1995 Luglio – Dicembre

1995 1 gennaio – 30 giugno

1° luglioMilano, il pubblico ministero De Pasquale, già titolare dell’inchiesta su Gabriele Cagliari, è  iscritto nel registro degli indagati della Procura di Brescia. Un atto dovuto, dopo l’iniziativa del ministro della Giustizia Mancuso, che ha trasmesso gli atti dell’inchiesta ministeriale compiuta nel luglio del 1993.
Interrogato e iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di favoreggiamento Francesco Amato, al cui nome era intestato il documento di riconoscimento di Bagarella.

Mascalucia (Catania), arrestato Natale D’Emanuele, indicato come il reggente del clan Santapaola. Arrestati per favoreggiamento i coniugi che l’ospitavano. D’Emanuele era ricercato con l’accusa di associazione mafiosa e omicidio.
Emessi dalla procura della Repubblica di Catanzaro 143 ordini di custodia contro esponenti di mafia e ‘ndrangheta. Sono arrestate 52 persone, di cui 5 in Sicilia, 39 in Calabria e 6 in Germania. Una trentina sfuggono alla cattura. 62 avvisi sono notificati in carcere. Avvisi di garanzia per associazione mafiosa sono notificati al prefetto di Bari, Corrado Catenacci, al deputato di Forza Italia Amedeo Matacena e agli ex sottosegretari Attilio Bastianini, del Pli, e Salvatore Frasca, del Psi, ex sindaco di Cassano Jonio (Cosenza): sono accusati di voto di scambio e facilitazioni nell’attribuzione degli appalti di opere pubbliche. 

Scarcerati a Palermo per un errore di procedura i fratelli Antonino e Fabio Messicati Vitale, indicati come killer dal pentito Salvatore Barbagallo. Il giorno 3, per le stesse ragioni, verranno scarcerati altri 4 mafiosi: Filippo Nicosia, Salvatore Pitarresi, Salvatore Puccio e Rosolino Rizzo. I primi 3 sono riarrestati il giorno successivo, il quarto è latitante. I fratelli Messicati Vitale si costituiranno l’8 luglio.

2 luglio: interrogato Di Pietro dai sostituiti procuratori di Brescia Fabio Salamone e Silvio Bonfigli. Di Pietro, indagato per concussione ed abuso d’ufficio, denuncia 137 tentativi di delegittimazione ai suoi danni.

Messina, sventato un tentativo d’assalto all’abitazione del giudice Angelo Giorgianni, che con i colleghi del pool ha indagato sulla tangentopoli messinese.

Inviato dalla Direzione investigativa antimafia di Padova alla Procura di Venezia un dossier sul riciclaggio di denaro sporco della mafia con l’acquisto di prestigiosi alberghi e ville a Cortina d’Ampezzo.

Manifestazione in Barbagia (Nu) contro i sequestri di persona.

Arrestati a Palermo per corruzione l’ex assessore comunale alla Pubblica istruzione e alle Attività sociali Giuseppe Scoma e Nicolò Bonanno, economo alla Usl 58.

3 luglio: il terrorista dei Nar ( Nuclei Armati Rivoluzionari) Valerio Fioravanti, detenuto e condannato anche per la strage alla stazione di Bologna, viene interrogato dal giudice istruttore di Milano Guido Salvini. Secondo Fioravanti, il testimone Massimo Sparti, accusatore del terrorista e della sua complice Francesca Mambro, avrebbe calunniato entrambi ottenendo in cambio la liberazione dal carcere. L’interrogatorio è avvenuto per interessamento del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare), in particolare del funzionario Aldo Madia, col quale ha fatto da tramite la detenuta in semilibertà Anna Laura Braghetti, già appartenente alle Brigate Rosse. Dopo l’interrogatorio il giudice Salvini trasmetterà al Sismi il verbale contenente le dichiarazioni di Fioravanti, che saranno poi archiviate dall’autorità giudiziaria di Bologna in quanto “del tutto destituite di fondamento”.
Palermo, viene arrestato Giorgio Pizzo, killer legato a Bagarella.

Caserta, assassinata Rosa Martino, cognata di Francesco Iavarone, ucciso nel 1990 nell’ambito della faida tra clan camorristi della provincia di Caserta. Rosa Martino, già in carcere per rapina in Emilia Romagna, sembra che tenesse i contatti tra i membri del clan.

4 luglioRoma, incontro tra Polo e Centro Sinistra sulle regole: è quasi accordo sulle garanzie per l’opposizione, in alto mare la discussione su par condicio e antitrust; scontro sulla legge elettorale. Il giorno successivo la discussione sulla legge subisce una battuta d’arresto. Le dimissioni del capogruppo della Lega alla Camera alimentano le voci su un tentativo di fare slittare l’approvazione della riforma a settembre.

Milano,rinvia a giudizio Marcello Dell’Utri, Urbano Cairo e Giancarlo Foscale, per falso in bilancio e false fatturazioni. 

5 luglio: arrestato a Paternò (Ct) Antonino Navarria, uno dei luogotenenti di Pulvirenti, indicato dallo stesso pentito come capo dei killer del clan.

Rinnegato dalle due sorelle e dal fratello il pentito Roberto Testa, già affiliato alla cosca del boss detenuto Salvatore Cappello di Catania.

Arrestato a Palermo il latitante Francesco Paolo Maniscalco, della cosca di Corso dei Mille, che svolgeva un ruolo di primo piano nel traffico di cocaina tra la Sicilia e la Colombia.

Palermo, durante il processo nato dall’operazione Golden Market contro mafiosi e fiancheggiatori, è ricostruito il movimento di capitali trasformati in titoli di stato dai funzionari della Sicilcassa Salvo Cuccia e Antonino Bocina. Si tratta di svariati miliardi versati dal commercialista Fulvio Lima, nipote dell’eurodeputato Salvo Lima e nipote acquisito dell’arcivescovo di Monreale Salvatore Cassisa.

6 luglio“Fare dell’Italia un Paese normale” è la parola d’ordine lanciata da Massimo D’Alema al congresso tematico del Pds, che delinea la strategia del partito. Sulle elezioni il segretario del Pds sostiene che dopo Dini potrà esserci un nuovo esecutivo soltanto se il Polo sarà d’accordo. Fini, presidente di An, per la prima volta ospite di un congresso del Pds. Il giorno successivo interviene Silvio Berlusconi, che afferma di non riconoscere la leadership del centro-sinistra a Prodi. Nelle sue conclusioni D’Alema, rispondendo a Berlusconi, investirà ufficialmente Prodi della leadership della coalizione di centrosinistra.

Rinviati a giudizio per la vicenda Enimont l’ex presidente vicario del tribunale di Milano Diego Curtò, la moglie Antonia Di Pietro, il figlio Giandomenico e i coniugi D’Urso. Intanto la Cassazione ha rigettato la richiesta di spostare da Milano il processo Enimont.

Il boss Giuseppe Quadrano, accusato dell’omicidio del parroco di Casal di Principe Don Giuseppe Diana, inizia a collaborare con la giustizia.

Palermo, rinviati a giudizio Giovanni Brusca e altri 34 mafiosi, tra cui Leoluca Bagarella, con accuse che vanno dall’associazione mafiosa al traffico d’armi. 

7 luglio: arrestato a Palermo l’imprenditore Tullio Cannella, con l’accusa di associazione mafiosa. Sarebbe un fedelissimo di Leoluca Bagarella e avrebbe riciclato molti miliardi, specialmente dei Graviano, boss di Brancaccio, investendoli nell’edilizia. Suoi sono 22 appartamenti del palazzo dove abitavano Bagarella e Tony Calvaruso, il commerciante che ha coperto la latitanza di Bagarella e che già 5 anni prima era stato arrestato assieme a Cannella per sfruttamento della prostituzione.

Brescia, secondo interrogatorio di 5 ore per Antonio Di Pietro. Il giudice Salamone indaga anche sul complotto che lo indusse a dimettersi dal pool: Previti, Dinacci, De Biase e Paolo Berlusconi gli indiziati.

Arrestati a Catania 3 sottufficiali della guardia di finanza che riscuotevano tangenti dal cugino di Santapaola, Sebastiano D’Emanuele, per non eseguire accertamenti nelle imprese controllate dal clan. L’inchiesta è nata dalle dichiarazioni di un imprenditore etneo, ora sotto protezione, il quale subiva contemporaneamente le richieste di estorsioni del clan di Santapaola e di tangenti dei finanzieri.

Condannati gli ex ministri Gianni De Michelis (Psi) e Carlo Bernini (Dc), rispettivamente a 4 anni e 3 anni e 7 mesi, per aver incassato tangenti per appalti pubblici nel Veneto.

Arrestati a Ferrara per corruzione e turbativa d’asta Giovanni Donegaglia, presidente della Coopcostruttori di Argenta e altri 3 dirigenti della cooperativa.

Sequestrati a Palermo i conti correnti e alcuni depositi bancari, per 6 miliardi di lire, dell’avvocato Vito Guarrasi, nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della Sitas, la società a capitale misto tra l’Ems, l’Ente minerario siciliano, e privati, che avrebbe dovuto costruire un complesso di 12 alberghi a Sciacca (Ag) e ne ha costruiti solo 4.

8 luglio: la Procura di Milano accusa Bettino Craxi di aver manomesso il passaporto, per nascondere viaggi in Italia. Craxi risponde di non aver mai lasciato la Tunisia.

Arrestati dai carabinieri di Vasto (Chieti) il presidente della prima sezione del Tar del Lazio, Raffaele Iuso, ed altre 5 persone, con l’accusa di abuso e corruzione nell’assegnazione di un appalto per la realizzazione di una discarica, con finanziamenti comunitari, all’imprenditore Dante Di Marzio, anch’egli arrestato. Nel corso delle indagini sono stati acquisiti documenti relativi al coinvolgimento nell’affare dell’avvocato Fabrizio Fabrizi, ucciso a Pescara il 6 ottobre 1991, e il cui assassino non è stato identificato.

Il procuratore Pier Luigi Vigna fa sapere che giovedì 6 luglio è stato arrestato a Genova il camionista Pietro Carra, palermitano, accusato di aver trasportato gli esplosivi utilizzati per le stragi del ’93. Viene ricercato il latitante Gaspare Spatuzza, killer legato ai fratelli Graviano di Brancaccio, che avrebbe avuto un ruolo importante e che è accusato anche di 8 omicidi.

Sequestrati beni per 2 miliardi a Vincenzo Rabuazzo di Paternò (Ct), affiliato alla cosca di Giuseppe Pulvirenti.

Richiesto il rinvio a giudizio del magistrato Corrado Carnevale per l’aggiustamento di un processo riguardante Leonardo Anacondia e altri legati alla Sacra corona unita.

9 luglioPontida (Bergamo), Umberto Bossi lancia una nuova formazione politica, che dovrebbe contrapporsi sia al Polo della libertà che all’Ulivo, si chiamerà Polo del guerriero. Avrà vita brevissima.

Pasqualina Apuzzo e Giuseppina Della Monica, mogli rispettivamente dei pentiti della camorra di Torre Annunziata (Na) Giuseppe Caso e Gerardo Intagliatore, hanno chiesto la separazione legale e hanno rifiutato il piano di protezione.

Incendiata a San Cataldo (Cl) l’auto di Catalda Scalzo, sorella di Daniela e cognata di Giuseppe Tramontana, entrambi collaboratori di giustizia.

10 luglio: il pentito Gerardo Intagliatore, ex affiliato al clan camorristico di Valentino Gionta, boss di Torre Annunziata, ha rivelato che Gionta aveva promesso mezzo miliardo per chi fosse riuscito ad uccidere il giudice Armando D’Alterio.

Secondo le rilevazioni dell’Istat nei primi tre mesi del 1995, rispetto allo stesso periodo nel 1994, sono aumentati omicidi ed estorsioni di mafia, camorra e ‘ndrangheta.

11 luglio: le truppe serbo-bosniache comandate da Ratko Mladić entrano a Srebrenica, la città bosniaca dichiarata “zona protetta” dall’Onu nel 1993. È l’inizio di una caccia all’uomo e di una delle pagine più vergognose per la comunità internazionale che assiste inerme al massacro di oltre 8 mila civili https://www.rainews.it/dl/rainews/media/Scene-dall-inferno-1995-il-genocidio-di-Srebrenica-nelle-foto-d-archivio-di-Associated-Press-3e5a22cd-b7dd-499e-a925-a2354d0c46bf.html#foto-1https://www.internazionale.it/notizie/tom-mockaitis/2020/07/10/srebrenica-anniversario-venticinque?fbclid=IwAR1PAUeBXC7tC7-Xc-0tDMyduniKqL4rIsqfoMm4EirRjbhDtNefTq4fqs0
Roma, il ministro del lavoro Tiziano Treu presenta alla Camera un maxi-emendamento che accorpa 11 articoli del testo della riforma previdenziale; inserita la clausola di salvaguardia chiesta a gran voce da Forza Italia. Il giorno successivo il governo pone la fiducia sull’emendamento.

Milano, emesso dal pubblico ministero Paolo Ielo un ordine di custodia cautelare nei confronti di Bettino Craxi, con l’accusa di corruzione e violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, e richiesta l’estradizione. Craxi è, formalmente, un latitante ad Hammamet, in Tunisia.
Emessi anche avvisi di garanzia nei confronti di due avvocati di Craxi per calunnia nei confronti di Di Pietro. Il giorno 13 verrà emesso un altro ordine di cattura per l’inchiesta sulle tangenti Enel.

Ucciso a Palma di Montechiaro (Ag), il bracciante agricolo Giuseppe Scrofani, cognato dello stiddaro Salvatore Di Caro, ritenuto uno degli assassini del maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli.

Catturato dalla polizia uno dei più pericolosi killer della Stidda di Gela, Guglielmo Greco, ricercato per omicidio, associazione mafiosa e traffico di stupefacenti.

Arrestati i fratelli Salvatore e Giovanni Filippo Colletti di Caccamo (Pa). Erano già stati arrestati nel 1986 perché avevano favorito la latitanza di Michele Greco. E’ riuscito a sfuggire alla cattura Domenico Rancadore, mafioso di Trabia. Tutti e tre sono accusati di associazione mafiosa e delle minacce di morte contro don Gino Sacchetti, cappellano del carcere di Termini Imerese e responsabile di una comunità di recupero di giovani disadattati. Don Sacchetti avrebbe voluto costruire un centro per tossicodipendenti in un terreno limitrofo ad una zona residenziale i cui interessi sono controllati dalle famiglie mafiose di Trabia, Termini e Caccamo.

Arrestato a Palermo Vittorio Tutino, accusato di aver gestito per conto dei fratelli Graviano, incriminati per l’uccisione di don Puglisi, il racket delle estorsioni.

Sequestrati 6 miliardi a Salvatore Damiani, nuovo capomafia di Monreale (Pa).

12 luglio: emessi dai giudici di Salerno 20 ordini di custodia cautelare per irregolarità nella gestione di fallimenti al tribunale di Napoli. L’accusa e di associazione per delinquere, peculato e violazione delle leggi fallimentari. Nell’indagine risultano coinvolti anche magistrati.

Incendiata alla periferia di Catania la villa in costruzione di Salvatore Grazioso, affiliato al clan di Giuseppe Pulvirenti, nuovo pentito di mafia.

Arrestato a Misilmeri (Pa) Salvatore Benigno, studente universitario in medicina, accusato dai pentiti Di Filippo di essere un killer di Bagarella. Sarebbe implicato anche nella strage di via dei Georgofili a Firenze e nell’attentato contro Maurizio Costanzo. Salvatore Benigno è incensurato, anche se l’anno scorso è stato coinvolto con il fratello e il padre, condannato ad un anno di carcere, in un accusa di detenzione abusiva di armi.

Valutato 2.000 miliardi il patrimonio dell’imprenditore palermitano Vincenzo Piazza, arrestato nel luglio dell’anno scorso con l’accusa di associazione mafiosa. I beni consistono in aziende agricole, edifici, appartamenti, ville, terreni, società, conti correnti e depositi bancari. Gran parte delle proprietà sono in Toscana.

Il pentito Gioacchino Pennino rivela che nel 1985, per una vendita al Comune di Palermo, poi non effettuata, di un immobile di sua proprietà da adibire a scuola, l’ex vice segretario del Comune, Giuseppe Di Maria, vicino a Salvo Lima, avrebbe chiesto una tangente di 400 milioni anche a nome del sindaco Orlando, che smentisce ogni coinvolgimento e che afferma di aver bloccato l’acquisto.

Chiesto il rinvio a giudizio di Ferdinando Pinto, ex direttore del teatro Petruzzelli di Bari, distrutto da un incendio doloso nell’ottobre del ’91. Con lui sono indagate altre 12 persone. L’accusa è di associazione di stampo mafioso e di aver organizzato l’incendio con la speranza di lucrare sui fondi per la ricostruzione.

13 luglio: condannati all’ergastolo per l’omicidio del giudice Rosario Livatino, Giovanni Averello e Gaetano Puzzangaro.

Condannati dal tribunale di Marsala 10 mafiosi della Valle del Belice, per associazione mafiosa, finalizzata al traffico di stupefacenti e alle estorsioni. La pene vanno da 8 anni a 4 anni di reclusione.

Arrestate 18 persone, in maggioranza a Castelvetrano (Tp), aventi stretti vincoli con le famiglie mafiose della zona. L’accusa è di traffico di droga: ogni settimana riuscivano a smerciare a Castelvetrano e nei paesi vicini mezzo chilo di eroina. Sembra che buona parte dei proventi servisse per i latitanti che si trovano in provincia di Trapani.

14 luglio: uccisi a Catania Salvatore Battaglia, indicato come affiliato la clan Savasta, e Salvatore Mannino componente della cosca dei Laudani.

Scarcerati a Messina 14 inquisiti per mafia per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Tra questi anche Antonino Merlino, accusato di essere il killer di Beppe Alfano, il giornalista assassinato a Barcellona (Me) nel gennaio del 1993. Il giorno successivo ne verranno scarcerati altri 21. La Direzione distrettuale antimafia ricorre in Cassazione.

Arrestati tra Caltanissetta Riesi (Cl), con l’accusa di aver preteso tangenti, 8 dirigenti e impiegati dell’Ufficio tecnico erariale e inviati avvisi di garanzia ad altre 7 persone, tra cui 3 notai. Il 9 febbraio scorso il direttore dell’Ute, Giuseppe Canalella, poi dimessosi, che aveva tentato di rendere trasparente l’attività dell’ufficio, era stato bersaglio di un colpo di fucile mentre era in auto.

L’ex presidente della prima sezione della Corte d’appello di Palermo Domenico Mollica è prosciolto dall’accusa di concorso in associazione mafiosa.

Arrestato il pubblicitario milanese Claudio Pisanello. E’ accusato di aver emesso di false fatture per decine di miliardi.

15 luglio: i magistrati di Hong Kong hanno respingono la rogatoria dei giudici milanesi su depositi bancari che farebbero capo a Bettino Craxi.

Rinviati a giudizio per l’omicidio del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano, Salvatore Riina, Francesco Madonia e Pietro Ribisi.

Eseguiti a Catania 5 arresti e 10 ordini di custodia notificati in carcere a persone di un’organizzazione vicina al clan Santapaola, con l’accusa di estorsione, truffa e usura.

17 persone sono arrestate tra BariSicilia Pordenone, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione, al traffico e spaccio di droga.

16 luglio: il colonnello del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) Mario Ferraro viene trovato impiccato nel bagno di casa a Roma dalla compagna Maria Antonietta Vitali, che dichiara di non credere a un suicidio. A non renderlo del tutto credibile sono anche le modalità della morte: una impiccagione compiuta appendendosi al portasciugamani fissato a meno di un metro e mezzo da terra.

Arrestati a Reggio Calabria, con l’accusa di concorso in associazione mafiosa, il presidente della Corte d’assise, Giacomo Foti, l’ex direttore del carcere Raffaele Barcella e l’imprenditore edile Antonio D’Agostino. Foti è accusato di avere favorito, con la complicità del direttore Barcella, nel periodo in cui è stato presidente di sorveglianza di Reggio dal 1976 al 1986, alcuni detenuti, tra cui Paolo De Stefano, boss della ‘ndrangheta ucciso nel 1985. Inoltre Foti avrebbe utilizzato gruppi di detenuti, che risultavano ufficialmente in permesso di lavoro, per la costruzione di alcune villette di un villaggio turistico realizzato dall’impresa di D’Agostino su un terreno di proprietà del magistrato. Foti attualmente era presidente nei processi per gli omicidi Scopelliti e Ligato.

Palermo, arrestato Luigi Giaconia, proprietario della casa dove abitava Bagarella con la moglie Vincenzina. E’ figlio di Stefano Giaconia, mafioso ucciso nel 1976.

17 luglioMessina , arrestate 22 mafiosi, notificati 50 provvedimenti in carcere, 8 latitanti, in seguito ad un’indagine su una guerra di mafia scoppiata tra il 1988 e il 1993 che ha fatto 48 omicidi e 23 agguati con feriti.
Roma, il Senato riapre i termini per il condono edilizio che sarà prorogato fino al 31 dicembre per i piccoli abusi.

18 luglioPalermo, arrestati altri 5 mafiosi legati a Bagarella. Sono Salvatore Bruno, Lorenzo Di Fede, Giuseppe Farana, Carlo Di Paola, Giovanni Scardamaglia. Sono accusati di associazione mafiosa e favoreggiamento. I primi tre avrebbero gestito il racket, Di Paola è il proprietario dell’auto trovata nel garage del palazzo di via Tosti, dove abitava Bagarella, e Scardamaglia curava il riciclaggio del denaro attraverso la sua attività di imprenditore.
Palermo, condannate per associazione mafiosa 13 persone, uomini di fiducia di Giovanni Brusca e Leoluca Bagarella.

Reggio Calabria, emessi 317 ordini di custodia cautelare, di cui un centinaio a persone già in carcere, a seguito di un’indagine su 25 anni di attività della ‘ndrangheta nella città e sui collegamenti con ambienti politici, istituzionali e logge massoniche deviate. Tra i politici coinvolti c’è Paolo Romeo ex parlamentare socialdemocratico. Informazioni di garanzia sono stati inviati a due parlamentari in carica, Fortunato Aloi e Ranato Meduri, entrambi di Alleanza Nazionale. Tra gli indagati figurano anche Riccardo Misasi e Corrado Carnevale.
Napoli, rinviato a giudizio Antonio Gava assieme ad altri 80 imputati, tra i quali diversi esponenti del clan Alfieri. Sotto processo anche gli ex deputati Raffaele Russo (Dc) e Raffaele Mastantuono (Psi) e gli ex senatori Vincenzo Meo (Dc) e Francesco Patriarca (Dc).

Confiscati dal Tribunale di Palermo beni immobili per 3 miliardi a 3 mafiosi.

19 luglio: commemorato, con varie iniziative, il terzo anniversario della strage di via D’Amelio, l’uccisione del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta.

Villabate (Pa), arrestato un piccolo imprenditore, Paolo Campanella, accusato di essere un killer al servizio di Bagarella.

Milano, interrogato Paolo Berlusconi che ammette di aver consigliato all’imprenditore Giancarlo Gorrini di parlare con gli ispettori ministeriali per segnalare i presunti illeciti commessi dal giudice Di Pietro.

Arrestato in Lombardia Antonino Tucciarello, ex brigatista rosso siciliano, ora legato al boss della cosiddetta mafia del Brenta, Felice Maniero.

Palermo , chiesto dalla Procura il rinvio a giudizio per i fratelli Graviano, accusati dell’omicidio di padre Pino Puglisi.

Palermo, rinviati a giudizio i costruttori Giovanni Ienna e Vincenzo Piazza, con l’accusa di aver riciclato capitali di Cosa Nostra.

Palermo, confiscati beni per 5 miliardi al commerciante Giuseppe Genovese, accusato di usura.

20 luglio: Berlusconi cede il 20% di Mediaset. Leo Kirch, Johann Rupert e Al Waleed Bin Talal sono i nuovi soci della subholding che controlla le tre reti televisive Fininvest e Publitalia. Una seconda tranche di Mediaset dovrebbe essere venduta ad un altro gruppo di investitori non ancora costituito.

