avverte: la guerra con l’Occidente è quasi realtà
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https://www.remocontro.it/2023/01/24/troppe-armi-nella-guerra-alla-russia-in-ucraina-e-lamerica-si-scopre-a-rischio-con-la-cina/



24 gennaio. Mediterraneo assassino, e i tunisini in fuga scelgono la rotta balcanica
Massimo Nava – remocontro.it

La rotta balcanica usata da migranti tunisini

La crisi politica ed economica in Tunisia e la fuga dei più giovani alla ricerca di un futuro, letti dal Corriere della Sera. «Secondo dati del Ministero dell’Interno, citati da Business News, 15.430 migranti tunisini sono riusciti a raggiungere le coste italiane dal gennaio 2022, e il Forum tunisino per i diritti economici e sociali ha contato 507 tunisini morti durante il tentativo di attraversamento».
La ‘pietas’ dei pescatori nel sud est della Tunisia, che hanno creato gruppi spontanei di ricerca in mare di migranti dispersi. Allertati dalle famiglie che non hanno più notizie dei loro cari, pescatori e associazioni locali hanno cominciato a pattugliare le acque costiere almeno per recuperare corpi. 
Ed ecco che torna la ‘rotta balcanica’, meno rischiosa, se hai i soldi per potertela permettere. Pubblicità via web, ci racconta Massimo Nava.
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https://www.remocontro.it/2023/01/24/mediterraneo-assassino-e-i-tunisini-in-fuga-scelgono-la-rotta-balcanica/



Medici Senza Frontiere
Guerra in Yemen: storia e motivi del conflitto pluriennale

Il conflitto in Yemen contrappone le forze governative yemenite, sostenute dal 2015 da una coalizione internazionale guidata da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, al movimento di Ansar Allah (AA).

Da quasi 8 anni, questa guerra è la causa di una gravissima crisi umanitaria per la popolazione civile, in un paese in cui l’accesso per gli operatori umanitari è estremamente limitato e complesso.
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https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/guerra-in-yemen-storia-e-motivi-del-conflitto-pluriennale/

Yemen: storia di un conflitto e di un’emergenza umanitaria ignorata


24 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


Milano e Como: sciopero lavoratori Hc Log / Rio Mare. Solidarietà operaie costrette da padroni e Cgil a spostarsi

È iniziato lo sciopero nei magazzini Bolton (Rio Mare) di Milano e Como, dove l’appaltatore Hc Log sostenuto dalla Cgil, il committente è Sda, sta proteggendo un sistema di favori che vede l’effetto discriminatorio di obbligare 4 operaie a spostarsi a 50 kilometri di distanza tutti i giorni senza rispettare nessun principio di equità.
http://sicobas.org/2023/01/24/bolton-milano-e-como-sciopero-lavoratori-appalto-hc-log-magazzini-sda-solidarieta-con-le-operaie-costrette-da-padroni-e-cgil-a-spostarsi-di-50-km/


Giovedì 26 gennaio presidio con conferenza stampa dal polo logistico di Torino. Lavoratrici Meridiana contro licenziamenti e precarietà

Logistica Iveco: continua il paradosso tra licenziamenti nell’appalto Meridiana / Khuene+Nagel ed assunzioni con agenzie interinali nel nuovo polo logistico di San Mauro.
Dopo otto mesi dall’avvio della procedura di licenziamento collettivo delle lavoratrici e dei lavoratori Meridiana, a seguito di incontri tra le parti (con la mediazione della regione Piemonte), si conferma la realtà dei fatti: il lavoro c’è, forse è anche cresciuto… ma spostandosi di poche centinaia di metri nel polo logistico che Iveco ha recentemente aperto a San Mauro
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http://sicobas.org/2023/01/24/iveco-il-26-1-presidio-con-conferenza-stampa-dal-polo-logistico-di-torino-le-lavoratrici-meridiana-kn-contro-licenziamenti-e-precarieta/

24 gennaio. Parma. Lavoratori Annoni in sciopero per libertà sindacale. Anche 215 ore al mese per una paga da 1.100 euro

Ieri mattina sciopero e presidio davanti alla Annoni spa di Busseto (PR), azienda attiva nel settore macellazione e trasformazione della carne suina, strategico per l’economia parmense, che rientra nella filiera che sta alla base del sistema cosidetto “Food Valley”.I soldi dell’oro rosa (macellazione suini) devono essere riconosciuti ai lavoratori! Basta mancanze di ore in busta paga, basta repressione antisindacale!
https://www.facebook.com/100066455001236/videos/1307019503412315

http://sicobas.org/2023/01/24/parma-lavoratori-annoni-in-sciopero-per-la-liberta-sindacale-anche-215-ore-al-mese-per-buste-paga-da-1-100-euro-basta-sfruttamento/

Pensionati insorgiamo! Come? Lo decideremo nelle assemblee. I ritrovi a Milano, Roma e Napoli

negli ultimi 15 anni le nostre pensioni sono state già svalutate rispetto al costo della vita del 18% (fonte Istat.
Ora nella nuova finanziaria con una inflazione del 12%, le bollette luce e gas alle stelle ci viene solo concessa una misera perequazione che aprirà le porte alla miseria.
I soldi ci sono per le squadre di calcio ma non per i nostri diritti.
continua in
http://sicobas.org/2023/01/24/italia-pensionati-insorgiamo-come-lo-decideremo-nelle-assemblee/




Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
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Comunicato dall’assedio
Situazione semplice da spiegare. 25 gennaio h 9.30.

Gkn Firenze, azienda ora rinominata Qf e controllata da Francesco Borgomeo, non ha ancora mandato i cedolini delle buste paga di dicembre. Non ha pagato un euro di dicembre. Non ha pagato tredicesima, premio produzione fisso. Non ha pagato in busta le assemblee sindacali retribuite. Non ha fatto formazione per aggiornamento Rls. Ha ricevuto almeno la notifica di dieci decreti ingiuntivi di pagamento da parte di dieci lavoratori. Sa che le lavoratrici e i lavoratori sono in messa a disposizione dal 9 ottobre. Sa che quasi 280 lavoratori hanno messo in mora gli stipendi da novembre

continua in
https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid0QpAH13ScoQhSwa46XFWfev9ARPK6zz8kJSfYzvuQkkiPYVBrCTtNuAaiUuhv3kFzl

#insorgiamo



25 gennaio: le notizie di Radio Popolare

La nuova fase della guerra in Ucraina, la Geo Barents sfida il decreto Ong e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 25 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La guerra in Ucraina è entrata in una nuova fase, con un peso sempre maggiore per la sua dimensione internazionale. Nel giro di poche ore Germania e Stati Uniti hanno confermato l’invio a Kiev dei loro carri armati. Per Mosca, quella di oggi è una decisione molto pericolosa che mina le già complicate relazioni tra Russia e Occidente. A bordo della nave umanitaria Geo Barents ci sono 237 migranti. Dopo l’incontro di questo pomeriggio al ministero, i benzinai hanno deciso di annullare il secondo giorno di sciopero. Le dure critiche del papa contro i vescovi che sostengono leggi che criminalizzano l’omosessualità. Il ministro degli esteri Tajani ha parlato del caso Regeni, il ricercatore torturato e ucciso in Egitto. La moglie e la figlia di Antonio Panzeri potrebbero presto tornare in libertà dopo che il Belgio ha rinunciato all’estradizione. Lo stabilimento di Marcianise della Jabil ha confermato 190 licenziamenti.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-mercoledi-25-gennaio/



25 gennaio. Altro colpo al Nordio-pensiero: sulle intercettazioni nessuna violazione dal 2020
Luca Grossi – antimafiaduemila.com

Scarpinato: “Propaganda del governo e della maggioranza si scioglie come neve al sole”

Dal 2020, cioè con la nuova legge, non abbiamo registrato alcuna violazione della privacy” ha dichiarato Pasquale Stanzione, presidente dell’Autorità garante per la privacy intervenuto in commissione Giustizia al Senato durante l’indagine conoscitiva sulle intercettazioni avviata da qualche settimana dalla commissione presieduta da Giulia Bongiorno.

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https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/93584-altro-colpo-al-nordio-pensiero-sulle-intercettazioni-nessuna-violazione-dal-2020.html

Il Procuratore Lia Sava: ”Con arresto di Messina Denaro abbiamo vinto una battaglia, non la guerra”

L’arresto di Matteo Messina Denaro è una pagina di storia del nostro Paese, però “non inizia e non finisce il 16 gennaio 2023. Per noi la sua cattura è stato un momento molto importante perché con lui si chiude il filo degli stragisti”. Lo dice in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno Lia Sava, procuratore generale di Palermo. “Nel 2016, proprio mentre io ero a Caltanissetta come procuratore facente funzioni, insieme col collega Gabriele Paci, abbiamo fatto prima la misura cautelare, poi la richiesta di rinvio a giudizio per Matteo Messina Denaro per le stragi di Capaci e via D’Amelio – ricorda –. Lui è stato condannato in primo grado, ma in contumacia. Ora il giudizio è in appello ed è parte processuale, lo Stato sa dov’è e già questo, anche solo sul piano simbolico, è importante”Matteo Messina Denaro “è responsabile di tante cose efferate, penso all’omicidio del piccolo Di Matteo, cose per le quali è stato condannato e ora sconterà. Ma i colleghi della Procura distrettuale di Palermo non sono arrivati alla cattura d’emblée, è un lavoro iniziato tanto, tanto, tanto, tempo fa, con colleghi che si sono passati, diciamo, la staffetta nella ricerca di questo latitante”. Con la cattura di Messina Denaro, spiega Sava, “abbiamo vinto una battaglia, non la guerra – sottolinea –. Adesso il rischio è che si dica ‘la mafia non c’è più, è sconfitta’. Questo farebbe il loro gioco perché non è per niente sconfitta, semplicemente ha cambiato strategia. Mentre i corleonesi avevano la strategia di attacco frontale allo Stato e lo Stato ha reagito in modo esemplare sconfiggendo l’ala corleonese, ora la mafia è sommersa e fa i suoi affari. Quindi – ribadisce la pg di Palermo – noi dobbiamo affinare sempre più gli strumenti investigativi per fare in modo che non vinca”
https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/228-cosa-nostra/93583-lia-sava-con-arresto-messina-denaro-abbiamo-vinto-battaglia-non-guerra.html



25 gennaio. “Partito del lavoro? Il nome non basta per essere di sinistra”. Intervista a Sergio Cofferati
Paolo Andruccioli – terzogiornale.it

Secondo l’ex segretario generale della Cgil, la costruzione di un nuovo modello di società non si risolve con i nominalismi. Ci vuole un nuovo progetto contro l’aumento delle diseguaglianze e la cancellazione della dignità dei lavoratori. Le dimissioni volontarie? Ecco perché aumentano

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https://www.terzogiornale.it/2023/01/25/partito-del-lavoro-il-nome-non-basta-per-essere-di-sinistra-intervista-a-sergio-cofferati/



25 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 335
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/live-guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-335-b68939a5-85c4-4678-9ef3-2757802fb528.html

LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : les Etats-Unis envisagent de livrer des chars d’assaut à Kiev

Selon le le Wall Street Journal, Washington pourrait livrer une trentaine de chars Abrams M1. Le chancelier allemand Olaf Scholz doit s’exprimer ce mercredi devant le Parlement allemand sur la livraison de chars Leopard à Kiev.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/25/guerre-en-ukraine-en-direct-olaf-scholz-va-s-exprimer-devant-le-parlement-ce-mercredi-sur-la-livraison-de-chars-leopard-a-kiev_6159192_3210.html

Problemi ucraini tra carri armati evanescenti e corruzione certa
Ennio Remondino – remocontro.it

Se ne litiga da mesi con toni più da bazar che da diplomazia ma alla fine, Kiev avrà i carri armati. Non si sa bene quanti e neppure quando, ma un po’ saranno tedeschi e altrettanti americani, come chiedeva il cancelliere tedesco. Lo rivelano il Wall Street Journal e Der Spiegel con la concomitanza che chiedevano i tedeschi. Ma Zelensky, a sorpresa -fino a un certo punto-, ha anche problemi interni.
Sembra incredibile che in un Paese stremato da quasi un anno di guerra ci siano dirigenti che hanno approfittato della situazione rubando. Sta di fatto che nel giro di 48 ore, tra arresti e dimissioni, sono saltati 10 tra viceministri, e alti dirigenti nazionali e locali.
E l’improvvisa sequenza di inchieste, indiscrezioni e dimissioni che scuote i palazzi del potere di Kiev sembra avere riportato l’Ucraina alla lotta tra clan degli anni passati, una lotta alla quale Stati uniti e Unione europea hanno spesso avuto parte.

