E’ l’Anno Internazionale del Bambino. Proclamato dalle Nazioni Unite per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui problemi che affliggono i bambini nel mondo, tra i quali la malnutrizione e la carenza di accessi ad una istruzione soddisfacente
Gennaio: la produzione industriale mostra che dalla seconda metà del 1978, l’Italia è in fase di ripresa, leggera, forse effimera se non sostenuta in tempo, ma pur sempre una inversione di tendenza rispetto al 1977. L’Istat ha comunicato che l’indice generale grezzo della produzione industriale del mese di novembre è salito a quota 137, registrando un incremento del 9,2 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e dell’1,5 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Anche i consumi petroliferi di novembre rappresentano una conferma della leggera ripresa in atto: l’olio combustibile industriale è cresciuto del 16 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e il consumo del gasolio ha un + 23 per cento dal novembre 1977.L’Istat ha fornito anche i dati dei primi nove mesi dell’anno dell’occupazione nella grande industria (riguarda 1.000 stabilimenti industriali con oltre 500 dipendenti che a metà del 1975 occupavano circa 1.500.000 persone).Dall’indice risulta che nel periodo gennaio – settembre, l’occupazione alle dipendenze ha registrato una diminuzione dell’1,3 percento rispetto allo stesso periodo del 1977; nello stesso periodo le ore effettivamente lavorate per operaio sono scese dell’I percento mentre i guadagni mensili degli operai sono saliti del 15 per cento. Nello stesso periodo il costo della vita è cresciuto intornoal 9-10 per cento
Secondo il piano triennale varato dal governo Andreotti, la spesa pubblica in edilizia dovrebbe avere un rilancio. La situazione dell’edilizia (uno dei settori a più alto impiego di manodopera e a più basso contenuto di importazioni) continua ulteriormente ad aggravarsi.
Secondo l’Istat la produzione edilizia dei grandi Comuni (93 capoluoghi di provincia e 27 altri Comuni con una popolazione superiore ai 50 mila abitanti) in occasione del rilevamento relativo al trimestre dicembre 1977 – febbraio 1978 ha registrato, rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente, una flessione del 7.4 per cento. La variazione è stata determinata da un calo del 4,1 per cento della produzione di fabbricati residenziali e del 13,2 per cento dei fabbricati non residenziali destinati ad attività economiche.
In particolare nei soli Comuni capoluoghi di provincia, nel periodo marzo – maggio 1978 rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente, c’è stata una flessione del 4,2 per cento nell’indice generale, del 2,9 per cento in quello dei fabbricati residenziali e del 6,8 in quello dei fabbricati non residenziali destinati ad attività economiche.
C’è da rilevare, però, che l’estensione dell’indagine riguarda solo il 30-35 per cento dell’intera produzione edilizia, pertanto la variazione registrata dall’indice dell’Istat è soltanto parzialmente significativa dell’andamento della produzione complessiva su tutto il territorio nazionale.
La crisi del settore edilizio, più che dall’aumento dei costi di costruzione dipende dalla mancanza di un «quadro di riferimento». Venuta a cadere la domanda di abitazioni per investimento e diminuita fortemente quella per la «seconda casa», che hanno caratterizzato il boom edilizio degli anni Sessanta, il mercato edilizio, paradossalmente, si è trovato senza utenti. Eppure appena il 40 per cento degli italiani abitano in case di loro proprietà; gli altri, circa il 60 per cento, sono in affitto. Ma l’alto costo dei suoli e una rete finanziaria poco socialmente sensibilizzata rendono impossibile ai più l’acquisto della prima casa.
L’indice generale del costo di costruzione di un fabbricato residenziale, infatti, ha registrato un aumento del 3,9 per cento nel mese di agosto rispetto al mese precedente e del 14 per cento nei confronti del corrispondente mese dell’anno precedente. Poco di più, quindi, dell’andamento del costo della vita che registra un aumento del 13 per cento circa su base annua. L’Istat, più in particolare, comunica che nel mese di agosto, nei confronti del corrispondente mese dell’anno precedente, l’indice della «manodopera» è aumentato del 18,4 per cento, quello dei materiali dell’8,9 per cento e quello dei trasporti e noli del 15,5 per cento.
Convegno del Psi sulla riforma della polizia. I punti basilari della proposta socialista sono quattro, dei quali i primi due fanno parte di un decreto stralcio da sottoporre alle altre forze politiche per una immediata approvazione:
a) riconoscimento dei diritti costituzionali di polizia, sia riguardo alla libertà di pensiero e di espressione, sia riguardo alle libertà individuali; libera costituzione del sindacato;
b) smilitarizzazione del Corpo delle guardie dì pubblica sicurezza – militarizzazione attuata nel lontano 1943 dal Governo Badoglio – come naturale premessa di agilità operativa, di funzionalità e corretto impiego del personale;
e) ristrutturazione complessiva della polizia, dalle scuole alla razionalizzazione di un apparato burocratico spesso inefficiente e spesso pletorico in settori di secondaria importanza;
d) coordinamento dell’azione di tutti i corpi di polizia.
Attualmente oltre alla pubblica sicurezza, sono impiegati i seguenti corpi: carabinieri (80 mila unità), finanza (40mila) e bisogna aggiungervi i Vigili urbani. Queste polizie tra loro, non hanno forme reali di coordinamento anzi, spesso, si fanno un’accanita concorrenza. Ognuno ha propri schedari propri centri operativi, proprie scuole. Questa confusione avvantaggia il terrorismo e la criminalità comune, alimentando il distacco e la sfiducia del cittadino verso le stesse forze dell’ordine. Un discorso a parte, ma che merita considerazione, è rappresentato dal ruolo della magistratura, della giustizia mentre nell’insieme della riforma trova giustificazione la riorganizzazione del sistema carcerario, vera fucina di criminalità.
E’ dal 1974 che i lavoratori della poli.zia attendono una riforma complessiva del loro status-quo, dell’adeguamento e riconoscimento dei diritti costituzionali, come appunto di organizzarsi sindacalmente. Tali esigenze non possono venire interpretate come richieste corporative. Non da ultimo deve considerarsi il rapporto con la società.
Occorre per i poliziotti «sentirsi cittadini che hanno il diritto di partecipare alla vita e al destino del Corpo», non essere semplici esecutori di direttive dall’alto
Cile: la verità sugli scomparsi. Il sindacato cileno in esilio (Cut) ha denunciato altre atrocità compiute dalla dittatura fascista: massacrati molti cittadini e i cadaveri sono stati scoperti, il mese scorso, sepolti in una miniera di sale abbandonata, nei pressi della capitale Santiago. Migliaia di famiglie cilene vivono nel terrore che i loro congiunti, dati per «scomparsi» dalla polizia di Pinochet, siano in realtà stati torturati e uccisi dalla polizia segreta della giunta.
Tirana, la visita ufficiale del ministro per il Commercio con l’Estero (la prima di un ministro italiano in Albania), ha gettato le basi per uno sviluppo dell’interscambio tra i due paesi. Da parte italiana dovrebbero essere forniti impianti industriali particolarmente
nei settori dell’alluminio, in quello tessile e in quello siderurgico. L’Italia dovrebbe acquistare cromo, ferro-nichel, rame e petrolio. L’Albania ha riaffermato che non intende accettare alcun credito, perché vuole oggi salvaguardare la propria autonomia anche in campo commerciale.
Chiuso il contratto dei piloti. Il forte incremento salariale provoca una presa di posizione e una riflessione da parte della Cgil (Cfr. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/il-contratto-dei-piloti)
In vista dei tre Consigli generali di Cgil, Cisl e Uil che si terranno a metà febbraio, scrive su Rassegna Sindacale il segretario generale della Cgil, Luciano Lama (Cfr. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/i-difficili-compiti-di-un-sindacato-unitario)
Archeologia industriale: riappropriazione di una rivoluzione. Una iniziativa articolata su base regionale e promossa da un gruppo di studiosi, si concretizza in un libro e in una mostra itinerante che, arrivata a Roma, è stata occasione di un importante convegno internazionale
Continua in https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/archeologia-industriale-riappropriazione-di-una-rivoluzione
Praga, la visita ufficiale del ministro per il Commercio con l’estero Ossola, ha segnato l’avvio della ripresa delle relazioni economiche e commerciali tra l’Italia e la Cecoslovacchia e ha posto le premesse per una collaborazione politica, economica e culturale Infatti Ossola si è incontrato anche con il ministro degli Esteri cecoslovacco. Finora le relazioni commerciali e politiche cecoslovacche con i paesi occidentali erano dominate dalla Germania Federale. Il viaggio di Ossola ha aperto tra l’altro concrete prospettive per la partecipazione della Fiat alla costruzione di tre dighe sul Danubio, per il rinnovo alla San Giorgio della licenza cecoslovacca per la costruzione di telai meccanici, che assicura il mantenimento dell’occupazione a una rilevante aliquota di lavoratori, per la fornitura di tecnologia della Snam-Progetti per la realizzazione di cinque impianti di urea, ma ha soprattutto ottenuto la disponibilità da parte cèca di considerare in dollari i crediti commerciali italiani e ha segnato un sensibile miglioramento dei rapporti tra i due governi e gli operatori commerciali italiani e le amministrazioni cecoslovacche
Firmato l’accordo quadro di cooperazione tra Italia e Libia. Prevede uno sviluppo dei rapporti, particolarmente per il settore petrolifero e quello petrolchimico. Vari settori industriali saranno interessati alla creazione di società miste sia in Italia che in Libia. L’accordo prevede uno sviluppo notevole della partecipazione di aziende italiane all’industrializzazione della Libia. Il sindacato ha richiesto che il disegno di legge per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori italiani nei paesi del Terzo mondo, approntato da tempo dal ministero degli Esteri e più volte discusso con i sindacati, sia sollecitamente presentato e discusso al Parlamento e affrettarne l’entrata in vigore, per evitare il ripetersi di manovre speculative a danno dei lavoratori
L’impegno dei comunisti per l’occupazione femminile, è il titolo di un documento che sintetizza i lavori del seminario organizzato dalla sezione femminile e dalla sezione problemi del lavoro della Direzione del PCIPer saperne di più:https://archivio.unita.news/assets/main/1979/01/13/page_004.pdf
Nasce l’Ires, Istituto di ricerche economiche e sociali. Negli anni si è occupato principalmente di studiare il mondo del lavoro e i suoi cambiamenti. Dall’1 settembre 2015 il patrimonio dell’Associazione Bruno Trentin – Ires è confluito nella Fondazione Giuseppe Di Vittorio
www.wikiwand.com/it/Istituto_ricerche_economiche_e_socialiUna linea autonoma con una autonoma ricerca: si è costituito l’Istituto di ricerche economiche e sociali della Cgil. Le probabili strutture, gli obiettivi e i compiti, i problemi, il rapporto con la formazione sindacale, i riflussi sulla politica dei quadri, sulla natura del sindacato e sulla sua progettualità. Intervista a Bruno Trentinhttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/una-linea-autonoma-con-una-autonoma-ricerca
In occasione del 40ennale della nascita dell’Ires, la Fondazione Di Vittorio ha editato il volume A 40 anni dalla fondazione dell’IRES-CGILwww.fondazionedivittorio.it/sites/default/files/content-attachment/Indice_FDV_Annali%202018_ARCHIVIO.pdf
1 gennaio: Città del Vaticano, XII giornata mondiale della Pace: il messaggio di papa Giovanni Paolo II
La grande causa della pace tra i popoli ha bisogno di tutte le energie di pace presenti nel cuore dell’uomo. E’ a liberare e a ben indirizzare tali forze – ad «educarle» – che il mio predecessore Paolo VI, poco prima della morte, volle fosse dedicata la Giornata Mondiale 1979: «Per giungere alla pace, educare alla Pace» (…)
continua in www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/messages/peace/documents/hf_jp-ii_mes_21121978_xii-world-day-for-peace.html
1 gennaio: la lotta all’aborto – contro il quale si era pronunciato qualche giorno prima anche papa Giovanni Paolo II – è argomento delle omelie di molti riti liturgici delle feste natalizie e di fine e inizio anno. Il vescovo di Bologna e presidente della Cei, Antonio Poma, si dice preoccupato per «le cifre allarmanti raggiunte nell’orrendo crimine».Il socialista Silvano Labriola commenta le parole dei vescovi: «Di fronte ad interferenze così autorevoli e così ferme, c’è da chiedersi se valga la pena di rinnovare il Concordato, accontentandosi di alcuni miglioramenti limitati, e non invece mettere in discussione il regime stesso concordatario»
Sequestrato a Franco Freda un documento intitolato Ordine dei Ranghi, elaborato nel carcere di Novara da Carlo Terracciano e Sergio Latini dietro sua ispirazione. Si tratta sostanzialmente di un modello di organizzazione che prevede l’esistenza di «una comunità di persone caratterizzata dalla permanenza di vincoli gerarchici e destinata ad orientare la vita dei suoi membri. Guida dell’Ordine e custode delle Regole un reggente che svolge le funzioni per il periodo di cinque anni». Viene delineata una struttura clandestina che, oltre al reggente, prevede vari presidi territoriali, un visitatore che tenga i contatti tra i vari presidi, una suddivisione in ufficio di orientamento politico, ufficio economico e gruppo operativo, una «disciplina inflessibile» che prevede «sanzioni purificatrici»
Kabul, il governo afghano vara la riforma agraria. E’ basata sul modello sovietico, ma è comunque invisa alla maggior parte della popolazione rurale poiché nel paese non esistono latifondi, ma piccole proprietà fondiarie. L’impopolarità degli espropri, non è mitigata nemmeno dalla cancellazione dei debiti contratti dai contadini. Un secondo decreto, riguardante il riconoscimento di alcuni diritti alle donne, crea analoghi problemi, non avendo saputo il nuovo regime coinvolgere neppure le donne stesse
Phnom Penh, le truppe nord vietnamite fanno il loro ingresso nella capitale della Cambogia
2 gennaio: Iran, manifestazioni contro lo Scià e il primo ministro Bakhtiar. Violenti scontri tra dimostranti e forze armate. I cittadini stranieri lasciano il paese
Arrestato e tradotto nel carcere militare di Bari Palese l’obiettore di coscienza Sergio Bassi. Alcuni giorni dopo, denunciando di essere stato maltrattato e messo in isolamento senza ragione, inizia lo sciopero della fame
12 mila lavoratori della Zanussi sono da oggi in cassa integrazione
3 gennaio: Roma, incontro governo sindacati per discutere del settore chimico e del futuro dei gruppi Sir, Liquichimica e Maraldi per i quali si prospetta l’avviamento delle procedure fallimentari. L’unico risultato concreto arrivato dall’incontro è l’impegno a trasformare i 300 licenziamenti all’Euteco in cassa integrazione
Riunione congiunta della Federazione unitaria con le categorie del pubblico impiego per esaminare il disegno di legge quadro. Sempre sulla legge quadro il giorno 5 si svolge un incontro con il ministro del Lavoro
