Gennaio
Gennaio: New York, l’Italia entra nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu come membro a rotazione biennale
Inizio d’anno negativo per la Lira: dagli inizi del 1994 ha perso il 7% nei confronti del Marco
Le «Autostrade dell’Informazione» rientrano tra i grandi obiettivi dell’Unione europea per il prossimo futuro. In questa prospettiva si colloca l’avvio ufficiale della rete Eures (European employment services), che dovrebbe cominciare a essere operativa proprio in questi giorni. Nel presentare la rete Padraig Flynn, commissario europeo per gli Affari Sociali, la descrive come un’iniziativa finalizzata alla realizzazione, appunto, delle grandi arterie dell’informazione in materia di occupazione. La scelta di dare il via a una grande rete europea in questo settore sembra quantomai opportuna, in considerazione della difficile situazione del mercato del lavoro comunitario. I dati non lasciano dubbi in proposito. Secondo le elaborazioni dei servizi della Commissione per almeno altri due anni il tasso di disoccupazione in Europa continuerà ad aggirarsi intorno al 10%. Dal 1995 la situazione dovrebbe cominciare lentamente a migliorare, ma la percentuale media dei «senza lavoro» in buona parte dei 15 paesi aderenti all’Unione europea continuerà a rimanere elevata. In particolare nel 1996 la percentuale dovrebbe superare ancora il 20 in Spagna, mentre sembra destinata a non scendere sotto il 14-15 in Irlanda e Finlandia.
Nella sua attività il Comitato per lo sviluppo di imprenditorialità giovanile ha, finora, esaminato 4.159 progetti. Di questi poco più del 20% ha superato la fase istruttoria: 2.461 sono stati bocciati e 54 revocati. A tutt’oggi sono solo 879 i progetti approvati e 828 quelli ammessi alle agevolazioni. Le imprese finanziate risultano 649 e quelle già in attività, che hanno cioè concluso o stanno per concludere gli investimenti, sono circa 500 con un tasso di sopravvivenza dell’80%. I soci giovani che gestiscono le nuove attività sono 4.000 mentre l’occupazione diretta creata si aggira sulle 8 mila unità, con un relativo impegno finanziario di quasi 1.300 miliardi già erogati. La somma impegnata invece si aggira attorno ai 3.000 miliardi con la previsione di raggiungere poco meno di 18 mila posti di lavoro. La maggior parte dei progetti approvati proviene dalla Campania (217), segue l’Abruzzo (139), la Puglia e la Calabria (111), il Lazio (94) la Sicilia (79), la Basilicata (41), la Sardegna (33), il Molise (27), le Marche (24) e infine la Toscana (3), mentre in una suddivisione per settori economici 217 progetti riguardano attività agricole, 461 attività industriali, 201 attività di servizi.
“Per la seconda volta nel giro di un anno Ibm Semea si trova a dover fare i conti con problemi di ristrutturazione e di riduzione di personale nell’area delle «Operazioni nazionali», in pratica in tutte le attività dell’impresa che lavorano per il mercato interno. Sono escluse invece dall’operazione le aree manifatturiere (realizzate negli stabilimenti di Vimercate e Santa Palomba) e quelle di punta, dedicate allo sviluppo del software, realizzate nel Laboratorio di Roma. Sono nell’occhio del ciclone 800 impiegati e tecnici, addetti al marketing, alle vendite, all’assistenza, ai servizi, oltre che gli impiegati amministrativi dei servizi centrali, tutti dislocati in gran parte nelle sedi di Milano e Roma. Ma ancora altre 450 persone, tra cui circa 150 dirigenti, sono considerate dall’azienda delle «risorse» di cui occorre liberarsi, utilizzando lo strumento delle dimissioni incentivate. Nel giro degli scorsi quattro anni la filiale italiana di «Big Blue» ha ridotto l’organico di tremila unità, ricorrendo a strumenti non consensuali (mobilità di accompagnamento alla pensione) solo per 130 persone, e per il resto spingendo alle dimissioni volontarie. Ma quanto possano essere volontarie di questi tempi le dimissioni, in un contesto di crisi che coinvolge tutto il settore dell’informatica, lo denunciano le Rsu delle sedi milanesi, che parlano della messa in atto da parte dell’azienda di una «vergognosa campagna terroristica per convincere molti lavoratori ad aderire al programma d’incentivo alle dimissioni» e, ancora, della costituzione di «reparti confine» in cui sono destinati i futuri cassintegrati (…)” (Da Rassegna Sindacale n. 1 del 16 gennaio 1995).
Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil e Federlegno-arredo raggiungono l’intesa per il rinnovo del contratto di lavoro. Riguarda gli addetti dell’industria del legno, del sughero, del mobile e dell’arredamento, delle industrie boschive e forestali: un settore con 370 mila addetti, che vanta un saldo attivo nella bilancia commerciale di 10 mila miliardi
Chiusa la vertenza Impregilo,dopo quattro mesi di duro confronto, senza neanche un licenziamento, dopo i 500 minacciati nei mesi scorsi. L’accordo firmato con la mediazione del ministero del Lavoro, da Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil e Impregilo, il consorzio di imprese costituito da Cogefar Impresit, Girola e Lodigiani, nato otto mesi fa, ma operativo da qualche settimana, è stato approvato pressoché all’unanimità dai 2.167 dipendenti (suddivisi tra 1.300 impiegati, 550 operai e 317 dirigenti) del supergruppo, che come fatturato si colloca al primo posto in Italia nel settore (con oltre 1.000 miliardi) e al ventiquattresimo in Europa (con 2.400 miliardi). Il portafoglio ordini di Impregilo assomma a quasi 10 mila miliardi, suddivisi in 4.735 per l’Italia, 820 per l’Europa e 3.570 miliardi su scala extraeuropea. Le eccedenze di manodopera assommano a 320 addetti, che finiranno in cassa integrazione speciale. La cigs sarà a rotazione e coinvolgerà tutti i lavoratori (operai e impiegati) delle sedi interessate.
Accordo separato per i 6000 impiegati e tecnici dell’agricoltura. Il contratto è stato siglato solo dalle organizzazioni di categoria che fanno capo alla Cisl, alla Uil e alla Confederdia (il sindacato autonomo del settore). La Flai – Cgil non ha firmato e scrive in un comunicato che, viste le conclusioni di questa trattativa, non si sente vincolata dalla moratoria della contrattazione decentrata prevista nell’accordo. Promette, inoltre, di attivare dovunque negoziati territoriali e aziendali per contrastare gli effetti negativi dell’intesa
Milano, la Regione Lombardia è nella bufera dopo la pubblicazione di una telefonata che prova l’esistenza di trattative tra i partiti nelle nomine per le Usl
La Regione Sicilia ha dichiarato decaduta la concessione mineraria, per il giacimento di sali potassici di Pasquasia (Enna), all’Italkali, società per il 51 % a partecipazione regionale e dispone la consegna degli impianti all’Ems, l’Ente minerario siciliano. La vicenda Italkali è esplosa nelle ultime settimane con gli arresti del presidente della società, Francesco Morgante, e di politici regionali. La vertenza sindacale va avanti invece da anni, con le miniere chiuse dal 1992 e 700 dipendenti senza stipendio. Cgil, Cisl e Uil nel febbraio del 1994, ipotizzando l’esistenza di un «comitato d’affari» e avuto sentore di un uso strumentale della vertenza da parte dell’azienda, decisero di presentare un esposto alla magistratura. Adesso i sindacati hanno chiesto che del futuro delle miniere siciliane si occupi la taskforce sull’occupazione di Palazzo Chigi. Sul tappeto i problemi della ripresa delle attività produttive, degli assetti societari, dell’utilizzo di una legge regionale (bloccata di recente da una sentenza favorevole della Corte costituzionale) che consente il prepensionamento di 480 lavoratori e l’utilizzo degli altri per la manutenzione degli impianti col meccanismo dei progetti di utilità collettiva. Quanto gli assetti societari, secondo la Cgil, «deve quanto prima essere individuato per Italkali un nuovo socio industriale, mantenendo però in questa fase la direzione pubblica della società».
Palermo, la rappresentanza sindacale diventa impresa. E’ accaduto alla Sines di Capaci (Palermo), azienda che per quarantanni ha prodotto vermut per la Martini & Rossi. I 31 dipendenti in attesa di licenziamento hanno deciso di offrire la propria esperienza per continuare a produrre. Improvvisatisi esperti di marketing hanno, come primo passo, fatto pubblicare su La Repubblica e il Sole 24 ore un’inserzione a pagamento (costo cinque milioni di lire, metà a spese dei lavoratori e metà delle categorie di Cgil e Cisl) rivolta alle imprese di tutt’Italia: dall’Averna alla Vini Corvo, dalla Cinzano alla Pellegrino, ai marchi della grande distribuzione (Coop, Standa, Sma, ecc.). Obiettivo: trovare un partner in grado di rilanciare l’azienda. Dopo l’iniziativa della Rsu sindacati e impresa hanno siglato un’intesa che prevede, a partire dal 6 febbraio, l’avvio della mobilità per i lavoratori, ma che impegna anche i vertici aziendali a partecipale a tutte le iniziative e ai negoziati che saranno attivati per salvare la Sines.
Oscar Mancini è il nuovo segretario generale della Camera del lavoro di Dolo Mirano (Venezia). Sostituisce Ugo Agiollo, eletto segretario della Funzione pubblica Cgil di Venezia
II direttivo nazionale della Fnle (Federazione dell’energia Cgil) ha preso atto delle dimissioni di Renato Matteucci dalla segreteria nazionale e dal ruolo di segretario generale aggiunto che ricopriva da nove anni. Matteucci sarà nominato nel Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), designato dalla Cgil
Roma, sono stati oltre 15 milioni i cittadini italiani che hanno seguito in televisione il messaggio di fine anno del Presidente Scalfaro. Lo sottolinea in una nota la Rai facendo il punto sugli indici di ascolto del messaggio del capo dello Stato per uno share dell’84 per cento, a cui si devono aggiungere i telespettatori che lo hanno seguito su Telemontecarlo e altre tv a cui il segnale è stato girato dalla Rai.
Il discorso augurale del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfarohttps://archivio.unita.news/assets/main/1995/01/02/page_004.pdf
Il videomessaggio https://presidenti.quirinale.it/elementi/236589
Ponte di Legno (Brescia), “Mi è piaciuto il discorso del capo dello Stato, un discorso equilibrato, ha detto una cosa chiara: è finita un epoca. Scalfaro ha ratificato la fine della prima repubblica”. Cosi il leader della Lega Lombarda Umberto Bossi ha commentato le parole del presidente Scalfaro agli italiani.
1 gennaio 1995
1° gennaio: entra ufficialmente in vigore l’accordo sul cessate il fuoco a Sarajevo.
Tremila talebani pachistani partono da Peshawar per l’Afghanistan
Roma, ancora odio razzista, paura e sangue sul litorale romano. La situazione si fa sempre più grave dopo la morte di Sara Folmola ragazza di 15 anni investita e uccisa a Torvaianica da un auto guidata da un marocchino probabilmente ubriaco e dopo i primi raid razzisti a Tor San Lorenzo (centro balneare semi deserto in inverno): un immigrato di 27 anni è stato colpito alla mano destra da una fucilata e un altro immigrato e stato ferito alla schiena da una coltellata. I carabinieri denunciano “Qualcuno vuole il morto”. Il sindaco di Roma Francesco Rutelli ha lanciato l’allarme: “La situazione sta precipitando. Occorre affrontare il problema degli immigrati”
2 gennaio 1995
2 gennaio: funerali di Stato per lo scomparso capo della polizia Vincenzo Parisi. Le orazioni funebri sono pronunciate dal ministro dell’Interno Roberto Maroni e dal procuratore capo di Palermo Giancarlo Caselli
Pubblicata dal Corriere della Sera una intercettazione telefonica sulle trattative per le nomine dei direttori alle Usl lombarde, tra i partiti della giunta regionale, formata da Lega Nord, Ppi e Psi
Perugia, l’ex magistrato e deputato democristiano Claudio Vitalone conferma davanti ai giudici l’idea di realizzare, durante il sequestro Moro, un documento apocrifo delle Br
3 gennaio 1995
3 gennaio: improvvisa impennata dell’inflazione che arriva al 4,1%
Venezia, il Pubblico ministero Carlo Nordio invia un avviso di garanzia al presidente della Lega delle Cooperative Gianfranco Pasquini, che si autosospende, e al Presidente del Comitato veneto della Lega, Giuseppe Fabbri. L’ipotesi di reato è di favoreggiamento a carico di ignoti, finalizzato al falso in bilancio e al finanziamento illecito di partiti.
Padova, prende il via una nuova inchiesta su Gladio, dopo il sequestro dei documenti pubblicati da L’Espresso, provenienti dagli archivi della Cia. Per saperne di più https://www.wikizero.com/it/Operazione_Gladio
Palermo, piazzata una carica di esplosivo nella villa di Giuseppe Greco, capo settore dell’Urbanistica del Comune di Ficarazzi (Palermo). Continua la serie di attentati contro le amministrazioni progressiste iniziata nel 1994.
Palermo, scarcerata la moglie di Pino Mandalari, Maria Concetta Imbraguglia: per i giudici non ci sarebbero gravi indizi di concorso in associazione mafiosa con il marito.
4 gennaio 1995
4 gennaio: Roma, il governo annuncia di avocare a sé parte dell’organizzazione del Giubileo, che “sarà il banco di prova per i progetti di Roma capitale, una vetrina della impresa Italia”, con particolare attenzione per il Sistema direzionale orientale previsto a Pietralata, i cui stanziamenti ammontano a 55 miliardi
Genova, raggiunto l’accordo fra la Compagnia dei portuali, rappresentata dal console Batini, e il ministro dei Trasporti Publio Fiori. Prevede la soppressione del Consorzio del porto, come da tempo auspicato dai lavoratori, sostituito da un’autorità con compiti di programmazione e la assegnazione alla stessa Compagnia dei portuali della concessione dei principali terminal
Catania, assassinato con due colpi di pistola alla testa, Antonio Bracciolano, considerato personaggio di spicco del clan Cappello.
Messina, interrogati come testimoni, cinque magistrati di Reggio Calabria, nell’ambito dell’inchiesta, iniziata dopo l’arresto per associazione mafiosa del notaio reggino Marrapodi. Il notaio aveva parlato di un comitato politico-massonico-mafioso che avrebbe controllato grossi appalti in Calabria e aveva fatto il nome di sei magistrati, accusandoli di collusione con la ‘ndrangheta
Imperia, pubblicato il primo Corano scritto in italiano da mussulmani. La moschea di Imperia diventa casa editrice. Esce anche Il Mussulmano, periodico bilingue a diffusione nazionale.
5 gennaio 1995
5 gennaio: Roma, mentre la crisi è in stallo, Rocco Buttiglione non esclude, in caso di elezioni anticipate, che il Partito popolare si presenti con il Pds. Peraltro, dopo un incontro riservato tra lo stesso Buttiglione e Marcello Dell’Utri, si delinea invece la soluzione di un governo di tregua guidato, anziché da Berlusconi, da una figura di rilievo riferibile a Forza Italia, con l’indicazione di Lamberto Dini
Intitolata una strada di Catania a Pippo Fava, il fondatore de I Siciliani, assassinato dalla mafia il 5 gennaio 1984. Le indagini sull’assassinio hanno avuto una proroga, sulla base delle dichiarazioni del pentito Maurizio Avola, che ha indicato in Nitto Santapaola e Aldo Ercolano i responsabili del delitto. Mandante sarebbe stato l’imprenditore Graci.
Pubblicati su Panorama stralci delle intercettazioni telefoniche di Pino Mandalari, noto commercialista palermitano legato alla mafia, che parla del suo sostegno ad esponenti di An e di Forza Italia nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 1994.
Mosca, nasce il 223º Distaccamento Aereo. E’ una compagnia aerea con base tecnica e hub principale all’aeroporto di Mosca-Čkalovskij, di proprietà del governo della Federazione Russa ed effettua voli charter passeggeri e voli cargo sia commerciali, sia per conto dello stato.
6 gennaio 1995
6 gennaio: Marsala, arrestato in una villetta di campagna il latitante Emilio Alario, ricercato per associazione mafiosa ed omicidio, sposato con Giovanna Asaro, figlia di un boss mafioso della zona. Secondo l’accusa di alcuni pentiti, ha un ruolo di primo piano nel traffico di droga e legami con i clan della Kalsa a Palermo.
7 gennaio 1995
7 gennaio: Roma, il presidente della Repubblica, Scalfaro convoca Berlusconi per il 9 gennaio. Intanto Previti, con una dichiarazione mirata, cerca di allentare la tensione tra il presidente del Consiglio e il Quirinale.
In base alle accuse dei pentiti della banda della Magliana, Fabiola Moretti ed Antonio Mancini, la Procura di Perugia che indaga sull’omicidio di Mino Pecorelli, iscrive nel registro degli indagati il boss Michelangelo La Barbera e chiede la riapertura dell’ inchiesta sul terrorista nero Massimo Carminati.
8 gennaio 1995
8 gennaio: Milano, cresce la tensione all’interno della Lega dalla quale sono usciti altri sei parlamentari. Roberto Maroni incontra i dissidenti.
9 gennaio 1995
9 gennaio: Roma, il lungo colloquio tra il Presidente Scalfaro e Silvio Berlusconi non è servito a trovare soluzioni alla crisi. Intanto le colombe del Polo sostengono che il nuovo governo potrebbe essere guidato da un esponente della maggioranza che non sia Berlusconi, purché sia fissata al più presto la data delle elezioni.
La lira precipita al minimo storico, il marco raggiunge quota 1.056,50.
Firenze, i giudici della corte d’Appello accolgono l’eccezione di competenza territoriale per il processo alla mafia dell’autoparco di Milano. Annullata la sentenza di primo grado che aveva condannato 23 persone e rinviati gli atti a Milano.
Palermo, rinviati a giudizio per reati connessi ad appuntamenti elettorali, il boss latitante Pietro Aglieri, vicinissimo a Totò Riina, e altre 7 persone, tra le quali l’assessore democristiano del comune di Messina, Alfio Ziino.
10 gennaio 1995
10 gennaio: Roma, il Polo delle Libertà cambia posizione sulla crisi di governo: o un Berlusconi-bis o le elezioni subito. Pds, Popolari e Lega Nord chiedono un governo super partes che affronti le questioni più urgenti.
Nuovo minimo della lira che a New York raggiunge quota 1.061 sul marco
Roma, si riunisce il Comitato direttivo della Cgil per discutere della situazione dopo le dimissioni del governo “(…) L’attuale fase di crisi – si legge nel comunicato emesso al termine della riunione – si colloca in una situazione economico-istituzionale particolarmente delicata e grave. Gli indicatori economici, sul versante occupazionale e dell’inflazione, testimoniano di una caduta pesantissima del numero dei posti di lavoro (-552.000 nel 1994) e di una preoccupante ripresa dell’inflazione (4,1% tendenziale medio a fine anno). A ciò si aggiungono la sempre più precaria situazione della lira, il preannuncio di una manovra sul tasso di sconto, il perdurare e l’aggravarsi della sfiducia dei mercati finanziari, la necessità, già da tempo evidente al sindacato e ora generalmente affermata, di una consistente manovra di riequilibrio finanziario a breve. Il tutto accompagnato da un totale non governo della ripresa, che pure è in atto, che provoca un ulteriore pesantissimo squilibrio economico fra le diverse aree del paese, in particolare di quelle meridionali. Infine vi è il grande problema della riforma previdenziale, i cui tempi sono stati fissati dalla legge finanziaria a seguito dell’accordo governo-sindacati del 1 ° dicembre; un eventuale mancato rispetto di tale scadenza provocherebbe nuove prevedibili tensioni sociali; anche per contribuire a evitare questo rischio il sindacato preparerà al più presto una proposta in materia di previdenza e, in raccordo con essa, di fisco e contributi, da discutere con i lavoratori. La situazione, sul versante istituzionale, è altrettanto delicata, complessa ed esposta a un’involuzione democratica; richiede una forte volontà riformatrice nell’ambito della difesa della prima parte della Costituzione, in tema di regole, di autonomie fra i diversi poteri e di revisione del sistema elettorale in grado, in tempi brevi, di ridisegnare un quadro di certezze istituzionali entro il quale realizzare, in assoluta serenità, la democratica competizione fra schieramenti politici e, più in generale, per rafforzare la nostra democrazia. Queste sono le uniche ragioni che portano il sindacato e la Cgil a considerare dannosa un’eventuale uscita dalla crisi con il formarsi di un governo elettorale privo di poteri reali. Sono ragioni, quindi, che attengono a una visione nazionale degli interessi del paese e, in particolare, dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e delle fasce più deboli della società, in quanto, proprio su di esse, si scaricherebbe il peso di un non governo dell’economia per i mesi che ci separerebbero dalle elezioni. Il Comitato direttivo della Cgil, nel pieno rispetto delle prerogative innanzitutto del Parlamento e del capo dello Stato, ritiene necessario che si ricerchi una soluzione alla crisi, attraverso la formazione di un governo in grado di gestire, per il tempo necessario, le priorità economiche e sociali, a partire dalla realizzazione dell’accordo del 1 ° dicembre, e che consenta, nel contempo, al Parlamento di realizzare le necessarie riforme istituzionali. Con questa posizione la Cgil e il sindacato responsabilmente esercitano, in piena autonomia, anche in questa fase, la loro funzione di rappresentanza degli interessi di una parte decisiva del paese, in una visione nient’affatto corporativa, e di garanzia democratica. Anche in considerazione di ciò, respingiamo il tentativo di un uso strumentale dei referendum proposti da Pannella e la conseguente aggressione al sindacato che ha come unico scopo l’intento liquidatorio di un soggetto sociale decisivo per la stessa democrazia e chiediamo, fin d’ora, che vengano compiuti nelle prossime settimane i tentativi possibili per superare gli eventuali quesiti referendari che la Corte costituzionale deciderà essere ammissibili. Il Comitato direttivo nazionale della Cgil impegna, infine, le proprie strutture territoriali, con Cisl e Uil, ad assumere le iniziative necessarie di informazione dei lavoratori e di confronto con i parlamentari, e la segreteria nazionale a seguire gli sviluppi della situazione e ad assumere le ulteriori iniziative che si rendessero necessarie a supporto di questa linea” (Cfr. Rassegna Sindacale n. 2 del 23 gennaio 1995)
Roma, iniziano nell’aula bunker di Rebibbia le udienze del tribunale di Caltanissetta per il processo a 117 persone accusate di associazione mafiosa e altri reati emersi nell’Operazione Leopardo del novembre 1992, scaturita in gran parte dalle rivelazioni di Leonardo Messina. Il tribunale acquisirà le testimonianze di 10 pentiti.
Roma, avvisi di garanzia al presidente del Coni Mario Pescante e al suo predecessore Arrigo Gattai, nell’ambito dell’inchiesta su un finanziamento di otto miliardi concesso tra il 1986 e il 1991 dal Comitato olimpico al Cns Fiamma, l’ente di promozione sportiva vicino prima al Msi e poi ad An.
Roma, audizione davanti alla Commissione antimafia, dei procuratori Vigna e Caselli e del sostituto procuratore Mancuso, in rappresentanza del procuratore Cordova, sul nuovo regolamento per la gestione dei pentiti, su cui i magistrati hanno valutazioni diverse. Secondo Cordova si tratta di una normativa “ammazza pentiti” e di un passo verso la dipendenza della magistratura dall’esecutivo. I magistrati di Palermo in un documento sostengono che si vogliono limitare le attribuzioni del pubblico ministero e che si rischia di disincentivare nuove collaborazioni. Lo stesso giorno audizione di Caselli e Vigna al Csm sulle ispezioni ministeriali avvenute a Palermo e Firenze.
Arrestati mandanti ed esecutori degli omicidi di due mafiosi di Marsala: undici arresti, cinque ordini di custodia notificati in carcere, sette latitanti. Gli assassini vennero ordinati da Totò Riina, che mobilitò anche Leoluca Bagarella, per scompaginare l’ala ribelle della mafia marsalese che aveva deciso di affiliarsi agli stiddari.
Dopo quattordici anni dalla strage di Ustica, vengono scoperte quattro bobine con le registrazioni di conversazioni, avvenute la sera del disastro, tra il centro radar di Capodichino e gli aerei in volo.
11 gennaio 1995
11 gennaio: Roma, la Corte Costituzionale giudica ammissibili i referendum sulla legge Mammì, sulle trattenute sindacali, sulla liberalizzazione degli orari dei negozi e sulla estensione del sistema maggioritario a tutti i Comuni. Dichiara inoltre la ammissibilità dei tre quesiti referendari sulla legge Mammì (riguardanti il regime di concessione, gli introiti pubblicitari e la interruzione dei filmati con spot), sostenuti da un composito comitato promotore; di un quarto referendum, proposto dai radicali, che prevede la privatizzazione della RaiLE DECISIONI DELLA CONSULTA – \Val la pena ricordare ancora una volta le decisioni assunte l’11 gennaio dalla Corte costituzionale. Sono dodici, com’è noto, i referendum dichiarati ammissibili, sette quelli bocciati. Oltre al referendum sulla trattenuta in busta paga della quota a favore del sindacato, la Consulta ha detto sì alle tre richieste di abrogazione riguardanti la legge Mammì (concessioni tv e disciplina antitrust, interruzioni pubblicitarie dei film, raccolta pubblicitaria televisiva) avanzate da varie associazioni tra cui Arci, Acli, Anac, Anpas, Adusbef, Federconsumatori, Gruppo di Fiesole e a quella sulla privatizzazione della Rai promossa dai club Pannella e dalla Lega. Si anche alle proposte di consultazione popolare, targate sempre Pannella-Lega, per l’abolizione del doppio turno per l’elezione dei sindaci nelle città con più di 15 mila abitanti, per l’abolizione del soggiorno obbligato dei mafiosi in luoghi lontani dal comune di residenza, per la liberalizzazione delle licenze commerciali e degli orari dei negozi. Si andrà a votare in una domenica compresa tra il 23 aprile e l’11 giugno, ma la consultazione potrebbe anche, in tutto o in parte, essere evitata qualora il Parlamento approvasse leggi capaci di modificare radicalmente quelle oggetto dei quesiti referendari. Se le Camere venissero sciolte e fossero indette elezioni politiche anticipate (a breve, s’intende), i referendum slitterebbero di un anno. Marco Pannella ha fatto sapere che in questa eventualità chiederebbe una «leggina» che permetta il voto a ottobre.IL SINDACATO NELL’URNA – Sono quattro i referendum cosiddetti «sindacali»: tre sulla rappresentanza già ammessi l’anno scorso, il quarto, sulla trattenuta, approvato dalla Consulta l’I 1 gennaio di quest’anno. I primi, com’è noto, nati sull’onda del movimento dei consigli, nascono con un chiaro segno di sinistra (sono stati fortemente sostenuti, fra gli altri, da Rifondazione comunista). L’ultimo, sponsorizzato dai club Pannella e da una Lega non ancora assunta in paradiso, porta un inequivocabile marchio di destra. I referendum sulla rappresentanza possono suddividersi ulteriormente. Due hanno infatti di mira l’articolo 19 della legge 300/1970, cioè dello Statuto dei lavoratori. Articolo che, com’è noto, dice che rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite dai lavoratori solo nell’ambito delle associazioni aderenti alle confederazioni sul piano nazionale maggiormente rappresentative o delle associazioni firmatarie di contratti applicati lì dove la rappresentanza deve essere formata. Con il terzo referendum si vuoi invece parzialmente abrogare la normativa che regola la materia nel pubblico impiego (cioè il requisito di maggior rappresentatività così come è fissato dall’art. 47 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29). Il referendum che vuoi abolire la trattenuta automatica in busta paga della quota che il lavoratore decide di destinare al sindacato cui è iscritto ha anch’esso come oggetto un articolo dello Statuto: il 26, sui contributi sindacali. Norma con la quale il legislatore formalizzò un diritto per l’affermazione del quale sindacato e lavoratori si erano a lungo battuti (Da Rassegna Sindacale n. 3 del 30 gennaio 1995)
Roma, la Procura della Repubblica convoca Massimo D’Alema e Achille Occhetto nell’ambito dell’inchiesta sui presunti finanziamenti delle cooperative al Pci-Pds e in particolare per i 370 milioni che Nino Tagliavini, l’ex presidente dell’Unieco, aveva ammesso di aver consegnato al Pci nel 1990.
12 gennaio 1995
12 gennaio: New York, il ministro degli Esteri Antonio Martino, nel prendere possesso del seggio assegnato all’Italia nel Consiglio di sicurezza, annuncia la partecipazione italiana all’operazione di sgombero dei caschi blu dalla Somalia (operazione Scudo unito), l’appoggio alla proroga della risoluzione 493 che allenta le sanzioni contro Belgrado, e viceversa l’appoggio alla prosecuzione dell’embargo contro l’Iraq
Modena, arrestati Paolo Genitrini e Giuseppe Grimaldi, funzionari della cooperativa Cmb di Carpi, nell’ambito dell’inchiesta sulle cooperative rosse. Sono accusati di concorso in corruzione per avere raccolto tangenti per tre miliardi fra le cooperative impegnate nella costruzione del lotto Inganni-Bisceglie della metropolitana milanese.
Napoli, il tribunale dispone il sequestro cautelare dei beni immobili dell’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, accogliendo le richieste delle parti civili. Al processo, l’ex segretario di De Lorenzo, Giovanni Marone, rinnova le accuse all’ex ministro.
Palermo, accluse agli atti del processo contro Andreotti le dichiarazioni dell’ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino, sui rapporti tra lo stesso Andreotti e gli esattori Salvo, sull’uccisione del generale Dalla Chiesa (decisa, secondo Ciancimino, dacerti romani) e su quella di Pio La Torre (decisa, sempre secondo Ciancimino, all’interno del Pci). Sdegnata replica del PdS.
Il pentito Gaspare Mutolo dichiara in aula a Reggio Calabria, durante il processo per il delitto del giudice Scopelliti, che l’assassinio del giudice fu un piacere fatto dalla ‘ndrangheta a tutta la commissione di Cosa Nostra.
Caltanissetta, si apre il processo bis per l’omicidio del giudice Levatino, avvenuto il 21 settembre del 1991.
Palermo, si uccide con un colpo di pistola alla testa, Nicolò Vitale, fratello di Salvatore, arrestato nel luglio precedente con l’accusa di associazione mafiosa e indiziato per la strage di via D’Amelio. Secondo la Procura i due fratelli avrebbero avuto un ruolo nel sequestro del figlio del pentito di Altofonte, Santino Di Matteo, Giuseppe, di 14 anni, scomparso nel novembre del 1993.