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https://www.remocontro.it/2023/01/25/problemi-ucraini-tra-carri-armati-evanescenti-e-corruzione-certa/

Una riflessione di Sergio Sabattini pubblicato nella propria pagina Facebook

Ma voi siete matti! Ma quando vostro figlio viene pestato da un compagno di scuola, lo mandate a lezione di karatè, gli comprate una pistola, lo armate di coltello? O non gli spiegate che è sbagliato fare a pugni, che non si possono risolvere le questioni con la violenza, che è necessario parlarsi e tentare di comprendere e superare le ragioni del conflitto?
Non vi rendete conto che questa idea secondo cui non ci sarà pace fino a che l’invasore non sarà sconfitto non può che portare ad una estensione e ulteriore drammatizzazione della guerra? Volete questo? Invece che circoscriverla, delimitarne e ridurne i confini e gli effetti fino a fermarla, volete socializzare sempre più la guerra? In cosa vi illudete di essere diversi dall’invasore? Ci porterete tutti al disastro. E purtroppo non mi consolerà sapere che anche voi e i vostri figli e nipoti sarete travolti dagli effetti del disastro. Perché un disastro, come tutti i disastri, non può che avere un’unica consolazione: quella di averlo evitato . E se non lo si evita, sarà per sempre senza consolazione

https://www.facebook.com/carlo.amabile1/posts/pfbid032oiDH3wYzb9eohBN7YGNxGReb2pvug34Su6HL86uGHJsupsXHBREgaLLyWAuoYWnl


25 gennaio. Egitto dal gas anti russo, dittatura con lo sconto occidentale e popolazione alla fame

«Tahrir fu speranza, la prossima rivolta sarà guidata dalla fame», avverte il titolo del Manifesto. A dodici anni dalla rivoluzione, l’effimera e tradita primavera araba, è la miseria a dettare la vita quotidiana segnata da due elementi chiave: mancano cibo e medicine. Poi i dettaglia politici alti del disagio: non si trova valuta estera, le importazioni di beni essenziali sono bloccate, ma il regime spende miliardi in armi occidentali. Ed ecco spiegati tanti imbarazzato silenzi.
L’attivista Ramy Shaath a Chiara Cruciati: «Il paese sta per esplodere. Ma con le opposizioni incarcerate, manca una visione politica»

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https://www.remocontro.it/2023/01/25/egitto-dal-gas-anti-russo-dittatura-feroce-con-lo-sconto-e-popolazione-alla-fame/


25 gennaio. Ora anche la guerra doganale: ma tra Europa e Stati Uniti
Piero Orteca – remocontro.it

La lite è sempre per la coperta e, tira di qua e tira di là, spesso si finisce strappando tutto. Al di là dei sorrisi di circostanza, alle continue professioni di amicizia e ai richiami rivolti ai sempiterni valori dell’Alleanza atlantica, le cose, tra Stati Uniti ed Europa, non vanno poi così lisce. Anzi.
Gli Stati Uniti a caccia di imprese ‘verdi’ europee. E Bruxelles reagisce indignata, minacciando la guerra doganale.

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https://www.remocontro.it/2023/01/25/ora-anche-la-guerra-doganale-ma-tra-europa-e-stati-uniti/



25 gennaio. Il caso Pablo Gonzalez ed il crepuscolo del giardino europeo
Clara Statello – pressenza.com

Un cittadino europeo dell’area Schengen, un giornalista spagnolo, sta letteralmente marcendo in un carcere polacco senza processo da quasi un anno. Il suo nome è Pablo Gonzalez ed è stato arrestato il 28 febbraio 2022 in Polonia, mentre documentava al confine la situazione dei profughi ucraini.
In tutti questi mesi è stato sottoposto ad un regime duro di prigionia, ha potuto incontrare la moglie solo una volta, a novembre e per due ore, e per i primi sei mesi è stato sostanzialmente tenuto in uno stato di “incomunicabilità”, anche con il suo avvocato di fiducia. La data del processo viene di volta in volta rinviata, come nel caso Patrick Zaki. Ma a differenza dello studente egiziano, Gonzalez sconta una pena accessoria: il silenzio doloso dei media europei.
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https://www.pressenza.com/it/2023/02/il-caso-pablo-gonzalez-ed-il-crepuscolo-del-giardino-europeo/



25 gennaio. Autonomia e presidenzialismo, le contraddizioni che il governo non sa risolvere
Alfiero Grandi – strisciarossa.it

Giorgia Meloni ha citato il Garibaldi del “qui o si fa l’Italia o si muore”. Peccato che nel programma del Governo ci sia l’autonomia regionale differenziata che nella versione turbo-leghista di Calderoli (incostituzionale anche con l’attuale pessimo Titolo V) porterebbe alla divisione dell’Italia.
L’elezione diretta del Presidente della Repubblica, che nelle intenzioni dovrebbe garantire una centralizzazione per contenere le Regioni, non sarebbe in grado di governare le loro divaricazioni.
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https://www.strisciarossa.it/autonomia-e-presidenzialismo-le-contraddizioni-che-il-governo-non-sa-risolvere/


Aborto. Alla Camera approvato Ordine del giorno che impegna il governo a non toccare la legge 194

Nel dettaglio si impegna il Governo “ad astenersi dall’intraprendere iniziative di carattere anche normativo volte ad eliminare o limitare il sistema di tutele garantito dalla legge n. 194 del 1978”. Il via libera all’ordine del giorno a prima firma Ascari (M5S) è arrivato quasi all’unanimità, con 257 pareri favorevoli, 3 astenuti  nessun voto contrario.
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https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=110528

25 gennaio. Il Piemonte dice addio alla ricetta, il farmaco si potrà ritirare in farmacia con la tessera sanitaria

Il servizio è disponibile per tutti i cittadini che vorranno aderire, basterà un click sul sito salutepiemonte.it oppure richiedere alla farmacia di fiducia l’iscrizione online. A oggi le farmacie aderenti sono 600, ma a breve saranno coinvolte tutte le 1.650 farmacie piemontesi. Icardi: “Un nuovo servizio digitale che tende a snellire il lavoro dei medici”.
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https://www.quotidianosanita.it/piemonte/articolo.php?articolo_id=110548


25 gennaio. Spagna, va a ruba il francobollo che celebra i 100 anni del Partito comunista
Giulia Maria Piantadosi – radiopopolare.it

Doveva essere la tiratura di un francobollo come tanti. L’emissione commemorativa dei cento anni del PCE, il Partito Comunista Spagnolo. Un genere, quello dei francobolli e delle monete commemorative, riservato a persone o fatti considerati del passato, poco rilevanti nel presente. Degni appunto di essere commemorati.
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https://www.radiopopolare.it/spagna-va-a-ruba-il-francobollo-che-celebra-i-100-anni-del-partito-comunista/



25 gennaio. Quando l’«irregolare» Carrieri indagava sul dolore della tragedia umana
Matteo Fantuzzi – strisciarossa.it

Queste settimane stanno dimostrando la possibilità di andare oltre un’attenzione esclusiva per gli esordi e le nuove pubblicazioni e stanno al contrario proponendo testi del Novecento di difficile se non impossibile accesso, anche per quegli autori che non si trovano all’interno delle ristrette cerchie delle antologizzazioni ma che conservano comunque un’importante capacità letteraria che vale la pena non disperdere.
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https://www.strisciarossa.it/quando-lirregolare-carrieri-indagava-sul-dolore-della-tragedia-umana/



Foto: Paolo Caprioli

Giulio Regeni: la ferita è ancora aperta
Ilaria Romeo – collettiva.it

Alle 19.41 del 25 gennaio 2016 il ricercatore italiano al Cairo invia il suo ultimo sms. Il suo corpo verrà ritrovato, seviziato e torturato, nove giorni dopo

Nato a Trieste il 15 gennaio 1988 e cresciuto a Fiumicello, in provincia di Udine, Giulio aveva studiato a lungo all’estero e al momento del rapimento stava conseguendo un dottorato di ricerca presso il Girton College dell’Università di Cambridge. Il ritratto che amici e parenti hanno fatto di lui è unanime: una “bella persona”’, un giovane “determinato, ma solidale”.


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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/01/25/news/giulio-regeni-egitto-2657257/



Franco Bifo Berardi. Cinico comico tragico

[Anticipiamo questo articolo di Bifo dal numero 6, in uscita in ritardo, di Thomas Project. A Franco, come a tutti, avevamo posto una domanda: “Che cos’è l’Italia?” Il testo in pubblicazione è visionabile qui]

Caro Gianfranco,

ti assicuro che ci ho provato. Per un paio di settimane ho provato a scrivere questo articolo che mi hai chiesto per la rivista. Ho tentato di rispondere alla domanda: cos’è l’Italia? Ma purtroppo non ci sono riuscito. Non ci riesco.
Le ho provate tutte, credimi, ma non mi viene fuori nessuna risposta sensata.
Dapprima avevo pensato di cavarmela dicendoti che Italia è un’entità che i poeti hanno immaginato femminile, ma che a un certo punto della storia moderna ha dovuto convertirsi brutalmente all’ordine maschile del progresso industriale e della forza militare senza riuscire benissimo nella transizione di genere.
Del resto il segretario fiorentino nel suo libro più celebrato definisce il potere politico proprio in base a questo primato del maschile.
«Io iudico bene questo: che sia meglio essere impetuoso che rispettivo (rispettoso); perché la fortuna è donna, ed è necessario, volendola tenere sotto, batteria e urtarla. E si vede che si lascia più vincere da questi, che da quelli che freddamente procedano; e però sempre, come donna, amica dei’ giovani, perché meno respectivi, e più feroci e con più audacia la comandano.» (Niccolò Machiavelli: Il principe, paragrafo XXV)

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http://www.thomasproject.net/2023/01/25/cinico-comico-tragico/?fbclid=IwAR1kGsFD1-Iete3qaR7gWjQeqh913Vw1X0lRcWZR7EO8OCO3qHUihuN35TE


25 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la


Roma. Balduina. Anziano morto in casa, forse di freddo: aveva le utenze staccate. Intervengono le Associazioni di Consumatori

Il 20 gennaio scorso, un anziano è stato ritrovato morto all’interno di un palazzo del quartiere Balduina. Le indagini sono ancora in corso ma non si esclude che l’uomo, con uno stato di salute già compromesso, sia deceduto in seguito a delle complicanze provocate dal freddo e dalle condizioni disagevoli in cui viveva, dato anche il distacco delle utenze domestiche.
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https://www.casilinanews.it/214926/attualita/cronaca/balduina-anziano-morto-casa-utenze-staccate-associazioni-di-consumatori.html

Roma, i sindacati al sindaco Gualtieri: sospendete i distacchi delle utenze

La lettera al sindaco dopo che un anziano di 77 anni alla Balduina è morto di freddo in casa sua. Aveva il riscaldamento staccato per morosità
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https://www.collettiva.it/copertine/italia/2023/01/25/news/roma-distacchi-utenze-cgil-gualtieri-2663378/


Lo spieghino: il price cap. Cos’è e che effetti avrà
Matteo Masi – lafionda.org

Info sign Price Cap for energy

Il 22 Dicembre scorso al consiglio europeo, i ministri hanno trovato l’intesa sul famigerato price cap.
L’accordo prevede la creazione di un meccanismo di correzione del mercato (MCM) che fisserà il tetto del prezzo del gas a 180 EUR/MWh.
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https://www.lafionda.org/2023/01/25/lo-spieghino-il-price-cap-cose-e-che-effetti-avra/

