1 gennaio: fissato il valore dell’Euro in Lire: 1 Euro = 1936,27 Lire
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Bruxelles, il presidente della Commissione europea, Jaques Santer (in carica dal 1995 al 15 marzo 1999), nel giorno storico per il
continente indica una prospettiva incoraggiante: «La stabilità finanziaria non è in contraddizione con la crescita I tassi bassi aiuteranno l’occupazione» e ancora «L’Unione monetaria sarà uno stimolo potente per passare dall’integrazione economica a quella politica». Sempre secondo Santer «ora l’Europa almeno in fatto di monete dovrà parlare con una voce sola e da qui si può arrivare ad una politica estera e ad una difesa comuni».Per l’Euro comincia un periodo transitorio in cui la moneta non è ancora in circolazione, ma può essere usata come moneta scritturale (pagamenti con bancomat, carte di credito e debito, assegni, ecc.) per tutte le operazioni che non richiedono l’uso di contantehttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/02/page_002.pdf
Con il nuovo anno sono aumentate mediamente del 3,09% le tariffe sulla rete gestita dalla Società Autostradehttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/news/varie/rincari-tariffe-autostrade
Limiti severi per il benzene, le città si blindano. Verso un nuovo giro di vite contro il traffico per rispettare il decreto Ronchi: dall’1 gennaio la soglia del benzene è stata abbassata a 10 microgrammi. Soglia convenzionale molto stretta ma del resto della sostanza si sa quanto basta per farsi venire gli incubi. Secondo la Commissione tossicologica nazionale il benzene sarebbe responsabile da tre fino a cinquanta casi ogni mille leucemie riscontrate in Italia. Cancerogeno per l’uomo, diventa letale con un’esposizione di 5-10 minuti a 61.000 microgrammi. L’adeguamento ai 10 microgrammi, previsto da un decreto del ministro dell’Ambiente Ronchi (che ha anche abbassato da 2,5 ad 1 nanogrammo gli idrocarburi policiclici aromatici e da 60 a 40 microgrammi le polveri sottili), costringerà le 23 città italiane oltre i 150 mila abitanti ad imprimere un altro giro di vite contro il traffico. In particolare contro le auto non catalizzate e contro i motorini
Caro acqua: nel 1998 il record dei rincari si è avuto a Genova e Palermo, mentre 12 città come Milano, Firenze e Bari nel 1998 hanno mantenuto le tariffe stabili. L’acqua però resta più cara a Forlì e in tutte le città fornite dall’acquedotto pugliese, Bari, Foggia, Taranto, Matera. È questa la mappa degli aumenti delle tariffe idriche in Italia su un campione di 29 città contenuta nell’indagine nazionale su servizi e tariffe idriche, elaborata dalla fondazione Icu (Istituto consumatori ed utenti). L’indagine prende in considerazione la famiglia media che consuma 200 metri cubi l’anno di acqua. Dunque questa famiglia ha visto a Genova rincarare la «bolletta» dell’acqua nel 1998 di 36.243 lire rispetto all’anno precedente, più 11.89%, (da 304.917 lire del 1997 ha pagato 341.160 lire nel 1998); mentre a Palermo l’aumento è stato di 16.800 lire rispetto al 1997, più 5,95%, (da 282.144 lire a 298.944). Torino, la città dove si paga di meno per l’acqua (la famiglia media sborsa 185.102 lire l’anno), è terza per aumenti tariffari nel 1998, 8.487 lire in più equivalente al 4,81%. Le altre città che non hanno registrato aumenti, oltre Milano, Firenze e Bari, sono Reggio Emilia, Modena, Gorizia, Livorno, Lucca, Pesaro, Foggia, Taranto e Matera. Su base nazionale, secondo i dati contenuti nella ricerca, l’aumento medio a famiglia è stato di 5.043 lire l’anno (1,69%). L’aumento è da imputare, in quasi tutti i casi in cui è avvenuto, a ritocchi nelle tariffe dell’acqua,solo il comune di Trieste ha variato anche il canone di fognatura.
Roma, l’Antitrust assolve la McDonald’s dall’accusa di pubblicità ingannevole lanciata dal senatore verde Athos De Luca. Secondo l’Antitrust la presenza sulla copertina del logo di McDonald’s e dell’affermazione «Questa iniziativa di educazione alimentare è stata realizzata con il contributo della McDonald’s» non disorientano i destinatari circa i contenuti e le finalità dell’iniziativa, limitandosi a segnalare, senza possibilità di equivoco, il ruolo di sponsor della McDonald’s nella realizzazione dell’opuscolo
Washington, Al Gore si candida a guidare l’America del dopo Clinton. Gore, attuale vice di Bill Clinton, punta a diventarne l’erede politico e a succedergli alla testa del paese più potente del mondo. La sua macchina elettorale muove i primi passi proprio a ridosso dello show-down finale in Senato sull’impeachment voluto dall’opposizione repubblicana contro il presidente Usa con il pretesto della sua relazione erotica con Monica Lewinsky
Napoli, arrestato Carmine Giuliano, boss di Forcella. Si era rifugiato in un nascondiglio sotto il pavimento della sua abitazione
Milano, il sindaco Gabriele Albertini annuncia l’intento di introdurre una taglia per scoprire i graffitari
2 gennaio: «Non si può pretendere troppo dai tedeschi. Tutte le idee che possono alleggerire il peso che sopportiamo devono essere messe sul tavolo. Vogliamo una maggiore giustizia contributiva per i tedeschi». È questo il «programma» del Cancelliere Gerhard Schröder, dopo la festa per l’Euro e appena assunta la presidenza di turno dell’Unione. Secondo il premier tedesco, «se non riusciamo a mettere ordine nelle finanze europee nel periodo della presidenza tedesca, l’ingresso dei nuovi paesi membri dell’Est si allontanerà nel tempo. Se non riusciamo a garantire la finanziabilità dell’Unione sarà la fine dei fondi di coesione per i più poveri, perché non ci sarà più un soldo»https://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/03/page_002.pdfhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/03/page_017.pdfhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/04/page_001.pdfhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/04/page_009.pdfhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/05/page_016.pdfhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/06/page_002.pdf
Vittoria (Ragusa), strage di mafia. In un autogrill alla periferia della cittadina cadono falciati dai killer: Salvatore Ottone, Claudio Motta, Franco Nobile, Claudio Salerno, Angelo Mirabella. Qualche giorno dopo il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, guiderà una fiaccolata contro la mafia a cui parteciperà tutto il paese. L’appello dell’arcivescovo: «Mafiosi, deponete le armi e convertitevi»https://www.wikimafia.it/wiki/index.php?title=Strage_di_San_Basiliohttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/05/page_004.pdfhttps://tg24.sky.it/palermo/2020/01/02/mafia-strage-san-basilio-vittoria?social=twitter_skytg24_photo_null
Il generale Mario Mori lascerà il comando del Ros per assumere quello delle Scuole Ufficiali dei Carabinieri. Al suo posto andrà il generale Sabato Palazzo
Orgosolo (Nuoro), in un’intervista la sindaca Maria Antonia Podda, alla guida di una coalizione dell’Ulivo, dichiara che il Comune si costituirà parte civile al processo contro gli assassini di don Graziano Muntoni, ucciso il 24 dicembre 1998 e afferma: «non sarò sindaco di killer e banditi»Oltre 2.500 persone hanno partecipato, la notte di san Silvestro, alla «fiaccolata della speranza» mentre in tutte le case sono state accese le luci. Il centro storico è stato percorso da un fiume di persone, che si è simbolicamente riappropriata dei luoghi negli anni scorsi territorio esclusivo delle bande di ragazzi che festeggiavano, con le armi, il Capodanno a modo loro. Sarà stata la massiccia presenza delle forze dell’ordine, oppure la marea di donne, uomini e ragazzi che si è riversata sulle strade, rimane il fatto che questo Capodanno, a differenza dei precedenti, è trascorso nella calma più assoluta
Bareggio (Milano), due bombe carta sono state fatte esplodere poco dopo le 22.00 da alcuni sconosciuti, nel piccolo centro dell’hinterland milanese, dove già nei giorni scorsi due cabine telefoniche erano state semidistrutte con a stessa tecnica . I due rudimentali ordigni sono stati piazzati all’ingresso del bar Sirtaki e in quello della locale sede del Pds. Nessuna delle due esplosioni ha causato feriti, e i danni sono stati limitati ai vetri degli ingressi
Washington, cento miliardi di dollari in più per le armi, Clinton ha già pronta la proposta di legge per aumentare il budget della difesa, invertendo così drasticamente la linea tenuta negli ultimi anni. Dopo oltre un decennio di tagli continui torna a crescere il bilancio della difesa statunitense. Nel 2000 previsto un incremento di 12 mld di dollari. Obiettivo dichiarato è quello di «irrobustire» la presenza militare americana nei punti caldi La cifra sarà distribuita nell’arco di un quinquennio
Algeria, l’anno si era chiuso con attentati, agguati e rastrellamenti, durante i quali avevano perso la vita 19 tra militari e agenti delle forze dell’ordine e due integralisti islamici. L’ultimo attentato è avvenuto nelle vicinanze Orano, dove una bomba artigianale è scoppiata sotto un camion che trasportava un drappello di militari provocando la morte di 14 uomini. Il 1999 è arrivato all’insegna di un’altra atroce strage, questa volta di 22 civili inermi, nella notte di venerdì, in località El Oued El Atchane (450 km a sudovest di Algeri), nella regione di Saida. Le vittime, tutte sgozzate, appartenevano ad una famiglia di allevatori di bestiame. Il massacro è avvenuto vicino alla montagna di Djebel Ammour, dove ha la sua roccaforte il Gruppo islamico armato (Gia)
Londra, sindacati contro Blair: «Stare fuori dall’Euro ci costerà un milione di posti di lavoro». Il segretario dei manifatturieri lancia l’allarme: «Il Paese deve avere un ruolo nella costruzione dell’Unione».
Preoccupati anche gli industriali «Non raggiungeremo niente se resteremo a guardare gli altri»
Parigi, duro attacco francese ai guerriglieri albanesi: il ministro della Difesa francese Alain Richard accusa l’Uck (Esercito di liberazione del Kosovo) di essere un fattore di «destabilizzazione» nella crisi in Kosovo, e aggiunge che le loro fonti di finanziamento all’estero dovrebbero essere bloccate. In dichiarazioni che potrebbero scatenare forti polemiche, Richard ha lasciato intendere che grava sui guerriglieri albanesi la responsabilità maggiore per gli scontri ripresi il 24 dicembre nel nord del Kosovo. Intanto gli osservatori dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e il Kdom (Missione diplomatica di osservazione in Kosovo) annunciano un’inchiesta sul ritrovamento di cadaveri in una fossa comune a Urosevac, la cui esistenza è stata denunciata dall’Uck
3 gennaio: Trieste, su 12 kurdi irakeni entrati clandestinamente in Italia a bordo del traghetto greco Telos, viene concesso asilo politico solo ad un minorenne malato e a suo padre. Rimpatriati gli altri 10
Firenze, muore Mario Gozzini, “padre” della legge di riforma penitenziaria entrata in vigore nel 1986
Per saperne di più: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/01/04/addio-al-senatore-gozzini-con-lui-il.htmlhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/04/page_011.pdf
Marcianise (Caserta), trovato il corpo dell’operaio Lorenzo Iodice, ucciso con diversi colpi di arma da fuoco. Non risulta che l’ucciso avesse collegamenti con la criminalità organizzata, ma la polizia ritiene che sia un delitto di camorra (nel 1998 nella zona di Marcianise è avvenuto il 40% degli omicidi dell’intera provincia). L’escalation di violenza che ha caratterizzato questo periodo festivo (alcuni giorni fa i sicari della camorra hanno aperto il fuoco in mezzo alla folla coni Kalashnikov per assassinare un ventenne, un giovane emergente della malavita locale) preoccupa non poco la popolazione locale che, dopo il contestatissimo «coprifuoco», ordinato lo scorso anno dal prefetto dopo una seria di omicidi «fotocopia» di quelli di quest’anno, oggi attua un «coprifuoco» spontaneo e invoca misure «eccezionali» per combattere l’ondata di violenza che ha trasformato questo centro a cinque chilometri dalla Reggia vanvitelliana in uno dei paesi a più alto tasso criminale della nazione. Una preoccupazione divenuta tanto grande che persino il sindaco, Gianfranco Foglia, che aveva contestato duramente il provvedimento dello scorso anno del prefetto, ha chiesto ufficialmente di rinforzare il controllo del territorio. A Marcianise da anni due clan (quello dei Belforte – Mazzacane e quello dei Quaquarone) si contendono il controllo del territorio. Uno scontro iniziato negli anni Ottanta e che prosegue, come una faida, ancora oggi. A rendere più intricata la situazione si è aggiunta una terza banda, formata da ex affiliati dei Belforte, che vorrebbe scalzare i due clan storici dalle posizioni di predominio
4 gennaio: le Borse europee hanno detto sì all’euro. I listini hanno festeggiato la nascita della moneta unica iniziando il 1999 alla grande. A guidare i rialzi è stata Piazza Affari, che ha chiuso la prima seduta dell’anno con un progresso del 5,92% del Mibtel, la seconda miglior prestazione dal’94, da quando esiste l’indice telematico.Ma a mettere a
segno progressi superiori al 5% sono stati anche Parigi e Francoforte
e Madrid. L’euroforia ha contagiato gli investitori al di fuori del Vecchio Continente e così sui listini di Eurolandia è arrivato un fortissimo flusso di denaro. Assente di rilievo alla «festa dell’euro» Londra, penalizzata dall’assenza dalla moneta unica. Dopo un’intera giornata passata all’insegna del segno meno la City solo in finale ha recuperato chiudendo a -0,05%. Bene anche le quotazioni dell’euro che al suo debutto sulle piazze europee ha confermato tutta la sua forza sia sul dollaro (quotato 1,18) che su sterlina inglese, yen e franco svizzero
https://archivio.unita.news/assets/derived/1999/01/05/issue_full.pdf
Vittoria (Ragusa), «Vogliamo Massimo D’Alemaa Vittoria»: il
sindaco Francesco Aiello, Ds, è al lavoro per definire un fitto programma di incontri, riunioni, manifestazioni e vuole ottenere una forte attenzione dallo Stato. «Dobbiamo dare una risposta forte e immediata», dice annunciando una serie di iniziative che verranno concluse il 10 gennaio con un «incontro tra le istituzioni». Sono stati invitati, oltre che il Presidente del Consiglio, anche la Regione e i sindaci siciliani. Aiello spiega che «la mobilitazione vuole denunciare il pericolo di una ripresa mafiosa in grande stile, e ricostruire una sensibilità democratica e una tensione civile che sono state sempre un patrimonio morale di Vittoria». Ma ci sono motivi di pessimismo: «Temo – denuncia Aiello – che proprio questo patrimonio si possa smarrire. Dopo le lotte antimafia degli anni ’80 si è fatta strada l’idea che le manifestazioni non servano a nulla». Per il sindaco questo è «il risultato dell’opera di certi guastatori che hanno seminato sfiducia, attaccando anche coloro che si sono esposti con un impegno pubblico. Io stesso sono stato accusato di essere ammalato di protagonismo. Sono cose che lasciano il segno». In questi anni però ci sono stati arresti, denunce, perfino condanne: «All’inizio sembrava così – conviene il sindaco -la gente, i commercianti, gli artigiani, i piccoli imprenditori hanno cominciato a respirare. Ma sei mesi dopo, quegli stessi personaggi che li avevano perseguitati già circolavano liberi, si ripresentavano, la mafia aveva ripreso il controllo del territorio. È tornata la paura. Le forze di polizia e la magistratura hanno fatto quello che hanno potuto. Ma va denunciata la tolleranza diffusa alla presenza inquinante di coloro che, attaccando lo schieramento antimafia, hanno acquisito benemerenze»
Roma, polemiche per il trasferimento da comandante dei Ros dei carabinieri del generale Mori. Il Polo parla di rimozione di un ufficiale scomodo, di favore fatto dal governo al procuratore di Palermo Caselli. A rilanciare sospetti sui motivi del trasferimento è anche Maurizio Gasparri, dell’esecutivo di An. «Il governo deve venire in Parlamento per chiarire cosa si celi dietro il trasferimento di Mori». Ma le critiche non vengono solo dal fronte politico. Anche il giudice Rosario Priore giudica «gravissimo» il trasferimento del generale e si chiede se la «promozione» non sia stata causata da «qualche piede pestato» o dal timore per gli sviluppi di alcune inchieste che il generale stava conducendo.
Pakistan, 17 morti e tre feriti gravi sono il bilancio di un’azione terroristica avvenuta in una moschea a Karamdad Koreshi, un villaggio del Punjab. Quattro fanatici sunniti massacrano a colpi di mitra fedeli sciiti raccolti in preghiera.I precedenti
■ Il conflitto tra estremisti sunniti e sciiti in Pakistan diventa particolarmente cruento a partire dal 1994. Il 21 gennaio di quell’anno, presso Multan, una bomba a mano e raffiche di mitra provocano sette morti in una mosche a sciita. L’8 dicembre a Karachi ignoti fanno fuoco sulla folla in una moschea sunnita: otto morti. Nel 1995 sempre a Karachi attentato in un tempio sunnita il 24 febbraio. Muoiono due persone. Il giorno dopo si replica all’inverso in due mosche e sciite nella stessa città per un totale di venti vittime. Il 10 marzo dello stesso anno ancora un attentato anti-sciita presso una moschea a Karachi: venti morti. Il 23 settembre 1996 un cecchino prende di mira i fedeli sunniti ad Al Khari, presso Multan, e ne uccide dodici. Si potrebbe continuare in un atrocemente monotono elenco. Sintetizzando: i caduti in questa folle guerra fra seguaci delle due diverse correnti dell’Islam, sono stati 140 nel 1997, e molte decine (ma non c’è un bilancio ufficiale) nel corso dell’anno appena trascorso. Gli estremisti delle due fazioni fanno capo rispettivamente allo Shipah-e-Sahabah sunnita e dal Tehrik-e-Jaffria sciita. La provincia settentrionale del Punjab e la megalopoli meridionale di Karachi sono le zone più colpite dalla guerra fra contrapposti gruppi fondamentalisti.
Palermo, sequestrati beni per circa 10 miliardi agli imprenditori palermitani Luigi Meola e Salvatore Corso accusati di concorso in associazione mafiosa
Una macchinista di 37 anni è stata licenziata dalle Ferrovie dello Stato perch è «diventata più piccola di due centimetri». L’assurda vicenda è stata denunciata dal sindacato Fast-Confsal del compartimento Fs della Toscana. Assunta con un contratto di formazione lavoro, dopo due anni, al momento della conversione del contratto a tempo indeterminato, la giovane macchinista è stata appunto licenziata perché trovata di due centimetri al disotto del requisito necessario per ottenere l’idoneità che prevede un’altezza minima di un metro e 55 centimetri. Indice puntato su «regole assurde e obsolete»
Roma, muore Luigi Arata, figura di spicco del Partito comunista romano per il quale è stato per anni consigliere comunale e assessore. Era nato a Roma, aveva 73 anni e di recente era stato tra i fondatori del Partito dei comunisti italiani di cui era presidente del collegio dei probiviri. Magistrato della Corte dei Conti, dirigente sindacale della Federstatali negli anni ‘60. E’ tra i fondatori del Psiup e, successivamente, di Rifondazione Comunista. Arata era entrato nel Partito comunista nel 1972, e nel 1976 era stato eletto consigliere comunale e nominato assessore allo Sport e turismo.
5 gennaio: Roma, vertice sulla criminalità a palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio D’Alema risponde al sindaco: «verrò a Vittoria. Lo Stato non ha abbassato la guardia».
Resterà il carcere duro per i mafiosi. Verrà rafforzata la presenza delle forze dell’ordine nel Sud e forse in Sicilia tornerà l’esercito.
Ma non ci saranno leggi speciali, anzi, viene archiviata la «cultura dell’emergenza». D’Alema invece chiederà ai presidenti di Camera e Senato di trovare delle corsie preferenziali per approvare rapidamente i disegni di legge del pacchetto giustizia. Al vertice erano presenti, oltre a D’Alema e Mattarella, i ministri dell’Interno Jervolino e della Giustizia Diliberto, il comandante dei carabinieri Siracusa, il capo della polizia Masone e i comandanti dei carabinieri Siracusa e della Finanza Moschini, il direttore della Direzione investigativa antimafia Alfieri. Per D’Alema la lotta alla criminalità organizzata non è all’«anno zero», anzi, ha ottenuto tali successi negli ultimi anni, che fanno parlare D’Alema di «colpi di coda» della mafia. «Concordo con te – scrive D’Alema al sindaco – sull’esigenza di una risposta forte ed immediata dello Stato alla recrudescenza della sfida mafiosa. Lo Stato non ha affatto abbassato la guardia nella lotta alla mafia che, non dimentichiamolo, ha fatto registrare in questi anni risultati importanti dai quali non si tornerà indietro. Si tratta semmai di rendere ancora più incisiva, di fronte ai colpi di coda delle organizzazioni mafiose, la nostra azione di prevenzione e di contrasto».Intanto a Vittoria sono state arrestate 12 persone, una appartenente alla cosca Dominante di Gela e le altre 11 alla cosca dei D’Agosta. Sono accusati di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, traffico di stupefacenti. La Repubblica pubblica un’intervista ad un affiliato della Stidda di Vittoria, Alessandro Piscopo, che l’11 gennaio verrà arrestato con l’accusa di essere il mandante della strage.
Genova, chiesto dalla Procura il rinvio a giudizio per il colonnello dei carabinieri Michele Riccio, accusato di traffico di cocaina, riciclaggio di denaro e di avere organizzato operazioni di polizia false «per ottenere promozioni ed encomi». Il rinvio a giudizio è stato chiesto anche per altre 11 persone tra ufficiali dei carabinieri e collaboratori di giustizia, e per Tiziana Parenti che sarebbe stata coinvolta in una delle false operazioni
Napoli, due medici dell’Istituto Pascale sono stati licenziati dal commissario straordinario della struttura specializzata nella cura dei tumori in seguito al procedimento giudiziario che li vede imputati per aver “dirottato” pazienti in case di cura private. De Santis e Graziano avevano patteggiato la pena, nell’udienza preliminare svoltasi lo scorso febbraio, a un anno e due mesi di reclusione per le accuse di abuso d’ufficio e falso. Oltre ai due medici licenziati, usciti dal processo con il patteggiamento, il procedimento riguarda altre 4 persone
Washington, il presidente Bill Clinton conferma l’embargo contro Cuba attutito dalla promessa di alcune aperture, quali un servizio postale con gli Stati uniti ed un aumento dei voli charter.
6 gennaio: Prodi: «Non baratto l’Ulivo con l’Europa». L’Ulivo non è merce di scambio, non è in liquidazione per una poltrona a Bruxelles o al Quirinale. Romano Prodi avverte gli alleati del centro sinistra e soprattutto l’Udr: «Non scambierei mai l’Ulivo con l’Europa». «Noi abbiamo di fronte un disegno politico grande e importante, quello dell’Ulivo. Non trovo che vi sia incompatibilità con il grande disegno europeo, quindi non mi si chieda di rinunciare all’uno per l’altro». All’ex premier risponde il capogruppo dei Ds al Senato, Cesare Salvi: «Prodi è il candidato del governo per la Commissione Ue, anche se ci sono altri – come Napolitano o Amato – che avrebbero maggiori chances, perché fanno parte del Partito socialista europeo. Ma se pensa che qualcuno vuole fargli un dispetto, allora rinunci alla candidatura»
La Commissione europea segue con la massima attenzione il comportamento delle banche di Eurolandia che in alcuni casi fanno pagare ai loro clienti una commissione sulle operazioni di cambio in euro. Della vicenda si sta occupando Emma Bonino, euro commissaria per la tutela dei consumatori
Il governo tedesco ha consegnato alla Commissione europea il programma di stabilità per il periodo 1999-2002 con la conferma che nel 2002 la Germania avrà un deficit pari all’1% del prodotto lordo. Tramonta così l’ipotesi di bilanci pubblici in pareggio entro quattro anni, un obiettivo considerato dai banchieri centrali determinante. La Germania non è sola visto che in Francia si prevede un deficit di 0,7%, mentre l’Italia non ha presentato previsioni per il 2002 riservandosi di fornirle a maggio quando sarà varato il nuovo documento di programmazione economica e finanziaria. I tre governi chiave dell’eurozona (pesano per l’80% del prodotto complessivo) non intendono legarsi le mani anticipatamente in una fase di rallentamento marcato della crescita economica. Il patto di stabilità che vincola le politiche economiche e fiscali degli 11 parla di un pareggio di bilancio o di bilancio prossimo al pareggio «a medio termine». Non c’è stata alcuna decisione formale a fissare il termine al 2002, ma su questo impegno c’era in ottobre «un ampio consenso» tra i ministri finanziari, come ha ricordato il commissario europeo De Silguy
L’Italia nel 1998 avrà un deficit di bilancio di circa 58mila miliardi. Pari al 2,6-2,7% del prodotto interno lordo (pil) e dunque in linea con l’obiettivo del 2,6% previsto dai parametri di Maastricht. Nel 1999 il rapporto deficit-pil scenderà al 2%, nel 2000 andrà all’1,5%, nel 2001 calerà ancora all’1% e nel 2002 dovrebbe aggirarsi intorno allo 0,5%. Dunque difficilmente raggiungeremo il pareggio, anche se ci andremo molto vicini. E al ministero del Tesoro, infatti, non sono preoccupati per niente. Il super ministro dell’Economia, Carlo Azeglio Ciampi da tempo sostiene la tesi della «clausola aurea» e cioè che non è un dramma se nel 2002 il rapporto deficit-pil non arriverà al pareggio, a patto, aggiunge, che il leggero scostamento sia dovuto ad un aumento della spesa per investimenti e non ad una crescita della spesa primaria (sanità, previdenza,pubblico impiego
«Con l’economia dell’Euro l’artigianato e le piccole e medie imprese italiane avranno la possibilità di misurarsi più facilmente e immediatamente con quelle degli altri paesi europei»: lo ha detto il Presidente della Confartigianato, Ivano Spalanzani, secondo il quale «siamo in presenza di una grande questione, poiché in Europa 7 posti di lavoro su 10 si creano nel lavoro indipendente, nell’artigianato e nelle Pmi». Tuttavia secondo il presidente di Confartigianato, «si devono creare le condizioni strutturali per una competitività ad armi pari, il Paese difatti deve recuperare le distanze che ci separano dall’Europa e mettere in condizione l’economia di cogliere le nuove opportunità». Per Spalanzani «occorre soprattutto colmare il deficit di attenzione alle piccole imprese, iniziando ad eliminare i numerosi ostacoli che finora ne hanno frenato le opportunità di occupazione e di competitività»
La Befana della solidarietà: Terremotati
■ Una ricostruzione veloce con meno burocrazia per riavere quanto prima la loro casa: è quanto hanno chiesto i tanti bambini ancora ospiti dei container nei vari campi di Umbria e Marche, alla Befana che è arrivata anche per loro, portando la tradizionale calza con dolciumi. Sono stati circa 200 «centauri» provenienti da varie città del Centro Italia a portare questi doni a Colfiorito, ma l’arrivo della Befana è stato salutato in quasi tutti i campi container. A Colfiorito, ma anche ad Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino e Serravalle è arrivata una specialissima Befana: una calza lunga 38 metri con migliaia e migliaia di cioccolate e caramelle, con giocattoli e doni per i bambini terremotati.
Papà in piazza
■ Genitori«fantasma». Proprio nel giorno della Befana, festa tradizionalmente legata ai bambini, le madri, ma soprattutto i padri «non affidatari» hanno deciso di portare in piazzala loro protesta per non potere avere con se i propri figli. Sono genitori separati o divorziati quelli che hanno invaso Piazza Navona, a Roma. Molti coperti con lunghi teli bianchi, a simboleggiare il loro essere genitori solo sulla carta, appartengono alla Gesef, l’associazione dei genitori separati dai figli. Disposti a semicerchio, una decina di passeggini con appese le foto dei bambini «assenti». Sono circa 70mila in Italia i genitori, separati o divorziati che, riuniti in una dozzina di associazioni, hanno rapporti che si riducono a qualche raro incontro con i figli. Emarginati
■ Epifania in famiglia a Milano per 42 emarginati, senza lavoro e senza casa, che di norma gravitano intorno alla stazione centrale. Grazie all’iniziativa «Aggiungi un posto a tavola» dell’Osservatorio di Milano, queste persone hanno potuto essere ospitate a pranzo dai milanesi, in un tentativo di creare dei contatti umani e sociali che attraverso la solidarietà possano prolungarsi nel tempo. Venti di loro si sono recati presso famiglie, altri 22 presso una cooperativa milanese impegnata inattività sociali. La loro dimora abituale è il rifugio di Fratel Ettore, ma alcuni dormono anche sui marciapiedi e nelle sale d’attesa della stazione. Si chiude così l’operazione che ha permesso a 287 emarginati di trascorrere le festività, Natale, Capodanno e ora l’Epifania, in famiglia.
Immigrati
■ Scarpe e vestiti: sono stati soprattutto questi i doni ricevuti nel giorno della Befana dai profughi ospitati nei centri di accoglienza pugliesi, dove attualmente si trovano circa 700 immigrati. Nonostante la maggior parte di loro sia di religione musulmana, la ricorrenza dell’Epifania è stata festeggiata e raccolta con grande gioia, grazie a d iniziative di militari e volontari. Ieri mattina, nella «roulottopoli» allestita nell’aeroporto militare di Bari – Palese, sono stati distribuiti doni ai 110 bambini ospitati, tutti serbi di etnia albane se provenienti dal Kosovo,i quali hanno ricevuto le tradizionali calze ripiene di dolciumi,pupazzi di peluche e giocattoli. Ma soprattutto sono stati distribuiti vestiti e 450 paia di scarpe, raccolti grazie ad una vera e propria gara di solidarietà. Analoghe iniziative sono state adottate nei centri di accoglienza della provincia di Lecce, «Lorizzonte» di Squinzano e «Regina Pacis» a San Foca di Melendugno che è la più affollata con 500 profughi ospitati.
Ricoverati
■ Festa dell’Epifania anche per gli ammalati ricoverati in ospedale, a Bologna. Questa mattina, all’Istituto ortopedico Rizzoli, consueta visita dell’arcivescovo di Bologna cardinal Giacomo Biffi: alle 10 ha celebrato la messa in San Michele in Bosco e più tardi ha visitato i reparti dell’Istituto, intrattenendosi con i pazienti, in particolar modo con i bambini, e con gli operatori sanitari. Befana speciale anche per i piccoli ricoverati della clinica Gozzadini dell’ospedale S.Orsola, che hanno ricevuto a sorpresa la visita dei cantanti Barbara Cola, Andrea Mingardi e Paolo Mengoli
Un distretto industriale del tessile ed uno per l’agroindustria; il potenziamento delle infrastrutture viarie e dei servizi; la realizzazione di un asse turistico mare monti che coinvolga il parco del Pollino e lo Ionio: sono questi gli obiettivi fondamentali della piattaforma alla quale stanno lavorando Cgil, Cisl e Uil dell’area Pollino Sibaritide. I sindacati annunciano per i prossimi mesi una forte mobilitazione per lo sviluppo di una delle aree a maggiore vocazione produttiva, agricola e turistica della Calabria. «Il nostro scopo – spiega Paolo La Greca, segretario della Cgil di Castrovillari – è creare un sistema di sviluppo imperniato sulle peculiarità del territorio e sulla logica dei distretti produttivi, su cui concentrare finanziamenti e servizi». Tre, per la Cgil, sono i pilastri del progetto: l’area di Sibari con il suo porto e la sua piana vocata all’agroindustria e l’area archeologica; il parco del Pollino con le sue potenzialità legate all’industria alberghiera; il sistema viario»
Roma, ristrutturazione di alcuni servizi investigativi della polizia(Sco e Criminalpol) della polizia
Il nuovo assetto investigativo: https://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/06/page_012.pdf
Scatta la semplificazione delle tariffe per chi chiama i cellulari dal telefono di casa, ma la manovra di «rimodulazione» comporterà anche una raffica di aumenti per gli utenti. Fatta eccezione per la tariffa più cara del contratto «family», l’unica che diminuirà, tutte le altre chiamate fatte da un telefono fisso verso un telefono mobile subiranno dei rincari che, in alcuni casi, potranno sfiorare anche il 200%. L’addio alla «giungla» tariffaria che rendeva di fatto impossibile per gli utenti della telefonia fissa rendersi conto di quanto stavano spendendo per chiamare un cellulare, porterà dunque un aggravio di costi per tutte le tariffe tranne quella «family» che tuttavia rappresenta, secondo i gestori, la maggior quota di traffico verso i cellulari.
In particolare sono sotto accusa Tim e Omnitel per gli aumenti delle chiamate dalla rete fissa a quella mobile. Per le associazioni di consumatori: le due società hanno costituito un cartello, e ciò è illegale. La difesa delle aziende: mediamente le famiglie risparmieranno visto che c’è una riduzione per i contratti family. Infine, l’Autorità per le Tlc: non è una scelta nostra C’è il libero mercato, i due gestori hanno deciso in piena autonomia
Emergenza criminalità in provincia di Caserta (sei omicidi in otto giorni, il 20% di quelli registrati nell’arco dello scorso anno) e a Napoli: tre morti ammazzati e due «gambizzazioni» in una sola giornata. Il Vescovo di Caserta, Raffaele Nogaro, fa notare che misure come l’arrivo di militari o un rafforzamento delle forze dell’ordine, da sole, in questa provincia, non servono: «Il governo può mandare forze dell’ordine, esercito, soldati in quantità sufficiente a promuovere una invasione,ma non sarà mai abbastanza per fermare un fenomeno così diffuso – ha sostenuto il prelato – e purtroppo così radicato nelle coscienze della popolazione». Nogaro fa notare la carenza dimezzi del «piccolo» tribunale di S.Maria Capua Vetere, la mancanza di una politica incisiva contro il fenomeno della criminalità organizzata, la carenza di interventi di carattere economico e sociale, queste sì iniziative, sostiene il vescovo casertano, capaci di contrastare e ridurre il fenomeno camorristico
Escalation del terrore anche a Milano, sette morti dall’inizio dell’anno: 30 Dicembre Allarme del questore: l’aumento dei reati denunciati alla polizia rispetto all’anno scorso è pari al 10%». 1 Gennaio Due persone uccise in un agguato in Piazzale Dateo. Sono un italiano e un travestito B. S. 29 anni, brasiliano. Ferito, un cittadino cingalese di 27 anni, anche lui non ce la farà. I tre erano fermi sul marciapiede e contro di loro ha esploso una decina di colpi di pistola uno sconosciuto sceso da un’auto. L’italiano è stato ucciso perché aveva assistito all’agguato. Nella stessa giornata una raffica di mitra all’esterno di un supermercato lascia paralizzata una guardia giurata dell’istituto Ivri, Venanzio Rima, 34 anni. Si era avvicinato per un controllo ad un supermercato dove alcuni banditi stavano cercando di sfondare il muro per impadronirsi della cassa continua. Quando la Panda si è avvicinata, è stata raggiunta da una decina di colpi esplosi da un fucile mitragliatore.
4 Gennaio Un edicolante viene ferito in zona S. Siro da tre colpi di pistola sparati da uno sconosciuto. Lo stesso giorno un giovane francese viene ferito al volto. È morto all’ospedale di Legnano: aveva 34 anni e si chiamava Philip Rizzo Cascio. Ancora: un ragazzo marocchino di 16 anni è stato ferito e rapinato da un italiano armato di pistola.
