1999 Luglio – Dicembre

Luglio: parte in questi giorni il rinnovo del contratto nazionale della gomma-plastica: dopo quello dei chimici, l’accordo sicuramente più importante del settore. Per ragioni quantitative (interesserà oltre 150 mila addetti), ma anche per le specificità qualitative: la natura manifatturiera del comparto e il panorama diversificato dei vari segmenti produttivi e delle condizioni di lavoro che il nuovo accordo dovrà intercettare. La scadenza del contratto precedente è fissata al prossimo 31 dicembre e la Fulc ha già pronta la bozza della piattaforma, che ora passerà al vaglio dei lavoratori attraverso i vari livelli di consultazione.
Assumerà una veste definitiva soltanto con l’assemblea nazionale finale dei delegati convocata per il 15 luglio. «L’impianto della bozza – spiega Lori Carlini, della segreteria nazionale Filcea Cgil e responsabile del settore – si basa sulla partecipazione dei lavoratori. Che significa
la possibilità d’incidere il più a fondo possibile sulle scelte delle imprese. Con due obiettivi essenziali: tutelare le condizioni di lavoro e garantire nuova occupazione»ma vuole «il mantenimento e il rafforzamento di quelle normative che permettono il confronto con le Rsu sulla sua applicazione»
Il vice segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, interviene sui problemi della concertazione  (Cfr. Rassegna Sindacale del 6 luglio 1999)

1 luglioRoma, il presidente del Comitato Parlamentare di controllo sui Servizi Frattini, invita a non sottovalutare la ricomparsa, in calce ad alcuni volantini, della sigla Br (Brigate Rosse)

Milano, denunciata per apologia di reato Clara Clerici, detenuta nel carcere di Opera dove sconta una condanna a 10 anni per concorso nell’attentato alla base militare americana di Aviano del 1993. L’accusa parte dal contenuto di una lettera nella quale avrebbe commentato l’omicidio D’Antona.

Roma, una conferenza stampa dell’Ics (Consorzio italiano di solidarietà) con Giulio Marcon, critica duramente la gestione della missione Arcobaleno, chiedendo una radicale inversione di rotta e più spazio alle associazioni del volontariato nell’assistenza ai profughi. Negli stessi giorni i responsabili della missione governativa hanno prorogato il progetto al 30 settembre senza apportare alcuna modifica gestionale.

Napoli, manifestazione di solidarietà con il leader curdo Ocalan davanti al Consolato turco. A Benevento, un centinaio di persone occupa simbolicamente lo stabilimento dell’Agusta, che vende elicotteri di guerra alla Turchia, sospendendo la produzione per 2 ore

Ucciso a Leonforte (Enna), nella casa di campagna dove era agli arresti domiciliari, Filippo Musica pregiudicato per tentato omicidio, sequestro di persona, spaccio di stupefacenti e detenzione di armi. Uccisa anche la sua fidanzata, Elisa Valenti.

Un morto e 4 feriti a Napoli, nel rione Fontanelle, in un conflitto a fuoco tra i clan camorristici rivali dei Tolomelli e dei Misso

Torino, il Tribunale militare ha respinto la richiesta di custodia cautelare in carcere, avanzata dal procuratore Pier Paolo Rivello per il criminale di guerra nazista Theodor Saevecke, 88 anni, per evitare il “pericolo di fuga”

Santiago del Cile, l’Ambasciata americana consegna a Martha Cruz Coque, direttrice dell’archivio storico dei musei, 20.000 pagine di documenti relativi al regime di Pinochet.

2 luglioRoma, il Consiglio dei ministri approva il disegno di legge sulla riforma dei servizi segreti i quali dipenderanno dal presidente del Consiglio che nominerà un’autorità delegata; si prevede la creazione del Cis (Comitato interministeriale delle informazioni e della sicurezza), presieduto dal capo del governo e composto dai ministri degli Interni, Esteri e Difesa; il servizio di spionaggio assumerà la denominazione di Aise (Agenzia per la sicurezza estera), mentre l’Aisi (Agenzia per la sicurezza interna) si occuperà del controspionaggio; il coordinamento sarà assicurato dal Digis (Dipartimento governativo per la sicurezza) che sarà composto da 3 strutture (gestione degli archivi, controllo interno, tutela amministrativa della segretezza); il Copis (Comitato parlamentare delle informazioni per la sicurezza), sostituirà

Il quotidiano israeliano Jerusalem Post critica la beatificazione di papa Pio XII pubblicando una sua lettera con cui, al culmine dell’Olocausto, egli fece conoscere al presidente americano Franklin Delano Roosevelt la sua opposizione nei confronti del progetto di trasformare la Palestina in patria degli ebrei. Dal canto suo il rabbino Marvin Hier, presidente del Simon Wiesenthal – il centro viennese impegnato nella caccia ai nazisti responsabili dell’Olocausto – sostiene che il documento pubblicato “ci dice che, quando il papa davvero voleva esprimere un punto di vista, sapeva farlo con chiarezza. Dove è una lettera simile ad Adolf Hitler, in cui gli si dice che il Vaticano trova ripugnante la sua politica contro gli ebrei?”. Nel marzo 1998, l’ambasciatore israeliano presso la Santa sede, Aharon Lopez, aveva chiesto di sospendere il processo di beatificazione di Pio XII “per almeno mezzo secolo”.

Palermo, condannato a 7 anni di reclusione l’ex maresciallo della polizia penitenziaria Francesco Federico, accusato di collusione con la mafia.

Carrara, Firenze e Trieste e in altre località si svolgono presidi di protesta contro la condanna a morte di Apo Ocalan, per iniziativa di Rifondazione comunista e di alcuni centri sociali.

3 luglioRoma, si concludono i lavori del Consiglio nazionale del Partito repubblicano, con l’elezione di Giorgio La Malfa a segretario nazionale, e di Guglielmo Negri a presidente.

Roma, durante l’assise dei Verdi che rivela lacerazioni e una profonda crisi del movimento, si dimette Luigi Manconi.

Arrestato all’Acquacetosa (Roma) l’ex militante del Movimento Politico Giulio Moretti. Nella sua abitazione vengono trovate numerose armi.

Roma, Milano, Napoli ed in altre località si svolgono manifestazioni di solidarietà con Ocalan. Molti gli slogan duri contro il governo, considerato responsabile della consegna di Apo

Vittorio Emanuele di Savoia si è rivolto alla Corte europea per i diritti umani, denunciando la situazione nella quale si trova, impedito di rientrare in Italia per la mancata abrogazione, nonostante tutte le promesse in contrario fatte dai diversi governi italiani in questi anni, della 13° disposizione transitoria della Costituzione che vieta ai membri dell’ex famiglia reale di soggiornare in Italia.

4 luglioTorino, si apre il processo di appello al sovrintendente di Ps Giuseppe Carta, accusato di reati che vanno dal falso alla calunnia alla distribuzione di eroina ai confidenti. Già condannato a 6 anni di reclusione in primo grado, Carta è rimasto nei ranghi della polizia ed è stato perfino promosso al grado di vice-ispettore. Ha rassegnato le dimissioni dal corpo solo il 1° luglio 1999, avendo infine ammesso la sua responsabilità in buona parte dei reati commessi al fine di patteggiare la pena.

Fausto Bertinotti propone l’istituzione di un “forum” aperto alla “sinistra antagonista ed ai movimenti anti liberisti”, la riapertura del dialogo con la sinistra storica alla ricerca di una via comune alternativa al neoliberismo, infine esprime critiche alla conduzione sindacale del contratto dei metalmeccanici ma senza accogliere il ‘no’ proposto dalla minoranza trotkista (con una mozione che ha ottenuto 85 voti favorevoli contro 117) come indicazione di voto alle assemblee operaie chiamate in questi giorni a ratificarlo.

5 luglio: ucciso a Palermo il funzionario dell’assessorato regionale all’Agricoltura Filippo Basile, da un killer che gli ha sparato tre colpi di pistola al volto all’uscita dall’ufficio. Basile dirigeva l’ufficio gestione del personale e fino a tre anni fa era stato ispettore ai Consorzi di bonifica.

Inizia a Brindisi il processo all’ex questore Franco Forleo, accusato assieme ad altri dell’uccisione del contrabbandiere Vito Ferrarese, i cui familiari si sono costituiti parte civile.

Arrestate a Vittoria (Ragusa) 30 persone, tra cui molti giovani, accusate di avere riorganizzato la cosca Dominante.  

Condannato dal Tribunale di Palermo a 4 anni di reclusione per associazione mafiosa, il figlio sedicenne del capomafia di Partinico (Palermo) Vito Vitale.

6 luglioPalermo, i pubblici ministeri Maurizio De Lucia e Gaspare Sturzo chiedono la condanna, per il reato di finanziamento illecito ai partiti, di Sergio Mattarella, vicepresidente del Consiglio, a 4 mesi di reclusione e 80 milioni di multa; Calogero Mannino, a 4 anni; Nicola Caprio, a 3 anni; Severino Citaristi a 4 anni e 6 mesi; Turi Lombardo a 5 anni; Mario D’Acquisto a 3 anni e 6 mesi; Antonio Ciaravino a 6 anni; Giuseppe Zito, a 5 anni e 6 mesi. Richiesta, invece, l’assoluzione per Marco De Eccher, Butitta, La Russa, Russo, Granata, Errore, Trincanato e Vito Lattanzio.

Concluso il processo per le tangenti per l’Agroalimentare di Catania. Assolti tutti gli esponenti politici, tra cui il sindaco Enzo Bianco e l’ex ministro Salvo Andò, e condannati gli amministratori, tra cui l’economista Elio Rossitto, consulente dell’ex presidente della Regione Rino Nicolosi, che ha confessato di avere preso una tangente di due miliardi.

Documenti firmati Br-Pcc che rivendicano l’omicidio D’Antona sono trovati in varie città italiane (Torino, Roma, Pordenone, Treviso, Firenze).

Arrestato a Messina  Antonino La Spada, mentre stava per incassare il pizzo da un commerciante che l’aveva denunciato. La Spada nel febbraio scorso era stato condannato a 14 anni per un omicidio ma era tornato in libertà per decorrenza dei termini.

Emessi 17 ordini di custodia, su richiesta della Procura di Milano, per appartenenti ad un gruppo affiliato al clan Piromalli della ‘ndrangheta, accusati di traffico di armi e droga.

7 luglioNapoliMilano Taranto, fatti trovare documenti di rivendicazione dell’omicidio D’Antona.

Condannato dal Tribunale di Palermo a 15 anni di reclusione il collaboratore di giustizia Emanuele Di Filippo, reo confesso di nove omicidi, tra cui quello dell’imprenditore Roberto Parisi, ucciso assieme al suo autista Giuseppe Mangano il 23 febbraio 1985 Cfr. http://www.antimafiaduemila.com/home/di-la-tua/239-parla/69178-roberto-parisi-e-giuseppe-mangano-23-febbraio-1985.html

Milano, i giudici della quarta sezione del Tribunale hanno respinto la richiesta di patteggiamento avanzata da Marcello Dell’Utri. La pena concordata con il pubblico ministero Gherardo Colombo in 1 anno e 2 mesi di reclusione, è stata ritenuta dai giudici «a dir poco inadeguata per difetto» fronte a reati «di particolare gravità»

Roma, il sostituto procuratore generale Luciano Infelisi chiede che la scarcerazione di Silvia Baraldini, al suo rientro in Italia, venga fissata al 3 aprile 2009, 8 mesi di più di quanto avevano stabilito i giudici americani.

Roma, presidio davanti al Tribunale per chiedere la concessione dell’asilo politico ad Ocalan.

Free Town (Sierra Leone), il presidente Ahmad Tejan Kabbah e il leader del Fronte rivoluzionario unito (Ruf), Foday Sankoh hanno raggiunto un accordo per porre fine al conflitto civile che dura da 8 anni e che ha provocato, fino ad ora, 150 mila morti, 100 mila mutilati, 2 milioni di profughi.

8 luglioMilano Brescia, all’Alcatel e alla Breda Meccanica sono fatti trovare documenti di rivendicazione dell’omicidio D’Antona.

Il vice presidente del Consiglio, Sergio Mattarella, in un’intervista al Corriere della Sera sulle riforme dei servizi segreti afferma che su stragi e depistaggi «i servizi hanno messo a disposizione della magistratura tutti i loro archivi. Non ci sono carte nascoste (…)». E sul caso Moro: «Ci sono ex brigatisti irriducibili, altri oggi in libertà, che verosimilmente sanno e non dicono, che potrebbero far luce sui giorni del rapimento e invece non parlano (…)»
Roma, iscritto nel registro degli indagati il generale Augusto Pinochet Ugarte, su denuncia presentata dai familiari di cittadini italiani scomparsi durante la dittatura.

Bari, manifestano sotto la sede dell’Inail, denunciando accertamenti travisati e discriminazioni, gruppi di lavoratori dell’Ansaldo, Ilva e Siet colpiti da asbestosi da amianto, ai quali sono stati negati i benefici pensionistici.

Arrestate a Siracusa 27 persone appartenenti alla cosca mafiosa operante nel quartiere Santa Panagia e alleata della cosca Aparo-Nardo. Altre 27 ordinanze sono state notificate a persone già in carcere. Gli arrestati sono accusati di una decina di omicidi, traffico di droga e estorsioni.

Iniziato lo sciopero degli avvocati penalisti per protestare contro la «negata riforma per il giusto processo».

Firenze, viene rinviato, per lo sciopero degli avvocati, il processo a Donatella Di Rosa e all’ex colonnello Aldo Michittu, imputati di truffa e calunnia. Il processo è rinviato al 21 settembre 1999.

Lodi, arrestato Francesco Manni, ricercato per una condanna ad oltre 11 anni di reclusione, derivante dalla sua militanza nel Movimento comunista rivoluzionario. Latitante in Francia, il Manni era venuto in Italia per ragioni di lavoro sotto falso nome.

9 luglioRoma, la quarta sezione della Corte d’Appello, presieduta da Tommaso Figliuzzi, ha riconosciuto la validità delle condanne inflitte, il 15 febbraio 1984 e il 19 aprile 1984, per un totale di 43 anni dai tribunali americani a Silvia Baraldini che potrà così essere estradata in Italia nel giro di pochi giorni. La data di scarcerazione è stata fissata al 29 luglio 2008.

Roma, il pubblico ministero Franco Ionta ha chiesto la condanna all’ergastolo del somalo Hashi Omar Hassan, per l’omicidio della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo 1994.

Concluso a Caltanissetta, con complessivi 100 anni di carcere, il processo denominato Squarcio a 21 persone accusate di associazione mafiosa, furti ed estorsioni.

Condannate dal Tribunale di Palermo (per un totale di 93 anni di carcere) 13 persone appartenenti alla cosca mafiosa di Partinico. Tra loro il capomafia Vito Vitale, Paolo Palazzolo fratello della moglie di Bernardo Provenzano, e inoltre Michele Vitale e Filippo Di Piazza che Giovanni Brusca in una testimonianza aveva scagionato.

10 luglio: si suicida a Palermo il disoccupato Salvatore Cimino, impiccandosi su un’impalcatura montata per il restauro di una chiesa a Piazza Pretoria, accanto al palazzo del Municipio. In città da giorni si svolgono proteste di disoccupati. Il cardinale Salvatore De Giorgi parla di un «festino» (i festeggiamenti per Santa Rosalia, patrona di Palermo) «senza gioia». Con un documento alcune Associazioni di volontariato chiedono la sospensione dei festeggiamenti, che costeranno al Comune 2 miliardi.

Gli Stati Uniti impongono all’Onu di non annullare le sanzioni alla Libia ma di sospenderle soltanto in attesa di verificare la «sincerità» del regime libico nella vicenda dell’abbattimento dell’aereo sul cielo di Lockerbie. La Libia, che ha consegnato i due presunti attentatori perché siano sottoposti a processo, subisce le sanzioni economiche dal 1992. Il 5 aprile 1999 ha quindi raggiunto un accordo per la consegna dei due libici e il processo in Olanda, celebrato però da giudici scozzesi. Il mancato annullamento delle sanzioni ha provocato le vivaci proteste perfino di paesi alleati degli Stati Uniti.
Teheran, per stroncare la protesta studentesca, la polizia fa irruzione nell’Università uccidendo 7 giovani. Continueranno nei giorni successivi manifestazioni e scontri, mentre la televisione trasmette appelli alla calma ed inni patriottici.

Minacciato di morte Giuseppe Mastropasqua, giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Locri (RC).

Napoli, arrestato l’ex capo della camorra di Secondigliano Gaetano Guidi, accusato di aver gestito, mentre era collaboratore di giustizia, un vasto traffico di cocaina tra la Campania e l’Abruzzo.

11 luglioTorino, il presidente del Consiglio Massimo D’Alema partecipa ai festeggiamenti per il centesimo anniversario della fondazione della Fiat. Nel suo discorso esordisce con «Caro avvocato, cari amici della Fiat (…)» e sostiene di puntare a «un patto sociale nuovo» reso possibile, a suo giudizio, dal fatto che «è cambiata la Fiat, è cambiata Torino, è cambiata l’Italia»

12 luglioRoma, ammesso al ‘lavoro estern Valerio Fioravanti. Andrà a lavorare presso l’associazione Nessuno tocchi Caino, emanazione del movimento radicale. Fioravanti, ai giornalisti, ha dichiarato: «Io e mia moglie siamo dei criminali veri, recuperati dal carcere, e quindi la prova che si può essere recuperati (…)»
Il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna protesta per la concessione a Valerio Fioravanti della semi-libertà. Quest’ultimo ha voluto commentare la ripresa del‘terrorismo affermando testualmente: «Il primo istinto sarebbe quello di arruolarmi per andarli a cercare»

Arrestato a Viterbo il latitante Franco Bachisio Goddi, condannato a 30 anni per il rapimento e l’omicidio di Mirella Silocchi.

Arrestate, in un’operazione condotta dalla Dia di Firenze, 25 persone legate alla ‘ndrangheta e accusate di associazione di stampo mafioso, riciclaggio, usura e truffa. Tra loro il chirurgo Emilio Cariati, originario di Cosenza e primario al Policlinico di Genova, nel cui conto corrente sono stati trovati 12 miliardi «non giustificati».

13 luglioVerona, il giudice Guido Papalia ordina una serie di perquisizioni a Roma, Milano e Torino nelle abitazioni di ex appartenenti alle Brigate Rosse o sospetti tali, nell’ambito di un’inchiesta collegata all’omicidio D’Antona.

Palermo, arrestate 6 persone ed emessi 28 avvisi di garanzia in seguito ad un’indagine della Procura di Palermo su una discarica abusiva nel comune di Pollina, in cui dal 1987 vengono scaricati rifiuti (si sospetta anche tossici) senza le dovute autorizzazioni, con la complicità degli amministratori locali e con tangenti pagate alla mafia della zona. Gli arrestati, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e abuso d’ufficio, sono due ex sindaci del paese, il capo dell’ufficio tecnico comunale, tre imprenditori, tra i quali il gestore della discarica, Salvatore Butticè, accusato di essere vicino ai capimafia Giuseppe e Domenico Farinella ai quali avrebbe pagato il 3 per cento degli incassi. Tra gli indagati il presidente della Provincia di Palermo ed europarlamentare Francesco Musotto (originario di Pollina), imprenditori, ex deputati ed ex assessori regionali e l’ex presidente della Regione Matteo Graziano.

14 luglioRoma, il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, Giovanni Pellegrino, analizzando l’omicidio D’Antona, rileva che 48 brigatisti rossi sono ancora latitanti (e di questi 29 si trovano in Francia), mentre 70 godono dei benefici di legge previsti dal regolamento penitenziario. Secondo il senatore diessino in troppi hanno ottenuto i benefici tacendo quello che sanno o mentendo: propone, quindi, che si faccia una verifica in proposito per restringere la concessione dei benefici di legge.

Milano, pesanti critiche vengono rivolte dagli ambienti politici di sinistra al presidente del consiglio comunale, Massimo De Carolis, per la sua presenza alla cerimonia di commemorazione di Giorgio Ambrosoli; De Carolis risultava difatti iscritto alla loggia P2 e s’incontrò alcune volte con Michele Sindona.

Roma, si sono incontrati i vari magistrati che conducono le indagini sulle nuove Br, per dare il via ad un coordinamento nazionale. All’incontro hanno partecipato: Casson (Venezia), Marmo (Napoli), Dodero (Torino), Fleury (Firenze), Labozzetta (Pordenone), Papalia (Verona) e i romani Ormanni, Ionta, Salvi e Saviotti.

Arrestate a Trapani e provincia 24 tra capimafia e gregari appartenenti alla cosca di Vincenzo Virga, latitante dal 1994. Sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, attentati ad impianti di pubblica utilità, detenzione di armi ed esplosivi, turbativa d’asta. Tra gli arrestati l’agente di custodia Stefano Maranzano, che avrebbe portato all’esterno messaggi di mafiosi detenuti, e l’impiegato della Telecom Giovan Battista Bica, che sarebbe stato chiamato dai mafiosi per disattivare microspie collocate dai servizi di sicurezza.

Roma, la Camera dei deputati (con 235 voti a favore e 219 contrari) concede ai magistrati di Palermo l’autorizzazione ad utilizzare le intercettazioni nel processo contro Marcello dell’Utri per estorsione tentata ed aggravata nei confronti di alcuni collaboratori di giustizia.

15 luglio: arrestato nella sua casa di Avezzano (Aquila) Giovanni Spera, figlio di Benedetto capomafia latitante di Belmonte Mezzagno (Pa), accusato di associazione mafiosa e di controllare per conto del padre gli appalti pubblici. Con lui sono state arrestate altre due persone di Belmonte Mezzagno (tra cui l’imprenditore Andrea Cusimano nella cui automobile erano state collocate delle microspie dopo gli ultimi omicidi avvenuti nel paese) e un calabrese.

Il Giornale pubblica l’ultima puntata di un servizio, firmato dal vice direttore Paolo Guzzanti, con il quale si sostiene che la caduta del DC-9 ad Ustica, il 27 giugno 1980, fu provocata da una bomba, come sempre sostenuto dal Sismi, e non da un missili. In un articolo di Stefano Zurlo, “Ustica, ecco la verità che giudici e giornali non vogliono vedere”, Il Giornale pubblica commenti di esponenti politici sulla vicenda. Daria Bonfietti, da parte sua, ironizza sul conto di Paolo Guzzanti: «Aveva sostenuto – dice – la tesi del missile e poi, sentito dal giudice Priore, aveva ammesso di non avere nessuna particolare conoscenza sul fatto. Adesso sposa la tesi della bomba»

Condannati all’ergastolo dal Tribunale di Agrigento gli stiddari Giovanni Avarello, Antonio Ingaglio, Rosario Casciana e Giuseppe Grassonelli, per due omicidi avvenuti nel 1991 nell’ambito della guerra di mafia tra Stidda e Cosa Nostra.

16 luglioRoma, il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi consegna alla vedova di Giorgio Ambrosoli una medaglia d’oro al valore civile alla memoria del marito ucciso il 12 luglio 1979, su ordine di Michele Sindona
John Fitzgerald Kennedy Jr., con la moglie e la sorella di lei, precipita in mare a bordo di un aereo privato da lui pilotato. L’incidente, in cui muoiono tutti e tre, si verifica al largo delle coste di Martha’s Vineyard, un’isola degli USA. Le cause non verranno mai chiarite, J. Kennedy era un pilota esperto

17 luglio: il Giornale di Sicilia pubblica un’intervista a Maria Badalamenti, nipote del capomafia Gaetano e figlia di Silvio, ucciso il 2 giugno 1983, durante la guerra di mafia che fece terra bruciata attorno al boss. Dichiara di essere diversa dai suoi parenti, che anche suo padre lo era e che sta scrivendo un libro sulla storia della sua famiglia.

Napoli, nel corso del convegno organizzato da don Ciotti, direttore del mensile Narcomafie, si è svolge un confronto tra Pier Luigi Vigna, Gian Carlo Caselli, Gherardo Colombo e Sergio Cofferati. Don Ciotti ha detto, fra l’altro, che «la mafia, le mafie, hanno riassunto supremazia» e che «vorrà pur dire qualcosa che a Palermo da due anni non ci sia un nuovo pentito (…)»

Roma, svaligiate 147 cassette di sicurezza nel caveau della Banca di Roma all’interno del Palazzo di Giustizia 

18 luglioLondra, il generale Augusto Ugarte Pinochet in un’intervista al “Sunday Telegraph” afferma che si assume la responsabilità politica di quanto è accaduto in Cile ma non quella giudiziaria.

19 luglio: depositata dalla Cassazione la motivazione della sentenza di assoluzione per i componenti la cupola mafiosa accusati, condannati in primo grado per l’assassinio del giudice Antonino Scopelliti e assolti in appello. Secondo la Cassazione per condannare non bastano le sole accuse dei collaboratori di giustizia, che in questo caso sarebbero state anche discordanti.

Il senatore Giulio Andreotti rivela, in un articolo pubblicato dalla rivista 30 Giorni che erano stati preparati 10 miliardi per pagare il riscatto di Aldo Moro, tramite don Cesare Curioni, cappellano del carcere di San Vittore, a Milano. Ma, secondo Andreotti, la trattativa fallì perché il contatto del cappellano era un «imbroglione» e non «un elemento che aveva veramente il potere di modificare l’atteggiamento dei brigatisti»

Scarcerato e condotto in una località protetta Francesco Onorato, autore di una trentina di omicidi («Non li ricordo tutti» ha detto ai magistrati) e collaboratore di giustizia. Onorato stava scontando una pena a 12 anni per l’omicidio di Salvo Lima.

20 luglioPalermo, arrestato l’avvocato dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, Domenico Salvo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per avere gestito gli affari della cosca dopo il loro arresto, collaborando con la sorella Nunzia Graviano, anche lei arrestata (a Nizza dove i Graviano volevano spostare i loro interessi e dove si erano trasferite anche le loro mogli e la madre Vincenza Quartararo) con l’accusa di associazione mafiosa perché sarebbe l’attuale reggente della cosca. L’indagine è nata dopo le rivelazioni del commercialista dei Graviano, Giorgio Puma, che avendo tentato di impossessarsi di una somma della cosca ed essendo stato scoperto, aveva capito di essere in grave pericolo di vita. Puma ha dichiarato di avere potuto parlare d’affari con i Graviano, sottoposti al regime del 41 bis, durante il processo per l’assassinio del giudice Antonino Scopelliti indossando una toga di avvocato, e inoltre che è stata spostata una notevole quantità di denaro dei Graviano dalla Sicilia alla Svizzera e alla Francia. Arrestati anche l’esperto finanziario Angelo Zito e uno zio dei Graviano, Domenico Quartararo.

Roma, assolto il somalo Omar Hashi Hassan, imputato per concorso nell’omicidio della giornalista italiana Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin. Il somalo che era venuto in Italia per testimoniare sulle torture inflitte dai militari italiani contro cittadini somali, era stato invece arrestato come complice nell’omicidio dei due italiani e, successivamente, accusato di stupro da una donna somala, oggi residente in Italia. Duro il commento della madre di Ilaria Alpi: «il pm Franco Ionta faccia un esame di coscienza e prosegua la sua inchiesta per lavorare sulle responsabilità e sui depistaggi che ha voluto ignorare». Il senatore pidiessino Guido Calvi, da parte sua, ha rilevato: «Nelle fasi finali del processo ho ritirato la costituzione di parte civile». Mentre l’avvocato difensore di Hashi Hassan ha dichiarato: «Ho il sospetto (…) che ci sia una regia occulta tra Italia e Somalia per depistare le indagini e coprire i veri responsabili dell’omicidio»

Il ministro dell’Interno, Rosa Russo Jervolino, dichiara che serbi e rom in fuga dal Kossovo saranno considerati d’ora innanzi clandestini soggetti alla disciplina legislativa e verranno immediatamente riaccompagnati alle frontiere. Decine di petizioni delle associazioni del volontariato non serviranno a modificare la dura linea governativa.

Approvato dalla Camera il provvedimento sul giudice unico. L’incompatibilità tra Gip e Gup entrerà in vigore a partire dal 2 gennaio del 2000.

Assassinato a Milano il gioielliere Ezio Bartocci, durante una rapina tentata da banditi di cui uno, Salvatore Marasco originario di Torre Annunziata, era stato scarcerato da pochi giorni e l’altro, Luciano Carmeli di Milano, era agli arresti domiciliari, perché malati di Aids

21 luglioBologna, muore il giuslavorista Federico Mancini https://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:4880

Tre persone uccise a Gela (Cl). Sono: il giovane pregiudicato Emanuele Trubia, della cosca dei Madonia e fratello di tre collaboratori di giustizia (che lo hanno accusato di avere partecipato all’assassinio di una donna), e il giovane incensurato Salvatore Sultano. Emanuele Trubia aveva rifiutato il programma di protezione. Nella notte è ucciso il giovane Andrea Cavaleri, con piccoli precedenti per spaccio. Gli omicidi fanno parte della guerra tra la cosca degli Emmanuello e quella dei Rinzivillo in lotta per sostituire il capomafia in carcere Giuseppe “Piddu” Madonia
Palermo, assolti in appello dall’accusa di associazione mafiosa e di avere riciclato il denaro della mafia, i costruttori di Bagheria Francesco Drago Ferrante e i suoi figli Pietro e Manlio, condannati in primo grado a 7 anni ciascuno.