25gennaio. Uno strano caso: Facebook licenzia ma assume
Dario De Lucia – collettiva.it

Facebook è stata la prima piattaforma a rispondere alla chiamata degli investitori e a dichiarare una crisi. Era il novembre 2022: il gigante digitale annunciava oltre 11 mila licenziamenti in tutto il mondo, pari al 13 per cento della forza lavoro complessiva. Da questi esuberi non era risparmiata la filiale italiana, ma ora abbiamo un (quasi) lieto fine.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/25/news/facebook-licenziamenti-milano-2663587/

25 gennaio. Metalmeccanici: firmato il testo per la stampa del contratto artigiani

È stato sottoscritto da Fim, Fiom, Uilm e le associazioni datoriali il testo per la stampa del Ccnl per i lavoratori dipendenti dalle imprese artigiane, alla presenza di Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil e di Michela Spera e Stefano Zoli della Fiom nazionale. Un contratto che riguarda oltre 500 mila lavoratrici e lavoratori, occupati in 130 mila imprese del settore metalmeccanico, della installazione di impianti, delle aziende del settore orafo e odontotecnico e del restauro dei beni culturali. Lo rende noto un comunicato.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/25/news/ccn-artigiani-fiom-testo-2665264/

Una raccolta fondi per Ibrahim, morto a Borgo Mezzanone

La Flai Cgil di Foggia ha avviato una raccolta fondi per il rimpatrio della salma di Ibrahim Sowe, il migrante morto a Borgo Mezzanone per le esalazioni di monossido di carbonio. Dopo la tragedia nel ghetto, in cui si continua a morire, i lavoratori e il sindacato ritengono che la vittima abbia diritto a una giusta sepoltura.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/25/news/ibrahim-sowe-borgo-mezzanone-salma-raccolta-fondi-2664621/

25 gennaio. Ennesima aggressione in Liguria: infermiera aggredita, ha una spalla rotta

L’aggressione è avvenuta a Palazzo Salute Fiumara da parte di un uomo di circa 50 anni che ha dato in escandescenze dopo aver visto il risultato dei suoi esami. Cisl Fp Liguria: “Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un’aggressione nei confronti di una lavoratrice della sanità. È l’ennesima dimostrazione di come sia necessario aumentare la sicurezza dei lavoratori e prevenire gli atti violenza”, si chiedono “segnali concreti alle istituzioni”.
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https://www.quotidianosanita.it/liguria/articolo.php?articolo_id=110540


26 gennaio: le notizie di Radio Popolare

La risposta di Mosca ai carri armati occidentali, le linee rosse già superate dai paesi della NATO e le altre notizie della giornata

Per le strade di Kiev (Photo Ansa)

Il racconto della giornata di giovedì 26 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Mosca ha risposto al via libera occidentale sui carri armati con un’ondata di bombardamenti che oggi ha colpito tutto il territorio ucraino, mentre Zelensky è già passato alla fase successiva e ora chiede all’occidente di inviare gli aerei militari. Gli italiani confermano il sostegno agli ucraini, ma allo stesso tempo sperano che la guerra termini il prima possibile e si dicono poco convinti dell’opportunità di inviare altre armi a Kiev: è quanto emerge dal sondaggio del network Euroskopia che nella parte italiana è stato curato da SWG. Stanno peggiorando le condizioni di salute di Alfredo Cospito: l’anarchico detenuto al 41 bis, da quasi 100 giorni in sciopero della fame, è caduto nella doccia e si è rotto il naso nel carcere di Sassari. Il segretario di stato americano Anthony Blinken ha annunciato che la prossima settimana andrà in Israele e Cisgiordania e ha chiesto la fine delle violenze, dopo che oggi nove palestinesi sono morti in un’operazione dell’esercito israeliano nel campo profughi di Jenin..

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-26-gennaio/



Revocato il secondo giorno di serrata dei benzinai: riaperti i distributori

Le associazioni di categoria, dopo un nuovo incontro al ministero, hanno deciso di non proseguire la protesta: “Scelta a favore degli automobilisti, non del governo”. Avevano parlato di adesioni sopra l’80%, dato contestato da Assoutenti
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https://www.rainews.it/articoli/2023/01/almeno-l80-per-cento-dei-distributori-sta-aderendo-alla-serrata-1aceacd5-614e-47d0-8872-699384702a2c.html



Apertura Anno giudiziario: Cassazione, Curzio: il dramma sono i femminicidi, 122 in un anno

Alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario luci e ombre nel pianeta giustizia. Il primo presidente di Cassazione: circa la metà degli omicidi sono avvenuti nell’ambito dei rapporti familiari
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https://www.avvenire.it/attualita/pagine/apertura-anno-giudiziario-26-01-2023



26 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 336
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-336-0f550325-1fdf-426a-acc4-da2242487c0e.html

LIVE

Guerre en Ukraine, en direct : une attaque massive de missiles russes frappe Kiev et deux sites énergétiques près d’Odessa

Les autorités ukrainiennes ont annoncé jeudi que les défenses antiaériennes avaient abattu vingt-quatre drones et intercepté « plus de quinze » projectiles tirés sur la capitale par la Russie. Cette nouvelle attaque survient quelques heures après l’annonce par l’Allemagne et les Etats-Unis de la fourniture de chars d’assaut à l’Ukraine.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/26/guerre-en-ukraine-en-direct-la-russie-est-exclue-des-commemorations-de-la-liberation-d-auschwitz_6159366_3210.html

Mobilitazione per dire NO alla propaganda di morte al Festival di Sanremo

Fin dagli albori della televisione pubblica, il Festival di Sanremo si è accreditato come la più seguita manifestazione popolare italiana. Milioni di persone seguono lo spettacolo trasmesso in mondovisione dalla Rai. Che piaccia o meno, il Festival rappresenta anche sul piano internazionale un aspetto dell’identità culturale del Bel Paese.
L’Italia ha lanciato da Sanremo successi planetari che celebrano la vita, la felicità e l’amore.
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https://www.lafionda.org/2023/01/25/mobilitazione-per-dire-no-alla-propaganda-di-morte-al-festival-di-sanremo/

‘Ndrangheta, mega blitz: 56 arresti in tutta Italia. “Coinvolti funzionari pubblici”

Indagati per associazione mafiosa, estorsioni, detenzione illegale di armi, sequestro. Polizia: “Colpisce totale assenza di denunce”
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https://www.rainews.it/articoli/2023/01/ndrangheta-mega-blitz-56-arresti-in-tutta-italia-coinvolti-funzionari-pubblici-11d68681-8988-4ae2-9448-ccf3762443a1.html


26 gennaio. Covid. Inail: “Nel 2022 denunciati 117mila contagi sul lavoro, dall’inizio della pandemia sono 315mila”

Online il 31esimo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale Inail e la versione aggiornata delle schede di approfondimento regionali. L’anno appena concluso pesa per il 37,2% sul totale delle infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto, mentre il 2020 e il 2021 raccolgono rispettivamente il 47,3% e il 15,5% dei casi. IL RAPPORTO
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=110563

Covid. Oms: “Pandemia in calo ma decessi ancora in aumento”. Gli ultimi dati dalla Cina confermano un calo dei contagi e dei decessi

Negli ultimi 28 giorni (dal 26 dicembre 2022 al 22 gennaio 2023), sono stati oltre 11 milioni i nuovi casi segnalati con oltre 55.000 nuovi decessi, evidenziando, rispettivamente, una diminuzione del 25% e un aumento del 13%, rispetto ai 28 giorni precedenti. In Cina crollano le visite presso le “cliniche della febbre” istituite a dicembre negli ospedali e negli ambulatori: dal picco di 2,867 milioni di visite il 22 dicembre si è passati a 63.000 (97,8% dal picco) il 23 gennaio 2023. IL RAPPORTO.
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=110577


26 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Nel meraviglioso mondo di Giorgia Meloni “lo Stato non genera lavoro”
Eugenio Pavarani – lafionda.org

Foto presa dal web FABIO CIMAGLIA

L’abilità dei politici sta spesso nella capacità di non dire, dando tuttavia l’impressione di aver detto. L’importante è ammiccare al proprio elettorato senza tuttavia cadere, nel contempo, nell’errore di provocare inutili reazioni in campi avversi e, soprattutto, senza scoprire il fianco con affermazioni troppo marcate o addirittura infondate che possano fornire all’opposizione argomenti utili a costruire analisi critiche, polemiche, attacchi politici. Il “dire non dicendo” è un esercizio molto difficile che richiede anni di gavetta e di formazione nella scuola della politica, come avveniva in passato con modalità ben organizzate all’interno del Partito Comunista e all’interno della Democrazia Cristiana. I parvenus della politica cadono molto facilmente nell’errore e le loro dichiarazioni, non adeguatamente auto-controllate, li trasformano spesso in facili bersagli per l’opposizione.
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https://www.lafionda.org/2023/01/26/nel-meraviglioso-mondo-di-giorgia-meloni-lo-stato-non-genera-lavoro/

Tavolo Asilo e Immigrazione: abrogare il DL 1/2023 e impedire modifiche legislative discriminatorie

Il Tavolo Asilo e Immigrazione esprime sconcerto per gli emendamenti presentati da alcuni rappresentanti della coalizione di maggioranza nelle Commissioni congiunte Affari Costituzionali e Trasporti della Camera, relativi al Disegno di Legge C 750 di conversione del Decreto Legge 1/2023. Esprimiamo altresì soddisfazione per la dichiarazione di inammissibilità da parte dei presidenti delle due Commissioni coinvolte.
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https://www.cgil.it/ufficio-stampa/2023/01/26/news/tavolo_asilo_e_immigrazione_abrogare_il_dl_1_2023_e_impedire_modifiche_legislative_discriminatorie-2667970/


26 – 26 gennaio – XIX Congresso Cgil Veneto
Veneto, Tiziana Basso: «Il lavoro torni al centro»
Giorgio Sbordoni – collettiva.it

“Vogliamo costruire, insieme alle giovani generazioni, un Veneto migliore, più giusto, solidale, in cui si possa ancora realizzare un progetto di vita degno di essere vissuto”

Luci e ombre di un momento storico estremamente complesso. Perché quest’anno di guerra terribile nel quale è sfumato il Covid ha finito per aggiungere una crisi sociale a un’altra crisi. È il pane quotidiano di queste settimane di analisi in casa Cgil. Le analisi si rincorrono dai palchi e dalle presidenze dei congressi. Che sia un’assemblea in un posto di lavoro o un’assise regionale, i temi non cambiano, la prospettiva o meglio, l’assenza di prospettive, è sempre la stessa. Lo è anche al XIII congresso della Cgil Veneto, iniziato oggi, 26 gennaio, con la relazione introduttiva della segretaria generale regionale Tiziana Basso.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/26/news/congresso-cgil-veneto-tiziana-basso-2668191/

Tiziana Basso rieletta segretaria generale della Cgil del Veneto con il 94% dei voti

Al termine del congresso regionale, l’assemblea – su proposta di Maurizio Landini – ha rieletto Tiziana Basso segretaria generale della Cgil del Veneto con il 94% dei consensi. Il voto è arrivato nel pomeriggio.
la cronaca del congresso continua in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/25/news/congresso-cgil-veneto-2663740/


“Napoli (non) è fragile”, al via il congresso della Cgil Napoli: il ricordo dell’alluvione di Ischia e la relazione del segretario generale Nicola Ricci

Si è aperto con una testimonianza di Luigi Baldino, uno degli soccorritori di Casamicciola, all’opera nelle ore immediatamente successive all’alluvione di due mesi fa, il sesto congresso della Cgil di Napoli, in corso fino a domani alla Stazione Marittima. “Napoli (non è) fragile: abbiamo scelto questo titolo per il congresso di Napoli – ha detto il segretario generale Nicola Ricci – affiancandolo a quello nazionale, perché a una città come Napoli, con il proprio peso istituzionale e la sua storia, la sua cultura, è toccato il tema di essere una metropoli nel limbo delle contraddizioni, delle criticità, dei problemi, macro e atavici, dal dissesto finanziario alla scarsa vivibilità, dalla cronicità di alcuni indicatori negativi, alle potenzialità e tante altre ancora inespresse”.
continua in
https://www.cgilnapolicampania.it/2023/01/26/napoli-non-e-fragile-al-via-il-congresso-della-cgil-napoli-il-ricordo-dellalluvione-di-ischia-e-la-relazione-del-segretario-generale-nicola-ricci/

Napoli- “Per le città metropolitane serve uno sviluppo sostenibile”: il confronto con i sindaci di Napoli, Bologna e Firenze al sesto congresso Cgil Napoli

“Come dare una risposta ai bisogni della nostra città? Ma, soprattutto, come fare in modo che Napoli ritorni ad essere un punto di riferimento del Mezzogiorno e del Paese, che è un ruolo che non solo Napoli merita, ma che ha il dovere di avere perché tutti guardano a noi? Se Napoli riesce ad esprimersi nel modo migliore, questo è un valore non solo per Napoli e per i napoletani, ma lo è per il Mezzogiorno e per l’Italia. I passi da fare sono abbastanza tracciati, adesso li dobbiamo percorrere. In primo luogo dobbiamo dimostrare nei fatti che sappiamo amministrare la nostra comunità”.
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https://www.cgilnapolicampania.it/2023/01/27/per-le-citta-metropolitane-serve-uno-sviluppo-sostenibile-il-confronto-con-i-sindaci-di-napoli-bologna-e-firenze-al-sesto-congresso-cgil-napoli/


Nel giorno della memoria i polacchi non invitano i russi alle celebrazioni per la liberazione dal nazifascismo.