5 Gennaio Invitato nella notte ad uscire da un bar dove si stava svolgendo una festa perché ubriaco, è andato a casa,ha preso una pistola e, tornato sul posto, ha ucciso uno dei titolari del locale. Autore dell’omicidio è Francesco Gatta, di 37 anni. La vittima è Carlo Casati, nato a Desio (Milano) e residente a Cinisello Balsamo (Milano), sposato e con due figli. 6 Gennaio Muore Salvatore Corigliano, l’edicolante di 27 anni vittima di una misteriosa aggressione. E a colpi di pistola viene assassinato un albanese di 21 anni, Albert Voukkri, freddato in Largo Rio de Janeiro, nel quartiere di Città Studi. A poche centinaia di metri dal luogo degli omicidi della notte di Capodanno
«Continuiamo a fare i cronisti. D’altra parte io non so fare altro». Enzo Biagi annuncia così la ripresa de Il fatto, che da oggi torna in onda alle 20,30, subito dopo il Tg1. Il programma è alla quinta stagione. «Il Fatto – commenta Biagi – è raccontare una storia del giorno in modo più approfondito. Niente di straordinario. Vuol essere tutto chiaro, semplice e pulito. Trovo che sia già abbastanza spettacolare una faccia, se ha qualcosa da dire. Non farei mai entrare due donne discinte in studio solo per fare audience. Anche se apprezzo il genere»
Baghdad, aerei da caccia statunitensi e Mig iracheni si sono affrontati nei cieli iracheni al di sotto del 330 parallelo, all’interno cioè delle no fly
zone imposta dagli alleati nel sud sciita. Si tratta dell’incidente più grave fra i tre accaduti dopo la fine dei bombardamenti di Desert Fox (16 – 19 dicembre) e, per la prima volta da molti anni, gli aerei di combattimento americani e iracheni si sono dati la caccia nei cieli. In soli 3 giorni sono uccise almeno 160 persone
Il Washington Post ritorna con nuove rivelazioni sul caso di spionaggio a favore degli Usa praticato dall’Unscom, il corpo di ispettori inviati dall’Onu in Iraq guidati da Richard Butler. Precedentemente era stato esonerato dall’incarico, sempre per spionaggio, l’ispettore Scott Ritter
7 gennaio: Roma, riprende la trattativa per il rinnovo dei contratti dei metalmeccanici, oltre 1 milione e mezzo di addetti e si prepara ad essere, come sempre, la vertenza «pilota» per gli altri contratti in fase di rinnovo o in scadenza. Il Patto ha confermato il modello contrattuale del 1993: un fatto positivo per i sindacati; una scelta con luci ed ombre per gli industriali, in particolare per Federmeccanica. E il sindacato alza il tiro chiedendo con il segretario confederale della Cgil Walter Cerfeda di «non dare» automaticamente gli sgravi contributivi a chi non rispetta le regole. Ma gli ostacoli non vengono solo dalle richieste economiche. Anche per i metalmeccanici, infatti, i primi problemi consistenti arrivano dall’orario di lavoro. Federmeccanica si è detta più volte indisponibile a qualsiasi riduzione di orario (anche per i turni disagiati così come richiesto dai sindacati)
Telefonini, possibile retromarcia di Tim e Omnitel. Dopo le proteste, le due aziende si dichiarano disposte a concordare con l’autorità garante delle Tlc i tempi e i modi per sospendere i rincari.
Il blocco degli aumenti è chiesto anche dai sindacati che lo considerano antitetico alla politica dei redditi e al patto sociale
Per il mercato dell’auto il 1998 si classifica al terzo miglior posto nel decennio, dopo i record del 1997 e del 1992, ma il bilancio positivo non tragga in inganno. Deve essere infatti calcolata l’incidenza della rottamazione: vendite alle stelle soltanto nei primi sei mesi, quando erano in vigore gli incentivi, e brusco calo nel secondo semestre. Al totale risulta un calo dell’1 percento su base annua, con 2 milioni 364 mila veicoli immatricolati, un«boom» che senza la rete protettiva delle agevolazioni, negli ultimi mesi del 1998 si è dissolto fino a segnare, a dicembre, un calo di ordini dell’11,88 per cento. Quanto basta all’Anfia (Associazione nazionale delle industrie automobilistiche), per prospettare per il 1999 uno scenario di guai da prevenire con misure strutturali, una richiesta alla quale si associa l’Unrae, l’Unione tra i venditori di auto e moto estere. Più caute le valutazioni di Promotor, il Centro studi bolognese che ha vagliato il mercato dell’auto di quest’anno
Washington, il 19 dicembre scorso la Camera dei rappresentanti Usa ha votato a favore di due dei quattro «articoli di impeachment» per la messa in stato d’accusa del presidente Bill Clinton presentati dalla commissione Giustizia della Camera all’assemblea plenaria. Si tratta del primo e del terzo capo di accusa, approvati rispettivamente con 229 e 221 voti a favore. Il primo articolo accusa Clinton di avere «deliberatamente reso testimonianza spergiura, falsa e fuorviante» nella seduta del 17 agosto davanti al Gran Giurì allestito dal procuratore indipendente Kenneth Starr. L’articolo 3, accusa invece Clinton di avere, in almeno sette occasioni, «impedito e ostacolato il corso della giustizia, e di essersi a questo scopo impegnato, di persona e tramite suoi subordinati ed agenti, in un comportamento o piano inteso a ritardare, impedire, coprire e nascondere l’esistenza di prove e testimonianze» relative al caso Paula Jones. La Camera ha invece respinto le accuse dell’articolo 2, avere «deliberatamente reso testimonianza spergiura, falsa e fuorviante» nelle risposte scritte del 23 dicembre 1997 e durante la deposizione videoregistrata del 17 gennaio 1998. Bocciato anche il quarto capo d’accusa: «avere ripetutamente tenuto un comportamento scorretto e abusivo nel fare uso dei poteri della sua carica» nel tentativo di impedire che i collaboratori deponessero davanti al Gran Giurì
Roma, il Tribunale di sorveglianza concede un permesso premio a Giovanni Senzani.
Denunciata a Milano la scomparsa di Angelo Langella, vicepresidente dell’associazione “Sos racket e usura”. Il 9 gennaio Langella si presenterà al Comando provinciale dei carabinieri di Napoli dichiarando di essere stato più volte minacciato e di essere scappato da Milano per paura di essere ucciso
8 gennaio: Roma, storica visita del presidente del Consiglio Massimo D’Alema in Vaticano a papa Giovanni Paolo II. Venticinque minuti di faccia faccia tra il Pontefice e Massimo D’Alema, due ore complessive di visita in Vaticano della delegazione del governo italiano. Un incontro sui valori e sui grandi temi che interessano l’umanità quello tra il Papa e il capo del governo, (pace, diritto alla vita, lavoro, aiuto ai deboli della società), una lunga discussione su alcuni temi cruciali, come la parità scolastica, quello tra la delegazione italiana e i vertici della Santa Sede. D’Alema ha confermato l’impegno del governo per la legge sulla parità scolastica, ha ribadito il suo personale
impegno affinché su questi argomenti si facciano passi avanti senza contrapposizioni ideologiche, «nel rispetto della laicità dello Stato». Il Pontefice è stato molto affettuoso con D’Alema e la sua famiglia. Il capo del governo ha confessato: «Ero teso, mi sono sciolto grazie al Santo Padre» https://www.repubblica.it/online/fatti/visita/alema/alema.htmlhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/09/page_008.pdfhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/09/page_004.pdfhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/09/page_018.pdfhttps://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/09/page_013.pdf
Roma, si apre il processo contro il somalo Hashi Omar Hassan, imputato per concorso nell’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
Roma, Cgil, Cisl e Uil redigono un bilancio severissimo sugli ultimi anni di amministrazione capitolina. E le statistiche danno loro ragione. Non è più tempo di idilli tra Cgil, Cisl e Uil e la giunta Rutelli che si ritrova destinataria di un conto pesante, di una lista che i rappresentanti dei lavoratori fanno partire dai 6 mila posti di lavoro in meno registrati nel 1998 e dall’aumento di coloro che un lavoro si affannano a cercarlo, saliti di 16 mila unità. Un panorama solo in parte alleggerito dai 19 mila lavoratori autonomi che l’anno scorso hanno fatto la loro comparsa sul mercato, tra i quali per il segretario della Cgil, Stefano Bianchi, si anniderebbe «tutto quel popolo di giovani parasubordinati, protagonisti di una realtà che tende a nascondere lavoro dipendente non garantito». «Nel 1992 stavamo come stiamo adesso – afferma il segretario della Cisl Mario Ajello, riferendosi agli indicatori socio-economici – Si è definitivamente consumato il meccanismo di produzione della ricchezza e Roma è ancora alla ricerca delle condizioni di fondo per uscire dalla crisi. Ma i risultati finora realizzati sono obiettivamente scarsi. Tanto più pensiamo solo all’immagine, tanto più assumiamo una droga, un analgesico. Noi proponiamo un patto di concertazione e l’amministrazione comunale deve avere più modestia e rendersi conto che da sola non ce la fa, e deve chiamare in causa imprenditori e sindacati»«Per Roma è ormai crisi nera»: intervista al vicesindaco Walter Tocci https://archivio.unita.news/assets/main/1999/01/09/page_010.pdf
Vittoria (Ragusa) cinquemila persone manifestano contro la mafia
Kossovo, riprendono le azioni dell’Uck: uccisi 3 poliziotti serbi e rapiti 8 soldati. L’Uck riprende l’attività anche contro la fazione di Rugova, che ha criticato il suo operato. Nessuna protesta si leva dalle nazioni occidentali
Anche la polizia italiana insieme a quella albanese potrà sequestrare dei motoscafi utilizzati dai trafficanti di clandestini: lo ha detto Lorenc Vangjeli, portavoce del primo ministro Pandeli Majko. Intanto,continuano gli sbarchi. Circa 400 nelle ultime ventiquattro ore: secondo i dati dell’Ufficio stranieri dalle 8 di giovedì alle 8 di venerdì gli immigrati bloccati dalle forze dell’ordine nel leccese sono stati 323. A questi se ne è aggiunta un’altra ottantina, tutti curdi e kosovari. In particolare dei 323 identificati 101 sono del Kosovo, 98 curdi iracheni, 112 curdi turchi, 9 albanesi e 3 afgani.Tra loro i minori sono 67 mentre le donne sono 53. Oltre agli sbarchi nel lecce sono da segnalare altri nel Brindisino ed un altro ancora sulla spiaggia di Mattinatella sulla costa nord del golfo di Manfredonia nel foggiano. Nell’ultimo caso è stato accertato l’arrivo di una quarantina di immigrati. Durante la notte la Guardia di Finanza ha bloccato e arrestato tre scafisti
Santa Croce sull’Arno (Pisa), sciopero provinciale di categoria, per un ora a fine turno, per martedì prossimo 12 gennaio: questa la risposta di Cgil, Cisl e Uil alla morte di Paolo Pistolesi, 28 anni, ucciso dalle esalazioni tossiche di una vasca di decantazione degli scarti di lavorazione delle concerie, la prima morte sul lavoro dell’anno in Toscana. Il sindaco Maurizio Signorini, ha sottolineato che «incidenti come questo riportano prepotentemente alla ribalta il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro» ed ha ricordato che «la crescente attenzione data a questo problema ha portato ad una diminuzione degli incidenti nella zona»
Interrotte le trattative per il rinnovo del contratto del turismo, accordo che riguarda circa 800.000 lavoratori. I sindacati annunciando uno sciopero di otto ore da proclamare entro il 10 febbraio. Prosegue intanto la trattativa con le associazioni aderenti a Confindustria e Confesercenti con le quali è fissato un nuovo incontro per giovedì 14. L’accordo è scaduto lo scorso giugno e dopo sette mesi di trattative si è rotto sulla flessibilità e le questioni legate all’apprendistato
In arrivo 4.547 nuove assunzioni nell’amministrazione dello Stato e negli enti pubblici non economici. Le assunzioni, approvate su proposta dei ministri per la Funzione Pubblica, Angelo Piazza, e del Tesoro, Carlo Azeglio Ciampi, saranno ripartite tra le varie amministrazioni dello Stato. Si tratta del cosiddetto contingentamento delle assunzioni nella pubblica amministrazione, legate a particolari e ben determinate condizioni, che dopo la Finanziaria del 1997 ha posto fine alla lunga stagione del blocco del turn over nel pubblico impiego. Le nuove assunzioni vanno ad aggiungersi alle precedenti 8.520 autorizzate nel corso del 1998
9 gennaio: Roma, Francesco Cossiga dichiara ai giornalisti che “l’Ulivo è finito e la puzza delle carogne da sempre dà fastidio a chi ha l’olfatto fino”
Milano, ancora violenza nel capoluogo lombardo. Ucciso in un tentativo di rapina, Ottavio Capalbo proprietario di una tabaccheria e ferito gravemente lo zio. Al quartiere Lorenteggio ucciso il sudamericano Edgardo Ramon Cremer da un connazionale. In corso Garibaldi in una sparatoria tra cittadini croati ne rimangono feriti tre, di cui uno grave. Sono già nove gli uccisi dal primo gennaio. Deciso dal Governo l’invio di 800 poliziotti.
Roma, arrestati 25 catanesi che farebbero capo alla cosca mafiosa dei Cappello. Sono accusati di numerose rapine eseguite con l’appoggio della malavita romana.
Altavilla (Pa), arrestato il latitante Francesco Russo, indicato come il nuovo capo cosca del rione Borgo Vecchio di Palermo. Con lui sono state arrestate 4 persone accusate di favoreggiamento
10 gennaio: arrestata Maria Ausilia Piroddi, ex segretaria della Cgil di Tortolì (Nu), assieme ad altre 7 persone tutte accusate di una serie di attentati e atti intimidatori contro uffici pubblici, amministratori e appartenenti alle forze dell’ordine. Secondo gli inquirenti la Piroddi e gli altri coimputati tentavano di aggiudicarsi affari legati all’edilizia e al turismo. La Piroddi nel settembre del 1995 era sfuggita a un tentativo di omicidio e aveva dichiarato che i responsabili dovevano essere ricercati all’interno della Cgil. Alcuni mesi dopo era stato trovato ucciso il bracciante Pierpaolo Demurtas, sospettato di essere l’esecutore del tentato omicidio. Il 13 aprile 1997 era stato ucciso il sindacalista della Cgil Franco Pintus su cui si erano appuntati i primi sospetti. La Piroddi un mese fa aveva ricevuto un avviso di garanzia per gli omicidi di Pintus e Demurtas
Berlino (Germania), la polizia carica una manifestazione in memoria di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht nell’80° anniversario dell’uccisione, avvenuta nel gennaio 1919 nel corso della repressione dei moti spartachisti
11 gennaio: Vittoria, arrestate 17 persone a conclusione delle indagini sulla strage del 2 gennaio. Nove appartengono al clan dei Piscopo (denominati “Apache”), in lotta contro la cosca dei Dominante, e tra loro Alessandro Piscopo uno dei presunti mandanti della strage. Sei appartengono alla cosca dei Dominante: tra loro Vincenzo Mirabella, fratello di Angelo ucciso nella strage, Filippo Motta, cugino di Claudio anch’egli ucciso, e Salvatore Di Mercurio e Giovanni Rimmaudo, ritenuti luogotenenti di Angelo Mirabella: secondo gli inquirenti Rosario Salerno e Salvatore Ottone, uccisi per caso nella strage, sono stati scambiati dai killer per Di Mercurio e Rimmaudo. Gli altri due arrestati sono affiliati alla cosca dei D’Agosta. Sfuggiti alla cattura Giovanni Piscopo, Gaetano Dominante, figlio del capomafia Carmelo, e Giuseppe Samuele Baggieri dei D’Agosta, che si costituirà successivamente dichiarando di volere collaborare. Tutti gli arrestati dovranno rispondere di associazione mafiosa finalizzata a omicidi, estorsioni e traffico di droga; tre dei Piscopo anche di strage
Perugia, chiesto il rinvio a giudizio per i costruttori Domenico Bonifaci, Francesco e Leonardo Caltagirone e Angelo Briziarelli, per il magistrato romano Orazio Savia, per il commercialista Sergio Melpignano e per altre trenta persone tutte accusate di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla tangente Enimont
Agrigento, catturato il capo mandamento Giuseppe Fanfara
12 gennaio: Milano, vertice in Prefettura con il presidente del Consiglio Massimo D’Alema e la ministra dell’Interno Rosa Russo Jervolino. Il sindaco Gabriele Albertini chiede super poteri, analoghi a quelli del sindaco di New York Rudolph Giuliani.
Il presidente del Consiglio Massimo D’Alema afferma che «ci vuole più sicurezza», che «si deve fermare la criminalità diffusa”, che le espulsioni dei migranti non regolari «saranno effettive», e che «va ripensata la legge che cancella il carcere fino ai 4 anni di pena», mentre, promette, «i poteri d’indagine della polizia verranno estesi». E sulla linea dura del governo che presiede, conclude affermando che «il governo si prende le sue responsabilità e, se necessario, anche i fischi».annunciato l’invio di più di 600 poliziotti. All’uscita dalla Prefettura le auto di D’Alema e del sindaco vengono colpite da un lancio di uova da parte di una cinquantina di leghisti. La ministra Jervolino decide di affrontare la protesta uscendo a piedi dalla Prefettura
Peshawar (Pakistan), assaltata l’abitazione del signore della guerra e collaboratore della Cia Abdsul Haq. Uccise le guardie del corpo ed i familiari. Secondo la Cia, l’azione dei militanti islamici risale alla rete di Osama bin Laden ed è stata appoggiata dall’Isi pakistano
Arrestate in provincia di Agrigento 26 persone con l’accusa di associazione mafiosa, omicidi e traffico di droga. Inoltre 11 provvedimenti sono stati notificati in carcere e 13 persone sono rimaste latitanti. Tra gli arrestati Giuseppe Fanara di Favara (indicato come nuovo capo delle cosche agrigentine), Salvatore Castronovo, Simone Capizzi e Salvatore Fragapane che avrebbero partecipato all’assassinio del maresciallo Giuliano Guazzelli, ucciso il 4 aprile del ’92, e a quello del brigadiere della polizia penitenziaria Pasquale Di Lorenzo, ucciso il 14 ottobre 1992
Chiesto dalla Procura di Perugia il rinvio a giudizio per 56 persone, tra cui Francesco Pacini Battaglia, Sergio Cragnotti, Silvano Larini e Lorenzo Necci, tutte accusate di associazione a delinquere, corruzione, riciclaggio e altri reati finanziari
13 gennaio: Cassano d’Adda (Milano), 20 cittadini extracomunitari sono fermati dalla polizia e condotti in Questura: 3 sono trovati in regola con i documenti, 10 hanno regolarmente presentato richiesta di sanatoria, mentre gli ultimi 7 sprovvisti di documentazione sono rinchiusi nel Centro espulsione di via Corelli
Bologna, la giunta decide il finanziamento delle scuole private cattoliche
Gioia Tauro (Reggio Calabria), arrestate 23 persone (e 8 sono ricercate) accusate di gestire il traffico del porto per conto della ‘ndrangheta. Tra gli arrestati alcuni presunti appartenenti ai clan Piromalli, Molè, Pesce e Bellocco e imprenditori come Sebastiano Zappia e Giancarlo Liberati che, secondo i magistrati, avevano messo a disposizione di Girolamo Molè «le loro capacità tecniche e imprenditoriali, i loro rapporti e contatti con il mondo politico, economico e istituzionale»
Milano, durante i funerali del tabaccaio Ottavio Capalbio e del giornalaio Salvatore Corigliano, i commercianti chiudono i negozi per protestare contro la violenza.
14 gennaio: Roma, in occasione dell’80° compleanno di Giulio Andreotti, il presidente del Consiglio Massimo D’Alema gli invia gli auguri pubblicamente, nonostante la pendenza del procedimento penale. Anche Giovanni Paolo II invia in forma privata gli auguri ad Andreotti
Milano, retate della polizia alla ricerca di clandestini. Ne vengono identificati 93, 62 dei quali vengono portati in Questura ma, alla fine, solo 10 risultano irregolari e rinchiusi nel centro di via Corelli.
Palermo, emessi 18 ordini di custodia per altrettanti appartenenti alla cupola palermitana, accusati dell’uccisione, avvenuta nel 1991, dei fratelli Salvatore e Giuseppe Savoca, il primo strangolato e sciolto nell’acido, il secondo ucciso da Salvino Madonia in un agguato in cui fu ferito mortalmente anche il figlio di Savoca, Andrea di quattro anni. I Savoca furono uccisi perché avevano fatto alcune rapine a Tir i cui proprietari pagavano già il pizzo alla mafia.
15 gennaio: Milano, secondo dati diffusi dall’Istat, la piaga delle molestie sessuali sui posti di lavoro riguarda almeno 110 mila donne che le hanno denunciate in forma anonima. Solo 4 i casi per i quali, invece, la denuncia ha riportato i nomi e i cognomi dei responsabili. A Roma, nel corso del 1998, sono state 1.195 le donne che si sono rivolte ai 2 centri di accoglienza disponibili per sottrarsi alle violenze subite in famiglia
Roma, la Cassazione annulla la condanna a 9 mesi di reclusione inflitta a 2 italiani che avevano picchiato un algerino, non ravvisando nel loro gesto gli estremi dell’atto razzistico in quanto il pestaggio non risultava accompagnato «da gesti o parole provocatorie che si riferiscono chiaramente alla diversità di razza, nazionalità e colore»
Milano, altri 29 immigrati sono fermati dalle forze di polizia. Solo 12 sono in regola con i documenti e quindi rilasciati
Randazzo (Catania), arrestate 9 persone, e una è sfuggita alla cattura, accusate di associazione mafiosa, traffico di droga ed estorsioni.
Ordinata dalla Cassazione la scarcerazione di presunti appartenenti al clan dei Caridi di Reggio Calabria, arrestati da circa un anno con l’accusa di traffico internazionale di droga e associazione mafiosa. La Cassazione ha accolto il ricorso presentato da uno degli avvocati che sosteneva l’illegalità delle intercettazioni satellitari su un’utenza brasiliana (quella del boss Giuseppe Caridi a Rio de Janeiro) ed effettuate senza la richiesta di rogatoria internazionale.
16 gennaio: Roma, il leader curdo Abdullah Ocalan lascia l’Italia
Gela (Caltanisetta), arrestate 8 persone (e due sono ricercate) con l’accusa di associazione mafiosa, traffico di droga e di armi
Torre del Greco (Napoli), chiesto il rinvio a giudizio per 298 persone accusate di evasione scolastica e 106 di loro (di cui 70 genitori e gli altri commercianti e artigiani) di sfruttamento del lavoro minorile. Il sindaco dichiara che si costituirà parte civile.
17 gennaio: Roma, intervistato dal Corriere della Sera, Romano Prodi afferma: «I fatti sono chiari per chi vuole vederli. Il governo dell’Ulivo aveva successo, pian piano riapriva canali di comunicazione con la società. A un certo punto si è prodotta una reazione di rigetto nei partiti»
Milano, la Lega Nord organizza una manifestazione contro l’immigrazione. Quindicimila persone sfilano in corteo e scandiscono molto espliciti, «marocchino, albanese ritorna al tuo paese»
Il procuratore nazionale antimafia, Pierluigi Vigna, definisce «paranoia» la paura espressa dall’ex Presidente della repubblica, Francesco Cossiga, sul proliferare di microspie ed intercettazioni ambientali e telefoniche. Secondo Ottaviano Del Turco, presidente della Commissione antimafia, la denuncia è fondata perché, dice, «io penso che il rischio del Grande Fratello sia oggi ben più consistente di quanto non prevedessimo nel 1984»
18 gennaio: Trieste, il sindaco Riccardo Illy afferma in una intervista al Corriere della Sera di essere «per la tolleranza zero. La legge è fatta – dice – per farla rispettare», ed auspica che si trovi e si applichi «un esempio come quello di New York, dove i crimini si sono dimezzati nel giro di 5 anni»
Olbia (Sassari), un uomo di 51 anni che aveva tentato di difendere 2 albanesi che venivano insultati da due suoi conterranei, è da questi ultimi picchiato selvaggiamente. I due sardi aggressori sono arrestati con l’accusa di «lesioni personali volontarie»
Catania, arrestato Santo La Causa, indicato da diversi collaboratori come il nuovo capo delle diverse famiglie della mafia catanese
19 gennaio: Palermo, processo Andreotti: inizia la requisitoria dell’accusa. Il Pubblico ministero Roberto Scarpinato apre la requisitoria con una citazione di Moro: «Questo processo – dice Scarpinato – ricostruisce la storia di uno scellerato patto di potere che ha seminato lutti e dolore. Protagonista di questo processo è Andreotti, barricato in un cupo sogno di grandezza, come scriveva nel suo memoriale Aldo Moro»
Emessa dalla Corte d’Assise di Reggio Calabria la sentenza nel processo “Olimpia 1” contro presunti affiliati alle cosche reggine. Condannati 176 dei 282 imputati, di cui 62 all’ergastolo. Tra i condannati all’ergastolo Pasquale Condello, Orazio De Stefano, Antonino Imerti, Antonino e Domenico Libri, Alfonso Molinetti. Tra gli assolti Gioacchino Piromalli e il nipote Giuseppe, Domenico Alvaro, Natale Iamonte e Umberto Bellocco
Sequestrati, per ordine del Tribunale di Ragusa, beni per oltre cinque miliardi a Francesco D’Agosta (ritenuto capo dell’omonima famiglia di Vittoria) e ai figli Giovanni, Carmelo e Gaetano.
Trovato ucciso a Caserta il vice ispettore di polizia Armando Sellitto, attualmente in servizio ad Isernia. Era stato arrestato nel 1994 con l’accusa di concorso in associazione camorristica, durante un’operazione in cui era stato arrestato Mario Esposito ritenuto capo della cosca dei muzzoni
Disposto dalla Procura di Perugia il sequestro preventivo di beni, per circa 130 miliardi, del costruttore Domenico Bonifaci, del tributarista Sergio Melpignano e della socia di quest’ultimo Annamaria Amoretti, per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sulla tangente Enimont
20 gennaio: la Camera approva con 343 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto una norma che prevede l’arresto per 30 giorni o una multa variabile da 30 a 50 milioni per i giornalisti che pubblicheranno atti secretati di un procedimento penale. E’ accolto dalla maggioranza anche un emendamento di Alleanza Nazionale che prevede che non sia «consentita la pubblicazione anche parziale degli atti del fascicolo del Pm se non dopo la pronuncia della sentenza di primo grado». Il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Marco Politi afferma: «Il voto della Camera per l’arresto dei giornalisti colpevoli di pubblicare notizie secretate testimonia di una classe politica che ha perso il senso della realtà e ha evidentemente in orrore l’indipendenza dei giornalisti»
Intervistato da Alessandra Longo per Repubblica, Francesco Cossiga giustifica la sua decisione di far cadere il governo con il fatto che «si è ricostituito l’Ulivo, che i partiti che fanno parte del Ppe, da Dini ai Popolari, hanno scelto di alimentare di nuovo un equivoco” e però «un obiettivo l’ho raggiunto: mi è riuscito di mandare un post comunista democratico e coraggioso come D’Alema a Palazzo Chigi e di porre termine al doloroso periodo della guerra fredda. Ecco, questo sono riuscito a farlo, cacciando via Prodi che è un pasticcione, che non è nulla se non un grande consulente della Golden & Sachs (…) ora si torna indietro»
New York, arrestato il boss Rosario Spatola. Era stato condannato nel 1983 a undici anni di carcere nel primo processo per mafia e droga istruito da Giovanni Falcone ed era implicato nel finto sequestro di Michele Sindona
Minacciati di morte il segretario regionale dell’Uil siciliana Carmelo Barbagallo e il deputato dei Ds Beppe Lumia. Le minacce fanno esplicito riferimento a Mico Geraci, il sindacalista dell’Uil di Caccamo (Pa) ucciso l’8 ottobre scorso. La Uil, e in particolare Barbagallo, dopo l’uccisione di Geraci, ha organizzato iniziative contro la mafia; Lumia, deputato Ds della zona, aveva proposto Geraci come sindaco del paese e ha denunciato come responsabile del delitto il capomafia latitante Antonino Giuffrè
21 gennaio: Roma, il questore vieta la manifestazione indetta dal cartello Siamo tutti clandestini in piazza Vittorio per le 10 del 22 gennaio, perché vi si svolge il mercato. Gli organizzatori però fanno notare che la Questura ha autorizzato una manifestazione di Alleanza nazionale sull’Allarme criminalità, proprio in piazza Vittorio, alle ore 10 di sabato scorso
Messina, arrestate 5 persone nell’ambito di un’indagine su collegamenti tra mafiosi e alcuni magistrati. Gli arrestati (tra cui l’imprenditore Michelangelo Alfano, originario di Bagheria, nei pressi di Palermo, ritenuto affiliato alla mafia e già oggetto di indagine del pool antimafia di Palermo nei primi anni ottanta, e Santo Sfamemi considerato il capomafia di Villafranca Tirrena) sono accusati di associazione mafiosa, omicidi, estorsioni e usura
In un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera l’imprenditore Sarino Damiano di Capo D’Orlando, l’artigiano di Francofonte (Sr) Nunzio Di Pietro, il concessionario della Lancia Nino Miceli di Gela, l’imprenditore edile di Palermo Enzo Lo Sicco, il commerciante di Messina Antonio Di Fiore e il commerciante di Taurianova (RC) Nico Cammissotto (che hanno denunciato i loro estortori e per questo sono costretti a vivere sotto scorta e alcuni di essi hanno dovuto cessare la loro attività) e il coordinatore nazionale delle associazioni antiracket, Tano Grasso, accusano il governo di avere abbandonato la lotta contro il racket e annunciano che se il governo non prenderà provvedimenti si penserà di scogliere le associazioni antiracket
Confiscati beni per circa un miliardo al collaboratore di giustizia Francesco Di Carlo, ex capomafia di Altofonte (Pa). Secondo la Procura generale Di Carlo avrebbe mentito sulla provenienza del suo patrimonio
Notificati in carcere tre ordini di custodia per i mafiosi palermitani Raffaele e Stefano Ganci e Domenico Guglielmini, accusati dell’uccisione dell’imprenditore Giuseppe Albanese, ucciso nel 1986 perché parente ed amministratore di Stefano Bontate e perché, secondo le dichiarazioni di alcuni collaboratori, si sospettava che volesse collaborare e che avesse già avuto qualche incontro con Giovanni Falcone.
22 gennaio: Milano, il Tribunale condanna Bettino Craxi a 5 anni e 5 mesi di reclusione, Severino Citaristi a 5 anni e 2 mesi, Primo Greganti a 3 anni e 7 mesi, per le tangenti pagate per la desolforazione delle centrali Enel
Comiso (Ragusa), sequestrati beni per tre miliardi all’imprenditore Umberto Gianni, già arrestato perché ritenuto affiliato al clan di Carmelo Dominante
Messina, chiesto il rinvio a giudizio per il docente universitario Giuseppe Longo, accusato di far parte di un’organizzazione di trafficanti di droga guidata dalle famiglie della ‘ndrangheta Morabito e Bruzzanti
23 gennaio: Caltanisetta, condannati in appello per la strage di via D’Amelio in cui hanno perso la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, Salvatore Profeta all’ergastolo; il pentito Vincenzo Scarantino a 18 anni di reclusione e Giuseppe Orofino a 9 anni, per favoreggiamento. Assolto Pietro Scotto
Milano, 20.000 persone manifestano contro il razzismo. Tra i partecipanti Dario Fo, Franca Rame ed altri esponenti di organizzazioni politiche e culturali della sinistra milanese
Rapito il capo della polizia di Valona (Albania), Sokol Kociu, dai proprietari dei motoscafi che lo hanno utilizzato come ostaggio per riprendersi i mezzi che erano stati sequestrati dalla polizia. Kociu, che è stato rilasciato subito dopo, denuncia le connivenze di membri del governo di Tirana con i responsabili del traffico di immigrati e di droga.
24 gennaio: Milano, nel corso della partita Inter – Cagliari, un gruppo di militanti della Fiamma tricolore aggredisce un giovane marocchino che, a loro avviso, non sosteneva a sufficienza ’Inter.
25 gennaio: Palermo, rinviato a giudizio l’ex capo della Squadra mobile Ignazio D’Antone accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Lo accusano di aver avuto contatti con i mafiosi diversi collaboratori di giustizia e alcuni ex colleghi
Milano, arrestato all’aeroporto della Malpensa l’albanese Gazmend Mahmutaj, ricercato dalla polizia italiana per l’omicidio di un connazionale. Mahmutaj, che ha esibito un passaporto con un nome falso, stava andando a Strasburgo per presenziare alla ratifica del trattato per il Tribunale penale internazionale, assieme a due esponenti della coalizione governativa albanese (Eduardo Andoni del Partito socialista e Fatmir Mediu del Partito repubblicano, entrambi con lasciapassare diplomatico) che hanno tentato di ostacolare la polizia fornendo «personali garanzie». La polizia sospetta che Mahmutaj stesse costituendo una linea di traghetti per l’Italia con i proventi dei suoi traffici illeciti con i motoscafi.
26 gennaio: Roma, il segretario della Cgil Sergio Cofferati polemizza con le dichiarazioni rese dal presidente del Consiglio Massimo D’Alema sulla flessibilità del lavoro
Reggio Calabria, emessi 36 ordini di custodia cautelare per presunti affiliati alle cosche di Luigi Galli (già condannato all’ergastolo e detenuto con il 41 bis) del rione Giostra di Messina e dei Piromalli – Molè di Gioia Tauro, accusati di associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga e di armi. Tra gli arrestati 8 donne, tra cui la moglie di Galli, Angela Marra, che dirigeva la cosca assieme ad un altro affiliato, Giuseppe Gatto, trasmettendo le indicazioni datele dal marito durante i colloqui in carcere.
27 gennaio: Firenze, la polizia sgombera uno stabile occupato da immigrati, in tutto 40 persone. Sgomberato anche il Rettorato occupato dagli studenti che chiedono la sanatoria per il numero chiuso. Ferito uno degli studenti
Incontrando il ministro della Giustizia Oliviero Diliberto, il procuratore di Palermo Gian Carlo Caselli esprime le sue preoccupazioni riguardo alla sentenza della Corte di Cassazione, emessa il 15 gennaio scorso, secondo cui devono essere risentite le persone che abbiano reso testimonianza in un processo il cui collegio sia stato successivamente modificato. Secondo Caselli, soltanto a Palermo, c’è il pericolo che debbano essere rifatti un centinaio di processi. Il procuratore antimafia Pier Luigi Vigna si dichiara invece d’accordo con la Cassazione.
Nei penitenziari di Spoleto, Viterbo e Ascoli Piceno i detenuti sottoposti al 41 bis rifiutano il cibo per protestare contro il regime del carcere duro
Arrestate a Bari 13 persone accusate di far parte del clan diretto da Carmine Piperis, detenuto da due anni, che controllava il quartiere di Enziteto alla periferia della città.
28 gennaio: il tribunale di sorveglianza di Bari ammette al regime di semilibertà Giovanni Senzani, 59 anni, ex docente di criminologia alla facoltà di magistero di Firenze ed esponente dell’ala dura delle Brigate Rosse. I giudici non hanno ancora definito il programma di lavoro del detenuto, che dovrebbe essere assunto come coordinatore della succursale di Firenze della casa editrice palermitana Edizioni della battaglia. Senzani è stato condannato nei processi per i sequestri di Ciro Cirillo e del magistrato Giovanni D’Urso, per l’uccisione di Roberto Peci e nel Moro ter, sta scontando una condanna all’ergastolo passata in giudicato. Ha già beneficiato di permessi premio nell’autunno scorso, e di una settimana a Capodanno.
Condannati dalla Corte d’assise d’appello di Palermo, nel maxi processo-quater, 27 imputati accusati di associazione mafiosa e traffico di droga. Condannato a 24 anni il latitante Salvatore Lo Piccolo ritenuto il nuovo capo della cosca del quartiere Resuttana. Confermati 14 anni a Lorenzo Nuvoletta. Assolto Leonardo Badalamenti, figlio del capomafia di Cinisi. Gaetano.
Chiesto dalla Procura di Lecce il rinvio a giudizio per l’ex questore di Milano Francesco Forleo, accusato dell’omicidio del contrabbandiere Vito Ferrarese.
