1 gennaio: firmato il contratto dei metalmeccanici. Introdotte ulteriori 16 ore di riduzione annua d’orario dal 1 aprile 1994
1 gennaio: Città del Vaticano, XXIII giornata mondiale della Pace: il messaggio di papa Giovanni Paolo II
Si avverte ai nostri giorni la crescente consapevolezza che la pace mondiale sia minacciata, oltre che dalla corsa agli armamenti, dai conflitti regionali e dalle ingiustizie tuttora esistenti nei popoli e tra le nazioni, anche dalla mancanza del dovuto rispetto per la natura, dal disordinato sfruttamento delle sue risorse e dal progressivo deterioramento della qualità della vita. Tale situazione genera un senso di precarietà e di insicurezza, che a sua volta favorisce forme di egoismo collettivo, di accaparramento e di prevaricazione (…)
continua in http://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/messages/peace/documents/hf_jp-ii_mes_19891208_xxiii-world-day-for-peace.html
11 gennaio: Rimini, sedicesimo congresso del Movimento Sociale Italiano: il segretario uscente Gianfranco Fini non viene riconfermato. Eletto invece, e con un lieve scarto di voti, Giuseppe (Pino) Rauti. Col nuovo segretario si sono schierati, tra gli altri, Franco Maria Servello, Alfredo Pazzaglia, Raffaele Valensise
19 gennaio 1990 – 26 dicembre 1991: la dissoluzione dell’Unione Sovietica è il processo di disgregazione che coinvolse il sistema politico, economico e la struttura sociale dell’Unione Sovietica, portando alla scomparsa dell’Unione Sovietica, all’indipendenza delle repubbliche sovietiche e alla restaurazione dell’indipendenza nelle repubbliche baltiche, dando così nascita ai cosiddetti Stati post-sovieticiwww.marxismo-oggi.it/saggi-e-contributi/saggi/213-il-crollo-dell-unione-sovietica-fattori-di-crisi-e-interpretazioni
24 gennaio: Venezia, Antonio Labruna, interrogato come testimone dal giudice istruttore, l’ex ufficiale del Sid (Servizio Informazione Difesa), dichiara: “So che la struttura di Avanguardia Nazionale era pilotata dall’Ufficio Affari Riservati retto da Federico D’Amato. Capo di Avanguardia Nazionale era Stefano Delle Chiaie, che era una fonte continuativa dell’Ufficio Affari Riservati”.
2 febbraio: Roma, assassinato Enrico De Pedis, detto Renatino, uno degli esponenti di spicco della banda della Magliana
3 febbraio: si scatena la pantera della contestazione studentesca: grande manifestazione a Roma contro il ministro Ruberti.
6 febbraio: Roma, il gran maestro del Goi (Grande Oriente d’Italia) Armando Corona viene ricevuto al Quirinale dal presidente della repubblica Francesco Cossiga. Corona è alla conclusione del suo mandato nell’organizzazione massonica di palazzo Giustiniani e davanti al capo dello Stato perora la causa di un magistrato, Angelo Vella, appartenente alla loggia Zamboni-De Rolandis di Bologna, la cui promozione è stata bloccata dal Consiglio Superiore della Magistratura per la sua appartenenza alla massoneria
14 febbraio: costituita l’organizzazione di estrema destra Skinhead d’Italia. E’ il risultato della confluenza di tre gruppi: il veneto Front Skinhead di Piero Puschiavo, il milanese Azione Skinhead di Duilio Canu e il romano Movimento Politico Occidentale di Maurizio Boccacci.
19 febbraio: interrogato come testimone dal giudice istruttore di Venezia, Guido Giannettini, già collaboratore del Sid (Servizio Informazioni Difesa) dichiara: “Dagli anni sessanta in poi era noto negli ambienti politici e giornalistici che Federico D’Amato manipolava Stefano Delle Chiaie e la struttura di Avanguardia Nazionale di cui Delle Chiaie era il dirigente”. D’Amato era il dirigente della Divisione Affari Riservati del Ministero dell’interno.