13 gennaio 1995
13 gennaio: Roma, il Presidente della Repubblica affida a Lamberto Dini l’incarico per la formazione del nuovo governo. Il Presidente incaricato dichiara che i suoi ministri saranno tecnici sganciati dai partiti, e che l’esecutivo avrà un programma ben definito: manovra correttiva, riforma del sistema pensionistico, legge elettorale per le regioni e riforma dell’informazione. La lira inizia una ascesa e in poche ore i listini registrano un aumento del 3%
Umberto Bossi, riferendosi a Berlusconi, dice: “Il grande corruttore si è perso nelle nebbie del Pordoi, l’abbiamo staccato in salita. Non è un arrivederci, ma un addio per sempre”
“Finito il governo Berlusconi, si fanno i primi bilanci. Impietoso quello della Corte dei conti, che ha recentemente diffuso la relazione sulle leggi di spesa varate da maggio ad agosto 1994, prima della manovra finanziaria. Si scopre che nei primi quattro mesi di attività il governo ha varato leggi che comportano spese aggiuntive per 41.800 miliardi. Ma c’è di più. Molti provvedimenti, nota la magistratura contabile, «prospettano sensibili incertezze di quantificazione, mentre altre leggi non dichiarano oneri». In sostanza in numerose circostanze manca la copertura finanziaria perché «la quantificazione degli oneri è lacunosa». Ben sette leggi varate dal governo Berlusconi nel primo quadrimestre della sua attività (numeri 413, 443, 451, 459, 474, 489 e 498), pur comportando oneri a carico del bilancio, non recano adeguata copertura finanziaria. La Corte cita alcuni clamorosi esempi, come le garanzie prestate dallo Stato nella legge 474, che disciplina le dismissioni. In questa circostanza il ministro del Tesoro Dini ha autorizzato spese senza copertura, offrendo la garanzia dello Stato su debiti di incerta entità. Oneri non quantificati anche nel decreto legge 16 giugno 1994, n. 378, che dispone sgravi fiscali a favore della nautica da diporto. Il Tesoro nella relazione tecnica quantifica un onere di 1,5 miliardi, ma il ministero delle Finanze e quello dei Trasporti stimano oneri sensibilmente superiori, rispettivamente per 6 miliardi e per 8,5 miliardi. Altri provvedimenti, secondo i magistrati contabili, hanno coperture fittizie, a carico di altre leggi di spesa, oppure di incerte entrate fiscali. Sotto accusa anche il ministro delle Finanze Giulio Tremonti. Il decreto 357 (Disposizioni tributarie urgenti per la ripresa dell’economia e dell’occupazione), convertito dalla legge 489, secondo la magistratura contabile, ha violato le norme di contabilità di Stato. Per le Finanze il costo degli incentivi doveva essere compensato mediante entrate aggiuntive «derivanti – scrive la Corte dei conti – da effetti indiretti sull’economia che sarebbero indotti sia da agevolazioni fiscali (comportanti oneri temporanei e permanenti) sia da agevolazioni finalizzate al rilancio di specifici settori produttivi». Questa forma di copertura, secondo la magistratura contabile, viola la legge 468 del 1978, che regola la contabilità dello Stato. «Gli effetti diretti della legge – nota la Corte – peggiorano l’equilibrio del bilancio. La copertura è costituita dagli effetti indiretti, privi di adeguata base informativa e pertanto a rischio». Altre misure fiscali (le leggi 473 e 503) prevedono oneri senza copertura finanziaria. Nelle relazioni preliminari, il ministro delle Finanze assicura che gli oneri saranno coperti con le maggiori entrate derivanti dai provvedimenti. La Corte dei conti ricorda che la legge n. 468 «impone di dichiarare gli oneri delle leggi e non autorizza la copertura implicita degli oneri stessi». Sotto accusa anche il decreto legge 23 maggio 1994, n. 301 (dismissioni dell’Ina), convertito dalla legge 403, che stabilisce la responsabilità solidale del ministero del Tesoro con la Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici Spa), subentrata all’Ina negli impegni derivanti dalle cessioni di premi effettuate da imprese di assicurazione. Per questa garanzia il decreto si limita a far riferimento a «eventuali oneri» posti genericamente – nota la Corte dei conti – a carico di un «fondo di riserva» del Tesoro. I magistrati contabili sottolineano che gli oneri di questa norma potrebbero essere rilevanti e di impatto rapido e certo sul bilancio pubblico: i creditori si potranno rivolgere direttamente al Tesoro, in quanto responsabile in solido con la Consap. Nel decreto 428, convertito dalla legge 505, il governo ha risposto una spesa di 100 miliardi per la ferrovia Saronno-Malpensa. Per coprire il relativo onere impegna giacenze di tesoreria non ancora utilizzate. «Questa modalità di copertura – argomenta la Corte – solleva serie perplessità in quanto la legge 468 non consente autorizzazioni di spesa finanziate soltanto da temporanee disponibilità di cassa». Un altro caso, citato dalla magistratura contabile, riguarda i 14 miliardi di lire necessari al restauro e alla manutenzione del circolo ufficiali delle Forze armate a Roma. Il ministro Previti – osserva la relazione – ha reperito i fondi necessari a scapito di un capitolo di bilancio «protetto» da una norma di legge, destinato a finanziare gli accordi internazionali” (Rassegna Sindacale n. 4 del 6 febbraio 1995).
Roma, sul quotidiano “Il Manifesto”, nell’articolo “Voglia di un re”, Rossana Rossanda scrive che, prescindendo dalla attuale soluzione politica, “pare che metà degli italiani vagheggi un nuovo sovrano, e il monarca postmoderno è l’Imprenditore, la sacralità che lo incorona sono i Mercati. La democrazia è bypassata sia come mandato diretto sia come delega, perché un monarca o un papato laico sono come l’impresa, un assetto gerarchico più o meno introiettato”
Arrestato Massimo De Lucia, funzionario del consorzio Mibi Scarl, nell’ambito dell’inchiesta relativa al ruolo delle cooperative nell’assegnazione degli appalti per la metropolitana di Milano. Il funzionario avrebbe consegnato 3 miliardi a Luigi Carnevale attraverso l’imprenditore Angelo Simontacchi, già arrestato il 5 gennaio.
Sorpreso nella sua villa a Pedara (Catania), il boss Eugenio Galea, considerato uomo di fiducia di Santapaola e suo sostituto a capo dell’organizzazione.
Catania, arrestato Lucio Tusa, nipote del boss di Caltanissetta Piddu Madonia e figlio e fratello di due detenuti per associazione mafiosa. Era ricercato dal dicembre 1993, nell’ambito di un’operazione contro 150 presunti componenti del clan di Nitto Santapaola e Pippo Pulvirenti.
14 gennaio 1995
14 gennaio: Lamberto Dini annuncia che ridurrà il numero dei ministri. Antonio Di Pietro non entrerà a far parte dell’esecutivo. I due schieramenti si dichiarano favorevoli a Dini, solo Rifondazione Comunista è contraria. Va detto che lo schieramento di centro destra – e Berlusconi in particolare – dopo aver fatto fuoco e fiamme contro quello che considera “un ribaltone”, decide per l’astensione per la presenza nel Gabinetto del Guardasigilli Filippo Mancuso, nome che considera come una garanzia.
Revocati gli arresti domiciliari agli indagati per l’inchiesta sulla società siciliana Italkali, tra cui l’ex presidente della Regione Rino Nicolosi e concessi gli arresti domiciliari al presidente del consiglio di amministrazione della società, Francesco Morgante.
Chiesti dal sostituto procuratore di Messina, Angelo Giorgianni, che conduce le indagini sulle tangenti per le opere pubbliche siciliane, i bilanci della Regione degli ultimi sette anni e le generalità di numerosi parlamentari siciliani.
15 gennaio 1995
15 gennaio: Roma, incontro Scalfaro – Dini per discutere della composizione del nuovo governo. Anche i sottosegretari non saranno parlamentari, contrariamente a quanto richiesto da Fini, che li vorrebbe scelti tra i rappresentanti del Polo delle libertà.
16 gennaio 1995
16 gennaio: Milano, l’indice Mibtel di Piazza Affari sale del 4,5%, sull’onda dell’entusiasmo seguito all’incarico a Lamberto Dini. Secondo le rilevazioni Istat il Pil è cresciuto del 3,7% rispetto al corrispondente periodo del 1993.
Roma, il perito Martino Farneti afferma che ad uccidere Ilaria Alpi potrebbe essere stato un colpo di kalashnikov sparato a distanza. Le due perizie, quella medica e quella balistica, sono in netto contrasto. Nonostante ciò non viene disposta l’autopsia.
Roma, nell’aula bunker di Rebibbia, dove si tengono le audizioni dei pentiti nell’ambito del processo alle cosche di Caltanissetta, vengono sentiti Buscetta e Calderone. Buscetta parla di un interessamento del boss di Riesi Giuseppe Di Cristina all’eliminazione di Enrico Mattei.
Si apre a Gela il secondo maxiprocesso alle cosche gelesi. 45 imputati per associazione mafiosa, presunti responsabili dei principali fatti di sangue avvenuti dalla fine degli anni ottanta.
Lascia Palermo don Mario Scifo, vice parroco della chiesa Maria Santissima dell’Assunta, nel quartiere Zisa di Palermo. Tre mesi prima dal pulpito aveva parlato contro mafia ed usura, invitando i parrocchiani a prendere posizione, ma la chiesa si era svuotata. I confratelli del sacerdote escludono che abbia ricevuto minacce mafiose e non risultano denunce alla magistratura.
Si diffonde la notizia di una lettera inviata al sindaco di Terrasini (Pa), Manlio Mele, e per conoscenza al comando dei carabinieri e alla procura della Repubblica di Palermo, dall’imprenditore Salvatore D’Anna, figlio di un mafioso condannato al maxiprocesso. Nella lettera il sindaco viene accusato di aver favorito lo stesso D’Anna in una gara d’appalto e di aver affidato progetti a professionisti suoi amici. La lettera viene considerata dal sindaco e da parte della giunta una intimidazione mafiosa e, successivamente, verranno indette manifestazioni di solidarietà, contestate da una parte del consiglio comunale, di cui viene chiesto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose
17 gennaio 1995
17 gennaio: Roma, il governo Dini giura al Quirinale davanti al presidente della Repubblica Scalfaro. Il nuovo governo è composto da ventidue tecnici, in gran parte professori universitari. Nel discorso programmatico, Dini dichiara che il suo sarà un governo di tregua e che considererà esaurito il suo mandato non appena i quattro impegni programmatici saranno portati a termine. Il giorno 25, il governo Dini ottiene la fiducia dalla Camera con 302 voti a favore, 270 astensioni e 39 contrari. Il 1° febbraio ottiene la fiducia dal Senato. Il Presidente del Consiglio annuncia immediate consultazioni con sindacati e imprenditori per discutere e mettere a punto la riforma previdenziale. Violenti attacchi del Polo al Presidente Scalfaro
Il governo: http://www.senato.it/leg/12/BGT/Schede/Governi/0022_M.htm
Roma, s’insedia la Commissione bicamerale d’inchiesta sulla cooperazione internazionale. Fra i suoi compiti è prevista anche un’indagine sugli omicidi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
Arrestati in Lombardia quattro agenti del fisco e due marescialli della Finanza, Borgogno e Lizio, già arrestati in precedenza.
Palermo, nuove informazioni di garanzia sono stati firmati dal sostituto procuratore Luigi Patronaggio, nell’ambito dell’inchiesta sul Consorzio agro-alimentare di Catania. Gli accertamenti si sono allargati alla Federmercati a alla corrente siciliana del Psi facente capo all’ex ministro Salvo Andò. Alla vicenda del Consorzio è legato l’omicidio di Giovanni Bonsignore, il funzionario della Regione siciliana, ucciso il 9 maggio del 1990, ritenuto scomodo per le sue denunce.
Davanti alla Corte d’Assise di Trapani che processa Antonio Patti ed altri 40 presunti mafiosi, il pentito Carlo Zicchitella invita i suoi coimputati a pentirsi, perché non si può continuare all’infinito con i delitti.
18 gennaio 1995
18 gennaio: un altro dirigente delle cooperative aderenti alla Lega, Roberto Terenziani, viene arrestato per una tangente di 3 miliardi pagata a vari partiti per gli appalti per la metropolitana di Milano
Il settimanale L’Europeo riporta le dichiarazioni di Giancarlo Pagliarini, relative ad un episodio di malcostume politico: “Sintomatico l’episodio del finanziamento ai giochi del Mediterraneo in programma a Bari tra due anni. Un appuntamento che sta molto a cuore a Giuseppe Tatarella, plenipotenziario di An nel governo Berlusconi. Il testo esaminato e discusso il 14 dicembre in preconsiglio autorizzava per il 1994 una spesa di 5 miliardi, prevedendo un esborso di altri 45 (15 all’anno) entro il 1997”. Ma il giorno successivo, il 15 dicembre, i ministri si sono trovati sul tavolo un testo modificato. Ricorda Pagliarini: “Come in quel giochetto della settimana enigmistica, il nuovo decreto era diverso dal vecchio solo per un piccolo particolare. Con un tratto di pennarello nero la spesa era stata concentrata tutta nel primo anno, e così la città di Tatarella si è vista arrivare subito non 5, ma 50 miliardi”
Milano, ricercato per bancarotta fraudolenta, Romano Comincioli, ex funzionario di Publitalia ed ex coordinatore dei club Forza Italia di Sardegna. L’ex magistrato Imposimato ricorda di averlo inquisito negli anni ’70 per traffico di assegni e titoli e che gravitava attorno alla banda della Magliana.
Palermo, durante il processo per l’assassinio del commissario Boris Giuliano, un dirigente della Dia, Alessio Cesareo, riferisce di un progetto di uccisione del capo della Criminalpol De Gennaro, che avrebbe dovuto essere accoltellato da un falso pentito.
Palermo, ancora sequestri di delibere a Palazzo d’Orleans, sede del governo regionale siciliano, richiesti questa volta dalla Procura di Palermo e riguardanti gli appalti finanziati con la legge sul Mezzogiorno.
19 gennaio 1995
19 gennaio: Cecenia, l’esercito russo conquista il palazzo Presidenziale di Grozny
Roma, muore Italo Viglianesi (Caltagirone, 1º gennaio 1916 – Roma, 19 gennaio 1995). Impiegato presso la Montecatini, inizia la carriera sindacale nella Cgil unitaria e nel 1944 è già dirigente dei chimici. Iscritto al Partito socialista, nel 1947 sceglie di rimanere nel partito e di non seguire i socialialdemocratici guidati da Giuseppe Saragat dopo la scissione di Palazzo Barberini. Il 5 marzo del 1950, unitamente ad altri delegati sindacali socialisti e repubblicani, partecipa al congresso costitutivo dell’Unione italiana del lavoro (Uil), della quale sarà segretario generale fino al 1969. Eletto per la prima volta al Senato nel 1963, ne è vicepresidente dal 1968 al 1970, quando, lasciata ormai la segreteria della Uil, decide di ricoprire incarichi di governo come ministro dei Trasporti e dell’Aviazione civile nel III governo Rumor (27 marzo – 6 agosto 1970) e nel successivo governo Colombo (6 agosto 1970 – 17 febbraio 1972). Senatore fino al 1979, Viglianesi si ritira in quell’anno a vita privata. «Viglianesi – ricorda Pietro Larizza, segretario della Uil dal 1992 al 2000 – è stato il segretario generale della Uil che ha dato all’organizzazione una forte connotazione socialista e laica. La Uil lo ricorderà sempre con affetto e stima per il grande patrimonio politico, sociale e umano che ha creato e consegnato alle generazioni successive».
A suo nome è intitolato il Centro Studi della Uil
Milano, il pretore dichiara antisindacale il comportamento dell’Alfa Romeo, per non aver riconosciuto alle Rsu elette dallo Slai Cobas il diritto a essere convocate per partecipare alle trattative. Il Cobas dell’Alfa, affermata la nullità degli accordi sul piano di ristrutturazione aziendale, riprende l’agitazione
Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Messina sulle tangenti per gli appalti per 50 mila miliardi della Regione siciliana, vengono pubblicati i nomi dei 146 indagati, tra cui il presidente in carica della Regione, Franco Martino, tre suoi predecessori, ex ministri e deputati, sindaci, burocrati, appaltatori. Tra gli indagati anche dirigenti della Lega delle cooperative.
Nell’ambito dell’inchiesta su Gladio, vengono avviati accertamenti su una presunta distruzione di documenti tra il giugno e il luglio del 1990.
Napoli, arrestati Gianni Punzo, presidente del CIS di Nola, il più importante centro commerciale d’Europa, e il suo socio Giuseppe Ajello. Secondo l’accusa avevano stretto un patto con il boss Carmine Alfieri.
Sequestrati beni per 4 miliardi all’imprenditore di Comiso (Ragusa), Raffaele Giudice, arrestato nel novembre del 1994 con l’accusa di associazione mafiosa, assieme a 42 persone ritenute appartenenti al clan Dominante-Carbonaro di Vittoria.
I carabinieri del Centro investigazioni scientifiche di Roma hanno trovato diciassette punti di contatto tra l’impronta digitale rilevata sull’auto dei killer di Ignazio Salvo e quella di Gaetano Sangiorgi, medico e nipote dell’esattore ucciso. Per l’accusa è una prova della partecipazione del medico all’omicidio. Sangiorgi è in carcere da un anno in Francia, in attesa di estradizione.
20 – 23 gennaio 1995
20 – 23 gennaio: si svolge a Pisa il convegno sulle stragi dal titolo Dare voci al silenzio degli innocenti. In un’intervista pubblicata sul quotidiano Il Tirreno, Giulio Andreotti dichiara che le stragi servivano per bloccare l’avanzata delle sinistre e sono state opera dei servizi segreti e della destra. Intervistato dal quotidiano cattolico L’Avvenire, Giulio Andreotti, in risposta ad una domanda del giornalista A. M. Mira sull’anticomunismo come causa della illegalità in Italia, risponde: “(…) Ammetto che ci potesse essere questa concezione: siccome il nemico era a sinistra, tutto quello che nuoceva alla sinistra, o non la aiutava, se non era buono, in fondo era innocuo”
Nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per la metropolitana milanese, arrestato un altro funzionario delle cooperative di Reggio Emilia, Giovanni Reverberi, dirigente dell’Unieco.
Pubblicati da L’Espresso stralci delle intercettazioni ambientali, ordinate dalle procure di Roma e Palermo, sull’utenza telefonica di Corrado Carnevale. Il giudice esprime pesanti giudizi contro suoi colleghi della Cassazione e contro Falcone e Borsellino.
Scoperto dalla polizia a Napoli un sistema di difesa del clan camorristico dei Reale, che aveva trasformato delle palazzine popolari in bunker, con cancelli, passaggi, telecamere a circuito chiuso. Arrestate sei persone con l’accusa di associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti, tra cui i fratelli Carmine, Patrizio, Salvatore e Antonio Reale.
21 gennaio 1995
21 gennaio: l’Italia ratifica la convenzione Onu che limita l’impiego e l’esportazione delle mine antiuomo
Arrestati altri due dirigenti di cooperative per le tangenti per gli appalti della metropolitana milanese. Sono Sergio Nasi, ex presidente dell’Unieco di Reggio Emilia, e Giovanni Panciroli, dirigente di Coopsette, sempre di Reggio Emilia
Milano, il consiglio federale della Lega Nord mette sotto accusa Luigi Negri e altri 6 parlamentari dissidenti. Su Negri è aperta anche una inchiesta amministrativa interna: gli sono contestati ammanchi di cassa e lo stipendio di partito che aveva, “senza titoli di merito”, assegnato a sua moglie. Negri ribatte querelando per diffamazione e proponendo di sostituire alla segreteria Umberto Bossi con Roberto Maroni o Gianfranco Miglio
Linguaglossa (Catania), uccisi Salvatore Scalora, pregiudicato, e la madre Francesca Trovato. I due erano in macchina con la moglie di Scalora, la figlioletta di 6 anni e la sorella, rimaste leggermente ferite dai vetri rotti. Scalora era un fedelissimo del boss Nino Cinturino.
Sao Roque, Brasile, catturato il latitante Gaetano Santangelo, il quale deve scontare 22 anni di carcere per l’uccisione, nel gennaio del 1976, nella casermetta di Alcamo Marina (Trapani) dei carabinieri Salvatore Accetta e Carmine Apuzzo. Dopo la strage i componenti del commando, di cui facevano parte anche Vincenzo Ferrantelli, Giuseppe Gulotta e Vincenzo Mandalà, quest’ultimo condannato a 24 anni, rubarono armi, uniformi e i tesserini delle vittime.
Catania, arrestato nel quartiere Librino il latitante Alfio Fassari E’ accusato di associazione mafiosa e tentato omicidio plurimo aggravato ai danni del figlio e del fratello del pentito Salvatore Filistad.
22 gennaio 1995
22 gennaio: trovato nelle campagne di Limbiate (Milano) il cadavere carbonizzato di Guglielmo Rufolo, di Catania. L’ucciso era stato incaprettato. Probabilmente si tratta di omicidio mafioso.
Catturato nelle campagne di Macchia di Giarre (Catania) Alfio Di Bella, latitante del clan Pulvirenti, ricercato da due anni.
23 gennaio 1995
23 gennaio: con un’intervista mandata in onda da Tg1, Tg2 e Canale 5, il senatore Giulio Andreotti risponde alle accuse giudiziarie circa le collusioni con la mafia riaffermando, oltre alla propria innocenza, la certezza di “una regia che dirige le operazioni” oltreoceano, dove sono custoditi i due principali accusatori, Buscetta e Mannoia, limitando però il suo ambito. “Forse – afferma – bisognerebbe cercare tra i mafiosi siculo- americani”. Dal canto suo, l’avvocato Ascari afferma polemicamente: “L’accusa ritiene che la decisione della mafia di uccidere, dopo Lima, uno dei figli di Andreotti sia la prova del tradimento di un vincolo e di accordi precedenti (…) E’ proprio vero, l’Italia è la patria del diritto, ma anche del rovescio”
Washington, il presidente Bill Clinton firma l’ordine esecutivo 12947 che impone sanzioni a 12 movimenti politici definiti “terroristici”: fra essi Hamas, Hezbollah, il Gia algerino e diverse formazioni egiziane. La lista non comprende la rete di Osama bin Laden
Roma, sciopero di un ora dei dipendenti dell’Anpa (l’Agenzia nazionale per l’ambiente) hanno indetto un’ora di sciopero per il 23 gennaio. Lo hanno deciso i sindacati ricerca di Cgil, Cisl e Uil per protestare contro l’atteggiamento di chiusura del commissario Giuseppe Nicoletti, che rifiuta di confrontarsi con le organizzazioni sindacali sulle sorti dell’Agenzia. L’Anpa, istituita nel gennaio ’94 per coordinare i servizi ambientali pubblici, non è ancora decollata. Anzi, l’ex ministro dell’Ambiente Matteoli ne decise dopo pochi mesi il commissariamento, per farne un organismo di supporto al suo dicastero.
Roma, Bruno Trentin, Luciano Lama, Ugo Vetere, Vittorio Foa, Piero Boni, Nella Marcellino, Rosario Bentivegna, Claudio Cianca, Carlo Fermariello, Lina Fibbi: sono alcune tra le personalità alle quali la Cgil ha consegnato una medaglia ricordo in segno di riconoscimento per l’attività da loro svolta durante la Resistenza. Un riconoscimento morale e politico agli oltre centro ex dirigenti sindacali, partigiani e arruolati nel corpo di liberazione. Alla presenza del segretario generale della Cgil Sergio Cofferati e del presidente dell’Anpi, Arrigo Boldrini, è stato così ricordato il 50° anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione, che l’organizzazione sindacale sta celebrando con numerose iniziative in tutta Italia, «per non dimenticare un grande evento, fatto di tenaci lotte e della volontà combattiva di uomini e donne che hanno restituito al paese la libertà». «Nei mesi a venire avremo bisogno di voi come di tutti quelli che con noi si sono opposti a un’idea negativa di trasformazione della società italiana», è stato l’appello di Cofferati all’affollata platea di ex dirigenti sindacali, giunti a Roma da tutta Italia. Nel corso della cerimonia Cofferati ha poi fatto il punto sulle vicende politiche di questi giorni, definendole molto delicate e complesse, con aspetti talvolta apparentemente paradossali, ma con in campo importanti esigenze come «la difesa della democrazia, delle istituzioni, dei diritti dei più deboli e l’esercizio possibile della solidarietà». Il segretario generale della Cgil ha paventato il rischio nel prossimo futuro di «aggressioni molto forti e violente» contro il sindacato, definito «un soggetto esposto». Ma il sindacato «non ha paura», perché, ha detto, «abbiamo dimostrato di saper reggere un impatto molto complesso nel corso di questi mesi, dando corpo e vita alle aspettative dei giovani, contestualmente alla difesa dei diritti e delle aspettative degli anziani»
Arrestati due funzionari della Usl 4 di Mazara del Vallo (Trapani), un imprenditore e un assessore provinciale e denunciato il deputato regionale del Ppi, Giuseppe Giammarinaro, per tangenti e voto di scambio. Notificato il divieto di soggiorno a Mazara a 15 ex componenti del comitato di gestione. Altre 30 persone sono state denunciate a piede libero. La Usl era diventata un centro di potere, alcune società a cui erano state pagate fatture per le forniture risultano inesistenti e i soldi servivano per la campagna elettorale di Giammarinaro. Già nel 1993 erano state fatte indagini sugli appalti per le forniture e sui concorsi truccati.
24 gennaio 1995
24 gennaio: aumenta la produzione industriale, ma cala l’occupazione soprattutto nella grande industria
Roma, la Corte dei conti condanna 49 ex consiglieri comunali di Palermo nonché Leoluca Orlando ed Emilio Arcuri, rispettivamente sindaco e vice sindaco della città, in relazione all’acquisto per 1 miliardo e 200 milioni di autobus per disabili, rimasti inutilizzati
La Procura della Repubblica di Palermo sta valutando una intercettazione sull’utenza del giudice Corrado Carnevale, di una telefonata di una avvocato di Agrigento che segnalava un imputato. Carnevale prese nota del nome e degli estremi del processo, raccomandando all’avvocato di non parlare per telefono di faccende del genere.
Arrestati Ciro Demma, consigliere di corte d’appello ad Ancona, Antonio Esti, consigliere di corte d’appello a Bologna, entrambi in passato sostituti a Napoli; Luigi Macchiarelli, direttore dell’Istituto di medicina legale dell’Università La Sapienza di Roma; Aurelio Ghio, perito dattiloscopico e balistico, docente all’Università di Torino; l’avvocato Antonio Buonanno, penalista napoletano. I reati contestati sono di concorso esterno in associazione camorristica e corruzione. L’accusa è di avere aggiustato processi, in primo luogo quello contro Carmine Alfieri, imputato per la strage di Torre Annunziata dell’agosto 1984 e assolto.
Alcamo, uccisi a colpi di lupara Giuseppe Pirrone e la sorella Caterina, che si trovavano a bordo della loro auto. Probabilmente sono stati amazzati per vendetta trasversale contro il fratello Filippo Massimiliano e il padre Mario, del clan dei Greco, in carcere per scontare, rispettivamente, 30 e 24 anni. I Greco sono in lotta con il clan di Vincenzo Milazzo, il boss vicino ai corleonesi, trovato morto assieme alla fidanzata ed un fratello. Caterina Pirrone era fidanzata di Lorenzo Greco, condannato all’ergastolo nel giugno del 1994.
Palermo, respinta la richiesta di libertà provvisoria per Bruno Contrada.
25 gennaio 1995
25 gennaio: Roma, votata la fiducia al governo Dini con il voto favorevole del centro sinistra. Il Polo delle libertà si astiene. Rifondazione Comunista vota contro. Nel presentare il programma di governo, Dini sottolinea la riduzione della presenza dello Stato nell’economia; le privatizzazioni; la fiducia nel mercato, anche finanziario; la flessibilità del lavoro e la riforma del collocamento come rimedi alla disoccupazione, compatibilmente alle regole del mercato stesso; la riforma delle pensioni che deve ridurre il volume di spesa ed affiancare a quella pubblica una previdenza privata incentivata fiscalmente; infine, l’opportunità di dettare le regole della par condicio
Genova, durante i gravi disordini che precedono l’incontro calcistico Genoa- Milan muore il tifoso genoano Vincenzo Spagnolo. E’ la sesta vittima della violenza da tifo calcistico in pochi anni.
Palermo, condannati all’ergastolo per l’uccisione del colonnello Russo e del suo amico Filippo Costa, Totò Riina, Filippo Provenzano, Michele Greco e Leoluca Bagarella. Per il delitto erano stati condannati alcuni pastori, scarcerati dopo sedici anni di prigione.
Arrestati a Bari nove componenti di una banda che prima taglieggiava i proprietari di discoteche e poi si appropriava dei locali. L’accusa è di associazione mafiosa.
25 – 29 gennaio 1995
25 – 29 gennaio: Fiuggi, congresso di scioglimento del MSI. Nasce Alleanza Nazionale. Gianfranco Fini eletto presidente del Partito. Lo strappo col passato causa la rottura con la componente capeggiata da Pino Rauti, che fonda Fiamma Tricolore e Giorgio Pisanò. Per la prima volta sono ospiti del Congresso alcuni rappresentanti del Pds.
26 gennaio 1995
26 gennaio: Mestre, nel corso del processo per tangenti contro De Michelis, Giorgio Casadei, segretario dell’ex ministro, ha rivelato che esisteva un accordo tra DC, PSI e PCI per gestire gli appalti dei mondiali del 1990
Palermo, rinviati a giudizio dal Gip Antonio Tricoli, venti dei 74 imputati a cui, un anno prima, erano stati notificati ordini di custodia cautelare con l’accusa di appoggio esterno a mafiosi palermitani: tra di essi medici, bancari, avvocati, arrestati nell’operazione denominata Golden market.
Genova, il gup Anna Ivaldi assolve l’ex sindaco pidiessino Claudio Burlando in relazione alla inchiesta sul parcheggio di piazza Vittoria e trasmette gli atti per il procedimento amministrativo a suo carico alla Corte dei Conti. Il gup condanna invece a vario titolo altri 4 imputati
Il tribunale di Prato assolve Giacomo Riina, zio del boss di Corleone, ed altri 34 imputati, dall’accusa di associazione di stampo mafioso. Facevano parte di un’organizzazione che aveva rilevato una serie di industrie tessili in difficoltà, provocandone il fallimento a danno dei creditori.
Scoperto un arsenale di armi ed esplosivo nelle campagne tra Acate e Vittoria (Ragusa). Sarebbe stato a disposizione del clan degli stiddari Dominante-Carbonaro e dei Russo di Niscemi. A Belpasso (Catania) scoperto un arsenale del clan di Pulvirenti.