Nominati alla Procura di Agrigento il sostituto di Palermo Ignazio De Francisci e alla Procura di Milano Gerardo D’Ambrosio.

Randazzo (Catania), i fratelli Oliviero e Salvatore Sangami, dell’omonima cosca mafiosa, accusati di avere ucciso, il 22 gennaio 1993, il pastore Antonio Spartà e i suoi due figli, Pietro Vincenzo e Salvatore, rei di non avere pagato il “pizzo” per riavere l’auto rubata e di avere denunciato i ladri-estortori con una lettera anonima ai carabinieri.

22 luglio: depositate le motivazioni della sentenza di primo grado delle stragi di mafia del 1993. In 1759 pagine, i giudici ripercorrono le fasi che hanno portato i mafiosi a progettare e compiere la serie di attentati, stragi per le quali è in corso a Firenze il processo stralcio che vede imputati Totò Riina e Giuseppe Graviano. La campagna di terrorismo mafioso scatenata nella primavera-estate 1993 si accanì, per la prima volta nella storia della mafia, contro il patrimonio artistico del nostro paese anche perché dall’esterno di Cosa Nostra qualcuno insinuò nella mente di alcuni boss mafiosi l’idea che questo poteva essere un terreno nuovo per «ricattare lo Stato» e lanciare un «attacco in grande stile per piegarlo, con la forza, agli interessi» delle cosche, contro il carcere duro e il pentitismo. Un convincimento che, poi, sarebbe stato rafforzato da «alcune improvvide iniziative istituzionali» Un’ampia parte della motivazione si sofferma sulle due inquietanti «trattative» che si svolsero fra la primavera e l’estate del 1992: quella fra Paolo Bellini, un ambiguo trafficante di opere d’arte di Reggio Emilia, e Antonino Gioè, uomo di fiducia di Giovanni Brusca, suicidatosi in carcere alcuni giorni dopo il suo arresto, e quella fra il comandante dei Ros, il generale Mario Mori, e Vito Ciancimino.
Andrea di Robilant, corrispondente da Washington de La Stampa, scrive che la Cia ha disatteso l’impegno di rendere pubblici tutti i documenti relativi alle operazioni condotte nel corso della guerra fredda, assunto nel 1991, in soli due casi: il colpo di Stato in Iran contro Mossadeq nel 1953, e le elezioni politiche in Italia nel 1948.

La Svizzera si è dichiarata pronta a restituire all’Italia quasi 2,1 milioni di franchi (2 miliardi e mezzo) che il magistrato milanese Maurizio Grigo, il 21 maggio 1998, aveva ufficialmente richiesti come parte integrante dei fondi illegalmente costituiti all’estero da Bettino Craxi.

Arrestati a Gela (Cl) i latitanti Rosario e Giovanni Di Giacomo e Daniele Migliorisi

Nominato procuratore di Palermo Pietro Grasso, attualmente vice procuratore alla Direzione nazionale antimafia

Approvato dal Senato il provvedimento sul giudice unico. Gli avvocati penalisti sospendono lo sciopero 

Strasburgo, l’opposizione di socialisti, comunisti e verdi, impedisce l’elezione di Marcello Dell’Utri alla vicepresidenza della Commissione giustizia,  incarico per il quale era stato proposto dal Ppe.

23 luglioMilano, il giudice Gherardo Colombo afferma che sono a rischio di prescrizione quasi 1.700 iscrizioni nel registro degli indagati per reati connessi alle inchieste sulla corruzione politica ed il finanziamento illecito ai partiti. Su 3.300 posizioni processuali esaminate a partire dal 17 febbraio 1992, ne sono state definite solo 700 e per le restanti, a partire dal mese di agosto, c’è la possibilità che vadano anch’esse in prescrizione.

Ucciso a Gela (Cl) Aurelio Trubia. Il giovane  era stato arrestato il 16 agosto scorso (e subito scarcerato per mancanza d’indizi) perché ritenuto coinvolto in un omicidio di cui è ritenuto mandante il fratello Rosario, uomo fidato della cosca Emmanuello e attualmente in carcere. Gli omicidi di Aurelio Trubia e di Andrea Cavaleri sarebbero la risposta a quelli di Emanuele Trubia e Salvatore Sultano.

Lazzate, il prefetto di Milano sospende il sindaco, appartenente alla Lega Nord,che aveva inventato il bonus padano, che stabiliva l’assegnazione di 3 punti in più nelle graduatori per l’assunzione nei posti pubblici, a coloro che risiedono nel paese da più di 5 anni. La decisione prefettizia a carico di Cesarino Monti ha provocato la reazione dei leghisti che hanno manifestato davanti alla prefettura di Milano, scontrandosi anche a più riprese con le forze di polizia.

24 luglio: ucciso a Vibo Valentia il commerciante Roberto Meligrana. Era stato scarcerato da pochi mesi, dopo che in appello era stato assolto per l’omicidio di un pastore, avvenuto nel 1995, secondo la Corte per legittima difesa.

25 luglioMilano, viene scarcerato per decorrenza dei termini di custodia preventiva Antonio Nirta, indicato come il confidente del generale dei carabinieri Francesco Delfino, e come “infiltrato” nelle Br. È condannato a 30 anni di reclusione, ma la sentenza non è ancora passata in giudicato.

Arrestato in Belgio il latitante Sebastiano Cantarella, legato alla cosca Santapaola e accusato di traffico internazionale di eroina e cocaina

26 luglioRoma, la Cassazione conferma l’ergastolo a Riina, Provenzano, Madonia, Geraci e Calò per gli omicidi Reina (1979), La Torre e Di Salvo (1982).

Roma, il somalo Omar Hashi Hassan, coinvolto negli omicidi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è assolto, con formula ampia, dall’accusa di aver violentato una sua connazionale, ora residente in Italia.

Arrestate a Milano 12 persone accusate di aver partecipato alla fallita rapina al furgone portavalori, avvenuta a Milano il 14 maggio scorso e in cui perse la vita l’agente Vincenzo Raiola. Tra gli arrestati l’ex terrorista di Prima Linea latitante Francesco Gorla, che doveva scontare una pena di 14 anni per un cumulo di condanne, un detenuto in semilibertà e un altro affidato ai servizi sociali. Arrestata anche Rita Sanvittore, assessora per i Verdi al comune di Cusano Milanino, accusata di favoreggiamento nei riguardi di Gorla.

27 luglioRoma, il Senato ha approvato con 376 voti favorevoli, 7 contrari e 15 astenuti la norma che introduce nell’articolo 11 della Costituzione il principio del giusto processo. Il testo stabilisce che «la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge»

Il capogruppo dei Ds in Commissione stragi, Walter Bielli, con riferimento all’eccidio di Bologna del 2 agosto 1980, ha accusato il Polo di «voler riscrivere la storia d’Italia». Marco Taradash, dal canto suo, ha affermato che «a sinistra in pochi credono alla colpevolezza di Mambro e Fioravanti per la strage del 2 agosto»
Washington, Sandy Berger, consigliere per la sicurezza nazionale, in un discorso al National press club illustra quella che è stata definita la dottrina Clinton. Berger ha affermato che gli Stati Uniti si riservano il diritto di intervenire contro «qualsiasi Paese o governo che tenti di eliminare un popolo attraverso un genocidio od un quasi genocidio» a due condizioni: «il nostro interesse nazionale deve essere minacciato e dobbiamo avere a disposizione i mezzi per agire»
Arrestato a Tirana il pregiudicato latitante Giuseppe Muolo, capo dell’omonimo clan della Sacra corona unita, accusato di omicidio plurimo, occultamento di cadavere, detenzione di armi ed estorsione.

Secondo una sentenza della Corte di Cassazione «non è di rilevanza penale» la condotta di chi compra hashish per un gruppo di amici.

28 luglio: emessi, tra Palermo e alcuni paesi delle provincie di Palermo e Messina, 51 ordini di custodia per persone legate alla cosca guidata dal latitante Salvatore Lo Piccolo e accusate di associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio e favoreggiamento. Tra gli arrestati Salvatore Pasta gestore della polisportiva “Antares”, di proprietà della famiglia mafiosa di San Lorenzo, che incassava più di due miliardi all’anno per prestazioni mutualistiche.

Il senatore Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione parlamentare sul terrorismo e le stragi, nella relazione presentata sul caso Moro scrive che i verbali degli interrogatori potrebbero essere stati passati ai servizi segreti dell’Est, cecoslovacchi, pur non potendo escludere ipotesi relative ad interferenze di servizi segreti della Nato e del Mossad

Milano, i consiglieri Democratici, nel corso di una conferenza stampa, chiedono la destituzione di Massimo De Carolis, presidente del consiglio comunale, che ha partecipato alla commemorazione di Giorgio Ambrosoli. De Carolis era iscritto alla P2

Milano, i carabinieri hanno eseguito un controllo a casa di 663 persone agli arresti domiciliari: 27 non sono state trovate e a loro carico è scattata la denuncia per evasione, mentre 7 sono ufficialmente latitanti. Secondo dati ufficiali, in Italia sono 5.036 i detenuti agli arresti domiciliari; 4.010 i semiliberi; 742 gli impiegati al lavoro esterno, e 26.463 gli affidati in prova al servizio sociale.

29 luglio: Arrestato in Namibia il latitante originario di Mazara del Vallo (Tp) Vito Bigione, ricercato per traffico internazionale di droga e condannato per associazione mafiosa e reati contro la persona. 

Bloccato all’unanimità dal Senato il procedimento disciplinare avviato dall’ex ministro della Giustizia, Giovanni Maria Flick, contro l’ex sottosegretario Angelo Giorgianni, coinvolto nell’inchiesta su rapporti tra uomini politici, professori universitari, magistrati e ambienti di mafia di Messina. A Giorgianni tra l’altro era contestata la frequentazione dell’imprenditore Domenico Mollica, accusato dal collaboratore Angelo Siino di essere il referente del boss di Barcellona (Me), Giuseppe Gullotti. La frequentazione di Mollica, secondo il Senato, non può dare luogo a procedimenti disciplinari, anche perché, come ha sottolineato Giorgianni, non c’è stata nessuna sentenza «che abbia stabilito la collusione della ditta Mollica con la mafia».

Venezia, il procuratore generale Gabriele Ferrari deposita il parere favorevole alla revisione del processo a carico di Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani.

In un rapporto al Parlamento, i servizi di sicurezza affermano che è concreto, dopo l’omicidio D’Antona, il pericolo di nuovi attentati terroristici.
Emessi dalla Procura di Roma ordini di custodia per 10 palermitani (6 già in carcere per altri reati e 2 rimasti latitanti) accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e all’estorsione e, in alcuni casi, alla detenzione di materiale radioattivo. L’organizzazione trafficava uranio e truffava istituti di credito italiani ed esteri con una rete di società finanziarie operanti tra Roma e Palermo, utilizzando titoli e certificati falsi. Secondo gli inquirenti le persone fermate sono ancora in possesso di nove barre di uranio, delle dieci sottratte undici anni fa da un carico proveniente dagli Stati Uniti e destinato allo Zaire e di cui una è stata ritrovata nel marzo dell’anno scorso a Roma. Nell’inchiesta è coinvolta un’organizzazione che si chiama Parlamento internazionale per la sicurezza e la pace, con sede a Palermo e a cui sono intestati alcuni passaporti sequestrati dai carabinieri. Nel ’96, in seguito ad intercettazioni telefoniche ordinate dalla Procura di Catania, era stata scoperta l’esistenza di un traffico di uranio ed erano stati arrestati due portoghesi e Pietro Bellia affiliato alla cosca Santapaola. Nel ’98, dopo il ritrovamento della barra d’uranio, per un valore di venti miliardi, furono arrestate altre 15 persone tra Catania e Roma: mafiosi catanesi, uomini della ‘ndrangheta e della banda della Magliana.

30 luglio: L’ex procuratore di Palermo Giancarlo Caselli si insedia alla direzione del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria.

Il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi invia un messaggio di partecipazione al comune di Bologna e all’Associazione familiari vittime della strage, in occasione del diciannovesimo anniversario dell’eccidio del 2 agosto 1980.

Su Il Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia attacca il presidente della Commissione parlamentare sul terrorismo e le stragi, Giovanni Pellegrino, accusato di aver costruito teoremi senza riscontri e di non aver accertato alcuna responsabilità in tutti gli anni in cui ha operato.

Arrestato su richiesta della Dda di Palermo l’ex sindaco del comune di Misilmeri, Valentino Picone, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa perché avrebbe concesso appalti a mafiosi e prestato aiuto a latitanti.

Arrestate in Bolivia 14 persone, fra cui 7 italiani, accusate di traffico di droga in collegamento con la cosca di Nitto Santapaola. Tra gli arrestati Marco Diodato (sposato con una nipote del presidente boliviano Hugo Banzer) e l’ex console onorario a Santa Cruz de la Sierra, Fausto Barbonari.

31 luglioPalermo, muore nel suo letto l’avvocato Vito Guarrasi, uno delgi uomini più potenti della Sicilia. Può essere considerato uno dei protagonisti della storia segreta della Sicilia dall’estate del 1943 in avanti.

Confermata in appello l’assoluzione per il presidente della Provincia di Palermo, Francesco Musotto, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Confermate, con qualche riduzione di pena, le condanne per il fratello Cesare, accusato di associazione mafiosa, e per gli altri imputati.

Emessi a Gela (Cl) 28 ordini di custodia cautelare per presunti appartenenti ai clan degli Emmanuello e dei Rinzivillo (15 gli arrestati, 9 i provvedimenti per persone già in carcere, 4 i latitanti tra cui Daniele Emmanuello).

1° agostoRoma, polemiche per la proposta del presidente della Camera, Luciano Violante, di ampliare i poteri della polizia giudiziaria per combattere la criminalità. Fra i favorevoli, Maurizio Gasparri di Alleanza Nazionale, il quale afferma che i «magistrati vanno ridimensionati»
Il senatore Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione parlamentare sul terrorismo e le stragi, risponde sul quotidiano L’Unità ad Ernesto Galli della Loggia che lo aveva pesantemente criticato, difendendo l’operato della commissione e invitandolo a «rimettere il contrasto ad un arbitrato di Priore» il magistrato che a Roma indaga sulla strage di Ustica.

Si costituiscono al commissariato di polizia di Busto Arsizio (Varese) i giovani Sergio e Onofrio Celona di Gela (Cl), considerati appartenenti alla cosca degli Emmanuello. Erano fuggiti dal loro paese per non essere arrestati, ma hanno poi preferito consegnarsi temendo di essere uccisi dal clan avversario

2 agostoRoma, il Ddl presentato dal Governo per la riforma dei Servizi segreti costituisce una «radicale svolta» in materia di segreto di Stato, perché stabilisce che «in nessun caso ne possono essere oggetto fatti eversivi dell’ordine istituzionale». Lo sostiene il sottosegretario alla Difesa Brutti che, nel giorno di commemorazione della strage di Bologna, sottolinea: la norma riguarda anche «le stragi del terrorismo che hanno insanguinato l’Italia»
Bologna, cerimonia di commemorazione della strage alla stazione ferroviaria che costò la vita a 85 persone e provocò il ferimento di altre 200. Il sindaco, Giorgio Guazzaloca, ha affermato: «Non si può certo dire che in questi anni nulla sia stato fatto per dare giustizia a chi ne aveva diritto, ma non è ancora abbastanza», deludendo quanti speravano che si schierasse sulle tesi revisioniste a favore di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro contro i quali, viceversa, si è rivolto ancora criticando con parole dure gli automatismi che consentono la concessione di benefici di legge a chi «si è macchiato di crimini terribili» creando «frustrazioni e sfiducia nei cittadini». Il presidente dell’Associazione dei familiari vittime della strage, a sua volta, ha attaccato il governo che non ha rispettato gli impegni assunti lo scorso anno per l’abolizione del segreto di Stato
Cosenza, la Procura della repubblica chiede il rinvio a giudizio per associazione a delinquere, truffa aggravata, corruzione e peculato, a carico di Francesco Cardella, ex titolare della comunità Saman, Giorgio Pietrostefani ed Elisabetta Roveri, ex compagna di Mauro Rostagno.

Secondo un’indagine della Direzione centrale della polizia criminale del ministero dell’Interno, sui reati commessi nelle principali città italiane nel 1998, Napoli è la città in cui si sono registrati più omicidi (5 ogni 100.000 abitanti), mentre Palermo avrebbe il più alto numero di rapine (406).

3 agosto: emessi 9 ordini di custodia, su richiesta della DDA pugliese, nei confronti di appartenenti al clan Piarulli-Ferraro accusati di avere ucciso nel gennaio del 1993 a Cerignola (Fg) un altro affiliato, Vincenzo Cirulli, per punirlo per avere litigato in piazza con il capoclan.

Rifiutata dagli Stati Uniti l’estradizione di Gaetano Badalamenti, richiesta per il processo contro i presunti responsabili dell’uccisione di Mino Pecorelli. I giudici di Perugia dichiarano contumace il capomafia, accusato di essere uno dei mandanti dell’omicidio.

Gela, il presidente della Commissione antimafia, Ottaviano Del Turco, dopo che nella cittadina sono stati commessi 4 omicidi in 2 giorni dichiara: «Un territorio senza giustizia. Questa è Gela. Siamo alla bancarotta della giustizia»

Giancarlo Caselli, direttore generale degli Istituti di prevenzione e pena, afferma che va rivista la legge sui pentiti prevedendo per costoro «un congruo periodo di carcerazione»

Roma, il giudice istruttore Rosario Priore dichiara in un’intervista al Corriere della Sera che accetta l’arbitrato proposto dal senatore Giovanni Pellegrino per dirimere il contenzioso creatosi fra quest’ultimo ed Ernesto Galli della Loggia sulla effettività utilità della Commissione parlamentare sul terrorismo e le stragi

4 agosto: Pietro Grasso si insedia alla guida della Procura di Palermo. Prende il posto di Giancarlo Caselli chiamato a dirigere il Dipartimento dell’Amministrazione giudiziaria.

La Corte dei Conti rileva l’esistenza di un «allarme sociale» nel settore del pubblico impiego «collegato al permanere di delinquenti nella pubblica amministrazione». Dal 1995 al 1998 nel solo ministero delle Finanze sono stati rinviati a giudizio o condannati 1.096 dipendenti, dei quali solo il 4% risulterà espulso dai ranghi dell’amministrazione.

Palermo, confermate in appello 12 condanne all’ergastolo (su 14 date in primo grado) nel processo, denominato Golden Market 2, ad alcuni affiliati di Cosa Nostra accusati di una serie di omicidi compiuti negli anni ottanta nella zona di Casteldaccia, Bagheria e Villabate, paesi alle porte di Palermo.

Messina, Matteo Cucinotta, rappresentante nella centrale Enel di S.Filippo del Mela, impiegato con altri colleghi a presidiare lo stabilimento per protesta contro la privatizzazione che metterebbe a rischio 700 posti di lavoro, è accoltellato, in modo non grave, per intimidazione.

Sequestrati alle cosche Mollica e Talia della ‘ndrangheta di Africo (RC) beni per 150 miliardi e al clan Pesce di Rosarno e ad alcune famiglie di San Luca beni per 50 miliardi.

Tano Grasso è nominato Commissario Straordinario per le misure antiracket.

5 agostoPalermo, confiscati beni per 10 miliardi a Mariano Tullio Troia, il capomafia del rione San Lorenzo, arrestato nel settembre del 1997 dopo 5 anni di latitanza.

Roma, il Tribunale di sorveglianza concede la semi libertà a Toni Negri che, peraltro, già godeva del beneficio del lavoro esterno.

Milano, dopo il mandato di cattura a carico di Francesco Gorla, ex militante di Prima Linea, per la rapina di via Imbonati del 14 maggio 1999 in cui perse la vita un agente di Ps, un secondo ex militante di Prima Linea è arrestato per favoreggiamento e concorso in detenzione di armi. Si tratta di Andrea Perrone, dissociato.

Napoli, arrestato il camorrista Vincenzo Tolomelli, esponente del clan Tolomelli-Vastarella del rione Sanità.

6 agostoNizza, arrestato l’industriale bresciano Oliviero Tognoli, ricercato da anni nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta Pizza Connection, con l’accusa di aver riciclato denaro proveniente dal traffico di droga.

Londra, la Charity Commission, ente che controlla le istituzioni di beneficenza, autorizza Roberto Fiore, esponente e latitante di Terza Posizione, a riprendere il ruolo di amministratore del Saint George educational trust

Milano, arrestato Andrea Andreotti, esponente dell’omonima famiglia camorristica napoletana, latitante e ricercato per associazione camorristica, omicidio e estorsione.

Milano, arrestato il pregiudicato Romeo Santo, accusato di avere partecipato alla rapina in cui fu ucciso il gioielliere Ezio Bartocci. Secondo la polizia a sparare è stato l’inglese David Money Penny, che verrà arrestato il 9 settembre. Sembra che i banditi abbiano tentato la rapina per rifarsi della perdita di una partita di hashish che Penny con un altro complice stavano portando a Milano dall’Olanda.

7 agostoCammarata (Ag), arrestati l’imprenditore Girolamo Lo Sardo e il commercialista Domenico Federico, trovati in possesso di 250 milioni in banconote false. Il fratello di Lo Sardo, Costantino, considerato reggente della cosca di Cammarata e San Giovanni Gemini, è scomparso dopo l’arresto di Totò Riina a cui avrebbe dato ospitalità in un periodo della sua latitanza.

9 agostoRoma, il Gip dispone nuove indagini dopo la decisione del ministero della Difesa di sospendere dal servizio e dallo stipendio il generale dei carabinieri Francesco Delfino, dopo che era stato indagato nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro Soffiantini. Il Pubblico Ministero aveva chiesto l’archiviazione ma la difesa del generale si era opposta e il Gip ne ha condiviso le argomentazioni a sostegno del prosieguo delle indagini.

10 agostoMilano, recapitato per posta alla sede dell’emittente radiofonica Radio Popolare un documento in cui si annuncia la costituzione di «nuove formazioni militanti per la rivoluzione». Il documento è firmato Nuovo Partito Comunista

Roma, il governo ordina la distruzione di tutti i dossiers raccolti dai servizi di sicurezza militari e civili sul conto di persone che non hanno nulla a che fare con la sicurezza nazionale. Le informazioni prese sul loro conto sono da considerarsi illegittime e superflue. La distruzione di questo materiale informativo deve essere compiuta entro il giugno del 2000. Questa decisione fa discutere. Dall’Udeur viene l’invito a avviare subito la procedura, mentre il portavoce Gasparri (An) pone un «altolà» sostenendo che il governo «non può decidere unilateralmente a chi affidare la scelta sulle carte da bruciare». Il vicepremier, Mattarella, sostiene che «si tratta di materiale che non abbiamo nessuna ragione di conservare»

11 agosto: la Procuratrice Federale svizzera Carla Del Ponte è nominata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, alla direzione del Tribunale internazionale dell’Aja per i crimini nell’ex Jugoslavia e nel Ruanda.

Una commissione di studio istituita dal CSM propone che la concessione dei benefici carcerari ai detenuti sia subordinata al parere delle vittime e dei loro familiari e che l’esecuzione della pena abbia inizio dopo la conclusione del processo di primo grado, almeno nei casi in cui non sia obbligatoria la detenzione.

Lisbona, muore all’età di 65 anni il colonnello Ernesto Melo Antunes, uno dei protagonisti della Rivoluzione dei Garofani che il 25 aprile 1974, aveva rovescviato il regime di destra.

12 agosto: in un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, l’ammiraglio Fulvio Martini, ex direttore del Sismi, commentando – con tono allusivo – l’ordine di distruggere i fascicoli non strettamente attinenti alla sicurezza nazionale prodotti dai servizi di sicurezza, afferma che sarebbe ingiusto bruciare quelle «carte, acquisite durante la mia direzione, che documentano i rapporti tra alcuni politici e la Cecoslovacchia. Sarebbe ingiusto che un signor x o y che fa parte dell’attuale maggioranza di governo imponga la distruzione di documenti che riguardano la sua attività negli anni Settanta»

Orvieto, muore Walter Armanini, ex assessore socialista ai servizi cimiteriali del comune di Milano, condannato nell’ambito dell’inchiesta su Tangentopoli, e uno dei pochissimi a finire realmente in carcere. Si era costituito, dopo un periodo di latitanza, il 29 gennaio 1995, poi aveva ottenuto l’ammissione al lavoro esterno, infine la sospensione della pena per gravissimi motivi di salute.

13 agosto: il latitante Guirino Iona, appartenente al clan della ‘ndrangheta di Belvedere Spinello (CZ) e accusato di associazione di stampo mafioso, fa sapere attraverso un’inserzione sul giornale di essere disposto a costituirsi.

Torino, in un’intervista a La Stampa sulla proposta avanzata da giudice Vaudano di consultare i familiari delle vittime prima di concedere i benefici di legge ai condannati, Giovanni Berardi, figlio del maresciallo di PS Rosario ucciso dalle Br il 10 marzo 1978, afferma che negherà sempre il suo assenso così come ha già fatto quando venne informalmente consultato dal giudice di sorveglianza per la concessione della semi-libertà al brigatista rosso Vincenzo Acella

14 agostoMilano, arrestato per concorso nella rapina di via Imbonati, del 14 maggio 1999 (v.), Fabio Canavesi, già militante di Prima Linea.

New York, arrestata a Brooklyn, e rimessa in libertà su cauzione, Laurie Hiett, moglie del colonnello James Hiett, responsabile delle operazioni americane antidroga in Colombia. La donna avrebbe usato i servizi postali riservati al personale militare per spedire in Usa cocaina. La notizia viene data dopo l’assassinio del giornalista Jaime Garzon, amico del presidente colombiano Pastrana e da tempo nel mirino della destra, ma anche critico per la crescente presenza degli Stati Uniti nel paese.

16 agostoSiracusa, intimidazione mafiosa verso il Consorzio Asi (consorzio per lo sviluppo dell’area industriale), a pochi giorni della gara d’appalto per la costruzione dello svincolo dell’asse che collega Augusta a Siracusa.

Bari, nelle campagne nei dintorni della città, la polizia trova un’autorimessa per mezzi corazzati dei contrabbandieri: era stata ricavata in una stalla i cui proprietari sono stati arrestati. I contrabbandieri pagano circa un milione a settimana per gli affitti delle stalle da adibire a garage.

17 agostoRoma, secondo dati diffusi dal Ministero dell’Interno, nei primi sette mesi di quest’anno l’attività contro la criminalità ha portato alla cattura da parte della polizia di 3.632 ricercati (107 latitanti pericolosi, tra cui 13 mafiosi siciliani e 35 camorristi), da parte dei carabinieri di 731 accusati di associazione mafiosa (tra cui 162 latitanti pericolosi). La guardia di Finanza ha sequestrato 2.400 chili di cocaina e eroina e 12 tonnellata di hashish e marijuana, e confiscato beni per 300 miliardi.

18 agosto: pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le nuove disposizioni che regolano la pubblicazione di notizie relative a persone, senza alcuna distinzione, che saranno riservate per 70 anni se riguardanti il sesso, la salute, la famiglia etc., e per 40 anni se attinenti alla politica, tesi filosofiche, origini ed opinioni razziali etc. Gli storici protestano contro quella che appare, chiaramente, come una limitazione pesantissima alla ricerca storica e una forma di censura e difesa dei ceti politici e privilegiati.

Arrestato a Scauri (Latina) il latitante Giuseppe Del Prete, affiliato al clan camorristico Giuliano di Napoli.

19 agostoMilano, il pretore Nicoletta Gandus dichiara a Corriere della Sera di non essere pentita di aver concesso gli arresti domiciliari al tossicodipendente che ha, successivamente, accoltellato un agente di polizia, perché «mettere tutto in discussione per uno, o per pochi casi, sarebbe come decidere di non usare più la luce perché è andata via la corrente»

20 agostoRoma, denunciate dalla Commissione nazionale antimafia erogazioni indebite, a capimafia e parenti di mafiosi, di pensioni di invalidità o per attività lavorative mai svolte e vitalizi per infortuni sul lavoro mai avvenuti.

Dopo la morte del paracadutista Emanuele Scieri nella caserma Gamerra di Pisa, vengono destituiti dal comando il generale Calogero Cirneco ed il suo vice, colonnello Pier Angelo Corradi.

Viene reso noto che per mesi, tra la primavera e l’autunno del 1998, i carabinieri del Nucleo operativo del Comando provinciale di Palermo hanno tenuto sotto controllo mediante microspie e intercettazioni telefoniche, l’ufficio dell’Assessorato all’agricoltura dove lavorava Filippo Basile, il funzionario ucciso il 5 luglio scorso, per controllare i movimenti e le conversazioni dell’impiegato Giovanni Napoli, indicato dai collaboratori di giustizia come un fedelissimo di Bernardo Provenzano, allo scopo di arrivare al capomafia. Napoli fu arrestato nel novembre del 1998 a casa sua e gli inquirenti smentiscono che Basile abbia collaborato all’inchiesta.

