(IN AGGIORNAMENTO)
Gennaio: Roma, le commissioni Lavoro di Camera e Senato iniziano l’esame dei decreti legge per l’attuazione delle deleghe contenute nella legge di riforma delle pensioni. Già emanati i decreti sulla destinazione degli immobili degli enti e sulla estensione della tutela pensionistica ai liberi professionisti privi di cassa. Quest’ultimo provvedimento è all’esame del parere della commissione Lavoro del Senato e contiene le norme per permettere ai liberi professionisti con albo e senza cassa di poter costituire un ente di categoria, oppure di partecipare al fondo separato previsto per i lavoratori parasubordinati e per i lavoratori autonomi privi di albo. È possibile inoltre l’inclusione di questi soggetti in una delle forme di previdenza obbligatorie già esistenti per altre categorie professionali che svolgono una professione analoga. Le commissioni Lavoro hanno voluto restringere la possibilità di costituzione di nuove casse favorendo invece l’accesso al nuovo fondo separato presso l’Inps a cui è stata attribuita l’aliquota del 15 per cento
Approvato in via definitiva il decreto che contiene agevolazioni per il settore dell’autotrasporto di cose per conto terzi e per il pensionamento anticipato del personale autoferrotranviario. La norma sul prepensionamento stabilisce una maggiorazione fino a sette anni, e comunque non superiore al periodo compreso tra la data di risoluzione del rapporto di lavoro e quella del conseguimento del requisito di età pensionabile
Variante di valico A1 Bologna – Firenze: le priorità sono altre: «La Variante di valico non è la panacea», così esordisce Marisa Nicchi della sesta commissione regionale, che si occupa di viabilità nel parlamentino della Toscana. Ha seguito tutto l’iter dei lavori sulla questione della mobilità, e la sua affermazione la dice lunga sull’attuale orientamento del governo regionale toscano (…)segue in https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/rassegna-sindacale-30-gennaio-1996-variante-di-valico-le-priorita-sono-altre
Altre notizie https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/ferro-e-asfalto-modelli-alternativi
Adottata la comunicazione della Ce che impegna il Consiglio dei ministri a dichiarare il 1997 anno europeo contro razzismo, xenofobia e antisemitismo.
Teramo, la Fillea Cgil ha attrezzato un veicolo con tecnologie informatiche, per dare e raccogliere informazioni. Il sindacato degli edili vuole così fornire alla sua gente dei servizi utili, raccogliendo anche denunce che, di volta in volta, ha girato (e girerà) all’Ispettorato del lavoro. L’idea dell’Unità mobile è di Giampaolo Di Odoardo, segretario generale della Fillea teramana : «Fino a qualche tempo fa – spiega – i lavoratori s’iscrivevano al sindacato per motivi ideologici. Adesso, invece, è necessario mostrare concretamente che, a fronte delle quote pagate ogni anno per la tessera, qualcuno dà loro veramente qualcosa». Il mezzo svolge il lavoro d’informazione-denuncia anche per lo Spi e per l’Inca
Normative specifiche per i lavoratori frontalieri e la destinazione dell’otto per mille delle entrate degli enti locali a interventi di prima accoglienza per i profughi. Queste le principali proposte in materia d’immigrazione avanzate dalla Cgil del Friuli-Venezia Giulia per rispondere a due fenomeni ormai dilaganti in regione. L’area è fortemente esposta all’ondata migratoria proveniente dalle repubbliche dell’ex Jugoslavia. «Il numero di extracomunitari che quotidianamente varcano il confine per venire a lavorare nelle province di Trieste e Gorizia – spiega Roberto Treu, del dipartimento Internazionale Cgil del Friuli – è in continua espansione. Si tratta di collaboratrici domestiche, artigiani, operai specializzati”
Rinnovato il secondo biennio della parte economica del contratto nazionale dei 45 mila dipendenti delle compagnie di assicurazione. Gli incrementi definiti a partire dal 1° gennaio 1996 consentono il sostanziale recupero della differenza tra l’inflazione rilevata per il precedente biennio e gli incrementi salariali ottenuti per gli anni ’94-95. Gli aumenti per il ’96-97 vengono fissati sulla base dei tassi d’inflazione programmata indicati nel documento governativo
Siglato dai sindacati di categoria e da Assvigilanza e Anvip (le due controparti) il contratto dei lavoratori della vigilanza privata. La trattativa è durata un anno, con 16 ore di scioperi nazionali e provinciali. Il rinnovo riguarda 30 mila guardie giurate dipendenti degli istituti di vigilanza privata. Tra le novità si segnala il riconoscimento del secondo livello integrativo locale, secondo l’accordo del 23 luglio 1993, e delle Rsu
Roma, definiti i nuovi incarichi i per gli otto segretari confederali della Uil, dopo gli ingressi di Carlo Fiordaliso, già segretario generale della sanità, e Paolo Pirani, ex segretario del Veneto. Il leader Pietro Larizza, oltre ai compiti di coordinamento, seguirà i rapporti internazionali. Adriano Musi sarà competente per la politica economica. Carlo Fiordaliso: stato sociale, emigrazione, immigrazione e associazionismo. Fabio Canapa: politiche del lavoro e dell’ambiente, formazione e sicurezza sul lavoro. Paolo Pirani: industria, agricoltura, artigianato, Mezzogiorno e infrastrutture. Antonio Focillo: riforme istituzionali, scuola, università, ricerca e pubblica amministrazione. Antimo Mucci: terziario, credito e trasporti. Franco Lotito: organizzazione
Milano, Giuseppe Vanacore è il nuovo segretario generale della Funzione pubblica Cgil della Lombardia. Dipendente della Regione, Vanacore ha iniziato la sua attività sindacale come componente della segreteria della Fp regionale, per poi essere eletto segretario generale della Fillea (edili Cgil) lombarda. In quest’ultimo incarico ha rivolto particolare attenzione ai problemi della sicurezza nei cantieri, con l’approntamento, tra l’altro, di due manuali sulla sicurezza, redatti in collaborazione con la facoltà di Architettura di Milano. Sostituisce Antonio Verona, che passa a un altro incarico all’interno della Cgil. La nuova segreteria risulta così composta: Giuseppe Vanacore, Angelo Bonalumi, Rosa Pavanelli, Maurizio Scarpa.
Alla segreteria della Fillea va Gian Mario Santini. Ha lavorato per cinque anni nell’impresa edile Gadola come elettromeccanico e ha successivamente svolto vari incarichi sindacali nella Fillea di Milano, di cui è stato segretario generale negli ultimi sei anni
Pomigliano d’Arco (Napoli), un secco no alla vendita di Alfa Romeo Avio, azienda aeromotoristica leader nazionale nella progettazione e costruzione di propulsori completi di piccola-media potenza, arriva dalle Rsu degli stabilimenti di Pomigliano e Acerra, impianti dove sono occupati 1.660 addetti e nei quali dal 18 gennaio é scattata la mobilitazione, che durerà fino a quando sulla vicenda non sarà fatta maggiore chiarezza. «Finmeccanica, che controlla la società al 77,5 per cento, ha comunicato ufficialmente alle organizzazioni nazionali – è scritto in una durissima nota sindacale – che il settore aviomotoristico non è più ritenuto strategico, decidendo pertanto di vendere l’azienda più significativa e più competitiva del gruppo. Nella prima decade di gennaio, poi, la direzione Alfa Romeo Avio ha annunciato alle Rsu che sono in corso trattative tra la stessa Finmeccanica, l’Alitalia, che detiene il 22,5 per cento delle azioni, e la Fiat Aviazione, che sembra interessata all’acquisto»
Con una lettera datata 27 dicembre, la Olivetti ha annunciato l’avvio della cassa integrazione a zero ore per 350 addetti sui mille e rotti attualmente in organico. Uno stop di tre mesi a partire dal 25 gennaio, cui ha già fatto da prologo una fermata collettiva della fabbrica (sette giorni, alla vigilia di capodanno) e alla quale potrebbe seguire un’ulteriore comunicazione di cigs
Motorola Italia ha chiuso il 1995 con un fatturato di 1.010 miliardi di lire, con un incremento del 45,5% rispetto ai 694 miliardi del 1994. Gli utili lordi sono stati di oltre 80 miliardi di lire. L’ andamento del giro d’ affari – informa una nota – è stato buono in tutti i segmenti di mercato in cui Motorola opera, con risultati particolarmente rilevanti nelle vendite di telefoni cellulari e semiconduttori
Da Cgil, Cisl e Uil del Trentino arriva un gesto concreto di solidarietà verso le popolazioni africane della regione del West Nile, in Uganda. Alcune settimane fa è partita una campagna di raccolta di fondi destinati ai progetti messi in piedi dall’Acav, l’Associazione centro aiuti volontari, un’organizzazione non governativa che da anni opera nella zona nordoccidentale dell’Uganda. I contributi serviranno per continuare nella costruzione di pozzi d’acqua potabile in una regione grande come due volte il Trentino e con una popolazione di un milione e 200 mila abitanti: una delle aree più povere del mondo, segnata dalle continue tensioni con il confinante Sudan
Marcello Tocco, 52 anni, napoletano, componente dell’esecutivo nazionale della Cgil, è stato eletto vicesegretario nazionale della Flai, la federazione Cgil dei lavoratori del comparto agroalimentare. Sostituisce Nino Casabona, passato all’Inail come membro del comitato di controllo
Ancona, Lino Zingaretti, 42 anni, ex segretario generale regionale dello Spi (pensionati Cgil) è il nuovo segretario provinciale della Filtea – Cgil
Mantova, cambio al vertice della Camera del lavoro: Ettore Aristarco è sostituito da Vanni Dian, già membro della segreteria camerale
1Gennaio: Roma, con il nuovo anno entra in vigore la riforma del sistema pensionistico varata dal governo Dini: richiesti oltre ai 35 anni di contributi almeno 52 anni di età (56 per artigiani e commercianti)”La legge di riforma delle pensioni ha introdotto novità molto rilevanti nel rapporto tra fondi pensione e soggetti abilitati alla gestione patrimoniale (banche, Sim, assicurazioni, società di gestione dei fondi comuni). È stato valorizzato il ruolo dei fondi pensione quali veri e propri investitori istituzionali. Essi, infatti, restano titolari dei valori e delle disponibilità conferite in gestione, nonché dei diritti di voto riguardanti le azioni detenute in portafoglio. Il legislatore ha voluto cioè evitare che i fondi diventassero scatole vuote ritenendo che la loro autonomia dai gestori finanziari e assicurativi costituisca la migliore garanzia di ottimizzazione dei rendimenti e di salvaguardia del risparmio previdenziale. Il sindacato dovrà pertanto impegnarsi a costruire un supporto di consulenza ai fondi per individuare gli obiettivi, scegliere i gestori più affidabili, metterli in concorrenza tra loro, individuare indicatori capaci di misurare e confrontare le diverse performance conseguite. È essenziale, quindi, che si affermi una netta distinzione di ruolo tra il sindacato che promuove i fondi con la contrattazione, gli amministratori eletti dagli iscritti, i soggetti gestori. Secondo la Cgil bisogna affermare precise regole di incompatibilità tra incarichi sindacali e ruolo di amministratori dei fondi e va escluso ogni ruolo delle organizzazioni sindacali quali azionisti di riferimento dei soggetti che si candidano alla gestione dei fondi. Questa posizione, ribadita dalla recente direzione confederale, non è stata assunta soltanto perché la legge di riforma delle pensioni prevede che saranno emanate norme da osservare in materia di conflitti di interesse attinenti alla partecipazione delle parti contrattuali ai soggetti gestori, ma per una precisa scelta che attribuisce alla distinzione dei ruoli una funzione essenziale per la tutela del risparmio previdenziale dei lavoratori. Sulla base di queste considerazioni la Cgil ha deciso di rivedere la partecipazione di riferimento detenuta dalle organizzazioni sindacali nella compagnia Lavoro e Previdenza costituita in società con il gruppo Unipol per la gestione della previdenza complementare, ritenendola incompatibile con quella distinzione dei ruoli su cui deve essere costruito il sistema. In tal senso ha proposto di ridefinire gli ambiti di intervento tra i sindacati confederali e i soggetti dell’economia sociale, alleanze che non sono rimesse in discussione, finalizzandole all’intervento nel settore dei servizi amministrativi ai fondi pensione e ai lavoratori, a un campo cioè che, in quanto strettamente connesso al ruolo contrattuale del sindacato, non configura la possibilità di conflitto di interessi. Questa impostazione richiede un chiarimento soprattutto con la Cisl in quanto la confederazione di Via Po, oltre a detenere un’importante partecipazione in Lavoro e Previdenza, possiede la maggioranza del pacchetto azionario (47% delle azioni ordinarie e 4% di quelle privilegiate) di Unionvita, una compagnia di assicurazione costituita in società con la statunitense Alico del gruppo Aig (American International Group) che detiene il 49% delle azioni ordinarie” (Rassegna Sindacale n. 1 del 30 gennaio 1996)
2 gennaio: Roma, gli 007 della Finanza spiavano i magistrati milanesi. Oltre a Di Pietro, uomini degli apparati dello Stato hanno spiato anche gli altri giudici del «pool» Davigo e Colombo. La vicenda è emersa dopo il ritrovamento, nelle abitazioni di alcuni finanzieri, di veline su «Mani pulite» Particolare importante: i finanzieri erano in organico all’ufficio «l», ossia il servizio segreto delle fiamme gialle
Palermo, la Procura apre un’inchiesta su Marcello Dell’Utri, dopo le dichiarazioni del pentito Tullio Cannella. Dalle parole di un costruttore legato alla mafia il pentito aveva dedotto che i fratelli Graviano, capimafia del quartiere Brancaccio, erano in rapporti con il manager della Fininvest. Dell’Utri smentisce.
Roma, un rapporto della Confcommercio denuncia che sono nelle mani di clan mafiosi il 20 per cento delle imprese edilizie e delle attività commerciali, mentre i capitali delle organizzazioni criminali riciclati in attività pulite raggiungerebbero in Europa 400.000 miliardi di lire, di cui 100.000 in Italia.
Mosca, un milione di dipendenti statali sciopera per ottenere il pagamento degli stipendi arretrati
Birmania, caduta in mano dell’esercito la cittadina di Ho Mong, roccaforte di Khun Sa, trafficante internazionale di oppio. Non è noto se Khun Sa sia stato catturato o abbia offerto lo scioglimento del suo esercito in cambio dell’impunità.
3 gennaio: Antonio Di Pietro e gli altri magistrati del pool Mani Pulite furono oggetto di indagine da parte del Sisde già nel 1992. Lo rivela Roberto Napoli, ex agente dei servizi segreti civili che compì le indagini direttamente su ordine del direttore Angelo Finocchiaro.
Il pentito Tullio Cannella parla di un piano degli uomini di Leoluca Bagarella per uccidere il sostituto procuratore Luigi Patronaggio, perché si era rifiutato di scagionare il commerciante Tony Calvaruso, arrestato dopo essere stato visto in macchina con lo stesso Bagarella.
Palermo, quattordici sostituti procuratori chiedono il trasferimento. Le domande sono presentate in tempi diversi e per ragioni che non attengono alla conduzione della Procura. Alcuni di loro, tra cui Alfredo Morvillo, denunciano comunque il calo di attenzione da parte degli organi dello Stato. Altri 7 magistrati hanno chiesto il trasferimento dal palazzo di Giustizia di Gela, denunciando la grave carenza di uomini e mezzi. Il giorno 9 sarà si saprà che anche 8 magistrati hanno chiesto il trasferimento dalla Procura di Reggio Calabria.
4 gennaio: trovati in casa dell’ex colonnello del Sismi Demetrio Cogliandro numerosi Dossier, frutto di un’attività di spionaggio come collaboratore esterno del Sismi, riguardanti politici, imprenditori, giornalisti, il sequestro Moro, le stragi di piazza Fontana e di Ustica. In una nota su Ustica, Cogliandro accredita la tesi che il Dc9 sia stato abbattuto durante uno scontro aereo tra americani, francesi e libici e chiama in causa Francesco Cossiga ritenendolo responsabile dell’occultamento della verità per evitare un incidente diplomatico. Cossiga si presenterà al magistrato il giorno 12, sostenendo di essersi invece adoperato per l’accertamento della verità
Roma, l’Iri ha formalizzato la cessione della Dalmine ad una cordata composta dal gruppo Rocca (attraverso Techint e Siderca) insieme alla Banca di Roma. Il prezzo fissato è di 310 lire per azione che consentirà alla holding pubblica di incassare, per l’ 84 per cento del capitale in portafoglio, 301 miliardi. Questo introito, sommato ai debiti che vengono ceduti insieme alla Dalmine, porta il beneficio complessivo a circa mille miliardi. L’ Iri con questa vendita (nella quale è stata assistita dalla banca d’affari Bzw) ha portato a settemila miliardi gli introiti dalla vendita dell’ acciaio. L’ Ilp (il quarto produttore europeo di laminati piani), che ha avuto origine nel ‘ 94 dalla scissione dell’ Ilva, è stata, infatti, acquisita nell’aprile scorso da Emilio Riva, industriale siderurgico milanese. La Kai Italia, invece, è una società costituita nel 1994 dalla tedesca Krupp e Far Acciai per rilevare dall’Iri l’ Ast. Recentemente alla Krupp è rimasto il 75 per cento del capitale dopo il disimpegno del gruppo Riva e della Falck. Ora è la volta della Dalmine, il terzo produttore mondiale di tubi senza saldatura entrato nell’ orbita dei Rocca ed, infine, l’ industriale mantovano Steno Marcegaglia, uno dei principali trasformatori di acciaio.
Verona, sequestrati beni per 3 miliardi a 3 esponenti della criminalità organizzata.
Catania, assassinato Gaetano Giuffrida, affiliato al clan dei Cursoti.
Palermo, fermato il garagista Pietro Buffa, che secondo gli inquirenti custodiva le armi di Bagarella.
5 gennaio: Roma, aperto a Montecitorio il dibattito sul rinvio del governo alle Camere. Divergenti le posizioni dei partiti: Alleanza Nazionale insiste sulla mozione di sfiducia, ma Berlusconi frena e preme per le riforme; l’Ulivo vuole prorogare il governo Dini e la Lega chiede che si elegga un’Assemblea Costituente.
Ferito dai serbi un bersagliere italiano in Bosnia: Elio Sbordoni.
Palermo, 18 mafiosi sono rinviati a giudizio a conclusione della seconda fase d’indagine per la strage di via D’Amelio. Tra gli imputati Totò Riina, Pietro Aglieri e Giuseppe Graviano.
6 gennaio: Roma, finisce male il faccia a faccia tra Ulivo e Polo sul governo: il primo accusa il secondo di volere la crisi a tutti i costi, Berlusconi e il Polo parlano di richieste assurde del centro-sinistra.
Roma, inflazione ancora in calo al 5,8%; il Pil cresce del 3,4% rispetto allo stesso trimestre 1994.
Bologna, collocate 2 bombe molotov davanti l’abitazione di Giuseppe Caragliano, maresciallo in pensione dell’Aeronautica militare. Ha prestato servizio alla sala operativa del centro telecomunicazioni dell’Aeronautica militare di Roma. Una rivendicazione anonima mette in collegamento il tentativo di attentato con la strage di Ustica.
7 gennaio: Roma, il presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro inaugura il semestre italiano di presidenza della Ue
“(…) il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea è cominciato nel segno di una crisi politica interna di cui è difficile prevedere gli sbocchi e che potrebbe incidere in modo molto negativo sulla capacità dell’Italia di guidare il cammino dell’Unione di qui al prossimo giugno (…) un rischio assai grave in quanto l’agenda del semestre italiano è ricca di impegni e di appuntamenti che richiedono una guida attenta e un costante spirito di iniziativa, soprattutto per consentire un avvio positivo, il 29 marzo a Torino, della conferenza intergovernativa per la riforma del Trattato di Maastricht. A livello di politica estera la presidenza italiana dovrà garantire lo sviluppo del processo di avvicinamento all’Ue dei paesi dell’Europa centro orientale e procedere alla messa in atto del programma di lavoro adottato dalla conferenza euromediterranea di Barcellona, che prevede l’intensificazione della cooperazione in campo economico, sociale e politico con i paesi del sud del Mediterraneo. L’Italia avrà inoltre il compito di coordinare il contributo dell’Unione europea all’attuazione dell’accordo di pace per la ex Jugoslavia e la concessione degli aiuti alla nuova autorità palestinese, e di portare avanti le trattative con la Slovenia per la conclusione di un accordo di associazione alla Ue. Per quanto riguarda l’unione monetaria, all’ordine del giorno del semestre di presidenza italiana si pongono da un lato la prosecuzione della discussione sulle modalità della convergenza economica tra i paesi che a partire dal 1° gennaio 1999 entreranno a far parte dell’Unione monetaria, dall’altro il problema del rapporto da instaurare tra i paesi che avranno appunto aderito all’unione monetaria e quelli invece che ne saranno rimasti al di fuori. Su entrambi i temi il confronto si presenta tutt’altro che facile (…) Il calo della congiuntura verificatosi negli ultimi mesi pone comunque sempre di più la necessità di affiancare alla riflessione sui diversi aspetti dell’Unione monetaria un deciso impegno a favore di una politica per l’occupazione. Le carenze dell’azione dell’Unione europea in questo campo sono del tutto evidenti. Di fronte a questa situazione, al termine della riunione svoltasi a Roma l’8 gennaio con Jacques Santer, Lamberto Dini ha dichiarato che la questione della creazione di nuovi posti di lavoro dovrà essere uno dei temi principali del semestre di presidenza italiano (…) L’adozione di politiche incisive di lotta alla disoccupazione su scala europea pone il problema più generale del potenziamento dell’Europa politica. Il rafforzamento delle istituzioni politiche dell’Unione europea è l’oggetto della conferenza intergovernativa di riforma del Trattato di Maastricht che si aprirà il 29 marzo. E il compito principale della presidenza di turno italiana è quello di far sì che l’apertura dei lavori della conferenza delinei un percorso costruttivo, che conduca a una riforma del Trattato che non si esaurisca in alcuni ritocchi marginali. Il rapporto presentato al Vertice di Madrid dal gruppo dei diciotto «saggi» (…) si è limitato sostanzialmente ad una radiografia delle diverse posizioni in campo. Su varie proposte di riforma si è registrato però un consenso maggioritario che apre degli spazi su cui una presidenza di turno attiva potrebbe intervenire per indirizzare i lavori della conferenza. Per quanto riguarda la promozione dei valori europei e lo sviluppo dei diritti dei cittadini è da sottolineare infatti che la maggioranza del gruppo di riflessione ha reclamato l’adesione della Ue alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, l’incorporazione nel Trattato di Maastricht dell’accordo sulla politica sociale, e l’inserimento nel Trattato di un capitolo espressamente dedicato alla politica occupazionale, che secondo quanto auspicato da alcuni membri del gruppo dovrebbe prevedere anche l’istituzione di un comitato per l’occupazione, incaricato di misurare l’impatto delle politiche dell’Unione su questo versante. In merito poi al miglioramento del grado di efficienza e di democraticità delle istituzioni europee, la maggioranza del gruppo dei diciotto «saggi» ha chiesto un considerevole ampliamento dei poteri legislativi del Parlamento europeo e l’estensione del voto a maggioranza all’interno dei Consiglio dei ministri, indispensabile per evitare che in un’Unione europea ulteriormente allargata il processo decisionale sfoci nella paralisi. Affinché le proposte di riforma maturate all’interno del gruppo di riflessione non cadano subito nel vuoto o trovino un ostacolo insormontabile nell’opposizione della Gran Bretagna è necessario che i lavori della conferenza siano subito indirizzati sul binario giusto. Di qui la responsabilità che grava sulla presidenza italiana e l’attesa e le preoccupazioni degli altri governi europei, che si domandano chi sarà il loro presidente di turno nei prossimi mesi” (Rassegna Sindacale n. 1 del 30 gennaio 1996)
Messina, rinviato a giudizio per voto di scambio l’ex sottosegretario agli Interni Saverio D’Aquino. E’ accusato di avere avuto rapporti con il boss Iano Ferrara.
8 gennaio: New York, il Consiglio di sicurezza dell’Onu approva una risoluzione contro la Croazia ritenuta responsabile della sistematica violazione dei diritti umani e del massacro di centinaia di civili serbi
Parigi, muore l’ex presidente della repubblica francese, Francois Mitterrand.Più volte ministro durante la IV Repubblica, leader di un gruppo parlamentare radical-socialista, si oppone subito a de Gaulle e alla fondazione della V Repubblica nel 1958. Nel 1965 è candidato della sinistra unita alle elezioni presidenziali e riesce a costringere de Gaulle al ballottaggio. Dopo la crisi del 1968, diventa nel 1971 segretario del rifondato Partito socialista francese. È artefice della Union de la gauche, e sfiora la vittoria alle presidenziali del 1974 contro Giscard d’Estaing e alle legislative del 1978. Nel 1981 viene eletto per la prima volta presidente della repubblica francese, con un mandato riconfermato di larga misura sette anni dopo.https://www.italianieuropei.it/it/la-rivista/archivio-della-rivista/item/776-modernizzazione-e-fedelt%C3%A0-ai-valori-a-proposito-di-fran%C3%A7ois-mitterand.html
Roma, il Giudice per le indagini preliminari proscioglie Achille Occhetto dall’accusa di aver ricevuto finanziamenti illeciti dall’ex Unione Sovietica
Commemorato il giornalista Beppe Alfano, ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) l’8 gennaio del 1993
Perugia, il Gip Giancarlo Massei rinvia a giudizio 7 persone, imputate per tangenti relative alla costruzione di un supermercato della Pac 2000. Fra i sette, gli ex segretari amministrativo del Psi e del Pci- Pds; l’ex presidente socialista della finanziaria Sviluppo Umbria; l’ex segretario provinciale del Pci- Pds; l’ex capogruppo del Msi-Dn al consiglio comunale
Acquanegra sul Chiese (Mantova), il titolare di un’agenzia immobiliare di fa sapere con un cartello, ben in vista sulla vetrina, che non si affitta “ad extracomunitari e meridionali”
10 gennaio: Roma, aperto alla Camera il dibattito su governo e legislatura con il discorso di Lamberto Dini, il quale torna a sottolineare come ci siano solo tre modi per uscire dalla crisi: o la Costituente o un governo per la durata del semestre europeo o le elezioni.Silvio Berlusconi si pronuncia per l’opportunità e l’urgenza di una riforma costituzionale, che definisce “passaggio epocale”
Napoli, confiscati beni per 8 miliardi al clan camorristico Giuliano.
Annullata per incompetenza territoriale la sentenza del tribunale di Firenze di condanna per 32 imputati del primo troncone dell’inchiesta sull’Autoparco di Milano, considerato una centrale dei clan mafiosi per traffici di armi e droga. La corte d’Appello ha disposto la trasmissione degli atti a Milano.
Il manager della Rinascente, Franco Morelli, ammette davanti ai giudici di Catania di aver pagato un miliardo alla cosca di Santapaola per evitare attentati, come quello che distrusse il deposito Sigros di Misterbianco il 12 febbraio del 1991.
11 gennaio: Roma, Lamberto Dini ripresenta alla Camera le proprie dimissioni, respinte una prima volta dal Presidente della repubblica nei giorni precedenti
“Nei prossimi due anni dovrà nascere il nuovo sindacato unitario”. Il segretario generale della Cisl, Sergio D’ Antoni, a 24 ore dall’ annuncio di scioglimento della Cisl ha ribadito il progetto precisando che per raggiungere l’ obiettivo “ciascuna sigla dovrà mettere in discussione se stessa”. D’Antoni ha anche ripetuto che a suo parere la Cgil e la Uil hanno qualche titubanza nell’avviare concretamente il processo unitario. Sergio Cofferati, leader della Cgil, ha risposto che “prima di sciogliersi bisognerà decidere insieme, e non ciascuno per sè, i criteri su cui costituire il sindacato unitario”. Il numero due della Cisl Raffaele Morese, invece, ha sottolineato il ruolo della base: “Le decisioni del sindacato debbono essere validate soprattutto dagli iscritti”Il governo non ritira i decreti per il riassetto delle tariffe telefoniche, ma conferma la sospensione in attesa del confronto di martedì prossimo con i sindacati e le associazioni dei consumatori. Nella verifica del nuovo sistema tariffario sarà coinvolto anche il Parlamento. Intanto Ernesto Pascale, amministratore delegato della Stet, difende la rimodulazione tariffaria (“E’ un’ operazione ragionevole e onesta” ha dichiarato), sollecitata anche dall’ Unione Europea attraverso una lettera inviata al ministro delle Poste, Agostino Gambino, dal commissario europeo alla concorrenza Karel Van Miert (“l’Italia deve eliminare tutte le restrizioni al riequilibrio delle tariffe”). Dal canto suo il presidente della Confindustria, Luigi Abete, condivide l’obiettivo di “dare coerenza al rapporto tra prezzi e costi” e rivendica la necessità di liberalizzare al più presto il mercato delle telecomunicazioni.
Roma, l’ex presidente del Coni Gattai, l’ ex segretario generale Pescante (attuale numero uno al Foro Italico) e il capo del personale Paolo Vaccari dovranno comparire davanti al giudice Mario Almerighi della sesta sezione penale del tribunale di Roma, il prossimo 22 marzo per difendersi dall’ accusa di abuso d’ ufficio. Il reato ipotizzato, secondo il pm Vardaro, riguarda 959 assunzioni fatte a cavallo degli anni ‘ 90-‘ 92, senza bando di concorso, cioè a chiamata nominale; assunzioni di gente – in gran parte figli, nipoti o parenti di dipendenti dell’ ente o di illustri personaggi del mondo sportivo e non – che non aveva i titoli idonei e che, talvolta, non risultava neppure iscritta nelle liste di collocamento.
Milano, si costituisce Mauro Giallombardo, ex collaboratore di Bettino Craxi, ricercato dal 23 novembre 1995 per illecito finanziamento ai partiti, nell’ambito dell’inchiesta su tangenti pagate dalla Fininvest e versate sui conti esteri di Craxi.
Palermo, condannati all’ergastolo Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca (latitante) e Giovanni Scaduto per l’assassinio di Ignazio Salvo. Stralciata la posizione del genero di Salvo, Gaetano Sangiorgi, complice dei condannati, estradato dalla Francia da un mese e mezzo.
La sentenza www.archivioantimafia.org/sentenze2/salvo/ignaziosalvo_primo_grado.pdf
Battipaglia (Salerno), la polizia carica i cittadini che volevano impedire l’accesso a 35 camion della nettezza urbana nella locale discarica; 4 persone ferite
12 gennaio: il ministro del Bilancio Stefano Rainer Massera si dimette. Riprenderà l’incarico di direttore generale dell’Imi. Il ministro delle Finanze, Augusto Fantozzi, assumerà l’ interim del ministero del Bilancio e delle Politiche comunitarie
Brescia, il giudice per le indagini preliminari rinvia a giudizio i fratelli Berlusconi e Antonio D’Adamo per estorsione e attentato ai diritti politici di Di Pietro: avrebbero complottato per bloccarne la carriera politica. Saranno assolti, anche perché la procura non presenterà in tempo la richiesta alla Camera per utilizzare le intercettazioni dei colloqui D’Adamo-Berlusconi.
13 gennaio: Palermo, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziari, la deputata di Forza Italia, Tiziana Maiolo attacca il procuratore Giancarlo Caselli, dichiarando che la Procura di Palermo sta indagando su Berlusconi in segreto. Secca smentita di Caselli.
Palermo, sfugge alla cattura Giovanni Brusca, boss di San Giuseppe Jato. Il suo nascondiglio era stato indicato da Tony Calvaruso, il commerciante braccio destro di Leoluca Bagarella, arrestato assieme al boss e poi diventato collaboratore di giustizia.
Spilimbergo (Pordenone), attentato contro l’automobile di un militare Usa in servizio presso la base di Aviano. Distrutta la vettura, nessun danno a persone. L’attentato precede di poche ore una programmata visita del Presidente USA Clinton alla base aerea. Trovato un volantino di rivendicazione intitolato “Welcome Clinton” redatto a mano e recante l’intestazione “Nuclei Territoriali Antimperialisti”. Il documento ricalca gli orientamenti e le tematiche esposte nel volantino rinvenuto nel 1995 a Sacile e mostra una matrice comune anche dal punto di vista linguistico.
14 gennaio: Roma, durante la recita dell’Angelus, Giovanni Paolo II denuncia “i pregiudizi e le letture pseudo teologiche” che hanno alimentato, nei secoli, l’odio verso gli ebrei
Palermo, confiscati beni per 40 miliardi all’imprenditore Giovanni Ienna, prestanome dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, boss della borgata di Brancaccio. L’imprenditore era stato arrestato nel luglio del 1994, 6 mesi dopo l’arresto dei Graviano, accusati tra l’altro dell’assassinio di padre Puglisi.
15 gennaio: Roma, il Presidente della Repubblica Scalfaro avvia le consultazioni per la formazione del nuovo governoNei partiti si apre il tutti contro tutti: il Pds popone l’elezione diretta del premier, il cancellierato, ma la proposta è respinta dall’Ulivo di Prodi e dal Ppi, che rifiutano anche una mediazioni di D’Alema con il Polo. Contrario anche Fini di An, il quale chiede elezioni anticipate e il presidenzialismo. E’ convinto che il Polo sia in difficoltà e che An alle prossime elezioni supererà Forza Italia.
Liti nel Polo di Ccd e Cdu che invitano Berlusconi (che cerca di allentare le rigidità) a tralasciare la posizione di Fini. E liti anche dentro AN: si sfiora la rottura con Fisichella che minaccia di abbandonare il partito
Palermo, gli agenti di polizia penitenziaria manifestano in memoria di Giuseppe Montalto, il loro collega ucciso il 23 dicembre scorso. Chiedono maggiore tutela e l’adozione del provvedimento sulle teleconferenze nei processi di mafia.
16 gennaio: arrestati due colonnelli e due generali in pensione con l’accusa di concussione per aver preso tangenti per più di 1 miliardo.
Il pentito Tony Calvaruso dichiara che Vincenzina Marchese, la moglie di Leoluca Bagarella, si è suicidata nel maggio scorso impiccandosi ed è stata sepolta in segreto. Secondo il pentito, il movente del suicidio non sarebbe stata la vergogna di avere un fratello pentito ma la disperazione per avere più volte abortito. Bagarella viene indagato per occultamento di cadavere.
Pollina (Me), l’ex sindaco Giuseppe Abbate dichiara che l’ex presidente della provincia di Palermo Francesco Musotto, ora in carcere per favoreggiamento nei riguardi di Leoluca Bagarella, nel 1990 l’aveva fatto minacciare dal boss della zona Peppino Farinella, per convincerlo a non espropriargli dei terreni.