La Camera approva il disegno di legge sulle Authorities che dà slancio alle grandi privatizzazioni.

Palermo, emessi 24 ordini di custodia cautelare, a seguito alle dichiarazioni del pentito Di Filippo. Gli arrestati sono un nipote del boss Masino Spadaro e un medico ed un infermiere che avrebbero curato un killer rimasto ferito. Un’altra persona era già in carcere, 15 i latitanti.

Tra le carte sequestrate ad Antonio Mangano, arrestato subito dopo Bagarella e che, oltre ad avere preso il posto dei Graviano a Brancaccio, era il ragioniere della cosca, sono stati trovati registri con la contabilità. Alla voce entrate un giro d’affari di 900 milioni solo alla voce estorsioni, e un fatturato generale di diversi miliardi; alla voce uscite le spese per gli stipendi ai soldati, decine di persone, e i compensi ai fiancheggiatori. Sarebbe stato trovato pure un carteggio tra Mangano e Giuseppe Graviano, che malgrado il regime carcerario del 41-bis continua a ricevere e mandare messaggi.

Prosciolto dall’accusa di essere avvicinabile dai mafiosi il procuratore presso la Pretura di Trapani,Giuseppe Alcamo.

Perugia, il procuratore capo Nicola Restivo ed i sostituti Fausto Cardella ed Alessandro Cannevale depositano la richiesta di rinvio a giudizio per l’omicidio di Mino Pecorelli, con l’accusa di omicidio, per Giulio Andreotti, Vitalone, Badalamenti, Calò, La Barbera e Massimo Carminati. Quest’ultimo chiede ed ottiene di essere processato con il rito abbreviato.

Scarcerato a Firenze per scadenza dei termini di custodia cautelare il boss gelese Crocifisso Rinzivillo, già condannato in primo grado a 30 anni.

Vittoria (Rg), sequestrati beni per 3 miliardi a Carmelo Di Martino in carcere per associazione mafiosa, e alla moglie Maria Di Martino.

Un settimanale rivela le dichiarazioni fatte a due magistrati da Gianni Melluso, uno degli accusatori di Enzo Tortora: sarebbe stato costretto ad accusarlo, altrimenti sarebbe crollata l’operazione di polizia. Qualche giorno dopo il padre di Melluso dichiara di aver saputo, già al tempo del processo, che il figlio mentiva.

21 luglioRoma, a sorpresa il tasso tendenziale annuo dell’inflazione scende al 5,6%. Il ministro del Tesoro ritiene possibile arrivare al 3,5% nel 1996.

Emesse condanne per 20 mafiosi e trafficanti di droga di Palermo Mazara del Vallo. Tra i condannati Antonino Spadaro, arrestato e considerato di essere un uomo di Bagarella.

Arrestati a Taurianova (RC) il vice sindaco, l’assessore al commercio, un componente la commissione edilizia del comune e un imprenditore e inviati avvisi di garanzia a 12 persone, tra cui il sindaco, per illeciti commessi nell’assegnazione di aree pubbliche da destinare ad edilizia privata.

Arrestate a Palermo 5 persone, tra cui una donna, facenti parte di una grossa organizzazione di spacciatori di droga per conto della cosca mafiosa guidata da Pietro Aglieri.

Al processo per l’omicidio di Salvo Lima, l’ex deputato andreottiano Mario D’Acquisto ha ammesso che lo zio del pentito Gioacchino Pennino, frequentava la sede della Dc e si accompagnava spesso con Tommaso Buscetta e che Lima aveva rapporti di buona amicizia con i cugini Salvo, di cui utilizzava spesso la macchina blindata che potrebbe essere stata utilizzata anche in occasione di visite di Andreotti a Palermo.

22 luglio: arrestate a Palermo 4 persone, un palermitano e 3 di Cammarata (Ag) e sequestrati 80 chili di tritolo, una bomba collegata ad un detonatore chimico-meccanico a miccia e un’auto rubata a cui erano già stati smontati i pannelli ed era già stata montata una targa falsa, probabilmente pronta per essere imbottita di tritolo. Due degli arrestati sono ritenuti responsabili dell’attentato del 24 marzo alla caserma della polizia stradale di Lercara e dell’esplosione che ha sventrato il 4 marzo la sede di un’azienda a Partinico.

Sette nuove ordinanze di custodia cautelare sono emesse dal gip di Firenze. Tra i destinatari figurano Leoluca Bagarella, i latitanti Bernardo Provenzano e Giovanni Brusca, i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, già detenuti come i “fiancheggiatori” Antonio Scarano e Aldo Frabetti. Secondo la procura fiorentina, Provenzano, Bagarella e Brusca sarebbero i mandanti degli attentati. L’inchiesta sugli attentati si è arricchita anche degli atti relativi al ritrovamento, il 14 aprile 1994, di 70 chili di esplosivo a Formello (Roma).



23 luglioRoma, Rocco Buttiglione, fonda – dalle costole della vecchia Dc – un nuovo partito, il CDU (Cristiani Democratici Uniti)

Milano, gli ispettori incaricati dal ministro Mancuso andranno a Milano i primi d’agosto per interrogare i giudici del pool. Intanto si viene a sapere che il giudice Fabio Salamone di Brescia è indagato a Caltanissetta per fatti avvenuti quando era giudice ad Agrigento.

24 luglio: emessi a Salerno 13 ordini di custodia cautelare, per tangenti pagate per gli appalti all’Università di Salerno. Tra gli arrestati un docente universitario, l’ex sindaco democristiano di Mercato San Severino (Sa) e alcuni imprenditori.

Torino, si è conclusa una parte dell’inchiesta sulle sponsorizzazioni sportive gonfiate con la richiesta di rinvio a giudizio per 200 persone e un accertamento di fatture false per oltre 77 miliardi e costi fittizi di oltre 76 miliardi.

Reggio Calabria, il notaio Pietro Marrapodi, detenuto per concorso in associazione mafiosa,  denuncia un tentativo dei giudici di ottenere dichiarazioni sul conto di giudici ed uomini politici calabresi.

Monreale (Pa), un giovane incensurato si autoaccusa, non creduto, per scagionare 4 persone arrestate sabato con l’accusa di danneggiamento ed estorsione. Tra gli arrestati Castrenze Balsamo, figlio di Giuseppe, latitante dal 1993, indicato come il nuovo capomafia della cosca di Monreale e fedelissimo della famiglia Brusca.

25 luglio: la Commissione Giustizia alla Camera ha approvato il testo del disegno di legge sulla confisca dei beni ai mafiosi per il loro utilizzo sociale.

Richiesta al Parlamento l’autorizzazione a procedere per il senatore Carmine Mensorio, esponente del Ccd, accusato dai giudici napoletani di associazione per delinquere di stampo mafioso e corruzione.

26 luglio: arrestato Salvatore Tomaselli, accusato da pentiti di aver custodito l’auto utilizzata per la strage di via D’Amelio. Nel 1986 era stato arrestato per traffico e detenzione di stupefacenti. Ora fa parte di una cooperativa di ex detenuti che lavora per il Comune di Palermo.

Ucciso a Catania il pregiudicato Agostino Privitera, appartenente alla cosca dei Cursoti.

Arrestate ad Alessandria due persone, tra cui Giacomo Pallavidini ex dipendente delle poste, e ricercate altre 4 persone, per una rapina di circa 5 miliardi avvenuta nel ’90 alle poste della stazione ferroviaria di Alessandria. Secondo gli inquirenti la mente del colpo è Nitto Santapaola, a cui è stato notificato un ordine di custodia cautelare in carcere.

I magistrati di Napoli hanno chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere per l’arresto di Cirino Pomicino, accusato di avere percepito tangenti sfruttando il suo ruolo di ministro al Bilancio. Il primo agosto la giunta del Senato concederà l’autorizzazione.


28 luglioPalermo, a conclusione del processo contro boss e fiancheggiatori della cosca della zona di Resuttana  sono comminate 12 condanne per 108 anni di carcere. La pena più alta, 15 anni, per Salvatore Biondino, uomo di Riina, e per il latitante Mariano Tullio Troia.

Indagati a Brescia per abuso d’ufficio gli ispettori del ministero di Grazia e giustizia, Dinacci e De Biase.

Minacciato di morte il sindaco di Altofonte (Pa) Vincenzo di Girolamo del Pds.

Messina l’imprenditore Biagio Manganaro, arrestato per bancarotta, dichiara di aver dovuto pagare miliardi in tangenti alla DC.

Richiesto il rinvio a giudizio di 95 persone per ricettazione, corruzione e frode fiscale, al termine dell’inchiesta sulle tangenti per aumentare il prezzo dei farmaci. Tra le persone rinviate a giudizio Duilio Poggiolini e la moglie, 30 componenti la Commissione unica del farmaco e una sessantina di rappresentanti legali di industrie farmaceutiche.

Catania la Corte d’Assise nel processo contro affiliati del clan di Giuseppe Pulvirenti ha condannato 71 imputati con pene comprese tra i 3 e i 28 anni di reclusione. Tra i condannati a 28 anni c’è Pietro Puglisi, genero di Pulvirenti.

28 luglio: arrestati a San Cipirello (Pa) i mafiosi Gregorio e Giuseppe Agrigento, latitanti dal 1993. Gli inquirenti ritengono che Giuseppe sia il capo cosca del paese, legato alla famiglia dei Brusca, boss del paese limitrofo San Giuseppe Jato. Il fratello Gregorio è ritenuto un fedelissimo di Bagarella. Il 12 agosto sono stati confiscati a Giuseppe Agrigento beni per circa 1 miliardo di lire, intestati in gran parte alla moglie Vincenza Di Maggio e alla figlia Laura.

Arrestato un altro fiancheggiatore di Bagarella, Alfredo Carbone, legato ad Antonino Mangano.

Sequestrati i beni di Franz Gorgone, ex assessore della Regione siciliana al Territorio ed ex presidente della Croce rossa palermitana, già in carcere per concorso in associazione mafiosa.

Si è concluso alla Corte d’assise d’appello di Palermo il processo contro alcuni mafiosi di Alcamo legati alle cosche dei Greco e dei Milazzo, che a partire dal 1990 hanno scatenato una guerra di mafia. Sono stati comminati 4 ergastoli, ma 2 mafiosi sono latitanti, e 9 condanne a pene che vanno dai 26 ai 4 anni.

Il portavoce dei Verdi Carlo Ripa Di Meana sostiene che Giuliano Amato, quando era presidente del Consiglio, gli aveva detto che i servizi segreti volevano bloccare Di Pietro. Amato smentisce.

29 luglioMantova, il segretario della Lega Nord, Umberto Bossi è indagato dalla Procura per attentato all’unità dello Stato, dopo le sue dichiarazioni sulla secessione.

Il veneziano Carlo Maria Maggi, condannato per la sua partecipazione al Mpon (Movimento Politico Ordine Nuovo), invia un esposto al ministro della giustizia Filippo Mancuso nei confronti del capitano dei carabinieri Massimo Giraudo e del giudice istruttore di Milano Guido Salvini, denunciando pressioni e minacce ricevute dal primo, “dichiaratosi braccio operativo del giudice Salvini”, nel corso di almeno cinque incontri. Il ministro trasmette l’esposto al Procuratore della Repubblica di Venezia, che apre un fascicolo e lo assegna al sostituto Felice Casson. Il quale provvederà poi a iscrivere nel registro degli indagati prima Maggi e Giraudo e successivamente Salvini, dopo avere tra l’altro accertato che questi “aveva chiesto se il Sismi poteva erogare una somma di denaro a favore di un terrorista (Martino Siciliano Ndr)per favorirne la collaborazione processuale”.

Palermo, ricordata soltanto dai familiari e da poche altre persone la strage del 29 luglio 1983 in cui persero la vita il consigliere istruttore Rocco Chinnici, i carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi. Il giorno prima era passato completamente ignorato l’anniversario dell’uccisione del commissario Boris Giuliano.

Bloccati i beni del deputato dell’Assemblea regionale siciliana Bernardo Alaimo, ex Dc, e dell’ispettore regionale alla Sanità Domenico Garbo, accusati di aver procurato un danno erariale alla Usl di Acireale (Ct) di circa 1 miliardo e 400 milioni, autorizzando l’assunzione illegittima di 20 operai specializzati. Congelati il patrimonio e l’indennità parlamentare al deputato regionale socialista Giovanni Palillo, accusato di avere indebitamente erogato 2 miliardi e 200 milioni di contributi per il fermo biologico a pescatori che non ne avevano diritto.

Aperta un’inchiesta dalla Procura di Messina su alcuni manifesti comparsi nelle vie di Reggio Calabria e firmati da Amedeo Matacena, che attaccano i magistrati di Reggio Calabria che gli avevano inviato un avviso di garanzia per associazione mafiosa. Il 23 agosto la richiesta di custodia cautelare verrà respinta dal gip di Catanzaro.

Arrestati a Catanzaro 40 presunti mafiosi a conclusione di un’indagine sul clan capeggiato da Francesco Giampà.

Emesso un ordine di custodia cautelare dal gip del Tribunale di Marsala per Giuseppe Giammarinaro, deputato regionale eletto nella lista della Dc e appartenente alla corrente andreottiana, latitante da gennaio. Era accusato di corruzione e peculato, ora l’accusa è di associazione mafiosa. Alcuni pentiti hanno dichiarato che è stato sostenuto da Cosa Nostra in cambio di favori.

Indagato a Milano il giudice di Brescia Guglielmo Ascione per abuso d’ufficio per colloqui avuti con l’ispettore ministeriale De Biase che indagava su Di Pietro. Ascione smentisce e annuncia querele.

30 luglio: un confidente della polizia e il pentito Pasquale Di Filippo rivelano che la mafia stava preparando un attentato contro un giudice del Tribunale di Palermo, probabilmente Caselli o Scarpinato. Il 22 giugno erano stati trovati a Brancaccio 80 chili di tritolo e una bomba già confezionata.

Attentati intimidatori in Sicilia: a Gela (Cl) incendiata l’auto del proprietario di un pub e un negozio di frutta e verdura; a Marina di Ragusa una bottiglia incendiaria lanciata contro un supermercato; a Villafranca Tirrena (Me) incendiata una villetta di un palermitano agente di commercio; a Ficarazzi (Pa) una bomba incendiaria contro una cooperativa agricola.

31 luglioRoma, prime ipotesi sui contenuti della manovra finanziaria per il 1996: maggiore elasticità per i comuni nel determinare le aliquote dell’Ici. Per le regioni previsto potenziamento del gettito sulle imposte provenienti dall’energia. 

Palermo, rimesso in libertà Bruno Contrada, perché, secondo i giudici, le prove non possono subire inquinamenti.

Catturato in una villa nei pressi di Catania Angelo Grazioso, ultimo latitante del clan di Giuseppe Pulvirenti. Arrestato anche il padrone di casa per favoreggiamento.

Sciolto dal Comune di Torino il Nucleo di pronto intervento dei vigili urbani, in seguito alle indagini su richieste di tangenti pagate da circa 400 imprenditori.

Fine luglio: Stefania Ariosto racconta al pubblico ministero Ilda Boccassini di aver assistito a episodi di corruzione del giudice romano Renato Squillante e di altri magistrati da parte degli avvocati Cesare Previti e Attilio Pacifico. Fra i finanziatori cita anche Berlusconi e la Fininvest.

Agosto: Bettino Craxi dà alle stampe Il caso C. parte seconda, e invita il giudice Salamone a indagare su un viaggio di Di Pietro in Costarica, dove avrebbe incontrato fantomatiche “importanti personalità della finanza italiana e internazionale”.

Turkmenistan, la Bridas trova petrolio e gas nella provincia di Yashlar. Negli stessi giorni rappresentanti della società di ricerca petrolifera americana incontrano i talebani a Kandahar. Una delegazione della Bridas visita Kabul, Herat e Mazar.

1° agostoTrapani, arrivata al prefetto Rosario Salanitri una lettera con minacce per i giudici Giancarlo Caselli e Teresa Principato e per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e di Terrasini Manlio Mele. La busta conteneva un proiettile.
In seguito alle rivelazioni del pentito trapanese Vincenzo Scavuzzo, arrestate 7 persone tra Genova, Bergamo, Torino e Reggio Calabria, tra cui il palermitano Pietro Di Falco, accusate di avere costituito un’organizzazione che, dietro compenso di 700 milioni di lire per carico, avrebbe scaricato in Sicilia scorie altamente inquinanti provenienti dalle industrie del Nord. Gli investigatori indicano in Di Falco il capo dell’organizzazione, legato ad ambienti di Cosa Nostra della Sicilia occidentale che avrebbe dato l’autorizzazione a scaricare i rifiuti nelle cave di tufo di Campobello di Mazara (Tp). Tutti sono accusati di associazione per delinquere e smaltimento illegale di rifiuti tossici. Una discarica, gestita dalla stessa organizzazione, con migliaia di contenitori di rifiuti tossici, era stata trovata nel 1994 a Montanaro, in provincia di Torino.

Alcuni familiari di 9 vittime di mafia si sono costituiti parti civili contro gli assassini dei loro congiunti. Sono parenti di persone, alcune delle quali pregiudicate, i cui assassini sono giudicati in due processi: il primo per una serie di omicidi di mafia avvenuti nel palermitano e nel trapanese tra il 1981 e il 1992 e il secondo per dieci anni di omicidi avvenuti a Palermo, da quello di Stefano Bontate e a quello di Libero Grassi. Tra gli imputati ci sono Toto’ Riina, Leoluca Bagarella, Pippo Calò, i Brusca, i Madonia e i Graviano.

Intimidazione mafiosa contro il sindaco di Cefalù (Pa): gli è stata recapitata una busta con due proiettili.

2 agostoRoma, durante il dibattito alla Camera sulle riforme istituzionali, Silvio Berlusconi insiste sul presidenzialismo e sostiene che la riforma dello Stato dovrà essere argomento di trattazione della prossima legislatura. Nel suo intervento il segretario del Pds D’Alema afferma di preferire un capo del governo indicato dai cittadini, ma eletto dal Parlamento e rifiuta ogni ipotesi presidenzialista.

Roma, accogliendo le sollecitazioni dell’Antitrust e dell’Unione Europea, il governo approva il decreto che regolamenta i gruppi chiusi nelle telecomunicazioni: sarà possibile a chiunque fornire ad aziende o categorie un sistema telefonico privato.

Ricordata a Bologna la strage alla stazione avvenuta il 2 agosto 1980, con una manifestazione a cui hanno partecipato 10.000 persone.

Roma, sequestrati 2 immobili per un valore di 3 miliardi nell’ambito di un’operazione contro l’usura che ha già portato all’arresto di commercianti romani e alla denuncia di 90 persone. Il giro d’usura aveva permesso ai componenti l’organizzazione di accumulare più di 20 miliardi.
Palermo, emessi dalla Procura 8 avvisi di garanzia per il sindaco Leoluca Orlando, Domenico Lo Vasco, ex sindaco e assessore alle Finanze in una precedente giunta Orlando, e alcuni funzionari del Comune. L’accusa riguarda l’appalto concesso alla Sispi (società mista tra il Comune, l’Iri e la Finsiel, finanziaria del gruppo Iri) per l’informatizzazione dei servizi comunali. Secondo la Procura, la società avrebbe lavorato poco e male, incassando in 7 anni circa 140 miliardi. Contestate una serie di irregolarità: delibere senza firma, documenti falsi, attestazioni false.

3 agostoPalermo, manifestazione di solidarietà con il Procuratore Caselli – e i altri giudici del pool antimafia – davanti al Palazzo di Giustizia, organizzato dal cartello Palermo Anno Uno.
Roma, approvato dal Senato il testo della legge sulla custodia cautelare già approvato alla Camera. Il provvedimento ha avuto 201 voti a favore. Contraria la Lega. Verdi e Rete si sono astenuti. La legge prevede che possono essere incarcerati soltanto coloro che hanno commesso un reato punito con almeno 4 anni di reclusione. Non si potrà invocare il generico rischio di inquinamento delle prove, il magistrato dovrà citare gli atti concreti da cui può derivare tale pericolo. La custodia cautelare rimane obbligatoria per gli inquisiti per reati di mafia. Il giudice dovrà interrogare entro 48 ore. Ad eccezione dei reati di mafia e di quelli per i quali sono necessarie rogatorie internazionali o indagini complesse in cui sono coinvolti molti imputati, la custodia cautelare in carcere per esigenze probatorie non può superare i 30 giorni, prorogabili a 90. Un imputato in attesa di giudizio può restare in carcere al massimo 9 anni. Ogni interrogatorio che non si svolga in udienza dovrà essere documentato integralmente, a pena di inutilizzabilità, con mezzi di riproduzione fonografica o audiovisiva.

Accordo tra Stet ed Ibm: è la prima grande alleanza tra un gruppo che opera nel settore delle telecomunicazioni ed uno che opera nel settore dell’informatica.

Un pentito della ‘ndrangheta, Franco Pino, ha rivelato che dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio si è svolto un summit, in casa del boss Luigi Mancuso, tra esponenti della ‘ndrangheta ed esponenti di Cosa Nostra per stabilire una strategia comune contro lo Stato. Il summit precedette di poco gli attentati di Firenze e di Roma.
Catania, chiesto dalla Procura il rinvio a giudizio per 25 persone, accusate di associazione mafiosa, usura ed estorsione.

Roma, arrestato il latitante Manlio Vitale, elemento di spicco della banda della Magliana.

Palermo, sfugge ad un agguato Vincenzo Zinna, mentre era in auto con la moglie e i figli, ma è poi arrestato con l’accusa di favoreggiamento perchè, interrogato dalla polizia, ha negato il fatto. Il 7 aprile precedente era stato ucciso il padre Giovanni Zinna.
Confiscati beni per 2 miliardi all’imprenditore Giuseppe Modesto di Camporeale (Pa), imputato al processo per mafia e appalti, perché accusato di essere stato l’intermediario tra le cosche e le imprese.

Roma, interrogazione parlamentare dei deputati regionali siciliani del Pds sulla nomina a direttore sanitario della Usl 6 di Giuseppe Lisotta, cugino di Vito Ciancimino. Nel ’71 il generale Dalla Chiesa aveva stilato un rapporto che ripercorreva la carriera del Lisotta, iniziata e proseguita senza un concorso pubblico, ma verosimilmente con l’appoggio di Ciancimino.

4 agostoRoma, definitivamente approvata in un unico disegno di legge la riforma delle pensioni. A cambiare sarà soprattutto il sistema di calcolo della rendita pensionistica, non più riferito alle retribuzioni percepite, ma ai contributi versati durante l’attività lavorativa

Reggio Calabria, emessi avvisi di garanzia per l’ex ministro della difesa Salvo Andò, l’ex presidente della Regione siciliana Giuseppe Campione e l’ex presidente della Corte d’assise d’appello di Messina Beppe Recupero, oggi in pensione, per le assoluzioni degli accusati della strage in cui persero la vita il consigliere istruttore Rocco Chinnici, due carabinieri della scorta e il portiere dello stabile. Gli accusati erano Michele e Salvatore Greco, come mandanti, e Pietro Scarpisi e Vincenzo Morabito come esecutori. Il processo era stato celebrato a Messina dopo che la Cassazione aveva annullato le sentenze di condanna degli imputati nei processi svolti prima a Caltanissetta e poi a Catania. Andò e Campione sono accusati come corruttori per aver chiesto l’assoluzione su sollecitazione di un avvocato di Scarpisi; il giudice Recupero è accusato come corrotto e di avere preso 200 milioni. Campione smentisce e chiede di essere sentito dai magistrati.

Sequestrati beni per 1 miliardo all’imprenditore Rosario Allegro di Serradifalco (Cl), accusato di associazione mafiosa, estorsioni e traffico di stupefacenti.

Prosciolto dal gip di Napoli il giudice Nicola Boccassini, accusato di associazione camorristica.

Arrestate 21 persone e denunciate altre 50 per traffico internazionale di droga. Gli arresti concludono una operazione coordinata dalla Dda bolognese, che aveva già portato all’arresto di 24 persone.

Palermo, celebrata al palazzo del Comune una messa di suffragio per ricordare le vittime della mafia e in particolare l’agente Antonino Agostino, ucciso assieme alla moglie Ida Castellucci il 5 agosto del 1989. Il padre Vincenzo Agostino chiede in una lettera che siano individuati i responsabili del delitto ancora impunito.