27 gennaio 1995
27 gennaio: intervistato dal quotidiano Il Manifesto, Giulio Andreotti ribadisce il contenuto delle sue precedenti valutazioni sull’atto di accusa della Procura palermitana, ed aggiunge: “(…) Mi pare strano che all’epoca(1985 ndr) Buscetta facesse il mio nome a Dick Martin (funzionario dell’Fbi Ndr) e non a Falcone. Se è vero che non erano maturi i tempi, non si capisce perché lo fossero per l’uno e non per l’altro. Vorrei poi aggiungere che nel 1985 i servizi segreti americani ebbero con noi forti attriti sulla vicenda dell’Achille Lauro. Ora, non voglio allargare il discorso ma sono due anni che si parla di questa storia, non capisco perché certi ricordi escano adesso (…) Guardi – conclude Andreotti – questa storia mi fa ricordare i tempi della Lockheed, quando si disse che ero l’Antelope Cobbler. E da chi era uscita questa storia? Da un americano. Guarda caso, non è mai un pakistano a combinare questo genere di guai”
Torna in carcere Emanuela Azzarelli, nota perché aveva organizzato una banda di minorenni a Gela. Nel garage della sua abitazione la polizia ha trovato armi, benzina e strumenti per il furto.
Per l’omicidio del giudice Livatino, la Cassazione conferma la condanna all’ergastolo a Paolo Amico e Domenico Pace, mentre a Caltanissetta si celebra il processo-bis nella quale viene giudicata un’altra coppia di stiddari: Giovanni Avarello e Gaetano Puzzangaro.
28 gennaio 1995
28 gennaio: sequestrati nell’abitazione del generale Stelio Nardini, capo di stato maggiore dell’Aeronautica negli anni successivi alla strage di Ustica, diari contenenti espliciti riferimenti alla strage e altri documenti
Si conclude la scalata del Credito Italiano al Credito Romagnolo. L’operazione è stata ispirata da Enrico Cuccia.
Livorno, il Tribunale assolve 44 operai e sindacalisti a conclusione del processo che li vedeva imputati per blocchi ferroviari e stradali nell’ambito della lotta contro la privatizzazione dell’Ilva ed i licenziamenti
Corleone (Pa), ucciso con tre colpi di pistola alla testa, il commerciante Giuseppe Giammona, sotto gli occhi della fidanzata. Da 16 anni a Corleone non si registravano omicidi. Non c’è stato nessun tentativo di rapina, l’uccisione viene considerata un’esecuzione di stampo mafioso.
Salemi (Trapani), si costituisce Gaspare Casciolo, considerato dagli inquirenti e dai pentiti reggente della famiglia mafiosa di Salemi.
29 gennaio 1995
29 gennaio: si costituisce nel carcere di Orvieto il costruttore Walter Armanini, primo imputato di tangentopoli la cui condanna, per 350 miliardi di tangenti richieste sui lavori al cimitero di Milano, è diventata definitiva.
Genova, nei pressi dello stadio Marassi, prima della partita Genoa – Milan, ucciso con una coltellata il giovane Vincenzo Spagnolo dal tifoso del Milan Simone Barbaglia. Tutte le attività sportive si fermeranno domenica 5 febbraio in segno di lutto e di protesta contro la violenza negli stadi.
Roma, all’hotel Ergife si svolge un convegno indetto dai missini contrari alla nascita di Alleanza nazionale, guidati da Pino Rauti e Giorgio Pisanò. Nel suo intervento Pisanò afferma tra l’altro: “Non stiamo fondando niente di nuovo, vogliamo solo riaffermare la continuità della nostra storia. Sono gli altri, quelli di An, ad avere operato una vera scissione, un tradimento, riconoscendo l’antifascismo e sciogliendo il vecchio partito”. Sono presenti fra gli altri il principe Lillio Ruspoli, Sandro Saccucci, Rutilio Sermonti, Andrea Insabato – militante di Terza posizione approdato al gruppo cattolico integralista Militia Christi – numerosi reduci della Rsi e di associazioni combattentistiche.
30 gennaio 1995
30 gennaio: Algeri, alla vigilia del Ramadan scoppia un’autobomba nel centro della città provocando 38 morti e 250 feriti.
Roma, l’Inps decide di non rimborsare gli arretrati e di non corrispondere gli aumenti al milione di pensionati interessati dalle sentenze della Corte costituzionale.
Interrogato Giulio Andreotti dai giudici di Roma che stanno indagando su Gladio. Andreotti dichiara di non essere a conoscenza né di distruzioni né di manomissioni di documenti riguardanti quell’organizzazione.
Napoli, diciassette ordinanze di custodia cautelare sono emesse nei riguardi di camorristi del clan Cozzolino, ritenuto dagli inquirenti uno dei più importanti del napoletano, con collegamenti per il traffico di droga con altre organizzazioni, tra cui la famiglia Vernengo di Palermo.
Quattro ordini di custodia cautelare sono emessi dal gip Gilda Loforti di Caltanissetta, per l’assassinio del giudice Ciaccio Montalto, contro Totò Riina, Mariano Agate, Antonio Messina (avvocato di Sciacca, condannato per mafia e droga ndr), Mariano Asaro (latitante, indicato come uno dei killer più spietati del trapanese). Secondo il pentito Rosario Spatola l’uccisione fu ordinata da Riina, perché il magistrato aveva fatto arrestare lo zio Giacomo, operante in Toscana, dove il magistrato aveva deciso di trasferirsi. Le dichiarazioni di Spatola hanno trovato riscontro in quelle dei pentiti Matteo Litrico e Vincenzo Calcara.
Incendiata a Partinico (Palermo) la casa di campagna di Vincenzo Provenzano, consigliere comunale per i progressisti.
Torino, la FIM Cisl si da una nuova struttura organizzativa: si costituisce la Macroregione Fim. Gli esecutivi Fim di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta eleggono Giovanni Avonto coordinatore della nuova Macroregione Nord Ovest
31 gennaio 1995
31 gennaio: Roma, scontro aperto nel Partito Popolare. Rocco Buttiglione si incontra con Berlusconi, ma esclude una svolta a destra del Ppi. Beniamino Andreatta avrebbe convinto Prodi a scendere in campo come leader di un’alleanza di centro-sinistra e insieme alla sinistra del partito chiede le dimissioni del segretario. Dopo l’incontro con Buttiglione, Berlusconi dichiara che esiste tra i due un’intesa per un percorso comune e annuncia elezioni a giugno.
Roma, Cgil, Cisl e Uil firmano un accordo col governo sui contratti di formazione lavoro, che riprende la proposta già presentata da Lamberto Dini da ministro del Tesoro nel governo Berlusconi, con la novità della esclusione dai contratti delle qualifiche più basse.
Roma, nell’aula del carcere di Rebibbia, il pentito Francesco Andriotta riferisce ai giudici del processo per la strage di via D’Amelio di aver saputo da Vincenzo Scarantino che dai mafiosi detenuti nel carcere di Busto Arsizio, nell’estate del 1993, era partito l’ordine di uccidere il sostituto procuratore Guido Lo Forte.
Incendiata la sezione del PdS di Campogalliano (Modena). A Potenza lanciato un ordigno contro la sede di Forza Italia.
Arrestato ad Alcamo Giuseppe Ferro, accusato di essere il reggente dell’organizzazione mafiosa della zona di Alcamo e Castellammare del Golfo. E’ accusato, tra l’altro, di aver avuto avuto un ruolo nell’assassinio dei fratelli Pirrone.
Milano, muore Sergio Caneschi, primario di neurochirurgia del Fatebenefratelli e presidente del Sieroterapico, arrestato nel maggio 1994 e poi rinviato a giudizio per concussione. I familiari sostenuti da politici e giornali di centro destra iniziano una campagna contro i magistrati del pool di Mani pulite accusandoli di presunte sevizie. I magistrati saranno assolti, avendo concesso prontamente i domiciliari per motivi di salute nonché i permessi necessari alle cure. Stessa sorte toccherà al procedimento disciplinare avviato dal ministro della Giustizia Filippo Mancuso.
Milano, cessa le pubblicazioni il quotidiano La Notte, di proprietà di Paolo Berlusconi.
Gennaio 1995
Gennaio: commentando le ultime vicende sulle scalate bancarie, l’analista Giancarlo Galli scrive che i critici di Cuccia – da Sindona a Calvi a Prodi – sono stati sconfitti e quindi vanno presi “con le pinze i discorsi che di tanto in tanto emergono nella pubblicistica sulla presunta guerra fra finanza laica e finanza cattolica. E ciò per una ragione che taglia la testa al toro: un’autentica finanza cattolica, possibili velleità a parte, non esiste. Di finanza, da trent’anni almeno, ne esiste una sola: quella di Cuccia”
Roma, la giunta Rutelli presenta l’Agenzia per il Giubileo spa, che sovrintenderà alle 68 grandi opere connesse. Gli investimenti previsti supereranno gli 11.000 miliardi lire: grandi restauri, nuove chiese, tratti di metropolitana, parcheggi, sottopassi, centri di accoglienza per i pellegrini, auditorium ecc. Opere che “porteranno la città al passo delle più grandi capitali europee – proclama il sindaco – E’ bene ricordare che il programma è stato approvato in maniera molto convinta anche dai verdi. Staremo molto attenti: parola di sindaco verde”
Torino, la Fiom rivede il proprio assetto organizzativo. Per i metalmeccanici il 1995 sarà l’anno della contrattazione integrativa: «II che – spiega Giorgio Cremaschi, segretario generale della Fiom Cgil Piemonte – significa che entro la primavera dovremo completare la campagna di elezione delle rappresentanze sindacali unitarie, proponendoci nel contempo di giungere alla presentazione di piattaforme in misura generalizzata per contrattare il secondo livello». E per questo che l’organizzazione di categoria regionale intende affrontare queste scadenze attraverso una serie di tappe precise (entro il 15 marzo sono già in programma quattro appuntamenti dedicati al dibattito per il gruppo dirigente, su altrettanti temi specifici relativi alla contrattazione integrativa), rivoluzionando contemporaneamente il proprio assetto organizzativo. Partendo dal presupposto di realizzare «un sindacato corto», nei giorni scorsi il direttivo Fiom Piemonte ha approvato un progetto che, da una parte, attraverso la riduzione della segreteria regionale favorita da un «turn over bloccato» e, dall’altra, mediante un accorpamento dei comprensori di Torino e provincia, dovrebbe portare al risultato di una struttura più snella, maggiormente decentrata verso i luoghi di lavoro, con l’intento di garantire maggior peso alle Rsu. «In questi anni la Fiom si è adattata anche nella propria gestione interna, al modello centralistico delle relazioni sindacali dei grandi gruppi – spiega Cremaschi – per questo reputiamo occorra un rinnovamento, per il quale non serve rinviare le decisioni nell’attesa messianica dell’unità. La riforma dell’organizzazione in senso democratico e decentrato deve essere il contributo che la Fiom porta al dibattito unitario». Come sarà allora il nuovo assetto organizzativo proposto dall’organizzazione piemontese? I comprensori provinciali disegnati sono cinque: Torino centro (attraverso l’accorpamento di Prima e Seconda lega), di cui sarà responsabile Marilda Provera; Torino ovest (Collegno, Rivoli, Orbassano), guidato da Giorgio Airaudo; Mirafiori, che verrà invece accorpata a Rivalta e sarà coordinata da Claudio Stacchini; Moncalieri e Pinerolo (uniti in un unico territorio), sotto la responsabilità di Gianni Gaude; Ivrea, Chivasso e Settimo (anch’essi accorpati), coordinati da Laura Spezia. La segreteria regionale sarà invece ridotta a tre membri: Giorgio Cremaschi, segretario generale, Ugo Rigoni, attuale responsabile auto, che seguirà l’organizzazione, e Giuseppe Melillo, che lascerà la responsabilità della Quinta lega. Il direttivo regionale si esprimerà definitivamente su questo progetto entro la metà del prossimo febbraio
Carmagnola (Torino), i circa 1.300 dipendenti della Teksid Ghisai hanno approvato, con il 58,1 per cento di sì, l’accordo siglato il 9 gennaio da Fiom, Firn e Uilm per l’introduzione del sabato lavorativo anche in questo «pezzo» di Fiat
Giuliano Giampaoli è il nuovo segretario generale della Camera del lavoro di Pesaro. Sostituisce Lino Lucarini, per otto anni responsabile della Camera del lavoro provinciale
Febbraio 1995
Febbraio: Bill Jordan è il nuovo segretario generale della Cisl Internazionale. Nominato dal comitato esecutivo in sostituzione di Enzo Friso, l’ex segretario del sindacato degli elettrici inglesi è stato presidente della Federazione europea dei metalmeccanici e membro dell’esecutivo dell’internazionale dei metalmeccanici (Fiom). È stato inoltre, nel suo paese, direttore amministrativo della Bbc, membro del servizio consultivo di conciliazione e arbitrato, creato nel 1974 per promuovere le relazioni industriali e la contrattazione collettiva, nonché direttore della London school of economics
Esce It-Interpretazioni tendenziose , semestrale dell’Ediesse, la casa editrice della Cgil, nato per occuparsi delle tematiche relative all’universo femminile. La rivista è promossa da un gruppo di donne: sindacaliste, studiose, formatrici, operatrici economiche e sociali. Questo numero tratterà la rinegoziazione sociale del potere nella sfera politica, del lavoro e degli affetti, con interventi di Minima De Leo («Né rimozioni né nostalgie»), Paola Gaiotti De Biase («Il paradosso scolastico»), Miriam Mafai, Lidia Menapace (interviste su «Destra e sinistra: segnaletica disorientante»), Marina Piazza («Forme mobili»), Paola Piva («Pensieri ed esperienze sul cambiamento organizzativo»). Il secondo fascicolo, disponibile entro giugno, riguarderà il tema della modernità, mettendo a fuoco gli aspetti relativi agli integralismi, a Eros e Kronos, ai nuovi modelli organizzativi. Direttrice della rivista, che si presenta in un’originale veste grafica sul filo della nostalgia (un quadernone da scuola nero, con le rifilature in rosso), è la ricercatrice dell’Isfol Lea Battistoni. Del comitato di redazione fanno parte, tra le altre, Giovanna Altieri, Francesca Bettio, Mimma De Leo, Franca Donaggio, Marina Piazza, Paola Piva, Maria Grazia Ruggerini
L’assemblea degli azionisti dell’Ediesse, la casa editrice della Cgil, ha accolto le dimissioni del presidente Piero Grazioli e ha nominato al suo posto Carlo Parietti, ex capo dell’ufficio stampa della Cgil. Il cda della casa editrice ha anche nominato Maurizio Magri, già amministratore di società del gruppo Elemond, amministratore delegato della società.
Mentre il gip di Brescia proscioglie Di Pietro dalle accuse di Cusani e un agente della scorta sventa un attentato contro Gerardo D’Ambrosio, torna in campo il Gico di Firenze con il suo capo, tenente colonnello Giuseppe Autuori, che consegna alla procura fiorentina un dossier di 263 pagine sul caso Autoparco: “Una franca rivisitazione di fatti e situazioni già rappresentate”. I veleni contro Di Maggio, Nobili & C., già smascherati dai giudici di Brescia, tornano in circolazione con l’aggiunta di nuove insinuazioni contro Armando Spataro e Ilda Bocassini.
1 febbraio 1995
1° febbraio: Roma, il governo Dini ottiene la fiducia del Senato con 191 sì, 17 no e 2 astenuti. Il Polo delle Libertà non partecipa al voto (al Senato l’astensione è considerata come voto contrario ndr). Subito dopo il voto, Lamberto Dini parte per Washington dove incontrerà il Segretario di Stato Colin Powell
Ginevra, la Commissione dell’Onu per i diritti umani afferma la “insostenibilità” delle condizioni di vita dei palestinesi che vivono nei Territori occupati, dopo l’allargamento degli insediamenti coloniali decisi dal governo Rabin e la continua violazione dei diritti umani. Il documento aggiunge che la comunità internazionale “deve cessare di credere che l’occupazione di un territorio da parte di un esercito straniero possa essere compatibile con il rispetto dei diritti degli individui”.
Milano, interrogato Paolo Berlusconi nell’ambito delle indagini riguardanti la separazione della Edilnord dalla Fininvest, avvenuta nel 1992 e l’acquisto da parte del Milan del giocatore Lentini. Le indagini hanno portato alla scoperta di fondi neri per miliardi: 25 per Publitalia, 10 per il Milan, almeno 3 per la Edilnord.
Arrestati vicino a Catania Antonino Puglisi, capo del clan mafioso Savasta, e Orazio Nicolosi, ricercati dal marzo del 1994 e accusati di essere i mandanti dell’assassinio di Liliana Caruso e Agata Zucchero, moglie e suocera del pentito Riccardo Messina, uccise il 15 luglio del 1994.
Rapito e ucciso nei pressi di Mosca, il deputato e imprenditore Serghiei Skorochkin. Aveva già subito degli attentati perché non si era piegato a richieste di pizzo e nel maggio del 1994 aveva ucciso un taglieggiatore della mafia georgiana che stava per sparargli.
2 febbraio: Romano Prodi, ex presidente dell’Iri, annuncia che si candiderà alle prossime elezioni come possibile leader del centro-sinistra. Prodi pensa ad una squadra di cui facciano parte Veltroni e Di Pietro.
Buttiglione invita ad uscire dal Ppi coloro che si schierano con Prodi. Buttiglione boccia la candidatura di Prodi e lo accusa di buttare il Ppi nelle braccia del Pds.
Il leade della Lega Nord Umberto Bossi, dichiara che non saranno possibili nuove intese con il centro-destra se non sarà varata al più presto una legge antitrust.
Il leader della Lega nord Umberto Bossi, in merito al decreto Biondi del luglio scorso (il cosiddetto salva ladri ndr), afferma: “Io avevo protestato, dicendo che in materia di giustizia non si può legiferare per decreto. Ma Biondi, che condivideva in parte questa mia posizione, mi spiegò che Berlusconi, allarmato dalla possibilità di un arresto del fratello Paolo, aveva esercitato una pressione enorme perché si varasse un provvedimento del genere”.
Roma, il leader della Cgil Sergio Cofferati afferma: “Nessuno nega che ci sia bisogno di flessibilità. L’importante è che la flessibilità in accesso e quella in uscita siano determinate da regole e dal rispetto dei diritti; spesso le ipotesi di flessibilità mettono in discussione dei diritti individuali o collettivi che si credevano ormai consolidati”, come quello della parità di retribuzione a parità di lavoro. Circa la proposta di ridurre l’orario di lavoro, portata avanti dal sindacato tedesco, il leader della Cgil afferma: “E’ un’ipotesi troppo rigida, va articolata per categorie”.
Afghanistan, i Talebani conquistano la provincia di Wardak, a circa 50 km. da Kabul.
Emesso un mandato di cattura per il deputato dei popolari all’Assemblea siciliana Francesco Paolo Gorgone, ex assessore al Territorio. È accusato di concorso in associazione mafiosa per aver favorito ditte di mafiosi in cambio di voti e tangenti. Sarebbe stato in contatto con Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella e Antonino Gioè.
Catania, arrestato il carabiniere Cosimo Bonaccorso. Secondo i pentiti Filippo Malvagna e Gioacchino La Barbera era una talpa delle cosche palermitane.
3 febbraio: il presidente del Consiglio Dini, in visita a Washington, illustra al presidente degli Stati Uniti Clinton gli obiettivi del suo governo: manovra-bis e riforma delle pensioni.
Roma, il gip Augusta Iannini assolve gli imputati nel processo per lo scandalo Italsanità (2.600 miliardi di lire stanziati per finanziare case ad anziani abbienti) fra i quali il finanziere Mach de Palmstein, Mauro Leone, figlio dell’ex presidente della Repubblica, Severino Citaristi, l’avvocato Marco Squatriti; condanna invece per la vicenda connessa della Safim, finanziaria dell’Efim (una delle società coinvolte nell’affare), Giuseppe Ciarrapico a 1 anno, il direttore della Safim Dario Barbato a 6 mesi, Ugo Benedetti e Eugenio Iannelli, tutti con la sospensione della pena.
Milano, circa 500 delegati della Cgil discutono di pensioni e manovre finanziarie del governo, rimproverando la loro confederazione di presentarsi agli incontri con lo stesso priva di proposte chiare, e chiedono “un congresso diverso per contenuti, procedure e protagonismo dei delegati”.
Palermo, arrestati Cesare Lupo, Girolamo Mondino e Costantino Taormina, incensurati, fiancheggiatori delle famiglie mafiose di Brancaccio e di Santa Maria di Gesù, ed emesso un avviso di garanzia per il presidente del Consiglio di quartiere di Brancaccio e presidente del Club di Forza Italia, Giuseppe Cilluffo, sospettato di aver favorito la latitanza dei Graviano.
4 febbraio: indiziati come mandanti della strage di via dei Georgofili a Firenze, i latitanti Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca. Un testimone ha dichiarato che dopo le stragi del 1992 alcuni mafiosi avevano proposto la restituzione di opere d’arte rubate in cambio della scarcerazione di Bernardo Brusca e Pippo Calò e che la decisione di attentati a monumenti venne presa perché la trattativa non andò in porto.
Milano, il giudice istruttore Guido Salvini emette un avviso di garanzia a carico del veronese Giovanni Bandoli, collaboratore dei servizi segreti militari americani e ritenuto componente dei Nuclei di difesa dello Stato, per “spionaggio politico- militare”.
Roma, il Movimento Nazional Popolare ed altri gruppi di oltranzisti cattolici manifestano in piazza del Gesù per chiedere la cancellazione della legge 194 sull’aborto. A Torino è in corso un convegno patrocinato dalla Regione ed organizzato dal Movimento per la Vita, dedicato a “L’annuncio della vita nel mondo”. Il convegno è aperto da una relazione del cardinale Trujllo e termina con una “marcia silenziosa per la vita”.
Arrestata a Calatabiano (Ct) Maria Filippa Messina (26 anni), moglie del mafioso Nino Cinturino in carcere dal 1992. E’ accusata di avere assoldato killer della cosca dei Cappello per vendicare l’assassinio di Salvatore Scalora e di sua madre Francesca Trovato, uccisi il 21 gennaio, e di voler ripulire il paese per riaffermare il controllo del territorio.
6 febbraio: Firenze, arrestate 23 persone con l’accusa di associazione a delinquere. Sono funzionari della Cassa di Risparmio, consulenti finanziari, commercialisti, accusati di aver concorso all’appropriazione di 75 miliardi da parte dei fratelli Giambra, costruttori di origine siciliana, accusati di associazione mafiosa nell’85 ma in seguito prosciolti. Tra gli arrestati Giuseppe Flesca Previti, consulente finanziario, fratello dell’ex ministro Cesare; Ugo Zilletti, ex vicepresidente del CSM e appartenente alla P2 di Licio Gelli; Gabriele Caponnetto, nipote dell’ex magistrato, con studi di consulenza in varie città. I fratelli Giambra si costituiranno il 9 marzo.
7 febbraio: Roma, alla direzione del Ppi la sinistra chiede un congresso straordinario, mentre la linea resta quella del segretario: no alla candidatura Prodi, accordi con Forza Italia, Ccd, e Ucd, ma nessun accordo con Alleanza nazionale.
Roma, mediante un decreto legge – formalmente di proroga – il governo riduce drasticamente (- 35%) gli assegni di mobilità e cassa integrazione per circa 50.000 lavoratori.
Bossi espelle dalla Lega i deputati che non hanno votato la fiducia al governo Dini e quelli che hanno proposto una mozione di sfiducia nei suoi confronti.
Nominato prefetto di Palermo il vice capo della polizia Achille Serra.
Islamabad (Pakistan), agenti pakistani catturano Yussef Ramal, ritenuto l’autore dell’attentato alle Torri gemelle del 26 febbraio 1993e lo consegnano brevi manu ad agenti dei servizi americani senza rispettare le normali procedurali di estradizione. Il giovane è trasportato bendato e legato con catene ai polsi ed alle caviglie. Queste pratiche risultano autorizzate direttamente dal presidente Bill Clinton
8 febbraio: Roma, il presidente del Consiglio Dini dichiara che le elezioni regionali dovranno tenersi il 23 aprile e che le riforma del sistema elettorale per le Regioni dovrà essere varata in tempo utile; esclusa ogni possibilità di rinvio del voto.
La Camera dei deputati, a conclusione del dibattito sulle politiche a sostegno della famiglia, approva una mozione presentata da Progressisti, Ppi, Patto Segni e Lega, che impegna il governo a rivalutare gli assegni familiari, l’indennità di maternità, i finanziamenti per i consultori e gli incentivi per l’acquisto della prima casa nonché ad istituire un Osservatorio sulla famiglia. Per pochi voti (226 contrari e 203 favorevoli) è bocciata invece una proposta del Polo di analogo contenuto, che proponeva anche la difesa dei diritti dell’embrione
Palermo, arrestati i deputati all’Assemblea regionale siciliana Salvatore Sciangula, democristiano ed ex assessore regionale ai Lavori pubblici, Paolo Piccione, socialista, ex presidente dell’Assemblea ed ex assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Natoli, ex segretario del PRI. Con loro sono state arrestate altre 14 persone coinvolte in un’inchiesta dei giudici di Messina riguardante 257 indagati per corruzione, concussione, abuso d’ufficio e turbativa d’asta
Roma, «Nel momento in cui la questione della par condicio è un punto significativo del programma del nuovo governo, le scelte del consiglio d’amministrazione della Rai non danno garanzie d’imparzialità e obiettività e indeboliscono ulteriormente l’immagine e il ruolo del giornalismo radiotelevisivo». Francesca Santoro, segretaria confederale della Cgil, ha deciso di aderire all’appello lanciato da alcuni giornalisti radiotelevisivi per una Rai «che appartenga completamente al pubblico». Con questa iniziativa alcune delle più note firme dei Tg, da Lilli Gruber a Michele Santoro, da Corradino Mineo a Mariolina Sattanino, intendono sollecitare il presidente della Repubblica e il Parlamento a un intervento affinché, con una nuova legge, la Rai abbia in tempi rapidi amministratori autonomi, prestigiosi e competenti. Partecipando a una recente assemblea, svoltasi presso la sede della Fusi, Santoro, oltre a portare i saluti e la solidarietà del segretario generale della Cgil Sergio Coffe-rati, ha ricordato che dalla qualità delle scelte sulla riorganizzazione della Rai dipende il rilancio, la democratizzazione e lo sviluppo di tutto il sistema informativo italiano
Palermo,sequestrati beni per 14 miliardi al boss Mariano Tullio Troia, latitante e indicato come uno degli uomini più vicini a Riina.
9 febbraio: Mogadiscio (Somalia), ucciso in un agguato l’operatore della Rai Marcello Palmisano. Resta illesa invece la giornalista Carmen Lasorella.
Convertito in legge il provvedimento di proroga dell’articolo 41 bis che dispone il carcere duro per i mafiosi.
Commentando il voto alla Camera del giorno precedente, Ida Dominijanni scrive su “Il Manifesto”: “Mezzo secolo di governi democristiani ha fatto dell’Italia il paese occidentale insieme più familista e meno dotato di politiche di sostegno economico- sociale” ai soggetti che compongono il nucleo familiare. “Adesso che la Dc non c’è più – continua l’articolo – e quel che ne resta si accapiglia fino a tarda notte fra centro destra e centro sinistra, il paradosso continua: il Parlamento discute per due giorni di famiglia e politica per la famiglia, vota con una maggioranza di centrosinistra la meno peggio delle risoluzioni in campo e si attesta su una cultura della famiglia che più democristiana non si può”.
Torino, il pubblico ministero Alessandro Prunas archivia l’accusa mossa ad Augusto Minzolini e al deputato del Pds Luciano Violante di violazione del segreto istruttorio, avanzata dalla Procura di Catania
10 febbraio: indagato il capo degli ispettori ministeriale Ugo Dinacci, per la vicenda dei beni restituiti al boss della camorra Pasquale Galasso.
Minacciato di morte il giudice di Messina Franco Langher che ha chiesto 6 ergastoli nel processo per l’omicidio di Letterio Rizzo, fratello di un pentito.
Sequestrati beni per 35 miliardi a Vincenzo Virga e Francesco Pace, accusati di associazione mafiosa. Secondo un pentito Virga sarebbe il nuovo boss di Trapani.
10 – 12 Febbraio: Milano, si svolge il congresso della Lega Nord, movimentato dalle contestazioni contro Roberto Maroni che, infine, si dimette. Umberto Bossi si dà il compito di impedire la saldatura tra il ceto medio e la destra, proclama la volontà di creare un terzo polo e, in attesa della sua costituzione, prospetta cautamente una alleanza elettorale con il centro sinistra. Nel suo intervento, Bossi definisce Silvio Berlusconi “il Frankenstein della destra, il mostro partitocratico con una gamba fascista”; e aggiunge: “richiamo le istituzioni a verificare se nei confronti della Fininvest non esistano gli estremi della ricostituzione del partito fascista. Se così fosse, si proceda all’oscuramento di quelle televisioni”. In chiusura, la presidente della Camera Irene Pivetti si schiera con Bossi contro i transfughi e, senza nominarlo apertamente, contro Berlusconi: “qualcuno di molto furbo, molto scaltro che sa perfettamente curare i propri interessi, anche a costo di andare contro gli interessi della democrazia”.
11 febbraio: Massimo D’Alema, intervenendo al congresso della Lega, propone al Carroccio un accordo elettorale.
Romano Prodi annuncia che il simbolo del centrosinistra sarà l’Ulivo.
Afghanistan, i Talebani conquistano la provincia di Logar. Il primo ministro di Kabul, Rabbani, invia una delegazione governativa a trattare con loro.
Venezia, il giudice Carlo Mastelloni contesta al generale dell’Aeronautica Stelio Nardini di “aver concorso a sopprimere o falsificare atti diretti alla sicurezza dello Stato”.
13 febbraio: Palermo, arrestato Calogero Mannino, uno degli uomini più potenti della DC siciliana. Eletto all’Assemblea regionale siciliana nel ’67, nel ’71 è assessore alle Finanze. Nel ’76 va al Parlamento nazionale, ed è sempre rieletto fino alle elezioni del marzo ’94, quando non viene inserito nelle liste del Partito popolare perché coinvolto in inchieste su illeciti finanziamenti e si presenta, senza successo, con una lista personale. Aveva ricoperto varie cariche governative: sottosegretario alle Finanze con Forlani, ministro alla Marina mercantile in due governi Spadolini, ministro all’Agricoltura con Fanfani, ministro dei Trasporti con Goria, ministro all’Agricoltura con Andreotti e responsabile dell’AIMA, l’agenzia che assegna le sovvenzioni agricole della CEE. Era stato segretario della DC siciliana dall’85 al ’90, come uomo del rinnovamento contro Lima e Ciancimino. Più volte era stato accusato di essere vicino alla mafia. Ora si sono aggiunte le accuse del pentito Gioacchino Pennino, medico, in carcere dal 9 marzo del ’94 per associazione mafiosa, figlio del mafioso Gaetano. Secondo Buscetta, la sua casa era luogo di incontro di mafiosi e politici che gestivano il sacco di Palermo.