Il Washington Post definisce Teresa Cordopatri un esempio di coraggio, per la sua lotta contro la ‘ndrangheta, e di vergogna nazionale, perché la vicenda della sua famiglia sarebbe una dimostrazione del poco impegno dello Stato italiano contro la mafia. La Cordopatri, il cui fratello fu ucciso nel luglio del 1991 perché si era rifiutato di vendere i terreni ai Mammoliti, ora svolge personalmente i lavori agricoli perché non trova manodopera per le intimidazioni dei mafiosi, ed è gravata da tasse di successione per 180 milioni, il cui pagamento finora è stato prorogato. Volontari delle associazioni antimafia offrono il loro aiuto per la raccolta delle olive.https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/10/teresa-cordopatri-addio-alla-baronessa-coraggio-una-vita-da-sola-contro-la-ndrangheta/4615415/
http://www.libreriadelledonne.it/puntodivista/dallarete/teresa-cordopatri-dei-capece/
17 gennaio: Milano, si apre il processo per le tangenti pagate dalla Fininvest ad appartenenti alla Guardia di Finanza. L’avvocato difensore di Silvio Berlusconi (che non si presenterà alle udienze successive) chiede ed ottiene l’allontanamento delle telecamere dall’aula.Negli stessi giorni Il Giornale monta una campagna su “Di Pietro golpista”, per via di un paio di frasi verbalizzate a Brescia in cui l’ex pm auspicava “il ricambio della classe dirigente e la divulgazione di Mani Pulite nel mondo” con una serie di conferenze. Intanto il Gico di Firenze mette sotto controllo i telefoni di Pacini Battaglia, a caccia di notizie su Di Pietro. Pacini – che dirà poi di sospettare di essere “ascoltato” – semina vanterie a piene mani, dicendo tutto e il contrario di tutto. “Per uscire da Mani Pulite si è pagato (…) Di Pietro e Lucibello mi hanno sbancato (…) Io a Di Pietro i soldi non glieli ho dati (…) A Brescia gli stanno facendo un troiaio (…)“. Parla anche di una lettera anonima (“News da Milano”), che il giudice Salamone gli avrebbe mostrato due mesi prima, su 5 milioni di franchi da lui versati a Lucibello. Stranamente verrà ritrovata in fotocopia in un suo ufficio. In un’altra telefonata, si scopre che un attivissimo Sergio Cusani – in attesa della sentenza definitiva – avrebbe avvicinato un’avvocatessa per convincere Pacini ad accusare Di Pietro di aver usate carte false per incastrarlo al processo Enimont. Ma Pacini, convinto che sia “una grossa stronzata”, rifiuta.
Catania, tenta il suicidio il collaboratore di giustizia Pietro Pantano, che aveva accusato Nitto Santapaola.
18 gennaio: Roma, il Pds, per bocca di Massimo D’Alema, rilancia la proposta di riforme costituzionali: elezione diretta del premier o, in via subordinata, semi presidenzialismo alla francese, creando una querelle con il Ppi, ma suscitando l’interesse del Polo
Palermo, durante il processo contro Giuseppe Prinzivalli, ex presidente di Corte d’Assise ed ex procuratore di Termini Imerese, il pentito Salvatore Cancemi afferma che il magistrato era nelle mani di Cosa Nostra e che per la sentenza del maxi-ter aveva avuto “una valigia piena di soldi”.
Tredici ordini di custodia cautelare sono eseguiti nel corso di un’operazione della Dia di Firenze, nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia toscana sugli attentati con autobombe del 1993 a Roma, Firenze e Milano. Con i nuovi provvedimenti salgono a 21 le persone raggiunte da ordinanza di custodia nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati del 1993. Gli uomini della Dia – insieme a Criminalpol, Ros e Digos – notificano ordinanze di custodia in carcere a Leoluca Bagarella, Giuseppe Graviano, Giuseppe Barranca, Giuseppe Francesco Giuliano, Cosimo Lo Nigro, Antonio Scarano, Aldo Frabetti, Salvatore Benigno, Antonino Mangano, Vittorio Tutino e Luigi Giacalone. Sono invece arrestati due personaggi che entrano per la prima volta nell’ inchiesta: Giuseppe Santamaria, 29 anni, romano, e Massimo Scarano, 24 anni, figlio di Antonio. Devono rispondere di detenzione d’esplosivo e favoreggiamento reale, in relazione alla vicenda del mancato attentato a Totuccio Contorno. Latitanti, invece, Spatuzza e Salvatore Grigoli.
Padova, nell’udienza per l’ultimo troncone del maxi processo istruito dal giudice Falcone, il pentito Vincenzo De Caro afferma che nel 1979 il boss Rosario Riccobono voleva uccidere Bruno Contrada, allora capo della Squadra Mobile di Palermo, in modo da fare ricadere la colpa su Gaspare Mutolo, che era stato arrestato da Contrada. A Palermo è ancora in corso il processo a Contrada per associazione mafiosa. Tra le accuse quella di essere stato amico del boss Riccobono.
Palermo, concluso il processo ai mafiosi del clan Caruana-Cuntrera, per mafia e traffico internazionale di droga. Inflitte 9 condanne tra i 4 e i 20 anni, ma in carcere ci sono soltanto i 3 fratelli Caruana. Gli altri sono liberi in Canada e in America latina
19 gennaio: Milano, inchiesta sulla finanziaria Gemina: i sostituti procuratori Francesco Greco e Carlo Nocerino emettono 7 avvisi di garanzia per concorso in falso in bilancio nei confronti di altrettanti dirigenti della società.
Milano, il gip Luca Pastorelli rinvia a giudizio persone legate al centro sociale Leoncavallo, per gli scontri con la polizia avvenuti nel 1994 .
Termoli (Campobasso), la Fiat annuncia il ricorso alla Cassa integrazione per 3100 lavoratori. I delegati dello stabilimento Fiat hanno immediatamente espresso una posizione critica, con la richiesta d’annullamento dell’accordo che prevedeva i diciotto turni e la proposta dell’immediato ripristino dei quindici. «Come può l’azienda presentarsi con la richiesta dei diciotto turni e contemporaneamente con quella della cassa integrazione? », si domanda Di Stella. Il quale, parlando del clima che regna in questi giorni in fabbrica, rileva come vi sia «una parte di lavoratori, che già si erano opposti all’accordo quando questo fu siglato, che vuole approfittare di quanto si sta verificando per liberarsi dell’accordo stesso». «Un’altra parte di lavoratori, la maggioranza, è invece molto preoccupata da quanto sta accadendo – continua il rappresentante sindacale – Per quanto ci riguarda non vogliamo alzare inutili polveroni, ma trovare soluzioni razionali. Qualora si creassero le condizioni, siamo disponibili a rivedere le nostre posizioni, ma siamo comunque del parere che sia sempre più pressante la necessità di andare a quella verifica annuale prevista proprio dal testo dell’intesa del dicembre 1994».
21 gennaio: dopo il primo giro di consultazioni del presidente della Repubblica perde sempre più quota la possibilità di un accordo sulle riforme e si esaspera la sfida tra Fini, che chiede le elezioni e D’Alema. sostenitore del reincarico a Dini.
Il pentito Gioacchino Pennino, deponendo al processo contro il notaio Pietro Ferraro accusato di concorso in associazione mafiosa, dichiara che Calogero Mannino, l’ex ministro agli arresti domiciliari con la stessa imputazione di Ferraro, non apparteneva a Cosa Nostra. Secondo Pennino, nell’ambiente politico correva voce che Mannino, Ferraro e l’ex deputato Giacomo Muratore avevano costituito una sorta di comitato d’affari.
22 gennaio: Yasser Arafat, ricevendo una delegazione del Parlamento europeo, afferma: “Perché Gerusalemme non potrebbe essere una capitale per due Stati, Israele e Palestina, come Roma lo è per l’Italia e il Vaticano? Gerusalemme è un diritto del popolo palestinese”
Inizia a Reggio Calabria il processo contro l’ex presidente della Corte d’assise di Messina Domenico Cucchiara, ora in pensione. E’ accusato di partecipazione esterna in associazione mafiosa, corruzione in atti giudiziari e abuso d’ufficio. Tra le accuse quella di aver emesso sentenze favorevoli a Santapaola.
Fermate a Catania 7 persone indicate come killer del clan mafioso degli Sciuto. L’inchiesta sul clan Sciuto ha fatto scoprire un libro paga nel quale sono segnati versamenti di 5 milioni mensili per le famiglie dei latitanti, 2 milioni per i gregari e poco più di 1 milione per i fiancheggiatori, a cui erano affidati compiti minori, come quello di riscuotere il pizzo.
Aperto a Catania il processo per voto di scambio contro l’ex ministro socialista Salvo Andò e i boss mafiosi Nitto Santapaola e Pietro Puglisi
Milano, il giudice istruttore Guido Salvini nomina Aldo Giannuli, docente di storia contemporanea, perito incaricato di ricostruire le indagini su Ordine Nuovo dalla fondazione allo scioglimento
23 gennaio: il procuratore di Palermo Giancarlo Caselli propone, durante un dibattito alla Rai, che la prima fase delle indagini, per un tempo molto breve, sia segretata con divieto assoluto di notizie e dure sanzioni in caso di violazione. La proposta arriva in seguito alla fuga di notizie sulle dichiarazioni di Tony Calvaruso, l’ultimo pentito del clan di Bagarella che aveva rivelato il covo di Giovanni Brusca, sfuggito alle forze dell’ordine.
Ucciso a Catania Santo Piacenti, incensurato, parente di mafiosi del clan dei Ceusi in guerra con la famiglia dei Laudani.
Iniziato a Brescia il processo contro l’ex presidente del Tribunale di Milano Diego Curtò, imputato di corruzione per aver intascato 480 mila franchi svizzeri dalla Enimont, in cambio di un fermo delle azioni della società.
Rinviati a giudizio dal Gip di Palermo l’ex presidente della Regione siciliana Rino Nicolosi, gli ex assessori Turi Lombardo e Salvatore Leanza, l’ex senatore Luigi Mazzei, accusati di abuso d’ufficio continuato e aggravato in concorso, in relazione alla vicenda della creazione del Consorzio agro-alimentare di Catania. Alla costituzione del Consorzio si era opposto il funzionario regionale Giovanni Bonsignore, ucciso il 9 maggio 1990.
Sequestrati beni per 3 miliardi ai fratelli Salvatore e Vincenzo Tumminia di Belmonte Mezzagno (Palermo) e a Benedetto Giordano di Palermo, indiziati di associazione mafiosa.
Napoli, 12 vittime nell’esplosione di una tubatura del gas durante lavori in una galleria a Secondigliano, quartiere della periferia napoletana.
24 gennaio: il pentito Pasquale Di Filippo rivela che il figlio quattordicenne di Santo Di Matteo, scomparso nell’ottobre del 1993, è stato ucciso dal gruppo di Leoluca Bagarella per vendetta contro il padre che collaborava con la giustizia.
Nell’ambito del processo Orsa Maggiore che si svolge a Catania, il pentito Maurizio Avola dichiara di aver saputo dal mafioso Salvatore Tuccio che Marcello Dell’Utri incontrò il boss Aldo Ercolano, del clan di Santapaola, per chiederne la protezione in cambio di una quota azionaria della Standa. Il presidente della Fininvest, Fedele Confalonieri, nega che la Standa abbia mai pagato il pizzo alla mafia.
In carcere 7 poliziotti e 3 carabinieri di Torre del Greco (Na) accusati di essere organicamente inseriti nel clan camorristico Gargiulo-Mennella.
25 gennaio: Valerio Onida (candidato del centro-sinistra) e Carlo Mezzanotte (candidato del Polo) vengono eletti giudici della Consulta dal Parlamento riunito in seduta comune. Ottengono rispettivamente 615 e 608 voti.
Il Gip di Brescia, Anna Di Martino, decreta che le intercettazioni compiute sul telefono cellulare di Di Pietro non sono utilizzabili nel procedimento per il quale i PM Salamone e Bonfigli hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’ex magistrato. Di Pietro, intanto, è nuovamente iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio nei confronti di Giancarlo Albini, fatto arrestare nel 1993 con l’accusa di concussione. Tale reato, si sostiene, non poteva essere contestato ad Albini in quanto non era pubblico ufficiale essendo semplicemente presidente di una società in parte pubblica e in parte privata.
Catania, arrestati 6 imprenditori accusati di gestire imprese paravento che servivano per le speculazioni finanziarie del clan Santapaola. L’arresto fa seguito ad una inchiesta nata dalle rivelazioni di Maurizio Avola, che, tra l’altro, ha dichiarato che nel 1993 Claudio Fava sfuggì per un soffio ad un attentato.
Rinviati a giudizio a Palermo i costruttori Salvatore Corso e Luigi Meola, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Il secondo aveva ammesso di essersi piegato alle cosche dicendo: “non siamo tutti come Libero Grassi. Se avessi avuto il suo coraggio adesso non sarei in galera”
Torino, muore per un improvviso ictus cerebrale, a soli 49 anni, Pia Lai, membro della segreteria della Cdl subalpina. Nota e stimata dirigente del movimento sindacale torinese, aveva operato per molti anni ai vertici della Funzione pubblica Cgil piemontese e torinese
26 gennaio: minacciato di morte il sindaco di Rosolini (Sr) Salvatore Dell’Ali, eletto nella lista Rinascita Siciliana
Palermo, confermato in appello l’ergastolo a Leoluca Bagarella per l’omicidio del vicequestore Boris Giuliano, avvenuto il 21 luglio 1979.
26 – 27 gennaio: Berlino, si svolge per la prima volta la giornata nazionale della memoria in ricordo delle vittime dell’olocausto
Napoli, Conferenza della Fiom sul Meridione.Gli indicatori statistici regionali provenienti da fonti europee continuano a segnalare il Mezzogiorno (e le regioni spagnole) tra le aree dell’Obiettivo 1 con tassi di disoccupazione al di sopra del 20 per cento. Si va da un minimo del 9.6 per cento dell’Abruzzo al 21,5 della Campania (29,9 per cento per le donne) (…)Continua in https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/rassegna-sindacale-06-febbraio-1996-conferenza-fiom-sul-meridione
27 gennaio: Roma, il sostituto procuratore della repubblica Antonio Marini chiede l’archiviazione delle indagini sui desaparecidos italiani in Argentina
Caltanissetta, condannati all’ergastolo per la strage di via D’Amelio, Salvatore Profeta, il mafioso che ha commissionato il furto dell’auto poi imbottita di tritolo, Giuseppe Orofino, proprietario dell’officina dove è stata preparata e custodita l’auto, e Pietro Scotto, l’esperto in telefonia che ha messo sotto controllo il telefono della sorella del giudice. Il pentito Vincenzo Scarantino è stato condannato a 17 anni, ma torna libero in attesa della sentenza definitiva. Con questa sentenza vengono condannati alcuni dei colpevoli della strage che costò la vita al giudice Borsellino e a cinque agenti della sua scorta. Ancora in piedi altri tronconi processualihttps://thevision.com/attualita/strage-via-amelio-depistaggio/
Il pentito catanese Maurizio Avola rivela che l’omicidio dell’assistente capo della polizia penitenziaria, Luigi Bodenza, ucciso a Catania la notte tra il 24 e il 25 marzo del ’94, era stato ordinato da lui e fu eseguito anche se nel frattempo aveva deciso di collaborare con la giustizia. Avola chiese agli amici il favore di uccidere Bodenza perché questo era stato troppo severo nel bloccare un colloquio con sua moglie.
Nell’aula bunker di Rebibbia, al processo contro 45 mafiosi di Gela, il pentito Filippo Vitale afferma che Nunzio Emmanuello, esponente del clan gelese di Giuseppe Madonia, avrebbe partecipato al rapimento di Aldo Moro, avendo fatto parte in passato di una colonna delle brigate rosse.
28 gennaio: Roma, no dell’Ulivo alla proposta del Polo, mutuata da Segni, del Sindaco d’Italia.
Roma, papa Giovanni Paolo II critica i mezzi di comunicazione di massa: “La libertà di comunicazione non è fine a se stessa (…) La stampa deve mettersi al servizio della verità, della solidarietà e della pace (…) L’informazione è docile ai giochi di mercato”Claudio Rinaldi scrive su L’Espresso che il motivo del revirement di Berlusconi sulle riforme costituzionali si deve cercare nel suo rinvio a giudizio del 14 ottobre scorso: “Ciò vuol dire che, anche nel caso di elezioni vittoriose, le sue chances di tornare a Palazzo Chigi sono zero (…) Così ha smesso di mendicare lo scioglimento delle Camere, come faceva da un anno, e si è dato alla giuliva fabbricazione di governoni e governissimi”. D’altro canto “nemmeno D’Alema vuole elezioni subito. Teme, forse a ragione, di perderle (…) Le astuzie di Berlusconi, le paure di D’Alema: è all’insegna della realpolitik che si tenta l’accordo sulle riforme. Non siamo a un ‘passaggio storico’, come dice il leader della Quercia, né a un ‘passaggio epocale’ (Berlusconi, 19 gennaio). Siamo a una trattativa mediocre nelle motivazioni ma fin troppo ambiziosa negli obiettivi dichiarati (…)“
29 gennaio: agli arresti domiciliari la soprintendente ai Beni culturali di Agrigento Graziella Fiorentini, accusata di abuso d’ufficio per aver bloccato i lavori per la costruzione del nuovo depuratore della città. Tale costruzione, decisa nel 1986 ed eseguita con appalti affidati senza gara, ha suscitato numerose polemiche e proteste da parte della Legambiente e finora è costata 25 miliardi, mentre il progetto ne prevedeva 3. La soprintendente, da circa dieci anni ad Agrigento, che si è battuta contro l’abusivismo edilizio nella Valle dei Templi, è accusata di aver chiesto la sospensione dei lavori per favorire un club privato distante 26 metri dal depuratore. Il provvedimento contro la Fiorentini suscita proteste in vari ambienti. Il 13 febbraio verrà inviato un avviso di garanzia al presidente di Legambiente regionale Giuseppe Arnone, consigliere comunale e candidato a sindaco per i Progressisti nelle ultime elezioni comunali. Avvisi di garanzia anche ad altre 8 persone, tra cui i responsabili del Club e di una televisione privata, ad esso collegata, di proprietà dell’imprenditore Filippo Salamone, anch’esso avvisato. Il 16 la Fiorentini verrà scarcerata.
Uccisi a Catania 2 mafiosi: Luigi Di Bella, affiliato al clan Laudani e Giacomo Tirri, affiliato al clan Cappello in guerra con i Laudani.
29 – 31 gennaio: una delegazione della commissione d’inchiesta sulla uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è a Mogadiscio per interrogar Giancarlo Marocchino, Omar Mugne, l’autista di Ilaria e altri testi. E’ la prima e unica presenza istituzionale italiana a Mogadiscio dopo l’agguato mortale. Solo molto tempo dopo l’autorità giudiziaria farà venire in Italia i due testimoni oculari più importanti: Nur Aden (l’uomo di scorta) Ali Abdi, l’autista che rivela per la prima volta che anche lui sparò uno o due colpi con la pistola.
30 gennaio: Roma, raggiunto l’accordo fra il Polo delle Libertà e il Pds sul semi presidenzialismo alla francese e una legge elettorale maggioritaria a doppio turno con una quota del 15-20% proporzionale
https://archivio.unita.news/assets/main/1996/02/02/page_002.pdf
Durante il maxiprocesso contro Santapaola e altri mafiosi catanesi, sull’attentato alla Standa depone Silvio Berlusconi, negando che la Fininvest abbia subito estorsioni; in caso contrario, gli amministratori avrebbero certamente sporto denuncia. Di Marcello Dell’Utri dice che è una persona di assoluta moralità. La deposizione di Berlusconi viene seguita con molto interesse dai mafiosi, tra cui Giuseppe Piddu Madonia che prima dell’udienza parla con i giornalisti, malgrado il divieto, producendosi in battute ironiche contro i pentiti e giudizi sui giornalisti e sui politici.
Arrestato a Prato Antonino Messana, originario di Alcamo (Tp) e cognato del boss Giuseppe Ferro. E’ accusato di avere custodito l’esplosivo per l’attentato di via dei Georgofili.
Sequestrato a Brescia Marco Camozzi, figlio dell’imprenditore Attilio. Verrà rilasciato dopo 20 ore.
Suicida a Cecchina di Albano Laziale (Roma) Angelo Carfagna, sottufficiale dell’Aeronautica che fino a 2 anni prima aveva lavorato nel centro di Pratica di Mare dove è custodito il relitto del Dc9 di Ustica. qualche giorno dopo lo Stato Maggiore dell’Areonautica preciserà che ”contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa sono destituiti da ogni fondamento l’accostamento del suicidio con la tragedia di Ustica e l’affermazione che l’aiutante Carfagna abbia prestato servizio presso qualsiasi gruppo radar”. Resta comunque il fatto che Carfagna è solo l’ultimo di un lungo elenco di morti “anomali” di persone in un qualche modo legate alla strage di Ustica
Brucia il teatro La Fenice di Venezia, uno dei più antichi d’Italia. Era chiuso dall’agosto 1995 per lavori di ristrutturazionehttps://www.sanmarinortv.sm/news/attualita-c4/29-gennaio-1996-ventuno-anni-fa-incendio-devasto-fenice-venezia-a56621
www.archiviostoricolafenice.org/ricerca.php
31 gennaio: emessi 80 ordini di custodia cautelare per mafiosi del trapanese, dopo il pentimento di Carlo Zicchitella e di Antonino Patti di Marsala. Le indagini hanno fatto luce su 42 omicidi, 7 tentati omicidi e 3 lupare bianche. 15 persone sono sfuggite alla cattura. Tra l’altro Patti ha svelato che nel 1991, quando Paolo Borsellino era alla Procura di Marsala, il boss Mariano Agate aveva chiesto ai capimafia di Marsala, Francesco D’Amico e Francesco Craparotta, di uccidere il giudice. I due boss si rifiutarono e vennero uccisi.
Gennaio: Lubecca Germania), estremisti di destra incendiano un centro di raccolta per immigrati, uccidendo 10 profughi stranieri
Virginia (Usa), nei pressi della sede Cia di Langley, è istituito nell’ambito del centro Antiterrorismo un ufficio avente il compito specifico di occuparsi di Osama bin Laden e dei suoi contatti, concentrando raccolta d’informazioni, analisi, operazioni ed intercettazioni: fra queste principalmente quelle della Nsa che si è inserita nelle comunicazioni telefoniche via satellite dello sceicco. Nela prima analisi elaborata dall’ufficio, “Usama bin Ladin: Islamic extremist Financier”, Osama è ritenuto ancora un finanziatore e non un operatore attivo
Il Boston Globe rivela che armi e munizioni furono nascoste dall’OSS in una ottantina di depositi segreti sparsi per tutta l’Austria fin dall’immediato dopoguerra e che lì ancora si trovano. Si tratta dei depositi della Gladio Austriaca. Il giorno successivo l’ambasciatore degli Usa a Vienna, Swance Hunt ne informa il presidente della Repubblica e il cancelliere chiedendo “personalmente scusa al popolo austriaco” per i cinquantanni di ritardo con cui venivano informati
La situazione dei rinnovi dei contratti per gli oltre 150 mila lavoratori del comparto energia si presenta a «macchia di leopardo»: firmati i contratti per il settore privato del gas e, più recentemente, quello per le aziende pubbliche acqua e gas, sono iniziate le trattative con l’Anfida – Confindustria nel settore degli acquedotti. Al rallentatore invece il settore elettrico: se è vero che proseguono le trattative con gli autoproduttori e sono riprese quelle per gli elettrici municipalizzati, ancora complicata si presenta la situazione all’Enel, nonostante il contratto sia scaduto da tredici mesi e le trattative siano in corso da cinque.
Roma, presentato il V° Rapporto Cer (Centro europeo ricerche) – Spi Cgil sulla condizione della popolazione anziana. La sanità al primo posto. Poi, nell’ordine, l’abitazione, i servizi socio-culturali, la sicurezza e, fanalino di coda, i trasporti. Queste le priorità degli intervistati alla domanda su come avrebbero speso un ipotetico milione messo a loro disposizione.
Il primo posto è dunque legato alla salute: 422.200 lire è la cifra media assegnata, mentre oltre il 16 per cento del campione spenderebbe su questo terreno tutto il milione.
Per la casa la cifra stanziata è di 258.800 lire mentre cala all’11,6 la percentuale di chi vi dedicherebbe tutta la somma a disposizione; per i servizi socio-culturali si scende a 136.200 lire e al 3,7%; per la sicurezza a 121.000 e al 2,7%; per i trasporti 61.400 e appena lo 0,6%.
Disaggregando il dato, l’esigenza è più sentita dalle donne che dagli uomini, dagli ultra settantacinquenni rispetto ai più giovani, più al Nord e nei piccoli centri che nel resto del paese e nelle grandi città, più da singoli e famiglie numerose che dalle coppie.
I dati disaggregati mostrano per la casa un interesse maggiore delle donne, mentre sui servizi ricreativi investirebbero più gli uomini. L’attenzione alla sicurezza è in aumento rispetto al rapporto precedente, cresce al crescere dell’età ed è più forte al Sud
Roma, maggiore impegno per la promozione e la difesa dei diritti dei cittadini e stretta collaborazione per sviluppare servizi a tutela dell’utenza: queste in sintesi le basi dell’accordo
siglato tra Federconsumatori e Cgil. «L’intesa – afferma il segretario generale Cgil Sergio
Cofferati, che ha firmato l’accordo insieme al presidente della Federconsumatori Tito Cortese – segna la prosecuzione di un lavoro comune, rafforza un rapporto importante e pone le condizioni dalle quali partire per definire insieme un ruolo nella gestione della politica dei servizi e dei consumi, ambito che ha un peso importante nella politica dei redditi»
Roma, costituita l’Associazione Roma 2004, formata dal Comune e dalla Camera di commercio per sostenere la candidatura della città ad ospitare le Olimpiadi 2004. E’ inizialmente guidata dal giornalista del “Messaggero” Pietro Calabrese e poi, in seguito alla nomina di Calabrese alla direzione del giornale, da Raffaele Ranucci, proprietario di una catena di alberghi. Nel comitato promotore troviamo fra gli altri Cesare Geronzi, Fedele Confalonieri, Alfio Marchini, Andrea Monorchio, l’Aga Khan, l’esponente di Greenpeace Ivan Novelli, in seguito nominato vice direttore, ed il verde Silvio Di Francia. Il Comitato è sostenuto, attraverso il conferimento di servizi e capitali, da Banca di Roma, Fiat, Alitalia, McDonalds, Aeroporti di Roma, Acea
Venezia, Roberto Tonini, presidente del comitato direttivo della Cgil nazionale, lascia la confederazione di corso d’Italia per andare a ricoprire la carica di assessore ai Lavori pubblici nella giunta comunale di Venezia, guidata da Massimo Cacciari. Tonini, 57 anni, ha militato nella Cgil per oltre trent’anni, dopo aver condotto un’esperienza politica in ambiente cattolico
Rovigo, Egidio Agnoletto è il nuovo segretario della Camera del lavoro. Subentra ad Arnaldo Vallin, che ha concluso il mandato dopo otto anni di direzione. Agnoletto ha iniziato la sua «carriera» sindacale nel ‘78, dopo aver svolto l’attività d’insegnante di materie tecniche.Nell’80 assume la direzione del sindacato scuola della Cgil provinciale. Successivamente passa tra le file della segreteria camerale, dove a partire dall’87 riveste il ruolo di segretario generale aggiunto
Chieti, Antonio Iovito è stato eletto segretario generale della Camera del lavoro. Prende il posto di Giustino Zulli, chiamato di recente a dirigere la Cgil abruzzese. Iovito ha una lunga militanza sindacale alle spalle, iniziata all’interno del patronato Inca presso l’ufficio zonale di Guardiagrele, poi nella Fillea e successivamente nella Fiom e nella Cdl di Lanciano
Gioventù Nazionale di Padova esce dal Movimento Sociale – Fiamma Tricolore
Febbraio: tutto il pool di Mani pulite è indagato a Brescia per abuso e violazione del segreto d’ufficio, a seguito all’ennesima denuncia di Berlusconi.
Usa, la società petrolifera Bridas firma con il governo afgano il contratto per la costruzione del gasdotto. Contemporaneamente avvia, a Houston, un’azione legale contro la Unocal-Delta per le interferenze negli affari che la Bridas ha in Turmkmenistanhttp://www.courtfool.info/it_Petrolio_e_undici_settembre.htm
Più di 1.500 infortuni l’anno, dei quali una decina mortali, 650 mila interventi effettuati nel ’95 (il 10 per cento in più rispetto al ’94). I dati si riferiscono al corpo dei vigili del fuoco e aiutano a mettere a fuoco il malessere che attraversa da tempo questo delicato comparto. Il motivo di maggior scontento, sottolineato anche dalle recenti denunce dei sindacati confederali di categoria, è costituito certamente dalle gravi carenze d’organico: il potenziale alle dipendenze del ministero dell’Interno è attualmente di 26 mila uomini (23 mila operativi e 3 mila amministrativi), rispetto al fabbisogno stimato dalla stessa amministrazione statale di 50 mila addetti. In realtà il personale a disposizione è molto più esiguo, in quanto si lavora su quattro turni di dodici ore: complessivamente, dunque, sono 5.500 i vigili presenti per turno sul territorio. In pratica si ha un pompiere ogni 2 mila abitanti (rispetto alla media europea di uno ogni mille), con tempi d’intervento inevitabilmente lenti.
Ma non si tratta solamente di un problema di cattiva organizzazione del lavoro. «L’ultima Finanziaria ci ha ulteriormente tagliato i fondi – afferma Donatella Ferraris, del coordinamento nazionale vigili del fuoco della Fp Cgil – 50 miliardi in meno rispetto al ’95 (il 5 per cento in meno), che penalizzeranno ancora di più la nostra già difficile attività. I mezzi di soccorso a nostra disposizione sono obsoleti, quando non del tutto inesistenti: non abbiamo i guanti anti-Aids, non ci sono presidi antinfortunistici territoriali, gli elmetti in dotazione non rispondono alle norme Cee e sono pericolosi per la nostra sicurezza». Ce n’è abbastanza, insomma, per entrare in agitazione. Cosa che i vigili del fuoco hanno già fatto il 18 gennaio scorso, con un’adesione del 92 per cento tra gli addetti. Esperienza che si ripeterà il 1° febbraio con uno sciopero generale di dodici ore. Secondo i sindacati c’è urgente bisogno di una riorganizzazione del comparto.
«È necessaria una riforma – dicono – che chiarisca meglio le competenze, superando le attuali confusioni di ruoli con la Protezione civile, che ci siano fondi adeguati e che si crei una dirigenza tecnica e manageriale al posto degli attuali burocrati incapaci di gestire» (Rassegna Sindacale n. 2 del 6 febbraio 1996)
Londra, con un discorso che da molti è stato visto come una spallata alla politica economica del governo Major, il presidente della Confindustria britannica, Adair Turner, ha affermato che in una società che vuole produrre benessere è fondamentale da parte dell’industria un
atteggiamento più rilassato nei confronti degli aumenti salariali, che non vanno visti necessariamente come una minaccia. Facendosi portavoce dei timori che serpeggiano all’interno dell’industria britannica, dove si sostiene che uno dei fattori del rallentamento
della crescita è l’insicurezza del posto di lavoro, Turner ha anche evidenziato la necessità di offrire, all’interno di un mercato del lavoro che resta flessibile, maggior sostegno e maggiori
certezze alla forza lavoro. Sposando in qualche modo le tesi del Tuc di John Monk e del Partito laburista di Tony Blair, Turner ha ammesso che, a lungo termine, la partecipazione dei lavoratori al benessere prodotto dall’industria potrebbe dare quell’impulso che al momento manca alle industrie nazionali
1 febbraio: Roma, il capo dello Stato conferisce l’incarico di formare il governo ad Antonio Maccanico, il quale inizia subito le consultazioni e annuncia che il programma di governo sarà centrato sulle riforme e sull’economia. Reazioni negative da parte di Prodi, moderatamente soddisfatto Fini, d’accordo D’Alema che però deve fronteggiare lo scontento dei Popolari e le critiche di Bertinotti
Per le Acli, Scalfaro è stato bravo e ha saputo reggere ad attacchi pretestuosi. Ricordando la lezione di Roberto Ruffilli, il presidente Franco Passuello afferma ”L’incarico a Maccanico sembra imprimere una svolta alla crisi politica. Le Acli invitano tutti i protagonisti a sciogliere quanto prima il nodo centrale, ricercando con reale disponibilita’ al confronto la convergenza su un progetto di riforme istituzionali che combini il rafforzamento dell’esecutivo con un reale rilancio del ruolo del Parlamento”
Per otto ore dalle 10 alle 18 gli aeroporti italiani saranno inagibili per lo sciopero dei Vigili del fuoco indetto da Cgil Cisl Uil per ottenere nuove assunzioni. Lo sciopero blocca tutti i servizi svolti dai vigili compresa la sorveglianza nei teatri
Milano, termina la prima tranche dell’inchiesta sulla società All Iberian. Chiesti dalla Procura della Repubblica il rinvio a giudizio per finanziamento illecito, falso in bilancio, ricettazione e riciclaggio per Bettino Craxi, Silvio Berlusconi e per i manager della Fininvest Giancarlo Foscale, Ubaldo Livolsi, Alfredo Zuccotti, Giorgio Vanoni. Chiesto anche il rinvio a giudizio per Maurizio Raggio, Francesca Vacca Augusta, Giorgio Tradati ed altri, per un totale di 21 persone.
Milano, processo Eni-Sai, condannati in appello: il finanziere Sergio Cusani a 4 anni di reclusione (in primo grado aveva ricevuto una pena di 5 anni). Condanne confermate, invece, per Severino Cistaristi, 5 anni e 6 mesi, per Alberto Grotti, 4 anni e 4 mesi, e Antonio Sernia, 4 anni e 4 mesi.
Condanne ridotte per Marcello Di Giovanni, al quale i giudici hanno inflitto una pena di 4 anni (in primo grado aveva avuto 4 anni e 6 mesi) a Salvatore Ligresti condannato ora a 2 anni e 4 mesi (3 anni e 6 mesi), cosi’ come Antonio Svisà e Rinaldo Petrignani che in primo grado avevano ricevuto rispettivamente 3 anni e 3 mesi e 3 anni e 2 mesi. Qualche mese d’aumento per Antonio Rapisarda, al quale e’ andata una condanna a 3 anni e 5 mesi contro i 3 anni ricevuti in primo grado.
La posizione di Bettino Craxi che era stata stralciata, sarà discussa il 16 aprile così come era stata separata la posizione di Aldo Molino. Enrico Ferranti aveva patteggiato la pena a 2 anni e 4 mesi.
Arrestato a Nuoro il medico Giampiero Marcello, primario di chirurgia estetica, catturato mentre curava il latitante Raimondo Serra.
Annullata dalla Corte di Cassazione la sentenza d’appello che aveva assolto Giuseppe Rizzardi dall’accusa di avere ucciso a Vibo Valentia il sovrintendente di Polizia Salvatore Aversa e la moglie Lucia Precenzano. Rizzardi era stato accusato da Rosetta Cerminara, testimone dell’omicidio, che era stata ritenuta mitomane e bugiarda dalla Corte d’appello.