Roma, una pattuglia di carabinieri ferisce in modo grave il giovane Alberto Di Cori, sorpreso a tracciare scritte sui muri nelle vicinanze della residenza privata di Giulio Andreotti
Padova, il consiglio direttivo dell’Associazione stampa denuncia l’atteggiamento antisindacale dell’editore de Il Mattino che ha licenziato il giornalista Giuseppe Nicotri, nonostante il mancato nullaosta del sindacato regionale
4 gennaio: Roma, venti giorni prima dell’omicidio di Guido Rossa da parte delle Br, la Cgil elabora un importante contributo all’analisi e alla comprensione del fenomeno terroristico.L’impegno dei lavoratori per sconfiggere il terrorismo, allargare la democrazia, trasformare la società«Il patrimonio di idee e di lotta del movimento sindacale ha rappresentato e continuerà a rappresentare – si legge nel documento – un pilastro della democrazia italiana. Proprio perché cosciente di questo ruolo insostituibile la Cgil, con la nota che segue, intende contribuire a che continui e si approfondisca sempre più il dibattito tra i lavoratori sul fenomeno del terrorismo in Italia, specie in vista dell’intensa stagione di lotte che attende il sindacato e che può, da alcune parti, essere considerata occasione «per accumulare materiale esplosivo». Ora poiché l’iniziativa e la lotta dì massa sono irrinunciabili occorre prepararsi adeguatamente e tenere sempre ben distinto, se mai ce ne fosse bisogno, davanti agli occhi dell’opinione pubblica, il metodo democratico e costruttivo e il contenuto innovatore ed egualitario delle rivendicazioni del movimento sindacale da altri metodi di lotta politica totalmente estranei alla classe lavoratrice (…)» (Il testo integrale del documernto in https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/l-impegno-dei-lavoratori-per-sconfiggere-il-terrorismo-allargare-la-democrazia-trasformare-la-societa)Il presidente del Tribunale di Camerino denuncia il cardinale Benelli per «vilipendio al Parlamento», per le frasi pronunciate nell’omelia natalizia contro la nuova normativa dell’aborto
Milano, convegno organizzato dal quotidiano Il manifesto dedicato a «Dieci anni dalla primavera di Praga, le società post rivoluzionarie, l’altro volto della crisi mondiale»
5 gennaio: Roma, si riunisce la segreteria unitaria Cgil, Cisl e Uil per discutere le linee della relazione che Marianetti terrà in apertura dei Consigli generali di febbraio. L’incontro è stato preceduto dalle riunioni delle segreterie della Uil, il giorno 3 e Cgil e Cisl il 4
Roma, arrestati i brigatisti rossi Luigi Novelli e Marina Petrella
5 – 6 gennaio: Guadalupa, vertice fra Stati Uniti, Francia, Inghilterra e Germania. L’Italia è stata esclusa dall’incontro
7 gennaio: Roma, compiuti 5 attentati incendiari contro altrettanti cinema, rivendicati dai Nar i quali affermano che, nell’anniversario dell’uccisione dei due giovani missini in via Acca Larentia, i locali devono restare chiusi. A Napoli, un attentato colpisce la sede della redazione di Paese Sera, rivendicato successivamente da sedicenti Squadre Fasciste. A Torino, un gruppo di militanti del missino Fronte della Gioventù occupa l’atrio della Gazzetta del Popolo
8 gennaio: il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa consegna al ministro degli Interni, Virginio Rognoni, il documento trovato nella base delle Brigate Rosse di via Monte Nevoso il 1° ottobre 1978, e consegnato ai magistrati della Procura della repubblica di Milano
Raggiunto l’accordo alla Pirelli sui piani produttivi dell’azienda, l’organizzazione del lavoro e il salario. Tra i punti più importanti dell’accordo è l’assunzione di 540 persone negli stabilimenti di Matera, Chieti e Pescara (entro il 1980), mentre sessanta nuove assunzioni sono previste a Battipaglia
Sesto San Giovanni (Milano), scioperano per 2 ore i lavoratori della Ercole Marelli contro i licenziamenti e in difesa dell’accordo firmato e non rispettato dalla direzione
Palermo, per la prima volta un procuratore generale della Repubblica, Giovanni Pizzillo, dedica parole preoccupate, durante il discorso d’apertura dell’anno giudiziario, «a certe forme di delinquenza organizzata come quella mafiosa»
Roma, assolto Daniele Pifano, incriminato per le azioni di lotta degli ospedalieri, «perché il fatto non sussiste»
9 -10 gennaio: Ariccia (Roma), Informare, conoscere, partecipare: convegno della Cgil sull’informazione sindacale. L’essenza politica dell’incontro riguarda il rinnovamento degli strumenti di informazione e la formulazione di programmi editoriali, per occupare lo spazio culturale che è proprio del sindacato Cfr. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/informare-conoscere-partecipare
Introduzione di Agostino Marianettihttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/convegno-nuova-politica-e-nuovi-strumenti-per-l-informazione-sindacale
Relazione di Lionello Bignami su: Nuovo sistema di informazione sindacale
https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/convegno-nuova-politica-e-nuovi-strumenti-per-l-informazione-sindacale2
“Proposte”: una formula per una crescita culturale di massahttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/-proposte-una-formula-per-una-crescita-culturale-di-massa
Le strette porte del diritto d’accessohttps://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/le-strette-porte-del-diritto-d-accesso
9 gennaio: Roma, un commando dei Nar fa irruzione nella sede dell’emittente Radio Città Futura, in via dei Marsi, nel popolare quartiere di San Lorenzo, lanciando molotov e ferendo cinque donne che in quel momento erano impegnate in un dibattito radiofonico. I terroristi costringono le 5 donne a sdraiarsi sul pavimento, poi danno fuoco ai locali e sparano 15 colpi di pistola, ferendone 4, di cui due gravemente. Qualche ora dopo, due telefonate al quotidiano Il Tempo e all’Ansa, a nome dei NAR, rivendicano l’attentato compiuto per vendicare i missini uccisi il 7 gennaio 1978 in via Acca Larentia. Autori dell’irruzione Valerio Fioravanti, Dario Pedretti, Alessandro Alibrandi, Alessandro Pucci, Lino Lai, Paolo Pizzonia e Patrizio Trochei.
www.fascinazione.info/2018/01/9-gennaio-1979-lassalto-radio-citta.html
Il giorno successivo – che vedrà ancora gravi episodi di violenza fascista – decine di migliaia di giovani e di donne manifestano contro questo grave episodio. Fin dal mattino numerosi cortei hanno percorso le strade della città. Nel pomeriggio in piazza del Campidoglio si svolge la manifestazione antifascista promossa dalla Consulta femminile della Provincia. Dal palco intervengono Jolanda Torraca, presidente della Consulta femminile della provincia, Lamberto Mancini, presidente della Provincia, Maurizio Ferrara, vicepresidente della Regione e il sindaco di Roma Giulio Carlo Argan
Roma, incontro governo-sindacati sulla coda del contratto degli statali. Il governo ha accolto le richieste riguardanti le retribuzioni iniziali degli otto livelli. Un nuovo incontro è programmato per il giorno 16
Milano, si apre il processo intentato dalla Flm per «provvedimenti antisindacali» contro la direzione della Fiar Cge che ha risposto alle agitazioni con provvedimenti disciplinari, lettere minatorie indirizzate a 120 operai e la cassa integrazione a 0 ore
10 gennaio: Roma, mentre la città esprime le ragioni del proprio antifascismo e ribadisce il no alla violenza, gravi disordini scoppiano durante una manifestazione organizzata per ricordare il primo anniversario della strage di via Acca Larenzia. Episodi di guerriglia urbana si registrano nel quartiere di Centocelle con spari, lancio di bottiglie incendiarie, incendio di auto e di autobus, danneggiamenti di vetrine. Durante gli scontri un agente di polizia uccide con un colpo di pistola alla testa il neofascista Alberto Giaquinto. Dei disordini saranno accusati, tra gli altri Luigi D’Addio, Maurizio Lattarulo, Saverio Uva, Flavio Serpieri, Dario Pedretti, Elio Giallombardo e Massimo Morsello. Ma la tragica giornata non è ancora finita: qualche ora più tardi terroristi dell’organizzazione Compagni Organizzati per il Comunismo sparacontro un bar frequentato da giovani di destra nel quartiere di Talenti: muore Stefano Cecchetti e sono feriti Maurizio Battaglia e Alessandro Donatone
Roma, riunione della segreteria della Cgil e del Coordinamento nazionale della Funzione pubblica con le segreterie delle categorie, le strutture regionali e i responsabili dei coordinamenti regionali del comparto, nella quale sono state messe a fuoco le linee portanti delle piattaforme contrattuali del 79-’81. Sulla base del documento (elaborato dal comitato di coordinamento della Funzione pubblica, dopo una lunga preparazione), si è svolto un lungo dibattito, da cui è emersa una impostazione di massima che verrà confrontata con quella delle altre Confederazioni il 25 gennaio al seminario unitario promosso dalle categorie e della segreteria della Federazione Cgil Cisl Uil. Legge quadro, trimestralizzazione della scala mobile, riforma del salario e organizzazione del lavoro sono i punti centrali del dibattito che arriverà alla definizione della piattaforma contrattuale del pubblico impiego
Milano, si apre la prima delle 7 cause intentate dagli esuberanti della ex Unidal contro la Sidalm e le altre aziende pubbliche e private, accusate di non aver rispettato la legge sulla mobilità e sul collocamento
11 gennaio: Cambogia, il dittatore Pol Pot forma la Repubblica di Kampuchea e prosegue nell’opera di sterminio per «moralizzare la società cambogiana»
Roma, si riunisce l’esecutivo della Cisl
Palermo, ucciso in un agguato mafioso il sottufficiale di Ps, Filadelfio Aparo
Napoli, estremisti di destra devastano la libreria Sapere
12 gennaio: dopo il negativo confronto con il governo sulla piattaforma per il Mezzogiorno,
la Federazione unitaria Cgil Cisl e Uil proclama lo sciopero generale di quattro ore per il 2 febbraio. Sarà preceduto da una serie di iniziative territoriali e di categoria, che prendono l’avvio già il 15 con lo sciopero nazionale dei braccianti cui seguono il 17 i tessili. In coincidenza con lo sciopero bracciantile si ferma anche la Calabria
Roma, la Cgil interviene sulla crisi tra Vietnam e Cambogia. In una nota si legge che sin dal 20 marzo 1978 la Cgil in una lettera alla Federazione dei sindacati del Vietnam, resa nota alla stampa e fatta conoscere a tutti ai sindacati delle diverse nazioni, dichiarava di «seguire con amarezza e allarme crescenti il conflitto armato (…) fra il Vietnam e la Cambogia (…) Il rispetto delle frontiere esistenti fra gli Stati e il diritto di autoderminazione dei popoli sono inoltre una garanzia contro ogni possibilità di vedere conflitti locali degenerare in conflitti più vasti dalle conseguenze estremamente pericolose per tutta l’umanità (…) In queste condizioni i lavoratori italiani e la Cgil appoggiano ogni iniziativa nazionale o internazionale che sia presa per la cessazione immediata delle ostilità, per il ritiro delle rispettive forze armate all’interno delle loro frontiere e per la messa in opera di negoziati pacifici nel pieno rispetto della sovranità vietnamita e cambogiana e del diritto dei popoli all’autodeterminazione ».
La Cgil chiede che le truppe vietnamite lascino il territorio cambogiano.
La segreteria della Cgil esprime inoltre umana comprensione verso i profughi del Vietnam, doloroso retaggio di una aspra guerra civile e di una situazione di approvvigionamento alimentare catastrofica, aggravata dal mancato rispetto degli accordi di pace da parte statunitense, e sollecita una iniziativa internazionale cui prenda parte anche il governo italiano per affrontare e risolvere con urgenza il problema.
La segreteria della Cgil esprime rammarico e disappunto per il fatto che Cisl e Uil si siano espresse prima che fosse possibile esprimere una posizione unitaria della Federazione
Roma, la polizia carica i partecipanti ad una manifestazione di destra: 65 fermi e 19 arresti
Sanremo, incendiata la sede di Nuova Unità, organo del Pcd’I m-l. A Milano e Bergamo, giovani di destra aggrediscono studenti di sinistra. A Roma, i Nar diffondono un comunicato annunciando nuovi attentati, uno dei quali è compiuto fin da subito ai danni della libreria Feltrinelli di piazza Esedra
Milano, i precari dell’Università occupano il Politecnico per protestare contro il Decreto Pedini
Roma, Enrico Berlinguer incontra alcuni dirigenti delle organizzazioni del PCI in Australia e in Gran Bretagna, i quali lo hanno informato sulle condizioni degli emigrati italiani e sulla attività e l’iniziativa politica svolta dal Partito
13 gennaio: il terrorista Giovanni Ventura, sottoposto all’obbligo di soggiorno a Catanzaro durante la celebrazione del processo per la strage di Piazza Fontana, fugge dalla propria abitazione. Nell’agosto 1979 sarà arrestato in Argentina, a La Plata, cinquanta chilometri da Buenos Aires, ma non verrà mai estradato in Italia. La fuga avviene cento giorni dopo quella del suo coimputato Franco Freda e si avvale della collaborazione della moglie di Ventura Pierangela Baietto, del fratello Luigi e della sorella Mariangela. L’evaso raggiungerà in auto Milano, da dove espatrierà. In Argentina sarà condannato a tre anni per l’uso di un documento falso, intestato al suocero defunto Mario Baietto. In seguito alla fuga di Ventura, e di Freda prima, il capo della polizia Giuseppe Parlato è costretto alle dimissioni. Più avanti negli anni il direttore del Sisde, generale Giulio Grassini, dirà che per il rintraccio dei fuggitivi è stata chiesta la collaborazione di Licio Gelli; a sua volta il direttore del Sismi Giuseppe Santovito affermerà che per lo stesso motivo sensibilizzò Francesco Pazienza. Grassini, Gelli, Santovito e Pazienza sono massoni.
La fuga di Giovanni Ventura ha provoca una ondata di sdegno e di riprovazione in tutto il paese. Assemblee nelle fabbriche e nelle scuole, fermate sul lavoro, prese di posizione degli enti locali e delle organizzazioni politiche e antifasciste hanno caratterizzato tutto il Paese. In molte delle proteste e delle prese di posizione la fuga di Giovanni Venturo è stata collegata alla sparizione dì Franco Freda e all’evasione di Kappler
12 – 13 gennaio: Genova, il Cral Italsider di Genova – Cornigliano ospita la Conferenza regionale di organizzazione della Cgil ligure. Le due giornate di lavoro hanno rappresentato un momento di indubbio interesse politico non solo per le strutture della Cgil, ma anche per Cisl e Uil, presenti con i loro segretari regionali.
Il dibattito, come del resto la stessa relazione introduttiva, si è soffermato sulla situazione sociale, economica e politica del Paese.
In questo senso si colloca la situazione della Liguria, regione caratterizzata dalla più importante concentrazione di aziende a partecipazione statale, dal maggior sistema portuale del paese e quindi da una struttura economica che grandemente dipende dalle scelte economiche nazionali e che, nel contempo, è determinante per lo sviluppo di importanti settori economico-industriali del Mezzogiorno. Nell’ambito di questa considerazione generale è riecheggiato il disagio e il malessere dei lavoratori che ha determinato, in alcuni settori, un’adesione passiva ai temi complessivi proposti dal sindacato che non pochi vorrebbero più contrattualista e meno politico.