Perquisite le sedi della Banca popolare di Abbiategrasso e del Monte dei Paschi di Siena di Segrate (Mi) e sequestrati libretti al portatore per 37 miliardi, nel corso di un’inchiesta su eventuali fondi neri della Fininvest.
Roma, arrestati Luigi Fuccini e Fabio Matteini, appartenenti alle BR – Partito comunista combattente
Il Polo delle Libertà chiede le dimissione del presidente della Camera Irene Pivetti, per non aver rispettato il suo ruolo super partes nel suo intervento a sostegno di Bossi durante il congresso della Lega Nord in corso a Milano
Roma, muore a 81 anni Roberto Visentini. Dopo aver militato nella Resistenza nelle fila del Partito d’Azione, si era iscritto al Partito Repubblicano. Era stato ministro delle Finanze dal 1983 al 1987
14 febbraio: Roma, sulle elezioni regionali è scontro nel Polo. Berlusconi le vorrebbe in autunno dopo le politiche che a suo avviso dovrebbero tenersi a giugno; Fini, come anche Progressisti, Lega e Popolari, chiede che sia mantenuta la data del 23 aprile.
Roma, la polizia carica una manifestazione di cassintegrati delle aziende della Gepi e precari che protestano davanti Palazzo Chigi contro il decreto governativo del 7 febbraio, dopo la emanazione del quale la Gepi ha inviato lettere di licenziamento. Tra i feriti vi è Enzo Gagliano, segretario della Camera del lavoro di Napoli.
Afghanistan, i Talebani conquistano la città di Charasyab. A Kandahar, il sindaco talebano riceve due diplomatici americani ma elude le loro domande sulla direzione e l’organizzazione del movimento.
In risposta alle affermazioni arrivate dal congresso della Lega , le reti Fininvest trasmettono uno spot: “Ogni pretesto va bene per chi vuole oscurare la nostra libertà che è anche la vostra. Pensateci”. La Lega replica: “Ci sentiamo autorizzati a pensare che questa pubblicità sia stata pagata con i soldi trovati dalla magistratura sui libretti al portatore che l’amministratore delegato della Fininvest ha dichiarato essere di proprietà di un potente personaggio politico”.
15 febbraio: Roma, manovra bis a rischio: il Polo minaccia di non votarla perchè contrario all’introduzione di nuove imposte.
Roma, il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone acquisisce il controllo del quotidiano Il Tempo. Qualche mese dopo acquisirà anche Il Messaggero del quale sarà nominato direttore Pietro Calabrese
Palermo, arrestato l’ex senatore DC Vincenzo Inzerillo, accusato di associazione mafiosa. Alcuni pentiti, tra cui Gioacchino Pennino, affermano che era a disposizione della mafia da parecchi anni e che era sostenuto dalla famiglia di Ciaculli. E’ accusato, tra l’altro, di aver incassato tra il 1988 e il 1989 una tangente di 700 milioni per la conclusione di un affare relativo alla costruzione di case popolari a Ciaculli, acquistate poi dal Comune
Torino, le categorie regionali Cisl dell’industria organizzano insieme alla Fim un seminario sulla riforma del sistema pensionistico
16 febbraio: la lira è nella bufera, titoli di Stato e borsa sono in difficoltà. Dini accelera la manovra economica, della quale farebbe parte anche l’Irpef, con l’obiettivo di attenuare la gradualità dell’imposta. Maggiori detrazioni per i redditi minimi.
Palermo, nell’inchiesta che ha portato in carcere Calogero Mannino si fa il nome dell’ex procuratore di Agrigento Giuseppe Vajola. È accusato da Riccardo Guazzelli, figlio del maresciallo Giuliano ucciso dalla mafia nel 1992, di avere costretto il padre a cambiare il testo di un rapporto sul deputato del PSI Giuseppe Reina, accusato di rapporti con la mafia. Vajola sarebbe stato nominato procuratore grazie all’aiuto di Mannino e Reina.
Per la strage di Capaci sono rinviati a giudizio anche Nitto Santapaola, Mariano Agate, Giuseppe Madonia e Antonio Ferro, già in carcere, componenti della Commissione regionale di Cosa Nostra.
Arrestato a Barcellona Pozzo di Gotti (Me) il mafioso Giuseppe Gullotti, accusato di avere ordinato l’assassinio del giornalista Beppe Alfano, su mandato dell’ex presidente dell’Aias (ente per l’assistenza agli handicappati) Giuseppe Mostaccio.
17 febbraio: Roma, il Consiglio dei ministri approva un disegno di legge sulla par condicio. Il garante per l’editoria potrà imporre repliche e rettifiche, saranno vietati gli spot denigratori e limitati i sondaggi.
La lira ancora in ribasso, la Banca d’Italia è costretta ad intervenire.
Palermo, rinviata a giorno 24 l’udienza preliminare del processo ad Andreotti. Acquisite agli atti anche le dichiarazioni del pentito Pennino sui rapporti di Andreotti con i Salvo. Gli avvocati di Andreotti hanno chiesto che venga messo agli atti il testo anonimo, trasmesso dal deputato di Alleanza Nazionale Enzo Fragalà al CSM e alla Commissione antimafia, contenente registrazioni di telefonate del pentito Di Maggio a suoi amici di San Giuseppe Jato, tra cui Francesco Reda scomparso per lupara bianca nel 1994. I giudici di Palermo dichiarano che il dossier non contiene nulla di pertinente all’inchiesta su Andreotti e che la divulgazione delle intercettazioni ha messo a repentaglio la vita dei parenti di Di Maggio e ha portato un gravissimo pregiudizio alle indagini per la cattura di Giovanni Brusca.
Padova, spiccati 33 ordini di custodia cautelare nei confronti di esponenti della mafia del Brenta, capeggiata da Felice Maniero.
Palermo, si conclude il processo per gli omicidi di Beppe Montana, Ninni Cassarà e Roberto Antiochia avvenuti nel 1985. Condannati all’ergastolo Totò Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca e Francesco Madonia, già in carcere, e Bernardo Provenzano, latitante.
Belmonte Mezzagno (Pa), agguato in una macelleria contro uno dei proprietari, Simone Benigno, rimasto illeso; viene ucciso un cliente e feriti altri due. Nel paese è in corso una faida mafiosa che ha visto cadere in tre anni quindici persone.
19 febbraio: Massimo D’Alema, intervenendo al congresso dei Cristiano sociali, propone una riforma federalista dello Stato e lancia l’idea di una nuova formazione politica che aggreghi tutte le forze di sinistra e si allei con il centro.
20 febbraio: Roma, la manovra economica aggiuntiva sarà di 20mila miliardi, di cui 15mila di nuove entrate e 5mila di tagli alla spesa. I sindacati sono preoccupati per l’effetto che potrebbe avere sull’inflazione, per questo Dini si è impegnato a convocare le parti sociali, prima della stesura definitiva.
Aumenta ancora la produzione industriale, a dicembre ha raggiunto il nuovo massimo storico con un +5,5% rispetto a novembre.
Giornali e televisioni danno largo spazio alla notizia che i mafiosi avrebbero abolito il bacio in pubblico per evitare di far conoscere i loro rapporti.
Richiesto dalla procura di Caltanissetta il rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa per cinque giudici accusati da alcuni pentiti di avere favorito mafiosi. Sono Pasquale Barreca, Carlo Aiello, Salvatore Sanfilippo, Luigi Urso e Domenico Mollica, ex magistrati nei tribunali di Palermo e provincia.
Catania, nell’ambito dell’inchiesta su appalti per 144 miliardi per la costruzione di edifici scolastici, arrestati due funzionari della Provincia e inviati avvisi di garanzia all’ex ministro della Difesa Salvo Andò, all’ex presidente della Regione Rino Nicolosi, all’ex deputato andreottiano Nino Drago e a due funzionari di cooperative collegate alla Lega delle coop.
Arrestato a Catania Giuseppe Cannizzo, imprenditore edile incensurato, che disponeva di un miliardo di dollari (circa 1.600 miliardi di lire) da riciclare, appartenenti alla famiglia Santapaola – Ercolano. II denaro è stato bloccato in Svizzera. L’operazione di riciclaggio doveva essere compiuta attraverso le reti telematiche internazionali e il denaro doveva essere investito in Germania e in altri paesi.
Sequestrato l’industriale Giuseppe Sircana di Calangianus (Sassari).
21 febbraio: accelera l’inflazione, la Banca d’Italia alza il tasso di sconto. Crolla la lira, penalizzata dalla debolezza del dollaro e dalle notizie sull’aumento dell’inflazione. Summit dei ministri finanziari del governo Dini: le preoccupazioni per la crisi finanziaria accelerano l’iter della manovra.
Arrestato il sindaco di Settimo Milanese, Francesco Leofredi del PdS, con altre sei persone, tra cui alcuni ex assessori dei comuni dell’hinterland milanese, per concorso in corruzione per aver favorito dietro compenso società e cooperative per operazioni immobiliari su aree destinate ad edilizia popolare.
Aperto a Caltanissetta – e subito aggiornato al 19 aprile – il processo per la strage di Capaci contro 41 mafiosi, tra cui Totò Riina, Leoluca Bagarella, i fratelli Graviano, Raffaele Ganci e i figli, Bernardo e Giovanni Brusca, Francesco Madonia, Bernardo Provenzano.
Resa pubblica la notizia del pentimento del boss della mafia del Brenta Felice Maniero. Dovrà parlare di 15 anni di attività criminali: 28 omicidi, rapine, estorsioni, sequestri di persone, traffici di armi e droga, riciclaggio di denaro sporco, in collegamento con vari clan mafiosi.
Catania, ucciso il costruttore Angelo Di Mauro, pregiudicato, figlio di uno dei più noti boss della malavita catanese, Giuseppe Di Mauro, soprannominato Mimmo Puntina. La cosca dei Puntina è stata decimata nella guerra tra clan rivali.
Gela (Cl), in seguito alle rivelazioni di 14 pentiti, tra cui Simon Iannì, killer già a 13 anni per istigazione del padre e del fratello, sono firmate 53 ordinanze di custodia cautelare per affiliati alla Stidda.
Belgio, assassinato con un colpo di arma da fuoco alla testa l’ispettore dell’Istituto di controllo veterinario Karel van Noppen. Responsabile sarebbe la cosiddetta mafia degli ormoni, cioè gli allevatori che usano anabolizzanti per l’allevamento dei vitelli, pratica proibita dalla CEE.
22 febbraio: Roma, Silvio Berlusconi chiede che le elezioni politiche si svolgano in maggio, in concomitanza con le regionali e non esclude che i deputati del Polo abbandonino il Parlamento. Sulla manovra fa capire che il Polo potrebbe astenersi.
Algeri, una violenta rivolta nel carcere Serkadji viene repressa nel sangue. Centinaia le vittime.
Palermo, arrestato Bernardo Alaimo, ex assessore alla Sanità della Regione Sicilia e attualmente deputato del Ppi all’Assemblea regionale. È accusato di corruzione, abuso d’ufficio e turbativa d’asta per aver imposto, quando era assessore, l’assunzione di 101 persone in cambio di un appalto di 2 miliardi per l’installazione e la manutenzione di apparecchi ottici dato alla società Elsag, del gruppo Ansaldo, che già si era aggiudicata la fornitura degli apparecchi per circa 9 miliardi, con un forte ribasso sulla base d’asta. Arrestati anche due funzionari dell’assessorato regionale alla Sanità, un imprenditore di Agrigento e quattro dirigenti della società Elsag. Il 27 Alaimo verrà di nuovo rinviato a giudizio con altre 31 persone per truffa nei riguardi dell’Aias di Siracusa.
Catania, arrestato il boss Corrado Favara, personaggio di spicco della famiglia dei Puntina affiliato alla cosca Pillera – Cappello. E’ il risultato di un’inchiesta su un traffico di armi e droga che porta all’emissione di altri 17 ordini di custodia cautelare, di cui 15 eseguiti tra Roma e Catania.
Dopo il pentimento del capomafia catanese Giuseppe Pulvirenti, una delle sue figlie avrebbe assunto la guida del clan. La moglie aveva rifiutato la scorta per prendere le distanze dal marito.
Serkadj (Algeria), la polizia stronca nel sangue la protesta dei prigionieri politici uccidendone almeno cento.
Esce nelle edicole l’ultimo numero del settimanale L’Europeo
23 febbraio: Roma, varata la manovra economica-bis, per un valore che supera i 20mila miliardi. Pds, Ppi e Lega sosterranno la manovra in Parlamento. Critico l’atteggiamento del Polo, che rimanda la decisione sul voto alla discussione in aula.
Il Senato approva in via definitiva la riforma delle elezioni regionali, che prevede il turno unico, l’assegnazione dell’80% dei seggi con il sistema proporzionale e del 20% con il sistema maggioritario e la elezione semi- diretta dei presidenti delle regioni.
Nel corso di una inchiesta su un traffico di droga tra Sicilia e Nord Italia, sono arrestate 3 persone e altre 5, tra cui Gaetano Sangiorgi, genero di Nino Salvo accusato di aver organizzato l’assassinio di Ignazio Salvo, hanno avuto notificato l’ordine di custodia in carcere. Il traffico sarebbe stato organizzato da Giovanni Brusca, latitante da 7 anni e accusato di aver partecipato alla strage di Capaci, che è sfuggito alla cattura. Tra gli arrestati Ugo Martello, già in manette nell’83 per l’inchiesta che aveva incriminato Luigi Monti e Antonio Virgilio e assolto dalla Cassazione nell’89 assieme ai due finanzieri.
Arrestato Cornelio Brandini, per un ventennio collaboratore di Bettino Craxi, con l’accusa di favoreggiamento per i conti esteri del leader del Psi. Nell’inchiesta sui finanziamenti illeciti ai partiti, l’ex ministro Gianni De Michelis ha ammesso di avere incassato contributi, mentre respinge le accuse l’ex ministro democristiano Carlo Bernini.
24 febbraio: Roma, duro scontro tra il Polo e il Quirinale. Berlusconi chiede elezioni al più presto e accusa il Presidente della Repubblica di calpestare gli interessi del Paese. Fissata la data delle elezioni regionali per il 23 aprile.
Nuovo crollo della lira, scambiata a 1.120 contro il marco.
Palermo, aperta e rinviata al 2 marzo l’udienza preliminare del processo a Giulio Andreotti. I difensori ribadiscono che la competenza non può essere dei giudici palermitani, perché il reato contestato sarebbe stato commesso nell’esercizio delle funzioni di capo del governo.
25 febbraio: Roma, manifestazione antirazzista con la partecipazione dei sindacati, esponenti di sinistra e cattolici per chiedere la regolarizzazione degli immigrati che lavorano e la punizione degli atti razzisti.
Milano, arrestato Antonio Nunziata, presunto braccio destro del boss della camorra Carmine Alfieri, con l’accusa di riciclaggio del denaro proveniente dalle attività del clan.
Corleone (Pa), uccisi i coniugi Giovanna Giammona e Francesco Saporito da killer armati di pistole e fucili tra cui un kalashnikov. Con loro era il figlioletto di 2 anni rimasto illeso. La Giammona era sorella di Giusto, ucciso il 28 gennaio da killer a volto scoperto.
26 febbraio: i militari italiani del Battaglione San Marco sbarcano in Somalia per proteggere la ritirata dei caschi blu dell’ONU.
Casavatore (Na), arrestato Pasquale Iorio Raccioppoli, ritenuto vicino ai clan camorristici Alfieri e Fabbrocino.
Terrasini (Pa), i carabinieri ritrovano il corpo di Francesco Brugnano, titolare di una cantina vinicola di Partinico, nascosto nel bagagliaio della sua auto, con la testa spappolata e il polso destro legato dietro il collo. Successivamente si saprà che era un confidente del maresciallo Antonino Lombardo, accusato di collusione con la mafia
27 febbraio: Roma, ennesima bufera finanziaria e fuga dalla lira, che cala a picco. Il presidente del Senato fa appello al senso di responsabilità dei gruppi parlamentari, perché la manovra finanziaria sia approvata al più presto anche in Senato. Il Fondo monetario internazionale giudica positivamente la manovra.
Chiesto il rinvio a giudizio per corruzione per i dirigenti delle cooperative emiliane arrestati a gennaio nel corso dell’inchiesta sui lavori della metropolitana milanese.
Rinviato a giudizio l’ex deputato regionale democristiano Filippo Butera con l’accusa di avere avuto il sostegno elettorale dagli stiddari di Gela.
Aperto a Palermo il processo a 54 mafiosi, accusati di 28 omicidi compiuti dal 1981 al 1991, tra cui quello di Libero Grassi avvenuto il 29 agosto del 1991.
28 febbraio: Roma, anche il presidente del Consiglio Dini lancia un appello al Senato perché approvi la manovra al più presto, per superare la drammatica emergenza finanziaria. La Banca d’Italia giudica positivamente la manovra economica del governo.
Domanda record per la Fiat che, per far fronte alle richieste chiede ai sindacati di ricorrere al sabato lavorativo.
Emesso un ordine di custodia cautelare nei riguardi di Gianpaolo Prandelli, vicedirettore generale di Publitalia, dai magistrati torinesi che indagano su un traffico di fatture false per la creazione di fondi neri.
Firmato il provvedimento di confisca dei beni di Salvatore Riina per un valore di cento miliardi. Si tratta di terreni, aziende agricole, quote di società edilizie, un centinaio tra immobili urbani e rustici, altrettante automobili, una decina di fuoristrada, oltre trecento tra magazzini, negozi, garage e uffici, libretti al portatore con centinaia di milioni. Secondo gli inquirenti erano quaranta i prestanome, tra cui familiari di Riina e tra essi molte donne, ma anche mafiosi come Giovanni Brusca e Raffaele Ganci.
Accusato di favoreggiamento dai giudici di Milano l’ex magistrato Guido Viola, ora avvocato. Avrebbe favorito Matteo Carriera, uno dei cassieri segreti del Psi milanese, nell’occultamento di 2 miliardi frutto di tangenti. Secondo Viola i soldi erano della moglie di Carriera.
Sul Manifesto Giuliana Sgrena ricorda il bilancio dell’interventoOnu in Somalia: 2 miliardi e mezzo di dollari, migliaia di somali, un centinaio di caschi blu e 7 giornalisti uccisi ed aggiunge: “Ora che ogni speranza è crollata, per cercare di proteggere gli ultimi caschi blu rimasti – 1.500 provenienti da Pakistan e Bangladesh – dalla rabbia e dal disprezzo dei somali, stanno sbarcando 1.800 marines americani e 400 italiani della San Marco, sotto lo ‘Scudo unito ’. E sulla spiaggia di approdo non hanno nemmeno più piantato la bandiera blu delle Nazioni unite ma un drappo di segnalazione…Si sta consumando l’atto finale per il quale le truppe Usa hanno deciso l’impiego di armi nuovissime mai sperimentate sul terreno”.
Febbraio: Washington, il responsabile della sezione antiterrorismo del Dipartimento di Stato, Philip Wilcox, dichiara: “anche se esistono contatti informali fra gli islamisti, vi sono poche prove concrete di un comando o di una rete coordinata internazionale o di un apparato di controllo tra questi gruppi”.
1° marzo: Roma, il Polo vota a favore della manovra-bis e propone che la riforma previdenziale sia varata con una legge delega. La proposta è decisamente respinta dal Pds.
L’Iri cede l’Ilva all’imprenditore Emilio Riva; il consiglio di amministrazione dell’azienda di Stato ha giudicato infatti positivamente la proposta dell’imprenditore milanese.
Sventata a Genova una truffa con titoli falsi per 100 miliardi. Tra gli arrestati docenti, commercialisti e consulenti finanziari.
Mosca, ucciso il neodirettore generale della televisione russa Vladislav Listyev, autore di diverse inchieste. Il delitto si inserisce nella lotta condotta con ogni mezzo da forze politiche, potentati economici e gruppi mafiosi per conquistare spazi televisivi in vista delle elezioni legislative e presidenziali.
La Corte Federale tedesca di Cassazione annulla per intervenuta prescrizione la sentenza di condanna all’ergastolo inflitta dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a Wolfgang Lehnigk Emden per l’eccidio di Caiazzo del 13 ottobre 1943.
Catturato in un ospedale di Trapani il presunto capomafia di Paceco (Tp) Alberto Di Martino.
2 marzo: forte speculazione sui mercati valutari, lira di nuovo in ribasso.
Il ministero del Tesoro invita l’INA ad individuare un gruppo di investitori italiani e stranieri, per realizzare la privatizzazione entro giugno.
Il GIP di Palermo, Agostino Gristina, rinvia a giudizio Andreotti per concorso in associazione mafiosa. Il processo inizierà a Palermo il 26 settembre.
Eseguiti 2 arresti e notificati 9 avvisi di garanzia a Palermo nell’ambito dell’inchiesta su tangenti alla Conservatoria del registro. Accertato un danno allo Stato per decine di miliardi.
Depositata la sentenza di condanna contro mafiosi di Paceco e Trapani, tra cui Calogero Minore, per una serie di omicidi, a cominciare dagli 8 delitti legati al rapimento dell’imprenditore Michele Rodittis, avvenuto nel 1977.
Palermo, uccisi i giovani Marcello Grado, figlio di Gaetano condannato a 5 anni di carcere per associazione mafiosa, e cugino del pentito Salvatore Contorno, e Luigi Vullo, amico di Grado.
3 marzo: Roma, il Polo annuncia che voterà contro la manovra-bis, dopo che Dini ha rifiutato di varare la riforma previdenziale con una legge delega e di continuare sulla riforma il confronto con le parti sociali.
Il no del Polo della Libertà alla manovra provoca una nuova caduta della lira
Assolto dal tribunale di Palmi dall’accusa di associazione mafiosa l’ex capo della loggia P2 Licio Gelli.
Milano, durante il processo contro il generale della Finanza Giuseppe Cerciello, l’editore Sergio Bonelli dichiara di aver pagato 300 milioni di tangenti. Successivamente altri testimoni ammetteranno di aver pagato tangenti per centinaia di milioni.
Svelati dall’ex cassiere di Pablo Escobar, Gustavo Delgado Upegui, uno dei più importanti riciclatori di denaro sporco, operazioni internazionali di riciclaggio per centinaia di miliardi attraverso il commercio dell’oro tra la Colombia, Panama e la Toscana. Emessi dalla procura di Firenze 4 ordini di custodia cautelare per Luciano e Francesco Pataro, titolari di aziende orafe aretine, per il catanese Roberto Midolo e il siriano Salim Mordok, residenti a Panama e latitanti, e 6 informazioni di garanzia a funzionari della Banca Popolare d’Etruria, del Monte dei Paschi di Siena e della Banca Popolare Vicentina.
4 marzo: Roma, il presidente del Consiglio Dini dichiara che la proposta di riforma previdenziale sarà presentata entro il 15 marzo.
Roma, il ministro del Bilancio Rainer Masera avverte che la tempesta finanziaria che si è abbattuta sulla nostra moneta ha già bruciato 4mila miliardi e potrebbe mandare in fumo i risparmi degli italiani.
Convegno organizzato dai Progressisti per parlare de “L’impegno della Chiesa e della società contro la mafia”. Partecipano fra gli altri Giancarlo Caselli, Giuseppe Lumia, don Luigi Ciotti, Pier Luigi Vigna. Quest’ultimo, nel suo intervento, afferma che lo stragismo mafioso del 1993 si indirizzò, scegliendo di colpire San Giovanni al Laterano e San Giorgio al Velabro, anche contro la Chiesa, perché nel viaggio di alcuni mesi prima in Sicilia, “il Papa tenne ben 18 discorsi definendo martiri gli uccisi dalla mafia e paragonando la mafia al diavolo”.
Palermo, si uccide con un colpo di pistola il maresciallo Antonino Lombardo, in servizio fino a qualche tempo prima alla stazione di Terrasini ed ora al ROS. Lascia una lettera in cui scrive che la chiave della sua delegittimazione sta nei viaggi negli Stati Uniti in cui aveva incontrato Gaetano Badalamenti. Il maresciallo era stato accusato dal sindaco di Palermo Leo Luca Orlando di collusione con la mafia. Il 26 febbraio era stato ritrovato dai carabinieri di Terrasini il cadavere di Francesco Brugnano, confidente del maresciallo.
5 marzo: Massimo D’Alema definisce pubblicamente Silvio Berlusconi “un buffone, un grandissimo bugiardo, un pericolo per l’Europa”.
6 marzo: Palermo, ucciso Domenico Buscetta, nipote di Tommaso Buscetta, figlio di Vincenzo e fratello di Benedetto assassinati il 29 dicembre del 1982. I parenti di Tommaso Buscetta uccisi sono 12.
Arrestato per concussione il Gip Raffaele Sapienza, in servizio al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), accusato di aver chiesto 400 milioni per aggiustare un processo.
Arrestato nelle campagne di Mascalucia (Ct) un fedelissimo di Nitto Santapaola, Venerando Cristaldi, indicato da diversi pentiti ai vertici della cosca assieme al fratello Salvatore ancora latitante.
Afghanistan, si svolgono combattimenti fra gli uomini di Massud e Rabbani e truppe delle tribù hazara. Intanto, prosegue l’avanzata dei Talebani che si dirigono verso Herat e Kabul.
7 marzo: Roma, la manovra-bis ottiene il sì del Senato con 179 voti favorevoli, 91 contrari e 7 astenuti. Il fronte contrario alla manovra non si è mostrato compatto, per l’assenza di diversi senatori. Anche Rifondazione si è spaccata sul voto.
Il dollaro, in netto ribasso su tutti i mercati, trascina in basso la lira.
Torino, la Procura dispone una serie di perquisizioni negli uffici della Fiat holding, della Fiat auto, dell’Ifil, nelle abitazioni di dirigenti del gruppo, nelle agenzie torinesi di Cariplo e Bnl, e in due imprese di Ravenna, alla ricerca di fondi neri costituiti attraverso il collocamento all’estero, specie in Cecoslovacchia, di stock di auto.
Condannato all’ergastolo Leoluca Bagarella per l’assassinio del capo della Squadra mobile di Palermo Boris Giuliano, avvenuto il 21 luglio del 1979.
Disposto il sequestro conservativo di beni, per 1.900 miliardi di lire, di Francesco De Lorenzo, Giovanni Marone, Duilio Poggiolini e di 4 ex componenti del Comitato inteministeriale prezzi per i farmaci.
Germania, firmato il contratto dei metallurgici che prevede tra l’altro, a partire da ottobre la settimana lavorativa di 35 ore.
8 marzo: Rocco Buttiglione annuncia l’alleanza con il Polo della libertà per le elezioni regionali del 23 aprile: simbolo e liste uniche tra le forze di centro ed accordo con An per la quota maggioritaria. Durissima reazione della sinistra del Ppi (Jervolino, Mattarella, Bindi). Qualche giorno dopo il Consiglio nazionale del Ppi boccia l’ipotesi di un accordo con il Polo e con An. Scoppia la polemica sui voti: contestata l’esclusione dal voto di quattro consiglieri inquisiti. Bottiglione assente ai lavori dichiara di non volersi dimettere, nonostante la sua linea politica sia stata smentita dal Consiglio Nazionale. L’annuncio di Buttiglione avviene dopo un incontro
a casa di Silvio Berlusconi, presenti Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini, Clemente Mastella, Alfredo Biondi, Costa, Michelini e lo stesso Rocco Buttiglione.
Marco Pannella, intervistato dal Il Resto del Carlino, afferma tra l’altro: “La nostra alleanza con Berlusconi è fuori discussione. Senza Berlusconi resta soltanto la destra e questo non ci interessa. Se invece vogliamo creare un forte fronte riformatore, è bene che a noi si uniscano tutte quelle forze sane che invece rischiano di disperdersi tra i mille uffici di collocamento politico che si stanno riaprendo in queste settimane”.
Lamberto Dini annuncia che la Stet sarà privatizzata prima delle ferie estive e sembra guardare di buon occhio la proposta di Mediobanca-Banca di Roma, Comit-Credit per la costituzione di un consorzio.
Arrestato a Fano (Pesaro) Monya Elson, ritenuto un capo della mafia russa. Era ricercato negli Stati Uniti, dove risiede, per vari omicidi e tentati omicidi e perché considerato capo di una banda di estortori. Forse era impegnato in Italia nel traffico di droga e nel riciclaggio di denaro sporco.
Arrestato a Siracusa Clemente Leone, accusato di associazione mafiosa e di un omicidio. Era considerato uno dei 50 latitanti più pericolosi.
Trovato suicida in un albergo di Bruxelles il generale in pensione dell’Aeronautica belga Jack Lefebvre. Il suicidio viene collegato alla vicenda delle tangenti pagate dalla società italiana Agusta per la vendita di elicotteri all’esercito belga.
9 marzo: dopo la cordata guidata da Mediobanca, anche Imi, Cariplo e San Paolo scendono in campo per la privatizzazione della Stet.
Il presidente della Confindustria propone il mantenimento delle pensioni di anzianità anche nel futuro assetto previdenziale, purchè siano pagate dopo i 60 anni. Gli industriali, chiedono anche che non sia approvato alla Camera l’emendamento del Senato sulla cassa integrazione.
Roma, dopo l’elezione di Giorgio Napolitano a presidente della commissione parlamentare incaricata di redigere le norme sull’antitrust televisivo, Silvio Berlusconi commenta: “La elezione di un comunista alla guida della commissione è la dimostrazione del ribaltone parlamentare (…) un fatto estremamente grave”.
Roma, sequestrati beni per circa 800 miliardi a Enrico Nicoletti, considerato il banchiere della banda della Magliana.
Catturato a Palermo Giuseppe Nangano, uomo di fiducia del boss Filippo Marchese.
Arrestati alcuni ex esponenti del Psi siciliano, tra cui l’ex assessore regionale alla Cooperazione Salvatore Leanza e l’ex segretario del Psi catanese Nuccio Di Stefano. Leanza avrebbe stornato ingenti somme dalle casse dell’assessorato alla Cooperazione a favore di cooperative catanesi, mediante la società Siciltrading, a cui aveva affidato l’appalto dei lavori finanziati dall’assessorato.
10 marzo: arrestato a Roma Francesco Barba, latitante accusato di associazione mafiosa e omicidio, presunto capo della Stidda di Favara (Ag).
11 marzo: Roma, si riunisce il consiglio nazionale del Partito popolare. La linea di Rocco Buttiglione favorevole al centro – destra è sconfessata dalla maggioranza con pochi voti di margine, 102 a 99. Il risultato, incerto fino all’ultimo, preannuncia la spaccatura dei popolari. Silvio Berlusconi propone a Buttiglione di creare “una nuova formazione politica cattolica che troverebbe la sua giusta collocazione nel Polo” mentre Massimo D’Alema incoraggia la bocciatura della “svolta a destra impressa al partito, senza alcuna base programmatica ed ideale, dal segretario Buttiglione”.
Sequestrati a Vittoria (Ragusa) beni per 8 miliardi a Matteo Di Martino, ritenuto uno dei capi del clan mafioso Dominante-Carbonaro.