5 agostoIraq, i fratelli Hussein e Saddam Kamel, cugini e generi di Saddam Hussein per averne sposato le figlie, fuggono in Giordania chiedendo e ottenendo asilo politico. Hussein Kamel, dopo essere stato ministro dell’Industrializzazione e della Difesa, era diventato ministro dell’Industria e dei Minerali (cioè del petrolio ndr.), diventando di fatto il numero due del regime. Suo fratello Saddam Kamel Hassan al-Majid era ufficiale della Guardia Repubblicana. Qualche tempo dopo, dietro promessa di perdono, rientrano a Baghdad, dove invece sono giustiziati senza pietà. La decisione ultima è presa dal figlio di Saddam Hussein, Udai.

L’esercito croato conquista la città di Knin. Duecentomila profughi fuggono verso la Bosnia.

Il pentito Pasquale Di Filippo ha rivelato che Pietro Carra, arrestato e indagato per le stragi di Firenze e Roma, avrebbe acquistato un mitra Uzi e un lancia missile per un attentato contro i magistrati Caselli e Scarpinato. Secondo il pentito quelle armi sarebbero state nascoste nel capannone a disposizione di Bagarella e dei suoi uomini. Le armi non sono trovate.

Palermo, arrestate 7 persone accusate di far parte di una banda di rapinatori “pendolari” che ha colpito in varie località dell’Emilia Romagna e della Toscana. Secondo gli inquirenti sono collegati con la cosca mafiosa di Palermo Centro.

6 agostoZaire, massacrati due bambini e quattro tecnici vengono rapinati ed uccisi da un gruppo di banditi. Gli uccisi erano tutti italiani e i tecnici facevano parte dell’ associazione di volontariato internazionale Mondo Giusto.
Napoli, arrestate per associazione di tipo camorristico e detenzione di armi ed esplosivo 10 persone, tra cui il boss Gennaro Mazzarella e la sorella Giovanna.

7 agosto: l’annuale indagine di Mediobanca conferma che l’industria pubblica italiana è tornata all’utile e ha realizzato utili maggiori delle aziende private.

Il pentito catanese Antonino Cosentino, genero di Giuseppe Pulvirenti, riferisce ai magistrati di Firenze le confidenze ricevute in cella da Benedetto Graviano, fratello di Giuseppe e Filippo già accusati per l’assassinio di Padre Pino Puglisi. Benedetto avrebbe confermato la responsabilità dei fratelli per questo delitto e avrebbe parlato di un loro coinvolgimento nelle stragi del ’93.

Mascali (Ct), attentato mafioso contro Gaetano Scalora, presunto affiliato al clan di Nino Cintorino, che riesce a sfuggire al killer rifugiandosi in una banca e chiedendo aiuto alla guardia. Interrogato dai carabinieri dice di non aver visto nessuno e viene denunciato per favoreggiamento. Il 21 gennaio scorso erano stati assassinati a Linguaglossa (Ct) il fratello Salvatore e la madre Francesca Trovato.
Palermo, nelle ultime 2 settimane ci sono stati 3 morti e 2 giovani salvati in extremis per overdose di eroina. In tutto il mese d’agosto ci saranno altri 5 morti per overdose e una trentina di giovani salvati. In un primo momento si sospetta che i trafficanti abbiano messo in giro eroina tagliata con una sostanza altamente tossica. Gli investigatori avanzano successivamente l’ipotesi che il numero elevato di overdose sia dovuto ad una partita troppo pura sfuggita al controllo delle organizzazioni che gestiscono il traffico, ma non si esclude la responsabilità delle famiglie mafiose che potrebbero aver messo in circolazione eroina pura a basso prezzo per rianimare il mercato. Infatti il prezzo di una dose sarebbe di 10.000 lire. Vengono arrestati alcuni spacciatori, 2 di essi salvati dall’overdose e trovati con 100 bustine di eroina. Il 25 vengono arrestati, anche per la collaborazione dei tossicodipendenti, 14 spacciatori a Brancaccio, Settecannoli e Zen, rioni dove si svolge un intenso commercio di droga.

8 agostoPalmi (RC), ucciso Pietro Gioffrè, ex pentito che però aveva ritrattato le sue dichiarazioni e non era più nel piano di protezione.

9 agostoMessina, ucciso Francesco Castano, cognato di Guido La Torre, ex killer accusato di dieci omicidi e ora pentito, legato al boss Luigi Sparacio.

10 agosto: trascinata dal dollaro e dagli interventi della Banca d’Italia, la lira recupera fortemente sul marco e tocca quota 1.108, raggiungendo il massimo degli ultimi sei mesi. Cresce anche l’economia reale, a giugno la produzione è cresciuta del 5% rispetto allo stesso mese del ’94.
Le Procure di Bergamo e Treviso aprono un’inchiesta sulla Lega, a seguito della pubblicazione di un diario di Craxi nel quale si parla di preparativi insurrezionali nel 1993. L’inchiesta non avrà seguito
Arrestato in Germania il latitante di Alcamo (Tr) Francesco Filippi, condannato all’ergastolo perché killer della mafia e autore di numerosi delitti.

Catania, confiscati dal Tribunale beni per 12 miliardi a 3 esponenti delle cosche di Nitto Santapaola e Giuseppe Pulvirenti.

12 agostoPalermo, intimidazione contro il segretario regionale di Rifondazione Comunista Francesco Forgione. Trovato davanti alla sua abitazione un manichino con una candela di accensione all’altezza dell’inguine.
Confiscati beni per 10 miliardi a Totò Riina: erano intestati alla sorella della moglie, Angela Bagarella, a suo marito, Giovanni Frisco, e ad un agricoltore di San Giuseppe Jato (Pa).
Confiscati beni per pochi milioni al latitante Giovanni Brusca, che risulta nullatenente. Gli inquirenti ritengono che abbia una rete di prestanome ancora non individuata.
Pubblicata le motivazioni della sentenza con cui i giudici della Corte d’Appello di Catanzaro hanno assolto Giuseppe Rizzardi e Renato Molinaro, accusati da Rosetta Cerminara di essere gli assassini di Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano. Nella sentenza viene detto che la testimonianza di Rosetta Cerminara era piena di menzogne, contraddizioni e reticenze e che probabilmente ha testimoniato per interessi economici o passionali.

13 agosto: dopo le voci su un incontro in Sardegna tra Dini e Berlusconi, nel quale il leader di Forza Italia avrebbe proposto la leadership del Polo al capo dell’esecutivo, Dini smentisce, dichiarando di non volersi schierare.

14 agosto: scarcerati il giudice di Reggio Calabria Giacomo Foti, l’ex direttore del carcere Raffaele Barcella e l’imprenditore D’Agostino, arrestati il 15 luglio per concorso in associazione mafiosa. Il Tribunale della libertà ha ritenuto insufficienti le motivazioni per la custodia cautelare.

15 agosto: incidenti a Riccione tra 200 giovani e le forze dell’ordine che avevano arrestato 2 spacciatori trovati con 250 grammi di hashish. 24 arrestati, 20 feriti e milioni di danni.

16 agosto: uccisi a Sant’Antioco di Chilivani (Sassari), in un conflitto a fuoco con dei banditi che stavano per assaltare un furgone blindato, i carabinieri Ciriaco Carru e Walter Frau. Morti 2 banditi: Graziano Palmas, ucciso da un altro bandito, e Salvatore Antonio Giua. Il bandito Andrea Gusinu è stato ferito gravemente ed arrestato. Si pensa che siano fuggiti altri 4 banditi. Sabato 19 agosto un killer travestito da finanziere tenta di entrare nell’ospedale di Olbia per uccidere Andrea Gusinu, ma fugge dopo che un’infermiera ha avvertito i carabinieri. Il 22 verrà arrestato Cosimo Cocco, custode di uno stabilimento vicino al luogo dello scontro a fuoco, dove sono stati trovati armi e munizioni. Il 23 verrà arrestato Giovanni Palmas, fratello di uno dei banditi uccisi.

17 agostoPalermo, secondo le dichiarazioni del pentito Pasquale De Filippo, Francesco Savoca, assicuratore scomparso ad aprile, sarebbe stato ucciso.

18 agosto: appello della moglie dell’ex ministro Calogero Mannino, accusato di associazione mafiosa e in carcere a Rebibbia, perché venga scarcerato per gravi problemi di salute. I parenti temono che si suicidi. Nei giorni successivi parlamentari di vari partiti ne chiederanno la scarcerazione, il pubblico ministero replicherà che ci può essere inquinamento delle prove e che le condizioni del’ex ministro non sono drammatiche. Raccolte ad Agrigento dall’Associazione siciliani nel mondo firme per la scarcerazione di Mannino.

19 agosto: scoperto dai carabinieri a Genova un traffico di cocaina tra Sudamerica, Italia e Spagna, con al vertice un imprenditore edile di Montelepre (Pa), Salvatore Vito Candela, residente a Desenzano sul Garda, che avrebbe avuto contatti con Leoluca Bagarella. Sequestrati 25 chili di cocaina per una valore di oltre 25 miliardi di lire e arrestati Candela e altre 9 persone.

Sequestrati ad Agrigento beni per un valore di 200 milioni a due imprenditori, Mario Davilla e Calogero Sala. I beni sequestrati apparterrebbero alla cosca mafiosa di Burgio (Agrigento).

Arrestato a Reggio Calabria il latitante Demetrio Martino, accusato di associazione mafiosa e omicidio.

21 agostoGerusalemme, nuovo attentato dei terroristi palestinesi di Hamas. Una bomba esplode sopra un autobus uccidendo 5 persone e ferendone un centinaio.

22 agostoRoma, una sentenza della Corte Costituzionale denuncia il sistema fiscale italiano che penalizza le famiglie monoreddito e chiede una legge per eliminare le disparità.

23 agosto: parte la nuova normativa sulla custodia cautelare, che pone condizioni più severe per l’arresto e modifica il rapporto di potere tra accusa e difesa. Migliaia di richieste di scarcerazione sono già arrivate ai giudici.

24 agosto: dopo l’inchiesta de Il Giornale sugli affitti di favore concessi ad esponenti politici da Inps, Inail e Inpdap, il ministro Treu annuncia che porterà in Parlamento la mappa degli affitti degli Enti previdenziali. La Procura di Roma apre un fascicolo ipotizzando il reato di abuso d’ufficio.

28 agosto: la lira perde, in una sola seduta, quasi tutto il rialzo degli ultimi mesi.

Grazie all’applicazione dei nuovi contratti di lavoro, i salari recuperano sull’inflazione facendo registrare, su base annua, la variazione più elevata degli ultimi due anni.

Sarajevo, subisce un violento bombardamento. Il bilancio è di 37 morti e decine di feriti.

30 agostoBergamo, dieci persone arrestate con l’accusa di corruzione, false fatturazioni e omessi controlli sui prodotti. Al centro della vicenda la Dalmine, azienda siderurgica dell’Iri in corso di privatizzazione. I giudici sospendono dalla carica l’amministratore delegato, Sergio Noce.
Con la scomparsa di Pietro Lo Bianco, aspirante capo della famiglia di Misilmeri, e del suo braccio destro Salvatore Vitrano si conclude la guerra che ha permesso il passaggio del potere di Cosa Nostra dalle mani di Totò Riina a quelle di Bernardo Provenzano. L’omicidio è ordinato da Benedetto Spera, capo mandamento di Belmonte Mezzano e alleato di Provenzano contro Brusca e Bagarella.

31 agostoRoma, incontro tra governo e sindacati sulla Finanziaria. I sindacati chiedono il pieno recupero nei salari dello scarto tra inflazione reale e programmata per il rinnovo dei contratti pubblici.

Settembre: Di Pietro scopre che un agente della scorta, anziché proteggerlo, lo spiava e riferiva ai “superiori” i suoi spostamenti. Poi denuncia a Brescia che un certo Roberto Napoli, agente del Sisde, gli ha confidato di averlo spiato fin dal 1992. Napoli conferma: “Mi ordinarono di indagare su Di Pietro e su tutto il pool, non scoprii nulla di illecito, Parisi sapeva tutto”. Le informative finivano anche ad un alto dirigente romano del Sisde, Bruno Contrada. Il giorno 2, Di Pietro è a Cernobbio, con un durissimo discorso contro il colpo di spugna: “Se lo tenteranno, scenderò in campo per fermarli”. L’indomani Berlusconi, allarmatissimo, chiama D’Adamo per sventare la minaccia: “Ingegnere, il suo amico è fuori di testa, bisogna che lei si prepari. Siamo nelle sue mani!”. Seguiranno sette incontri ad Arcore, per concordare aiuti finanziari al gruppo D’Adamo, che naviga in pessime acque. Intanto IL GIORNALE tira in ballo Di Pietro per Affittopoli (un alloggio in via Andegari, avuto dalla Cariplo ad equo canone). E, il giorno 15, i magistrati di Brescia lo indagano per l’ennesima volta: concussione e abuso d’ufficio per il piano di informatizzazione del tribunale di Milano.

1° settembre: nasce Super Gemina. Ferfin, Snia e Sorin vengono incorporate nella finanziaria, che controllerà il 30% di Montedison. Fiat e Mediobanca ridurranno la loro partecipazione nel gruppo all’8% e accoglieranno la francese Paribas.

Nell’annuale incontro a Cernobbio, Giovanni Agnelli rilancia l’obiettivo – già annunciato da Dini nei giorni precedenti – della lira nello Sme entro fine anno. Berlusconi illustra agli industriali i suoi obiettivi: elezione diretta del capo dello Stato, per la quale dichiara di volersi candidare.

Catania, uccisa nella sua abitazione Carmela Minniti, moglie del boss Nitto Santapaola.
Napoli, ucciso Ciro Imperato, affiliato al clan camorristico di Giuseppe Romano, anch’egli assassinato alcuni mesi fa.

3 settembrePalermo, ricordato con diverse manifestazioni l’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo. Per iniziativa dell’Arci, patrocinata dal Comune, dalle 18 del 2 settembre viene chiuso al traffico il corso Vittorio Emanuele: all’iniziativa partecipano commercianti e gruppi di animazione.

Afghanistan, i talebani occupano Shindand. Rimpasto al vertice del comando militare: rimosso Ismael Khan, il quale due giorni dopo – mentre i talebani conquistano Herat – fugge in Iran. Il giorno sei è saccheggiata e incendiata l’ambasciata pakistana a Kabul. L’Iran ammonisce i talebani a non oltrepassare il confine iraniano.
Secondo fonti della polizia di New York, la detenzione di Jonh Gotti ha provocato un indebolimento della famiglia Gambino e l’ascesa della famiglia Genovese.

Ragusa, raccolte 5.000 firme a sostegno della richiesta di scarcerazione dell’ex deputato regionale socialista Natalino Amodeo, arrestato nel dicembre  scorso con l’accusa di associazione mafiosa finalizzata al controllo degli appalti pubblici.

4 settembre: con la prossima legge Finanziaria, il governo intende trasferire alle Regioni una quota dell’imposta su benzina, metano ed energia elettrica, nonché parte del gettito di un nuovo tributo sulle discariche. A questa operazione corrisponderà un contestuale taglio sui trasferimenti statali. Il governo pensa anche all’azzeramento dell’Iva sui farmaci e all’aumento dell’imposta su tabacchi e super alcolici. Intanto, nel suo incontro con gli industriali, il presidente Dini afferma di volere prorogare la patrimoniale sulle imprese, ritoccandola in alcuni punti.

5 settembre: la Francia, nonostante la forte opposizione degli ambientalisti, compie un test atomico nell’atollo di Mururoa.

6 settembreRoma, il presidente della Corte Costituzionale, Baldassarre, annuncia una sentenza della Consulta, secondo la quale il Pubblico ministero e il magistrato giudicante non sarebbero «uguali» di fronte alla Costituzione: chi fa le indagini non godrebbe quindi delle stesse garanzie di chi giudica.

Palermo, una legge della Regione siciliana, la n. 36 del 1991, varata per far fronte alla crisi dell’agricoltura siciliana, ha consentito il pagamento di stipendi a dipendenti, che non lavorano, di cantine sociali in crisi. Già spesi complessivamente 20 miliardi.

Scoppia anche a Palermo, e nei giorni successivi anche in altre città dell’isola, lo scandalo degli alloggi degli enti pubblici. Appartamenti di proprietà della Regione Sicilia sono dati in affitto anche per 25.000 lire al mese con possibilità di acquisto per pochi milioni.

Palermo, chiesto il rinvio a giudizio dell’ex ministro Calogero Mannino e rigettata la sua domanda di scarcerazione.

Arrestato Andrea Cottone, attuale reggente della cosca di Villabate (Pa), legato al clan dei Montalto e vicino a Leoluca Bagarella. Arrestati con lui 2 suoi fiancheggiatori anch’essi di Villabate: Simone Lo Casto, agente di commercio, e Giuseppe Vernengo, impiegato del Banco di Sicilia.

Inviati a Milano dal ministro Mancuso nuovi ispettori ministeriali per il pool di Mani pulite. Il giorno 19 la Corte di Cassazione proporrà alla sezione disciplinare del Csm di non doversi procedere nei confronti del pool di Milano, affermando che i magistrati agirono correttamente nei riguardi degli ispettori del ministro Biondi.

7 settembre: le autorità francesi chiedono alla Svezia l’estradizione di Abdelkrim Deneche, sospettato di aver partecipato agli attentati a Parigi per conto del GIA (Gruppo Islamico Armato) algerino. Nel 1989 Deneche era in Afghanistan, dove lavorava per un ente umanitario controllato dalla Fratellanza Musulmana, un’organizzazione nata dall’Arab Bureau dei servizi segreti britannici. Nel 1992 Deneche operava a Londra ed era, come tutti i membri del GIA, sotto stretta sorveglianza dei servizi britannici. Quando, l’anno scorso, le autorità francesi chiesero l’estradizione di alcuni membri del GIA, le autorità britanniche permisero di interrogarli, ma rifiutarono l’estradizione. Sospetti membri del GIA si muovono liberamente a Londra senza temere di essere fermati. E’ possibile che la loro immunità si estenda alla Svezia attraverso gli stessi canali usati dall’operazione Iran-Contra negli anni ’80, nel contesto della quale fu assassinato il Premier svedese Olof Palme.

8 settembre: La Consob sospende i titoli Confide, Cir e Olivetti, dopo l’annuncio di una tripla operazione sul capitale per il riassetto del gruppo De Benedetti che si prepara a lanciare sul mercato un maxi-aumento di capitale di 2.257 miliardi. L’Olivetti annuncia che entro il giugno 1996 ridurrà il personale di cinquemila unità in tutto il mondo. Immediata reazione dei sindacati che chiedono un incontro urgente con i vertici aziendali.

Palermo, arrestato Vittorio Mangano, capo della famiglia di Porta Nuova ed ex stalliere della villa di Berlusconi ad Arcore.

Sequestrati beni per circa 20 miliardi a 4 mafiosi della provincia di Trapani: Ignazio Giacalone, ex sindaco di Mazara, Antonio Rallo di Marsala, Salvatore Crimi di Vita (Tp) e Pietro Bonanno di Trapani. Avrebbero riciclato miliardi provenienti dalle attività delle cosche mafiose trapanesi.

9 settembre: secondo un’inchiesta del settimanale Il Mondo, i clan mafiosi chiuderanno il 1995 in passivo a causa delle spese processuali, dei sequestri e delle confische di beni, per il blocco degli appalti e perché sarebbe diminuito il loro ruolo nel mercato delle droghe.

10 settembre: arrestato ad Acireale (Ct) il latitante Salvatore Piacenti, capo della famiglia catanese dei Ceusi, alleata del clan Cappello, nemico di Santapaola.

Palermo, cominciano le manifestazioni, che dureranno una settimana con dibattiti sulla mafia e sui problemi del quartiere, incontri tra i giovani e una fiaccolata, per ricordare padre Giuseppe Puglisi, ucciso il 15 settembre del 1993.

11 settembre: depositata la sentenza con cui i giudici della terza sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo hanno condannato i componenti la cupola mafiosa di Palermo e assolto Nitto Santapaola per l’omicidio del generale Dalla Chiesa, della moglie e dell’agente di scorta, e per la strage in cui furono uccisi il boss catanese Alfio Ferlito e tre carabinieri che lo scortavano. Secondo i giudici i delitti furono decisi soltanto dai mafiosi palermitani.

12 settembre: Palermo, disposti arresti domiciliari per Giacomo Perticone e Giuseppe Frisella, rispettivamente ex direttore ed ex vicepresidente del Banco di Sicilia, e interdetti 7 ex consiglieri e sindaci, in seguito ad un’inchiesta sulla gestione del Banco e su vicende che risalgono a vent’anni fa. Nell’ordinanza vengono chiamati in causa anche gli esponenti politici Calogero Mannino, Salvo Lima, Rino Nicolosi, Turi Lombardo, Mario D’Acquisto e altri che avrebbero fatto pressioni per erogazioni di crediti, per assunzioni e progressioni di carriere. L’inchiesta riguarda anche tangenti (di cui una di 600 milioni pagata a Calogero Mannino) in favore di partiti politici che avevano votato nel 1985 una legge regionale che stanziava 120 miliardi (erogati dal Banco) per la Sitas, la società turistico-alberghiera che avrebbe dovuto costruire alberghi a Sciacca (Ag), ma che fu posta in liquidazione dopo aver costruito soltanto 4 degli 8 insediamenti, bruciando decine di miliardi.

Confiscati a Totò Riina e ai suoi prestanomi Gaetano e Giuseppe Sansone beni per 112 miliardi: terreni, fabbricati, depositi bancari, partecipazioni azionarie in 13 società. Il decreto di confisca è stato trasmesso al governatore della Banca d’Italia perché adotti provvedimenti nei riguardi del Banco di Sicilia, della Cassa di Risparmio e dell’Istituto San Paolo, perché secondo i giudici sussiste il fondato motivo per ritenere che attraverso le operazioni di finanziamento fondiario siano state realizzate operazioni di riciclaggio, con erogazione di credito senza alcun controllo.

13 settembre: il Commissario Ue alla Concorrenza lancia un vero e proprio ultimatum all’Italia, per riequilibrare le condizioni di concorrenza sul mercato dei telefonini, viziato dal canone d’ingresso imposto al secondo gestore.

I leader del Polo, ospiti della comunità di don Gelmini, ribadiscono il loro no alla liberalizzazione delle droghe leggere, e chiedono di andare al voto dopo l’approvazione della Finanziaria.

Critiche alla presidente della Commissione antimafia Tiziana Parenti da parte di componenti la Commissione per le anticipazioni alle agenzie di stampa sul bilancio del primo anno di lavoro della Commissione e per il modo in cui è stato trattato il caso Andreotti, che costituirebbe una grave interferenza nel processo che si svolgerà a Palermo.

Arrestate 8 persone tra medici, tecnici e ispettori della Usl di Teramo, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla concussione, peculato, falso e abuso d’ufficio, per avere costretto decine di imprese a servirsi della consulenza tecnica di un laboratorio privato.

Il magistrato della procura generale di Palermo Alberto Di Pisa propone di riaprire l’inchiesta sull’omicidio del giornalista Mario Francese, ucciso il 26 gennaio 1979, il quale stava indagando sui rapporti tra mafia, politica e gruppi finanziari. Francese aveva denunciato le speculazioni sulla costruzione della diga Garc

14 settembre: inviati dal pubblico ministero di Venezia Carlo Nordio avvisi di garanzia ad Achille Occhetto, Massimo D’Alema, Bettino Craxi e all’ex vicepresidente nazionale della Lega delle cooperative Luciano Bernardini, nell’ambito dell’inchiesta sull’attività delle cooperative della Lega. Nei capi d’imputazione si ipotizza il finanziamento al Pci-Pds e al Psi, con somme provenienti da una serie di illeciti: dalla bancarotta fraudolenta pluriaggravata al falso in bilancio e alla frode fiscale. I fatti contestati riguardano un periodo che va fino al 1991.

Uccisi a Catania i pregiudicati Sebastiano Calì e Maurizio Flaccomio, rispettivamente affiliati ai clan Ferrera-Cavadduzzu e Pillera-Cappello, cosche rivali di Santapaola. Ferito un passante.