Scampa ad un agguato a Belmonte Mezzagno (Palermo) Simone Benigno, figlio del boss del paese. E’ la seconda volta che sfugge ai killer. Ha rifiutato la protezione dei carabinieri
Torre Santa Susanna (Brindisi), 22 persone sono state denunciate per frode alla Comunità Europea. I reati contestati sono Con l’accusa di truffa aggravata, concorso in truffa, associazione a delinquere e appropriazione indebita. L’indagine e’ stata condotta dai finanzieri del gruppo di Lecce. La frode e’ andata avanti per quattro anni, dal 1988 al 1992 e si e’ sostenuta su false fatturazioni relative alla lavorazione di più di 320 tonnellate di tabacco
Ascoli Piceno, due scosse di terremoto, la prima tra il quarto e il quinto grado Mercalli, la seconda del terzo grado sono state registrate dall’Istituto Nazionale di geofisica alle 17.44 e alle 17.52. I comuni interessati sono Servigliano, Falerone, San Vittoria in Mantenano e Montottone.
La sala operativa del dipartimento della Protezione Civile ha effettuato una serie di controlli presso i comandi dei Carabinieri: le scosse sono state avvertite, ma non hanno provocato danni a persone o cose
2 febbraio: Roma, strage di Bologna: Mambro e Fioravanti supplicano il Pontefice. ”Padre santo, sappiamo che delle persone verranno da lei e le parleranno di Francesca e Valerio (…)”. Inizia cosi la lettera di supplica, da questa mattina nelle mani del papa, in cui Giusva Fioravanti e Francesca Mambro riaffermano ancora una volta la propria estraneità alla strage che a Bologna il 2 agosto del 1980 provoco’ 85 morti. I due ex terroristi dei Nar, condannati all’ergastolo con sentenza definitiva per quell’attentato, si sono rivolti direttamente a Giovanni Paolo II tramite il consigliere provinciale di Roma di An, Bruno Petrella, che questa mattina è stato ricevuto in visita al Vaticano con gli altri consiglieri ed ha consegnato personalmente la missiva al papa . ”Giovanni Paolo II – ha spiegato Petrella – mi ha assicurato che leggerà la lettera molto attentamente”.
Roma, bomba carta contro la sede ANPI in via degli Scipioni. L’attentato è rivendicato con una telefonata all’Ansa da sedicenti Fasci romani
Il pentito Agostino Zecca, già affiliato alla Sacra corona unita, si suicida impiccandosi nella propria abitazione.
Distrutta da un attentato la casa di campagna di Gaspare Rinicella, consigliere progressista del Comune di Altofonte (Pa).
3 febbraio: il presidente incaricato Maccanico deve immediatamente superare i veti di Fini (sull’ingresso al governo di Ciampi e Dini) e quelli del PDS (no a Letta e Tatarella). Maccanico dichiara che i suoi ministri saranno non parlamentari.
Scoperto a Viagrande, alle porte di Catania, un arsenale del clan Laudani. Tra le armi anche due bazooka, di cui uno pronto per l’uso.
A Catania ferito a colpi di pistola Matteo Arena, commerciante con qualche precedente penale.
Tentato omicidio a Santa Ninfa (Tp) contro il pastore Francesco Mangogna, probabilmente per uno scontro interno alla mafia dei pascoli.
Arrestato a Locri Salvatore Dieni, nipote del boss del paese, per l’omicidio del meccanico Carmelo Correale, avvenuto il 22 novembre scorso. Correale aveva visto, assieme alla moglie, 4 giovani incendiare l’auto di un carabiniere e li aveva denunciati. Viene ricercato il complice Domenico Caminiti. Un fratello di Dieni fu accusato di avere ucciso il sedicenne Rocco Zoccali, ma, malgrado la testimonianza della madre di Zoccali, venne assolto.
A Dinami (Vibo Valentia) intimidazione contro il vicesindaco Marina Macrì e l’assessore Maria Teresa Sufrà. Sono stati manomessi i freni delle auto: un danneggiamento che avrebbe potuto avere gravi conseguenze per le due donne
2 – 3 febbraio: Rimini, si svolge, introdotta dalla relazione del segretario generale della confederazione Sergio D’Antoni, l’assemblea nazionale dei quadri e delegati della Cisl. Partecipano ai lavori 5 mila persone (3.500 delegati di fabbrica e Rsu e 1.500 quadri). Cinque
commissioni discutono di: orario, occupazione e contrattazione; famiglia e nuovo modello di Stato sociale; lavoro e nuovo patto per il Sud; modello organizzativo e l’unità sindacale; riforme delle istituzioni, organizzazione dello Stato e lavoro pubblico
5 febbraio: aperto a Palermo il processo a 47 tra boss e gregari per 36 omicidi, tra cui quello dell’industriale Donato Boscia, incendi, danneggiamenti ed estorsioni. Tra gli imputati anche i latitanti Pietro Aglieri e Giovanni Brusca.
Milano, la Procura, che indaga sulla strage di piazza Fontana, chiede la revoca del programma di protezione per il pentito Carlo Digilio
6 febbraio: arrestati 13 estortori componenti del clan mafioso di Palermo centro. Secondo gli investigatori i commercianti costretti a pagare saranno stati una cinquantina. Pochi hanno collaborato.
Milano, arrestato l’imprenditore Enrico Tosonotti. L’accusa è di favoreggiamento per aver messo, nell’estate del 1993, una villa affittata a Forte dei Marmi a disposizione dei fratelli Graviano, accusati di essere stati, con altri, i mandanti degli attentati di Firenze, Milano e Roma. Da questa accusa Tosonotti è stato assolto
Maurizio Chierici scrive sul Il Corriere della Sera che il brigatista Alessio Casimirri era stato a suo tempo arrestato a Parigi, ma l’intervento dei servizi segreti italiani ne aveva consentito la scarcerazione, permettendogli di rifugiarsi in Nicaragua – con un passaporto falso a nome di Guido Giambatista – per porsi sotto la protezione del governo sandinista
Arrestati in Calabria due latitanti della ‘ndrangheta: Domenico Agresta, coinvolto in un sequestro di persona, e Bartolomeo Scordo, trafficante di droga.
Scomparsi due pentiti della ‘ndrangheta, Antonio Rodà e Antonino Gullì, testimoni al processo per il delitto Ligato. Si teme che siano stati sequestrati. Antonino Gullì si farà vivo il 14, ritrattando le dichiarazioni rese in precedenza.
Arrestati a Napoli 3 dirigenti di cooperative edili emiliane, con l’accusa di associazione di stampo camorristico. Gli arresti vengono dopo i 63 del giugno scorso, in seguito all’inchiesta sulla ricostruzione delle zone terremotate. Gli investigatori avrebbero accertato un giro di fatturazioni false per costituire fondi neri destinati a pagare tangenti a camorristi e politici.
Dinami (Vibo Valentia) incendiato uno scuolabus di proprietà del Municipio. E’ la risposta alla manifestazione svoltasi domenica in solidarietà al vicesindaco Marina Macrì e all’assessore Maria Teresa Sufrà che avevano subito un’intimidazione mafiosa
Ergastolo per Totò Riina, Pippo Calò, Michele Greco, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Antonio Geraci e Francesco Madonia per l’uccisione di Giovanni Lallicata, strangolato diciassette anni fa da Pippo Calò su ordine dei corleonesi, perché si era avvicinato troppo a Gaetano Badalamenti
Sequestro di beni a Domenico Ganci, accusato di aver partecipato alla strage di Capaci e a Carmelo Cordai, mafioso di Acicastello (Ct). Confiscati beni ai mafiosi palermitani Alfonso Gambino, implicato nel traffico di stupefacenti, e Giuseppe Spera mafioso di Belmonte Mezzagno (Pa)
7 febbraio: Giovanni Paolo II è in visita in Guatemala
Casal di Principe (Caserta), arrestato il superlatitante Walter Schiavone, 37 anni, fratello dell’altro noto camorrista Francesco detto Sandokan, ricercato da più di due anni per associazione a delinquere di stampo camorristico. Sorpreso dalla Polizia nella sua villa, Schiavone ha cercato di darsi alla fuga ma è stato bloccato dagli uomini della squadra mobile e del commissariato di Aversa.
8 febbraio: Roma, la Camera approva la legge sulla violenza sessuale, che diventa così reato contro la persona e non contro la morale, con 239 voti favorevoli, 39 contrari e 15 astensioni
Firenze, arrestato l’ex deputato missino Massimo Abbantangelo. Deve scontare un residuo pena di 2 anni, 11 mesi e 28 giorni di reclusione sulla condanna a 6 anni inflittagli per la strage del Rapido 904, “per detenzione e porto di ordigni esplosivi, detenzione abusiva di armi e violazione delle disposizioni per il controllo delle armi”, in concorso con il camorrista Giuseppe Misso. Gli sarà concesso l’affidamento al servizio sociale
Notificati da parte del pool di Milano 30 avvisi di garanzia ad ufficiali e sottufficiali della Guardia di Finanza, con l’accusa di associazione a delinquere per la gestione di tangenti
Ucciso da 3 killer a Maniace (Ct) il bracciante agricolo di 16 anni Andrea Parasiliti Rantone. Il 17 il sindaco Salvatore Pinzone Vecchio proibirà le manifestazioni per il carnevale, ricordando con un manifesto il delitto e la scomparsa dello zio del ragazzo, Roberto Bontempo Scaricatore
9 febbraio: ventinove ufficiali e sottufficiali della Guardia di finanza sono accusati dal pool Mani pulite di associazione a delinquere, poiché chiedevano mazzette alle aziende nelle quali facevano verifiche fiscali.
Reggio Emilia, Germano Nicolini dopo dieci anni di carcere è assolto dall’accusa di aver ucciso Don Pessina nel 1945 e viene risarcito con due miliardi e mezzo.
Termini Imerese (Pa) minacce di morte per il deputato progressista Giuseppe Lumia.
In carcere 18 persone, componenti un’organizzazione di spacciatori in collegamento con la cosca mafiosa di Palermo centro. Tra di loro anche due donne.
10 febbraio: Palermo, al processo contro Giuseppe Mandalari, il pentito Salvatore Cancemi dice di avere saputo dal mafioso Raffaele Ganci che l’imputato curava gli interessi di Totò Riina. Mandalari avrebbe anche fatto da tramite tra i mafiosi e la Cassazione per aggiustare i processi (per evitare l’ergastolo a Pippo Madonia sarebbero stati pagati 600 milioni e per aiutare Michele Greco 500 milioni) e avrebbe avuto buoni agganci anche con altri rappresentanti dello Stato, perché massone.
Scoperto a Seregno (Mi) un arsenale della cosca del boss, attualmente detenuto, Salvatore Russo di Niscemi. Sono armi utilizzate per compiere rapine ed omicidi in Lombardia. La scoperta è dovuta alle rivelazioni di un pentito che ha parlato anche di legami tra la cosca di Niscemi e mafiosi di Catania.
Arrestate ad Asti 33 persone, tra cui una famiglia di Caltagirone (Ct), con l’accusa di traffico di droga e di avere commessi alcuni delitti. Ordine di custodia cautelare anche per Graziano Mesina, in carcere a Novara dopo essere stato due anni in libertà vigilata ad Asti: avrebbe fatto da garante del rispetto dei patti da parte degli spacciatori locali.
12 febbraio: depositati dalla Procura di Palermo nuovi documenti sull’ex presidente della prima sezione della Cassazione, Corrado Carnevale, accusato di concorso in associazione mafiosa.
Terni, tenta il suicidio Franca De Candia, una commerciante che aveva più volte denunciato di essere rimasta vittima di usurai e per questo era stata anche violentata. Malgrado le sue denunce non aveva ricevuto nessun aiuto e le minacce erano continuate.
Bloccato a Carrara dai carabinieri un pullman che trasportava una cinquantina di ragazzi ed era carico di ecstasy e hashish. I ragazzi avevano pensato di utilizzare il pullman per drogarsi in discoteca e non rischiare incidenti di macchina al rientro
Milano, il Gip assolve Enrico Mentana e Andrea Pamparana dall’accusa di favoreggiamento nei confronti di Marcello Dell’Utri ed altri dirigenti della Fininvest, condannandoli a pagare un’ammenda di 250.000 lire per la pubblicazione di notizie coperte dal segreto istruttorio
13 febbraio: Firenze, Pietro Pacciani è assolto dall’accusa di essere il mostro di Firenze. Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello, che smentisce così la sentenza di primo grado
Resa nota una lettera indirizzata al sostituto procuratore della Repubblica di Catania, Pietro Amato, dall’imprenditore Giuseppe Pietro Riolo, suicidatosi il 13 gennaio scorso. L’imprenditore aveva fatto arrestare due cugini di Nitto Santapaola, Natale e Sebastiano D’Emanuele, che lo avevano taglieggiato e costretto ad associarsi a loro. Nella lettera ritratta le sue dichiarazioni, affermando che i due lo hanno sempre trattato da amico e che le sue dichiarazioni erano frutto di pazzia
Arrestato a Palermo il gioielliere Giovanni Formoso, accusato di aver fornito alla cosca del quartiere Brancaccio l’acido utilizzato per sciogliere i cadaveri dei nemici, e di essere responsabile dell’omicidio del boss Pietro Lo Bianco di Misilmeri
Trovati dai carabinieri di Palermo, tra le carte del mafioso Vincenzo Montalto arrestato nel gennaio scorso, i verbali delle deposizioni del pentito Salvatore Barbagallo che lo aveva accusato di essere il reggente della cosca di Villabate.
14 febbraio: Roma, fallisce il tentativo di Maccanico di formare il nuovo governo. Polo e Ulivo si palleggiano la responsabilità del fallimento. Maccanico accusa il Polo di “aver chiesto al governo di svolgere un ruolo che travalicava le sue competenze istituzionali”Il Senato approva la legge sulla violenza sessuale, secondo la quale lo stupro non è più un reato contro la morale ma contro la persona, e lo stupro di gruppo da aggravante diventa reato autonomo
Singapore, le autorità confermano il divieto per la Pirelli ed altri 4 gruppi industriali europei di partecipare alle gare di appalto indette dal governo, per un periodo di 5 anni. La decisione è stata presa dopo l’arresto e la condanna per corruzione di Choy Hon Tim, consulente dei 5 gruppi, che aveva accettato tangenti per 10 milioni di dollariEmessi 20 ordini di custodia cautelare contro uomini delle cosche di Siracusa. Tra gli arrestati anche Giuseppe Trigila, figlio del capomafia Antonio e anche lui indicato come boss già a 22 anni
Dissequestrati beni per 17 miliardi a Gaetano e Giuseppe Anzalone, imprenditori di San Cataldo (Caltanissetta). Il provvedimento del tribunale accoglie un’istanza dei difensori secondo cui i beni sarebbero stati accumulati fuori dal contesto mafioso
Negata a Totò Riina la residenza a Corleone: ha perso i diritti civili avendo già 3 ergastoli.
Arrestato a Catania Filippo Grazioso, latitante appartenente al clan Pulvirenti e fratello del pentito Giuseppe
Arrestate tra Trapani e Marsala 10 persone, tra cui commercialisti, il dirigente della Usl di Marsala e il responsabile del mattatoio comunale, per una truffa di miliardi sul commercio di carni importate dal Belgio e rivendute in Italia clandestinamente. Tra le persone implicate c’è Antonio Sanacore, mafioso affiliato alla cosca dei D’Amico-Craparotta. Secondo gli inquirenti i miliardi ottenuti dai traffici e dall’evasione dell’IVA venivano ripartiti tra gli operatori e i mafiosi.
15 febbraio: Roma, il presidente della Rai, Letizia Moratti, licenzia il direttore generale Raffaele Minicucci e gli vieta l’ingresso in azienda.
Il Senato approva la legge sulla violenza sessuale.
Nuove richieste di rinvio a giudizio contro Di Pietro da parte dei Pm bresciani
Indagato a Caltanissetta il giudice Fabio Salamone perché, quando era ad Agrigento, avrebbe fatto pressioni sul giornalista Franco Castaldo de La Sicilia, per convincerlo a non attaccare il fratello Filippo, imprenditore coinvolto in faccende di tangenti.
Indagato il sostituto procuratore di Agrigento Giuseppe Miceli, per abuso d’ufficio, in seguito ad un esposto del presidente della Legambiente Giuseppe Arnone, in cui venivano denunciate sue inadempienze per abusi edilizi denunciati dalla stessa Lega. L’esposto è precedente all’arresto della soprintendente Graziella Fiorentini.
Condannati a 12 anni di reclusione dalla Corte d’Appello di Palermo Michele Greco e altri 5 boss (in prima istanza erano stati assolti) per una rapina avvenuta 18 anni fa al Tiro a volo di Palermo, dove furono rubati i fucili e danneggiate le piste di tiro con cariche esplosive. Secondo Francesco Marino Mannoia la rapina venne ordinata da Michele Greco per ritorsione per alcuni apprezzamenti su di lui, all’epoca socio del circolo.
Denunciato formalmente al Congresso di Colombia, dal procuratore generale, il presidente Ernesto Samper, accusato di aver avuto denaro dai narcotrafficanti per la campagna elettorale del 1994. Secondo la costituzione colombiana soltanto il Congresso può giudicare il presidente. Gran parte della classe politica è screditata e 14 parlamentari sono sotto inchiesta per aver preso soldi dai narcotrafficanti.
16 febbraio: Roma, il Presidente Scalfaro scioglie le Camere e fissa la data delle elezioni per il 21 aprile. Il nuovo Parlamento si riunirà il 9 maggio. Inizia la battaglia sulla Par condicio in campagna elettorale.
Iniziato a Palermo il processo contro l’ex senatore democristiano Vincenzo Inzerillo, accusato di associazione mafiosa. Inzerillo, ex assessore nelle giunte Orlando e Lo Vasco ed ex vicesindaco, è indicato dal pentito Gioacchino Pennino come uomo d’onore della famiglia di Ciaculli.
Arrestato a Roma Ernesto Diotallevi, il boss della banda della Magliana accusato, assieme a Pippo Calò, di essere il mandante dell’omicidio di Francesco Imposimato, fratello del giudice, avvenuto l’11 ottobre dell’83.
Arrestati 7 camorristi, accusati, tra l’altro, dell’omicidio del bambino di due anni Gioacchino Costanzo, ucciso a Somma Vesuviana assieme al convivente della nonna Giuseppe Averaimo. La donna non ha voluto collaborare con gli investigatori.
17 febbraio: Roma, la Cassazione conferma in via definitiva le condanne degli ultimi due sindaci socialisti di Milano per finanziamenti illeciti e ricettazione di tangenti: 4 anni e 6 mesi per Paolo Pillitteri, 3 anni e 3 mesi per Carlo Tognoli.
Mario Segni rifiuta l’invito del Polo e punta a ricreare un forte presenza del centro .
19 febbraio: al processo per la strage di Capaci gli investigatori ricostruiscono il ruolo di Salvatore Sbeglia, imprenditore mafioso legato alla cosca dei Ganci, nella cui casa sono stati trovati fogli con indicazioni sul congegno elettronico usato per la strage. Le perquisizioni hanno portato anche al ritrovamento, tra l’altro, di due biglietti firmati dall’ex sindaco di Palermo Domenico Lo Vasco e dall’ex deputato regionale Sebastiano Purpura, democristiani, che ringraziano per il sostegno elettorale
Suicida a Roma Franco Vittorini, proprietario di un piccolo ristorante e perseguitato dagli usurai. Lo stesso giorno parte da Palermo il treno della Confesercenti contro l’usura, un’iniziativa per dare sostegno alle vittime degli strozzini e per chiedere di accelerare l’iter della legge anti usura. Viene denunciato un giro d’affari in Sicilia di circa 1.000 miliardi l’anno che interessa il 30 per cento dei commercianti
Attentato mafioso a Palermo contro il negozio della moglie di Gioacchino Basile, ex operaio del Cantiere navale, che aveva denunciato le infiltrazioni mafiose nel Cantiere. L’attentato segue di qualche giorno l’avviso di garanzia inviato contro Vito Galatolo, accusato di avere minacciato di morte Basile. Galatolo è nipote del boss dell’Arenella, rione dove sorge il Cantiere navale.
20 febbraio: Berlusconi riafferma la sua leadership messa in discussione in un’intervista da Gianfranco Fini. D’Alema invita Dini a entrare nello schieramento di centrosinistra.
Roma, una bomba è collocata in via Rasella.
Prosciolto dal gip di Caltanissetta l’ex giudice palermitano Pasquale Barreca dall’accusa di essere disponibile ad emettere sentenze favorevoli ai mafiosi. Di lui avevano parlato 5 pentiti.
Al processo per la strage di Capaci il pentito Filippo Malvagna ha dichiarato che per le elezioni del ’94 i boss dissero di votare Forza Italia che sarebbe stata la loro salvezza, perché avrebbe abolito il carcere duro.
Il gip di Palermo proscioglie il sindaco Leoluca Orlando dall’accusa di aver partecipato ad accordi illeciti nella vicenda degli appalti per il restauro del teatro Massimo di Palermo. Rinviati a giudizio invece l’attuale presidente dell’Assemblea regionale Angelo Capitummino, l’ex presidente della Regione siciliana Rino Nicolosi, l’ex progettista e direttore dei lavori Gianni Pirrone, funzionari regionali, l’ingegnere capo e il titolare dell’impresa appaltatrice, Ignazio Ranieri. Si calcola che tra appalti, lavori iniziati e non finiti, siano già stati spesi 100 miliardi.
Arrestate 19 persone tra Palermo e Trapani dopo le rivelazioni di 3 pentiti. Tra gli arrestati killer al servizio di Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca, imprenditori e professionisti, tra cui Leonardo Comparetto medico all’Ospedale civico di Palermo. Secondo Tony Calvaruso, gli omicidi di Marcello Grado, nipote di Contorno, di Gianmatteo Sole e di Giuseppe Giammona sarebbero stati ordinati da Bagarella che temeva un rientro di Contorno.
Al processo contro mafiosi in corso a Milano, l’avvocato Giuliano Spazzali, difensore di alcuni imputati, ha dichiarato di rinunciare a tutti i mandati difensivi in processi di mafia, a causa del verificarsi di continui pentimenti. L’avvocato, che ha avuto parole sprezzanti nei riguardi dei pentiti, ha dichiarato di aver voluto denunciare una situazione in cui il ruolo del difensore rischia di venire annullato.
Arrestato a Palermo il mafioso latitante Gaspare Bellino, legato alla cosca di Porta Nuova, che avrebbe favorito la latitanza di Vittorio Mangano, l’ex stalliere della villa di Silvio Berlusconi arrestato l’aprile scorso.
21 febbraio: Roma, i vescovi bocciano la cosiddetta desistenza, ovvero l’ipotesi di accordo tra Ulivo, Lega e Rifondazione. Prodi si affretta a sottolineare che si tratterebbe solo di accordi elettorali e non di governo.
Roma, approvata dalla commissione giustizia del Senato la legge che fissa il tasso di usura al 46% annuo, nonostante l’opposizione di Bankitalia.
Inflazione al 5,5%.
Napoli, sequestrati beni per 15 miliardi all’ex senatore democristiano Francesco Patriarca, più volte arrestato con l’accusa di collegamenti con la camorra. La questura di Napoli dichiara che dal ’93 ad oggi sono stati sequestrati alla camorra beni per circa 500 miliardi.
22 febbraio: nell’aula bunker di Mestre, durante il processo per la strage di Capaci, Totò Riina parla per la prima volta di un suo eventuale pentimento.
Ucciso a Scafati (Napoli) Rosario Alfieri, nipote del camorrista pentito Carmine Alfieri.
Arrestato a Catania Angelo Lo Presti, ex sindaco del Psdi ed ora consigliere comunale per il Ccd. E’ accusato di avere preteso 1 miliardo e mezzo da due costruttori di Messina per ammetterli ad una gara per la costruzione di alloggi popolari.
Catturato a Valverde (Ct) Alfio Giuffrida, reggente del clan Laudani.
Sequestrati beni per 18 miliardi di lire a Giuseppe Miceli, imprenditore di San Giuseppe Jato, considerato un prestanome di Riina.
23 febbraio: Brescia, il giudice dell’udienza preliminare, Roberto Spanò, proscioglie Antonio Di Pietro dalle accuse di concussione e abuso d’ufficio perché i fatti non sussistono. I PM Salamone e Bonfigli annunciano appello.
La Lega Nord rifiuta possibili patti di desistenza proposti da Romano Prodi che in cambio aveva chiesto la chiusura del parlamento del Nord
Condannato a 4 anni di reclusione l’ex presidente vicario del tribunale civile di Milano Diego Curtò, accusato di corruzione per la vicenda Enimont. Condannati anche l’avvocato Vincenzo Palladino a 4 anni per corruzione e Antonina Di Pietro, moglie di Curtò, a 2 anni per concorso in corruzione.
24 febbraio: Lamberto Dini decide di formare una propria forza politica e di schierarsi con l’Ulivo, mentre Di Pietro annuncia che non si presenterà candidato a queste elezioni finché non si chiuderanno tutte le inchieste giudiziarie che lo vedono coinvolto.
La Procura di Roma accusa di abuso di ufficio Romano Prodi per la cessione avvenuta nel 1993, quando il candidato alla presidenza del Consiglio per l’Ulivo era presidente dell’Iri, di alcune società del gruppo Cirio alla F.i.Svi.
Un ordigno artigianale contenente due chili di tritolo esplode contro il ministero dell’Aeronautica. E’ rivendicato dai Nuclei combattenti comunisti.
26 febbraio: il nuovo partito di Lamberto Dini ha ora un nome: si chiama Rinnovamento italiano.
Scoperto a San Giuseppe Jato, grazie alle rivelazioni di un nuovo pentito, un rifugio della mafia, probabilmente utilizzato dal latitante Giovanni Brusca che è sfuggito ancora una volta alla cattura. Nel covo sotterraneo è stata trovata una notevole quantità di armi, tra cui due lanciamissili, ed esplosivo
Un pentito di Siracusa rivela che alcuni esponenti del clan capeggiato dal mafioso Antonio Aparo avevano progettato di rapire e torturare Enzo Guarnera, avvocato di pentiti di mafia
Palermo, al processo per l’omicidio di padre Puglisi le associazioni Centro sociale San Saverio, Centro di documentazione Impastato, Associazione donne contro la mafia, Centro 3P, Associazione Padre Puglisi, Città per l’uomo, Scuola di formazione etico-politica Giovanni Falcone, Centro Santa Chiara, Ellai Illai, Il carrubo e Il dialogo chiedono di essere ammesse come parti civili, dichiarando di essere associazioni di volontariato impegnate nel sociale per l’affermazione degli stessi valori per i quali ha vissuto ed è morto assassinato padre Puglisi. La richiesta è stata respinta, malgrado il parere favorevole del pubblico ministero, perché secondo la Corte ci sarebbe una eccessiva genericità dell’interesse di cui sono portatrici le associazioni e un difetto di riferibilità di un danno patrimoniale e morale. Accolte le costituzioni del Comune e della Provincia, perché il delitto avrebbe danneggiato l’immagine della città. La Curia aveva deciso a novembre di non presentare istanza affermando: Non è nostro compito intervenire in un giudizio penale ma dobbiamo pregare perché i colpevoli si convertano.
Marsala (Tp), all’udienza per il rinvio a giudizio dell’ex onorevole democristiano Vincenzo Culicchia, accusato da alcuni pentiti, tra cui Rita Atria, di essere il mandante dell’assassinio del sindaco di Castelvetrano Stefano Nastasi, 10 politici tra cui gli onorevoli Sergio Mattarella, Calogero Lo Giudice e Giovanni Burtone, tutti ex dc, e l’ex onorevole del Pci Ludovico Corrao, difendono l’imputato dichiarando che aveva sempre condannato le infiltrazioni mafiose nel partito e lottato contro i Salvo. Il gip disporrà l’archiviazione del procedimento. Culicchia dovrà ancora rispondere dell’accusa di associazione mafiosa.
27 febbraio: Antonio Maccanico presenta la sua Unione democratica, che riunirà i laici con i Popolari di Gerardo Bianco in un unico simbolo elettorale
Arrestati i latitanti Bernardo Bommarito e Biagio Montalbano, originari di San Giuseppe Jato, dopo le dichiarazioni del nuovo pentito che ha fatto scoprire il covo-arsenale dei Brusca. Sono accusati di diversi delitti. Arrestati per favoreggiamento Francesco Genova, che ha nascosto Bommarito, e Giuseppe Baldinucci, accusato di avere dato ospitalità ai fratelli Brusca
Attentato incendiario contro la casa estiva di Anna Maria Mistretta, commissario capo della Questura di Trapani e responsabile dell’ufficio che si occupa delle misure di prevenzione.
Il Tribunale penale ticinese ha stabilito che Licio Gelli non potrà rientrare in possesso del suo tesoro depositato nelle banche svizzere. Si tratta di 150 miliardi di lire e 250 chili d’oro che resteranno di proprietà delle parti civili danneggiate dalla bancarotta del Banco Ambrosiano
28 febbraio: approvato definitivamente dal Senato il testo di legge sulla confisca dei beni dei mafiosi. I capitali confiscati saranno destinati a progetti di utilità sociale e al sostegno di disoccupati e tossicodipendenti. Approvata anche dalla Camera la legge anti-usura.
Il collaboratore di giustizia, Salvatore Palazzolo già appartenente alla cosca di Gaetano Badalamenti, ha rivelato che a volere l’uccisione di Peppino Impastato fu proprio il boss di Cinisi, attualmente detenuto negli Stati Uniti per traffico internazionale di droga. Peppino Impastato, che da anni conduceva una battaglia contro i mafiosi del suo paese, fu fatto saltare con una carica di tritolo posta sotto il corpo nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978. Da allora la madre e il fratello e il Centro di documentazione, a lui intitolato nel 1980, hanno indicato Badalamenti come mandante dell’assassinio, denunciando il depistaggio delle indagini subito dopo il delitto
Napoli, emesse 10 ordinanze di custodia cautelare dalla Procura di Napoli per esponenti della camorra e imprenditori edili. Tra gli arrestati Francesco Alfieri, cugino del boss pentito Carmine Alfieri. Avviso di garanzia per associazione mafiosa per il neosindaco di Nola Franco Ambrosio, esponente di An, e accuse di voto di scambio per il senatore del Ccd Carmine Mensorio.
29 febbraio: confermata dalla Corte d’appello di Palermo la condanna ad Angelo Siino, imprenditore che aveva un ruolo di collegamento tra Cosa Nostra e il mondo politico e imprenditoriale.
Marzo: a febbraio, secondo l’ultima rilevazione Eurostat, erano 18,3 milioni le persone senza lavoro nel’Unione europea, ossia l’11 per cento della forza lavoro contro il 10,8 del febbraio
’95. Se quest’aumento sembra dovuto soprattutto all’impennata della disoccupazione in Germania (dove si arriva a un tasso medio del 9 per cento), è pur vero che in nessun paese
dell’Unione si è registrata una qualche significativa controtendenza. (I dati sono: Belgio 10 per cento, Francia 11,6, Gran Bretagna 8,6, Svezia 9,7, Spagna 22,6). Per l’Italia sono disponibili
solo i numeri di gennaio: il tasso di disoccupazione è al 12,4, contro l’11,8 del febbraio ’95. Tornando all’Europa, la disoccupazione giovanile risale al 21,2 per cento, ossia allo stesso valore di un anno prima, con un’accentuazione delle differenze nazionali. Sempre a gennaio, in particolare, l’Italia registra il 34,9 per cento, uno dei tassi in assoluto più alti.
L’Istat ha reso nota la dinamica delle retribuzioni contrattuali a gennaio. La retribuzioni medie registrano un incremento del 4% rispetto al gennaio del 1995, con l’inflazione che nello stesso mese è ancora al 5,5%, anche se nei due mesi successivi scenderà al 4,5%. I dati Istat forniscono insieme informazioni sugli effetti sulle retribuzioni di gennaio dei primi
accordi sulla dinamica retributiva nel secondo biennio contrattuale e sul recupero del potere d’acquisto rispetto allo scarto registrato tra inflazione programmata e inflazione effettiva che è stato nel 1995 del 2,9% (e di circa lo 0,5% nel 1994). I dati dell’Istat relativi ai contratti che hanno rinnovato il secondo biennio contrattuale riguardano il settore petrolifero (+3% a gennaio rispetto a dicembre); il settore chimico (+ 3,4% sempre rispetto a dicembre) e le assicurazioni (+ 5,7%).
Gli accordi sul secondo biennio del settore pubblico (sanità e parastato), invece, non sono ancora registrati
Pakistan, l’ambasciatore americano Tom Simmons sollecita la presidente pakistana Benazir Bhutto a concedere alla Unocal i diritti esclusivi per le attività petrolifere. Ma la Bhutto reagisce chiedendo le scuse formali dell’ambasciatore Simmons per la scorrettezza compiuta
Torino, un vertice straordinario dei Quindici (nel 1995 avevano aderito all’Ue Austria, Finlandia e Svezia) inaugura la Conferenza intergovernativa per la revisione del Trattato di Maastricht. La Presidenza italiana sottopone al vaglio del vertice la formula della flessibilità: in pratica i Paesi che vorranno andare avanti più in fretta sulla strada dell’integrazione potranno farlo, ma in ambito comunitario e con l’impegno di aiutare gli altri a raggiungerli
1 marzo: il segretario generale della Nato Javier Solana rigetta la richiesta dell’autorità giudiziaria di Roma e del governo italiano perché siano consegnati i codici di interpretazione del funzionamento del sistema radar per la difesa del territorio italiano. La richiesta era stata avanzata nell’ambito delle indagini per l’abbattimento dell’aereo di linea Dc 9 della Società Itavia avvenuto il 27 giugno 1980 nel cielo di Ustica. Solana precisa che molti dei documenti richiesti sono coperti dal segreto dell’Alleanza Atlantica.
Roma, Vittorio Cecchi Gori si assicura i diritti televisivi e radiofonici del campionato di calcio per le prossime tre stagioni con un offerta da 213 miliardi l’anno. Accuse da destra e da sinistra alla Rai. Il presidente della RAI Letizia Moratti, promette battaglia a Cecchi Gori, accusato di essere un mercante di diritti
Roma, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza conferma il tentativo di delegittimazione del pool Mani pulite da parte di esponenti della Guardia di Finanza, del Sisde e di uomini politici, Bettino Craxi in testa
Roma, il Ccd di Casini e Mastella e il Cdu di Buttiglione decidono di presentarsi insieme nel proporzionale sotto il vecchio simbolo dello scudo crociato.
Milano, emesso dalla Procura un quarto ordine di custodia cautelare per Bettino Craxi nell’inchiesta per le tangenti Eni. L’accusa è di avere intascato 10 miliardi. Nei giorni precedenti il sostituto Gerardo D’Ambrosio aveva dichiarato che non c’erano prove che il denaro delle tangenti fosse stato preso da Craxi, mentre era certo che fosse stato utilizzato per illecito finanziamento al Psi.
2 marzo: Roma, aggrediti due ragazzi di religione ebraica alla Magliana
Condannati a sei mesi di reclusione e due milioni di multa Primo Greganti e Giancarlo Quagliotti, ritenuti responsabili di violazione della legge sul finanziamento dei partiti.
Emesso un ordine di custodia cautelare per il medico, già in carcere per falso, Salvatore Aragona, accusato da diversi pentiti di essere a disposizione dei fratelli Brusca e di Leoluca Bagarella
3 marzo: continuano le accuse del Polo a Lamberto Dini. Dopo la decisione del presidente del Consiglio di candidarsi alle prossime elezioni, il Polo chiede di modificare il decreto sulla par condicio per regolamentare la presenza radiotelevisiva del premier.