25 febbraio: muore a 94 anni l’ex Presidente della Repubblica, Sandro Pertini.
17 marzo: Roma, si conclude il seminario del Sindacato Cronisti Romani sulla preparazione della città ai Mondiali di calcio. Ma Roma mondiale è sotto choc: la magistratura sequestra alcuni cantieri per violazione delle norme di sicurezza dopo l’undicesimo morto sul lavoro.
18 marzo: Roma, Roberto Abbatino, fratello del boss latitante della Banda della Magliana Maurizio, scompare dalla propria abitazione. Cinque giorni dopo il suo cadavere viene rinvenuto sul greto del Tevere, sul corpo sono evidenti i segni di sevizie. Dichiarerà poi Maurizio Abbatino: “Qualche mese prima di essere ucciso era venuto a trovarmi in Venezuela. Mi aveva detto che quelli della banda non erano più miei amici e che avevano fatto pressioni su di lui per sapere dove mi trovassi”.
7 marzo: Bologna, 19° congresso del Pci. Il segretario Achille Ochetto delinea i tratti di una nuova formazione politica che mantenga però solide le radici nella tradizione storica del Pci. Si accelerano i tempi della svolta
21 marzo: la Namibia ottiene l’indipendenza dal Sudafrica dopo oltre venti anni di guerra. Artefice della conquista è lo Swapo, South West African People’s Organization, partito di ispirazione marxista fondato nel 1960 da Sam Nujoma, poi primo presidente del nuovo stato. Dal 1884 al 1919 ha fatto parte dell’Impero tedesco e fino al 1990 al Sudafrica
26 marzo: interrogato dal giudice istruttore di Venezia, l’ex militante dell’Msi Romolo Baldoni di Roma dichiara: “Almirante aveva in più occasioni detto che Delle Chiaie era un provocatore al servizio del ministero dell’Interno e in particolare del prefetto Federico Umberto D’Amato. Almirante diceva di essere in possesso delle fotografie che rappresentavano Delle Chiaie mentre sortiva dal ministero dell’Interno“.
10 aprile: Venezia, la corte d’Assise d’Appello, presieduta da Nicola Lercario, condanna Wolfgang Abel e Marco Furlan a 27 anni di reclusione ciascuno (tre in meno rispetto alla sentenza di primo grado), riconosciuti colpevoli non di tutti, ma solo di alcuni dei delitti rivendicati da Ludwig. La pena è stata diminuita perché è stata esclusa l’aggravante della premeditazione, considerata incompatibile con la seminfermità mentale riconosciuta agli imputati.
11 aprile: Milano, ucciso Umberto Mormile, educatore del carcere minorile di Opera. Rivendica Falange Armata, sconosciuta organizzazione al suo esordio sulla scena terroristica
Maggio: esplode il caso del mega cannone iracheno
6 – 7 maggio: elezioni regionali
I risultatiwww.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_italiane_del_1990
Giugno: boom delle iscrizioni alla massoneria nell’Est europeo. Il Gran maestro del Grande Oriente di Francia dichiara che ha ricevuto 1500 domande d’iscrizione nella sola città di Praga
3 giugno: si vota per tre referendum, due sulla caccia e uno sull’uso dei pesticidi in agricoltura. Per la prima volta, non si raggiunge il quorum
I risultati:https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=03/06/1990&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
21 giugno: Venezia, a conclusione dell’inchiesta sul commercio illegale di armi con l’Iran, sono rinviati a giudizio quaranta imputati. Tra di essi nove cittadini iraniani che facevano capo a Mohammed Abedi Tari, il libanese Kamal Kanso dell’organizzazione Amal Islamica, cinque dirigenti e collaboratori della società francese Luchaire compreso il suo presidente Daniel Dewavrin, gli amministratori della società italiana Consar Nicola Dubbini e Luigi Corsi, undici dirigenti della Banca Nazionale del Lavoro tra i quali il presidente Nerio Nesi e i direttori Francesco Bignardi, Giacomo Pedde e Luigi Carini, quindi rappresentanti ministeriali come Umberto Toffano e Vittorio Zardo e infine i funzionari del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) Alfredo Battisti, Emilio Migliozzi e Giuseppe Grignolo. Secondo le conclusioni dell’istruttoria il commercio comportava l’intervento di produttori, mediatori, finanziatori e controllori ministeriali conniventi.