15 settembre: arrestate 15 persone appartenenti ad organizzazioni criminali della Lombardia e del Veneto e alla mafia del Brenta, con l’accusa di traffico di droga.

Arrestato a Catania Carmelo Rannesi, latitante appartenente al clan di Giuseppe Pulvirenti.

Arrestate altre 3 persone della banda di rapinatori che il 16 agosto uccisero ad Olbia 2 carabinieri. Tra di loro una donna, Milena Ladu, che guidava una delle auto usate dai banditi.

18 settembre: la Commissione europea, dopo un mese e mezzo di indagini, conclude che le recenti fluttuazioni della nostra moneta non hanno prodotto distorsioni della concorrenza sul mercato interno. L’Italia è assolta, ma non è ritenuta ancora matura per rientrare nello Sme.

Arrestata, dopo un’indagine della procura di Pesaro, Marya Elson, moglie del boss statunitense di origine russa Monya Elson, in carcere a Marino del Tronto (Ascoli Piceno) dall’8 marzo scorso, di cui è stata chiesta l’estradizione negli Stati Uniti, dove è accusato di omicidio, tentato omicidio e traffico di droga. Assieme a Marya Elson, di origine ucraina, è stato arrestato il suo connazionale Yossif Aronovizh, con l’accusa di riciclaggio: compravano in Italia gioielli e mobili per centinaia di migliaia di dollari provenienti da traffici illeciti tra gli Stati Uniti e i paesi dell’ex Unione sovietica.

19 settembreRoma, il Polo si dichiara contrario a trasferire una parte dell’imposta sulla benzina alle Regioni.

Roma, il Procuratore Generale della Cassazione chiede di archiviare le accuse del Guardasigilli contro il pool di Milano; secondo il magistrato, infatti, i giudici di Milano non avrebbero intimidito gli ispettori del ministero di Grazia e Giustizia.

Rinviato a giudizio Primo Greganti con l’accusa di concorso in concussione per una tangente di 260 milioni ottenuti dalla Italimpresit del Gruppo Fiat per la costruzione di un depuratore sul Po in Piemonte.

Il procuratore di Firenze Pierluigi Vigna dà notizia di una vasta operazione, condotta da agenti dei Ros infiltrati tra i trafficanti colombiani, che ha portato al sequestro di 845 chili di cocaina e a 21 arresti in Italia.

20 settembre: Roma, prosciolto, dal Gip di Roma Antonio Cappiello, il giudice Corrado Carnevale accusato di aver favorito in un processo il mafioso pugliese, ora pentito, Salvatore Anacondia
La figlia di Felice Maniero, Elena, ripudia il padre dopo la scelta di collaborare con la magistratura

Arrestati a Bari 14 malviventi e notificate altre 14 ordinanze di custodia cautelare a persone già in carcere. Fanno parte dell’organizzazione che faceva capo ad Antonio Di Cosola, arrestato nel novembre dell’anno scorso.

Sequestrato a Caserta il villaggio (alberghi, villette, negozi, uffici e zone a verde) costruito abusivamente su un terreno demaniale dal costruttore Vincenzo Coppola, originario di Casal di Principe, che aveva occupato il terreno nei primi anni ’60. Malgrado contenziosi e vertenze, era riuscito a costruire, utilizzando i suoi legami prima con l’ex ministro Giacinto Bosco e poi con altri esponenti democristiani

21 settembre: Roma, il ministro della Giustizia Mancuso ordina una nuova ispezione alla Procura di Milano.

Rinviato a giudizio l’ex magistrato Guido Viola, ora avvocato. E’ accusato di riciclaggio per aver ricevuto circa 2 miliardi, provenienti da tangenti, dall’ex presidente e commissario straordinario dell’IPAB, Matteo Carriera, suo assistito, uno dei primi arrestati dal pool di Milano.

Estradato dalla Germania Francesco Filippi, killer della cosca dei Greco di Alcamo (Tp). E’ accusato di 5 omicidi.

Commemorato a Canicattì (Ag) il giudice Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre del 1990.

23 settembre: Massimo D’Alema interviene all’assemblea dei giovani industriali ed afferma di non riconoscere la legittimità di un governo presieduto da chi non ha ancora risolto il conflitto di interessi.

Rinviato a giudizio per associazione di tipo mafioso Ferdinando Pinto, ex gestore del teatro Petruzzelli di Bari, accusato di aver commissionato l’incendio del teatro a mafiosi per lucrare sulla ricostruzione e far fronte ai suoi debiti.

24 settembre: Tel Aviv, Arafat e il leader israeliano Simon Peres raggiungono un accordo per l’autonomia in Cisgiordania.

San Giuliano Milanese, arrestato Roberto Di Stefano, killer latitante di Gela, accusato del tentato omicidio di Filippo Giovanni Vitale, poi diventato collaboratore di giustizia.

25 settembre: le reti di telecomunicazioni saranno libere, a partire dal prossimo anno, con il divieto di partecipazioni incrociate tra televisione e telefonia.

Palermo, commemorati il giudice Cesare Terranova e il maresciallo Lenin Mancuso, con una cerimonia sul luogo dell’omicidio, avvenuto il 25 settembre 1979, e con un dibattito su droghe e mafie organizzato dall’Associazione donne siciliane contro la mafia.

Canicattì (Agrigento), commemorati il giudice Antonino Saetta e il figlio Stefano, uccisi il 25 settembre 1988.

Milano, chiesti, dal pubblico ministero Claudio Gittardi, 2 anni e mezzo di carcere per Paolo Berlusconi, per le tangenti pagate per il Golf Club di Torcinasco, creato dalla Edilnord inglobando un castello medievale e alcune cascine. Per ammissione di Paolo Berlusconi i soldi venivano dai fondi neri accumulati dalla Edilnord alterando i prezzi di vendita delle case.

Brescia, chiesta la condanna a 8 anni di carcere per il generale della Finanza Giuseppe Cerciello. L’avvocato dello Stato chiede un risarcimento danni per 9 miliardi.

26 settembrePalermo, si apre il processo a Giulio Andreotti. Il presidente Francesco Ingargiola non consente la diretta TV ma ammette la diretta radio. Sono presenti 300 giornalisti provenienti da tutto il mondo
Per saperne di più
http://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/228-cosa-nostra/72242-la-verita-sul-processo-andreotti-sbarca-all-universita-di-pavia.html

Dall’inchiesta sulle assunzioni di invalidi alle Poste tra il 1990 e il 1992 è emerso che soltanto 6 su 100 sono realmente invalidi. Alcuni di loro sono stati assunti senza alcuna visita medica e qualcuno ancor prima di aver presentato domanda.

Manifestazione di protesta contro il sostituto procuratore di Locri Roberto Pennisi che ha chiesto 1.512 anni di carcere e oltre 12 miliardi di multe nel processo contro 49 persone di paesi della Locride, imputate di associazione mafiosa finalizzata ai sequestri di persona e al traffico di droga: circa sessanta donne – madri, sorelle e mogli degli imputati – si sono incatenate davanti al tribunale.

Ricordato a Trapani dalla comunità Saman Mauro Rostagno, ucciso il 26 settembre 1988.

27 settembre: sono le maggiori entrate a prevalere nella Finanziaria; il presidente del Consiglio difende l’equità e l’incisività della sua manovra, che porterà il fabbisogno statale a 109 mila miliardi nel 1996. Positive le reazioni dei sindacati, critici gli industriali. La manovra non piace ai mercati finanziari. La lira accusa un forte ribasso e perde l’1% sul marco, recuperando parzialmente a fine giornata.

La Cassazione respinge il ricorso di Calogero Mannino con cui chiedeva la scarcerazione e il trasferimento del processo al Tribunale dei ministri.

Autorizzata dal Ministero degli Esteri messicano l’estradizione di Francesca Vacca Agusta, ricercata dai giudici milanesi per la vicenda dei fondi svizzeri di Bettino Craxi.

Bari, trasferiti dal Csm per incompatibilità ambientale due magistrati, Angelo Bassi e Carlo Curione, per aver avuto rapporti con il presidente delle Case di cura riunite, Francesco Cavallari, arrestato per associazione mafiosa.

Arrestati a Sassari 2 tecnici e un amministratore accusati di aver preteso tangenti per far riprendere la costruzione di un centinaio di minialloggi vicino al porto di Stintino.

Ferito a Bogotà Antonio José Cancino, avvocato del presidente colombiano Ernesto Samper, accusato di aver ricevuto contributi dal cartello di Cali per la sua campagna elettorale. Due agenti della scorta sono stati uccisi. Un aereo della polizia impegnato nella distruzione delle piantagioni di coca e marijuana è stato abbattuto e il pilota è morto.

28 settembre: ricordato a Palermo Paolo Ficalora, ucciso a Castellammare del Golfo (Tp) il 28 settembre 1992. La vedova, Vita D’Angelo, denuncia lo stallo dell’inchiesta sulla morte del marito.

Bruna Cagliari, vedova dell’ex presidente dell’Eni, morto suicida nel 1993 nel carcere di San Vittore, ha fatto versare alla banca del Palazzo di Giustizia di Milano oltre 12 miliardi, frutto delle tangenti depositate nel conto svizzero nel 1991.

29 settembre: durante il processo per le tangenti pagate ai partiti per la costruzione della metropolitana milanese, il pubblico ministero Paolo Ielo accusa Bettino Craxi di avere orchestrato le campagne di delegittimazione dei giudici del pool di Milano, di D’Alema, Prodi e Del Turco. Le accuse nascono dall’esame delle conversazioni telefoniche dell’ex leader socialista con la segretaria, con l’avvocato e con altre persone (in particolare con ex socialisti) e dei documenti sequestrati nell’ufficio romano di Craxi, da cui si evince un rapporto con Forza Italia. Smentite da parte di vari deputati e di Dotti, che licenzia l’addetto stampa di Forza Italia, Luca Mantovani, che aveva mandato a Craxi la copia di un’interrogazione di Tiziana Maiolo contro la procura di Milano. Nei giorni successivi nasce una polemica contro Ielo da parte degli avvocati di Craxi, di esponenti del Polo e del procuratore della Repubblica di Venezia, Carlo Nordio (tirato in ballo dalle conversazioni di Craxi con il suo avvocato) che respinge l’accusa di essere personaggio fidato di Craxi. Si dà notizia che tra le carte sequestrate ci sono tre fascicoli del Sisde, che riguardano, tra l’altro, Enrico Berlinguer e altri dirigenti del Pci. Il 3 ottobre viene convocato dagli ispettori ministeriali il giudice Carlo Crivelli che aveva disposto le intercettazioni sull’utenza della villa di Hammameth.

Archiviato dal Csm il procedimento disciplinare contro i giudici del pool di Milano.

Siracusa, accolta la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex deputato socialista Michele Cortese. E’ accusato di aver pagato i voti del clan mafioso che faceva capo ad Agostino Urso, ucciso nel giugno del 1992.
Palermo, rinviato a giudizio l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana Paolo Piccione, per una tangente di 150 milioni per la realizzazione di una strada a Capizzi (Me). Piccione querela per calunnia il geometra Sebastiano Franchina che lo accusa di avere intascato la tangente.

Arrestato in una casa nel centro di Platì (Reggio Calabria) uno dei più pericolosi latitanti della ‘ndrangheta della Locride, Giuseppe Barbaro, assieme al cugino Saverio Barbaro.

30 settembreHammamet, Craxi attacca il giudice Ielo, accusandolo di aver fatto un “comizio stalinista”

Piazza Armerina (Enna), danneggiati i mosaici della villa romana. Il soprintendente ai Beni culturali di Enna, Gianfilippo Villari, fa l’ipotesi che l’atto di vandalismo sia una reazione all’opera di contrasto intrapresa dalla Soprintendenza contro il traffico internazionale di reperti archeologici.

Depositati gli interrogatori degli imputati nell’inchiesta sui ritardi dei lavori al Teatro Massimo di Palermo, chiuso da circa 20 anni. Imputati tra gli altri l’ex presidente della Regione siciliana Rino Nicolosi, il presidente dell’Assemblea regionale Angelo Capitummino (entrambi democristiani) e il sindaco Leoluca Orlando. Gli imputati si accusano a vicenda di interessi politici nella gestione degli appalti e parlano di una regia di Salvo Lima. Secondo Nicolosi e Vito Riggio, ex capogruppo Dc al Consiglio comunale, Orlando avrebbe ceduto, con la complicità di Capitummino, i restauri alla Regione per far gestire gli appalti agli andreottiani, che lo avevano appoggiato nella elezione a sindaco nel 1985 e nella formazione della giunta nel 1987. Orlando e Capitummino smentiscono di avere avuto rapporti in quel periodo con Salvo Lima. Il costruttore Ignazio Ranieri, fratello di Luigi, ucciso il 14 dicembre 1988, dichiara che il fratello gli aveva detto che per aggiudicarsi gli appalti bisognava pagare tangenti ai politici.

OttobreBrescia, nuova inchiesta della procura contro Antonio Di Pietro: questa volta è accusato di falso ideologico insieme al giudice Francesco Saverio Borrelli, per aver firmato i verbali di alcuni interrogatori della polizia giudiziaria senza avervi presenziato per intero. Ma si indaga anche sulla deposizione dell’agente Napoli, che ha rivelato lo spionaggio continuato e illegale del Sisde ai danni del pool (Dossier Achille): nessuno scoprirà mai chi fosse questo Achille, anche perché il capo del servizio Gaetano Marino negherà per mesi l’esistenza stessa del fascicolo, salvo poi consegnarlo con tante scuse al comitato di controllo sui servizi segreti.

1° ottobre: una volontaria e due religiosi italiani sono massacrati in Burundi da una banda dell’esercito.

Campofranco (Ag), scoperto sotto un viadotto della strada Palermo-Agrigento, il cadavere dell’imprenditore Pietro Adamo, scomparso 2 prima. E’ stato ucciso con un colpo di pistola alla testa, probabilmente da un conoscente. 3 anni fa aveva subito l’incendio della casa di campagna e poi di un camion della sua ditta.

Brolo (Me), morto l’imprenditore edile Giuseppe Gasparo Morticella, stroncato da un infarto dopo aver subito un attentato incendiario ad una pala meccanica di sua proprietà. Già altre volte aveva subito analoghi attentati, ma non aveva mai ammesso di aver ricevuto richieste di pizzo.

Venezia, i magistrati che indagano sulle cooperative rosse respingono i sospetti di legami con Craxi, che sembrerebbero scaturire dalle intercettazioni telefoniche. Polemica con la Procura milanese.

2 ottobre: dopo il varo della legge Finanziaria si susseguono gli incontri a Palazzo Chigi. Lamberto Dini incontra il Capo dello Stato, il presidente del Senato e la maggioranza che sostiene il governo. Soddisfatto il centro-sinistra, che però chiede di modificare gli interventi per il Mezzogiorno e la finanza locale. Critico il Polo.

Milano, il Pubblico Ministero Francesco Greco ha chiesto il rinvio a giudizio di 127 persone per i fondi neri costituiti all’estero dall’Eni e dalla Montedison. Tra le persone coinvolte: l’ex segretario del Psi Bettino Craxi, l’ex segretario della DC Arnaldo Forlani, l’ex ministro democristiano Cirino Pomicino, i finanzieri Gianni Varasi e Sergio Cusani, Mario Schimberni, Carlo Sama, Giuseppe Garofano, Franco Reviglio e l’ex segretario amministrativo della DC Severino Citaristi. I reati contestati sono falso in bilancio, corruzione, truffa, finanziamento illecito dei partiti e ricettazione.

Catania, riprende il processo per associazione mafiosa, omicidi, traffico di stupefacenti, estorsioni e rapine al boss Nitto Santapaola e a 135 affiliati al suo clan. Tra le accuse quella di aver organizzato ed eseguito l’omicidio di Giuseppe Fava. Tra gli imputati anche i figli di Santapaola.

Reintegrato nelle sue funzioni dal Csm il giudice di Bologna Antonio Esti, sospeso perché accusato dal pentito Galasso di aver aggiustato processi della camorra dal 1978 al 1986, quando era giudice a Napoli. La Cassazione aveva rilevato la mancanza di indizi.

3 ottobre: emessi 14 avvisi di garanzia per altrettanti dirigenti di cooperative siciliane della Lega, con l’accusa di concorso in abuso d’ufficio, falso e simulazione di reato. Le cooperative presentarono, tutte nello stesso periodo, denuncia di smarrimento dei bilanci per furto o incendio. Qualche dirigente ha ammesso il falso smarrimento dei registri.

Sequestrati beni per 5 miliardi a 10 persone vicine agli ambienti mafiosi di Palermo e Catania.

Milano, emessi 100 ordini di custodia cautelare, di cui 52 eseguiti e 44 consegnati a persone già detenute, 4 latitanti. Arresti anche in 5 province siciliane. In carcere i referenti al Nord di Cosa Nostra, Stidda e Camorra. Arrestato anche il proprietario dell’industria di televisori Hoonved, che non ha mai denunciato le estorsioni subite e ha utilizzato i mafiosi per intimidire concorrenti e dipendenti non graditi.

Arrestate 21 persone tra Catania e città del Nord Italia, con l’accusa di traffico di droga. Le indagini scaturiscono da dichiarazioni di un pentito del clan Cappello di Catania.

Ucciso a Catania Giuseppe Di Mauro, anziano capo della famiglia dei puntina. Erano già stati assassinati la moglie, 2 figli ed un nipote.

Citati Corrado Carnevale e Totò Riina come testimoni dalla difesa del commercialista palermitano Giuseppe Mandalari, consulente di Cosa Nostra.

Roma il processo alla banda della Magliana. Tra gli imputati Massimo Carminati, accusato anche dell’omicidio di Pecorelli, ed Enrico Nicoletti, a cui sono stati sequestrati beni per 2.000 miliardi.

Los Angeles, l’attore, ed ex stella del football americano, O. J. Simpson, è assolto dall’accusa di aver ucciso la moglie Nicole e l’amante di lei. La sentenza suscita molto clamore e non risolve i dubbi sul duplice omicidio.

4 ottobreRoma, Rissa in aula a Montecitorio. A scatenare pugni e schiaffi, il voto su un seggio contestato, quello del deputato di Rifondazione comunista Vendola, che viene riconfermato dall’aula, contrariamente al parere espresso dalla Giunta per le elezioni.

Prime rivelazioni sui documenti sequestrati nell’ufficio romano di Craxi: sono stati trovati tre volumi intestati al Sisde che conterrebbero fascicoli sui magistrati milanesi Colombo e Davigo e su alcuni esponenti dell’ex Pci.

Palermo, al processo contro gli assassini di Salvo Lima, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Angelo Capitummino, ha dichiarato che nell’81, poiché voleva rompere con la corrente andreottiana, Lima lo fece minacciare di morte e si presentò al battesimo di suo figlio, celebrato da monsignor Cassisa a Monreale il 5 aprile dell’81, imponendogli di fare da padrino. Alla richiesta del pubblico ministero sul perché non ha denunciato il fatto prima, Capitummino risponde: non ho avuto il coraggio di farmi ammazzare e afferma che non aveva fiducia nei giudici del tempo. L’ex sindaco di Godrano, Salvatore Bisagna, che avrebbe minacciato Capitummino a nome di Lima, nega il fatto, confermato invece da 3 esponenti delle ACLI. In seguito alle dichiarazioni di Capitummino nascono polemiche nel Pds siciliano: alcuni dirigenti chiedono le sue dimissioni dalla Presidenza dell’ARS, mentre la vedova di Pio La Torre lo difende, ricordando il suo impegno nella lotta per la pace e contro la mafia.

Palermo, lettera anonima di minacce al presidente della Camera penale, Nino Mormino: “I vostri amici giudici ci stanno riempiendo di ergastoli e voi non riuscite a battere i pugni sul tavolo. Vi prenderemo a scopettate”.

5 ottobre: il governatore di Bankitalia, Fazio, di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, afferma che nel 1996 occorrerà una manovra correttiva di circa 10mila miliardi, data anche l’incertezza degli incassi derivanti dal concordato fiscale. Il Presidente del Consiglio risponde di non ritenere necessaria la manovra.

Si sblocca il disegno di legge sulle Authorities e le grandi privatizzazioni si fanno più vicine. Dopo l’esame della Camera i nuovi organismi prenderanno corpo.

Al pool di Milano, che chiede il suo rinvio a giudizio per le tangenti alla Guardia di Finanza, Berlusconi replica sostenendo che contro di lui è stato costruito un teorema.

Agrigento, ucciso a Ravanusa il bracciante incensurato Pietro Formica e a Porto Empedocle il giovane pregiudicato Salvatore Greco. Il suo corpo è stato gettato in un pozzo.

Pietro Carra, arrestato con l’accusa di aver trasportato l’esplosivo per gli attentati del 1993 a Roma, Milano e Firenze, ha cominciato a collaborare con la giustizia. I suoi parenti hanno rifiutato il piano di protezione.

6 ottobrePerugia, il GIP Sergio Materia ha accolto la richiesta dei difensori dei funzionari del Sisde, Mario Fabbri, Giancarlo Paoletti e Vittorio Faranda, coinvolti nell’inchiesta per l’omicidio Pecorelli, di essere processati con rito immediato. I funzionari avevano negato di avere avuto rapporti con Danilo Abbruciati, esponente della banda della Magliana, mentre alcune prove dimostrerebbero il contrario.

Napoli, arrestato l’ex ministro democristiano Cirino Pomicino. E’ accusato di concussione ed estorsione per aver intascato una tangente di 400 milioni pagata dal presidente del Centro commerciale di Nola. In carcere anche l’imprenditore Franco Ambrosio, suo uomo di fiducia.

Milano, avviso di garanzia a Berlusconi per la vicenda dell’acquisto della casa cinematografica Medusa. L’accusa è di falso in bilancio e appropriazione indebita.

Brolo (Ct), ucciso davanti alla convivente e a 4 bambini, il piccolo imprenditore pregiudicato Giovanni Di Paola.
Latina, ucciso il pregiudicato Silvano Dionigi da un imprenditore a cui voleva estorcere 100 milioni

7 ottobreMilano, perquisite dalla Guardia di Finanza le sedi di Gemina e Rizzoli. Emessi anche 10 avvisi di garanzia per falso in bilancio per gli attuali presidente, vicepresidente e direttore di Gemina e alcuni amministratori. Si sospetta la creazione di fondi neri.

Arrestato a Vampolieri, alle porte di Catania, il killer Salvatore Cristaldi, ricercato da 2 anni. Sembra che stesse investigando per conto di Santapaola sull’omicidio della moglie, Carmela Minniti.

L’ex consigliere comunale di Cremona della Lega Nord, Amedeo Garini, è stato fatto arrestare dal sindaco di Cremona, perché trovato in possesso di una valigetta con 50 milioni, destinati agli amministratori comunali per ottenere l’approvazione del piano di recupero di un’area della città, dove dovrebbe sorgere un centro commerciale.

Napoli, ucciso il pregiudicato Luciano Vodola. I killer sono stati feriti da 2 carabinieri, mentre si allontanavano dal luogo del delitto.

9 ottobrePalermo, prosciolti i due giovani accusati di essere i killer di Francesco Bronte, ucciso a Brancaccio il 3 giugno ’94. Ad accusarli un giovane di Brancaccio collaboratore di padre Puglisi, che aveva assistito al delitto ed aveva detto di riconoscerli. L’inchiesta ha evidenziato differenze notevoli tra le cose dette dal giovane e quanto è stato accertato. Il testimone aveva parlato di 4 colpi di pistola, mentre la scientifica ha trovato più di 15 proiettili; inoltre aveva dichiarato che a sparare era stato soltanto uno, mentre si sono trovati proiettili di diversi calibri. Nei giorni successivi si saprà il giovane ha ammesso di aver mentito dicendo di non conoscere uno dei killer, con cui invece si era incontrato per chiedergli la restituzione di una collanina rubata. Sconcerto dei volontari del Centro padre Puglisi sulla vicenda.

10 ottobreCorleone, ucciso da killer armati di pistola e fucile il vecchio mafioso Pietro Ferrara, vicino a Luciano Liggio e Totò Riina. Ferrara nel 1965 era stato inserito dal giudice Terranova nell’inchiesta che aveva portato al processo a 114 mafiosi, tra cui Liggio, Riina e Provenzano.