29 gennaio: Palermo, catturato Salvatore Di Gangi, considerato il capomafia della cosca di Sciacca (Agrigento)
Arrestato a Vienna Maurizio Gelli, accusato di riciclaggio
Ispezione della Guardia di Finanza nei mercati ortofrutticoli di Gela (Caltanisetta) e Vittoria (Ragusa) per verificare se ci siano investimenti di denaro derivante di traffici della mafia
Arrestato a Mainz, in Germania, il latitante Alessandro Emmanuello, già condannato due volte all’ergastolo e sospettato di essere uno dei mandanti della strage di Vittoria del 2 gennaio. Dei quattro fratelli Emmanuello rimane latitante Daniele, mentre sono in carcere Nunzio e Davide
Rinviati a giudizio dal Gip di Catania Luciano Daniele Trovato, Giuseppe Gangemi, Lorenzo Patanè, Carmelo Ragusa e Giovanni Gennaio accusati dell’agguato in cui fu ucciso il pregiudicato Angelo Castorina e ferito agli occhi il piccolo Domenico Querulo. Trovato deve anche rispondere dell’assassinio della nipote uccisa perché andava in discoteca con ragazzi appartenenti ad una cosca rivale
Arrestate, per ordine della Procura di Catania, 26 persone accusate di un traffico di droga tra la Liguria, la Toscana e la Sicilia gestito dalla mafia catanese
30 gennaio: Caltanissetta al processo-ter per la strage di via D’Amelio Giovanni Brusca dichiara che a portare all’arresto di Totò Riina non fu Balduccio Di Maggio ma Francesco Brugnano, ucciso nel febbraio del 1995, confidente del maresciallo Antonino Lombardo, a sua volta suicidatosi il 4 marzo del ’95. Inoltre secondo Brusca, Riina in un primo momento sarebbe stato contrario all’uccisione di Paolo Borsellino, per i possibili effetti boomerang per la mafia, ma poi avrebbe dato l’assenso perché avrebbe avuto «contatti con apparati dello Stato», ricevendo «assicurazioni ben precise»
Termina a Trapani il processo, nato dalle rivelazioni dei collaboratori di giustizia Rosario Spatola e Giacoma Filippello, contro alcuni appartenenti alla mafia della Valle del Belice, accusati di omicidi, tentati omicidi, traffico di droga e di armi. Tra gli omicidi quello del capomafia Natale L’Ala, compagno della Filippello, per il quale è stato condannato all’ergastolo Nunzio Spezia, ritenuto responsabile anche dell’omicidio di Salvatore Spallone avvenuto nell’agosto del 1982. Ergastolo anche per Pasquale Messina, ritenuto responsabile di un omicidio e di due tentati omicidi. 270 anni di carcere agli altri imputati.
31 gennaio: rinviati a giudizio 11 neofascisti per attività eversive compiute negli anni ’70.
Ankara (Turchia), il leader Ecevit afferma che Ocalan «è molto probabilmente in Italia», anche se ammette che esiste un margine di dubbio su questa ipotesi.
Kabul (Afghanistan), per la prima volta una delegazione del governo cinese è a Kabuil per colloqui con il mullah Omar.
1 febbraio: Francesca Mambro inizia a collaborare con la rivista diretta dal parlamentare Adolfo Urso.
Vittoria (Ragusa) , il presidente del Consiglio Massimo D’Alema assicura che il Governo invierà in Sicilia un contingente di cinquecento militari per il controllo degli edifici pubblici. Intanto inizia ad Agrigento la visita della Commissione antimafia che proseguirà a Catania e Palermo con le audizioni dei sindaci delle due città e dei presidenti delle Province. Il 4 febbraio il Comitato della Commissione incaricato di indagare sull’omicidio di Giuseppe Impastato incontrerà il fratello di Impastato, Giovanni, e il presidente del Centro Impastato, Umberto Santino
Il Partito radicale consegna al Tribunale de l’Aja 100.000 firme a sostegno della richiesta di incriminare il presidente serbo Slobodan Milosevic
Due collaboratori di giustizia indicano come mandanti dell’omicidio del giudice in pensione Alberto Giacomelli, ucciso a Trapani il 14 settembre del 1988, Totò Riina e Vincenzo Virga (indicato come il capomafia di Trapani). Giacomelli sarebbe stato ucciso perché «in qualità di presidente di sezione di misure di prevenzione aveva confiscato alcuni beni immobili a Mazara del Vallo (Tp) di proprietà del fratello di Riina, Gaetano». Per l’omicidio erano stati condannati in primo grado e assolti in appello due giovani spacciatori
Al processo contro alcuni mafiosi (tra cui i fratelli Galatolo) accusati di avere imposto l’assegnazione a ditte da loro controllate di appalti e subappalti per i lavori al Cantiere navale di Palermo, l’ex direttore dello stabilimento, Antonino Cipponeri, dichiara, come già aveva fatto precedentemente, di non avere saputo di infiltrazioni mafiose al Cantiere e di non avere avuto niente da dire sul conto di Vito Galatolo, che conosceva soltanto come capo degli operai di una delle aziende appaltatrici. Secondo Cipponeri le denunce di Gioacchino Basile (l’operaio che per le sue denunce fu licenziato dal Cantiere e espulso dal sindacato) erano generiche e senza riscontri.
2 febbraio: intimidazioni del racket contro i responsabili di una ditta impegnata a Cittanova (Reggio Calabria) per la realizzazione di un parco naturale attrezzato. Il sindaco di Cittanova Francesco Morano, il presidente, Biagio Fortunato, e il direttore responsabile, Silvio Meli, del consorzio Caec di Comiso (Rg) di cui fa parte la ditta, assicurano che i lavori non saranno fermati
Sequestrati beni per oltre 20 miliardi a esponenti e prestanome di cinque famiglie della ‘ndrangheta: Bruzzaniti, Morabito, Palamara, Serranò e Talia, tutte operanti a Milano.
3 febbraio: approvata in via definitiva la nuova legge in favore delle vittime del racket e dell’usura. Sono previsti tempi più rapidi per il risarcimento e sono inclusi come aventi diritto i parenti di persone uccise per essersi opposte al racket, esclusi dalla legge in vigore che prevede il risarcimento soltanto per danni alle cose.
Arrestati a Scordia (Ct) Francesco Di Salvo, fratello del capomafia Giuseppe ora collaboratore di giustizia, e il giovane Francesco Rubino, accusati di estorsione nei riguardi di commercianti agrumicoli che li hanno denunciati.
Sequestrati beni e conti correnti per decine miliardi all’imprenditore edile palermitano Marco Patti, ritenuto prestanome del capomafia Antonino Buscemi. A Buscemi e ai suoi familiari il 5 febbraio verranno sequestrati beni per circa 2 miliardi.
4 febbraio: Roma, l’ufficio di presidenza della Commissione stragi decide nuove audizioni sulla vicenda Moro. Tra gli altri saranno ascoltati Giannino Guiso, avvocato dei brigatisti durante i 54 giorni, Tullio Ancora, il funzionario della Camera che svolse un delicato ruolo di collegamento tra Pci e la famiglia Moro, Alberto Franceschini, esponente storico delle prime Br, e il capitano del Sid Antonio La Bruna. In calendario anche l’audizione di Giovanni Moro e, se disponibile, della signora Moro. Inoltre è approvata la decisione, nuova metodologicamente, di acquisire carte, lettere, diari e altro stilato dai protagonisti politici nel dicembre 1969, mese della strage di piazza Fontana. In questo modo la Commissione intende riempire un vuoto documentale e storiografico evidente: i politici nei loro diari parlano poco o nulla di piazza Fontana. Si andranno a consultare le carte, anche quelle finora riservate, di Mariano Rumor, all’epoca presidente del Consiglio, di Giuseppe Saragat, presidente della Repubblica, di Pietro Secchia, esponente dell’ala dura del Pci
Roma, alla Camera, si avvia il dibattito sulla legge che regolamenta la fecondazione assistita
Roma, all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti Antonino Sacetta, facente funzione di procuratore generale, rende noto che nel corso del 1998 le condanne per illeciti commessi nella pubblica amministrazione sono più che raddoppiate rispetto al 1997
Inizia a Palermo il processo contro Balduccio Di Maggio accusato di omicidi e tentati omicidi compiuti nel 1997, quando era sotto il programma di protezione come collaboratore di giustizia. Con lui sono imputate altre 11 persone. Si sono costituiti parte civile i familiari di Vincenzo Arata, ucciso a San Giuseppe Jato il 23 settembre 1997, Salvatore Fascellaro, che rimase ferito in un attentato ed è invalido al cento per cento, e i Comuni di San Giuseppe Jato e Altofonte, nei cui territori avvennero molti dei delitti attribuiti agli imputati. Di Maggio e altre quattro persone il mese scorso sono stati rinviati a giudizio a Firenze per una serie di estorsioni compiute in Toscana, dove Di Maggio abitava per motivi di sicurezza. Tra gli estorti un imprenditore di Piana degli Albanesi (Pa) che, stanco di pagare Giovanni Brusca, aveva deciso di trasferirsi a Pisa, trovando un nuovo estortore in Di Maggio che ha denunciato
5 febbraio: Roma, è trasmessa all’Ambasciata americana una lettera del presidente americano Bill Clinton diretta al presidente del Consiglio Massimo D’Alema, in vista della visita di quest’ultimo alla Casa Bianca il prossimo 5 marzo e del summit per i 50 anni della Nato in aprile. Il presidente ringrazia D’Alema per il contributo alla «lotta al terrorismo», avvenuto anche con l’arresto di presunti appartenenti ad Al-Qaeda lo scorso anno a Torino, quindi sollecita «misure sulla sicurezza europea, da realizzarsi in modo da rafforzare le capacità dell’Alleanza atlantica», il sostegno convinto all’operazione Desert Fox in Iraq con l’«assicurazione che durante i bombardamenti di dicembre è stato fatto il possibile per ridurre al minimo le vittime civili», infine, con riferimento ad Abdullah Ocalan rifugiatosi in Italia, rammenta che «gli Stati Uniti da tempo hanno designato il Pkk come un’organizzazione terroristica e ritengono importante che Ocalan risponda di ciò che ha fatto. Chiedo con urgenza a Lei e al suo governo di collaborare strettamente con noi per portarlo di fronte alla giustizi»
Roma, costituito il gruppo dei Democratici per l’Ulivo: ha per simbolo un asinello, copiato da quello del Partito democratico americano. Ne fanno parte Romano Prodi e Antonio Di Pietro
Washington, l’agenzia Associated Press pubblica una dichiarazione di Richard Clarke, coordinatore delle operazioni antiterrorismo del governo americano: «Potremmo non limitarci a colpire un rifugio di terroristi: potremmo scegliere di vendicarci colpendo una sede del governo che da loro asilo, se quel paese risulta essere un noto santuario del terrorismo»
Confermato dalla Cassazione il provvedimento di confisca dei beni, per circa un miliardo, al collaboratore di giustizia Francesco Di Carlo, di Altofonte (Palermo)
6 febbraio: Roma, Giovanni Paolo II riceve in Vaticano l’omaggio del sindaco Francesco Rutelli e dell’intera giunta capitolina
Legnano (Milano), la polizia ferma 67 immigrati albanesi e nordafricani, durante un’operazione contro l’immigrazione clandestina.
Arrestato in Germania il latitante Giovanni Piscopo, di Vittoria (Rg), sospettato di essere uno dei mandanti della strage di Vittoria del 2 gennaio. Con lui sono arrestati due pregiudicati per traffico di droga: Giuseppe D’Ambrosio di Bari e l’olandese Nanhekhan Aiwin Mohamed Naushan
7 febbraio: Massimo D’Alema dichiara al Corriere della Sera di essere fiducioso che l’Unione Europea superi le divisioni maturate durante l’intervento in Iraq ed avere un ruolo positivo della crisi del Kossovo, e che «nel Kossovo una azione militare tipo Iraq potrebbe avere conseguenze del tutto diverse, potrebbe innescare una nuova guerra civile balcanica (…) potrebbe voler dire migliaia di morti e centinaia di migliaia di profughi»
8 febbraio: muore Giuseppe Tatarella, capogruppo alla Camera e leader pugliese di Alleanza Nazionale
Concessi gli arresti domiciliari a Priebke
Roma, la sala stampa del Vaticano annuncia la chiusura dell’inchiesta giudiziaria sull’uccisione del capitano Alois Estermann e della moglie. Due suppliche, inoltrate al Papa dalla madre del presunto uccisore-suicida Cedric Tornay, per ottenere un’inchiesta approfondita e pubblica, non hanno avuto risposta
Arrestate 6 persone (e altre 2 sono latitanti) accusate di avere partecipato al sequestro di Alessandra Sgarella, rapita a Milano l’11 dicembre del 1997 e liberata dopo 266 giorni di prigionia. Gli arrestati fanno parte del gruppo Perre – Strangio di Platì (Reggio Calabria) che si sarebbe occupato della custodia, mentre le 7 persone del gruppo Lumbaca, arrestate il 26 giugno, avrebbero avuto il compito dell’organizzazione del sequestro e delle trattative con la famiglia
Respinta dal gip di Caltanissetta la richiesta della Procura di archiviare le inchieste nate nel 1997 dalle dichiarazioni del capitano dei carabinieri Giuseppe De Donno su alcune confidenze fattegli nel 1993, quando era informatore dei carabinieri, da Angelo Siino, il cosiddetto «ministro dei lavori pubblici di Totò Riina» ora collaboratore di giustizia
9 febbraio: Roma, il governo vara una sanatoria per regolarizzare 250.000 immigrati
Orbetello (Grosseto), il pretore condanna il ministro Franco Bassanini a 1 mese di arresto e 12 milioni di ammenda (con la condizionale) per abusivismo e con l’obbligo di demolire la piscina considerata abusiva. In appello il reato sarà derubricato ad una ipotesi meno grave di abusivismo che, comportando una pena inferiore, neconsentirà la prescrizione
Emessi dal Gip di Palermo 4 ordini di custodia cautelare per l’ex assessore regionale Franz Gorgone, già sotto processo per associazione mafiosa, l’ingegnere Mario Fecarotta, l’ex segretario di Gorgone Mario D’Acquisto, e Pino Lipari, già detenuto e ritenuto uomo di fiducia di Bernardo Provenzano per gli appalti, accusati di corruzione e turbativa d’asta con l’aggravante di avere favorito le attività di Cosa Nostra.
Numerosi imputati per mafia hanno chiesto il gratuito patrocinio dichiarandosi nullatenenti. Tra loro, oltre Bernardo Provenzano, ci sono diversi mafiosi catanesi, come Aldo Ercolano nipote di Nitto Santapaola, Santo Mazzeo, Marcello D’Agata, Antonio e Salvatore Pulvirenti, Sandro Berti della cosca dei Cursoti operante a Milano
Kabul, il governo afghano respinge l’intimazione americana di consegnare Osama Bin Laden
10 febbraio: Roma il presidente di Federmeccanica, Andrea Pininfarina, dichiara che «l’attuale congiuntura del settore non permette di accogliere nessuna delle richieste fatte dai sindacati, sul salario come sull’orario»
Palermo, termina con 30 ergastoli e 509 anni di carcere complessivi, il processo contro 67 imputati accusati di 25 omicidi compiuti tra il 1993 e il 1995, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo. Condannato a 30 anni Giovanni Brusca, a cui sono state concesse soltanto le attenuanti per avere confessato il delitto, e 20 anni a Giuseppe Monticciolo anch’egli collaborante. Tra i condannati all’ergastolo Leoluca Bagarella che è anche stato condannato per la prima volta per associazione mafiosa.
Manifestazione dei sindacati nazionali a Caccamo (Trapani) per ricordare Domenico Geraci, ucciso dalla mafia l’8 ottobre scorso
Trovato a Bergamo in un box, il cui proprietario Pierangelo Rubis è stato arrestato, un deposito di armi ed esplosivi.
Sigonella, gli operai hanno dato vita ad un sit-in di protesta all’interno della base militare, dopo aver appreso verbalmente che un centinaio di loro sono stati licenziati dal consorzio P. Aviation menagement, formato da aziende statunitensi ed italiane.
11 febbraio: Samara (Russia), morte 23 persone, per la maggior parte poliziotti tra cui il capo ispettore regionale, in un incendio scoppiato nella sede regionale del ministero dell’Interno. Altre 30 persone sono ferite e 32 le persone considerate ancora disperse. Si pensa che l’incendio sia d’origine dolosa
12 febbraio: un gruppo di europarlamentari, fra i quali Daniel Cohn Bendit, Michel Rocard, Luciano Pettinari, Leoluca Orlando, lanciano un ‘appello ai candidati alle elezioni europee’ perché nel corso della campagna elettorale s’impegnino a favorire il rispetto del diritto d’asilo nei paesi di appartenenza.
Milano, 3 immigrati rinchiusi nel centro espulsioni di via Corelli hanno cercato di togliersi la vita. Un funzionario della Prefettura vieta l’ingresso nel centro al segretario del Partito Umanista, Giorgio Schultze, ed ai suoi accompagnatori, peraltro già autorizzati dalla Prefettura, “per gravi motivi di ordine pubblico”.
Milano, emessi 61 ordini di custodia cautelare per altrettante persone accusate di far parte di un’organizzazione di trafficanti di droga, dal Sud America all’Italia, diretta da Pasquale Centore (che è stato arrestato a Milano) ex sindaco di San Nicola La Strada (Caserta) ed esponente della criminalità campana legata ai clan Belforte e Piccolo. Tra gli arrestati Elio Pellegrino, erede di una famiglia storica della criminalità pugliese
Il Corriere della Sera pubblica un’intervista a Giovanni Farina, che afferma di non aver commesso il sequestro di Giuseppe Soffiantini: «Gli unici sequestri che ho commesso – dice – li ho ammessi. Ma nel settembre 1996 capii che ero condannato a scappare. Uomini dello Stato, con o senza divisa, mi chiedevano qualche cosa che non avrei mai potuto fare: di fare l’infiltrato, peggio, l’agente provocatore».
Maratea (Potenza) una manifestazione di alcune centinaia di persone, organizzata dallo Slai Cobas contesta la chiusura dell’ospedale, occupando la stazione ferroviaria e la sala consiliare
13 febbraio: Caltanissetta, concluso uno dei processi per la strage di via D’Amelio. Condannati all’ergastolo Totò Riina, Pietro Aglieri, Carlo Greco, Giuseppe Graviano, Francesco Tagliavia, Salvatore Biondino e Gaetano Scotto. Altri 10 imputati sono stati assolti dal reato di strage e condannati per associazione mafiosa. E’ ancora nella fase dibattimentale il processo Ter in cui sono imputati anche i presunti reggenti delle famiglie mafiose di Catania, Caltanissetta e Trapani.
Arrestato nella sua abitazione di Marina di Gioiosa Jonica (RC) il latitante Salvatore Aquino, ritenuto il capo dell’omonimo clan della ‘ndrangheta operante anche in Lombardia e condannato a 30 anni dalla Corte d’assise di Milano per traffico internazionale di droga
Manifestazione dei sindacati a Milano contro il razzismo con la partecipazione di migliaia di persone
14 febbraio: Torino, i cattolici lefebvriani organizzano una messa anti-immigrati e contro i musulmani
In un bosco tra Lainate e Nerviano (Milano) trovato il cadavere non identificato di un uomo. E’ il tredicesimo ucciso dall’inizio dell’anno in città e dintorni
Gioia Tauro (Reggio Calabria), arrestato il latitante Domenico Molè, indicato come uno dei capi dell’omonimo clan della ‘ndrangheta. Deve scontare 9 ergastoli per altrettanti omicidi.
15 febbraio: il leader curdo Abdullah Ocalan si rifugia nell’ambasciata greca di Nairobi, in Kenya
Viaggio a New York del sindaco di Milano Gabriele Albertini per un incontro con il sindaco Rudolph Giuliani e con i vertici dell’Fbi sui problemi della lotta al crimine. La ministra Rosa Russo Jervolino in visita a Modena, dove le è stata presentata l’indagine condotta dalla Lega delle Autonomie legali sulla violenza nelle città, ribadisce che il problema della sicurezza è di competenza dello Stato. A Modena la ministra è stata contestata dai commercianti che durante la sua visita hanno abbassato le saracinesche
Sequestrate dai carabinieri del Ros di Friuli-Venezia Giulia, a 3 croati che sono stati arrestati, armi destinate ad essere vendute in Italia.
16 febbraio: Roma, varata la legge che consente di procedere al patteggiamento della pena anche in Cassazione, detta legge Dell’Utri. Qualche giorni più tardi infatti, la stessa Corte esamina la vicenda processuale di Marcello Dell’Utri, condannato a Torino a 3 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione. Dell’Utri patteggia la pena che gli consente di ottenere uno sconto di pena pari ad un terzo della condanna inflittagli che si riduce quindi a 2 anni e 3 mesi, quanto basta per rientrare nella legge Simeoni – Saraceni e poter chiedere l’affidamento in prova al servizio sociale, evitando il carcere
Udine, sequestrati dal Ros dei carabinieri ordigni simili a quelli della strage del 23 dicembre 1998
Nairobi, i servizi segreti turchi arrestano il leader curdo Ocalan, uscito fuori dall’Ambasciata greca e lo traducono in Turchia dove viene rinchiuso nel carcere dell’isola di Imrali.
Tashkent (Uzbekistan), militanti islamici attentano al presidente Islam Karimov, che resta illeso e ordina una brutale repressione con arresti di massa. Gli Usa profittano della situazione per ottenere l’ingerenza della Cia nel paese, importante per le risorse energetiche. Il dittatore Karimov mette a disposizione degli statunitensi basi aeree e consente alla Cia di installare sofisticate centrali d’intercettazione
Confermati dalla Corte d’assise d’appello di Palermo 5 dei 6 ergastoli inflitti in primo grado nel processo (concluso con 30 condanne il 19 luglio 1996) per la guerra di mafia che nel 1992 causò a Marsala (Tp) 11 omicidi e 5 tentati omicidi. Condannati all’ergastolo Diego Aleci, Antonio Stabile e Francesco De Vita di Marsala, Giuseppe Grassonelli di Porto Empedocle (Agrigento) e Orazio Paolello di Gela (Caltanisetta).
17 febbraio: Berlino, gli agenti di sicurezza israeliani in servizio nella sede del consolato di Israele, uccidono 4 manifestanti kurdi che protestavano contro l’appoggio fornito dal Mossad ai servizi segreti turchi per arrestare Ocalan.
Lecco, il sindaco leghista Lorenzo Bodegna emette un’ordinanza che impone agli extra comunitari di iscriversi all’anagrafe esibendo il permesso di soggiorno, il contratto d’affitto, le prove di avere un lavoro stabile autonomo o dipendente, il certificato penale del paese d’origine. L’associazione Mir Sada ha ironicamente invitato il sindaco a recarsi, a sua scelta, in Kossovo, Kurdistan, Etiopia, Guinea Bissau a reclamare un certificato penale
Pomigliano d’Arco (Napoli), centinaia di operai della Fiat contestano a fischi i sindacati confederali che hanno proposto ed appoggiano un’intesa con la direzione mediante la quale si sta procedendo alla terziarizzazione di diversi reparti produttivi. Lo Slai Cobas ha convocato una assemblea alternativa dove viene deciso lo sciopero di un’ora e un corteo che paralizzano la produzione.
18 febbraio: Roma, Francesco Cossiga lascia l’Udr, che non l’ha seguito nella decisione di rompere con il governo D’Alema, e s’iscrive al gruppo misto del Senato
Pena sospesa per Gelli per motivi di salute
Palermo, il Gip Antonino Tricoli rinvia a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa il tenente dei carabinieri Carmelo Canale, uno dei principali collaboratori di Paolo Borsellino
Brescia, arrestati per aver bloccato il traffico sull’autostrada Milano – Venezia, 25 aderenti al Cobas del latte.
Milano, scioperano i lavoratori dell’Atm, organizzati dallo Slai Cobas, contro lo smantellamento dell’azienda e l’esternalizzazione del lavoro
Palermo, assolto in appello l’ex agente della Squadra mobile Vincenzo Licciardi, condannato in primo grado a sei anni per concorso in associazione mafiosa perché accusato da due collaboranti (le cui dichiarazioni sono state considerate inconsistenti) di essere stata la talpa che aveva tradito Beppe Montana e Ninni Cassarà, uccisi nell’estate del 1985
Prosciolti dal Gip di Brescia, dall’accusa di corruzione, Antonio Di Pietro, l’avvocato Giuseppe Lucibello e il banchiere Pier Francesco Pacini Battaglia
Arrestati con l’accusa di corruzione 5 primari dell’ospedale San Raffaele di Milano che avrebbero gonfiato le spese per ricoveri e analisi
19 febbraio: Roma, il ministro della Giustizia Oliviero Diliberto emette il decreto che costituisce ufficialmente il Gruppo operativo mobile (Gom), destinato ad essere impiegato all’interno degli istituti di pena con compiti repressivi. Il reparto speciale era stato ufficiosamente costituito già nel 1997 per volere dell’allora direttore generale del Dap, Michele Coiro
Uccisa a Tirana la giovane Kozeta Hyseni, figlia del sostituto procuratore di Valona Kzary Hyseni, finito sotto inchiesta per avere annullato l’arresto di alcuni proprietari di motoscafi dediti al trasporto clandestino di emigrati. La ragazza è stata rapita, torturata e gettata dalla terrazza del collegio dove studiava
Palermo, emessi 8 ordini di custodia cautelare per presunti appartenenti alla cosca di San Giuseppe Jato (Pa) facente capo a Balduccio Di Maggio. Gli arrestati sono Andrea (21 anni), Salvatore e Andrea (22 anni), rispettivamente figlio, fratello e nipote di Di Maggio, il cugino Mario Pecorella, l’ex sindaco democristiano del paese Baldassare Migliore e suo figlio Stefano, e inoltre Serafino Adelfio e Giuseppe Di Gregorio della famiglia mafiosa del rione Villagrazia di Palermo. Sono accusati di concorso in associazione mafiosa, due tentati omicidi, danneggiamenti e detenzione di armi. Migliore è accusato inoltre di aver fornito le armi al gruppo
Varato dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge che recepisce le indicazioni della sentenza della Corte Costituzionale sull’articolo 513 del Codice di procedura penale riguardante le dichiarazioni dei testimoni imputati di reato connesso. La sentenza della Consulta ripristinava il valore probatorio delle dichiarazioni non ripetute durante il dibattimento, ma acquisite nel fascicolo del processo per iniziativa anche di una parte soltanto, solitamente il pm, purché sottoposte al contraddittorio tra accusa e difesa. Il ministro della Giustizia osserva che «il disegno di legge approvato ha un carattere provvisorio fino a quando il Parlamento non avrà provveduto ad una completa rimeditazione del sistema di acquisizione delle prove nel processo penale». L’Unione camere penali, pur valutando positivamente il disegno di legge, conferma l’astensione dalle udienze per il 22, 23 e 24 febbraio. Il Consiglio dei Ministri ha approvato anche un decreto che annulla per i procedimenti in corso (evitando il rischio di scarcerazione nella sola Palermo per circa 130 imputati già condannati) la sentenza della Consulta che aveva dichiarato incostituzionale l’art. 294 del c.p.p. nella parte in cui non prevede l’obbligo del giudice di interrogare, entro cinque giorni, chi viene arrestato nella fase degli atti preliminari al dibattimento
Il finanziere Roberto Colaninno, con i soci della lussemburghese Bell (controllante di Olivetti), lancia l’Opa sulla Telecom, governata dall’Amministratore delegato Franco Bernabè sulla base di un complesso patto di sindacato gestito da Mediobanca. Il presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, definisce «coraggiosa» la scalata; alla quale partecipa il Monte dei Paschi, istituto finanziario vicino ai Ds, che mette a disposizione 2000 miliardi. La trama dei «capitani coraggiosi» sarà completata dalla Unipol, amministrata da Giovanni Consorte, che investe a sua volta 50 miliardi nella Bell e dal finanziere bresciano Emilio Gnutti, che acquista il 9% di Unipol
20 febbraio: il Presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini si reca in visita al campo di sterminio nazista di Auschwitz
Roma, incidenti nel corso di una manifestazione a favore del popolo kurdo: un gruppo di dimostranti tenta l’assalto alla sede delle linee aeree turche
Catania, indagate 130 persone, tra imprenditori, amministratori e professionisti della provincia di che avrebbero fatto parte di una associazione a delinquere (con collegamenti con Cosa nostra catanese e palermitana) finalizzata all’acquisizione di appalti in opere pubbliche in Sicilia, Lazio, Basilicata e Toscana. Le accuse: turbativa d’asta, malversazione, false fatturazioni, e truffa. Sequestrati sei miliardi in depositi bancari e titoli. La polizia ha inoltre rimosso alcuni cancelli con cui un’azienda agricola tra Licodia e Vizzini, in provincia di Catania, aveva “privatizzato” dieci chilometri di strada realizzati a spese della Regione.
21 febbraio: Roma, muore alla clinica Columbus, dove era ricoverato per problemi renali, l’ ex deputato democristiano Benito Cazora, coinvolto nel caso Moro per i tentativi di contatto con la criminalità calabrese, una delle strade per arrivare alla liberazione dello statista
22 febbraio: Torino, rinviato a giudizio Silvano Pellissero con 8 capi di imputazione fra i quali associazione sovversiva, detenzione di armi e di esplosivi ed altro ancora, in relazione agli attentati attribuiti agli anarchici commessi in Val di Susa fra il 23 agosto 1996 e il 10 novembre 1997. Silvano Pellissero era stato arrestato il 6 marzo insieme a Edo Massari e a Maria Soledad, poi morti suicidi
Bruxelles, manifestazione di agricoltori provenienti da vari paesi europei per protestare contro i tagli alle sovvenzioni comunitarie. Si sono verificati incidenti.
Roma, il presidente della Corte costituzionale Renato Granata, ricordando che spesso le sentenze vengono giudicate prima che si conoscano le motivazioni e citando quanto avvenuto in occasione della pronuncia sulla ammissibilità del referendum sulla legge elettorale, afferma: «Si avverte un rischio crescente di delegittimazione che non investe soltanto la Corte, bensì tutte le maggiori e più significative istituzioni del Paese».
Arrestato il direttore dei centri per la giustizia minorile della Campania e del Molise, Luciano Sommella, sorpreso mentre stava incassando una tangente di cinque milioni da un imprenditore che avrebbe dovuto realizzare un punto ristoro nel carcere di Nisida. Le indagine erano iniziate proprio dalle denunce dell’imprenditore che aveva consegnato ai carabinieri la registrazione di una conversazione in cui Sommella chiedeva la somma dichiarandola «una attenzione» nei suoi riguardi.
23 febbraio: Roma, mentre inizia alla Camera il dibattito sulla legge per le rappresentanze sindacali sui luoghi di lavoro, i Cobas che hanno indetto una manifestazione davanti a Montecitorio per mostrare il proprio dissenso nei confronti di «una legge che, alla faccia della volontà popolare – che col referendum abrogativo dell’art.19 si era espressa per abbattere il monopolio confederale – sta consentendo di nuovo al padronato di scegliersi le organizzazioni sindacali gradite e colluse con cui trattare i suoi affari sulla pelle dei lavoratori». La piattaforma alternativa proposta dallo Slai Cobas prevede invece la titolarità della contrattazione alle Rsu ai vari livelli, il potere delle assemblee dei lavoratori di convalidare o meno gli accordi sindacali e l’inderogabilità delle condizioni più favorevoli ottenute in contratti precedenti, la verifica anno per anno delle iscrizioni sindacali
Roma il ministro di Grazia e giustizia Oliviero Diliberto istituisce l’Ufficio per la garanzia penitenziaria che, al di là della denominazione, svolgerà compiti informativi all’interno degli istituti di pena. Il nuovo servizio segreto sarà posto agli ordini del generale Ragosa, proveniente dal Sisde, noto per aver curato la sicurezza nel circuito dei carceri speciali
Secondo i dati resi pubblici dalla Caritas e riferiti al 31 dicembre 1998, sono state 400 mila le domande presentate alle Questure da cittadini stranieri per regolarizzare la propria posizione in Italia entro il termine stabilito del 15 dicembre 1998. Solo a Roma, peraltro, denuncia la comunità di Sant’Egidio sono stati espulsi 300 immigrati provvisti di una dichiarazione rilasciata dalla Comunità o dalla Caritas che attestava la loro presenza in Italia prima del 27 marzo 1998, dato essenziale per il riconoscimento del loro diritto a restare nel Paese.
Aperta e subito rinviata per lo sciopero degli avvocati penalisti la prima udienza del processo stralcio contro Totò Riina e Giuseppe Graviano per le stragi di Firenze, Roma e Milano del 1993. Oltre a Riina e a Giuseppe Graviano, nel processo compariranno come imputati anche Giuseppe Monticciolo, accusato di aver procurato l’ esplosivo per l’attentato contro Totuccio Contorno, sventato per caso il 10 aprile 1994, e Alfredo Bizzoni, accusato di favoreggiamento.
24 febbraio: la Corte di Cassazione ritiene improponibile l’incriminazione per il reato di strage dei partigiani responsabili dell’attentato di via Rasella a Roma del marzo 1944, in quanto è da considerarsi un’azione di guerra.
Approvato dal Senato a larghissima maggioranza in prima lettura il cosiddetto articolo Super 513 che modifica l’articolo 111 della Costituzione inserendo una serie di proposizioni generali che disciplinano l’equilibrio tra accusa e difesa nel processo penale, sancendo che il processo sia regolato dal «principio del contraddittorio nella formazione della prova».
25 febbraio: negato il risarcimento ai familiari di Libero Grassi, l’imprenditore palermitano ucciso dalla mafia il 28 agosto 1991, con la motivazione che la richiesta era stata fatta in base alla legge antiracket varata pochi mesi dopo l’omicidio, secondo cui il risarcimento spettava soltanto a chi aveva subito dei danni alle cose ma non a chi era rimasto ferito o ai parenti di chi era stato ucciso.Al 31 dicembre 1998, in base alla vecchia legge, sono stati erogati 10 miliardi su 200 a disposizione. Le domande delle vittime del racket accolte sono state 90 su 652 presentate; quelle delle vittime di usura sono state 41 su 432 presentate
Palermo, sospesa l’udienza del processo contro Giulio Andreotti, a causa del protrarsi dello sciopero degli avvocati. Il presidente Francesco Ingargiola, accogliendo la richiesta del pm Guido Lo Forte secondo cui «l’inammissibile durata dello sciopero viola i principi sanciti dalla Costituzione», chiederà all’Ordine degli avvocati di nominare un difensore d’ufficio per la prossima udienza. La Camera penale di Roma, cui appartiene anche un avvocato del collegio di difesa di Andreotti, si autodenuncia dichiarando di «respingere ogni tentativo di intimidire gli avvocati che hanno legittimamente aderito all’astensione»
Agrigento, termina il processo a presunti esponenti della Stidda accusati dell’uccisione dei fratelli Angelo e Alberto Ficarra di Porto Empedocle (Agrigento), uccisi nel 1993 nella guerra tra Stidda e Cosa Nostra. Ergastolo per Antonio e Orazio Paolello di Gela (Caltanisetta) e per Salvatore e Giuseppe Grassonelli di Porto Empedocle (Agrigento)
26 febbraio: confermate dalla Cassazione le condanne a 30 anni di reclusione per i responsabili del sequestro, avvenuto nel 1989, di Mirella Silocchi, il cui corpo non è stato mai trovato. Gli imputati, condannati per sequestro di persona e non per omicidio, sono Rose Ann Scrocco (latitante), Gregorian Garagin, Francesco Porcu e Franco Bachisio Goddi. Quest’ultimo, che era stato scarcerato all’inizio di febbraio per decorrenza dei termini, è fuggito, poche ore prima della sentenza della Cassazione, dopo essersi presentato alla caserma dei carabinieri per il controllo
Ali Agca chiede «umilmente» al Papa di intervenire con un «atto di misericordia presso le autorità italiane» perché accolgano la richiesta di grazia o concedano l’estradizione per il Giubileo del 2000
27 febbraio: Roma, il presidente della commissione stragi Pellegrino, in un’intervista al Tg3, afferma: «adesso siamo assai più di prima vicini ad un completamento della verità e cioè siamo abbastanza vicini a dare una risposta all’interrogativo che il Capo dello Stato pose in modo istituzionale: se dietro i primi carcerieri e gli uccisori di Aldo Moro non vi fossero altre intelligenze». Pellegrino ha confermato che si sta indagando sul coinvolgimento del servizio segreto israeliano Mossad sull’abbattimento dell’aereo italiano dei servizi Argo 16. «L’Italia andava punita – ha detto Pellegrino – perché con quell’aereo era stato consentito il ritorno in Libia di terroristi palestinesi che, se non sbaglio, furono accompagnati proprio dal generale Francesco Delfino. Quell’aereo serviva per rifornire di armi il terrorismo palestinese». Aldo Moro potrebbe essere stato rapito e ucciso, ha concluso il presidente della Commissione Stragi, perché era troppo amico degli arabi
Il presidente del Senato Nicola Mancino, inaugurando a Lecce l’Aula Magna dell’Università, dedicata ad Aldo Moro, in un passaggio di un lungo discorso rivolto a sottolineare l’attualità politica del pensiero di Moro, dice che c’è la sensazione «diffusa nella coscienza degli italiani, che, nonostante il tempo trascorso e i vari processi, qualcosa ancora manchi alla stessa verità giudiziaria».