Luglio: in seguito alle rivelazioni degli ex agenti della CIA, Brenneke e Razin, si apprende dell’esistenza di una sorta di super P2, chiamata P7. Iniziano anche le inchieste che porteranno a scoprire il ruolo della CCI (detta anche Kriminal Bank) usata dalla CIA e da trafficanti di armi e valuta
Roma, il ministro dell’Interno Antonio Gava rispondendo ad una richiesta dei familiari di Peppino Impastato, afferma che nulla «consente di rilasciare il riconoscimento di vittima innocente di mafia».
18 luglio: Bologna, la Corte d’Assise d’Appello annulla i quattro ergastoli inflitti in primo grado a Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Massimiliano Fachini e Sergio Picciafuoco e li assolve dall’accusa di essere gli autori materiali della strage alla stazione. Condanna per concorso nel reato di calunnia Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte a tre anni di reclusione ciascuno, tutti condonati. Per banda armata Valerio Fioravanti è condannato a 13 anni, Francesca Mambro a 12 anni, Gilberto Cavallini a 11 anni ed Egidio Giuliani a otto anni. Il 12 febbraio 1992 la Cassazione annullerà però la sentenza e rinvierà il procedimento per un nuovo giudizio a un’altra sezione della Corte d’appello di Bologna.
20 luglio: il presidente del Consiglio Giulio Andreotti riceve il giudice istruttore di Venezia titolare dell’inchiesta sulla strage di Peteano e lo autorizza a prendere visione presso il Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) del materiale relativo alla “stay-behind” Gladio. Saputo dell’autorizzazione dirigenti e personale del Servizio distruggeranno illegalmente centinaia di documenti nello spazio di una settimana.
23 luglio: Roma, l’ammiraglio di squadra Fulvio Martini, all’epoca direttore del SISMI, invia alle autorità di Governo e di Polizia un memorandum segreto redatto sulla base di una serie di notizie acquisite grazie ad una delicata operazione info-operativa in territorio ungherese. In particolare, il direttore del Servizio di Sicurezza militare sottolinea che Carlos, usufruendo della protezione di Janos Kadar, Segretario Generale del Partito Comunista magiaro, ha soggiornato insieme a due suoi compagni a Budapest dal 1972 al 1982. La sua permanenza in Ungheria non è stata però continua, ma saltuaria. Secondo informazioni fornite da alcuni funzionari del Servizio ungherese, in quel periodo Carlos ha avuto contatti con le Brigate Rosse, l’ETA, l’IRA e alcuni gruppi terroristici palestinesi. “Nell’estate del 1979 – si legge nel rapporto del SISMI – proveniente dalla Germania Orientale e diretto a Mosca, Carlos è transitato per Budapest utilizzando un passaporto diplomatico sud-yemenita con il nome di Hamed Fawar Adil. Nell’appartamento di Carlos a Budapest, sono stati trovati ben tre passaporti diplomatici autentici della Siria e dello Yemen del Sud. Oltre all’appartamento a Budapest, Carlos aveva altre due basi con armi. Nel 1982 Carlos venne invitato a lasciare l’Ungheria, cosa che egli fece solo quando seppe che ben tre Servizi Segreti occidentali lo stavano cercando. L’ultima notizia di Carlos risale al 1986 quando fu visto a Praga. Nel 1979, i suoi rapporti con la Libia divennero più intensi. A Tripoli e a Damasco avrebbe vissuto nel periodo tra il 1982 e il 1986. Fu sicuramente riconosciuto a Damasco nel 1984 quando lavorava per i Servizi siriani come istruttore”. Notizie analoghe, relative agli appoggi ricevuti dal regime di Tripoli nei confronti del gruppo di Carlos, sono contenute in nel fonogramma segreto n° 405 – datato 4 maggio 1978 – proveniente da Il Cairo e diretto al ministero degli Affari esteri. Oggetto: noto terrorista Carlos e basi in Libia. Secondo fonti diplomatiche riservate, il leader libico Gheddafi avrebbe affidato al noto terrorista venezuelano una base segreta denominata Abu Baital, nelle vicinanze di Tripoli, attrezzata per l’addestramento di elementi scelti della Raf e delle Brigate Rosse. La notizia verrà girata, per competenza, alle rispettive articolazioni dei Servizi di Sicurezza italiani ed alleati. Il documento citato verrà trasmesso – insieme a poche altre carte riservate riguardanti il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro trovate negli archivi della Farnesina – dal ministero degli Affari Esteri alla Commissione Stragi il 21 dicembre 1999.
