Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno.
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Queste pagine non sono una rassegna stampa, ma la mia personale scelta di notizie, fatti, idee e persone per quanti, determinati ma con il sorriso sulle labbra, ancora resistono e lottano per il pane e le rose
1 settembre. Rossi: “Toscana funestata da quattro morti sul lavoro in una settimana”
Lucia Zambelli – toscana-notizie.it
FIRENZE – “Ancora incidenti mortali sul lavoro. In una settimana la Toscana stata funestata da ben quattro morti sul lavoro. A pochi giorni di distanza dal rogo di Vaiano, in cui sabato scorso hanno perso la vita due operai cinesi, ci troviamo a piangere altri due morti,. Voglio prima di tutto esprimere il mio dolore e la mia vicinanza alle famiglie dei due operai. E’ davvero inaccettabile che oggi si debba ancora morire in questo modo”. Il presidente Enrico Rossi commenta la notizia della morte di due operai, a Lucca, precipitati dalla gru da un’altezza di oltre 10 metri, mentre sistemavano i lumini per la processione della Santa Croce in programma per il prossimo 13 settembre; il primo operaio morto sul colpo, ‘altro, trasportato in gravi condizioni all’ospedale, deceduto poche ore dopo.
“La lista degli infortuni mortali si allunga sempre, si allunga troppo – prosegue Rossi – Questi tragici eventi si susseguono con una frequenza drammatica. Ma noi non vogliamo arrenderci. La Regione ha messo in campo risorse ingenti e anche uomini e mezzi per far arretrare questo incubo e questa piaga, rappresentata soprattutto dal mancato rispetto delle norme, dalla disinformazione, dall’illegalit . Abbiamo stanziato circa 8 milioni di euro, da qui al 2020. E’ partita una campagna per la sicurezza che punta sulla sensibilizzazione di tutti, lavoratori e aziende. Il lavoro al centro del nostro pensiero e della nostra azione ogni giorno. Il lavoro vita, formazione continua, crescita, rispetto della persona, costruzione di speranza e futuro. Di lavoro, di fatica, non si pu e non si deve morire”.
https://www.toscana-notizie.it/-/rossi-toscana-funestata-da-quattro-morti-sul-lavoro-in-una-settimana-
18 settembre: Cosa ci insegnala vicenda no-vax
Pietro Greco – Strisciarossa
Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di sanità: «Stupisce che ci siano delle persone che, anche di fronte a quello che abbiamo fornito noi come Istituto Superiore di Sanità, a quello che ha fornito il Consiglio Superiore di sanità e a quello che hanno fornito le società scientifiche, ancora si ostinino a dire che c’è qualcuno che conosce ma non pratica l’evidenza scientifica».
Roberto Barioni, virologo del San Raffaele di Milano e blogger di successo: «Qui ha diritto di parola solo chi ha studiato, e non il cittadino comune. La scienza non è democratica».
Alberto Villani, presidente dei pediatri italiani: «I genitori non dovranno più cadere nelle menzogne dei no-vax, attorno ai quali si muove un giro di soldi vergognoso»
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https://www.strisciarossa.it/cosa-cinsegna-la-vicenda-no-vax/
20 settembre: Questa sinistra che non sfida il vento
Paolo Branca – Strisciarossa
Semplificando: un pool di magistrati, un comico incattivito, un’austerità di ritorno. Questa storia della subalternità culturale della sinistra, la rinuncia a elaborare un pensiero e a difendere i propri valori, non è iniziata con i sondaggi sui migranti o con la vicenda emblematica dello Ius Soli. Non è iniziata con il Pd – non era neppure all’orizzonte – o con il suo attuale segretario. È una questione più antica, e non solo italiana, anche se negli ultimi tempi ha subìto una preoccupante accelerazione. A costo appunto di una semplificazione, forse una data (o una fase) di inizio può essere rintracciata negli anni di Tangentopoli. Con la poderosa inchiesta del pool di magistrati delle cosiddette “Mani pulite”, che ha portato alla luce il grande sistema di corruzione politico-affaristico di fine secolo
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http://www.strisciarossa.it/pm-finanza-populisti-cosi-la-sinistraha-perso-lanima-rincorrendo-gli-altri/
22 settembre: Un viaggio da ricominciare
Pietro Spataro – Strisciarossa
Il punto di vista di Strisciarossa sarà un punto di vista di sinistra. Meglio ancora: i punti di vista di Strisciarossa saranno di sinistra. Non è un gioco di parole, ma il tentativo di tenere insieme quello che in questo ventennio si è frantumato in mille pezzi andati dispersi e che negli ultimi anni ha trovato nuove modalità per dividersi e ha fatto prevalere gli istinti primordiali dell’”io” piuttosto che la passione unitaria del “noi”. A questo progetto partecipano persone che, dentro un’idea larga di sinistra, hanno anche posizioni e culture diverse, a volte distanti. Noi vogliamo che questi punti di vista siano in grado non solo di convivere, ma di essere una forza, di produrre energia nuova. Perché l’unità – la vera unità – si può costruire solo sul campo, stando gomito a gomito nel lavoro di squadra e confrontandosi sulle idee più che sulle appartenenze