Il senatore Francesco Cossiga replica: «Il Presidente del Senato Nicola Mancino è stato ministro dell’Interno come me, con la differenza che egli poteva disporre del Sisde e io no. Salvo che non voglia indulgere, per motivi che non comprendo, alle brutte abitudini dietrologiche, se sa qualcosa parli, se non sa niente taccia»
28 febbraio: Roma, il sen. Athos De Luca, capogruppo dei Verdi in Commissione Stragi, commenta: «La corsa al Quirinale non può condizionare le indagini della commissione stragi sul caso Moro. Il gen. Delfino è inaffidabile e discreditato. La pista del Mossad è un falso storico». «Mi meraviglio – continua De Luca – che il presidente Pellegrino, sempre equilibrato e riflessivo nelle sue analisi, si sia avventurato in ipotesi destituite di ogni oggettività storica. Il coinvolgimento del Mossad nel caso Moro sembra un’invenzione volta a coprire responsabilità oggettive di quanti, all’epoca dei fatti, ricoprivano alte cariche dello Stato e troppo poco fecero per prevenire e quindi scongiurare quei fatti».
Due giorni dopo, il presidente della commissione Stragi Giovanni Pellegrino insiste: se si vuole cercare di capire meglio il caso Moro occorre approfondire la pista del Mossad, sulla quale sta già lavorando da tempo la sua commissione. Inoltre Pellegrino ripropone anche il mistero sull’anfitrione, colui cioè che a Firenze ospitò e protesse i vertici delle Br durante il sequestro Moro. «Morucci in una sua audizione – afferma Pellegrino – disse che avremmo fatto dei passi avanti se Moretti ci avesse detto chi era il padrone della casa di Firenze dove si riuniva il comitato esecutivo delle Br durante i 55 giorni». E questo, per Pellegrino «è un fatto, così come lo è quello che da Firenze parte la traccia che porta a Via Monte Nevoso (è proprio a Firenze che Azzolini smarrì un borsello nel quale vennero trovate le chiavi del portone di Via Monte Nevoso)». Per il senatore dei DS insomma sono molti gli elementi che provano che «a Firenze c’è qualcosa di importante che ancora non si è conosciuto». E a proposito di questo dichiara che Flaminio Piccoli in una sua audizione fece dell’anfitrione «un identikit estremamente preciso tanto da far pensare che ne conoscesse il nome» (Piccoli definì l’ anfitrione «un vip del culturame». La pista che porta al Mossad, per Pellegrino, è legata alla sentenza del giudice Mastelloni su Argo 16 e il recente libro del generale Delfino nel quale si legge di un «referente delle Br rimasto occulto e dietro il quale ci sarebbe un intreccio di servizi: Cia, Kgb e Mossad».
1 marzo: la Corte di appello di Brescia dichiara inammissibile la richiesta di revisione del processo avanzata dai difensori di Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani ed Ovidio Bompressi.
2 marzo: Londra, arrestato il terrorista Vittorio Spadavecchia, già appartenente ai NAR.
Catania, emessi 18 ordini di custodia (13 per persone già detenute) per presunti appartenenti al clan D’Agosta di Vittoria, accusati di associazione mafiosa e estorsioni. Tra loro i cinque figli del capomafia Francesco D’Agosta, già in carcere come il padre, accusati anche dell’omicidio di Giuseppe Radicia, nipote del capomafia Carmelo Dominante.
3 marzo: Roma, arrestati 6 giovani che, secondo la polizia, avevano partecipato agli incidenti avvenuti a piazza Esedra nel corso della manifestazione a sostegno del popolo kurdo, il 20 febbraio scorso. Perquisiti gli studi di 3 fotografi indagati assieme ad altri 57 giovani per reati vari.
Approvata al Senato la legge per la depenalizzazione dei reati minori. Con il voto di uno schieramento che ha visto insieme esponenti del Polo e della maggioranza sono state stralciate le norme che riguardano la depenalizzazione dell’uso di droghe leggere
Inviata al procuratore Francesco Saverio Borrelli da don Luigi Verzè, presidente della clinica San Raffaele di Milano, una lettera con cui avverte che, se per l’arresto dei cinque primari dell’Istituto (accusati di truffa per miliardi al Servizio sanitario nazionale) qualcuno dei pazienti dovesse morire per mancanza del suo medico curante, «nessuno potrà impedirgli di denunciare pubblicamente questa violazione del diritto alla vita», e ricorda che tra i pazienti ci sono «anche due illustri personaggi» ammalati di cancro. Borrelli rimanda indietro la lettera commentando di «non potere trattenerla anche solo un’ora tra le sue carte» essendo «troppo sconveniente sotto il profilo etico come sotto quello del buon gusto».
4 marzo: il capitano Richard Ashby, pilota dell’aereo Grumman EA-6B Prowler che tranciò il cavo della funivia sul Cermis e che causò la morte di 20 persone, è assolto da ogni accusa dalla corte marziale Usa
5 marzo: Washington, la Corte marziale assolve il pilota dell’aereo che provocò la strage del Cermis, capitano Richard Ashby.
Il settimanale L’Espresso pubblica un intervista di Mario Scialoja a Giovanni Senzani. Alla domanda sui rapporti con i servizi segreti, Senzani risponde: «Il mio ipotetico legame con i servizi è stato solo una chiacchiera giornalistica che non ha mai trovato riscontro negli atti processuali e che gli stessi magistrati non hanno mai preso in considerazione. Quanto alle Br, sapevano benissimo che si trattava di una fandonia. E col senno di poi, mi sembra chiaro che se fossi stato legato a qualche servizio non mi sarei fatto 18 anni filati di carcere».
Il generale Francesco Delfino chiede «chiarimenti» al sen. Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione Stragi, sulle dichiarazioni fatte da quest’ ultimo sul caso Moro. «Stando a notizie di stampa, secondo il sen. Pellegrino – afferma Delfino – io sarei a conoscenza di circostanze di rilevante valore investigativo in ordine al sequestro e all’uccisione dell’on. Aldo Moro da parte delle BR. Questi fatti li avrebbe desunti dalla lettura del mio libro La verità di un generale scomodo. Dalle stesse dichiarazioni risulterebbe che il mio nome figura tra i passeggeri imbarcati sul volo denominato in codice Argo 16». Delfino dunque chiede al sen. Pellegrino in primo luogo, se queste dichiarazioni «siano state da lui effettivamente rilasciate». In caso affermativo, Delfino domanda a Pellegrino se «abbia inteso esprimere con esse giudizi personali, ovvero se le affermazioni in questione discendono da specifiche convinzioni maturate sulla base di dichiarazioni o documenti conosciuti in qualità di presidente della Commissione Stragi o, comunque, ad altro titolo». In quest’ultimo caso, Delfino chiede, «sempre che non vi ostino inderogabili ragioni di segretezza, che gli vengano comunicate le fonti e i riferimenti da cui avrebbero tratto origine le affermazioni in questione».
Emessi, su richiesta della Dda di Trento, 34 ordini di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Gli arrestati, in varie parti d’Italia, sono quasi tutti nigeriani. Sequestrati due chili di cocaina.
Palermo, firmato tra sindacati, industriali e Fincantieri, alla presenza del prefetto Francesco Lococciolo, un documento che istituisce un «gruppo ispettivo misto» che dovrà vigilare sulle aziende che parteciperanno alle gare d’appalto per i lavori al Cantiere Navale, con accertamenti sulla qualità dell’appalto e controlli sugli effettivi titolari delle imprese ed eventuali collegamenti con esponenti mafiosi. La Fincantieri si è rifiutata di inserire nell’accordo la riassunzione di Gioacchino Basile, l’operaio che per le sue denunce sulle infiltrazioni mafiose al Cantiere navale fu licenziato dall’azienda, espulso dal sindacato e costretto a trasferirsi in una località segreta perché minacciato di morte. L’atteggiamento dei vertici della Cgil provinciale, che non hanno subordinato la firma del documento alla riassunzione di Basile, è stato duramente criticato da quest’ultimo che ha chiesto che «i vertici nazionali correggano l’atteggiamento della segreteria provinciale». In seguito alle proteste degli operai del Cantiere e alle istanze della Cgil regionale e nazionale, della Uil regionale, del presidente della Commissione antimafia e di esponenti di forze politiche e della società civile la Fincantieri successivamente manifesterà la disponibilità all’assunzione di Basile, ribadendo però «l’assoluta estraneità dell’azienda alle presunte infiltrazioni di mafia» all’interno del Cantiere
Sollevato dall’incarico di responsabile di una sezione della divisione di cardiochirurgia dell’Ospedale civico di Palermo, il medico Fabrizio Chiodo dalle cui denunce, fatte nel 1991 assieme alla Cgil Sanità, era nata un’inchiesta della Procura sulla gestione del reparto, al termine della quale sono stati rinviati a giudizio 11 fra medici, funzionari e imprenditori. Al posto di Chiodo la direzione ha nominato Ignazio Savona e Claudio Carletta, due dei medici finiti sotto inchiesta e per i quali pochi giorni fa la Procura aveva modificato il capo d’accusa da abuso d’ufficio a concussione. Dalle denunce di Chiodo (che in questi anni ha ricevuto numerose minacce) era emerso (oltre ad acquisti a prezzi gonfiati di macchinari, abbandonati poi negli scantinati e mai utilizzati) che, mentre nell’Ospedale pubblico le liste d’attesa per le operazioni erano di circa otto mesi, diventavano di soli quindici giorni in una clinica privata, dove venivano dirottati i pazienti e dove operavano gli stessi chirurghi dell’Ospedale.
6 marzo: Pordenone, una telefonata anonima ad un quotidiano locale, annunciante nuove azioni dei Nuclei Territoriali Anticapitalisti, e fa riferimenti al ritrovamento di materiale avvenuto il 12 settembre 1998. Una telefonata analoga è fatta il giorno dopo alla redazione del Piccolo di Trieste.
Minacce mafiose al presidente della prima Sezione della Corte d’assise di Trapani, Vincenzo Pantaleo, impegnato nel processo “Omega” con 81 imputati, tra cui Totò Riina e Leoluca Bagarella, accusati di omicidi e altri reati di mafia commessi nell’arco di un ventennio dall’inizio degli anni ’80
Condannato a quattro anni per concorso esterno in associazione mafiosa Baldassare Scimemi, imprenditore di Marsala (Tp), per molti anni presidente della Banca Agraria di Marsala e successivamente vicepresidente dell’Istituto Bancario Siciliano. E’ accusato di avere favorito le cosche marsalesi mettendo a loro disposizione i servizi delle banche e finanziandone alcune attività.
7 marzo: Paolo Armaroli di Alleanza Nazionale invita il presidente della repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, a non «firmare il decreto sull’immigrazione che regolarizza ben 250 mila clandestini», per essere coerente con la sua richiesta di rigore contro l’immigrazione clandestina, rilasciata il giorno precedente agli organizzatori del convegno Colloquio internazionale sulle immigrazioni
Pollena Trocchia (Napoli), ucciso a colpi di pistola il giovane Gennaro Aprea dal salumiere Salvatore Palumbo che stava cercando di rapinare minacciandolo con una pistola. Il giorno prima il sindaco del comune di Cercola, limitrofo a quello di Pollena, aveva protestato perché non è stata ancora completata la caserma dei carabinieri che dovrebbe servire i due paesi, in costruzione da quindici anni.
8 marzo: Roma, 3.000 aderenti ai Centri Sociali sfilano in corteo fino al carcere di Regina Coeli per chiedere la liberazione dei 6 giovani arrestati perché ritenuti fra i responsabili degli incidenti del 20 febbraio durante la manifestazione a favore del popolo kurdo
Sequestrato, per ordine della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento, il patrimonio dell’imprenditore Filippo Salamone, in parte intestato alla moglie, Vanna Bernardini, ritenuta una prestanome. Secondo gli inquirenti il patrimonio ammonterebbe ad un centinaio di miliardi
9 marzo: Roma, Commissione Stragi, audizione di Giovanni Moro, figlio di Aldo Moro. «Non è più tempo della giustizia, caduta oramai in prescrizione, ma della verità altrimenti il fantasma di questa vicenda ci inseguirà ancora. Solo la verità serve a questo punto», ha detto con pacatezza e decisione Giovanni Moro. Il figlio del presidente Dc ha fatto un elenco dei buchi nella vicenda e ha chiesto luce su quelle piste «possibili, vere o verosimili», come quella del dossier cecoslovacco che il presidente Vaclav Havel avrebbe lasciato, secondo indiscrezioni di stampa, durante la sua visita in Italia nel 1990. «Mi chiedo – ha detto Moro – se esiste quel dossier; a chi è stato consegnato dato che si parla di un gran numero di carte sui legami tra Cecoslovacchia e le Br. Possibile che non si riesca a capire neppure se c’è o no un dossier che si dice consegnato da un Capo di Stato?»
Inviata dal Gip di Palermo, alla presidenza della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati, la richiesta d’arresto per Marcello Dell’Utri accusato di aver tentato di inquinare le prove del processo (che lo vede imputato di concorso in associazione mafiosa) con l’aiuto dei collaboratori di giustizia Giuseppe Chiofalo di Messina e il pugliese Cosimo Cirfeta. Inoltre Dell’Utri viene accusato di estorsione nei riguardi di Vincenzo Garraffa, primario radiologo, ex senatore del Pri e presidente della Pallacanestro Trapani. Contemporaneamente alla richiesta di arresto per Dell’Utri, il Gip ha notificato ordini di custodia cautelare per Giuseppe Chiofalo e Cosimo Cirfeta; per il presunto mafioso Michele Buffa e il latitante Vincenzo Virga, accusati di tentata estorsione nei riguardi di Garraffa; e inoltre per il trafficante di droga Rosario D’Agostino residente in Sud America, per Vittorio Mangano e per il genero Enrico Di Grusa, accusati di aver tentato di importare una partita di cocaina (affare che non andò in porto per l’arresto di alcuni trafficanti) per il cui acquisto Dell’Utri, secondo l’accusa, avrebbe dovuto dare metà della somma necessaria. Proteste per la richiesta d’arresto di Dell’Utri vengono da parte dei politici del centrodestra che parlano di persecuzione e ipotizzano che il «vero bersaglio della Procura di Palermo sia Berlusconi»
Sciolto per infiltrazioni mafiose il Consiglio comunale di Caccamo (Pa), il cui Comune è retto da un commissario dopo le dimissioni del sindaco Nicola Di Cola di Forza Italia, in seguito alle polemiche a causa di un manifesto della giunta comunale, affisso dopo l’uccisione di Nico Geraci avvenuta l’8 ottobre scorso, in cui non compariva la parola mafia.
10 marzo: Palermo, ammessi come parti civili nelle udienze preliminari per il procedimento per l’omicidio di Giuseppe Impastato, oltre alla madre Felicia Bartolotta e al fratello Giovanni, il Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, Rifondazione comunista, l’Ordine dei giornalisti e il Comune di Cinisi
Palermo, danneggiati due scafi di proprietà dell’Istituto di archeologia subacquea il cui presidente, Giovanni Rocca, aveva denunciato anomalie sulle assegnazioni dei corsi professionali da parte dell’Assessorato al lavoro regionale.
11 marzo: la prima sezione del Tribunale di Milano assolve Silvio Berlusconi dall’accusa di frode fiscale per l’acquisto dei terreni attorno alla villa di Macherio.
Praga, Ladislav Spacek, portavoce del presidente ceco Vaclav Havel, precisa che il presidente si ricorda di aver passato alcuni documenti all’Italia «circa otto o nove anni fa», ma che la documentazione non era stata preparata dallo staff del Presidente ma dal ministero dell’Interno o da quello degli Esteri.
Il presidente della commissione stragi Giovanni Pellegrino scrive al presidente del Consiglio Massimo D’ Alema per chiedere che venga trasmesso alla Commissione il Dossier cecoslovacco
Arrestati l’ex direttore dell’albergo Villa Igea di Palermo, Francesco Arabia, e il suo aiutante, Antonino Di Giovanni, accusati di avere favorito le infiltrazioni mafiose nella gestione dell’albergo, in particolare quelle delle famiglie Galatolo e Madonia.
Gioia Tauro (Reggio Calabria), arrestato in un casolare trasformato in bunker il boss della ‘ndrangheta Giuseppe Piromalli. Ancora latitante il figlio Antonio.
12 marzo: Milano, accolta (per una «sostanziale equivocità dell’imputazione») dalla seconda sezione del Tribunale l’istanza di nullità, presentata dai legali di Silvio Berlusconi, del capo d’imputazione di falso in bilancio che la Fininvest avrebbe commesso per finanziare in nero Bettino Craxi attraverso la società offshore All Iberian
Il 28 febbraio scorso è stato scarcerato in Spagna, dopo tredici mesi di carcere e il pagamento di una cauzione di 18 milioni di euro, il capomafia Giovannello Greco. L’11 gennaio il Tribunale costituzionale spagnolo aveva annullato il provvedimento di estradizione in Italia perché l’ordinamento giuridico spagnolo non prevede la possibilità di estradare le persone condannate in contumacia.
13 marzo: Venezia, il consigliere comunale dei Verdi Beppe Caccia è condannato a 5 giorni di arresto per «manifestazione non autorizzata e adunata sediziosa» sulla base dell’art. 18, comma 1 del regio decreto 773/1931 per avere organizzato il 16 febbraio 1998 il soccorso di decine di profughi kurdi in arrivo nel porto di Venezia, per evitare che venissero respinti dalla polizia di frontiera. Beppe Caccia, al quale la Pretura ha proposto il pagamento di mezzo milione di multa per facilitare il suo «reinserimento sociale», afferma che preferisce che «vengano ad arrestarmi» destinando i soldi dell’ammenda ad iniziative di solidarietà sociale.
Condannate dalla Corte d’Assise di Palermo, con pene che vanno dai sedici ai due anni, otto persone arrestate nel 1995 con l’accusa di essere affiliati alla mafia di Villabate
14 marzo: Capo d’Orlando (Messina), assemblea della Federazione delle associazioni antiracket. Il presidente Tano Grasso denuncia limiti e ritardi dell’azione delle istituzioni contro estortori e usurai.
15 marzo: Roma, scontri all’università di Roma tra militanti di sinistra e giovani di destra organizzati da Azione Universitaria
Partinico (Palermo), danneggiata da un principio di incendio doloso la casa di campagna di Salvatore Brugnano, figlio di Francesco, il confidente del maresciallo Antonino Lombardo ucciso dalla mafia nel 1995, pochi giorni prima del suicidio di Lombardo.
16 marzo: Milano, presentazione di un filmato sul ’68 che sarà trasmesso il 17 marzo da Canale 5 con il titolo I cancelli della memoria. Le immagini sono commentate da Renato Curcio con il regista Enrico Fletzer, ma non si parla di Moro. Alla presentazione intervengono Franco Piperno e Carlo Fioroni. Piperno afferma che «Non ci sono misteri sul caso Moro, perché non c’è mai stato un processo con una tale quantità di prove. Chi parla di misteri lo fece allora e continua a farlo solo per coprire l’incapacità di capire».
Palermo, assemblea per la costituzione di una nuova associazione antiracket
17 marzo: Roma, Commissione Stragi, audizione di Alberto Franceschini. La tesi di Franceschini è che i capi storici delle Brigate Rosse, Renato Curcio e lui, sarebbero stati bruciati e arrestati per aver rifiutato le offerte di armi, soldi e informazioni venute dal Mossad, tramite intermediari milanesi, nel maggio – giugno del 1974, subito dopo il sequestro del giudice Mario Sossi.
Rinviato a giudizio l’ex questore Francesco Forleo, accusato dell’uccisione, nel corso di un’operazione di polizia, del contrabbandiere Vito Ferrarese. Con lui sono state rinviate a giudizio altre 59 persone, tra cui l’ex capo della sezione catturandi della questura di Brindisi, Pasquale Filomena, e l’allora capo della squadra mobile di Brindisi, Giorgio Oliva
Presentato da Legambiente il rapporto Ecomafia ’99 secondo cui il giro d’affari, dovuto ad abusivismo edilizio, smaltimento illegale dei rifiuti e racket degli animali, sarebbe di 22 mila miliardi.
18 marzo: varato dal Governo il disegno di legge, presentato dai ministri dell’Interno e della Giustizia, per «misure urgenti di contrasto alla criminalità diffusa». Le nuove norme, che prevedono un inasprimento delle pene per reati legati alla microcriminalità, sono state accolte con numerose critiche dalle forze politiche sia della minoranza, che le ha definite «inutili e demagogiche», che della maggioranza. Le misure del Governo prevedono anche l’uso dei militari nella lotta contro la criminalità organizzata, in appoggio alle forze di polizia e per non più di sei mesi.
Milano, convegno sulle nuove mafie con la partecipazione del procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, del presidente della Commissione antimafia Ottaviano Del Turco, di magistrati, rappresentanti delle Forze dell’ordine, imprenditori, sindacati e ricercatori. Tra l’altro, viene fatto il punto sulla penetrazione delle mafie russe, cinesi e albanesi nel nostro paese
Bruzzano Zeffirio (ReggioCalabria), ucciso l’avvocato Antonino Lugarà. Aveva difeso alcuni presunti affiliati alla ‘ndrangheta ed era stato uno degli avvocati al processo “Aspromonte”.
Milano, la Procura invia avvisi di garanzia a 50 persone, tra cui il segretario provinciale di Forza Italia Massimo Guarischi, sospettate di corruzione nell’aggiudicazione di appalti pubblici.
19 marzo: annullata dalla Cassazione la sentenza sull’assassinio di Francesco Denaro, avvenuto nel 1981 a Marsala, per il quale si era autoaccusato Giovanni Brusca che aveva indicato come mandante Totò Riina. La Cassazione evidenzia che per questo omicidio ci sono le versioni di tre collaboratori per le quali i giudici si sono accontentati di coincidenze marginali e ipotizza che Brusca abbia fornito una sua versione dei fatti perché «il suo futuro sta nella collaborazione con la giustizia» e perché «Riina probabilmente non parlerà mai».
20 marzo: Matera, muore nel reparto otorinolaringoiatria dell’ospedale civile Raffaele Angelo De Palo, detto Lino, fornaio di 31 anni, che portato in Questura per motivi futili (era accusato di infastidire i passanti) avrebbe aggredito un ispettore di Ps, restando gravemente ferito, secondo la versione ufficiale, nella colluttazione che ne è seguita.
Catania, condannati dalla Corte d’assisei fratelli Salvatore e Maurizio Infuso di Niscemi (il primo all’ergastolo e il secondo a 22 anni), per gli omicidi del gioielliere Salvatore Frazzetto e del figlio Giacomo. Nel processo sono state determinanti le accuse della moglie di Salvatore Frazzetto, Agata Azzolina suicidatasi il 23 marzo del 1997, e della figlia Chiara
Acicatena (Catania), arrestato il latitante Natale Scalia, affiliato alla cosca Santapaola – Ercolano. Con lui è finito in manette il giovane Nunzio Fonti accusato di favoreggiamento e di appartenere alla stessa cosca
Fano (Pesaro), da qualche giorno è agli arresti il boss della mafia russa Yossif Aronovitz Roizis, accusato di associazione mafiosa, estorsione, sequestro di persona e violenza privata.
21 marzo: Corleone (Palermo), celebrata la quarta giornata della memoria e dell’impegno, organizzata da Libera per ricordare le vittime delle mafie
Ucciso in un conflitto a fuoco con i carabinieri Giuseppe Autorino, il boss della camorra che era evaso dall’aula bunker di Salerno, durante un processo, il 22 giugno dello scorso anno.
22 marzo: confermata dalla Cassazione la condanna a 30 anni per il capomafia di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), Giuseppe Gullotti, accusato dell’omicidio del cronista del quotidiano La Sicilia, Beppe Alfano, ucciso l’8 gennaio ’93. Ha invece disposto un nuovo processo per Antonino Merlino, il presunto killer che era stato condannato a 21 anni
Tirana, scarcerato il boss di Valona Myrteza Caushi, noto come Zani, accusato di molti omicidi e sequestri di persona ma che è stato ritenuto responsabile soltanto di detenzione abusiva di armi. Nel corso del processo molti testimoni avevano ritrattato le accuse.
23 marzo: Milano, condannata in Appello a 3 anni e 9 mesi di reclusione la militante anarchica Patrizia Cadeddu, per concorso nell’attentato contro Palazzo Marino, sede del comune, compiuto il 25 aprile 1997.
Annullata dalla Cassazione la sentenza di condanna all’ergastolo per Alessandro Brigati di Partinico (Pa), accusato da Giovanni Brusca e Santino Di Matteo di un quadruplice omicidio avvenuto nel 1991 a Partinico. La Cassazione ha accolto in parte la tesi della difesa secondo cui Brusca non ha dato prova di credibilità avendo cambiato più volte la versione dei fatti.
24 marzo: Washington, il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton decide di intervenire in Serbia
Sugli aspetti tecnici dell’operazione Allied Force: https://www.aviation-report.com/24-marzo-1999-venti-anni-fa-iniziava-operazione-allied-force-contro-la-serbia/
Ennio Remondino: https://www.remocontro.it/2019/03/24/mercoledi-24-marzo-1999-jugoslavia/
24 marzo: Ankara, inizia il processo contro il leader Kurdo Abdullah Ocalan, che viene trasferito per ragioni di sicurezza nell’isola di Imrali dove è detenuto.
Liegi (Belgio), arrestato il latitante Giuseppe Arena, ritenuto appartenente al clan Cappello di Catania. Arena è imputato nel processo “Titanic”, iniziato il 22 marzo nell’aula bunker di Catania, a 103 persone accusate di far parte del clan Cappello.
Milano, emessi 53 ordini di custodia per presunti appartenenti alle cosche di Cosa Nostra e della Stidda di Gela (Caltanisetta) che gestivano un vasto traffico di eroina e cocaina provenienti dalla Turchia e dalla Repubblica Ceca. Eseguiti 27 arresti, mentre le altre ordinanze sono state notificate a persone già detenute. Il capo dell’organizzazione è ritenuto Emanuele Argenti, arrestato lo scorso ottobre.
25 marzo: Roma, inviati a La Repubblica una email e un breve documento intitolato Comunicato di BR – PCC e NTA di ripresa della lotta armata. La preannunciata «offensiva rivoluzionaria», secondo gli inquirenti, «sembra scaturire dall’inizio del conflitto bellico nella ex Jugoslavia»
Roma, la Corte di Cassazione rinvia ad altra Corte d’Appello il processo ai 29 imputati della banda della Magliana accusati di vari delitti, dagli omicidi all’estorsione, compiuti negli anni ’70 e ’80. In particolare i giudici hanno derubricato alcuni capi d’imputazione, tra i quali quello al cassiere della banda Enrico Nicoletti che hanno qualificato in associazione per delinquere semplice, cancellando l’aggravante dello stampo mafioso.
Dimissionari undici consiglieri comunali di Gioia Tauro, tra i quali tre della maggioranza (uno dei Ds, uno dei popolari e uno dei comunisti italiani che sono stati espulsi dai loro partiti), il giorno dopo la firma del Ministro delle Finanze al decreto che assegna al Comune un albergo appartenuto ai Piromalli da destinare a un polo universitario legato alle attività del porto. Il sindaco Aldo Alessio, dei Ds, ricordando tutte le iniziative del Comune contro le cosche dei Piromalli, Molè, Pesce e Bellocco, chiede l’intervento della Commissione antimafia. Solidarietà alla giunta dai sindaci della Piana, dal presidente della Provincia e da semplici cittadini. I consiglieri dimissionari negano che la loro decisione sia legata all’assegnazione dell’albergo al Comune e annunciano querele.
26 marzo: Massimo D’Alema, alla Camera, dichiara che l’intervento Nato in Jugoslavia, benché avvenuto senza un mandato specifico delle Nazioni unite «si è reso necessario e inevitabile come pressione estrema verso il regime di Belgrado affinché cessi la persecuzione delle popolazioni civili albanesi»https://www.repubblica.it/online/fatti/kosovo3/mozion/mozion.html?ref=searchhttps://www.repubblica.it/online/fatti/kosovo3/italia/italia.html?ref=search
Arrestato il direttore delle carceri minorili della Campania e del Molise, Luciano Sommella (che aveva già subito un arresto in flagrante mentre riceveva una tangente da un imprenditore), con l’accusa di avere utilizzato per scopi privati 100 milioni di somme destinate dalla Regione Campania per iniziative tese al recupero dei minorenni detenuti
Palermo, arrestato il commerciante Giuseppe Rizzo accusato di avere riciclato denaro della mafia proveniente da traffico di droga e da rapine.
27 marzo: Pontedera, denunciato sul piano penale e disciplinare Rocco Altieri, insegnante presso il liceo magistrale Montale, per avere scritto su un muro: “No alla guerra”, “La guerra è la sconfitta dell’umanità”, “Svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai”.
Arrestate tra Siracusa e alcuni paesi della provincia 43 persone, alcune accusate di traffico e altre di spaccio di droga. Altri 14 arresti per traffico e spaccio di droga sono stati compiuti in provincia di Catania
Napoli, durante il processo a 22 persone, tra componenti del clan camorristico dei Giuliano e poliziotti accusati di collusione, Carmine Giuliano annuncia di voler collaborare con la giustizia e di «voler rispettare le leggi dello Stato».
28 marzo: Roma, rinviata la riunione dei neofascisti europei organizzata da Forza Nuova.
29 marzo: Milano, rinviati a giudizio per le tangenti pagate da imprenditori ad agenti della Guardia di Finanza, 11 militari (tra cui Vincenzo Tripodi, Angelo Capone e Giovanni Arces già coinvolti nel processo per le tangenti pagate dalla Fininvest) e il docente universitario Aldo Molino, già imputato nel processo Eni – Sai. Altre 12 persone, tra cui il manager della Fiat Francesco Paolo Mattioli e l’industriale farmaceutico Giuseppe Zambeletti, sono prosciolte dal Gip
Confermata dalla sezione misure di prevenzione della Corte d’appello di Palermo la confisca dei beni, per 400 miliardi, del costruttore Giovanni Ienna, condannato a sette anni per associazione mafiosa.
30 marzo: sequestrati beni per 50 miliardi all’imprenditore di Partinico (Palermo) Benedetto Valenza, accusato di essere un uomo di fiducia del capomafia Vito Vitale.
31 marzo: Gorizia, 33 profughi kossovari sono respinti alla frontiera
Il ministro della Giustizia Oliviero Diliberto propone al procuratore di Palermo Giancarlo Caselli di dirigere il Dipartimento degli affari penitenziari. L’attuale direttore Alessandro Margara in una lettera al ministro, dopo aver detto di aver saputo del suo prossimo allontanamento dai giornali, afferma: «E’ stato un licenziamento in tronco: sono stato dimissionato in due giorni, mentre da qualche tempo si era già stabilito chi doveva occupare il mio posto». Reazioni contrastanti alle voci del trasferimento di Caselli da parte di magistrati, politici ed esponenti della società civile.
Marzo: il periodico dello Slai – Cobas rende nota una serie di interventi repressivi della Fiat ai danni di militanti della organizzazione: i lavoratori che hanno dato vita ai Cobas della Fiat Mirafiori e Rivalta sono stati perseguitati con contestazioni disciplinari, sospensioni e trasferimenti nei reparti da terziarizzare, la coordinatrice dello Slai Cobas di Torino è stata denunciata per diffamazione da un dirigente.
1 aprile: Trieste, quasi 2.000 persone partecipano alla fiaccolata per il Kossovo alla Serbia, organizzata dai serbi residenti in città. Alla manifestazione partecipano peraltro nutriti gruppi di neofascisti. Manifestazioni contro l’aggressione della Nato e, per lo più, anche contro Milosevic e la pulizia etnica a danno degli albanesi del Kossovo si svolgono invece a Catania, con una fiaccolata organizzata da Mani Tese, a Pisa dove viene occupata simbolicamente la sede dei Ds in via Fratti, a Napoli, a Viterbo dove è organizzato un presidio permanente in piazza del Comune. E’ la ripresa, improvvisa e inaspettata, del movimento pacifista che occuperà le piazze per due mesi, per spegnersi altrettanto rapidamente alla fine formale delle ostilità.
Armando Cossutta dichiara alla Camera: «La nostra decisione è presa: sabato usciremo dal governo», se la maggioranza non si pronuncerà per la fine delle ostilità
Uno sciopero transnazionale di un’ora coinvolge gli stabilimenti italiani del Comau e francesi della Renault automation e Sciaky acquisite alla Fiat. Contro la cessione di parte della produzione, scioperano anche per iniziativa dello Slai Cobas i lavoratori di Cassino, contro la terziarizzazione, con la quale la Fiat «vuole cacciare i lavoratori senza danneggiare l’immagine dell’azienda e soprattutto, senza perdere contributi e agevolazioni fiscali». Temono lo smantellamento anche i lavoratori della Pininfarina di Grugliasco.
Parigi, alcune migliaia di persone manifestano per la pace «contro l’intervento Nato e contro la repressione di Milosevic». La manifestazione è indetta dal Pcf, Lega dei comunisti trotkisti e Movimento per la pace.
2 aprile: si manifesta contro l’aggressione Nato alla Jugoslavia e per una soluzione pacifica del conflitto a Brescia, Ferrara e in altre città con assemblee, cortei, veglie, fiaccolate. «Un lenzuolo bianco per la pace» appeso ad ogni finestra in occasione della Pasqua è proposto dal Comitato per la pace nei Balcani. Una lunga lista di Rsu chiede, con un appello alle Confederazioni sindacali, di indire lo sciopero generale contro la guerra, obiettivo condiviso anche dallo Slai Cobas e dal sindacalismo di base.
Milano, rimesso in libertà il primario di oncologia Eugenio Villa, l’ultimo dei medici rimasto agli arresti domiciliari per l’inchiesta sui rimborsi gonfiati nell’ospedale San Raffaele.
La Corte costituzionale ha affermato che il pretore di Maglie, Carlo Madaro, aprendo le porte alla terapia antitumorale del professor Di Bella è andato oltre la sfera delle sue attribuzioni: «Egli ha utilizzato –sostiene la Corte – a fini del tutto impropri un istituto del processo, la consulenza tecnica, in modo da farlo risultare obiettivamente in concorrenza con la complessa procedura di sperimentazione avviata da due decreti legge»
Milano, rimesso in libertà il primario di oncologia Eugenio Villa, l’ultimo dei medici rimasto agli arresti domiciliari per l’inchiesta sui rimborsi gonfiati nell’ospedale San Raffaele.
3 aprile: Roma, manifestazioni per la pace in Kossovo, con Giulio Marcon, don Ciotti e Pietro Ingrao. In piazza anche ad Aviano, nei pressi della base Nato. La stampa (con la sola eccezione del Manifesto e di Liberazione) non dà quasi notizia delle manifestazioni pacifiste. Largo spazio invece alla notizia che una macchina di proprietà della cittadina statunitense Viviane Cox , dipendente civile della base, è stata distrutta da un rudimentale ordigno.
La Procura di Palermo invia alla Camera dei deputati nuovi documenti a supporto della richiesta d’arresto per Marcello Dell’Utri
5 aprile: Berlino, manifestazione contro l’intervento in Kosssovo.