Nel giorno della memoria, faremmo bene a ricordare, che fu l’armata rossa a entrare per prima in Polonia e liberare Auschwitz.
Nel giorno della memoria se anche la storia viene rimossa allora il giorno della memoria non è più una cosa seria.
Questo atto è un errore politico.
Credo viceversa che, proprio perché c’è in corso la guerra in Ucraina, i Russi andavano invitati per ricordare insieme e dimostrare che la pace è l’unica strada per evitare gli orrori.
Era una bella e importante occasione per contribuire a intraprendere un negoziato, nel rispetto di tutti i morti di ieri e di oggi.
Ora, dopo questo grave errore, del giorno della memoria restano solo le cartoline patinate, con i binari e la rosa sanguinante, buone per piangere il giusto.
La sua storica carica politica e simbolica archiviata. Orribile.
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https://www.facebook.com/Informasinistra/posts/pfbid0ey72Hr4D29TVBa6X3XtPTdwVtSJuGMnFdymUweK2MggRpNQFQWmFTqYkd5FKqe2Bl

Verba Volant. Luca Billi sulla propria pagina Facebook
Il giorno della Memoria

C’è un olocausto che non ricordiamo, su cui non si esercita la nostra memoria ipocrita neppure in un’occasione come il 27 gennaio, in cui amiamo far sfoggio di tutta la nostra retorica buonista; eppure è quello che potremmo definire ur-Holocaust, il primo olocausto, quello da cui tutto è cominciato.
Ed è cominciato prima che il partito nazista salisse al potere. Nel 1920 lo psichiatra Alfred Hoche e il giurista Karl Binding pubblicarono un opuscolo intitolato Il permesso di annientare vite indegne di essere vissute, che divenne una sorta di fondamento medico e giuridico per la soppressione dei soggetti “deboli”, dannosi per la società.
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https://www.facebook.com/groups/1524321907785439/permalink/3323856174498661

Il potere è come la droga: il bisogno dell’uno e dell’altra è ignoto a chi non li ha provati, ma dopo l’iniziazione – che può essere fortuita – nasce la dipendenza e la necessità di dosi sempre più alte; nasce anche il rifiuto della realtà e il ritorno ai sogni infantili di onnipotenza.
Primo Levi, “I sommersi e i salvati”

“Ancora oggi, il sangue mi si gela nelle vene quando nomino Auschwitz; Quando sono entrato nella baracca ho visto degli scheletri viventi che giacevano sui letti a castello a tre piani. Come in una nebbia, ho sentito i miei soldati dire: «Siete liberi, compagni!»
Ho la sensazione che non capiscano e comincio a parlargli in russo, polacco, tedesco, nei dialetti ucraini. Mi sbottono il giubbotto di pelle e mostro loro le mie medaglie… Poi ricorro allo yiddish. La loro reazione ha dell’incredibile. Pensano che stia provocandoli; poi cominciano a nascondersi. E solamente quando dissi: «Non abbiate paura, sono un colonnello dell’Esercito sovietico e un ebreo. Siamo venuti a liberarvi» […] Finalmente, come se fosse crollata una barriera… ci corsero incontro urlando, si buttarono alle nostre ginocchia, baciarono i risvolti dei nostri cappotti e ci abbracciarono le gambe. E noi non potevamo muoverci; stavamo li, impalati, mentre lacrime impreviste colavano sulle nostre guance” (Georgj Elisavetskj, comandante sovietico)

La mappa dei campi

https://www.carnialibera1944.it/documenti/lager_mappa_1942.htm

Il salvataggio degli ebrei danesi, un caso di Resistenza nonviolenta. Intervista ad Andrea Vitello

Il libro “Il nazista che salvò gli ebrei. Storie di coraggio e solidarietà in Danimarca” racconta una vicenda straordinaria e poco conosciuta. Ne parliamo con l’autore Andrea Vitello. 

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https://www.pressenza.com/it/2023/01/il-salvataggio-degli-ebrei-danesi-un-caso-di-resistenza-nonviolenta-intervista-ad-andrea-vitello/



27 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Il Giorno della Memoria, il carcere per gli atti osceni, la guerra in Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 27 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il discorso di Sergio Mattarella in occasione del Giorno della Memoria ha toccato la questione delle responsabilità degli italiani prima nelle leggi razziste del 1938 e poi nell’Olocausto: una frase inserita in un discorso più ampio, aperto con un monito all’Italia di oggi sulla diffusione del razzismo e dell’antisemitismo. Nel 2022 in Italia sono stati attivati 382mila contratti da dipendente in più di quelli che si sono interrotti. La proposta di legge a firma Edmondo Cirielli sul carcere per gli atti osceni in luogo pubblico. L’incidente di Roma, il viaggio dei migranti e la situazione umanitaria dell’Ucraina.

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https://www.radiopopolare.it/il-giorno-della-memoria-il-carcere-per-gli-atti-osceni-e-le-altre-notizie-della-giornata/



27 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 337
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-337-231f227b-4241-4c38-b436-ad5b91021616.html

Reparti ucraini in esercitazione vicino al confine con la Bielorussia (Gleb Garanich-Reuters)

LIVE

Guerre en Ukraine : « La neutralité n’existe pas », rétorque Volodymyr Zelensky au président du CIO

« Il est évident que tout drapeau neutre des athlètes russes [sera] taché de sang », a déclaré le président ukrainien vendredi en s’opposant à leur réintégration sous bannière neutre lors des JO de Paris en 2024.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/27/guerre-en-ukraine-en-direct-selon-volodymyr-zelensky-douze-pays-sont-prets-a-fournir-des-chars-a-son-pays_6159510_3210.html

27 gennaio. Tre giovani manifestanti iraniani torturati e condannati a morte

Amnesty International ha chiesto l’annullamento delle condanne a morte di tre giovani manifestanti, Arshia Takdastan (18 anni), Mehdi Mohammadifard (19) e Javad Rouhi (31), sottoposti dopo l’arresto a frustate, scariche elettriche, sospensioni con la testa in giù e a ulteriori forme di tortura.
I tre prigionieri hanno ricevuto una doppia condanna a morte, nel dicembre 2022, per “inimicizia contro Dio” e “corruzione sulla terra”. Secondo il verdetto, avrebbero “istigato a incendi e ad atti di vandalismo” (tra i quali azioni violente non provate ma anche aver danzato, ballato e gettato veli tra le fiamme) durante le proteste del 21 settembre nella provincia di Manzadaran, nel nord dell’Iran.
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https://www.amnesty.it/tre-giovani-manifestanti-iraniani-condannati-a-morte-dopo-la-tortura/

27 gennaio. Picchiati, puniti e respinti alle frontiere dell’Europa. I dati del quinto rapporto PRAB
Giovanni Caprio – pressenza.com

Secondo il monitoraggio effettuato dalle associazioni, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022, gli episodi di respingimento hanno coinvolto 5.756 persone. Si tratta di pratiche che con ogni evidenza risultano sistematiche ed integrate nei meccanismi di controllo delle frontiere dei Paesi, nonostante siano in stretta violazione del diritto dell’UE. Nel Rapporto si evidenzia che a molte delle vittime respinte non è stato semplicemente impedito di attraversare il confine, ma sono state “accolte” nell’UE con la negazione dell’accesso alle procedure di asilo, l’arresto o la detenzione arbitraria, l’abuso fisico o il maltrattamento, il furto o la distruzione di beni.

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https://www.pressenza.com/it/2023/01/picchiati-puniti-e-respinti-alle-frontiere-delleuropa-i-dati-del-quinto-rapporto-prab/

Medici Senza Frontiere
Geo Barents: 237 persone salvate a bordo

Foto Msf

Il 24 gennaio scorso, i nostri team hanno effettuato il primo soccorso dell’ultima missione nel Mediterraneo Centrale: 69 persone da un’imbarcazione segnalata da Sea Bird 2 in acque internazionali vicino la Libia.
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https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/geo-barents-237-persone-salvate-a-bordo/


GIORNO DELLA MEMORIA

Silent Tears: The Last Yiddish Tango, musica basata sulle testimonianze di donne sopravvissute all’Olocausto
Marcello Lorrai – radiopopolare.it

(…) Diverse delle musiche di The Last Yiddish Tango sono di Artur Gold, morto nel ’43 nel campo di Treblinka, mentre altri brani sono nuovi ma concepiti nello stile dei tanghi polacchi degli anni trenta; è di Gold anche la musica di Romani Waltz, strumentale interpretato da Sergiu Popa, rinomato fisarmonicista rom moldavo che vive a Montreal, con cui l’album vuole rendere omaggio alle centinaia di migliaia di roma che trovarono la morte nei campi di sterminio. Ma nel ricordare il destino di tanti polacchi durante l’occupazione nazista, The Last Yiddish Tango non si limita alla rievocazione di un fenomeno musicale e culturale: i testi dei brani infatti sono originali, e basati su scritti di donne sopravvissute alla Shoa (…)
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https://www.radiopopolare.it/silent-tears-the-last-yiddish-tango/


27 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Pensioni, ventimila donne senza «opzione»
Stefano Iucci – collettiva.it

La legge di bilancio ha azzerato Opzione donna. Crescono le proteste. Nuovo incontro col governo l’8 febbraio. Ferrari, Cgil: vogliamo un confronto vero

Vi ricordate gli esodati? A volte ritornano: questa volta però sono “solo” esodate. Vale a dire, donne lavoratrici penalizzate dal ridimensionamento drastico in legge di bilancio di una misura – Opzione donna – che, seppur con molti limiti, qualche risposta l’aveva data. La protesta dei sindacati si è fatta sentire nell’incontro dello scorso 19 gennaio: al governo sono stati chiesti interventi correttivi. Ma ora a scendere in piazza, il prossimo 8 febbraio, ci saranno i comitati Opzione donna che erano nati vicino a quelli degli esodati. Lo stesso giorno nel quale è previsto il prossimo tavolo, che sarà dedicato a donne e giovani.
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https://www.collettiva.it/copertine/welfare/2023/01/27/news/pensioni-opzione-donna-2672073/


USB scrive a Nordio: intervenga rapidamente per salvare la vita di Alfredo Cospito

L’Unione Sindacale di Base ha inviato un appello al ministro della Giustizia Carlo Nordio chiedendo il suo intervento sulla vicenda di Alfredo Cospito, la cui vita è in grave pericolo dopo100 giorni in sciopero della fame nel carcere di Sassari contro l’applicazione dell’articolo 41 bis. Di seguito il testo della lettera.
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https://www.usb.it/leggi-notizia/usb-scrive-a-nordio-intervenga-rapidamente-per-salvare-la-vita-di-alfredo-cospito-1529-1.html