Di qui l’importanza di non far apparire la Cgil chiusa all’interno di una linea difensiva, ma soggetto propositivo con un proprio programma politico ed organizzativo, che coinvolga strati sempre più ampi di lavoratori e di opinione pubblica.
Per questa ragione il rinnovamento organizzativo è stato visto anche come risposta ai recenti attacchi antisindacali, finalizzato come è al superamento del categorialismo e da realizzarsi attraverso la costituzione delle strutture di zona aperte, nel territorio, alle istanze decentrate quali le unità socio-sanitarie, il quartiere, la vallata e fondamentalmente intese non come mere entità geografiche (e, come tali, rigidamente, delimitate), ma come nuove unità di base all’interno delle quali in un più vivo contesto unitario si incontrino e scontrino gli interessi degli occupati, dei disoccupati, dei giovani.
La Cgil è alle soglie di una profonda svolta che non è solo amministrativa ma è anche e soprattutto politica, strettamente collegata ai temi dell’ultimo Consiglio generale. Il problema quindi è quello di verificare fino a che punto e in quali tempi un progetto così ambizioso può essere realizzato: la risposta è anche un impegno di lavoro.
A fianco di questo processo si colloca l’esigenza di una più incisiva opera di formazione dei quadri, di un nuovo modo di informarli attraverso idonei strumenti, per raggiungere, sollecitando un profondo dibattito, anche i lavoratori
14 gennaio: Piombino, un gruppo di intellettuali, fra i quali Alfonso Leonetti e Carlo Cassola, lanciano un appello per la liberazione del piombinese Pietro Bianconi, partigiano e scrittore anarchico autore del libro Il movimento operaio a Piombino, arrestato con l’accusa di «partecipazione ad associazione sovversiva»Bari, ferito per l’esplosione dell’ordigno che stava confezionando all’interno della sua abitazione, il militante missino Vincenzo Gatto15 gennaio: Roma, il governo presenta ai presidenti delle Camere e ai partiti il cosiddetto Piano Pandolfi basato sull’austerità in materia economica
Sciopero di otto ore dei braccianti
Scioperano i dipendenti dell’Avvocatura generale dello Stato
Varese, ferito da terroristi Franco Lansardo, medico in servizio presso il locale carcere
16 gennaio: Iran, lo scià Reza Pahlevi e sua moglie Farah Diba fuggono dal Paese. Il governo è affidato a un consiglio di reggenza. Giovedì 1 febbraio, assumerà il potere l’āyatollāh Ruhollāh Khomeini, tornato dall’esilio in Francia
Con l’accordo sulle norme di primo inquadramento degli apicali, viene chiuso il contratto degli statali; il passaggio al livello superiore dei lavoratori che hanno raggiunto il massimo della carriera in un livello – gli apicali, appunto – riguarderà il 75 per cento dei dipendenti interessati
Per quindici giorni il personale del trasporto aereo aderente a Cgil e Uil ha deciso di sospendere i voli notturni per Palermo Punta Raisi e per l’aeroporto di Catania, a causa della inadeguatezza degli impianti di sicurezza
Scioperano i piloti dell’ltavia aderenti all’Anpac
Roma, si riunisce il Direttivo della Flm (Federazione lavoratori metalmeccanici)
Torino, spiccato un mandato di cattura contro Stefano Cigalino, responsabile del fallimento della Venchi Unica, che peraltro si è reso irreperibile. Nel fallimento risulta implicato anche Francesco Paolo Alamia, pupillo di Vito Ciancimino
17 – 19 gennaio: Francoforte, il sindacato e le grandi città: la Confederazione europea dei sindacati (Ces) ha organizzato a Francoforte un convegno su come i sindacati europei affrontano i problemi delle grandi metropoli. Ne hanno discusso le delegazioni sindacali delle maggiori città europee: Amsterdam, Bruxelles, Copenaghen, Francoforte, Madrid, Milano e Parigi. I lavori sono stati introdotti dalle relazioni della delegazione parigina sulla situazione dei lavoratori nelle grandi città e l’altra da quella milanese sulla azione sindacale nelle grandi città e i risultati ottenuti. Appuntamento importante e non strettamente legata ai temi solo contrattualistici, ma che riguarda problemi squisitamente sociali, che riguardano l’intera società e non solo i lavoratori dipendenti. Il sindacato si è confrontato sulle questioni della casa, dei trasporti, dell’istruzione. Grande importanza hanno avuto i problemi dell’ambiente e della sua tutela ed è questa una novità per il sindacato europeo. Infatti una organizzazione che chiede lo sviluppo della industrializzazione non può più trascurare le implicazioni in termini di inquinamento ambientale, di congestionamento delle zone industriali, delle attrezzature siano esse grandi infrastrutture o servizi. Molto importanti sono anche le scelte sull’assetto urbanistico delle grandi città, cresciute spesso con assurde periferie-dormitorio, ambiente ideale per la crescita delle più pericolose tensioni sociali
17 gennaio: Roma, esonerato dall’incarico il capo della polizia, Giuseppe Parlato. E’ la conseguenza della fuga di Giovanni Ventura dal soggiorno obbligato di Catanzaro. E insieme a lui paga il capo dei servizi di sicurezza del capoluogo calabrese, Francesco Saladino: anche lui perde il posto. Il ministro dell’interno Rognoni ha dato questo annuncio al Senato, rispondendo alle interrogazioni urgenti presentate dai diversi gruppi parlamentari
Si riunisce la Direzione del Pci per valutare il quadro politico. Il Pci esige un chiarimento di fondo. Per il Partito Comunista, infatti, la condotta della DC logora le basi dell’accordo unitario. Esiste poi una divaricazione tra le esigenze pressanti del Paese e l’azione del governo. Il mutamento nella politica della Dc pone seri problemi alle forze rinnovatrici e di sinistra. Resta ferma per il Pci la linea di unità democratica. Intanto cautamente Psi e Psdi chiedono un governo «più soddisfacente»- Per domani è prevista la riunione della Direzione della Dc.
Roma, dopo quelle di Adele Faccio e di Emma Bonino, la Camera ha accolto le dimissioni da deputato del radicale Marco Pannella
Fabbriche tessili ferme e centinaia di manifestazioni in tutta Italia. Le aziende tessili dell’abbigliamento e calzaturiere si sono fermate per quattro ore. Manifestazioni, comizi, assemblee alle quali in forma massiccia hanno partecipato anche le lavoranti a domicilio si sono svolte sopratutto in Piemonte, Lombardia, Toscana, Campania, Calabria. Uno sciopero nazionale di una delle maggiori e più importanti categorie dell’industria con un obiettivo di fondo: la definizione e approvazione del piano di settore (noto come «sistema moda») per dare certezza di ripresa produttiva e riorganizzazione dei comparto e la salvaguardia degli attuali livelli di occupazione. Dalla manifestazione di Torino (migliaia di lavoratori hanno sfilato in corteo fino alla sede dell’Unione industriali) a quelle della Lombardia, di Schio, di Vicenza, di Prato, Empoli, di Montesilvano (Pescara), Salerno, Cosenza è venuta la richiesta di controllare i processi di ristrutturazione in corso e che si sono, in molti casi, trasformati in forme di decentramento selvaggio. Dalle manifestazioni è uscita anche una preoccupante «mappa» del «punti di crisi», la maggioranza dei quali concentrati nelle regioni meridionali e nelle isole, con migliaia di posti in pericolo. E’ emersa anche la denuncia contro la politica delle aziende a partecipazione, totale o parziale, pubblica: l’Eni-Lanerossi (il giorno 19 si svolgerà a Roma un convegno nazionale dei consigli di fabbrica del gruppo), la Gepi, la Montefibre, la Snia. Proprio le aziende di questi gruppi attraversano la crisi più grave e preoccupante e dalla quale non si esce certamente con gli orientamenti che essi stessi manifestano: un sostanziale disimpegno, la drastica riduzione della attività produttiva e della mano d’opera occupata, venendo meno al ruolo che il capitale pubblico potrebbe e dovrebbe avere nel settore. Uno «spaccato» della realtà che sta attraversando il settore lo si è colto in Toscana nelle zone tipiche dell’industria tessile. Pur in presenza di una lieve ripresa, la crisi non ha mancato di farsi sentire. Restano immutate le cause che l’hanno prodotta e sono aumentati gli squilibri di una industria basata soprattutto sul decentramento, il lavoro nero, il lavoro a domicilio. Anche le imprese maggiori, quali Lebole, Fabbricone, Forest, Marly, Fratelli Franchi e altre navigano in cattive acque. Di qui la risposta operaia – la stessa che si è avuta nelle altre aree del Paese – con la richiesta di un piano di settore, per la salvaguardia dei livelli di occupazione. In Toscana si è espressa in maniera uniforme nelle grandi aree di concentrazione industriale (Arezzo. Empoli e la Val d’Elsa per le confezioni, la zona del cuoio nel Pisano, la Val di Nievole per le calzature, Firenze e il Monte Amiata per le pelletterie).
Sulla situazione generale della categoria, segnaliamo un importante contributo della segretaria dei tessili della Cgil, Nella Marcellino https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/tessili-abbligliamento-calzaturieri-problemi-obiettivi-e-possibilita
Termoli (Campobasso), due ore di astensione dal lavoro degli operai della Fiat contro la decisione di far produrre giornalmente a Mirafiori 400 motori della Ritmo in più. il Consiglio di fabbrica aveva invece rivendicato il trasferimento di alcune produzioni a Termoli
Roma, Padre Tosini, priore dell’ospedale convenzionato San Giuseppe, è condannato per aver diffuso una circolare che invitava i medici a rifiutare gli interventi abortivi dichiarandosi obiettori
Proseguono le iniziative sulla vertenza Mezzogiorno. Oltre gli scioperi dei tessili, dei chimici e degli alimentaristi – rispettivamenteil 17, 18 e 19 -, cominciano gli incontri dei sindacati e delle regioni meridionali con il ministro De Mita: riguardano Molise, Basilicata, Abruzzo, Campania e Calabria
Ottantamila sfratti saranno eseguiti da oggi al 30 aprile prossimo. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia Bonifacio ad una delegazione del Sindacato unitario degli inquilini, guidata dal presidente on. Pietro Amendola e dal segretario Ubaldo Procopio. Bonifacio, nel fornire la cifra degli ottantamila sfratti esecutivi, non è stato in grado di dire quanti siano quelli ordinati per sentenza che, secondo il SUNIA sono duecentomila e che sono tutti potenzialmente esecutivi. Il ministro della Giustizia ha affermato di essere convinto che la situazione degli sfratti è esplosiva
Bologna, incontro organizzato dal Pci per discutere di quale contributo l’Emilia Romagna possa dare per lo sviluppo del Meridione. L’obiettivo della rinascita del Mezzogiorno – è stato detto dalla relazione, ripreso negli interventi e ribadito nelle conclusioni di Luciano Guerzoni, segretario regionale del PCI dell’Emilia Romagna – è quello di avere una politica positiva verso i settori imprenditoriali del meridione che si trovano oggi schiacciati tra una politica nazionale inefficiente e le tradizionali forme di clientelismo democristiano – a volte anche di stampo mafioso – che operano nel meridione e che umiliano, o corrompono, ogni iniziativa. Non è certo un caso se – come ha rilevato un rappresentante della Campania – vi sono nel Meridione risorse inutilizzate (nella sola Napoli 300 banche hanno a disposizione oltre 200 miliardi che non vengono richiesti proprio per la difficoltà che gli imprenditori incontrano nella loro attività. Il Meridione non è quindi soltanto sfascio e emarginazione, è anche zona ricca di grandi possibilità che possono essere stimolate attraverso il contributo positivo che può venire da regioni come quella emiliana. Tra questi contributi c’è la spinta a ricercare anche nel Meridione alleanze stabili tra classe operaia e ceti medi produttivi, (oltre che con i ceti emarginati) che costituiscono la base essenziale per uno sviluppo economico programmato e garanzia per la difesa delle istituzioni democratiche. Certo lo sviluppo del Meridione non può prescindere dal ruolo delle istituzioni e dalla politica del governo centrale che assieme alle forze sociali e ai partiti sono i protagonisti di ogni azione che miri a risolvere questo fondamentale problema nazionale. Ma c’è anche la necessità di far diventare sempre più la «questione meridionale» problema reale della classe operaia. dei lavoratori e delle forze democratiche delle regioni del Nord. L’Emilia-Romagna si sta impegnando in questo senso, sforzandosi di individuare temi concreti. proposte positive che non «puniscano» le regioni economicamente e socialmente più avanzate, ma al contrario. utilizzando esperienze e capacità che in queste regioni si sono formate, per uno sviluppo equilibrato di tutto il Paese, e in modo particolare delle regioni meridionali
Roma, scarcerati, per mancanza, di indizi, i 17 giovani arrestati in piazza Esedra durante la manifestazione di protesta per l’assalto fascista a Radio Città Futura. La manifestazione era stata poi revocata perché vietata dalla Questura. L’accusa per gli arrestati era di adunata sediziosa e violenza
Milano, riunione dei consigli generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Riprende quota il confronto sull’unità. Al centro dell’incontro la lotta per il Mezzogiorno e il potenziamento delle strutture sindacali di zona
18 gennaio: Roma, sciopero e manifestazione – indetta dalla Federazione unitaria Cgil, Cisl e Uil – contro la violenza e l’eversione: «Roma unita, il fascismo non passa»: decine di migliaia di lavoratori e di giovani in corteo dal Colosseo a piazza San Giovanni, dove hanno parlato Luciano Lama, Luigi Macario e Giorgio Benvenuto. La città ha così risposto alla violenza fascista degli ultimi giorni. Lo sciopero proclamato nelle fabbriche e sui luoghi di lavoro dalla Federazione sindacale unitaria ha registrato ovunque adesioni altissime. Hanno scioperato per due ore i lavoratori delle costruzioni, i metalmeccanici, i chimici, i tessili, decine di altre categorie impegnate proprio in questi giorni in dure vertenze contrattuali e aziendali
Questione occupazione: il sindacato è in grado di affrontare l’insufficiente manodopera del Centro-Nord con una gestione programmata della mobilità evitando che questa diventi emigrazione da un Sud ancora afflitto dalla disoccupazione Continua in https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/dai-giornali/rassegna-sindacale/una-proposta-di-mobilita
Scioperano i lavoratori chimici a sostegno della propria vertenza contrattuale. La bozza predisposta dalla Fulc è peraltro messa in discussione da una quindicina di Consigli di fabbrica che presentano piattaforme alternative.Lo stesso giorno si ferma anche la Sicilia
Autorizzata l’esportazione clandestina in Sudafrica, indicando il Perù come falsa destinazione, di dodicimila spolette prodotte dalla società Junghans e di 250 spolette prodotte dalla società Fratelli Borletti. Il carico è spedito via mare dal porto di Talamone dalla società Tirrena
Firenze, il Psi, con il supporto del comune di Firenze, organizza un convegno dedicato a «Il dissenso e la democrazia nei paesi dell’Europa orientale ». Il convegno – cui parteciperanno una serie di politici e studiosi di vari paesi e il segretario socialista Bettino Craxi – analizza «le radici storiche del dissenso» e come si collochi nella situazione internazionale. L’iniziativa è stata oggetto di un duro attacco del settimanale sovietico Literaturnaja Gazeta che ascrive l’iniziativa fiorentina a quanti «fanno dell’antisovietismo volgare e dell’anticomunismo un principio, trasformano la battaglia ideologica in guerra psicologica, in strumento di interferenza negli affari altrui»
18 -19 gennaio: Roma, la Uil organizza un convegno sui problemi aperti nel pubblico impiego. Relatore Bruno Bugli
Napoli, convegno organizzato dalla sezione di Bari dell’Istituto Gramsci e dal Centro Labriola di Napoli, su Il Mezzogiorno nella crisi italiana. I lavori sono stati introdotti da due relazioni: la prima di Rosario Villari, dell’Università di Firenze, e dedicata al Mezzogiorno nel trentennio: bilancio e problemi attuali e la seconda di Silvano Andriani, segretario del Cespe (Centro Studi di Politica Economica), ha fatto invece il punto sulle Contraddizioni del meccanismo capitalistico e la situazione meridionale oggi. Sono intervenuti intellettuali, uomini politici, sindacalisti, economisti di diverso orientamento culturale e politico.