6 aprile: Milano, si apre il processo per la strage alla Questura del 17 maggio 1973. Il comune di Milano si costituisce parte civile, mentre non fa altrettanto il ministero degli Interni, nonostante abbiano perso la vita nell’attentato 2 agenti di polizia. Fra gli imputati il francese Yves Guerin Serac, il colonnello Amos Spiazzi, Carlo Maria Maggi, Francesco Neami, Giorgio Boffelli, Paolo Signorelli, Gilberto Cavallini, Enrico Caruso, Stefano Delle Chiaie. Le udienze vengono aggiornate all’11 giugno 1999http://www.memoria.san.beniculturali.it/web/memoria/approfondimenti/scheda-approfondimenti?p_p_id=56_INSTANCE_J1sq&articleId=17888&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=11601&viewMode=normal&tag=1973http://www.misteriditalia.it/cn/?page_id=3010La sentenza https://www.repubblica.it/online/cronaca/ergastolo/ergastolo/ergastolo.html
6 aprile: scarcerati per decorrenza dei termini cinque imputati del processo alla mafia delle Madonie (denominato “Armilleri + 10”) iniziato due anni e mezzo fa. Tra loro Domenico Farinella, figlio di Giuseppe capomafia di San Mauro Castelverde (Pa), e Samuele Schittino, ritenuto capo della famiglia di Lascari (Pa), accusati, oltre che di associazione mafiosa, di tentati omicidi ed estorsioni. I due verranno arrestati di nuovo il 13 aprile per gli omicidi, avvenuti il 29 novembre 1990, di Pino Oieni, un killer ritenuto non più affidabile dai mafiosi, e del suo amico Marco Grasso, e per l’omicidio dell’ex carabiniere Domenico Lo Iacono, avvenuto il 10 settembre del 1993, ucciso dopo aver compiuto alcuni omicidi per conto di Cosa Nostra
Mosca, emesso un mandato d’arresto per il finanziere Boris Berezovskij e per il banchiere Aleksandr Smolenskij, accusati di riciclaggio dalla Procura federale russa. Berezovskij e Smolenskij, diventati miliardari in pochi anni (iniziando il primo con il commercio con l’estero delle auto prodotte dalle industrie pubbliche, il secondo con lo sfruttamento delle sovvenzioni statali per le cooperative edili), sono padroni anche di giornali e televisioni vicine a Boris Eltsin. Il procuratore Jurij Skuratov, che aveva avviato le indagini, è stato sospeso da Eltsin per un presunto coinvolgimento in uno scandalo a sfondo sessuale.
7 aprile: Napoli, arrestati nove esponenti di tre organizzazioni di disoccupati (Alternativa popolare per il lavoro; Forza lavoro disponibile; Lista storica per il collocamento), accusati di aver partecipato ad una serie di manifestazioni nel 1997 e nel 1998, alcune delle quali sfociate in incidenti con la polizia
Palermo, rinviati a giudizio Antonino Madonia, Giuseppe Lucchese e Vincenzo Galatolo accusati dell’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo. Prosciolti Nino Rotolo e Pietro Salerno
Respinto dalla Cassazione il ricorso di Giuseppe Mandalari, il cosiddetto commercialista della mafia, condannato a otto anni di carcere per associazione mafiosa
Secondo i dati sull’usura in Italia, forniti dalla Confesercenti, su 53.000 negozi che ogni anno cessano l’attività, almeno il 50% è dovuto allo strozzinaggio degli usurai
Paul van Buitenen, revisore dei conti della Commissione europea, dopo aver denunciato le irregolarità finanziarie della Commissione, è trasferito al settore manutenzione dei palazzi («è stato messo a contare lampadine» come scrive l’inglese Independent of Sunday).
8 aprile: Palermo, il pubblico ministero chiede la condanna di Giulio Andreotti a 15 anni di reclusione per «associazione mafiosa»
Respinta dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere la richiesta di arresto per Marcello Dell’Utri. Hanno votato contro: il presidente della Giunta, i 7 deputati del Polo, i 2 del Sdi e i 2 del Ppi. Questi ultimi nella seconda votazione si sono astenuti
Arrestate dai carabinieri di Brescia e Bergamo 27 persone accusate di appartenere alla mafia cinese dedita allo sfruttamento della mano d’opera clandestina
9 aprile: l’Onu ribadisce a Milosevic le condizioni già espressedalla Nato. I bombardamenti hanno distrutto fra l’altro, ferendo 120 operai, la fabbrica Zastava, che diviene uno dei simboli della resistenza jugoslava alla Nato per la tenace volontà di ricostruzione dei lavoratori. In Italia, il Cobas dell’Alfa Romeo e lo Slai Cobas organizzano una colletta per la ricostruzione
Roma, la terza sezione della Cassazione, la stessa che ha pronunciato la famigerata sentenza sui jeans, ha stabilito che non costituisce reato aggravato la violenza su una donna incinta. La Cassazione ha respinto il ricorso avanzato dalla Procura generale di Firenze contro la sentenza di primo grado che ha condannato a soli 14 mesi con la condizionale un uomo che ha obbligato la fidanzata ad un rapporto sessuale, nonostante lei si opponesse
Il settimanale L’ Espresso pubblica, a cura di Antonio Padellaro, un resoconto dell’ audizione di Alberto Franceschini in commissione stragi
Palermo, distrutta da un incendio doloso l’auto del sindacalista della Cgil Michele Palazzotto che aveva denunciato il racket del lavoro all’ufficio del collocamento. Nei giorni successivi il sindacalista riceverà diverse minacce a seguito delle quali i vertici del sindacato decideranno di trasferirlo per sicurezza a Roma
Caccamo (Palermo), sequestrati beni per 25 miliardi all’imprenditore Salvatore Catanese, in carcere dal giugno 1998 per associazione mafiosa e coinvolto nella stessa operazione che aveva portato alla richiesta d’arresto, respinta dalla Camera, per il deputato di Forza Italia Gaspare Giudice. Catanese è stato consigliere provinciale democristiano e presidente dell’ex Usl 51 di Termini Imerese
10 aprile: Milano, arrestato il latitante Gioacchino Matranga, originario di Piana degli Albanesi (Palermo), che deve scontare 24 anni di carcere per associazione mafiosa e traffico internazionale di cocaina.
10 – 11 aprile: Aviano (Pordenone), manifestazione e concerto per la pace – organizzato da Beati costruttori di pace, Centro sociale Ya basta!, Movimento per la pace – nelle vicinanze della base Nato. Manifestazioni anche a Gioia del Colle con l’adesione di Rifondazione Comunista, della Chiesa evangelica e diverse associazioni. SDi manifesta anche a Roma, Milano e in altre città
11 aprile: riprendono i bombardamenti sulla Jugoslavia, dopo che la Nato ha respinto la proposta, da più parti avanzata, per una tregua nei giorni della Pasqua ortodossa. «Fermare i bombardieri ora, sarebbe profondamente inumano» dichiara il responsabile del Comitato militare della Nato, Klaus Naumann.
12 aprile: aerei Nato bombardano un treno passeggeri nel sud della Serbia.
Cordenons (Pordenone), incendiata un’auto di proprietà di un militare Usa in servizio presso la base di Aviano. Trovata la copia della rivendicazione dell’altro attentato compiuto il 3 aprile 1999 ad Aviano.
Inviato dalla Procura di Palermo, un giorno prima della votazione alla Camera sulla richiesta di arresto per Marcello Dell’Utri, il verbale di un nuovo interrogatorio del collaboratore di giustizia Giuseppe Chiofalo sui suoi rapporti con Dell’Utri.
Scarcerati per decorrenza dei termini cinque imputati del processo, denominato “Tempesta”, contro mafiosi palermitani accusati di un centinaio di delitti tra gli anni ’70 e ’80. Altri 75 imputati per i quali è scaduto il termine di custodia cautelare, tra cui Totò Riina, Pippo Calò, Michele Greco, Giuseppe Lucchese e Nino Madonia, rimangono in carcere per altre condanne o pendenze
Arrestata ad Adrano (Catania) Concetta Scalisi, ritenuta reggente della cosca del suo paese, collegata ai Laudani, dopo l’arresto del nipote Giuseppe Scarvaglieri avvenuto nel marzo del 1997. La donna era ricercata dall’ottobre scorso per associazione mafiosa e per tre omicidi.
13 aprile: Roma, la Cgil presenta una inchiesta sul lavoro invisibile dei minori. Le cifre possono essere soltanto approssimative, si parla comunque di 326.000 bambini occupati con paghe varianti fra le 5.000 e 20.000 lire giornaliere
Lirio (Pavia), controversia fra il sindaco Giovanni Rebasti e Cristina De Roja, moglie di Angelo Brambilla Pisoni detto Cespuglio, ex dirigente di Lotta continua, poi di Rifondazione Comunista. Sulla tomba del marito, sepolto nel piccolo cimitero del paese il 18 febbraio scorso, la moglie aveva deposto una bandiera rossa rispettando il desiderio dello scomparso. Dopo un mese, però, la giunta comunale aveva deliberato che non poteva essere lasciata la bandiera sulla tomba e aveva provveduto a farla rimuovere dando avvio, in questo modo, ad una serie di querele e controquerele con Angela Roja, determinata a rispettare le ultime volontà di Angelo.
Il presidente Scalfaro concede la grazia parziale all’ex brigatista rossa Annunziata Francola, condannata nel processo Moro quater, a 24 anni per concorso nei reati di banda armata, associazione a delinquere ed omicidio. La pena era poi stata ridotta dai giudici di sorveglianza e dal 1997 la Francola (che aveva anche collaborato con la giustizia) era al lavoro esterno
Palermo, emessi 29 ordini di custodia cautelare (26 per persone già in carcere) per mafiosi accusati del sequestro del gioielliere Claudio Fiorentino, rapito il 10 ottobre del 1985 e rilasciato il 13 agosto del 1987 dopo il pagamento di un riscatto miliardario. Secondo i collaboratori di giustizia Giovan Battista Ferrante, Giovanni Drago e Vincenzo Sinacori, il sequestro servì alle cosche per il pagamento delle spese per il maxiprocesso
La Camera nega l’autorizzazione all’arresto di Marcello Dell’Utri, con 301 voti contrari, 279 a favore e 9 astenuti.
14 aprile: aerei Nato bombardano una colonna di profughi, uccidendo 75 cittadini kossovari
Armando Cossutta dichiara che il Pdci resterà nella maggioranza finché ciò servirà a «ridurre i rischi della guerra e arrivare a una soluzione di pace»
15 aprile: gli aerei Nato bombardano ripetutamente il Petrolchimico di Pancevo, colpendo gli impianti di monocloruro di vinile ed etilene, emanando letali nubi tossiche.
Milano, il sostituto procuratore della repubblica Massimo Meroni chiede l’archiviazione delle accuse a carico del prefetto Carlo Ferrigno e del commissario di Ps Roberto Savio sulla mancata consegna di documenti relativi alla strage di piazza Fontana
Caltanissetta, confermate in appello, e in alcuni casi aggravate, le condanne a 67 degli 81 imputati nel processo alla mafia nissena. Il capomafia Giuseppe “Piddu” Madonia è condannato a 20 anni, l’ex deputato socialdemocratico Gianfranco Occhipinti, condannato a 8 anni, e l’ex sindaco di Caltanissetta, il socialista Giovanni Orlando, condannato a 5 anni.
Arrestate su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro 27 persone accusate di appartenere ad una cosca della ‘ndrangheta della zona di Vibo Valentia
Palermo, rinviato a giudizio il deputato di Forza Italia Gaspare Giudice accusato di associazione mafiosa, bancarotta fraudolenta e riciclaggio. Con Giudice, per il quale la Camera non ha autorizzato l’arresto, saranno giudicate altre 15 persone accusate di appartenere o di avere favorito la famiglia mafiosa di Caccamo (Pa).
16 aprile: due F-15 americani sganciano bombe inerti nel lago di Garda e nei pressi di Vicenza.
Il settimanale L’Espresso pubblica un commento di Giorgio Bocca alle dichiarazioni di Alberto Franceschini in Commissione Stragi, pubblicate sul numero del 9 aprile. Bocca scrive di essere convinto che «dietro quegli anni di piombo non ci fu nessun retroscena romanzesco di servizi segreti nazionali e stranieri». Dell’ incontro con Franceschini nel carcere di Novara Bocca scrive: «non potei fare a meno di notare che fra tutti era il più incline alla letteratura, al racconto, a fare di se un personaggio alla Arsenio Lupin»
Sciolti per condizionamenti mafiosi i consigli comunali di Bagheria, Villabate e Ficarazzi, paesi alle porte di Palermo amministrate dal centro destra. Sciolto anche il Consiglio comunale di Afragola, in provincia di Napoli
Arrestato a Salvador de Bahia (Brasile) il latitante Roberto Grillo, affiliato alla cosca Santapaola e condannato per traffico internazionale di cocaina.
17 aprile: Roma, alcune decine di migliaia di persone manifestano per iniziativa dello Slai Cobas e del sindacalismo di base, contro la guerra Nato e per chiedere lo sciopero generale. Durissimi sono gli slogans contro il governo italiano. Manifestazioni anche in prossimità delle basi militari impegnate nel conflitto
Il portavoce della Nato Giuseppe Marani, smentendo di fatto le precedenti dichiarazioni di Jamie Shea («non usiamo alcuna arma radioattiva in Jugoslavia»), afferma che «proiettili anticarro con uranio esaurito sono usati dai piloti alleati contro le forze serbe in Kossovo»
Verona, attentati dinamitardi ed incendiari nella notte contro una sezione dei Democratici di Sinistra e contro la sede del loro comitato cittadino. Danni alle cose e nessun coinvolto. Gli attentati sono rivendicati telefonicamente, con richiami a rivendicazioni di attentati precedenti ad Aviano e Cordenons, e si preannuncia «un documento politico complessivo di rivendicazione delle azioni di Vicenza, Cordenons e Verona in coincidenza del prossimo attacco della guerriglia urbana rivoluzionaria»
Arrestate a Castellammare di Stabia e Torre Annunziata (Napoli) sette persone accusate di appartenere ad un clan della camorra e di avere organizzato una truffa ai danni di società di assicurazione, che ha fruttato una sessantina di miliardi
Assolti dalla Corte d’assise di Catanzaro Francesco Giampà, Nino Cerra e Giovanni Torcasio, accusati di essere i mandanti del’omicidio del sovrintendente di polizia Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano, avvenuto il 4 gennaio 1992 a Lamezia Terme. Assolti anche Vincenzo Torcasio, accusato di essere l’autore del delitto, e Tommaso Mazza, accusato di aver fornito l’auto usata dal killer. Il pm aveva chiesto l’ergastolo per i presunti mandanti e l’assoluzione per gli altri due
Palermo, condannati 23 persone, con pene che vanno dai 21 ai 6 anni, al termine del processo denominato “Cous cous” contro organizzazioni mafiose che facevano pagare il pizzo. Condanne ad un anno e 4 mesi per 10 commercianti accusati di favoreggiamento per aver negato di avere pagato
18 aprile: aerei Nato proseguono nel bombardamento delle industrie chimiche serbe, colpendo la fabbrica di fertilizzanti Prva Iskra di Baric, a 20 km. da Belgrado. E’ la guerra chimica compiuta, anziché sganciando armi letali (vietate dalla Convenzione di Ginevra) colpendo obiettivi che possono provocare disastri ambientali. Si crea il panico per il centro nucleare di Vinca. Oltre alle industrie, gli obiettivi privilegiati dai bombardamenti Nato sono ponti, strade ed aeroporti, ribattezzati «obiettivi civili – militari», in modo da aggirare anche per questa via, la convenzione di Ginevra
Referendum per l’abolizione della quota proporzionale prevista dalla legge elettorale (Mattarellum)https://www.wikiwand.com/it/Referendum_abrogativo_in_Italia_del_1999
I risultati: https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=18/04/1999&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Solo alcuni giornali pubblicano l’accorato appello rivolto alla stampa, in occasione di un dibattito organizzato dalla Fnsi, dalla madre di Ilaria Alpi «Chiedo a tutti voi perché c’è questo silenzio su Ilaria, una vostra collega, assassinata, come è emerso da tre perizie, per il suo lavoro? Da quando è iniziato il processo nell’aula bunker di Rebibbia solo un giornalista segue ogni giorno la triste vicenda: ma i suoi servizi non vengono ripresi da nessun giornale. Perché questo assurdo silenzio su mia figlia?»
Arrestato a Randazzo (Catania) il latitante Salvatore Sangami, del clan Laudani, accusato di associazione mafiosa, di aver commissionato diversi omicidi, di rapine ed estorsioni. E’ stato catturato poche ore dopo che un incendio doloso aveva danneggiato una cartoleria il cui titolare si era ribellato al racket.
19 aprile: il settimanale dell’Azione CattolicaSegno Sette scrive che monsignor Alberto Ablondi, attuale vescovo di Livorno era il terzo vescovo italiano che, nel 1978, si era offerto di sostituire Aldo Moro nella prigione delle Brigate Rosse. In un articolo che ricorda l’ex vescovo ausiliare di Roma mons. Clemente Riva, morto il 30 marzo, Segno Sette scrive «dei tre vescovi ai quali faceva allusione nell’aprile 1998 mons. Riva due sono ancora in vita. Il primo è monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea. Il secondo è monsignor Alberto Ablondi attuale vescovo titolare di Livorno. Il nome di Bettazzi era già emerso – prosegue il settimanale – del tutto nuovo invece quello di mons. Ablondi, attivato da una serie di telefonate mattutine del monaco dei Servi di Maria padre Davide Maria Turoldo, che in quei giorni della primavera del 1978 aveva avuto contatti con Gennaro Acquaviva, stretto collaboratore di Bettino Craxi». Anche mons. Riva – ricorda Segno Sette – si era offerto di sostituire Moro.
Ferito gravemente a Randazzo (Ct) il figlio tredicenne di Abdou Megally, un oriundo egiziano trasferito a Randazzo da quindici anni, proprietario di un mobilificio. Secondo gli inquirenti sarebbe opera del racket, anche se il padre nega di avere ricevuto richieste e minacce
Condannati all’ergastolo Domenico Ganci e Domenico Guglielmini per l’omicidio dell’ex sindaco di Palermo Giuseppe Insalaco avvenuto il 12 gennaio 1988. Condannato a 12 anni, per concorso in omicidio, il collaboratore Antonino Galliano che ha ammesso di aver guidato il vespone usato per il delitto
Palermo, rinviato a giudizio il mafioso di Cinisi Vito Palazzolo, accusato assieme a Gaetano Badalamenti dell’assassinio di Giuseppe Impastato, ucciso il 9 maggio 1978. Stralciata la posizione di Badalamenti, attualmente detenuto negli Stati Uniti per traffico internazionale di droga
Si costituisce nel carcere di Pisa l’avvocato palermitano Gaetano Zarcone, ricercato per associazione mafiosa e condannato a 13 anni per il tentato omicidio di Gerlando Alberti. Secondo l’accusa Zarcone portò al carcere palermitano dell’Ucciardone le fiale di veleno che avrebbero dovuto essere usate per uccidere Alberti
La giunta provinciale di Palermo decide di costituirsi parte civile al processo per la strage di Capaci e al processo di appello in cui è imputato di concorso esterno in associazione mafiosa lo stesso presidente della Provincia, Francesco Musotto, e sono imputati di associazione mafiosa il fratello di quest’ultimo, Cesare, e altre tre persone. Anche nel processo di primo grado, in cui Musotto era stato assolto, la Provincia era parte civile
20 aprile: sequestrate alla famiglia Piromalli le aziende (per un valore di circa 25 miliardi che vanno ad aggiungersi ad altri 700 già sequestrati in precedenza) che gestivano alcune attività economiche collegate al porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria).
21 aprile: Roberto Fiore (già leader di Terza Posizione) rientra in Italia dalla latitanza londinese
Rinviati a giudizio 25 Hammerskins ritenuti responsabili delle violenze e delle profanazioni antisemite compiute nel biennio 1996 – 97
21 aprile: con 227 voti favorevoli, uno contrario e cinque astenuti, il Senato accoglie la proposta della giunta delle autorizzazioni e non concede l’autorizzazione a procedere chiesta dalla magistratura di Roma nei confronti del senatore Giulio Andreotti, accusato di soppressione di documenti concernenti la sicurezza dello Stato per aver ordinato di distruggere il dattiloscritto del piano Paters, ideato poco prima del rapimento Moro dall’allora ministro dell’interno Francesco Cossigahttps://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/13437.pdfhttps://www.stragi80.it/documenti/gi/capo6-vari.pdf
22 aprile: Milano, assemblea nazionale dei delegati delle Rsu contro la guerra e per chiedere lo sciopero generale.
L’ex sindaco di Taranto Giancarlo Cito è rinviato a giudizio con l’accusa di concussione
I brigatisti rossi Lauro Azzolini e Franco Bonisoli inviano a Indro Montanelli auguri e complimenti per aver raggiunto i 90 anni «anche a dispetto del nostro incontro ravvicinato avvenuto suo malgrado 22 anni fa a via Manin». I due facevano parte del commando delle Brigate Rosse che sparò a Montanelli
Il presidente della commissione stragi Giovanni Pellegrino, comunica di aver avuto documenti che fanno chiarezza sulla vicenda delle dimissioni del prefetto Gaetano Napoletano, segretario del Cesis, durante il rapimento Moro. La versione corrente è che durante i 54 giorni Napoletano si dimise. Fu invece l’allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti a revocarlo dal suo incarico. Il prefetto Napoletano era l’ unico dirigente dei servizi segreti dell’epoca che non apparteneva alla loggia P2
Ucciso a Favara (Agrigento), in un agguato mafioso, il dodicenne Stefano Pompeo che si trovava su un’auto di proprietà di Carmelo Cusimano, fratello di Giuseppe indicato come vicino alla famiglia mafiosa di Favara. Ai funerali non sarà presente nessun rappresentante dello Stato. Una settimana dopo, alla manifestazione a cui parteciperanno circa dodicimila persone, il presidente dell’Antimafia Ottaviano Del Turco chiederà scusa per l’assenza dello Stato
Arrestate in Basilicata 84 persone accusate di far parte di un’associazione di stampo mafioso che sarebbe stata creata nel 1994 su iniziativa del boss Giovanni Cosentino, oggi detenuto
Enna, notificato un avviso di garanzia al sovrintendente ai Beni culturali Gianfilippo Villari, accusato di associazione mafiosa e ricettazione di reperti archeologici
Annullato dalla Cassazione l’arresto di Maria Stella Madonia, di Gela (Caltanisetta), sorella del capomafia Giuseppe “Piddu” Madonia. Era stata arrestata nel novembre scorso nell’ambito di un’operazione contro presunti mafiosi collegati a Bernardo Provenzano e Piddu Madonia, tra cui anche la moglie di quest’ultimo. Secondo la Cassazione non ci sono elementi, al di là della parentela, che facciano ritenere che la donna appartenga all’associazione mafiosa
23 aprile: Belgrado, l’aviazione della Nato bombarda la sede della Televisione nazionale provocando 11 morti e 18 feriti. L’attacco, senza precedenti contro i rappresentanti dell’informazione, solleva dure proteste in tutto il mondo. Il presidente del consiglio Massimo D’Alema, a Washington per un summit, invece disapprova pubblicamente le critiche avanzate dal ministro degli Esteri italiano Lamberto Dini, affermando che «non si può commentare ogni giorno dove è caduta una bomba», sottolineando che «c’è uno stato di guerra. C’è una grande attenzione a non colpire i civili. E quando succede un incidente c’è grande trasparenza ad ammetterlo e a documentarlo. Come si addice ad un’alleanza tra Paesi democratici»
In una lettera indirizzata al segretario generale dell’Onu Kofi Annan, il ministro degli esteri jugoslavo Zivadin Jovanovic scrive che «l’aggressione delle forze Nato (…) ha già causato una catastrofe ecologica (…) La quotidiana distruzione di installazioni di industrie chimiche, petrolifere e farmaceutiche da parte della Nato nelle vicinanze di grandi città (…) rilascia enormi quantità di sostanze pericolose, mettendo a repentaglio le persone, l’aria, il suolo ed ogni essere vivente», minacciando la vita di «milioni di cittadini della Jugoslavia, dei paesi vicini e di tutta Europa». Il bombardamento della raffineria di petrolio sul Danubio ha causato una macchia di greggio nel fiume, lunga 15 km. e larga quasi 400 metri, che minaccia l’ecosistema del bacino fluviale
Condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Palermo l’ex stalliere di Arcore Vittorio Mangano, accusato di un omicidio avvenuto nel 1994 per il quale hanno avuto una condanna all’ergastolo anche Leoluca Bagarella, Vincenzo Buccafusca, Giovanni Vitale, Giuseppe Graviano, Antonino e Giuseppe Lucchese
Ferito alle gambe a Mogadiscio (Somalia) l’imprenditore Gianfranco Marocchino che stava conducendo proprie ricerche sul depistaggio per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin che, secondo l’imprenditore, sarebbe stato attuato, con la distruzione del rapporto con i nomi dei killer, dalla polizia di Mogadiscio Nord legata ai Servizi italiani. Un mese fa era stato ucciso il collaboratore di Marocchino, Abdalla Ali Aduraman. A sparare contro l’imprenditore è stato uno dei miliziani di Mohamed Ali Mahdi, ex presidente di Mogadiscio Nord.
24 aprile: Roma, i Democratici di Sinistra organizzano una manifestazione antirazzista, alla quale partecipano decine di migliaia di persone, con l’obiettivo di superare il disagio creato nell’elettorato diessino e alla base del partito dall’entrata in guerra dell’Italia. Dichiara D’Alema: «Bombardiamo per gli stessi motivi per cui voi sfilate. Da questa vicenda l’Italia uscirà più forte e rispettata nel mondo, grazie alla sinistra»
Manifestazione pacifista alla base Nato di Ghedi (Brescia) «contro la pulizia etnica di Milosevic e contro la guerra alla Jugoslavia». Un appello per la pace del premio Nobel Dario Fo raccoglie una serie interminabile di adesioni le più diverse. Anche le Ong (Organizzazioni non governative) lanciano un appello per la pace.
Dopo un braccio di ferro col governo brasiliano e due scioperi della fame nei quali ha rischiato la vita, viene estradata in Cile Maria Emilia Marchi, italo cilena in carcere dal 1989 per il sequestro di un industriale, effettuato per finanziare la lotta di liberazione nel Savador e sventato dalla polizia. La Marchi ha subito efferate torture nelle carceri dove è transitata, fra i quali il famigerato Carandirù. Con lei sono stati estradati 4 suoi compagni, tutti cileni. La stampa italiana, con l’eccezione di qualche notizia su Liberazione, Manifesto e soprattutto del Secolo XIX, ha ignorato la vicenda
25 aprile: Istrana (Treviso), giovani dei gruppi sociali violano i confini della base militare, per protestare contro la guerra in Serbia. Sono subito caricati dalla polizia
Confiscati beni per 25 miliardi appartenenti alle società Baia dei Turchi e Navel srl intestate a Giuseppe Spampinato ma, secondo gli inquirenti, direttamente collegate con il capomafia Nitto Santapaola.
26 aprile: Catania, arrestati il sottosegretario al tesoro Stefano Cusumano e l’assessore regionale Giuseppe Castiglione, entrambi dell’UDR. Il Parlamento respinge la richiesta di arresto di un altro parlamentare dell’UDR, il sen. Pino Firrarello. Per tutti l’accusa è di associazione mafiosa. Due mesi dopo la Cassazione annullerà gli arresti, definendoli immotivati.
Casteltermini (Agrigento) atto intimidatorio contro il deputato del Ppi Giuseppe Scozzari, membro della Commissione nazionale antimafia: mobili e documenti dei locali della sua segreteria sono stati messi al centro della stanza e cosparsi di alcol e su una parete è stata scritta con lo spray la parola «morte»
Scomparsi a Carini (Pa) Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto, considerati uomini di fiducia del capomafia del paese Calogero Passalacqua, arrestato nell’ottobre del 1997 dopo alcuni mesi di latitanza. Sembra che Failla conoscesse l’allevatore incensurato Luigi Mannino scomparso da Torretta (paese vicino a Carini) il 19 aprile.
27 aprile: Como, la polizia carica i giovani che contestano la messa in suffragio di Benito Mussolini, alla quale partecipano numerosi neofascisti esibendo simboli del Ventennio. Tre feriti e 15 fermi sono il bilancio finale delle cariche delle forze di polizia schierate a protezione dei neofascisti.
Meja, 280 kossovari sono massacrati dai serbi. Lo conferma la responsabile dell’agenzia Onu per i diritti umani, Mary Robinson, denunciando «un evidente progetto di pulizia etnica portato avanti con fredda determinazione (…) con uccisioni, violenze ed espulsioni sistematiche di massa» e dall’altro lato i bombardamenti Nato che «hanno incontestabilmente ucciso un grande numero di civili e preso a bersaglio installazioni civili col pretesto che esse potrebbero essere di utilità militare»
Ajaccio, arrestati il comandante della Gendarmeria, colonnello Henri Mazères, e 2 poliziotti del Gps (Groupe de plotons de securité), con l’accusa di avere incendiato il ristorante Chez Francis a Cala d’Orzu (Ajaccio) per incolpare i separatisti corsi.
Quattro morti in sole 12 ore, 2 nel casertano e 2 a Napoli, per regolamenti di conti tra clan camorristici
Chiesta dai consiglieri comunali di An un’ispezione degli atti del Comune di Palermo, con particolare riguardo all’appalto per la costruzione del palazzetto dello sport, aggiudicato dall’impresa Costruzioni generali CGP di Giulio Romagnoli
Palermo, condannato a 7 anni l’ex assessore regionale democristiano al Territorio, Franz Gorgone, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per aver pilotato gare d’appalto in cambio di denaro e voti
28 aprile: il sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione, Pietro Veneziano, chiede l’annullamento dell’ordinanza con la quale la Corte d’appello di Brescia ha rigettato la richiesta di revisione del processo avanzata dai difensori di Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani ed Ovidio Bonpressi.
Ennesima strage di civili in Jugoslavia, con la morte di 12 bimbi a Surdulica. Il governo macedone sollecita ai governi dei paesi Nato la richiesta di accogliere i profughi che premono massicciamente alle sue frontiere, ai quali non riesce a provvedere. Sinora, la Germania ha accolto il più alto numero di albanesi in fuga (9.974), seguita da Turchia (5.144), Norvegia (1.570), Francia (1.185), Olanda (854), Austria (811). In Italia in questi stessi giorni, l’arrivo di 800 profughi sulle coste pugliesi provoca il panico.
Perugia, processo Pecorelli, l’accusa ribadisce l’attendibilità delle affermazioni di Tommaso Buscetta, secondo il quale il movente del delitto Pecorelli va cercato nei «segreti inconfessabili» custoditi dal giornalista sul rapimento di Aldo Moro, segreti che anche il gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa conosceva e per questo i due omicidi «si intrecciano fra loro»
Ankara, la Procura chiede per Abdullah Ocalan la condanna a morte.
Emessi dalla Procura di Milano avvisi di garanzia per il presidente della Sisal Rodolfo Molo e per l’ex presidente Fabrizio Motterlini, accusati di avere stornato, dal 1990 al 1998, 50 miliardi trasferiti in conti svizzeri.
29 aprile: Milano, condannato in appello l’esponente del centro sociale Leoncavallo, Luca Ghezzi, alla pena di 3 anni e 3 mesi di reclusione (in primo grado la condanna era stata di 3 anni e 6 mesi) per una rissa risalente al 19 aprile 1997 con attivisti della Lega nord; a 10 mesi è stata condannata anche la sua compagna Maria Passarelli (in primo grado 1 anno e 3 mesi).
Pubblicati alcuni dati sulla composizione attuale di Cosa Nostra: 177 famiglie con 4791 affiliati. 89 famiglie a Palermo con 2995 affiliati, 20 a Trapani con 939 affiliati, 33 ad Agrigento con 402 affiliati, 17 a Caltanissetta con 276 affiliati, 5 a Catania con 128 affiliati, 6 ad Enna con 38 affiliati. Scarsissime presenze a Messina (11 affiliati a 5 famiglie) e a Siracusa (solo 2 affiliati). Nessuna presenza a Ragusa. La lista degli “avvicinati” comprenderebbe 414 persone, tra politici, imprenditori e professionisti.
30 aprile: Perugia, i pubblici ministeri Fausto Cardella e Alessandro Cannevale chiedono l’ergastolo per tutti gli imputati del processo per l’omicidio di Mino Pecorelli: Giulio Andreotti, Claudio Vitalone, Gaetano Badalamenti e Pippo Calò come presunti mandanti dell’omicidio; Michelangelo La Barbera e Massimo Carminati accusati di essere stati gli esecutori materiali.
1 maggio: Aviano (Pordenone), oltre 200 persone hanno raggiunto la base militare per un’azione non violenta, intendevano lanciare piccole mongolfiere di carta, palloncini ed aquiloni. Ma sono stati bloccati dalla polizia che ha identificato 19 persone e ha denunciato Giuseppe Sini per «istigazione a delinquere in relazione al reato di attentato alla sicurezza dei trasporti»
Torino, la polizia carica una manifestazione contro la Nato. Gli incidenti che si protraggono per ore e si concludono con la denuncia a piede libero di oltre 120 giovani.
Brescia, nel corso della manifestazione indetta dai sindacati e forze politiche in piazza della Loggia, si verificano incidenti fra giovani dei centri sociali e associazioni, e sindacalisti che non consentono ai primi di parlare dal palco.
Roma, la polizia blocca un centinaio di giovani di destra che, armati di bastoni e bottiglie molotov, tenta di dirigersi verso piazza San Giovanni dove è in corso il comizio sindacale. Negli incidenti, sono contusi 3 poliziotti e 60 giovani vengono identificati e denunciati
1 – 3 maggio: in soli 3 giorni, la Nato colpisce 2 autobus di civili, provocando almeno 17 morti e diversi feriti e tenta di incolpare per uno degli eccidi, l’Uck. Raid sulle centrali elettriche e sulla raffineria di Novi Sad, già bombardata in aprile, che viene completamente distrutta il 2 maggio, provocando un ulteriore disastro ambientale
2 maggio: al termine della cerimonia dedicata a padre Pio, il Pontefice riceve Giulio Andreotti, due giorni dopo che è stata resa nota la richiesta di ergastolo avanzata dalla pubblica accusa. «Evidentemente – commenta il senatore – qualcuno sente con obiettività come stanno andando le cose e non si lascia suggestionare»
Perugia, il procuratore Cardella replica all’ondata di critiche arrivate dopo la richiesta del carcere a vita per il senatore Giulio Andreotti «Quel che avevamo da dire lo abbiamo detto in aula. Anche una parola fuori da quella sede sarebbe inopportuna. Siamo pm e i processi li facciamo in tribunale»
Emessa dal Tribunale di Marsala (Trapani) la sentenza al termine del processo, denominato “Selinus”, contro 12 imputati accusati di appartenere alle famiglie mafiose di Mazara, Castelvetrano e Marsala, condannati complessivamente a 63 anni di carcere.
3 maggio: Torino, il sindaco Valentino Castellani ritira la delega all’assessore al Bilancio Stefano Alberione, esponente di Rifondazione Comunista, responsabile a suo avviso di avere partecipato alla manifestazione del 1° maggio nel corteo degli autonomi.