Amnesty International: “Le autorità devono difendere i diritti umani di Alfredo Cospito e tutelare il suo diritto alla salute”

Alfredo Cospito è in sciopero della fame da oltre 100 giorni, dal 20 ottobre 2022, per protestare contro il regime del 41-bis[1] cui è sottoposto nel carcere di Bancali a Sassari, in Sardegna.
Secondo il suo avvocato, il regime speciale ha comportato la riduzione dell’ora d’aria a due ore in un cubicolo di cemento di pochi metri quadrati, il rifiuto di ricevere lettere, l’impossibilità di accedere a libri e giornali e un’unica visita mensile della famiglia senza possibilità di contatto fisico.
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https://www.amnesty.it/amnesty-international-le-autorita-devono-difendere-i-diritti-umani-di-alfredo-cospito-e-tutelare-il-suo-diritto-alla-salute/



Sciopero lavoratrici Meridiana / Kn con presidio e conferenza stampa dal polo di Torino. Lotta contro i licenziamenti

Scioperi, presidi ed assemblee: dai cancelli Iveco della fabbrica di Lungo Stura Lazio e del polo di San Mauro a Torino, continua la lotta operaia contro licenziamenti e precarietá.
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http://sicobas.org/2023/01/27/iveco-sciopero-lavoratrici-con-presidio-e-conferenza-stampa-a-san-mauro-torino/


27 gennaio. Ipercoop Liguria, rinnovati i contratti integrativi

Filcams-Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil regionali: “Nonostante la difficile situazione economica, che vede un calo dei consumi e una crescita dei costi energetici e dell’inflazione, è stato erogato un premio di risultato e un ampliamento delle prestazioni di welfare”
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/27/news/grande-distribuzione–ipercoop-integrativo-2672875/

27 gennaio. Flex Trieste, nello stabilimento la situazione è tragica: tavolo con la Regione per la ricollocazione dei 62 somministrati cacciati dalla multinazionale

Si è svolto oggi alle ore 15.00 un tavolo di verifica in Regione, in presenza dell’Assessore Rosolen, richiesto dalla sola USB, dove i responsabili del centro per l’impiego regionale e le agenzie di somministrazione hanno fatto il punto sui percorsi di ricollocazione dei 62 lavoratori somministrati cacciati ad ottobre 2022 dalla Flex.
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https://industria.usb.it/leggi-notizia/flex-trieste-nello-stabilimento-la-situazione-e-tragica-tavolo-con-la-regione-per-la-ricollocazione-dei-72-somministrati-cacciati-dalla-multinazionale-1707-1.html

27 gennaio. Nicola Ricci confermato segretario generale della Cgil Napoli dal sesto congresso provinciale della Camera del Lavoro Metropolitana

Nicola Ricci è stato riconfermato segretario generale della Cgil di Napoli. Ad eleggerlo, al termine del sesto congresso della Camera del lavoro metropolitana che si è svolto alla Stazione Marittima, l’assemblea generale della struttura, con 90 voti su 101 votanti, pari all’89 per cento.
“Il voto – ha detto Ricci subito dopo l’elezione – testimonia il buon lavoro che abbiamo fatto in questi anni e rappresenta uno stimolo a fare ancora meglio, a costruire un’identità ancora più forte della Cgil, che dovrà essere protagonista nelle interlocuzioni non solo istituzionali ma anche nella quotidiana battaglia nelle varie vertenze aperte, difendendo ad oltranza i valori del lavoro”.


28 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Meloni in Libia, l’inaugurazione dell’anno giudiziario, la Geo Barents a La Spezia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 28 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Gas, petrolio e immigrazione. Giorgia Meloni è andata oggi a Tripoli, in Libia. Intercettazioni, mafia e indipendenza della magistratura sono stati oggi i temi principali delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario. L’ex generale filo Nato Petr Pavel ha vinto il ballottaggio delle presidenziali nella Repubblica ceca contro il miliardario populista Andrj Babis. Amnesty International ha chiesto all’Iran di revocare immediatamente le condanne a morte di tre giovani manifestanti che sono stati torturati brutalmente per estorcere loro le confessioni. Si tratta, scrive Iran International, di Arshia Takdastan, 18 anni, Mehdi Mohammadifard, 19 anni, e di Javad Rouhi, 31 anni. Il punto sulla guerra in Ucraina.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-sabato-28-gennaio/



LIVE 

Giorgia Meloni a Tripoli. Sul tavolo la questione energia e il nodo migranti

Dopo la missione in Algeria, la premier italiana in visita con il ministro degli Esteri Tajani e il ministro dell’Interno Piantedosi. Al via gli incontri istituzionali. Attesa in giornata la sigla dell’investimento Eni da 8 miliardi

la giornata in diretta in
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/giorga-meloni-a-tripoli-sul-tavolo-la-questione-energia-e-il-nodo-migranti-e01c92dd-7d53-4ac0-b1d0-6c09299576bf.html

Meloni a Tripoli: gas e navi «anti-migranti», lo scambio fra Italia e Libia
avvenire.it

Claudio Descalzi e Farhat Bengdara (Noc) siglano l’intesa con, alle loro spalle, Giorgia Meloni e il primo ministro di Tripoli, Abdul Amid al-Dbeibah – Reuters

«La Libia è una priorità per l’Italia. Per la stabilità del Mediterraneo. Per la sicurezza. Per alcune delle grandi sfide che l’Europa affronta in questo tempo, come la crisi energetica». Giorgia Meloni ha appena incontrato il primo ministro del governo di unità nazionale libico, Abdel Hamid Dbeibah e ora, davanti alle telecamere, spiega il senso di un vertice (la premier italiana era arrivata in mattinata a Tripoli con i ministri di Esteri e Interno, Tajani e Piantedosi, e con il numero uno di Eni De Scalzi) per chiudere uno storico accordo sul gas da 8 miliardi di dollari e per rafforzare la collaborazione sull’immigrazione.
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https://www.avvenire.it/attualita/pagine/motovedette-e-gas-affari-italiani-in-libia-meloni-visita-a-tripoli



Gerusalemme: nel Giorno della Memoria e in pieno Shabbat attentato in sinagoga con 8 morti e 10 feriti
Daniele Rocchi – agensir.it

Nel Giorno della Memoria e in pieno Shabbat. Ieri sera, a Gerusalemme, un giovane palestinese di 21 anni, proveniente dal campo profughi di Shuafat, identificato come Alkam Khairi, nessun precedente per terrorismo e senza affiliazione politica, ha aperto il fuoco contro i fedeli che si trovavano all’interno della sinagoga di Ateret Avraham, nel rione di Neve Yaacov a prevalenza ortodossa, provocando la morte di 8 persone e il ferimento di altre 10. Di queste, almeno tre sarebbero in gravi condizioni. L’attentatore, che secondo la stampa araba è nipote di un palestinese ucciso da un colono israeliano nel 1998, ha poi tentato la fuga verso il vicino quartiere di Beit Hanina ma è stato ucciso dalle Forze di sicurezza israeliane.
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 https://www.agensir.it/mondo/2023/01/28/gerusalemme-nel-giorno-della-memoria-e-in-pieno-shabbat-attentato-in-sinagoga-con-8-morti-e-10-feriti/

Attacco a Gerusalemme, 42 arresti. Due feriti in un altro attentato

Due israeliani sono stati feriti in un attentato a Gerusalemme questa mattina, quattordici ore dopo quello condotto presso una sinagoga. L’attacco a colpi di arma da fuoco è avvenuto alle pendici delle mura della Città vecchia nel rione a popolazione mista di Silwan (Città di Davide) per mano di un palestinese di soli 13 anni, ucciso dalla polizia. I due feriti sono un ragazzo di 22 anni definito “in condizioni gravi” e un 45enne. Entrambi sono stati portati in ospedale. 
continuazione e video in
https://tg24.sky.it/mondo/2023/01/28/attacco-gerusalemme-arresti



28 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 338
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-338-bcc53001-f3f5-4387-a304-c66acfc38ed8.html

LIVE

Guerre en Ukraine en direct : Washington alimente une « guerre par procuration pour détruire la Russie », fustige la Corée du Nord

« Il est évident que tout drapeau neutre des athlètes russes [sera] taché de sang », a déclaré le président ukrainien vendredi en s’opposant à leur réintégration sous bannière neutre lors des JO de Paris en 2024.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/28/guerre-en-ukraine-en-direct-washington-alimente-une-guerre-par-procuration-pour-detruire-la-russie-estime-la-coree-du-nord_6159638_3210.html

L’accoglienza dei migranti in transito a Milano, il nuovo centro aperto vicino alla stazione Centrale
Luca Parena – radiopopolare.it

Sulla parete della sala comune c’è appesa una composizione in legno. È un albero stilizzato, con tante ramificazioni. Ogni pezzo è colorato da disegni e da scritte, riportano i nomi di alcuni Paesi: Nigeria, Somalia, un ramo aggiunto da poco, in alto, riporta la scritta “Ucraina”. Il centro di via Sammartini 75, a Milano, dista una ventina di minuti a piedi dalla stazione Centrale. Negli anni ha cambiato nomi, sigle, gestori. Quel che non è cambiato è la sua vocazione all’accoglienza. Da pochi giorni, ospita uno spazio per migranti in transito: dalle sei alle undici di sera, ogni sera, passano persone che arrivano a Milano dirette verso altri Paesi. Dietro di sé hanno percorsi accidentati, lunghi, rischiosi. Molti di loro hanno fatto la “rotta balcanica”.
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https://www.radiopopolare.it/laccoglienza-dei-migranti-in-transito-a-milano/

28 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Geo Barents. «Accogliamoli». Il racconto dello sbarco a La Spezia
Simona Ciaramitaro – collettiva.it

Parla Luca Comiti, segretario della Camera del lavoro ligure, raggiunto da Collettiva durante il sit-in di solidarietà per i migranti
continuazione e audio in
https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/01/28/podcast/la-spezia-sbarco-migranti-geo-barents-2674698/

La Gro Barents nel porto di La Spezia

Migranti, la difficile accoglienza
Stefano Iucci – collettiva.it

Il decreto contro le Ong e il clima politico hanno reso tutto più complicato e disumano. Le parole di Luca Casarini e del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna
continuazione e audio in
https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/01/28/podcast/pozzallo-migranti-casarini-2660041/


Lavoratori di frontiera: centomila in cerca di diritti
Roberto Greco – collettiva.it

Un autentico esercito, in continua espansione, attraversa quotidianamente i confini nazionali per recarsi a lavorare all’estero, per poi ritornare ogni sera a casa propria in Italia. Sono i lavoratori frontalieri, che hanno superato le 100 mila unità, per oltre i due terzi con destinazione Svizzera, senza dimenticare, ma in forma assai più contenuta, Francia, Principato di Monaco, San Marino, Austria, Slovenia, Croazia, isola di Malta, Città del Vaticano inclusa. “Un grosso aumento si è registrato a partire dagli anni ’90 – ci racconta Giuseppe Augurusa, responsabile nazionale frontalieri Cgil Lombardia – quando si contavano non più di 35.000 persone operanti oltre il confine svizzero. Oggi costoro sono diventati 84.000 e il dato è in continuo aumento, tanto che si stima per il futuro una crescita su base annua del 5%”. 
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https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/01/28/news/frontalieri-diritti-assegno-unico-2666258/

Catania. Stmicroelectronics: la Fiom chiede un incontro con il ministro Urso

”Apprendiamo dalle dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in visita oggi alla StMicroelectronics di Catania, della volontà del governo di proseguire sulla strada degli investimenti sulla microelettronica a Catania. Chiediamo sin da subito un incontro al ministero per definire i contorni di tali investimenti e per rilanciare un piano industriale organico di sviluppo della Sicilia e del Sud, a partire dalle grandi competenze e dalla vocazione industriale che quei territori esprimono”. Così, in una nota congiunta, Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil, Barbara Tibaldi, segretaria responsabile del settore Fiom Cgil, e Rosy Scollo, segretaria generale Fiom Catania.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/28/news/stmicroelectronics_fiom_chiede_incontro_a_urso-2674930/