19 gennaio: Roma, nominato capo della polizia il prefetto Rinaldo Coronas. Giulio Andreotti annota nel suo diario: «In Consiglio nomina del prefetto Coronas a Capo della polizia. Forlani e Antoniozzi criticano l’allontanamento di Parlato; ma non si potevano lasciare ombre attorno a un processo nel quale si continua a parlare di una presunta strage di Stato. Tanto più che sono accaduti episodi sconcertanti: un agente che in precedenza aveva sparato in aria per evitare che Ventura fuggisse era stato trasferito su telefonata del capo gabinetto del questore. Parlato ha solo responsabilità obiettive e riflesse, non soggettive»
Torino, l’agente di custodia Giuseppe Lorusso è ucciso in un agguato teso da un commando di Prima Linea
Convegno dei Consigli di fabbrica del gruppo Eni-Lanerossi
Scioperano gli alimentaristi per il rinnovo del contratto e la difesa del posto di lavoro
Pisa, Politica di sviluppo, lotte operaie ed occupazione femminile: su questi argomenti si articolerà l’assemblee organizzata dalla federazione comunista di Pisa, a cui interviene Adriana Sereni della Direzione nazionale del PCI
19 – 20 gennaio: i lavoratori portuali italiani boicottano le navi tunisine per protestare contro le condanne – e le condizioni disumane di detenzione – inflitte ai sindacalisti dell’Ugtt. A un anno di distanza dallo sciopero del 26 gennaio 1978 che fu all’origine della repressione del movimento sindacale tunisino, la Federazione Cgil-Cisl-Uil promuove una serie di iniziative perché siano mantenute le promesse di clemenza più volte espresse dal governo tunisino a vari interlocutori internazionali. Ma le notizie che si hanno sulle condizioni di detenzione dei due principali accusati, Achour e Ghorbal, rispettivamente segretario generale e aggiunto della Unione dei lavoratori tunisini (Ugtt), non sono buone. Condannati a dieci anni di lavori forzati, sono stati trasferiti nella prigione di Biserta, una delle più dure del paese. Achour e Ghorbal sono rinchiusi in celle sotterranee, molto piccole e di altezza così bassa da non permettere loro di stare in piedi; ciò fa temere gravi conseguenze per la loro vita, specie per Achour, di età avanzata e in cattive condizioni di salute
20 gennaio: Torino, le Br feriscono l’agente di Ps Francesco Sanna
22 gennaio: Beirut, agenti del Mossad israeliano uccidono con un’autobomba Alì Hassam Salameh, ritenuto il capo del commando palestinese che aveva guidato l’operazione contro gli atleti israeliani a Monaco di Baviera nel 1972, durante le Olimpiadi
Milano, militanti del Collettivo Politico tentano una rapina nella pizzeria Il transatlantico. Una guardia del corpo dell’orefice Torregiani, presente nel locale, spara uccidendo uno dei militanti, Orazio Daidone
Rovigo, attentato contro la Questura firmato dal Mrp
Roma, si riunisce la segreteria unitaria Cgil, Cisl e Uil, per una prima valutazione sul piano triennale
23 gennaio: Napoli, un commando delle Unità combattenti comuniste irrompe nello studio del medico Mauro Carmignoli e lo ferisce alle gambe con due colpi di pistola
Torino, presentato il nuovo organigramma della Fiat: Gianni Agnelli, presidente; Umberto Agnelli, vice presidente e amministratore delegato; amministratori delegati, Cesare Romiti e Nicola Tufarelli
Roma, si svolge al circolo Famija Piemonteisa una cena a cui partecipano Mino Pecorelli, Claudio Vitalone, Donato Lo Prete, Adriano Testi e Walter Bonino per trovare ad un accordo che segni una tregua agli attacchi rivolti da Pecorelli a Giulio Andreotti
Roma, riprende la trattativa per il rinnovo del contratto dei braccianti
24 gennaio: Genova, Guido Rossa, 45 anni, operaio, delegato sindacale dell’Italsider, membro del direttivo della Flm, iscritto al Pci, viene assassinato da un commando delle Brigate Rosse mentre si reca al lavoro. Ad uccidere Rossa è il brigatista Riccardo Dura, ucciso poi in un conflitto a fuoco con la polizia, il 28 marzo 1980, in via Fracchia a Genova insieme ad Anna Maria Ludmann, Lorenzo Betasa e Piero Panciarelli. Il giorno successivo si impicca in carcere Francesco Berardi, l’impiegato dell’Italsider (un tumultuoso passato di ex repubblichino, democristiano, socialista, comunista e poi in Lotta Continua) che era stato denunciato da Rossa come appartenente alle BR. I funerali sono accompagnati da un’imponente manifestazione, a cui partecipa circa un milione di persone; è la risposta del mondo operaio al terrorismo Una selezione di articoli di Rassegna Sindacale dedicati a Guido Rossa in www.rassegna.it/tag/guido-rossa
Guido Rossa: la sua morte fu uno spartiacque di Paolo Andruccioli www.rassegna.it/articoli/guido-rossa-la-sua-morte-fu-uno-spartiacque
Sabina Rossa “Mio padre sindacalista ucciso dalle Br, lasciato solo dallo Stato”https://rep.repubblica.it/pwa/locali/2019/01/18/news/sabina_rossa_mio_padre_sindacalista_ucciso_dalle_br_lasciato_solo_dallo_stato_-216846035/?ref=search
Una selezione di articoli e filmati di Repubblica dedicati a Guido Rossa in ww.repubblica.it/protagonisti/Guido_Rossa
Guido Rossa, un vero eroe moderno. Si rischia di dimenticarlo
www.articolo21.org/2020/01/guido-rossa-un-vero-eroe-moderno-si-rischia-di-dimenticarlo/
www.youtube.com/watch?v=19WvC5SIn8A&feature=emb_logo
Guido Rossa, la coerenza della libertà. Cronaca della commemorazione con l’intervento del segretario della Cgil Landini www.youtube.com/watch?v=eDKpnnnpfHU&feature=emb_logo
Guido, le parole e l’azione www.facebook.com/watch/?v=1078380879172861&t=13
Guido Rossa, l’operaio che sfidò le Brigate Rosse www.raiplay.it/video/2019/01/Passato-e-Presente-Guido-Rossa-loperaio-che-sfido-le-BR-0dc116f0-44f5-40d0-b6ec-73f6511aa481.html
24 gennaio: Milano, in un agguato delle Squadre proletarie di combattimento per l’esercito di liberazione comunista, è ferito alle gambe Battista Ferla, infermiere e sindacalista della Cisl
Roma, muore il prefetto Gaetano Napoletano
25 gennaio: Sardegna, sciopero generale per l’occupazione. Sono in agitazione da tempo i lavoratori di Ottana, Villacidro, Porto Torres e delle miniere contro i progetti di smantellamento e la messa in cassa integrazione di 15.000 lavoratori
Roma, Giuseppe Nicolino Nusco, medico, è ferito in un agguato rivendicato dai Compagni organizzati per il comunismo
Milano, Silvio Berlusconi costituisce la Finanziaria di investimento spa (Fininvest), dalla fusione di precedenti società, cui fanno capo attività immobiliari e televisioni commerciali. In pochi anni il gruppo si espande anche nell’intermediazione finanziaria, nell’editoria e nella grande distribuzione
26 gennaio: Enrico Berlinguer accusa il governo presieduto da Giulio Andreotti di «disfunzioni, incoerenze, ritardi», ritirando la fiducia e ponendo fine al periodo cosiddetto di solidarietà nazionale
Carmelo Spagnuolo, presidente di sezione della Corte di cassazione e già Procuratore generale a Roma, è rimosso dall’incarico per aver firmato l’affidavit a favore di Michele Sindona
Palermo, la mafia uccide Mario Francese, cronista del Giornale di Sicilia
Il quotidiano socialista Avanti! pubblica un’intervista al giudice Emilio Alessandrini sui collegamenti internazionali delle Br
La Fiom milanese chiede alle Confederazioni Cgil, Cisl e Uil di non sospendere lo sciopero generale previsto per il 2 febbraio, come è stato ventilato in presenza della possibile crisi crisi di governo
27 gennaio: Genova, decine di migliaia di lavoratori seguono le esequie di Guido Rossa, ucciso dalle Br. Le organizzazioni sindacali hanno organizzato allo scopo 22 treni speciali e centinaia di pullman da tutto il Paese
Mosca, la Pravda inserisce l’Italia tra i «Paesi capitalistici» che «stanno rapidamente intensificando le vendite di armi ai regimi reazionari e a quanti dichiarano apertamente che la guerra è un fenomeno del tutto normale», con esplicito riferimento alla Cina Popolare
Torino, arrestati 6 presunti militanti appartenenti a formazioni armate
28 gennaio: autorizzata l’esportazione clandestina in Sudafrica, indicando il Perù come falsa destinazione, di 144 mila spolette prodotte dalla società Junghans. Il carico è spedito via mare dal porto di Talamone dalla società Tirrena
Città del Messico, papa Giovanni Paolo II, parlando ai vescovi latinoamericani, afferma che «Cristo non è stato un rivoluzionario» e presentarlo «come il sovversivo di Nazareth non va d’accordo con la catechesi della Chiesa. I Vangeli indicano chiaramente che Gesù non accetta di mescolare le cose di Dio con atteggiamenti politici, rifiuta inequivocabilmente il rifiuto alla violenza ed offre a tutti il suo messaggio»
29 gennaio: Milano, il giudice Emilio Alessandrini, sostituito procuratore della Repubblica di Milano, 37 anni, viene ucciso a colpi di arma da fuoco mentre al volante della sua auto è fermo a un semaforo di viale Umbria. L’attentato è rivendicato da Prima Linea con una telefonata a La Repubblica. Alessandrini era noto e stimato anche negli ambienti di sinistra, per le sue istruttorie sulla strage di piazza Fontana e sulle Sam (Squadre di Azione Mussolini). Da questo punto di vista l’attentato del 29 gennaio può apparire anomalo, malgrado le affermazioni contenute nel messaggio di rivendicazione di Prima Linea, che accusano il magistrato di aver «contribuito a rendere efficiente la procura di Milano» e restituito, con le sue indagini su piazza Fontana, «credibilità democratica e progressista allo Stato». Sono motivazioni che riecheggiano quelle a suo tempo formulate per la prima volta dai NAP contro il giudice Giuseppe Di Gennaro. Ma gli estensori della rivendicazione poi si contraddicono, quando affermano che le indagini di Alessandrini (su piazza Fontana) erano state «quasi completamente inutili». Va tuttavia tenuto presente che negli ultimi tempi Alessandrini si era occupato anche di terrorismo rosso, seppure non in sede penale. Era il direttore di una ricerca, per la quale era stato richiesto un finanziamento al CNR, sulla violenza armata come forma dell’azione politica. Gli sparano Sergio Segio e Marco Donat Cattin (nome di battaglia Alberto, figlio del dirigente della Dc – Democrzia Cristiana), Michele Viscardi e Umberto Mazzola fungono da copertura, Bruno Russo Palombi è al volante dell’auto su cui fuggono dopo aver compiuto l’omicidio e lanciato un fumogeno. Appartengono tutti all’organizzazione terroristica Pl (Prima Linea). Il magistrato ucciso, noto come«il giudice di piazza Fontana», era impegnato in inchieste riguardanti il terrorismo rosso, ma soprattutto il Sid (Servizio Informazioni Difesa), i ministri in carica all’epoca della strage di piazza Fontana e il banchiere Roberto Calvi
Milano, nella notte estremisti di destra devastano la sede del Partito radicale in corso di Porta Vigentina
30 gennaio:Roma, muore Giuseppe Spataro. Esponente della Dc, è stato più volte miniostro e sottosegretario. E’ stato il ministro dell’Interno (governo Tambroni) che autorizzò il congresso del Msi a Genova
www.wikiwand.com/it/Giuseppe_Spataro
Giornata nazionale di lotta alla Divisione Italia della Olivetti: le filiali sano state occupate per sei ore, durante le quali si
sono svolte assemblee aperte
31 gennaio: si dimette il quarto governo presieduto da Giulio Andreotti
La Camera approva l’ingresso nello Sme, con il voto contrario del Pci e l’astensione del Psi
Milano, oltre 100mila persone seguono le esequie del giudice Alessandrini. Mentre Milano si ferma, a Roma una delegazione di magistrati è per la prima volta ricevuta in forma ufficiale al Quirinale dal Capo dello Stato
Trento, il processo d’appello contro gli operai della Ignis per i fatti del 30 luglio 1970, si conclude con una assoluzione
Iran, i leader religiosi illustrano le linee direttrici del nuovo stato islamico destinato a sostituire il regime filo occidentale dello Scià
Roma, l’agente della Dia Dominic Perrone compila un rapporto segretissimo sullo stato dei servizi di sicurezza italiani, frutto delle conversazioni personali avute con ufficiali e funzionari italiani. Il rapporto critica duramente il Sisde ed il suo direttore, generale Giulio Grassini
Torino, iniziano i lavori dell’assemblea dei delegati gruppo Fiat: è stata avanzata la proposta che i «grandi progetti» Fiat non devono trascurare il Sud. In sostanza la Flm chiede che la Fiat trasferisca al Sud l’incremento della produzione. Ed è proprio partendo dalla piattaforma dei meccanici approvata a Bari, che i sindacati vogliono aprire la vertenza Fiat, con precisi impegni per il Mezzogiorno
Contenuto nel 1978 il ritmo dell’inflazione. L’aumento dello 0,9 per cento del costo della vita del mese di novembre, ma soprattutto la dinamica dell’indice dei prezzi all’ingrosso, aveva fatto credere agli osservatori economici che la promessa, presa dal governo Andreotti con il Fondo monetario internazionale, di contenere, il ritmo dell’inflazione possibilmente al 10 per cento, comunque al di sotto del 12 per cento, non potesse più essere mantenuta. Invece, nonostante dicembre, con il Natale, sia il mese classico di ripresa della domanda, anche le previsioni più ottimistiche sono state superate. L’inflazione misurata con l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (costo della vita), ha registrato, secondo quanto reso noto dall’Istat, un incremento dello 0,7 per cento rispetto al mese precedente. Agosto escluso, l’incremento del mese di dicembre è il più basso dell’anno.Anche nel dicembre 1977 il ritmo dell’inflazione risultò particolarmente contenuto (+ 0,5%). Rispetto allo stesso mese dell’annoprecedente l’inflazione nel mese di dicembre 1978 ha fatto registrare un incremento dell’I 1,9%, mentre la media dell’inflazione nel 1977 rispetto a quella del 1978 è passata da 118,1 a 132,8 con un aumento del 12,5%.Il risultato dell’inflazione nel mese di dicembre e le prime notizie su quella del mese di gennaio avvalorano l’ipotesi che gli scatti della contingenza del 1° febbraio, che saranno nelle buste paga dei lavoratori nei mesi di febbraio, marzo e aprile, saranno 6.Lo renderà noto l’apposita Commissione che si riunirà nei primi giorni di febbraio, dopo aver calcolato il rincaro di dicembre e di gennaio che deriva dall’applicazione dell’equo canone
1° febbraio: Iran, l’ayatollah Ruhollah Khomeini rientra in Patria accolto da due milioni di persone in delirio dopo un esilio durato 15 anni. Cade il Consiglio di Reggenza. Il giorno giorno 5 Khomeini nomina primo ministro il teologo Mehdi Bazargan e lo incarica di costituire una Repubblica islamica.