Rinviate a giudizio a Marsala (Tp) 26 persone tra amministratori e componenti del comitato di gestione della Usl3, il direttore generale della Medinform che aveva vinto l’appalto per l’informatizzazione della Usl e tre componenti della Commissione provinciale di controllo.
Arrestati due funzionari del Sisde per l’omicidio Pecorelli. L’accusa è di false dichiarazioni riferite agli incontri tra uomini dei servizi e i boss della banda della Magliana che si sarebbero svolti tra il 1979 e il 1981. Il pubblico ministero di Perugia ordina l’arresto di Mario Fabbri e del colonnello dei carabinieri Giancarlo Paoletti, entrambi dirigenti del Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica), per falsa testimonianza. Al magistrato, titolare dell’inchiesta sull’omicidio di Mino Pecorelli, hanno negato di avere avuto colloqui in carcere a Roma con alcuni esponenti della banda della Magliana, tra i quali Danilo Abbruciati.
Mosca, ucciso dalla mafia russa Oleg Zverev, presidente dell’Associazione degli imprenditori russi, proprietario e direttore di una società commerciale.
13 marzo: Roma, raggiunto un accordo di massima sulla prima parte della riforma previdenziale tra governo e sindacati: separazione tra assistenza e previdenza. Nuova contabilità per l’Inps.
La lira perde fortemente su tutte le valute europee, particolarmente sul marco quotato 1.200 lire.
Londra, Tony Blair, da 9 mesi alla guida del Partito laburista, ottiene sostanziali modifiche dello statuto del partito, dal quale è eliminato ogni riferimento al controllo pubblico dell’economia ed agli ideali egualitari. La nuova versione indica come obiettivi l’efficienza, la competitività, il mercatismo, basi del pensiero oligarchico- liberista. La svolta sarà approvata a fine aprile dal congresso straordinario del partito
Afghanistan, le bande al comando del “signore della guerra” Masud attaccano i talebani nei pressi di Kabul. I talebani sono respinti fino a Charasyab. Una settimana dopo il leader hazaro Abdul Ali Mazari è catturato di talebani, ma muore precipitando con l’elicottero che lo sta trasferendo a Kandahar. I talebani conquistano Farah.
14 marzo: Roma, i probiviri del Ppi accolgono il ricorso di Rocco Buttiglione contro il Consiglio Nazionale, che aveva bocciato l’accordo con il Polo della libertà. La sinistra rifiuta la decisione e annuncia l’elezione di un nuovo segretario.
Sul quotidiano torinese La Stampa, Giovanni Maria Flick, avvocato dei più noti imputati per corruzione e futuro ministro della Giustizia, lancia la proposta di un’amnistia condizionata alla restituzione del maltolto.
Uccisi a Villabate (Pa) Giuseppe Di Peri ed il figlio Salvatore Paolo. I Di Peri sono rappresentanti di una famiglia mafiosa vicina ai corleonesi, ai Montalto e ai Greco di Ciaculli.
15 marzo: Roma, Lamberto Dini pone la fiducia sulla manovra economica per evitarne lo stravolgimento. L’annuncio del presidente del Consiglio non tranquillizza i mercati. La ottiene con solo sei voti di scarto. Votano contro Polo delle Libertà e una parte di Rifondazione Comunista. Lieve recupero della lira.
Il Senato vota la legge che istituisce tre Autorità di garanzia che dovranno sovrintendere alla regolamentazione e al controllo, rispettivamente, dei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni.
Arrestate ad Aosta 10 persone, tra cui presidenti di tre cooperative edilizie che costruiscono alloggi per Forze Armate e Polizia, imprenditori e direttori di lavori, con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. Si sospetta che le cooperative riciclassero denaro sporco, perché i mandati di pagamento della Banca d’Italia erano intestati a Francesco Schettino, già in carcere e legato a Totò Riina.
Emessi 50 ordini di custodia cautelare per appartenenti alla mafia del Brenta, tra cui rappresentanti delle forze dell’ordine e un magistrato.
Rinviati a giudizio per gli omicidi dei commissari Beppe Montana, Ninni Cassarà e dell’agente Roberto Antiochia 13 mafiosi, 4 killer e 9 presunti componenti della commissione. Per gli stessi delitti sono già stati condannati all’ergastolo Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Bernardo Brusca e Francesco Madonia.
16 marzo: Roma, la Camera approva con soli 6 voti di scarto, la fiducia posta dal governo Dini sulla manovra economica. E’ stato decisivo il voto di 16 deputati di Rifondazione che hanno votato contro l’indicazione del partito. In una riunione della Direzione, tuttavia, il segretario del partito Fausto Bertinotti si opporrà alla proposta di sanzionarli.
Roma, il consiglio nazionale del Ppi elegge Gerardo Bianco segretario/reggente, in sostituzione di Rocco Buttiglione, decaduto dall’incarico per la bocciatura della linea politica su cui aveva posto la fiducia. Inoltre convoca per il 15 giugno il congresso nazionale. Per Buttiglione, che si considera segretario in carica a tutti gli effetti, “l’elezione di Bianco è una scissione e a giugno non ci sarà nessun congresso”.
Roma, l’Iri cede al gruppo Riva gli stabilimenti di Taranto al prezzo di 1.689 miliardi
I giudici di Messina che indagano sulle tangenti pagate a politici siciliani, avrebbero rintracciato in banche svizzere conti correnti intestati a prestanome e società di comodo per oltre 500 miliardi di lire.
Arrestato a Roma Francesco Barba, latitante accusato di associazione mafiosa e omicidio, presunto capo della Stidda di Favara (Ag).
Turkmenistan, il presidente Niyazarov e la premier pachistana Benazir Bhutto firmano un accordo, commisionando il lavoro alla società Bridas, per la realizzazione di uno studio di pre-fattibilità del gasdotto afgano.
17 marzo: catturato a Roma il boss del clan Alfieri, Gennaro Brasiello. Era ricercato da 4 anni per omicidio, associazione di stampo camorristico, sequestro di persona e per la strage di Torre Annunziata del 1984 in cui furono uccise 8 persone.
Torino, i legali della Fiat confermano che Cesare Romiti, Amministratore Delegato della Fiat Holding, ha ricevuto nei giorni scorsi un avviso di garanzia per false comunicazioni sociali, nell’ambito dell’indagine sui fondi neri che l’azienda avrebbe costituito attraverso la vendita in Cecoslovacchia di oltre 20.000 auto. Romiti è già indagato per i fondi neri che la Fiat avrebbe costituito attraverso la vendita di automezzi Iveco alla Calcestruzzi, società del gruppo Ferruzzi.
Ravenna, notificato un avviso di garanzia al presidente della CMC, Paolo Belletti, per false comunicazioni sociali e appropriazione indebita. Avrebbe favorito la costituzione di fondi occulti, forse con vendite in nero e sottofatturazioni, per 3 miliardi e 800 milioni in libretti al portatore.
Marialina Marcucci, proprietaria di Videomusic, racconta al settimanale L’Espresso, come, sul finire degli anni ’80, “avevamo concluso un accordo con la Algida per la pianificazione della loro campagna estiva. Era un contratto da 70 milioni in tutto: spiccioli rispetto alle cifre che finivano sulle reti di Silvio Berlusconi. Eppure i venditori di Publitalia giocarono al rilancio contro di noi. Concessero condizioni molto più vantaggiose perché l’Algida investisse tutto il suo budget sulle reti Fininvest (…)“
Arrestate 15 persone a Palermo e provincia, tra cui i presunti mandanti ed esecutori dell’omicidio di Domenico Buscetta. Uno degli arrestati, Nicola Mandalà, è figlio di Nino Mandalà presidente del club Forza Italia di Villabate, il quale successivamente darà le dimissioni.
Confermati dalla Corte d’assise d’Appello di Palermo gli ergastoli inflitti nel primo maxiprocesso a Totò Riina, Bernardo Provenzano, Francesco Madonia, Nenè Geraci, Michele Greco, Pippo Calò, Francesco Spadaro, responsabili degli omicidi di Boris Giuliano e Paolo Giaccone, della strage Dalla Chiesa e di altri 20 omicidi della guerra di mafia. Ergastolo anche per Bernardo Brusca che aveva avuto 16 anni. Assolto Nitto Santapaola per l’uccisione di Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela e dell’agente di scorta Domenico Russo.
Eseguiti 9 ordini di custodia cautelare, di cui sei a mafiosi già in carcere, tra cui Peppino Farinella boss di San Mauro Castelverde fedelissimo di Riina, il figlio Domenico e Santi Pullarà- Sono accusati di cinque delitti e altrettanti tentati omicidi compiuti a Cefalù e in altri paesi vicini tra il 1989 e il 1992.
Ucciso nel quartiere Librino, alla periferia di Catania, Vincenzo Ferone, figlio di Giuseppe, uno dei mafiosi più feroci delle cosche catanesi, in carcere dal novembre scorso. Il 31 verrà ucciso anche il padre del boss.
16 – 17 marzo: Roma, presso la sede del CNEL, organizzato dall’Ufficio centrale per i beni archivistici del Ministero per i Beni culturali e ambientali, insieme alla Soprintendenza archivistica per il Lazio e alle Fondazioni Giuseppe Di Vittorio, Giulio Pastore e Ugo Spirito, si svolge un convegno su le fonti sindacali per la storia del movimento operaio
18 marzo: Padova, digenti e militanti del Ppi capeggiati da Rosy Bindi e Daria Minucci, in dissenso con le posizioni del segretario Buttiglione, occupano la sede del partito per impedirne l’annunciato commissariamento.
Arrestato a Gela Francesco Russo, boss latitante della Sacra corona unita di Lecce, accusato di associazione mafiosa e traffico di droga.
Sgominata in Puglia un’organizzazione di usurai che prestava soldi a tassi di interesse fino al 300% l’anno. Arrestate 24 persone con l’accusa anche di riciclaggio, estorsione e ricettazione.
19 marzo: si conclude l’assemblea nazionale dei Verdi. Carlo Ripa di Meana è eletto portavoce.
Assassinato a Bianco (RC), Giuseppe Nirta, 82 anni, uno dei patriarchi della ‘ndrangheta della Locride. Agli arresti domiciliari perché responsabile di diversi sequestri di persona doveva essere tradotto a Locri per un processo. Vietati i funerali solenni
20 marzo: Roma, il governo approva il decreto legge, proposto dal ministro delle Poste e Telecomunicazioni Agostino Gambino, sulla par condicio tra i partiti durante la campagna elettorale. Le nuove norme riconoscono ad ogni forza politica, durante la campagna elettorale, pari accesso e spazio in programmi televisivi di informazione e talk show: in caso di violazione i provvedimenti reintegratori potranno giungere fino all’oscuramento delle trasmissioni. Gli spot elettorali saranno vietati negli ultimi 30 giorni prima del voto e i sondaggi negli ultimi 20.
Tokio, un attentato alla metropolitana con il gas nervino, provoca sette vittime. Shoko Asahara, capo della setta di estrema destra Aum Shinriyko, responsabile dell’attentato, sarà arrestato il 16 maggio.
Arrestato a Messina Emanuele La Boccetta, mafioso latitante affiliato al clan di Peppino Farinella. È accusato di un omicidio e tre tentati omicidi.
21 marzo: Roma, il Senato vota a grande maggioranza la fiducia al governo Dini, la manovra economica è legge. Ulteriore recupero della lira, in ripresa anche la borsa.
Torino: l’Amministratore Delegato di Fiat Auto, Paolo Cantarella, riceve un avviso di garanzia per false comunicazioni sociali, relative alla costituzione di fondi neri attraverso la vendita di auto in Cecoslovacchia e all’iscrizione a bilancio per 10 anni di forti somme mensili qualificate come atti di liberalità.
Arrestati a Palermo 12 funzionari e dirigenti degli assessorati Sanità e Territorio-Ambiente della Regione Sicilia, quasi tutti con interessi politici o sindacali e alcuni appartenenti alla massoneria. Sono accusati di reato contro la pubblica amministrazione per l’affidamento, senza gara, dell’appalto per lo smaltimento dei rifiuti tossici delle unità sanitarie locali di Palermo e provincia, un affare da 50 milioni al giorno.
Arrestate a Trapani 8 persone fra i componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale della sezione provinciale dell’Aias di Trapani. Lo scandalo della gestione Aias ha interessato tutta la Sicilia e ha provocato anche un omicidio, quello del giornalista Beppe Alfano di Barcellona Pozzo di Gotto, autore di un’inchiesta sull’attività dell’associazione a Milazzo.
Arrestato in Spagna Giuseppe Quadrano. E’ accusato dell’assassino di don Peppino Diana, ucciso il 16 marzo del 1994 a Casal di Principe. L’omicidio sarebbe avvenuto per il rifiuto di don Diana di celebrare il funerale di un camorrista legato al clan di Quadrano.
22 marzo: Roma, il Senato, con 138 voti a favore, 36 contrari e 16 astenuti, approva la riforma della legge sull’obiezione di coscienza, rimandandola alla Camera per la seconda lettura. Lo scioglimento delle Camere impedirà, però, la definitiva approvazione.
Nove turisti italiani sono rapiti dalla tribù degli Afar nel deserto al confine tra Etiopia ed Eritrea. Saranno liberati il 6 aprile.
Ucciso a Scafati (Sa) l’avvocato Michele Ciarlo, difensore di alcuni esponenti della camorra.
Conclusa l’operazione denominata Cartagine, cominciata un anno prima e che ha portato al sequestro di 5.497 kg di cocaina proveniente dalla Colombia e all’arresto di 95 persone tra Piemonte e Calabria. La cocaina era stata spedita dal cartello di Cali ed era destinata ad alcune famiglie della ‘ndrangheta, collegate con i Caruana e i Cuntrera, mafiosi di Siculiana (Agrigento) e proprietari di un impero economico in Venezuela e in Canada, valutato in oltre 500 milioni di dollari.
23 marzo: Roma, Gerardo Bianco è eletto segretario dal Consiglio nazionale del Ppi.
Chiesto dalla Procura di Milano il rinvio a giudizio di 37 persone per le presunte false fatturazioni di Publitalia. Tra di loro l’amministratore delegato di Publitalia Marcello Dell’Utri, l’ex presidente Foscale, l’ex amministratore della Publivis Urbano Cairo e Giampaolo Prandelli, latitante. I reati contestati vanno dal falso in bilancio all’evasione fiscale, dalla ricettazione alla bancarotta, all’appropriazione indebita.
Milano, la Corte d’Appello conferma le condanne per le tangenti di Carlo Tognoli (4 anni), Paolo Pillitteri (4 anni e 6 mesi) e per il senatore missino Giuseppe Resta (2 anni). La Corte di Cassazione ridurrà le condanne ai primi due
Arrestato nelle campagne di Reggio Calabria Antonino Saraceno, considerato il capo dell’omonima cosca, latitante dal 1986.
Arrestate a Palermo, per appalti aggiustati, 14 tra ex amministratori e dipendenti del comune di Partinico, imprenditori e mafiosi. Notificati avvisi di garanzia a una ventina di persone.
Emessi a Marsala 12 ordini di custodia cautelare per due cancellieri, un collaboratore di cancelleria e un aiutante ufficiale giudiziario del Tribunale, alcuni commercianti e loro collaboratori- L’accusa è di di abuso d’ufficio e associazione a delinquere per fallimenti pilotati. Notificati avvisi di garanzia ad avvocati ed impiegati della cancelleria fallimentare.
24 marzo: eletto direttore del Wto l’ex ambasciatore, ex ministro del Commercio con l’Estero e consigliere d’amministrazione Fiat, Renato Ruggiero.
Mediaset si trasforma da Srl in Spa.
Trovato morto nel portabagagli della sua auto Girolamo Salvia, allevatore di Partinico (Pa). Era un fedelissimo di Nenè Geraci, il boss di Partinico.
Confiscati a Catania beni per 6 miliardi di lire a Cosimo D’Arrigo e Francesco Pesto, indicati come affiliati alle cosche Santapaola e Pulvirenti.
Arrestate a Palermo 5 persone vicine alla cosca di Pietro Aglieri e sequestrati 5 chili di eroina.
25 marzo: abolite le frontiere fra i paesi aderenti alla Convenzione di Schengen: Italia, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Spagna e Portogallo.
Catturati nelle campagne in provincia di Lecce, Cosimo Palma, latitante, e altri 15 affiliati alla Sacra Corona Unita.
Arrestato a Siracusa Benedetto Spadaro, elemento di spicco delle cosche siracusane.
27 marzo: Roma, il presidente del Consiglio dichiara di volere procedere rapidamente nelle privatizzazioni ed è già pronto il calendario: seconda tranche di Ina e Imi a giugno, Enel a luglio, Stet ad ottobre ed Eni entro fine anno.
Il presidente della Commissione Episcopale cardinale Camillo Ruini invita “i cattolici, in qualunque schieramento si trovino, a rispettare la dottrina sociale della Chiesa” e a partecipare alle elezioni “con discernimento cristiano riguardo alle qualità morali, al sentire, alla capacità dei candidati, ai contenuti concreti dei programmi”.
Milano, Maurizio Gucci, 45 anni, erede della famosa dinastia della moda, viene assassinato davanti al portone della sua abitazione. Per l’omicidio sarà condannata, come mandante, l’ex moglie.
Napoli, arrestate sei persone, di cui due di Ragusa, per riciclaggio e ricettazione. Per le operazioni si servivano di una fantomatica Organizzazione mondiale per le relazioni diplomatiche. I soldi sarebbero serviti anche per acquistare armi da alcuni paesi africani.
28 marzo: a seguito delle indagini coordinate dalla Dia di Bari sugli intrecci tra mafia, politica e imprenditoria, arrestate a Bari 35 persone. Tra di esse il sindaco di Bari, Giovanni Memola ex Psi e ora esponente del Polo, un alto ufficiale della Guardia di Finanza ora in servizio a Roma, gli ex ministri Vito Lattanzio e Rino Formica, il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Franco Russo, e l’ex presidente della Regione Puglia Michele Bellomo. L’accusa è di reati contro la pubblica amministrazione. Indagati anche alcuni magistrati.
Bari, la Procura della repubblica chiede l’archiviazione dell’accusa a Massimo D’Alema di aver percepito 20 milioni nel 1985 da Francesco Cavallari, somma non registrata nei bilanci del Pci.
Taormina (Me), arrestato Michele Micalizzi, affiliato alla famiglia mafiosa di Partanna Mondello (Pa), latitante da 15 anni- Era ricercato, tra l’altro, per l’omicidio dell’agente di polizia Gaetano Cappiello, compiuto nel luglio del 1975. Il fratello Salvatore e il suocero, il capomafia Rosario Riccobono, sono scomparsi nel q1982 durante la guerra di mafia.
Catania, indagati 10 ex dirigenti del Banco di Sicilia per usura, estorsione e falso in bilancio.
Reggio Calabria, la Procura chiede 500 ordini di custodia cautelare nell’ambito di un’inchiesta su rapporti tra terroristi neri, ‘ndrangheta, massoneria e servizi segreti. L’inchiesta riguarda fatti avvenuti in 25 anni a partire dalla rivolta di Reggio del 1970. Alcuni pentiti hanno parlato anche di rapporti tra ‘ndrangheta e politici per gestire gli appalti della zona.
Mosca, torturata e uccisa Alla Gnezdilova, magistrato che sta svolgendo alcune inchieste sulla criminalità organizzata russa.
29 marzo: Roma, secondo i dati Istat, l’occupazione nel nostro paese è calata dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, 332mila posti di lavoro in meno.
Roma, i sindacati, presentano al presidente del Consiglio la loro proposta di riforma pensionistica: un sistema misto che ha come linea di demarcazione tra sistema contributivo e retributivo la maturazione del diciottesimo anno di contribuzione.
Pubblicata l’enciclica Evangelium Vitae, con la quale Giovanni Paolo II ribadisce la condanna dell’aborto, della contraccezione e dell’eutanasia. Sulle pene a vita, ergastolo e pena di morte, la enciclica afferma invece: “La misura e la qualità della pena devono essere attentamente valutate e decise e non devono giungere alla misura estrema della soppressione del reo, se non in casi di assoluta necessità, quando cioè la difesa della società non fosse possibile altrimenti”, mentre nessuna valutazione negativa è espressa per l’ergastolo.
Commentando l’enciclica, Filippo Gentiloni scrive su Il Manifesto: “Difesa della vita dal primo istante del concepimento fino all’ultimo respiro, ma con una eccezione: la pena di morte, se proprio non se ne può fare a meno. ..il Vaticano non se la sente di condannare i tanti Stati che praticano la pena di morte e di cui vuole essere amico, dagli Usa agli Stati arabi. Ma le donne che abortiscono si possono anche scomunicare (…) E tutti i bambini morti per fame, e le vittime delle guerre che anche la Chiesa non riesce a fermare? Chi affama, combatte e uccide però non è stato ancora scomunicato (…)“.
Florida (Usa), arrestato Giovanni Arnaboldi, il finanziere ricercato dalle Procure di Milano e di Torino. E’ accusato di bancarotta fraudolenta nell’inchiesta milanese sul fallimento del gruppo pubblicitario GPA. A Torino gli viene contestato il reato di false fatturazioni in relazione all’inchiesta su Publitalia.
Roma, il senatore Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, ammette che la formula della strategia della tensione “destabilizzare per stabilizzare (…) non era dietrologia”.
Ucciso in un agguato vicino a Calatafimi (Tp) Ambrogio Farina, trafficante di droga e killer mafioso legato a Totò Riina, ritenuto l’esecutore dell’omicidio del procuratore di Trapani Ciaccio Montalto.
Milano, arrestato assieme ad altri due latitanti, Francesco De Maria e Annunziato Pangallo, Pietro Pavone ritenuto responsabile di almeno 15 omicidi attribuiti alla ‘ndrangheta. Pavone, uno dei killer della cosca Latella – Ficara, era stato colpito da quattro ordini di custodia cautelare per associazione di stampo mafioso.
Marsala, arrestato Giovanni Fraschilla e Cesare Marletta, mafiosi appartenenti al clan di Nitto Santapaola.
30 marzo: Roma, il presidente della Confindustria Luigi Abete, in polemica con i sindacati, afferma che le pensioni di anzianità devono scomparire perché “nessuno può pretendere di vivere 20 o 25 anni a carico dello Stato”.
Salerno, arrestate 20 persone in seguito ad un’indagine della DIA sui legami tra camorra, politica e affari. Tra di esse amministratori locali, imprenditori ed esponenti della camorra dei clan Galasso e Alfieri. Sono accusate di associazione mafiosa, corruzione ed estorsione per l’assegnazione di appalti e acquisizioni illecite di imprese.
Arrestate a Napoli 16 persone responsabili di omicidi commessi durante la guerra tra clan camorristici del napoletano tra il 1980 e il 1982.
Andria (Bari), scoperta una truffa per oltre 10 miliardi di lire ai danni dell’INPS ed eseguiti una trentina di arresti, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato. Le persone arrestate erano associate a cooperative agricole costituite dal 1987 in poi, che attestavano assunzioni fittizie di braccianti agricoli per i quali percepivano indebiti contributi previdenziali.
Caltanissetta, la Corte d’Appello assolve per non aver commesso il fatto Rocco Filippo Riggio, Calogero Riggio e Francesco Annaloro, esponenti della Stidda di Riesi che in primo grado erano stati condannati all’ergastolo per la strage del 27 novembre 1990 a Riesi, in cui vennero uccisi 2 mafiosi ed un passante e feriti un altro passante ed un carabiniere.
31 marzo: Roma, il dipartimento Affari Sociali della presidenza del Consiglio redige un documento per sollecitare la revisione in senso restrittivo della legge Martelli del 1990 sull’immigrazione che “nel tentativo di rendere al massimo garantita la libertà personale dell’immigrato, finisce per vanificare l’efficacia” della legge stessa. Il dipartimento propone di superare la parificazione degli immigrati ai cittadini italiani, in particolare per il divieto di fermo oltre le 48 ore, ricorrendo alla decretazione d’urgenza e a provvedimenti amministrativi; il che comporta “necessariamente il reperimento di luoghi di custodia diversi dalle carceri, dove alloggiare gli immigrati in attesa di espulsione”. Si propone inoltre di introdurre il “permesso di soggiorno plastificato”, come già proposto dall’ex sottosegretario agli Interni, Maurizio Gasparri.
Palermo, condannato all’ergastolo per l’assassinio di tre giovani avvenuto nel 1988, Salvino Madonia, figlio di Francesco, boss di San Lorenzo. Salvino Madonia ha già una condanna all’ergastolo per l’omicidio dell’agente Natale Mondo ed è imputato nel processo per l’omicidio di Libero Grassi.
Marzo: il giudice Rosario Priore, titolare dell’inchiesta sulla strage di Ustica, invia alla Commissione Stragi il resoconto di una riunione del Ciis svoltasi il 5 agosto 1980, a pochi giorni dalla strage alla stazione di Bologna, alla quale parteciparono fra gli altri Colombo, Cossiga, Formica, Lagorio, Mazzola, Reviglio, Rognoni, Malfatti di Montetretto, Coronas, Torrisi, Santovito e Grassini. Mentre quest’ultimo rilanciava la pista della destra estrema per la strage di Bologna, Bisaglia affermò di aver saputo che l’evento era da riconnettersi invece all’incidente di Ustica, con intenti di depistaggio
Il Sismi versa 7 milioni di lire all’ordinovista veneto Martino Siciliano, per pagare la sua “collaborazione con la giustizia”
Miami (Usa), arrestato Giovanni Arnaboldi, ricercato per le false fatturazioni di Publitalia. Interrogato, ammette gli addebiti.
Polonia, lo scontro fra il presidente cattolico Lech Walesa ed il governo laico di Waldemar Pawlak porta alla formazione di un nuovo governo, guidato dal socialdemocratico Jozef Oleksy, ex comunista.
Aprile: Turkmenistan e Iran firmano un acordo per la costruzione di un primo tratto di 300 chilometri del gasdotto via Iran e Turchia. Contemporaneamente gli Stati Uniti formano un gruppo di lavoro (che comprende rappresentanti del Consiglio di sicurezza nazionale, del Dipartimento di Stato e della Cia) per studiare la tutela degli interessi energetici americani nella regione del Mar Caspio. Gli Usa comunicano al Turkmenistan che si opporranno al finanziamento di gasdotti che attraversino l’Iran. Funzionari turkmeni visitano Houston su invito della Bridas e si incontrano per la prima volta con rappresentanti della Unocoal.
1° aprile: Castelvetrano (Tp), arrestata la latitante Rosalia Verde. La donna era ricercata come esponente della cosca mafiosa del boss Messina e come trafficante di stupefacenti.
Arrestato il pretore dirigente di Legnano (Mi), Giovan Battista Francisca, per corruzione e concorso in corruzione: sarebbe stato l’intermediario tra imprenditori, finanzieri e comando dei vigili urbani per le concessioni di appalti in tutta la provincia.
Inflitte dal Tribunale di Trapani condanne per oltre 100 anni di reclusione, nel processo contro appartenenti alle cosche trapanesi, tra cui Filippo e Natale Rimi e Giovanni Brusca.
3 aprile: Antonio Di Pietro lascia la magistratura, è lo stesso magistrato ad annunciarlo in un convegno su Mani Pulite. Intanto il generale della Guardia di Finanza Cerciello accusa tutto il pool di Milano di avere fatto pressioni perché si facesse il nome di Berlusconi.
Il servizio segreto britannico inizia ad inviare al Sismi i documenti ricevuti da Vasilj Mitrokhin.
Arrestate a Messina 12 persone tra imprenditori, commercianti e impiegati e l’ex senatore socialista ed ex componente della Commissione antimafia Santi Rapisarda, accusati di associazione per delinquere e di collusione con mafia e camorra finalizzata al riciclaggio di dollari e Cct falsi, con un giro di affari di migliaia di miliardi. I soldi riciclati venivano investiti in alberghi in America del Sud.
Sequestrati a Palermo beni per 7 miliardi ai fratelli Graviano, mafiosi di Brancaccio accusati dell’assassinio di Padre Puglisi.
Indagato per abuso d’ufficio Pierpaolo Meccariello, ex alto ufficiale della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Secit-Enimont in cui sono coinvolti anche 8 componenti del comitato di controllo del Secit, per un mancato versamento all’erario di imposte per circa 900 miliardi di lire.
Nell’inchiesta sulla Publimarketing, società specializzata nell’intermediazione pubblicitaria, oltre alle false fatturazioni e alle sponsorizzazioni sportive gonfiate (sembra oltre il 50%), sono emersi pagamenti in nero per alcuni conduttori di trasmissioni trasmesse su reti Fininvest e Telepiù. Continua a essere ricercato Maurizio Bobbio, socio di Publimarketing, ritenuto uno degli uomini chiave dell’inchiesta. L’accusa è di frode fiscale e false comunicazioni sociali.
Inizia a Palermo il processo a professionisti, medici, bancari, avvocati accusati di essere fiancheggiatori di Cosa Nostra, arrestati nell’operazione denominata Golden Market.
4 aprile: secondo i dati dell’Istat l’inflazione è in crescita e si avvicina al 5%.
Milano, il sostituto procuratore della repubblica Francesco Prete conclude l’inchiesta sul fallimento della ‘Bresciano’ gestita dal 1977 al 1979 da Marcello Dell’Utri, con la richiesta di rinvio a giudizio di questi e di Filippo Alberto Rapisarda per bancarotta fraudolenta.
Undici imprenditori coinvolti nello scandalo delle tangenti pagate ai politici siciliani hanno ammesso di aver versato fondi e restituiscono mezzo miliardo. I politici, tra cui Rino Nicolosi, Calogero Mannino, Salvatore Sciangula e Turi Lombardo, continuano a negare di aver preso tangenti.
Si costituisce a Catania Angelo Motta, latitante, prestanome del clan di Pulvirenti.
Arrestato a Roccella Ionica, dopo un conflitto a fuoco, Giuseppe Ierinò, boss della ‘ndrangheta, latitante da 12 anni.
Arrestate a Cosenza 11 persone appartenenti ad una organizzazione di usurai con interessi ramificati anche a Roma. Agli affari, per miliardi, sarebbero stati interessati anche elementi di organizzazioni mafiose, in particolare della cosca Muto.
Arrestato a Palermo Vittorio Mangano, presunto boss del quartiere Porta Nuova, di cui hanno parlato diversi pentiti. Condannato per traffico di droga nel processo Spatola-Gambino-Inzerillo, è stato alle dipendenze di Silvio Berlusconi, come stalliere nella villa di Arcore, su raccomandazione di Marcello dell’Utri.
Milano, il sostituto procuratore della repubblica Francesco Prete conclude l’inchiesta sul fallimento della Bresciano, gestita dal 1977 al 1979 da Marcello Dell’Utri, con la richiesta di rinvio a giudizio di questi e per Filippo Alberto Rapisarda per bancarotta fraudolenta.