28 gennaio. Occhialeria, Safilo vuole cancellare Longarone: 500 posti a rischio
Giorgio Sbardoni – collettiva.it

La video dichiarazione di Denise Casanova, segretaria della Cgil bellunese: “Fabbrica costruita anche con i soldi del Vajont”

Scricchiola il futuro di oltre 400 lavoratori. Scricchiola il tessuto sociale nella provincia di Belluno, dove la chiusura di un’azienda che dà lavoro a centinaia di persone diventa decisiva. Desta anche non pochi sospetti questa fretta di chiudere laddove i guadagni, incrementati anche nell’ultimo anno, consiglierebbero altre scelte. Parliamo di Safilo, settore dell’occhialeria made in Italy, uno dei fiori all’occhiello della creatività e del gusto tipico del Belpaese. Non bastano ricavi in crescita dell’11% nel 2022. Sembra che il destino della sede di Longarone sia segnato. Il 26 gennaio, presso la sede di Veneto Lavoro, si è tenuto alla presenza dell’assessore Elena Donazzan l’incontro fra le organizzazioni sindacali e l’amministratore delegato Safilo Group Spa Angelo Trocchia che riportava all’ordine del giorno la voce “Aggiornamento situazione aziendale Safilo”.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/28/news/occhialeria-safilo-longarone-chiusura-2672193/

Ancora un rider morto, sindacati: «Il Comune apra un tavolo sulla sicurezza»

La vittima è un 23enne travolto da un pullman. L’accusa: “Non si può perdere la vita consegnando una pizza”

Un altro giovane rider è morto ieri notte (28 gennaio) in Piazza Re a Roma, investito da un pullman della Terravision. “Siamo profondamente addolorati e al contempo indignati. Non si può morire per consegnare una pizza, non si può morire per lavorare“. Così, in una nota, la Filt Cgil di Roma e del Lazio, la Fit Cisl e la Uiltrasporti.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/29/news/rider-morto-incidente-roma-gualtieri-2676294/


29 gennaio: le notizie di Radio Popolare

La linea dura del governo sul caso di Alfredo Cospito, il programma di Bonaccini per il nuovo PD e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 29 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il governo ha deciso di imporre la linea dura sul caso di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41 bis che sta rischiando di morire perché è in sciopero della fame per chiedere l’abolizione del regime di carcere duro. Due giorni di convention a Milano per Stefano Bonaccini, che ha presentato oggi il suo programma per un Pd più vicino ai territori, riformista, maggioritario. Israele ha effettuato un attacco con i droni contro il complesso della difesa in Iran: lo scrive in esclusiva il Wall Street Journal. Il campione di tennis serbo Novak Djokovic ha vinto per la decima volta gli Open d’Australia. Ha battuto il greco Stefanos Tsitsipas in tre set 6 a 3, 7 a 6, e ancora 7 a 6.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-domenica-29-gennaio/


Giarrusso entra nel PD e diventa un motivo di imbarazzo
Luigi Ambrosio – collettiva.it

Un campione del populismo, del peronismo all’italiana in salsa grillina. Uno che ha fatto carriera politica arrivando al Parlamento Europeo grazie a tutto l’armamentario retorico anti-casta e anti-sistema del grillismo più radicale. E con nel mirino un partito in particolare: il PD. Stiamo parlando del nuovo acquisto del… Pd, Dino Giarrusso.
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https://www.radiopopolare.it/il-caso-giarrusso-nel-pd/


29 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 339
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-339-a76c762b-70f9-40dd-b501-dba1f4c6ba4d.html

LIVE

Guerre en Ukraine en direct : la Corée du Nord, accusée par Washington de fournir des armes à Moscou, dément

La Maison Blanche a diffusé, la semaine dernière, des images du renseignement américain montrant des supposés wagons russes revenir de Corée du Nord chargés d’équipements militaires, dont des roquettes pour le groupe paramilitaire Wagner, engagé en Ukraine.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/29/guerre-en-ukraine-en-direct-accusee-par-washington-la-coree-du-nord-dement-fournir-des-armes-a-moscou_6159720_3210.html

Alberto Fernandez, presidente argentino: “L’America Latina non ha intenzione di inviare armi all’Ucraina”
Clara Statello – pressenza.com

L’Argentina e l’America Latina non stanno pensando di inviare armi né in Ucraina né in qualsiasi altra zona di conflitto, ha detto il presidente argentino Alberto Fernandez in una conferenza stampa a Buenos Aires, dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
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https://www.pressenza.com/it/2023/01/alberto-fernandez-presidente-argentino-lamerica-latina-non-ha-intenzione-di-inviare-armi-allucraina/


29 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Landini: «Questo governo divide il Paese»

In un’intervista a La Repubblica il segretario generale della Cgil critica le azioni dell’esecutivo Meloni a cento giorni dal suo insediamento

“Questo governo spacca il Paese, pensa di poter cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza e sta di fatto delegittimando i corpi intermedi convocando tavoli di confronto finti”. Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, in una intervista al quotidiano La Repubblica, a proposito delle parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sugli stipendi degli insegnanti differenziati tra Nord e Sud. “Sono parole pericolose – dice Landini – non solo perché così si torna alle gabbie salariali. E perché siamo in piena emergenza salariale per tutti i lavoratori italiani. Ma perché il governo non ha stanziato nemmeno un euro per rinnovare i contratti pubblici nel triennio 2022-2024. Né sta agendo per una vera riforma che colpisca l’evasione fiscale e la rendita finanziaria e consenta di ridurre il carico delle tasse su buste paga e pensioni. Anzi discute di autonomia differenziata e presidenzialismo”

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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/29/news/landini-governo-meloni-precarieta_-gabbie-salariali-2675604/


30 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Il trasferimento di Alfredo Cospito a Opera, lo stallo della Geo Barents a La Spezia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 30 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il militante anarchico Alfredo Cospito è stato trasferito oggi nel carcere di Opera, fuori Milano, dove è presente una struttura più attrezzata per monitorare le sue condizioni di salute. A La Spezia è bloccata in porto la nave Geo Barents, in attesa delle verifiche delle autorità sulla possibile applicazione del decreto approvato dal governo Meloni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto sapere che la pandemia potrebbe essere vicina a un “punto di svolta”, ma anche che non è ancora il momento di decretare la fine dell’emergenza.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-lunedi-30-gennaio/



Alessandro Gilioli. Falcone, Cospito e l’orrore del 41 bis

Nella questione del 41 bis, il cosiddetto” carcere duro”, c’è sempre un tabù: quella norma infatti fu fortemente voluta dal giudice Falcone, simbolo della lotta alla mafia e dalla mafia assassinato, quindi non se ne può nemmeno discutere. Ma in questa visione c’è un terribile, indecente equivoco: Falcone volle quella norma per stroncare i rapporti tra i boss in carcere e le loro cosche fuori, al tempo in cui il carcere di Palermo era soprannominato “grand hotel Ucciardone” per la libertà di cui godevano i capi clan. Giustissimo dunque il principio, così come l’intento. Peccato che poi, nell’applicazione quotidiana degli ultimi tre decenni, il 41 bis sia diventato anche qualcosa d’altro, cioè una misura vendicativa e disumana con aspetti che non hanno più nulla a che fare con l’intento di Falcone.

Che cosa c’entrano con la prevenzione antimafia cose come costringere per 23 ore su 24 un detenuto in una cella di due metri per due, dove praticamente ci sta solo la branda, con un solo spiraglio per la luce naturale e il neon sempre acceso? Che cosa c’entrano con le comunicazioni tra capi e clan cose come divieto di leggere libri, il divieto di svolgere qualsiasi lavoro manuale o di altro tipo in cella, l’espletazione delle necessità fisiologica in una turca invece che in un water, l’unica ora d’aria al giorno trascorsa in una cella appena più grande della prima, con quattro mura e una rete per soffitto? Qui di Alfredo Cospito non si condivide alcuna idea, tanto meno quelle violente. Tranne una: il 41 bis, così come è oggi applicato su oltre 700 persone in Italia, è semplicemente tortura.
https://www.radiopopolare.it/falcone-cospito-e-lorrore-41-bis/

Antigone. Un dossier sul caso Cospito

Un dossier dove ricapitoliamo il caso che riguarda Alfredo Cospito, detenuto al regime di 41-bis e da oltre 100 giorni in sciopero della fame. 
Un documento che ricapitola il quadro complessivo degli eventi, degli addebiti e delle decisioni prese da Corti e Ministero. 
Crediamo importante infatti che il caso venga conosciuto e finalmente affrontato nel rispetto della legalità costituzionale e dei diritti inalienabili della persona.

LEGGI IL DOSSIER (IN ITALIANO e IN INGLESE)



30 gennaio. Pd, ultima chiamata: basta investiture plebiscitarie e scontri interni di potere
Antonio Floridia – strisciarossa.it

Non sono pochi coloro che lamentano, nel Pd, una nefasta propensione a dividersi, o anche scindersi. “Ai congressi, vivaddio”, ha scritto, su queste pagine, Paolo Branca, “si discute e ci si divide sulle scelte. Senza che ogni divisione debba essere vissuta come una definitiva resa dei conti. Senza che tutto debba finire con una scissione”. E ricorda come “altrove le divisioni sono state anche più profonde (nel Labour per esempio, tra seguaci bĺairani e seguaci di Corbyn) ma non è stata messa in discussione la casa comune” (qui il link). Altri hanno anche ricordato che persino nel Pci convivevano proficuamente posizioni anche molto diverse tra loro.
continua in
https://www.strisciarossa.it/pd-ultima-chiamata/

PD: ZINGARETTI, ‘SCELGO SCHLEIN, CON LEI SI PUO’ CAMBIARE DAVVERO’ ‘Elly ipotesi più credibile per tenere aperta una speranza di cambiamento

Nicola Zingaretti

Roma, 30 gen. (Adnkronos) – “Questo pomeriggio andrò all’evento romano di Elly Schlein per sostenerla. Noi dobbiamo tornare a costruire speranza, per farlo questo partito deve avere il coraggio di cambiare”. Lo scrive Nicola Zingaretti su Fb. “Io sceglierò Elly Schlein -annuncia l’ex-segretario dem- perché a mio parere è la scelta più netta, la scommessa per cambiare davvero. Perché a questo punto mi sembra che sia l’ipotesi più credibile per tenere aperta una speranza di cambiamento, la strada per ricostruire una critica al tempo presente e che può mobilitare energie nuove verso un impegno di giustizia e uguaglianza rivolto alle persone e soprattutto ai giovani”. “La radicalità con la quale una nuova generazione pone i temi della sostenibilità è dovuta alla paura delle gravissime conseguenze che la progressiva distruzione del pianeta avrà nelle loro vite, una paura che si schianta contro il menefreghismo di tanta politica. Dobbiamo essere i migliori a creare lavori veri e degni attraverso lo sviluppo delle nostre imprese, ma i più testardi e rigorosi nel pretendere che la ricchezza prodotta sia ridistribuita all’insegna dell’uguaglianza e della giustizia e fare in modo che cambi il modo di ‘consumare’ e che comunque ‘creare’ non significhi distruggere il pianeta. Lo prevede la Costituzione e noi non possiamo dimenticarlo”.