Palermo, si apre il processo a Giuseppe Prinzivalli, accusato da alcuni pentiti, tra cui Salvatore Cancemi, di avere preso dal boss Giuseppe Giacomo Gambino 500 milioni per aggiustare il maxiprocesso ter. Nella sentenza veniva messa in discussione la responsabilità della cupola mafiosa e venivano assolti Totò Riina, Michele Greco e Bernardo Provenzano. Il giudice a latere, Fabio Marino, dichiara di non avere avuto contrasti con Prinzivalli e di avere steso la motivazione della sentenza, ad eccezione di 48 pagine. Chiamati a testimoniare dalla difesa i mafiosi Totò Riina, Gaetano Badalamenti e Giacomo Giuseppe Gambino, alcuni pentiti e una ventina di avvocati del maxiter.

Belmonte Mezzagno (Pa), ucciso Luigi Mario Greco, incensurato, figlio del mafioso Antonino, ritenuto fedelissimo del latitante Benedetto Spera, accusato di essere tra i protagonisti della strage di Capaci e dell’omicidio di Salvo Lima. Gli inquirenti ritengono che l’omicidio sia un segnale per coloro che continuano a proteggere Spera, ricercato dalla polizia e braccato dai nemici.

Palermo, arrestati il Direttore Generale, Salvatore Nicolosi, il suo vice, Salvatore Lorito, e un funzionario, Antonino Lo Verde, della Cassa Rurale e Artigiana di Monreale (Pa). Avrebbero garantito crediti facili alle cosche e consentito il riciclaggio di denaro sporco. In carcere anche l’imprenditore palermitano Gaspare Gambino, ex presidente della Palermo calcio: un terzo dei capitali appartengono a lui e ad altri soci, tra cui Salvatore Sbeglia, indagato per la strage di Capaci. In conversazioni telefoniche intercettate, Nicolosi parla di progetti di attentati nell’aula bunker e contro i carabinieri del posto.

Palermo, presentato un esposto in Procura da parte di Rosalia Basile, moglie del pentito Vincenzo Scarantino, uno degli accusati per la strage di via D’Amelio. La donna ha rifiutato il piano di protezione ed è ritornata a vivere dalla madre

Afghanistan, i talebani iniziano l’assedio di Kabul.

11 ottobre: arrestate 11 persone appartenenti alle famiglie Brusca, Farinella e Pullarà, che agivano nella zona tra Finale di Pollina, al confine tra le province di Palermo e Messina, e San Giuseppe Jato (Pa), il paese dei Brusca. Sono accusati di associazione mafiosa, estorsioni, danneggiamenti e bancarotta. L’indagine aveva preso l’avvio dalle dichiarazioni di Michele e Bruno Capomaccio, fratelli dell’imprenditore Massimo Capomaccio ucciso il 24 settembre del 1994, e del loro socio Andrea Randazzo. Le indagini hanno interessato la società RGL (Realizzazione Grandi Lavori), di cui Capomaccio e Randazzo erano soci al 51 per cento, che faceva capo alle famiglie Farinella, Brusca e Pullarà. La società, poi fallita, si era aggiudicata l’appalto della Palermo-Sciacca (in costruzione dagli anni ’60 e ancora non completata), veniva utilizzata per dirottarvi ingenti finanziamenti pubblici e, malgrado il fallimento, per ottenere soldi da varie amministrazioni. Un filone d’indagine riguarda anche la Cassa Rurale ed Artigiana di Monreale nella quale sarebbero stati riciclati alcune centinaia di milioni della famiglia Pullarà

Nocera Superiore (Sa), arrestato un dipendente della Telecom che segnalava ad esponenti del clan Alfieri le utenze telefoniche messe sotto controllo dai magistrati.

Annunciata dal ministro Filippo Mancuso un’azione disciplinare contro i giudici di Bologna che consegnarono ad Antonio Di Pietro atti dell’inchiesta sulla banda della Uno Bianca. Il ministro ha ordinato agli ispettori di indagare sul Pubblico ministero Paolo Ielo per le intercettazioni telefoniche effettuate sulla linea di Bettino Craxi. Silvio Berlusconi, intanto, si scaglia contro la Procura di Palermo per il processo ad Andreotti, perché danneggerebbe l’immagine dell’Italia, e difende l’operato del ministro Mancuso.

Emessi avvisi di garanzia per le assunzioni irregolari alle Poste quando era ministro Carlo Vizzini 

12 ottobre: recapitato da parte del Ministro Mancuso al TAR della Lombardia, presso cui si discute il ricorso del pool contro gli ispettori del Ministero, il verbale dell’interrogatorio reso in segreto da Berlusconi al capo degli ispettori Dinacci, in cui accusa Borrelli di avere telefonato a Scalfaro, il 21 novembre 1994, per avvertirlo dell’informazione di garanzia per corruzione nei riguardi dell’allora presidente del consiglio, prima che questi ricevesse l’avviso dai carabinieri. Il giudice Borrelli smentisce e dichiara che Scalfaro fu avvertito quando Berlusconi era già a conoscenza del provvedimento. E comunque il segreto investigativo è a discrezione del Pm. 

Chiesto dagli ispettori del Ministero di Grazia e Giustizia l’avvio di un procedimento disciplinare per i giudici Gherardo Colombo, Fabio De Pasquale e Ilio Poppa. Ancora un’indagine per Antonio Di Pietro per abuso d’ufficio, in relazione agli acquisti di computer per il palazzo di giustizia di Milano.

Palermo, al processo per la strage di via D’Amelio un testimone dichiara di aver avuto una relazione con il pentito Vincenzo Scarantino, sostenendo che un omosessuale non può essere mafioso. La moglie Rosalia Basile tiene una conferenza stampa per dichiarare di conoscere le inclinazioni omosessuali del marito già prima del matrimonio e ribadisce che Scarantino ha fatto le dichiarazioni sotto pressione degli inquirenti.

13 ottobrePalermo, arrestati l’assessore regionale siciliano al turismo Luciano Ordile, del Cdu, il presidente regionale del Coni, il sovrintendente ai Beni culturali di Siracusa per lo scandalo della maxi trasferta in Giappone in occasione delle Universiadi. In agosto erano state emessi quattro decreti di poco meno di 800 milioni (per non fare scattare il controllo della Corte dei Conti) per una trasferta di 300 persone, uno spettacolo di 20 minuti, una cena di gala, tutto per propagandare le Universiadi del 1997 che dovrebbero svolgersi a Palermo. Il maxi-viaggio è stato bloccato dalla Procura di Palermo, ma in Giappone è andato Ordile e sono stati inviati reperti archeologici e quadri, per un valore di 9 miliardi, con l’autorizzazione del sovrintendente di Siracusa ma senza copertura assicurativa, per cui tali beni sono rimasti in Giappone, anche perché la Regione non ha pagato le spese di allestimento della mostra. Arrestato anche il responsabile della trasferta e il manager della società che si occupò dell’organizzazione, Aldo Bevacqua. Le accuse sono: abuso d’ufficio, falso, ricettazione, truffa aggravata e peculato. Secondo la procura Bevacqua avrebbe occultato i fondi per la trasferta nei paradisi fiscali delle Virgin Islands.

Trovato manomesso dal giudice Rosario Priore, che indaga sulla strage di Ustica, il registro delle operazioni della sala radar del centro di Marsala: risultano mancanti le pagine che riguardano i giorni 27 e 28 giugno 1980.

Mosca, il procuratore generale denuncia che 100 candidati alla Duma per le prossime elezioni sono affiliati della criminalità organizzata.

14 ottobreMilano, rinviato a giudizio Silvio Berlusconi, insieme al fratello Paolo e ad altre 9 persone tra cui il generale della Finanza Giuseppe Cerciello, per tangenti alla Guardia di Finanza, per un ammontare di 380 milioni, versate dalla Fininvest in occasione di verifiche fiscali. Silvio Berlusconi in una conferenza stampa dice che le accuse contro di lui sono prive di fondamento. Il processo inizierà il 17 gennaio ’96.

Napoli, arrestate 18 persone per traffico di denaro illegale, armi, oro e diamanti: un giro d’affari di oltre 4.000 miliardi che metteva in contatto faccendieri italiani, belgi, olandesi, legati a mafia e camorra, con politici africani e mediatori asiatici, funzionari di banche, signori della guerra jugoslavi e militari iracheni. Coinvolto anche Licio Gelli, chiamato in causa da conversazioni telefoniche di uno degli imputati.

Alcamo (Tp), scomparso il giovane Filippo Pirrone. Probabilmente un altro caso di lupara bianca. Il giovane è cugino di Giuseppe e Caterina Pirrone, uccisi il 24 gennaio scorso per ordine di Leoluca Bagarella.

Emessi 30 avvisi di garanzia per le pensioni INPS concesse a dipendenti di partito, sindacati e cooperative, in violazione della legge sul riscatto, per cui i beneficiari hanno pagato soltanto la metà del dovuto

15 ottobreRoma, trasporto aereo nel caos: ritardi record e voli cancellati. Il ministro dei Trasporti lancia un ultimatum: o l’accordo o il pugno di ferro.

Liberato, dopo 10 mesi di prigionia e il pagamento di un riscatto di circa 5 miliardi, l’imprenditore sardo Giuseppe Vinci. Il giorno dopo saranno arrestati i componenti della banda, già individuati da un mese; il loro arresto era stato rimandato per non mettere in pericolo l’ostaggio.
Il pentito Giovanni Orlando, che sta parlando delle cosche messinesi, è stato arrestato mentre riscuoteva il denaro di un’estorsione. La somma (5.000.000) doveva essere portata al boss Giuseppe Mulè, ricoverato in ospedale. La vittima dell’estorsione, individuata dagli agenti, ha negato di essere stata taglieggiata e non ha voluto la restituzione del denaro.

16 ottobreWashington, la popolazione di colore, con alla testa il leader dei diritti civili Louis Farrakhan, manifesta per le strade della città. Oltre un milione di partecipanti.

Roma, il ministero delle Finanze licenzia 30 dipendenti per corruzione. Gli impiegati sottoposti ad indagine sono 462.

Catania, inizia il processo a Nitto Santapaola e altri 41 imputati, tra cui il pentito Giuseppe Pulvirenti. I giudici hanno chiesto il congiungimento con gli altri processi in cui Santapaola è imputato. Se la richiesta verrà accolta il numero complessivo degli imputati salirà a 188, con due distinti procedimenti: uno per associazione mafiosa e uno per le accuse di omicidio.
Sequestrata la lettera aperta che padre Giacomo Ribaudo, parroco della Magione a Palermo, aveva inviato, tramite un giornale locale, al pentito Barbagallo, invitandolo a ritrattare se le sue dichiarazioni fossero non rispondenti a verità e dettate da ragioni politiche. Salvatore Barbagallo aveva fatto dichiarazioni sulla mafia di Villabate (Pa) che avevano determinato numerosi arresti. Aveva parlato anche di Nicola Mandalà, il cui padre è il responsabile di Forza Italia a Villabate, come possibile autore di uno dei delitti avvenuti nel paese. La lettera conteneva anche critiche alla magistratura, non pubblicate: si invitava Barbagallo a non prestarsi a giochi di una giustizia servile, figlia di correnti politiche destabilizzanti. Il sacerdote viene interrogato ma non si riscontrano elementi per aprire un’inchiesta a suo carico.

Si costituisce l’infermiere dell’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo che, assieme al chirurgo Vincenzo Greco e due altri infermieri, aveva curato il killer di Bagarella, Salvatore Grigoli, che si era ferito ad un piede durante la sparatoria in cui sono stati uccisi ad Alcamo i fratelli Caterina e Maurizio Pirrone, Il chirurgo e gli altri due infermieri erano stati arrestati il 20 luglio scorso.

Ucciso da una bomba in Ucraina, mentre assisteva ad una partita, il presidente di una squadra di calcio, Akhati Braghin, uomo d’affari sospettato di avere legami con mafiosi locali. Dilaniate anche 4 guardie del corpo.

17 ottobrePalermo, riprende il processo contro Giulio Andreotti. Non ammessi dal collegio giudicante i verbali degli interrogatori dei testimoni deceduti Franco Evangelisti, Salvo Lima, Antonio Brancaccio, Giorgio Ambrosoli, che però potranno entrare nel dibattimento a discrezione del tribunale. Ammessi alcuni interrogatori di pentiti resi negli Stati Uniti.

Il ministero dell’Interno avverte che c’è pericolo di attentati: la mafia potrebbe colpire l’aula bunker con un missile. Già a fine luglio c’era stato un allarme attentati, in seguito alle dichiarazioni del pentito Pasquale Di Filippo che aveva detto che un lanciamissile e dei mitra erano stati comprati da Pietro Carra, poi arrestato e imputato della strage di via dei Georgofili a Firenze, e portati a Palermo. Le armi erano state nascoste, secondo il pentito, nel bunker di Leoluca Bagarella ma non sono state trovate.

Si apprende che Tullio Cannella, mafioso legato a Bagarella, arrestato poco dopo il boss, ha cominciato a collaborare con la giustizia.

Sotto inchiesta alcune cooperative agricole siciliane vicine al Pci-Pds, al Psi e all’ex DC. Emessi 14 avvisi di garanzia e richieste dagli inquirenti all’assessorato regionale alla Cooperazione 107 pratiche per finanziamenti.

Restituiti da Sergio Cusani alla Montedison, che ritirerà la costituzione a parte civile, 21 miliardi.

Nizza, arrestato Biagio Crisafulli, boss della ‘ndrangheta operante nel milanese.

18 ottobreRoma, mentre si svolge il dibattito al Senato sulla mozione di sfiducia al ministro Mancuso, si apprende che il ministro ha messo sotto accusa davanti al Csm il procuratore Borrelli, per la telefonata fatta a Scalfaro sull’avviso di garanzia a Berlusconi.

La Camera dà il via al concordato fiscale nella nuova versione. Il provvedimento dovrebbe portare nelle casse dello Stato 11.500 miliardi

Messe agli atti del processo contro Giuseppe Mandalari – il commercialista di Cosa Nostra – le intercettazioni telefoniche riguardanti gli esponenti del Polo Michele Fierotti, Filiberto Scalone, Silvio Liotta ed Enrico La Loggia. .
Nel processo a Giulio Andreotti inizia la requisitoria dei Pubblici ministeri. Ricostruiti i rapporti con Salvo Lima, i cugini Salvo, la vicenda che portò all’assassinio Pecorelli, i rapporti con Sindona e gli incontri con i mafiosi Stefano Bontate e Totò Riina.

Palermo, rinviati a giudizio 14 mafiosi della zona di Trabia, Caccamo e Termini Imerese. Sono accusati di omicidi, intimidazioni, estorsioni e tentativi di avvicinamento di magistrati.

Mosca, esplode un’autobomba all’aeroporto di Vnukovo. Ucciso un funzionario del ministero degli Interni del Daghestan, gravemente feriti due suoi aiutanti e un potente industriale, il presidente della Lukojl-Kam. Si pensa ad un regolamento di conti tra clan mafiosi.

19 ottobreRoma, il Senato approva, con 173 voti favorevoli, 3 contrari e 8 astenuti e con la non partecipazione dei senatori del Polo, la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Filippo Mancuso. Il presidente Scalfaro firma il decreto di revoca dell’incarico e Dini assume l’interim. Il testo dell’intervento del ministro Mancuso, distribuito alla stampa, conteneva quattro pagine che il ministro non ha letto in aula, in cui venivano chiamati in causa il presidente Scalfaro e il suo segretario generale Gaetano Gifuni, per pressioni che sarebbero state fatte sul ministro perché concedesse l’autorizzazione a procedere per le iniziative in cui il Presidente della Repubblica risultava persona offesa (cioè contro Fini e Berlusconi) e per il caso dell’inchiesta amministrativa sui fondi Sisde.

Milano, al processo per le tangenti per la costruzione della metropolitana milanese, l’avvocato di Bettino Craxi rivela l’esistenza di un carteggio tra il suo assistito e il capo della polizia Vincenzo Parisi, che gli era tanto amico da fargli avere i tabulati delle telefonate di Di Pietro del maggio 1992, con l’avvocato Lucibello e il suo cliente Maurizio Prada, arrestato in quei giorni su ordine della Procura.

20 ottobreRoma, il Polo presenta una mozione di sfiducia contro il governo Dini e Cossiga invia al presidente del Consiglio una lettera con l’invito a dimettersi. La Presidenza della Repubblica diffonde un comunicato in cui Scalfaro nega di avere mai fatto pressioni sul ministro Mancuso.

Palermo, rinviato a giudizio per concorso in associazione mafiosa l’ex ministro Calogero Mannino. Il processo inizierà il 28 novembre 

21 ottobrePalermo, rapina alla sede centrale delle Poste: 9 miliardi in contanti e 2 in titoli. Dopo un inseguimento la polizia cattura Aurelio Neri, con precedenti penali per rapina e reggente della cosca della Noce, al posto di Raffaele e Domenico Ganci attualmente in carcere. Sulla sua auto vengono trovati 3 miliardi. Poco dopo viene arrestato suo figlio Marco. In un appartamento vengono trovati altri 500 milioni e un arsenale. Le rapine, compiute direttamente da mafiosi o da altri con il permesso della mafia che intasca una percentuale, non sono una novità, ma secondo alcuni la mafia attualmente si trova in difficoltà, per il minore ruolo nel traffico di droghe, per il blocco degli appalti e per l’incremento dei sequestri e delle confische di beni, e intensifica le estorsioni e ricorre alle rapine per fare fronte a una crisi di liquidità.

Napoli, ucciso dalla convivente Amalia Fucci, che non sopportava più la sua violenza, il camorrista Ciro Esposito, legato al clan Mazzarella.

22 ottobreRoma, con un lungo comunicato, il Capo dello Stato replica all’ex ministro Mancuso e nega di avere fatto pressioni perché venisse modificata la relazione della Commissione sui fondi neri del Sisde, come invece aveva sostenuto l’ex Guardasigilli.

23 ottobreRoma, l’ex ministro di Grazia e Giustizia Filippo Mancuso, prima di lasciare l’incarico, ha disposto una nuova inchiesta sulle indagini del pool di Milano riguardanti le cooperative rosse.

Indagine della polizia a Palermo sulla presenza in città di membri della Triade cinese che controllerebbero una parte del giro della droga. Perquisiti alcuni ristoranti cinesi. Secondo la DIA sarebbero numerose le organizzazioni della mafia cinese in Italia, le cui attività vanno dal traffico di droga al riciclaggio del denaro sporco, al traffico di clandestini e allo sfruttamento della manodopera costretta a lavorare anche 18 ore al giorno in condizioni di quasi schiavitù.

Palermo, aperto il processo maxiquater, ultimo stralcio del maxiprocesso. I 128 imputati devono rispondere di accuse che vanno dall’associazione mafiosa all’omicidio, al traffico di droga, al traffico e detenzione di armi.

24 ottobre: arrestati 19 ufficiali dell’Esercito e dell’Aeronautica con l’accusa di avere intascato tangenti dai fornitori. Tra essi anche 2 generali. Arrestati inoltre i rappresentanti di alcune ditte.

Rese note le dichiarazioni del pentito Gioacchino Pennino ai giudici del processo al commercialista della mafia Giuseppe Mandalari. Riguardano i rapporti tra mafia, massoneria e politica. Tra l’altro Pennino ha dichiarato che Stefano Bontate e altri mafiosi facevano parte di logge massoniche segrete, una delle quali era aperta anche alle donne.

Il capomafia messinese Luigi Sparacio, collaboratore della giustizia, ha dichiarato che Totò Riina aveva ordinato di uccidere Nitto Santapaola, perchè si opponeva alla strategia delle stragi.

Bergamo, arrestato il latitante della mafia trapanese Agostino Lentini, sospettato di essere un killer della cosca capeggiata da Gioacchino Calabrò, boss legato ai corleonesi.

Sciacca, ucciso il commerciante Carmelo Restivo Pantalone. Quattro anni prima erano stati uccisi a Racalmuto il fratello ed il padre nel corso di una faida tra Stidda e Cosa Nostra.

Palermo, sequestrati all’imprenditore Cesare Lupo beni per 15 miliardi. Secondo gli inquirenti sarebbe un prestanome dei fratelli Graviano di Brancaccio.

Presentata dal procuratore di Palmi la richiesta di rinvio a giudizio per 523 persone legate alle varie cosche della ‘ndrangheta.

25 ottobrePavia, la perizia eseguita sui resti di Enrico Mattei avrebbe accertato l’esistenza di frammenti metallici. Nei reperti del velivolo sarebbero state trovate tracce di un’esplosione interna. Questi risultati farebbero pensare ad un attentato e confermerebbero le dichiarazioni di Tommaso Buscetta, secondo cui Mattei è stato eliminato dalla mafia su richiesta di Cosa Nostra americana.

Indagati l’ex ministro Carlo Vizzini e la sua segretaria per lo scandalo delle assunzioni di falsi invalidi alle Poste.

Sequestrati beni per più di 4 miliardi al deputato alla Regione Sicilia Bernardo Alaimo e all’ispettore regionale alla Sanità Domenico Garbo, a seguito dell’inchiesta sulle assunzioni illegittime nelle Usl

Napoli, a dieci anni dall’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, avvenuto il 23 settembre 1985, la Procura emette 17 ordini di custodia cautelare: 6 persone sono arrestate perché accusate dell’omicidio e 11 per reati collegati. L’ordinanza è stata notificata in carcere al boss Valentino Gionta e al fratello, mentre Angelo Nuvoletta, figlio del boss Lorenzo, è latitante. Tra gli arrestati anche l’ex sindaco di Torre Annunziata Domenico Bertone (Psi) e l’ex assessore alle finanze Umberto Caliendo (Psdi), sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Liberato dopo 160 giorni l’imprenditore di Nuoro Ferruccio Checchi. Non risulta pagato alcun riscatto.

New York, il presidente del Turkmenistan Niyazarov firma con la Unocal-Delta l’accordo per la costruzione del gasdotto che dovrà attraversare l’Afghanistan.

26 ottobreRoma, la Camera respinge la mozione di sfiducia al governo Dini presentata dal Polo. Dini assicura che si dimetterà dopo l’approvazione della Finanziaria e in ogni caso entro il 31 dicembre.

Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi, senatore Libero Gualtieri, presenta una sua relazione sulla vicenda della Banda della Uno bianca, organizzazione criminale che ha preso il nome dall’uso reiterato per i suoi delitti di un’auto Fiat Uno di colore bianco, composta da un gruppo di agenti della polizia (i fratelli Roberto e Alberto Savi, Luca Vallicelli, Marino Occhipinti, Pietro Gugliotta) e responsabile di delitti, rapine e violenze compiute nello spazio di sette anni soprattutto in Emilia Romagna. Nella relazione si legge che la Questura di Bologna è “la peggiore d’Italia”, si  sottolinea come inspiegabile e assurda “l’apparente mancanza di indagini da parte dei carabinieri” e si accusa di inefficienza e di “errori imperdonabili” il ministero dell’Interno.

All’udienza preliminare del processo per l’omicidio di Mino Pecorelli, il GIP respinge un’eccezione di incostituzionalità presentata dai legali di Andreotti. L’ex ministro democristiano Claudio Vitalone denuncia il giudice che ha condotto l’inchiesta perché, a suo dire, ha manipolato le testimonianze.

Arrestato in Germania il latitante Salvatore Parla, esponente di spicco della Stidda di Canicattì (Ag).

27 ottobreRoma, la Corte Costituzionale giudica ammissibile il ricorso presentato dall’ex ministro Mancuso contro Senato, presidenza del Consiglio e presidenza della Repubblica per la sua rimozione da ministro di Grazia e Giustizia.

Milano, emessa la sentenza al processo per le tangenti pagate dalla Montedison a vari partiti. Condannati i 22 imputati con pene che vanno da 4 anni e 8 mesi a 6 mesi di reclusione. Condannati a 4 anni Bettino Craxi, 2 e 4 mesi ad Arnaldo Forlani, 2 e 6 a Paolo Cirino Pomicino, un anno a Claudio Martelli, 8 mesi a Umberto Bossi e Renato Altissimo, 6 a Giorgio La Malfa e a Gianni De Michelis. I soldi delle tangenti Enimont, 60 miliardi, non sono stati recuperati e nemmeno si sa dove siano finiti.