Bagnolo Cremasco (Cremona), un’auto con tre persone a bordo è fermata dai carabinieri per un controllo. I tre sparano ai carabinieri e fuggono. Dopo qualche ora due di essi, il latitante Antonio Marocco e Daniele Bonato, sono sorpresi e arrestati in un ristorante di un paese vicino. Il terzo, Pietro Guido Felice, riesce invece a sottrarsi alla cattura. Marocco e Bonato sono tra i fondatori della formazione terroristica Reparti Comunisti d’Attacco.
Torino: il medico delle carceri Nuove, Orazio Romano, viene ferito alle gambe in un agguato teso dalle Squadre armate proletarie di combattimento
2 febbraio: Roma, iniziate le trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici con la Confapi, che raccoglie fra piccole e medie aziende 200 mila dipendenti. Il giorno 6, incontro con la Federmeccanica che rappresenta 9 mila aziende per un totale di
oltre 1 milione e mezzo di lavoratori. Quanto all’Intersind che raccoglie una ottantina di imprese pubbliche con oltre 300 mila dipendenti, il primo incontro è stato concordato per il 15 febbraio
Napoli, rotte le trattative alla Cirio
5 febbraio: è la data indicata da Mino Pecorelli sul numero del 20 febbraio 1979 del periodico OP di cui è direttore nel quale scrive di avere ricevuto l’informativa “Com.In.Form” (“Si tratta di un vecchio fascicolo ingiallito”) redatta nell’immediato dopoguerra dai servizi segreti e riguardante Licio Gelli, definito un delatore e un agente dei servizi dei paesi dell’est. Pecorelli lascia intendere che a fornire il documento è stato il colonnello Antonio Viezzer detto “il Professore”, già in forza al Sid nonché iscritto alla P2. L’indicazione di Pecorelli non riceverà conferma.
Raffaella Napolitano, vigilatrice alle carceri di Torino, appena uscita di casa viene affiancata da una moto con a bordo due donne che le sparano ferendola a una gamba. Rivendica l’azione Prima Linea.
Ariccia (Roma), convegno unitario Cgil, Cisl e Uil sulla riforma sanitaria
6 febbraio: il numero in prossima uscita del periodico OP, diretto da Mino Pecorelli, è già stampato in tipografia con una copertina che reca una fotografia dell’onorevole Giulio Andreotti, presidente del Consiglio, e il titolo “Gli assegni del Presidente” che richiama lo scandalo Italcasse, quando la copertina è soppressa per ordine di Pecorelli stesso. In cambio l’onorevole Franco Evangelisti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, farà giungere al direttore un finanziamento di trenta milioni ricevuti da Gaetano Caltagirone, il quale ha provveduto a sua volta a elargirne direttamente altri quindici.
Scioperano i dipendenti parastatali. Lo stesso giorno riprendono le trattative per il rinnovo del contratto degli edili
8 febbraio: Roma, un gruppo di terroristi dei Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari) compie una rapina ai danni della società Cab rubando denaro e sei giubbotti antiproiettile. Confesseranno la rapina Cristiano Fioravanti e Patrizio Trochei, che chiameranno in causa anche Valerio Fioravanti, Alessandro Alibrandi, Franco Giomo e Paolo Lucci Chiarissi.
14 febbraio: il governo decreta l’espulsione del cittadino statunitense Dominic Perrone, agente della Dia (Defence Intelligence Agency), organismo informativo nordamericano. In un suo rapporto datato 31 gennaio 1979, pubblicato da un quotidiano di Roma e inviato a Washington, era espresso un giudizio fortemente negativo sul Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica) e sulle capacità del suo direttore Giulio Grassini. Analogo giudizio negativo riguardava Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei carabinieri, positivo invece quello su Arnaldo Ferrara, anch’egli generale dei carabinieri.
Afghanistan, l’ambasciata americana di Kabul è occupato da un gruppo rimasto sconosciuto. L’intervento delle forze di sicurezza afgane riesce a liberare tutti gli ostaggi tranne l’ambasciatore statunitense Adolf Dubs, che resta ucciso.
15 febbraio: ventimila mine prodotte dalla società Valsella Meccanotecnica di Carpenedolo (Brescia) sono inviate via mare al Sudafrica indicando la falsa destinazione Perù. Del trasporto si incarica la società Tirrena con la gestione di Vittorio Amadasi utilizzando il porto di Talamone.
16 febbraio: Iran, i tribunali islamici emettono condanne a morte nei confronti degli esponenti del regime dello Scià.
Milano, in segno di solidarietà alla “piccola malavita” che “con le rapine porta avanti il bisogno di giusta riappropriazione del reddito e di rifiuto del lavoro”, i terroristi dell’organizzazione Proleteri Armati per il Comunismo uccidono l’orefice Pierluigi Torregiani e a Mestre il macellaio Lino Sabbadin. Due mesi prima Sabbadin, nel corso di un tentativo di rapina nella sua macelleria, aveva reagito sparando e uccidendo uno dei rapinatori. Trascorsi otto giorni una carica esplosiva aveva devastato il negozio. Quanto a Torregiani si era trovato coinvolto tre settimane prima in un tentativo di rapina in una pizzeria a Milano. Ne era nata una sparatoria, un cliente era morto e una guardia del corpo di Torregiani aveva ucciso un bandito. Per l’omicidio dell’orefice saranno coinvolti nelle indagini Giuseppe Memeo, Gabriele Grimaldi, Sante Fatone e Sebastiano Masala.
17 febbraio: l’esercito cinese invade il Vietnam.
18 febbraio: il presidente del Consiglio Giulio Andreotti insignisce con l’onorificenza di cavaliere di gran croce il generale in pensione Giovanni Ghinazzi, gran maestro della Gran Loggia d’Italia (ex piazza del Gesù). Già il 7 giugno 1976 l’allora presidente del Consiglio Aldo Moro aveva scritto ad Andreotti: “Caro Andreotti, in relazione alle premure rivolte, mi è gradito comunicarti di aver preso nota della tua segnalazione in favore del Gr. Uff. Rag. Giovanni Ghinazzi, proposto per il conferimento dell’onorificenza di cavaliere di gran croce”.
20 febbraio: la polizia ferma a Parma un’auto che trasporta armi ed esplosivi. I quattro occupanti dell’auto vengono arrestati, sono Rocco Martino, Carmela Pane e i cittadini tedeschi Willy Piroch e Johanna Hartwig. Fanno tutti capo all’organizzazione terroristica Azione Rivoluzionaria.
21 febbraio: Roma, la Camera concede l’autorizzazione a procedere contro l’on. Giorgio Almirante, segretario del Movimento Sociale Italiano, per ricostituzione del partito fascista. La richiesta era stata avanzata nel 1975 dall’autorità giudiziaria di Roma.
23 febbraio: la Corte d’assise di Catanzaro pronuncia la sentenza del processo per la strage di piazza Fontana a Milano e per gli altri reati ad essa connessi. Franco Freda, Giovanni Ventura e Guido Giannettini sono condannati all’ergastolo; Angelo Ventura, Giancarlo Marchesin, Franco Comacchio e Ruggero Pan per porto abusivo d’armi; Gaetano Tanzilli per falsa testimonianza; Gianadelio Maletti e Antonio Labruna per falsità ideologica; Pietro Valpreda, Mario Merlino e gli imputati anarchici per associazione per delinquere. Marco Pozzan è amnistiato.
28 febbraio: Torino, una pattuglia di polizia sorprende, nei locali del bar dell’Angelo, la latitante Barbara Azzaroni e Matteo Caggegi, di Prima Linea, in procinto di compiere un attentato contro il presidente di un comitato di quartiere. Entrambi indossano un giubbotto antiproiettile e alla vista della polizia impugnano le armi. Ne nasce una sparatoria che provoca la morte della Azzaroni e di Caggegi e il ferimento dell’agente Carmelo Nocito.
1° marzo: Roma, gli ex ministri Gui, Tanassi e Rumor vengono condannati, senza possibilità di appello, nell’ambito delle indagini sullo scandalo Lokheed.
3 marzo: Roma, Miro Renzaglia, allievo guardia carceraria simpatizzante di destra, è aggredito da terroristi che gli sparano alcuni colpi di pistola ferendolo gravemente. Nessuna attendibile rivendicazione.
5 marzo: Roma, un commando del Gruppo comunista per il contropotere territoriale ferisce con cinque colpi di rivoltella il prof. Paolo Signorelli, ordinovista e ex dirigente del Movimento sociale, attivo nella riorganizzazione dei gruppi terroristici neofascisti
6 marzo: Bologna, si svolgono i funerali di Barbara Azzaroni, militante del gruppo terroristico Prima Linea, uccisa a Torino in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine (Continua in www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1979/i_funerali_di_barbara_azzaroni)
9 marzo: Torino, un gruppo di terroristi di Prima Linea composto da Maurice Bignami, Fabrizio Giai, Silveria Russo, Giancarlo Scotoni e Bruno La Ronga, tende un agguato alla polizia in un bar, dopo averne immobilizzato i gestori. Feriti La Ronga e l’agente Gaetano D’Angiullo, una pollottola vagante uccide lo studente Emanuele Iurilli.
Palermo, la mafia elimina Michele Reina, segretario provinciale della DC.
Gleno, in Alto Adige, è gravemente danneggiata la tomba di Ettore Tolomei, sostenitore della politica di italianizzazione della regione durante il fascismo.
13 marzo: Bologna, Gabriella Fava, domestica, è uccisa in un attentato compiuto da appartenenti al gruppo Gatto Selvaggio, sigla orbitante nell’Autonomia Operaia, contro la sede dell’Associazione della Stampa di Bologna in via Gallierawww.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1979/graziella_fava_uccisa_in_un_attentato_terroristico
13 marzo: Bergamo, Giuseppe Guerrieri, appuntato dei CC, viene assassinato davanti allo studio del medico condotto di Città Alta, Pier Sandro Gualteroni. L’omicidio viene rivendicato da Guerriglia proletaria. Vittima designata era il dottore Gualteroni.
14 marzo: Torino, tre terroristi delle Brigate Rosse attendono all’uscita di casa Giuliano Farina, funzionario della Fiat, gli sparano e lo feriscono alle gambe. Partecipano all’azione Patrizio Peci, Antonio Delfino e Claudio Toffolo.
15 marzo: Roma, per commemorare la morte del neofascista Franco Anselmi, ucciso un anno prima nel corso di una rapina in un’armeria, un gruppo di terroristi, alcuni dei quali in divisa da carabiniere, rapinano a Roma l’armeria “Omnia Sport” a due passi dalla Questura. Se ne vanno con una sessantina di pistole, quindici carabine e munizioni. L’impresa viene rivendicata dai Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari), ma vede anche la partecipazione di personaggi di provenienza diversa, come il triestino Livio Lai e Giuseppe Dimitri, che milita in Tp (Terza Posizione) e contemporaneamente in Avanguardia Nazionale. Tra gli altri partecipanti Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Alessandro Alibrandi.
Trapani, Mario Maiorana, maresciallo addetto ai servizi informativi della Mobile, è ferito a colpi di lupara alle spalle dalle Brigate rosse. Gli inquirenti hanno comunque molti dubbi sulla autenticità della rivendicazione.
19 marzo: New York, Michele Sindona viene incriminato per il fallimento della Franklin National Bank. Il giudice gli addebita 99 capi d’imputazione per truffa, falsa testimonianza, appropriazione indebita di fondi bancari e altri reati. Sindona rimane a piede libero.
Il Tribunale di Venezia condanna il colonnello dei carabinieri Dino Mingarelli e assolve il Procuratore della repubblica di Gorizia Bruno Pascoli e i capitani Antonino Chirico e Domenico Farro dai reati derivanti dall’incriminazione di sei goriziani per la strage di Peteano. Trascorsi sedici mesi la Corte d’appello di Venezia assolverà anche Mingarelli. Tutti erano finiti sotto processo su denuncia dei goriziani, considerati calunniatori ma assolti. Si verrà così a determinare una situazione paradossale, che vedrà la contemporanea assoluzione tanto dei calunniati quanto dei calunniatori.
20 marzo: Roma, assassinato Mino Pecorelli, editore – direttore del settimanale OP. Durante il sopralluogo nel suo studio viene trovata una copia del fascicolo Mi.Fo.Biali da cui partirà un nuovo scandalo petroli. Pochi giorni prima di essere assassinato si era incontrato con il liquidatore delle banche di Sindona, Ambrosoli e con il generale Varisco. Entrambi saranno assassinati.
Le indagini sull’omicidio prenderanno le mosse dal fatto che il periodico rivolgeva da tempo duri attacchi al maestro venerabile della P2 Licio Gelli alla quale lo stesso Pecorelli si era associato e dal fatto che materiale riservato gli era fornito dal colonnello Antonio Viezzer e dal capitano Antonio Labruna, entrambi già in forza al Sid e anch’essi associati alla P2. Inoltre lettere anonime, scritte dal maggiore Federigo Mannucci Benincasa capo del Centro di controspionaggio di Firenze del Sismi (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) con la collaborazione del maggiore Umberto Nobili, saranno fatte pervenire all’autorità giudiziaria indicando in Gelli il mandante dell’omicidio. Finché trascorsi una dozzina d’anni il collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta coinvolgerà Cosa Nostra dichiarando che Stefano Bontate e Gaetano Badalamenti gli avevano confidato di essere gli organizzatori dell’omicidio in quanto “Andreotti era molto preoccupato perchè il giornalista stava tirando fuori delle porcherie”.