30 gennaio. Spiagge a gara, Meloni tra le pressioni dell’Europa e il no dei balneari
Onide Donati – strisciarossa.it

Può un granello di sabbia marina bloccare la macchina del consenso della destra? Può una Direttiva europea minare alla base il castello di esagerate promesse fatte dal sodalizio Meloni-Salvini-Berlusconi ai balneari, una delle categorie economiche più rumorose e agitate del paese? Per le risposte bisogna iniziare da questo nome: Frits Bolkestein, anziano liberale olandese che ha dato il nome ad una liberale Direttiva europea su servizi e concorrenza.
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30 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 340
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-340-2ea42b37-2600-4382-9596-bea880ea49c8.html

LIVE

Guerre en Ukraine en direct : Vouhledar, nouveau point chaud du front dans la région de Donetsk, tient face aux assauts russes, affirme l’armée ukrainienne

Des responsables militaires ukrainiens assurent ne pas avoir perdu leurs positions dans cette zone, où les attaques russes sont « constantes », comme l’a rappelé le président ukrainien ce week-end.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/30/guerre-en-ukraine-en-direct-la-chine-rejette-tout-soutien-a-la-russie-et-denonce-un-chantage-sans-fondement-des-etats-unis_6159814_3210.html

30 gennaio. Guerra in Ucraina, profili strategici e divisioni valoriali
Alberto Bradanini – lafionda.org

Russia vs Nato

In un acuto articolo reperibile sulla rete[1], l’antropologo francese Emmanuel Todd ha sviluppato alcune riflessioni sugli accadimenti ucraini che andrebbero valutate da chi dispone del potere di evitare che questa guerra ci conduca nel baratro.
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30 gennaio. La durissima repressione delle donne iraniane: non perdiamo la nostra capacità di indignarci
Anna Loretoni – strisciarossa.it

Con 29 voti a favore, 8 contrari e 16 astenuti l’Iran è stato espulso dalla Commissione ONU sui diritti delle donne, un forum a cui partecipano 45 Paesi. La comunità internazionale reagisce così, sebbene non unanimemente, ai drammatici fatti che sconvolgono l’Iran. Oltre a ciò, non mancano le prese di posizione di diversi leader politici. Solo in Italia, vanno ricordate le parole di indignazione del Presidente Mattarella al nuovo ambasciatore iraniano Mohammad Reza Sabouri, e quelle del Ministro degli Esteri Tajani sulle condanne capitali del regime.
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30 gennaio. Milano-Cortina 2026: Olimpiadi a ostacoli
Fabio Fimiani – radiopopolare.it

Il recupero della razionale ipotesi iniziale di giochi invernali diffusi nel nord Italia, con riuso anche degli impianti di Torino 2006, compresi quelli abbandonati, è diventata una divisione nel Carroccio. Il neo sindaco di centrosinistra Stefano Lo Russo, insieme al presidente del Piemonte Alberto Cirio di Forza Italia, da subito si sono attivati per rientrare nell’organizzazione dei giochi, offrendo di completare il programma olimpico per gli impianti per cui ci sono ritardi nella realizzazione. Il tutto costerebbe di meno ed eviterebbe doppioni di impianti abbandonati o sottoutilizzati.
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https://www.radiopopolare.it/milano-cortina-2026-olimpiadi-a-ostacoli/


30 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

Regno Unito, attacco al diritto di sciopero
Davide Orecchio – collettiva.it

Un disegno di legge precetta i lavoratori dei servizi pubblici. Intervista a Kate Bell, segretario generale aggiunto del Trades union congress (Tuc), la principale centrale sindacale britannica 

Il diritto di sciopero dei lavoratori britannici è sotto attacco. Per l’ennesima volta. Dopo le leggi anti-sindacali degli anni Ottanta e Novanta, e dopo il Trade Union Act del 2016 che lo aveva ulteriormente indebolito. In pochi Paesi al mondo organizzare legalmente uno sciopero è più difficile che nel Regno Unito. Ma al governo conservatore guidato da Rishi Sunak questo non basta. I Tories – evidentemente “disturbati” da mesi di proteste dei lavoratori soprattutto nei settori pubblici, ad esempio nella sanità, mobilitazioni per aumenti salariali che hanno coinvolto coloro che fino a pochi mesi fa erano stati gli “eroi” nella guerra contro il Covid – hanno presentato un disegno di legge durissimo, e puntano alla sua rapida approvazione in Parlamento.
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https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/2023/01/30/news/regno-unito-diritto-di-sciopero-2673693/


30 gennaio. Acciaierie d’Italia ex Ilva, si apre il confronto

L’incontro di oggi in Confindustria a Roma con Acciaierie d’Italia ha consentito la ripresa delle relazioni dirette tra azienda e organizzazioni sindacali anche in previsione del prossimo confronto con il governo. L’azienda ha confermato la previsione di produrre a Taranto nel 2023 almeno quattro milioni di tonnellate di acciaio con l’obiettivo di arrivare a 5 nel 2024. Lo dichiara in una nota Gianni Venturi, responsabile siderurgia per la Fiom Cgil nazionale.
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30 gennaio. Trasporto pubblico locale: Filt, servono più risorse

 “Servono più risorse e strutturali al Fondo nazionale trasporti”. A chiederlo la segretaria nazionale della Filt Cgil Maria Teresa De Benedictis, in merito a quanto emerso sul trasporto pubblico locale al convegno Asstra, in corso oggi a Roma, sottolineando che “bisogna intervenire in linea con quanto fatto con la manovra 2021 che oggi rischia di essere insufficiente per il caro energia”.
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30 gennaio. Bologna. Sherwin Williams, siglato l’accordo aziendale

Salvi tutti i 71 posti di lavoro. La multinazionale americana ha accettato il ricorso agli ammortizzatori sociali, il reskilling verso altre attività e l’incentivazione all’esodo attivando il meccanismo dell’uscita volontaria
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30 gennaio. Bologna. Marchesini group, rinnovato l’integrativo

Presso la sede della Marchesini group a Pianoro (Bologna), anche alla presenza del Presidente del cda, Maurizio Marchesini, è stato firmato da Fiom Cgil, Rsu e azienda, assistita da Confindustria Emilia, il nuovo contratto integrativo di lavoro per i 1.500 dipendenti del gruppo, leader nel settore del packaging.
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30 gennaio. Bastano 47 centesimi l’ora per impedire la fuga degli operatori di Pronto Soccorso?

La fuga dai Pronto Soccorso è un tema annoso che campeggia in continuazione sui media. Parole date in pasto all’opinione pubblica per screditare sempre di più il ruolo degli operatori sanitari, facendone la causa primaria del disastroso funzionamento del soccorso sanitario di emergenza.
Le condizioni lavorative nella maggior parte dei Pronto Soccorso di tutto il territorio nazionale sono davvero disastrose, perché gli operatori combattono quotidianamente con carichi di lavoro pesantissimi, da imputare in primo luogo alla grave carenza di personale, la causa primaria delle ormai quotidiane violenze e aggressioni.
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https://areastampa.usb.it/leggi-notizia/bastano-47-centesimi-lora-per-impedire-la-fuga-degli-operatori-di-pronto-soccorso-1136-1.html

Bolzano. Il congresso della Cgil/Agb, riconferma Cristina Masera segretaria

Cristina Masera è stata riconfermata alla guida della Cgil/Agb dall’Assemblea generale che l’ha eletta alla presenza della segretaria confederale Francesca Re David. Tra i temi caldi con cui la Cgil/Agb e la segretaria giunta al secondo mandato dovranno confrontarsi ci sono il contrasto alla precarietà, la lotta per l’ aumento dei redditi e per un modello di sviluppo fondato su sostenibilità economica, ambientale e sociale.
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/30/news/cgil-agb-congresso-alto-adige-bolzano-2678212/

Paolo Morando sulla propria pagina Facebook
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Mercoledì prossimo 1 febbraio presentazione a Bolzano de La strage di Bologna. Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito L’autore dialogherà con Sonia Zanotti, vicepresidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime. Organizza Arci Bolzano-Bozen. Ore 18 al Pippo.Stage, centro giovani al Parco Petrarca.


Trento, muore gestore palaghiaccio in seguito a una caduta

Ha perso la vita in seguito a una caduta in una vasca di smaltimento del ghiaccio. La vittima è Luigi Poli, 68 anni, gestore del Palaghiaccio di Pinzolo (Trento). L’incidente risale al 30 gennaio scorso, il decesso è avvenuto oggi martedì 31 all’ospedale di Trento dove l’uomo era stato trasportato in gravissime condizioni.
Luigi Poli era stato trovato (intorno alle ore 10) riverso nella vasca dove finiscono gli scarti fresati del ghiaccio, svenuto e in forte stato di ipotermia. Ancora ignote le cause dell’incidente su cui stanno indagando i Carabinieri della stazione locale e gli ispettori dell’Unità per la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro (Uopsal).
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/02/01/news/trento_muore_imprenditore_in_seguito_a_una_caduta-2682963/

Lamezia Terme, operaio muore sotto un camion

Un operaio di 54 anni ha perso la vita oggi a Lamezia Terme sul luogo di lavoro. Lo riferisce l’Adnkronos. Secondo la prima ricostruzione l’uomo, in servizio in un’autofficina, è rimasto schiacciato sotto un camion durante il turno.
È stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Catanzaro in elicottero, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente.
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/31/news/lamezia-terme-operaio-morto-incidenti-lavoro-2681157/

Liguria, è record d’infortuni sul lavoro

Le denunce d’infortunio sul lavoro in Liguria fra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 sono state 28.110, in aumento di 9.245 unità, pari al +49% rispetto al corrispondente periodo del 2021. In pratica, 77 denunce al giorno; l’incremento sul mese precedente, novembre 2022, è del +6,8% (+1.786 denunce). I dati sono stati pubblicati oggi dall’Inail, elaborati da Marco De Silva, responsabile dell’ufficio economico Cgil
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https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/31/news/infortuni-sul-lavoro-maurizio-cala_-2680730/


31 gennaio: le notizie di Radio Popolare

Giovanni Donzelli (Photo ANSA)

Il governo conferma la linea dura sul caso Cospito, lo scontro alla Camera sul carcere duro e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 31 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’anarchico Alfredo Cospito ha annunciato oggi al suo legale che rinuncerà anche agli integratori e prenderà solo dello zucchero per evitare di svenire. Il Governo ha confermato la linea dura, ma ci sono ancora due decisioni, la prima politico-giudiziaria, la seconda giudiziaria, che diranno se Alfredo Cospito resterà al 41-bis oppure no. E intanto alla Camera il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha provocato le opposizioni chiedendo se “la Sinistra sta con lo Stato o con i terroristi”. Poche ore fa la rompighiaccio italiana “Laura Bassi” dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale ha raggiunto il punto più a sud mai toccato da una nave. La nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere è ripartita da La Spezia, dove tra sabato e domenica aveva portato a terra 237 migranti.

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https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-martedi-31-gennaio/



Alfredo Cospito: “Continuo lo sciopero della fame”

Akfredo Cospito e il ministro Nordio

“Continuo lo sciopero della fame”. Alfredo Cospito ha confermato così, al medico che ieri lo ha visitato, la volontà di continuare la protesta. 
L’anarchico, sottoposto al regime del 41bis,  è stato trasferito nel carcere milanese di Opera dopo uno sciopero della fame lungo tre mesi, iniziato all’interno delle mura della casa circondariale Bacchiddu di Sassari. Negli ultimi giorni le sue condizioni erano peggiorate al punto da scivolare, a causa di mancamento, e fratturarsi il naso.
Nessuna novità, quindi, rispetto alle intenzioni che ieri erano state ribadite dall’avvocato: “Alfredo Cospito non accetterà somministrazioni di cibo e continuerà lo sciopero della fame. L’unico elemento di novità con questo trasferimento – aveva aggiunto il difensore – è che nella struttura di Opera hanno specialisti in grado di intervenire tempestivamente in caso di emergenza”.
Da quanto si apprende, Cospito avrebbe i parametri vitali in ordine e, contrariamente alle voci che si sono diffuse stamani, non necessita di un trasferimento in un ospedale esterno. L’unica cosa che avrebbe chiesto è dello zucchero, forse da usare in caso di mancamenti.
https://www.rainews.it/articoli/2023/01/alfredo-cospito-continuo-lo-sciopero-della-fame-6e08aa10-8780-4a1a-8fe4-6ceb622cdc9c.html



Pd, Elly Schlein incalza Bonaccini: “Alle primarie vinco io”
Onide Donati – strisciarossa.it

 

Schlein affida i suoi appunti da aspirante segretaria del Pd ad un quadernino rosso che riesce a maneggiare con la stessa mano insieme al microfono. Lì dentro c’è il suo pensiero “in progress” che aggiorna ed amplia ad ogni iniziativa.
Il giro in Emilia-Romagna, e prima quello in Piemonte, le hanno offerto molti spunti, rivela a Rimini. Ma soprattutto le hanno fatto incontrare così tante persone da farle dire che “vinciamo le primarie e la prossima volta ci incontriamo allo stadio”. La sala scoppia in un boato. Lei ci crede, i suoi sostenitori iniziano a capire che il “fenomeno Schlein” ha poco di passeggero ed incrocia i desideri e le aspirazioni di chi in politica ha accumulato così tante delusioni da essere lì, in una certa misura, con la convinzione che questa è l’ultima chiamata.
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https://www.strisciarossa.it/pd-elly-schlein-incalza-bonaccini-alle-primarie-vinco-io/



31 gennaio

LIVE

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 341
Il conflitto in tempo reale

La diretta
https://www.rainews.it/maratona/2023/01/guerra-in-ucraina-la-cronaca-minuto-per-minuto-giorno-340-2ea42b37-2600-4382-9596-bea880ea49c8.html

LIVE

Guerre en Ukraine en direct : Vladimir Poutine veut des centres d’entraînement militaire communs avec la Biélorussie

La Biélorussie a servi de base arrière aux troupes russes pour leur invasion de l’Ukraine en direction de Kiev, mais son armée n’est pas intervenue jusqu’ici.