Secondo un’inchiesta dell’Fbi e della Federal reserve sul riciclaggio del denaro della mafia russa, negli ultimi due anni su un solo conto della Bank of New York sarebbero passati 10 miliardi di dollari. Il conto sarebbe legato a Semyon Yokovich Mogilevich, definito dai servizi segreti britannici come “uno dei maggiori criminali del mondo”, arricchitosi con il traffico di droga e di armi, con lo sfruttamento della prostituzione, estorsioni e tangenti sugli affari della Russia con l’estero. Attraverso la Bank of New York sarebbe passato anche denaro proveniente da quello versato alla Russia dal Fondo monetario internazionale.

23 agosto: in una intervista a La Stampa, Giulio Andreotti afferma che la caduta della Dc è stata determinata come «causa di contorno» dalla «modifica della situazione internazionale. E poi ha ben funzionato un silurificio italiano, ma l’addetto alle manovre non figurava apertamente»

Rimini, al meeting di ‘Comunione e Liberazione’ migliaia di giovani accolgono con ovazioni Giulio Andreotti che partecipato ad un dibattito sulla politica estera del 2000, insieme al ministro degli Esteri Lamberto Dini.

Vicenza, rinvenuta una mina antiuomo vicino a un campo nomadi.

Eggesin (Germania) un gruppo di ragazzi dai 15 ai 20 anni riduce in fin di vita due vietnamiti.

Viene reso noto che un’inchiesta della procuratrice generale della Confederazione svizzera Carla Del Ponte (secondo cui i capitali mafiosi provenienti dalla Russia superano i 50 miliardi di franchi svizzeri e le imprese svizzere controllate dalla mafia russa sono almeno 300) ha portato alla scoperta di tre carte di credito, intestate al presidente russo Boris Eltsin e alle sue figlie, i cui conti venivano saldati dall’imprenditore Bahgjet Pacolli, che avrebbe anche accreditato su una banca ungherese un milione di dollari a favore dello stesso Eltsin. I versamenti costituirebbero il pagamento di tangenti per l’assegnazione alla Mabetex (la società di Pacolli) degli appalti per la ristrutturazione degli edifici del Cremlino, della Duma e del Consiglio di Stato. Tangenti sarebbero state pagate anche ad alti esponenti russi. Inoltre a Losanna sono stati sequestrati documenti sull’attività di Boris Berezovskij, industriale e finanziere russo che gestisce alcune reti televisive e importanti giornali, sospettato di avere versato in un suo conto svizzero i profitti della compagnia aerea Aeroflot (affare in cui sarebbe implicato anche un genero di Boris Eltsin, Valerij Okulov, direttore generale della compagnia) e accusato da alcuni giudici russi di riciclaggio. Berezovskij fa parte dell’entourage di Tatiana Dyacenko, la figlia di Eltsin consigliera del padre e considerata la creatrice di un “clan politico-finanziario” di cui fanno parte una serie di nuovi ricchi, tra cui suo marito Leonid. Il giudice Skuratov, che aveva iniziato ad indagare sugli affari di questi personaggi, è stato rimosso da Eltsin. Tatiana Dyacenko è anche indagata negli Stati Uniti, assieme all’ex ministro delle finanze Anatolij Ciubais e a una decina di altri membri o ex membri del governo Eltsin per il riciclaggio di 15 miliardi di dollari, in parte provenienti dal Fondo monetario e dalla Banca mondiale, con la collaborazione del mafioso russo Semyon Yokovich Mogilevich, attraverso una serie di società off-shore e in cui sono implicate altre banche oltre alla Bank of New York.

24 agosto: accolta la richiesta di revisione del processo per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi presentata dalla difesa di Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi, condannati in via definitiva per il delitto Calabresi e detenuti nel carcere di Pisa. In conseguenza della decisione i tre detenuti sono rimessi in libertà in attesa del nuovo giudizio.

Berna (Svizzera), vengono sospesi dal servizio Jean Denis Geinoz e Fred Scheier, dirigenti dei servizi segreti accusati, insieme al responsabile Peter Regli, di aver tentato di costituire una struttura parallela clandestina stornando fondi dal bilancio all’insaputa del governo.

Scoperto, in un casolare di proprietà dei frati di Santa Fara a Bari, un deposito di sigarette utilizzato dai contrabbandieri all’insaputa dei frati. Sequestrati 350 chili di sigarette, due ricetrasmittenti e due scanner per captare le frequenze usate dalla polizia.

25 agosto: arriva all’aeroporto di Fiumicino, con un aereo messo a disposizione dai servizi segreti militari, Silvia Baraldini. E immediatamente associata al carcere di Rebibbia. Il ministro di Grazia e Giustizia, Oliviero Diliberto, accompagna personalmente la madre della prigioniera all’aeroporto perché possa salutarla

26 agostoRoma, il presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, smorza le polemiche suscitate dal comportamento del ministro di Grazia e giustizia, Oliviero Diliberto, affermando che aver accompagnato la madre di Silvia Baraldini all’aeroporto rappresenta un gesto di cortesia senza alcun significato politico.

Uccisi due giovani sposi in uno scontro con un’auto blindata di contrabbandieri fuggiti contromano sull’autostrada vicino Cerignola (Fg) per evitare un posto di blocco. Sull’auto, abbandonata dopo l’incidente, sono trovati 172 chili di sigarette. Il 28 agosto si costituirà al commissariato di Torre Annunziata (Na) il pregiudicato Mario Monaco che era alla guida dell’auto.

27 agostoPalermo, muore nell’incendio doloso scoppiato in un deposito di giocattoli, il vigile del fuoco Nicolò Billitteri e altri 19 vigili rimangono feriti.

28 agosto: il governo tedesco rende noto che ha fatto gettare nel mar Baltico, fuori dalle acque territoriali germaniche, le ceneri di Martin Bormann, segretario di Adolf Hitler, morto suicida il 2 maggio 1945, e i cui resti erano stati identificati solo recentemente attraverso il test del Dna. Il governo si è giustificato affermando di aver voluto impedire che l’eventuale luogo di sepoltura di Bormann divenisse meta di pellegrinaggi di neonazisti.

Muore il vescovo Helmer Camara, esponente della teologia della liberazione.

28 agostoLecce, il sindaco Adriana Poli Bortone, esponente di Alleanza Nazionale, annuncia che chiederà la revoca della cittadinanza onoraria concessa a suo tempo a Silvia Baraldini.

Biagio Di Grazia, padre di un detenuto per associazione mafiosa, ristretto nel carcere di massima sicurezza di Cuneo, ha reso noto tramite il suo legale che il ministro di Grazia e giustizia gli ha rifiutato il permesso di fare un colloquio con il figlio senza vetri divisori, per poterlo abbracciare un’ultima volta perché malato di un tumore ai polmoni.

29 agostoGaeta (Latina), ucciso Luigi Capobianco, un operaio e piccolo allevatore di cavalli. Fermati i pregiudicati Giovanni e Antimo Ponticella. Si indaga nel mondo delle corse clandestine.

Sequestrati, nei pressi di Polignano a Mare (BA), una tonnellata di sigarette e tre automezzi dei contrabbandieri, i quali sono riusciti a fuggire.

Sequestrata a Balestrate (PA) una piantagione di cannabis che avrebbe fruttato circa 6 miliardi. Arrestati il proprietario e due giovani custodi.

30 agosto: arrestato in Germania il latitante catanese Gianfranco Alessi accusato di traffico di droga.

Arrestato a Messina Giovanni Abbate, un infermiere che era già stato arrestato il 20 maggio scorso mentre faceva da autista al trafficante di droga Antonio Giorgi di Platì (RC). In casa di Abbate trovati un chilo di eroina e decine di milioni in contanti e in assegni.

31 agosto: depositata dal giudice Rosario Priore la sentenza per la strage di Ustica. Rinviati a giudizio i generali dell’Aeronautica Lamberto Bartolucci, Franco Ferri, Corrado Melillo e Zeno Tascio per attentato agli organi costituzionali con l’aggravante dell’alto tradimento, e altri generali per falsa testimonianza. La sentenza accoglie la tesi che l’aereo sia stato colpito nel corso di uno scontro tra caccia militari alleati e un Mig libico.

Il giudice istruttore di Roma deposita in Cancelleria la sentenza – ordinanza con la quale dispone il rinvio a giudizio della Corte d’assise di nove imputati, già appartenenti in parte all’Aeronautica Militare e in parte al Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare), ritenuti responsabili a vario titolo del disastro dell’aereo Dc-9 Itavia avvenuto il 27 giugno 1980 nel cielo di Ustica.

Agosto: Si chiama Euro-nat, è la rete europea dei gruppi della destra estrema e a cui, oltre quelli italiani, aderiscono il Partito Nazionalista Slovacco, il Vlaas Block belga, il Fronte Ellenico e Democracia Nacional (gli eredi della falange spagnola). In questo circuito sono presenti anche il Movimento Pattriottico Popolare Finlandese, il Partito della Grande Romania, il Partito Svedese Democratico, Aliancia Nacional portoghese, il Deutsche Volksunion e il Partito Nazionalista serbo.
Per consolidare questi contatti, nello scorso agosto, a Villa Umbra (Perugia), la rivista Orion di cui è editore Maurizio Murelli (condannato per l’uccisione del poliziotto Antonio Marino, avvenuta durante una manifestazione tenuta dall’MSI a Milano nel 1973), con la sigla Sinergie Europee, ha organizzato un convegno dal titolo innocuo, Università Estate, dove si sono dati appuntamento diversi esponenti della destra radicale europea.
L’articolazione delle presenze dà le dimensioni del fenomeno, che non può essere sottovalutato, sia per la capacità di mobilitazione che nei loro paesi alcune di queste sigle hanno, sia perché il successo avuto da Haider in Austria ha dimostrato che possono esistere, per queste frange neo-fasciste e neo-naziste, prospettive diverse da quelle che le hanno viste fin ad ora relegate al minoritarismo.

1 settembre: resi noti i nomi degli ufficiali rinviati a giudizio a conclusione dell’inchiesta sulla strage di Ustica: i generali Lamberto Bartolucci, Franco Ferri, Corrado Melillo e Zeno Tascio, accusati di attentato contro gli organi costituzionali; Francesco Pugliese, Nicola Fiorito De Falco, Umberto Alloro, Claudio Masci, Pasquale Notarnicola e Bruno Bonprezzi, accusati di falsa testimonianza.

Il Papa torna a chiedere che la Chiesa faccia atto di contrizione per tutti gli atti di intolleranza compiuti nel corso della sua storia, compresa la violazione dei diritti umani.

2 settembre: gli avvocati delle famiglie delle vittime di Ustica chiedono che l’inchiesta sull’abbattimento del Dc-9 vada avanti, affidata alla Procura della repubblica di Roma, contrariamente a quanto si ipotizza sul fatto che l’indagine sul livello superiore a quello dello Stato maggiore dell’Aeronautica sia svolta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi e dal Comitato di controllo sui servizi segreti.

Rientra in Italia Nanni Cappelli, avvocato di Soccorso Rosso. Condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione nell’ambito dell’inchiesta su Autonomia operaia, si diede alla latitanza fin dall’ottobre del 1980. Ora la condanna è caduta in prescrizione e il legale è tornato, temporaneamente, a Milano; ha dichiarato «è bello essere qui ma la mia casa ora è alle Hawai»

Emessi su richiesta della Procura di Caltanissetta 21 ordini di custodia (16 per persone già in carcere) per una serie di omicidi compiuti a Gela tra l’87 e il ’90, nella guerra tra Cosa nostra e Stidda.

Secondo un sondaggio commissionato dall’Arcidiocesi di Monreale (che comprende anche San Giuseppe Jato, Corleone, Carini, Partinico e Cinisi), su un campione di 1.200 persone, il 50% degli intervistati si ritiene un buon cattolico, ma il 31% ritiene che Cosa nostra non condizioni i suoi comportamenti «perché ognuno si fa i fatti propri»
 e la maggioranza dichiara che la mafia non esiste; inoltre il 40% dei giovani di Corleone, il 28% di quelli di San Giuseppe Jato, il 26% di quelli di Carini e il 17% di quelli di Partinico ritengono che non ci sia niente di male ad avere un mafioso per amico perché «l’amicizia non c’entra niente con la mafia»

3 settembre: varato dal governo il disegno di legge che prevede l’abolizione dell’esercito di leva a partire dal 2005 e la sua sostituzione con uno interamente professionale.

Arrestati in Austria 9 trafficanti di droga, a conclusione di un’operazione dei finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Catanzaro, con il coordinamento della Procura di Palmi e della Direzione centrale per i Servizi antidroga del Ministero dell’Interno, che ad inizio agosto aveva portato al sequestro di 1.450 chili di cocaina, nascosti in containers nel porto di Gioia Tauro, che avrebbero fruttato circa 400 miliardi di lire.

Denunciata la scomparsa, dal 30 agosto, di Salvatore Alduino di Partinico (Pa), nipote di Francesco Paolo Alduino ucciso il 10 aprile scorso perché si sarebbe contrapposto al capomafia Vito Vitale.

Un’inchiesta della Procura di Rimini su alcuni conti in banche italiane (la filiale di Fano della Banca di Roma e la Banca di Credito cooperativo di Ospedaletto a Riccione) appartenenti a mafiosi russi operanti in Italia (Boris Rizner, Vladimir Zabolotski, Yossif Roizis e Iouri Essine arrestati assieme ai loro complici) ha portato in luce una pista italiana nello scandalo in cui sono coinvolti familiari di Boris Eltsin, alti burocrati e mafiosi russi. Nei conti delle banche italiane sarebbe stato depositato denaro proveniente dalla società Benex International, di proprietà del mafioso Semion Mogilevich, al centro dello scandalo del “riciclaggio” dei contributi del Fondo monetario.

Un’altra inchiesta, della Procura di Como, porta alla ditta “Oak industria arredamenti spa” di Cantù, un’associata della Mabetex che ha partecipato alla ristrutturazione del Cremlino. Alla ditta gli inquirenti sono arrivati dopo le dichiarazioni dell’ex direttore della filiale di Vighizzolo della Cassa rurale e artigiana di Cantù, Mauro Bossi, arrestato per usura, che ha parlato di un corriere russo dalla Svizzera che, con cadenza quindicinale nella primavera del ’95, avrebbe portato 300-400 milioni di lire alla volta, soldi che rimanevano nella filiale solo un giorno per essere versati sui conti aperti in banche di Londra, Irlanda o Canada. Gli inquirenti hanno trovato negli uffici della Oak copie di ricevute che i corrieri russi (che erano due, uno ancora sconosciuto e l’altro, di cui si conosce il nome, morto in un incidente stradale) si facevano firmare alla consegna del denaro: secondo la procura l’Oak avrebbe accettato di mettere a disposizione dell’oligarchia russa i suoi conti correnti in cambio della concessione degli appalti.

4 settembre: il ministro degli Esteri Lamberto Dini dichiara alla stampa che invierà gli stralci dell’ordinanza istruttoria sull’abbattimento dell’aereo ad Ustica, il 27 giugno 1980, ai paesi citati nella stessa ai quali chiederà di “esprimere i loro commenti e punti di vista e la loro verità”.

Cernobbio, parlando all’assemblea degli industriali, Sergio D’Antoni commenta duramente il progetto del passaggio dal sistema retributivo vigente per le pensioni a quello contributivo, sponsorizzato recentemente anche dalla Cgil: “Non ce l’ho con Cofferati –afferma il leader della Cisl – ma constato che dieci giorni prima della sua intervista, era uscita un’intervista di Veltroni che diceva le stesse cose”. Assai critico anche il Prc, a nome del quale il segretario Fausto Bertinotti sostiene che il sistema retributivo, ben lungi dall’essere superato, deve essere invece generalizzato.

Reso noto che uno dei killer di Cosa nostra di Gela (Cl), Carmelo Tasca, è latitante dalla fine di luglio quando è stato scarcerato per decorrenza dei termini nel processo di appello malgrado fosse stato condannato in primo grado a 19 anni e fosse detenuto anche per un altro processo.

Costituite a Milano delle ronde, per lo più formate da giovanissimi, contro i tossicodipendenti

5 settembre: il presidente della Rcs, Cesare Romiti, al convegno in corso a Cernobbio propone che l’Italia chieda la «revisione del patto di stabilità sancito dopo gli accordi di Maastricht», il solo modo, a suo avviso, per consentire la ripresa economica.

Germania, alle elezioni regionali, è sconfitta la sinistra mentre aumentano i consensi dei conservatori e della destra neonazista.

6 settembreAgrigento, per un errore inquietante l’ufficio matricola del carcere locale ha rimesso in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare Carmelo Tasca, ritenuto il più pericoloso killer delle cosche mafiose di Caltanissetta. Tasca si è subito dato alla latitanza.

Sequestrato a Castelvetrano (Tp) un terreno edificabile di 50.000 metri quadrati intestato al gioielliere Francesco Geraci (ora collaboratore di giustizia) ma, secondo gli inquirenti, di proprietà del latitante Matteo Messina Denaro.

7 settembre: in un campo del mantovano, vengono trovate le salme di 4 giovani indiani la cui morte risalirebbe a 2 giorni addietro. L’ipotesi assolutamente più probabile per gli investigatori locali è che i giovani clandestini siano soffocati nel camion che li trasportava, ed i loro corpi abbandonati, anche perché non recano alcun segno di violenza; ma alcuni politici e organi di stampa non mancano di dare fiato alle solite trombe della criminalità immigrata.

Il procuratore generale di Milano, Saverio Borrelli, afferma che bisogna sospendere le prescrizioni in modo da giungere alla conclusione dei processi in corso. Ma la proposta è stata subito respinta sul piano politico, trattandosi di una misura di emergenza che niente giustifica.

8 settembre: Emessi su richiesta della Procura di Palermo 10 ordini di custodia (2 per i latitanti Bernardo Provenzano e Antonino Giuffrè) a conclusione di un’inchiesta su appalti concessi dalla Provincia di Palermo e pilotati dalla mafia tramite Angelo Siino. Gli arrestati sono Nino Bellanca, ex dirigente della ragioneria generale della Provincia e attuale direttore dei servizi a rete, Francesco Bagliesi, ex responsabile in pensione dell’ufficio protocollo della Provincia, due funzionari del Comune di Castelvetrano (Tp) e gli imprenditori Corrado Milazzo e Antonino Biancorosso, rispettivamente rappresentante legale e socio della “Rgl” (il secondo anche presunto capo della cosca di Castronovo, in provincia di Palermo), la ditta che si era aggiudicata l’appalto per la costruzione della Palermo-Sciacca e che poi era fallita, strangolata dalle tangenti da pagare a politici e mafiosi. Altri due imprenditori, Giacinto Scianna e Calogero Calà, erano già in carcere per altri reati. Dopo l’arresto Milazzo farà i nomi di decine di politici, amministratori e professionisti (i cui nomi sono coperti dal segreto istruttorio), dichiarando che dopo l’arresto di Siino politici e funzionari continuarono a pretendere le tangenti, aumentate rispetto a prima per coprire il rischio di finire sotto inchiesta.

Arrestate a Gela (Cl) 9 persone accusate di appartenere alla Stidda, di estorsione e traffico di droga. L’indagine si è avvalsa anche della collaborazione di un commerciante taglieggiato.

9 settembre: Javier Solana (segretario generale della NATO) promette al governo italiano collaborazione su Ustica.

10 settembre: Il Consiglio dei ministri dispone l’assunzione di 8.278 nuovi agenti di polizia, carabinieri e finanzieri nel quadro del contrasto della criminalità.

11 settembre: Ferito alle gambe in un agguato a Messina il panettiere incensurato Salvatore Triolo. Si pensa che sia un avvertimento del racket delle estorsioni.

Arrestati ad Assago (Mi) 5 trafficanti di droga albanesi, tra cui un ricercato (noto come Keno) dalla polizia elvetica per traffico internazionale di droga, e sequestrati 38 chili di eroina e 130 milioni in contanti. L’operazione conclude una maxi inchiesta che negli ultimi mesi ha portato all’arresto di circa 40 trafficanti albanesi, al sequestro di pistole da guerra e di più di 100 chili di droga.

13 settembre: definitivamente archiviata l’inchiesta sul deputato palermitano di An Guido Lo Porto, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, dopo le dichiarazioni di alcuni collaboratori, perché non sono emersi elementi a sostegno dell’accusa di avere avuto rapporti con la mafia, in particolare con Mariano Tullio Troia.

Perugia, nel processo per l’omicidio di Mino Pecorelli, il pubblico ministero Alessandro Cannevale chiede la condanna all’ergastolo di tutti gli imputati: Giulio Andreotti, Claudio Vitalone, Giuseppe Calò, Gaetano Badalamenti, Michelangelo La Barbera, Massimo Carminati.

Appaiono sulla stampa britannica, riprese da quella italiana, le prime indiscrezioni sul libro che ha scritto Vasili Mitrokhin, ex archivista del Kgb sovietico.

14 settembre: il quotidiano londinese “The Times” pubblicava una dichiarazione ufficiale del ministro dell’interno del Regno Unito, Jack Straw, nella quale tra l’altro l’autorevole componente del governo di Sua Maestà, dopo aver precisato di aver acquisito sulle dichiarazioni da lui rilasciate, la preventiva intesa del Primo Ministro, precisava quanto segue: “Il materiale fornito da Mitrokhin fu esaminato con molta cura sia dai servizi di informazione inglesi che da quelli dei nostri alleati sin dal 1992”.

Rapito a Tuturano, a pochi chilometri da Brindisi, Giovanni Maniglio, un autista di autobus senza precedenti penali, che è stato prelevato sotto la minaccia delle armi da due persone con il volto coperto. Secondo gli inquirenti, Maniglio potrebbe essere stato vicino ad un clan della Sacra corona unita contro cui è in atto una guerra iniziata da clan emergenti. Il suo corpo verrà ritrovato il 24 settembre dentro un pozzo.

15 settembreRoma, il CSM avvia un’indagine sui giudici della corte d’appello di Venezia che ha deciso la revisione del processo per l’omicidio Calabresi.

La senatrice Daria Bonfietti, responsabile dell’Associazione familiari vittime di Ustica, si dimette da componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi affermando: “Il raggiungimento della verità giudiziaria sulla tragedia di Ustica attesa da 19 anni fa venire meno il motivo della mia presenza. Il Dc-9 venne abbattuto in un’azione di guerra. Con le mie dimissioni voglio lanciare un segnale: la ricerca della verità è finita. Basta con i giochini tra di noi. Il solo compito della Commissione stragi è di stimolare il governo ad intervenire presso i Paesi alleati per sapere chi ha abbattuto un aereo civile”.

Diffuse ulteriori indiscrezioni sul contenuto del libro scritto da Vasili Mitrokhin. Fra le ultime, che a partire dall’estate del 1967 la direzione nazionale del Pci “chiese formalmente la assistenza sovietica per preparare il partito alla sopravvivenza come gruppo clandestino dopo un colpo di Stato”.

Vienna, viene ucciso dalla polizia nel corso di uno scontro a fuoco Horst Luudwig Meyer, uno dei 5 appartenenti alla Raf tedesca ancora latitanti.

Insediato a Palermo il Tribunale ecclesiastico per la causa di beatificazione di padre Giuseppe Puglisi, assassinato dalla mafia il 15 settembre 1993.

16 settembreMilano, il procuratore della repubblica, Gerardo D’Ambrosio, protesta per il continuo rinvio delle udienze nel processo a carico di Cesare Previti sulle cosiddette ‘toghe sporche’. Il parlamentare di Forza Italia, difatti, non si presenta regolarmente sottraendosi all’interrogatorio per i suoi impegni parlamentari. L’udienza preliminare va avanti, per questa ragione, dal 29 giugno 1998.

17 settembre: preparato dai ministri dell’Interno e della Giustizia un pacchetto di norme, che verrà presentato in Commissione giustizia la settimana prossima, per contrastare la criminalità e prevenire azioni di privati cittadini, dopo gli avvenimenti degli ultimi mesi e l’allarme sicurezza lanciato da parte dei sindaci di alcune grandi città del Nord. All’esame, tra l’altro, la revisione della legge Simeone, che prevede misure alternative alla detenzione per condanne inferiori a tre anni, per evitare che detenuti in libertà vigilata continuino a delinquere. Critiche dalla destra che ritiene le norme proposte insufficienti e strumentali. Intanto a Brescia, dopo un vertice tenuto in Questura e una serie di controlli, sono stati espulsi un centinaio di immigrati clandestini.

Ascoltato il ministro Salvatore Cardinale come testimone della difesa al processo all’ex ministro Calogero Mannino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Cardinale ha ricordato l’isolamento di Vito Ciancimino voluto da Mannino nel congresso della DC dell’83 ad Agrigento e l’appoggio dato alle elezioni europee dell’89 ad un candidato (Calogero Lo Giudice, poi non eletto) in opposizione alla candidatura di Salvo Lima.

Arrestata la latitante Paolina Gravano, moglie del capocamorra Francesco La Torre, ritenuta la reggente del clan di S. Maria Capua Vetere (Ce).

Arrestato a Siracusa Mario Martinez, responsabile dell’ufficio corpi di reato del palazzo di Giustizia: nella sua abitazione sono stati trovati 376 grammi di cocaina, circa 800 grammi di hashish e una pistola sottratti dal deposito.

18 settembreMilano, muore Leo Valiani.

Arrestato a Santo Domingo il latitante catanese Giuseppe Madonia, accusato di associazione mafiosa, omicidi, estorsioni e traffico di droga.

Sequestrati a Palermo 87 chili di marijuana e arrestate due persone.


19 se
ttembreTorino, Pininfarina annuncia la cassa integrazione per 1.000 operai. La Teksid di Carmagnola, che occupa altri 1000 lavoratori circa, annuncia la chiusura entro il 2001.

Ucciso a Donnalucata (Rg), con un colpo di fucile alla schiena, il giovane incensurato Daniele Rizzotto. L’omicidio è il secondo in venticinque giorni nel territorio di Scicli dove si sono anche verificati numerosi attentati. Costituita nel paese l’Osservatorio antiracket con un’assemblea a cui hanno partecipato forze politiche, associazioni di commercianti ed imprenditori e organizzazioni sindacali.

20 settembreLondra, esce nelle librerie il libro sull’archivio del Kgb, tratto dagli appunti di Vasili Mitrokhin, di Christopher Andrew.

Roma, si svolge una cerimonia religiosa a ricordo dei caduti pontifici nella breccia di Porta Pia. Presenti, fra gli altri, il principe Dado Ruspoli, Ombretta Fumagalli Carulli, Pino Rauti, il governatore della Banca d’Italia, Fazio, i rappresentanti di tutte le famiglie nobiliari romane. La messa viene celebrata da monsignor Azeglio Manzetti, cappellano dell’Ordine di Malta, alla presenza del cardinale Idelfonso Stickler e del nunzio apostolico in Italia Andrea Cordero Lanza di Montezemolo.

Ucciso a Pescopagano (in provincia di Cosenza), davanti al suo bar, il pregiudicato Luigi Petrella. Petrella era anche guardiano del complesso di villette nelle quali sabato scorso i carabinieri hanno arrestato il latitante Giuseppe Dell’Aversano, accusato di appartenere al clan camorristico dei casalesi e di alcuni omicidi.

Tre morti nel Napoletano per fatti di “piccola criminalità”: un’anziana donna, Maria Gamba, uccisa nel suo appartamento a Bacoli per rapina; uno scippatore, Ferdinando Triola, morto a Napoli cadendo dal suo motorino durante una fuga tra i passanti; il pregiudicato Vincenzo Nappi ucciso a Nola con una coltellata infertagli da un sedicenne al termine di una lite.

21 settembreRoma, Il presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, preannuncia nuovi provvedimenti contro la criminalità, fra i quali l’applicazione del 41 bis ai mafiosi stranieri.

Dario Fo lancia un appello per salvare le indagini sulla strage di Piazza della Loggia del ’74.

Illustrate da Pier Ferdinando Casini e Carlo Giovannardi le proposte del Ccd per fronteggiare la criminalità. Si propone anche di sparare sui conduttori dei motoscafi che abbandonano in mare i clandestini.

Firenze, la Banca etica, Mani tese e Lunaria tengono un convegno sul tema della speculazione finanziaria, al quale interviene il presidente dell’associazione francese Attac, Aguiton, per parlare della ‘Tobin tax’, l’imposta che dovrebbe essere applicata alle transazioni finanziarie allo scopo di scoraggiare la speculazione.
Ucciso a Foggia il pensionato Matteo Di Candia da killer che hanno sparato all’impazzata contro alcuni clienti di un bar, tra i quali si trovava il pregiudicato Salvatore Prencipe, vero obiettivo dell’agguato, che è rimasto ferito. Ferito anche un altro cliente, Mario Volpe. All’interno del bar c’erano altri due pregiudicati che sono rimasti illesi.

Sequestrati beni per circa 3 miliardi di lire all’imprenditore di Vittoria (Rg) Gianbattista Molè, ritenuto vicino alla famiglia mafiosa di Carmelo Dominante

22 settembre: Arrestato a Roma il funzionario del Ministero delle Finanze Lanfranco Fiorani, sorpreso mentre intascava una tangente di 10 milioni da un commerciante. L’arresto viene dopo alcune denunce.

Roma, la Commissione stragi acquisisce le prime copie in lingua inglese del libro The Mitrokhin Archive, non ancora pubbliato in Italia.