26 luglio: la Procura della repubblica di Roma avvia un’indagine a carico di Ruggero Orfei, studioso di problemi internazionali e consulente per la politica estera dell’ex presidente del Consiglio De Mita, e di Giovanni Bonvicini, direttore dell’ Istituto Affari Internazionali, per reati di spionaggio. L’indagine prende le mosse da un rapporto del Sismi firmato dal direttore, ammiraglio Fulvio Martini, che tra l’altro propone per Orfei l’ipotesi che si tratti di un agente dei servizi segreti cecoslovacchi. Il rapporto del Sismi è stato compilato con materiali sottratti senza autorizzazione dagli archivi di Praga. La vicenda solleverà accese polemiche tra settori diversi della Democrazia Cristiana e tra questa e il Partito Socialista: al centro la figura di Martini, che sta per essere sostituito alla direzione del Sismi. Alla fine la vicenda sarà archiviata dalla magistratura.
2 agosto: truppe irachene entrano nel Kuwait ed occupano Kuwait City. L’Emiro si rifugia in Arabia Saudita, Saddam Hussein proclama il Kuwai “diciannovesima provincia irachena”. Inizia la seconda guerra del golfo. Terminata la guerra con l’Iran, il governo iracheno si è trovato carico di armamenti, ma sull’orlo della bancarotta. Preoccupati dalla potenza militare irachena, Stati Uniti, Israele e le monarchie petrolifere arabe decidono di sbarazzarsi dell’ex amico. Gli emirati del golfo, che hanno in larga parte hanno finanziato la guerra contro l’Iran, esigono dall’Iraq la restituzione del debito. La risposta di Saddam è l’invasione del Kuwait. Immediatamente l’ONU impone le prime sanzioni economiche all’Iraq. Contemporaneamente si forma un vasto fronte, formato da paesi occidentali e arabi, contro Saddam. Il governo iracheno tenta così un riavvicinamento all’Iran, riconoscendo l’Accordo di Algeri che fissa i confini tra i due paesi.
Nel corso di una seduta alla Camera, il presidente del Consiglio Giulio Andreotti accetta un ordine del giorno con il quale si impegna il governo a informare il Parlamento sulla “esistenza, le caratteristiche e le finalità di una struttura parallela e occulta che avrebbe operato all’interno del nostro servizio segreto militare con finalità di condizionamento della vita politica del paese”. Andreotti si impegna a trasmettere informazioni e rivelerà l’esistenza della “stay-behind” Gladio.
3 agosto: Roma, Andreotti ammette, deponendo davanti alla Commissione d’indagine sulle stragi, l’esistenza di una struttura segreta chiamata Gladio. Contemporaneamente si cerca, però, di accreditare il giornalista Piero Orfei come spia del KGB, e in particolare, in contatto con i servizi cecoslovacchi. E’ un anticipazione di quella che, alcuni anni dopo, sarà chiamata la Gladio Rossa, una struttura, composta da uomini politici, d’affari, giornalisti, ecc, al servizio del KGB.