Alleanza Nazionale attacca il presidente Scalfaro, accusato di avere spalleggiato il piano di Dini e di non vigilare sulla neutralità del governo.
Gerusalemme, un terrorista palestinese suicida imbottito di tritolo fa saltare in aria un autobus, causando 19 morti e decine di feriti. E’ la seconda strage dopo quella di domenica 25 febbraio che aveva causato 25 morti e molti feriti. Un altra strage, sempre ad opera di un terrorista suicida, avverrà a Tel Aviv, con 13 morti e 125 feriti. Chieste dalla destra misure eccezionali. Contestati Peres ed Arafat.
4 marzo: attentato incendiario a San Giuseppe Jato (Pa) contro la casa di campagna di Giuseppe Monticciolo, il pentito che ha fatto trovare l’arsenale dei fratelli Brusca.
5 marzo: Romano Prodi a Torino viene duramente contestato e fischiato, dai commercianti che hanno organizzato una serrata contro il fisco. Il candidato a premier dell’Ulivo lascia la tempestosa assemblea dopo appena cinque minuti. Applausi, invece, per Fini
A sorpresa la Fininvest decide di rinunciare agli spot elettorali: ufficialmente “per sgombrare il campo dalle polemiche sull’influenza della Tv commerciale”, secondo alcuni (i Verdi) per non dare visibilità ai simboli dell’Ulivo e di Dini.
Ucciso a Falcone (Me) il pregiudicato Felice Iannello e feriti due ragazzi, suoi parenti, che erano nella sua auto. Gli inquirenti non hanno dubbi sulla matrice mafiosa e ipotizzano che si sia riaperta la guerra di mafia nella zona.
Al processo per le tangenti pagate alla Guardia di Finanza dalla Fininvest, Giuseppino Scabini, cassiere del gruppo, ha ammesso che i 75 libretti al portatore aperti in due banche appartenevano al patrimonio personale di Berlusconi e ha parlato di un giro di miliardi tra la Fininvest e Arcore, dicendo però di non sapere a cosa servissero, perché lui non fa mai domande di questo tipo. Nell’udienza successiva, Fedele Confalonieri si produrrà in un’appassionata difesa di Berlusconi e della Fininvest e negherà qualsiasi addebito. Due ufficiali della Guardia di Finanza dichiareranno di essere stati trasferiti da Giuseppe Cerciello, dopo che avevano scoperto nell’ufficio del direttore centrale dei servizi fiscali della Fininvest, Salvatore Sciascia, dei documenti riservati del comando generale della Guardia di Finanza sulla emittenza televisiva.
6 marzo: Roma, dopo la contestazione a Prodi avvenuta all’assemblea della Confcommercio a Torino anche l’Ulivo affronta con maggior decisione il tema delle tasse e contesta il contributo Inps del 10%, giudicandola una misura affrettata.In maggio saranno presentate le conclusioni della Commissione presieduta dall’ex ministro Gallo, la quale ha predisposto un progetto per il federalismo fiscale da attuare nell’ambito di un sistema tributario decentrato imperniato sui princìpi dell’autonomia politica e finanziaria, della solidarietà e della sussidiarietà. Secondo la proposta Gallo le ipotesi di federalismo fiscale si collegano all’istituzione di un’imposta regionale denominata Ipar che dovrebbe assorbire contributi sanitari, tassa sulla salute, Ilor, Iciap, tassa sulla partita Iva e imposta sul patrimonio netto delle imprese. Il testo definisce un nuovo quadro per la finanza regionale attraverso questa nuova imposta e indica i miglioramenti e le semplificazioni necessari per rivedere la disciplina dei tributi locali. Infine si prevede la gestione coordinata dei tributi e la realizzazione di un decentramento attraverso la creazione di una struttura organizzativa efficiente. L’amministrazione centrale viene riqualificata anche in funzione dell’assistenza da fornire agli enti territoriali e del suo ruolo di controllo. La leva di riferimento su cui poggia l’operazione di decentramento è poi il processo di semplificazione e di coordinamento del sistema delle imposte e della loro riscossione
Il Pds contesta, come anche An, le nomine dei vertici di Eni, Bnl e Consiglio di Borsa messi in agenda dal governo Dini per aprile, ritenendo inopportuno che alla vigilia elettorale si proceda a nomine in enti pubblici così importanti, fatta eccezione per quelle non rinviabili.
Cacciati da un centinaio di cittadini di Pizzo Calabro i volontari dell’Opera Don Calabria che volevano aprire un centro per il recupero dei tossicodipendenti. Hanno giustificato la protesta con la scusa che il centro doveva sorgere vicino ad una scuola.
Sequestrato a Chioggia un complesso turistico, per un valore di 1 miliardo di lire, a Vito Li Causi, ex sindaco di Castelvetrano (Tp), accusato di avere riciclato il denaro dei Caruana.
Condannati all’ergastolo i tre fratelli Savi per i 49 delitti compiuti in Romagna dalla banda dell’Uno bianca.
Ucciso in un’imboscata dalla polizia colombiana José Santacruz Londono, trafficante del cartello di Cali, evaso a gennaio dal carcere di massima sicurezza.
7 marzo: il Gup di Brescia Roberto Spanò proscioglie Di Pietro da altre due accuse di concussione; i PM lo accusavano di avere fatto pressioni nel 1991 sull’ex vice segretario regionale DC Francesco Rivolta (da lui inquisito) per diventare capo dell’ufficio Automazione del ministero.
Scoperto a San Giuseppe Jato (Palermo) un altro arsenale nel covo di Giovanni Brusca
Sequestrati a Palermo al mafioso Nicolò Milano beni per 2 miliardi e 400 milioni intestati alla moglie Provvidenza Zappavigna
8 marzo: Giorgio Fossa è il nuovo presidente della Confindustria, eletto dalla giunta dell’associazione con 101 voti su 145 votanti. Sconfitti il petroliere Gian Marco Moratti e l’industriale Aldo Fumagalli.
Dopo le polemiche sul 10% di contributo Inps sulle collaborazioni il ministro alle Finanze, Augusto Fantozzi, fa marcia indietro.
Saranno due le liste di centro dell’Ulivo nella quota proporzionale, quella di Rinnovamento Italiano di Laberto Dini e quella del PPI con Maccanico e Prodi.
Palermo, arrestato il latitante Giuseppe Mazzara, esponente della cosca di Brancaccio. Catturato anche Carlo Corona che aveva partecipato alla rapina miliardaria alle Poste centrali, compiuta il 20 ottobre 1995. Tutti i rapinatori sono stati arrestati, ma del bottino della rapina, che doveva servire a finanziare i traffici di alcune cosche, è stata recuperata una minima parte. Il 26 verrà arrestato l’agente di polizia postale Antonio Simonelli, accusato dal pentito Aurelio Neri di avere indicato come eludere il sistema di sicurezza dell’edificio.
Rinviati a giudizio 62 cittadini stranieri frequentatori del Centro Islamico di Milano, accusati di aver costituito un’associazione di stampo mafioso finalizzata all’estorsione e al traffico d’armi. Gli aderenti al Centro hanno sempre difeso i soci arrestati, rivendicando il carattere pacifico della loro attività. Nelle varie perquisizioni e nell’attività investigativa, comunque, non sono state trovate armi.
9 marzo: Trieste, viene fatto trovare alla Digos, con una telefonata anonima, un volantino dattiloscritto di 4 pagine firmato NTA. Il testo è indicato come “Documento n. 3, estratto della prossima r.s. n. 1”, e presentava lineamenti programmatici e l’esplicito riconoscimento della esperienza maturata dalle BR-PCC per la “Costruzione di un Fronte Combattente Antimperialista”, e l’appoggio all’attività terroristica delle BR-PCC e dei NCC
Altofonte (Pa), paese di Di Matteo, il 13 verrà decisa dal Consiglio comunale una manifestazione cittadina e l’intitolazione della scuola media al piccolo Giuseppe.
Emessi a Palermo 10 ordini di custodia cautelare per mafiosi esecutori e mandanti dell’assassinio di Armando Vinciguerra, un mafioso vicino alla cosca di Porta Nuova ucciso alla fine del 1993 perché aveva messo in giro la voce che il killer Giuseppe Lucchese si stava pentendo. Tra i mafiosi che hanno avuto notificato il provvedimento in carcere c’è Vittorio Mangano, l’ex stalliere di Arcore che Bagarella aveva messo a capo della famiglia di Porta Nuova.
Arrestati a Cesena Francesco Leone, boss latitante del clan dei Cursoti e a Roma Domenico Accardo, della famiglia di Alcamo.
Aggredita a pugni e calci a Regalbuto (En) Melina Romano, la proprietaria di un autosalone che aveva denunciato gli usurai.
10 marzo: Giuseppe Montricciolo, pentito e uomo di fiducia di Giovanni Brusca, confessa di avere assistito all’uccisione di Giuseppe Di Matteo, figlio dodicenne di Santo, per mano dello stesso Brusca e di un complice per vendetta contro il pentimento del padre.
11 marzo: Milano, nuova protesta dei commercianti contro il fisco.
Continuano le polemiche sulla candidatura di Romano Prodi nel proporzionale nella lista del PPI. Dopo il leader dei Verdi, Ripa di Meana, anche i vescovi sulle colonne dell’Avvenire criticano la scelta. A contrattaccare per il PPI è Rosi Bindi, la quale definisce “non segregante la candidatura”. Tensione nel centro-sinistra anche per la candidatura di Ciriaco De Mita.
Eseguite 189 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di capi ed affiliati a clan camorristici operanti nel Napoletano e in altre località in Italia e all’estero, di esponenti di Cosa Nostra, della ‘ndrangheta e di organizzazioni criminali internazionali. Le accuse vanno dall’associazione di tipo mafioso e camorristico, al traffico nazionale ed internazionale di droga e al traffico d’armi. L’indagine che ha portato agli arresti ha anche accertato la corruzione e collusione con i mafiosi di alcuni agenti penitenziari di Poggioreale, Cuneo e San Vittore, e il rapporto delle organizzazioni camorristiche con un ex dirigente amministrativo dell’ufficio esecuzione della Procura generale di Napoli, punto di riferimento abituale della famiglia Cozzolino di Ercolano.
Arrestate 36 persone nel Lazio, tra cui esponenti della mala romana. Catturata anche Fabiola Moretti, la donna della banda della Magliana, che al processo Pecorelli ha testimoniato contro lex magistrato Vitalone. E’ accusata di traffico di droga.
Il Gip distrettuale di Reggio Calabria ha emesso 12 ordinanze di custodia cautelare per altrettanti mafiosi, di cui alcuni già in carcere e altri latitanti, componenti la commissione interprovinciale di Cosa Nostra, per l’omicidio del giudice Antonino Scopelliti. Per l’omicidio sono già sotto processo altri mafiosi, tra cui Riina, Pippo Calò, Pietro Aglieri e Bernardo Brusca.
Nel processo d’appello ad alcuni affiliati alla Loggia P2, accusati di attività cospirativa contro lo Stato, il sostituto procuratore Giorgio Santacroce ha chiesto l’assoluzione degli imputati, tra cui Umberto Ortolani, Gianadelio Maletti, Antonio Labruna, Pietro Musumeci, perché il fatto non sussiste. Già in primo grado erano stati assolti per non aver commesso il fatto. Licio Gelli, che per questa imputazione non è stato processato in quanto la Svizzera non prevede nel suo ordinamento questo tipo di reato, ha commentato che così i magistrati hanno ristabilito la verità, giudicando non sulla base di teoremi, ma su prove e fatti, e la verità è che non c’è mai stata alcuna cospirazione.
12 marzo: discussioni anche nel Polo: Ccd e Cdu minacciano di presentarsi da soli in tutti i collegi; viene contestato il fatto che sono pochi i collegi sicuri per i candidati cattolici e che viene dato spazio eccessivo alla “cultura libertina-radicale” di Marco Pannella e Vittorio Sgarbi.
Il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, gela le aspettative di quanti speravano in un abbassamento del costo del denaro, almeno fin quando l’inflazione non sarà sotto il 4%.
Ccd e Cdu non escono dal Polo: hanno ricevuto assicurazioni sui collegi e sul programma elettorale, che non verrà snaturato dall’alleanza con Pannella e Sgarbi.
Arrestato per ordine del pool della Procura di Milano il capo dell’Ufficio dei gip di Roma, Renato Squillante. L’accusa è di avere preso regolarmente tangenti dall’avvocato Attilio Pacifico, legato a Cesare Previti, per indirizzare le inchieste, favorire fughe di notizie e compiere una serie di atti contrari al dovere di ufficio. Pacifico è stato anch’esso arrestato, Previti è sotto inchiesta. Avvisi di garanzia per favoreggiamento sono stati notificati al gip Raffaele De Luca Comandini, che verrà subito scagionato, e al pm Francesco Misiani. Una testimone chiave è Stefania Ariosto, compagna per otto anni del capogruppo di Forza Italia e avvocato di Berlusconi, Vittorio Dotti, che non verrà ricandidato. Nell’ordinanza del pool si parla di un imprenditore milanese che usava fondi neri del suo gruppo per pagare i magistrati. Nelle testimonianze questo gruppo viene individuato nella Fininvest. L’indagine riguarda anche la sentenza della Corte d’appello di Roma che nel gennaio 1991 diede ragione alla Fininvest sulla questione del lodo arbitrale Mondadori e le inchieste sul piano frequenze e sulla telefonia, aperte a Milano nel 1992, passate a Roma e non ancora concluse. Intanto i gip di Brescia emettono una raffica di proscioglimenti per Di Pietro: nessuna delle sette accuse dei Pm Salamone e Bonfigli, cinque concussioni e due abusi, sopravvive al vaglio dei giudici. I quali attaccano duramente le indagini “lacunose, difettose, infondate, azzardate, incongruenti, omissive, forzate” della procura. il Pm Salamone però insiste: “Al processo sulle manovre per farlo dimettere, Di Pietro sarà parte lesa, ma la materia del contendere sarà la stessa”. Si fa viva anche la Falange armata: “Di Pietro si deve preoccupare molto, non più per i dossier, ma per il tritolo”.
Il Tribunale della Libertà di Palermo ha accolto la richiesta di scarcerazione per l’ex presidente della Provincia Francesco Musotto, di Forza Italia. Accusato dalla Procura di concorso esterno in associazione mafiosa, per il Tribunale della Libertà si tratterebbe solo di favoreggiamento; il GIP deve ancora decidere se rinviarlo a giudizio.
Sostituito il prefetto di Palermo Achille Serra, candidato per il Polo delle libertà alle prossime elezioni. Al suo posto nominato Luigi Damiano, proveniente da Caserta.
Rinviate a giudizio a Potenza 82 persone affiliate a due associ
azioni di tipo mafioso, una capeggiata da Marco Ripa e l’altra da Emanuele Scarcia.
13 marzo: Roma, al procuratore capo Michele Coiro vengono consegnati, da un componente della commissione d’inchiesta sulla uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i registri di volo e di bordo di elicotteri e navi del contingente italiano a Mogadiscio. Consegnati anche un resoconto della missione a Mogadiscio, il filmato girato dall’Abc subito dopo l’agguato. L’inchiesta è ferma fda oltre un anno. Coiro decide di affiancare al titolare dell’inchiesta De Gasperis anche il sostituto Giuseppe Pititto.
Palermo, confiscati beni per 3 miliardi ai fratelli Graviano.
Chiesto dalla Dda di Messina il rinvio a giudizio per 129 persone appartenenti ai clan mafiosi che dal 1988 al 1993 hanno dato vita ad una guerra di mafia con 71 omicidi.
14 marzo: mini scisma nell’Ulivo: Willer Bordon resuscita Alleanza Democratica e si presenterà alle elezioni con una propria lista; Leoluca Orlando minaccia di presentare candidati autonomi della Rete in Sicilia, i laburisti di Valdo Spini chiedono più spazio, rimane aperta la controversia su De Mita. Rottura anche nel Polo. Pannella: che voleva un numero di collegi “pari a quello degli ex Dc”, correrà da solo, mentre Sgarbi rientra in Forza Italia.
Ucciso a Misterbianco (Ct) Alfio Grazioso, padre di 3 pentiti del clan di Pulvirenti.
Arrestato il comandante delle guardie carcerarie di Caltagirone (Ct), Carmine Brienza, accusato da tre pentiti di avere concesso dei favori a boss reclusi che lo avrebbero ringraziato con regali di valore.
Roma, il sostituto procuratore Maria Cordova ha chiuso le indagini sul piano frequenze e sulla telefonia con la richiesta di rinvio a giudizio per 120 persone. L’inchiesta riguarda appalti assegnati in modo non trasparente e acquisti di materiale ritenuto inutile. Tra le persone coinvolte Carlo De Benedetti. L’indagine sulle frequenze riguarda le tangenti pagate per spartirsi le frequenze nazionali dopo l’approvazione della legge Mammì sull’emittenza radiotelevisiva. Uno dei maggiori responsabili è Davide Giacalone, ex collaboratore del ministro delle Poste e consulente Fininvest. Tra gli altri indagati Gianni Letta, Adriano Galliani, responsabile tecnico della società delle reti tv della Fininvest, gli ex ministri Mammì e Vizzini e l’ex segretario del Pri Giorgio La Malfa.
16 marzo: Milano, Silvio Berlusconi è iscritto nel registro degli indagati per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sul giudice Renato Squillante. Botta e risposta roventi tra le Procure di Milano e Roma. Il procuratore capo della capitale, Michele Coiro, conferma piena fiducia nei magistrati indagati e rilancia il lavoro svolto dalla sua procura in risposta alle accuse di collusione con il mondo politico mosse dal collega milanese Francesco Saverio Borrelli.
Denunciati a Paternò (Ct) 409 genitori che avrebbero indotto i figli ad abbandonare la scuola dell’obbligo
17 marzo: l’avvocato Vittorio Dotti, compagno di Stefania Ariosto, grande accusatrice del senatore Previti, è estromesso dalle liste elettorali del Polo, dopo che Berlusconi gli aveva chiesto di rinunciare alla candidatura nel collegio Milano 4 e lui aveva rifiutato.
Arrestato a Castelvetrano l’imprenditore Giuseppe Clemente, indicato da vari pentiti come un pericoloso killer.
18 marzo: manifestazione a San Giuseppe Jato (Pa), con la partecipazione degli studenti delle scuole e l’assenza degli adulti, per ricordare il piccolo Giuseppe Di Matteo. Nella notte era stata imbrattata con vernice l’auto del sindaco Maria Maniscalco, già più volte fatta segno di intimidazioni, che aveva indetto la manifestazione e che ha proposto di porre una lapide commemorativa nell’aula consiliare.
Rinviati a giudizio 15 affiliati alla mafia delle Madonie, capeggiata dal boss Peppino Farinella di San Mauro Castelverde (Pa).
Nuova intimidazione mafiosa contro don Gino Sacchetti, cappellano del carcere di Termini Imerese (Pa) e responsabile dell’Opera Don Calabria per il recupero dei tossicodipendenti.
19 marzo: il presidente della Repubblica Scalfaro richiama all’ordine i magistrati dopo gli scontri tra le Procure di Milano e Roma, sottolineando che “è stata turbata la fiducia nella giustizia”. C’è anche un richiamo al rispetto del segreto istruttorio e alla cessazione delle polemiche.
Arrestato a Palermo il bancario della Sicilcassa Salvo Cuccia, già imputato in un processo di mafia, con l’accusa di avere riciclato denaro per il clan dei Graviano.
20 marzo: Roma, il Polo apre la campagna elettorale al Palaeur all’insegna degli slogan “niente tasse sui Bot” e “dobbiamo fermare i comunisti”.
Il giudice Squillante inizia lo sciopero della fame. Continuano le accuse contro Previti: Michele Caccavale, deputato uscente di Forza Italia, non ricandidato dal partito, dichiara che “a Roma tutti sapevano che Cesare Previti aggiustava i processi pagando i magistrati”
21 marzo: Vittorio Cecchi Gori si ritira dall’asta per l’acquisto dei diritti televisivi del campionato di calcio. La Rai si aggiudica così l’asta per la stessa cifra dell’offerta originaria.
Bertinotti rilancia la proposta di tassare i Bot, il ritorno alla scala mobile, all’equo canone e dice no alle privatizzazioni mettendo in serio imbarazzo Prodi, Dini e D’Alema.
Manifestazione nazionale a Roma indetta da Libera per ricordare le vittime della violenza mafiosa. Per tutto il giorno in piazza Campidoglio sono letti i nomi delle vittime di mafia.Lo stesso giorno si svolge la Manifestazione ad Altofonte (Pa), indetta dal sindaco, in ricordare del piccolo Giuseppe Di Matteo. I ragazzi delle scuole, insieme ai professori, ai genitori e a numerosi abitanti del paese sfilano fino alla piazza intitolata a Falcone e Borsellino. Hanno aderito sindaci dei paesi vicini, esponenti della sinistra palermitana, l’Associazione donne contro la mafia e il Centro Impastato.
Reggio Calabria, condannati all’ergastolo mandanti ed esecutori dell’omicidio di Ludovico Ligato: Pasquale Condello (latitante), Paolo Serraino e Diego Rosmini, mandanti; Giuseppe Lombardo e Natale Rosmini (latitante), esecutori. Ligato sarebbe stato ucciso perché, dimessosi da presidente delle Ferrovie, stava rientrando nella politica e negli affari di Reggio, scontrandosi con il blocco politico-mafioso di cui facevano parte gli imputati.
22 marzo: minacce contro il magistrato Stefano Dambruoso, uno dei quattro Pm impegnati nel processo contro le cosche di Stidda e Cosa Nostra della provincia di Agrigento. Gli è stata recapitata una busta contenente dei proiettili, ritagli di giornali con le fotografie della strage di via D’Amelio e una sua fotografia su cui erano disegnate due croci.
Palermo, durante il processo per l’omicidio di padre Giuseppe Puglisi, l’ex viceparroco Gregorio Porcaro racconta l’impegno di padre Puglisi e le sue denunce contro la mafia del quartiere, in particolare contro i Graviano.
Trovato a Regalbuto (Enna) il cadavere di Antonio Russo, pluri pregiudicato e accusato di associazione mafiosa. Prima di essere ucciso è stato selvaggiamente picchiato.
23 marzo: catturato in Spagna Al Molqui, il capo del commando che sequestrò l’Achille Lauro, evaso a Roma il 28 febbraio.
Dilaga in tutta Europa la psicosi della mucca pazza. Bloccate le importazioni di carne inglese, ma crolla tutto il mercato della carne. Ma, nonostante l’espandersi dell’epidemia tra le mucche e le prove scientifiche ormai certe della correlazione tra encefalopatia spongiforme bovina (mucca pazza) e malattia di Creutzfeld-Jakob, il Primo Ministro inglese John Major dichiara in Parlamento che le carni prodotte dagli allevatori inglesi sono prive di rischio. Un’affermazione che vuole difendere Big Food, ovvero la lobby dei produttori di carni e di farine animali, e scongiurare una crisi di governo, tuttavia in contrasto con la paura ormai diffusa tra la popolazione
Negata la scarcerazione per Renato Squillante e Attilio Pacifico: c’è il rischio di inquinamento della prove.
25 marzo: scontro nella Lega Nord tra Umberto Bossi e Irene Pivetti. Il leader del Carroccio vuole la Padania indipendente e fa votare a Pontida la Costituzione del Nord, il presidente della Camera invece subordina la carta della Padania a quella dell’Italia.
L’Inps dovrà rimborsare 22 mila miliardi ai pensionati a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale.
La Corte d’appello di Roma proscioglie il giudice Corrado Carnevale dall’accusa di aver pilotato un procedimento penale a carico di un gruppo della Sacra Corona unita capeggiato da Salvatore Anacondia, ora pentito e grande accusatore del giudice.
Continuano gli attentati contro amministratori progressisti e persone impegnate contro la mafia. A Racalmuto (Ag) distrutta con un incendio l’auto del sindaco della Rete Salvatore Petrotto. A San Giuseppe Jato (Pa), dopo le manifestazioni dei giorni scorsi, tagliate le gomme della vettura del parroco Antonio Caruso. il quale aveva lanciato un appello contro la mafia.
Condannato a 3 anni e mezzo dal Tribunale di Palmi Giacomo Mancini, per concorso esterno in associazione mafiosa.
26 marzo: Afghanistan, a Kandahar si riunisce la Shura dei talebani. Sono presenti un migliaio di ulema e anziani tribali. E’ lanciata la jihad contro il presidente Rabbani. Il mullah Omar è nominato Amir-ul Momineen (“Comandante\Capo dei Fedeli” Ndr.)
Ucciso ad Adrano (Ct) il pregiudicato Giuseppe Pruiti, indicato come appartenente alla cosca mafiosa di Santangelo. Ferita la sua convivente.
Napoli, confiscati beni per 500 miliardi all’imprenditore Francesco Rea, accusato di riciclaggio del denaro di boss della camorra come Antonio Bardellino e Francesco Schiavone e di avere accumulato una fortuna con prestiti usurai.
Palermo, sequestrati beni per 14 miliardi all’imprenditore edile palermitano Gaetano Gioè, sospettato di avere investito il denaro dei Graviano.
27 marzo: la seconda sezione della Corte d’Assise d’appello di Roma conferma la sentenza di assoluzione nei confronti della Loggia massonica P2, ribadendo che “la loggia massonica P2 non cospirò contro i poteri dello Stato” . Tra gli assolti il finanziere Umberto Ortolani, Antonio Viezzer e Antonio Labruna. Licio Gelli, che non era processato per cospirazione, è stato condannato a 17 anni, 5 dei quali condonati, per altri reati come millantato credito e calunnia nei confronti di alcuni magistrati milanesi. Condannato a 14 anni Gianadelio Maletti, che da anni vive all’estero, per procacciamento di notizie riservate.
Sparati 4 colpi di lupara contro l’auto dell’avvocato Attilio Scarlata, da quasi 40 anni militante prima del Pci e poi del Pds. L’avvocato stava tornando a Palermo da Camporeale (Pa), della cui giunta è consulente. Gli amministratori progressisti di Camporeale sono stati minacciati più volte.
Roma, la Corte dei Conti chiede a Giovanni Goria, Ciriaco De Mita, Giulio Andreotti ed Elveno Pastorelli di rispondere per un danno erariale per complessivi 43 miliardi, derivato da una ingiustificata, generica ed indeterminata convenzione con la società Italtecnasud per opere da eseguire in alcune zone degradate di Palermo e Catania, opere che non state realizzate.
28 marzo: Torino, “occupazione, rafforzamento dei diritti sociali, democratizzazione delle istituzioni europee”: sono gli obiettivi che la Ces, la Confederazione europea dei sindacati, rilancia in occasione del convegno organizzato assieme a Cgil, Cisl e Uil alla vigilia della Conferenza intergovernativa. Più di 1.500 delegati e militanti sindacali partecipano ai lavori presso il teatro Alfieri.
La giornata si conclude alla sera in Piazza San Carlo con un concerto organizzato sempre dai sindacati confederali e dalla Ces, a cui partecipano, tra gli altri, Luca Carboni, Edoardo Bennato, Almamegretta, Francesco Baccini, Daniele Silvestri e Irene Grandi
https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/09-aprile-1996
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28 marzo: arrestate a Milano 15 persone appartenenti a clan legati a Giovanni Brusca. Gestivano un traffico di cocaina, utilizzando come centrale operativa una pescheria dove la droga arrivava dal Venezuela, nascosta nelle cassette di pesce. Non si escludono legami con il clan dei Caruana-Cuntrera operante in Sudamerica.
Agrigento, concluso il processo contro componenti della Stidda e di Cosa Nostra responsabili della guerra di mafia che tra la fine degli anni ottanta e gli inizi del ’90 provocò centinaia di morti. Sono stati inflitti 4 ergastoli e condanne a 66 imputati per complessivi 532 anni di carcere.
Rinviato a giudizio dal Gip di Caltanissetta, per concorso in associazione mafiosa, l’ex magistrato, ora in pensione, Salvatore Sanfilippo, accusato da alcuni pentiti di avere favorito dei mafiosi.
29 marzo: Torino, si apre la conferenza intergovernativa europea sulla riforma del Trattato di Mastricht. (Cfr. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/02-aprile-1996—conferenza-intergovernativa-europea)
Condannati dalla Corte d’assise di Agrigento gli stiddari Gaetano Puzzangaro e Diego Provenzani all’ergastolo e Ignazio Alotto e Gioacchino Di Rocco a 28 anni, per l’omicidio del maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, avvenuto il 4 aprile del 1992.
Arrestati in un blitz a San Giuseppe Jato, i fratelli Reda, cugini di Giovanni Brusca, e Romualdo Agrigento, figlio di Giuseppe ritenuto il capomafia del paese, ora in carcere. Secondo gli investigatori Romualdo Agrigento avrebbe preso la guida della cosca dopo l’arresto del padre.
30 marzo: arrestato a Palermo Vito Galatolo, figlio del boss Vincenzo, per le intimidazioni contro l’ex sindacalista e operaio del Cantiere navale Gioacchino Basile. I Galatolo sono accusati da un pentito di avere avuto forti interessi all’interno del Cantiere
31 marzo: Brescia, Di Pietro viene prosciolto dall’accusa di concussione. Duri attacchi ai due PM Salamone e Bonfigli, mentre la prima Commissione referente del Csm decide il trasferimento per incompatibilità ambientale del Pm bresciano Guglielmo Ascione.
L’ex appuntato dei carabinieri Vincenzo La Colla, che faceva parte del servizio di scorta dell’ex ministro del Psdi Vincenza Bono Parrino, la accusa di avere intrattenuto rapporti con esponenti delle famiglie mafiose di Alcamo (Tp), paese della Bono Parrino, e Castellammare del Golfo. L’ex ministro denuncia La Colla per calunnia.
Napoli, inflitte misure di sorveglianza speciale a un bambino di 10 anni. E’ la prima volta che vengono presi provvedimenti di questo tipo per un ragazzo della sua età.
Aprile: è all’insegna del più grande rigore la proposta di bilancio dell’Unione Europea per il 1997. Mentre la dimensione degli interventi prevista risulta infatti globalmente superiore dell’8,5 per cento a quella del 1995, le previsioni per il 1997 non arrivano al 3 per cento e non superano anzi il 2 per cento se si escludono gli interventi straordinari previsti per la crisi della mucca pazza. Al rigore sul tetto globale delle spese previste (circa 84.500 milioni di ecu), si accompagna peraltro – nelle dichiarazioni del commissario incaricato, il finlandese Likanen – una serie di spostamenti interni finalizzati soprattutto a rafforzare il sostegno comunitario alle attività a favore della crescita e dell’occupazione. Aumentano ad esempio dell’8,5 per cento i fondi destinati alla Ricerca & Sviluppo e del 26 per cento quelli per le reti transeuropee. Viene analogamente rafforzato l’intervento in favore dei grandi programmi di educazione e formazione, per la Pmi ecc., mentre, a livello esterno, vengono aumentati i capitoli relativi alla cooperazione, soprattutto nell’ambito dei programmi Phare (Europa centrale) e Meda (area mediterranea). Tagli e risparmi con una riduzione e selezione di alcuni grandi capitoli, quello delle sovvenzioni agricole anzitutto, oltre che per le spese di funzionamento della «euromacchina». Per la prima volta nella storia comunitaria, infatti, non sono previsti aumenti di personale. Fin qui l’avant-projet dell’esecutivo, su cui Consiglio dei ministri e Parlamento europeo cominceranno presto a confrontarsi fino all’adozione finale del bilancio in dicembre
None (Torino), rischio il posto di lavoro per i 130 dipendenti del macello, dal 1° marzo senza stipendio, per il possibile fallimento dell’azienda (dove vengono «trattati» circa mille maiali al giorno). Lo stabilimento è sull’orlo di una crisi finanziaria, dovuta a uno stato d’indebitamento che ammonta a 45 miliardi. «Abbiamo chiesto alla Regione e alla Finpiemonte, la finanziaria regionale – dice Elvio Tron, segretario generale della Flai Cgil Piemonte – d’intervenire presso le otto banche creditrici per salvare l’azienda dal fallimento, ma malgrado tante assicurazioni, non sono stati ancora avviati interventi concreti. Ogni ulteriore ritardo potrebbe essere fatale»
Confcommercio e Cgil, Cisl e Uil del Friuli-Venezia Giulia firmano un accordo per rivitalizzare l’apprendistato nel settore. L’intesa introduce alcune novità nell’applicazione della legge in materia, risalente al 155, individuando nuovi inquadramenti nel contratto del commercio, non solo per chi si è fermato alla scuola dell’obbligo, ma anche per giovani diplomati disponibili a compiere un adeguato tirocinio. L’accordo introduce anche una tutela economica in caso di malattia e proposte salariali meno penalizzanti del classico apprendistato. Le aziende associate godranno di un allungamento a tre anni del regime contributivo previsto per gli apprendisti.
1 aprile: concessi gli arresti domiciliari all’ex capo dei GIP di Roma, Renato Squillante. E’ accusato, tra l’altro, di essere stato “stabilmente retribuito per favorire la Fininvest”.
Gianfranco Fini frena su Maastricht: “Si va ma con tempi compatibili con l’economia reale”.
Rinviato a giudizio dal Gip di Palermo il vescovo di Monreale Salvatore Cassisa. E’ accusato di truffa alla Cee, per circa 300 milioni, di concussione per tangenti sul restauro del Duomo, falso e abuso d’ufficio.
2 aprile: Washington, durante la visita del Presidente Scalfaro negli Stati Uniti, Bill Clinton afferma di non essere preoccupato da “una vittoria dei comunisti” in Italia
Il presidente del Consiglio, Lamberto Dini, rinuncia a effettuare le nomine dei vertici Eni e Bnl.
Definitivamente smentito il possibile impegno di Di Pietro nella campagna elettorale. L’Ulivo offre comunque all’ex Pm un ministero in caso di vittoria
Milano, durante l’udienza preliminare per i finanziamenti illeciti della società All Iberian al Partito socialista, è contestato il reato di falso in bilancio a Silvio Berlusconi e ai manager Fininvest, tra i quali Giorgio Vanoni, responsabile del comparto estero del gruppo e latitante da molti mesi. Vanoni è stato indicato dal fiduciario svizzero della Fininvest come l’uomo che nel 1991 gli ordinò di fare arrivare 10 miliardi ai conti di Bettino Craxi.
Chiesto dalla Procura di Perugia il rinvio a giudizio per concussione del pubblico ministero di Roma Giorgio Castellucci. E’ accusato dall’ex presidente dell’Istituto case popolari di Viterbo e dall’ex presidente della giunta regionale del Lazio di aver richiesto una tangente per archiviare un’inchiesta sull’Istituto. Due giorni dopo la Procura di Firenze chiede il rinvio a giudizio del magistrato per abuso d’ufficio, per una dubbia procedura durante la vendita di un immobile quando era giudice delegato ai fallimenti del tribunale di Orvieto. Castellucci afferma di avere fatto sempre il suo dovere.