Trovati morti in un’auto abbandonata sulla strada per Mompilieri, frazione di Nicolosi (Ct), Antonio De Luca e Rosario Russo, componenti del clan mafioso dei Savasta e latitanti da oltre un anno. La moglie di Rosario Russo, Concetta Spampinato, evasa lo scorso anno dagli arresti domiciliari per unirsi al marito latitante, è irreperibile. Era stata arrestata perché coinvolta nell’omicidio della moglie e della suocera del pentito Riccardo Messina, avvenuto nel luglio del 1994.

Intimidazione mafiosa al sindaco di Prizzi (Pa) Girolamo Cannariato: bruciate l’auto e la porta dell’abitazione.

Confiscati beni per 3 miliardi a Salvatore Prestigiacomo, mafioso palermitano vicino al boss Mariano Tullio Troia, e a Giovanni D’Agati e Pietro Mancarella, mafiosi di Villabate (Pa) e legati alla famiglia Di Peri.

Palermo, arrestato Angelo Galatolo, figlio del boss dell’Acquasanta, assieme a due complici, per una rapina in casa di un’anziana donna, che è stata anche picchiata.

28 ottobrePalermo, manifestazione nazionale contro la mafia e per il lavoro, indetta dall’associazione Libera, con la partecipazione di studenti, sindacalisti e sindaci di comuni siciliani.

Valenzano (Bari), un quattordicenne è gambizzato, con una pistola giocattolo modificata, da un coetaneo su istigazione di un amico più grande. Quest’ultimo aveva sfidato il ragazzo: “se sei un uomo, mi devi sparare” e al suo rifiuto lo ha punito. Il ragazzo ferito ha indicato i responsabili, che sono stati arrestati.
Sardegna, trovato in un arsenale di armi nella grotta dove era stato nascosto il sequestrato Ferruccio Checchi.

Sequestrati beni per oltre 2 miliardi ad Angelo Barba, stiddaro di Favara (Ag).

Napoli, rinviati a giudizio 67 tra imprenditori, docenti universitari e politici. Sono accusati di aver intascato per 21 miliardi di tangenti nel settore della Sanità. 

29 ottobre: 300 morti sono il drammatico bilancio di un violento incendio scoppiato nella metropolitana di Baku, in Azerbaigian.
Cagnes-sur-Mer, sulla Costa Azzurra, ucciso il pregiudicato napoletano Vincenzo Esposito. Era uscito dal carcere con un permesso per andare a trovare la figlia.

Quindici (Avellino), dopo che 18 mesi prima il consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni camorriste e il sindaco è stato rimosso, per le elezioni comunali che si terranno il 19 novembre non è stata presentata nessuna lista.

Sant’Eufemia di Aspromonte (Reggio Calabria), il parroco della chiesa del Carmine, don Domenico Caruso, è stato invitato dal vescovo a trasferirsi a Roma, perché da tempo oggetto di intimidazioni da parte della ‘ndrangheta.

30 ottobre: il pentito Emanuele Di Filippo ha rivelato di aver ucciso dieci anni fa l’imprenditore Roberto Parisi, presidente dell’Icem, la società che per 15 anni ha gestito l’illuminazione pubblica a Palermo ed ex presidente del Palermo calcio. Il fratello Pasquale, anch’esso pentito, racconta degli omicidi nella camera della morte compiuti dagli uomini di Bagarella.

Al processo per l’omicidio del giornalista Beppe Alfano, ucciso l’8 gennaio del ’93 perché aveva denunciato la gestione clientelare dell’Aias (l’Ente regionale per l’assistenza agli handicappati), l’ex Direttore Generale dichiara che l’Ente era un serbatoio di voti per Dc e Psi in cambio di tangenti. Imputati sono l’ex presidente Antonino Mostaccio e il boss di Barcellona (Me) Giuseppe Gullotti come mandanti e il carpentiere Antonino Merlino come esecutore.

Concluso il processo contro 28 affiliati del clan Giostra di Messina: 10 imputati sono stati assolti e 5 condannati all’ergastolo.

Milano, sequestrati beni e società per 25 miliardi in Lombardia, Campania e Sicilia a persone legate al clan calabro-milanese Morabito-Bruzzaniti-Palamara della ‘ndrangheta. Tra i beni anche un ristorante e una tabaccheria in galleria Vittorio Emanuele, gestiti dalla società Vela srl i cui titolari sono affiliati alla ‘ndrangheta. I locali sono di proprietà del Comune di Milano.

Sequestrati documenti della Fininvest che Luciano Panciroli, ex maestro di karatè di Paolo Berlusconi, e Carlo Domenico Brocchini, già denunciato per associazione di stampo mafioso, avevano offerto alla Lega Nord in cambio di centinaia di milioni. I due erano stati denunciati alla Digos da Roberto Cardiroli, segretario della Lega Nord. Il 3 novembre verrà sentita dal pm Salamone l’ex moglie di Paolo Berlusconi, che dichiarerà di aver avuto quelle carte dal suo ex marito, poco prima del suo secondo arresto. La signora le aveva affidate al suo allenatore di karatè. Tra i documenti c’è il dossier contro Di Pietro. Paolo Berlusconi negherà che tra le carte date alla ex moglie ci fosse qualcosa riguardante Di Pietro.

31 ottobrePalermo, al processo contro Giulio Andreotti, i rappresentanti della pubblica accusa hanno rinunciato alla loro esposizione dei fatti, in polemica con il presidente che ha accolto le richieste della difesa di non leggere in aula le dichiarazioni dei pentiti.

Bloccati su ordine del procuratore svizzero Carla Del Ponte, milioni di franchi, depositati su conti di banche svizzere. Si sospetta siano il frutto di un vasto traffico di droga gestito della mafia palermitana.

1° novembreRoma, nel Bollettino della Banca d’Italia si confermano le difficoltà delle imprese a reclutare personale specializzato, non solo nel Nord ma anche in alcune aree del Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione è intorno al 20%.

Roma, rinviato a giudizio il colonnello Mario Salatteri, ispettore della Difesa presso la sezione militare del museo nazionale di Castel Sant’Angelo dal 1985 al 1993. E’ accusato di peculato continuato e aggravato: si sarebbe appropriato di quasi un miliardo di lire documentando forniture e servizi inesistenti, pagamenti di personale e rimborsi spese falsi.

Interrogato il faccendiere milanese Riccardo Marocco dai procuratori di Torre Annunziata (Na) che stanno indagando sull’organizzazione di trafficanti di armi, oro, denaro e materiale radioattivo, di cui 21 sono stati arrestati il mese scorso. Marocco ha tra l’altro accusato l’arcivescovo di Barcellona, Ricard Maria Carles, di avere fatto da garante nel riciclaggio di 500 miliardi di lire, depositati presso lo Ior, scambiati con dollari che arrivavano dalla Germania, pagati con uno sconto del 15%.

Ucciso a Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) il commerciante Luigi Colucci. La sua famiglia aveva subito una serie di intimidazioni, tra cui l’incendio di un grande magazzino e di una paninoteca.

Nei fascicoli relativi al processo al commercialista Pino Mandalari, anche intercettazioni telefoniche da cui si evince un suo interessamento per appoggiare alle elezioni comunali l’attuale sindaco di Monreale (Pa) Salvino Caputo di Alleanza Nazionale. 

Roma, alcune centinaia di militari sono indagati dal pubblico ministero Giovanni Barone per i rimborsi delle missioni all’estero. Si parla di una truffa di 18 miliardi consumata tra il 1988 e il 1991.

2 novembreRoma, la Finanziaria riceve il primo sì dalla commissione Bilancio della Camera. Il ministro del Bilancio Masera afferma che non servirà la ventilata manovra aggiuntiva.

Al processo per la strage di via D’Amelio in corso a Caltanissetta, confronto tra il pentito Vincenzo Scarantino e la moglie Rosalia Basile, che in aula ha ripetuto che le dichiarazioni del marito sono state frutto di pressioni degli inquirenti. Decisa smentita di Scarantino che le ha gridato di essere manovrata dai mafiosi.

Chiesto il rinvio a giudizio per l’ex presidente della corte d’Assise di Reggio Calabria, Giacomo Foti, l’ex direttore delle carceri di Messina e Reggio Calabria, Raffaele Barcella, e l’imprenditore Antonio D’Agostino, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa perché avrebbero favorito personaggi di spicco della ‘ndrangheta. Erano già stati arrestati a luglio. A settembre Foti era stato reintegrato in servizio dal Csm, con la limitazione di occuparsi soltanto delle cause civili.

Cinque persone uccise e una ferita a Embrise, sull’Aspromonte. Uno degli uccisi è Angelo Evoli, figlio dell’imprenditore Gaetano Evoli, luogotenente del boss, ora in carcere, Natale Iamonte. Gli altri sono: Bruno Crea, Francesco Mileto, Carlo Marchianò e Giuseppe Paviglianiti. Il ferito è Domenico Crea, figlio dell’ucciso. Sembra che si stesse svolgendo un vertice per discutere di appalti, tra cui quello per la costruzione della diga sul Menta, che ha già divorato decine di miliardi.

Sequestrati beni per 10 miliardi a Rocco Arcuri, sospettato di appartenere ad un’organizzazione mafiosa operante a Torino

Il pentito Pasquale Di Filippo rivela che ad uccidere don Pino Puglisi è stato Salvatore Grigoli, ritenuto killer di Leoluca Bagarella. Grigoli è latitante.

3 novembreRoma, il Presidente della Repubblica Scalfaro lancia due moniti: uno contro l’invasione dei Pm nel processo penale, l’altro contro i veleni che potrebbero compromettere la democrazia.

Emessi avvisi di garanzia dalla Procura di Catanzaro per i deputati Vittorio Sgarbi e Tiziana Maiolo, per Giacomo Mancini e alcuni avvocati calabresi, e arrestati l’avvocato Antonio Cerosimo e l’ex consigliere regionale Giuseppe Tursi Prato, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Ad accusarli il pentito Franco Pino che ha parlato di favori ed assunzioni concessi dall’ex consigliere a mafiosi in cambio di voti e di pacchetti di voti comprati, anche da Giacomo Mancini e dal figlio. Per Sgarbi e Maiolo si tratterebbe di un’offerta di appoggio elettorale, fatta tramite l’avvocato Enzo Lo Giudice, anch’esso avvisato, in cambio di un’attività pubblica di delegittimazione delle strutture antimafia. L’iniziativa della Procura di Catanzaro ha suscitato violente polemiche nel Polo e proteste anche delle altre forze politiche che la considerano come una violazione delle prerogative parlamentari. L’inchiesta riguarda anche alcuni magistrati.

Ucciso a Belmonte Mezzagno (Pa) Mario Monte, amico di Benedetto Spera, il mafioso latitante attorno a cui il clan di Pietro Lo Bianco sta facendo terra bruciata.

4 novembre: ucciso a Tel Aviv, al termine di un’imponente manifestazione per la pace e di appoggio alla politica attuale del governo di Israele, il primo ministro Yitzak Rabin, con tre colpi di pistola sparati da un estremista israeliano, arrestato subito dopo. Sotto accusa la destra  che aveva scatenato una violenta campagna contro Rabin, e il servizio di sicurezza che non ha protetto adeguatamente il primo ministro.

Perugia, il giudice per le indagini preliminari di Perugia dispone il rinvio a giudizio per l’omicidio di Carmine (Mino) Pecorelli del senatore Giulio Andreotti, dell’ex senatore Claudio Vitalone, di Gaetano Badalamenti, Giuseppe (Pippo) Calò e Michelangelo La Barbera. Quest’ultimo è indicato come esecutore del delitto insieme al terrorista di estrema destra Massimo Carminati, della banda della Magliana.

Confiscati beni per oltre 15 miliardi ai mafiosi di Alcamo e Castellammare (Tp) Gioacchino Calabrò, Girolamo Calandrino, Baldassare Maltese.

Concessa dal Gip Marina Ingoglia di Trapani una proroga, la terza, per le indagini sull’omicidio di Mauro Rostagno.

5 novembre: catturato a Paternò (Ct), dopo 8 mesi di latitanza, il boss Francesco Castro, esponente del clan Morabito.

Uccise in Colombia, nella provincia nordoccidentale di Choco, sei persone. Si pensa che la strage rientri nello scontro tra gruppi armati di estrema destra e di estrema sinistra per il controllo del traffico di droga.

6 novembre: ucciso a Milano Carmelo Basile, elemento di spicco del clan catanese dei Cursoti, che gestisce a Milano un vasto traffico di droga.

Arrestate 19 persone delle cosche mafiose della zona di Barcellona Pozzo di Gotto (Me).

Al processo contro l’ex deputato ed ex sindaco di Partanna (Tp), Vincenzo Culicchia, accusato dai pentiti Vincenzo Calcara e Carlo Zicchitella e da Rita Atria di essere stato legato alla cosca mafiosa degli Accardo, l’imputato nega di avere avuto rapporti con i mafiosi e afferma che Rita Atria l’aveva accusato per astio, perché il fratello non era stato assunto al Comune.

Al processo di Reggio Calabria per l’omicidio di Ludovico Ligato, la vedova, Nuccia Mammana, non ha riconosciuto tra gli imputati gli assassini del marito.

Palermo i pentiti Pasquale Di Filippo e Tullio Cannella rivelano che Vincenzina Marchese, la moglie di Leoluca Bagarella, quasi certamente si è impiccata, perché il marito si era trovato in difficoltà all’interno di Cosa Nostra a causa del pentimento del fratello di lei, Giuseppe.

7 novembre: arrestato a Catania Giuseppe Marchese, affiliato alla famiglia dei Laudani, accusato di avere ucciso Vincenzo Ferone, figlio del boss pentito Giuseppe.

8 novembreWashington, il generale Colin Powell, eroe della Guerra del Golfo, ritira la sua candidatura a presidente degli Stati Uniti.

Arrestato il presidente della Provincia di Palermo, avvocato Francesco Musotto, già socialista ed ora in Forza Italia, accusato di avere avuto rapporti con Leoluca Bagarella durante la sua latitanza e di avergli dato la possibilità di usare una villa di campagna per incontri con altri mafiosi. Arrestati anche il fratello Cesare, l’architetto Salvatore Scardina, il commerciante Francesco Bonomo imparentato con i mafiosi Farinella, e il veterinaio Daniele De Lisi che avrebbe raccolto i soldi delle estorsioni nella zona di Bagheria. Le accuse si basano sui risultati di due anni di indagini e sulle dichiarazioni di alcuni pentiti, tra cui Tullio Cannella, considerato uno de gregari più fidati di Bagarella. Un anno fa il periodico delle Madonie Espero aveva pubblicato un articolo sulle frequentazioni mafiose nella villa Musotto e sulla mobilitazione dei mafiosi della zona in appoggio alla candidatura dell’avvocato Musotto. Il presidente della Provincia è accusato anche di aver firmato una delibera in favore della Rgl, l’impresa, fallita dopo avere avuto un finanziamento di 680 milioni, dietro cui sarebbero Giovanni Brusca, Bagarella e Santino Pullarà e che avrebbe dovuto realizzare la strada Palermo-Sciacca, non finita dopo venti anni e per cui sono stati spesi parecchi miliardi.

Reazioni contro la decisione dei giudici da parte di esponenti di Forza Italia e degli avvocati penalisti che hanno indetto uno sciopero fino a lunedì, giorno in cui verrà fatto un sit-in di protesta davanti al Palazzo di Giustizia. Alcuni avvocati si dissociano dalla protesta.

Il pentito della mafia catanese Maurizio Avola ha dichiarato che Alberto Dell’Utri si incontrò con Nitto Santapaola dopo l’attentato incendiario alla Standa di via Etnea a Catania.

Sequestrati a Palermo beni per 5 miliardi al commerciante Giuseppe Andronico, indicato dai pentiti come uomo d’onore a disposizione della mafia e coinvolto nel primo e nel terzo maxiprocesso.

Scoperte e sequestrate dai giudici titolari dell’inchiesta sul suicidio del colonnello del Sismi Mario Ferrero bobine che l’ufficiale aveva custodito a futura memoria. Nelle registrazioni la prova di un giro di tangenti, tra il 7 e il 20 per cento, su materiale ad alta tecnologia nel campo delle trasmissioni. Una parte dei nastri riguarda conversazioni, registrate per mezzo di microspie, tra un colonnello ed un generale già appartenenti ai servizi segreti militari, ora indagati per concussione.

9 novembreRoma, Il governo annuncia il varo di un decreto legge sull’immigrazione; in precedenza la Lega si era detta intenzionata a non votare gli emendamenti del governo alla Finanziaria se l’esecutivo non avesse approntato un provvedimento sull’immediata espulsione dei clandestini responsabili di reati.

Roma, dopo un lunghissimo iter parlamentare è approvata a larga maggioranza la legge sulle Authorities.

Le autorità francesi hanno chiesto alla Svezia l’estradizione di Abdelkrim Deneche, sospettato di aver partecipato agli attentati a Parigi per conto del GIA (Gruppo Islamico Armato) algerino. Ma la base logistica del GIA, secondo Brahim Younessi, ex collaboratore del leader moderato algerino Sahaui ucciso nella sua moschea parigina l’11 luglio scorso, è a Londra. 

Ucciso a Catania con 7 colpi di pistola l’avvocato Serafino Famà, legale di mafiosi, tra cui Giuseppe Piddu Madonia, boss di Gela, e Giuseppe Pulvirenti prima del suo pentimento. 

Condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione il generale della Finanza Giuseppe Cerciello, per il quale il pubblico ministero aveva chiesto il doppio. Condannati a 4 anni e 4 mesi e a 4 anni e 8 mesi i suoi accusatori e coimputati Angelo Tanca e Emilio Stolfo.

10 novembre: respinta dalla Cassazione l’istanza con cui veniva richiesto il trasferimento da Milano del processo per le tangenti pagate da alcune società del gruppo Fininvest alla Guardia di Finanza.
Emessi 24 avvisi di garanzia per abuso d’ufficio nei confronti degli amministratori del Consorzio del Tumarrano di Cammarata (Ag), di alcuni funzionari e dei rappresentanti legali di 4 imprese a cui sarebbe stato affidato l’appalto per la sistemazione di una diga, per un importo di 50 miliardi.

Rinviati a giudizio 106 affiliati del clan mafioso ragusano Dominante-Carbonaro, accusati di 43 omicidi

11 novembre: terzo processo d’appello per Sofri, Bompressi e Pietrostefani: condannati a 22 anni di carcere per l’uccisione del commissario Luigi Calabresi.

Arrestate per usura a Catania 13 persone, tra cui pregiudicati legati ai clan cittadini ed un bancario, dopo le denunce di due ristoratori che hanno collaborato con la giustizia dopo l’omicidio di un agente pubblicitario che sapevano vittima degli usurai.

12 novembre: attentati del racket contro industriali di Gela (Cl) e Patti (Me).

Attentato incendiario a Torino in un condominio dove abita don Luigi Ciotti

13 novembreRyad (Arabia Saudita), un’autobomba esplode nel campo di addestramento della Guardia Nazionale saudita. Perdono la vita cinque americani e due indiani. 60 i feriti, di cui 34 americani. Quattro terroristi sauditi saranno arrestati e decapitati sulla pubblica piazza della capitale araba. Nel 1998 Bin Laden, nel corso di un’intervista alla rete televisiva statunitense ABC, elogerà il sacrificio dei quattro attentatori. Non esistono però altri indizi che leghino il gruppo di Bin Laden all’attentato.

Sit-in di protesta degli avvocati di Palermo contro l’arresto di Francesco Musotto e, contemporaneamente, manifestazione a favore dei giudici di alcune associazioni antimafia. I magistrati riuniti in assemblea condannano la protesta degli avvocati.

Avvisi di garanzia contro gli ex parlamentari Giuseppe Astone e Nicola Capria e i deputati regionali Vincenzo Leanza e Luciano Ordile. Secondo l’accusa i quattro, per mezzo del pentito Giovanni Vitale del clan Sparacio, avrebbero cercato di delegittimare il giudice del tribunale di Messina Angelo Giorgianni. Il giudice negli ultimi due anni ha ricevuto varie intimidazioni.

Arrestati a Milano, per le accuse di un pentito, tre agenti della Questura pluridecorati per operazioni antidroga ed antimafia, Sono accusati di peculato, falso ideologico e possesso di stupefacenti. Proteste da parte dei colleghi e del Siulp.

Arrestato l’ex presidente democristiano della Regione Campania, Antonio Fantini, per tangenti per gli appalti della ricostruzione del dopo terremoto del 1980
Maria Concetta Riina, figlia del capo di Cosa nostra, è eletta rappresentante degli studenti nel consiglio d’Istituto del liceo scientifico di Corleone. Nei giorni successivi nasce una polemica sul rilievo dato alla notizia e sul rapporto tra integrazione sociale dei figli dei mafiosi e loro presa di distanza dai genitori.

14 novembreMilano, all’incontro di Milano degli Amici di Liberal, l’amministratore delegato della Fiat Romiti chiede un patto istituzionale per avviare una grande riforma in senso maggioritario che porti al bipolarismo; alla riunione era presente anche Di Pietro.

Arrestato a Palermo il latitante Pietro Romeo. Il pentito Pasquale Di Filippo lo accusa di essere un killer di Bagarella e di essere autore di 4 omicidi.

Arrestato il medico Salvatore Aragona, in servizio all’ospedale civico di Palermo. E’ accusato di aver procurato delle cartelle cliniche false a Enzo Salvatore Brusca, certificando la sua presenza in ospedale il giorno dell’omicidio di Vincenzo Filippi, di Alcamo (Tp).

Nel processo a Palermo contro Giulio Andreotti l’accusa ha prodotto una testimonianza secondo cui Licio Gelli, all’hotel Ambasciatori di Roma, avrebbe goduto di una linea telefonica che non passava dal centralino ed era collegata con un telefono pubblico, e quindi non controllata. Secondo un pentito di Bari, Marino Pulito, Gelli avrebbe promesso di strappare ad una condanna sicura una ventina di imputati con l’aiuto di Andreotti. I pubblici ministeri hanno parlato anche del ritrovamento del memoriale Moro.

Al processo per le tangenti per la Sitas, la società mista tra Ente minerario siciliano e una cordata di imprese venete che avrebbero dovuto realizzare degli alberghi a Sciacca, il testimone Mario Rossetto ha parlato di somme pagate ad Aristide Gunnella (Pri), Pietro Pizzo e Luigi Granata (Psi), Carlo Gaetano Giuliano (Dc), al presidente del comitato alberghiero Pino Orlandi e al comandante dei pompieri di Agrigento Giuseppe Lagalla. E’ stato chiamato in causa anche l’ex ministro Calogero Mannino. Si ipotizza anche una fuga di capitali, 9 miliardi, all’estero.

Condannato dal Tribunale di Palermo per abuso d’ufficio a 2 anni e 10 mesi l’ex assessore regionale al Territorio Franz Gorgone; la Procura ne ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa.

Iscritti nel registro degli indagati 9 giudici di Messina, 4 per omissione di atti d’ufficio e 5 per corruzione in atti giudiziari, e un ex sottosegretario agli Interni, il liberale Saverio D’Aquino, accusato di concorso in associazione mafiosa. I giudici avrebbero insabbiato indagini scaturite dalle dichiarazioni del pentito Iano Ferrara, boss del rione Cep di Messina, sul conto di giudici e politici. D’Aquino avrebbe avuto contatti con Ferrara che gli avrebbe procurato un notevole numero di voti.

15 novembreRoma, intervenendo alla Camera, Dini usa toni forti nei confronti dei magistrati calabresi che hanno inviato avvisi di garanzia, per concorso esterno in associazione mafiosa, agli onorevoli Sgarbi e Maiolo e annuncia di avere disposto un’ispezione sulla Procura di Catanzaro.