6 agosto: l’Iraq è sottoposto a un embargo totale da parte della comunità internazionale. La decisione è presa sulla base della risoluzione 661 dell’ONU, ulteriormente rafforzata dalla risoluzione 670 del 25 settembre che estende l’embargo al traffico aereo. Ma l’unica vittima dell’embargo è la popolazione civile che è a questo punto totalmente in mano al regime nel suo ruolo di distributore esclusivo delle risorse esistenti. Inoltre l’iniqua scelta delle sanzioni permette a Saddam di colpire le province che osano alzare la testa. Parallelamente, infatti, alle sanzioni il regime bloccherà fino al settembre 1996, gli scambi con il Kurdistan e con altre province. Inoltre, sul piano internazionale, il regime sfrutterà le sanzioni per accreditarsi come vittime di fronte alla comunità internazionale.
7 agosto: l’Arabia Saudita dichiara la sua disponibilità all’ingresso di truppe ed aerei statunitensi nel proprio territorio. Le portaerei americane Indipendence e Saratoga, la corazzata Wisconsin e la portaelicotteri Inchon con un battaglione di marines partono alla volta dei Golfo Persico. La portaerei Eisenhower dal Mediterraneo orientale si sposta verso il Mar d’Arabia, transitando attraverso il Canale di Suez con il permesso dell’Egitto.
Due giorni prima le Nazioni Unite avevano votato sanzioni economiche e militari contro l’Iraq, mentre la CEE ed il Giappone avevano decretato l’embargo totale sui prodotti petroliferi dell’Iraq e del Kuwait.
8 agosto: inizia l’operazione “Scudo nel Deserto”, caccia F15 e paracadutisti americani entrano in Arabia Saudita, mentreItalia, Spagna e Germania garantiscono rifornimenti ed appoggio logistico alle forze statunitensi.
Il direttore del Sismi, ammiraglio Fulvio Martini dirama una circolare con la quale indirizza la “stay-behind” Gladio alla lotta contro la droga.
9 agosto: la Turchia concede che venga incrementata la presenza delle forze americane sul suo territorio. Gran Bretagna e Francia decidono di affiancarsi agli Stati Uniti, inviando nel Golfo aerei e forze di terra. La Siria e l’Iran annunciano che stanno valutando positivamente l’opportunità di mandare truppe, mentre l’URSS dichiara di non escludere l’invio di un contingente nell’ambito di una forza ONU.
11 agosto: truppe egiziane e marocchine sbarcano in Arabia Saudita.
12 agosto: Washington, il presidente Bush ordina il blocco, pur mascherandolo perché non diventi un atto di guerra aperta.
Velletri, scompare Davide Cervia
13 agosto: la Francia invia nel golfo Persico la portaerei Clemenceau, mentre Pakistan, Australia e Paesi Bassi annunciano l’invio di truppe e navi.
15 agosto: la portaerei americana Kennedy si dirige verso il Mar Mediterraneo.
16 agosto: Bagdad, il presidente iracheno Saddam Hussein informa il mondo che in caso di guerra moltissimi americani “torneranno a casa avvolti in sacchi di plastica”.
18 agosto: l’Iraq formalizza l’intenzione di usare cittadini occidentali residenti nel paese come ostaggi.
20 agosto: la conferma irachena che la crisi del Golfo è collegata alla soluzione del problema palestinese ottiene credibilità in Occidente.
21 settembre: Agrigento, alle porte della città viene ucciso il giudice Rosario Livatino, che indagava sulle cosche mafiose dell’agrigentino.
22 agosto: il dispositivo militare americano in Arabia Saudita continua a rafforzarsi.
25 agosto: le Nazioni Unite approvano l’utilizzo di una “forza minima” per ottenere il rispetto dell’embargo.
28 agosto: affluiscono in Arabia Saudita reparti corazzati e veicoli per il trasporto-truppe.