3 aprile: confiscati a Salerno, ad alcuni clan camorristici beni per 50 miliardi, frutto di usura e riciclaggio
Rinviati a giudizio a Palermo 88 mafiosi, tra cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, i Madonia, i fratelli Graviano, i Brusca, i Galatolo, i Ganci e i Greco, per i reati commessi in 20 anni di attività mafiosa, tra cui 73 omicidi. Tra le vittime l’agente di polizia Calogero Zucchetto, ucciso il 14 novembre 1982, e il capitano dei carabinieri della Compagnia di Monreale Mario D’Aleo, ucciso il 13 giugno del 1983 assieme all’appuntato Giuseppe Bommarito e al carabiniere Pietro Morici. Le altre sono vittime della guerra di mafia o persone uccise per futili motivi, come un certo Filippo Pedone, ucciso perché aveva lasciato una ragazza cugina di un mafioso
Catania, minacce di morte al sindaco Enzo Bianco e ad un magistrato. Minacce anche al sindaco di Monreale, Salvino Caputo.
4 aprile: Letizia Moratti, presidente Rai, annuncia che lascerà il suo incarico insieme all’intero Consiglio d’Amministrazione a partire dal 23 aprile, subito dopo le elezioni, presentando un bilancio attivo di 68 miliardi.
Si profila un buco di 10 mila miliardi nei conti pubblici. Tra le cause del buco ci sono: una maggiore spesa per interessi sul debito, il rallentamento dell’economia, un prelievo straordinario dell’Unione europea, il finanziamento per il salvataggio del Banco di Napoli.
5 aprile: Palermo, la quinta sezione del tribunale presieduta da Francesco Ingargiola condanna Bruno Contrada, ex funzionario del SISDE, a 10 anni di reclusione, all’interdizione dai pubblici uffici e al pagamento delle spese processuali. Contrada è riconosciuto colpevole di concorso aggravato in associazione mafiosa. Immediate reazioni da parte di esponenti del Polo delle libertà, in primo luogo Tiziana Parenti, Tiziana Maiolo e Vittorio Sgarbi, che accusano il Tribunale di avere emesso una sentenza politica. Bruno Contrada, prima della sentenza, aveva affermato che, nel caso fosse stato condannato, si sarebbe dovuto indagare anche sugli apparati dello Stato che lo avrebbero coperto, aveva negato di avere fatto una carriera folgorante e sostenuto che semmai a fare velocemente carriera sarebbe stato l’attuale vicecapo della polizia Gianni De Gennaro.
La sentenza www.archivioantimafia.org/sentenze2/contrada/contrada_primo_grado.pdf
6 aprile: l’inflazione tendenziale ancora in calo si attesta sul 4,5% rispetto al 5% di febbraio.
Si surriscalda il dibattito elettorale sul fisco. Gianfranco Fini propone l’abolizione della ritenuta fiscale alla fonte per i lavoratori dipendenti e i pensionati, ma nel Polo ci sono reazioni di cautela, quasi di distacco. Accuse di demagogia vengono invece dall’Ulivo.
9 aprile: Silvio Berlusconi rivolge un appello ai cattolici affinché votino Forza Italia, scatenando critiche anche nella Chiesa e mettendo in imbarazzo gli stessi alleati del Polo. Il leader forzista smentisce poi che il programma del Polo preveda l’eliminazione della trattenuta sulle buste paga.
Dai dati sui delitti forniti dalle forze dell’ordine ed elaborati dall’Istat si registra nel 1995, rispetto al 1994, un aumento degli omicidi volontari, complessivamente 1.000 (più 4,6 per cento), di cui 241 per mafia, camorra e ‘ndrangheta (più 14,8 per cento).
10 aprile: il presidente del Consiglio Dini afferma che entro il 15 maggio sarà necessario varare una manovra aggiuntiva che consenta di non superare il deficit previsto di 109 mila e 400 miliardi.
In Sicilia per un giro elettorale, Lamberto Dini si esprime sulla giustizia: grande rigore e cautela nell’uso dei pentiti, diritto di critica suite sentenze, ma il presidente del Consiglio si schiera con l’«equilibrata risposta» della Procura di Palermo. Attacca I’estremismo di Fini. Ed e scettico sul ruolo del Cavaliere: «Se vince il Polo non credo che Berlusconi sara presidente del Consiglio». «Noi – dice – non abbiamo aziende da difendere, ma programmi seri»
L’Ulivo manifesta in tutta Italia: in piazza per il Donna Day, giornata di mobilitazione per una «politica amica», che sappia approvare le legge sugli infortuni domestici, sostenere le famiglie e l’occupazione femminile, promuovere l’imprenditoria femminile. La giornata è organizzata da Donne Europee e Federcasalinghe, in collaborazione con il Forum delle donne dell’Ulivo.
La condanna di Contrada spacca lo schieramento di centro destra: Fini prende le distanze dalle bordate di Forza Italia; Gerardo Bianco contesta la decisione del tribunale di Palermo, che giudica come il preludio ad un verdetto di condanna per Andreotti; il leghista Roberto Maroni, ministro dell’Interno del governo Berlusconi, rivela i retroscena dell’estate 1994 e afferma che Previti voleva allontanare Gianni De Gennaro, capo della Criminalpol, poiché lo riteneva manovratore delle Procure rosse contro Berlusconi e nominarlo prefetto di Palermo.
Napoli, emessi 14 ordini di custodia cautelare nei confronti di commercialisti, commercianti, camorristi e di un notaio, appartenenti ad un’organizzazione di usurai facente capo al boss Michele D’Alessandro di Castellammare di Stabia.
Catania, emesse 36 ordinanze di custodia cautelare, di cui 31 in carcere, per il finanziere Nicola Di Rienzo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e per 35 mafiosi del clan Pulvirenti che debbono rispondere dei reati commessi in 11 anni di guerra di mafia e principalmente di traffico di droga, 19 omicidi e 2 tentati omicidi.
11 aprile: Roma, miglioramenti in vista per 3 milioni di famiglie con bassi redditi e con figli minori, e anche per un milione di pensionati. Si tratta di due interventi già annunciati dal governo e adesso resi operativi, l’ uno con il decreto interministeriale firmato per l’ aumento degli assegni familiari, l’ altro con la variazione del bilancio dell’Inps per far fronte al pagamento delle sentenze della Corte Costituzionale in materia di pensioni di reversibilità e di integrazione al minimo
Dopo l’ accordo al ministero del Tesoro per l’ acquisizione della Breda Ferroviaria, la Finmeccanica ha definito, assistito dalla Sofipa, la cessione della Finidreg (settore energia) al gruppo De Sanctis. L’operazione si inserisce nella strategia Finmeccanica che punta al rafforzamento della presenza nel “core business” e all’uscita dalle attività non strategiche. La cessione riguarda il 95,2 per cento in mano a Finmeccanica e il 4,8 in mano alla Spi (Iri)
Perugia, si apre il processo a Giulio Andreotti per l’assassinio di Mino Pecorelli. A giudizio anche Claudio Vitalone e Pippo Calò, mentre Gaetano Badalamenti e Michelangelo La Barbera saranno processati a parte. E’ un’apertura solo formale: a presiedere la Corte d’Assise è Paolo Nannarone che però risulta incompatibile in base alla sentenza della Corte Costituzionale sul doppio ruolo dei giudici. Il 27 aprile il processo è sospeso. Nannarone sarà sostituito da Giancarlo Orzella e solo il 6 giugno 1996 il processo entrerà nel vivo.
Palermo, sequestrati all’imprenditore Giuseppe Cosenza, ritenuto vicino ai fratelli Graviano, beni per 18 miliardi. Secondo l’imprenditore sarebbero frutto di un’attività ventennale di costruttore.
Roma, attentato incendiario contro la casa del giudice Cesare Martellino. Il giudice sta indagando sulla morte di Mario Ferraro, il colonnello del Sismi trovato impiccato l’agosto scorso. Intanto si affaccia una nuova ipotesi indagatoria: la sua morte potrebbe essere collegata all’inchiesta, tenuta segreta, su esportazioni di sofisticato materiale bellico verso l’Irak, effettuate durante la guerra del Golfo da industrie europee
Roma, l’Ulivo celebra al Teatro Eliseo la Giornata della Cultura.https://archivio.unita.news/assets/main/1996/04/12/page_007.pdf
L’Antitrust invia una diffida alle Autoscuole: non possono più accordarsi per fissare tariffe minime per i servizi a chi vuole prendere la patente senza seguire le lezioni. Il provvedimento dell’ Antitrust è stato preso nei confronti delle due associazioni nazionali delle autoscuole Unasca e Federtaai per “intese restrittive della concorrenza”. Nella sua diffida l’ Antitrust contesta alle autoscuole di aver concordato nel 1994 un prezzo fisso da praticare ai cosiddetti privatisti
Amsterdam, durante la Convention “Sport, Tolleranza e Fairplay”, Ruud Gullit invita a insegnare la tolleranza con l’alfabeto, inculcare l’uguaglianza con le norme basilari dell’ educazione, “fare in modo che non sia necessario insegnare il fair play ai ragazzi che giocano o guardano il calcio, dovrebbero già esserne in possesso. Che da grandi si diventi calciatore o tecnico, dirigente o tifoso, fondamentale sarà stato il rapporto vissuto con lo sport nei primi anni di vita”
(https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/04/12/appello-di-gullit-educhiamo-giovani.html?ref=search)
12 aprile: Roma, il Csm approva, a larghissima maggioranza, un documento in difesa del procuratore generale di Palermo, Giancarlo Caselli e dei magistrati palermitani dopo le accuse lanciate da Forza Italia
Scrive Pietro Scoppola “[La destra] è alla caccia del voto cattolico; lo rivendica come un diritto in nome delle indagini demoscopiche; ostenta ossequio ai valori indicati dalla Chiesa ai fedeli come criterio di orientamento per il loro voto; per bocca di Fini si spinge platealmente ad attribuire patenti di ateismo agli avversari politici; Berlusconi dal suo canto evoca i nomi di De Gasperi e di Sturzo quasi a rivendicarne l’ eredità politica. E’ uno spettacolo miserando di incultura… (continua in https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/04/12/appello-ai-cattolici-contro-la-storia.html?ref=search)”
Depositate le motivazioni della sentenza con la quale sono stati condannati all’ergastolo Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca e Giovanni Scaduto per l’assassinio di Ignazio Salvo (vedi 11 gennaio 1996)
Arrestati a Gela 10 trafficanti di droga considerati vicini al boss Giuseppe Madonia.
Minacce contro il presidente della Corte d’appello di Caltanissetta, Giovanni Marletta. Minacciati anche il presidente del Tribunale di Modica, Salvatore Bognanni, e il presidente della Provincia di Catania, Nello Musumeci.
Arrestato a Catania il mafioso latitante Claudio Ragaglia. Era ricercato da due anni.
Il Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza (Cnca) e la Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict) denunciano un calo di attenzione per il problema droga: i sequestri di eroina sono diminuiti nel 1995 con un conseguente incremento di morti per overdose (1098), è aumentato l’uso di ecstasy e di alcol (i sequestri di nuove droghe hanno avuto un incremento del 117%), i tossicodipendenti che si ammalano di Aids sono il 60% e 50 detenuti su 100 sono in carcere per reati di droga.
Arrestate 20 persone, tra funzionari ed imprenditori, accusate di truffa sugli appalti e sulle assunzioni alla Forestale di Trapani.
Secondo una ricerca del Censis gli italiani ripudiano i partiti per dedicare la propria attenzione ad altre forme di partecipazione: hanno un grande bisogno di rappresentanza, ma l’offerta è carente. La crisi della politica nasce proprio dal fatto che “i partiti non riescono più ad offrire nulla”. Un vuoto che sarà riempito nel futuro “da rappresentanze nuove che progressivamente soppianteranno le vecchie, ormai non più vitali”. Il campanello di allarme sul ruolo dei partiti, ma anche su quello delle istituzioni, lo suona Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis, che ha presentato i risultati della ricerca Italiani, valori, attese: una foto di gruppo
Avezzano, il governo – fa sapere per bocca del presidente Dini in visita allo stabilimento – appoggerà il progetto di espansione della Texas Instruments e cioè la costruzione di un nuovo stabilimento a fianco di quello già esistente che consentirà l’ occupazione di altre 1500 persone nei prossimi anni.
13 aprile: Roma, per l’Italia non e chiusa la strada per l’Unione monetaria a partire dai 1999, Lamberto Dini si dichiara ottimista a patto che ci sia un governo stabile che duri e sia in grado di pilotare il risanamento finanziano del paese «II nuovo esecutivo – spiega – dovrà decidere se puntare al 3% di deficit rispetto al prodotto interno lordo entro il 1997. Si può fare se ci sara una maggioranza forte». Dini poi lancia la sfida alla destra sulla manovra 1996A Gallipoli (Lecce), manifestazione di Pds e Ulivo dedicata al lavoro. Massimo D’Alema intervistato da Gigi Proietti e Maurizio Costanzo
Verona, la riunione del Consiglio Ecofin trova l’accordo per la creazione di un nuovo Sistema monetario che unisca tra di loro i paesi che nel 1999 entreranno a far parte dell’area dell’Euro e i paesi esclusi dall’area medesima”L’intesa raggiunta a Verona con l’eccezione della Gran Bretagna, sulla definizione di un meccanismo di cambio che legherà all’Euro le monete rimaste fuori dall’Unione monetaria, stabilisce che la Banca centrale europea avrà il compito di intervenire a difesa delle monete facenti parte del nuovo Sme che si trovino in una situazione di difficoltà. Tale intervento però non dovrà andare a scapito dell’obiettivo della salvaguardia della stabilità dei prezzi all’interno dell’area dell’Euro. La Banca centrale europea avrà inoltre la facoltà di proporre, se lo riterrà necessario, un riallineamento delle parità: la decisione peraltro spetterà ai ministri delle Finanze. Le modalità di funzionamento del nuovo sistema monetario saranno precisate in un rapporto intermedio della Commissione e dell’Istituto monetario europeo che sarà presentato in giugno nel vertice che si terrà a Firenze. La decisione finale sarà presa poi al vertice europeo di Dublino del prossimo dicembre. Per quanto riguarda le tappe dell’Unione monetaria, sono state confermate le decisioni adottate al vertice di Madrid: nella primavera del 1998 si stabilirà quali saranno i paesi che entreranno subito a far parte dell’Unione monetaria. Il 1° gennaio 1999 verranno fissate in modo definitivo le parità tra i paesi che aderiranno all’Unione monetaria e sarà istituita la Banca centrale europea. Il 1° gennaio 2002 entreranno in circolazione le monete e i biglietti in Euro, che dopo sei mesi sostituiranno del tutto le monete nazionali (Rassegna Sindacale n. 14 del 30 aprile 1996)
Bonn, la Germania ha deciso un drastico taglio della spesa sociale. Con la necessità, come afferma il governo tedesco, di una manovra da 50mila miliardi saranno colpiti tutti i settori della spesa pubblica https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/germania-nuovo-inverno-per-lo-stato-sociale
Depositate le motivazioni della sentenza di condanna all’ergastolo dei componenti della commissione di Cosa Nostra per gli omicidi di Piersanti Mattarella, Pio La Torre e Michele Reina
Emessi dalla Procura di Termini Imerese (Palermo) oltre 600 avvisi di garanzia per turbativa d’asta e 20 anche per associazione a delinquere. L’iniziativa nasce da un’inchiesta sugli ultimi sei anni di appalti che ha portato l’anno scorso all’arresto di 34 persone. Proteste da parte degli amministratori, sia di destra che progressisti, che ritengono un’inchiesta a così largo raggio un pericolo per l’economia della zona
Confiscati beni per 10 miliardi a Carmelo e Matteo Di Martino, autotrasportatori di Vittoria (Rg) ritenuti affiliati al clan Carbonaro-Dominante. A Catania confiscati beni per 4 miliardi a Rosario Maugeri e Roberto Messina del clan Pulvirenti.
Denunciato dal vescovo di Caserta e dalle associazioni del volontariato l’esodo forzato, che si verifica da qualche tempo nel Casertano, di extracomunitari sfrattati dai padroni di casa, che sarebbero a loro volta costretti dai camorristi che temono di perdere il controllo sui lavoratori extracomunitari, una volta che questi abbiano la possibilità di regolarizzare i permessi di soggiorno. I lavoratori cacciati sarebbero già più di 300.
14 aprile: il vertice dei ministri finanziari europei decide a larga maggioranza lo Sme bis per i Paesi che dovrebbero entrare in un secondo momento a far parte dell’unione monetaria europea. L’accordo prevede il loro ingresso anche se il debito pubblico sarà superiore al 60% del Pil, purchè gli altri parametri richiesti dal trattato siano rispettati
Durante il processo per la strage di Capaci il pentito Santino Di Matteo parla dell’uccisione del figlio Giuseppe. Il bambino venne tenuto sotto sequestro da Giovanni Brusca e dai suoi uomini per più di due anni. L’obbiettivo era quello di costringere suo padre a ritrattare tutto. Il padre nonostante pressioni e minacce continuò a collaborare. Alla fine Giuseppe venne strangolato e sciolto nell’acido nitrico per cancellare ogni traccia. Non si conosce il giorno esatto in cui venne consumata una delle più ripugnanti efferatezze di Cosa Nostra.
15 aprile: accordo elettorale tra Marco Pannella e Silvio Berlusconi: posti di governo in cambio dell’appoggio nell’uninominale. Ma Ccd e Cdu ribadiscono le posizioni del Polo su droga e aborto
l’Inps dispone il pagamento ai lavoratori impegnati in lavori socialmente utili del sussidio di disoccupazione previsto dalla legge. In questo modo è possibile corrispondere la prestazione di disoccupazione sia per i progetti di lavori socialmente utili iniziati lo scorso che per quelli approvati successivamente
Con una risoluzione votata dal consiglio dei ministri l’Ue prende posizione in materia di concorrenza nell’industria farmaceutica europea; industria le cui fortune sono messe a rischio da una concorrenza internazionale sempre più forte. Le nuove sfide del settore riguardano in particolare il campo della ricerca e dell’innovazione, le applicazioni tecnologiche e la concentrazione crescente. Le soluzioni proposte riprendono tali temi collegandoli anche all’accesso ai mercati dei paesi terzi, al rapporto tra industria farmaceutica e salute, al funzionamento del mercato europeo
La Ferrari ha deciso la costruzione di una nuova galleria del vento da 15 miliardi in grado di simulare la corsa a 250 chilometri all’ora di un modello di F1 grande fino al 65% della scala reale (ora si arriva solo al 50%). L’impianto sarà realizzato a fianco della pista di Fiorano. Dietro alla scelta di costruire la galleria a Fiorano c’ è un motivo ben preciso. L’ idea cioè di tornare a fare da sé, abbandonando l’ impianto inglese di Bristol, “dove per provare paghiamo un affitto”, spiega Montezemolo. L’ opera, 52 metri di lunghezza, sarà progettata dall’architetto Renzo Piano
Il Gip di Palermo rinvia a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa l’ex presidente della Provincia Francesco Musotto, di Forza Italia, e per associazione mafiosa il fratello Cesare
Emessi 45 ordini di custodia cautelare dal Tribunale di Potenza contro componenti di un’organizzazione mafiosa, con base a Tursi in provincia di Matera.
Emessi 67 ordini di custodia cautelare per membri delle Stidde dell’agrigentino e del nisseno. 26 sono già in carcere e tra essi i killer del giudice Rosario Livatino e del maresciallo Giuliano Guazzelli. Sono accusati da un pentito di Palma di Montechiaro, Giovanni Calafato.
16 aprile: Roma, l’Italia rallenta la corsa e il Fondo Monetario ammonisce: «Non abbassatela guardia». Le rilevazioni congiunturali, rese note dal ministro del Bilancio Mario Arcelli (confermate dall’Istat), pochi giorni prima delle elezioni politiche, hanno avuto l’effetto di una doccia fredda. Nel 1996 il prodotto interno lordo crescerà meno del previsto, non oltrepassando la soglia del 2,4 per cento. Un dato sconfortante se lo si confronta con quello registrato nel 1995 (+3 per cento) e, soprattutto, con le ottimistiche previsioni del governo nella sua Relazione annuale che confermava le performance dello scorso anno.Il ministro del Bilancio si è mostrato tuttavia ottimista, soprattutto sulla tenuta della nostra economia sul fronte dell’inflazione. Alla fine del ’96 i prezzi al consumo dovrebbero rallentare ulteriormente, scendendo dal 4,5 per cento (dato di marzo) al 3,5 per cento. In questo caso si realizzerebbe un circolo virtuoso, a tutto vantaggio dei lavoratori. Arcelli prevede, infatti, «bustepaga più ricche» grazie al migliorato rapporto salari-inflazione. Resterebbe stabile, poi (12 per cento), il tasso di disoccupazione e crescerebbe, anche se assai lievemente, (+0,4 per cento) il numero degli occupati. In questo quadro il governo uscente insiste sulla necessità di una manovra economica che mantenga il deficit a 109.400 miliardi. Sull’entità del provvedimentocorrettivo il ministro del Bilancio ha dichiarato che «bisognerà tenere conto anche dell’andamento dei tassi d’interesse»
Roma, è un messaggio chiaro quello che Cgil, Cisl e Uil lanciano pochi giorni prima delle elezioni durante una manifestazione al cinema Capranica. Le Confederazioni hanno voluto ribadire i punti irrinunciabili nell’ambito delle politiche sociali. Innanzitutto si è voluto lanciare un allarme sui rischi, sempre presenti, che corre lo Stato sociale in Italia. Additato come unico responsabile del lievitare del debito pubblico, lo Stato sociale è spesso confuso con le miopi politiche assistenziali che in passato hanno caratterizzato negativamente il nostro paese. È certo necessario cambiare, ma a nessuno verranno concesse deleghe in bianco, ha detto il segretario generale della Cisl, Sergio D’Antoni. «Non consentiremo che pezzi dello Stato sociale – ha sottolineato il segretario generale della Uil Pietro Larizza – siano affidati a interessi affaristici». Quegli stessi interessi che «su previdenza e sanità – ha commentato il leader della Cgil Sergio Cofferati – si ispirano a un’idea di distruzione».
Il promemoria da consegnare al nuovo governo non si esaurisce qui. Esso dovrà porre al centro dei suoi programmi anche l’occupazione e il Mezzogiorno, senza cedimenti alla demagogia. Per creare le condizioni per lo sviluppo economico bisognerebbe sanare due grosse piaghe: il debito pubblico e l’inflazione. Ma per il segretario della Cgil una rilevante fetta delle risorse pubbliche dovrebbero andare al Sud, che necessita di infrastrutture e servizi, di una pubblica amministrazione efficiente, di riduzione del costo del denaro e di lotta alla criminalità». Con le nuove risorse create dallo sviluppo, ha precisato Cofferati, si dovrebbero finanziare forme di lavoro sociale e volontario, e compensare i costi delle riduzioni di orario, che da sole non bastano a creare occupazione».
Aggredita e ridotta in fin di vita nella sua casa di Palermo la madre, di 88 anni, del pentito Tullio Cannella, ex fedelissimo di Bagarella. E’ stata trovata svenuta con due profonde ferite alla testa, ma i medici sono riusciti a salvarla. La signora non godeva di alcuna protezione
Palermo, arrestate 8 persone tra Palermo, San Giuseppe Jato e Villabate, tra cui il principe Vincenzo Vanni Calvello di San Vincenzo, figlio di Alessandro condannato per associazione mafiosa al secondo maxiprocesso. Il principe di San Vincenzo, che avrebbe ospitato il latitante Lorenzo Tinnirello, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa come altri 5 degli arrestati. Gli altri 2 sarebbero coinvolti nella faida di Villabate.
Milano, Bettino Craxi condannato a otto anni e tre mesi, nonché al risarcimento di oltre 50 miliardi; assolta Barbara Pollastrini, ex segretario del Pci-Pds: queste le sentenze emesse per le tangenti pagate sugli appalti alla metropolitana milanese. Condannati anche Francesco Paolo Mattioli (dirigente Fiat), Gianni Cervetti (ex parlamentare Pci) e Luigi Civardi (manager della cooperativa Cogielte). In particolare, Craxi viene ritenuto colpevole di aver preso mazzette sugli appalti della metropolitana milanese per 11 anni. Sommando le pene di Enimont ed Eni-Sai l’ex leader del Psi totalizza oltre 22 anni di reclusione
17 aprile: Brescia, i Pm Salamone e Bonfigli presentano ricorso in appello contro la sentenza di archiviazione pronunciata nei confronti di Di Pietro dal Gup Spanò e proseguono l’istruttoria sui casi ancora aperti riguardanti l’ex magistrato.
La Commissione europea ha avviato la seconda fase delle consultazioni con i partner sociali nel quadro delle procedure del cosiddetto Protocollo sociale di Maastricht (senza la partecipazionedella Gran Bretagna). La consultazione, la cui prima fase era partita nel settembre 1995, riguarda la proposta in materia di flessibilità del tempo di lavoro e sicurezza dei lavoratori, presentata dalla Commissione europea dopo il lungo periodo di blocco degli originari progettidi direttiva subordinati al voto unanime del consiglio dei ministri.Al centro della nuova proposta, su cui le parti potranno riflettere nelle prossime sei settimane, le possibili misure a sostegno della «non discriminazione» dei lavoratori interessati da forme flessibili rispetto a quelle normalmente garantite
Stanziato dalla Commissione Europea un aiuto dei Fondi strutturali pari a circa 57 milioni di Ecu a favore della cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia. A beneficiarne saranno in particolare Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Rhône-Alpes e Provence-Alpes-Côte d’Azur
Trovato a Palermo, nel quartiere Brancaccio, un arsenale tra cui la pistola con cui, secondo gli inquirenti, è stato ucciso padre Puglisi. Le armi, di proprietà del latitante Gaspare Spatuzza indicato come nuovo reggente della cosca di Brancaccio, erano nell’abitazione di Roberto Rugnetta, figlio di Antonio ucciso dalla mafia nell’81 perché amico di Totuccio Contorno. La madre di Antonio Rugnetta, Vita, fu una delle due donne del popolo, assieme a Michela Buscemi, a costituirsi parte civile al maxiprocesso. Roberto Rugnetta è stato arrestato assieme ad altre 5 persone, accusate di associazione mafiosa e detenzione di armi.
Arrestata a Riesi (Caltanissetta) Maria Catena Cammarata, sorella di Pino e Vincenzo, considerati i capi di Cosa Nostra nissena e latitanti da quattro anni. E’ accusata di associazione mafiosa perché avrebbe diretto l’organizzazione al posto dei fratelli. Arrestati con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa anche due impiegati della Telecom, Antonino Cannatella e Gaetano La Monica, che davano informazioni ai boss del nisseno sulle utenze telefoniche intercettate.
A Catania, durante il processo a 167 mafiosi, tra cui Santapaola e Pulvirenti, il pentito Domenico Farina, del clan Cappello, ha dichiarato di essere stato uno de killer che uccisero a Palermo il giornalista Mauro De Mauro e ha rivelato che a far uccidere l’avvocato Serafino Famà sarebbe stato Piddu Madonia.
18 aprile: Libano, strage israeliana. Israele ha bombardato il quartier generale dello forze Onu nel villaggio di Cana a sud-est di Tiro. Gli obici hanno fatto una carneficina fra gli oltre cinquecento civili libanesi ospitati nel campo. I morti, tante donne e bambini, sono almeno 105, i feriti oltre 150, molti di loro stanno lottando fra la vita e la morte
Per saperne di più https://archivio.unita.news/assets/main/1996/04/19/page_003.pdf
Il Cairo, strage di turisti greci. Un commando di integralisti islamici ha aperto il fuoco, all’impazzata, su di un gruppo di anziani che stavano uscendo da un albergo per salire su di un pullman. Diciotto persone, tra cui quattordici donne, sono rimaste uccise, altre sedici ferite. Si tratta del più grave attentato compiuto in Egitto. «Crimine ignobile» l’ha definito il presidente Mubarak. Sgomento e terrore in GreciaPer saperne di più https://archivio.unita.news/assets/main/1996/04/19/page_002.pdf
Roma, l’Ulivo chiude la campagna elettorale con una grande manifestazione a piazza del Popolohttps://archivio.unita.news/assets/main/1996/04/19/page_004.pdfhttps://archivio.unita.news/assets/main/1996/04/19/page_005.pdf
La Stet, società pubblica di telecomunicazioni, presenta un piano di tagli agli stipendi dei nuovi assunti del 25% sul minimo tabellare, l’addio alla quattordicesima e l’aumento dell’orario di lavoro; i sindacati proclamano 12 ore di sciopero per il 9 maggio.
19 aprile: Tirana, minaccia di attentato contro il Presidente Scalfaro in visita di Stato in Albania: un uomo armato con una bomba a mano ha tenuto in scacco per cinquanta minuti la sicurezza albanese mentre ii presidente stava uscendo dalla residenza del capo di Stato.
Mosca, non inizia bene il vertice degli Otto grandi (il G7 piu la Russia) riunito per discutere di sicurezza nucleare: ci si aspettava la firma di un trattato per la messa al bando degli esperimenti atomici, e invece, a sorpresa, Eltsin ha annunciate che la, Russia sottoscriverà il bando ma riservandosi il diritto di violarlo in qualsiasi momento se gli interessi nazionali lo richiedono. In primo piano anche la situazione in Medioriente. Pronto un appello per il cessate il fuoco https://archivio.unita.news/assets/main/1996/04/21/page_015.pdf
Appello del papa dopo il massacro israeliano a Tiro, nel Libano. Con una dichiarazione molto dura, la Segreteria di Stato vaticana ha espresso, a nome del Papa, «una chiara condanna e viva costernazione» per i tragici fatti che «hanno visto colpiti vicino a Tiro centinaia di profughi, in maggioranza donne e bambini». La S. Sede rileva che «di fronte ad una tale terribile realtà, non vi sono motivi per ammettere operazioni militari che sembrano non tener conto del diritto umanitario e dell’integrità della popolazione civile inerme e non vi sono neppure ragioni politiche o militari che possano giustificare tali drammatiche conseguenze». Già domenica scorsa, mentre si trovava a Tunisi per una visita ufficiale, Giovanni Paolo II aveva fatto riferimento alla nuova crisi esplosa in Medio Oriente, e in particolare tra il Libano e Israele, esprimendo «profonda preoccupazione per le sorti delle popolazioni civili», ricordando a quanti si rifanno ad un Dio, come gli ebrei ed i musulmani come i cristiani, che «nessuno può uccidere in nome di Dio»
Napoli, si apre il convegno di Confindustria Come rimettere in moto l’Italiahttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/repubblica/19-aprile-1996—napoli-convegno-confindustria
Confindustria lancia l’ultimatum: lunedì convocheremo i sindacati Abete: tagliare i salari.https://archivio.unita.news/assets/main/1996/04/21/page_016.pdf
Quell’incendiario di Abete Il convegno napoletano di Confindustria enunciava l’ambizioso intento di «rimettere in moto il paese». Il tempo dirà se le proposte illustrate dal presidente uscente Abete, una volta che abbiano incontrato consensi più caldi di quelli registrati sul momento, saranno il propellente necessario a mettere le ali nel motore dello sviluppo. Per come stanno le cose adesso, sembra piuttosto che la richiesta di flessibilità salariale nel Mezzogiorno, per i toni e le argomentazioni con cui è stata presentata, sia destinata a determinare più intoppi che stimoli. Se si voleva dimostrare il giorno prima delle elezioni (e perciò con poche possibilità di replica), che la Cgil è l’elemento «conservatore» del panorama sindacale italiano (o forse, dell’intera coalizione poi risultata vincitrice?), il tentativo è finito nel vuoto. Cofferati ha messo in crisi il gioco entrando nel merito e citando una ricerca della stessa Confindustria secondo cui la «mobilità italiana» è sullo stesso livello di quella degli Stati Uniti e superiore a quella degli altri paesi europei. Se si voleva sondare la possibilità di strappare, sull’affanno, un mezzo impegno del sindacato più grande e più diffidente verso deroghe contrattuali, al taglio dei «minimi tabellari», la replica non poteva essere più netta: «Nel Sud – ha ricordato l’ufficio economico della Cgil – la contrattazione integrativa non esiste e quindi i lavoratori percepiscono solo i minimi tabellari». Se si voleva creare una frattura nel sindacato per porre le basi di un accordo separato, la reazione di Cisl e Uil non poteva essere più chiara e immediata. Raffaele Morese ha subito ammonito che «su questa materia la Confindustria non dividerà il sindacato perché accordi separati non se ne fanno», e Pietro Larizza ha ribadito che «sui minimi tabellari si possono trovare solo accordi che coinvolgano anche la Cgil». Allora perché la strana sortita di Abete? Se non si punta a provocare, la discussione è aperta. «Davanti a investimenti certi – ha ricordato Cofferati – il sindacato non si è mai rifiutato di cercare soluzioni per ridurre i costi di produzione delle nuove imprese attraverso interventi che rendessero flessibili gli orari, il salario aziendale o la formazione». Si tratta di questioni delicate. Troppo, per essere incendiate in una vigilia elettorale (Rassegna Sindacale 30 aprile 1996)
Cofferati dice subito no:”Il problema del lavoro come è stato più volte ripetuto nel corso degli ultimi mesi resta il tema principale per una economia come quella italiana interessata da segnali forti di ripresa, ma anche condizionata dal consolidamento di un alto tasso di disoccupazione e dall’accentuazione del suo carattere duale che più ancora che in passato allontana le (…) continua in https://archivio.unita.news/assets/main/1996/04/21/page_017.pdf)
Sanità: il sistema sanitario nazionale garantisce non solo equità, ma è anche più efficace ed efficiente. E costa meno. A dirlo sono i dati forniti dall’Ocse che verranno pubblicati sul prossimo numero della rivista Sapere. Nei paesi in cui esiste una sanità pubblica le morti evitabili sono molte meno e i costi pro-capite sono più bassi. Non solo, anche il cosiddetto «mercato misto» non da risultati soddisfacenti, come ha dimostrato il caso della Gran Bretagna
Roma, non c’e accordo, nei mondo dello sport europeo, su come prepararsi ad affrontare il dopo – Bosman. Per questo motivo slitta la riunione, inizialmente prevista per l’11 maggio, che i ministri dello sport dei paesi della Unione europea avrebbero dovuto tenere a Roma per definire una politica comune sulla sentenza Bosman. Lo ha annunciate il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Lamberto Cardia, al termine della riunione dei direttori generali dei ministeri dello sport ed alla quale hanno preso parte anche rappresentanti della Ue e del Cio. Nell’incontro, che doveva servire proprio a preparare la riunione del ministri, è emersa – come ha sottolineato Cardia – «l’esigenza di un ulteriore approfondimento sulle implicazioni e sull’efficacia della sentenza Bosman
Eugenio Scalfari dopo le elezioni lascerà la direzione del quotidiano La Repubblica. Lo sostituirà Ezio Mauro, il quale firmerà il giornale a partire dal 6 maggio.Mauro sarà sostituito alla direzione de La Stampa di Torino dall’attuale direttore del Tg1 Carlo Rossella
Milano, assemblea del Gruppo Fininvest v. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/il-cavaliere-in-borsaMilano, Mario Tronchetti Provera è il nuovo presidente della Pirelli. Quattro anni dopo aver lasciato la guida operativa del gruppo, Leopoldo Pirelli ha passato anche la presidenza a Marco Tronchetti Provera, conservando la guida dell’accomandita. Esce di scena – poco dopo Gianni|Agnelli, Luciano Lama e Walter Mandelli – un altro protagonista dell’economia italiana degli anni 70 e ’80. La «Pirellona» torna al dividendo: per gli azionisti di risparmio un rendimento superiore a quello dei titoli di stato
Milano, il bilancio di marzo delle attività produttive lombarde e ancora positivo ma i tassi di crescita sono in progressivo rallentamento. il saldo tra le aziende che hanno aumentato la produzione e quelle che hanno segnato una diminuzione e presso che dimezzato passando dagli 11.8 punti di febbraio a 5.4 punti il mese scorso. E quanto afferma l’indagine congiunturale rapida del Centro Studi di Assolombarda, secondo cui «tra le cause del rallentamento vi sono la lieve riduzione degli stock e la flessione della domanda globale, che risente anche della perdita di slancio della componente estera». «Non e chiaro – sottolinea Assolombarda – se I’attuale momento congiunturale può definirsi di attesa o costituisce un segnale d’inizio di una fase di flessione».