5 aprile: oltre cento deputati, prevalentemente di sinistra (ma fra essi anche 7 leghisti, un forzista ed un missino) presentano una nuova proposta di legge per liberalizzare l’uso di droghe leggere e per conseguenza “separare il circuito del mercato illegale delle droghe pesanti da quello delle sostanze che sono state definite non droghe”, fra le quali la cannabis, da disincentivare solamente, al pari del tabacco e degli alcolici.
Emessi dalla Procura di Caltanissetta 7 ordini di custodia cautelare, di cui 4 a persone già in carcere, per componenti della Stidda gelese responsabili dell’omicidio di Angelo Tinnirello, ucciso il 13 gennaio 1994. L’ordine di ucciderlo sarebbe venuto dal capo della stidda Orazio Paolello, arrestato l’8 dicembre del 1993 probabilmente per il tradimento del Tinnirello.
6 aprile: Roma, la relazione del governo sull’andamento dell’economia nel 1994 conferma la notevole crescita della produzione, sostenuta dall’aumento delle esportazioni e dei consumi delle famiglie. La crescita stenta però a trasferirsi all’occupazione.
Roma, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, in un suo rapporto, rileva che “numerose deviazioni e ricorrenti illegalità avevano pesantemente condizionato i Servizi di informazione e sicurezza nelle vicende italiane dell’ultimo trentennio. A più riprese si è verificato un cattivo uso della discrezionalità. La partecipazione a disegni eversivi, il depistaggio di delicate indagini giudiziarie volto a coprire quei disegni, i rapporti con centri di potere occulti, l’appropriazione illecita del pubblico denaro sono tra gli effetti, alcuni lontani nel tempo, altri attuali, di questa degenerazione istituzionale”
I giudici titolari delle indagini sui delitti Moro, Pecorelli e sul sequestro Cirillo si rivolgono al presidente del Consiglio, Lamberto Dini, per chiedere che sia tolto il segreto di Stato apposto sulla redazione di falsi volantini brigatisti, il più famoso dei quali dell’aprile 1978 (lago della Duchessa) ed altri redatti dai servizi in occasione del sequestro di Ciro Cirillo nella primavera/estate 1981. Ammissioni sulla responsabilità di organi dello Stato nella stesura degli apocrifi sono venute, fra gli altri, dall’ex capitano del Sisde Raffaele Vacca e dall’agente Mario Fabbri, che ha dichiarato di aver ricevuto precise direttive da Vincenzo Parisi, allora direttore del Sisde .
Arrestate in Sicilia 17 persone tra funzionari regionali, sindaci, impiegati ed ex impiegati comunali di paesi delle province di Messina, Catania, Agrigento, Caltanissetta e Palermo, e l’ex vicepresidente della Regione, Aldino Sardo Infirri. L’accusa è di aver indetto gare d’appalto, per complessivi 50 miliardi, su misura per l’Italtecnica e per ditte ad essa collegate per forniture ai comuni siciliani dal 1980 al 1990.
Emesse dalla Procura di Caltanissetta tre ordinanze di custodia cautelare per Salvatore Riina, Francesco Madonia e Pietro Ribisi per gli omicidi del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano avvenuti il 25 settembre del 1988. I primi due sono accusati di essere i mandanti e Ribisi il killer. Secondo i pentiti il delitto sarebbe avvenuto perché il giudice Saetta aveva condannato all’ergastolo il figlio di Madonia per l’omicidio del capitano Basile di Monreale e perché avrebbe dovuto presiedere la Corte d’Appello per il primo maxiprocesso.
Arrestato a Palermo Vincenzo Meli con l’accusa di aver fatto da tramite tra i mafiosi e un carabiniere catanese, Cosimo Bonaccorso, accusato di essere una talpa della mafia.
7 aprile: nel corso di una trasmissione di Canale 5, Vittorio Sgarbi attacca il procuratore Giancarlo Caselli leggendo una lettera dai toni demenziali di un presunto amico di don Pino Puglisi “di cui non posso dare le generalità”, che indica il giudice insieme a Leoluca Orlando e Michele Santoro, come corresponsabile dell’uccisione del sacerdote. Né l’Ordine dei giornalisti né altri intervengono a stigmatizzare il fatto.
Civitavecchia, la Procura della repubblica fa sigillare la madonnina piangente (una statuetta sita in un giardino privato che, secondo testimonianze di fedeli, avrebbe pianto lacrime), suscitando la irata reazione della Curia, proteste, processioni e funzioni (in una di queste il cardinale Deskur, amico personale del Papa, evocherà la “persecuzione della madonnina di Czestochova da parte del regime comunista”), che indurranno la Procura a revocare il provvedimento, una decina di giorni dopo.
Eseguiti a Palermo e provincia 14 arresti e notificati 64 ordini di custodia cautelare in carcere ad altrettanti mafiosi. L’operazione, denominata Tempesta, segue un’indagine che, sulla base delle rivelazioni di 10 pentiti, fa luce su 20 anni di delitti, tra i quali gli omicidi dell’agente Calogero Zucchetto, avvenuto il 14 novembre del 1982, e del capitano dei carabinieri Mario D’Aleo, ucciso assieme all’appuntato Giuseppe Bommarito e al carabiniere Pietro Morici il 13 giugno del 1983. Accusato per un omicidio anche l’ex stalliere di Arcore Vittorio Mangano.
Sequestrati a Catania all’imprenditore Gaetano Graci beni per 500 miliardi. Graci è in carcere dal luglio scorso perché sospettato di essere vicino alla cosca mafiosa di Santapaola.
Arrestato in un casolare vicino Trapani il mafioso di Paceco, Salvatore Alcamo, latitante da un anno.
Arrestato a Piacenza Vincenzo Curatolo, mafioso di Campobello di Mazara (Tp), braccio destro del boss Natale L’Ala ucciso nel maggio del ’90.
8 aprile: Roma, muore Edda Ciano Mussolini.
Liberazione, organo di Rifondazione Comunista, diventa quotidiano
Catania, emessi 40 ordini di custodia cautelare nei riguardi di altrettanti mafiosi della cosca di Nitto Santapaola: 32 per persone già in carcere, 3 eseguiti e 5 per persone ancora latitanti. Tra gli arrestati Giuseppe Mangion, figlio del boss Francesco, braccio destro di Santapaola.
Arrestati 34 imprenditori edili dei comuni delle Madonie (in provincia di Palermo) che da 10 anni si spartivano gli appalti di opere pubbliche. Sei di loro erano già stati accusati di collusione con la mafia
Condannati a 25 anni di reclusione Totò Riina, Michele Greco e Pippo Calò per il tentato omicidio di Gerlando Alberti. Condannati anche gli altri 7 imputati.
Catania, ucciso Mario Privitera, mafioso del clan Cappello in lotta con la cosca dei Laudani.
9 aprile: Padova, si vota per il posto vacante alla Camera: il candidato del centro-sinistra, Saponara, batte il candidato del Polo della Libertà, Giovanni Negri.
Roma, la Procura della Repubblica indizia di reato il sultano di Bosaso, Abdullah Mussa Bogar, quale mandante dell’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. L’accusa sarà successivamente archiviata.
Scomparso a Sarajevo il giornalista Matteo Toson. Si sospetta che Toson sia stato ucciso per le sue indagini su un traffico di armi.
Lima, Alberto Fujimori, presidente uscente del Perù, è rieletto con il 64 per cento dei voti.
10 aprile: rinviati a giudizio (il processo inizierà il 13 giugno) 14 politici siciliani (tra cui esponenti della DC e del Psi), 11 imprenditori e 4 dirigenti della società regionale Sirap per tangenti per l’aggiudicazione di appalti pubblici.
Rinviati a giudizio Giancarlo Rognoni, Nico Azzi, Paolo Signorelli, Sergio Calore e altri 2 esponenti neofascisti per la strage di Piazza Fontana del dicembre 1969. Devono rispondere di associazione sovversiva.
Arrestato dalla polizia elvetica ed estradato Rosario Cascio, mafioso di Partanna (Tp), sospettato di essere uno dei mandanti dell’omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo avvenuto nel 1977.
11 aprile: il presidente della Bundesbank, in visita a Roma, afferma che i mercati necessitano di credibilità e disciplina, la mancanza delle quali è causa della sottovalutazione della nostra moneta e della sopravvalutazione del marco.
Roma, l’ambasciatore americano Reginald Bartholomew informa il Dipartimento di Stato che il 7 aprile Antonio Di Pietro è stato iscritto nel registro degli indagati, a Brescia, in relazione ad accuse mossegli dal generale della GdF Giuseppe Cerciello, accusato di corruzione, per presunte pressioni su un altro accusato nello stesso processo, maresciallo Nanocchio. Aggiunge che dopo le dimissioni l’ex pm, “assurto ad eroe nazionale nel 1993”, “sia la destra che la sinistra lo considerano un possibile candidato, ed è persino stato presentato come potenziale presidente della Repubblica”.
12 aprile: accordo tra governo e sindacati sulla previdenza integrativa, che sarà facoltativa e basata su una parte della liquidazione di fine rapporto; non completamente soddisfatta la Confindustria.
Il ministro del Lavoro Tiziano Treu presenta ai sindacati il pacchetto occupazione: lavoro interinale alla francese, part-time sdoppiato, estensione dei contratti a termine, lavoro di coppia. Obiettivo: rendere più fluido il rapporto tra domanda e offerta.
Condannati all’ergastolo Michele Greco, Totò Riina, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Francesco Madonia e Nenè Geraci per gli omicidi di Piersanti Mattarella, Pio La Torre e Michele Reina. Assolti i neofascisti Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini per l’omicidio Mattarella (secondo le dichiarazioni di Marino Mannoia i componenti del commando sarebbero stati Salvatore Federico, Francesco Davì, Santino Inzerillo e Antonio Rotolo). Esclusi altri coinvolgimenti per l’omicidio di Pio La Torre, che costò la vita anche al suo autista Rosario Di Salvo. La vedova La Torre chiede la riapertura dell’inchiesta per accertare le responsabilità a livello politico.
Cessa le pubblicazioni il quotidiano La Voce diretto da Indro Montanelli, Nell’editoriale di addio, scrive fra l’altro Montanelli: “(…) sono stanco di grufolare nel pantano cui è ridotta la vita pubblica italiana, dove non si può muovere un passo senza imbrattarsi di fango”. Montanelli ritorna al Corriere della Sera come editorialista.
13 aprile: nel corso di una trasmissione televisiva, Berlusconi afferma che Di Pietro non era convinto dell’avviso di garanzia a lui inviato dal pool, come gli avrebbe detto il magistrato in un incontro privato. Borrelli chiede a Di Pietro di smentire. Di Pietro tace. Gelo fra Borrelli e Di Pietro.
Si apprende che due capi della mafia catanese, Giuseppe Ferone, a cui il mese scorso avevano ucciso un figlio e il padre, e Giuseppe Grazioso, genero di Pippo Pulvirenti, hanno deciso di collaborare con la giustizia. Il padre di quest’ultimo farà sapere di disconoscere il figlio e di avere rifiutato la protezione per sé e per i familiari.
14 aprile: avvistato dalla scorta del procuratore milanese Gerardo D’Ambrosio un uomo armato di fucile appostato vicino alla casa del giudice. L’uomo riesce a fuggire aiutato da un complice.
Chiesti dal procuratore della Repubblica di Perugia 2 ordini di custodia cautelare per il terrorista dei Nar, già in carcere, Massimo Carminati e il mafioso Michelangelo La Barbera, vicino a Tano Badalamenti. Sono accusati di essere gli esecutori dell’omicidio Pecorelli. Avrebbero agito in concorso con Tano Badalamenti, Stefano Bontate, Danilo Abbruciati, Franco Giuseppucci e Giuseppe Calò.
Trovato a Velletri l’archivio (20 quintali di documenti, cambiali per 16 miliardi e titoli per 32 miliardi) di Enrico Nicoletti, boss della banda della Magliana, al quale erano già stati sequestrati beni per 1.300 miliardi.
Arrestati, su mandato della Procura di Trapani, Francesco Cardella fondatore delle comunità Saman per il recupero di tossicodipendenti, la sorella Giuseppina, Chicca Roveri, vedova di Mauro Rostagno, e la figlia di Rostagno, Monica. Sono accusati di avere distratto fondi pubblici a scopo privato e di aver sfruttato gli ospiti delle comunità utilizzandoli per lavori non pagati. Giuseppina Cardella e Monica Rostagno torneranno in libertà il 22, perché avrebbero avuto soltanto un ruolo secondario. Successivamente saranno messe sotto inchiesta altre 5 persone responsabili della Saman, tra cui lo psicologo Mauro Guarinieri.
L’ex senatore del Msi Ernesto De Marzio, in una intervista a Massimo Caprara per Il Corriere della Sera, afferma che il cosiddetto golpe Borghese “era il golpe degli americani e delle forze armate italiane”, e che di golpe si continuò a parlare “anche dopo” il fallimento di quello del 7 dicembre 1970.
16 aprile: ucciso in Pakistan il dodicenne Iqbal Maslq, diventato un simbolo della lotta contro il lavoro forzato dei bambini. Ehsanullah Khan, leader di un’organizzazione non governativa che si batte contro il lavoro minorile, ha accusato del delitto la mafia dei tappeti.
16 – 17 aprile: Israele, in occasione della Pasqua ebraica, il governo Rabin decreta la chiusura della striscia di Gaza, mentre Gerusalemme è già stata blindata. A Hebron, i soldati uccidono 3 militanti di Hamas.
17 aprile: Firenze, durante le festività pasquali sono stati intensificati i controlli della polizia per un allarme su un possibile attentato
Washington, la Casa Bianca invia al governo cinese una nota di protesta, sulla base del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), per l’aiuto fornito all’Iran nella costruzione di due centrali nucleari. La nota fa seguito ad un’analoga iniziativa presa verso il governo russo in relazione ad un analogo progetto, sempre in Iran, benché in entrambi i casi gli impianti siano destinati ad uso civile.
Arrestato a Palermo il latitante Francesco Sciarratta, mafioso vicino alla famiglia Ganci.
18 aprile: Roma, il Papa ricorda l’insurrezione del ghetto di Varsavia affermando che “i giorni della Shoah sono stati una vera notte della storia. Vi hanno scritto crimini inauditi contro Dio e contro l’Uomo”.
Scarcerati Nicola Mandalà, Antonino Messicati Vitale, Bartolomeo Militello, Francesco Terranova e Antonino Priolo, arrestati a marzo perché indicati dal pentito Giuseppe Barbagallo come autori di alcuni delitti di mafia avvenuti recentemente in provincia di Palermo. Sulla decisione hanno pesato gli alibi di Mandalà e Messicati Vitale che nel giorno e all’ora di uno dei delitti erano in viaggio su una nave.
L’avvocato Taormina sollecita indagini su Di Pietro alla procura di Brescia. Due mesi dopo Di Pietro ammette la “caduta di stile” del prestito ricevuto da Gorrini. Dopo tre interrogatori, sarà scagionato in udienza preliminare.
L’ Eni formalizza la cessione del 70% dell’Enichem Augusta alla tedesca Rwe Dea.
19 aprile: produzione industriale in salita. In febbraio l’indice Istat segna un incremento del 7,3% sullo stesso mese dello scorso anno.
Il dossier della privatizzazione Stet all’esame del consiglio di amministrazione dell’Iri. Berlusconi propone la fusione tra Stet e Fininvest: è subito polemica.
Oklahoma City (USA), un’autobomba collocata davanti alla locale sede dell’FBI provoca 170 morti e decine di feriti. L’attentato è opera delle organizzazioni dell’estrema destra americana.
Le autorità indicano subito la pista islamica ma sarà in seguito accusato e condannato a morte il cittadino statunitense Timothy McVeigh.
Roma, durante l’udienza del processo per la strage di via D’Amelio svoltasi nel carcere di Rebibbia, Francesco Marino Mannoia ha dichiarato che non parlerà più e Gioacchino La Barbera non si è presentato, per protestare perché lo Stato non assicurerebbe la sicurezza dei pentiti. Nelle udienze successive si rifiuteranno di deporre Baldassare Di Maggio e Santo Di Matteo. Uguale decisione da parte di Michelangelo La Barbera al processo per l’assassinio di Mino Pecorelli.
Davanti ai giudici della Corte d’Assise di Caltanissetta comincia il processo contro 41 presunti mandanti ed esecutori della strage di Capaci, subito rinviato al 2 maggio per la mancata nomina dei giudici togati supplenti
Arrestato a Palermo l’ex assessore regionale socialista al Territorio, Salvatore Placenti, e a Sorrento l’imprenditore Mariano Pane per lo scandalo sull’assegnazione dell’appalto per il monitoraggio delle acque costiere. Altre 3 persone, gli imprenditori Giuseppe Cosentino e Vincenzo Damiani e l’ex assessore al Territorio Franz Gorgone, hanno ricevuto ordini di custodia mentre erano già in carcere o agli arresti domiciliari.
A Miami il pentito italo-americano Joe Cuffaro ha riconosciuto, davanti ai giudici di Palermo, in Aldo Madonia, figlio di Francesco Madonia, la persona che presiedette il summit di mafiosi convocato nel 1988 all’Acquasanta (un quartiere di Palermo) per prendere decisioni su una partita di droga da pagare al cartello di Medellín.
20 aprile: Washington, il presidente americano Bill Clinton, riferendosi al bombardamento nucleare di Hiroshima e Nagasaki, afferma: “Per quanto doloroso possa essere, anche dopo cinquant’anni occorre dire che il presidente Harry Truman fece quello che era giusto fare”.
Biella, i sindacati protestano con la direzione dei magazzini Standa che avrebbe obbligato i dipendenti a distribuire gratuitamente ai clienti copie del giornale L’Informazione, con relativa propaganda elettorale a favore del Polo delle Libertà.
Confiscati a prestanomi di Nitto Santapaola beni per 25 miliardi.
Uccisi ad Alessandria della Rocca (Ag), con numerosi colpi di arma da fuoco in un agguato mafioso, il pregiudicato Emanuele Seidita e il manovale incensurato Giovanni Carbone.
21 aprile: scoperta dai carabinieri di Milano la fabbrica d’armi clandestina che riforniva l’autoparco di via Salomone: un’attrezzata officina meccanica situata nel seminterrato della casa di un anziano pensionato, Primo Nolli, che è stato arrestato e messo a disposizione della DIA. Sequestrati 150 mitra, 30 pistole, centinaia di cartucce ed esplosivi. L’officina riforniva di armi la criminalità organizzata calabrese e catanese.
Roma, l’ambasciatore americano Reginald Bartholomew continua la sua informativa al Dipartimento di stato su Antonio Di Pietro rilevando che “il 7 aprile la Corte di Brescia ha rivelato di essere obbligata a inserire il suo nome nel registro degli indagati. Nonostante il 20 aprile il Tribunale abbia deciso di non chiamarlo a testimoniare, non è ancora del tutto fuori dai guai. Il 13 aprile, in un’intervista molto seguita, Berlusconi ha affermato di aver parlato con Di Pietro in occasione dell’avviso di garanzia emesso contro di lui lo scorso novembre dal pool(mentre Berlusconi ospitava a Napoli la conferenza mondiale sulla criminalità organizzata Ndr) (…) e che (…) Di Pietro gli aveva detto di non essere stato d’accordo con i colleghi su quell’avviso. Il magistrato non ha smentito le affermazioni di Berlusconi e il 14 aprile il suo ex capo, il procuratore generale di Milano Francesco Saverio Borrelli, lo ha duramente attaccato dicendo che il pool si sentiva tradito dal suo colpevole silenzio davanti alle dichiarazioni dell’ex premier. Di Pietro ha cercato di calmare le acque (…) nonostante ciò la campagna contro di lui ha continuato ad acquistare forza”. L’ambasciatore riferisce quindi delle altre accuse mosse a Di Pietro, che liquida come “infondate”, e conclude con un commento politico: “Di recente l’operato della magistratura italiana viene visto come politicizzato. Va considerato anche che diversi magistrati si sono dimessi per candidarsi a cariche pubbliche (…)“.
Emesse dal Tribunale di Gela 15 ordinanze di custodia cautelare nei riguardi di esponenti della Stidda, per un traffico di stupefacenti tra Gela e il Nord. Tre persone sono sfuggite all’arresto, tra cui il capo della Stidda, Antonino Cavallo detto Cavadduzzu.
La DIA di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio, per concorso in riciclaggio, per 5 funzionari di banca che hanno omesso di segnalare alle autorità competenti operazioni sospette.
22 aprile: Roma, il ministro di Grazia e Giustizia, Mancuso, accusa Di Pietro di avere interferito con la Procura bolognese, durante le sue indagini sulla Uno Bianca, svolte come consulente della Commissione parlamentare stragi. I presidenti delle Camere rispondono che le Commissioni d’inchiesta hanno lo stesso potere dell’autorità giudiziaria.
I periti, nominati dalla Procura di Trani che indaga sull’esplosione di un peschereccio avvenuta nell’Adriatico nella notte tra il 3 e il 4 novembre 1994, ritengono che la stiva del peschereccio era carica di armi ed esplosivi, forse per un traffico con l’ex Jugoslavia.
La Confcommercio di Catania denuncia in un dossier che il volume d’affari degli usurai in Sicilia si aggirerebbe sui 500 miliardi di lire e che sarebbe soggetto ad usura un commerciante su tre.
Arrestato a Palermo Baldassare Motisi, 85 anni, boss di Santa Maria di Gesù, ex consigliere comunale della DC, condannato al maxiprocesso per associazione mafiosa. In libertà per decorrenza di termini, dovrà ancora scontare 31 mesi di detenzione agli arresti domiciliari per ragioni d’età.
23 aprile: il centro-sinistra vince le elezioni amministrative, smentendo le previsioni dei sondaggi. Il Pds (24,9%), superando Forza Italia (21,4%), diventa il primo partito, An cresce meno del previsto. Il centro-sinistra vince in 9 regioni, il Polo della Libertà in 6. Aumentano le schede nulle e bianche.
Intimidazione a Palermo contro don Gregorio Porcaro, il sacerdote che fu viceparroco di don Pino Puglisi nella parrocchia di Brancaccio.
Arrestato a Roma l’ex presidente della Messina Calcio Michelangelo Alfano. E’ accusato di essere stato il mandante del ferimento del giornalista Mino Licordari, avvenuto nel giugno del 1987.
24 aprile: durante il processo per l’assassinio di Salvo Lima, Tommaso Buscetta dichiara di aver mentito al giudice Falcone dicendo di non conoscere Gioacchino Pennino (in carcere dal marzo 1994 e ora collaboratore di giustizia). Buscetta invece lo conosceva come uomo d’onore della famiglia di Brancaccio legato a Salvo Lima e a diversi altri politici della Democrazia cristiana: la sua abitazione era la vera sede della DC perché lì avvenivano gli incontri tra i politici e i mafiosi. Buscetta ha accusato di essere vicini ai mafiosi l’ex democristiano Ernesto Di Fresco, appoggiato da Salvatore Buffa, e i defunti esponenti democristiani Margherita Bontà e Giuseppe Cerami.
Arrestato nella sua casa, alla periferia di Mascali (Ct) il latitante Mario Tornabene, considerato il reggente del clan Santapaola per la zona di Giarre e Acireale.
Silvio Berlusconi è invitato a comparire dalla Procura di Milano che lo accusa di frode fiscale in relazione ad operazioni societarie compiute sul terreno nel comune di Macherio.
25 aprile: si celebra in tutta Italia il cinquantenario della caduta del fascismo. A Milano, il sindaco Formentini invita la cittadinanza a “una grande festa popolare, come quella parigina del 14 luglio, con esplosioni di gioia, feste popolari nelle piazze cittadine e, in serata, un grande concerto con fuochi d’artificio”. A Napoli, una manifestazione nazionale delle sinistre, indetta come lo scorso anno dal quotidiano Il Manifesto vede la partecipazione alcune decine di migliaia di persone ed il comizio di Veltroni, Bassolino e Bertinotti accolti daipartecipanti al grido di “unità, unità”, con riferimento ai numeri elettorali emersi alle amministrative che, se sommati, attribuirebbero al centrosinistra il sorpasso sul Polo delle Libertà.
Intervistato da Bruno Gravagnuolo per l’Unità, sotto il titolo “Tutti eredi della lotta partigiana”, l’ex azionista Vittorio Foa afferma che il 25 aprile fu “una giornata di delirante entusiasmo. Io partecipai all’insurrezione di Milano e ne ho un ricordo vivissimo. Assaporavamo una enorme disponibilità verso il futuro. Era come se il domani ci appartenesse (…) Ai vari storiografi, che ci accusano di avere legittimato i comunisti nonostante il totalitarismo, io dico: per fortuna! Proprio in tal senso la Resistenza ha reso i comunisti costruttori e protagonisti a pieno titolo della democrazia”. Foa condivide peraltro la sostanza della polemica sulla “Resistenza tradita” perché “veniva colto un punto: la ricostruzione centralistica dello Stato attraverso i partiti. Da allora ogni conflitto, ogni vertenza venne mediata dalla rete stato- partiti, nel quadro di istituzioni centralistiche. Questo elemento di verità, preconizzato anzitempo dal Partito d’azione, apparve via via più chiaro in seguito, cioè negli anni 70 e 80”. Circa il valore attuale dell’antifascismo, Foa esprime una posizione critica: “Non c’è il minimo dubbio che la Repubblica, pur tra i diversi impulsi che essa ha assorbito, sia stata fondata dall’antifascismo. E tuttavia l’affermazione della democrazia, dell’eguaglianza, della tolleranza, possono scaturire da sensibilità e da esperienze storiche molteplici. Perché mai dovrei imporre ad un ventenne di oggi lo schema dell’antifascismo? Scelga lui le parole che vuole. Se andranno nel senso dei valori per cui io ho lottato, ne sarò ben lieto. Non c’è una realtà antropologica dell’antifascismo come dice il mio amico Giovanni De Luna. L’antifascismo è un dato storico, non metafisico”
Partecipando a un dibattito organizzato da Critica Marxista, l’ex segretario del Pci Alessandro Natta afferma: “Ormai io vivo lontano dalla politica e dai suoi luoghi. Sento però il dovere di dire che la sinistra deve rimanere sinistra, ed è un errore edulcorare la sua fisionomia”
L’Onu approva la risoluzione sull’Iraq che dà il via al programma Oil for food, petrolio in cambio di cibo, che costringerà il paese a vendere sottocosto alle multinazionali, specie americane, la propria principale risorsa.
26 aprile: Roma, spaccatura nel Polo: Fini non partecipa al vertice convocato da Berlusconi e afferma che le elezioni a giugno sono impossibili.
Indagati dalla procura di Bologna, per falso in bilancio il presidente nazionale della Lega delle cooperative Giancarlo Pasquini e l’ex vicepresidente Valentino Bega. L’indagine si riferisce ad un episodio avvenuto nel 1988 e relativo al Consorzio emiliano produttori latte
Roma, i giudici Michele Coiro e Renato Squillante si recano dal comandante generale dell’Arma dei carabinieri Luigi Federici per chiedere il trasferimento dagli uffici della Procura della repubblica di Roma, dove presta servizio, del tenente colonnello dei Ros Enrico Cataldi, responsabile di svolgere indagini sulla corruzione esistente all’interno del Tribunale.
Arrestati a Napoli per corruzione 7 imprenditori, un amministratore ed un funzionario della USL 41.
Ucciso a Giardini Naxos (Messina) Venerando Scavo, imprenditore edile con forti interessi nel mondo alberghiero e sospettato di contiguità con le cosche catanesi.
I familiari di Antonio Cigna, pregiudicato di Canicattì (Ag) che da una settimana collabora con la giustizia, diffondono un comunicato con cui dichiarano “di voler prendere le distanze da questo infame”.
27 aprile: Roma, il governo presenta alle parti sociali il progetto di riforma delle pensioni, che prevede il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, il ricalcolo delle pensioni non più sulla base degli stipendi degli ultimi anni ma dell’intero periodo lavorativo, realizzando così un notevole alleggerimento, la incentivazione per chi cessa l’attività lavorativa dopo i 65 anni e la cosiddetta quota 90 per le pensioni di anzianità (sommando l’età anagrafica e quella contributiva), che progressivamente diventerà quota 94 (cioè 55 anni di età e 35 di contribuzione, che diventeranno rispettivamente 57 e 37).
Il Senato vota la legge sulle quote sindacali, tendente ad evitare il referendum proposto dai radicali per abrogare l’automatismo del prelievo. La nuova normativa, che rimette la verifica del consenso alla contrattazione fra le parti sociali, è approvata con i voti del centro sinistra e della Lega, mentre il Polo vota contro.
Con una lettera pubblicata da l’Indipendente, Roberto Maroni fa autocritica e ricuce lo strappo con Umberto Bossi.
Roma, il presidente della Corte costituzionale Antonio Baldassarre afferma che “il medico non può essere costretto a fare un’operazione chirurgica importante come l’aborto, se la sua coscienza lo induce a pensare che questo sia un atto immorale”.
Ginevra, il comitato delle Nazioni Unite contro la tortura esamina il rapporto inviato dal governo italiano sugli episodi di sevizie e maltrattamenti accaduti nel Paese, esprimendo preoccupazione per la persistenza di maltrattamenti in carcere e da parte delle forze di polizia, non trovando idonee alla gravità dei fatti, inoltre, le pene inflitte ai responsabili identificati e processati
Emessi 13 ordini di custodia cautelare in Veneto e Lombardia nei confronti di amministratori e ispettori compiacenti di cooperative agricole collegate alla Lega. Sono accusati di truffa per decine di miliardi nei riguardi della Comunità europea e dello Stato.
Si costituisce Romano Comincioli, collaboratore di Publitalia, accusato di bancarotta fraudolenta.
28 aprile: una esplosione in un cantiere della metropolitana di Taegu, nella Corea del Nord, provoca un centinaio di vittime.
Scioperi e proteste contro la riforma della previdenzaproposta dal governo Dini. Ferme molte fabbriche nel torinese, mentre i metalmeccanici sciperano un po’ in tutt’Italia. Fra i commenti politici, Romano Prodi afferma che la riforma realizza “il compromesso minimo per evitare la bancarotta del paese. Se non si realizzerà l’accordo, la comunità finanziaria scommetterà contro l’Italia”.
Ucciso a Villabate (Pa), da 2 killer travestiti da poliziotti, Giovanni Spataro, legato a Giuseppe e Salvatore Di Peri, ucciso il 14 marzo scorso. Il 29 a Villabate verrà trovato il corpo di un amico di Spataro, Gaetano Buscemi. E’ trovato incaprettato e con segni di violenze sul corpo.
Emessi dalla procura di Marsala (Tp) 17 ordini di custodia cautelare per agricoltori con cariche in una cooperativa agricola, il direttore e 2 impiegati della Banca Sicula di Marsala, il marchese Platamone e il figlio, proprietari terrieri e responsabili di una cantina vinicola di Marsala, e un commissario liquidatore della cantina. Sarebbero responsabili di truffa sui contributi per l’ammasso delle uve e sui fondi dell’Aima e irregolarità sulla contabilità della cantina. Avvisi di garanzia per l’ex ministro Calogero Mannino e per il deputato di AN all’Assemblea regionale Nicola Cristaldi.