Il ministro degli Esteri Lamberto Dini chiede all’Onu, nel corso della sua visita a New York, di stabilire il principio dell’ ‘ingerenza umanitaria’ negli affari interni degli Stati.

Le rilevazioni Istat sulla forza lavoro confermano +1,2% di incremento occupazionale dovuto, avverte lo studio a “forme di lavoro atipico (…) L’occupazione dipendente a carattere temporaneo è cresciuta di 141.000 unità e quella a tempo parziale di 101.000″. Il lavoro part-time è, al luglio 1999, al 15,6% del totale della forza lavoro femminile, con un punto in più rispetto al luglio 1998. Al sud, è diminuita la disoccupazione giovanile (da 62,8 a 62,2%), è aumentata invece quella femminile (da 30,3 a 31,6%)”.

23 settembreLatina, arrestato dalla squadra mobile Benedetto Stabile, originario di Alcamo (Tp) ma trasferitosi in Lazio negli anni ottanta per sfuggire alla guerra di mafia essendo appartenente alla cosca alcamese dei Rimi. Il fermo di Stabile, arrestato assieme alla moglie Anna Badalamenti, viene dopo un’indagine su un traffico internazionale di droga che ha permesso anche di arrestare ad un valico di confine altri tre trafficanti, Silvio Savazzi, Massimiliano Ponziani e la moglie di questo Quintilina Micheli, e di sequestrare 44 chili di cocaina nascosta nella loro auto. Stabile era già stato arrestato nell’82 a Napoli durante un vertice camorristico.

Ucciso a Caivano (Na), da killer travestiti da poliziotti, il capoclan Salvatore Natale, scarcerato da poco, e il suo guardaspalle Sergio Olivieri. L’agguato è avvenuto nel cortile dell’abitazione del sorvegliato speciale Antonio Esposito.

Ferito in un agguato a Portici (Na) (morirà poco dopo in ospedale) l’incensurato Marco De Franchis. Il 27 settembre la polizia fermerà 3 persone con l’accusa di avere partecipato al delitto. Secondo gli inquirenti De Franchis doveva soltanto essere gambizzato, per punirlo di alcune minacce rivolte contro un capoclan che aveva fatto picchiare suo figlio che aveva compiuto alcune estorsioni senza l’autorizzazione.

24 settembre: Perugia, dopo quattro giorni di camera di consiglio, la Corte d’assise di Perugia assolve Giulio Andreotti, Claudio Vitalone, Gaetano Badalamenti, Giuseppe Calo’, Michelangelo La Barbera e Massimo Carminati dalle accuse per l’omicidio di Mino Pecorelli.

Nel processo per l’assassinio di Mino Pecorelli, assolti dalla Corte d’assise di Perugia, “per non aver commesso il fatto”, Giulio Andreotti, Claudio Vitalone e i capimafia Pippo Calò, Gaetano Badalamenti accusati come mandanti, e Michelangelo La Barbera e Massimo Carminati, accusati come killer. Si scatenano aspre polemiche contro la magistratura e sull’uso dei collaboratori di giustizia.

L’Osservatore Romano commenta favorevolmente la sentenza parlando di “ridimensionamento della mentalità giustizialista” e di fine della “pentitocrazia”.

Concluso a Caltanissetta il processo per cinque omicidi compiuti tra gli anni ’80 e ’90 nella guerra di mafia a Riesi e Mazzarino. Condannati all’ergastolo 8 imputati, tutti già in carcere tranne Calogero Riggio, latitante, ritenuto il capo della Stidda di Riesi. Condannati anche, a complessivi cinquantaquattro anni di carcere, tre collaboratori di giustizia.

Richiesta l’archiviazione per Massimo Carminati e altre tre persone indagate a Milano per gli omicidi di Fausto Tinelli e Iaio Iannucci, i due giovani del Leoncavallo uccisi 21 anni fa.

25 settembre: Il governo concede alla magistratura bresciana un proroga di 60 giorni per la chiusura delle indagini sulla strage di piazza Loggia del 28 maggio 1974.

Emessi, su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Catania, 10 ordini di custodia per appartenenti a due gruppi operanti nel territorio di Scicli (Rg) accusati di associazione mafiosa, estorsioni, droga. Tra loro Giuseppe Ruggieri, già condannato definitivamente a 22 anni di reclusione per omicidio e ora accusato anche di essere il mandante dell’omicidio di Daniele Rizzotto, ucciso il 19 settembre scorso a Donnalucata. Un minorenne, appartenente al gruppo di Ruggieri e ora collaboratore di giustizia, ha rivelato che Rizzotto è stato ucciso perché voleva uscire dall’organizzazione.

Arrestato ad Augusta (Sr), con l’accusa di traffico di droga, Gaetano Crocetta, condannato all’ergastolo per omicidio ma scarcerato tre anni fa per ragioni di salute.

Emessi 2 ordini di custodia cautelare, per il maggiore del Genio militare Francesco Callipo e per l’imprenditore Giuseppe Liuzzo già in carcere perché accusato di aver favorito il latitante Diego Rosmini, nell’inchiesta sulle tangenti per gli appalti per la costruzione della nuova caserma dei carabinieri, della scuola allievi carabinieri e dell’aula bunker a Reggio Calabria. Il procuratore aggiunto Salvatore Boemi aveva chiesto 39 ordini di custodia per uomini dei clan, imprenditori e politici, tra cui il deputato di Forza Italia Amedeo Matacena già rinviato a giudizio per mafia con l’accusa di essere legato al clan dei Rosmini.

26 settembreRoma, alcuni parlamentari di vari gruppi politici si esprimono a favore di un’amnistia per i reati minori che potrebbe essere varata il 2 gennaio del 2000, in coincidenza con l’avvio della riforma del giudice unico.

Si svolge la Marcia per la pace da Perugia ad Assisi, alla quale partecipa, inaspettatatmente, anche Massimo D’Alema.

Morta a Milano una signora entrata in coma dopo uno scippo. Dall’inizio dell’anno le vittime della criminalità sono 34.

Arrestato a Napoli il latitante Gennaro De Luca del clan Contini, accusato di alcuni omicidi.

27 settembre: Riprende alla Commissione giustizia del Senato la discussione sulla riforma della legge sui pentiti, dopo le polemiche sull’uso dei collaboratori di giustizia suscitate dalla sentenza di assoluzione di Perugia al processo per l’assassinio di Mino Pecorelli. Il testo prevede che se un arrestato decide di collaborare, deve dichiarare subito ciò che sa e fornire notizie utili per prevenire possibili atti criminali. Entro sei mesi, periodo in cui non sarà libero, dovrà rivelare tutto quello che conosce direttamente, non essendo ritenute ammissibili le testimonianze de relato. Soltanto dopo questo periodo si vedrà se ammetterlo al programma di protezione. Il collaboratore in ogni caso dovrà scontare un quarto della pena prevista per i reati per i quali verrà condannato. Il collaboratore verrà stipendiato soltanto per un breve periodo e successivamente aiutato a intraprendere un’attività lavorativa.

Milano, nel più assoluto silenzio dei mezzi di comunicazione di stampa e radiotelevisivi, inizia il processo per la strage di via Fatebenefratelli del 17 maggio 1973.

Torino, inizia il processo a carico di 110 giovani del centro sociale Askatasuna, denunciati a seguito degli incidenti verificatisi il 1° maggio.

Londra, iniziano le udienze al termine delle quali il tribunale inglese dovrà decidere se consegnare il generale cileno Augusto Pinochet Ugarte all’autorità giudiziaria spagnola.

28 settembre: Roma, il ministro degli Interni, Rosa Russo Jervolino, dispone la rimozione di 4 funzionari di polizia, responsabili della mancata presentazione di parte civile al processo in corso a Milano contro i presunti mandanti ed organizzatori della strage di via Fatebenefratelli, avvenuta a Milano il 17 maggio 1973. Il giudice istruttore di Milano, Guido Salvini, dichiara in proposito: “Non mi stupisce in quanto altri governi, durante le indagini, non misero alcun impegno per chiedere al comitato esecutivo della Nato che i giudici potessero accedere agli elenchi degli agenti che avevano addestrato ordinovisti”.

Emessi, su richiesta della Procura di Gela (Cl), 3 ordini di custodia per i mafiosi Giovanni Saluci, Sergio Tuccio e Giovanni Ascia (già in carcere) e per l’anziano Gaetano Valenti, accusati del tentato omicidio, avvenuto nel luglio dello scorso anno, di Angelo Mendola, la cui morte era stata chiesta da Valenti al capomafia (ora collaboratore di giustizia) Orazio Trubia, perché aveva infastidito sua figlia.

Ucciso in un agguato a Palermo il giovane pregiudicato per spaccio di droga Adriano Sciortino.

Viene reso noto che l’operaio Francesco Nucera (morto il 26 settembre dilaniato, assieme al suo datore di lavoro, all’interno di una betoniera che stavano pulendo e che si sarebbe messa in moto inaspettatamente) era stato collaboratore di giustizia, dopo il suo arresto avvenuto nel maggio del ’92. Le sue dichiarazioni avevano permesso di arrestare una cinquantina di persone di origine calabrese, ma residenti in Valdossola dove avevano creato un’organizzazione mafiosa legata alla ‘ndrangheta.

29 settembre: Roma, definitivamente approvata la legge per il voto degli italiani all’estero.

Francesco Pazienza, Giulio Rocconi, Massimo Centanni, Massimiliano De Cristoforo, Roberto Fracassi, questi ultimi due agenti di Ps, e un ispettore di Ps di cui non sono state rese note le generalità- vengono indagate dalla Procura della repubblica di Roma per aver costituito falsi dossier a scopo di ricatto nei confronti di varie personalità politiche, fra le quali Luciano Violante.

L’avvocato dello Stato a Milano, Gaetano Salvemini afferma di aver segnalato con due lettere al ministero degli Interni la possibilità di costituirsi parte civile al processo per la strage di via Fatebenefratelli del 17 maggio 1973, senza aver mai avuto risposta né direttive. Del resto, nota l’avvocato, anche nel processo contro Gianfranco Bertoli lo Stato non si costituì parte civile. Il segretario nazionale dell’Associazione funzionari di polizia, dal canto suo, fa presente che il dipartimento della Pubblica sicurezza avrebbe stilato un parere per il ministro sconsigliando la costituzione di parte civile nel processo per la strage dinanzi alla Questura nella quale morirono due agenti di Ps. E ha, quindi, definito le punizioni stabilite dal ministro degli Interni “ingiuste e assurde”.

Polemiche contro i pm del processo Borsellino ter, in corso di svolgimento a Caltanissetta, che hanno sostenuto che ci sono elementi che riconducono le responsabilità della strage di via D’Amelio a persone estranee a Cosa nostra. Il collaboratore Salvatore Cancemi, nelle udienze del giugno scorso, aveva accusato Berlusconi e Dell’Utri di essere i nuovi referenti di Totò Riina. Il procuratore Tinebra dichiara che sui mandanti esterni ci sono solo ipotesi da riscontrare.

Condannati all’ergastolo, dalla Corte d’appello di Caltanissetta, gli stiddari Antonio Callea, Salvatore Calafato, Salvatore Parla e Giuseppe Montanti, accusati di essere i mandanti dell’omicidio del giudice Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre 1990. Nel processo di primo grado Parla e Montanti erano stati assolti. Condannati a 13 anni i collaboratori Giovanni Calafato e Giuseppe Croce Benvenuto. Per l’omicidio sono già stati condannati all’ergastolo, con sentenza definitiva, Giovanni Avarello di Canicattì (Ag), Gaetano Puzzanghero e i killer Paolo Amico e Domenico Pace, di Palma di Montechiaro (Ag). I genitori di Livatino hanno rinunciato a costituirsi parte civile in questo processo. In un’intervista la madre Rosalia Corbo dichiara “Siamo stanchi di seguire processi”. I genitori del magistrato non hanno ricevuto dallo Stato né l’indennità spettante ai familiari di vittime della mafia né i contributi per pagare le spese processuali previsti per le parti civili in processi di mafia.

Roma, 44 persone sono indagate dal sostituto procuratore della repubblica, Francesco Pollino, per atti di corruzione nel carcere romano di Rebibbia. Fra loro secondini, detenuti, medici penitenziari e 3 magistrati.

Sequestrati beni per circa 100 miliardi agli imprenditori Giovanni Bonomo di Partinico, condannato a 11 anni per associazione mafiosa e latitante, e Giuseppe Panzeca appartenente alla mafia di Caccamo.

30 settembre: Fairton (Usa). Per la prima volta Gaetano Badalamenti, già boss di Cinisi, accetta di rispondere, per rogatoria internazionale, ad una quindicina di domande rivoltegli dai pm di Caltanissetta Francesco Paolo Giordano e Luca Tescaroli. Il boss, interrogato in un carcere americano, ammette di avere conosciuto Stefano Bontade e Totuccio Inzerillo, negando invece qualsiasi rapporto con Totò Riina, Bernardo Provenzano e i Brusca; respinge le accuse rivoltegli dai pentiti Tommaso Buscetta e Francesco Di Carlo; afferma di non sapere nulla sugli omicidi di Francesco Madonia, Giuseppe Di Fede e Carlo Napolitano. Badalamenti conferma anche di avere incontrato in due occasioni in carcere il maresciallo Antonino Lombardo, poi morto suicida: la prima volta accompagnava i Pm Gioacchino Natoli e Fausto Cardella; la seconda il procuratore di Palermo Gian Carlo Caselli.

Venezia, Viviamo la stessa situazione del processo per la bomba alla questura di Milano: lo Stato é assente, quando dovrebbe essere il primo a costituirsi parte civile”. Cosi’ il pm di Venezia Smitti al processo per strage sulla caduta a Marghera, nel ’73, dell’aereo dei servizi segreti Argo 16. Il velivolo, utilizzato anche per il rimpatrio di terroristi palestinesi, per l’accusa, sarebbe stato sabotato dal Mossad per ritorsione contro l’Italia.

Al processo, che si svolge a Gela (Cl), contro Giuseppe “Piddu” Madonia che deve rispondere di traffico di droga, viene data notizia della scomparsa (da alcuni mesi) del collaboratore di giustizia Filippo Vitale, ex affiliato al clan degli Emmanuello e chiamato come testimone dal difensore di Madonia.

Annullata dalla Corte di Cassazione la sentenza della Corte d’appello di Catania che aveva condannato 21 dei 29 imputati, tra cui l’ex ministro Salvo Andò, accusati di avere preso tangenti dall’imprenditore Francesco Finocchiaro per l’appalto per la trasformazione in centro fieristico di un vecchio complesso industriale.

Confermata dalla Cassazione la condanna all’ergastolo per Salvino Madonia, accusato dell’omicidio dell’ex agente Natale Mondo, scampato all’agguato del 6 agosto 1985, in cui erano stati uccisi il capo della Squadra mobile di Palermo Ninni Cassarà e l’agente Roberto Antiochia, ed ucciso il 14 gennaio 1988.

Il governo americano aprirà un’inchiesta per accertare le responsabilità della strage di civili avvenuta in Corea il 29 luglio 1950, per mano dei soldati della 25^ divisione di fanteria. Morirono almeno 300 persone fra uomini, donne e bambini, ma solo ora si è rotto il muro di silenzio che era stato eretto dalle autorità militari sull’eccidio.

1 ottobre: Milano, la Corte di appello conferma le condanne per la tangente Enimont a Bettino Craxi e a Claudio Martelli che vengono, comunque, ridotte passando per il primo da 4 a 3 anni e, per il secondo, da 1 anno a 8 mesi. Caso insolito, la Corte insieme al dispositivo di condanna legge anche le motivazioni in modo da accelerare i tempi per il successivo grado di giudizio in Cassazione, sollevando le proteste del difensore di Craxi, Gianni Guiso.

Un cuoco albanese ed alcuni operatori italiani rilasciano alla stampa dichiarazioni sul saccheggio degli aiuti diretti al “Campo delle regioni”, organizzato a Valona. Nello scandalo, emergerà fra gli altri il nome del capobanda locale Rami Isufi, i cui uomini avrebbero asportato interi containers di scorte alimentari, gruppi elettrogeni, tende e ‘le ragazze più carine’, entrando e uscendo dal campo senza subire alcun controllo.

Sospeso a Modena il servizio dei volontari che distribuivano ai tossicodipendenti (che si ritrovano nel parco dietro il teatro Storchi) siringhe e profilattici e anche qualche genere alimentare, in base ad un progetto della Usl. La decisione è stata presa dal questore, d’accordo con il sindaco e il prefetto, con la motivazione che il servizio, in una zona dove la tossicodipendenza è diminuita per gli interventi della polizia, rischia di incentivare di nuovo la presenza di drogati e spacciatori.

Accusato di diserzione dalla Procura militare di Bari il giovane Luigi Fanelli, che secondo la Procura presso il Tribunale ordinario è vittima di “lupara bianca”.

2 ottobre: Francesco Cossiga conferma che effettivamente il Sismi, debitamente autorizzato da lui, indagò sul conto di Antonio Maccanico per accertare che non fosse lui “l’alto personaggio all’interno di un governo occidentale con funzioni di agente di spionaggio o di influenza” per conto del Kgb, come segnalato da un agente sovietico passato all’Occidente. Antonio Maccanico, ex comunista, venne comunque riconosciuto del tutto estraneo, anche dalla Cia interessata alle indagini.

Al processo che si svolge a Trapani contro 10 persone accusate di associazione mafiosa, danneggiamenti ed incendi, si è costituito parte civile soltanto il Comune di Alcamo. Non hanno fatto analoga richiesta i Comuni di Castellammare del Golfo e Calatafimi e i 50 commercianti inseriti nell’elenco delle “persone offese”.

3 ottobre: Falso allarme, stamane in Piazza Vittorio Veneto a Pinerolo, dove, alla presenza del Capo dello Stato, si concludono le manifestazioni per la Festa della Cavalleria. Un paio d’ ore prima dell’ arrivo di Ciampi, sotto un pulmino della Rai é stata trovata dalla polizia una scatola di cartone avvolta con nastro, dalla quale spuntavano alcuni fili elettrici e con la scoritta ‘esplosivo’. La scatola conteneva solo materiale elettrico inoffensivo.

Franco Frattini, presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, ha deciso di convocare Sergio Mattarella, vice presidente del Consiglio con delega per i servizi segreti, per fare luce sui nomi degli agenti italiani del Kgb rivelati da Vasili Mitrokhin e di cui, per ora, si conoscono solo i criptonimi (Aro, Rita, Clement). “Ci sono reati di straordinaria gravità- ha detto Frattini-, ci sono forse insospettabili all’interno della macchina amministrativa dello Stato e non penso certo a Maccanico”.

Arrestato a Taranto il pregiudicato latitante Antonio Scarcia, elemento di spicco dell’omonimo clan operante nel Maretano, e accusato di un omicidio avvenuto nel ’91.

Trovato ucciso con un colpo di pistola a Siniscola (Nu) l’operaio Marco Coronas. Dall’inizio dell’anno sono 13 le persone uccise in provincia di Nuoro.

4 ottobre: il sostituto procuratore della repubblica di Milano, Alfredo Robledo, ha iscritto il nome di Massimo De Carolis, presidente del consiglio comunale, nel registro degli indagati per ‘bancarotta fraudolenta’, per il fallimento della ‘Dialogo spa’, che curava fino al 1995 la distribuzione del latte in città.

Milano, nel corso del processo per le tangenti dell’Atm, Maurizio Prada, già tesoriere della Dc, accusa il Pci di aver iniziato a prendere tangenti dal 1986-87. Il pubblico ministero ha richiesto che i verbali di udienza venissero trasmessi al suo ufficio per le valutazioni del caso.

Revocato, per decisione del ministero della Giustizia, l’isolamento diurno per Totò Riina: potrà stare due ore con un altro carcerato, di cui non è stato dato il nome, e ascoltare la messa la domenica.
Il Tribunale civile di Roma ha concesso l’asilo politico ad Abdullah Ocalan, a due giorni dalla sentenza della Corte di appello turca che dovrà decidere se confermare o meno al condanna a morte del leader del Pkk.

Condannato dal Tribunale di Palermo a ventisette anni di carcere l’ex collaboratore di giustizia Balduccio Di Maggio, imputato di una serie di delitti avvenuti tra il 1981 e il 1992. La Corte ha recepito in parte la richiesta del pm Franca Imbergamo, che aveva chiesto trent’anni, non concedendogli le attenuanti per la collaborazione con la giustizia, come è avvenuto per gli altri due collaboratori, Santino Di Matteo condannato a venti anni e Gioacchino La Barbera condannato a diciannove. Di Maggio (che aveva avuto un ruolo nella cattura di Totò Riina e che ha dichiarato di avere assistito ad un incontro tra Totò Riina e Giulio Andreotti in cui i due si sarebbero baciati) quando ancora era sottoposto al regime di protezione era ritornato a San Giuseppe Jato (Pa) dove aveva riorganizzato la sua cosca e compiuto un omicidio. Era stato successivamente arrestato nell’ottobre del ’97. Nelle dichiarazioni spontanee, rese in questo processo, Di Maggio ha tentato di giustificarsi dicendo di essere ritornato per aiutare i suoi amici in difficoltà, affermando di avere avuto un ruolo nella cattura di Giovanni Brusca e che, essendo sotto protezione, i carabinieri non potevano non sapere del suo rientro: “Allo Stato conveniva così”. Il procuratore di Palermo Pietro Grasso, giudicando “esemplare” la condanna di Di Maggio, ricorda che, come per ogni altro collaboratore, “l’ammissione al programma di protezione non prevedeva alcuna limitazione alla sua libertà, né alcun controllo, ma soltanto degli obblighi la cui violazione viene sanzionata con la revoca del programma. Ed è in questo periodo che è stato commesso l’omicidio confessato”. Si riaccende la polemica sui collaboratori di giustizia.

5 ottobre: Romano Prodi e l’allora sottosegretario Enrico Micheli escludono “nella maniera più categorica” di essere stati informati dal Sismi dell’esistenza di un dossier contenente nomi di italiani che hanno collaborato con il Kgb sovietico. Alleanza nazionale chiede una commissione d’inchiesta o, almeno, un dibattito parlamentare e le eventuali dimissioni, se risulterà che non ha informato i politici, dell’ammiraglio Gianfranco Battelli, direttore del Sismi dall’ottobre 1996 e ancora oggi in carica.

Condannato all’ergastolo dalla Corte d’assise di Palermo Giuseppe Graviano, accusato di essere il mandante dell’assassinio di padre Pino Puglisi. Il fratello Filippo è stato assolto per l’omicidio e condannato a dieci anni per associazione mafiosa. Sedici anni ha avuto il collaboratore Salvatore Grigoli, che ha confessato di essere stato il killer.

La Corte dei Conti della Federazione russa comunica l’elenco delle 27 banche (23 russe e 4 straniere: la City Bank, La Chase Manhattan e la Republic National Bank, negli Stati Uniti, e la Credit Suisse) in cui tra il 27 luglio e il 24 agosto 1998 sono stati trasferiti dalla Banca centrale russa numerosi miliardi di dollari (tra cui la prima tranche, 4,782 miliardi di dollari, del prestito di stabilizzazione concesso dal Fondo monetario il 20 luglio 1998). Tra le persone indagate, al primo posto c’è Pavel Borodin, amministratore del patrimonio del Cremlino. Un filone delle indagini porta a Leonid Diacenko, marito di Tatiana, una delle figlie di Boris Eltsin: su due conti della Bank of New York nelle isole Cayman sarebbero stati depositati dai suoi collaboratori 2,7 milioni di dollari, di cui una parte consistente sarebbe stata successivamente trasferita alla società commerciale Runicom, con sedi in Russia, Svizzera e Gibilterra e controllata da Boris Berezovsky.

6 ottobre: Il vice presidente del Consiglio, Sergio Mattarella, ha reso noto che ieri mattina il dossier del Kgb contenente i nomi degli italiani che hanno collaborato con il servizio segreto sovietico è stato trasmesso, per le valutazioni del caso, alla Procura della repubblica di Roma, e affidato al sostituto procuratore Franco Ionta. Intanto, si apprende che i carabinieri da giorni sono alla ricerca di depositi clandestini di armi, nella zona di Orvieto, già segnalati dal Sifar negli anni 1956-57, costituiti da partigiani comunisti e rimasti a disposizione della struttura paramilitare del Pci agli ordini del Kgb.

Morta a Palermo, in circostanze che secondo la polizia sono poco chiare, Francesca Casamento, l’anziana madre dei capimafia Ignazio e Giovanbattista Pullarà di una delle famiglie mafiose “storiche” della borgata Santa Maria di Gesù, il primo condannato all’ergastolo per un omicidio e il secondo uscito dal carcere, dove era detenuto dall’81, all’inizio dell’anno per motivi di salute e morto poco dopo. La Casamento è stata portata all’ospedale con il femore rotto, ma aveva anche una profonda ferita da taglio alla gola ed è morta poco dopo. La polizia ritiene poco credibili le dichiarazioni dei parenti (che parlano di un incidente) e sospetta della nuora, Aurora Buffa, anch’essa proveniente da una famiglia mafiosa,

Approvato al Senato il disegno di legge sul giudice unico. Fra le modifiche apportate, il tetto di tre anni per la permanenza nell’ufficio del gip e l’abbassamento a dieci anni del limite di pena per i reati di cui è competente il giudice monocratico. Il provvedimento, che ora ritorna alla Camera, ha suscitato le critiche dell’Associazione magistrati secondo cui si rischia la paralisi.

7 ottobre: Strasburgo, l’Europarlamento ha lanciato un appello affinché i paesi interessati (Gran Bretagna, Usa e Francia), forniscano “la collaborazione necessaria alla magistratura italiana per consentire una conclusione delle indagini” sull’abbattimento del DC-9 Itavia sul cielo di Ustica il 27 giugno 1980. È stato respinto un emendamento presentato da Antonio Di Pietro che poneva alla base della tragedia la esplosione di una bomba a bordo dell’aereo.

Beniamino Andreatta riconferma pubblicamente che il direttore del Sismi, generale Sergio Siracusa, lo informò dell’arrivo dall’Inghilterra del dossier Mitrokhin nel 1996. Rifiuta, però, di rispondere alla domanda se informò l’allora presidente del Consiglio Romano Prodi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Micheli che aveva la delega per i servizi segreti.

Caltanissetta, la procura apre un’indagine per riscontrare alcune dichiarazioni rese dal “pentito” Francesco Di Carlo. Il “pentito” ha raccontato di avere ricevuto in carcere, nel 1990, la visita di cinque persone, “esponenti dei servizi segreti, uno forse italiano, gli altri inglesi ed americani”, che gli avrebbero chiesto collaborazione per uccidere il giudice Giovanni Falcone. Di Carlo li avrebbe messi in contatto con suo cugino Nino Gioè, ritenuto tra gli autori della strage di Capaci, morto suicida nel ’93 nel carcere di Rebibbia, con il quale avrebbero avuto un incontro. Di Carlo ha aggiunto di avere avuto rapporti con il generale Santovito del Sismi.

Il sottosegretario Marco Minniti, in risposta ad una interpellanza parlamentare su un mandato di pagamento al Sisde di 8 miliardi, autorizzato dall’allora ministro degli Interni Oscar Luigi Scalfaro, ha detto che tutto risulta regolare perché il prefetto Parisi all’epoca era ancora il direttore del Sisde. Nessuna risposta, invece, sulla destinazione della somma.

Al processo per mafia contro Giulio Andreotti, che si svolge a Palermo, il pm Roberto Scarpinato nella replica alla difesa asserisce che Balduccio Di Maggio (uno dei collaboratori-chiave per le accuse ad Andreotti), “è un mafioso e un assassino e ha tradito la fiducia dello Stato” però è attendibile. “Sapevamo che fosse un assassino anche prima che cominciasse a collaborare. Ma se sulla base di un giudizio morale, avessimo ritenuto false le sue dichiarazioni, non avremmo arrestato Totò Riina e non avremmo fatto luce su molti delitti”.

L’ammiraglio Gianfranco Battelli, direttore del servizio segreto militare, ha confermato al pubblico ministero romano Franco Ionta, che lo ha ascoltato come testimone, che la lista contenente gli ultimi 80 nomi dei collaboratori del Kgb, è giunta in Italia nel mese di marzo, oltre 6 mesi fa.

Approvate dalla Commissione giustizia del Senato le nuove norme sui collaboratori di giustizia.

8 ottobre: Londra, il giudice Ronald Bartle concede l’estradizione di Augusto Pinochet in Spagna perché risponda di 34 casi di tortura inflitta a cittadini spagnoli. Intanto, il giornale cileno “La Segunda” pubblica la notizia secondo la quale l’Italia avrebbe chiesto l’estradizione di Manuel Contreras, ex capo della Dina, condannato a 20 anni di reclusione in Italia per il tentato omicidio dei coniugi Leighton, avvenuto a Roma nell’ottobre del 1975.

L’ambasciatore israeliano presso il Vaticano, Aaharon Lopez, ha chiesto la sospensione per almeno 50 anni del processo di beatificazione di Pio XII, necessari a suo avviso per chiarire il suo ruolo nell’Olocausto. Il cardinale Pio Laghi, prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica, ha voluto però precisare che quella dell’ambasciatore è una presa di posizione personale che non coinvolge il governo israeliano che non ha fatto passi ufficiali in merito, almeno “a quanto ci risulta”.