Palermo, un agente del commissariato Politeama, Michele Condipodaro, 34 anni, che ha prestato servizio di scorta anche a Giovanni Falcone, e stato arrestato con l’accusa di concorso in associazione mafiosa e favoreggiamento. Il pentito Aurelio Neri, capo di una gang di rapinatori, lo accusa di essere una talpa e in particolare di essere a disposizione della cosca dei Ganci Torino, tentato suicidio negli uffici della Procura del pentito Franco Fuschi, ex collaboratore dei servizi segreti coinvolto in un’inchiesta su un traffico internazionale di armi. Fuschi ha confessato di essere autore di almeno 4 omicidi e di un tentato omicidio avvenuti alla fine degli anni ’70 in seguito a una tentata rapina https://archivio.unita.news/assets/main/1996/04/21/page_011.pdf.
Frosinone, tre persone – un imprenditore e due consulenti della Pretura, sono stati arrestati mentre intascavano una mazzetta di 100 milioni per alterare una perizia. Sono accusati di concussione
20 aprile: arrestato a Palermo il latitante Nicola Di Trapani, legato a Leoluca Bagarella, imparentato con i Madonia e a capo della cosca della zona di Capaci e Cinisi dopo la morte del padre Francesco. Secondo il pentito Tony Calvaruso, Di Trapani sarebbe il responsabile, assieme a Bagarella, degli omicidi di Marcello Grado, il nipote di Totuccio Contorno ucciso perché sospettato di aver pedinato i figli di Riina, del suo amico Luigi Vullo e di Domingo Buscetta, nipote di Tommaso Buscetta.
Chiuso a Gela il processo contro boss, gregari e fiancheggiatori di Stidda e Cosa Nostra. Inflitti oltre 230 anni di carcere.
Casal di Principe (Caserta), arrestati 9 affiliati al clan dei Casalesi a seguito della collaborazione di commercianti ed imprenditori taglieggiati da esponenti del clan
Firenze, si inaugura alla Fortezza da Basso la 60a Mostra internazionale dell’Artigianato. Oltre seicento espositori di ogni parte del mondo e un ricco programma di iniziative che fino al 1° maggio porteranno a Firenze memoria e tendenze di un comparto in forte ripresa. Una vetrina aperta sull’Europa con grande spazio ai giovani, ma anche alla tradizione. Ospite d onore di questa edizione e la Francia. La musica è il filo conduttore
21 aprile: l’Ulivo vince le elezioni, ottiene la maggioranza assoluta al Senato, ma non alla Camera. Per formare il governo è dunque necessario l’appoggio di Rifondazione Comunista. Alleanza Nazionale non supera Forza Italia, la Lega guadagna, ma Bossi si dice deluso. Prodi offre al Polo la presidenza di una delle due Camere.
I risultati
Camera https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=21/04/1996&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Senato https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=21/04/1996&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Nota per la navigazione: dai link sopra riportati si accede alle pagine dei risultati delle diverse Circoscrizioni e Collegi uninominali, delle singole provincie da qui ai singoli comuni
Il giudizio della Cgil sull’affermazione della Lega Nord e sul futuro governo Prodi: https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/cgil/leghismo-e-crisi-dello-stato-1996https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/cgil/il-governo-prodi-e-la-nuova-fase-politica
21 aprile: scontro tra Cgil e Confindustria sulla riduzione dei minimi salariali nel Sud per rilanciare l’occupazione. Cisl e Uil si dicono invece disposte a trattare.
Felice Maniero, il boss della mafia del Brenta, è condannato a 33 anni per associazione mafiosa e altri reati; essendo pentito è scarcerato dopo la sentenza del Tribunale di Venezia.
Ucciso a Catania il pregiudicato Francesco Giuseppe Mavilla, accusato di appartenere al clan Cappello.
22 aprile: Palermo, al processo Golden market contro mafiosi e fiancheggiatori, interrogato il funzionario della Sicilcassa Antonino Bocina, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per aver favorito, assieme al bancario Salvatore Cuccia, in alcune operazioni finanziarie Giovanni Drago, ora pentito, che agiva per conto dei fratelli Graviano. Bocina nega di aver mai avuto rapporti con quei mafiosi.
Scarcerato dai giudici del tribunale di Venezia Felice Maniero, condannato a 33 anni di carcere per associazione mafiosa e per aver commesso 8 omicidi. Secondo i giudici non c’è pericolo di fuga, poiché Maniero rischierebbe la vita avendo fatto arrestare con il suo pentimento altri mafiosi. La Corte d’assise d’appello che lo sta giudicando in questi giorni aveva invece respinto la richiesta di scarcerazione.
23 aprile: Palermo, minacce di morte per il procuratore Gian Carlo Caselli e per i sostituti Roberto Scarpinato e Franca Imbergamo. In una lettera anonima recapitata al Giornale di Sicilia si legge: “Caselli, Scarpinato, Imbergamo, giudici comunisti salteranno in aria molto presto”.
Interrogato dai giudici del pool di Milano il procuratore della Repubblica di Roma, Michele Coiro, nell’ambito dell’indagine sull’ex capo dei gip di Roma, Renato Squillante, e sul pubblico ministero Antonino Vinci, accusati di vari episodi di corruzione. A Milano si indaga anche sull’esistenza di una talpa al Palazzo di Giustizia che avrebbe avvertito Squillante dell’esistenza di un procedimento a suo carico.
Condannato ad 1 anno e 6 mesi l’ex magistrato, ora avvocato, Guido Viola, accusato di concorso in riciclaggio di alcune centinaia di milioni di tangenti.
Licio Gelli ha ritirato il ricorso in Cassazione contro il verdetto del Tribunale ticinese che aveva stabilito la confisca del tesoro depositato nelle banche svizzere.
Chiesto il rinvio a giudizio per 2 poliziotti in servizio a Palermo, Giovanni Argento, palermitano, e Alberto Bova, di Brindisi, che avevano fatto parte della scorta di un giudice. Sono accusati di aver compiuto rapine nei ritagli di tempo liberi dal servizio.
24 aprile: Prodi rassicura il Presidente Scalfaro che il governo sarà fatto entro maggio e intanto annuncia che intende aprire immediatamente il dialogo con Di Pietro, che considera una risorsa per il Paese. Continuano nel Polo gli scontri e le accuse di responsabilità.
I mercati recuperano e la lira si attesta a 1020 sul marco, ma Fazio frena sul ribasso dei tassi.
La Corte Costituzionale dichiara illegittima la presenza in dibattimento di un giudice che nei confronti dell’imputato abbia già espresso un verdetto in tema di misure cautelari come componente del Tribunale della Libertà. Rischiano di saltare molti processi importanti, tra cui quello per la strage di Capaci
Arrestato a Palermo il latitante Cristofaro Cannella, vicino ai fratelli Graviano, ricercato dal 1994 per associazione mafiosa, estorsione ed omicidio. E’ sospettato anche dell’attentato contro Maurizio Costanzo. In carcere per favoreggiamento anche due donne, Rosalia Alongi, intestataria dell’appartamento dove si nascondeva Cannella, e Benedetta Simonelli, proprietaria dell’auto a sua disposizione.
Il pentito Salvatore Cancemi accusa il giudice Giovanni Barrile di avere ricevuto regali in cambio di un trattamento favorevole all’appello del maxiter. Il giudice replica all’accusa ricordando che la corte da lui presieduta confermò la sentenza di condanna per Cancemi.
25 aprile: secondo la relazione trimestrale di cassa c’è un buco da 9.600 miliardi nei conti pubblici che fa salire il deficit a 119 mila miliardi contro i 109 mila previsti. Segnali positivi vengono però dal Tesoro, l’ultima asta di Bot ha segnato un calo dei tassi al 7,5% netto.
26 aprile: Di Pietro si prepara a entrare in politica. Inizia un giro di consultazioni con Mastella (Ccd), Tremaglia (AN) e Giorgianni (Rinnovamento Italiano), mentre avvia anche un dialogo a distanza con Prodi.
Arrestate in diverse città italiane (Operazione Phoney Money) 18 appartenenti ad una organizzazione che riciclava denaro sporco sui mercati internazionali, con la complicità di bancari e di esponenti dei servizi segreti, servendosi della rete telematica.
Il Ministero dell’Interno respinge la domanda di risarcimento, come familiare di vittima di mafia, presentata nel ’92 dalla signora Felicia Bartolotta Impastato. Il Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato annuncia che la madre di Impastato farà ricorso al Capo dello Stato e ribadisce che l’elargizione della somma prevista per le vittime di mafia è insieme un riconoscimento doveroso e un risarcimento necessario. Riconoscimento del valore del sacrificio di Impastato, risarcimento per il depistaggio prima e l’inerzia delle istituzioni dopo nell’accertamento della verità.
27 aprile: William Colby, già direttore della CIA dal 1973 al 1975 scompare mentre sta pagaiando in canoa sul Potomac River, nel Maryland.
Negli anni ’50 era a Roma dove dirigeva attività anti comuniste per poi spostarsi in Vietnam (nel periodo 1959 -1962 e poi nel 1968 per seguire il programma Phoenix). Direttore della Cia dal 1973, è rimosso a seguito delle polemiche sollevate dal Rapporto Pike, nel 1975 su ordine del presidente degli Stati Uniti Gerald Ford. Ufficialmente verrà archiviato come morto per infarto, ma i dubbi sulla sua scomparsa sono rimasti irrisolti
Ucciso a Lucca Sicula (Ag), Calogero Tramuta, ex agente della Guardia di Finanza.
28 aprile: Verona, allucinante episodio durante il derby calcistico Verona – Chievo: ultras del Verona espongono un manichino nero impiccato e che indossa la maglia del Verona, sostenuto da due figuri travestiti con la maschera del Kkk. E’ il modo con cui questi loschi personaggi vogliono dire no al ventilato acquisto da parte del Verona del giocatore olandese di colore Maickel Ferrier. Il manichino resta impiccato per ben 38 minuti senza che alcuno intervengaCfr. https://ilnobilecalcio.it/2019/03/11/verona-chievo-e-quel-derby-della-vergogna-per-tutto-il-calcio/
29 aprile: Antonio Di Pietro annuncia l’intenzione di fondare un movimento politico autonomo e collocato al centro
Appello del Papa affinché lo Stato assegni finanziamenti a scuole e istituti cattolici.
Condannate a Palermo, con pene che vanno da 3 a 6 anni, 13 persone accusate di aver coperto la latitanza di Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca.
30 aprile: “Primo maggio, festa del lavoro. Ma il lavoro non è mai stato così scarso. E in questo primo maggio pesano sull’economia italiana gravi minacce: la congiuntura internazionale ci riserva tempi ancora più duri, il 1996 si concluderà sicuramente peggio di come è cominciato. Proprio alla vigilia della festa dei lavoratori, l’ Europa ha sfondato il tetto di 18 milioni di disoccupati. “La situazione non è sopportabile e può diventare incontrollabile”, ha dichiarato a Bruxelles il presidente della Commissione europea Jacques Santer…Continua in https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/repubblica/1996-30-maggio-nubi-nere-sull-italia
Romano Prodi, intervistato dall’Harald Tribune, annuncia diciotto mesi di sacrifici e risponde a Bertinotti: non sarà reintrodotta la scala mobile.L’ emergenza occupazione è al primo posto nell’agenda di Romano Prodi. Con circa 2 milioni e settecentomila disoccupati, con un giovane su due senza lavoro al Sud, la tenuta sociale è a rischio in parecchie aree del paese. Il sistema-Italia è come un motore ingolfato: anche se metti la benzina resti in panne lo stesso. Il numero di disoccupati, a dispetto della ripresa dell’ economia che ha segnato gli ultimi due anni, è continuato a crescere in modo esponenziale. Dal gennaio del 1993 al gennaio del 1996 sono andati perduti 700 mila posti di lavoro.
Il primo trimestre dell’ anno, secondo i dati forniti dall’Unioncamere, registra un generalizzato calo di nascite delle nuove imprese con una eccezione: il Mezzogiorno. A fronte di un tasso nazionale negativo dello 0,25 per cento, il Sud e le isole fanno registrare un saldo positivo (0,15 per cento) che differenzia nettamente l’ andamento demografico delle imprese meridionali da quello del Centro praticamente nullo (-0,01 per cento) e soprattutto da quello delle due zone ricche per eccellenza: il Nord-Ovest (-0,56 per cento) e il Nord-Est (-0,66). Nel corso del primo trimestre del 1996 i registri delle Camere di commercio hanno rilevato 86.669 nuove iscrizioni e 97.549 cancellazioni, un saldo negativo quindi di oltre diecimila imprese. Cattive notizie arrivano però anche sul fronte dei salari dove, secondo i dati Istat, gli aumenti restano sempre al di sotto del tasso di inflazione. A febbraio, rispetto al mese precedente, le retribuzioni dei lavoratori dipendenti sono aumentate dello 0,1 per cento e del 4,1 rispetto all’anno scorso. Preoccupati dalla crisi e dalle conseguenze occupazionali che questa comporta, il mondo delle piccole imprese lancia un appello al sindacato e chiede un incontro urgente per verificare concrete proposte sulle linee di uno sviluppo. Con una lettera indirizzata ai segretari di Cgil-Cisl-Uil gli artigiani della Casa e del Cna, la Coldiretti, la Confagricoltura, la Confartigianato e la Confcommercio sollecitano ai confederali un confronto su strumenti, metodi, tempi ed obiettivi di un progetto “di spinta” del sistema economico (Cfr. Repubblica 1 maggio 1996)
Vertice del Polo per discutere le offerte del centro-sinistra sulla presidenza di palazzo Madama. Si profila un braccio di ferro Fisichella (An) – Scognamiglio (Forza Italia)
Torino: Telecom Italia Mobile (gruppo Stet) ha realizzato, nel primo trimestre dell’ anno, un incremento del fatturato pari al 44% rispetto allo stesso periodo del 1995 (quando la divisione radiomobile era ancora inserita nella Telecom) e del 10% rispetto alle previsioni del budget 1996. In crescita anche il margine operativo lordo (+50% sul periodo e 15% sul budget). I dati sono stati resi noti, ieri, dall’Amministratore delegato Vito Gamberale durante la prima assemblea degli azionisti Tim
Arrestato per associazione mafiosa l’avvocato Giuseppe Stefano Perrone, di Foggia, accusato di far parte della cosca Pierulli-Ferraro.
Maggio: Turkmenistan, Uzbekistan, Pakistan e Afghanistan firmano un accordo che assegna la Turkmenistan il diritto di nominare il consorzio che costruirà il gasdotto. In precedenza la Bridas aveva avviato la richiesta di un arbitrato contro il Turkmenistan per la rottura del contratto. Negli stessi giorni la vice segretaria di Stato americana, Robin Raphel si reca in missione a Kabul e Kandahar.
1 maggio: Cgil, Cisl e Uil celebrano il primo maggio con la manifestazione nazionale, “per il lavoro”, a Catania. Una città che ha visto nel corso degli ultimi anni cadere a pezzi l’apparato produttivo, annaspando tra le promesse di investimenti che non arrivavano e i danni di un’economia malata, con migliaia di posti di lavoro perduti, scelta come simbolo di una Sicilia e di un Mezzogiorno che continua ad andare alla deriva. In quella che un tempo veniva chiamata la Milano del Sud non rimane adesso che ricostruire.
Nel giorno del Primo Maggio, in cui accanto alla festa del lavoro c’ è purtroppo “la non-festa del non-lavoro”, è giusto riaffermare l’ impegno di “non avere pace” fino a quando ci sarà qualcuno privo del diritto di lavorare. A ribadire questo impegno è stato il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che ha consegnato al Quirinale le Stelle al merito del lavoro. Scalfaro ha sottolineato che proprio nel momento in cui si attribuisce un “giusto riconoscimento” a chi ha raggiunto traguardi qualificati nel proprio lavoro, bisogna “volgere il pensiero a coloro che il lavoro non l’ hanno”. Richiamandosi a parole pronunciate poco prima dal ministro del Lavoro, Tiziano Treu, Scalfaro ha detto tra l’ altro che lavorare è un “naturale diritto”. A suo giudizio è particolarmente indispensabile fare in modo che “nei giovani non si estingua la speranza”. Anche il papa è intervenuto sul tema della disoccupazione invitando a pregare “per le famiglie in cui manca il lavoro”. La presenza in piazza San Pietro di un gruppo di suoi vecchi compagni di lavoro della Solvay, l’industria chimica mineraria di Cracovia dove fece il manovale, ha anche suggerito a Giovanni Paolo II il ricordo dei giorni nei quali, più di 50 anni fa, egli stesso era operaio. “Sono grato alla provvidenza divina – ha detto – per il fatto di essere stato operaio durante l’ occupazione nazista della Polonia. Ma sono grato alla provvidenza anche per aver vissuto il più recente periodo di lotte per la giustizia sociale, in solidarietà con i miei connazionali”. “Non ritengo sia giusto né utile parlare di riduzione generalizzata. Non credo per ora nella necessità di operare tagli ai minimi contrattuali”. Così ha risposto il ministro del Lavoro Tiziano Treu ad una domanda dei giornalisti a margine dell’ assemblea annuale della Confcooperative. “L’ ipotesi non esiste – ha sottolineato Treu – e la stessa Confindustria mi sembra orientata a valutare questa opportunità, analizzando sui singoli progetti cosa si può fare per alleggerire il costo del lavoro” dahttps://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/05/03/macche-governo-amico-il-sindacato-vuole.html?ref=search
Roma, migliaia di persone in Piazza San Giovanni per il concerto, organizzato dal sindacato, per il 1° maggio. Concerto per la Solidarietà è il tema conduttore dell’evento, trasmesso in diretta da Rai2. Si inzia nel pomeriggio con uno degli ospiti più attesi, Sting che dalla piazza romana dà il via al suo tour. Tra gli altri protagonisti, presentati da Kay Rush, Gianni Minà, Paolo Belli e Piero Chiambretti, Ustmamò, Yo Yo Mundi, La Crus, Carmen Consoli, Lou X, Modena City Ramblers, Mau Mau, Gerardina Trovato, Marina Rei, Agricantus, Luca Barbarossa e Ashley MacIsaac. E ancora Elio e le Storie Tese con l’Orchestra Casadei. Quindi Luca Carboni, i giovanissimi Blur, Nomadi, Ligabue prima da solo e poi in coppia con Elvis Costello. Gran finale con Zucchero. I video di Sting e di Elio e le Storie Tesewww.youtube.com/watch?v=qhD3pXok7hI
www.youtube.com/watch?v=frOcSXdzNic
Turchia, ad Istanbul, durante le manifestazioni non autorizzate vengono uccisi tre manifestanti uccisi, oltre al ferimento di altre 69 persone. La polizia turca spara sulla folla dopo l’interdizione della piazza ai manifestanti. Alla manifestazione avevano partecipato circa 100 000 persone. Scontri tra giovani manifestanti e polizia anche a Berlino
Incontro tra Prodi e Di Pietro, sfuma l’auto candidatura dell’ex magistrato per ricoprire i ministeri dell’Interno o della Giustizia
Il segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti è stato attaccato duramente nei giorni precedenti dall’Osservatore Romano e dall’Avvenire (il quotidiano della Cei). Civiltà Cattolica preferisce invece la via della diplomazia: padre Giuseppe De Rosa, riflettendo sui dati elettorali, scrive che a “Fausto Bertinotti spetterà di non far crollare il sogno del popolo di sinistra per la prima volta al Governo nella storia d’ Italia assumendo posizioni rigidamente ideologiche”. Civiltà Cattolica affronta nella stesso numero il problema della presenza dei cattolici in politica, una presenza che rischia di tradursi in “invisibilità ed inefficacia”Era andata al bagno in orario non consentito, e la direzione dello stabilimento Parmalat di Atella le ha imposto una sanzione disciplinare. La disavventura, secondo quanto riferisce la Cgil, è capitata all’operaia Carmela Caldararo. Secondo i responsabili della fabbrica la donna ha “abbandonato il posto di lavoro senza alcuna autorizzazione, facendosi sostituire arbitrariamente da altro personale”. La sanzione inflitta all’ operaia – che è iscritta alla Cgil – è quella dell’ ammonizione scritta, la più lieve – hanno spiegato i dirigenti Parmalat di Atella – di quelle previste dal contratto di lavoro.
Scioperano i giornalisti del quotidiano L’Indipendente dopo la decisione di mettere in liquidazione la società editrice “Nuova editoriale”
2 maggio: Massimo D’ Alema affida al settimanale Panorama un paio di anticipazioni di tutto rilievo e destinate a far discutere: il governo dell’Ulivo dovrà dar ascolto ad alcune delle richieste di Bertinotti. La seconda: è possibile – anzi, è auspicabile – che Pds e Rifondazione possano tornare a stare, in futuro, in uno stesso grande partito della sinistra“Un partito unico della sinistra? Non esiste proprio”. A Fausto Bertinotti non piace l’idea di Massimo D’Alema che pensa, in prospettiva, ad una sola formazione politica che tenga dentro anche l’ala radicale della sinistra, ovvero Rifondazione comunista: “Sono abbracci mortali”La corte d’ Appello di Milano ha confermato al processo Eni-Sai la sentenza di primo grado contro l’ ex presidente del Consiglio Bettino Craxi: 5 anni e 6 mesi di reclusione.
Mentre si continua a parlare di 2.000 esuberi nel gruppo e alla vigilia della presentazione ai sindacati del nuovo piano di riassetto approntato dall’amministratore delegato Domenico Cempella, l’ Alitalia, a sorpresa, procede ad assunzioni “contingenti e stagionali” per fronteggiare il previsto incremento del traffico estivo, confermato ieri anche dalla Iata, l’ associazione internazionale del trasporto aereo. La compagnia di bandiera ha infatti dato il via libera all’ assunzione di 642 giovani, tra assistenti di volo (hostess e steward) e addetti agli scali.
Roma, il procuratore aggiunto Italo Ormanni, i pm Franco Ionta, Giovanni Salvi e Pietro Saviotti, hanno chiesto l’ archiviazione per l’ ex capo del Sisde, Riccardo Malpica e gli ex dirigenti del Servizio, Maurizio Broccoletti e Antonio Galati, accusati di attentato agli organi costituzionali dello Stato. Per il solo Galati la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per i fondi neri del Sisde
Eugenio Scalfari lascia la direzione di Repubblica. Nuovo direttore è Ezio Mauro
3 – 4 maggio: Napoli, patti territoriali contro la povertà. È questa l’idea lanciata a Napoli dal Coordinamento «Città per la lotta contro l’esclusione» durante il convegno sul Welfare municipale. «I processi di impoverimento – spiega il documento approvato a conclusione dei lavori – sono di ampiezza tale da non consentire né allo Stato, né alle Autonomie locali, né al mercato, né al Terzo settore, né ai sistemi formali e informali della cittadinanza di affrontarli da soli. Occorre pensare perciò a un raccordo valorizzando in particolare la dimensione territoriale come spazio possibile di uno sviluppo integrato». «La lotta all’esclusione – aveva sottolineato nella relazione introduttiva Maria Fortuna Incostante, assessore alla Dignità del Comune di Napoli – passa necessariamente attraverso nuovi modelli di intervento economico-sociali e attribuendo all’ente locale una sorta di funzione di agente di sviluppo quale animatore, promotore, coordinatore, programmatore garante di qualità e mediatore tra nuove domande sociali emergenti e potenziali offerte». I «vantaggi» di una strategia coordinata a livello territoriale sono stati ricordati da Jane Davidson, portavoce dei Comuni britannici che nel 1992 hanno dato vita al National Local Government Forum against Poverty. «Le comunità locali – ha dichiarato – possono attuare molteplici azioni per vincere la povertà. Che questo debba rientrare tra i loro compiti è sostenuto, secondo una recente indagine, dal 1985 per cento degli europei. Anche se, poi, la stessa ricerca ci dice che il 70 per cento degli intervistati giudica insufficiente l’impegno profuso attualmente».
3 maggio: l’Italia viene promossa in serie A1 da Moody’s, l’agenzia di rating americana, che giudica positivamente i nostri conti con l’estero.
Roma, in preparazione il decreto salva processi, che dovrebbe impedire la scarcerazione di quasi 500 mafiosi dopo la sentenza di incompatibilità dei giudici pronunciata dalla Consulta. Il ministro della Giustizia Vincenzo Caianello riceve mandato dal Consiglio dei Ministri di predisporre lo schema di un provvedimento urgente.
Roma, spaccatura nel CCD: Mastella e altri 11 membri abbandonano i lavori della direzione in aperta contrapposizione a Casini, il quale propone l’unificazione con il CDU e la federazione con Forza Italia. Mastella afferma di voler salvaguardare l’identità del partito e guarda a Di Pietro e Dini.
Condannato dalla Corte d’appello di Palermo, a 17 anni per associazione mafiosa, Aldo Madonia, figlio del capomafia Francesco. Aldo Madonia, che ha sempre sostenuto di essere estraneo alla mafia e di essersi dedicato solo allo studio (è laureato in farmacia), è accusato da alcuni pentiti di avere partecipato all’operazione Big John, uno dei più grossi traffici di cocaina dalla Colombia alla Sicilia.
Arrestati a Mondragone (Na) il dirigente della sezione di polizia stradale Cosimo Mastrorosa, il maresciallo dei carabinieri Paolo Carlone, l’impiegato del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Papa e altre 10 persone, tra cui affiliati al clan camorristico La Torre che opera nella zona. Le indagini avrebbero accertato complicità tra esponenti delle forze dell’ordine, dipendenti di uffici giudiziari e camorristi.
Arrestato nei pressi di Palermo il latitante Marcello Tutino, considerato vicino a Leoluca Bagarella.
4 maggio: Roma, su ordine del sostituto procuratore Pititto viene riesumata la salma di Ilaria Alpi ed effettuata l’autopsia. Inizia il balletto delle perizie. La più completa sarà consegnata il 31 gennaio del 1998, dopo che già è stato arrestato Hashi Omar Assan. Vi si afferma che il colpo mortale è stato sparato a distanza ravvicinata e che l’aggressore ha sparato aprendo la portiera posteriore sinistra o aprendo il finestrino.
Monreale (Palermo), ricordato il capitano dei carabinieri Emanuele Basile, assassinato dalla mafia il 4 maggio del 1980.
Interrogato alla Procura di Perugia, come teste nell’inchiesta sul giudice Squillante, Enrico Nicoletti, indicato come cassiere della banda della Magliana. Gli sarebbero state chieste precisazioni su suoi rapporti con dei magistrati romani, i cui nomi sono segnati in una sua agenda. Successivamente verranno avviate indagini per corruzione su di lui e su alcuni magistrati, tra cui il giudice di Cassazione Filippo Verde. Nell’agenda di Nicoletti non compare il nome di Renato Squillante, ma entrambi sono coinvolti nell’inchiesta Italsanità, a causa della consulenza di 100 milioni affidata al figlio musicista di Squillante e della presenza nell’inchiesta di 3 prestanome di Nicoletti. Il 24 Verde e Nicoletti verranno arrestati.
5 maggio: Mantova, Umberto Bossi insedia il Parlamento del Nord. Cauta Irene Pivetti, che rilancia la via istituzionale per arrivare all’autonomia del Nord.
Di Pietro accetta la proposta di Prodi e annuncia il suo ingresso nel governo come ministro dei Lavori Pubblici. C’è euforia nell’Ulivo ma è contrario Bertinotti, il quale giudica l’ex Pm incompatibile con un governo di centro-sinistra e teme un eccessivo peso del centro nella coalizione.
Arrestato dopo due anni di latitanza Salvatore Cucuzza, accusato di essere stato uno dei killer della guerra di mafia degli anni ottanta e dell’omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. E’ ritenuto uno dei capimafia di Palermo e gli viene addebitato anche un recente progetto di strage per uccidere il questore Arnaldo La Barbera.
Arrestato a Platì (Reggio Calabria) il latitante della ‘ndrangheta Pasquale Barbaro. Deve scontare 25 anni per traffico internazionale di droga.
6 maggio: il Polo candida Francesco Cossiga alla presidenza del Senato scompaginando le carte del cosiddetto Tavolo delle regole e trova l’immediato rifiuto del Pds che la considera una provocazione.
Arrestato Salvatore Cucuzza, superlatitante di Cosa Nostra fedelissimo di Totò Riina.
I vescovi condannano la proposta secessionista di Bossi.
Depositata la sentenza della Corte Costituzionale secondo cui non può essere escluso dalle elezioni per il rinnovo dei consigli regionali e degli enti locali chi è sotto processo o condannato con sentenza non definitiva per fatti di mafia. Preoccupazioni sono espresse da esponenti politici di sinistra per i probabili effetti sulla formazione delle liste per le prossime elezioni regionali siciliane. Spaccatura nel Polo dove Forza Italia plaude all’applicazione coraggiosa dei principi fondamentali del diritto e An afferma che la sentenza della Consulta rappresenta una vera beffa per la volontà di rinnovamento e di riscatto del popolo siciliano.
Archiviata l’inchiesta su tre penalisti di Palermo, Nino Mormino, Salvatore Gallina Montana e Cristoforo Fileccia, accusati da 5 pentiti di avere fatto favori a Cosa Nostra. Dall’indagine è risultato che essi avevano solo un rapporto professionale con gli assistiti.
Ucciso nelle campagne della zona industriale di Catania il pastore Salvatore Cosentino, a poca distanza dal luogo dove una settimana fa era stato ucciso un altro pastore, Antonio Bonfiglio, che prima era stato torturato. Forse i delitti sono opera degli avversari di Orazio Privitera del clan Sciuto.Più tardi, nel centro di Catania, viene ucciso Salvatore Cannavò, pregiudicato del clan Cappello.
Scoperto nei fondali del porto di Bari un deposito di materiale esplosivo bellico utilizzato dalla criminalità barese.
7 maggio: Roma, approvato dal Consiglio dei ministri un decreto legge riguardante nuove norme in materia di previdenza e questioni in precedenza previste per altri decreti legge, messe temporaneamente da parte per via della campagna elettorale e per motivazioni di natura tecnica. Il nuovo decreto contiene norme in materia di previdenza agricola che stabiliscono la riduzione contributiva e la contribuzione prevista per i lavoratori agricoli che continuano l’attività di lavoro autonomo dopo il pensionamento. Vengono date poi disposizioni in materia di previdenza complementare che integrano la parte relativa ai fondi complementari della riforma del sistema previdenziale. Si definisce inoltre la determinazione contrattuale di elementi della retribuzione da considerarsi agli effetti previdenziali e viene stabilito il rifinanziamento per il 1996 della cassa integrazione e della mobilità per le imprese di spedizione e di trasporto
Arrestato a Carini (Pa), nascosto in una villa, Giuseppe Paolo Alfano, killer della famiglia Marchese, latitante dal 1992. E’ accusato di numerosi omicidi compiuti tra il 1980 e il 1990.
Arrestate a Milano 60 persone appartenenti alla cosca calabrese dei Mingacci-Garofalo. Sono accusate di associazione mafiosa finalizzata al traffico di droga e di armi. Tra gli arrestati anche un avvocato penalista, Marco De Giorgio, originario di Napoli, ingaggiato dalla cosca per segnalare eventuali iniziative giudiziarie. Gli arrestati stavano preparando attentati contro il giudice Armando Spataro e alcuni pentiti.
8 maggio: sequestrati beni per circa 1.000 miliardi a 3 imprenditori di Bagheria (Palermo), Francesco, Pietro e Manlio Drago Ferrante, che hanno costruito un vasto complesso residenziale tra Trabia e Termini Imerese, riciclando soldi di mafiosi come Domenico Rancadore (latitante e presunto capo mafia di Trabia), Michele Greco, Pippo Calò, Lorenzo Di Gesù e il nipote Giuseppe Panzeca (mafiosi di Caccamo, un altro paese della zona), i fratelli Graviano e il costruttore Salvatore Sbeglia (sotto processo per la strage di Capaci). Sono stati arrestati Francesco e Pietro Drago Ferrante (il terzo fratello è ricercato) e l’ex sindaco di Termini Imerese, Giovanni Aglieri Rinella, tutti per concorso esterno in associazione mafiosa. L’ex sindaco, che era vice direttore della filiale del Banco di Sicilia, aveva favorito le speculazioni immobiliari dei mafiosi e finanziato in nero la corrente della DC che faceva riferimento a Salvo, causando alla banca un ammanco di miliardi. Nell’ottobre del 1993 il sindaco era già stato arrestato per truffa ai danni del Banco, dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale. L’inchiesta che ha portato agli arresti è nata due anni fa dalle minacce ricevute da don Gino Sacchetti, il cappellano del carcere di Termini Imerese che voleva costruire un centro per tossicodipendenti in una zona vicina al complesso residenziale dei Drago
Napoli, arrestati 6 affiliati a clan camorristici e due sottufficiali addetti alla vigilanza dei collaboratori di giustizia, Orlando Ferrara della Guardia di Finanza e il maresciallo dei carabinieri Giovanni Russo, già in servizio alla Dia. Gli arresti vengono al termine di un’indagine che ha accertato l’esistenza di un piano per uccidere i pentiti Pasquale Galasso, Carmine Alfieri, Carmine Schiavone e Mario Pepe.
Arrestato a Palermo Carlo Marchese, mafioso della Stidda nissena, responsabile di numerosi omicidi e latitante da quattro anni. A Gela arrestato un altro latitante, Rosario Trubia, esponente del clan dei Madonia
9 maggio: Roma, eletto Presidente del Senato Nicola Mancino, del Partito popolare. Il giorno dopo viene eletto Presidente della Camera Luciano Violante, del PdsIl primo giorno della XIII Legislatura si apre con lo scontro aperto tra i due Poli sulle votazioni dei presidenti delle Camere. Bocciato Cossiga dal centro-sinistra e respinta dal centro-destra la candidatura di Scognamiglio.
L’Unione europea chiede all’Italia di varare una manovra da 12-14 mila miliardi sui conti pubblici, correggendo così al rialzo le stime errate di 9.600 miliardi opera del governo Dini.
Si apre a Roma davanti al Tribunale militare il processo contro Erich Priebke, ex capitano delle SS accusato di aver partecipato alla strage delle Fosse Ardeatine.
Ricordato a Cinisi Giuseppe Impastasto, nel 18 anniversario dell’assassinio
Contestato dalla Procura di Milano a Bettino Craxi, all’ex agente dell’Ina di Milano Gianfranco Toielli e all’avvocato Agostino Ruju il reato di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione, alla corruzione e al finanziamento illecito dei partiti.