28 settembre: il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sconfessa il già poco credibile tentativo iracheno di collegare la crisi del Golfo al problema palestinese: soluzioni dovranno essere cercate separatamente.
30 settembre: Mosca, l’URSS rifiuta di inviare un proprio contingente nel Golfo a fianco degli alleati, mentre i francesi, con l’invio di nuove truppe della Legione Straniera, rafforzano il loro dispositivo militare.
9 ottobre: Milano, durante lavori di ristrutturazione in un appartamento di via Montenevoso a Milano, lo stesso in cui il 1° ottobre 1978 era stato rinvenuto un importante archivio delle Brigate Rosse, viene alla luce altro materiale riguardante la prigionia di Aldo Moro: tra l’altro 93 lettere scritte di suo pugno, delle quali solo trenta erano state recapitate durante il sequestro, e inoltre un’altra copia del “memoriale” reso pubblico dopo il primo ritrovamento. Dal confronto dei due testi si comprende che il primo era stato censurato. Nel secondo figurano infatti inediti riferimenti a dirigenti della Democrazia Cristiana e , tra l’altro, notizie sulla struttura di “guerriglia e controguerriglia” della Nato, rivelando in pratica l’esistenza della “stay-behind” Gladio.
14 ottobre: l’Iraq subordina il ritiro dal Kuwait alla concessione di poter tenere sotto il proprio controllo gli isolotti di Wamba e Bubiyan.
16 ottobre: si svolge la prima consistente manifestazione pacifista negli Stati Uniti. Il movimento, seppure con una certa diffusione, non riesce a trovare adesioni presso gli americani che in grande maggioranza approvano l’operato di Bush. Tre giorni dopo il presidente americano riafferma seccamente che solo dopo il totale ed incondizionato ritiro dal Kuwait si potrà iniziare una trattativa.
18 ottobre: Roma, il presidente del Consiglio Giulio Andreotti invia alla Commissione stragi il documento che alla Camera si era impegnata a trasmettere riguardante l’esistenza di strutture parallele e occulte. Ha per titolo “Il cosiddetto Sid parallelo – il caso Gladio”, in cui Andreotti, con alcune imprecisioni e censure, fa la storia della “stay-behind” Gladio, afferma la paternità del Sifar in materia e omette di richiamare il contributo della Cia. Conclude che l’operazione era prevista dalle direttive della Nato e che “alla luce degli avvenimenti recenti che hanno travagliato l’Europa dell’Est il governo s’impegna a rivedere l’attuale utilità dei sistemi di protezione del territorio nazionale”.
27 ottobre: Edimburgo, il presidente della Repubblica Francesco Cossiga, in visita ufficiale in Scozia, dichiara che la “stay-behind” Gladio “non era una struttura illegale”, di avere compiuto atti amministrativi relativi all’organizzazione nella veste di sottosegretari alla Difesa e di essere “ammirato dal fatto che abbiamo mantenuto il segreto per 45 anni”.
5 novembre: un portavoce NATO a Bruxelles nega l’esistenza di Gladio nell’ambito della NATO. Il giorno dopo sarà costretto a smentire le dichiarazioni. Il governo nomina una commissione d’inchiesta su Gladio composta da 5 giudici della Corte Costituzionale.
Il capitano di fregata Jean Marcotte, ufficiale dello Shape (Supreme Headquarters Allied Powers Europe), dal quartier generale della Nato a Mons (Belgio) dichiara che alla Nato ignorano l’esistenza di una struttura come Gladio: “Nel quadro della struttura militare della NATO non esiste, e non è mai esistita, una organizzazione del genere”. La dichiarazione provoca irritazione nel governo italiano, che ha invece affermato la dipendenza di Gladio dalla Nato. Ventiquattrore dopo dal Belgio arriverà una smentita.
In un incontro tra re Fahad e il Segretario di Stato americano Baker, vengono elaborati gli schemi di comando per le forze inArabia Saudita.