Lo stesso giorno si forma il quinto governo Andreotti, un tripartito Dc – Psdi – Pri senza più l’appoggio esterno del Pci. Resterà in carica solo 11 giorni e, per gli affari correnti fino al 3 agosto. Forlani agli Esteri, Rognoni agli Interni e Attilio Ruffini alla Difesa
Il governo: http://www.senato.it/leg/07/BGT/Schede/Governi/0004_M.htm
Roma, muore il segretario del Partito Repubblicano, Ugo La Malfa.
21 marzo: Cuneo, Attilio Dutto, industriale, è ucciso dalle BR mentre è al volante delle propria auto.
Padova, Oddone Longo, militante del Pci, preside della facoltà di lettere, è ferito da colpi di spranga di ferro in un agguato delle Ronde proletarie armate.
Roma, nasce il quinto governo Andreotti, ma non otterrà la fiducia del Senato
24 marzo: Roma, il giudice istruttore fa arrestare Mario Sarcinelli dirigente del Servizio di vigilanza della Banca d’Italia. Il governatore della Banca d’Italia Paolo Baffi è raggiunto da una comunicazione giudiziaria e privato del passaporto. Per entrambi l’accusa fa riferimento a reati che sarebbero stati commessi anni prima con riferimento a finanziamenti imprudenti. Saranno in breve prosciolti con formula piena, ma intanto avranno lasciato i loro incarichi. Sarcinelli si era opposto a un accomodamento per il salvataggio della Banca Privata Italiana di Michele Sindona.
26 marzo: Washington, firmato il trattato di pace tra Egitto e Israele. Il giorno successivo Libia, Yemen del Sud, Siria, Bahrein e Olp rompono le relazioni diplomatiche con l’Egitto e applicano sanzioni economiche.
Casoria (Napoli), le Brigate rosse feriscono alle gambe con alcuni colpi di rivoltella, l’agente di custodia Giacomo Vegliante.
28 marzo: Washington, dopo l’incidente, con fuga radioattiva, della centrale nucleare di Three Mile Island in Pennsylvania, gli Stati Uniti decidono il blocco del programma nucleare.
29 marzo: Roma, Italo Schettini, imprenditore edile, consigliere provinciale della Dc, è ucciso in un agguato delle Br.
30 marzo: Roma, un commando di terroristi, appartenenti all’organizzazione Neofascisti rivoluzionari, ferisce alle gambe nella propria abitazione lo studente Roberto Ugolini, militante di Lotta continua.
Aprile: Arezzo, terza assemblea nazionale dei Cristiani per il Socialismo, che segna la fine del movimento, dovuta sia all’isolamento nel mondo cattolico, accentuatosi dopo l’elezione di papa Woytila, che appoggia i movimenti integralisti come Cl, sia alla crisi della nuova sinistra e dei movimenti.
Catania, al matrimonio del figlio di Pasquale Costanzo, potente costruttore edile catanese da sempre legato alla famiglia, tutti i maggiorenti locali fanno a gara per essere fotografati assieme a Nitto Santapaola
2 aprile: Bologna, festival “Bologna Rock dalle cantine all’asfalto”: festival musicale che si svolge al Palasport organizzato dall’etichetta underground Harpo’s Bazaar, è l’atto di nascita ufficiale della new wave bolognese. Tra le band presenti Andy J.Forest, Bieki, Cheaters, Confusional Jazz Rock Quartet, Gaznevada, Lutichroma, Naphta, Rusk und Brusk, Skiantos e Windopen.
Il rock demenziale degli Skiantos ottiene qui la sua consacrazione, benché il gruppo non possa in pratica suonare, complice un “gavettone” gigante sul mixer a 24 piste.
Si assiste invece a una “Spaghetti Performance”: Freak Antoni e compagni cucinano pasta invece che produrre suoni e debbono difendersi dalle inevitabili proteste del pubblico, che lancia di tutto, come in una serata futurista.
7 aprile: Padova, eseguiti quindici dei ventidue ordini di cattura firmati dal pubblico ministero contro dirigenti e membri di Autonomia Operaia. Sono arrestati Toni Negri, Luciano Ferrari Bravo, Oreste Scalzone, Alisa Dal Re, Emilio Vesce, Mario Dalmaviva, Guido Bianchini, Marzio Sturaro, Alessandro Serafini, Lauso Zagato e altri. Sette ordini di cattura rimangono ineseguiti per la latitanza degli interessati, tra i quali figurano Franco Piperno, Pietro Despali e Gianni Boetto. Per tutti l’accusa è di associazione sovversiva e per alcuni di costituzione delle Brigate Rosse. Gli ordini di cattura sono stati firmati il 6 aprile e lo stesso giorno il giudice istruttore di Roma ha emesso un mandato di cattura contro Negri accusandolo di insurrezione armata in riferimento alla vicenda del sequestro di Aldo Moro. La Procura di Padova trasmetterà poi parte della propria istruttoria all’autorità giudiziaria di Roma per competenza, in quanto essa procede per il delitto più grave.
La data sarà poi assunta dagli organi di informazione per definire una banda armata dai contorni sfuggenti ed indefinibili. A carico degli inquisiti vengono aperti specifici procedimenti penali per questa o quella banda armata o associazione sovversiva.
L’importanza del “caso 7 aprile” sta nel fatto che il teorema accusatorio vede una contiguità diretta tra l’Autonomia Operaia organizzata e le Br. Le accuse risulteranno poi infondate: è vero sì che l’area dell’autonomia è stata un serbatoio in cui le Br hanno reclutato alla fine degli anni ‘70, ma è falso che vi fosse un’unica direzione delle Br e dell’Autonomia, anzi l’area dell’Autonomia non ha mai avuto una organizzazione centralizzata.
11 aprile: Bologna, il giudice istruttore Giorgio Floridia ordina la scarcerazione del detenuto Ronald Stark, cittadino americano accusato tra l’altro di partecipazione all’attività della banda armata Azione Rivoluzionaria. Nella sua ordinanza il magistrato esclude che Stark aderisse all’organizzazione svolgendo invece un incarico di infiltrazione, dati i rapporti mantenuti anche durante la carcerazione con organi di polizia italiani, con il console americano a Roma Philip Taylor e con la console americana a Firenze Wendy Hansen, e dato il versamento di somme provenienti dalla sede della Cia in favore di Stark, “addetto dal 1960 in avanti ai servizi segreti americani”. Il magistrato stabilisce quindi l’obbligo per Stark di risiedere a Firenze e di presentarsi due volte la settimana presso gli uffici dei carabinieri.
Il presidente di Mediobanca Enrico Cuccia incontra a New York il latitante Michele Sindona che l’ha convocato. Nel corso del colloquio Sindona dice a Cuccia che è sua intenzione “far scomparire” il curatore del fallimento della Banca Privata Italiana Giorgio Ambrosoli.
12 aprile: Thiene (Vi), tre giovani, Angelo Del Sarto, Alberto Graziani e Maria Antonietta Berna, sono dilaniati da un ordigno che stanno preparando per compiere un attentato. Le tre vittime fanno capo ai Collettivi Politici Veneti, una delle tante sigle gravitanti nell’area di Autonomia Operaia.
14 aprile: Roma, a meno di un mese dall’omicidio del direttore del periodico OP Mino Pecorelli un borsello è abbandonato su un taxi e consegnato agli inquirenti. E’ per così dire un borsello “parlante” in quanto contiene una serie di indicazioni (una pistola, pallottole, una testina rotante, un mazzo di chiavi) e alcune schede una delle quali intestate a Pecorelli, che collegano l’omicidio del direttore di OP al sequestro dell’onorevole Aldo Moro. Autore delle schede è Antonio Chicchiarelli, collegato alla banda della Magliana. Il borsello è consegnato al colonnello dei carabinieri Antonio Cornacchia, associato alla P2. Non seguirà alcuna indagine investigativa.
19 aprile: Roma, Ciro Principessa, studente, militante del PCI, è ucciso a coltellate da un fascista, Claudio Minetti, militante di Avanguardia Nazionale, davanti alla sezione del PCI di via Gabrio Serbelloni a Torpignattara. Minetti è il figlio di Leda Minetti, compagna di Stefano Delle Chiaie
Milano, mentre sta per salire sull’auto dello suocero, l’agente di polizia Andrea Campagna viene avvicinato da un terrorista che gli spara uccidendolo. Rivendicano l’azione i Pac (Proletari Armati per il Comunismo).
20 aprile: Roma, all’una di notte un ordigno esplode contro il portone del palazzo del Campidoglio, sede del municipio di Roma, provocando danni e lesioni all’edificio. L’attentato, primo di una serie, è rivendicato dal Mrp (Movimento Rivoluzionario Popolare), espressione dell’organizzazione di estrema destra Cl’A (Costruiamo l’Azione) che pubblica il giornale con uguale denominazione. L’attentato è il primo di quattro che saranno compiuti a Roma nello spazio di circa un mese. Verranno accusati, tra gli altri, Paolo Aleandri e Marcello Iannilli, che confesseranno. A suo tempo il trevigiano Roberto Raho, del Movimento Politico Ordine Nuovo, ammetterà di avere portato a Roma notevoli quantità del tritolo necessario per gli attentati fornitogli dal veneziano Carlo Digilio, collaboratore di una struttura della Cia nel Triveneto
Bologna, con la partecipazione della scrittrice Isabel Allende, nipote del presidente morto nella difesa strenua della democrazia cilena dalla dittatura militare di Pinochet, si tiene una manifestazione di solidarietà con il Cile, che invoca un litro di latte ai bambini cileni da ogni bambino italiano
Un colpo di stato depone il dittatore ugandese Idi Amin Dada
24 aprile: Genova, il segretario amministrativo della Dc Giancarlo Dagnino è gravemente ferito da alcuni terroristi mentre sta rincasando. Rivendicano l’azione le Br.
Torino, alcuni terroristi sparano nell’androne di casa al giornalista della Rai Franco Piccinelli ferendolo alle gambe. Piccinelli è iscritto alla Dc. Rivendicano l’azione le Brigate Rosse.
26 aprile: Roma, tre terroristi si introducono con una scusa nell’abitazione del cantante Fred Bongusto, legano e imbavagliano le due donne presenti e fanno razzia di preziosi e gioielli. Autori dell’irruzione i fratelli Cristiano e Valerio Fioravanti e Alessandro Alibrandi, dei Nar.
30 aprile: Genova, Giuseppe Bonzani, direttore dello stabilimento di Sampierdarena dell’Ansaldo, è aggredito da alcuni terroristi che gli sparano ferendolo alle gambe. L’azione è rivendicata dalle Brigate Rosse.
Maggio: Amnesty International denuncia il massacro di un centinaio di bambini compiuto, nella Repubblica Centraficana, dalla guardia personale dell’imperatore Bokassa.
1 maggio: esce il secondo numero del periodico Quex, che si presenta come stampato in Francia. Direttore responsabile Fernando Dell’Asta, in redazione Nico Azzi, Edgardo Bonazzi, Francesco (Franz) De Min, Sergio Latini, Angelo Croce, Mauro Marzorati, Maurizio Murelli, Mario Tuti, Angelo Izzo. In realtà, come sarà accertato, il fascicolo è prodotto in Italia e quello del direttore è un altro nome di copertura di Fabrizio Zani, tra i principali promotori dell’iniziativa. In questo numero di Quex viene lanciata la proposta di costituire i “Cuib” (termine ripreso dal filosofo rumeno Codreanu che sta per “nido”, unità di base del movimento rivoluzionario): “Bisogna costituire i Cuib. Bisogna costituire cioè dei nuclei rivoluzionari di minima entità che incentrino la loro opera sull’azione esemplare”. Da qui la parola d’ordine “spontaneismo”, precisando che la rivista “si riconosce in grandissima parte nelle posizioni rivoluzionarie espresse da Franco Freda”. Nella rubrica fissa “Ecrasez l’infame” è indicato come “delatore” Giorgio Muggiani, del Msi di Milano. Col secondo numero Quex comincia a essere distribuito tramite gli stessi canali di Terza Posizione.
3 maggio: Roma, un commando delle Br assalta la sede del Comitato romano della Dc in piazza Nicosia. Al sopraggiungere di una pattuglia di agenti di Ps, sparano raffiche di mitra uccidendo due agenti e un sottufficiale. Restano uccisi il brigadiere Antonio Mea e la guardia Piero Ollanu, ferita la guardia Vincenzo Ammirata
Berlino, le autorità tedesche sospendono la pratica di estradizione del neofascista Giuseppe Piccolo, imputato per l’omicidio del giovane comunista barese Benedetto Petrone (Bari, 28 novembre 1977 ndr), poiché sarebbe “incapace di intendere e di volere”.
Londra, i conservatori vincono le elezioni: Margaret Thatcher diventa primo ministro. E’ la prima volta nella storia del Regno Unito che una donna ricopre questa carica
La rivista satirica Il Male pubblica diverse false prime pagine di quotidiani nazionali diffondendo notizie bomba. Una delle più riuscite fu: : Arrestato Ugo Tognazzi. I capi delle Brigate Rosse sono Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi”
La notizia si diffuse fulmineamente e (…) Per qualche ora qualcuno ci credette (…)
Gli articoli erano corredati da un servizio fotografico che ritraeva il falso arresto. Tognazzi stesso aveva accettato di partecipare allo “scherzo” posando per quelle foto di fianco a falsi carabinieri. Anche stavolta quelli del Male avevano colto nel segno e gli edicolanti si divertivano a mettere bene in evidenza sul banco le pagine dei falsi per vedere le reazioni dei passanti. Parallelamente a questi falsi “nazionali” venivano prodotti anche falsi “locali”, a redazione ridotta. Fu significativa l’esperienza de “Il giornale di Sicilia”, che uscì con il titolo “Ciancimino parla. Ecco nomi e cognomi di mandanti e killers degli ultimi delitti”. Il giornale andò “misteriosamente” esaurito in poche ore e, altrettanto misteriosamente, non fu possibile farne arrivare nuove copie in Sicilia
“Arrestato Ugo Tognazzi. È il capo delle Br”
Per saperne di più www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:4699www.ugotognazzi.com/brigate_rosse.htm
12 maggio: inaugurato il traforo del Frejus.
14 maggio: Roma, alle due di notte esplode, a ridosso del carcere di Regina Coeli, un’auto con una grande quantità di esplosivo a bordo, provocando gravi danni alle opere murarie, alle auto parcheggiate e alle condutture dell’acqua. L’attentato è rivendicato dal Movimento Rivoluzionario Popolare, espressione dell’organizzazione di estrema destra Cl’A (Costruiamo l’Azione). Saranno accusati, tra gli altri, Paolo Aleandri e Marcello Iannilli, che confesseranno.
17 maggio: Ronald Stark, scarcerato da poco più di un mese per ordine del giudice istruttore di Bologna che gli ha imposto la residenza a Firenze, si è sottratto ai controlli ed è scomparso dalla sua abitazione. Il magistrato firma perciò un nuovo mandato di cattura per inottemperanza degli obblighi, ma Stark non verrà mai più arrestato, lasciando dietro di sè irrisolte questioni come la sua appartenenza ad Ar (Azione Rivoluzionaria) e alla Cia (Central Intelligence Agency).