Riuniti a Taormina (Me) i dirigenti delle sezioni antinarcotici delle polizie di Francia, Stati Uniti, Canada e Italia. Dai lavori è emerso che è in aumento in Europa il consumo di cocaina, importata dal Centro America, e delle droghe sintetiche, mentre diminuisce la quantità di eroina immessa nei mercati internazionali. Un dato che riguarda l’Italia: i morti per overdose nel triennio 1996-98 sono stati 3.200 (4.000 nello stesso periodo negli Stati Uniti).

Ginevra, è stato scarcerato Alvaro Loiacono Baragiola che ha concluso l’espiazione della pena per la partecipazione all’omicidio del giudice Tartaglione inflittagli in Italia. Loiacono che è anche condannato all’ergastolo per concorso nel sequestro e nell’omicidio di Aldo Moro non è stato estradato in Italia perché provvisto di doppia nazionalità, italiana e svizzera, per cui questa condanna non la espierà.

9 ottobre: Roma, i deputati di Alleanza nazionale, Fragalà, Lo Presti e Simeone, chiedono che venga tolta l’inchiesta sulla lista dei collaboratori del Kgb al sostituto procuratore della repubblica di Roma, Franco Ionta, responsabile a loro avviso di aver già insabbiato l’inchiesta sulla struttura paramilitare del Partito comunista, la cosiddetta ‘Gladio rossa’.

10 ottobre: furono i servizi segreti italiani a favorire l’ascesa al potere in Tunisia di Ben Ali, nel novembre 1987, con un colpo di stato.Lo ha detto, in una audizione segreta alla commissione stragi,l’ex capo Sismi, Martini,secondo cui i servizi agirono su ordine di Craxi e Andreotti, all’epoca presidente del consiglio e ministro degli esteri.Craxi: non vi fu alcuna manovra italiana.Il presidente commissione stragi vuol fare chiarezza su fuga di notizie.

Francamente non ricordo nulla di simile, ma detta cosí sembra reticenza. Preferirei non commentare”. Questa la prima reazione di Andreotti, all’epoca ministro degli esteri, sul “caso Tunisia” rivelato dal generale Martini. Andreotti ha detto di ricordare il viaggio con il presidente Pertini in Tunisia, e di aver visto in quella occasione che il presidente Bourghiba era “in condizioni fatiscenti” perció la sua destituzione non lo stupí.

Il vice presidente del Consiglio, Sergio Mattarella, annuncia che il dossier del Kgb sarà passato alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi “perché- dice- è l’unico organo parlamentare che abbia gli stessi poteri ed obblighi dell’autorità giudiziaria e dove siedono, come nel comitato servizi, membri della maggioranza e della opposizione”.

Bettino Craxi smentisce le dichiarazioni dell’ammiraglio Fulvio Martini, ex direttore del Sismi, sull’intervento italiano per portare al potere l’attuale presidente tunisino Zine El Abidine Ben Alì detronizzando Bourghiba, con un colpo di Stato pacifico e senza spargimenti di sangue. Per Craxi, tutto questo non è vero, mentre Giulio Andreotti ha affermato di non ricordare.

Ucciso a Giugliano (Na) il giovane pregiudicato Salvatore Gargiulo, fratello di Costantino, ex appartenente al clan Formicola di San Giovanni a Teduccio e ora collaboratore di giustizia. Un altro fratello, di quattordici anni, era stato ucciso nel febbraio del ’98.

11 ottobre: resi noti i nomi che compaiono nel dossier Mitrokhin, dei presunti collaboratori del Kgb e di quanti erano comunque all’attenzione del servizio segreto sovietico.

Bari, dove si svolge il vertice per il “patto di stabilità nei Balcani”, il Coordinamento pugliese contro la guerra ha indetto un “controvertice” per contrastare “i padroni della terra che si riuniscono per applicare le ricette economiche della guerra e della pace armata”.

Emessi 33 ordini di custodia nei confronti di affiliati della cosca Farao-Marincola di Cirò (Crotone). Gli arresti sono stati eseguiti in Calabria, Lazio e Toscana.

12 ottobre: Roma, il vice presidente del Consiglio, Sergio Mattarella, afferma che non è stato possibile identificare i personaggi che si celano dietro nomi in codice, presenti nel dossier Mitrokhin. Il responsabile del Comitato di controllo sui servizi di sicurezza, Frattini, ribatte che ora il governo deve consegnare tutte le carte in suo possesso.

Il presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, respinge la richiesta avanzata da Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, di istituire una commissione d’inchiesta sul caso Mitrokhin per accertare fino in fondo il ruolo svolto dai servizi segreti sovietici in Italia e dei loro rapporti con il Partito comunista italiano.

Ultima udienza del processo per mafia contro Giulio Andreotti. Il senatore nelle dichiarazioni spontanee ricorda i provvedimenti antimafia presi durante i suoi governi, sostiene che i pm non hanno provato le loro accuse e afferma che se fosse vero quanto detto da Balduccio Di Maggio sul suo incontro con Totò Riina in casa di Ignazio Salvo (che era agli arresti domiciliari), non dovrebbe essere condannato ma ricoverato in una clinica psichiatrica.

Pakistan, il comandante in capo dell’esercito, generale Parvez Musharraf, ha assunto i poteri dopo aver destituito il premier Nawatz Sharif che lo aveva rimosso dall’incarico il giorno precedente per dissidi relativi alla condotta delle operazioni nel Kashmir.

Il giornalista Paolo Liguori, direttore del telegiornale di “Italia Uno”, è stato condannato a 13 mesi di reclusione e a 100 milioni di risarcimento per diffamazione nei confronti dell’ex procuratore della repubblica di Palermo, Giancarlo Caselli, indicato come uno degli avversari di Giovanni Falcone.

Francesco Cossiga minaccia di uscire dalla maggioranza se il governo non vorrà istituire una commissione d’inchiesta sul dossier Mitrokhin e il ruolo del Kgb in Italia. Denuncia, inoltre, di essere oggetto di indagini a Palermo in relazione alla struttura Gladio. La procura di palermo smentisce, ma l’interessato ribadisce che si sta indagando sulla sua appartenenza all’Ordine militare di Malta e in relazione al centro Scorpio di Gladio di cui, dice, “ignoravo perfino l’esistenza”.

L’ammiraglio Fulvio Martini dichiara che il dossier Mitrokhin non è un falso e che “poi l’interesse del Kgb per i problemi politici italiani è stato sempre molto modesto” perché “è inutile fare stupida ipocrisia: i rapporti che il Pci aveva con il Partito comunista sovietico soddisfacevano ampiamente le necessità dell’Urss in quel settore”.

Arrestate a Milano 22 persone accusate di avere pagato o preso tangenti per gli appalti per gli approvvigionamenti delle mense comunali di Milano e dei comuni dell’hinterland.

Ucciso a Firenze il pregiudicato palermitano Antonino Lo Iacono. Fermati all’aeroporto di Pisa i palermitani Ignazio e Salvatore Giliberti, accusati di essere i killer. Entrambi sono pregiudicati, il primo per omicidio, tentato omicidio e armi, il secondo per traffico di droga. Ignazio Giliberti confessa di avere ucciso Lo Iacono, fa il nome del mandante, e si autoaccusa di altri omicidi, tra cui quello del funzionario regionale Filippo Basile, ucciso il 5 luglio scorso. Il mandante dell’assassinio di Lo Iacono e di Basile sarebbe l’ex funzionario regionale Antonino Sprio, sospeso dal servizio lo scorso anno perché condannato in via definitiva (tre anni e mezzo) per associazione a delinquere e a cinque anni per tentato omicidio. La pratica per il suo licenziamento sarebbe stata istruita da Basile, capo del personale dell’assessorato all’Agricoltura dove lavorava Sprio. Lo Iacono sarebbe stato ucciso per vendetta, perché coinvolto nel processo per tentato omicidio e assolto. La polizia è arrivata subito ai fratelli Giliberti, perché il telefono di Sprio era sotto controllo dal giorno dell’assassinio di Basile. Ignazio Giliberti rivelerà anche che a fare uccidere, il 9 maggio 1990, il funzionario regionale Giovanni Bonsignore è stato Sprio che, nella prima metà degli anni ottanta, era stato oggetto di un’inchiesta amministrativa condotta da due ispettori, uno dei quali era Bonsignore, su un finanziamento irregolare ad una cooperativa agricola di cui Sprio era vicepresidente (si tratta della cooperativa “Il Gattopardo” di Palma di Montechiaro, in quegli anni finita nel mirino della Procura di Agrigento a proposito delle attività illecite delle famiglie mafiose degli Allegro e dei Ribisi). Per questa accusa Sprio era stato condannato definitivamente in Cassazione a 4 anni, per abuso d’ufficio e truffa, il 30 aprile del 1990, nove giorni prima dell’assassinio Bonsignore. Ignazio Giliberti ha parlato di un gruppo di una decina di persone specializzate in grosse rapine e omicidi a pagamento, una specie di “agenzia del crimine” senza apparenti legami con la mafia. Sprio era entrato in contatto con la banda nel 1986, quando conobbe Ignazio Giliberti nel carcere di Palermo. In seguito alle dichiarazioni di Giliberti verrà arrestato in Molise, dove si era trasferito per gestire un bar, il palermitano Pietro Guida, accusato di essere il killer di Bonsignore. Successivamente verrà reso noto che le dichiarazioni di Giliberti hanno riguardato altri due omicidi ordinati da Sprio: quello dell’avvocato Giuseppe Ramirez, ucciso a coltellate nel suo studio il 31 ottobre del 1989, e quello dell’agente della Treccani Salvatore Piscitello, ucciso il 6 marzo 1988.

13 ottobre: Eseguiti in varie regioni d’Italia 68 ordini di custodia cautelare, nell’operazione denominata “Bingo 2”, per persone accusate di traffico di droga e di riciclaggio di denaro sporco, in seguito ad un’indagine nata dalle dichiarazioni rese alla Dda di Milano dal capocamorra Pasquale Centore, accusato di avere gestito un vasto traffico di cocaina dal Sud America, in cui è coinvolto il boss panamense latitante Boris Foguel Suengas. Tra gli arrestati con un ruolo di primo piano l’ex faccendiere della P2 Flavio Carboni, assieme al fratello Andrea e ai figli Claudio e Andrea, proprietari della società “Smeralda ’94” che ha realizzato 177 appartamenti (sequestrati dalla Guardia di Finanza) nei pressi di Porto Rotondo in Sardegna, per un valore di 130 miliardi di lire; gli imprenditori Enrico e Gabriele Bucalossi di Grosseto; l’ex faccendiere Emilio Pellicani e l’imprenditore Aldo Ferrucci.

14 ottobre: Milano, il giudice istruttore Guido Salvini, intervistato in merito al ritrovamento di un ‘Nasco’ di Gladio nel cimitero di Brusuglio (Cormano), sottolinea che le ipotesi avanzate in merito all’uso del materiale delle Stay-behind per compiere attentati e stragi sono state vanificate dalla realtà. Molto si era detto a proposito di quest’ultimo Nasco, mai ritrovato, così che, sottolinea Salvini, “al di là della legittimazione formale della struttura, non sembra quindi che questa unità Nasco di Gladio recuperata possa lasciare spazio ad ombre e misteri”.

Roma, arrestato Luigi Conti, di 24 anni, per possesso di armi da guerra. Il Conti ha militato nel movimento di estrema destra Movimento politico occidentale.

Trovati a Sannicandro Garganico (Foggia) i corpi dell’agricoltore Vincenzo Fania e di suo figlio Angelo, di cui era stata denunciata la scomparsa da una settimana. I due sono stati uccisi a fucilate nella loro masseria.

15 ottobre: Brescia, la magistratura bresciana invia un avviso di reato a Pino Rauti, segretario nazionale del Msi-Fiamma tricolore, per “concorso in strage” con riferimento all’eccidio di piazza della Loggia del 28 maggio 1974.

La Procura militare di Roma ha aperto un’indagine sui militari italiani che compaiono nel dossier Mitrokhin come collaboratori del Kgb.

Iniziato e rinviato a Palermo il processo per l’omicidio di Giuseppe Impastato. Il rinvio è stato concesso, su richiesta del pm, perché il principale accusato, Gaetano Badalamenti, ha accettato che venga celebrata l’udienza preliminare negli Stati Uniti, dove è attualmente carcerato.

16 ottobre: Walter Veltroni, in un articolo destinato ad apparire il giorno seguente sulla “Stampa” di Torino e ripreso da tutti gli organi di informazione, scrive che “comunismo e libertà sono stati incompatibili”.

La Cia si appresterebbe a restituire gli archivi della Stasi, la polizia segreta della Repubblica democratica tedesca, privati dei dati riferiti a cittadini americani. Oltre che alla Germania, la Cia potrebbe consegnare i dossier relativi ai cittadini di altri paesi dell’area Nato solo se i governi interessati ne faranno ufficialmente richiesta.

Arrestati in Germania i latitanti catanesi Giuseppe e Michele Ponticello, accusati di associazione mafiosa, omicidio, estorsioni e traffico di droga.

17 ottobre: Walter Veltroni afferma che i documenti del Kgb “non sono elemento determinante al formarsi degli schieramenti politici” altrimenti, prosegue, “ci sarebbe da porre domande al Polo in base a quello che è stato e che emerge” con riferimento alla comunicazione giudiziaria inviata a Pino Rauti per la strage di Brescia.

Condannate all’ergastolo a Napoli 9 persone per alcuni omicidi avvenuti negli anni scorsi nella guerra tra i clan camorristici Puccinelli e Perrella. Tra i condannati Amedeo Rei, accusato dell’omicidio del bambino Fabio De Pandi, ucciso da un proiettile vagante il 22 luglio 1991, nel corso di un agguato.

18 ottobre: Gianfranco Fini, leader di Alleanza nazionale, parlando nel corso della trasmissione televisiva “Porta a porta”, afferma testualmente che “di fronte ad alcuni crimini il carcere a vita è il minimo che uno Stato possa appioppare…A costo di spararla grossa –ha proseguito- mi chiedo se non sarebbe il caso di cominciare a ripensare ai lavori forzati. La cosa che il delinquente teme più di ogni altra cosa è lavorare…”.

Arrestate a Catania 5 persone che gestivano una specie di supermercato di merci rapinate ai Tir e rivendute a boss e ricettatori. Il capo dell’organizzazione sarebbe Orazio Buda, pluripregiudicato e ritenuto affiliato al clan Sciuto-Cappello. Arrestata anche la madre di Buda, Giovanna Privitera, a cui era intestato il capannone.

Inizia a Palermo il processo per l’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie e l’agente di scorta. Imputati Nino Madonia, Domenico Ganci e Giuseppe Lucchese, accusati di essere i killer, e 4 componenti della cupola, tra cui Raffaele Ganci e Vincenzo Galatolo, come mandanti. Altri due killer, Calogero Ganci e Francesco Paolo Anselmo, sono collaboratori di giustizia. Totò Riina e Bernardo Provenzano sono già stati condannati come mandanti con sentenza definitiva nel primo maxiprocesso.

19 ottobre: bocciata la proposta di Cossiga di istituire una commissione d’inchiesta sul ruolo dei servizi segreti sovietici in Italia con i voti contrari del Polo, del presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle stragi Pellegrino, dei Popolari rappresentati da Leopoldo Elia, e dei Verdi Semenzato e De Luca. Bocciate anche le proposte presentate dal Polo.

Washington, Robert Norris, scienziato che lavora per il Natural resources defense council, afferma che in Italia sono ancora custoditi almeno 30 ordigni nucleari, suddivisi fra le basi di Aviano (20) e Ghedi (10). L’informazione è stata tratta da documenti del Pentagono ottenuti dopo una lunga battaglia legale.

Effettuate 50 perquisizioni in varie città italiane, su ordine della Procura della repubblica di Roma, nell’ambito delle indagini sui ‘Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo’ (Carc) che starebbero ricreando il Partito comunista clandestino. Anche se non ufficialmente, si ipotizza un legame fra i Carc e coloro che hanno ucciso D’Antona.

Arrestato a Cuilbá, in Brasile, il latitante Domenico Serra, originario di Chiaramonti (Sassari), condannato con sentenza definitiva a 28 anni per omicidio, rapina e altri reati e ora coinvolto in un traffico internazionale di stupefacenti.

20 ottobre: Emessi dalla Procura di Torino 4 ordini di custodia per detenuti nel carcere della città ritenuti responsabili di avere introdotto nel reclusorio droga, una miscela di cocaina e eroina che ha causato in otto giorni tre morti per overdose tra i carcerati.

Napoli, sono stati rinviati a giudizio 20 secondini in servizio nel carcere di Secondigliano, per fatti accaduti dal giugno del 1995 al febbraio del 1999, per i reati di abuso di autorità, lesioni personali, minacce a testimoni ecc. Gli imputati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Cagliari, si dimette il procuratore generale Francesco Paolo Pintus, con una lettera inviata al presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi nella quale motiva il suo allontanamento dalla magistratura con le condizioni in cui questa ormai versa, amministrando la giustizia sugli schermi della televisione e sulle pagine dei giornali.

Dopo la trasmissione del documento Havel alla Commissione di inchiesta sulle stragi da parte del governo, filtrano le prime indiscrezioni che avvalorano i rapporti fra le Br e i servizi segreti cecoslovacchi, da un lato, e la conoscenza da parte del Pci di questi collegamenti. Il documento Havel è in possesso del governo italiano dal 1999 ma è stato mantenuto segreto fino ad oggi.

Mestre, si è riaperto il processo a carico di Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi per l’omicidio del commissario Calabresi avvenuto il 17 maggio 1972. Fra gli imputati compare anche il ‘pentito’ Leonardo Marino, la cui presenza è stata ritenuta necessaria dalla Corte benché il reato sia ormai prescritto.

21 ottobre: Londra, il ministro degli Interni ha informato la Camera dei comuni che il governo ha deciso di denunciare alla Procura del regno 5 persone che hanno collaborato col Kgb per ‘alto tradimento’. I loro nomi comparivano nel dossier Mitrokhin.

22 ottobre: Caltanissetta. Il pentito Salvatore Cancemi ripete, nel processo d’appello per la strage di Capaci, la sua tesi sull’esistenza di “mandanti occulti”: “Berlusconi e Dell’Utri erano nelle mani di Toto’ Riina” e quest’ultimo “aveva disposto nel 1991 che queste persone fossero garantite oggi e nel futuro”. Cancemi dichiara che “quelle persone importanti dovevano essere portate a comandare e dovevano essere cacciati quelli che comandavano politicamente in quel periodo. Bisognava sfiduciarli”. Il pentito afferma anche che “da Arcore Cosa nostra riceveva 200 milioni ogni mese e mezzo o due e quei soldi passavano dalle mie mani”.

Revocata dal Csm la sospensione da funzioni e stipendio per Claudio Vitalone, assolto al processo per l’omicidio Pecorelli, e per Corrado Carnevale, assolto nel processo per la cessione della flotta Lauro in cui era imputato di interesse privato.

La Corte europea per i diritti dell’uomo, con sede a Strasburgo, ha condannato lo Stato italiano al pagamento di lire 22 milioni a Licio Gelli, a titolo di risarcimento per la durata del processo a suo carico per la loggia P2 (maggio 1981-novembre 1996), che si era concluso con la sua condanna, non espiata perché la Svizzera aveva a suo tempo negato l’estradizione. Oggi, Gelli è agli arresti domiciliari perché implicato nel crack del gruppo finanziario Di Nepi.

Corrado Carnevale, ex presidente della prima sezione penale della Cassazione, è stato riammesso dal Csm nelle funzioni e nello stipendio, dopo 6 anni di sospensione, per essere stato assolto nell’ambito del processo sulla cessione della flotta Lauro.

Arrestato in Svizzera Maurice Papon, condannato a 10 anni per ‘crimini contro l’umanità’. Papon, oggi quasi novantenne, aveva svolto funzioni di prefetto durante la repubblica di Vichy, successivamente giungendo ai più alti gradi dell’amministrazione statale francese. Processato e condannato per concorso nella deportazione in Germania di ebrei francesi, Papon si era rifugiato in Svizzera, dopo aver ottenuto la libertà provvisoria per ragioni di salute, nel tentativo di sottrarsi all’espiazione della pena divenuta definitiva.

23 ottobre: Palermo, la quinta sezione del tribunale presieduta da Francesco Ingargiola, giudici a latere Antonio Balsamo e Salvatore Barresi, assolve Giulio Andreotti dall’accusa di associazione mafiosa. Il dispositivo della sentenza fa riferimento all’articolo 530, comma 2 del CPP. E’ quell’articolo che, secondo alcuni, avrebbe di fatto sostituito la vecchia “insufficienza di prove”. A non pensarla così, per esempio, sono Giulia Buongiorno e Franco Coppi, i due difensori di Andreotti, che hanno vinto il cosiddetto processo del secolo.

Il Tribunale di Palermo assolve “perchè il fatto non sussiste” il senatore Giulio Andreotti dalle accuse di associazione per delinquere e di associazione di tipo mafioso.

Assolto dal Tribunale di Palermo Giulio Andreotti dall’accusa di associazione mafiosa, perché il fatto non sussiste. I pm avevano chiesto 15 anni. Si riaccendono le polemiche sull’utilizzazione dei collaboratori di giustizia. Il senatore Francesco Cossiga chiede le dimissioni di Gian Carlo Caselli; Andreotti parla di un “suggeritore” della Procura di Palermo, che verrebbe individuato in Luciano Violante, già presidente della Commissione antimafia ed estensore di una relazione su mafia e politica approvata a larga maggioranza. Alcuni politici incriminati per mafia considerano la sentenza come un precedente che porterà alla loro assoluzione. Ex democristiani, Forza Italia e socialisti sostengono che finalmente si è chiusa l’epoca del “giustizialismo” e Forza Italia chiede che venga costituita una commissione d’inchiesta su Tangentopoli e “sull’uso politico della giustizia italiana negli ultimi dieci anni”. L’Osservatore romano replica quanto già espresso dopo la sentenza di Perugia: è finita la “pentitocrazia”. Il presidente della Repubblica Ciampi dichiara che “i giudici meritano pieno rispetto” e i Ds esprimono solidarietà ai magistrati della Procura di Palermo. Rappresentanti del movimento antimafia prendono posizione contro il linciaggio dei magistrati e ribadiscono che le responsabilità politiche non sono cancellate dalle sentenze di assoluzione e che non si può riscrivere la storia, avallando una sanatoria generalizzata.

New York, il decano della cattedra episcopale di St.John, reverendo Harry S.Pritchett, ha deciso di non apporre la lapide in ricordo di Ezra Pound, la cui apposizione nell’ ‘angolo dei poeti’ era stata richiesta da un folto gruppo di scrittori e poeti americani, fra cui John Updike, Robert Prinsky, Rita Dove, Dana Gioia, Rachel Hadas, Michael Harper, Molly Peacock, Henry Taylor, per l’opposizione della comunità ebraica che ha ricordato come Pound abbia aderito al fascismo e svolto propaganda radiofonica antisemita.

24 ottobre: Roma, il sovrintendente archeologico Adriano La Regina, riferendosi ai lavori compiuti dal Vaticano per la costruzione di mega parcheggio in vista del Giubileo in una zona ricchissima di reperti archeologici, denuncia lo scempio che ne è stato fatto: “Le devastazioni archeologiche e la dissacrazione dei luoghi che videro il martirio dei primi cristiani –ha affermato- sono state compiute durante la costruzione del parcheggio”. Il Vaticano tace e seguita a costruire.

25 ottobre: la Commissione Stragi ha desecretato documenti sulla attivitá in Italia di servizi segreti dei paesi dell’est in rapporto con le Br.Si tratta di un fascicolo contenente le dichiarazioni di tre funzionari ceclosovacchi (Jan Frolik,Pavel Zacek e Jiri Muller),un verbale di dichiarazioni del giornalista Fausto Biloslavo e informative di Digos,Sismi,Sisde e Cesis del 1998.E’ allegato un manoscritto acquisito dal Sisde del colonnello August Frantisek.

Milano, Arnaldo Forlani, rappresentato dall’avvocato Giuliano Pisapia, ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza l’affidamento in prova al servizio sociale. Forlani, che è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione nel processo Enimont, non ha mai scontato un solo giorno di carcere. Ora dovrà accordarsi con la Caritas romana o la comunità di Sant’Egidio per concordare il suo impiego nei servizi sociali. Nei giorni scorsi, era stato affidato ai servizi sociali anche Carlo Sama, condannato a 3 anni di reclusione nello stesso processo.

Bologna, è iniziato il processo a carico dell’ex responsabile del Ccs di Firenze, colonnello Federigo Mannucci Benincasa, del maggiore del Sios-Aeronautica Umberto Nobili, di Massimo Carminati e di Ivano Bongiovanni, pregiudicato, per i depistaggi organizzati dopo la strage di Bologna del 2 agosto 1980. La Corte ha rigettato la richiesta presentata da Licio Gelli e Marco Affatigato di costituirsi parte civile per calunnia nei confronti del Sismi.

Arrestato a Napoli Luigi Galletto affiliato al clan camorristico Contini. Gli è stato sequestrato un registro in cui erano annotate le paghe degli affiliati

26 ottobre: Milano, un pacco-bomba al plastico di notevole potenza é stato recapitato alle 16 alla stazione dei carabinieri di Musocco a Milano. L’esplosivo era contenuto nella custodia di una videocassetta imbustata in un plico spedito con posta prioritaria. Il comandante, insospettito, ha chiamato gli artificieri che hanno subito appurato si trattava di una bomba innescata, fabbricata con circa 150 grammi di esplosivo al plastico e sono riusciti a disinnescarla.

Milano, la Corte d’appello ha dichiarato caduto in prescrizione il reato di finanziamento illecito per 10 miliardi passati dalla società All Iberian, legata alla Fininvest, al Partito socialista guidato da Bettino Craxi, avvenuto nel 1991. In primo grado, Craxi aveva riportato una condanna a 4 anni di reclusione, e Silvio Berlusconi a 2 anni e 4 mesi. Ora la pena è cancellata. La prescrizione è scattata anche per i coimputati Giancarlo Foscale, Mauro Giallombardo e Giorgio Vanoni.

Milano, il sostituto procuratore della repubblica Alfredo Robledo ha richiesto il rinvio a giudizio di Massimo De Carolis ed altre 8 persone coinvolte nel fallimento della società ‘Dialogo spa’, per bancarotta fraudolenta. De Carolis ha dichiarato ai giornalisti che non rassegnerà le dimissioni da presidente del consiglio comunale di Milano.

Milano, il procuratore della repubblica Gerardo D’Ambrosio ha preannunciato il suo parere favorevole alla concessione del differimento della pena per Bettino Craxi, nel caso che voglia rientrare in Italia per curarsi. Massimo D’Alema, dal canto suo, afferma: “Non ho nulla in contrario sul ritorno di Craxi per curarsi, fermo restando che nel nostro ordinamento non spetta all’esecutivo decidere in materia di sospensione o differimento della pena…”.

Iniziato a Palermo il processo a Gaspare Giudice, deputato nazionale di Forza Italia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Assieme a lui a giudizio altre 15 persone, tra cui gli imprenditori Giuseppe Panzeca e Antonino Mandalà, considerati vicini a Bernardo Provenzano e alla cosca di Caccamo.

27 ottobre: Milano, una bomba con congegno a tempo é stata trovata poco dopo l’una della scorsa notte nel centro di Milano. L’ ordigno, perfettamente funzionante, é stato disinnescato, era nascosto in una delle tante fioriere intorno a piazza Diaz, a poche decine di metri di distanza dal Duomo. Due ragazzi hanno scoperto la bomba e avvisato la polizia. Ieri sera un’altra bomba era stata trovata e disinnescata alla stazione dei carabinieri di Musocco, a Milano.

Sequestrati beni per 60 miliardi agli imprenditori Vincenzo, Gaetano e Vito Salvatore Cavallotti, in carcere da novembre per associazione mafiosa.

Ucciso a Napoli, a colpi di mitraglietta, Antonio Ranieri, boss della camorra dei Quartieri spagnoli, e feriti i suoi guardaspalle Bruno Guidone e Maurizio Di Napoli.

28 ottobre: Milano, la Corte d’appello assolve Silvio Berlusconi dall’accusa di frode fiscale, appropriazione indebita e falsi in bilancio per l’acquisto dei terreni a Macherio, dove sorge la villa di famiglia. Per i primi due reati, la Corte ha pronunciato sentenza assolutoria mentre ha applicato l’amnistia sul terzo, il falso in bilancio. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna complessiva ad 1 anno e 4 mesi di reclusione.

Torino, gli ordigni trovati a Milano presentano analogie con i pacchi-bomba che nel 1998 furono inviati a magistrati, giornalisti e politici piemontesi. E’ quanto trapela dalla Procura di Torino, anche se gli investigatori sono prudenti sui presunti legami con il processo di Torino per i sabotaggi ai cantieri dell’alta velocitá in Valle di Susa. Non risulta, peraltro,che nei volantini di ieri vi siano riferimenti espliciti alla Tav.