Prosciolti dal Tribunale di Reggio Calabria, «perché il fatto non sussiste», l’ex procuratore di Messina Antonio Zumbo, ora consigliere di Cassazione, il sostituto procuratore Vincenzo Romano e l’imprenditore Dino Cuzzocrea, titolare della Sitel, fornitrice dei farmaci al Policlinico universitario. Secondo l’accusa, Romano su richiesta di Zumbo aveva ritardato l’indagine sull’appalto per le forniture alla farmacia del Policlinico per assicurare un vantaggio a Cuzzocrea
Confermata dalla Cassazione la condanna all’ergastolo per Michele Greco, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Francesco Madonia e Antonino Geraci accusati di essere i mandanti degli omicidi del segretario provinciale della Dc Michele Reina, avvenuto il 9 marzo 1979, del presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, avvenuto il 6 gennaio 1980, e del segretario regionale del Pci Pio La Torre, ucciso il 30 aprile 1982 assieme al compagno di partito e suo autista Rosario Di Salvo. Assolti Giusva Fioravanti e Gilberto Cavallini dall’accusa di essere stati i killer di Mattarella. Condannato a 4 anni per calunnia Angelo Izzo che aveva accusato Salvo Lima di essere il mandante dell’omicidio Mattarella
4 maggio: Palermo, ucciso in un agguato mafioso nel rione di Ciaculli l’imprenditore edile incensurato Antonino Chinnici. Era in auto con la moglie e la figlia che è rimasta ferita ad una mano. L’ucciso era di Belmonte Mezzagno (Pa), paese del capomafia latitante Benedetto Spera. L’omicidio, che si pensa avvenuto per contrasti nell’assegnazione degli appalti, è collegato a quello dell’imprenditore di Corleone Giovanni Spatafora, ucciso nel gennaio scorso
Condannati all’ergastolo dalla Corte d’assise di Trapani per l’omicidio dell’agente di custodia Giuseppe Montalto, avvenuto a Valderice il 24 dicembre 1995, il palermitano Nicolò Di Trapani che commissionò il delitto alla mafia trapanese, i latitanti Vincenzo Virga e Matteo Messina Denaro e Vito Mazara, esecutore materiale del delitto. Condannati a 12 anni i collaboratori Vincenzo Sinacori e Giovanni Brusca, che hanno avuto un ruolo nell’ideazione del delitto e che hanno dato un contributo all’inchiesta. La Corte ha anche condannato a 28 anni Totò Riina, Leoluca Bagarella e Giuseppe Graviano per il tentato omicidio, avvenuto nel settembre del 1992, del vicequestore Rino Germanà, dirigente del commissariato di Mazara
Denunciata la scomparsa da sette giorni dell’imprenditore Girolamo Drago di Bagheria. Nel 1996 era stato arrestato per associazione mafiosa e gli sono stati sequestrati beni immobili per quasi 3 miliardi.
5 maggio: Torino, l’avvocato Rinaldo Locati scrive a Il Manifesto sugli incidenti dell’1 maggio: «In via Po un gruppo di ragazzini pacifisti, vestiti con tute bianche, saltellava tra i vari spezzoni inneggiando alla pace. Quando sono passati davanti allo striscione dei Ds, un gruppo del servizio d’ordine ha assalito i ragazzi con pugni, calci e aste di bandiere. Molti hanno tentato di intervenire per fermare l’assurdo pestaggio e anche alcuni di loro sono stati malmenati dal servizio d’ordine Ds». Il racconto è confermato da Luca Cerruti, dell’Assopace, picchiato anchegli mentre cercava di riportarli alla ragione.
Gela (Caltanisetta), arrestate 16 persone accusate di associazione mafiosa e traffico di droga.
Minacciata di morte la sindaca di Castellana (Palermo) Giuliana Sirianni. Nella notte è incendiata l’auto del sindaco di Marsala (Trapani) Salvatore Lombardo. Nell’ultimo periodosi sono intensificate le intimidazioni e le minacce contro sindaci e amministratori comunali
Arrestate 31 persone in provincia di Cagliari, una a Roma e una a Milano, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti tra l’Olanda e la Sardegna. Gli inquirenti ritengono di aver risolto anche quattro casi di omicidio e ricostruito i rapporti tra le bande sarde e elementi della ‘ndrangheta calabrese e della Stidda siciliana
6 maggio: Roma, rinviata al 26 maggio la decisione sull’accoglimento o meno della richiesta d’asilo politico per Abdullah Ocalan.
Roma, il Papa, ricordando il beato Secondo Pollo, cappellano degli alpini ucciso in Montenegro nel 1941, afferma che nei paesi democratici le forze armate «sono viste sempre più come un sostegno dei più deboli»
e i militari «si accreditano sempre di più come difensori di diritti inalienabili: la vita, la libertà, il diritto e la giustizia»
Fiume Veneto (Pordenone), attentato incendiario contro l’automobile di una militare Usa in servizio presso la base aerea di Aviano. La rivendicazione da parte dei NTA è contenuta in un volantino fatto trovare a Pordenone il giorno successivo
Eseguiti, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Roma, 27 ordini di custodia cautelare in Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lazio, Calabria e Sicilia. Le accuse sono di associazione mafiosa e traffico internazionale di stupefacenti. Gli arresti concludono l’indagine iniziata alla fine del 1996, contro i clan della ‘ndrangheta dei Barbaro, Trimboli e Callipari. Nella rivendicazione si dichiara cessata la fase di attacchi in corso, preannunciando adeguamenti strategici «nella prospettiva di guerra di lunga durata»
7 maggio: Milano, si radunano nuovamente le Rsu lombarde contro la guerra «che distrugge le libertà e il lavoro e colpisce i popoli»
Ucciso il sindaco di Caltanissetta Michele Abbate, con un colpo di coltello al cuore, da un killer che lo ha atteso davanti al suo studio medico. Abbate, eletto nel dicembre del 1997 con l’appoggio di una coalizione di centro-sinistra e molto amato in città, aveva avviato una politica di rinnovamento e da qualche mese aveva preso la tessera dei Ds. Ai funerali parteciperanno più di 10.000 persone.
Palermo, condannate 11 persone accusate di estorsione a commercianti del rione Brancaccio. Assolti i mafiosi Gaspare Spatuzza e Lorenzo Tinnirello, i quali però restano in carcere per altri reati
8 maggio: Kossovo, ucciso Agani, braccio destro di Rugova che nel frattempo è arrivato a Roma. Dopo il bombardamento del mercato e dell’ospedale di Nis, viene colpita dagli aerei alleati l’Ambasciata cinese.
Annullate dalla Cassazione, con rinvio alla Corte d’Appello di Milano, nove condanne all’ergastolo per tre omicidi avvenuti in provincia di Genova di cui erano imputati componenti di famiglie mafiose della provincia di Caltanissetta. La Cassazione ha ritenuto prive di riscontro le dichiarazioni di collaboratori di giustizia riguardo all’omicidio di Gaetano Gardini, avvenuto nel 1992, di cui erano imputati Salvatore Fiandaca, Rocco Ferlenda, e i fratelli Davide, Alessandro e Nunzio Emmanuello, e riguardo all’omicidio di Juliano Giuliana, avvenuto nel 1993, per il quale sono stati annullati gli ergastoli a Gaetano Fiandaca, Paolo Vitello e Rocco Ferlenda; ha annullato inoltre la condanna per Luigi La Cognata, confermando l’ergastolo per Salvatore Fiandaca e Giuseppe “Piddu” Madonia, per l’omicidio di Angelo Stuppia avvenuto nel 1990
10 maggio: Belgrado, Milosevic annuncia il ritiro dal Kossovo, la Nato continua a bombardare. Protesta duramente la Cina per il bombardamento dell’Ambasciata del giorno precedente.
Roma, organizzata nel carcere di Rebibbia una manifestazione pacifista dei detenuti per iniziativa dell’associazione culturale Papillon, con la proiezione del video La sindrome del Golfo. «Con la stessa disinvolta demagogia con la quale sta presentando come un’opera umanitaria l’aggressione della Nato contro il popolo serbo – dice il manifesto diffuso da Papillon – il governo D’Alema vuole illudere i cittadini che soltanto con la repressione si possono risolvere i problemi dell’emarginazione, della tossicodipendenza e dell’immigrazione»
Rinviato a giudizio l’ex sindacalista di Partinico (Pa) Pietro Caleca, accusato di avere preso contatti con la cosca di Vito Vitale in occasione delle elezioni per il Consiglio provinciale, in cui era candidato (non eletto) per il Cdu
Palermo, condannato a 10 anni di reclusione, per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti, Enrico Di Grusa, genero di Vittorio Mangano.
11 maggio: l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Acnur) fa sapere che non ci sono fondi sufficienti per soccorrere i profughi albanesi in fuga dai serbi. I campi sono disorganizzati, alcuni quasi allo sfascio.
Il Vaticano concede alla Rai-Tv in esclusiva la ripresa delle immagini del Giubileo, trattenendo il 75% degli utili e, per di più, imponendo al servizio pubblico di «escludere film o programmi di intrattenimento contrari allo spirito ecumenico, in prossimità delle trasmissioni sul Giubileo»
Milano, Rino Pavanello, direttore di Ambiente e Lavoro, rileva come in Lombardia si verifichino un numero di incidenti sul lavoro maggiore che nelle altre regioni italiane. Dal 1994 al 1997, i morti sono passati da 148 a 185, mentre nel 1998 se ne sono registrati 152.
Roma, attentato incendiario notturno contro il portone di ingresso della sede DS di via Sprovieri (nessun danno ai locali, né a persone)
Sequestrati beni per due miliardi a Salvatore Mezzasalma di Comiso (Ragusa) accusato di usura
Rinviato a giudizio, con altre 8 persone, l’ex sindaco di Stefanaconi (Vibo Valentia) Giovanbattista Lopreiato, con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso in relazione agli attentati ed alle intimidazioni contro amministratori comunali ed esponenti politici. Secondo l’accusa, gli attentati e le intimidazioni che si susseguirono a Stefanaconi tra il 1994 ed il 1998 miravano a costringere gli amministratori a rimettere il loro mandato. Giovanbattista Lopreiato era stato eletto sindaco nel 1991, ma l’anno successivo il Consiglio comunale era stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Lopreiato era stato rieletto sindaco e il Consiglio comunale era stato nuovamente sciolto.
12 – 14 maggio: Genova: le vie del Mediterraneo all’EuropaConferenza strategica della città di Genova, organizzata a Palazzo Ducale dall’Amministrazione comunale La relazione introduttiva del sindaco Giuseppe Pericu
http://civis.comune.genova.it/uc5_web/frammenti/IT-2b_Introduzione_Sindaco.htm
Dalla Conferenza strategica al 2004http://www2.comune.genova.it/servlets/resources?contentId=396437&resourceName=allegato
– La Genova possibile
– La Cgil e il futuro della città
Parla Renzo Miroglio, segretario della Camera del Lavoro
– Nella Conferenza un piano vero e non slogan elettorali
– Gli imprenditori: industria sottovalutatahttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/conferenza-strategica-citta-di-genova—maggio-1999
12 maggio: Pordenone e Treviso, NTA “Cellula Carlo Pulcini” fanno trovare il Comunicato n. 3 nel quale – oltre a riproporre concetti generali già espressi in precedenza – riconoscevano la paternità di diversi attentati e ne smentivano altri a loro attribuiti, ascrivendo questi ultimi «all’azione controrivoluzionaria dei Servizi»
Sequestrati beni per 35 miliardi all’imprenditore palermitano Pietro Lo Sicco, arrestato nel novembre scorso con l’accusa di associazione mafiosa e di riciclaggio. Il 31 maggio Lo Sicco sarà rinviato a giudizio
13 maggio: eletto Presidente della Repubblica al primo scrutinio Carlo Azeglio Ciampihttps://www.youtube.com/watch?v=KWglrTJMowMhttp://www.opinione.it/politica/2020/05/29/tito-lucrezio-rizzo_carlo-azeglio-ciampi-presidente-repubblica-ministro-bilancio-tesoro-governatore-banca-d-italia-mattarella-lotta-liberazione-ue/?altTemplate=Stampa
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, avvocato Gustavo Raffi, manifesta pubblicamente le «felicitazioni» della massoneria italiana per l’elezione a presidente della repubblica di Carlo Azeglio Ciampi, sulla quale le forze politiche hanno trovato un largo accordo (con eccezione di Rifondazione comunista e della Lega).
Firenze, in coincidenza con la manifestazione contro la guerra, la polizia ferma 2 delegati mentre distribuivano volantini con i quali si chiedeva lo sciopero contro i bombardamenti Nato in Serbia. I due delegati sono fermati perché «è vietato fare volantinaggio all’interno della stazione, perché è un’area privata ed è necessaria l’autorizzazione». Davanti al Consolato americano, fatto oggetto di lanci di monetine, la polizia carica i manifestanti ferendo Orietta Lunghi ed altre 3 ragazze, mentre altre 30 persone sono identificate e denunciate
Condannato all’ergastolo, al termine del processo denominato “Ducezio” a 38 persone accusate di far parte della mafia di Noto (Siracusa), il capomafia Antonino Trigila accusato di associazione mafiosa e di essere il mandante di due omicidi e due tentati omicidi. Ergastolo pure per Emanuele Cataneo ritenuto l’esecutore di un omicidio. Condannati complessivamente a 181 anni di carcere altri 30 imputati. Tra gli assolti il militare della Guardia di Finanza Gaetano Morea, che era stato accusato di aver passato notizie riservate alla mafia e per questo era stato sospeso dal servizio.
14 maggio: i metalmeccanici manifestano a Roma per il rinnovo del contratto di lavoro con 3 cortei che confluiscono in piazza San Giovanni. Molti sono gli slogans per la pace in Kossovo
Muore Marco Nozza. Il giornalismo italiano perde una grande firma, l’Italia perde un grande uomo. Scrive il presidente della Camera, Luciano Violante alla famiglia: «Sono profondamente commosso e addolorato per la perdita di Marco Nozza. Uomo di profonda cultura e di grande sensibilità, si è affermato come uno dei più significativi rappresentanti del giornalismo italiano d’inchiesta del nostro tempo. Vi giungano i sensi della partecipazione mia e della Camera dei Deputati al dolore che accompagna la sua scomparsa»
Inizia a Pavia il nuovo processo per il caso Mattei: unico imputato il contadino Mario Ronchi di Bascapè (Pavia) che vide precipitare l’aereo di Enrico Mattei e fornì due diverse versioni. Secondo l’accusa Ronchi avrebbe ricevuto denaro (con cui avrebbe acquistato una casetta) e sarebbe sospetta l’assunzione di una sua figlia da una società di Eugenio Cefis, successore di Mattei alla presidenza dell’Eni.
Milano, via Imbonati, nel quartiere di Affori, una banda di rapinatori svaligia un portavalori e scatena una sparatoria contro le forze dell’ordine per coprirsi la fuga. L’agente scelto Vincenzo Raiola, arrivato sul posto con la volante Comasina, viene colpito alla testa e muore dieci giorni dopo in ospedale.
Quanto tutto è finito la via della rapina e le strade limitrofe hanno l’aspetto di un campo di battaglia, con le auto crivellate dalle pallottole e i fori di proiettile su muri e negozi. Le indagini della squadra mobile porteranno all’arresto, nel luglio successivo, dei componenti della banda, composta da ex terroristi, pregiudicati per reati di mafia e criminali comuni. Tre persone – l’ex militante di Prima Linea Francesco Gorla, Sebastiano Mazzeo e Francesco Petrillo – saranno poi condannati all’ergastolo via definitiva
Milano, rapina all’alba, ferite nove persone
https://www.repubblica.it/online/fatti/spar/spar/spar.html
Via Imbonati, l’inferno dei Kalashnikov – la Repubblica.it
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/08/08/via-imbonati-linferno-dei-kalashnikov.html
MILANO: CONFERMATI TRE ERGASTOLI PER RAPINA VIA IMBONATI
CARCERE A VITA PER GORLA, MAZZEO E PETRILLO
Milano, 19 lug. 2003 (Adnkronos) http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2003/07/19/Cronaca/Giudiziaria/MILANO-CONFERMATI-TRE-ERGASTOLI-PER-RAPINA-VIA-IMBONATI_204600.php
Riportiamo per dovere di cronaca la versione di Francesco GorlaUna montatura giudiziaria: il caso di Francesco Gorlahttp://www.ecn.org/filiarmonici/gorla.html
15 maggio: Washington, il Congresso boccia il finanziamento di 15 milioni di dollari necessari per risarcire i familiari delle vittime della strage del Cermis.
Cobas, Comitati unitari di base e Rifondazione comunista indicono una giornata di sciopero e mobilitazione nazionale contro la guerra, con l’adesione di numerose altre associazioni. Manifestazioni si svolgono a Roma, Firenze, Napoli, Cagliari, Bologna, Venezia, Trieste, Varese, Perugia, Genova ed in altre località.
Sequestrati beni per 15 miliardi a 5 imprenditori sospettati di far parte della cosca mafiosa di San Mauro Castelverde (Palermo)
Sequestrati beni per un valore di 3 miliardi a 2 imprenditori di Gioia Tauro, Domenico Canerossi e Sebastiano Zappia, coinvolti nell’inchiesta sulle infiltrazioni della cosca Piromalli – Molè nella gestione del porto.
16 maggio: trovato morto in caserma a Pisa 3 giorni dopo la scomparsa il paracadutista di leva E. Scieri.
17 maggio: scarcerato, perché sono venute meno le esigenze cautelari, il costruttore palermitano Gianni Ienna condannato a 7 anni per associazione mafiosa. I suoi beni, per 400 miliardi, restano confiscati
Arrestato dalla polizia di Gioia Tauro il latitante Antonio Zito, ritenuto appartenente al clan Piromalli e ricercato dal 1997
Arrestato il latitante Vincenzo D’Apice, di Castellammare di Stabia (Na), considerato appartenente al clan camorristico di Ferdinando Cesarano e tra i responsabili di tre omicidi e un tentato omicidio.
18 maggio: Marina Gioiosa Jonica (Reggio Calabria), arrestato, con l’accusa di abuso d’ufficio e di violazione della normativa edilizia aggravata dalla legge antimafia, il sindaco Rocco Romeo. l’arresto è avvenuto nell’ambito di un’operazione che ha portato all’arresto di altre 6 persone, tra cui il presunto capo della cosca locale, Francesco Salvatore Mazzaferro
Secondo una circolare del Consiglio superiore della magistratura, che impone di lasciare le Direzioni distrettuali antimafia a chi vi è stato per otto anni, sono poco più di venti i magistrati che dovranno essere sostituiti nel novembre prossimo ed altrettanti dovranno abbandonare l’incarico tra due anni. Dovrebbero lasciare: a Cagliari due sostituti su tre (Mauro Mura e Mario Marchetti); a Torino 5 su 11 (Patrizia Caputo, Annamaria Loreto, Gabriella Viglione, Sandro Ausiello e Paolo Tamponi); a Milano 4 su 12, (Laura Barbaini, Celestina Gravina, Francesca Marcelli e Alberto Nobili); a Napoli 4 su 21 (Federico Cafiero De Raho, Armando D’Alterio, Luigi Gay e Giuseppe Narducci); a Palermo 4 su 23 (Ignazio De Francisci, Vittorio Teresi, Roberto Scarpinato e Teresa Principato). Viene chiesta una proroga, in particolare per i magistrati impegnati in inchieste di mafia, che richiedono una particolare professionalità maturata in anni di lavoro. Si obietta che il principio della temporaneità era già contenuto nella legge istitutiva e disciplinato dal Csm con circolare del 1991
19 maggio: Palermo, inizia il processo contro il vicequestore Ignazio D’Antone accusato di concorso in associazione mafiosa
Minacciato di morte il pm della Dda di Palermo Erminio Amelio: un anonimo ha telefonato al 113 dicendo che il magistrato Amelio «deve fare il botto»
Secondo la Lav (Lega anti vivisezione) il giro d’affari della mafia nello sfruttamento illegale di animali (scommesse sulle lotte fra cani e sulle corse clandestine di cavalli, traffico di animali esotici) sarebbe in Italia di 3.000 miliardi l’anno. In Sicilia gli affari della “zoomafia” ammontano a più di 400 miliardi l’anno e l’isola è la seconda regione, dopo la Campania, a più alto rischio
Uccisi in un agguato in un ristorante di Squinzano (Lecce) i pregiudicati Cosimo Conversano e Gianfranco Fantastico, entrambi legati alla Sacra corona unita e da poco tempo usciti dal carcere. Altre 3 persone sono rimaste ferite, tra cui Giuseppe Ricciardi considerato “emergente” e sicuramente legato alla Sacra corona unita.
20 maggio: Roma, ucciso il professore Massimo D’Antona, consulente del ministro del Lavoro Bassolino. L’omicidio è rivendicato dalle Brigate Rossehttp://www.fondazionedantona.it/quaderni/5/dilalla.htmlLa cronaca: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/05/20/dagli-archivi-dellansa-il-delitto-dantona-130-passi-verso-la-morte_59b58a49-ee93-435a-b295-ead9ece63266.htmlChi era http://www.misteriditalia.it/cn/?page_id=3504Massimo D’Antona, un’intelligenza al servizio del progresso: https://www.rassegna.it/articoli/massimo-dantona-unintelligenza-al-servizio-del-progresso
Locri (Reggio Calabria), confiscati beni per 5 miliardi ad esponenti delle cosche Cordì e Cataldo, coinvolte in una faida iniziata due anni fa e che ha registrato una ventina di morti. Quasi tutti gli esponenti delle due cosche sono stati raggiunti già da provvedimenti restrittivi per associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidi, porto illegale di armi, estorsioni ed altri traffici illeciti
Inizia a Palermo il processo contro 152 presunti responsabili (mandanti ed esecutori materiali) di 122 omicidi di mafia commessi in provincia di Palermo dal 1974 al 1992. Tra le vittime anche rappresentanti delle forze dell’ordine: il capitano dei carabinieri Mario D’Aleo e i carabinieri Giuseppe Bommarito e Pietro Morici, uccisi nel giugno del 1983, e l’agente Calogero Zucchetto, assassinato nel novembre del 1982. Dei 152 imputati, quasi tutti detenuti, 47 sono sottoposti al regime di carcere duro, 18 sono collaboratori di giustizia. Si sono costituiti parte civile la Presidenza del Consiglio, i ministeri della Difesa e degli Interni, i familiari dell’imprenditore Luigi Raineri e quelli di Bommarito e Morici.
Roma, il giudice Claudio D’Angelo accogliendo la richiesta del pm Francesco Caporale, ha deciso il rinvio a giudizio di 7 militari argentini, i generali Guillermo Surez Masson e Santiago Riveros, l’ex capo della prefettura navale Juan Girardi, i sottufficiali Roberto Rossin, Alejandro Puertas, José Porchetto e Hector Maldonado, accusati della scomparsa di 8 cittadini italiani durante il regime dittatoriale. La questione era in discussione dai primi anni ottanta; nel 1983 il ministro Darida aveva ordinato l’apertura delle indagini, ostacolate in seguito da una serie di tentativi di archiviazione, uno dei quali del pm Antonio Marini.Il 19 maggio scorso sono stati rinviati a giudizio i sette militari argentini accusati dell’omicidio di cittadini italiani durante la dittatura militare al potere tra il 1976 e il 1983 (vedere Rassegna n. 3 del 1999). Il dibattimento preliminare è stato rimandato al 21 ottobre e si spera che entro la prossima primavera si possa concludere un processo iniziato nel 1983, all’indomani del ritorno della democrazia in Argentina. Le udienze svoltesi a più riprese in questi ultimi mesi hanno costituito un’occasione per ascoltare le testimonianze dei familiari delle vittime, che hanno alzato un velo – seppure parziale – su quel torbido periodo della storia argentina. Sono così tornate alla luce storie come quella di Norberto Morresi, diciassettenne impegnato nei movimenti studenteschi, fatto scomparire e subito ucciso. Ai genitori però fu estorta un’ingente quantità di denaro in cambio della speranza di rivedere in vita il figlio, in realtà già ucciso. Si sono ripercorse storie come quella di Martino Mastinu, delegato sindacale protagonista di una dura e vittoriosa vertenza negli anni precedenti al golpe e poi «desaparecido»; e storie di donne come quella di Laura Carlotto, scomparsa quando era incinta e il cui figlio Guido, nato durante la detenzione, fu consegnato a famiglie di militari o a famiglie compiacenti insieme ad altri 500 bambini. Guido non è stato ancora ritrovato ma nella sua ricerca, così come in quella di tutti gli altri bambini, è tuttora impegnata la nonna Estela, presidentessa delle Nonne di Plaza de Mayo. Contemporaneamente si sta aprendo un nuovo filone di indagini volte ad accertare le responsabilità individuali e i legami esistenti tra gli apparati repressivi di tutte le dittature militari che hanno schiacciato il continente latino americane durante gli anni 70. Il caso più inquietante di collaborazione tra le polizie dei vari paesi, venuto alla luce dopo la scoperta di alcuni archivi segreti in Paraguay, è noto con il nome di Operazione Condor. Essa aveva lo scopo di reprimere le opposizioni anche nei paesi vicini, soprattutto in Argentina dove si erano rifugiati molti oppositori delle prime dittature. Tra le vittime dell’Operazione Condor vi sono ancora una volta numerosi italiani. I casi, attualmente al vaglio degli avvocati delle vittime, consentiranno l’apertura di nuovi processi a carico di molti alti ufficiali e degli apparati repressivi dell’Uruguay, del Paraguay e del Cile (compreso l’ex dittatore Augusto Pinochet). Infine, partendo dal presupposto che i reati contro i bambini non cadono in prescrizione, il giudice argentino Bagnasco ha riaperto una serie di processi contro esponenti della giunta militareRassegna Sindacale 6 luglio 1999
Il Messaggero pubblica un servizio sul’insabbiamento delle inchieste sui crimini di guerra nazisti, decisa nel 1960 (2274 fascicoli aperti, 695 dei quali a carico di persone note, mentre la magistratura ebbe a disposizione soltanto le denunce contro ignoti) insieme alla notizia che il tribunale militare ha scritto sulla vicenda un rapporto di 28 pagine.
Presentato il libro Il nemico inconfessabile: sovversione sociale, lotta armata e stato di emergenza in Italia, di Oreste Scalzone e Paolo Persichetti, edito da Odradek, sulle motivazioni della lotta armata e a sostegno dell’amnistia per i prigionieri politici. Nel caso di definitivo affossamento di questa soluzione politica – scrivono gli autori nel paragrafo conclusivo del volume – «vorrà dire che avrà nuovo impulso un modello di governo sociale fondato sull’idea che sia possibile estirpare il male dalla storia, per giunta per via giudiziaria (…) La persistenza di questo paradigma si presenta come ostacolo maggiore al futuro di ogni lotta sociale prima ancora che questa diventi sovversiva. Questa consapevolezza rende la battaglia per la liberazione dei prigionieri e per il ritorno degli esuli un passaggio decisivo per invertire questa tendenza»
21 maggio: dichiarazioni quasi unanimi delle forze politiche che richiedono una pausa di riflessione sul progetto di indulto per i cosiddetti ex terroristi, in conseguenza del delitto D’Antona: si va da Carlo Leoni, responsabile giustizia dei Ds a Marcello Pera, responsabile giustizia di Forza Italia al leader dell’Udeur Clemente Mastella, a Pierferdinando Casini del Ccd, a Fini e Selva per An, fino ai responsabili delle Commissioni giustizia di Camera e Senato, Anna Finocchiaro e Michele Pinto. Uniche voci di dissenso, Verdi, Prc, Pdci.
22 maggio: Sul Corriere della Sera, Dino Messina, a proposito dei processi attualmente in corso in Italia contro gli ufficiali tedeschi responsabili di eccidi nel periodo 1943-1945, scrive che lo storico Leonardo Paggi e il sottosegretario alla Difesa Massimo Brutti hanno trovato le ragioni dell’insabbiamento precedente dei processi fino al 1994 «deciso non soltanto da alcuni giudici, ma soprattutto dai politici (…) nella necessità della guerra fredda. Prima in maniera strisciante, poi a partire dal 1955, anno dell’ingresso di Germania nella Nato, in modo sempre più esplicito, era prevalsa l’esigenza di non turbare il paese amico con processi o richieste di estradizione»
Milano, Leo Valiani rispondendo alle domande di un giornalista sull’omicidio D’Antona, afferma che «la colpa è delle scarcerazioni troppo facili. Centinaia di terroristi sono stati rimessi in libertà dopo pochi anni di detenzione. Altro che ergastolo (…)»
23 maggio: Ricordati con varie iniziative Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro., caduti nella strage di Capaci del 1992.
24 maggio: dissequestrati i beni, per oltre 500 miliardi, dell’imprenditore Gaetano Graci. Secondo la terza sezione del Tribunale, in contrasto con quanto affermato dalla Procura, «la presunta provenienza illecita dei beni non è stata provata». Graci, assieme al genero Placido Aiello, era stato accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per presunti collegamenti con la cosca di Nitto Santapaola
Indicati dal collaboratore di giustizia Giovanbattista Ferrante, come responsabili della strage di Pizzolungo (Trapani), avvenuta nel 1985 contro il giudice Carlo Palermo – e in cui morirono la signora Barbara Asti e i suoi due figli che passavano casualmente in auto – Nino Madonia, Calcedonio Bruno e Giuseppe Giacomo Gambino. Ferrante, interrogato a Caltanissetta nel processo per l’attentato fallito dell’Addaura contro Giovanni Falcone, ha inoltre confermato che l’esplosivo utilizzato per la strage di Pizzolungo è lo stesso che fu adoperato per l’attentato dell’Addaura. L’esplosivo faceva parte di una partita di 2-300 chili prelevata ad Erice (Tp) da Salvatore Biondino
Firenze, condannati 15 cittadini cinesi accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al sequestro di persona, estorsione, immigrazione clandestina e organizzazione del gioco d’azzardo
Roma, «non prevediamo cambi ai vertici dei servizi segreti». Lo ha affermato Massimo D’Alema aggiungendo che è in arrivo una riforma dei Servizi Segreti. «Il vicepresidente Mattarella – ha spiegato D’Alema – ha lavorato intensamente per predisporre una proposta di riforma. Non credo che sia all’esame di questa settimana. Al momento esiste una bozza sulla quale stanno lavorando»
Intanto Il Comitato parlamentare di controllo sui Servizi di informazione e sicurezza ha chiesto al vice presidente del Consiglio, Sergio Mattarella, che ha la delega sui Servizi, di intervenire ad una riunione straordinaria dello stesso Comitato «per indicarci quali sono le linee della possibile riforma, i tempi e i contenuti». Lo ha detto il presidente del Comitato parlamentare per i Servizi segreti, Franco Frattini.
25 maggio: caccia americani bombardano l’Iraq.
Il Comune di Bologna sfratta gli anarchici del circolo di via Paglietta, dopo che lo stesso era stato perquisito dalla polizia che aveva arrestato una ragazza per «resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale»
Emessi 12 ordini di custodia (7 per persone già in carcere, tra cui Giuseppe “Piddu” Madonia) per altrettanti mafiosi di Riesi responsabili di quattro omicidi avvenuti venti anni prma, durante la guerra di mafia scoppiata dopo l’assassinio del capomafia Beppe Di Cristina. Tra gli arrestati un fratello di Di Cristina, Angelo
Palermo, chiesto il rinvio a giudizio per 51 persone, tra capi (come Salvatore Biondino e Mariano Tullio Troia), gregari e prestanome della cosca dei rioni San Lorenzo e Partanna che taglieggiava commercianti e imprenditori della zona. Soltanto 29 dei 106 titolari di aziende hanno confermato di aver ricevuto minacce, ma soltanto 11 hanno ammesso di avere pagato, mentre i collaboratori di giustizia hanno dichiarato che pagavano tutti
Arrestato a Catania Gaspare Ranno, ritenuto affiliato alla cosca Laudani e accusato dell’omicidio di Sandro Scarpato, avvenuto il 6 aprile scorso nell’ambito di una faida tra ex affiliati al clan Savasta poi transitati nel clan Laudani
Napoli, arrestato il latitante Stefano Ciotola, presunto capo del clan camorristico Grimaldi, già condannato a 9 anni e ricercato per quattro omicidi e due tentati omicidi
27 maggio: la Cassazione annulla l’ordinanza con la quale la Corte d’appello di Brescia aveva respinto la richiesta di revisione del processo presentato da Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani ed Ovidio Bompressi, inviando gli atti per un nuovo esame alla Corte di appello di Venezia.
28 maggio: Caltanissetta, confermate in appello, con l’aggiunta di altri tre ergastoli, le condanne a 27 mafiosi di Gela, responsabili di omicidi ed estorsioni compiuti tra il 1989 e il 1991. Confermato l’ergastolo per Emanuele Antonuccio, Vincenzo Spina, Emanuele Argenti e Pasquale Trubia, condannati in seconda istanza all’ergastolo Angelo Celona, Francesco La Cognata e Maurizio Moscato, assolti in primo grado.
Arrestati a Giuliano (Na) Domenico Smarrazzo, Vincenzo Iacolare e Pietro Migliatico, presunti esponenti di un clan camorristico nato da una scissione dal clan dei Mallardo e accusati di associazione per delinquere, estorsione, detenzione di armi e lesioni. Secondo l’accusa avrebbero obbligato commercianti della zona a pagare tangenti al gruppo camorristico organizzato da Sabatino Martino e Nicola Riccio, un tempo affiliati al clan Mallardo e entrambi uccisi in un agguato
Arrestato a Lusciano (Caserta) Francesco Biondino, considerato uno dei principali latitanti della camorra, sfuggito alla cattura nel corso dell’operazione “Spartacus” che portò all’arresto di un centinaio tra affiliati al clan dei “casalesi”, uomini delle forze dell’ordine, imprenditori, amministratori e politici. Biondino è accusato di associazione per delinquere di tipo camorristico, estorsioni, detenzione di armi e di un omicidio
29 maggio: Ivrea, un giovane rimane ferito da un ordigno che sta preparando. Le prime agenzie lo danno per “anarchico”, poi si conoscerà la sua vicinanza ad Alleanza Nazionale.
L’agenzia Ansa lancia la notizia che, secondo le indagini svolte dai carabinieri del Ros, nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Brescia del 28 maggio 1974, il musicista russo di origine ebrea, Igor Markevitch, sarebbe stato il punto di riferimento delle Brigate rosse durante il sequestro di Aldo Moro.
Trieste, giovani dei centri sociali manifestano e alcuni si incatenano sui binari bloccando per breve tempo un convoglio militare. Digos e Polfer spiccano 23 denunce, tra i colpiti Luca Casarini e Beppe Caccia, consigliere comunale verde.
Arrestate a Catania, in un’operazione denominata “Fico d’India 5” contro la cosca Laudani, 12 persone e notificati 25 provvedimenti a persone già in carcere. Sequestrate armi che, secondo l’accusa, sarebbero state usate per commettere numerosi omicidi. Tra gli arrestati i due presunti “reggenti” della cosca, Alfio Di Mauro e Mario Platania. Tra le accuse quella di avere gestito un vasto racket delle estorsioni che colpiva commercianti ed esercenti di quasi tutti i paesi del versante orientale dell’Etna
Danneggiata a Palermo la lapide che ricorda l’uccisione del segretario regionale del Pci Pio La Torre e del suo autista Rosario Di Salvo, collocata sul luogo dell’agguato avvenuto il 30 aprile del 1982.
Scoperta nell’atrio della facoltà di Giurisprudenza di Palermo una stele per ricordare le vittime della mafia, in particolare quelle che si laurearono nella facoltà.
30 maggio: Roma, il neofascista Pierluigi Concutelli ottiene un secondo permesso premio di 8 giorni, stavolta, dopo che a marzo ne aveva ottenuto un primo di 2 giorni da trascorrere presso l’abitazione di don Sandro Spriano, cappellano del carcere di Rebibbia.
Roma, Gianfranco Fini, presidente di Alleanza Nazionale, afferma che la sinistra antagonista rappresentata da «certi centri sociali, dagli squatter e dagli autonomi è l’unico serbatoio da cui possono attingere organizzazioni neo brigatiste e terroristiche»
Cervignano del Friuli, si svolge il raduno annuale degli ex appartenenti alla struttura clandestina Gladio
Minacciato di morte l’assessore comunale della giunta di centro-destra di Licata (Ag), Salvatore Avanzato
Sciara (Pa) intitolata una piazza al sindacalista Salvatore Carnevale, ucciso dalla mafia il 16 maggio 1955. E’ la prima iniziativa presa, dal momento dell’omicidio, dall’amministrazione comunale per ricordare Carnevale
Arrestato Elio Diana, un imprenditore di Casal di Principe (Caserta), accusato di aver acquisito appalti pubblici per conto del clan camorristico dei “casalesi”. Nei suoi confronti erano state emesse nel 1995 due ordinanze di custodia cautelare per associazione camorristica. Pur essendo titolare di una ditta individuale con redditi di trascurabile consistenza patrimoniale, Diana sarebbe riuscito ad ottenere numerose commesse dal consorzio di bonifica del Bacino inferiore del Volturno.