Presso la Cancelleria del Tribunale di Roma è registrata la testata Metropoli, mensile di proprietà della cooperativa Linea di Condotta e portavoce di Autonomia Operaia. Il primo numero uscirà con la data di giugno, direttore Alfredo Azzaroni, tra i redattori Franco Berardi (Bifo), Lucio Castellano, Domenico De Feo, Libero Maesano, Lanfranco Pace, Franco Piperno, Oreste Scalzone, Lauso Zagato. Il numero zero è già uscito, avendo come “complemento” il mensile “Pre-print”, nel quale Piperno si è soffermato a “coniugare insieme la terribile bellezza di quel 12 marzo del ’77 per le strade di Roma con la geometrica potenza dispiegata in via Fani”, alludendo alla guerriglia urbana nella capitale e al sequestro di Aldo Moro. Dietro la facciata di Metropoli verrà poi accertata l’esistenza di una struttura armata.
18 maggio: Torino, due uomini e due donne fanno irruzione nello studio dell’ostetrica Domenica Nigra Sartori e le sparano ferendola alle gambe. Rivendicano l’azione le Squadre Proletarie di Combattimento, che accusano la vittima di praticare aborti clandestini.
20 maggio: Roma, fallisce un attentato contro la sede del Csm (Consiglio Superiore della Magistratura) in piazza Indipendenza. Un’auto con 99 candelotti di esplosivo nel portabagagli è stata parcheggiata accanto all’ingresso, ma per un difetto di innesco lo scoppio non avviene. Il timer era stato regolato per provocare l’esplosione nel pomeriggio, quando la piazza sarebbe stata affollata da ex alpini convenuti per il loro raduno annuale. L’intenzione era dunque quella di compiere una strage. L’attentato è rivendicato dal Mrp (Movimento Rivoluzionario Popolare). Saranno accusati, tra gli altri, Paolo Aleandri e Marcello Iannilli, che confesseranno.
22 maggio: Roma, bruciato vivo, da un gruppo di teppisti, in piazza Navona il cittadino somalo Mohammed Ajala.
24 maggio: Roma, all’una di notte esplode un ordigno a ridosso del palazzo della Farnesina, sede del ministero degli esteri, provocando rilevanti danni materiali. L’attentato è rivendicato dal Mrp (Movimento Rivoluzionario Popolare) e rappresenta l’ultimo dei quattro compiuti a Roma nello spazio di circa un mese. Saranno accusati, tra gli altri, Paolo Aleandri e Marcello Iannilli, che confesseranno.
29 maggio: Roma, Francesco Cecchin, 18 anni, studente, aderente all’organizzazione missina Fronte della Gioventù, per sfuggire ad una aggressione nei pressi di piazza Vescovio, cade da un muro e si ferisce gravemente. Muore all’ospedale il 16 giugno. L’unico accusato del delitto, un giovane di sinistra, sarà assolto per non aver commesso il fatto e il crimine resterà senza responsabili, ma la sentenza affermerà che Cecchin venne picchiato e buttato dal muro con la chiara intenzione di ucciderlo.
La polizia fa irruzione nell’appartamento di uno stabile a Roma e arresta Valerio Morucci e Adriana Faranda, che dicono di aver lasciato le Brigate Rosse per dissensi politici. Nell’appartamento c’è una grande quantità di materiale propagandistico dell’organizzazione terroristica, denaro, persino la mitraglietta Skorpion usata per uccidere Aldo Moro. Arrestata anche Giuliana Conforto, che li ha ospitati. Dirà di non aver saputo chi fossero e di averli accolti in casa propria per fare un favore a Franco Piperno leader di Autonomia Operaia, del quale è amica e collega all’università.
Genova, mentre cammina per strada, cade in un agguato terroristico Enrico Ghio, consigliere regionale della Democrazia Cristiana e candidato alle europee. Gli sparano e lo feriscono alle gambe. Rivendicano le Br.
31 maggio: Genova, mentre sta esaminando degli studenti all’università, il professor Fausto Cuocolo, consigliere regionale della Dc e preside della facoltà di scienze politiche, è aggredito da alcuni terroristi che gli sparano ferendolo alle gambe. L’azione è rivendicata dalle Br
Giugno: falliscono le società finanziarie create da un pregiudicato siciliano, Filippo Alberto Rapisarda, legato ai Bontate. Nel 1977 il suo principale collaboratore era diventato Marcello Dell’Utri, braccio destro di Silvio Berlusconi. Rapisarda scappa prima in Francia poi in Venezuela dai Cuntrera. Dell’Utri colleziona una serie di denunce mentre il gemello Alberto è addirittura incarcerato.
1 giugno: esce il primo numero di Agenzia Europea d’Informazione, che si definisce “periodico di lotta al sistema”. Reca soltanto l’indirizzo della redazione (Montreux, Svizzera) nessuna indicazione su direttore e redattori. Raccoglie notizie sull’attività delle organizzazioni di estrema destra europee ed extraeuropee, tra le altre del Noe (Nouvel Ordre Européen) che ha sede in Svizzera presso Guy Amaudruz e che “registra con soddisfazione l’adesione di Sandro Saccucci” deputato italiano del Movimento Sociale Italiano, e dell”italiano Movimento Politico Ordine Nuovo del quale pubblica un documento in cui si afferma: “Ecco giunto il tempo della lotta senza quartiere.L’azione degli eroi sconvolgerà il ‘senso della storia’. L’Europa avrà un Ordine Nuovo”. Vengono pubblicati anche due comunicati di Ordine Nuovo. Nel primo è scritto: “In riferimento agli irresponsabili attentati compiuti dai sedicenti Nuclei Armati Rivoluzionari, ci sentiamo in dovere di dissociarci dalle azioni e dai fini del suddetto gruppo. Condanniamo questi loschi individui al soldo della provocazione attuata dal regime”. Nel secondo si afferma che “ora tocca all’Italia subire le violenze demogiudaiche. Dopo aver scatenato le forze della polizia sui rivoluzionari dell’Autonomia Operaia, ora si vuol colpire anche quei gruppi nazional-rivoluzionari che cercano un’intesa con le frange emarginate dell’estrema sinistra. Ci riferiamo all’arresto dei camerati Claudio Mutti e Leonardo Allodi, coinvolti nel Movimento Popolare Rivoluzionario”.
2 giugno: papa Giovanni Paolo II compie un trionfale viaggio pastorale in Polonia.
3 – 4 giugno: Roma, lo choc mondiale che segue il ritrovamento del corpo di Aldo Moro un anno prima, induce il neo Presidente Sandro Pertini a sciogliere in anticipo le Camere per le tensioni altissime tra i partiti dei governi di unità nazionale guidati da Giulio Andreotti esplose durante i giorni del rapimento dello statista DC.Per il PCI le elezioni segneranno una sconfitta epocale, mentre la DC avrà sempre maggiore bisogno del sostegno dei Socialisti per poter rimanere in sella. Sono le basi dei futuri governi del pentapartito. La nuova sinistra, nei mesi precedenti alle elezioni, aveva cercato di evitare la frammentazione presentando una lista unitaria. Il progetto fallisce e vengono presentate la lista del Pdup e quella di Nuova Sinistra Unita, un cartello promosso da Dp e che raccoglie una parte dell’ex Lc, la sinistra sindacale, le radio democratiche, i cristiani del dissenso, il movimento antinucleare. Il Pdup ottiene l’1,4% e sei seggi, mentre Nsu ottiene solo lo 0,8% e nessun seggio, il che provoca un effetto di demoralizzazione e di scompaginamento. Per la prima volta nel dopoguerra il Pci non avanza alle elezioni. E’ anche questo un segno che i tempi dell’avanzata della sinistra sono finiti. Tiene il Msi che perde solo 0,6% e un deputato nei confronti degli scissionisti di Democrazia nazionale
https://www.wikiwand.com/it/Elezioni_politiche_italiane_del_1979
I risultati
Camera https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=03/06/1979&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Senato https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=03/06/1979&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Nota per la navigazione: dai link sopra riportati si accede alle pagine dei risultati delle diverse Circoscrizioni, delle singole provincie da qui ai singoli comuni
8 giugno: Torino, un commando delle Brigate Rosse aggredisce Giovanni Farina, guardia giurata alle dipendenze della Fiat. Partecipano all’azione Patrizio Peci, Claudio Toffolo e Lorenzo Betassa.
10 giugno: Italia, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Olanda, Germania Federale, Danimarca, Belgio e Lussemburgo si recano alle urne per eleggere il primo parlamento europeo. La francese Simone Veil verrà eletta presidente. In italia sono confermate le tendenze espresse dall’elettorato nelle elezioni politiche, più favorevoli per i socialisti e i partiti laici
I risultati
www.wikiwand.com/it/Elezioni_europee_del_1979_(Italia)
Italia: https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=10/06/1979&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Nota per la navigazione: dal link sopra riportato si accede alle pagine dei risultati delle diverse Circoscrizioni, delle singole provincie da qui ai singoli comuni
Estero: https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=10/06/1979&tpa=E&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Italia + Estero: https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=10/06/1979&tpa=Y&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
BELGIOwww.europarl.europa.eu/election-results-2019/it/risultati-nazionali/belgio/1979-1984/sessione-costitutiva/DANIMARCA
www.europarl.europa.eu/election-results-2019/it/risultati-nazionali/danimarca/1979-1984/sessione-costitutiva/FRANCIAwww.europarl.europa.eu/election-results-2019/it/risultati-nazionali/francia/1979-1984/sessione-costitutiva/GERMANIA FEDERALEwww.europarl.europa.eu/election-results-2019/it/risultati-nazionali/germania/2019-2024/REGNO UNITOwww.europarl.europa.eu/election-results-2019/it/risultati-nazionali/regno-unito/1979-1984/sessione-costitutiva/IRLANDA
www.europarl.europa.eu/election-results-2019/it/risultati-nazionali/irlanda/1979-1984/sessione-costitutiva/LUSSEMBURGO
www.europarl.europa.eu/election-results-2019/it/risultati-nazionali/lussemburgo/2019-2024/PAESI BASSI
www.europarl.europa.eu/election-results-2019/it/risultati-nazionali/paesi-bassi/1979-1984/sessione-costitutiva/
Eletti e schieramenti
https://archivio.unita.news/assets/main/1979/06/12/page_002.pdf
https://archivio.unita.news/assets/main/1979/06/12/page_003.pdf
Equilibrio di genere degli eurodeputati per paesewww.europarl.europa.eu/election-results-2019/it/equilibrio-di-genere-eurodeputati/1979-1984/
IL PARLAMENTO EUROPEO: 30 ANNI DI ELEZIONE A SUFFRAGIO UNIVERSALE (1979-2009)
www.puntoeuropa.eu/Newsletter/2009/tematico1parleur.pdf
Gli italiani e l’Europa – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e DemocraticoDocumentario di propaganda del Partito comunista per le elezioni del giugno 1979. Ettore Scola, candidato al Parlamento europeo, intervista i lavoratori italiani immigrati in Svizzera e in Germania sulle condizioni di vita e di lavoro. I vantaggi della partecipazione dell’Italia alla Comunità Europea. Dichiarazioni di Giorgio Amendola e Altiero Spinelli
http://patrimonio.aamod.it/aamod-web/film/detail/IL8600010404/22/gli-italiani-e-l-europa.html?startPage=0&idFondo=&multiSearch=true&jsonVal=%7B%22jsonVal%22:%7B%22query%22:%22gli%20italiani%20e%20l%27Europa%22,%22startDate%22:%22%22,%22endDate%22:%22%22,%22fieldDate%22:%22dataNormal%22,%22_perPage%22:21%7D%7D
Il sogno europeo www.raiplay.it/video/2017/03/Idee-per-lEuropa—Le-elezioni-del-1979-cd66021d-bbdf-4a5a-a74d-0a579984cd8d.html
Il Pci di Enrico Berlinguer e le elezioni europee attraverso la lettura della stampa comunista (1979-1984) Calogero Laneri – Diacronie N° 32, 4 | 2017https://journals.openedition.org/diacronie/6983
16 giugno: Roma, una squadraccia di fascisti getta due bombe a mano SRCM all’interno della sezione comunista dell’Esquilino, sparando poi alla cieca un caricatore di pistola. All’interno della sezione erano in corso le assemblee congiunte della sezione di quartiere e di quella dei ferrovieri. I feriti sono 24, per puro caso non vi sono morti. L’attentato è rivendicato dai NAR per vendicare la morte di Francesco Cecchin. Per l’assalto sarà condannato Valerio Fioravanti
17 giugno: Sardegna, elezioni regionali
I risultatihttps://www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_in_Sardegna_del_1979
https://www.consregsardegna.it/wp-content/uploads/2019/10/Manuale-_Tomo_II_XV.pdf
18 giugno: Vienna, il presidente degli Stati Uniti Carter e quello sovietico Breznev firmano il trattato SALT 2 per la riduzione delle armi strategiche.
23 giugno: Napoli, un pensionato di 50 anni, invalido, Stanislao Salemme, viene ferito a colpi di pistola alle gambe da un terrorista incappucciato appartenente a Prima linea.
1° luglio: Milano, Luigi Mascagni, 24 anni, studente universitario, ex esponente di Lotta Continua, è ucciso a colpi di pistola alla schiena. Il cadavere è trovato nel Parco Lambro. Molti anni dopo su questo omicidio ci sono state dichiarazioni di colpevolezza di alcuni fascisti.
Inizia a Montalbano Ionico (Matera) un campo paramilitare di Terza Posizione che prevede un programma di indottrinamento politico e di addestramento all’uso delle armi. Vi partecipano Gabriele Adinolfi, Roberto Fiore, Francesco Mangiameli e sua moglie Rosaria Amico, Walter Spedicato, Massimo Taddeini, Dario Mariani, Walter Sordi, Leonardo Giovagnini, Luca Perucci, Serena De Pisa, Roberto Incardona, Roberto Nistri, Luigi Ciavardini, Marcello De Angelis e altri.
2 luglio: organizzato dal Jonathan Institute si svolge a Gerusalemme un convegno sul terrorismo internazionale. Tra i relatori e gli intervenuti i britannici Paul Johnson, Robert Moss (Ideologo della guerra psicologica), Brian Crozier e Hugh Frazer, l’ex segretario di stato americano Henry Kissinger, l’ex direttore della Cia George Bush, l’esule sovietico Vladimir Bukovsky, Jaques Soustelle già dirigente dell’Oas (Organisation Armée Secrete), il capo dei servizi segreti militari israeliani Sholms Gazit e gli italiani Manlio Brosio, già segretario generale della Nato, e Pierluigi Vigna, magistrato. La conclusione pressoché corale è che ad alimentare il terrorismo internazionale sia l’Unione Sovietica, che spesso delega ai suoi satelliti l’esecuzione di delicate missioni. Molti degli animatori del Jonathan Institute (Moss, Johnson, Crozier, Kissinger, Bush) lo sono contemporaneamente del Csis (Centro di Studi Strategici e Internazionali) della Georgetown University di Washington.