Inviati dal pubblico ministero Carlo Nordio 7 avvisi di garanzia ad altrettanti funzionari e dipendenti del Pds, chiamati a rispondere di finanziamento illecito ai partiti e violazione della legge contro il riciclaggio. Il provvedimento riguarda, tra l’altro, 30 assegni da 100 milioni emessi dalla Banec per coprire un’operazione finanziaria, ritenuta fittizia, e poi girati al Pds e non iscritti a bilancio.
Un pentito rivela che l’esplosivo usato dai mafiosi per alcuni attentati dinamitardi, compresa la strage di Capaci, sarebbe stato estratto da siluri dei sommergibili americani rimasti inesplosi nei fondali al largo delle coste siciliane. A riprova delle sue affermazioni il pentito ha fatto trovare un siluro di circa 400 chili nel mare di fronte al luogo della strage.
10 maggio: monito del Papa ai cattolici, chiamati a difendere l’unità del Paese contro le velleità secessioniste della Lega. Continua la polemica tra la cattolica Pivetti e la CEI, definita “un carrozzone burocratico”.
Pippo Baudo è indagato per concussione continuata dal 1993 per le Telepromozioni. Baudo si autosospende dalla carica di direttore artistico della Rai.
Scontro tra Dini e Pds sulle nomine Eni.
Ucciso a Catania Luigi Ilardo, cugino del boss Giuseppe Piddu Madonia e indicato da alcuni pentiti come mafioso di spicco del nisseno.
11 maggio: Luciano Violante è il nuovo presidente della Camera, eletto con 316 voti su 609, dopo tre votazioni senza esito.
Roma, si svolge, organizzata da un ampio e rappresentativo arco di associazioni, la manifestazione «Mai più Chernobyl »https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/14-maggio-1996
Concluso il processo per l’omicidio del magistrato di Cassazione Antonio Scopelliti. Condannati all’ergastolo Totò Riina, Pippo Calò, Francesco Madonia, Giacomo Gambino, Giuseppe Lucchese, Bernardo Brusca, Salvatore Montalto, Salvatore Buscemi, Antonino Geraci ed il latitante Pietro Aglieri. Assolti Antonino Rotolo, Procopio Di Maggio e Giuseppe Bono.
Rinviati a giudizio per concorso in corruzione, dal gip Francesco Monastero di Roma, Primo Greganti e Renato Pollini, ex segretario amministrativo del Pci. Rinviate a giudizio anche altre 14 persone per reati che vanno dalla corruzione al falso in bilancio.
Arrestati a Catania 18 affiliati al clan Miano e notificati 35 ordini di custodia a persone già in carcere, in seguito alle rivelazioni del pentito Pippo Privitera. Sono accusati di associazione mafiosa, traffico internazionale di droga e di 6 omicidi. Tra gli arrestati la guardia carceraria Alessandro Giuffrida, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa
12 maggio: Mantova, insediato il Parlamento della Padania https://www.wikiwand.com/it/Parlamento_della_Padania
Arturo Parisi e Enrico Micheli sono i due sottosegretari alla presidenza del Consiglio, mentre Fausto Bertinotti dice no alla Nato e a Maastricht.
Alleanza Nazionale: Alessandra Mussolini accusa la segreteria di Fini di essere una “monarchia”.
Chiesto dal pubblico ministero di Roma Giorgio Castellucci il rinvio a giudizio per Mario Sanetti, dipendente della Regione Lazio, e i altre 170 persone per falso e contraffazione di sigilli, in relazione all’inchiesta sui falsi invalidi. Sanetti, che dall’85 ha prodotto almeno 219 certificati falsi, ha dichiarato di aver lavorato dietro richiesta di persone addette alle segreterie di politici, in particolare degli onorevoli Prandini, Vizzini, Goria, Lucchesi e Sassano. Immediata la loro smentita.
Il giudice Castellucci, a sua volta, dopo pochi giorni verrà sospeso dall’incarico e dallo stipendio e rinviato a giudizio per concussione, per aver intascato una tangente per aggiustare un processo a carico di Ugo e Rodolfo Gigli, quando erano rispettivamente dirigente dell’Istituto case popolari di Viterbo e presidente della regione Lazio.
13 maggio: Bossi si dichiara disposto ad appoggiare il governo Prodi in cambio di un impegno concreto sul federalismo, cauta la reazione del presidente del Consiglio
Sette assessori comunali di Milano vengono indagati per abuso d’ufficio. Si chiede anche la sospensione della carica per la leghista Cristina Gandolfi, responsabile del servizio Economato, per il controllo di gestione delle assicurazioni del Comune.
Concluso il processo alla mafia gelese trapiantata a Genova. Inflitti 4 ergastoli ai mafiosi Alessandro, Davide e Nunzio Emmanuello e a Luigi La Cognata, e 140 anni di reclusione ad altri 31 imputati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, rapine, traffico di droga e detenzione di armi. Assolto il boss Giuseppe Madonia.
14 maggio: nel processo d’appello sul crack del Banco Ambrosiano l’accusa chiede sei anni per Carlo De Benedetti.
La lira scende a quota 1013 sul marco.
15 maggio: Palermo, riprende il processo Andreotti. Dopo gli adempimenti di rito, i pubblici ministeri e la difesa presentano liste integrative di testimoni. Il pm Guido Lo Forte, a proposito del memoriale di Aldo Moro, dichiara che l’accusa è convinta che ci siano ancora in circolazione parti inedite che sono state, e forse continuano da essere, oggetto di trattative nascoste tra settori dell’eversione, settori della criminalità organizzata collegata all’eversione politica e parte del mondo politico.
Concluso a Messina il processo per l’omicidio del cronista del quotidiano La Sicilia, Beppe Alfano, ucciso a Barcellona Pozzo di Gotto l’8 gennaio del ’93. Assolti l’ex presidente dell’Aias di Milazzo Antonino Mostaccio, accusato da Alfano di utilizzare per affari privati i fondi dell’associazione per l’assistenza agli handicappati, e Giuseppe Gullotti, indicato dagli inquirenti come capo della mafia barcellonese. Condannato a 21 anni come esecutore materiale Antonio Merlino. Secondo l’accusa era stato Mostaccio a chiedere a Gullotti di eliminare Alfano, diventato pericoloso per i suoi articoli di denuncia. La moglie, che si era costituita parte civile, ricorrerà in appello.
Torino, nuove accuse per Cesare Romiti, neo presidente della Fiat, e Francesco Paolo Mattioli, direttore finanziario del gruppo; i due devono rispondere di falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti anche per il 1992 oltre che per 1990 e 1991
16 maggio: dopo le perplessità espresse dal prossimo ministro Ciampi, salta la manovra messa a punto da Dini. Toccherà quindi al nuovo governo metterla a punto e vararla
Il Presidente della Repubblica dà l’incarico di formare il nuovo governo al leader dell’Ulivo Romano Prodi. Il giorno successivo è già pronta la lista dei ministri: sono 20, di cui 9 del Pds, 3 del Ppi, 3 della lista Dini, 1 dei Verdi, 1 dell’Unione democratica, 3 tecnici, tra cui Ciampi al Tesoro e Bilancio e Di Pietro ai Lavori Pubblici. Il 18 si svolge la cerimonia del giuramento.
Il governo: http://www.senato.it/leg/13/BGT/Schede/Governi/0023_M.htm
16 maggio: le donne della Cgil dicono no alla formazione di un ministero della Famiglia, chiedendo invece a Romano Prodi un forte segnale di discontinuità. Propongono la nascita di un ministero “dei Diritti e della Solidarietà sociale”. Un ministero che possa affrontare anche il tema dell’immigrazione, “superando la ghettizzazione, l’arretratezza culturale e l’ambiguità di un ministero della Famiglia”.
Presentate le liste dei candidati per le elezioni regionali siciliane del 16 giugno. Le liste sono 143 e i candidati 1.561. Il capolista di Forza Italia è Giuseppe Provenzano, docente universitario di Tecnica bancaria, incriminato nel 1984 per rapporti con la mafia e successivamente scagionato perché agì sotto intimidazione. In lista l’ex senatore Michele Fierotti, che non era stato ricandidato nelle elezioni politiche, il cui nome figurava tra i politici a cui faceva riferimento nelle sue telefonate Giuseppe Mandalari, il consulente di Totò Riina e di altri capimafia. Candidato nella lista di An Filiberto Scalone, anche lui escluso dalle elezioni politiche, sostenuto dallo stesso Mandalari nelle elezioni del 1994. Nella lista del Movimento per la liberazione della Sicilia è candidato Leonardo Pandolfo, ex assessore regionale, indicato come amico di Badalamenti. L’ex assessore regionale Francesco Canino, già affiliato alla loggia massonica Iside 2, è candidato in una lista autonoma.
Il Gip di Milano Grigo ordina l’arresto di sette manager Fininvest accusati di falso in bilancio e accantonamento di fondi neri.
Arrestati gli avvocati Gianni Acampora legale di Ovidio Lefebvre e dei fratelli Caltagirone, e Attilio Pacifico, già coinvolto nell’inchiesta sul giudice Squillante. Sono accusati di avere fatto da tramite, assieme a Cesare Previti, per una tangente di 67 miliardi di lire, versati nel ’94 in franchi svizzeri dagli eredi di Nino Rovelli, imprenditore dell’industria chimica Sir. La tangente doveva servire per pagare pubblici ufficiali affinché violassero i loro doveri di imparzialità, probità e indipendenza per la sentenza che fece avere ai Rovelli circa 1.000 miliardi dall’Imi (Istituto immobiliare italiano). L’inchiesta è nata dalle dichiarazioni degli eredi di Rovelli e del loro avvocato al magistrato svizzero Carla Del Ponte. Previti nega tutto e afferma che i 21 miliardi ricevuti costituiscono il pagamento di una parcella per vent’anni di lavoro (ma non figurano nelle sue dichiarazioni dei redditi). Trovati conti miliardari dell’avvocato Acampora intestati alla convivente Mary Badin.
Arrestate a Roma 6 persone, probabilmente a capo dell’organizzazione mafiosa cinese Testa di tigre.
Arrestati a Colonia due mafiosi latitanti di Paternò (Catania), Orazio Farina e Rinaldo Battiato, accusati di associazione mafiosa e di omicidio.
20 maggio: Agrigento, arrestato in una villa di San Leona Giovanni Brusca, superkiller della strage di Capaci e accusato di aver strangolato e poi sciolto nell’acido il figlio del pentito Santo Di Matteo. Ritenuto uno dei latitanti più pericolosi e ricercati, Brusca comincerà presto a collaborare.
L’inflazione scende al 4,3%, la lira scende a 1008 sul marco.
Arrestato in una villetta alle porte di Agrigento il capomafia Giovanni Brusca. Assieme a lui sono stati arrestati il fratello Enzo, ricercato per associazione mafiosa e omicidi, Domenico Blando, affittuario della casa, pregiudicato per estorsione e reati contro il patrimonio e sospettato di essere implicato in un traffico di droga con il Sud America, e la moglie di Blando, Rosa Ballarò, accusati di favoreggiamento. Nella villa sono state trovate lettere di commercianti e imprenditori che chiedevano a Brusca sconti sul pizzo o raccomandazioni per ottenere appalti.Presenti al momento del blitz della polizia la convivente di Giovanni Brusca, Rosaria Cristiano, che è stata denunciata per favoreggiamento non essendo moglie del boss, la moglie del fratello, Piera Costanza, e i figli dei due. Le due donne e la madre dei Brusca, Antonia, il giorno dopo, davanti all’edificio della Squadra Mobile, si sono scagliate contro i pentiti che dicono falsità, in particolare contro Santo Di Matteo, il padre del piccolo Giuseppe strangolato da Giovanni Brusca. La madre ha dichiarato di avere educato i figli nel timor di Dio.
Grande soddisfazione per l’arresto di Giovanni Brusca negli ambienti della polizia che ha condotto l’operazione, della magistratura, di esponenti del governo e di militanti del movimento antimafia. Qualche critica per il modo in cui gli agenti hanno manifestato il loro stato d’animo. I familiari sostengono che i fratelli Brusca sono stati fatti oggetto di atti di violenza, ma le autorità smentiscono.
Il 21 Giovanni Brusca, imputato in diversi processi, verrà condannato dal Tribunale di Milano a 10 anni per associazione a delinquere e traffico di stupefacenti.
Aperta dal Csm un’inchiesta su 6 giudici di Roma per verificare se ci siano gli estremi per il trasferimento d’ufficio. Si tratta del giudice dell’inchiesta sulla strage di Ustica Rosario Priore, del pubblico ministero Francesco Misiani, del pm dell’inchiesta sull’Italsanità Antonino Vinci, del consigliere di Cassazione Filippo Verde, di Roberto Napolitano, già giudice istruttore a Roma e ora procuratore capo a Grosseto, e di Carlo Izzo, consigliere di Corte d’appello. A Misiani viene contestata l’insistenza nel chiedere notizie sull’inchiesta contro Renato Squillante, agli altri cinque il viaggio negli Stati Uniti nel 19
88 per festeggiare Bettino Craxi, nominato uomo dell’anno, viaggio pagato da Cesare Previti.
Chiesto dalla Procura di Milano il rinvio a giudizio di 124 persone tra ufficiali, sottufficiali e imprenditori per le tangenti pagate per la fornitura di materiale all’esercito.
Sequestrati e confiscati beni per un miliardo, per disposizione del Tribunale di Trapani, al mafioso Michele Mercadante di Castellammare del Golfo (Tp), condannato a 30 anni per omicidio, ad Andrea Gangitano, di Mazara, detenuto per associazione mafiosa e a Giuseppe Ingrasciotta, della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara.
Arrestate in provincia di Messina 11 persone, legate al boss pentito Luigi Sparacio, per una serie di estorsioni compiute a danno di commercianti ed imprenditori dal 1989 al 1992, con un volume d’affari di circa 2 miliardi.
Denunciati per corruzione e truffa aggravata 4 funzionari dell’Agip, Angelo Tacca, Paolo Percudani, Umberto Acerbi e Riccardo Quartieri, e Adriano Ciocca, titolare della Tubo Scope Vetco Italia srl, la ditta incaricata dei collaudi dei tubi Dalmine, collaudi mai eseguiti ma regolarmente pagati dall’Agip con una perdita di un miliardo in un anno. Ipotizzato dagli inquirenti un collegamento con un vasto giro di usura scoperto a Bergamo, per un giro complessivo di affari illeciti dell’ordine di 400 miliardi, che ha portato in carcere 9 usurai e alla denuncia di altri 16. I funzionari Agip avrebbero ricevuto tangenti, pagate attraverso fatture fittizie emesse da imprenditori vittime degli strozzini.
Indagato Fedele Confalonieri nell’inchiesta sulle tangenti pagate dalla Fininvest.
22 maggio: Roma, nominati 49 sottosegretari, di cui 18 non parlamentari. Resta in sospeso la nomina del sottosegretario con delega al Giubileo.
Confermati dalla Corte d’assise d’appello di Palermo gli ergastoli per Totò Riina, Michele Greco, Bernardo Provenzano, Bernardo Brusca e Francesco Madonia accusati degli omicidi del commissario Beppe Montana, del vicequestore Ninni Cassarà e dell’agente Roberto Antiochia.
Indagato dalla Procura di Milano Pippo Baudo, assieme a uomini delle case discografiche e delle società d’intermediazione, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla concussione. L’accusa, che riguarda tangenti che sarebbero state pagate per il Festival di San Remo, si aggiunge a quelle che gli erano già state contestate il 12 per un miliardo e mezzo avuto in nero dagli sponsor.
Rinviati a giudizio dal gip di Napoli l’ex questore di Palermo ed ex dirigente della Criminalpol Campania-Molise Matteo Cinque, l’ex vice capo della Criminalpol di Napoli Carmine Esposito, l’ex capo della sezione misure di sicurezza della questura di Napoli Paolo Manzi, e l’ex vice questore Ciro Del Duca. Le accuse sono di favoreggiamento, abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio e falso nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra i clan camorristici facenti capo a Carmine Alfieri, ora pentito, e le istituzioni.
Indagati dalla Procura di Milano i giudici Arnaldo Valente e Vittorio Metta, rispettivamente presidente e consigliere relatore della prima sezione civile della Corte d’appello di Roma all’epoca della sentenza Imi-Rovelli. Sono accusati di concorso in corruzione. Il giudice Valente denuncia il pool accusandolo di calunnia. Trovati nelle casseforti dell’avvocato Acampora libretti di assegni per decine di miliardi intestati a moglie, convivente, figli e impiegati dello studio.
23 maggio: nel suo discorso programmatico a Palazzo Madama Prodi si impegna a promuovere il federalismo fiscale, chiede all’opposizione di partecipare alle grandi riforme e chiede sacrifici per risanare la finanza pubblica. Rifondazione si dice delusa.https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/07-maggio-1996-governo-prodi-le-prioritaa-dei-primi-cento-giorni
Palermo, ricordati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani con una manifestazione conclusasi davanti al Palazzo di Giustizia, e altre iniziative in tutta la Sicilia. La manifestazione di Palermo conclude una settimana di attività: dibattiti e mostre, tra cui una sulla giustizia a Palermo, concerti, spettacoli e l’iniziativa La scuola adotta un monumento, che ha coinvolto 140 istituti scolastici.
Distrutta da un attentato incendiario la villa in Versilia della giornalista de L’Espresso, Chiara Beria D’Argentine, autrice di articoli pubblicati sull’inchiesta nata dalle dichiarazioni dell’Ariosto.
Palermo, condannato a 16 mesi per abuso d’ufficio il deputato regionale Turi Lombardo, per aver favorito l’avvocato Antonino De Simone, suo coimputato, assegnandogli, quando era assessore alla cooperazione, l’incarico di vicecommissario in una cooperativa edilizia.
Rinviati a giudizio i presunti responsabili dell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, ucciso a Torre Annunziata il 23 settembre 1985, in seguito alle sue inchieste giornalistiche sui clan camorristici della zona. Tra gli imputati i killer Ciro Cappuccio e Ferdinando Cataldo e i boss Valentino Gionta e Angelo Nuvoletta. Dell’omicidio devono rispondere anche il pentito Gabriele Donnarumma, altri esponenti del clan Nuvoletta, l’ingegnere Nicola Vazzola, già coinvolto in altre inchieste sui rapporti tra imprenditoria e il clan Gionta, e il pregiudicato Alfredo Sperandeo che fotografò Siani per consentire ai killer di riconoscerlo.
24 maggio: scontro tra Di Pietro e Prodi sulla delega per il Giubileo, che l’ex magistrato reclama in qualità di ministro dei Lavori pubblici con delega alle aree urbane.
Il giudice istruttore Rosario Priore, titolare dell’inchiesta sul disastro aereo di Ustica, si dimette dopo il coinvolgimento nella vicenda Squillante.
Arrestato il magistrato di Cassazione Filippo Verde con l’accusa di corruzione aggravata per le frequentazioni con il boss della Magliana Enrico Nicoletti, anche lui arrestato per corruzione, da cui avrebbe ricevuto per due anni uno stipendio per un’attività di consulenza e regali in compenso del suo interessamento per l’aggiustamento di processi. Nicoletti è anche accusato di calunnia nei riguardi del procuratore Michele Coiro, che nei giorni scorsi aveva protestato contro il suo coinvolgimento nelle inchieste su alcuni giudici di Roma.
Indagato dalla Procura di Perugia un altro magistrato romano, il consigliere di Corte d’appello Fabio Mondello, accusato di corruzione per viaggi all’estero pagati dalla Canon Italia, una delle ditte che avevano ricevute commesse quando il magistrato lavorava al ministero di Giustizia. Per lo stesso reato è indagato anche il giudice Verde.
Arrestato a Palermo il latitante Ignazio Traina, uomo di fiducia di Giovanni Brusca.
25 maggio: ascoltato dalla Procura di Torino Silvio Berlusconi per una somma di circa 2 miliardi e mezzo pagata dalla Fininvest a Marcello Dell’Utri. Gli inquirenti sospettano che si tratti di una frode fiscale, perché la cifra è stata iscritta a bilancio dalla Fininvest come perdita e Dell’Utri non ha pagato imposta in quanto la somma figurava come indennizzo per causa di lavoro.
Lecce, arrestate a 5 persone, tra cui l’avvocato Francesco Fasano, per minacce contro un pentito della Sacra corona unita. Fasano è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Condannati 18 mafiosi, tra cui il boss Francesco Madonia e i figli Salvino, Antonino e Giuseppe, con pene che vanno da 27 ai 9 anni di carcere, per le estorsioni a danno di commercianti e imprenditori palermitani. I Madonia vengono considerati gli organizzatori e coordinatori del racket: in un loro appartamento in via D’Amelio, di fronte al palazzo dove abita la madre del giudice Paolo Borsellino, era stato trovato un registro con i nomi degli estorti, quelli in codice degli esattori e le somme richieste. Condannati anche 7 commercianti che hanno negato di avere pagato il pizzo. Altri che avevano ammesso di avere pagato sono stati giudicati con rito abbreviato. L’unico a denunciare la richiesta di pizzo era stato l’imprenditore Libero Grassi, ucciso il 29 agosto 1991.
26 maggio: smentita dalla Guardia di Finanza la dichiarazione fatta da Stefania Ariosto di aver ricevuto una proposta di sconti per le sue irregolarità fiscali, in cambio di rivelazioni su Silvio Berlusconi
27 maggio: commemorate a Firenze le vittime della strage di via dei Georgofili
Rinviati a giudizio a Palermo 16 tra politici, imprenditori, dipendenti dell’Eas (Ente acquedotti siciliani) e delle imprese appaltatrici, per la vicenda dell’acquedotto costruito nel Parco dei Nebrodi e dichiarato abusivo dopo le denunce di Legambiente. Sono accusati di corruzione per aver preso o pagato tangenti. Tra gli imputati l’ex presidente dell’Eas, il repubblicano Ninni Aricò, l’ex ministro Aristide Gunnella, l’ex segretario amministrativo della Dc Severino Citaristi, l’ex presidente della Corte d’appello di Palermo Carmelo Conti, prima commissario e poi presidente dell’Eas, gli imprenditori Luigi e Mario Rendo, Enrico e Vincenzo Lodigiani.
Chiesto dalla Procura di Salerno il rinvio a giudizio, per concorso esterno in associazione camorristica, per l’ex magistrato Filippo Verde, già agli arresti domiciliari per corruzione e per i suoi rapporti con il cassiere della banda della Magliana Enrico Nicoletti. Lo accusano i pentiti Pasquale Galasso, del clan Alfieri, e Pino Cillari, faccendiere della camorra. Nel registro degli indagati sono iscritte altre persone, tra cui l’avvocato Vittore Pascucci e l’ex generale dell’esercito Giovanni Mayer.
Varese, Antonio Di Pietro parla all’assemblea annuale degli imprenditori e promette che saranno riaperti i cantieri, compresi quelli bloccati dalle vicende giudiziarie. Intanto il ministro alle Finanze, Vincenzo Visco, dichiara guerra agli evasori e annuncia lo snellimento burocratico. La Guardia di finanza scopre 1158 evasori totali e individua 230 mila miliardi di evasioni nel 1995.
Il giorno successivo il ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick propone di abolire i certificati antimafia e di intervenire sul reato d’abuso d’ufficio che ha paralizzato le decisioni degli amministratori in materia di opere pubbliche.
28 maggio: Condannato dal Tribunale di Palermo ad 8 anni di reclusione, per associazione mafiosa, il costruttore palermitano Salvatore Sbeglia, sotto processo anche a Caltanissetta con l’accusa di avere fornito il telecomando per la strage di Capaci. L’11 giugno gli verranno confiscati beni per 50 miliardi.
Trovato suicida nella sua abitazione di Reggio Calabria il notaio Pietro Marrapodi, massone, che aveva denunciato intrecci tra politica, affari, giustizia, mafia e massoneria. Nel ’94 era stato arrestato, assieme ad altre 500 persone, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, ma era stato assolto dall’incriminazione di aver fatto parte di una loggia massonica segreta finalizzata alla gestione illecita di appalti pubblici. Il 19 aprile scorso era stato rinviato a giudizio assieme ad altre 286 persone, a conclusione dell’inchiesta su 25 anni di attività della ‘ndrangheta.
Il magistrato brasiliano Walter Fanganiello dichiara che ci sono indizi sulla presenza in Brasile di Pietro Aglieri e di altri 25 latitanti di Cosa Nostra, mentre Bernardo Provenzano sarebbe in Argentina. Le autorità italiane dichiarano di non avere informazioni in tal senso.
29 maggio: il Fondo monetario internazionale invita Prodi a ridurre il deficit pubblico solo con tagli alle spese perché la pressione fiscale è arrivata ai livelli di guardia. Il presidente del Consiglio rassicura il Fmi e incontra il cancelliere tedesco Helmut Kohl e promette il rientro della lira nello Sme entro la fine dell’anno.
Libero per decorrenza dei termini Francesco Di Dio, condannato in primo grado a due ergastoli per la strage avvenuta a Gela il 27 novembre 1990, che causò 8 morti e 7 feriti nello scontro tra Stidda e Cosa Nostra.
Inviato, dal pm di Aosta David Monti che indaga sulla truffa Phoney Money, un avviso di garanzia al generale di divisione Michele Mola, comandante in seconda della Guardia di Finanza. Secondo gli investigatori avrebbe avvertito, tramite Enzo De Chiara, l’italoamericano che è al centro della vicenda, Gianmaria Ferramonti, ex amministratore della Pontidafim (la cassaforte della Lega Nord Ndr.) ora agli arresti domiciliari, che i suoi telefoni erano sotto controllo. Per De Chiara è stato emesso un ordine di custodia cautelare, per favoreggiamento, spionaggio e violazione del segreto istruttorio.
Il giorno 8 giugno Umberto Bossi e Roberto Maroni non si presentano al Tribunale di Brescia dove avrebbero dovuto sostenere un confronto con Ferramonti.
Roma, chieste da alcuni deputati del Polo le dimissioni del sottosegretario ai Lavori Pubblici Antonio Bargone, del Pds, perché il pentito Cosimo Screti lo accusa di essere legato alla Sacra corona unita. Bargone smentisce qualsiasi coinvolgimento.
30 maggio: arrestate a Partinico (Pa) 12 persone legate a Giovanni Brusca e Leoluca Bagarella. Tra loro Paolo Palazzolo, cognato di Bernardo Provenzano. Tre persone sono riuscite a sfuggire al blitz, tra questi Giovanni Bonomo ritenuto il nuovo capomafia della zona.
Torre Annunziata (Napoli), condannato a 5 anni di carcere l’ex ministro democristiano Antonio Gava, accusato di ricettazione per avere preso una tangente di 300 milioni per la costruzione di un ospedale. Gava è anche imputato davanti alla Corte d’assise di Napoli di associazione per delinquere di tipo camorristico.
Arrestato a Napoli per corruzione Ulderico Console, alto funzionario dell’Isveimer, l’ente che gestisce i finanziamenti a medio termine per lo sviluppo economico del Sud. E’ accusato di aver intascato una tangente di 1 miliardo e 200 milioni per un finanziamento di 450 miliardi dell’Isveimer alla Fininvest. Console accusa i dirigenti della Fininvest di avere creato fondi in nero per corrompere funzionari dell’ente.Il giorno successivo viene arrestato per corruzione Giancarlo Foscale, cugino di Berlusconi e presidente della Standa, e vengono notificati ordini di custodia cautelare ai dirigenti della Fininvest Mario Moranzoni, Pino Scabini e Livio Gironi, già in carcere. Secondo la Procura di Milano la Fininvest ha versato una tangente di 4 miliardi e mezzo ai funzionari dell’Isveimer. La Fininvest dichiara di avere avuto il finanziamento a normali condizioni di mercato, di aver saldato completamente i debiti con l’Isveimer e di aver pagato 157 miliardi di interesse.
31 maggio: Nell’ambito dell’inchiesta sulle assicurazioni al Comune di Milano che aveva già portato all’incriminazione e alle dimissioni dell’assessore leghista Cristina Gandolfi, arrestato il marito Mario Fusani. Fusani, che nei giorni scorsi si era dimesso dalla Lega Nord e da consigliere comunale di Monza, è accusato di corruzione e abuso d’ufficio.
Indagato per abuso d’ufficio il pm romano Francesco Misiani per la scomparsa, risalente a qualche anno fa, di alcuni atti di un fascicolo processuale riguardante un imputato per traffico di stupefacenti.
Arrestate 22 persone tra Enna, Catania, Siena e Milano. Sono accusati da 2 pentiti della provincia di Enna di far parte di un banda dedita al traffico di droga e di armi. Gli investigatori non escludono che siano responsabili di alcuni omicidi avvenuti negli anni scorsi nell’Ennese.
Arrestato il maresciallo Giovanni Monticone, comandante della stazione dei carabinieri di Recanati (Ancona). Aveva nascosto nel suo alloggio armi e munizioni che gli inquirenti suppongono servissero ad associazioni mafiose che da tempo operano nelle Marche. Arrestato anche Massimiliano Schiavi, fratello di Marco Schiavi finito in carcere nell’ambito delle indagini sull’assassinio, avvenuto nel marzo scorso, di Nazareno Carducci, legato al boss della ‘ndrangheta Giuseppe Cirillo, della moglie Giovanna e del suocero.
Giugno: il sostituto procuratore Pititto, che indaga sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, si reca a San’a, capitale dello Yemen, per interrogare Adballahi Mussa Bogor (il sultano di Bosaso che Ilaria aveva intervistato pochi giorni prima dell’agguato mortale a proposito di un peschereccio della Shifco coinvolto in possibili traffici di armi) e l’ingegner Omar Mugne della Shifco. Il sultano sarà indagato per concorso in omicidio plurimo. La sua posizione sarà poi archiviata il 21 settembre 1998, giorno in cui il sostituto Franco Ionta, rinvierà a giudizio Ahi Omar Assan. Mugne viene indagato per traffico internazionale di armi e per concorso in omicidio plurimo. Nel gennaio del 2000 la sua posizione per il traffico d’armi sarà archiviata.
1 giugno: Roma, la Camera vota la fiducia al Governo Prodi con 322 sì e 299 no su 621 votanti.
Muore a Roma Luciano Lama, leader storico della CGIL e del PCI.
Il quotidiano Il Messaggero viene venduto dal gruppo Ferfin-Montedison al costruttore romano Caltagirone per 356 miliardi di lire.
L’imprenditore di origini siciliane è già proprietario del Tempo (80 mila copie) e ha in gestione il Mattino di Napoli (120 mila copie) che punta ad acquistare. Numerosi esponenti del centro-sinistra chiedono al garante dell’editoria di verificare la situazione.
Emessi dalla Procura di Torre Annunziata (Napoli) 32 ordini di custodia cautelare e 31 informazioni di garanzia, a seguito delle indagini su un’organizzazione di trafficanti di armi, oro, denaro e materiale radioattivo, di cui 21 già arrestati nell’ottobre scorso. L’inchiesta, chiamata Cheque to cheque, si è avvalsa della collaborazione dei pentiti Francesco Elmo, faccendiere e collaboratore del Sismi, Pierangelo Quinti, maggiore dell’esercito, e Riccardo Marocco, che ha accusato l’arcivescovo di Barcellona, Ricard Maria Carles, di avere fatto da garante nel riciclaggio di 500 miliardi di lire depositati presso lo Ior. I provvedimenti coinvolgono personaggi come Licio Gelli e il figlio Maurizio, il leader nazionalista russo Vladimir Zhirinovsky, il trafficante d’armi Nicholas Oman e l’imprenditore di origine somala Said Omar Mugne, che sarebbe coinvolto nella vicenda dell’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Tra gli arrestati, agenti immobiliari, ex avvocati, commercianti, notai e banchieri.
Tutte le persone coinvolte negano ogni responsabilità. Il pentito Francesco Elmo era stato incaricato di controllare alcuni trafficanti di armi dal colonnello del Sismi Mario Ferraro che, nel luglio scorso, è stato trovato impiccato nel bagno di casa sua.
Il 10 giugno vengono trovati in una cassetta di sicurezza di una banca di Mestre 30 grammi di osmio, un materiale utilizzato per la realizzazione di testate nucleari. Il 24 verranno emessi 12 ordini di cattura internazionale.
Ergastolo per Totò Riina e Salvatore Biondino, accusati dell’omicidio dell’imprenditore Luigi Ranieri, ucciso il 14 dicembre del 1988 perché si era opposto alla spartizione degli appalti con le imprese mafiose.
2 giugno: il governatore della Banca d’Italia, Fazio, critica gli imprenditori che per tenere alti i profitti rendono più difficile la discesa dell’inflazione e chiede che riducano i prezzi. Al Governo Fazio fa rilevare la necessità di una manovra correttiva sui conti pubblici di 18-20 mila miliardi.
Arrestato Giancarlo Foscale, vice presidente della Fininvest, accusato di falso in bilancio e corruzione per una tangente di quattro miliardi e 500 milioni.
Il Presidente Scalfaro celebra i cinquant’anni della Repubblica con un appello all’unità contro le mire secessioniste della Lega e aprendo ad un possibile ritorno dei Savoia in Italia.
Accusati di concorso in corruzione anche la moglie e il figlio di Nino Rovelli per la tangente da 67 miliardi.
3 giugno: durante il processo a Priebke alcuni nazi-skin, guidati dal leader Giuliano Boccacci, inscenano una manifestazione inneggiando a Priebke.
Impugnata dalla Procura generale la sentenza della Corte d’assise di Palermo che aveva assolto i neofascisti Gilberto Cavallini e Giusva Fioravanti dall’accusa di aver ucciso Piersanti Mattarella e condannato i componenti della cupola mafiosa come mandanti dell’assassinio.
Arrestato ad Augusta (Sr) Enrico Sapienza, uno dei killer più pericolosi del clan mafioso catanese dei Cappello.
Ascoltati dal Csm i giudici Rosario Priore, Carlo Guglielmo Izzo e Roberto Napolitano sulla loro partecipazione a un viaggio negli Stati Uniti pagato da Cesare Previti. Tutti hanno dichiarato di non sapere che il viaggio era pagato da Previti.
4 giugno: arrestato a Palermo Vito Federico, fiancheggiatore di Bagarella, latitante dal luglio scorso. Appartenente ad una famiglia di costruttori contigui alla mafia e indagato per mafia dal 1982, Federico è ritenuto uomo di fiducia dei fratelli Graviano. Arrestato per favoreggiamento l’incensurato Carlo Bonaccorso.
Emessi ad Acireale 27 ordini di custodia cautelare, di cui 14 per persone già in carcere, contro esponenti del clan Santapaola, accusati di estorsione, riciclaggio, associazione mafiosa.
5 giugno: Ignazio La Russa (An) è eletto presidente della giunta per le autorizzazioni a procedere e annuncia che lascerà la difesa di Previti. Il Polo si aggiudica anche la giunta per le elezioni, la cui presidenza va a Elio Vito (Forza Italia). Le 13 commissioni permanenti della Camera sono invece appannaggio dell’Ulivo.