Le agenzie di stampa diramano un articolo che apparirà il giorno seguente sul quotidiano “Sueddeutsche Zeitung”, secondo il quale l’Italia non perseguì i criminali di guerra tedeschi che avevano operato nel proprio territorio per ragioni di ordine politico non volendo danneggiare “per mezzo di inchieste così spinose e delicate” l’immagine della nuova Germania ormai entrata a far parte della Nato.

Arrestato in Germania il latitante Carmelo Natoli, di Paternò (Ct), appartenente al clan dei Cursoti operanti a Milano e condannato a 11 anni per traffico internazionale di cocaina.

Arrestati a Partinico (Pa) 5 appartenenti alla cosca del capomafia Francesco Paolo Alduino, ucciso nell’aprile scorso. Si tratta di Angelo e Vito Alduino (rispettivamente cugino e figlio del capomafia), Girolamo Mattina, Antonino Maragliotti e Leo Lo Monaco. Il mandato di cattura è stato emesso anche per un nipote del capomafia, Salvatore Alduino, scomparso dall’agosto scorso forse per lupara bianca, e per due altri affiliati già in carcere da aprile.

Viene data notizia che Caterina Somellini, madre di Giovanna e Giuseppe Giammona e suocera di Francesco Saporito, uccisi a Corleone nel 1995, ha deciso di far costituire parte civile anche i suoi due nipotini, di sei e cinque anni, figli di Giovanna Giammona e di Saporito. La Somellini è già parte civile nel processo contro Leoluca Bagarella e Giovanni Riina, accusati di avere ucciso i Giammona, Saporito e altri 4 giovani perché li sospettavano di voler rapire uno dei figli di Riina.

Padova, il Tribunale di sorveglianza dispone l’affidamento in prova al servizio sociale di Antonio Barison e Fausto Faccia, facenti parte del commando leghista che aveva occupato il campanile di San Marco, a Venezia.

29 ottobre: il procuratore militare di La Spezia, dopo l’articolo del quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung” sull’insabbiamento delle indagini sui criminali di guerra tedeschi voluto dal potere politico, ha dichiarato ai giornalisti che “sono aperti tutti i fascicoli con i procedimenti sulle stragi compiute dai tedeschi, e dalle Ss in particolare, durante l’occupazione militare dell’Italia”.

Napoli, il Tribunale ha condannato a 3 anni di reclusione per tangenti e corruzione l’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, che aveva percepito denaro da case farmaceutiche italo-tedesche.

i servizi segreti italiani tenevano da anni sotto sorveglianza Giorgio Conforto, ritenuto informatore del Kgb in Italia, padre di Giuliana Conforto che aveva ospitato nella sua abitazione a Roma Valerio Morucci e Adriana Faranda, ricercati per la loro appartenenza alle Br. Sul punto, Giuseppe Conforto era stato interrogato dai giudici Imposimato e Priore il 5 luglio 1979, ma il Sismi non aveva mai trasmesso alla magistratura le note relative alla sua attività a favore del Kgb iniziata negli anni Trenta e quindi del controllo mantenuto sul suo conto.

Arresti domiciliari per Salvatore Grigoli, condannato a 16 anni per l’omicidio di padre Pino Puglisi e reo confesso anche di altri 40 omicidi.

In occasione dell’ottavo anniversario dell’istituzione della Dia, il generale Carlo Alfiero ha detto che complessivamente sono “più di 5.700 gli appartenenti ai vari clan arrestati e circa 4.300 miliardi di lire il valore dei beni sequestrati alla criminalità organizzata”.

30 ottobre: Si dimette il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Antonio Martone, accusato da Magistratura democratica e Magistratura indipendente di non avere difeso i magistrati palermitani dopo le polemiche seguite all’assoluzione di Giulio Andreotti.

Ferito mortalmente a Catania il pregiudicato Salvatore Pappalardo, un esponente della cosca Santapaola che era stato scarcerato lo scorso settembre e che, secondo gli inquirenti, stava tentando la scalata ai vertici della cosca. Il 23 novembre verrà arrestato Alessandro Strano, indicato come il reggente della cosca operante nel rione Montepo, con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio.

31 ottobre: Predappio (Forlì), il leader della Fiamma Tricolore Pino Rauti e l’esponente emiliano romagnolo Marcantonio Bezicheri hanno partecipato a un raduno, al quale hanno partecipato 2.000 persone, a ricordo della Marcia su Roma.

1 novembre: Milano, polemiche dopo l’omaggio che il sindaco di Milano Albertini ha reso ai caduti della Rsi, per il secondo anno consecutivo, dopo averlo reso ai caduti partigiani.

2 novembre: Milano, un altro falso allarme bomba, provocato da una telefonata anonima alla redazione milanese dell’Ansa, che segnalava la presenza di un ordigno in piazza Missori. Senza esito le ricerche delle forze dell’ordine che hanno controllato lo stabile e l’intera zona, chiudendo al traffico anche le strade adiacenti. Nell’edificio indicato dallo sconosciuto si trovano, tra gli altri, il consolato generale del Bangladesh e numerosi studi professionali

Viene reso noto che la Commissione per il riconoscimento del martirio di padre Pino Puglisi sta valutando la possibilità di ascoltare come testimone, nel processo di beatificazione, l’esecutore dell’omicidio Salvatore Grigoli. Dice uno dei commissari: “Se è vero che si è convertito dopo averlo ucciso pensiamo che sia merito della preghiera di don Pino”. Il 10 novembre la Commissione deciderà di non ascoltare Grigoli.

Bettino Craxi, dalla Tunisia, fa sapere che a suo parere è necessario che l’Italia prenda a modello la ‘Commissione d’inchiesta per la riconciliazione’ istituita dal Sudafrica per giungere alla verità senza assumere provvedimenti penali, in modo da porre un punto fermo e poter finalmente reiniziare senza il peso di un passato oscuro.

Dai documenti dei servizi segreti cecoslovacchi in possesso della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, emerge che il Kgb aveva programmato operazioni contro la persona del Papa che giungevano a formulare anche l’ipotesi della eliminazione fisica.

3 novembre: Arrestato nella sua casa a Tricesimo (Udine) il finanziere Giuseppe Bonanno, originario di Mazara (Tp). Gli sono state sequestrate 30.000 pasticche di ecstasy che Bonanno aveva portato dall’Olanda assieme alla moglie, Loredana Grasso, anch’essa arrestata. Bonanno, che già nel ’93 era stato inquisito ma prosciolto, è sospettato di avere compiuto altri viaggi ad Amsterdam, anche con la figlia di dieci anni.

Emessi dal Gip di Caltanissetta 16 ordini di custodia cautelare per appartenenti ad una organizzazione di trafficanti di cocaina operante in provincia di Enna e retta dalla famiglia Nicosia, destinataria di cinque dei provvedimenti.

Arrestato a Milano il latitante Giorgio Graziani, ritenuto vicino a Giovanni Brusca e Leoluca Bagarella e ricercato dal 1992 per associazione mafiosa finalizzata al traffico di droga.

4 novembre: Roma, una valigia sospetta in via del Quirinale ha fatto scattare i controlli dei carabinieri che hanno fatto inntervenire gli artificieri. Il traffico della zona e’ stato bloccato.

Falso allarme bomba al centro della Capitale. Una valigia sospetta, segnalata in via del Quirinale, é risultata vuota. Gli artificieri non sono intervenuti nemmeno con il cannoncino, perché sulla base delle testimonianze é stato scoperto che a metterla é stato uno squilibrato, noto per le sue bravate Circa sette mesi fa lo stesso uomo mise un’ altra valigia “sospetta” in via Firenze ed in altre zone non lontane dal Quirinale.

Il giornalista Giano Accame si dichiara indignato per il suo inserimento in una lista di presunte spie del Kgb pubblicato sulla rivista “l’Espresso”, tratta dal dossier che l’ex vice console sovietico a Genova, Serghei Illarianov consegnò alla Cia nel 1991 quando decise di passare dalla parte degli americani. Il documento venne trasmesso dai Ros dei carabinieri alla Procura della repubblica di Genova nel 1992 dopo che erano stati decrittati 25 dei 31 nomi in codice elencati, fra questi quello di Giano Accame.

Passata in giudicato la condanna a 20 anni e 6 mesi di reclusione inflitta all’ex brigatista rosso Raimondo Etro, accusato di concorso negli omicidi Moro e Palma. La Corte di cassazione ha invece imposto alla Corte di appello, per la seconda volta, di rideterminare la pena per Germano Maccari, condannato a 26 anni per concorso nell’uccisione di Aldo Moro e della sua scorta.

Condannate all’ergastolo dalla Corte d’assise di Catania 7 persone ritenute appartenenti alla cosca dei Laudani e accusate dell’assassinio dell’avvocato Serafino Famà. Tra loro il mandante dell’omicidio, Giuseppe Maria Di Giacomo reggente della cosca.

Sequestrati beni per otto miliardi di lire agli imprenditori Domenico e Gaspare Caravello, appartenenti alla cosca del quartiere Partanna-Mondello di Palermo e arrestati nel luglio scorso.

5 novembre: Palermo, la quarta sezione della Corte d’Appello, presieduta da Salvatore Rotigliano, giudici a latere Antonella Di Tullio e Amalia Settineri, PG Annamaria Fazio, assolve padre Mario Frittitta, il sacerdote che confessava il boss Pietro Aglieri, dall’accusa di favoreggiamento per “aver commesso il fatto nell’esercizio di un diritto”.

Assolto dalla Corte d’appello di Palermo padre Mario Frittitta, condannato in primo grado a due anni per favoreggiamento nei riguardi di Pietro Aglieri, visitato dal sacerdote durante la latitanza. La Corte d’appello ha ritenuto che gli incontri di Frittitta col capomafia latitante rispondevano ad un “legittimo esercizio del ministero sacerdotale”. Di diverso avviso i cinque teologi, incaricati di stilare un documento dal cardinale di Palermo Salvatore De Giorgi all’indomani dell’arresto di Frittitta, che scrivevano che il sacerdote non è obbligato ad andare da un latitante, tranne che in punto di morte, e che la Chiesa deve vigilare “affinché l’esercizio del ministero di annuncio della misericordia di Dio non sia strumentalizzato dal mafioso, ad esempio durante la sua latitanza, e non si configuri, di fatto, come copertura o favoreggiamento di quanti hanno violato e talvolta continuano a violare la legge di Dio e quella degli uomini”. La notizia dell’assoluzione è stata accolta con manifestazioni di gioia dai fedeli e dai confratelli. Il cardinale De Giorgi con un comunicato ufficiale si rallegra per l’assoluzione, ma durante la messa per le vittime della mafia porta come modello l’azione di sacerdoti come don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia. Il vescovo di Caserta, monsignor Nogaro, in un’intervista afferma: “Non approvo mai, in nessun caso, qualsiasi forma di collusione con persone compromesse con la criminalità”.

Siena, arrestati Francesco Lauricella e Rossella Moneta, ricercati dal 1990 per “banda armata”. I due, che militavano allora in Autonomia operaia, erano stati latitanti in Francia e poi rientrati in Italia ed impiegarti in un’azienda di agriturismo. Dopo l’arresto, la donna è stata scarcerata perché la pena inflittale è risultata condonata.

Emessi, su richiesta della Procura di Bari, 49 ordini di custodia (28 le persone arrestate e 21 quelle ricercate) per appartenenti ad un’organizzazione dedita al contrabbando di sigarette, formata da elementi della camorra, della Sacra corona unita e da mafiosi del Montenegro. Tra i destinatari del provvedimento anche un funzionario di una multinazionale del tabacco. Rimasto latitante Francesco Prudentino, boss della Sacra corona unita, che, secondo alcuni collaboratori, sarebbe protetto dal primo ministro del Montenegro, Milo Djukanovic. Gli inquirenti stimano che sia stato trasferito denaro verso Lugano, Chiasso e Ginevra, per circa 57 miliardi di lire. Altri arresti erano stati compiuti nei giorni scorsi su richiesta del pool anticamorra di Napoli.

6 novembre: arrestato in Inghilterra il latitante Giovanni Bonanno, della cosca catanese che fa capo al capomafia Paolo Brunetto e accusato di associazione mafiosa, omicidi, rapine e traffico di droga.

7 novembre: Trento. “Quando ho sentito dell’assoluzione di Andreotti ho gioito. Mi sono preso una rivincita perché sapevo di prima mano dei complotti che avvenivano tra i pentiti e quando dicevo queste cose a Roma non mi credevano oppure mi facevano tacere”. Lo afferma, in una intervista al quotidiano trentino l’Adige, Giovanni Mutolo, fratello del “pentito” Gaspare Mutolo.

Giovanni Mutolo racconta in particolare che nel maggio del 1994 fu portato a Roma, accompagnato da “persone in divisa”, a casa dal fratello dove c’era anche Tommaso Buscetta. “Mio fratello Gaspare e don Masino – racconta Giovanni Mutolo – si appartarono in una stanza e capii che cosa stavano facendo: complottavano”.

Condannati, rispettivamente a 14 e a 12 anni di reclusione e alla degradazione, il colonnello della Guardia di Finanza Mauro Petrassi, ex comandante della polizia tributaria del Veneto, e il tenente colonnello Pier Emilio Guaragna, imputati nel processo per le tangenti pagate da alcuni imprenditori per evitare verifiche fiscali. Altri militari, alcuni funzionari dell’ufficio Iva e imprenditori sono stati condannati a pene lievi con la sospensione.

Eletto presidente dell’Associazione nazionale magistrati il giudice Mario Cicala, con i voti di Magistratura democratica e Magistratura indipendente e con l’astensione dei Movimenti riuniti.

Attentato dinamitardo contro Paolo Loddo, sindaco di Gairo (Nuoro), che decide di dimettersi. L’attentato è l’ultimo di una serie di intimidazioni iniziate all’indomani dell’elezione avvenuta due anni fa, dopo anni di commissariamento, di elezioni fallite per mancanza di candidati ed elettori, di attentati e omicidi, come quello, avvenuto nel giugno del 1996, di Pier Paolo De Murtas, implicato nella faida per la quale nel giugno scorso sono state incriminate 10 persone per associazione a delinquere di stampo mafioso.

8 novembre: Brescia, Bobo Craxi, figlio dell’ex leader socialista, è stato condannato a 1 mese di reclusione per diffamazione aggravata a carico del procuratore generale Saverio Borrelli, con la sospensione condizionale della pena. Bobo Craxi aveva affermato, in un’intervista al “Corriere della sera”, che Borrelli aveva cercato raccomandazioni presso esponenti socialisti per divenire procuratore della repubblica di Milano.

9 novembre: Priebke viene notato nella mattina mentre entra nella “Libreria Europa”, nonostante il divieto a circolare.

Milano, il responsabile regionale del Msi-Fiamma tricolore Roberto Jonghi Lavarini ha annunciato che il suo partito sosterrà alle elezioni regionali l’attuale presidente della giunta, Roberto Formigoni

Arrestate a Messina 18 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata all’estorsione e all’usura. Tra gli arrestati i capiclan Rosario Tamburella e Alessandro Cutè. Arrestata anche Carmela Catrimi, moglie di Tamburella, che dirigeva il clan in assenza del marito.

Annunziata da Michel Camdessus, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, la decisione di lasciare l’incarico dal febbraio prossimo. Le dimissioni, ufficialmente per motivi di salute, vengono dopo lo scandalo sull’uso dei fondi concessi al governo russo.

Assolti al secondo processo d’appello dall’accusa di corruzione, per non aver commesso il fatto, l’ex presidente della Cariplo, Roberto Mazzotta, e l’ex tesoriere dc, Severino Citaristi, coinvolti nell’inchiesta per i finanziamenti illeciti ai partiti.

Roma, è stato presentato il ‘Comitato per la verità’, di cui fanno parte con altri Dario Fo e Franca Rame, impegnato a sostenere i magistrati che ancora conducono le inchieste sulle stragi, in particolare quelli di Brescia ai quali il governo aveva concesso nel mese di settembre una proroga di soli 2 mesi.

Denunciata la scomparsa, avvenuta due giorni fa, del sedicenne Antonio Perucci Ciannamea di Cerignola (Foggia), dai genitori che hanno già pagato un riscatto di 100 milioni. Il ragazzo sarebbe stato visto salire sull’automobile di Angelo Caputo, fratello di Giuseppe capo del clan Piarulli-Ferraro, e di Leonardo, amico del ragazzo scomparso. Nei confronti di Caputo è stato emesso un ordine di custodia per sequestro di persona a scopo di estorsione, che non è stato notificato perché Caputo è già fuggito a Santo Domingo. Sembra che il denaro del riscatto sia servito per pagare il viaggio o una partita di droga. Il corpo del ragazzo verrà trovato in un pozzo il 20 novembre, dopo alcune telefonate anonime. Dall’autopsia risulterà che Antonio è stato ucciso (o morto per soffocamento) subito dopo il sequestro. Il 24 novembre verranno fermati, con l’accusa di concorso in sequestro di persona, Leonardo Caputo, che avrebbe informato il fratello sulle condizioni economiche della famiglia Perucci Ciannamea, e un altro giovane. A Cerignola su 53 condannati nel maxiprocesso, seguito all’operazione denominata “Cartagine” contro la criminalità organizzata del paese, una trentina sono in libertà, molti in base a perizie di comodo come quella che ha fatto uscire dal carcere il boss Giovanni Ferraro, condannato a 24 anni e scarcerato per disturbi psichici.

10 novembre: Approvata, con 522 voti favorevoli, 13 astenuti e 6 contrari, la riforma sul “giusto processo”, che prevede l’inserimento nell’articolo 111 della Costituzione dei principi di parità tra accusa e difesa, del contraddittorio tra le parti davanti al giudice terzo, dell’obbligo di deporre e della ragionevole durata dei processi. Secondo il procuratore di Milano D’Ambrosio, la riforma “è la fine delle indagini sulla corruzione e sulla mafia”.

Milano, entrano in agitazione gli studenti per protestare contro la carenza di strutture e di finanziamenti alla scuola pubblica e per discutere la controversa legge di parità con le scuole private e la riforma dei cicli, che stanno per iniziare l’iter parlamentare. La protesta, iniziata da alcuni istituti, si allargherà ad una trentina di scuole.

Arrestate tra San Giuseppe Jato, San Cipirello, Altofonte e Partinico (in provincia di Palermo) 17 persone appartenenti ad una cosca mafiosa che, secondo gli inquirenti, si contrapponeva a quella di Bernardo Provenzano. Sono accusati di associazione mafiosa, omicidio, rapina ed estorsione. Tra loro Giovanni Di Lorenzo, ritenuto il capo dell’organizzazione e mandante dell’omicidio, avvenuto il 16 gennaio scorso, di Giuseppe Spatafora, amministratore delegato dell’impresa “Edilgamma” gestita da Carmelo e Michele Garriffo, nipoti di Provenzano.

Rinviati a giudizio 11 mafiosi appartenenti alla cupola e ritenuti responsabili dell’omicidio del giornalista del “Giornale di Sicilia” Mario Francese, ucciso il 26 gennaio 1979.

Sequestrati beni per 5 miliardi intestati al mafioso catanese Giovanni Giuffrida.

11 novembre: nominato presidente della Corte costituzionale Giuliano Vassalli, benché la data per la scadenza del suo mandato di giudice costituzionale sia fissata al 13 febbraio 2000.

Arrestate tra Roma e Napoli 11 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Tra loro il pregiudicato palermitano Lorenzo Sorbi, già arrestato nell’85 per traffico di eroina e fratello di Pietro che è stato accusato dell’omicidio in carcere del mafioso Pietro Marchese ed è considerato elemento di collegamento con Cosa nostra. Nell’operazione sono stati sequestrati due chili di eroina, due chili di cocaina e un quintale di hashish.

A Bogotà un’autobomba posta dai narcotrafficanti provoca sette morti e trenta feriti. La strage sarebbe la risposta alla decisione del governo di concedere l’estradizione dei narcotrafficanti in Nordamerica.

Viene reso noto che il procuratore Pier Luigi Vigna (il cui mandato alla Procura nazionale antimafia scade nel gennaio 2001) ha presentato domanda per ricoprire l’incarico di procuratore generale a Firenze. Vigna, la cui richiesta ufficialmente viene giustificata con il desiderio di ritornare nella sua città, ha più volte denunciato che la Direzione nazionale antimafia ha scarsi poteri e ha avanzato la richiesta, non accolta, di ripristinare i corpi speciali di carabinieri, polizia e guardia di finanza.

12 novembre: Roma, il ministro di Grazia e giustizia Oliviero Diliberto, dopo le recenti polemiche che hanno contrapposto giudici e politici, afferma che “forse sarebbe opportuno che anche loro iniziassero a rispettare l’autonomia della politica, come noi rispettiamo l’autonomia della magistratura”.

Arrestato a Città del Capo (in Sud Africa), e subito rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di 150 milioni, Vito Roberto Palazzolo, originario di Cinisi (Pa), ricercato con l’accusa di traffico di droga, armi, diamanti e avorio, di estorsione e sfruttamento della prostituzione. L’arresto è avvenuto per falso a causa della documentazione esibita nel 1994, al momento di stabilirsi in Sud Africa. Palazzolo, che ha notevoli appoggi tra rappresentanti delle istituzioni in Sud Africa, ha creato in quel paese un impero economico. Contro di lui sono state presentate due richieste di estradizione dall’Italia e dagli Stati Uniti fin dai tempi dell’inchiesta “Pizza connection”.

Vienna, 100.000 persone partecipano ad una manifestazione organizzata contro il leader della destra Joerge Haider e per accusare la “Grosse koalition” di avergli aperto la strada nelle istituzioni. La manifestazione diviene prevalentemente una protesta contro il razzismo dilagante nel paese.

13 novembre: Revocati dalla II e dalla VII sezione del Tribunale di Milano due ordini di custodia cautelare per Bettino Craxi le cui condizioni di salute sono peggiorate. Craxi tuttavia rinuncerà a venire a curarsi in Italia poiché su di lui pendono due condanne in via definitiva, per un totale di 10 anni di carcere, e un terzo ordine di custodia cautelare commutato dalla I sezione del Tribunale di Milano in arresti domiciliari presso l’ospedale San Raffaele di Milano, con la motivazione che “l’articolo 247 del codice prevede la sussistenza di esigenze cautelari, “quando l’imputato si è dato alla fuga””.

Arrestato a Palermo, per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione, l’appuntato della Guardia di finanza Ugo Di Novi, accusato da alcuni collaboratori di avere fornito informazioni su indagini e nomi di investigatori infiltrati, di aver fatto sospendere controlli sul traffico di droga e condotto operazioni contro le cosche avverse a quella del rione Brancaccio. Di Novi (che vanta più di trenta encomi per le operazioni effettuate) è uno degli investigatori che aveva fatto arrestare, per contrabbando di sigarette e favoreggiamento del capomafia Gaspare Spatuzza, Giovanni Garofalo che ora è uno dei suoi principali accusatori.

Gerusalemme, il cardinale di Milano Carlo Maria Martini afferma che “la Chiesa cattolica deve ancora compiere alcuni passi fondamentali. Il modo di esercitare il Primato di Roma è tra questi. E deve essere ancora ripensato”.

Milano, un corteo di 10.000 studenti ha percorso le vie cittadine per protesta contro la privatizzazione delle scuole. In piazza Fontana, i giovani hanno lanciato uova e qualche sasso contro la sede dell’Arcivescovado, presidiata dalle forze di polizia.

14 novembre: Gravemente danneggiati a Nardodipace (Vibo Valentia) 104 appartamenti destinati agli alluvionati del ’72 e soltanto ora pronti per la consegna. Gli inquirenti sono certi che sia un’azione della criminalità organizzata. La costruzione degli appartamenti, più volte finanziata dalla Regione Calabria, era iniziata nel 1990, quasi vent’anni dopo l’alluvione ed era andata a rilento per le pressioni mafiose subite dalla ditta appaltatrice, accompagnate da atti di vandalismo.

Ferito gravemente a Stongoli (Crotone) il boss Otello Giglio. Morirà tredici giorni dopo.

15 novembre: Rinviati a giudizio, dal gup di Milano, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari per la vicenda Imi-Sir, Cesare Previti, gli avvocati Attilio Pacifico e Giovanni Acampora, gli ex magistrati Renato Squillante, Filippo Verde e Vittorio Metta, Primarosa Battistelli, vedova di Nino Rovelli, e il figlio Felice Rovelli.

Torino, il Tribunale militare ha condannato all’ergastolo Siegfried Engel, ex comandante delle Ss a Genova per ‘crimini di guerra’ commessi in Liguria e nell’alessandrino nel triennio 1943-1945. Engel, che oggi ha 90 anni, vive ad Amburgo.

Licenziato dalla Regione siciliana Antonino Sprio, arrestato il 12 ottobre scorso con l’accusa di essere il mandante di alcuni omicidi, tra cui quelli dei funzionari regionali Giovanni Bonsignore e Filippo Basile. La pratica per il licenziamento, dovuto ad una condanna definitiva per truffa, era stata istruita da Basile, capo del personale dell’assessorato all’Agricoltura dove lavorava Sprio, che aveva mandato la pratica alla firma dell’assessore il 5 maggio scorso, due mesi prima di essere ucciso. L’assessore Cuffaro aveva firmato il decreto qualche giorno dopo il delitto e soltanto ora il provvedimento è stato ratificato.

Distrutte dalle ruspe 6 ville ancora in costruzione sulla collina Pizzo Sella, a Mondello, la località balneare di Palermo; ne sono già state costruite 209, con licenze concesse abusivamente venti anni fa a Rosa Greco, sorella del capomafia Michele. A Rosa Greco e a suo marito, il costruttore Andrea Notaro, successivamente era subentrato il gruppo Ferruzzi. Si discute sulla distruzione o meno delle ville già completate. Al processo per la lottizzazione abusiva il pm chiede 28 anni di carcere nei confronti dei progettisti e degli imprenditori e il sequestro degli immobili.

16 novembre: Condannati dal Tribunale di Palermo l’ex stalliere di Arcore e capomafia Vittorio Mangano e altri tre mafiosi del rione Borgo Vecchio, accusati di estorsione nei riguardi di alcuni imprenditori che hanno ammesso di essere stati taglieggiati.

Ucciso a Napoli il pregiudicato Vincenzo Tirino. Nell’agguato è stato ferito da una pallottola vagante un anziano a letto in casa sua.

New York, la proposta di moratoria delle esecuzioni capitali non verrà più messa ai voti perché, secondo le spiegazioni ufficiali, i paesi europei proponenti hanno ritenuto che fosse stata snaturata dai troppi emendamenti presentati per renderla conciliabile con le richieste dei paesi, Stati uniti in testa, che si opponevano alla moratoria.

Milano, all’interno del carcere di Opera si è svolta la presentazione del libro scritto da Renato Vallanzasca in collaborazione con il giornalista del “Corriere della sera” Carlo Bonini. Per l’occasione il ministero di Grazia e giustizia ha concesso il trasferimento temporaneo di Vallanzasca dal carcere di Novara ad Opera e l’ingresso di un folto gruppo di giornalisti. Nella sua presentazione Vallanzasca, oltre a dire che ormai si “è arreso”, la ricordato come negli anni Settanta un esponente del Msi gli chiese, a Milano, di andare a mettere bombe: “Non voglio dire chi è, oggi è parecchio noto: mi basta mettergli un po’ di strizza e ricordargli che tutto è registrato”.

17 novembre: Roma, la Commissione sulla confisca dei beni ebraici durante il fascismo, ha concluso un accordo con le 24 principali banche italiane per la restituzione dei beni sequestrati alle famiglie ebraiche. Le sole Generali si sono impegnate a restituire 180 miliardi di lire e, all’obiezione di Israele che sono pochi, il presidente della Commissione Tina Anselmi ha risposto che “la stessa comunità ebraica italiana insiste sull’importanza di far conoscere ciò che accadde dopo le leggi sulla razza e di far emergere con chiarezza le responsabilità storiche. Punta giustamente sul risarcimento morale perché le giovani generazioni non perdano la memoria di quella tragedia”.

Ucciso a Palermo il pregiudicato Felice Orlando, che aveva subito delle condanne per droga, detenzione di armi e altri reati ed era stato arrestato nel ’97 nel blitz contro la mafia del rione Tommaso Natale, guidata dal latitante Salvatore Lo Piccolo. Qualche giorno prima il collaboratore di giustizia Isidoro Cracolici, testimoniando in un processo, aveva detto che Orlando era un “soggetto a rischio”, per contrasti con i Lo Piccolo sulla gestione degli affari della cosca.

Prescritto il reato di illecito finanziamento ai partiti per Bettino Craxi e Silvio Berlusconi, nell’ambito dell’inchiesta sulla finanziaria All Iberian.

La protesta studentesca contro la svalutazione della scuola pubblica, partita da Milano la scorsa settimana, si allarga a diverse altre località come Firenze, dove entrano in autogestione il Peano e il Saffi; Carrara, con l’occupazione dei 4 licei cittadini; e alcuni centri dell’Umbria con analoghe iniziative.