Il Consiglio dei Ministri scioglie il consiglio comunale di Bardonecchia (To) per sospetti condizionamenti mafiosi e per voto di scambio. Il comune di Bardonecchia era venuto alla ribalta per l’attività del clan calabrese dei Mazzaferro già nel corso degli anni ’70.
Roma, il Consiglio d’Amministrazione della Rai sostituisce il direttore generale della Sipra (la concessionaria per la pubblicità), Edoardo Giliberti, pur avendo questi conseguito un notevole aumento di fatturato, con Antonello Perticone, ex amministratore delegato di Publitalia.
L’ex presidente della Rai, Claudio Demattè, afferma: “Giliberti ha ottenuto risultati straordinari ma è una persona che non si sarebbe fatta corrompere”
29 aprile: Roma, il governo decide l’invio dell’esercito per presidiare le coste pugliesi contro gli sbarchi degli immigrati, prevalentemente albanesi. Saranno inviati 700 soldati, allertate le capitanerie di porto, ed impiegati elicotteri e mezzi della marina.
La Stampa riporta una dichiarazione di Francesco Cossiga : “Non c’è più una distinzione di programmi tra i due blocchi: tutti sono per le privatizzazioni, tutti per l’economia di mercato, tutti per la liberaldemocrazia, tutti per l’Europa (…)“
Trovato nel mar Jonio, nello scafo di un mercantile affondato nel 1943, un notevole quantitativo di esplosivo (si parla di 700 quintali). Si sospetta che l’esplosivo sia stato scoperto dalla ‘ndrangheta ed utilizzato anche dalla mafia siciliana.
Arrestati per usura a Catania 2 esponenti del clan mafioso dei Puntina.
La preside della scuola media di Borgo Nuovo (Palermo) scrive al presidente della Commissione antimafia, al prefetto e al procuratore Caselli: i ragazzi della scuola usano la parola pentito come insulto.
Indagati a Roma 260 vigili urbani accusati di usura e tangenti.
2 maggio: Zagabria, i croati rompono la fragile tregua bombardando massicciamente i serbi della Kraijna, il che provoca una controffensiva serba contro Zagabria.
Inizia il processo per la strage di Capaci del 23 maggio 1992, in cui morirono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo. 41 imputati tra cui il vertice della cupola mafiosa.
Francesco Musotto, presidente della Provincia di Palermo, dichiara di aver rinunciato al mandato di difensore di uno degli imputati, il costruttore Sbeglia, legato a Totò Riina. Nei giorni precedenti Musotto aveva citato in giudizio Claudio Riolo per un articolo pubblicato su Narcomafie, in cui veniva criticato per la sua decisione di difendere un imputato mentre la Provincia si era costituita parte civile tramite il suo vicepresidente.
Assassinato Marcello Grado, figlio di Gaetano, legato a Totuccio Contorno. Con lui muore un suo accompagnatore, Luigi Gullo.
3 maggio: primo, decisivo tentativo di porre un freno alla crescita della spesa pubblica. Il disegno di legge relativo riceve il via libera dalla commissione Bilancio del Senato, che l’approva in sede deliberante.
I mercati esteri trascinano la ripresa industriale, a gennaio il fatturato è aumentato dal 20,7% rispetto allo stesso mese del 1994.
Roma, il Senato vota la legge sulla rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro che affida, analogamente alla precedente legge sulle quote sindacali, la decisione in merito alla contrattazione fra le parti sociali. Votano a favore i parlamentari del centro sinistra e della Lega, contro quelli del Polo delle libertà e Rifondazione Comunista.
Milano, nuova ispezione ordinata dal ministro della Giustizia Filippo Mancuso a carico della Procura della repubblica, per accertare se i suoi esponenti hanno mancato di collaborare con gli ispettori inviati dall’ex ministro Biondi, svolgendo eventualmente un’azione di “oggettiva intimidazione”
Inizia il processo per l’assassinio del giornalista Giuseppe Alfano, avvenuto a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) l’8 gennaio 1993. Sul banco degli imputati Antonino Mostaccio, ex sindaco Dc di Merì e presidente dell’Aias (Associazione per l’assistenza agli spastici), Antonino Merlino, ritenuto uno dei killer, e il mafioso Giuseppe Gullotti. Sono stati chiamati come testimoni il senatore di An Salvatore Ragno e il deputato regionale del Psi Serafino Marchione: avrebbero fatto da intermediari tra Mostaccio, che voleva offrire 40 milioni per comprarne il silenzio, e Alfano che rifiutò l’offerta.
Emesse 6 richieste di custodia cautelare per responsabili e coordinatori dell’Aias in provincia di Trapani. Altri responsabili dell’Aias in Sicilia erano stati arrestati nei mesi precedenti.
Emessi dal gip di Napoli 17 ordini di custodia cautelare nei confronti di pregiudicati affiliati ai clan camorristici Aprea, Nemolato e Minichini: avrebbero estorto denaro alle imprese edili impegnate nella ricostruzione post-terremoto nella zona di Barra.
Accusato Maurizio Japicca, dirigente del gruppo Fininvest di Napoli, di corruzione, violazione della legge sul finanziamento dei partiti, falso in bilancio e fatturazioni per operazioni inesistenti.
Condannati rispettivamente ad 1 anno e 6 mesi e ad 1 anno e 5 mesi di reclusione, Francesco Cardella e Chicca Roveri, responsabili delle comunità Saman per il recupero dei tossicodipendenti. Sono stati ritenuti colpevoli di associazione a delinquere e truffa aggravata e continuata in danno della Regione Sicilia.
Minacciato un altro sostituto procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia: ha trovato conficcato tra i citofoni esterni un bossolo di 357 magnum.
Condannati all’ergastolo Pietro Aglieri (in contumacia), Emanuele Mazzola e Giuseppe Calascibetta, per l’omicidio avvenuto a Palermo il 25 ottobre del 1983, di Pietro Grado, parente di Totuccio Contorno.
4 maggio: emessi in Liguria 16 ordini di custodia cautelare per 10 funzionari ed impiegati del Genio civile e 6 imprenditori, con l’accusa di concussione, corruzione, truffa, abuso d’ufficio e turbativa d’asta.
Messico, arrestato Maurizio Raggio. Confesserà di aver custodito il denaro di Bettino Craxi, ammontante ad almeno 37 – 40 miliardi, ma di averne speso almeno 15 per sostenere la sua latitanza, durata circa un anno.
Si suicida con un colpo di pistola nel cortile della caserma dei carabinieri Bonsignore di Palermo, il maresciallo Antonino Lombardo, in servizio fino a qualche tempo fa alla stazione di Terrasini ed ora nei ROS. Nella lettera di commiato scrive che si è ucciso per non dare la soddisfazione a chi di competenza di farmi ammazzare e farmi passare per venduto e che la chiave della sua delegittimazione sta nei viaggi negli Stati Uniti in cui aveva incontrato Gaetano Badalamenti. Il maresciallo era stato accusato dal sindaco di Palermo Orlando di collusione con la mafia durante la trasmissione televisiva Tempo reale del 23 febbraio. Il 26 febbraio era stato ritrovato dai carabinieri di Terrasini il cadavere di Francesco Brugnano, confidente del maresciallo.
Palermo, trovato impiccato nella sua cella di isolamentoal carcere dell’Ucciardone Francesco Intile, capomafia di Caccamo (Pa).
Si suicida Giuseppe Miserandino, ex coordinatore della Usl 52 di Palermo, agli arresti domiciliari perché coinvolto nell’inchiesta sullo smaltimento di rifiuti ospedalieri.
Catania, emessi 33 ordini di custodia cautelare per persone legate al clan di Giuseppe Pulvirenti, in seguito alle rivelazioni di quest’ultimo su 26 omicidi avvenuti tra il 1983 ed il 1993.
Mandato di cattura, per aver riciclato 3 miliardi dei mafiosi Graviano, per Salvatore Cuccia, funzionario delle Sicilcassa di Palermo, già arrestato per riciclaggio assieme ad altri nell’ambito dell’operazione denominata Golden market. Indagato anche l’architetto Fulvio Lima, legato al vescovo di Monreale Salvatore Cassisa, già accusato di corruzione, concussione e abuso d’ufficio per 10 anni di appalti per il restauro del duomo di Monreale.
4 – 6 maggio: scioperi a difesa del sistema pensionistico all’Alfa Romeo, Pirelli ed altre aziende, con obiettivi in parte differenti perché le confederazioni mobilitano i lavoratori per una pressione sul governo, mentre il sindacalismo di base chiede la sospensione della trattativa, respingendo il progetto governativo nel suo insieme.
5 maggio: slitta l’incontro finale tra governo e sindacati sulle pensioni; lo slittamento permetterà di introdurre misure contro l’evasione contributiva.
Rialzo record della lira, dopo la conclusione delle consultazioni sulle pensioni.
Sequestrati beni per 5 miliardi ad Angelo Siino.
Palermo, tenta il suicidio Marcella Mazzola, madre di Marcello Grado, ucciso dalla mafia il 2 marzo scorso, figlio di Gaetano, cugino del pentito Contorno. Dopo l’uccisione di Marcello Grado era stato sequestrato, torturato e ucciso anche Gianmatteo Sole, fratello della fidanzata di Marcello. La madre di Marcello dopo l’assassinio aveva partecipato a una manifestazione nel quartiere Villa Tasca.
6 maggio: Roma, ricevendo in udienza i cattolici che operano nel mondo della scuola, il Papa rinnova pressantemente l’invito ai responsabili politici di approntare “una soluzione legislativa per le scuole cattoliche”.
Palermo, assassinio di Domingo Buscetta all’interno della sua gioielleria. Dodici anni prima erano stati uccisi suo padre Vincenzo e il fratello Benedetto.
7 maggio: nei ballottaggi per comuni e provincie il centro-sinistra fa il pieno, eleggendo la maggioranza dei Presidenti delle province e dei Sindaci (eletti 122 candidati del centro sinistra, 22 del Polo della Libertà e 15 della Lega).
Parigi, il gollista Jacques Chirac è eletto presidente della repubblica francese, battendo con il 52,6 per cento il candidato delle sinistre, il socialista Lionel Jospin.
8 maggio: Milano, così Umberto Bossi, in un intervista al Corriere della Sera, parla del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: “Ci devono fare due monumenti: per aver fermato Craxi e Andreotti e per aver respinto la seconda linea del Caf, quella di Berlusconi. Visto? È la dimostrazione che il vecchio Bossi sbaglia poche volte. Le proiezioni dimostrano che il nostro elettorato non vota i porci fascisti Berlusconi e Fini. È finita l’ondata dell’affarismo di destra unito al fascismo meridionale, che sono nati dalla caduta del comunismo”.
Roma, raggiunto l’accordo sulle pensioni tra governo e sindacati. L’intesa non è siglata dalla Confindustria, che giudica insufficiente l’accordo.
Non si presenta ai giudici di Milano Silvio Berlusconi, invitato a comparire per essere ascoltato nell’ambito dell’inchiesta sulla riserva di quasi 70 miliardi depositati in libretti bancari. I 9 manager della Fininvest convocati si sono presentati ma non hanno risposto.
Lorenzo Greco, mafioso di Alcamo condannato in primo grado all’ergastolo per associazione mafiosa ed omicidi, decide di collaborare con la giustizia dopo l’omicidio della fidanzata, Caterina Pirrone, uccisa assieme al fratello Giuseppe il 24 gennaio.
Inizia a Palermo il processo a 62 mafiosi accusati di dieci anni di delitti ed omicidi compiuti tra Palermo e Trapani dal 1981. Tra gli imputati Raffaele Ganci con i figli Domenico e Calogero, Nino e Salvino Madonia, Totò Riina, Bernardo Brusca, Giovanni Brusca e Leoluca Bagarella, latitanti.
Sequestrati a Catania beni per 10 miliardi alla famiglia Cristaldi, vicina al clan di Nitto Santapaola.
Chiesto dalla procura di Palermo il rinvio a giudizio per il magistrato Giuseppe Prinzivalli, presidente di Corte d’Appello, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Arrestate 9 persone a Padova con l’accusa di associazione per delinquere e di contatti con la mafia del Brenta e con elementi della camorra e della mafia.
9 maggio: emessi dalla procura di Catania 9 ordini di custodia cautelare, dopo un’indagine della DIA durata 2 anni, per imprenditori accusati di traffico internazionale di armi, truffa, riciclaggio di denaro sporco in casinò di varie parti del mondo e collegamenti con il clan di Nitto Santapaola. Il personaggio di maggiore spicco è Felice Cultrera, faccendiere, riciclatore di ingenti quantità di denaro. Risiede in Spagna e verrà arrestato il 10. Avrebbe dichiarato, durante una conversazione telefonica intercettata, che bisognava fermare i giudici comunisti e avrebbe appoggiato Forza Italia alle elezioni del marzo 1994. Tra gli imprenditori il più importante è Domenico Ruiz di Milano, ex dirigente dell’Agusta.
Sequestrati a Catania beni per 3 miliardi. Le società sequestrate servivano per il riciclaggio di denaro sporco.
Suicida in carcere a Messina, Gaetano Di Marco, accusato di associazione mafiosa.
Ucciso a Catania, a colpi di pistola, il pregiudicato Tommaso Ursino.
Ricordato a Cinisi (Pa) Giuseppe Impastato, nel 17 anniversario del delitto, con un dibattito sul libro di Salvo Vitale, Nel cuore dei coralli. Peppino Impastato, una vita contro la mafia. La sera dell’8 si è svolta una fiaccolata conclusasi al lungomare di Terrasini che viene intitolato a Impastato.
10 maggio: Roma, la Corte Costituzionale dichiara illegittima la parte della par condicio(legge che regola la propaganda elettorale Ndr) che vieta gli spot nei trenta giorni precedenti i referendum.
L’Eni si avvia alla privatizzazione con un utile record, il più alto di tutta la sua storia.
Perquisiti 196 alloggi del rione di Napoli diventato il rione bunker della camorra. Il blitz è stato deciso per smantellare la blindatura del rione, attrezzato con garritte a prova di bomba, telecamere a circuito chiuso etc. Era la roccaforte del clan di Carmine Reale. I camorristi avrebbero occupato gli alloggi popolari e avrebbero imposto agli altri inquilini di nascondere armi e droga.
Arrestate a Palermo 8 persone, tra cui il direttore di un’agenzia del Banco di Sicilia, Antonio Zammiti, e i titolari, di cui alcuni pregiudicati, di finanziarie, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni del Banco di Sicilia: avrebbero concesso e ricevuto prestiti per circa 10 miliardi mai rientrati.
Emessi 7 ordini di custodia cautelare contro membri delle famiglie dei corleonesi e di Nitto Santapaola, con l’accusa di associazione mafiosa e traffico di armi dalla ex Jugoslavia.
Ucciso a Catania a colpi di pistola Lorenzo Maida, pregiudicato per associazione a delinquere.
Arrestato a Catania il latitante Francesco Mannino, affiliato al clan dei Di Mauro (Puntina).
11 maggio: ucciso in un agguato mafioso a Misilmeri (Pa) Vincenzo Falletta, già condannato a 24 anni per omicidio.
Ucciso a Centuripe (Enna) il pluri pregiudicato Sebastiano Pruiti.
Ucciso con un colpo alla testa, a Villagrazia di Carini (Pa), Mario Di Carlo di Villabate. Forse un’altra vittima del conflitto che sarebbe in atto tra Leoluca Bagarella e Pietro Aglieri.
Borgetto (Pa) in un agguato mafioso viene uccisa Maria Frisina e rimane illeso il fratello Francesco. Il padre, defunto, era considerato vicino alla mafia. Il 19 verranno arrestati i fratelli Salvatore, Giovanni e Vincenzo Prainito e un loro amico, Santo Randazzo, con l’accusa di omicidio. Successivamente si viene a sapere che doveva essere uccisa proprio la donna, perché avrebbe chiesto a Prainito il pagamento di 25 milioni per una partita di bestiame. Maria Frisina avrebbe preso il posto del padre alla guida della famiglia.
Ucciso a Raffadali (Ag), con 7 colpi di pistola, Antonino Ferro.
Avvisi di garanzia a Trapani per 7 tra ex amministratori e dipendenti della provincia di Trapani e amministratori della Italtekna, consociata del gruppo Iri – Italstat. Sono accusati di aver manipolato l’affidamento di un incarico per l’elaborazione di un Piano di sviluppo economico per la provincia di Trapani, pattuendo un budget di 1 miliardo e 773 milioni.
12 maggio: nuovo contratto per oltre un milione di dipendenti della scuola. Gli attuali scatti automatici di anzianità saranno sostituiti, dal ’96, da un sistema per fasce di stipendio che sarà accelerato sulla base di criteri di merito.
Arrestato a Roma, su richiesta della Procura di Firenze, Alfredo Bizzoni, con l’accusa di detenzione di esplosivo. È accusato di aver affittato un appartamento a Roma come deposito di esplosivo, per conto di Antonio Scarano, ‘ndranghetista accusato assieme al romano Aldo Frabetti e ai mafiosi Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca per le stragi del ’93 a Firenze, Roma e Milano.
Assolti in appello a Catanzaro Giuseppe Rizzardi e Renato Molinaro, accusati dalla testimone del delitto, Rosetta Cerminara, di essere i killer del sovrintendente di polizia Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano, assassinati a Lamezia Terme il 4 gennaio del 1992. Varie associazioni promuovono una raccolta di firme per una lettera di solidarietà ai figli di Aversa e a Rosetta Cerminara, ma la stampa dedica pochissima attenzione.
Condannato per associazione mafiosa, a 18 mesi di isolamento diurno, Nitto Santapaola; il capomafia catanese era stato già condannato all’ergastolo per omicidio ma non aveva avuto ancora condanne per associazione mafiosa.
Confermate in Cassazione le condanne per 11 mafiosi delle famiglie Madonia e Galatolo, accusati di traffico di cocaina con la Colombia.
13 maggio: ucciso sull’autostrada per Messina, Giuseppe Modica di Pozzallo (Rg) e ferita gravemente la moglie. L’automobile è stata spinta fuori strada da malviventi che hanno anche sparato contro il Modica. Testimone del delitto il figlio Salvatore, rimasto illeso, che con i genitori stava andando a visitare il fratello Giovanni, detenuto in Calabria. Giuseppe Modica aveva scontato una condanna a 20 anni per omicidio.
Trovati nelle campagne di Vigonza (Padova) i corpi di Nadza Sabic e Giancarlo Ortes, uccisi dalla mafia del Brenta qualche anno fa.
14 maggio: Buenos Aires, il peronista Carlos Saul Menem è rieletto presidente dell’Argentina.
Rapita ad Albasanta, in provincia di Oristano, Vanna Licheri di 65 anni, moglie del proprietario di un’azienda agricola.
Arrestato a Bordighera, assieme ad altre due persone, Salvatore Arena di Gela, pregiudicato, per un traffico di denaro falso
Indagati a Roma 260 vigili urbani accusati di usura e tangenti.
Villabate (Pa), uccisi Giuseppe Di Peri e il figlio Salvatore, ultimi esponenti della famiglia annientata dai corleonesi.
16 maggio: la Camera approva la legge quadro sugli appalti di lavori pubblici, numerose le novità, resta l’Autorità di vigilanza; la legge non dovrebbe incontrare ostacoli al Senato.
Palermo, formato il nuovo governo regionale siciliano sotto la presidenza di Matteo Graziano, esponente del Partito popolare vicino a Buttiglione. Tra gli assessori figurano Francesco Canino, già affiliato alla Loggia massonica Iside 2 di Trapani, e Leonardo Pandolfo, amico del capomafia Gaetano Badalamenti. Il Centro Impastato, Giuseppina Zacco La Torre, deputata del Pds, e il deputato della Rete Enzo Guarnera attaccano Canino e Pandolfo. Il primo nega di essere stato massone e il secondo dichiara che la fotografia che lo ritrae accanto a Badalamenti è del 1952, quando Badalamenti non era un noto mafioso. Il Centro Impastato diffonde dei comunicati che riportano la deposizione di Canino resa davanti al Tribunale di Trapani nel febbraio 1993, in cui ammette la sua affiliazione alla loggia massonica, ed elencano le incriminazioni collezionate da Badalamenti negli anni ’40 e nei primi anni ’50.
La Corte d’assise di Bologna, chiamata a giudicare Federigo Mannucci Benincasa, Umberto Nobili, Ivano Bongiovanni e Massimo Carminati per reati loro addebitati a conclusione dell’inchiesta-bis sulle stragi alla stazione di Bologna e sul treno Italicus, si dichiara incompetente e dispone il trasferimento del processo al Tribunale di Roma. Successivamente la Cassazione assegnerà di nuovo il processo a Bologna.
Ucciso a San Giovanni La Punta (Ct), Giuseppe Lanzafame, zio del pentito Pippo Grazioso. Era sospettato di far parte di un giro di usurai.
Sequestrati al presunto capo della cosca di Acireale (Ct), Mario Pappalardo, beni immobili per circa 1 miliardo intestati alla moglie Caterina D’Urso.
Arrestate a Giardini Naxos (Me) 13 persone, tra cui il sindaco, ex assessori e imprenditori per speculazioni edilizie e tangenti. Il giorno 18 verranno arrestati 18 tra sindaci, ex sindaci, funzionari comunali ed imprenditori di paesi della zona dei Nebrodi, per lavori per 100 miliardi finanziati dalla Regione, concessi in appalto in cambio di tangenti.
Arrestata ad Augusta (Sr) Lucia Castoro, vedova del boss Sebastiano Pandolfo, ucciso 5 anni fa. Era ricercata perché deve scontare una condanna definitiva a 4 anni e 4 mesi per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti.
Arrestati a Vittoria (Rg) i latitanti Pietro Taormina e Giovanni Cilia, ritenuti esponenti della cosca mafiosa Dominante – Carbonaro.
17 maggio: arrestato Giampaolo Prandelli, vicedirettore generale di Publitalia, ricercato da 3 mesi perché accusato di frode fiscale e false fatturazioni.
Perquisita a Verona l’abitazione di Giancarlo Bertoni, ufficialmente fioraio. In realtà collaboratore con il Centro di controspionaggio di Verona del Sid (Servizio Informazioni Difesa), diretto da Angelo Pignatelli, poi con il Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) e quindi con il Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica). E’ stato utilizzato per attività informative in Cecoslovacchia insieme a Giancarlo Glisenti, ritenuto collaboratore della Cia (Central Intelligence Agency).
Emessi a Roma 40 avvisi di garanzia per medici e dirigenti di cliniche private per trasfusioni fatte con plasma scaduto e con tariffe milionarie.
Ricordato a Termini Imerese e a Sciara (Pa) il 40° anniversario dell’uccisione del sindacalista Salvatore Carnevale.
18 maggio: sequestrato in provincia di Nuoro Ferruccio Checchi, proprietario di un albergo-residence nella località turistica Cala Gonone.
Eseguite, su richiesta dalla Procura di Palermo, perquisizioni nei locali di 32 cooperative aderenti alla Lega. I reati ipotizzati sono falso in bilancio, truffa e finanziamento illecito ai partiti. Indagine anche alla Regione siciliana sulle delibere per il risanamento dei debiti.
Arrestate 9 persone, tra cui una donna, per una truffa nel settore vinicolo, vittime numerosi agricoltori di Pantelleria che non sono mai stati pagati dalla finanziaria Finbroker spa, una società gestita da un parente del boss di Mazara, Mariano Agate.
Sequestrati a Catania beni per 10 miliardi ad appartenenti al clan Savasta. Il provvedimento riguarda aziende per la commercializzazione del pesce.
Arrestati a Foggia 5 chirurghi con l’accusa di non aver fatto funzionare l’ospedale pubblico e di aver eseguiti interventi nelle cliniche private con relativo rimborso della Regione.
19 maggio: secondo i dati Istat la produzione industriale è ancora in crescita: in marzo ha fatto segnare un +0,9% rispetto al mese precedente, +8,7% rispetto allo stesso mese del ’94.
Arrestato il costruttore Giovanni Lo Cicero, accusato di riciclare il denaro proveniente dalle estorsioni e dal traffico di droga della famiglia dei Madonia. Avrebbe acquistato, tramite la società Fisage, metà di un palazzo affittato successivamente alla Sip. L’altra metà sarebbe stata acquistata dall’impresa Fincos che fa capo all’imprenditore Gaetano Nobile, detenuto a Milano perché coinvolto nell’operazione Duomo Connection.
Per ordine dell’autorità giudiziaria di Milano viene arrestato, con l’accusa di falsa testimonianza, il veronese Sergio Minetto, di mestiere frigoriferista, volontario nella marina della Rsi (Repubblica Sociale Italiana), aderente alla sezione italiana degli Stahlhelm (Elmi d’acciaio). Viene ritenuto il referente della Cia (Central Intelligence Agency) per il Triveneto e, come tale, in contatto, tra gli altri, con Marcello Soffiati, Carlo Digilio e Ezio Tartaglia.
Ucciso a Trecastagni (Ct), Michelangelo Giuffrida, un pregiudicato vicino alla cosca mafiosa dei Laudani.
Chiesto dalla Procura di Caltanissetta il rinvio a giudizio per 18 persone e la proroga delle indagini per il presidente dell’Ars e per l’ex assessore alla Sanità Alaimo, tutti accusati o sospettati di aver ricevuto tangenti per contributi a fondo perduto a cooperative giovanili.
Trovato a Belmonte Mezzagno (Pa), nel bagagliaio della sua auto, Agostino Allotta. Sarebbe stato seviziato prima di essere ucciso e bruciato.
Giugno: Antonio Di Pietro è al centro di un’intensa attività giudiziaria: il pm bresciano Fabio Salamone interroga Gorrini e Pillitteri, poi, il giorno 3, indaga Di Pietro per concussione: avrebbe premuto su Gorrini e D’Adamo affinché ripianassero i debiti di gioco dell’ex capo dei vigili milanesi Rea. L’11 arriva il bis: Di Pietro inquisito per altre concussioni ai danni di Gorrini (prestito di 100 milioni, Mercedes, pacchetto sinistri della Maa affidato allo studio della moglie Susanna Mazzoleni). L’11, Il Giornale torna alla carica contro Pier Camillo Davigo: stavolta titola sulla “strana coppia Davigo-Cerciello”, insinuando chissà quali traffici tra il pm e il generale inquisito per corruzione. In realtà il pm s’era iscritto con altri magistrati ad una cooperativa nata per costruire alloggi, e se n’era andato qualche giorno dopo l’ingresso di Cerciello (che comunque, all’epoca, era il numero uno della Guardia di Finanza milanese, neppure sfiorato da sospetti). Il 14, c’è una nuova richiesta di rinvio a giudizio per Berlusconi: frode fiscale per la villa di Macherio. Il Cavaliere risponde con un esposto al pg della Cassazione Ferdinando Zucconi Galli Fonseca per ben 130 presunte fughe di notizie e per l’accanimento persecutorio del pool contro la Fininvest: altra inchiesta trasferita a Brescia. E, il giorno 19, Di Pietro sotto inchiesta da parte del giudice Salamone per abuso d’ufficio: avrebbe aiutato Rea a diventare capo dei vigili di Milano. L’indomani, si diffonde una voce: Di Pietro è stato arrestato. Il giorno 30 Bettino Craxi inonda i giornali con il fax dei tabulati Sip sulle telefonati di Di Pietro nel 1992: “Me li diede Parisi”, afferma il leader socialista. Vuole dimostrare che Mani Pulite è tutta un bluff, che Di Pietro era pilotato via cavo da amici avvocati e imputati. Poi si offre a Salamone: “Se vuole sentirmi su Di Pietro, sono a disposizione”.
Una delegazione della Unocal è in visita ad Ashkhabad (Afghanstan) e Islamabad (Pakistan) per discutere del progetto di unirsi alla Bridas per la costruzione del gasdotto afgano. Contemporaneamente la Bridas presenta uno studio di fattibilità al governo turkmeno.
1° giugno: Berlusconi smentisce le voci che lo vogliono prossimo a lasciare la politica e conferma la sua leadership nella coalizione di centrodestra..
La Corte Costituzionale dà lo stop alle sentenze che fanno saltare i conti pubblici: se il bilancio statale non consentirà di estendere un trattamento privilegiato a tutti quelli che ne hanno diritto, il privilegio deve essere cancellato per tutti.
Minacciati di morte i giudici di Messina Roberto Pennisi, Giuseppe Verzera e Salvatore Boemi e i giornalisti Pantaleone Sergi di Repubblica, Guido Ruotolo del Manifesto e Paolo Pollicheni della Gazzetta del Sud.
Catturato in una villa vicino Catania il latitante Giovanni Comis, legato a Nitto Santapaola.
Confermate dalla Cassazione le pene agli imputati del processo alla mafia delle Madonie.
2 giugno: il documento di programmazione economica 1996-98, dopo il via libera del governo e del Capo dello Stato, è pronto per l’esame della Camera. Obiettivo da raggiungere: un fabbisogno di cassa del settore statale di 63.100 miliardi nel ’98, contro i 130.000 di quest’anno.
Arrestate 6 persone fra funzionari e ispettori dell’assessorato al Commercio del Comune di Milano. Sono accusati di associazione per delinquere e concussione per tangenti ricevute da commercianti.
Arrestato a Trieste il direttore della società Autovie Venete, Sergio Pase, accusato di avere preso una tangente di 360 milioni sugli appalti per la costruzione dell’autostrada Pordenone-Conegliano.
Arrestato il rettore dell’Università di Salerno, Roberto Racinaro, assieme a 9 persone fra funzionari e imprenditori, per un giro di tangenti di centinaia di milioni per gli appalti per la mensa studentesca e per la fornitura di macchinari e servizi.
Feriti gravemente in un agguato la collaboratrice di giustizia Giovanna Zaccone e il figlio Pierpaolo di 8 anni. Giovanna Zaccone aveva testimoniato contro esponenti della ‘ndrangheta, contribuendo all’arresto e alla condanna di alcuni di essi, tra cui il suo convivente Bruno Trapani. La donna aveva dichiarato che non voleva che il figlio seguisse la strada del padre.