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23 settembre: La guerra fredda dell’antidoping Che ha già perso la partita
Gianni Cerasuolo – Strisciarossa
Anche San Marino adesso fa la voce grossa con la Russia. Insieme ad altri 28 paesi, Stati Uniti e Gran Bretagna in testa
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26 settembre: Il tramonto del renzismo
Pietro Spataro – Strisciarossa
Da qualche settimana va di moda, sui giornali, la gara a chi interpreta meglio il suo cambiamento. A chi carpisce i segreti della sua svolta, offre qualche retroscena, riporta la frase a effetto che segnerebbe il suo passaggio da una fase all’altra. Il protagonista di questa presunta Grande Mutazione è Matteo Renzi che, spiegano i nazarenologi, dopo l’infilata di sconfitte subìte ora si appresterebbe a cambiare scena e anche ruolo e, con il piglio di un Fregoli, tenterebbe di togliersi di dosso – con alti e bassi come dimostrano alcuni toni battaglieri usati domenica alla chiusura della festa di Imola – gli abiti del “cattivo” per indossare quelli, più adatti ai tempi, del “buono”. Qualcuno l’ha ribattezzata “modalità zen”.
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http://www.strisciarossa.it/il-tramontodel-renzismo/
27 settembre: ‘Ndrangheta, gli affari della “mafia silente”
Enzo Ciconte – Strisciarossa
Dal traffico internazionale di droga alla corruzione: un blitz contro la ‘ndrangheta tra la Lombardia e la Calabria conduce all’arresto di 24 persone. Tra di loro il sindaco di Forza Italia di Seregno (Monza) ora ai domiciliari. Indagato l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, anche lui di Forza Italia per corruzione. Una bufera politico-criminale che riporta in primo piano la drammatica “questione ‘ndranghetista”. La chiave di lettura dell’operazione lombarda è tutta nel legame che c’è tra gli affari di un imprenditore, Antonio Lugarà, con la ‘ndrangheta – quella ‘nobile’ di San Luca, considerata la ‘mamma’ della ‘ndrangheta – e con il sindaco di Seregno Edoardo Mazza che avrebbe contribuito ad eleggere: imprenditoria-mafia-politica. Sullo sfondo anche gli affari classici: estorsioni e droga
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http://www.strisciarossa.it/ndrangheta-le-mani-sul-nord-gli-affari-con-politica-e-finanza-della-pericolosa-mafia-silente/
28 settembre: Se la scuola resta classista
Igor Piotto – Strisciarossa
Nel gruppo sociale apicale rappresentato da famiglie con alto reddito da pensione e dalla classe dirigente i giovani con età compresa tra 25-34 anni hanno conseguito per oltre il 70% un titolo di studio universitario, a differenza di quanti per lo stesso intervallo di età provengono da famiglie di impiegati (40%), da famiglie operaie (18%), famiglie a basso reddito di soli italiani (15%) o famiglie a basso reddito con stranieri (8%)
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https://sites.google.com/site/storiadelmovimentooperaio/cronologia/2021
30 settembre: Sinistra prigioniera del pensiero unico
Michele Ciliberto – Strisciarossa
Se c’è una cosa che colpisce di fronte agli immensi processi di trasformazione in atto in Italia ma anche in Europa, è l’incapacità di cogliere quello che sta accadendo. E’ la miopia, specie delle classi dirigenti, davanti a fenomeni strutturali che stanno mutando in profondità la vita di milioni di persone e che incideranno a fondo in quelli che saranno gli assetti sociali e politici che si imporranno nel XXI secolo
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http://www.strisciarossa.it/la-sinistra-e-prigionieradellideologia-dominante/
30 settembre: Giuseppe Casadio sui diari di Bruno Trentin. In particolare sulle vicende dei protocolli del 1992 e 1993
Piccola premessa: a differenza di altri commentatori, considero questa pubblicazione uno scrigno. Un diario è sempre “la verità”; più vera dei dati documentali, delle pur preziose ricostruzioni storiche. Chi afferma di non ritrovare in queste pagine il Trentin che conosceva, aveva capito male prima. La lettura di un diario richiede curiosità, rispetto per chi l’ha scritto ed umiltà. Null’altro
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https://www.jobsnews.it/2017/09/giuseppe-casadio-sui-diari-di-bruno-trentin-in-particolare-sulle-vicende-dei-protocolli-del-92-e-93/