18 novembre: Roma, depositate le motivazioni della sentenza di assoluzione per Hashi Omar Assan, accusato di aver fatto parte del commando che uccise Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Luciana e Giorgio Alpi scrivono a Ciampi, nella sua qualità di presidente del Consiglio superiore della magistratura: “fin dai primi giorni (…) appariva sempre più evidente che non si voleva arrivare alla verità proprio da parte di chi, istituzionalmente, ha questo dovere”. Chiedono “di operare perché si possa istruire un autentico processo”, di conoscere le ragioni della mancata autopsia e dell’estromissione del sostituto Pititto dall’inchiesta. Non ci sarà risposta. Ciampi informerà i genitori di Ilaria di aver inviato tutto il materiale al vice presidente del Csm Verde.

Chiesto dalla Procura di Lagonegro (Pz) il rinvio a giudizio per il cardinale di Napoli Michele Giordano, accusato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata all’usura, concorso in usura continuata ed appropriazione indebita. La richiesta riguarda anche il fratello del cardinale, Mario Lucio, il nipote Nicola e l’ex direttore dell’agenzia di Sant’Arcangelo (Pz) del Banco di Napoli, Filippo Lemma. Il cardinale Giordano avrebbe finanziato, con un miliardo e mezzo di lire, le attività usuraie della cosiddetta “cooperativa di credito” di cui facevano parte gli altri indagati. Buona parte del denaro sarebbe stato prelevato dalle casse delle “Opere di Religione”. Il cardinale Ruini esprime solidarietà al cardinale Giordano e la novembre 1999 successiva i fedeli gli tributano un’accoglienza calorosa. Il parroco di Sant’Angelo in Scala, in Irpinia, don Vitaliano Della Sala, rifiuta l’invito a partecipare alla messa che sarà celebrata da Giordano, per i 50 anni di professione dell’abate di Montevergine, e invia una lettera al cardinale con cui l’invita “a rendere un’autentica testimonianza cristiana”, e a dare “un messaggio diverso da quello che molti inquisiti potenti hanno mandato in questi anni”.

Missione a Gela (Cl) della Commissione bicamerale per l’infanzia che ha preso in esame il problema della criminalità minorile nella città: dal ’92 al ’99 i minori sotto i quattordici anni imputati per omicidio e tentato omicidio sono 17, e più di 400 sono coinvolti in reati come furti aggravati, estorsioni, rapine, spaccio e lesioni.

Emessi dalla Procura di Catania 16 ordini di custodia (alcuni per persone già in carcere) per appartenenti alle cosche Santapaola e Laudani, accusati di avere controllato per anni il mercato del pesce, e sequestrate 4 società per un valore di 30 miliardi.

Inviata ai Parlamenti italiano ed europeo, dalla Procura generale di Torino, la documentazione con cui viene notificata la sentenza definitiva di condanna per Marcello Dell’Utri a due anni per false fatturazioni, condanna che comporta l’interdizione dai pubblici uffici. Se i Parlamenti decideranno la decadenza da deputato, Dell’Utri rischia di essere arrestato per un ordine di custodia della Procura di Palermo.

Napoli, 4.000 studenti sfilano in corteo sotto una pioggia battente, per difendere la scuola pubblica e dire no ai finanziamenti agli istituti privati.

19 novembre: Giacomo Mancini assolto dal gup di Catanzaro, a conclusione del giudizio con rito abbreviato, dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Milano, i pentiti Martino Siciliano e Carlo Digilio si sono rifiutati di deporre nell’aula della Corte d’assise dove è in corso di svolgimento il processo per la strage di via Fatebenefratelli. Il primo ha informato la Corte di non avere i soldi necessari per compiere il viaggio dal Sudamerica in Italia; il secondo ha lamentato che non è stato pagato dal servizio di protezione il conto della clinica dove è in cura.

Condannati dal Tribunale di Palermo 20 tra capimafia e gregari della cosca di Brancaccio, tra cui Filippo Graviano condannato a tredici anni, accusati di estorsione nei riguardi di imprenditori e commercianti. Principale accusatore il costruttore Innocenzo Lo Sicco.

19 – 21 novembre: Milano, centinaia di persone si accalcano alla sala della Provincia in via Corridoni, per assistere al ‘Forum delle alternative’ organizzato dall’associazione Punto rosso, con la partecipazione fra gli altri di padre Toussaint e Pablo Romo del Chiapas, di una delegazione da San Paolo del movimento ‘Sem terra’, dell’indiano Smithu Kothari del ‘Global forum for poverty eradication’, del cileno Josè Naìn rappresentante del popolo Mapuche, Samir Amin e altri. Si discute del necessario coordinamento dei movimenti antisistemici contro le decisioni pseudotecniche del Wto e il ‘Millennium round’ di Seattle, della globalizzazione all’insegna del pensiero unico, del neoliberismo, e della militarizzazione del mondo sotto l’egemonia di un solo polo mondiale; per la ‘mondializzazione delle resistenze e delle lotte sociali’.

20 novembre: arrestato a Giussano (Mi) il latitante Calogero Riggio della Stidda di Riesi (Cl), accusato di numerosi omicidi.

Sequestrati beni per 12 miliardi a Paolo Brunetto, ritenuto luogotenente dei capimafia catanesi Aldo Ercolano e Carletto Campanella. Tra i beni sequestrati la società di trasporti “Ambra Transit” che sarebbe stata utilizzata per importare cocaina ed eroina dalla Puglia, dalla Calabria e dai Balcani.

Milano, sono state organizzate due manifestazioni antitetiche: una dalla destra, con la partecipazione del presidente della regione Lombardia, Formigoni e degli assessori comunali Lupi e Scalpelli, per contrastare u

na manifestazione studentesca organizzata invece dalla ‘Rasc’ contro i finanziamenti alla scuola privata che, con partenza da largo Cairoli, ha annunciato un ‘blitz’ giocoso all’ istituto privato Gonzaga di via Vitruvio. Quest’ultima ha una numerosa partecipazione, migliaia di giovani. La Rasc ha organizzato anche, nella mattinata, un’assemblea del ‘deposito Bulk’, una casa occupata dai giovani per svolgervi attività culturali (libreria, laboratorio di teatro e fotografico, gruppi di studio sulla diffusione delle droghe) che il comune di Milano vuole abbattere, con la motivazione di ampliare una strada.

Torino, Città di Castello, Lecco, Sondrio, Cremona, Pavia: si svolgono manifestazioni e assemblee studentesche contro i finanziamenti alla scuola privata. Per il medesimo obiettivo e a favore della scuola pubblica, viene lanciato un appello sottoscritto fra gli altri da Dario Fo e Franca Rame.

Lecco, si apprende che la locale Questura ha inviato un rapporto alla Procura della repubblica sulla fucilazione di 16 giovani fascisti, in forza alla brigata nera ‘Leonessa d’Italia’ avvenuta nel campo sportivo della città, in pubblico, il 28 aprile 1945. Nel rapporto che elenca i nominativi dei partigiani che eseguirono la fucilazione, la Questura pone in rilievo che tale atto non può rientrare negli ‘atti di guerra’ in quanto la liberazione della città era avvenuta il 26 aprile 1945, 2 giorni prima.

Firenze, il rettore Paolo Blasi ha fatto sbarrare l’aula magna della facoltà di Storia dove era stato organizzata una videoconferenza, per contestare il vertice mondiale dei leaders del centrosinistra e dire no al neoliberismo e alla ‘Fortezza Europa’, con la partecipazione del premio Nobel Josè Saramago, Samir Amin, Susan George, Umberto Allegretti, Noam Chomsky, zapatisti messicani, l’associazione ‘Dire mai al Mai’, gli organizzatori dell’analogo ‘controvertice’ di Tampere in Finlandia ed altri. I materiali di discussione verranno egualmente acquisiti e divulgati ed un corteo seguito da migliaia di persone sfila per la città. Dal ‘controvertice’ di Firenze nasce la proposta di una rete europea che colleghi le realtà associative critiche verso il neoliberismo, sui grandi temi della difesa del lavoro, dell’immigrazione, delle conquiste sociali cancellate o minacciate.

Archiviato dal gip di Perugia, su richiesta dei pm perché “non ci sono prove di corruzione”, il provvedimento a carico dell’ex procuratore generale di Roma Vittorio Mele, che era stato accusato di avere ricevuto denaro in cambio di favori in alcuni procedimenti contro l’ex presidente delle “Case di cura riunite” di Bari, Francesco Cavallari.

Ucciso ad Acerra (Na) il pregiudicato Vincenzo Ambrosino, che era uscito di prigione da pochi giorni ed era considerato vicino ad un clan locale.

21 novembre: Roma, viene fatta esplodere una bomba dinanzi all’edificio di via Tasso che aveva ospitato, dopo l’8 settembre 1943, il carcere dove i tedeschi procedevano agli interrogatori degli antifascisti catturati.

L’attentato è rivndicato, due giorni dopo, da un sedicente Movimento antisionista.

Roma, si tiene un’affollata assemblea nazionale dei collettivi universitari di Roma, Pisa, Bologna, Venezia, Napoli, Palermo, Bari, Catania, Lecce, Cagliari. Il neo movimento universitario contesta la riforma Zecchino e le opzioni governative in materia di formazione, organizza una serie di iniziative locali e cerca il collegamento con gli studenti delle scuole inferiori e i docenti. Il disegno di legge del ministro Zecchino, collegato alla finanziaria, relativo allo “stato giuridico dei professori e dei ricercatori universitari” viene definito “un meccanismo di restaurazione baronale”.

22 novembre: Sequestrati beni per 2 miliardi al catanese Salvatore Finocchiaro, attualmente detenuto per associazione mafiosa.

Diffuso il dossier relativo a Giorgio Conforto, padre di Giuliana Conforto che ospitò nella sua casa i brigatisti rossi Morucci e Faranda nel 1979, secondo il quale Conforto oltre ad essere un agente del Kgb lo era anche dell’Ovra e il suo nome, insieme a quello di molti altri confidenti della polizia fascista, non venne reso noto nel dopoguerra grazie ad un accordo intercorso fra l’ultimo direttore dell’Ovra e poi vice capo della polizia di Salò, Guido Leto, l’allora ministro di Grazia e giustizia Palmiro Togliatti e il vice presidente del Consiglio Pietro Nenni.

Roma, si conclude il processo a carico dell’ex segretario amministrativo del Pci, Renato Pollini, di Primo Greganti ed altri, per il reato di falso in bilancio della società ‘Saf factor’, collegata al Pci, e corruzione. Tutti gli imputati sono stati difatti prosciolti per prescrizione dei reati.

23 novembre: Roma, un ordigno é scoppiato accanto all’ingresso del museo storico della liberazione in via Tasso a Roma, dove durante l’ultimo conflitto aveva sede un carcere della SS. Il fatto e’ successo intorno a mezzanotte. Sul posto oltre ai vigili del fuoco é accorsa la polizia. L’ordigno, piú potente di una bomba-carta, era stata collocato nell’androne del museo; scoppiando ha danneggiato la porta, l’intonaco e ha mandato in frantumi alcuni vetri.

Il gup di Milano rinvia a giudizio Silvio Berlusconi, Giancarlo Foscale e Ubaldo Li Volsi ex amministratori delegati della Fininvest, e Alfredo Zuccotti ex direttore amministrativo della società, accusati di concorso in falso in bilancio per 1.200 miliardi di fondi neri, secondo l’accusa utilizzati, attraverso la società All Iberian per operazioni riservate o illecite in Italia e all’estero. Berlusconi ha sempre negato di conoscere l’esistenza della società.

“Il Giorno pubblica un rticolo in cui afferma che, dopo che i carabinieri del Ros al comando del capitano Massimo Giraudo avevano convinto il pentito Martino Siciliano a rientrare in Italia per testimoniare al processo in corso dinanzi alla 5° sezione della Corte di assise per la strage di via Fatebenefratelli, il pubblico ministero Massimo Meroni con il quale Siciliano aveva espresso il desiderio di parlare, si è rifiutato di incontrarlo adducendo la sua “mancanza di tempo”. Il pentito è allora ripartito per il sud America e il processo è rimasto privo della sua testimonianza ritenuta fondamentale.

Venezia, il premio Nobel Dario Fo al termine della udienza al processo Sofri, dopo la deposizione di quest’ultimo, ha dichiarato ai giornalisti che “dietro la confessione di Marino c’è lo zampino dei carabinieri…” facendo esplicito riferimento a coloro che parteciparono, per conto dell’Arma, al depistaggio delle indagini dell’attentato di Peteano di Sagrado del 31 maggio 1972.

Sequestrati beni per circa un miliardo e mezzo a Cataldo Terminio, capomafia di San Cataldo (Cl).

Trovati nelle campagne di Vittoria (Rg) due cadaveri. Secondo gli inquirenti potrebbero essere quelli di Emanuele Scaretti e Salvatore Sciortino, scomparsi a pochi mesi di distanza, tra il ’95 e il ’96, vittime della guerra di mafia tra i clan Dominante e Nigito.

Gaetano Badalamenti chiede il giudizio immediato per l’omicidio di Giuseppe Impastato, rinunciando all’udienza preliminare fissata per il 30 novembre negli Stati Uniti. Il procedimento a carico di Badalamenti verrà riunito a quello contro Vito Palazzolo, imputato dello stesso reato e già rinviato a giudizio. L’udienza si svolgerà il 26 gennaio presso la Corte d’assise di Palermo.

Sequestrati beni per 8 miliardi all’imprenditore di Trecastagni (Ct) Santo Nicotra, considerato vicino alle cosche mafiose.

Emessi, su richiesta della Procura di Caltanissetta, 16 ordini di custodia per appartenenti ad un’organizzazione di trafficanti di cocaina che veniva acquistata in Olanda e venduta nel Nisseno e nell’Agrigentino. Sono anche accusati dell’omicidio di un appartenente all’organizzazione, Michele Manganella di Favara (Ag), che si sarebbe appropriato di un grosso quantitativo di cocaina.

24 novembre: la Cassazione stabilisce che Marcello dell’Utri, dopo che la sentenza di condanna a 2 anni e 3 mesi di reclusione per false fatturazioni quando era amministratore delegato di Publitalia è passata in giudicato, deve abbandonare per incompatibilità il seggio di parlamentare di Forza Italia e quello di parlamentare europeo.

25 novembre: Roma, L’utilizzo di agenti 007 o di strumenti forniti dai servizi segreti per costruire un processo “e’ illegittimo”. Lo afferma il Comitato per i servizi di informazione e sicurezza. Quello che finora e’ stata “una prassi operativa” e’ “una deviazione” e “non deve piu’ accadere”,avverte il Comitato, che ha affrontato la questione dopo il caso del processo Marta Russo,con la videoregistrazione della teste Alletto effettuata con strumenti del Sisde

Ankara, la Corte suprema ha confermato la condanna a morte di Abdullah Ocalan, capo del Pkk.

Roma, un ordigno esplosivo innescato e pronto a deflagrare, é stato trovato dalla polizia in una strada alle spalle della Camera dei deputati. Si trovava accanto alla serranda chiusa del Cinema ‘Nuova Olimpia’, di via in Lucina. L’ ordigno, accanto al quale é stata trovata una sigaretta accesa, é stato disinnescato dagli artificieri. La prima segnalazione della presenza di una bomba sarebbe giunta alla sala operativa della Questura alle 2,20 della notte.

L’ attentato vicino alla Camera dei Deputati stato rivendicato con due telefonate giunte al centralino della Questura di Roma che hanno attribuito il gesto al ‘Movimento antisionista’, la stessa organizzazione che ha rivendicato la paternita’ dell’ attentato compiuto nei giorni scorsi contro la sede del Museo della Liberazione di via Tasso, sempre a Roma.

Arrestate a Genova 27 persone appartenenti ad un’organizzazione che controllava i videopoker, con un giro di affari di miliardi. A capo dell’organizzazione membri della cosca mafiosa di Riesi (Cl) guidata da Salvatore Fiandaca (vicino al capomafia Giuseppe “Piddu” Madonia), finito in carcere assieme alla moglie, Angela Giuliana, e ai fratelli Pietro e Gaetano.

26 novembre: Rinviati a giudizio dal gup di Milano Silvio Berlusconi e Cesare Previti con l’accusa di concorso in corruzione giudiziaria nell’ambito dell’indagine sulla mancata vendita della Sme a De Benedetti. Il provvedimento colpisce anche l’ex capo dei gip di Roma Renato Squillante, l’ex magistrato Filippo Verde e l’avvocato Attilio Pacifico. Berlusconi parla di un “uso politico della giustizia” come “cancro della democrazia” e dichiara che denuncerà il giudice Alessandro Rossato. Tutti i leader del Polo si schierano con Berlusconi. Un richiamo viene dal presidente della Repubblica che dichiara che le critiche ai giudici “non devono tradursi in lesione dei valori dell’autonomia e dell’indipendenza della funzione giudiziaria” e invita a “non travalicare i fondamentali confini istituzionali”. Preannunciata una querela dei Ds contro Berlusconi in seguito ad un’altra sua dichiarazione con cui indica in quel partito “il beneficiario dell’azione politica dei giudici politicizzati, di quello che ormai tutti chiamano “il partito delle procure giacobine””.

Milano, nel corso del processo per la strage di via Fatebenefratelli, sono comparsi in aula Gianfranco Bertoli, il finto anarchico autore della strage, che si è avvalso della facoltà di non rispondere; e Vincenzo Vinciguerra che ha ribadito quanto già dichiarato dal 1984 al 1987, in sede giudiziaria, sulle responsabilità di Carlo Maria Maggi e degli ambienti ordinovisti in relazione alla strage. Vinciguerra ha risposto alle domande della Corte, della parte civile e della difesa ma non a quelle del pubblico ministero Grazia Pradella: per marcare pubblicamente il suo dissenso dai ‘teoremi’ e dai comportamenti della Procura della repubblica di Milano.

Napoli, nonostante i divieti della Questura, si svolge una manifestazione con corteo per difendere il centro sociale ‘Officina 99’, fatto oggetto di manovre repressive che fanno intuire un’imminente chiusura e perciò presidiato da una settimana dai giovani. Sono in atto nella zona manovre speculative e si parla anche di un trasferimento della struttura Nato. All’appello hanno risposto fra gli altri, gli attori Silvio Orlando, Anna Bonaiuto, Toni Servillo, i registi Martone, De Lillo, Corsicato e Incerti, i parlamentari Russo Spena e Malavenda, lo scrittore Peppe Lanzetta, i gruppi musicali 99 Posse, 24 Grana e Balaperdida, E’Zezi e Nuova compagnia di canto popolare che annunciano un concerto di solidarietà per domenica 28.

Padove, alcune centinaia di persone, in gran parte appartenenti ai Centro sociali, contesta Bionova, la prima fiera italiana dedicata alle biotecnoclogie.

27 novembre: Resi noti, durante l’assemblea di “Libera” a Roma, i dati sui beni confiscati alla mafia e alle altre criminalità organizzate: la regione in cui è avvenuto il maggior numero di confische è la Campania con il 36% dei beni confiscati, segue la Sicilia con il 23%, terza la Calabria con il 22%. Sono 528 i beni confiscati e destinati a fini sociali dal 1996 ad oggi, di cui la maggior parte (308) affidati ai comuni.

Pescara, agenti della Digos dopo aver sgomberato i locali, hanno apposto i sigilli all’istituto tecnico commerciale Aterno, all’industriale Volta e agli istituti d’arte di viale Kennedy e Belisario, presidiati da giorni dagli studenti in agitazione. L’accusa è di ‘occupazione di edifici pubblici e interruzione di pubblico servizio’, che suona come involontario umorismo dato che gli studenti protestano, fra l’altro, contro il dirottamento dei fondi pubblici alle scuole private. Gli studenti hanno annunciato, per i prossimi giorni, manifestazioni pubbliche e cortei.

Concluso a Siracusa il processo a 81 componenti la “stidda” del Ragusano, con due condanne all’ergastolo, a Salvatore Ferrera e Bartolomeo Fidone, e 450 anni di carcere complessivi per 58 imputati. 21 le assoluzioni.

Sequestrati beni a Simone Castello, già in carcere perché accusato di essere vicino a Bernardo Provenzano, e a Antonino Fontana, ex vicesindaco Pci di Villabate (Pa), ritenuto prestanome di Castello.

28 novembre: Assisi, alla presenza del capo dello stato Carlo Azeglio Ciampi, si svolge la solenne funzione che celebra la riapertura della basilica danneggiata dal terremoto. Le misure di sicurezza adottate per l’occasione attenuano il moto di protesta e di indignazione dei cittadini che vivono, invece, ancora nelle baracche e nei container senza che ad essi sia stato ancora dato un nuovo alloggio.

29 novembre: Arrestato a New York il latitante Giuseppe Bordonaro di Ravanusa (Ag), accusato di essere un fiancheggiatore di Giovanni Brusca.

Silvio Berlusconi, nell’ambito dell’offensiva propagandistica contro la magistratura dopo l’ennesimo rinvio a giudizio, ha affermato: “Ci sono giudici –e la Procura di Milano, a cominciare dal suo capo, ne è piena- che in più occasioni manifestano le loro idee politiche. La Procura di Milano è piena di uomini che si sono dichiarati di sinistra, e in alcuni casi di estrema sinistra”.

Emessi su richiesta della Procura di Catania 7 ordini di custodia per appartenenti alla famiglia Santapaola, accusati di una serie di omicidi di avversari, tra cui quello di Sergio Lo Giudice, fratello dell’ex assessore regionale socialdemocratico Diego, ucciso l’11 agosto 1992 perché ritenuto uno dei capi della cosca rivale dei Cappello.

30 novembre: Allo stadio Olimpico viene sequestrata a un tifoso della Roma della polvere simile a quella utilizzata per l’esplosivo del cinema Nuovo Olimpia.

Il segretario nazionale dei Ds, Walter Veltroni, annuncia che presenterà denuncia contro Silvio Berlusconi. Lo afferma un comunicato ufficiale del partito distribuito alle agenzie di stampa nel quale si legge fra l’altro che “Berlusconi, questa mattina dai microfoni di ‘Radio Rai’, ha abbandonato del tutto il terreno politico lanciandosi in dissennate accuse diffamatorie nei nostri confronti. Noi, dirigenti politici dei Ds, lo chiameremo a risponderne di fronte alla legge, cosa per la quale stiamo incaricando un collegio di difesa”.

Quattro responsabili della Protezione civile sono indagati per peculato in relazione alla vicenda del ‘Campo delle regioni’ allestito a Valona nell’ambito della ‘missione Arcobaleno’, chiuso il 10 luglio.

30 novembre – 4 dicembre: Seattle (Usa), migliaia di persone contestano l’annuale incontro del WTO (l’organizzazione mondiale del commercio). Sono moltissime le organizzazioni, gruppi politici, singoli cittadini del Sud e del Nord del mondo che si uniscono nella critica radicale alla globalizzazione neoliberista. Di fatto la piazza (quella sarà poi indicata come il popolo di Seattle) impone il fallimento del Millenium Round del WTO.

Londra, una manifestazione pacifica indetta per solidarizzare con quella di Seattle, invade Trafalgar square, trovandosi di fronte un numero di poliziotti tale da soverchiare quello dei manifestanti. Il ministro Straw, criticato per le performances della polizia in occasione della precedente manifestazione del 18 giugno, non ha voluto correre rischi e ha disposto financo la sorveglianza dei siti Internet considerati ‘pericolosi’.

Emessi su richiesta della Procura di Brescia, 97 ordini di custodia per appartenenti a sei diverse associazioni di trafficanti di droga collegate tra loro, accusati anche di rapine, estorsioni e tentati omicidi. Secondo gli inquirenti negli ultimi anni avrebbero trattato 14 tonnellate di hashish, 400 chili di cocaina e 70 di eroina. L’inchiesta è nata dall’omicidio, avvenuto nel gennaio del ’97, del giovane Nicola Gerardini, ucciso da un sottufficiale dell’aeronautica che gli doveva 20 milioni per acquisto di cocaina.

1 dicembre: Seattle, dopo le cariche del giorno precedente, il sindaco Paul Schell ha imposto il divieto di manifestare. I giovani che, a partire dalle 7.30 si dirigono verso Denny park, si trovano davanti un imponente schieramento di forze dell’ordine che procedono a fermi e sequestri di materiale (cartelli, tamburi e pupazzi). Nessuno dei manifestanti oppone resistenza. In una conferenza-stampa, il leader del sindacato camionisti che fa capo all’Afl-Cio dichiara “Non permetteremo al nostro paese di partecipare a un nuovo round di negoziati sul commercio, finché le regole del Wto non si occuperanno dei diritti dei lavoratori”. Le prime risposte degli esponenti politici alla contestazione sono per lo più imbarazzate. Il presidente americano Clinton asserisce simpatia per i manifestanti sostenendo che gli accordi devono tener conto anche della tutela dell’ambiente e del lavoro. Il capo della delegazione italiana, il ds Fassino, ha preferito una difesa del Wto, asserendo che occorre accrescerne i poteri e non diminuirli.

Genova, si svolge una manifestazione giovanile indetta dal centro sociale ‘Terra di nessuno’ e dall’associazione ‘Ya basta!’ in solidarietà con quella di Seattle e contro la manipolazione transgenica. Vengono organizzati due presidi ai centri Mc Donald’s; ma in piazza De Ferrari, davanti ad un imponente schieramento di polizia, il corteo si scioglie pacificamente.

Muore l’esponente democristiano Luigi Granelli.

2 dicembre: Tripoli, la Libia si è oggi impegnata a non concedere alcun aiuto o protezione a quanti si rendano responsabili di atti di terrorismo, ed ha chiesto in tal senso una maggiore cooperazione internazionale. L’impegno e’ stato preso in una dichiarazione congiunta rilasciata al termine della visita del presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, a Tripoli, dove e’ stato ricevuto dal leader libico Muhammar Gheddafi.

Confermata dalla Cassazione la sentenza d’appello del processo “Golden Market” a professionisti palermitani accusati di essere stati fiancheggiatori della mafia. Assolti gli avvocati Carmelo Cordaro e Marco Clementi, il bancario Antonio Bocina e il medico Antonio Mattina. Condannati il bancario Salvo Cuccia a 6 anni e, a 9 anni, il chirurgo dell’Ospedale civico Giuseppe Guttadauro, accusato di essere il reggente di una cosca della città.

3 dicembre: morto asfissiato, nell’incendio di origine dolosa della sua abitazione a Montecarlo, assieme alla sua governante Vivienne Torrent, il banchiere libanese Edmond Safra, uno degli uomini più ricchi del mondo, proprietario della Republic National Bank of New York. Nell’agosto del 1998, quando fu svalutato il rublo, dalla Republic National Bank venne inviata una comunicazione all’Fbi per avvertire che stavano arrivando dalla Russia alle filiali “ingenti somme di denaro di provenienza sospetta”. Dopo un anno le indagini portarono alla scoperta dell’operazione di riciclaggio condotta dalla mafia russa, da personaggi del governo russo e della famiglia di Eltsin. La polizia di Monaco dichiarerà chiusa l’inchiesta sulla morte di Safra (ma i servizi segreti continueranno le indagini) dopo la confessione di Theodore Maher, un infermiere-guardia del corpo del banchiere assunto da appena sei mesi dopo essere stato addestrato dallo Shin Beth (il servizio segreto israeliano di fatto responsabile della tutela di Safra). Maher in un primo momento aveva detto di essere stato aggredito da due uomini mascherati, che l’avrebbero accoltellato, poi ha confessato di essersi date lui stesso le coltellate e di avere appiccato l’incendio “non per uccidere il banchiere ma per attirare l’attenzione sulle sue qualità professionali”.

Condannati dal Tribunale di Palermo, per complessivi 26 anni di carcere, Giovanni Brusca e altri 7 imputati nel processo per gli attentati a sindaci e amministratori dei comuni di San Giuseppe Jato, San Cipirello e Piana degli Albanesi, avvenuti nel periodo ’94-’96. Il Tribunale non ha accolto la tesi che gli attentati si dovessero considerare un attacco alle istituzioni, considerandoli soltanto atti diretti ad intimidire le singole persone, e non ha ammesso il Comune di San Giuseppe Jato tra le parti civili da risarcire. La sindaca, Maria Maniscalco, dichiara che farà ricorso. Il giorno successivo verrà dato alle fiamme l’escavatore della ditta che sta realizzando l’auditorium della scuola media di San Giuseppe Jato.

Revocato dal Tribunale di sorveglianza di Roma il regime del 41 bis per due mafiosi: Antonino Gargano, accusato della strage avvenuta il Natale del 1981 a Bagheria (Pa), e Carmelo Calabrò, di Barcellona Pozzo di Gotto (Me). Secondo il Tribunale “ogni provvedimento ministeriale dev’essere adeguatamente motivato e anche la proroga non può limitarsi a motivazioni apparenti o stereotipe, ancorate a episodi storici ormai datati”.

Assolti dall’accusa di concorso in associazione camorristica, dalla Corte d’appello di Salerno, il magistrato Vito Masi e l’ex parlamentare Giuseppe Demitry che erano stati accusati di aver tentato di pilotare l’assoluzione di esponenti del clan capeggiato da Pasquale Galasso e Carmine Alfieri, attualmente collaboratori di giustizia e accusatori dei due imputati.

Muore a Roma Nilde Jotti.