Stefano delle Chiaie resta ferito in un incidente d’auto nel quale perde la vita la sua convivente Leda Minetti
7 novembre: agenti della Questura di Rovigo perquisiscono a Bressanone l’abitazione di Giuseppe Gambalunga e di Luciano Casanova, entrambi appartenenti alla “stay-behind” Gladio e iscritti al Msi. Mentre è in corso la perquisizione a Casanova, agli agenti operanti giunge l’ordine del Questore di Rovigo di interrompere l’operazione, di redigere un verbale dal quale risultasse che nulla era stato rinvenuto e di non informare l’autorità giudiziaria.
8 novembre: alle forze già presenti nella regione del Golfo vengono aggiunti altri 140.000 soldati. Questa volta con il dichiarato scopo di rafforzare un’eventuale azione offensiva. Qualche giorno dopo anche la corazzata Missouri parte alla volta del Golfo
12 novembre: l’area Taranto, in cui sono compresi i comuni di Crispiano, Massafra, Montemesola, Statte, viene dichiarata dal Ministero dell’Ambiente ad “elevato rischio ambientale”
20 novembre: nel giorno dei Ringraziamento Bush visita le truppe americane in Arabia Saudita. L’ONU approva un’azione militare alla scadenza dell’ultimatum, previsto per le ore 24 del 15 gennaio 1991.
26 novembre: il segretario del Cesis (Comitato Esecutivo per i Servizi di Informazione e sicurezza) Giuseppe Richero comunica al giudice istruttore di Venezia che il presidente del Consiglio Giulio Andreotti ha disposto la revoca del segreto di stato apposto due anni prima alla richiesta rivolta al Sismi di esibire documentazione sull’attività dell’aereo Argo 16 in dotazione alla “stay-behind” Gladio. Essendo stata rivelata l’esistenza della stessa, il segreto non è più tale.
27 novembre: il minstro della difesa Virginio Rognoni decreta lo scioglimento della “stay-behind” Gladio. Qualche mese dopo metterà il generale Paolo Inzerilli, ultimo comandante della struttura, nelle condizioni di dover lasciare il Sismi. Al momento dello scioglimento, secondo informazioni della presidenza del Consiglio, gli appartenenti a Gladio risultano 622, di cui 45 deceduti. Per 24 nominativi la segnalazione, e in alcuni casi la nomina, furono fatte nonostante si trattasse di persone che avevano appartenuto ad organizzazioni fasciste: Pnf (Partito Nazionale Fascista), Rsi ( Repubblica Sociale Italiana), XMas.
2 dicembre: muore il generale Vito Miceli
5 dicembre: il presidente del consiglio Giulio Andreotti rimuove il segreto di stato (“omissis”) apposto alle relazioni dei generali Aldo Beolchini, Giorgio Manes e Luigi Lombardi, con relativi allegati, sul cosiddetto “golpe De Lorenzo” del 1964 coinvolgente l’arma dei carabinieri (“Piano Solo”) e il Sifar. I documenti integrali vengono trasmessi al Parlamento e quindi alla Commissione stragi, che ne deciderà la pubblicazione. Mancherà ancora la lista delle 731 persone che avrebbero dovuto essere arrestate. Prima il governo l’ha coperta con il segreto di stato, ora dichiara che è scomparsa a causa del disordine degli archivi.
6 dicembre: Bologna, un aereo militare precipita sull’Istituto tecnico commerciale Salvemini di Casalecchio di Reno, causando la morte di 12 studenti.
14 – 15 dicembre: Roma, il Consiglio europeo riunito nella Capitale, ottiene il consenso degli Stati membri sul concetto di cittadinanza europea. Inoltre, afferma la necessità di istituire un mediatore europeo, come meccanismo per difendere i diritti dei cittadini contro gli abusi delle istituzioni comunitarie.Il Consiglio apre le due conferenze intergovernative sull’unione economica e monetaria e sull’unione politica che dovranno decidere i necessari emendamenti ai trattati comunitari.