31 maggio: l’ex brigatista Lauro Azzolini, insieme a Germano Maccari, negano ogni fondamento di verità alla notizia dell’appartenenza di Igor Markevitch alle Br e al suo ruolo nel corso del sequestro e dell’omicidio di Aldo Moro.
Imrali (Turchia), inizia il processo contro Abdullah Ocalan. La Procura militare turca ribadisce la richiesta di condanna alla pena di morte. Per Ramon Mantovani, responsabile esteri del Prc, il governo italiano avrebbe tradito il leader kurdo «per servire fedelmente gli ordini americani»
Palermo, confermato in appello l’ergastolo per il medico Gaetano Sangiorgi, accusato di essere il basista nell’omicidio dell’esattore Ignazio Salvo, suo zio acquisito
Milazzo (Messina), intimidazione contro il sindaco di Carmelo Pino, di Forza Italia: davanti al cancello della sua abitazione è trovata una testa mozzata di vitello
1 giugno: Palermo , assolti Pippo Calò, Giovanni Lipari e Gioacchino Cillari dall’accusa di avere ucciso nel 1990 il macellaio Andrea Sorrentino, sospettato di essere un confidente della polizia
Emessi 35 ordini di custodia per esponenti delle cosche D’Alessandro, Imparato e Di Somma, molti dei quali già detenuti, nell’ambito di un’inchiesta sui clan camorristici della zona di Castellammare di Stabia (Napoli)
2 giugno: il ministro di Grazia e Giustizia, Oliviero Diliberto, rispondendo ad un’interpellanza parlamentare firmata da 40 deputati del Polo sui fondi percepiti da Oscar Luigi Scalfaro, quando era ministro degli Interni, rileva «la non fondatezza della equivalenza operata dall’interpellante tra percezione dei fondi riservati e commissione di un illecito penale»
Roma, a Palazzo Madama, è presentato il volume Democrazia e diritti violati – il caso Stati Uniti, redatto da Amnesty international.
Iniziato il quarto processo per l’assassinio del vicequestore di Palermo Ninni Cassarà e dell’agente Roberto Antiochia. Imputati Francesco Spina e Girolamo Biondino. I precedenti processi si sono conclusi con le condanne di quasi tutti gli imputati.
3 giugno: Reggio Emilia, arrestato con l’accusa di duplice omicidio ed altro Paolo Bellini, estremista di destra, sospettato di essere un confidente dei servizi segreti e, a suo tempo, inquisito nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980
Torino, condannati 5 squatter per aver tracciato scritte sui muri il 6 dicembre 1997: 4 al pagamento di un’ammenda e il quinto, Arturo Fazio, a 20 giorni di reclusione.
Roma, emessi 9 ordini di custodia cautelare per tangenti pagate dalla camorra per ottenere subappalti per l’Alta velocità e il Giubileo. Tra gli arrestati l’ispettore generale del ministero del Tesoro Vincenzo Chianese, il funzionario del Banco di Roma Sergio De Nicolais, l’imprenditore Agostino Di Falco, l’ex presidente della regione Campania e candidato alle elezioni europee per An Antonio Rastrelli, l’ex assessore regionale di An Marcello Taglialatela.
4 giugno: Roma, la Procura della repubblica iscrive nel registro degli indagati Oscar Luigi Scalfaro per l’uso dei fondi neri del Sisde, quando era ministro degli Interni.
Pavia, il Tribunale sospende il processo a carico di Mario Ronchi, imputato per reticenza, falsa testimonianza e favoreggiamento, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Enrico Mattei (avvenuta il 27 ottobre 1962 Ndr) in attesa che sia fatta luce sui mandanti e gli organizzatori dell’attentato che costò la vita al presidente dell’Eni.
Arrestate a Napoli 3 persone accusate di avere ucciso, il 20 luglio scorso a Pomigliano d’Arco, tre operai di un pastificio, scambiati dagli assassini per esponenti di una banda avversaria che si era inserita nel taglieggiamento dei titolari del pastificio.
5 giugno: secondo dati forniti dal ministero di Grazia e giustizia, risultano ancora detenuti 164 militanti in formazioni armate di sinistra e 30 in quelle di destra. Dei primi sono 54 quelli che usufruiscono dei benefici penitenziari. Non sono, invece, fornite le cifre relative ai secondi.
Arrestate a Paternò (Catania) 10 persone, appartenenti alle cosche degli Alleruzzo e dei Leanza, accusate di avere preso parte, tra il 1990 e il 1994, a stupri di gruppo, vittime le fidanzate di alcuni gregari delle cosche
Monreale (Palermo), in un attentato incendiario alla villa di campagna dell’imprenditore Carmelo Pupella, muore uno degli incendiari, il dipendente comunale Carlo Capizzi, e rimangono ustionate altre due persone, Carmelo D’Alcamo e Paolo Bellino. Nella zona negli ultimi mesi si sono verificati diversi episodi di violenza contro amministratori e imprenditori
Napoli, una ragazza diciassettenne incinta spara contro un agente, dopo avergli sfilata la pistola dalla fondina, per mettere in salvo il fratellino che stava spacciando droga. L’agente si è salvato perché la pistola aveva la sicura, ma è dovuto ricorrere alle cure, assieme ad un collega, per i morsi del ragazzo e i pugni e i calci subiti da una trentina di persone intervenute a sostegno dei due giovanissimi
Intitolato a Mimmo Beneventano, il consigliere comunale ucciso diciotto anni fa dalla camorra, il primo circolo didattico di Ottaviano (Napoli)
5 – 6 giugno: Sintra (Portogallo), incontro annuale dei componenti del Bildelberg group, composto da circa 120 esponenti della politica e della finanza internazionali. Presenti fra gli altri, Giovanni Agnelli, Umberto Agnelli, l’ex premier svedese Carl Bildt, gli economisti Francesco Giavazzi e Martin Feldstein, il presidente della Fiat Paolo Fresco, l’americano Richard Holbrooke, ex mediatore in Iugoslavia, l’avvocato di Bill Clinton, Vernon Jordan, Henry Kissinger, l’ex ministro dell’Industria britannica Peter Mandelson, il commissario economico della Ue Mario Monti, il finanziere David Rockfeller, Tommaso Padoa Schioppa, membro del consiglio direttivo della Banca europea, il presidente della Daimler-Chrysler, Jurgen Schrempp, il governatore della Banca di Francia Jean-Claude Trichet.
6 giugno: Cobas e il sindacalismo di base manifestano ad Aviano per affermare la mostruosità della «guerra umanitaria”, il rifiuto delle basi Nato in Italia e protestare contro “il governo della guerra, della precarietà e della repressione»
7 giugno: Roma, arrestato il conte Romolo Vaselli accusato di essere stato socio di Vito Ciancimino. Era ricercato dal 1996 e deve scontare 4 anni per favoreggiamento, concorso in abuso d’ufficio e falso ideologico. L’impresa controllata da Vaselli a partire dagli anni cinquanta ha avuto appalti dal Comune di Palermo per la gestione di servizi, come quello per la nettezza urbana. La condanna riguarda alcuni appalti, ottenuti, anche durante le giunte della cosiddetta “primavera di Palermo”, dalle ditte Cosi e Sico degli imprenditori romani Cozzani e Silvestri, controllate da Vaselli ma dietro cui c’era Ciancimino
Arrestate, per ordine della Dda di Bologna, 3 persone, di cui due calabresi, accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso e di aver partecipato all’attentato, con 15 feriti, ad un bar di Reggio Emilia, avvenuto il 12 dicembre scorso.
8 giugno: firmato il contratto dei metalmeccanici. Il rinnovo apporta significative variazioni alla materia degli orari; viene introdotto il nuovo istituto del conto ore, che consente l’accumulo nel tempo dei permessi retribuiti; vengono smonetizzate 16 delle 20 ore dei turnisti; si determina una riduzione d’orario aggiuntiva di 8 ore annue, dal 1/1/2002, per coloro che lavorano la notte o il sabato e la domenica; i tetti annui dello straordinario vengono innalzati di 50 ore con l’introduzione della banca oreIl testo dell’accordo: https://www.fiom-cgil.it/net/images/CCNL/INDUSTRIA/1999_06_08-ccnl_industria-fim-fiom-uilm.pdf
Firenze, la Digos esegue 3 perquisizioni domiciliari negli ambienti di autonomia e della sinistra antagonista, in relazione alle indagini sull’omicidio D’Antona, altre iniziative del genere si stanno svolgendo in altre località.
Milano, il giudice istruttore Clementina Forleo dispone il rinvio a giudizio per concorso nella strage di Piazza Fontana dei neofascisti Carlo Maria Maggi, Giancarlo Rognoni e Delfo Zorzi (entrambi già appartenenti al Mpon – Movimento Politico Ordine Nuovo); lo stralcio della posizione di Carlo Digilio che sarà giudicato a parte; il rinvio a giudizio per favoreggiamento di Stefano Tringali, e il proscioglimento con formula ampia dall’accusa di favoreggiamento, di Roberto Raho, Pietro Andreatta e Piercarlo Montagner
Arrestate su richiesta della Procura di Messina 13 persone accusate di associazione mafiosa finalizzata all’acquisizione di servizi e appalti riguardanti l’ente Fiera e l’edilizia cimiteriale. Tra gli arrestati alcuni affiliati al clan del quartiere Giostra, imprenditori, impiegati e funzionari comunali
Arrestate su richiesta della Procura di Napoli 28 persone (10 agli arresti domiciliari) accusate di truffa aggravata, turbativa d’asta, falso in bilancio ed emissione di fatture false, a conclusione di un’inchiesta sull’acquisto di 600 autobus municipali per 191 miliardi. Tra gli arrestati Antonio Ranieri e Paolo Mazzarotto, rispettivamente direttore generale e presidente dell’Azienda napoletana trasporti, consiglieri e tecnici dell’azienda e vertici delle ditte fornitrici. Il sindaco Antonio Bassolino si dice sicuro di avere nominato soltanto persone oneste
Arrestate tra Palermo e Bagheria (Palermo) 21 persone che gestivano alcune raffinerie di eroina e sequestrati circa due chili di pasta d’oppio da cui si sarebbero ottenuti 18 chili di droga. Sembra che a dirigere ancora il traffico sarebbe stato il capomafia Pino Scaduto di Bagheria, in carcere con il 41 bis. Tra gli arrestati altri componenti della famiglia Scaduto, Concetta Cacioppo e Patrizia Ribaudo, già note alle forze dell’ordine, e Onofrio Morreale, considerato un elemento importante della cosca e che è stato arrestato al suo rientro da un pellegrinaggio a Pietralcina
Arrestato a Praga il latitante Pierino Licciardi, uno dei capi della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”, accusato di associazione camorristica e, assieme ad altre 35 persone, di otto omicidi e un tentato omicidio avvenuti tra il 1997 e il 1998 nel corso dello scontro tra l’Alleanza di Secondigliano e il clan Mazzarella
Roma, muore il noto presentatore televisivo Corrado Mantoni, per tutti semplicemente Corrado. Aveva 74 anni https://www.corriere.it/foto-gallery/spettacoli/15_giugno_08/corrado-televisione-italia-8e2d01a4-0c56-11e5-81da-8596be76a029.shtml
9 giugno: Kumanovo (Macedonia), firmato l’accordo di pace fra la Nato e la Serbia. L’agenzia jugoslava Tanjug riferisce che i caccia alleati hanno colpito, quando la notizia del raggiunto accordo era già stata diffusa, la regione di Pec e a sud di Pristina. Jamie Shea, a Bruxelles, ha dichiarato che i raid sarebbero continuati per «colpire le forze nel Kossovo fino a che sia raggiunto un accordo e che si veda l’inizio della ritirata dei serbi»https://www.wikiwand.com/it/Accordo_di_Kumanovohttps://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/06/10/la-guerra-finisce-kumanovo.htmlhttps://www.limesonline.com/vent-anni-guerra-nato-serbia-kosovo-1999-conseguenze-intervista-jovanovic/113158?prv=truehttps://www.repubblica.it/online/dossier/guerra/guerra/guerra.html?ref=search
Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, riunito a Strasburgo, ammonisce il governo turco colpevole di «violazioni ripetute e gravi» ai danni dei cittadini kurdi.
Milano, motivazioni della sentenza d’appello per la condanna dell’anarchica Patrizia Cadeddu per l’attentato contro Palazzo Marino del 25 aprile 1997. Secondo i giudici, il gesto ha rappresentato «una palese attuazione del programma di azione» degli anarchici che si rifanno al pensiero di Enrico Malatesta.
Roma, i familiari di 8 persone scomparse in Cile durante gli anni della dittatura militare presentano denuncia contro il generale Augusto Pinochet Ugarte. I delitti furono eseguiti nell’ambito dell’Operazione Condor, il coordinamento dei servizi segreti militari di Argentina, Brasile, Bolivia, Uruguay, Paraguay e Cile creato dall’ex dittatore per annientare le opposizioni.
Torino, il Tribunale militare condanna l’ex capitano delle Ss, Teo Saewecke, 88 anni al momento della sentenza, all’ergastolo come responsabile della fucilazione di 15 partigiani, avvenuta a Milano, a piazzale Loreto, il 15 agosto 1944.
10 giugno: Reggio Emilia, Paolo Bellini confessa di essere l’autore dell’omicidio di Alceste Campanile, studente del Dams a Bologna e militante di Lotta Continua, avvenuto il 12 giugno 1975 nelle campagne di Montecchio con 2 colpi di pistola. Bellini, 46enne ex militante dell’estrema destra arrestato il 3 giugno, aveva finora ammesso la sua responsabilità nell’omicidio di Giuseppe Gesualdo Abramo, Oscar Romolo Truzzi e Domenico Lucano e nel ferimento di Antonio Valerio. Le indagini e relativo contorno stampa si erano concentrate in passato sulla “pista rossa”, coinvolgendo la sua stessa organizzazione e Toni Negrihttp://antonella.beccaria.org/tag/alceste-campanile/http://www.osservatoriosulfascismoaroma.org/lomicidio-di-alceste-campanile/https://www.sassuolo2000.it/2007/10/31/omicidio-alceste-campanile-prescrizione-per-bellini/
La Commissione europea per i diritti dell’uomo accoglie il ricorso di Paolo Dorigo, condannato a 13 anni e 6 mesi di reclusione per l’attentato contro la base militare americana di Aviano del 2 settembre 1993, sulla base esclusiva delle dichiarazioni rese dal pentito Angelo Dalla Longa in sede istruttoria, ma mai confermate in pubblico dibattimento
Muore Giulio Seniga. Dirigente del Pci, a lungo segretario di Pietro Secchia, il 25 luglio 1954 sottrasse documenti e denaro al Partito, che non lo perseguì per disposizione personale di Palmiro Togliatti, timoroso delle reazioni politiche che le eventuali rivelazioni di Seniga avrebbero potuto comportareLe Memorie di Giulio Seniga: http://www.bfs.it/edizioni/files/prefazioni/175.pdfLa biografia https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=91552&RicDimF=2
Il ministro di Grazia e giustizia, Oliviero Diliberto, scrivendo alla Corte di Appello di Roma da atto che il Dipartimento della giustizia americana ha concesso l’estradizione di Silvia Baraldini a condizione che la condanna venga «eseguita fino al termine stabilito del 27 luglio 2008, senza potere beneficiare di alcuna forma di rilascio della carcerazione e nel rispetto delle condizioni specificatamente indicate dal governo Usa ed accettate integralmente e senza riserva dalla stessa Baraldini»
Il giorno successivo l’ambasciatore americano Thomas Foglietta annuncia ufficialmente che Silvia Baraldini potrà scontare la pena in Italia. L’accordo prevede che la detenuta potrà essere posta in semilibertà un anno dopo il suo rientro ma dovrà restare in carcere almeno fino al luglio del 2008. Silvia Baraldini era stata arrestata a New York il 9 novembre 1982, con l’accusa di aver partecipato ad una rapina contro un furgone portavalori della Brinks il 20 ottobre 1981, nel corso della quale furono uccisi 2 poliziotti ed una guardia giurata
Palermo, arrestate in seguito alle denunce di alcuni commercianti taglieggiati, 11 persone accusate di associazione mafiosa e tentata estorsione
Arrestato a Palermo il latitante Domenico Lo Presti, legato a Bernardo Provenzano e sospettato di essere il nuovo “reggente” della cosca della Vucciria, uno dei mercati popolari di Palermo
Denunciato dall’ex comandante dell’Arma dei Carabinieri, Luigi Federici, l’incremento del fenomeno della criminalità giovanile: i minori di 14 anni denunciati in Italia sono stati 8.000 nel 1991, 12.000 nel 1996 e 15.000 nel 1997. Inoltre, se cinque anni fa il 99% dei reati commessi dai ragazzi tra i 14 e i 18 anni era contro il patrimonio, oggi il 10% dei reati è costituito da lesioni, omicidi o tentati omicidi.
Condannato dal Tribunale di Nola a 18 anni di carcere il boss della camorra Giuseppe Orefice, al termine di un processo contro 34 imputati appartenenti ai clan camorristici dell’area vesuviana, accusati di associazione di stampo mafioso, estorsione e rapina. Assolti 26 imputati, fra cui i presunti boss Sabatino e Salvatore Mauri, e inflitti 63 anni di reclusione agli altri 7 imputati.
11 giugno: Genova, nel corso del processo per oltraggio contro 2 agenti della polizia ferroviaria, il brigatista rosso Francesco Aiosa, rivendica «tutta la nostra storia delle Brigate rosse fino al 20 maggio scorso», data in cui venne ucciso Massimo D’Antona. Ex operaio dell’Ansaldo di Genova, Aiosa è stato arrestato per la prima volta nel 1980 e condannato a 8 anni e 6 mesi di reclusione per «partecipazione a banda armata». E’ stato nuovamente arrestato il 26 ottobre 1993, a Genova, per aver lanciato una bomba a mano contro la base Nato di Aviano, e condannato a 10 anni di reclusione
12 giugno: Ankara (Turchia), tutti i leader dei partiti politici annunciano il voto favorevole all’esecuzione della condanna a morte di Abdullah Ocalan, nel caso venga comminata dalla Corte marziale che lo sta giudicando
Emessi, su richiesta della Procura di Catania, 71 ordini di custodia cautelare (13 per persone già in carcere; 49 gli arresti eseguiti) per presunti appartenenti ad una cosca collegata a quella di Santapaola e operante tra Fiumefreddo e Giarre, accusati di associazione mafiosa, omicidi, traffico di droga, estorsioni e rapine. Tra gli arrestati Paolo Brunetto, ritenuto il capo della cosca
Palmi, sequestrati ai fratelli Giuseppe ed Antonio Piromalli beni mobili ed immobili per un valore di sette miliardi di lire
13 giugno: le elezioni europee registrano un forte incremento dell’astensionismo in Francia e in Germania, meno in Italia (-3%) e ovunque la crescita delle destre.
Forza Italia è il primo partito con il 25,2% (26,9 in Sicilia, 36,2 a Palermo dove vengono eletti Silvio Berlusconi, che si dimetterà per fare subentrare Marcello dell’Utri, e Francesco Musotto), seguono Ds con il 17,3%, An-Patto Segni con il 10,3%, Lista Bonino con l’8,5%. Leoluca Orlando, eurodeputato uscente, non viene rieletto. I risultatiElezioni europeehttps://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=13/06/1999&tpa=Y&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Circoscrizione ITALIA NORD-OCCIDENTALE https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=13/06/1999&tpa=Y&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&ne1=1&es0=S&es1=N&ms=S
Circoscrizione ITALIA NORD-ORIENTALE https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=13/06/1999&tpa=Y&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=2&levsut1=1&ne1=2&es0=S&es1=N&ms=S
Circoscrizione ITALIA CENTRALE https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=13/06/1999&tpa=Y&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&ne1=3&es0=S&es1=N&ms=S
Circoscrizione ITALIA MERIDIONALE https://sites.google.com/site/storiadelmovimentooperaio/cronologia/1999-1-gennaio—30-giugno
Circoscrizione ITALIA INSULARE https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=13/06/1999&tpa=Y&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=5&levsut1=1&ne1=5&es0=S&es1=N&ms=S
Area ESTERO https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=13/06/1999&tpa=E&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Elezioni amministrative
Comunali www.wikiwand.com/it/Elezioni_amministrative_italiane_del_1999https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=13/06/1999
https://www.cattaneo.org/dati/archivio-dati-elettorali/elezioni-comunali/
Provinciali www.wikiwand.com/it/Elezioni_amministrative_italiane_del_1999#/Elezioni_provincialiwww.cattaneo.org/dati/archivio-dati-elettorali/elezioni-provinciali/
13 giugno: approvata in Svizzera, con un referendum che ha avuto il 54,4% dei consensi, la somministrazione controllata di eroina per i tossicodipendenti che abbiano tentato almeno due volte di disintossicarsi o versino in condizioni di salute che escludano altre forme di trattamento.
Varsavia, il Papa proclama Beati 108 sacerdoti e laici polacchi, vittime del nazismo.
13 – 27 giugno: Sardegna, elezioni regionali
I risultati
14 giugno: le truppe jugoslave si ritirano dal Kossovo, con loro fuggono anche migliaia di serbi. Una sparatoria dei miliziani dell’Uck a Pristina, con 3 morti, è l’inizio della pulizia etnica a parti invertite. Quasi ogni giorno verranno alla luce le prove di uccisioni ed eccidi perpetrati sia dai serbi che dagli albanesi: questi ultimi però, non faranno notizia. Del resto, il leader dell’Uck, Hashim Taqui, ha dichiarato «le armi, nessuno ce le ha chieste indietro»
A seguito del calo elettorale subito dai rispettivi partiti nelle elezioni europee, annunciano le proprie dimissioni Gianfranco Fini di Alleanza Nazionale; Marini dei Popolari; Bossi per la Lega Nord e Manconi per i Verdi
15 giugno: Torino, rinviato al giudizio del Tribunale militare il tenente tedesco Anton Renninger, di 81
anni, accusato di aver ordinato la strage di Cumiana, nell’aprile 1944, nella quale furono uccisi 51 civili
http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Cumiana,%2003.04.1944.pdf
La Cassazione annulla la sentenza di condanna a carico di Bettino Craxi (5 anni e 9 mesi), di Claudio Martelli (4 anni), Licio Gelli (5 anni e 9 mesi), e Leonardo Di Donna (4 anni e 6 mesi), per il Conto protezione, il versamento sul conto di una banca svizzera di 7 milioni di dollari effettuato da Roberto Calvi in favore del Psi nel 1979. Diviene definitiva, invece, la condanna inflitta a Silvano Larini (4 anni, condonati) che con le sue dichiarazioni aveva portato Bettino Craxi ed i suoi complici sul banco degli accusati.
Annullate dalla Cassazione, con rinvio alla Corte d’appello di Milano, le condanne emesse contro Bettino Craxi, Claudio Martelli e Leonardo Di Donna al processo per il conto Protezione, perché «pressoché la globalità» della sentenza si basa soltanto sulle accuse di Silvano Larini. Annullata senza rinvio la condanna di Licio Gelli per «improcedibilità dell’azione penale».
16 giugno: la Camera approva la legge che depenalizza oltre 100 reati minori, che saranno sanzionati con ammende o con pene alternative al carcere.
Il rapporto annuale di Amnesty international denuncia torture, abusi e maltrattamenti da parte delle autorità statali in danno di persone arrestate in 125 dei paesi monitorati, fra i quali l’Italia.
Condannato a 7 anni il costruttore palermitano Francesco Paolo Sbeglia, accusato di avere riciclato il denaro di Totò Riina
Arrestate, per ordine della Dda di Napoli, 6 persone presunte affiliate al clan camorristico Natale, accusate di tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi e di aver organizzato un agguato ai danni di esponenti del clan camorristico Ciccarelli – Pezzella
17 giugno: Mosca, una mozione parlamentare votata all’unanimità dalla Duma afferma che «i massimi dirigenti della Nato, e in primo luogo il segretario generale Solana, hanno commesso un crimine di guerra e devono essere puniti per i crimini contro l’umanità commessi durante l’aggressione»
In un’intervista al Corriere della Sera, l’ammiraglio Fulvio Martini, già direttore del Sismi, afferma che «il 23 marzo 1987 Delle Chiaie, su nostra segnalazione, fu fermato a Caracas dal servizio venezuelano, e poi trasferito in Italia». Sempre nel contesto dell’intervista, apparsa su il supplemento del quotidiano milanese Sette, viene pubblicato un elenco di 130 latitanti di sinistra, mentre vengono omessi i nomi di quelli neofascisti, diversi dei quali confidenti dello stesso Sismi.
La Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati ha negato l’autorizzazione all’arresto, richiesta dalla Procura della repubblica di Catania, per Giuseppe Firrarello, senatore dell’Udeur, accusato di reati collegati a Cosa Nostra
Il ministro di Grazia e giustizia, Oliviero Diliberto, con un comunicato ufficiale informa che il mediatore nel caso di Silvia Baraldini per indurre gli Stati Uniti a concedere la sua estradizione in Italia è stato il vice capo della polizia, prefetto Gianni De Gennaro.
In una tavola rotonda organizzata dal Manifesto, i leader storici delle Brigate Rosse Moretti, Balzerani, Gallinari spiegano che la lotta armata, definita un «progetto forte» negli anni Settanta, è finita non esistendone più le condizioni, e negano ogni possibile continuismo con le nuove BR che hanno ucciso D’Antona.
Il collaboratore di giustizia Salvatore Cancemi, durante la sua deposizione a Caltanissetta al processo ter per la strage di via D’Amelio, indica come mandanti delle stragi del ’92 e del ’93 Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, dicendo: «Posso solo affermarlo per logica. Erano nelle mani di Riina che contava su di loro per un futuro che avrebbe portato soltanto del bene a Cosa nostra». Successivamente, in altre audizioni, dirà che non sono sue deduzioni ma di averlo sentito dire da Riina. Berlusconi replicherà dicendo che si tratta di «accuse demenziali da parte dei soliti prezzolati dallo Stato». Nascono polemiche dopo le dichiarazioni del presidente della Commissione Antimafia Ottaviano Del Turco, secondo cui «la liquidazione della credibilità dei collaboratori di giustizia» non è il frutto della «diabolica congiura di politici che hanno abbassato la guardia» ma l’effetto di «un uso sempre meno accettabile di queste figure nei processi». Del Turco, affermando di avere sempre sostenuto la necessità della revisione delle norme sui pentiti, chiede al capo dello Stato, come presidente del Csm, di intervenire sulle responsabilità della magistratura. Il procuratore antimafia Pier Luigi Vigna concorda sulla necessità che il disegno di legge sui collaboratori di giustizia, presentato nel febbraio del 1997, «sia preso in esame su alcuni punti fondamentali, prima di tutto la previsione di un termine entro il quale il collaboratore debba rendere le dichiarazioni sui “fatti indimenticabili”». Secondo il procuratore di Palermo Gian Carlo Caselli le polemiche contro i pentiti «sono contro la logica dell’efficienza delle indagini antimafia».
New York, incriminate dall’FBI, e arrestate quasi tutte, 89 persone, tra cui Dominik Dionisio e Enrico Locascio della cosca Colombo di New York e Yakov Slavin della Bar (la mafia russa), che avevano organizzato, assieme ad alcuni agenti di cambio, una truffa in borsa che aveva fatto guadagnare all’organizzazione circa 100 milioni di dollari.
Napoli, rinviate a giudizio 27 persone, tra cui l’ex vicesindaco di Grazzanise (Caserta) Antonio Papa e il capozona dei “casalesi” Michele Zagaria (latitante), nell’ambito di un’inchiesta su omicidi, associazione camorristica e racket del “caro estinto”.
18 giugno: Roma, il delitto del giudice Scopellitti rimane senza colpevoli. La Cassazione conferma le assoluzioni di Riina, Madonia e Provenzano, tutti condannati all’ergastolo in primo grado
La rivista dei Gesuiti Civiltà Cattolica diffida i cattolici dall’aderire alla Massoneria, rifacendosi alla Dichiarazione della Congregazione per la dottrina della fede del 1983. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani replica che si tratta di «illazioni infondate che riecheggiano un passato che ritenevamo archiviato e sepolto, quello delle scomuniche»
Torino, denunciati 12 studenti della Rasc (Rete autogestita studenti e collettivi), con l’accusa di aver bruciato una bandiera italiana esposta in una caserma dei carabinieri, durante una manifestazione il 25 aprile 1999
Taranto, il pubblico ministero Antonio Mariuccia chiede per Gianfranco Cito, accusato di «concorso esterno in associazione mafiosa», la condanna a 6 anni di reclusione
Roma, il Consiglio superiore della magistratura proscioglie in sede disciplinare il sostituto procuratore della repubblica di Milano, Gherardo Colombo, che nel 1998 aveva definito la Bicamerale prodotto della «società del ricatto», e per questa ragione era stato posto sotto inchiesta dall’allora ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Flick.
Dopo la ennesima fuoruscita di gas tossici verificatasi al Petrolchimico di Porto Marghera, l’associazione ambientalista Greenpeace chiede la soppressione della produzione di Pvc. “Da quando è stato raggiunto l’accordo sulla chimica a Porto Marghera – dichiarano i portavoce di Greenpeaces – sono stati circa 30 gli incidenti che hanno provocato la fuoruscita di composti tossici (…) circa 20 hanno riguardato il ciclo di produzione del Cvm, composto cancerogeno che una volta immesso nell’aria dà luogo alla formazione di sottoprodotti ancora più tossici»
Londra, una pacifica manifestazione contro la globalizzazione capitalistica viene pesantemente colpita da ripetute cariche di polizia.
Stati Uniti, arrestata dopo 23 anni Kathy Soliah, leader del movimento Symbionese liberation army
Sequestrati i beni e il capitale sociale della “Tecnoedile”, la società che fa parte del consorzio di imprese Sant’Anna Palermo che nel 1996 vinse il nuovo appalto da ottanta miliardi per ultimare la sede della Pretura di Palermo. Proprietario della Tecnoedile è Agostino Catalano, consuocero di Vito Ciancimino e arrestato nel luglio scorso perché ritenuto vicino alla cosca del rione Passo di Rigano. L’azienda era subentrata alla Sincies Chiementin che, secondo le dichiarazioni del collaboratore Salvatore Cancemi, era collegata a Cosa Nostra e che era stata estromessa in seguito alle indagini della Procura.
18 – 21 giugno: si svolge a Palermo un convegno internazionale sulla legalità organizzato dall’associazione americana Civitas, a cui partecipa anche Hillary Clinton. Palermo viene considerata «capitale mondiale della legalità». Contestazione di gruppi di pacifisti e proteste delle organizzazioni della società civile palermitana più impegnate nelle attività di educazione alla legalità, escluse dal convegno.
19 giugno: Taormina, intervenendo ad un incontro organizzato dall’Aspen institute Italia, da lui stesso presieduto, il ministro della difesa Carlo Scognamiglio ha affermato che per affrontare gli impegni militari sempre crescenti, l’Italia dovrà aumentare le spese per la difesa passando dall’1,1% del prodotto lordo all’1,5%, che tradotto in cifre significherà un aumento di almeno 8 mila miliardi
Milano, Gustavo Palazio, reduce della Rsi di 75 anni, ha rivolto un appello al presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, affinché intervenga perché venga concessa la pensione ai reduci dell’esercito di Salò perché hanno agito «in perfetta buona fede»
Incendiati a Napoli quattro campi nomadi dagli abitanti del quartiere Scampia (un quartiere dormitorio presso cui è situato uno dei campi) che hanno voluto vendicarsi per il grave ferimento di una ragazza investita dall’auto di uno zingaro. Secondo i nomadi (che sono riusciti a scappare) e la stessa polizia, i raid incendiari sono stati organizzati da alcuni camorristi.
21 giugno: i dati Istat registrano un lieve incremento dell’occupazione (+1,4), determinata dalla crescita del settore terziario e, in quello industriale, dalle costruzioni, mentre non vi è alcuna inversione di tendenza nell’agricoltura e nell’industria in senso stretto. I senza lavoro sono oltre il 12%, mentre cresce il numero di persone che rinuncia a cercarlo
In un’intervista al Corriere della Sera, Vittorio Foa afferma che «fra un Berlusconi che rappresenta un centrismo avventurista e un Fini, che almeno nelle intenzioni ha rivelato il desiderio, il bisogno di fare una destra moderna e responsabile, io non ho mai esitato a dire che avrei scelto Fini»
Milano, arrestato con l’accusa di aver sequestrato e seviziato 5 prostitute Alessandro Danieletti, ex militante di Avanguardia Nazionale diventato poi un malavitoso comune
Confermate dalla Cassazione le assoluzioni per Totò Riina, Bernardo Provenzano, Pippo Calò e gli altri componenti della Cupola accusati di essere i mandanti dell’uccisione del giudice Antonino Scopelliti. Gli imputati, che erano stati condannati all’ergastolo in primo grado, erano stati poi assolti in appello dalla corte di Reggio Calabria
Condannato a quattordici mesi di reclusione l’ex primario di Emodinamica dell’Ospedale civico di Palermo Salvatore Bonocore, accusato di aver falsificato (nel 1989) gli esami clinici dei capomafia detenuti Francesco Intile di Caccamo e Giuseppe Giacomo Gambino di Palermo per favorirne il ricovero in ospedale.
Scoperto in Sicilia un mercato nero di un vaccino, l’RB51 proibito in Italia e non rintracciabile nelle analisi, che nasconde la brucellosi delle mucche e il cui commercio illegale risulta governato dalla mafia
Sequestrati beni per un valore di undici miliardi di lire alla famiglia Barbaro, di Platì (RC), indicata dagli investigatori come una delle
organizzazioni più importanti della ‘ndrangheta dedita ai sequestri di persona
Più diritti ai detenuti: la Cgil propone un’Authority «indipendente e
autorevole», che abbia poteri di controllo e di ispezione sulla situazione degli istituti penitenziari rispetto alle condizioni di
vita dei detenuti. La richiesta è arrivata durante un convegno sulla sicurezza e il carcere che si è svolto a Roma
22 giugno: Massimo D’Alema conferma che la manovra finanziaria del 1999 sarà di 16.000 miliardi, con la riduzione della pressione fiscale compensata da tagli su previdenza e sanità. Gli altri governi europei di centrosinistra si muovono nella stessa direzione: in questi stessi giorni, Schroder ha presentato un progetto di austerità a scapito di pensioni e indennità di disoccupazioneIl ministro del Lavoro Cesare Salvi ha dato il via libera a tre nuovi contratti d’area per La Spezia, Sulcis-Iglesiente e Molise-Centrale. In tutto sono 64 le iniziative in programma, per 618 miliardi d’investimenti e 1.976 posti di lavoro. In particolare, il contratto d’area di La Spezia
prevede il lancio di 13 progetti d’impresa, con una ricaduta occupazionale di 233 unità. I fondi ammontano a 111 miliardi (di cui 22,5 provenienti dallo Stato). Per il Sulcis-Iglesiente, il contratto punta su 14 iniziative (con la creazione di 370 posti) una volta investiti i 116 miliardi stanziati (67 quelli pubblici). Il contratto d’area del Molise Centrale, un’area assai depressa con la disoccupazione al 20 per cento, è quello più grosso per dimensioni, con 37 progetti, 391 miliardi da spendere (di cui 193 statali) e un incremento di 1.373 posti di lavoro
Roma, accordo separato all’Ama: la Cgil non firma. Accordo tra l’Ama, l’azienda municipale dell’Ambiente, la Rsu e Cisl e Uil provinciali. Nasce Ama city, «nuovo ghetto per spazzini» – come la definiscono Walter Cerfeda e Paolo Nerozzi, della Cgil – una nuova società che esternalizza il mestiere a più povero contenuto professionale, nella quale verrà applicato il contratto di lavoro privato, rompendo l’unicità del ciclo produttivo e la stessa unitarietà dell’azienda.
Torino, il giudice istruttore Simone Perelli, accogliendo la richiesta di proscioglimento – avanzata dal procuratore generale che aveva avocato a sé l’inchiesta – ha disposto l’archiviazione del procedimento a carico del generale dei carabinieri Francesco Delfino, accusato di aver commesso illeciti nel periodo 1989-1992, quando comandava la legione di Alessandria – Asti – Cuneo, nei rapporti con alcuni imprenditori per lavori eseguiti in caserme dell’Arma.