Seattle, una marcia pacifica finalmente autorizzata conclude la protesta ‘per corrette regole di commercio, libertà di parola, diritti dei lavoratori e ambiente’. Mentre la stampa ammette il fallimento del vertice, il capo della polizia Norm Stamper fa analoga ammissione circa gli eccessi della polizia e il sindaco Paul Schell chiede scusa agli abitanti della città. L’Organizzazione dell’unità africana, cui aderiscono 53 paesi del continente, emana un duro comunicato “Non c’è trasparenza nelle procedure e i paesi africani sono stati tenuti ai margini e generalmente esclusi da temi di vitale importanza…Respingiamo l’approccio adottato e dobbiamo sottolineare che alle condizioni attuali noi non potremo partecipare al consenso necessario per raggiungere gli obiettivi di questa conferenza ministeriale”.

4 dicembre: Roma, il presidente del Consiglio Massimo D’Alema, annuncia l’intenzione del governo di scegliere Genova come sede della riunione finale del G8 in programma per il luglio 2001.

Ucciso a Trieste l’ispettore di polizia Luigi Vitulli, che si era recato con un ordine d’arresto in casa del pregiudicato Piero Zucca, condannato definitivamente a due anni per piccoli reati. A sparare contro Vitulli è stato un altro pregiudicato, Massimo Salvagno, che si trovava con Zucca, e che a sua volta è stato colpito a morte da Vitulli.

5 dicembre: Approvata in via definitiva la legge che istituisce un fondo per il risarcimento delle parti civili in processi di mafia. Il fondo, che verrà gestito da un comitato formato da rappresentanti dei ministeri, sarà di 20 miliardi all’anno provenienti dalle vendite dei beni confiscati ai mafiosi.

Arrestati, per ordine della Procura di Perugia nell’ambito dell’inchiesta sul furto al caveau del Palazzo di Giustizia di Roma, avvenuto nel luglio scorso, quattro carabinieri del servizio di sorveglianza, un dipendente della Banca interna al Palazzo, due addetti alle cassette di sicurezza e Massimo Carminati, ex terrorista nero passato alla banda della Magliana e assolto a Perugia dall’accusa di avere ucciso Mino Pecorelli. Gli indagati sono oltre venti. Le cassette svuotate sono state 146 su quasi mille.

Condannati all’ergastolo dal Tribunale di Palermo il capomafia latitante Salvatore Lo Piccolo, il capomafia Giuseppe Savoca e i mafiosi Giovanni Cusimano, Michele Micalizzi e Antonio Porcelli per l’assassinio del giovane commerciante Vincenzo Spinelli, avvenuto il 30 agosto dell’82. Spinelli era stato ucciso perché aveva fatto arrestare l’autore di una rapina avvenuta nel suo negozio, il giovane Girolamo Frusteri parente dei capimafia Giuseppe Savoca e Masino Spadaro. L’indagine si è avvalsa delle confessioni di Francesco Onorato, uno degli assassini.

6 dicembre: rinvenuto un ordigno inesploso davanti alla sede di Forza Nuova a Roma

Messina, arrestato l’ex “pentito” Rosario Spatola. Aveva contribuito alle indagini sulle cosche trapanesi condotte dall’allora procuratore di Marsala Paolo Borsellino, ma era stato escluso dal programma di protezione dalla speciale Commissione presso il ministero, per la violazione di alcune norme.

Uccise tre guardie giurate, Luigi Pulli, Rodolfo Patera e Raffaele Arsano, e ferite altre tre in una rapina ad un furgone portavalori sulla provinciale tra San Donato di Lecce e Copertino. Secondo gli inquirenti la rapina sarebbe opera di elementi della Sacra corona unita che hanno usato esplosivo per aprire la cassaforte. Sono stati fermati due pastori, originari di Nuoro, Gianluigi Pau e Pierluigi Congiu, nella cui masseria è stata trovata una delle auto usate dai rapinatori.

A San Marcellino, nel Casertano, ucciso dalla convivente, durante una lite, il pregiudicato Claudio Pellegrino ritenuto appartenente al clan dei casalesi. La donna, Giuseppina Di Samo, ha usato una pistola datale dal figlio dodicenne.

7 dicembre: viene reso noto che Oreste Pagano, uno degli uomini di fiducia di Alfonso Caruana arrestato in Canada nel luglio del 1998, ha deciso di collaborare con la giustizia. La sua collaborazione sarà utile oltre che alla giustizia canadese, con le dichiarazioni sul traffico di droga gestito dai Caruana-Cuntrera e sulle operazioni di riciclaggio, anche a quella italiana perché sembra che conosca i retroscena dell’omicidio di Roberto Calvi, essendo stato amico di Vincenzo Casillo, l’uomo che avrebbe ucciso il banchiere per conto della mafia.

Rinviato a giudizio dal gip di Napoli il ministro degli Esteri del Montenegro, Branko Perovic, accusato, assieme ad altre 26 persone, tra appartenenti al clan Mazzarella e imprenditori, di associazione camorristica e contrabbando di sigarette. Perovic è imputato in qualità di ex dipendente della compagnia aerea Jat. L’indagine riguarda l’importazione in Italia di 50 containers di sigarette per un fatturato annuo di 200 miliardi di lire. Perovic il 23 dicembre si dimetterà da ministro.

Milano, in coincidenza con l’inaugurazione dell’anno teatrale alla Scala, i figli di Bettino Craxi hanno manifestato alla testa di qualche centinaio di persone contro l’inchiesta ‘Mani pulite’.

7 – 8 dicembre: dopo il fallimento del vertice di Seattle, si apre a Bruxelles la sessione finale dei negoziati per il rinnovo della Convenzione di Lomé fra l’Unione europea e 71 paesi africani, caraibici e del Pacifico (Acp), dove gli europei vogliono ribadire e imporre nuove condizioni ultraliberiste per l’ingresso nel commercio mondiale. La quota dei paesi dell’Apc nell’interscambio globale è scesa dal 7% registrato negli anni Settanta al 4-5% degli anni Novanta, è diminuito il prezzo delle materie prime ed aumentato il loro indebitamento. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’iniquità delle regole di scambio imposte dall’Occidente, si è aperta la campagna del Cocis ‘Lomé 2000’.

8 dicembre: Giovanni Mutolo, fratello di Gaspare collaboratore di giustizia e testimone al processo per mafia contro Giulio Andreotti, ha dichiarato di avere assistito nel ’94 ad un incontro tra Tommaso Buscetta e il fratello, in casa di quest’ultimo che si trovava sotto il programma di protezione. L’incontro avrebbe avuto lo scopo di “aggiustare i processi”.
Crolla il monopolio di Telecom Italia nel servizio delle telefonate urbane: l’Autorità garante per le telecomunicazioni vara le tre direttive che la obbligano a mettere a disposizione dei nuovi operatori i due baluardi tecnici che altrimenti continuerebbero a rappresentare una forte barriera all’ingresso nel mercato: il numero telefonico e l’ultimo miglio.
Le tre direttive sono:
1. portabilità del numero: l’utente potrà cambiare gestore senza cambiare numero
2. preselezione del gestore: sarà possibile instradare automaticamente le telefonate in uscita sulla rete di un nuovo gestore senza digitare alcun codice
3. unbundling del local loop: Telecom Italia dovrà affittare l’ultimo miglio ai nuovi operatori. Ciò rende reale la liberalizzazione degli impianti, ma comporta il calcolo di stime complesse dei costi legati all’ultimo tratto di linea per consentire l’affitto agli operatori concorrenti.
Il neo presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, lancia il progetto e-Europe, consistente nella promozione di dieci linee guida per supportare il commercio elettronico a livello continentale:
1. introduzione di Internet e PC nelle scuole
2. crescita della concorrenza per ridurre i prezzi
3. accelerazione del commercio elettronico
4. accesso favorito a ricercatori e studenti
5. diffusione di una carta di debito per l’accesso facile ad Internet
6. supporto all’ingresso del capitale di rischio
7. valorizzazione dell’informatica presso i cittadini handicappati
8. uso delle nuove tecnologie per il miglioramento della sanità
9. sviluppo dei trasporti intelligenti
10. uso dell’informatica per avvicinare pubblica amministrazione e cittadini.

Il governo riconosce per la prima volta che la multa di 50 mila dollari inflitta a Silvia Baraldini dai tribunali americani è stata pagata in parte con i fondi a disposizione del ministero degli Esteri per aiutare i connazionali all’estero in difficoltà.

9 dicembre: Caltanissetta, diciassette ergastoli e pene per complessivi 175 anni di carcere vengono inflitti dalla Corte d’assise di Caltanissetta ai mandanti della strage di via D’Amelio. Tra i condannati anche due “collaboratori di giustizia”, Salvatore Cancemi, a 26 anni e Giovambattista Ferrante, a 23 anni. Condannato a 16 anni per la strage anche l’”eterno dichiarante” Giovanni Brusca. Carcere a vita ai boss Giuseppe Madonia, Nitto Santapaola, Bernardo Brusca, Giuseppe Calo’, Giuseppe Farinella, Raffaele Ganci, Antonino Giuffre’, Filippo Graviano, Michelangelo La Barbera, Giuseppe Montalto, Salvatore Montalto, Matteo Motisi, Bernardo Provenzano, Salvatore Biondo, Cristoforo Cannella, Domenico e Stefano Ganci. E’ questa la terza sentenza per la strage di via D’Amelio.

Concluso a Caltanissetta il processo Borsellino-ter con la condanna all’ergastolo per 17 capimafia, tra cui Giuseppe “Piddu” Madonia, Nitto Santapaola, Giuseppe Calò, Bernardo Brusca, Raffaele Ganci e i figli Domenico e Stefano. Altri 7 imputati sono stati condannati soltanto per associazione mafiosa. Giovanni Brusca è stato condannato a 16 anni perché gli è stato riconosciuto il contributo di collaborante, mentre non hanno avuto analogo riconoscimento Salvatore Cancemi e Giovanbattista Ferrante, condannati rispettivamente a 26 e 23 anni.

Concluso a Catania il processo contro appartenenti alla cosca dei Laudani, accusati di 21 omicidi. 28 imputati sono stati condannati all’ergastolo e altri 13 hanno avuto condanne a oltre 20 anni.

L’ammiraglio Gianfranco Battelli, direttore del Sismi, secondo quanto riporta il “Corriere della sera” avrebbe dichiarato al Comitato di controllo sui servizi di sicurezza di non aver informato il governo D’Alema dell’esistenza del dossier Mitrokhin perché, avrebbe concluso, “non ho ritenuto di farlo”.

Condannati dal Tribunale di Palermo 5 estortori, considerati vicini alla cosca del rione Borgo Vecchio, accusati dal ristoratore Antonino Istrice che era stato costretto a cedere il locale ad uno di loro.

10 dicembre: Pordenone, sono state tratte in arresto 5 persone, delle quali non è stata resa nota l’identità, accusate di aver compiuto attentati dimostrativi nella regione contro ditte impegnate in lavori di vario tipo all’interno della base militare americana di Aviano, firmandoli con la sigla Gps (gruppi partigiani per il sabotaggio).

11 dicembre: Roma, si svolge una manifestazione nazionale in difesa della scuola pubblica con la partecipazione di decine di migliaia di persone e di tutte le componenti del nuovo movimento contestativo, nato sull’onda del rifiuto della legge di parità. Uno spezzone di corteo effettua, verso le 11 del mattino, un pacifico blitz al ministero dell’Università e della ricerca scientifica, occupandone simbolicamente il tetto. La manifestazione nazionale è stata preceduta da numerose iniziative locali nel corso della settimana. Una manifestazione promossa dalla Cgil con la presenza di Sergio Cofferati ed i contenuti meno definiti, ha invece pochi partecipanti.

Il senatore Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, dichiara che il capo del commando che ha ucciso Massimo D’Antona sarebbe un detenuto br in semi-libertà.

Arrestati in Calabria i latitanti catanesi Sebastiano Laudani, figlio del capomafia Giuseppe, e suo cognato Salvatore Sciuto.

Condannati all’ergastolo, dal Tribunale di Catania, Aldo Ercolano, nipote di Nitto Santapaola, Sebastiano Sciuto e Antonino Pulvirenti, figlio del capomafia Giuseppe ora collaboratore, accusati dell’omicidio di Francesco Seminara, un esponente della famiglia mafiosa Ferrera assassinato nell’89.

Denunziata una richiesta estorsiva di 300 milioni, accompagnata da lettere di minaccia, dall’imprenditrice Mariangela Benvenuti, originaria di Brescia e proprietaria di un calzificio a Siniscola, in provincia di Nuoro, che dà lavoro a 206 dipendenti.

Confermata, con 22 condanne per associazione mafiosa, dalla Corte d’appello di Palermo, la sentenza di primo grado per 36 imputati nel processo contro le cosche della provincia di Trapani, denominato “Petrov”.

12 dicembre: Milano, nel 30° anniversario della strage di piazza Fontana, oltre alla cerimonia ufficiale è stata organizzata dal ‘Comitato per la verità’ promosso dal premio Nobel Dario Fo e Franca Rame, una ‘carovana della memoria’. Un treno (costato 40 milioni, poiché le Ferrovie si sono rifiutate di metterlo a disposizione gratuitamente) è partito da Brescia alle 11.30 del mattino ed ha raggiunto un’ora dopo Milano, dove una manifestazione ha portato in corteo per il centro città le sagome delle vittime delle stragi e della violenza poliziesca. Il Comitato ha chiesto invano alle autorità un’ora di sospensione del traffico cittadino e di altre attività per ricordare ai milanesi l’eccidio che ha ferito la loro città. Alla manifestazione hanno aderito il coordinamento dei collettivi studenteschi e altre associazioni, nonché piccole delegazioni di altre città lombarde, piemontesi e di Padova. Nel corso della commemorazione ufficiale della strage, svoltasi alla presenza del ministro di Grazia e giustizia Oliviero Diliberto, è stato contestato il presidente del consiglio comunale Massimo De Carolis.

Il vicesindaco Nello Anastasio di San Gregorio, un paese alle falde dell’Etna, propone, suscitando diverse polemiche, di intitolare una strada a Carmela Minniti, la moglie di Nitto Santapaola uccisa nel ’95. Secondo Anastasio, Paolo Borsellino, a cui la giunta ha già deliberato di intitolare un largo, e la Minniti “sono entrambi vittime della mafia”.

I sindacati di base delle ferrovie aderenti all’ ‘Orsa’ hanno organizzato uno sciopero di 24 ore, a partire dalle 21 di oggi, contro il ‘piano d’impresa’ delle Ferrovie dello stato che accolla ai lavoratori del settore il risanamento dell’azienda, mediante scorpori e tagli di personale. Nelle assemblee, tenute in gran parte fuori dall’orario di lavoro, sono state unanimi le critiche ai sindacati confederali e segnatamente alla Cgil, accusata di collateralismo col governo.

13 dicembre: il Parlamento e il Consiglio Europeo adottano la Direttiva relativa ad un quadro comunitario per le firme elettroniche (Dir. 1999/3/Ce).
Condannata a otto anni dal Tribunale di Mestre Gaetana Gottuso, originaria di Palermo e moglie del boss della mafia del Brenta Gilberto Boatto, accusata di aver gestito traffico di droga, estorsioni ed usura per conto del marito detenuto.

Il ‘treno della memoria’ organizzato dal ‘Comitato per la verità’ sulle stragi giunge alla stazione Santa Maria Novella di Firenze, mentre l’associazione delle vittime della bomba di via dei Georgofili organizza un piccolo corteo dalla stazione alla galleria degli Uffizi. Il treno riparte a mezzogiorno in direzione di Roma, recando con sé le sagome delle vittime fiorentine e dell’aereo di Ustica. A Roma, la manifestazione si conclude in piazza Ss. Apostoli. Ci sarà però un seguito in altre città, poiché alcune associazioni vogliono riprendere l’iniziativa con ‘carovane della memoria’ locali e mostre.

Roma, ha ripreso servizio come presidente della sezione tributaria della Cassazione, Corrado Carnevale, che si candiderà anche come vice presidente aggiunto della Corte suprema.

Torino, il pubblico ministero Marcello Tatangelo ha chiesto la condanna a 7 anni di reclusione per l’anarchico Silvano Pellissero, imputato di ‘associazione sovversiva’ ed altro.

14 dicembre: Uccisa a coltellate a Bagheria (Pa) la giovane Giustina Aggiato dall’ex fidanzato Paolo Cianciolo, un collaboratore di giustizia che era stato condotto a Palermo sotto scorta per testimoniare in un processo ed aveva eluso la sorveglianza per uccidere la ragazza. Cianciolo è reo confesso di altri tre omicidi, tra i quali quello, avvenuto nell’aprile del ’95, di Francesco Morana, il giovane a cui si era legata la Aggiato dopo avere lasciato Cianciolo, che era stato arrestato nel ’92 per altri reati.

Chiesta, durante un convegno a Roma sui testimoni di fatti di mafia, una legge apposita, visto che per i testimoni si applica fino ad oggi la legge per la protezione dei collaboratori di giustizia. I testimoni non provenienti dall’ambiente mafioso sono 58, chiedono di non essere trattati “come delinquenti” e condizioni di vita dignitose durante e dopo il periodo di protezione.

Arrestato in Romania il latitante Vincenzo Spoto, originario di Casteltermini (Ag). Secondo l’accusa Spoto farebbe parte di un’organizzazione criminale legata ai Cursoti di Catania e operante in Toscana, ma con interessi in Romania dove avrebbe investito il denaro proveniente da attività illecite.

Arrestato a Palermo il colombiano Alfredo Barrera Becerra, al termine di un’indagine su un riciclaggio di denaro di narcotrafficanti colombiani che aveva portato, nell’agosto scorso (ma la notizia è stata data soltanto ora) all’arresto del commercialista palermitano Agatino Pedicone. L’inchiesta riguarda in particolare il cartello facente capo al narcotrafficante colombiano Antonio Romano Carvajalino, che per lo smercio della droga in Europa si sarebbe avvalso dell’organizzazione diretta dai cittadini inglesi Paul Murphy e Andrew Winters, e per il riciclaggio di Todd Faught, abitante in Florida. Becerra e Pedicone iniziarono la loro attività nel 1998, per sostituire Faught che era stato arrestato e condannato a 15 anni.

Ahmed Ressam, un collaboratore di bin Laden, viene catturato mentre tenta di entrare negli Stati Uniti portando con sé materiale per fabbricare esplosivi. Confesserà la preparazione di un attacco all’aeroporto internazionale di Los Angeles durante i festeggiamenti del nuovo millennio.

16 dicembre: approvata la cosiddetta legge Carotti. Si completa così il quadro delle riforme del codice di procedura penale in vista dell’attuazione del giudice unico intervenendo, in modo decisamente massiccio, sui poteri del pubblico ministero, sull’udienza preliminare, sul riti monocratico e sui procedimenti speciali.Le modifiche alle disposizioni sul procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica (e, sotto i comuni aspetti, anche quelle interessanti il procedimento davanti al Tribunale in composizione collegiale) si inseriscono in un più ampio programma riformatorio che, nelle intenzioni del legislatore, dovrebbe garantire una maggiore funzionalità complessiva al sistema giustizia.
Con la legge Carotti, il legislatore incide sul fronte del rito, ed in particolare degli incentivi per l’imputato a scegliere un processo più breve, meno dispendioso in termini di tempi e mezzi per il sistema giudiziario, nella consapevolezza che solo se si riesce ad ottenere che una esigua fetta dei processi arrivi nel dibattimento ordinario, questo non si incepperà
La Mondadori raggiunge un importante accordo con il Sole 24 Ore per la costituzione di una società paritetica, Mondadori Sole 24 Ore, con l’obiettivo di sviluppare nuove iniziative editoriali tra cui Portfolio, una newsletter sui temi degli investimenti personali inclusa ogni settimana nelle pagine finali di Panorama, che aumenta a tal fine la foliazione
Ucciso a Milano, a colpi di pistola, l’imprenditore Donato Elia, titolare di un’impresa di pulizie.

Il Tribunale internazionale dell’Aja ha condannato a 40 anni di reclusione il serbo bosniaco Goran Jaselic, riconosciuto colpevole di oltre 100 omicidi di prigionieri musulmani detenuti nel campo di concentramento di Luka e Brcko, nel nord della Bosnia, nella primavera del 1992.

20 dicembre: Arrestati, su richiesta della Dda di Catania, 12 appartenenti alla cosca Gambuzza alleata a quella di Santapaola, accusati di volere uccidere due donne, madre e figlia di cui non sono stati dati i nomi. Le due donne erano tornate dal Nord Italia perché la più anziana voleva vendicare le morti del fratello e del nipote, uccisi nel ’94 e nel ’96, e per questo scopo aveva allacciato una relazione con un appartenente alla cosca e aveva cominciato a collaborare con gli investigatori. L’ordine di uccidere le due donne, venuto dal capomafia detenuto Marcello Gambuzza, è stato intercettato grazie ad una microspia messa in casa di uno degli indagati. Tra i portaordini dal carcere ci sarebbe pure una donna.

Emessi dal gip di Catania 11 ordini di custodia per appartenenti al clan Urso-Bottaro di Siracusa, accusati di una serie di omicidi avvenuti tra il 1987 e il 1993.

Rinviati a giudizio dal gup di Palermo Totò Riina e Vincenzo Virga accusati dell’assassinio del giudice Alberto Giacomelli, ucciso nel settembre dell’88.

21 dicembre: la Commissione acquisiva agli atti un copioso carteggio proveniente dal ministero degli Affari esteri afferente alle vicende connesse al sequestro di Aldo MORO e all’evolversi dell’eversione di sinistra in Italia e all’estero. In un dispaccio classificato segreto (il n° 491 proveniente da Londra, datato 25 maggio 1978, e diretto alla Farnesina), avente per oggetto possibili collegamenti internazionali del terrorismo, venivano riportate le valutazioni di un esperto di questioni internazionali (non identificabile, poiché fonte privilegiata e protetta dell’Ambasciata italiana a Londra) secondo il quale la Repubblica Democratica Tedesca (RDT) sarebbe stata incaricata dai servizi strategici dell’Unione Sovietica (GRU e KGB) di “sovrintendere alle operazioni destabilizzanti” in Europa e soprattutto in Italia, servendosi in particolare della base cecoslovacca di Karlovy Vary. Centrale, questa, in cui si sarebbero svolti ripetuti incontri con elementi sovversivi, sin dalle origini del fenomeno, come Giangiacomo FELTRINELLI. Nella stessa località o in zone limitrofe – stando sempre alle informazioni passate dalla fonte gestita dalla diplomazia italiana a Londra – “si sarebbero tenuti e si terrebbero corsi di addestramento” paramilitare all’uso delle armi e degli esplosivi. Il fonogramma faceva infine riferimento all’influenza della centrale eversiva di Cuba, frequentata prevalentemente da elementi di primo piano del terrorismo sudamericano, all’epoca “residenti in Italia”.

Sequestrati beni per 15 miliardi al capomafia Cesare Lombardozzi di Agrigento.

Ucciso a Misilmeri (Pa) l’imprenditore Angelo Bonanno, sospettato di appartenere alla cosca di Benedetto Spera.

22 dicembre: governo D’Alema  http://www.senato.it/leg/13/BGT/Schede/Governi/0025_M.htm
Uccisi a Foggia i pregiudicati Alfonso Palumbo e Nicola Labella e ferito un altro pregiudicato per traffico di droga, Felice Direse. Illesa una quarta persona.

Arrestata a Firenze la venezuelana Sonia Margarita Hortua De Calderon trovata in possesso di 3 chili di cocaina.

Rinviati a giudizio dal gup di Cagliari, per associazione di stampo mafioso, l’ex segretaria della Cgil Maria Ausilia Piroddi, il suo socio in affari Adriano Pischedda e i 7 presunti esecutori materiali di una serie di attentati.

23 dicembre: approvata la legge n. 499, «Razionalizzazione degli interventi nei settori agricolo, agro-alimentare, agro-industriale e forestale» è diretta a:a) «assicurare coerenza programmatica e continuità pluriennale agli interventi pubblici nei settori agricolo, agro-alimentare, agro-industriale e forestale, favorendone l’evoluzione strutturale;
b) accrescere, mediante l’armonizzazione dei costi medi di produzione con quelli degli altri Paesi dell’Unione Europea, le capacità concorrenziali del sistema agro-alimentare italiano nel mercato europeo ed internazionale perseguendo la massima valorizzazione delle produzioni agricole e la tutela del consumatore, nonché il riequilibrio delle strutture produttive nelle diverse aree del paese;
c) promuovere le politiche di sviluppo e di salvaguardia del mondo rurale, attraverso il sostegno all’economia multifunzionale ad uno sviluppo sostenibile e del riequilibrio territoriale».
Com’è possibile notare non si tratta di un quadro normativo rivoluzionario bensì di un “aggiornamento” della legislazione e delle linee programmatiche vigenti.
All’art. 2 si fa riferimento alla dotazione finanziaria necessaria alle finalità di cui sopra, specificando che dette somme sono destinate a finanziare gli interventi previsti dal Documento programmatico agricolo, agro-alimentare, agro-industriale e forestale nazionale.
Le dotazioni finanziarie delle Regioni sono affrontate all’art. 3, mentre all’art. 4 si fa riferimento al finanziamento delle attività di competenza del Ministero delle politiche agricole e forestali.
L’art. 5, infine, individua l’onere derivante dall’attuazione della legge (in altre parole gli stanziamenti) in 743.9 miliardi per l’anno 1999, 889.8 miliardi per il 2000, 891.8 miliardi per il 2001 e 351.1 miliardi per il 2002 (da http://www.tesionline.it)
Ferito da un colpo di pistola, a Catania, il pregiudicato Antonio Tirri. Il fratello Giacomo, della cosca Cappello, venne ucciso nel gennaio del ’96.

Condannati dalla Corte d’assise di Palermo 12 appartenenti alla cosche mafiose delle Madonie, del Messinese e della borgata palermitana di Santa Maria di Gesù, alleate tra loro. Ergastolo al messinese Domenico Lo Jacono, che però è scomparso da alcuni anni, forse per lupara bianca; 26 e 28 anni rispettivamente a Domenico Farinella e al padre Giuseppe.

Arrestati a Napoli 24 camorristi, al termine di un’inchiesta sulla guerra tra clan. Sventata una strage che sarebbe dovuta avvenire durante le feste natalizie.

La Corte d’appello di Torino riduce le pene date in primo grado (21 anni meno 7 per le attenuanti generiche) ai quattro giovani che nel luglio del ’97 hanno provocato l’annegamento nel Po del marocchino Abdoullah Doumi. La Corte ha ritenuto responsabile di omicidio soltanto Andrea Demartis, buttafuori di un locale della zona, confermando la pena a 14 anni, mentre per gli altri la pena viene ridotta a 9 anni. Tutti e quattro hanno ottenuto gli arresti domiciliari.

Arrestati su richiesta della Dda di Milano 5 trafficanti di ecstasy, in un’operazione svolta contemporaneamente in Italia, Belgio e Messico che ha portato al ritrovamento di un laboratorio.

27 dicembre: Arrestato a Castellammare del Golfo (Tp) il latitante Antonino Sciortino, della cosca Vitale di Partinico (Pa). Sciortino si nascondeva per sfuggire alla polizia ma anche agli uomini di Bernardo Provenzano dai quali temeva di essere ucciso.

28 dicembre: Reporters sans Frontières denuncia che nel 1999 sono stati uccisi 36 giornalisti (il doppio rispetto al ’98). La maggior parte degli omicidi sono avvenuti in paesi in guerra o con forti presenze di criminalità organizzata, come Sierra Leone, Jugoslavia, Colombia, Cecenia, Timor Est.

Rinviati a giudizio dal gip di Palermo 19 capimafia per gli omicidi di Giuseppe e Salvatore Savoca, uccisi nel ’91 forse per punirli di alcune rapine a Tir senza il permesso della mafia, e del piccolo Andrea Savoca di quattro anni, ucciso assieme al padre Giuseppe.

30 dicembre: Confermate dalla Corte d’appello di Torino, per Marcello Dell’Utri, le pene accessorie collegate alla condanna a due anni per false fatturazioni (tra cui l’interdizione dai pubblici uffici). Dell’Utri rischia di perdere il seggio alla Camera e al Parlamento Europeo.

Confermata dal Tribunale della Libertà di Palermo l’imputazione di associazione a delinquere semplice con cui il gip aveva rinviato a giudizio alcune persone di San Giuseppe Jato, che erano state accusate dalla Procura di appartenere ad una cosca mafiosa emergente. Secondo il Tribunale della Libertà, Giovanni Di Lorenzo e le altre 16 persone, arrestate con lui il 10 novembre, avrebbero “costituito un’associazione per delinquere finalizzata al compimento di vari reati, ma non può ritenersi che detta associazione possa assurgere al rango di consorteria mafiosa”, poiché non avrebbe “una reale capacità di intimidazione” e perché “i collaboratori non hanno indicato Di Lorenzo come appartenente alla famiglia mafiosa di San Giuseppe Jato” .

31 dicembre: Si dimette il presidente russo Boris Eltsin. Al suo posto Eltsin nomina il primo ministro Vladimir Putin che vara un decreto che concede l’immunità al presidente uscente e alla sua famiglia, che non saranno perseguibili per corruzione.

Ucciso nelle campagne di Nuoro, con un colpo di fucile, il pastore Pasqualino Porcu.

Sequestrati a Milano 30 chili di eroina e 90 di marijuana e arrestati 6 albanesi, uno sloveno e un imprenditore milanese.

1999 1 gennaio – 30 giugno