Ernesto Pascale e Biagio Agnes sono riconfermati ai vertici della Stet
Il presidente Ottavio Sferlazza e il giudice a latere Riccardo Amoroso annunciato la loro decisione di astenersi dalla prosecuzione del dibattimento del processo per la strage di Capaci per la loro incompatibilità nei confronti di 13 dei 40 imputati, in quanto hanno partecipato a precedenti decisioni del tribunale del riesame. Il processo proseguira’ con con i giudici togati supplenti, Pietro Falcone (presidente) e Antonina Sabatino. Anche la Sabatino dovra’ pero’ astenersi perche’ ha partecipato a decisioni del tribunale del riesame riguardanti due imputati. Il processo ripartirà davanti ad una nuova Corte il 22 luglio.
Richiesto il rinvio a giudizio per 137 persone, tra cui ex ministri, ex parlamentari, costruttori, funzionari e professionisti, accusati di aver lucrato sulla ricostruzione in Irpinia dopo il terremoto del 1980, per un totale di circa 32 miliardi di tangenti. Tra gli imputati: Paolo Cirino Pomicino, Antonio Gava, Vincenzo Scotti, Francesco De Lorenzo, Giulio Di Donato, Severino Citaristi, Corrado Ferlaino, Vincenzo e Mario Lodigiani. I reati contestati sono: concussione, corruzione, abuso d’ufficio e false fatturazioni
Attentato a San Giuseppe Jato, con un ordigno collegato ad una bombola di gas, contro la casa, disabitata, del pentito Giuseppe Monticciolo, che aveva fatto scoprire l’arsenale dei Brusca. Tre mesi fa gli avevano incendiato la casa di campagna.
Incendiate ad Altofonte, il paese dei pentiti Gioacchino La Barbera e Santo Di Matteo, le auto di due carabinieri, posteggiate davanti alla caserma.
Inizia a Torino un nuovo processo a manager della Fininvest, tra cui Marcello Dell’Utri, accusati di false fatturazioni e frode fiscale.
A Milano il Sap, il sindacato di polizia che rappresenta un terzo degli agenti della città, comunica che i poliziotti, fuori dall’orario di servizio, affiancheranno cittadini volontari per pattugliare le vie più a rischio. L’idea suscita proteste da parte del Siulp (il principale sindacato di polizia), della Cgil e del Pds e ha invece l’approvazione di An. Il questore prende le distanze dagli agenti.
Ascoltato dal gip Gioacchino Scaduto il mafioso Vincenzo Brusca, indagato per falso per aver manomesso, in concorso con il chirurgo dell’Ospedale civico di Palermo Salvatore Aragona, in carcere già da 6 mesi, una cartella clinica e i registri ospedalieri per crearsi un alibi per il 14 novembre del 1989. Brusca, che ha dichiarato di trovarsi in ospedale per operarsi di un’ernia procuratasi lavorando come contadino, è accusato da Balduccio Di Maggio di aver ucciso quel giorno ad Alcamo Vincenzo Filippi, fratello di Benedetto poi divenuto collaboratore di giustizia, e per questo delitto è imputato in un processo con altri 61 accusati di reati di mafia.
6 giugno: dopo aver cacciato operatori e giornalisti del Tg5 e del Tg1 dalla piazza di Lodi, Bossi alza il tiro e ordina ai sette presidenti delle Provincie governate dalla Lega di sfrattare i prefetti.
Scalfaro si dice contrario all’abuso dei referendum e dei decreti legge, “che scavalcano le prerogative del Parlamento” e afferma che non controfirmerà più reiterazioni dei decreti.
Arrestati a Napoli 10 poliziotti, tra i quali un commissario, perché avrebbero assicurato l’impunità ad una banda di rapinatori di Tir in cambio di denaro e regali. Arrestati pure due componenti della banda.
Al processo per l’omicidio Pecorelli la Corte decide di riunificare il procedimento contro Giulio Andreotti e Claudio Vitalone con quello contro Gaetano Badalamenti, Michelangelo La Barbera e Massimo Carminati, e dichiara contumace Badalamenti che aveva comunicato di essere disposto a partecipare ma di essere impedito perché recluso negli Stati Uniti.
Al processo contro 46 estortori appartenenti ai clan di Gela Iannì-Cavallo e Madonia, la difesa ricorre in Cassazione per ottenere la sostituzione dei giudici che non sarebbero sereni a causa delle numerose minacce ricevute. Si rischia la scarcerazione di quasi tutti i detenuti se la Cassazione non emetterà la sentenza entro il 20 luglio.
Rinviato a nuovo ruolo il processo per la strage di Capaci che si svolge a Caltanissetta, per la sostituzione di quasi tutto il collegio giudicante, per incompatibilità in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale del 24 aprile. Il processo riprenderà il 22 luglio, ma per un accordo tra le parti non sarà necessario replicare gli atti già compiuti.
Aperta dal Csm la procedura per il trasferimento d’ufficio del procuratore della Repubblica di Roma Michele Coiro. Le accuse riguardano il suo interessamento per l’indagine della Procura di Milano su Renato Squillante e la richiesta di trasferimento dell’ufficiale dei carabinieri Enrico Cataldi, impegnato in inchieste sulla corruzione di magistrati. Sarà ascoltato dal Csm il 13 e sarà difeso dal procuratore capo di Palermo Gian Carlo Caselli.
7 giugno: Roma, durante il processo a Priebke, l’84enne Hass (ex SS) tenta di fuggire dal balcone dell’albergo prima di testimoniare, ma cade e si frattura il bacino.
Arrestate 17 persone nel Trapanese, in seguito alle dichiarazioni di un pentito e alle indagini delle Forze dell’ordine. Il pentito è Vincenzo Ferro, un giovane medico figlio di Giuseppe, ex capomafia di Alcamo e imputato con altre 36 persone della strage di via dei Georgofili a Firenze. Tra gli arrestati c’è un altro medico, Ignazio Melodia, che sarebbe diventato il capo della cosca di Alcamo dopo l’arresto del fratello Antonino, finito in carcere alcuni mesi fa per associazione mafiosa. L’investitura di Melodia sarebbe stata decisa dal boss latitante Matteo Messina Denaro. Nell’inchiesta è coinvolto per favoreggiamento il maresciallo della Guardia di Finanza Vincenzo Di Carlo.
Arrestato con l’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e false comunicazioni sociali il finanziere Manfredi Lefebvre D’Ovidio, figlio di Antonio, uno dei protagonisti dello scandalo Lockheed. Arrestati anche Carlo Patrucco, ex vicepresidente della Confindustria, e altri 3 manager della Unipar, la holding milanese fallita nel 1993 con un buco di 500 miliardi.
Prima della partita di calcio tra cantanti e politici, giocata per raccogliere fondi per costruire un centro per malati di Aids, don Luigi Ciotti legge un “appello agli uomini di mafia e ai giovani coinvolti in attività mafiose”, invitandoli ad abbandonare le armi e la violenza.
Il quotidiano Il Mediterraneo dà notizia che lo scorso 29 aprile, sotto il seggiolino dell’aereo per Palermo su cui aveva viaggiato don Ciotti, sono stati trovati cinque proiettili collocati da ignoti.
8 giugno: riaperta ufficialmente l’inchiesta sull’uccisione di Giuseppe Impastato, a seguito delle dichiarazioni del pentito Salvatore Palazzolo e alla richiesta dei familiari e del Centro a lui intitolato.
Arrestate 9 persone, 6 a Ragusa, 2 a Brescia e una a Ferrara, per una truffa da almeno 10 miliardi ai danni dell’Unione europea. Le accuse sono di associazione a delinquere, frode fiscale ed emissione di fatture false. Uno degli arrestati, Angelo Pitarresi di Villabate (Pa) avrebbe costituito, con la complicità degli altri arrestati, una serie di società fittizie per le quali avrebbe chiesto e ottenuto finanziamenti miliardari.
Arrestato ad Amsterdam, mentre stava per imbarcarsi su un aereo, il camorrista latitante Augusto La Torre, capo della cosca omonima.
Scontri nel quartiere di San Salvario di Torino tra circa 300 cittadini, extracomunitari e giovani accusati di essere drogati e spacciatori. Tensione anche a Milano per l’azione di una ronda formata da cittadini.
9 giugno: polemiche sulle opere per il Giubileo tra Di Pietro, che boccia la realizzazione del sottovia di Castel Sant’Angelo, e il sindaco della capitale, Francesco Rutelli.
Quasi 250 mila elettori sono chiamati alle urne per rinnovare 163 amministrazioni comunali (di cui 33 con oltre 15 mila abitanti) e il consiglio provinciale di Caserta.
10 giugno: Al processo d’appello per il crac del Banco Ambrosiano confermate le tesi d’accusa ma pene ridotte. Condannati a 12 anni Licio Gelli e Umberto Ortolani; 8 anni per Flavio Carboni e Francesco Pazienza; 4 anni e mezzo per Carlo De Benedetti presidente della Olivetti ed ex consigliere dell’Ambrosiano.
Roma, confermate dalla Cassazione le condanne inflitte dalla Corte d’Appello di Palermo nello stralcio del primo maxi processo che era stato annullato quattro anni fa. Ergastoli per Totò Riina e per altri 9 componenti la cupola di Cosa Nostra per gli omicidi di Paolo Giaccone e Boris Giuliano, la strage Dalla Chiesa, la strage della circonvallazione di Palermo del 1982 e altri 14 omicidi.
Nella cassetta di sicurezza di una banca di Mestre vengono scoperti, in un’ampolla sigillata, trenta grammi di osmio, elemento chimico utilizzato anche per la costruzione di ordigni nucleari. Il ritrovamento rientra nelle indagini promosse dalla Procura della repubblica di Torre Annunziata (Napoli) sui traffici internazionali di materiali radioattivi e di denaro. Sono indagati tra gli altri, Vladimir Zirinovskij, leader nazionalista russo, l’ex maestro della P2 Licio Gelli e Roger D’Onofrio, agente della Cia (Central Intelligence Agency).
11 giugno: i risultati del primo turno delle elezioni amministrative nei 163 Comuni interessati segnano l’arretramento della Lega, i cui candidati sono esclusi dal ballottaggio (compresa Mantova, sede del Parlamento della Padania).
Arrestato Giovanni Riina, figlio del boss di Corleone. E’ accusato di associazione mafiosa e di aver partecipato all’omicidio di Antonino Di Caro, scomparso il 22 giugno 1995. Giovanni Riina è accusato anche di aver partecipato a un summit con lo zio Leoluca Bagarella e altri mafiosi per decidere l’eliminazione di Giuseppe Giammona e Marcello Grado, nipote di Contorno, e l’assassinio della sorella di Giammona, Giovanna, e del marito di questa, Francesco Saporito
Emessi dal Gip di Palermo 21 ordini di custodia cautelare, 16 a persone già in carcere, 2 sono latitanti, per l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, in seguito alle rivelazioni dei pentiti Giuseppe Monticciolo e Vincenzo Chiodo.
Emessi a Castelvetrano (Tp) 13 ordini di custodia cautelare, 4 per persone già in carcere, nei confronti di mafiosi accusati di far parte della cosca del latitante Francesco Messina Denaro. Sarebbero coinvolti negli attentati dell’estate del ’93.
Si costituisce Giorgio Vanoni, responsabile del settore delle società estere della Fininvest, latitante da alcuni mesi.
Emessi dal pm di Venezia Carlo Nordio 37 avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone, residenti in varie regioni, accusate di bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, emissione di fatture per operazioni inesistenti e appropriazione indebita, nell’ambito dell’indagine sulle liquidazioni sospette di cooperative agricole aderenti alla Lega delle cooperative.
13 giugno: Brescia, il giudice Salamone non indagherà più su Di Pietro e potrà occuparsi solo del Dossier Achille, ovvero le informative che agenti del Sisde avrebbero raccolto sul pool Mani pulite. Lo ha deciso il capo della Procura di Brescia, Giancarlo Tarquini. Sulla decisione ha pesato la vicenda giudiziaria del fratello di Salamone e l’esposto presentato dallo stesso Di Pietro.
Strage delle Fosse Ardeatine: l’ex maggiore delle Ss Karl Hass difende Priebke e conferma che non ci si poteva rifiutare di eseguire gli ordini.
Rinviato a giudizio con l’accusa di associazione mafiosa Antonino Mortillaro, ex consigliere comunale di Palermo, esponente prima del Pci, per poi legarsi a Ciancimino.
14 giugno: la maggioranza boccia il progetto del ministro della Sanità, Rosi Bindi, di istituire un contributo sanitario dell’1,5% per i pensionati con redditi annui superiori agli otto milioni annui. Critiche anche dal Vaticano. Ciampi dichiara che la riforma della pubblica amministrazione va perseguita anche a costo di licenziamenti e messa in mobilità.
Interrogatorio fiume davanti al Csm per il procuratore capo di Roma, Michele Coiro, sul caso Squillante.
Sequestrati a 6 mafiosi di Palermo e Catania beni per complessivi 3 miliardi. Confiscati beni per 2 miliardi a Salvatore Damiano e Leoluca Guccione di Monreale (Pa).
Si apprende che il 22 aprile scorso i procuratori Caselli e Vigna hanno interrogato Totò Riina, chiedendogli se era disposto a ragionare di Cosa Nostra dalla sua posizione. Il boss intende la richiesta come una proposta di collaborazione e si rifiuta di continuare il colloquio.
15 giugno: Firenze, tre anni dopo la stagione delle stragi di mafia della primavera-estate 1993, il Gip dispone il rinvio a giudizio di 28 imputati per sette episodi di strage avvenuti tra il 14 maggio 1993 ed il 14 aprile 1994: via Fauro a Roma del 14 maggio 1994 (nessuna vittima); via dei Georgofili a Firenze del 27 maggio 1993(cinque morti); via Palestro a Milano del 27 luglio 1993 (cinque morti); Roma del 27/28 luglio 1993 alla chiesa del Velabro e al Vicariato (dietro la basilica di san Giovanni) (nessuna vittima). Inoltre, le mancate stragi di Formello (Roma) del 14 maggio 1994 e dello stadio Olimpico programmata in data imprecisata tra la fine del 1993 e gli inizi del 1994. Sul banco degli imputati, tra gli altri, il gotha di Cosa Nostra: Riina, Brusca, Bagarella, i fratelli Graviano, il boss di Alcamo Ferro. Sono considerati organizzatori e mandanti degli attentati per colpire (e ottenerne la modifica) la legge sui pentiti e il carcere duro per i boss. In questi agguati sono morte dieci persone ed e stato devastato il cuore di Roma, Firenze e Milano.
16 giugno: Sicilia, elezioni per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana. Il Polo si aggiudica la maggioranza, con 49 seggi su 90, ma con un dimezzamento di Forza Italia rispetto alle politiche di aprile e una flessione di An. Raddoppiano i voti Ccd e Cdu. Il Ppi ha un leggero aumento. Il Pds è il terzo partito, con il 14%. Forte calo della Rete. Sconfitte le liste autonomiste e indipendentiste. Tra gli eletti molti figli di ex deputati che non si sono ripresentati e anche molti ex deputati inquisiti, come Drago, che ha avuto il maggior numero di preferenze, Leanza, Cuffaro, legato all’ex ministro Mannino. Rieletto anche Canino, già affiliato alla loggia massonico-mafiosa Iside 2. Il capolista di Forza Italia Provenzano, già accusato di essere il consulente finanziario di capimafia e assolto per aver agito sotto intimidazione, è stato eletto ma ha avuto meno voti di altri candidati nella stessa lista. Non sono stati eletti Fierotti e Scalone, di cui si parla nelle intercettazioni di Mandalari, Maira, accusato di concorso in associazione mafiosa, e l’ex amico di Badalamenti Pandolfo. Una sola donna su 90: Simona Vicari eletta in Forza Italia.
Alcuni pentiti rivelano che nelle elezioni del 1994 Giovanni Brusca avrebbe dato ordine di votare Forza Italia.
Uccisi a Torre Annunziata (Na) i pregiudicati Francesco Tamarisco, già affiliato alla Nuova Camorra organizzata, e Antonio Avvisati.
17 giugno: Roma, si dimette il giudice Fabio Mondello, indagato per corruzione.
18 giugno: Romano Prodi propone un patto sociale per il lavoro e per l’Europa a fronte della recessione che incalza.
Sergio Picciafuoco, imputato per la strage del 2 agosto a Bologna, è assolto ”per non aver commesso il fatto” dall’accusa di strage dalla prima sezione della Corte d’assise d’ appello di Firenze.
Processo Priebke: il Pm Antonino Intelisano chiede la ricusazione del presidente del Tribunale militare, Agostino Quistelli, e del giudice a latere, Bruno Rocchi, in quanto i due avrebbero espresso anticipazioni su una possibile sentenza di assoluzione.
19 giugno: il ministro dei Lavori pubblici Di Pietro interviene in Commissione Ambiente della Camera chiedendo nuove regole per la pubblica amministrazione: divieto di reinserimento nei posti più importanti per gli statali corrotti, monitoraggio sui redditi dei dipendenti, licenziamento per chi non è in grado di giustificare un tenore di vita superiore alle proprie possibilità, promozione per merito e rotazione periodica dei dirigenti
Roma, firmato il contratto con Alitalia. Dopo mesi e mesi di trattative l’accordo, siglato da tutti i sindacati tranne che dal Sulta (i «ribelli» degli assistenti di volo), apre un capitolo nuovo nella storia dell’azienda. Tre i capisaldi dell’ intesa: in primo luogo l’ avvio della ricapitalizzazione dell’ azienda, pari a 3.000 miliardi, linfa vitale per uscire dall’agonia finanziaria in cui versa Alitalia e condizione essenziale per l’equilibrio economico e lo sviluppo dell’ impresa. L’ operazione avverrà in due fasi, con una prima tranche di 1.500 miliardi nel ’96 e una seconda entro il primo semestre del ’97. Altro importante capitolo dell’accordo è il nuovo assetto organizzativo, fondato sulla creazione per le attività di volo di una società autonoma del trasporto aereo (Hcc, ovvero High competitive carrier), inserita in una «logica di holding» ma interamente controllata e governata dalla Compagnia, al fine di favorire il rapido ricambio delle risorse e realizzare il potenziale di competitività sul mercato. Infine, collegata al nuovo assetto organizzativo, la grande novità dell’azionariato diffuso tra i dipendenti Alitalia, con la partecipazione per una quota compresa tra il 20 e il 30 per cento del capitale ordinario
Arrestato il conduttore televisivo Gigi Sabani con l’accusa di induzione alla prostituzione.
Calogero Ganci si pente e confessa decine di delitti
Arrestato a Catania Aurelio Quattroluni, un incensurato impiegato alle Poste ma indicato dagli inquirenti come il reggente del clan Santapaola. Arrestate altri 5 esponenti delle cosche catanesi.
20 giugno: Prodi, presenta la manovra da 16 mila miliardi (tagli per 11 mila e nuove entrate per 5 mila) cui aggiunge la riduzione della fiscalizzazione degli oneri sociali, 1100 miliardi di riduzione dei finanziamenti alle imprese, la razionalizzazione di tutte le spese pubbliche.
Il brigatista Germano Maccari confessa di essere il famoso quarto uomo della prigione di Aldo Moro dopo avere negato ostinatamente per anni ogni suo coinvolgimento.
Viterbo, convegno degli intellettuali di destra organizzato da AN e dal direttore del Secolo d’Italia Gennaro Malgieri.
Inizia a Palermo il processo all’ex presidente della Provincia Francesco Musotto di Forza Italia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Imputato anche il fratello Cesare, per associazione mafiosa, e altre 3 persone.
Convocato dalla Procura di Palermo Marcello Dell’Utri, deputato di Forza Italia, per rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa. Diversi pentiti, tra cui Calogero Ganci, lo accusano di avere avuto rapporti con mafiosi, tra cui Vittorio Mangano, chiamato da Dell’Utri nel ’74 come stalliere nella villa di Berlusconi ad Arcore.
Sequestrati al costruttore Vincenzo Piazza di Palermo, in carcere da 2 anni per associazione mafiosa, beni per 1.000 miliardi. Tra questi numerosi immobili affittati a Stato, Provincia e Comune per scuole, Usl, sedi dell’Inps, della Telecom, dell’Enel, della Pretura e della caserma dei vigili urbani.
21 giugno: si apre a Firenze il vertice dei 15 capi di stato e di governo dell’Unione europea.https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/09-luglio—per-l-europa-il-lavoro-puo-attendere
Marcello Dell’Utri, deputato di Forza Italia ed ex presidente di Publitalia, è iscritto nell’elenco degli indagati della procura di Palermo; l’ipotesi di reato è concorso esterno in associazione mafiosa. Lo chiama in causa il pentito Ganci.
21 – 22 giugno: Montecatini, congresso costitutivo del sindacato dei lavoratori delle comunicazioni. Lo Slc nasce dalla fusione di Filis e Filpt, le due federazioni di categoria rispettivamente dell’informazione e spettacolo e dei postelegrafonici, scioltesi a loro volta nei giorni precedenti il congresso costitutivo per confluire nel nuovo sindacatohttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/cgil/13-congresso-cgil/congressi-di-categoria/slc-sindacato-dei-lavoratori-delle-comunicazioni
22 giugno: il vertice europeo di Firenze, che chiude il semestre di presidenza italiana, sblocca la crisi della mucca pazza: graduale revoca del bando alle esportazioni di carni inglesi in cambio del rispetto da parte della Gran Bretagna del piano per lo sradicamento della malattia.
Chicco Testa è il nuovo presidente dell’Enel in sostituzione di Franco Viezzoli, Amministratore delegato è Franco Tatò.
Ucciso alla stazione di Torre Angela a Roma l’ispettore di polizia Carlo Tufilli da due giovani che avevano strappato una collanina ad una ragazza dopo aver terrorizzato i passeggeri di un treno di pendolari. Uno dei giovani rimane ucciso nella sparatoria. Dopo due giorni l’altro giovane, convinto dal padre, si costituisce
Indagato dalla Procura di Palermo, per concorso in associazione mafiosa, l’ex senatore di An Filiberto Scalone, avvocato civilista, che era stato escluso dalle liste per le elezioni al Parlamento nazionale ma era stato candidato alle elezioni regionali.
Concluso a Catania il processo a 35 affiliati del clan Pulvirenti. Ergastolo per Salvatore Pulvirenti e 17 anni per il fratello Antonino. I due fratelli si erano dissociati dal padre pentito. Ricostruiti decine di delitti e inflitti complessivamente 150 anni di carcere.
23 giugno: pubblicata una lettera di Ninetta Bagarella al procuratore Vigna, in cui non fa cenno alle responsabilità del marito e chiede una vita normale per i suoi figli, che sarebbero colpevoli soltanto di portare quel cognome mentre lei e il marito li avrebbero educati al rispetto della famiglia e del prossimo e delle vere istituzioni. Il giudice Vigna definisce toccante la lettera della Bagarella e la invita a prendere le distanze dalla cultura del maritoLa lettera della Bagarella viene ritenuta da alcuni ipocrita ed imbevuta di mafiosità e l’iniziativa di Vigna inopportuna; altri valutano la lettera della moglie di Totò Riina come un fatto nuovo, che dimostra la crisi di Cosa Nostra.
24 giugno: al ballottaggio delle elezioni amministrative vince l’astensione. Del milione e seicentomila cittadini chiamati a eleggere 25 sindaci e il presidente della provincia di Caserta solo la metà ha votato. Ulivo vincente al Nord e Polo al Sud sulla falsariga delle politiche. A Taranto vittoria di Mimmo De Cosmo, appoggiato dal neo deputato Cito; in Lombardia eletti i candidati dell’Ulivo; sconfitto a Valenza (Alessandria) il candidato della Lega
Roma, attentato incendiario contro la sezione del PDS della Balduina
Uccise a Casabona (Crotone) 4 persone in un cantiere edile. Il bersaglio principale era Domenico Alessio, considerato il capo della cosca del paese.
25 giugno: Khobar (Arabia Saudita), un’autobomba distrugge il quartier generale dell’aviazione americana a Khobar, poco distante da Dhahran: 19 militari statunitensi perdono la vita, oltre 300 i feriti. L’azione è rivendicata da diversi gruppi tra cui il Movimento islamico per il Cambiamento. Le autorità dell’Arabia Saudita mettono sotto accusa un gruppo sciita, ma l’intelligence americana continua ad attribuire l’attentato agli uomini che fanno capo a bin Laden.
Arrestate 50 persone in Sicilia – in maggioranza nel palermitano e nel trapanese – e nel Nord Italia, accusate di traffico internazionale di eroina e cocaina. 13 sfuggono alla cattura. Tra gli arrestati Domenico Scarantino, fratello del pentito della strage di via D’Amelio, e 11 donne di cui 7 siciliane. Tra queste Anna Corradi, soprannominata la regina dello Zen, da più di dieci anni alla testa di un’organizzazione di spacciatori e arrestata già diverse volte.
26 giugno: Bruxelles, si apre il congresso dell’International Confederation of Free Trade Unions meglio conosciuta come Confederazione internazionale sindacati liberi o CISL Internazionale.«La sfida della globalizzazione» è il titolo del sedicesimo Congresso mondiale della Icftu (…) presenti i sindacati di centocinquanta paesi (con 127 milioni di iscritti) aderenti alla principale confederazione sindacale internazionale. Al centro del dibattito il tema cruciale della mondializzazione dell’economia e delle strategie per combatterne gli effetti perversi, «clausole sociali» incluse. Impressionanti le denunce, come quella contenuta in particolare nello speciale rapporto sul lavoro minorile. Sarebbero ben 200 milioni i bambini che lavorano, spesso in condizioni di schiavitù, nell’insieme del mondo, Europa inclusa. Tra gli interventi, quello di Emilio Gabaglio, segretario generale della Ces (Confederazione europea dei sindacati Ndr.) che, parlando fra l’altro della necessità di «una cooperazione più efficace» tra Ces e Icftu, ha ricordato come la campagna per la clausola sociale costituisca da questo punto di vista un buon esempio. E un esempio da raccogliere, ha ricordato poi Gabaglio, è quello dell’iniziativa della Ces in materia di multinazionali. La Confederazione europea dei sindacati ha infatti ottenuto una legislazione che obbliga oltre milleduecento multinazionali operanti in Europa a contrattare con le rappresentanze transnazionali dei lavoratori per costruire i Comitati d’impresa. Molto critico infine, Gabaglio, sulla condotta attuale dell’Unione europea e sull’assenza, messa recentemente in mostra dal vertice di Firenze, di strategie efficaci nella lotta contro la disoccupazione. Tra gli interventi da segnalare, nelle prime battute della discussione, quello di Michel Cadmessus, direttore del Fondo monetario internazionale, che ha difeso gli effetti positivi della liberalizzazione del commercio internazionale. L’esponente dello Fmi ha tuttavia riconosciuto la fondatezza dei timori mostrati dal sindacato, indicando una soluzione in una crescita economica «a tasso sostenuto per ridurre livelli di fluttuazione che hanno ridimensionato la volontà delle imprese a investire» e conseguentemente ad ampliare l’occupazione. Crescita e aumento dell’occupazione, ha aggiunto Cadmessus, trovano peraltro uno stimolo anche «nella permanente pressione di sindacati forti per un dialogo con governi e imprese su scala internazionale» (Rassegna Sindacale n.24 del 9 luglio 1996)
Condannato in primo grado a due anni per interesse privato in atti d’ufficio il magistrato Corrado Carnevale, per aver favorito, quando era presidente del comitato di sorveglianza della flotta Lauro, due imprenditori nell’acquisto della flotta.
Palermo, Marcello Dell’Utri viene interrogato per 12 ore dai magistrati del pool antimafia e torna sotto interrogatorio il 1° luglio. E’ iscritto nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo accusano 17 pentiti.
Dopo due anni la lira scende sotto quota 1000 (998) rispetto al marco
Bocciato in commissione Affari costituzionali il Decreto anti corruzione a causa dell’astensione del Ppi.
Il ministro della Pubblica istruzione, Luigi Berlinguer, presenta alle commissioni di Camera e Senato un progetto di riforma scolastica che prevede, tra le altre, un allungamento della scuola dell’obbligo.
Torino, Fiom, Fim e Uilm e la proprietà delle Acciaierie Ferrero hanno raggiunto un accordo per i lavoratori dello stabilimento di Settimo, che verrà smantellato. Per i 413 dipendenti le soluzioni sono il trasferimento nello stabilimento del gruppo di San Didero, sempre in provincia di Torino, prepensionamenti e forme d’incentivazione per le dimissioni. A Settimo resteranno 25 lavoratori, che si occuperanno del trattamento dei rottami, unica attività che non verrà smantellata
Il Tribunale di Catania assolve dieci persone accusate di associazione a delinquere e usura in seguito alle denunce di un commerciante di Acireale Antonio Trovato, che per le minacce ricevute si era rifugiato a Milano e aveva tentato il suicidio. I giudici hanno ritenuto contraddittorie le dichiarazioni del commerciante e non provate le accuse.
Uccisi a Napoli il camorrista Luigi Altamura ed il figlio Raffaele.
Uccisa in Irlanda la giornalista Veronica Guerin che aveva già subito diversi attentati per le sue inchieste sulla malavita di Dublino, legata al traffico di stupefacenti
26 – 29 giugno: Chianciano Terme, il Siulp, storico sindacato dei lavoratori della polizia, ha celebrato il suo quarto congresso nazionale, forte della crescente adesione del personale di polizia (33 mila iscritti a maggio, un terzo di tutti gli addetti, il 10 per cento in più di quanti ne risultavano nel dicembre scorso, un decimo donne, oltre la metà entrati in polizia dopo la riforma del 1981). «Due contratti, due accordi economici, la conquista del comparto (il coordinamento sindacale delle diverse forze di polizia, ndr), il riordino delle carriere – ha ricordato il segretario generale (riconfermato) Roberto Sgalla nella lunga e articolata relazione introduttiva – sono il soddisfacente risultato di due anni d’intensa attività».
27 giugno: il governatore della Banca d’Italia, Fazio, delude le aspettative di ribasso del tasso di sconto ancorandolo a una discesa dell’inflazione sotto il 4%.
Lione, si chiude il G8. I principali punti: globalizzazione e rilancio della riforma dell’Onu e delle istituzioni finanziarie internazionali; approvate una risposta immediata contro il terrorismo e 40 raccomandazioni per la lotta contro la criminalità
Prosegue l’inchiesta dei giudici di Milano sui circa 20 miliardi depositati dalla Fininvest, tramite la All Iberian, su tre conti svizzeri. Tutti i manager interrogati hanno detto di non sapere o di non ricordare. La Fininvest, che in un primo momento aveva chiesto ai giudici di rendere pubbliche le risultanze dell’inchiesta, ha poi cambiato parere in considerazione della turbativa che si potrebbe creare in vista della quotazione in Borsa
Emessi 26 ordini di custodia cautelare per mafiosi nisseni accusati di traffico di eroina e cocaina dalla Colombia. 18 erano già in carcere, 2 sono latitanti. I provvedimenti vengono dopo 2 anni di indagini e le dichiarazioni di 11 pentiti.
In Cina, dall’aprile scorso, sono state giustiziate oltre 500 persone accusate di traffico di droga e altre 769 sono state condannate a morte o a severe pene detentive per lo stesso reato.
Inserita agli atti del procedimento contro 41 mafiosi di Palermo la dichiarazione del pentito Tullio Cannella sull’appoggio dato dall’ex presidente del quartiere Brancaccio, Giuseppe Cilluffo, ad un candidato della Rete di cui non fa il nome. Cilluffo, arrestato e rimesso in libertà dopo due mesi di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, è un ex dc che aveva creato un circolo di Forza Italia non riconosciuto. Il 24 luglio verrà rinviato a giudizio assieme ad altre 9 persone. Il processo inizierà il 15 novembre prossimo.
28 giugno: l’Istituto centrale di statistica denuncia una crescita del tasso di disoccupazione dello 0,3% (che sale complessivamente al 12,3%). In particolare il Sud registra un tasso del 22,2%.
Viene varato il Dpef (documento di programmazione economica e finanziaria), che prevede una Finanziaria ‘97 da 32 mila miliardi di cui 21 mila provenienti da tagli alle spese e il raggiungimento di un livello di inflazione pari allo 2,5%.
Palermo vengono interrogati dai giudici minorili e da assistenti sociali 54 bambini, dai 4 ai 12 anni, prelevati dalla polizia all’alba dalle loro abitazioni nei rioni Ballarò e Albergheria. L’operazione scatta in seguito a denunce dei volontari dei centri sociali operanti nel quartiere e di alcuni insegnanti delle scuole su sospetti abusi sessuali sui minori. Le associazioni di volontariato in una conferenza stampa denunciano il degrado fisico e morale in cui gli abitanti sono costretti a vivere e indicono un’assemblea per il 3 luglio. Nel corso dell’assemblea e in incontri successivi si decide di attivarsi per accelerare il risanamento del centro storico, avviato solo parzialmente dopo 53 anni dalla fine della guerra, incentivando la partecipazione degli abitanti, e di elaborare un progetto integrato che preveda il potenziamento dei servizi e la collaborazione tra associazioni, famiglie, scuole e istituzioni.
Arrestati a Palermo 3 mafiosi e 20 ordini di custodia notificati a detenuti tra i quali Leoluca Bagarella e Nino Mangano, per 17 omicidi e 7 lupare bianche avvenuti a Palermo tra il 1992 e il 1994.
Arrestati a Catania 48 mafiosi del clan capeggiato da Biagio Sciuto e alleato di quello capeggiato da Salvatore Cappello. Tra gli arrestati lo stesso Biagio Sciuto e Francesco Barbagallo. Sono accusati di associazione mafiosa finalizzata alla consumazione di omicidi e ad attività delittuose: usura, estorsioni, furti a Tir, detenzione di armi e traffico di droga.
Emessi 10 ordini di custodia cautelare nei confronti di persone già in carcere accusate di essere responsabili degli omicidi compiuti tra il 1980 ed il ’93, nella guerra tra i gruppi della Stidda e quelli di Cosa Nostra nell’Agrigentino.
Ascoltato dai giudici della Procura di Palermo il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè come persona informata dei fatti, nell’ambito dell’indagine sulle infiltrazioni mafiose nei club di Forza Italia.
29 giugno: indagato per corruzione aggravata il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Secondo il pentito Tullio Cannella, nel 1986 il Comune acquistò, dietro il pagamento di una tangente di 200 milioni, appartamenti da un tal Giuseppe Bonanno, prestanome dell’imprenditore Gaspare Finocchio che non era in grado di rilasciare il certificato antimafia. Destinatari della tangente il sindaco e l’assessore Vincenzo Inzerillo, ora in carcere da 16 mesi per mafia. Orlando nega ogni responsabilità.
Emessi 172 ordini di custodia cautelare contro appartenenti a varie cosche della ‘ndrangheta operanti in tutta Italia. Le cosche coinvolte sono: Santaiti, Ottinà, Bellocco, Commisso, Alvaro, Mancuso, Asciutto, Grimaldi, Avignone, Zagari, Neri e Viola. Gli arrestati sono 92, 20 i latitanti, 60 persone erano già in carcere. Tutti sono accusati di traffico di droga e armi, rapine, estorsioni, 29 omicidi e 14 tentati omicidi.
30 giugno: si chiude a Lione il vertice dei G7. Prodi promette di ridurre il deficit a 88 mila miliardi.