Catturati, grazie alle dichiarazioni di Pietro Romeo, che ha cominciato a collaborare con la giustizia subito dopo l’arresto, Cosimo Lo Nigro, Francesco Giuliano, Salvatore Faia, mafiosi del clan di Bagarella. Sono accusati di associazione mafiosa e di 3 delitti. Romeo ha fatto trovare anche armi e un quintale di esplosivo pronto per l’uso. Il giorno successivo è stato arrestato l’agricoltore Salvatore Buffa, proprietario del deposito dove sono state trovate le armi. Dopo le dichiarazioni di Romeo sono stati trovati un altro quintale di esplosivo sepolto in un terreno alla periferia di Roma, i cadaveri di un extracomunitario, ucciso l’anno scorso perché aveva trafugato una partita di droga, e di un uomo che aveva chiesto la restituzione di una somma ad un mafioso legato a Bagarella. I parenti del pentito fanno sapere che l’hanno ripudiato. 

Roma, annullato dalla Va sezione della Cassazione il processo d’appello relativo all’intreccio tra mafia e politica a Milano, conosciuto come Duomo Connection.

Catturato a Gela il latitante Antonio Cavallo, capo della Stidda gelese dopo l’arresto di Orazio Paolello. E’ accusato di associazione mafiosa, omicidi, estorsioni e traffico di droga.

Arrestati a Genova 3 carabinieri accusati da 2 pentiti di traffico di stupefacenti. Uno di essi ha fatto parte del reparto operativo dei Ros e grazie alla sua attività di infiltrato sono state sgominate organizzazioni che importavano cocaina dal Sud America.

16 novembre: emessi ordini di custodia cautelare per Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca, Giuseppe Calò, Antonino Geraci, Francesco Madonia e Bernardo Provenzano accusati come mandanti dell’omicidio del capitano dei carabinieri Mario D’Aleo, dell’appuntato Giuseppe Bommarito e del carabiniere Pietro Morici, uccisi il 13 giugno 1983.

Catania, nell’aula dove si svolge il processo al clan Santapaola, commemorato dagli avvocati e dai magistrati l’avvocato Serafino Famà. Gli imputati hanno chiesto di parlare e hanno preso le distanze dagli assassini, condannando l’omicidio.

Milano, arrestate 12 persone ritenute responsabili dell’evasione, avvenuta 4 anni prima, del boss Emilio Di Giovine. Tra gli arrestati un medico in servizio nel carcere di San Vittore, un ex agente dalla polizia penitenziaria e un trafficante di armi e droga.

17 novembreRoma, il decreto sull’immigrazione resta segreto, in vista della firma del Presidente della Repubblica. In Parlamento cresce la polemica, mettendo in pericolo l’approvazione della Legge Finanziaria. I senatori dela Lega Nord decidono di abbandonare l’aula per protesta.

La Commissione Europea dà ufficialmente il via libera al piano che consentirà 18mila miliardi di investimenti per il Mezzogiorno.

Messina, confiscati beni per un miliardo a Vincenza Settineri, suocera di Gino Sparacio, il boss di Messina considerato, fino al suo pentimento, il referente di Cosa nostra. Secondo gli inquirenti la donna ha avuto un ruolo nel riciclaggio del denaro ricavato dalle estorsioni e dall’usura.

Rivelato da un pentito siciliano un piano della criminalità pugliese per un attentato, che avrebbe dovuto esser compiuto lo scorso anno, contro l’ex vicepresidente del Consiglio Giuseppe Tatarella, di Alleanza Nazionale. Ritrovate le armi, tra cui un lanciagranate. Arrestate due persone.

Palermo, indagine a sulla Sicilcassa, in seguito alle denunce di un alto dirigente e di due imprenditori su operazioni di riciclaggio del denaro della mafia.

Torino, richiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 15 carabinieri della Compagnia Mirafiori. Secondo l’accusa avrebbero sottratto denaro durante le perquisizioni.

Trieste , sequestrati 68 chili di eroina, Erano a bardo di un Tir inglese proveniente dalla Turchia.

Strage di Ustica: indagati dal giudice Rosario Priore altri 20 ufficiali dell’Aeronautica e del Sismi e l’attuale capo di Civilavia. Riaperte le indagini sulla vicenda del Mig libico precipitato in Calabria, sulla Sila, nel 1980. I giudici avrebbero raccolto elementi che farebbero risalire la caduta dell’aereo al 27 giugno, data del disastro di Ustica.

Mondragone (Caserta), trovato il corpo dell’avvocato Enzo Avino, ucciso e bruciato nella sua auto. La modalità dell’omicidio fa pensare ad un delitto della camorra, ma si indaga anche in altre direzioni.

Chiesti 300 anni di carcere e 3 miliardi di multa al processo contro i 13 trafficanti internazionali di droga della famiglia Caruana-Cuntrera.

18 novembre: Arrestato a Catania il latitante della famiglia dei cursoti, Carmelo Di Stefano.

Caltanissetta, quarto attentato incendiari in due mesi contro l’impresa di Piero Di Vincenzo, coinvolto nell’operazione nata dalle dichiarazioni del pentito Leonardo Messina, ma prosciolto, e in una vicenda di tangenti.

Campobasso, sequestrati armi e 50 chili di tritolo. Arrestati i proprietari dell’abitazione-arsenale.

Partinico (Pa), attentato incendiario contro la villa dell’imprenditore Giuseppe Corso, che nega di avere ricevuto minacce o richieste di estorsione.

19 novembrePolonia, alle elezioni presidenziali Lech Walesa è sconfitto dall’ex comunista Aleksander Kwasniewski.

Patti (Me) chiesto dalla Procura il rinvio a giudizio per 203 imputati, tra ex amministratori comunali, imprenditori, funzionari regionali e politici, inquisiti per associazione a delinquere, concussione, corruzione, abuso, falso ideologico e turbativa d’asta.

Uccisi in uno scontro a fuoco con la polizia, in un casolare di una zona isolata di Pimonte, a pochi chilometri da Castellammare del Golfo, 3 latitanti della cosca che faceva capo a Umberto Mario Imparato e, dopo l’uccisione del boss, a Nicola Carfora.

Elezioni in 139 comuni, per i sindaci e i consigli comunali. Rafforzamento dei partiti di centro. A Terrasini (Pa) la lista progressista supera il Polo di circa 300 voti.

20 novembrePalermo, la Chiesa palermitana non si costituirà parte civile al processo contro gli assassini di padre Puglisi. In una dichiarazione la Curia afferma: “Non è nostro compito intervenire in un giudizio penale ma dobbiamo pregare perché i colpevoli si convertano”. L’Associazione Padre Puglisi, annunciando che si costituirà parte civile, critica la decisione della Diocesi: “ancora una volta un atto così chiaro di schieramento unitario a favore della lotta alla mafia è stato svenduto alle ragioni di opportunità”. Critiche anche da parte del pm Lorenzo Matassa. Il processo sarà contro i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano, come mandanti, e Salvatore Grigoli, come esecutore.

Palermo, si apre il terzo convegno della Chiesa italiana. Il papa, in visita il giorno 23, ribadisce la condanna alla mafia fatta già ad Agrigento e ricorda padre Puglisi. A ricevere il papa all’aeroporto di Palermo c’era anche il vescovo di Monreale Cassisa, nella cui diocesi ricade l’aeroporto. In polemica con la sua presenza, il sindaco di Palermo Orlando si allontana prima dell’arrivo di Giovanni Paolo II. Il giorno 25 in Vaticano il papa saluta cordialmente Giulio Andreotti, che presiede una tavola rotonda su invito del cardinale Angelini ed è accolto con un lungo applauso.

Roma, a interrogato nel carcere di Rebibbia il pentito Gioacchino La Barbera ricostruisce le fasi dell’omicidio di Ignazio Salvo, presente Leoluca Bagarella che chiede un confronto. Bagarella dichiara di non avere mai conosciuto il pentito che starebbe raccontando una serie di infamie “per rovinare dei padri di famiglia”.

Estradato Gaetano Sangiorgi, il medico genero di Ignazio Salvo, accusato di essere stato in contatto con i corleonesi e di aver tradito il suocero ospitando nella sua villa i killer.

Palermo, arrestato Antonino Mortillaro, ex consigliere comunale del Pci nell’80, poi passato alla Dc: avrebbe fatto carriera politica con il sostegno della mafia.

Cefalà Diana (Pa), Scoperta una zecca clandestina controllata dal clan di Benedetto Spera. Sequestrate banconote false per venti miliardi. Arrestate 3 persone.

21 novembre: nella base statunitense di Daytona, viene firmato l’accordo di pace tra i presidenti di Bosnia, Croazia e Serbia.

Vittoria (Rg), si suicida Roberto Di Modica, mafioso della cosca Dominante-Carbonaro. Era agli arresti domiciliari.

22 novembre: un’indagine amministrativa della Regione siciliana dichiara illegittimo il trasferimento all’Assessorato alla Cooperazione, decretato dopo un contrasto con l’assessore socialista Turi Lombardo, del funzionario Giovanni Bonsignore, ucciso qualcje tempo dopo, nel maggio del 1990. Bonsignore si era opposto alla costituzione del Consorzio agro-alimentare di Catania.

Chiesto il rinvio a giudizio, per appropriazione indebita e falso in bilancio, per Silvio Berlusconi, Giancarlo Foscale e i manager Fininvest Adriano Galliani, Carlo Bernasconi e Livio Gironi, per la vicenda dell’acquisto da parte di Reteitalia della Medusa Cinematografica. Secondo l’accusa, dei 30 miliardi scritti in bilancio, soltanto 20 andarono ai venditori: gli altri 10 finirono nei libretti al portatore di Berlusconi .

23 novembreRoma, le sezioni penali unite della Corte di Cassazione confermano la sentenza d’ appello che condanna all’ ergastolo Valerio Fioravanti e Francesca Mambro per la strage alla stazione di Bologna. Confermate anche l’assoluzione per Massimiliano Fachini e le condanne per Licio Gelli, Francesco Pazienza, Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte. Per Sergio Picciafuoco la Corte di Cassazione dispone l’annullamento della sentenza con rinvio degli atti al tribunale di Firenze. Il giorno 25 sarà arrestato Francesco Pazienza, condannato a 10 anni per avere depistato le indagini. Uguale condanna per Licio Gelli, che non può essere arrestato perché estradato dalla Svizzera per altro reato.

Catania, ucciso nel centro storico Matteo Romeo, incensurato, genero del boss del clan Savasta, Antonino Puglisi. La sera, nel quartiere periferico di Librino, è ucciso il pregiudicato Salvatore Zuccaro, vicino al clan Pillera-Cappello.

Milano, emessi dal Gip Maurizio Grigo ordini di cattura per Bettino Craxi, Mauro Giallombardo, Giorgio Tradati e il responsabile Settore Esteri della Fininvest Giovanni Vanoni. Emesso anche un avviso di garanzia per Silvio Berlusconi. L’accusa, che trova conferma dalla deposizione di Giovanni Romagnoni, cassiere della Silvio Berlusconi Finanziaria, è che la Fininvest nel 1991 abbia finanziato illecitamente Craxi con 10 miliardi versati su un conto di una banca di Ginevra.

Sarnano (Macerata), consegnati avvisi di garanzia per l’ex sindaco ed altre 18 persone: alcuni assessori, l’attuale segretario comunale e altri dirigenti e funzionari del Comune, con l’accusa di associazione per delinquere, truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.

Khun Sa, il re dell’oppio nel Triangolo d’Oro, ha annunciato di avere abbandonato la guida dell’esercito di guerriglieri che da anni combatte contro il regime di Rangoon per l’indipendenza del territorio dell’etnia Shan. Secondo un esponente dei guerriglieri, Khun Sa potrà così dedicarsi a tempo pieno al traffico di droga.

24 novembreIrlanda, i Si vincono il referendum che legalizza il divorzio.

Il leader di Forza Italia, Silvio Belusconi, riceve un invito a comparire dalla procura milanese, per rispondere sull’ipotesi di finanziamento illecito ai partiti.

Il presidente della Confindustria lancia una proposta per fare nascere nuove aziende al Sud: un contratto che preveda salari inferiori al minimo stabilito. Negative le reazioni dei sindacati.

Prosciolto l’ex procuratore di Palermo Pietro Giammanco dall’accusa di avere preso 2 miliardi per aggiustare un processo su mafia e appalti.

Arrestati ad Altavilla (Pa) il sindaco, il capo dell’ufficio tecnico, 13 consiglieri e il professionista autore del piano regolatore, con l’accusa di abuso di ufficio in concorso, per aver varato un piano regolatore che doveva fare lievitare i prezzi di terreni di emigrati negli Stati Uniti acquistati dagli stessi amministratori per cifre irrisorie.

Arrestati in Svizzera per traffico di droga e riciclaggio di denaro il fratello e la cognata del presidente messicano Carlos Salinas.

25 novembre: Francesco Pazienza viene arrestato a Lerici dopo che il giorno precedente la Cassazione ha pronunciato la sentenza definitiva per la strage alla stazione di Bologna. A Pazienza è stata infatti confermata la condanna a dieci anni di carcere in quanto riconosciuto colpevole di calunnia aggravata con finalità di terrorismo e deve ancora scontare tre anni e sette mesi di prigione.

Arrestata a Cetraro (Cosenza) Angelina Corsando, pregiudicata e sorvegliata speciale, moglie del boss Francesco Muto, detto re del pesce perché con la sua cosca controllava i mercati ittici della fascia costiera cosentina. La Corsando è stata condannata a 5 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso.

26 novembre: ucciso a Catania il pregiudicato Francesco Famà. Dall’inizio dell’anno ci sono stati 72 omicidi, molti dei quali dovuti allo scontro tra i clan Pillera-Cappello e Savasta.

27 novembre: uccisi a Catania Angelo Speciale, fedelissimo del boss Salvatore Cappello, e Francesco Zammataro, custode dell’arsenale di Giuseppe Pulvirenti scoperto nel 1992. Sono già 6 i morti in cinque giorni.

Trovato a Monte Pellegrino, a Palermo, il corpo di Agostino Onorato, ucciso a bastonate. Il morto era nipote del boss di Partanna-Mondello, Francesco Onorato, in carcere con l’accusa di avere avuto un ruolo nell’assassinio di Salvo Lima. Indagini successive portano all’ipotesi di un regolamento di conti nell’ambiente della piccola criminalità.

28 novembrePalermo, il Tribunale della libertà conferma l’arresto di Francesco Musotto, ma soltanto per l’accusa di favoreggiamento, ritenendo insufficienti gli elementi per incriminarlo di associazione mafiosa.

Palermo, aperto il processo contro l’ex ministro Calogero Mannino, accusato di concorso in associazione mafiosa. Il Comune di Palermo si costituisce parte civile.

Napoli, iniziato il processo all’ex ministro Antonio Gava e ad altre 81 persone, tra ex parlamentari, imprenditori, boss e gregari del clan di Carmine Alfieri. Si costituiscono parti civili la presidenza del Consiglio e il ministero degli Interni che chiedono agli imputati un rimborso di 1.000 miliardi. I pm ricusano il presidente della corte Pietro Lignola, perché in un’intervista avrebbe anticipato il suo pensiero su Gava.

Caltanissetta, chiesto dalla Procura il rinvio a giudizio per 17 mafiosi, tra cui Riina, Aglieri, Greco, Graviano, Vernengo, i fratelli Gambino, La Mattina e Tinnirello, accusati come mandanti ed esecutori della strage di via D’Amelio. Emessi 30 avvisi di garanzia contro persone legate con responsabilità diverse alla strage.

Catania, i giudici della DDA denunciano la carenza di uomini e mezzi e chiedono rinforzi in mancanza dei quali saranno costretti a lasciare gli incarichi.

Bloccati al valico di Como i messinesi Aurelio Cipriano e Giuseppe Nunzio Ridolfo, trovati in possesso di un assegno circolare emesso dalla Chase Manhattan Bank di New York per un importo di 1 miliardo e 600 milioni e di altri documenti relativi a transazioni finanziarie per decine di miliardi per le quali non hanno saputo dare spiegazioni.

Arrestato nella sua villa vicino a Carlentini (Siracusa) il mafioso latitante Francesco Malino. La villa era protetta con un sistema di vedette che facevano la ronda con le motociclette e da telecamere a circuito chiuso.

29 novembreRoma, i vertici della Rai non saranno più nominati dai due presidenti delle Camere; i partiti hanno raggiunto un accordo che prevede l’elezione del Cda della Rai da parte dei parlamentari.

Avola (Siracusa), ucciso da tre killer, l’imprenditore edile Antonino Buscemi, titolare di un’impresa tra le più attive nell’edilizia pubblica. Probabilmente si era rifiutato di sottostare al racket imposto dalle cosche del siracusano o era riuscito ad aggiudicarsi lavori voluti da altri.

Milano, arrestato il maresciallo della Guardia di Finanza Saverio Ponchieri subito dopo aver preso una prima tranche di una tangente da un commercialista che lo aveva denunciato.

Milano, interrogati i manager della Fininvest sui miliardi che, secondo i giudici, sono stati versati su un conto segreto di Bettino Craxi. Tutti si sono riservati il diritto di non rispondere. Silvio Berlusconi non si è presentato. Interrogato anche Giorgio Tradati, prestanome di Craxi, che ha rivelato di essere stato invitato da Sergio Cusani a non parlare di quei miliardi.

DicembreTurkmenistan, per la seconda volta il governo turkmeno blocca esportazioni petrolifere della Bridas dal giacimento di Keimir.

1° dicembre: la Stet gestirà le telecomunicazioni russe, dopo essere riuscita ad acquisire il 25% della holding statale russa, che ha in portafoglio 85 società telefoniche regionali.

Un battello carico di cittadini albanesi in fuga verso l’Italia, affonda nel canale d’Otranto. I morti e i dispersi sono complessivamente 17.

Emessi 48 ordini di custodia cautelare dalGip di Palermo Renato Grillo. Riguardano: Angelo Siino, già condannato per associazione mafiosa e indicato come il ministro dei lavori pubblici di Totò Riina, funzionari e pubblici amministratori di paesi del Palermitano, imprenditori, tra i quali 2 romani e uno milanese che avevano avuto appalti in Sicilia, professionisti, amministratori di società. Alcuni sono accusati di associazione di tipo mafioso, altri di associazione semplice, corruzione e abuso d’ufficio. Gli arrestati farebbero parte di un’organizzazione, diretta da Totò Riina, Bernardo e Giovanni Brusca, per spartirsi gli appalti pubblici. Le indagini hanno fatto luce pure sulla sparizione, avvenuta nel ’91, degli imprenditori Salvatore e Giuseppe Sceusa che non sarebbero venuti a patti con i boss. L’operazione è scaturita dalle rivelazioni degli imprenditori pentiti Ettore Crisafulli, Michele Capomaccio, fratello di un imprenditore ucciso dalla mafia, Lorenzo Rossano e Salvatore Barbagallo.

2 dicembreRoma, centocinquantamila persone partecipano alla manifestazione nazionale indetta da Alleanza Nazionale per chiedere le elezioni.
Il governo varerà, entro fine anno, un disegno di legge per coprire il buco di 4mila miliardi che rischia di aprirsi nelle casse dell’Inps nel 1996.

Da una ricerca condotta dalla cattedra di Antropologia Criminale di Palermo su un campione di giovani dai 16 ai 25 anni risulta che 28 su 100 non rifiuterebbero il denaro ottenuto illecitamente, 46 su 100 difenderebbero il padre accusato di essere mafioso, il 60 per cento denuncerebbe il padre mandante di un omicidio, il 68 per cento si farebbe raccomandare per superare un concorso.

Rinviato a giudizio l’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Nicola Boccassini, con l’accusa di avere preso tangenti per aggiustare dei processi. Il provvedimento è stato emesso anche per altre 31 persone tra cui l’ex pm Anacleto Dolce.

Arrestato a Solopaca (Benevento) Roger D’Onofrio, ex funzionario della Cia, con l’accusa di associazione per delinquere: sarebbe il capo di un’organizzazione, in contatto con la mafia, dedita al traffico di armi, oro e materiale radioattivo.

Condannato a 6 anni e mezzo Aldo Madonia, figlio del boss Francesco. E’ stato ritenuto anche lui mafioso, come il padre e i fratelli, in seguito alle accuse dei pentiti che lo hanno indicato come uomo d’onore. Aldo Madonia, laureato in farmacia, era stato definito non mafioso in una trasmissione televisiva dalla moglie Carla Cottone, appartenente ad una famiglia della buona borghesia palermitana.

3 dicembre: Massimo D’Alema propone ad alleati ed avversari un incontro, prima del Consiglio europeo del 15 dicembre, per verificare se esistono le condizioni per una prosecuzione del governo Dini durante il semestre Ue.

Nel minitest elettorale amministrativo il centro-sinistra conquista nove città su sedici.

Depositati gli atti dell’interrogatorio, avvenuto nel dicembre del 1994, di Gaetano Badalamenti. Nega di aver mai parlato con Buscetta di Giulio Andreotti in merito all’omicidio Pecorelli e afferma di aver conosciuto Nino Salvo che chiese il suo aiuto per ritrovare il corpo del suocero, Luigi Corleo, che era stato sequestrato. Il procuratore Giancarlo Caselli si reca negli Stati Uniti per interrogare Badalamenti, che non collabora.
Scomparso a Roma da 20 giorni Salvatore Nicitra, mafioso originario di Palma di Montechiaro (Ag) e considerato uno degli uomini di punta della banda della Magliana, scarcerato per decorrenza dei termini con l’obbligo di presentarsi per la firma al commissariato. E’ il padre del piccolo Domenico, di 11 anni, scomparso assieme allo zio Francesco il 21 giugno del ’93. Si sospetta che sia tornato in Sicilia alla ricerca del figlio o che si sia nascosto per sfuggire ai nemici.

Sequestrati beni per quasi 10 miliardi al boss di Lentini (Siracusa) Nello Nardo.

Un possidente di Alcamo, Vito Faraci di 95 anni, denuncia con una lettera al Giornale di Sicilia che la mafia della zona ha intimidito i contadini che si sono rifiutati di lavorare nei suoi terreni, lasciandoli improduttivi. Sostiene di essersi rivolto alle forze dell’ordine senza successo.

I magistrati della Procura di Caltanissetta avvertono del pericolo che molti boss possano tornare liberi per scadenza dei termini di custodia cautelare. Il ministero di Giustizia avvia un monitoraggio per individuare i casi più delicati e trovare le soluzioni. L’idea più diffusa tra le forze politiche è che non si debbano ridiscutere i tempi della custodia cautelare, ma che si debba potenziare l’organico dei magistrati e ridurre la durata dei processi.

4 dicembre: minacciata di morte la dottoressa Ilda Boccassini, dopo le sue dichiarazioni sulla figlia di Totò Riina

Arrestati ad Acireale (Ct) due pregiudicati affiliati al clan Santapaola mentre stavano minacciando da una cabina telefonica il pentito Rosario Scuto, intimandogli di ritrattare.

Condannato a due anni per concorso in associazione mafiosa Salvatore Nangano, il medico accusato di essere a disposizione dei fratelli Graviano, boss del quartiere Brancaccio di Palermo, e di avere dato informazioni ai killer sugli spostamenti di padre Puglisi. Dopo la condanna Nangano è stato scarcerato per aver già scontato la pena con la carcerazione preventiva.

5 dicembreCaserta, operazione contro le organizzazioni camorristiche del casertano, su mandato del procuratore Agostino Cordova: emessi 148 ordini di custodia cautelare, di cui 27 in Spagna contro un clan che controllava il traffico di droga tra l’Italia e la penisola iberica, eseguiti provvedimenti nei confronti di 105 ditte e 137 società, tra cui 2 squadre di calcio, e sequestrati beni immobili e mobili per un valore di mille miliardi.

Il giudice Cordova polemizza con l’on. Luciano Violante che nei giorni precedenti aveva rivelato che era bloccata un’inchiesta che prevedeva centinaia di arresti. Secondo Cordova le dichiarazioni di Violante hanno compromesso l’operazione dando la possibilità a molti di mettersi al sicuro. Violante replica di aver svolto correttamente il suo ruolo denunciando l’impunità della camorra casertana e che il blitz non ha dato i frutti che avrebbe potuto dare a causa del lungo tempo trascorso.

Emessi dal Gip di Marsala 26 ordini di custodia cautelare e 5 misure di interdizione per amministratori dell’Usl, professionisti, impresari edili, presidente e componenti del Comitato tecnico amministrativo regionale e un funzionario del Genio civile di Trapani. L’accusa è corruzione, falso, abuso d’ufficio, turbativa d’asta. L’inchiesta riguarda la costruzione di un ospedale, iniziata nell’87 e che avrebbe dovuto essere terminata entro il 1990 con una spesa di 40 miliardi. Sono stati ultimati soltanto due lotti per una spesa di 38 miliardi.