15 dicembre: approvata la legge n. 395 che riforma l’amministrazione penitenziaria, istituendo un apposito dipartimento, sostituendo al Corpo degli Agenti di custodia il Corpo della Polizia penitenziaria e introducendo molte nuove disposizioni sulla disciplina del personale e sull’organizzazione centrale e periferica dell’Amministrazione
17 dicembre: il Consiglio dei ministri dell’Unione Europea adotta una Risoluzione per lo sviluppo di una rete europea di treni ad alta velocità, nella quale, al secondo allegato, che elenca i quattordici progetti considerati gli “anelli mancanti” della rete europea, figura anche la Torino-Lione
Diario d’Albania di Alexander Langer
17.12.1990, “Il Manifesto” 1990 e “Linea d’ombra” 1991
Diario di un viaggio in Albania, dicembre 1990, come incaricato dalla Commissione Politica del Parlamento Europeo di preparare una relazione ed una proposta di risoluzione sui rapporti tra l’Albania e la Comunità Europeacontinua inhttps://www.alexanderlanger.org/it/31/68
18 dicembre: Snam e Sonatrach, alla presenza del ministro delle Miniere e delle Industrie algerino Sadek Boussena, del ministro delle Partecipazioni Statali italiano Franco Piga, degli ambasciatori d’Italia ad Algeri e di Algeria a Roma, e del Presidente dell’Eni Gabriele Cagliari, sottoscrivono un nuovo Sales Contract (cosiddetto Avenant n. 3) il quale, oltre a gestire la fase transitoria del periodo in cui si provvederà al raddoppio del Transmed, copre un arco di tempo che va dal 1 gennaio 1994 sino al 30 settembre 2019. Le quantità consegnate saranno globalmente dell’ordine di 530 miliardi di metri cubi di gas per una consegna annua a regime di 19 miliardi a partire dal 1994-95
21 dicembre: costituito a Milano il Fronte Nazionale. Promotore principale è Franco Freda, che ne diviene il reggente. Ne fanno parte, tra gli altri, Aldo Gaiba e Cesare Ferri. Come è scritto nello statuto “il Fronte Nazionale intende custodire i lineamenti essenziali che formano lo Stato- Nazione”, in particolare persegue “la lotta senza tregua all’immigrazione extraeuropea”. Prima della costituzione Freda si è consultato con lo svizzero Guy Amaudruz, già leader del Noe (Nouvel Ordre Europèen) “allo scopo di verificare la possibilità di costituire in Italia un movimento politico esplicitamente razzista”.
Il Tribunale di Venezia pronuncia la sentenza nel processo per traffico d’armi traBrigate Rosse e Organizzazione per la Liberazione della Palestina in cui sono coinvolti anche dirigenti e funzionari del Sismi e del Sisde. Tutti gli imputati sono assolti perché il fatto non sussiste
23 dicembre: in Montenegro due partiti si affrontano nelle ballottaggio elettorale: il Partito comunista di Momir Bulatovic, sostenitore del programma di Milosevic e, quindi, della Grande Serbia, cui si oppone il Partito socialista – guidato da Ljubisa Stankovic – portavoce del nazionalismo montenegrino e della prospettiva confederale. Anche qui ha la meglio, come in Serbia, il partito Comunista di Bulatovic, portavoce del progetto granserbo, unico in Jugoslavia a non aver modificato il proprio nome
In Slovenia si vota sono il referendum popolare sull’indipendenza. Il risultato della consultazione vede una larghissima maggioranza di voti favorevoli, pari all’88,2 percento dei votanti
Dicembre: desta grande scalpore il manifesto Colpevole di essere skinhead, un Cristo in croce, due croci celtiche, slogan contro le accuse gratuite dei media, il terrorismo dei giornalisti, l’ipocrisia della sinistra, le autorità partitocratiche, firmato SH d’Italia per la giustizia sociale e fatto affiggere dal Movimento Politico, formazione di estrema destra che raccoglie soprattutto skinhead.