Roma, il Consiglio superiore della magistratura ha votato a favore della nomina di Gerardo D’Ambrosio a procuratore della repubblica di Milano, in sede di commissione per gli incarichi direttivi, con 5 voti a favore ed 1 astenuto.
Imperia, assolto con formula ampia Flavia Pignanelli, ex direttrice del carcere d’Imperia che era stata arrestata il 15 settembre 1997 con l’accusa di avere avuto rapporti sessuali con detenuti e di aver commesso illeciti a loro favore. L’ex direttrice, che aveva cercato di rendere più umano l’ambiente carcerario, era stata vittima di una campagna denigratoria appoggiata dalla stampa, che aveva parlato addirittura di «carcere a luci rosse»
Napoli, al processo contro Carmine Alfieri ed il suo clan, il pubblico ministero chiede una condanna a 10 anni di reclusione per l’ex ministro degli Interni Antonio Gava; a 9 anni per il senatore Francesco Patriarca; a 8 anni per il senatore Vincenzo Meo; a 6 anni per il deputato Raffaele Mastrantuono, tutti accusati di «concorso esterno in associazione mafiosa» per il contributo dato al clan Alfieri nell’aggiudicazione di appalti in cambio di sostegno elettorale.
Arrestati a Messina 16 presunti appartenenti al clan “Giostra” accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, rapine, traffico di droga
23 giugno: Roma, l’ex direttore del Sismi, ammiraglio Fulvio Martini, presenta il suo libro di memorie Ulisse, con gli interventi di Giulio
Andreotti e Giuliano Amato
Roma, revocati gli scioperi nel pubblico impiego: quello del 25 dei dipendenti della presidenza del Consiglio e quello del 9 luglio in
altri sei ministeri e alla motorizzazione civile. Un’intesa tra sindacati ed Esecutivo prevede l’impegno del ministro della Funzione pubblica per istituire due nuovi comparti (Presidenza del Consiglio e agenzie fiscali). Il ministro della Funzione Pubblica, Piazza si è impegnato anche ad aprire un tavolo di confronto con i sindacati per discutere le obiezioni sollevate alla riforma dei ministeri
Porto Marghera (Venezia), il ministro dell’Ambiente Edo Ronchi ha sospeso l’attività dello stabilimento Evc di Porto Marghera, dopo l’incidente del 9 giugno, quando una valvola di sicurezza ha immesso nell’atmosfera 900 chili di cloruro di monovinile (cvm). Due giorni
prima le Rsu dello stabilimento, all’unanimità, avevano proposto di anticipare il fermo tecnico per mettere in sicurezza gli impianti. Lunedì 28 si svolgerà un’altra assemblea generale del PetrolchimicoAnche la Uil trasporti aderisce allo sciopero dei ferrovieri dell’8 e 9 luglio. Il difficile negoziato si è bruscamente interrotto e ha ampliato il numero delle sigle sindacali aderenti allo sciopero nazionale della prossima settimana (comprendenti Fit Cisl, Fisafs, Fisast, Sma e Ucs). All’agitazione potrebbe aderire anche il Comu. Giudizio diametralmente opposto quello della Filt Cgil, che ha invece valutato sostanzialmente positive le proposte delle Fs, e si è detta pronta a continuare la trattativa, a patto però che siano presenti al tavolo anche gli altri sindacati. Posizione questa, condivisa anche dall’Ugl ferrovie
Padova, iniziative comuni per una diversa qualità del welfare: questa la sostanza del Protocollo d’intesa siglato tra Cgil, Cisl e Uil del Venetoe Forum regionale del Terzo settore. Campo privilegiato di intervento, i sistemi di servizi sociali locali, per i quali è richiesta un’adeguata produzione legislativa (regionale e nazionale), nonché il proseguimento del processo di riforma e decentramento della pubblica amministrazione, mantenendo il non facile equilibrio tra federalismo e coesione sociale.
Il Protocollo contiene una serie di impegni: • effettuare incontri periodici, anche per commissioni, su temi quali i rapporti istituzionali con gli enti pubblici, il welfare locale, il lavoro;
• attivarsi per l’apertura di tavoli di concertazione con la Regione in tema di politiche sociali e culturali;• istituire commissioni bilaterali fra le due parti, coinvolgendo anche le federazioni di categoria; • richiedere alla Regione l’attivazione di un Osservatorio veneto del Terzo settore, con particolare attenzione al mercato del lavoro, ai rapporti con la pubblica amministrazione e alle procedure di affidamento dei servizi;• costruire una prima iniziativa di comune dibattito sul welfare locale e sul Terzo settore
Roma, arrestato per aver clonato carte di credito l’ex br Biagio Genco.
Milano, la Corte dei Conti condanna Mario Chiesa, già condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere per aver percepito tangenti e che con le sue rivelazioni mise in moto l’inchiesta di Mani pulite, a risarcire 3 miliardi, 156 milioni e 300 mila lire.
Napoli, sospesa dal cardinale Giordano, su richiesta del parroco, la processione della statua di san Giovanni che si sarebbe dovuta tenere nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. La decisione nasce dalla volontà di rompere il monopolio dell’organizzazione della processione tenuto da una famiglia del quartiere, che l’anno precedente aveva fatto sfilare la statua con al braccio una fascia nera, in segno di lutto per la morte, in un agguato camorristico, di due pregiudicati appartenenti alla famiglia
In risposta alla rogatoria inviata dalla Procura di Milano nel 1992, sono stati trasmessi dalla Svizzera gli estratti conto di due depositi bancari riconducibili alla Democrazia cristiana e in particolare al segretario milanese Maurizio Prada. Si tratta di 22 miliardi tra contanti e azioni e di una notevole quantità di oro. Secondo i legali di Prada, sotto processo per le tangenti per l’Atm (l’azienda dei trasporti), si tratta di risparmi di famiglia
Berlino, una manovra drastica, la più dura del dopoguerra, che segna
anche una vera e propria svolta nella politica previdenziale e ha provocato durissime reazioni da parte del sindacato tedesco. Il governo Schroeder ha messo a punto un piano economico di 150 mila miliardi di risparmi in quattro anni. Solo nel Duemila i tagli al bilancio saranno di 30 miliardi di marchi, pari all’1,5 per cento in meno delle spese del 1999, e il debito pubblico calerà a 49,3 miliardi di marchi, fino a scendere nel 2003 a 30 miliardi di marchi. Le pensioni non saranno più ancorate all’andamento salariale, ma seguiranno solo il tasso d’inflazione.
Madrid, secondo un rapporto della Procura madrilena, uomini della cosca siciliana di Nitto Santapaola si sarebbero impegnati ad appoggiare la campagna elettorale del presidente dell’Atletico Madrid, Jesus Gil, sindaco di Marbella e capo di un partito di destra che ha avuto un grande successo nelle elezioni locali del 20 giugno scorso in varie località della Spagna meridionale. Gil è accusato di riciclaggio del denaro della cosca di Santapaola e del cartello di Medellín. Il rapporto riguarda anche la giudice Pilar Ramirez, che in passato era stata accusata di avere insabbiato procedimenti per corruzione (riguardanti anche Gil) e che ora è stata denunciata al Consiglio superiore del Potere giudiziario perché anche suo fratello e suo padre sono accusati di essere legati ad elementi della mafia siciliana e del narcotraffico colombiano.
24 giugno: Sergio Cofferati, leader della Cgil non certo ostile verso il governo di centrosinistra, si diciara critico verso la manovra finanziaria del governo: «con questo Dpef, si abbassa la spesa sociale sotto i livelli della Grecia». Dal canto suo Massimo D’Alema, da Buenos Aires, fa sapere di sentirsi amareggiato per le “incomprensioni” dimostrate verso la «coraggiosa manovra» economica del suo governo ed aggiunge che occorre percorrere vie nuove, perché sia il fordismo sia il pensiero keynesiano e le teorizzazioni sullo stato sociale, sono vie «non più percorribili»
Roma, il ministro di Grazia e giustizia, Oliviero Diliberto, intervenendo alla festa del corpo di polizia penitenziaria ha affermato che è stato approvato il nuovo regolamento di servizio e che sono stati istituiti i ruoli direttivi e dirigenti per gli appartenenti al corpo, mentre a luglio verrà approvata la riforma dell’amministrazione penitenziaria. Ha concluso affermando che va prorogato il regime del 41- bis, il carcere
duro per quei detenuti che rappresentano un pericolo per la collettività
Roma, telelavoro nel pubblico impiego: Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e sindacati si sono incontrati per la seconda volta con l’obiettivo di definire gli ambiti di un accordo quadro. Entro l’estate, se l’accordo arriverà, il telelavoro sarà un’opzione in più per i dipendenti degli uffici pubblici. Le trattative si sono aperte su un documento–proposta dell’Aran (ispirato dalla direttiva inviata all’agenzia guidata da CarloDell’Aringa dal ministro della Funzione pubblica Angelo Piazza). Paola Agnello, della segreteria nazionale della Funzione pubblica Cgil, afferma: «Ci tengo a chiarire che tra noi e l’Aran c’è una discussione vera, un confronto. Arrivare a un’intesa, del resto, interessa a tutte le parti». Alcuni principi guida erano stati già chiariti nella direttiva ministeriale: il carattere volontario e reversibile del telelavoro, l’eguale retribuzione per chi resta in ufficio e chi lavora a distanza, la parità di diritti sindacali e la precedenza per i portatori di handicap e per le persone che hanno difficoltà logistiche
Arrestate a Palermo 15 persone, presidenti e soci di quattro cooperative sociali convenzionate con la Provincia e con il Comune e due geometri dell’Assessorato provinciale al territorio e ambiente, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, alla truffa e alla corruzione. La Digos ha accertato che gli arrestati (tra cui quelli che vengono considerati gli ideatori: Giuseppe Marasà e i figli Paolo, Roberto, Maurizio e Dario) costringevano ogni lavoratore a pagare dalle 500 e alle 700 mila lire, sotto la minaccia dell’esclusione dalla cooperativa. Afferma il consigliere comunale Angelo Collodoro: «E’ emersa solo una piccola parte di ciò che denunciamo da tempo». Sulle cooperative sociali Rifondazione comunista l’anno scorso aveva pubblicato un dossier. Il 28 giugno verranno arrestate 6 persone ad Agrigento con accuse analoghe.
Annunciato dagli avvocati penalisti uno sciopero dall’8 al 31 luglio per protestare contro il rinvio della discussione alla Camera sul «giusto processo»
25 giugno: Valerio Morucci, ex militante delle Br, nega di aver mai conosciuto Igor Markevitch
L’Onu ha stabilito che il 26 giugno sia la giornata mondiale del ricordo delle vittime della tortura, abitualmente praticata, in ogni forma, in tutto il mondo.
Roma, la Cassazione annulla l’ordinanza di custodia cautelare per l’ex sottosegretario al Tesoro Nuccio Cusumano dell’Udeur, in carcere da 59 giorni perché accusato assieme ad altri, dalla Procura di Catania, di concorso in turbativa d’asta aggravata al fine di favorire associazioni mafiose e concorso esterno in associazione mafiosa, nell’ambito di un’inchiesta su alcuni appalti pubblici, in particolare su quello per la costruzione dell’ospedale Garibaldi di Catania. I commenti da parte dell’Udeur e di elementi del Polo, ma anche di esponenti della maggioranza, sull’opportunità della sua carcerazione e la notizia di una telefonata da parte di Ciampi a Cusumano (un comunicato del Quirinale affermerà che il Presidente si era soltanto informato della sua salute, ma Cusumano aveva dichiarato che Ciampi gli «aveva dato la sua solidarietà») suscitano la reazione del pm Nicolò Marino che si dice certo «della bontà dell’inchiesta»
Confermati in appello gli ergastoli per Cosimo Lo Nigro, Luigi Giacalone, Gaspare Spatuzza e Nino Mangano accusati di essere i killer di Padre Pino Puglisi.
Demolita a Castellammare di Stabia (Na), dopo la denuncia di alcuni bambini di una scuola, la villa che il capomafia della zona Catello Cuomo stava costruendo abusivamente.
26 giugno: Roma, muore Jiri Pelikan, esule cecoslovacco, fra i protagonisti della “primavera di Praga” nel 1968. Fu parlamentare europeo nelle file del Psi.
Il Coordinamento pugliese contro la guerra organizza due giornate di manifestazioni ed incontri a Gioia del Colle e Brindisi, legate da una carovana per la pace, all’aeroporto militare e alla base Nato di Costa Morena, mentre un gruppo di giovani getta fiori nel mare per ricordare le vittime della mancata accoglienza. I pacifisti pugliesi sono ancora attivi, per avere sotto gli occhi le conseguenze della guerra, con l’arrivo di centinaia di profughi, ma a livello nazionale il piccolo movimento di protesta ha pressoché smobilitato.
Catania, scarcerato Stefano Cusumano, ex sottosegretario al ministero del Tesoro, arrestato il 26 aprile 1999 con l’accusa di «turbativa d’asta e concorso esterno in associazione mafiosa». Cusumano, dopo la scarcerazione decisa dalla Cassazione per «assoluta mancanza di indizi», riferisce alla stampa di aver ricevuto una telefonata di solidarietà dal presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Resi noti dal ministero dell’Interno i dati sull’usura: nel 1998 sono state denunciate 1.185 persone, delle quali 181 in Sicilia, 171 nel Lazio (111 nella sola Roma) e 151 in Campania; 269 gli arrestati.
Trovate dai carabinieri di Castellammare di Stabia (Napoli), in seguito alle denunce di un operaio, scorie di amianto seppellite nel terreno di uno stabilimento. Si indaga anche sull’ipotesi di una truffa ai danni dell’Unione Europea che ha erogato fondi per consentire alle aziende lo smaltimento delle scorie tossiche e distruggerle in centri specializzati in Francia.
Sequestrati beni per 3 miliardi di lire a Salvatore Criaco, pregiudicato e presunto esponente del clan della ‘ndrangheta Morabito di Africo (RC).
27 giugno: vittoria del Polo ai ballottaggi per l’elezione del sindaco di Bologna e del presidente della provincia di Milano
https://www.cattaneo.org/dati/archivio-dati-elettorali/elezioni-comunali/L’ex presidente dell’Associazione Commercianti e della Camera di Commercio Giorgio Guazzaloca (Bazzano, 6 febbraio 1944 – Bologna, 26 aprile 2017), candidato della lista di centro-destra La Tua Bologna, vince al ballottaggio (50,69%) le elezioni amministrative contro la rappresentante della sinistra Silvia Bartolini e diventa sindaco di Bologna.Per la prima volta dopo cinquanta anni il primo cittadino bolognese non è comunista. Alcuni parlano ironicamente di «caduta del muro di Bologna»
https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giorgio_Guazzaloca&veaction=edit§ion=6
Sezioni rosse e sezioni blu: lo spaccato di Bologna nel confronto elettorale del giugno 1999www.cittametropolitana.bo.it/statistica/Engine/RAServeFile.php/f/StudiRapporti/15_BOCCAFOGLI.pdf
Il Guazza e il Bonawww.lintellettualedissidente.it/controcultura/italia/il-guazza-e-il-bona/
Luther Blissett – Una terribile bellezza è nata
www.lutherblissett.net/archive/435_it.html
www.lutherblissett.net/archive/436_it.html
Scomparso l’ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzalocawww.radiocittadelcapo.it/archives/scomparso-lex-sindaco-di-bologna-giorgio-guazzaloca-182721/https://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/04/26/news/bologna_e_morto_giorgio_guazzaloca-163940539/
Atene (Grecia), muore in carcere all’età di 80 anni Gheorghios Papadopulos, componente della Giunta militare che prese il potere il 21 aprile 1967. Condannato a morte, pena commutata in ergastolo, dopo la caduta del regime, Papadopulos rifiutò di difendersi dinanzi al Tribunale e, dopo la condanna, di chiedere la grazia.
Sul quotidiano Il Manifesto, il premio Nobel Ramos Horta, rientrato a Timor dopo 24 anni di esilio, chiede «se le regole dell’ordine mondiale imposte recentemente in Kosovo dalla Nato» valgano anche per il suo paese, occupato dalle truppe indonesiane.
Deposizione spontanea, davanti i pm di Milano Paolo Ielo e Francesco Greco, di Silvio Berlusconi: «Ho voluto fornire chiarimenti sul periodo in cui seguivo di persona la Fininvest».
28 giugno: Milano, il giudice istruttore Clementina Forleo rinvia a giudizio per concorso nella strage di Piazza Fontana, Carlo Digilio, che verrà processato, insieme a Carlo Maria Maggi, Giancarlo Rognoni e Delfo Zorzi, il 16 febbraio 2000
Gli iscritti ai sindacati metalmeccanici hanno detto sì al rinnovo del contratto. Più dell’80 per cento (80,28) i favorevoli all’intesa. I consigli generali di Fim Fiom Uilm hanno però rinviato il referendum dal 6-8 luglio al 12-14 luglio. Sono sorti infatti problemi al tavolo dove la mediazione del ministro Bassolino viene tradotta in norme scritte. Il punto del contendere è la Banca delle ore: per i sindacati tutto lo straordinario eccedente la franchigia di 32 ore deve confluire automaticamente in questo nuovo istituto. Per gli imprenditori invece questa quota va pagata a meno di una diversa richiesta dei lavoratori
Concluso a Catanzaro, con 11 ergastoli, 383 anni di reclusione per 72 imputati e 105 assoluzioni, il processo a presunti affiliati a cosche della ‘ndrangheta operanti nelle cinque province calabresi. Tra gli assolti, tutti per «non aver commesso il fatto» o «perché il fatto non sussiste», figura anche Giuseppe Piromalli, ritenuto uno dei massimi esponenti dell’omonima cosca che opera nella piana di Gioia Tauro. Oltre che di associazione mafiosa, gli imputati erano accusati, a vario titolo, di una serie di reati, tra i quali 25 omicidi maturati nell’ambito di faide tra cosche in varie zone della Calabria, tentati omicidi, estorsioni, rapine e danneggiamenti.
Assolto dal Gup di Palermo, perché avrebbe agito in «stato di necessità», il commerciante Giovanni Alongi, accusato di favoreggiamento per aver negato di pagare il pizzo gli estortori.
Roma, espulsa dal partito dei Verdi la pacifista Laura Marchetti, rea di aver invitato a non votare per il partito per protesta contro la sua linea filo governativa nel corso della guerra contro la Serbia
29 giugno: un artigiano palermitano ha deciso di ritornare al lavorare al Nord perché continuamente taglieggiato dal racket. La notizia viene diversamente commentata: secondo alcuni a Palermo non è cambiato nulla, dall’omicidio di Libero Grassi ad oggi; altri invitano a rafforzare l’associazionismo antiracket
Ankara, il Tribunale militare condanna a morte il leader kurdo Abdullah Ocalan
Praga, Giancarlo Elia Valori viene insignito del premio Sir Moses Montefiore, il massimo riconoscimento internazionale del mondo ebraico, attribuito dal centro mondiale dei servizi religiosi per la diaspora. Valori è titolare della Cattedra della Pace a Gerusalemme, ed alla madre Emilia Valori, è stato intitolato il primo dei cento “alberi dei giusti”.
Cacak (Serbia), manifestazione anti Milosevic. L’opposizione chiede libere elezioni.
Cuneo, muore Dino Giacosa, antifascista; insieme a Duccio Galimberti e Livio Bianco organizzò il 12 settembre 1943 la prima banda partigiana nel Cuneense.
Varese, il giudice istruttore Marco Lualdi ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico del generale dei carabinieri Francesco Delfino che era stato accusato il 18 giugno 1998 da Luigi Riboli, padre di Emanuele, sequestrato nel 1974 e mai più ritrovato, di avergli chiesto una forte somma di denaro necessaria, a suo avviso, per pagare gli informatori.
30 giugno: Roma, ritrovata alla stazione Ostiense la rivendicazione dell’omicidio D’Antona, fatta dalle Br – Pcc
Arrestate a Palermo 15 persone accusate di estorsione. In una conversazione registrata dalla polizia uno degli estortori riferisce che un imprenditore gli aveva chiesto la fattura per scaricare il pizzo dalle tasse.
Denunciate dal rettore dell’Università di Messina aggressioni a tre professori della Facoltà di Economia, da parte di studenti che pretendevano la convalida di esami mai sostenuti
Condannato a 4 anni di reclusione, per concorso esterno in associazione mafiosa, l’ex sindaco di Taranto Giancarlo Cito, ora deputato per la Lega d’azione meridionale.
La Camera approva il dpef sulla manovra finanziaria, che rimanda il grosso della manovra sulle pensioni in conseguenza della levata di scudi sindacale.
Roma, il Tribunale dichiara prescritti i reati contestati agli ex segretari nazionali della Dc Ciriaco De Mita e Arnaldo Forlani, all’ex consigliere dell’azienda per l’elettricità Luigi Benedetti, e all’imprenditore Aldo Bonifati. Tutti rispondevano di concorso in corruzione e, il solo Forlani, di violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti.
Roma, manifestano per Ocalan alcune centinaia di persone davanti all’Ambasciata turca, per iniziativa di Rifondazione comunista, Centri sociali, associazione Azad. Il senatore Giovanni Russo Spena di Rifondazione afferma in aula: «Si è fatta una guerra ipocrita in nome dei diritti umani e ora si permette la condanna di Ocalan calpestando quei diritti». E’ stato lanciato un appello per la concessione dell’asilo politico ad ‘Apo’ ed altri presidi si sono svolti davanti ai municipi di Carrara e Firenze.
Fine giugno: Rassegna Sindacale – Intervista all’economista Paolo LeonUn’Europa così, dal punto di vista economico, non serve a niente. O, per meglio dire, serve solo ad avere maggiori certezze sul tasso di cambio. Ma la stabilità dei cambi non ha alcun effetto sullacrescita dell’economia e dell’occupazione, come invece si pensava. Il patto di stabilità colpirà in maniera durissima tutti i paesi dell’Unione monetaria e non è ragionevole che i governi dei diversi Stati europei, a maggioranza socialdemocratica, si disinteressino della questione. Lo
stesso vale per il sindacato europeo, che si dimostra non meno assente dei governi, preso com’è, nei diversi Stati, a opporsi ai tagli alla spesa sociale». Il giudizio dell’economista Paolo Leon merita di essere approfondito. Lo facciamo in questa intervista partendo dal quadro internazionale (…)Continua in https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/questa-europa-senza-dividendo-sociale—intervista-a-paolo-leon
Gli operatori della sicurezza si associano: nasce il Comitato permanente europeo dell’igiene e della salute sul lavoro (Cpe). L’hanno fondato quattro associazioni nazionali degli operatori della sicurezza: l’Associazione portoghese degli ispettori del lavoro (Apit), la Società nazionale degli operatori della prevenzione (Snop, associazione italiana composta da medici del lavoro e tecnici incaricati del controllo delle condizioni di rischio sul lavoro nei servizi pubblici delle Asl), l’Unione progressista degli ispettori del lavoro (Upit, associazione spagnola degli ispettori del lavoro), la Association Villermé (associazione francese degli ispettori e controllori del lavoro). Il Cpe è aperto ai professionisti che svolgono attività a fini individuali o in modo informale: ne fanno parte anche un membro dell’Hse (l’agenzia britannica per la sicurezza) e uno dell’Associazione tedesca degli ispettori del lavoro del Land di Hesse (il Cpe vuole aprirsi a tutte le altre omologhe associazioni europee e sviluppare contatti con i paesi dell’Europa centrale e orientale). Gli obiettivi del Cpe sono: • scambiare le informazioni tra i membri in materia di sicurezza, igiene e salute sul lavoro, sia sugli aspetti tecnici, sia sull’applicazione effettiva del diritto comunitario, sia sul punto di vista sindacale e politico relativo
alla condizione dei lavoratori nell’Ue e negli altri paesi d’Europa;
• organizzare dibattiti e incontri internazionali;
• garantire la capacità di operare dei sistemi d’ispezione del lavoro attraverso adeguate risorse umane e materiali, affinché siano in grado di garantire l’applicazione effettiva delle norme d’igiene e sicurezza sul lavoro;
• avere scambi con gli altri attori della prevenzione a livello europeo
Foggia, i sindacati confederali invocano «un fronte unico contro ogni forma d’illegalità» nel territorio e in particolare in quell’area garganica dove sta per arrivare un’ingente quantità di finanziamenti, previsti per il contratto d’area di Manfredonia, dove peraltro confluiranno anche cospicue risorse da parte di investitori privati, oltre ai contributi stanziati per gli interventi in vista del Giubileo. Cgil, Cisl e Uil suggeriscono di predisporre gli strumenti per impedire che un’azione finalizzata alla crescita e allo sviluppo della provincia possa essere inquinata da «infiltrazioni malavitose». Modi e tempi dell’offensiva alla criminalità vanno messi a punto da subito, secondo le organizzazioni sindacali, che pongono l’accento proprio sul protocollo di legalità che è parte integrante dello stesso contratto d’area di Manfredonia. In esso sono definiti interventi in grado di garantire «il rafforzamento del controllo sul territorio», potenziando innanzitutto gli organici e i mezzi delle forze di polizia, ma anche attraverso l’utilizzo di avanzate tecnologie di sorveglianza. I tempi per l’attuazione del protocollo dovranno essere, spiegano i tre sindacati confederali, i più rapidi possibili. Non solo per la necessità di salvaguardare il processo di reindustrializzazione in corso (il contratto d’area di Manfredonia, che comprende anche i Comuni di Monte Sant’Angelo e Mattinata, è già al secondo protocollo aggiuntivo), ma ancheper tutta una serie di segnali negativi, verificatisi negli ultimi tempi, che il sindacato non intende sottovalutare: furti di mezzi a ditte impegnate nei lavori di realizzazione degli insediamenti produttivi nell’area di Manfredonia, intimidazioni al sindaco di Mattinata, dove tempo fa è stata anche incendiata la sede della Camera del Lavoro, sei attentati nel giro di una settimana contro altrettanti esercizi commerciali a Monte Sant’Angelo
Roma, la III sezione penale della Corte di Cassazione ha condannato un ex dirigente (è da due anni in pensione) della Stazione Termini, a risarcire i danni causati alla sua segretaria, che lo aveva denunciato per essere stata pesantemente molestata e in seguito aggredita. Non se lo aspettava la donna, dal 1991 in causa con il suo superiore, e neppure le associazioni e i comitati, di donne e non, che hanno aderito al «Tavolo di sostegno per A. M.» nato per contribuire alle spese processuali e far approvare la legge contro le molestie sessuali sul lavoro. E di sostegno hanno senza dubbio bisogno le persone che denunciano questi fatti: il caso di A.M. è emblematico, ci sono voluti otto anni per arrivare alla sentenza, e cinque processi.
Le piccole e medie industrie del settore legno aderenti alla Confapi hanno una nuova unione di categoria: Unital (2.750 aziende, con più di 89 mila addetti), il cui presidente nazionale designato è Riccardo Montesi, a capo dell’Api di Ancona e titolare della Decorlegno Srl. «L’Unital-Confapi – spiega Montesi – si propone di tutelare i diritti e gli interessi specifici delle imprese associate alla categoria, rappresentandole nei confronti di enti e organismi pubblici e privati, organizzazioni sindacali. L’associazione, oltre a stipulare contratti collettivi nazionali di lavoro con le rappresentanze sindacali di settore, si adopererà per erogare servizi alle imprese e svolgere attività associative di supporto al comparto: iniziative editoriali, di formazione, di qualità, d’innovazione tecnologica e di sicurezza»
Edmund Agbettor, cittadino ghanese, è stato eletto segretario provinciale della Fistel Cisl di Modena, il sindacato dei lavoratori grafici, delle telecomunicazioni e dello spettacolo. Agbettor, 39 anni, è laureato in Lettere: dopo aver insegnato scienze sociali in Ghana e inglese in Senegal, nell’87 è arrivato in Italia come clandestino e si è regolarizzato con la prima sanatoria. Nel nostro paese, ha dapprima lavorato come professore d’inglese in un istituto privato di Bologna, quindi ha trovato occupazione in diverse officine come saldatore, sviluppatore di pellicole, tecnico estintorista e, nel ’95, è
approdato come operaio alla Panini, la celebre azienda modenese delle figurine. Iscritto alla Cisl dall’88, Agbettor è anche componente della consulta immigrati del Comune di Modena e mediatore culturale per la comunità ghanese
La Cgil propone un «prestito d’onore immobiliare», per coniugare politica urbana di ristrutturazione, risanamento e riqualificazione sociale utilizzando parte del patrimonio pubblico immobiliare in disuso per favorire e incentivare la nascita di nuove imprese nel settore dell’artigianato, dei servizi sociali e del tempo libero. «Occorre destinare una parte del patrimonio pubblico delle grandi città – spiega Betty Leone, segretaria confederale Cgil – a un uso socialmente orientato, attraverso la creazione di un tessuto di «produttori di servizi e socialità» (associazioni, imprese sociali, cooperative, imprese artigianali). Un modo diverso, in sostanza, per rispondere sia al drammadella disoccupazione sia a una solitudine metropolitana che coinvolge giovani, anziani, lavoratori». A tal fine, insieme alla Camera del lavoro di Roma centro, Corso d’Italia ha commissionato una vera e proprio contro inchiesta individuando sette casi simbolo, sette strutture in disuso di proprietà pubblica, per dimostrare che già nell’immediato questa strada è percorribile, che si può trasformare palazzi morenti in occasioni di socialità e lavoro. «Possiamo da subito immaginare il seguente percorso – prosegue Leone –: individuare locali pubblici non utilizzati a partire dal patrimonio comunale, inserirli dentro piani di recupero urbani, costituire un osservatorio per valutare il riuso produttivo di tali spazi, definire la riqualificazione degli spazi a partire da un più ampio piano di reinsediamento anche sociale, realizzare un protocollo di concertazione con Comune e Regione al fine di individuare caratteristiche, modalità e tempi di assegnazione di tali spazi, sotto forma di prestito immobiliare per giovani imprenditori sociali. L’assegnazione dei locali può essere fatta poi a rotazione, ossia i locali vengono assegnati previa verifica del progetto per un periodo limitato ai tre anni, per comodato d’uso, con unaffitto concordato»
Città Sicure: i progetti in agenda
Nel welfare dei Comuni c’è spazio anche per i temi della sicurezza e dell’ordine pubblico. Temi che hanno giocato un ruolo importante, di recente, nei programmi elettorali di numerosi candidati a sindaco. Ma l’esame di venti programmi realizzati da aspiranti sindaci (otto di centro-sinistra, otto di centro-destra e due della Lega) mostra come, in materia, ci sia ancora confusione.
In diversi casi ordine pubblico e sicurezza urbana sono intesi come la stessa cosa, anche sul fronte del centro-sinistra: di fronte ai pericoli della criminalità i sindaci vorrebbero fare da soli affidando compiti d’ordine pubblico alla polizia municipale. È però prevalente la quota dei candidati che puntano a incidere su fattori sociali come il degrado delle aree periferiche e la mancanza di lavoro.
Le preoccupazioni dei sindaci non nascono tuttavia oggi. Da alcuni anni, infatti, pur non
disponendo di competenze dirette, i primi cittadini di varie aree del paese hanno dato
inizio a una nuova stagione di controllo della devianza urbana. Le scelte adottate – alcune delle quali su scala regionale, come il «progetto città sicure» dell’Emilia Romagna, e altre iniziative nel Lazio, Piemonte e Toscana – hanno preso avvio a partire dalla metà degli anni 90. Avviato con l’obiettivo di condurre ricerche e individuare politiche e strategie volte a ridurre i fenomeni di insicurezza e a prevenire i conflitti che caratterizzano le realtà urbane, nel «progetto città sicure» giocano un ruolo importante le politiche di governo delle città: dai trasporti all’illuminazione, dalla regolamentazione del commercio ai servizi sociali.
Tra le esperienze più importanti in materia di sicurezza vi è quella rappresentata dai protocolli d’intesa, con i quali si è teso a individuare strumenti di informazione e di collaborazione tra organi dello Stato e organi comunali pur nella netta distinzione delle rispettive competenze. In questi casi, il terreno scelto per attivare politiche di cooperazione è stato la netta distinzione tra sicurezza urbana e ordine pubblico, intendono la prima come il risultato di una serie di
interventi legati alla vivibilità e alla convivenza civile (dalla riqualificazione e manutenzione urbana alla mediazione sociale legata ai fenomeni dell’immigrazione e delle conseguenti potenziali conflittualità).
Fino ad oggi oltre trenta realtà locali (soprattutto Comuni e prefetture) hanno sottoscritto l’impegno per lo sviluppo di una progettualità pluriennale comune sui temi della qualificazione urbana, della mediazione dei conflitti, dell’integrazione dei servizi sociali per i minori, della risocializzazione dei detenuti e così via. Su alcune di tali direttrici sono state orientate linee di budget dell’Unione europea, dopo le conclusioni, già del dicembre ’93, della Commissione sulle libertà civili del Parlamento europeo. Con Agenda 2000 è prevista una filiera di azioni in ambito comunitario, con riferimento diretto alla politica per le città.
Un ulteriore segnale del protagonismo degli enti locali in materia di sicurezza è fornito dall’iniziativa di una settantina di Comuni, Province e Regioni che, attraverso l’«avviso pubblico», sono impegnati insieme per diffondere il valori e le esperienze di cultura della legalità.
L’obiettivo da raggiungere, piuttosto che la creazione del sindaco sceriffo, è quello di un giusto equilibrio tra i soggetti e le competenze in campo Rassegna Sindacale 6 luglio 1999
Obbligazioni locali: l’esperienza degli Stati Uniti. All’estero le obbligazioni locali sono ormai un’istituzione. In alcuni paesi europei come la Francia, la Spagna e il Belgio, esistono banche specializzate nella raccolta di fondi per i governi locali attraverso i bonds. Ma l’esperienza più interessante è quella statunitense. L’emissione di municipal bonds (munis) rappresenta da un secolo uno dei principali strumenti di autonomia finanziaria degli enti locali americani: le municipalità raccolgono sul mercato le risorse necessarie per finanziare i progetti di investimento e per soddisfare le esigenze di liquidità.
Il mercato dei municipal bonds ha dimensioni cospicue: si calcola che negli Usa siano investiti in questi titoli qualcosa come 160 miliardi di dollari all’anno (circa 300mila miliardi di lire).
Il legislatore italiano, vincolando rigidamente l’emissione dei titoli locali alla realizzazione di investimenti, è stato più prudente di quello americano: negli Stati Uniti, i municipal bonds possono finanziare di tutto, dalle spese correnti a quelle di investimento, dagli stipendi ai
debiti pregressi. Con il solo vincolo della fiducia del mercato: l’emissione dei titoli è sempre soggetta all’analisi delle società di rating.
I munis possono essere distinti in due categorie principali: i general obligation bonds (Gob) e i revenue bonds (Rb). Con i general obligation bonds si può finanziare anche la spesa corrente. I titoli sono garantiti dal potere impositivo generale e, in alcuni casi, da specifiche imposte di scopo a carico dei cittadini (double-barreled bonds).
La seconda tipologia di obbligazioni, che ha grande successo, è costituita dai revenue bonds (Rb), titoli destinati a finanziare specifici progetti di investimento in grado di generare un flusso di cassa che garantisce il rimborso del debito.
Sono tali i College and university revenue bonds, per finanziare la realizzazione dei campus universitari e dei college. Il risparmiatore che acquista uno di questi titoli è tutelato dal pagamento delle tasse universitarie, dal fitto delle utilities (alloggi, centri sportivi ecc.) e
delle strutture immobiliari presenti nel campus. Anche gli Airport revenue bonds, utilizzati per la realizzazione o la ristrutturazione di aeroporti, sono garantiti dagli incassi derivanti dal traffico aereo o dall’affitto di strutture aeroportuali alle compagnie aeree. Nel caso degli Hospital Rb, emessi per finanziare gli ospedali, le garanzie sono costituite dagli incassi dell’ospedale per analisi, degenze e altri servizi agli utenti. Molto diffusi anche i revenue bonds dell’acqua (Water Rb), emessi per finanziare la costruzione di impianti per il trattamento delle acque e delle reti idriche. Il debito è garantito dagli incassi delle tariffe pagate dagli utilizzatori del servizio
Rassegna Sindacale 6 luglio 1999