Catania, condannati 24 imputati per tangenti. Tra i condannati l’ex ministro della difesa Salvo Andò, l’ex presidente della Regione siciliana Rino Nicolosi e l’ex leader andreottiano Nino Drago.

Confiscati beni per 7 miliardi a Mariano Tullio Troia, capo cosca della borgata di San Lorenzo di Palermo, latitante dal ’92.

Bruciata la casa di campagna del padre di Nino Gugliotta, assessore della Rete a Partinico (Pa).

Uccisi a Paternò (Catania) Agatino Gulisano e Antonio Sinatra, pregiudicati legati alle cosche locali.

6 dicembre: raggiunti da ordinanze di custodia cautelare Leoluca Bagarella, Antonino Mangano e Tony Calvaruso, già in carcere, accusati di avere ucciso a Corleone nel febbraio scorso i fratelli Giuseppe e Giovanna Giammona e il marito di questa, Francesco Saporito. Secondo i carabinieri Giuseppe Giammona sarebbe stato ucciso perché avrebbe accompagnato due persone, non del paese, sospettate da Ninetta Bagarella di voler sequestrare uno dei suoi figli, e gli altri due per completare la vendetta e perché stavano indagando sull’uccisione del parente. I provvedimenti sono scaturiti dalle dichiarazioni di alcuni pentiti e dalla registrazione di conversazioni telefoniche tra Ninetta Bagarella e le sue sorelle, in cui venivano espresse preoccupazioni perché due sconosciuti, accompagnati da un compaesano, avevano seguito i due giovani Riina.

Palermo, si apre il processo per la Tangentopoli siciliana: 32 imputati tra politici e imprenditori.

Roma, ammessa dalla Corte Costituzionale la legittimità del voto di sfiducia contro l’ex ministro della Giustizia Filippo Mancuso.

Ucciso a Belpasso (Catania) il pregiudicato Salvatore Ardizzone

7 dicembre: bruciato da un incendio doloso il garage della villa di campagna dell’avvocato Cristoforo Fileccia, legale di Totò Riina. Un avvertimento per Riina oppure un’intimidazione rivolta agli avvocati, dopo la lettera anonima recapitata il mese precedente al presidente della Camera Penale di Palermo.

Sospeso dallo stipendio e dalle funzioni il consigliere della corte d’Appello di Palermo Giuseppe Prinzivalli, rinviato a giudizio per concorso in associazione mafiosa.

Chiesto dalla Procura di Torino il rinvio a giudizio di Cesare Romiti, Amministratore delegato della FIAT, per frode fiscale, false comunicazioni sociali e finanziamento illecito dei partiti. Qualche giorno dopo Gianni Agnelli annuncia che lascerà la presidenza della FIAT a Romiti.

8 dicembre: sequestrati a Palermo beni mobili e immobili per 130 miliardi ad uomini della cosca mafiosa di Partanna Mondello.

Mosca, ucciso Mikhail Lezhnev, ricco uomo d’affari candidato nella lista del partito di governo. In meno di quindici giorni sono stati compiuti in Russia 2 attentati mortali e tre tentativi di omicidio contro deputati uscenti e candidati alle elezioni. Il 5 dicembre era scoppiata una bomba nell’ufficio di un deputato di estrema destra, all’ultimo piano del palazzo della Duma.

Manifestazione di solidarietà ai magistrati della Procura di Catania organizzata dal sindaco Enzo Bianco con la partecipazione del presidente della Provincia e di sindaci di alcuni comuni siciliani. Assenti i cittadini di Catania.

9 dicembre: Sacile (Pordenone), viene fatto trovare in una cabina telefonica un volantino con la stella a cinque punte inserita in un cerchio, intitolato “Nuovo Ordine Mondiale, Bosnia, Nucleare e Aviano” e definito “Primo documento”. Il testo è una sintesi di orientamenti marxisti con tematiche antimperialiste, anti USA e NATO, e lascia presumere l’esistenza di un gruppo contiguo al Nucleo friulano delle BR – PCC, responsabile dell’attentato compiuto il 2 settembre 1993 ad Aviano.
Aperta un’inchiesta su dirigenti e alcuni clienti della Banca d’Unione di Naro Camastra, due paesi in provincia di Agrigento, Si ipotizzano i reati di riciclaggio, false comunicazioni sociali e falso in bilancio.

Rapina miliardaria alle Poste di Palermo, la seconda in poco meno di 2 mesi. Secondo gli inquirenti le rapine sono state compiute con l’autorizzazione di Cosa Nostra che intascherebbe una parte del bottino.

11 dicembre: arrestate a Palermo 11 persone collegate al clan Graviano di Brancaccio. Tra loro il presidente del consiglio di quartiere, Giuseppe Cilluffo, ex Dc ed amico dell’ex senatore, ora in carcere per associazione mafiosa, Vincenzo Inzerillo. E’ accusato di concorso in associazione mafiosa e voto di scambio. Il giorno 12 si costituisce Gaetano Gioè, accusato di avere riciclato il denaro dei Graviano.

Si dimettono il presidente della provincia di Palermo Francesco Musotto e i 5 assessori rimasti in carica. Le nuove elezioni si svolgeranno a marzo.

12 dicembre: il presidente della Commissione Stragi, senatore Giovanni Pellegrino, presenta una sua proposta di relazione. Dopo aver rilevato che “emergono costanti interconnessioni tra poteri palesi e poteri occulti” e inoltre la “progressiva e rapida instaurazione nei paesi del blocco occidentale di una situazione sostanziale di sovranità limitata”, a proposito di Gladio scrive che “costituisce un tassello importante, ma pur sempre un tassello”, da cui deriva “la necessità di evitare l’errore di individuare in Gladio la chiave interpretativa di tutte le vicende della strategia della tensione e delle stragi”. Poi accenna ai “terrorismi di opposta matrice politica sostanzialmente disvelati e sconfitti” per concludere, tra l’altro, che “Non sussistono elementi che consentono di affermare che esponenti politici dell’area di governo siano rimasti coinvolti nelle varie trame eversive”.

Scoperto, con la collaborazione di 5 pentiti di Lampedusa Porto Empedocle (Ag), un traffico internazionale di droga tra il Brasile, il Marocco e l’Italia. Arrestate 16 persone, 7 in Brasile e 9 tra la Sicilia e la Calabria; 7 sono i latitanti e 5 persone sono già in carcere per altri reati. Secondo gli investigatori dal 1990 al 1994 i trafficanti hanno importato dal Marocco 20 tonnellate di hashish per un valore di 100 miliardi di lire, e dalla Bolivia e dal Brasile 5 tonnellate di cocaina per un valore di 1.000 miliardi.

Emessi a Palermo 28 avvisi di garanzia per dirigenti dell’ex Usl 58 e amministratori di società fornitrici di prodotti sanitari, con l’accusa di abuso, falso e turbativa d’asta, per acquisti irregolari per 18 miliardi.

Eseguiti 21 ordini di custodia cautelare in provincia di Napoli a seguito dell’inchiesta sulle collusioni tra camorra, imprenditori e amministratori per il controllo degli appalti.

Roma, durante la messa celebrata dal Papa per gli universitari, un giovane, al momento della preghiera dei fedeli, legge un giudizio critico su Andreotti espresso da Moro durante la prigionia e contesta l’invito ricevuto da Andreotti e il cordiale saluto del Papa.

Maniago (Pordenone), consegna ai carabinieri un volantino identico a quello rinvenuto a Sacile e trovato in un cestino per i rifiuti a Vivaro (PN) 

13 dicembre: arrestati a Catania 3 vigili urbani, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa: avrebbero favorito il clan di Giuseppe Pulvirenti.

Arrestati a Paternò 11 mafiosi appartenenti al clan di Giuseppe Alleruzzo, ora pentito. I giudici hanno ricostruito i traffici e le attività criminali del clan, grazie ad un pentito e ad altre testimonianze raccolte dopo l’arresto dei killer di due giovani spacciatori uccisi dieci giorni prima. 

14 dicembreParigi, firmato l’accordo di pace tra Repubblica della Bosnia-Erzegovina, Repubblica di Croazia, Repubblica Federale di Jugoslavia 
Condannati a Messina i killer dei fratelli Giuseppe e Daniele Giannetto, cognati dell’ex presidente della Regione siciliana Giuseppe Campione, uccisi nell’ottobre dell’89 per ordine del boss Luigi Sparacio, oggi pentito. Sparacio, che ha confessato, ha detto che Giuseppe Giannetto gestiva le bische clandestine e faceva gli interessi di Luigi Galli, suo nemico.

15 dicembre: la Corte europea di giustizia emette una sentenza che chiude un’epoca nel mondo sportivo. La sentenza Bosman, basata sul concetto che il diritto alla libera circolazione e il divieto di discriminazione nei confronti di cittadini di altri Stati membri appartengono al novero dei principi fondamentali dell’ordinamento comunitario, censura le “norme emanate da Federazioni sportive in forza delle quali, nelle partite che organizzano, le società calcistiche possono schierare solo un numero limitato di calciatori professionisti cittadini di altri Stati membri”
Roma, il governo pone la fiducia alla Camera su due maxi emendamenti alla legge Finanziaria. Polo e Rifondazione annunciano voto contrario ma, grazie alle assenze nelle file del centro-destra, la fiducia passa ugualmente

Roma, davanti ai giudici del processo Andreotti e allo stesso imputato, il pentito Gioacchino Pennino ricostruisce la storia della Dc palermitana e dei suoi legami con la mafia e ribadisce che i Salvo conoscevano Andreotti. Il senatore replica che non conosceva i Salvo e che la Dc a Palermo non era come l’ha dipinta Pennino.

Ucciso a Gela Maurizio Morreale, mafioso di grosso calibro legato alla cosca dei Madonia

15 – 16 dicembre: il Consiglio europeo, riunito a Madrid, decide che la futura moneta unica europea si chiamerà Euro ed entrerà in vigore nel 1999 nelle transazioni economiche scritturali, mentre per avere i soldi si dovranno aspettare altri tre anniFirmato anche l’Accordo quadro interregionale di cooperazione tra la Comunità europea e i suoi stati membri e il Mercosur e i suoi stati partecipanti. Obiettivo principale dell’accordo è quello di «consolidare le relazioni esistenti fra le parti e di preparare la creazione di un’associazione interregionale» ed a tal fine è prevista la cooperazione nel campo commerciale, economico, inter istituzionale e per il rafforzamento dell’integrazione

16 dicembre: concluso il processo alle cosche di Caltanissetta, nato dalle rivelazioni dei pentiti Leonardo Messina e Paolo Severino. Tra i 68 condannati ci sono capimafia, imprenditori e politici. Le pene più pesanti sono inflitte a Giuseppe Piddu Madonia (18 anni), indicato come il rappresentante provinciale di Cosa Nostra, all’avvocato di Enna Raffaele Bevilacqua (11 anni), ex consigliere provinciale della Dc indicato dai pentiti come organico alla mafia, e all’ex deputato nazionale del Psdi Gianfranco Occhipinti (8 anni), accusato di aver ricevuto tangenti e di essere vicino a Cosa Nostra.
Rinviato a giudizio il sindaco di Taranto Giancarlo Cito, con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso. E’ accusato dal pentito Salvatore Annacondia 

18 dicembre: minacce di morte al presidente della Provincia di Catania ed europarlamentare di Alleanza Nazionale Nello Musumeci.
L’Autorità palestinese prende possesso di Betlemme. Arafat presenzia alle celebrazioni del Natale cristiano

Prosciolto dall’accusa di associazione di stampo camorristico l’ex ministro Cirino Pomicino. Era stato accusato dal pentito Pasquale Galasso, ma secondo il Gip non sarebbero emersi elementi per giustificare il prosieguo delle indagini.

Ancona, l’ attentatore del papa Alì Agca, ottiene dal Tribunale di sorveglianza un ulteriore abbuono di pena di 180 giorni per buona condotta, utile ai fini di un’ eventuale concessione del regime di semilibertà. Si aggiungono ai 1125 giorni già ottenuti.

19 dicembre: Roma, L’ex segretario del Pds Achille Occhetto attacca il suo successore D’Alema, per la fallimentare strategia del «ribaltone» e chiede un congresso straordinario del partito.

Taranto, Giancarlo Cito è sospeso dalla carica di sindaco in seguito al rinvio a giudizio per associazione mafiosa.

Milano, blitz di polizia e carabinieri al centro sociale Leoncavallo. Arrestati 5 ragazzi per spaccio di droga e sequestrati impianti di amplificazione e strumenti musicali. Dopo la perquisizione sono stati denunciati gravi danni alle strutture del centro sociale e altri atti di vandalismo da parte degli agenti.

Confiscati a Totò Riina e Bernardo Brusca beni per 13 miliardi. Erano gestiti da prestanome.

20 dicembre: Mario Valducci, vice coordinatore di Forza Italia, dichiara che Berlusconi ha personalmente “messo sul tavolo 23-24 miliardi più le fideiussioni bancarie”, per coprire i debiti del partito.

Rinviati a giudizio Antonio Di Pietro per concussione e abuso d’ufficio, e Cesare Previti, Paolo Berlusconi, Ugo Dinacci e Domenico De Biase per concorso in concussione. Tra le accuse a Di Pietro: il suo ruolo nell’informatizzazione del Palazzo di Giustizia di Milano, l’aiuto dato a Stefano Rea con la richiesta di 600 milioni a Giancarlo Gorrini e i 100 milioni chiesti a Gorrini, e poi restituiti, per aiutare il figlio Cristiano.

Ucciso a Catania con 20 colpi di pistola Mario Villani, indicato dagli inquirenti come il nuovo capo del clan Cappello. Ferita gravemente anche la moglie.

Minacciato di morte il presidente della Provincia di Trapani, il progressista Carmelo Spitaleri.

Scoperta a Bari una banda costituita da una decina di minorenni e organizzata come un’associazione mafiosa, con riti di affiliazione, giuramenti e patti di sangue. Compivano furti, rapine e taglieggiamenti, utilizzando anche armi.

21 dicembreRoma, Silvio Berlusconi, nel suo ultimo discorso da presidente del Consiglio, parla così di Umberto Bossi: “Per sette lunghi mesi è stato preparato il terreno all’offensiva finale, alla grande rapina elettorale (…). Per sette lunghi mesi il prestigio internazionale dell’Italia, la credibilità della nostra moneta e dei nostri titoli sui mercati internazionali, la stabilità e la credibilità delle nostre istituzioni sono state messe in pericolo e gravemente danneggiate da chi oggi si manifesta, senza alcun pudore, come un autentico distruttore politico pervicacemente teso a portare discredito al nostro Paese (…). Abbiamo avuto in Consiglio dei Ministri episodi imbarazzanti, con ministri della Lega seri e consapevoli costretti a un ruolo di portaparola di incubi di un leader che girava a vuoto nella giostra delle più spericolate improvvisazioni politiche”. E continua: (…) abbiamo creduto di avere a che fare col’esistenza di n un interlocutore politico magari bizzoso, ma leale, mentre in realtà avevamo a che fare con i comportamenti di una personalità doppia, tripla e forse anche quadrupla”.

Palermo, arrestate carcere 15 persone tra organizzatori, basisti ed esecutori della rapina da 27 miliardi compiuta in ottobre alla Posta centrale di Palermo. Un aiuto alle indagini è venuto dal pentimento di Aurelio e Marco Neri, arrestati subito dopo la rapina. I due hanno svelato anche un piano per uccidere il questore di Palermo Arnaldo La Barbera.
La moglie di Marco Neri dopo qualche giorno dichiara di non avere più niente da dividere con quell’uomo e che chiederà il divorzio. I due si erano sposati il 13 settembre.

Emessi 27 ordini di cattura in Puglia per appartenenti alla Sacra Corona Unita, accusati di associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti e al compimento di estorsioni e rapine.

Condannato ad un anno e 4 mesi, con pena sospesa, Paolo Berlusconi per tangenti pagate per la costruzione di un campo di golf.

22 dicembre: durante la riunione del Coordinamento politico del Pds, D’Alema si dichiara favorevole alla prospettiva di un governo che consenta di avviare le riforme istituzionali aprendo una “fase costituente”.

Assolti Bettino Craxi, Fedele Confalonieri e gli altri imputati al processo per presunti illeciti finanziamenti da parte della Fininvest al Psi e alla Dc.

Minacciato di morte il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Altre minacce arriveranno nei giorni successivi.

Sequestrati beni per 4 miliardi ad affiliati del clan Santapaola e Pulvirenti.

Morto suicida Franco Parisi, maresciallo in pensione dell’Aeronautica che era stato in servizio nel Centro radar di Otranto. Nel settembre scorso era stato interrogato dal giudice Rosario Priore nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Ustica e doveva essere di nuovo interrogato nei prossimi giorni.

23 dicembreRoma, il Senato approva definitivamente la legge Finanziaria.

Trapani, ucciso Giuseppe Montalto, agente di custodia in servizio nelle carceri dell’Ucciardone a Palermo, nell’ala riservata ai detenuti di mafia. Si pensa che sia stato ucciso perché non ha voluto favorire qualche capomafia o per dare un avvertimento contro i provvedimenti restrittivi per il 41 bis. Lascia la moglie e una bambina di sei mesi che erano con lui sull’auto al momento dell’agguato. Il 28 verranno trasferiti dall’Ucciardone in supercarceri 15 mafiosi, tra cui Riina e Bagarella. Si ipotizza la possibilità di utilizzare teleconferenze per evitare il trasferimento dei boss per i processi. Il 29 il consiglio dei ministri approva un disegno di legge che introduce il dibattimento a distanza.

Arrestato a Palermo Giuseppe Barranca, legato a Bagarella. E’ accusato di 5 omicidi ed è già stato condannato per aver partecipato all’omicidio di Giuseppe Montana.

Arrestato nelle campagne di Alcamo (Tp) il latitante Andrea Pirrone, ricercato da un anno con l’accusa di traffico internazionale d’armi.

Ucciso a Paternò (Ct) il pregiudicato Mario La Delfa, nell’ambito della faida tra i clan Morabito e Alleruzzo.

24 dicembre: Roma, sequestrati nell’abitazione del generale Demetrio Cogliandro, già direttore del controspionaggio del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare), una quantità di dossier e di note informative formati a partire dal 1984, ossia successivamente al ritiro di Cogliandro dal servizio attivo. Il generale aveva continuato a raccogliere informazioni su richiesta dei direttori del Sismi generale Giuseppe Santovito e ammiraglio Fulvio Martini passandole poi a questi. Alcune della informative riguardano la strage di Ustica del 27 giugno 1980 e il successivo ritrovamento sulla Sila dei rottami di un Mig libico. In particolare in una nota del 4 dicembre 1980 si legge: “Sulla questione Ustica ormai è definitivamente acclarata l’ingerenza libica nell’attentato. E’ anche accertato che il Mig rinvenuto sulla Sila era caduto lo stesso giorno della tragedia del Dc 9. Non si esclude che il pilota fosse italiano al servizio di Gheddafi come scorta o di nuclei rivoluzionari anti-Gheddafi al servizio della Cia”.

Cremona, arrestato il latitante mafioso di Barcellona (Me) Eugenio Barresi, accusato di 4 omicidi e 2 tentati omicidi.

Londra, arrestato Enrico Mariotti, ultimo latitante della banda della Magliana. Era tra gli autori del sequestro e dell’omicidio del conte Massimiliano Grazioli Lante della Rovere.

25 dicembre: l’imbarcazione turca Figen Akat si insabbia in uno degli scogli dell’isolotto di Imia, situato a sole 2,5 miglia dall’isola greca di Kalolimnos. Sebbene l’incidente sia accaduto in acque territoriali greche, il capitano rifiuta l’assistenza delle autorità greche competenti, reclamando di essere in acque territoriali turche.
La crisi che si apre nella circostanza risulta particolarmente allarmante perché la principale argomentazione turca per stabilire le proprie rivendicazioni sull’isola è che i trattati internazionali relativi allo status territoriale dell’Egeo sud orientale non sono necessariamente vincolanti per la Turchia: contestando la sovranità greca su Imia, la Turchia cercato di cambiare l’assetto dell’intera regione, portando le relazioni tra i due Paesi sull’orlo della guerra

26 dicembre: attentati incendiari contro la casa di campagna di Salvatore Zinna, sindaco progressista di Catenanuova (Ct), e la villa estiva di Carlo Barbera, sindaco progressista di San Vito Lo Capo (Tp).

Acicatena (Ct), ucciso Giovanni Giusti, mafioso di Catania in licenza premio dal carcere, e la sua convivente Silvana Correnti con lui nell’auto. Il numero delle vittime di omicidi mafiosi in provincia di Catania dall’inizio del 1995 sale così a 82. Fermate subito dopo il delitto 2 persone, Rosario Condorelli e il nipote di 16 anni.

27 dicembre: condannato a 12 anni Leoluca Bagarella per il possesso delle armi trovate nel covo dopo il suo arresto.

Richiesto dalla Procura di Roma il rinvio a giudizio per 6 persone, tra cui Bettino Craxi e Mauro Giallombardo, a conclusione dell’inchiesta sulle tangenti che sarebbero state pagate dall’Agusta al Psi per ottenere l’appalto delle forniture alla Polizia.

28 dicembre: sequestrati beni per 3 miliardi a Rosario Fallica di Paternò (Ct), in carcere per associazione mafiosa.

29 dicembreRoma, il governo vara la manovrina di fine anno, per un totale di 5.285 miliardi.

Terminato il primo troncone del quarto maxi processo alla mafia, riguardante 90 imputati. Condannati 18 dei 35 imputati che avevano chiesto il rito abbreviato.

Il Ministero degli Interni fornisce i dati sulla criminalità: nel ’95 sono aumentati gli omicidi mentre è calato il numero delle rapine e dei furti denunciati. Le regioni con più alto numero di omicidi sono: Campania (206), Sicilia (203), Calabria (90), Puglia (81), Lombardia (74).

Sequestrati beni per 25 miliardi ad un imprenditore di Messina, Giuseppe Capurro, accusato di profitti illeciti ricavati da estorsioni e usura
Catania, beni per 20 miliardi sequestrati all’imprenditore catanese Francesco Aiello, accusato di aver controllato un giro di case da gioco clandestine per conto di Nitto Santapaola.

30 dicembreRoma, il presidente del Consiglio Dini rassegna le dimissioni nelle mani di Scalfaro, che le respinge e lo rinvia alle Camere.

Motta Sant’Anastasia (Ct), arrestati Biagio Sciuto, capo dell’omonimo gruppo mafioso catanese, e Antonino Torrisi, uno dei più pericolosi killer delle cosche catanesi
Arrestato a Reggio Calabria il latitante della ‘ndrangheta Antonino Labate.

Londra, il quotidiano britannico The Guardian indica come personaggio emergente in Italia il mafioso latitante Pietro Aglieri, probabile successore di Totò Riina.

Trovata una pistola nella cella di Renato Vallanzasca, che probabilmente stava preparando un’evasione. La pistola era stata rubata due anni prima a Napoli.

31 dicembreRoma, Nel suo messaggio di fine anno il Presidente Scalfaro invita i partiti a trovare un accordo per dare vita ad un governo “di larghe intese”, che permetta di “salvare” il semestre di presidenza italiana della Ue, rinviando le elezioni anticipate, e di realizzare alcune riforme istituzionali.

Un airone impiccato è stato appeso davanti alla porta dello studio del sindaco di Giardini Naxos, Salvatore Falanga, socialista. E’ il terzo avvertimento che subisce nel corso dell’anno.

Agguato a San Severo (Foggia) contro Giuseppe Di Firmo, fratello di due pentiti. Di Firmo e la moglie sono rimasti illesi, mentre è stato ferito un passante.

Vibo Valentia, si costituisce Marcello Ferro, latitante affiliato alla cosca Mancuso di Limbadi.

DURANTE L’ANNO
Sesto San Giovanni (Mi), Si spegne l’ultimo altoforno della Falck: è la fine di una storia secolare

1995 1 gennaio – 30 giugno