LA GUERRA IN DIRETTA
https://www.lemonde.fr/international/live/2023/01/30/guerre-en-ukraine-en-direct-la-chine-rejette-tout-soutien-a-la-russie-et-denonce-un-chantage-sans-fondement-des-etats-unis_6159814_3210.html

Terremoto politico a Kiev, la sinistra ucraina (messa al bando) spiega cosa sta accadendo
Clara Statello – pressenza.com

Alexei Albu

L’ondata di dimissioni e destituzioni di alti funzionari ucraini è solo l’ultimo scossone di un più ampio terremoto politico che sta facendo tremare Kiev. Tutto è iniziato con le dimissioni di Oleksij Arestovych, uno dei consiglieri più di spicco del presidente Volodymir Zelensky, travolto dalle polemiche dopo aver messo in dubbio la causa del disastro di Dnipro.
Il giorno dopo la sua lettere di rinuncia, il 18 gennaio, un elicottero si schianta su un asilo a Brovery, a bordo c’erano il ministro degli Interni, il suo vice ed il segretario di Stato, tutti e tre morti. Nell’indagine, affidata ai servizi di sicurezza ucraini (SBU), non è escluso il sabotaggio.

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https://www.pressenza.com/it/2023/01/terremoto-politico-a-kiev-la-sinistra-ucraina-messa-al-bando-spiega-cosa-sta-accadendo/


31 gennaio. Spesa sanitaria. La Pa di Bolzano spende quasi 600 euro in più a cittadino rispetto alla Campania. Ma non sempre le Regioni che stanziano più risorse forniscono servizi migliori

Nel 2019, la spesa pro capite nazionale è stata pari a 1.961 euro, e tutte le Regioni del Centro e del Nord, con le sole eccezioni di Veneto e Marche, risultano al di sopra di tale media. Ma tra le Regioni che spendono di più per ogni cittadino (Molise, Pa Trento, Pa Bolzano sono in testa) i risultati in termini di garanzia dei Lea sono spesso inferiori a chi spende di meno. In ogni caso in tutte le Regioni del Sud la spesa pro capite è inferiore alla media.
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https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=110670

31 gennaio. Quando la memoria diventa retorica
Lorenzo Guadagnucci – volerelaluna.it

Liliana Segre ha osservato con amarezza che la memoria della Shoah sta svanendo, che non fa presa nella società; la senatrice a vita teme addirittura che sarà presto appena una riga nei libri di storia. Possibile, ma paradossale, in tempi che sovrabbondano di “celebrazioni” e occasioni per “fare memoria”. Gli stessi vertici politici dello Stato, dal presidente della Repubblica in giù, in questi giorni si sono fatti sentire con moniti solenni e alte affermazioni; lo sforzo delle tv pubbliche e private, con film e approfondimenti, non è affatto mancato, e così quello della stampa quotidiana e poi basta entrare in una libreria per notare quanto la produzione editoriale sia costante attorno ai temi cardine della storia del ‘900: dalla Shoah ai totalitarismi alla lotta di resistenza.
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https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2023/01/31/quando-la-memoria-diventa-retorica/

31 gennaio
Compagni dai campi e dalle officine…
Notizie sparse raccolte qua e la

I rischi finanziari legati ai cambiamenti climatici
Domenico Viola – lafionda.org

Il Vicedirettore della Banca d’Italia, il dott. Paolo Angelini, nel discorso tenuto a Milano il 15 novembre scorso presso l’Associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito ha affrontato la tematica relativa ai rischi finanziari sistemici posti in essere dal cambiamento climatico e dal degrado ambientale.
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https://www.lafionda.org/2023/01/31/i-rischi-finanziari-posti-dai-cambiamenti-climatici/

31 gennaio. Sindacati-governo: il confronto che non c’è

“Questo governo anziché ridurre le fratture del Paese le sta aumentando. L’autonomia differenziata accresce le diseguaglianze tra Nord e Sud. Non fare una seria riforma fiscale significa che i lavoratori dipendenti e i pensionati pagano le tasse anche per il resto del Paese. Non ridurre la precarietà vuol dire contrapporre i lavoratori e non dare un futuro ai giovani. Tutto questo il governo lo sta facendo senza confrontarsi con i sindacati: siamo in presenza di molti tavoli di confronto, ma nessuna trattativa vera”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando dal congresso del sindacato regionale in Sardegna.
continuazione e video in
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/31/video/maurizio-landini-cgil-governo-lavoro-2680736/

    31 gennaio. Equo scompenso
    Simona Ciaramitaro – collettiva.it

    I sindacati sollecitano modifiche alle nuove norme riguardanti la soglia minima di retribuzione dei lavoratori autonomi. E chiedono una riforma complessiva

    Le nuove norme sull’equo compenso sono state approvate dalla Camera senza modifiche e attendono l’ok definitivo del Senato, ma i sindacati non si arrendono nel chiedere modifiche e incontri con il governo per cambiare una legge che non convince.
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    https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/31/news/equo-compenso-partite-iva-autonomi-2672872/

    31 gennaio. Logistica, il Tribunale reintegra delegato USB di Pomezia: il sistema Amazon alle corde

    Il Tribunale di Velletri ha sancito l’illegittimità del licenziamento di Claudio Ceccacci, delegato USB, che nell’aprile del 2021 si era visto espellere dal posto di lavoro dalla società Unicotras di Pomezia, una delle tante aziende della logistica che lavora in appalto per Amazon.
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    https://www.usb.it/leggi-notizia/logistica-il-tribunale-reintegra-delegato-usb-di-pomezia-il-sistema-amazon-alle-corde-2014-1.html


    31 gennaio. Due intensi mesi di mobilitazioni e conflitto per il salario, contro guerra, carovita e diseguaglianze

    Il report Oxfam Italia del 2023 mostra inesorabilmente i drammatici effetti sociali ed economici, acuiti dal conflitto in Ucraina e dalla spirale inflazionistica, prodotti da politiche tutte centrate sulla contrazione del costo del lavoro, sulla diffusione a piene mani di nuove forme di sfruttamento lavorativo e su  un mercato del lavoro discontinuo e sottopagato.
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    https://www.usb.it/leggi-notizia/due-intensi-mesi-di-mobilitazioni-e-conflitto-per-il-salario-contro-guerra-carovita-e-diseguaglianze-1204.html

    Sabato 4 febbraio scenderemo in piazza in tutta Italia, in occasione del lancio della campagna “Uniti per il Reddito”, che ci vedrà opporci all’attacco del governo Meloni contro i settori popolari di questo Paese.
    Saremo in piazza per dire che il Reddito di Cittadinanza non va abolito, anzi va ampliato verso un Reddito di Base universale e incondizionato.
    È necessario oggi un sostegno al reddito in questo paese, non solo per le migliaia di persone che già ne beneficiano e a cui il governo vuole togliere uno strumento di dignità, di garanzia di accesso a beni e servizi essenziali.
    continuazione e calendario manifestazioni in
    https://www.usb.it/leggi-notizia/sabato-4-febbraio-litalia-in-piazza-per-reddito-e-salario-1414-1.html


    Genova: Iit (Istituto italiano di tecnologia), confermato lo stato d’agitazione

    Si è svolta presso la sede di Morego (Genova) dell’Istituto italiano di tecnologia, una partecipata assemblea del personale dove sono state riassunte le ultime iniziative ed è stato confermato lo stato di agitazione.
    “La grande adesione allo sciopero del dicembre scorso, l’azione sindacale e politica nei confronti del Prefetto di Genova, del Consiglio regionale della Liguria e del Parlamento attraverso un’interpellanza rivolta ai ministeri vigilanti la fondazione Iit (ministeri dell’Economia e finanze e dell’Università e ricerca) affinché l’Istituto italiano di tecnologia di Genova applichi un contratto collettivo di lavoro a tempo indeterminato ai propri dipendenti non ha sortito al momento reazioni di sorta da parte dell’azienda”, affermano in una nota congiunta Flc Cgil Genova, Usb e rappresentanti dei dipendenti.
    “Ciò dimostra ancora una volta l’insensibilità della fondazione rispetto alle problematiche più volte sottolineate dai dipendenti. A fronte di tale incomprensibile atteggiamento, è stato confermato lo stato di agitazione del personale. Se Iit non rivedrà la propria posizione di assoluta e incomprensibile chiusura, verrà indetta una giornata di sciopero di otto ore da proclamare entro febbraio”, concludono i sindacati.
    https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/02/01/news/iit-genova-ccnl-2683322/

    31 gennaio. Sanac: ordini refrattari, 300 posti a rischio

    “Destano preoccupazione le ultime dichiarazioni dell’amministratrice delegata di Acciaierie d’Italia Lucia Morselli, rilasciate nell’ambito della sua audizione in Senato, la scorsa settimana. Dalle sue parole si evince che l’interruzione dei rapporti commerciali con la Sanac sia dovuta allo stato di insolvenza della stessa. L’ad Morselli fa specifico riferimento al codice etico del suo gruppo, che vieterebbe il proseguimento della collaborazione, in termini di approvvigionamento dei materiali”. Lo affermano, in una nota, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.
    continua in
    https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/01/31/news/sanac-acciaierie-ditalia-300-posti-filctem-cgil-2681717/

    DHL Livorno e Carrara, azienda e Cgil “impongono” conciliazioni tombali. I corrieri danno vita alla prima struttura USB, nonostante pressioni e aggressioni verbali

    Nel luglio dell’anno scorso i corrieri DHL di Livorno e Carrara furono protagonisti di una dura vertenza sindacale per ottenere miglioramenti nelle condizioni di lavoro, il riconoscimento di alcuni istituti contrattuali e il pagamento di spettanze non erogate da parte dell’azienda. Parliamo della BS Autotrasporti di Monteriggioni che da alcuni anni, opera per conto di DHL in Toscana.
    Una battaglia portata avanti con determinazione dai delegati e dai lavoratori che, come puntualmente succede, non ha trovato una sponda adeguata da parte delle segreterie sindacali concertative. In questo caso, a seguito di alcuni importanti scioperi, la dirigenza aziendale, insieme ai vertici Cgil, ha “chiuso” un accordo in fretta e furia senza una vera condivisione con i diretti interessati, che prevede l’erogazione di somma insignificante a fronte della firma di una conciliazione tombale da parte dei lavoratori.

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    https://logistica.usb.it/leggi-notizia/dhl-livorno-e-carrara-azienda-e-cgil-impongono-conciliazioni-tombali-i-corrieri-danno-vita-alla-prima-struttura-usb-nonostante-pressioni-e-aggressioni-verbali-1150-1.html