Aperta a Brescia un’inchiesta su Antonio Di Pietro, su denuncia dell’avvocato Carlo Taormina. Nella denuncia sono ricostruiti i rapporti di Di Pietro con Giancarlo Gorrini, ex presidente della Maa Assicurazioni condannato per bancarotta fraudolenta, con l’ex collaboratore di Gorrini Osvaldo Rocca e con il capo dei vigili urbani milanesi Eleuterio Rea. La denuncia riguarda un prestito di Rocca a Di Pietro di 100 milioni, restituiti, e una donazione, di Gorrini a Rea per ripianare un debito di gioco, secondo il denunciante su sollecitazione di Di Pietro. Il 7 giugno viene diffusa la notizia che Di Pietro si sarebbe dimesso dalla magistratura perché era venuto a conoscenza che si volevano utilizzare tali informazioni per ricattarlo. Il settimanale Panorama pubblica un articolo in cui si afferma che Cesare Previti inviò un dossier contro Di Pietro agli ispettori del pool Mani pulite. Previti smentisce. Nei giorni successivi comincia la caccia al mister x che avrebbe orchestrato l’operazione di delegittimazione di Di Pietro.
3 giugno: il Garante per l’Editoria ammonisce, nuovamente, la Fininvest dopo averla condannata a trasmettere gratuitamente tredici spot del comitato per il Sì sui referendum relativi al sistema televisivo. La Fininvest non intende trasmetterli e il Garante minaccia l’oscuramento.
4 giugno: Terrasini (Pa), viene danneggiata la targa che intitola il lungomare a Peppino Impastato. Il Centro Impastato rileva che l’intitolazione della strada è stata una lesione per la sovranità dei mafiosi e che l’atto di vandalismo si inserisce nella campagna per il referendum chiesto dal consiglio comunale contro il sindaco Mele ed è una risposta alle denunce del Centro contro il neoassessore regionale Leonardo Pandolfo.
Intimidazione mafiosa contro il giudice Giuseppe Verzera, Sostituto Procuratore a Reggio Calabria: appeso alla cancellata di casa un gatto con la testa mozzata.
Minacciata di morte la presidente dell’associazione antiracket di Modica (Rg), Patrizia Terranova.
Arrestati a Civitavecchia (Roma), l’ex sindaco, 2 ex assessori ai Lavori pubblici, 3 funzionari e 2 imprenditori della società Sapco, per tangenti pagate dalla ditta per la costruzione del cimitero.
5 giugno: il presidente della Confindustria, Abete, ha dichiarato che entro l’autunno l’economia italiana dovrà raggiungere tre obiettivi: apprezzamento della lira, contenimento dell’inflazione e riduzione dei tassi di interesse.
Il deficit dello Stato ha segnato un calo di tredicimila miliardi nei primi cinque mesi del ’95, rispetto allo stesso periodo del 1994
Sospeso per 2 mesi dal gip di Milano il presidente dell’Enel Franco Viezzoli. La decisione segue la richiesta del pubblico ministero di rinvio a giudizio per corruzione per Viezzoli e altre 159 persone, tra cui imprenditori pubblici e privati.
Respinta dalla Corte d’assiste di Palermo la richiesta di costituzione di parte civile dei sindacati, dell’associazione antiracket SOS impresa, della provincia di Palermo e della fabbrica di Libero Grassi, nel processo contro una sessantina di mafiosi per 10 anni di omicidi, tra cui quello di Grassi.
Inizia ad Agrigento il processo contro 6 mafiosi della Stidda imputati dell’omicidio del maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, ucciso il 4 aprile del 1992.
Inizia a Palermo il processo per l’omicidio dell’imprenditore Luigi Ranieri, avvenuto nel dicembre del 1988. Imputati come mandanti Totò Riina e Salvatore Biondino
6 giugno: intimidazione mafiosa a Vibo Valentia contro l’ex vicesindaco del Pds, Giuseppe Muraca: esplosi numerosi colpi di arma da fuoco contro la sua automobile.
Napoli, arrestato l’ex ministro Antonio Gava per una tangente di 400 milioni per gli appalti per la costruzione dell’ospedale di Vico Equense. Arrestati anche l’ex senatore Francesco Patriarca e il vice presidente dell’Unione industriali di Napoli Corsicato.
Roma, deposizione del pentito Gioacchino Pennino nell’aula di Rebibbia al processo Golden market a mafiosi e fiancheggiatori. Ribadisce la vicinanza di Salvo Lima ai mafiosi come Buscetta e i fratelli La Barbera e i rapporti dei mafiosi con uomini politici della DC. Parla anche di medici mafiosi o vicini a Cosa Nostra.
Rinviati a giudizio dal gip di Catania Nitto Santapaola e altri 5 mafiosi per l’omicidio di Giuseppe Fava e dell’ispettore Giovanni Lizio. Saranno processati nel maxiprocesso che inizierà il 2 ottobre.
7 giugno: Roma, il ministro degli Interni, Brancaccio, si dimette per motivi di salute. A sostituirlo Dini chiama l’ex capo della Polizia Giovanni Coronas. Intanto il ministro della Giustizia, Mancuso, rivela davanti alla Commissione Stragi di essere oggetto di minacce di morte.
Il Tar della Lombardia sospende l’ordinanza con cui il Garante per l’editoria aveva condannato la Fininvest a trasmettere gratuitamente tredici spot compensativi del fronte del SI per ripristinare la par condicio. Deciderà il Consiglio di Stato.
Sequestrati beni all’ex sindaco di Castelvetrano (Tp) Tonino Vaccarino, condannato a 18 anni di reclusione per associazione mafiosa, e ad altri 3 mafiosi trapanesi. Complessivamente i beni sequestrati hanno un valore di quasi 11 miliardi.
Roma, nell’aula di Rebibbia, nel processo Golden market, il pentito Giovanni Drago ha dichiarato che due funzionari della Sicilcassa, Antonio Bocina e Salvo Cuccia, riciclavano il denaro dei mafiosi investendo in titoli di Stato.
Arrestate 12 persone, tra cui due siciliani residenti in provincia di Novara, per l’omicidio avvenuto a Novara 4 anni fa di Enzo Pirrone, appartenente ad una banda dedita al traffico di stupefacenti.
Emessi 35 ordini di custodia cautelare dal tribunale di Gela (Cl) per detenzione e spaccio di eroina. L’organizzazione di cui facevano parte gli incriminati è collegata con la famiglia di Giuseppe Madonia.
Arrestate 10 persone a Roma con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di droga.
Arrestate 13 persone a Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti nella ex Usl 41.
Arrestate a Milano 11 persone per episodi di corruzione nel settore edilizio.
8 giugno: durante l’udienza del processo per l’omicidio di Salvo Lima, il pentito Gaspare Mutolo ribadisce che Lima fu ucciso per punire sia lui che Giulio Andreotti perché non avevano fatto nulla per aggiustare il maxiprocesso in Cassazione. Analoghe dichiarazioni farà il giorno successivo il pentito Giuseppe Marchese. Successivamente il pentito Gioacchino Pennino dirà che i cugini Salvo e Giulio Andreotti erano amici.
Un dossier della DIA sostiene che Riina voleva costituire un partito della mafia in raccordo con massoni, terroristi neri e servizi segreti. Un settimanale riporta le dichiarazioni del pentito catanese Maurizio Avola, secondo cui Riina voleva fondare la Lega Sud per liberarsi del rapporto con le forze politiche tradizionali e portare avanti liberamente le proprie esigenze legislative.
Catania, gli abitanti del quartiere Trappeto Nord si rivoltano contro i poliziotti per proteggere uno spacciatore.
Arrestate in varie città d’Italia 50 persone componenti un’organizzazione che importava cocaina in Brasile e la rivendeva in Campania, Lazio e Lombardia. Tra gli arrestati Carmine Giuliano, fratello del boss della camorra di Forcella. Il capo dell’organizzazione sarebbe Vincenzo Buondonno già in carcere per traffico di droga. Tra gli arrestati anche due attori, Maurizio Mattioli e Gioia Scola che aveva un ruolo di primo piano come corriere e spacciatrice. Secondo fonti giornalistiche tra le persone rifornite dalla Scola ci sarebbe Paolo Berlusconi, che smentisce.
9 giugno: Roma, un decreto legge e due disegni di legge sono stati messi a punto dal ministro del Lavoro Treu per affrontare l’emergenza occupazione. Il decreto proroga fino al 31 luglio i trattamenti per mobilità e cassa integrazione e rifinanzia i contratti di solidarietà; agevolazioni per il part-time. I disegni di legge prevedono norme per la riforma del collocamento e la flessibilità.
Trovati esplosivi ed armi da fuoco in un ovile di proprietà del pregiudicato Carmelo Romeo, alla periferia di Reggio Calabria. Nel corso della perquisizione i familiari sparano contro le guardie di finanza.
Mondragone (Caserta), uccisi in un agguato due pregiudicati, Mario Mocera e Fabrizio Marra di Marano (Napoli), e ferite altre 2 persone, da killer travestiti da poliziotti che si sono presentati nel villino dove i quattro si trovavano con le rispettive famiglie.
10 giugno: condannate a Como, per associazione mafiosa e traffico di droga e armi, 17 persone, complessivamente a 200 anni di carcere. Gli imputati fanno parte delle 300 persone arrestate un anno fa con l’accusa di far parte di ramificazioni lombarde della ‘ndrangheta.
Scoperto un arsenale di armi a Cosenza. Nel covo c’erano anche 4 divise di carabinieri e 3 valigette contenenti kit per congegni di innesco elettronico a distanza di esplosivo.
Colombia, catturato Gilberto Rodriguez Orejuela, capo del cartello di Cali.
Indagati 10 magistrati che non avrebbero dichiarato al fisco i compensi per arbitrati e consulenze, per un totale di 10 miliardi.
Cinque alti magistrati di Reggio Calabria sono accusati di aver intrattenuto affari con mafiosi dal notaio Piero Marrapodi, massone, accusato di mafia e collaboratore di giustizia, e da altri collaboratori di giustizia. Sono il procuratore generale Guido Neri, il procuratore capo antimafia Giuliano Gaeta, l’avvocato generale Giovanni Montera, il presidente della prima sezione della Corte d’assise Giacomo Foti e della prima sezione del Tribunale Pasqualino Ippolito. Durante l’audizione al Csm, il giorno 19, il procuratore Guido Neri ha negato ogni addebito e ha chiesto che vengano fatti accertamenti bancari sulla sua situazione patrimoniale.
11 giugno: si vota per 12 referendum. Nei tre riguardanti la televisione (spot, raccolta pubblicitaria e concentrazione delle reti televisive) vincono i No: le reti berlusconiane sono così tutte salve. Vince il Si nel referendum per l’abolizione del soggiorno cautelare dei mafiosi nelle regioni del Nord. Vince il Si sul quesito relativo alla privatizzazione della Rai. Si salva il doppio turno nelle elezioni comunali
https://www.wikiwand.com/it/Referendum_abrogativi_in_Italia_del_1995I Risultati: https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=11/06/1995&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Lira e Borsa in difficoltà, dopo i risultati dei referendum.
Colombia, una bomba esplode in un parco di Medellín: 28 morti e un centinaio di feriti. Si pensa ad una reazione all’arresto di Gilberto Rodriguez Orejuela.
12 giugno: feriti a Latina in una sparatoria i giovani naziskin Marco Cabassi e Roberto Danieli. Gli inquirenti pensano che il ferimento sia da collegare ad un traffico di armi o droga.
13 giugno: emessi dalla procura di Napoli 63 ordini di custodia cautelare (36 persone arrestate a Napoli e le altre a Bologna, Genova, Roma, Bari, Salerno, Udine e Milano) e 25 avvisi di garanzia a politici e manager. Tra gli arrestati l’ex amministratore delegato della società autostrade, Sergio D’Alò, tecnici ed amministratori delle aziende Giustino, Cogefar-Impresit, Rizzani, Lombardini, amministratori delle cooperative della Lega. L’accusa è di collusione con i camorristi del clan di Alfieri per gestire gli appalti del dopo terremoto, per la costruzione di canali ponti ed autostrade, con importi gonfiati e subappalti a ditte di mafiosi
Sequestrati a Napoli beni per 5 miliardi a Francesco Esposito, affiliato al clan di Domenico Morelli.
14 giugno: emessi dai giudici di Palermo 18 ordini di custodia cautelare contro dirigenti della Siciltrading, società costituita per promuovere iniziative commerciali per la vendita in Italia e all’estero di prodotto siciliani, tra cui il presidente Benedetto Marino e il direttore generale Alessio Campione, e contro l’ex assessore alla Cooperazione Salvatore Leanza del Psi. Tutti sono accusati di truffa, anche contro paesi africani, per miliardi.
Sequestrati beni per 5 miliardi ai mafiosi palermitani Calogero Spina, Francesco Ferrante e Nino Madonia.
Minacciata di morte Maria Maniscalco, sindaco progressista di San Giuseppe Jato (Pa), il paese della famiglia Brusca.
15 giugno: interrogato dai magistrati di Torino Cesare Romiti nell’ambito di un’indagine su presunti falsi in bilancio delle società della Fiat, su alcune società panamensi utilizzate per l’esportazione di auto e su assegni intestati a nomi di fantasia.
16 giugno: si dimette, negando ogni addebito, il prefetto di Napoli Umberto Improta. È accusato di avere favorito, con la complicità di altri funzionari della Prefettura, alcune imprese di vigilanza, sospettate di essere vicine alla camorra.
Arrestati il tenete colonnello, attualmente in aspettativa, della Guardia di Finanza Alessandro Borsa, il maresciallo maggiore Pietro Marchionni, in servizio a Trieste, e quattro imprenditori, con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta.
Palermo, viene data notizia che due giovani di Brancaccio, il quartiere di padre Puglisi, dopo avere assistito ad un delitto di mafia, avvenuto il 3 giugno dell’anno scorso, hanno denunciato i killer facendoli arrestare. I giovani con le loro famiglie ora vivono in un luogo segreto. Successivamente, il nuovo parroco Mario Golesano durante la messa domenicale legge la lettera inviata dai due giovani alla Consulta 3P, il cartello di associazioni presenti a Brancaccio e nelle borgate vicine, e commenta con i numerosi fedeli il loro gesto: i fedeli esprimono solidarietà con un lungo applauso. In una conferenza stampa padre Golesano denuncia la solitudine dei due giovani, trattati come pentiti, e l’abbandono in cui è lasciato il quartiere Brancaccio, dopo le promesse in seguito all’assassinio di padre Puglisi. Il parroco scrive una lettera al presidente della Repubblica, in visita a Palermo, che esprime apprezzamento per i due giovani ma non visita il quartiere.
17 giugno: Maletto (Ct), profanata la chiesa del parroco Salvatore Incognito, che aveva pronunciato dure parole di condanna della criminalità locale.
Comincia la visita di due giorni a Palermo del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. La domenica, incontrando i giudici, dichiara che la carcerazione preventiva deve essere un’eccezione.
18 giugno: Terrasini (Pa), nel referendum sul sindaco Mele il 53% dei votanti conferma la fiducia al sindaco e il consiglio comunale viene sciolto.
Uccisi in un agguato mafioso a Calatabiano (Ct) il pregiudicato Mariano Arezzi, ritenuto affiliato alla cosca dei Cinturino, e la sua convivente Giuseppina Maria Alfonso.
Arrestato a Rivoli (To) il latitante catanese Domenico Spitaleri, accusato di associazione mafiosa.
Ucciso a Siracusa in un agguato Concetto Scatà e ferito leggermente un amico. Gli inquirenti ipotizzano l’appartenenza dell’ucciso ai clan siracusani.
19 giugno: il presidente del Consiglio Dini annuncia a Wall Street che presto sarà presentata la Finanziaria 1996 e che dovrebbe essere approvata entro settembre.
Rotte le trattative tra governo e sindacati dei piloti, confermato lo sciopero del 23 giugno, nonostante l’ordinanza che vieta le agitazioni fino al 24 giugno.
Arrestati a Battipaglia due pregiudicati, affiliati al clan camorristico della Piana del Sele (Sa), mentre si accingevano a compiere un’azione criminosa ai danni di un possidente di Acerno.
Arrestate 7 persone a Napoli e sequestrati 17 chili di cocaina per un valore di 10 miliardi.
Nei pressi di Bagheria (Palermo) viene trovato il corpo di Giovanni Lo Coco, ucciso con 6 colpi di pistola. Indiziato per l’omicidio un amico, Salvatore Canzoneri, arrestato e trovato in possesso di 2 pistole. Sembra che il movente si debba cercare nei contrasti nell’ambiente criminale legato alla ricettazione e allo spaccio di denaro falso.
20 giugno: vertice dello schieramento di centro-sinistra con il candidato premier dello schieramento: affidato a Veltroni e allo stesso Prodi il compito di proporre il pacchetto delle regole da approvare prima del voto: antitrust, par condicio, legge elettorale a doppio turno, garanzie rispetto all’art. 138 della Costituzione; la proposta sarà poi sottoposta al confronto con il Polo della libertà
La Shell rinuncia ad affondare la piattaforma petrolifera Brent Spar, nell’Atlantico, dopo un attacco di Greenpeace.
Arrestate 7 persone aderenti al clan dei Caglianesi di Catanzaro, capeggiato da Girolamo Costanzo. Sono accusate di taglieggiare gli operai catanzaresi ai quali avevano imposto il pagamento di una tangente mensile.
Sequestrati beni per 20 miliardi a Concetto Di Mauro, affiliato alla cosca dei Puntina e ritenuto uno dei maggiori usurai di Catania.
Si è consegnato alla polizia Henry Loaiza Ceballos, uno dei capi del cartello di Cali. È sospettato di aver partecipato alle azioni dei gruppi paramilitari di destra che fra il 1988 e il 1991 uccisero 107 persone a Trujillo e di aver organizzato l’attentato di Medellín dell’11.
Arrestato il colonnello Roberto Conforti, comandante del reparto carabinieri Tutela patrimonio artistico della Divisione Polidoro, con l’accusa di aver avviato una trattativa segreta con Felice Maniero, promettendogli benefici in cambio della restituzione della teca con le reliquie di Sant’Antonio da Padova. Verrà scarcerato il giorno 26.
21 giugno: sequestrate a Genova 25.000 pastiglie di ecstasy, destinate alle discoteche della Liguria, della Versilia, della Lombardia e del Piemonte, e arrestati 2 giovani di Padova.
Estradato dalla Spagna Giuseppe Quadrano, presunto assassino di don Giuseppe Diana, ucciso nel marzo dell’anno scorso a Casal di Principe (Ce).
Arrestati a Milano Piero Massari, ex presidente della Corte d’Appello ora in pensione e l’avvocato Alberto Tucci. L’accusa è di associazione di stampo mafioso e corruzione per l’addomesticamento di sentenze che riguardavano persone legate alla ‘ndrangheta.
Riesumata la salma di Enrico Mattei, per la riapertura dell’inchiesta in seguito alle rivelazioni di alcuni pentiti, tra cui Buscetta, che hanno dichiarato che il presidente dell’ENI fu ucciso da Cosa Nostra siciliana su richiesta di Cosa Nostra americana, perché con la sua politica aveva danneggiato gli interessi americani in Medio Oriente.
22 giugno: Roma, firmato l’accordo tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per l’applicazione della legge su sicurezza e salute sul posto di lavoro
Brescia, si diffonde la voce dell’arresto di Di Pietro e di un avviso di garanzia a Borrelli, notizia che viene immediatamente smentita dal pm Salomone.
Catania, arrestati 10 pregiudicati appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita all’ usura e collegata con il clan di Santapaola.
Arrestate 28 persone, tra cui esponenti di clan camorristici e di cosche siciliane di Palermo e Ragusa, che facevano parte di un’organizzazione di narcotrafficanti operante tra Napoli e la Sicilia, con ramificazioni in Spagna, Grecia e Malta.
Chiesto, dai giudici del pool Mani pulite di Messina, il rinvio a giudizio per 21 persone, fra cui l’ex sindaco democristiano Mario Bonsignore, l’ex ministro socialista Nicola Capria, l’ex parlamentare della DC Giuseppe Astone, amministratori di comuni della provincia, funzionari della regione, imprenditori e dirigenti di cooperative. L’accusa è di voto di scambio, abusi negli arbitrati e appalti in cambio di tangenti.
Marcello Dell’Utri e i membri del consiglio di amministrazione di Publitalia, Marina e Piersilvio Berlusconi e Giuliano Andreani, lasciano il loro incarico. sono sostituiti da tre professori ed un avvocato.
Arrestate a Milano 33 persone che facevano parte della sezione italiana della Società nera, un’organizzazione criminale radicata nella Cina popolare. L’attività principale era l’esecuzione di sequestri a scopo di estorsione in danno di connazionali trasferitisi in Italia, costretti a pagare una ventina di milioni a testa.
Ucciso a Casalnuovo (Na) Raffaele Bianco, ex sott’ufficiale dell’aeronautica militare, cacciato dall’arma perché accusato da due pentiti di essere uno dei killer che nel settembre dell’84 avevano ucciso il boss cutoliano Nicola Nuzzo. Tra i killer di Bianco anche una donna, che, secondo gli inquirenti, avrebbe anche partecipato ai vertici dei clan della camorra che hanno deciso di scatenare dopo l’omicidio del boss Antonio Egizio una guerra che in due mesi ha già fatto 11 morti.
23 giugno: arrestato a Palermo il pregiudicato Michele Di Giovanni, con l’accusa di ricettazione ed estorsione, ed emesso avviso di garanzia per danneggiamento e violenza privata nei confronti di Vito Galatolo, figlio del boss della borgata Acquasanta, nell’ambito dell’inchiesta per le minacce a padre Gregorio Porcaro, parroco dell’Acquasanta e prima viceparroco di don Giuseppe Puglisi a Brancaccio.
Emessi a Gela 17 ordini di custodia cautelare, di cui 12 per persone già in carcere, per componenti una banda di giovani dediti ad estorsioni, rapine e spaccio di droga. Tra gli arrestati Emanuela Azzarelli, già arrestata altre volte, forse a capo dell’organizzazione.
24 giugno: arrestato a Palermo Leoluca Bagarella, indicato come nuovo capo di Cosa Nostra, latitante dal 1991, quando era uscito dal carcere ed era sparito dopo essersi sposato in gran pompa con Vincenzina Marchese, dell’omonima famiglia mafiosa palermitana. È stato catturato dagli uomini della Dia mentre era da solo a bordo della sua auto. Il suo appartamento si trovava in un palazzo di fronte a quello dove abitano i giudici Lo Forte e Pignatone. Nel maxiprocesso aveva avuto una condanna a sei anni per associazione mafiosa, ridotta a quattro in Cassazione, ma in gennaio di quest’anno è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio del colonnello Giuseppe Russo e in marzo ha avuto un altro ergastolo per l’omicidio del commissario Boris Giuliano. Bagarella è stato arrestato grazie alle confessioni dei fratelli Emanuele e Pasquale Di Filippo, catturati a fine maggio.
Ucciso a colpi di fucile a Calatabiano (Ct) il pregiudicato Francesco Muratore. In un blitz sono stati arrestati 5 giovani e fermati altri 4, tutti legati alle due cosche in guerra, quella del boss Nino Cinturrino, attualmente in carcere, e quella dei Carrapipani, cioè originari di Valguarnera Caropepe. Tra gli arrestati 3 donne.
Caltanissetta, sfugge ad un agguato Salvatore Giuliana, che aveva denunciato gli usurai che lo avevano costretto al fallimento.
Inviato alla procura di Milano dal ministro della Giustizia Filippo Mancuso un rapporto sugli accertamenti, espletati da nuovi ispettori in carica dal 5 giugno, sul suicidio in carcere di Gabriele Cagliari. Viene ipotizzata la responsabilità dei giudici Fabio De Pasquale e Maurizio Grigo che negarono la scarcerazione all’ex presidente dell’Eni.
25 giugno: Rupert Murdoch, propone a Berlusconi uno “scambio azionario” per l’acquisto del 51% di Mediaset, società che controlla la Fininvest, da accompagnare all’ingresso del Cavaliere nella News Corporation.
Arrestati per favoreggiamento nei confronti di Leoluca Bagarella il commerciante di abbigliamenti Tony Calvaruso e l’assicuratore Antonino Mangano. Nell’appartamento dove abitava Bagarella viene trovato un block-notes con appunti su traffici d’armi e altri affari in corso. Nessuna traccia della moglie.
26 giugno: Roma, tensione tra il Quirinale e il ministro Mancuso. Dopo le dichiarazioni del Presidente Scalfaro a proposito di un possibile tentativo di demolizione dell’opera dei magistrati del pool milanese, il ministro della Giustizia invia una nota ufficiale al presidente della Repubblica, in cui sostiene che le ispezioni ministeriali e la riapertura del caso Cagliari attengono ai suoi doveri di Guardasigilli. Il presidente del Consiglio Dini disapprova le dichiarazioni del ministro, i progressisti ne chiedono le dimissioni, restano al suo fianco i rappresentanti del Polo.
Il procuratore generale di Milano Giulio Catelani rimanda al ministro Mancuso la documentazione sul suicidio in carcere di Gabriele Cagliari.
Milano, l’avvocato Spazzali annuncia che presenterà un esposto contro Antonio Di Pietro. A Brescia viene interrogato il comandante dei vigili urbani di Milano, Eleuterio Rea, indagato nell’inchiesta su Antonio Di Pietro. Si viene a sapere che i nomi di Rea e della moglie Elena Cremonesi figurano in un rapporto della Direzione investigativa antimafia, per sospetti legami della Cremonesi con Emanuela Momigliano, convivente del boss trapanese Sebastiano Pecoraro, uno degli uomini di Salvatore Enea, boss operante a Milano.
Recuperati 32 miliardi di tangenti su un conto corrente di una banca del Liechtenstein intestato a Giuseppe Parrella, ex presidente dell’Asst, l’azienda di Stato per i servizi telefonici.
Emessi a Firenze 10 ordini di custodia cautelare nell’ambito di un’inchiesta su un appalto di 70 miliardi per la costruzione di un padiglione del policlinico. L’accusa è di turbativa d’asta.
Arrestati a Cosenza 20 affiliati alle cosche mafiose della città.
27 giugno: resi noti i dati Istat sull’occupazione: ad aprile è cresciuta di 313mila unità rispetto a gennaio.
Il ministro dell’Industria Clò dichiara che il governo affronterà la fiammata inflazionistica con interventi che si baseranno su un’azione di coordinamento delle tariffe pubbliche, non ci saranno invece il blocco delle tariffe ed interventi di carattere fiscale.
Viene reso noto che la cattura di Leoluca Bagarella è stata possibile anche per le rivelazioni di due nuovi pentiti di mafia, i fratelli Pasquale ed Emanuele Di Filippo. Pasquale è sposato con Giusy Spadaro, figlia di Tommaso Spadaro capomafia della Kalsa (un quartiere del centro storico di Palermo), mentre la loro sorella Agata è sposata con Nino Marchese (attualmente in carcere), fratello di Vincenzina, moglie di Bagarella, e del pentito Giuseppe. Giusy Spadaro e la moglie di Emanuele Di Filippo, Angela Marino, hanno rifiutato la protezione e con una telefonata all’Ansa rinnegano i mariti: “meglio morti, meglio se li avessero ammazzati. Invece sono due infami pentiti”. Introvabile la moglie di Bagarella. Il ritrovamento nell’appartamento del boss di un suo biglietto con parole che sembrano un addio e il fatto che Bagarella avesse al collo una fede d’oro fanno pensare che sia morta, forse per suicidio. Il giorno 28 Agata Di Filippo tenta di uccidersi per lavare la vergogna di avere due fratelli pentiti che hanno gettato fango sulla famiglia. La madre, Marianna Bruno, dichiara: “meglio la morte che subire una vergogna così. Fanno schifo. Quelli non sono figli miei, forse è stato un sogno”.
Scoperti in casa di Antonio Mangano, uno degli arrestati per favoreggiamento nei riguardi di Bagarella, 600 milioni in bot e un centinaio in contanti, probabilmente frutto delle estorsioni per conto di Bagarella.
Emessi 50 ordini di custodia cautelare per capi e gregari delle cosche del siracusano, legati al boss Nitto Santapaola, con l’accusa di associazione mafiosa, omicidio e tentato omicidio e detenzione di armi ed esplosivo.
28 giugno: è scontro aperto sul caso Mancuso. La maggioranza che appoggia il governo ne chiede le dimissioni. Il ministro replica che se ne andrà solo se si dimetterà tutto l’esecutivo.
La Montedison torna in utile e chiude il primo trimestre del ’95 con un utile netto di 40 miliardi.
Durante il processo per i lavori della Metropolitana milanese, i legali di Craxi hanno chiesto l’acquisizione di un suo memoriale in cui sono trascritti i tabulati delle telefonate fra Di Pietro e alcuni inquisiti: il costruttore D’Adamo, l’avvocato Giuseppe Lucibello e Maurizio Prada. Le telefonate sarebbero avvenute nei primi mesi dell’inchiesta milanese di Mani pulite. I tabulati, a dire di Craxi, gli sarebbero stati forniti dal defunto capo della polizia Parisi.
Arrestati, per ordine del Tribunale di Napoli, altri 4 dirigenti di cooperative della Lega e un geometra di un’impresa campana, dopo i 63 arrestati all’inizio di giugno, con l’accusa di associazione per delinquere, Avrebbero pagato tangenti ai camorristi e politici in cambio di appalti.
Emesso un avviso di garanzia per truffa alla CEE per monsignor Salvatore Cassisa, vescovo di Monreale (Pa). Il 14 luglio verrà chiesto il rinvio a giudizio anche per tangenti richieste per il restauro del duomo. Sono coinvolti nell’inchiesta anche i fratelli Fulvio e Daniela Lima, figli di un cugino di Salvo Lima, e un imprenditore catanese.
Arrestate a Palermo 23 persone che gestivano lo spaccio di droga al Capo, uno dei mercati del centro storico. Alcuni degli arrestati sono fiancheggiatori di famiglie mafiose.
29 giugno: Roma, La riforma delle pensioni approda in aula a Montecitorio in un clima incandescente. Il capogruppo dei Progressisti alla Camera accusa la destra di mettere in pericolo l’approvazione della riforma.
Arrestato il presidente del consiglio di amministrazione della Banca popolare di Belpasso (Ct), Santo Pulvirenti, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, per aver favorito il boss Giuseppe Pulvirenti.
Beni per 2 miliardi e mezzo sequestrati a Palermo a tre mafiosi.
30 giugno: ripudiato dai familiari il pentito catanese Pippo Ferone. In marzo gli erano stati uccisi il figlio Enzo e il padre Vincenzo.
Indagato per calunnia nei confronti di Di Pietro Bettino Craxi, che ha fatto avere ai suoi legali una memoria di Claudio Dini, segretario amministrativo del Psi milanese, scritta dopo un colloquio in carcere con Antonio Di Pietro in cui quest’ultimo avrebbe fatto degli apprezzamenti sui colleghi del pool.
Uccisi a Secondigliano (Na) Cosimo Cerino e Ciro Ottaviano, appartenenti al clan camorristico dei Licciardi. Feriti anche due passanti.
Sequestrati a Policoro (Matera) 4.000 detonatori e 15 bombe confezionate con 14 chili di polvere da sparo compressa. Nell’operazione è stato arrestato Adriano Scarcia, figlio di Emanuele Scarcia indicato come il capo di un’associazione mafiosa che opera nel Metapontino.