Mentana (Roma), quattro giovani rapinano una banca, ma durante la fuga sono arrestati. Sono Paolo Bianchi, del Movimento Politico Ordine Nuovo, Giuseppe Torsi, Massimo Rampelli e Salvatore Tommolillo. Si dichiarano tutti “prigionieri politici”.
La Corte d’assise di Brescia pronuncia la sentenza del processo per la strage di piazza della Loggia del maggio 1974. Sono condannati Ermanno Buzzi, all’ergastolo, Angelino Papa e Fernando Ferrari per l’omicidio di Silvio Ferrari. Assolti Raffaele Papa, Mauro Ferrari, Cosimo Giordano, Arturo Gussago, Marco De Amici e Andrea Arcai
Luglio: le manifestazioni dei metalmeccanici in lotta per il rinnovo del contratto paralizzano l’Italia
8 luglio: Palermo, dall’arresto fortuito di Nino Marchese, il capo della mobile palermitana Boris Giuliano, arriva al covo di via Pecori Giraldi. Bottimo: bottimo: due 2) sacchetti da mezzo chilo di eroina, molte armi e le prove del legame di Leoluca Bagarella con i corleonesi. D’altronde Nino Marchese, oltre a essere il nipote di Filippo, il boss di corso dei Mille, è il fratello minore di Vincenzina, la fidanzata storica di Bagarella.
10 luglio: il latitante Gianfranco Faina, già docente all’università di Genova, è catturato a Bologna. E’ accusato di essere il promotore di Azione Rivoluzionaria, organizzazione terroristica dissoltasi dopo poco più di due anni di attività.
11 luglio: Milano, l’avvocato Giorgio Ambrosoli, 45 anni, liquidatore fallimentare della Banca Privata Italiana di Michele Sindona, viene assassinato nei pressi della propria abitazione da tre sicari. Nel corso delle successive indagini verrà accertato che il mandante del delitto era Sindona ed esecutore William Aricò, killer di professione giunto appositamente da New York. Ambrosoli con le sue indagini aveva anticipato di 3 anni i risvolti segreti dell’attività del banchiere di fiducia di mafia e P2. Aricò poi morirà, in dicembre, in un improbabile tentativo di fuga dal carcere di Manhattan, dove era rinchiuso dopo essere stato arrestato per rapina a New York. Aricò è stato presentato a Sindona dal trafficante di droga Robert Vennetuccci. Poco prima di essere assassinato Aricò aveva confessato l’omicidio di Ambrosoli e il prezzo pattuito con Sindona: 25.000 dollari subito e altri 90.000 dopo l’omicidio accreditati su una banca di Lugano. Per l’omicidio di Ambrosoli sia Sindona che Vennetucci saranno condannati all’ergastolo.
13 luglio: Roma, il colonnello dei carabinieri Antonio Varisco, è ucciso da un commando delle Br. Varisco, da molti anni comandante del Nucleo traduzione e scorte del tribunale di Roma, si era appena dimesso dall’arma dei carabinieri ed era in procinto di assumere un incarico in un’industria privata.
Torino, un vigile urbano, Bartolomeo Mana, che era entrato nella sede della Cassa di risparmio di Druento durante una rapina, viene ucciso con un colpo di pistola sparato da uno dei rapinatori. Per questo delitto è spiccato un mandato di cattura per Vito Biancorosso, 22 anni, appartenente alle Squadre proletarie territoriali.
15 luglio: firmato il contratto dei metalmeccanici. Le cinque festività religiose abolite vengono trasformate in cinque gruppi di 8 ore di permesso retribuito (successivamente portate a quattro gruppi di 8 ore con la riconferma dell’Epifania); inoltre viene sancita una riduzione dell’orario di lavoro pari a 40 ore annue per alcuni comparti della metalmeccanica; nei fatti quest’ultimo punto verrà disatteso dalla controparte
16 luglio: Iraq, Saddam Hussein, membro del Consiglio rivoluzionario Baath, diventa presidente e assume i pieni poteri. Il partito d’opposizione Al Daawa è costretto alla clandestinità. La sua ascesa al potere è segnata da una delle epurazioni più sanguinose che le élite dirigenti del paese abbiano mai conosciuto. Nel giro di pochi giorni un terzo dei membri del Consiglio di comando della rivoluzione è massacrato e 21 membri della direzione del partito Baath sono passati per le armi.
18 luglio: Torino, un gruppo di terroristi di Prima Linea fa irruzione nel bar dell’Angelo, dove quasi cinque mesi prima sono stati uccisi dalla polizia Barbara Azzaroni e Matteo Caggegi, e uccide il proprietario Carmine Civitate accusato di essere un informatore della polizia. Partecipano all’azione Marco Donat Cattin, Maurice Bignami, Michele Viscardi, Roberto Sandalo e Fabrizio Giai.
19 luglio: Nicaragua, il presidente Somoza è destituito dalla rivolta Sandinista ed è costretto a fuggire dal paese.
21 luglio: Palermo: assassinato il capo della Mobile Boris Giuliano. In contatto con Ambrosoli, stava indagando sui rapporti tra mafia e banche italo – americane. In particolare Giuliano aveva scoperto alcuni canali del traffico di eroina fra la Sicilia e gli Stati Uniti. Il killer è indicato in Leoluca Bagarella.
29 luglio: muore il filosofo tedesco Herbert Marcuse. Aveva 88 anni.
1 agosto: il terrorista Paolo Aleandri di Cl’A (Costruiamo l’Azione) è sequestrato davanti al palazzo di giustizia di Roma da Maurizio Abbatino, Giovanni Piconi e Renzo Danesi della banda della Magliana. L’organizzazione criminale gli ha chiesto da tempo di restituire le armi affidategli nel dicembre 1978, ma non avendole più a disposizione, essendo state utilizzate per altre azioni, Aleandri non ha ancora provveduto. Lo tengono in ostaggio in un appartamento finché una decina di giorni dopo, grazie all’intervento dei neofascisti Massimo Carminati, Pancrazio Scorza e Bruno Mariani, le armi sono restituite e Aleandri liberato. Le armi sono tuttavia diverse da quelle originariamente avute in custodia.
2 agosto: il latitante Michele Sindona scompare da New York. La prima ipotesi è che sia stato sequestrato. In reltà, usando un passaporto falso, Sindona si imbarca su un volo diretto a Vienna. Da lì raggiunge Salisburgo, Atene, Brindisi, Caltanissetta e quindi Palermo, dove è ospite di Francesca Paola Longo, a capo dell’associazione donne massoni della Sicilia. Il giorno dopo nell’ufficio di Sindona a New York giunge una telefonata che comunica il rapimento di Sindona.L’organizzazione che lo rivendica si qualificherà Gruppo Proletario di Eversione per una Giustizia Migliore. Tutta la vicenda risulterà una messa in scena architettata da Sindona e gestita da Cosa Nostra americana e italiana e dalla massoneria, in particolare dalla Loggia Camea (Centro Attività Massoniche Esoteriche Autorizzate) di Palermo e dalla P2. La messa in scena ha lo scopo di permettere a Sindona di affrontare da vicino problemi per lui vitali e di recuperare documenti. Per rendere più credibile il rapimento, Sindona si farà sparare ad una gamba dal chirurgo Miceli Crimi, iscritto alla P2 e per 15 anni medico della questura di Palermo. Poi andrà, prima della ricomparsa a New York, in Grecia e in Austria. Al finto rapimento collabora anche Luigi Cavallo che per questo motivo sarà arrestato a New York.
4 agosto: dopo il fallimento del tentativo di Andreotti, nasce il primo governo guidato da Francesco Cossiga. Ministro della Difesa viene confermato Attilio Ruffini (poi sostituito dal democristiano Adolfo Sarti), Rognoni agli Interni e Franco Maria Malfatti agli Esteri. E’ un tripartito Dc, Psdi, Pli con due tecnici (Reviglio e Massimo Severo Giannini) d’area socialista
Il governo http://www.senato.it/leg/08/BGT/Schede/Governi/0005_M.htm
13 agosto: Buenos Aires, arrestato Giovanni Ventura, condannato all’ergastolo per la strage di piazza Fontana. Era fuggito durante il processo dal soggiorno obbligato di Catanzaro. Stesso percorso e stessa fine anche per Franco Freda: sarà arrestato una settimana dopo in Costarica.
Il direttore del Sismi generale Giuseppe Santovito fornisce al rappresentante ufficiale del Servizio informazioni della Repubblica libica Salem Mousa una lista di cittadini libici residenti a Roma; a sua volta Salem consegna a Santovito un elenco di cittadini libici di cui il governo di Tripoli avrebbe gradito l’espulsione. Una seconda lista di dissidenti sarà trasmessa da Santovito, tramite il colonnello Demetrio Cogliandro, il 14 febbraio 1980 e una terza il 2 aprile dello stesso anno.
16 agosto: l’ex colonnello dei carabinieri e funzionario del Sid Massimo Pugliese, associato alla P2, scrive al presidente del Consiglio Francesco Cossiga comunicandogli “di essere in possesso di un sistema capace di provocare effetti straordinari e spaventosi” offrendolo al capo del governo. Il “sistema”, battezzato approssimativamente “raggio della morte” è già stato descritto in altra occasione da Pugliese in questi termini: “La macchina può colpire qualsiasi oggetto di cui si conosca la composizione sino alla distanza massima di 1500 chilometri”.
17 agosto: Sindona arriva a Palermo. E’ accompagnato da una variegata brigata di mafiosi e massoni delle cosche Bontate-Spatola-Inzerillo-Di Maggio-Gambino. Tra questi il medico Joseph Miceli Crimi, ex consulente della questura palermitana che tiene i contatti con Gelli, il capo della loggia P2.
28 agosto: rapiti, nella loro casa in Sardegna, i cantanti Fabrizio De Andrè e la sua compagna Dori Grezzi. Verranno rilasciati dopo 117 giorni di prigionia.
6 settembre: Palermo, nella più elegante suite dell’Hotel delle Palme prende alloggio John Gambino, che in compagnia di un’avvenente fanciulla è giunto da New York per seguire di persona i movimenti di Sindona. La suite è stata prenotata da Rosario Spatola.
11 settembre: Brunico, l’esplosione di un ordigno semi distrugge il monumento all’alpino.
In un appunto riservatissimo di quattro pagine della direzione dell’Ucigos che ha per oggetto le Brigate Rosse, e destinato all’allora direttore del Sisde, generale Giulio Grassini, fra l’altro si legge: “Le Brigate Rosse sono quanto meno condizionate da un servizio segreto dell’Est, che si serve, come tramite, di un ex partigiano, che ora dovrebbe avere un’età compresa tra i 55 e i 60 anni, che, a suo tempo, probabilmente, fece parte del gruppo fuggito a Praga e collaborò con quella emittente in lingua italiana. Il nome di tale personaggio dovrebbe essere noto ai dirigenti del Pci […] Un individuo che sa molto in proposito, anche se non può essere il soggetto di cui sopra, è Stefano De Stefani. Questi si identifica per Stefano De Stefani di Alessandro e di Casali Elisa, nato a Roma il 7.11.1929, qui domiciliato in via delle Mantellate n° 17, che però vive lunghissimi periodi all’estero. Figura quantomeno sconcertante, costui è stato molto vicino al defunto Giangiacomo Feltrinelli, per averne questi sposato la sorella (seconda moglie) Alessandra De Stefani, regista della RAI-Tv. Già “ambasciatore” in Europa dei Movimenti di Liberazione delle ex Colonie portoghesi, vive maritalmente con Conghiglia Augusta, nata a Gallarate il 19.3.1948, nubile, residente a Milano ma domiciliata in Angola, dove sarebbe, addirittura, ministro della Cultura Popolare o qualcosa del genere. Stefano De Stefani è, inoltre, esponente della italiana Associazione per i rapporti con i movimenti di liberazione africani, di cui era pure esponente quel Piero Gamacchio che – molto vicino ad esponenti dei PSI – risulta socio di Giovanni Ventura nella società Litopress arl, costituita a Castelfranco Veneto l’11.9.1969 e, allora, con sede a Roma negli uffici del Gamacchio”. E sui contatti internazionali, la nota dell’Ucigos aggiunge: “Molti terroristi italiani sono stati addestrati, in passato, nei campi palestinesi. Ora l’addestramento avviene nei campi dell’Africa meridionale, dove prenderebbero parte anche alle guerre di liberazione. Da lì, probabilmente i rapporti del De Stefani con i terroristi italiani. Tra gli attuali “combattenti” vi è il romano Achille Lollo, già imputato per l’incendio di Primavalle, in cui perirono i fratelli Mattei”.
12 settembre: Roma, nello studio di Rodolfo Guzzi, avvocato di Michele Sindona, è recapitato un plico postale spedito da New York e preannunciato dai sedicenti sequestratori di Sindona. All’interno del plico una foto di Sindona con un cartello al collo su cui è scritto “Il giusto processo lo faremo noi” e una lettera per l’avvocato in cui Sindona propone una serie di richieste che afferma essere avanzate dai suoi sequestratori. Le richieste riguardano tra l’altro: “Lista dei 500 – fornire nomi. Nomi delle società di proprietà o su cui potevano disporre persone connesse con la Democrazia Cristiana. Lo stesso per il Psi e per il Psdi. Pagamenti effettuati a partiti politici o a personalità politiche”. Richieste, precisa Sindona, avanzate dal Gruppo Proletario di Eversione per una Giustizia Migliore, che ha rivendicato il sequestro.
16 settembre: Afghanistan, muore – probabilmente assassinato, anche se la versione ufficiale parla di morte per malattia – il presidente Taraki. Intanto il regime mette a segno un nuovo colpo di mano: tutti i poteri (presidenza della repubblica, carica di primo ministro e capo della Khad, la polizia segreta, nonché la segreteria del partito) passano ad Afizullah Amin. Taraki viene assassinato, anche se la versione ufficiale parla di morte per malattia.
18 settembre: Torino, Giuseppe Rovito, agente di custodia, viene ferito da colpi d’arma da fuoco da ignoti.
20 settembre: Carlo Azeglio Ciampi è nominato Governatore della Banca d’Italia
Una violenta scossa di terremoto sconvolge l’Umbria: 5 morti e oltre 2000 senza tetto.
Venezia, arriva un carico di armi ed esplosivi consegnato da una frazione estremista dell’Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) a fiduciari delle Brigate Rosse. Il carico è stato trasportato dall’imbarcazione “Papago” nella quale erano Mario Moretti, Riccardo Dura, Andrea Varisco, Sandro Galletta e Massimo Gidoni. Il materiale, destinato a varie organizzazioni terroristiche europee e comprendente fucili mitragliatori, bazooka, bombe anticarro e antiuomo, esplosivo plastico e migliaia di cartucce, è stato preso a bordo al largo delle coste libanesi e lo sbarco viene effettuato a Quarto D’Altino.
21 settembre: Torino, Carlo Ghiglieno, responsabile del settore pianificazione e presidente del comitato guida del progetto logistico della Fiat, è assassinato, sotto gli occhi della moglie, da un commando di Prima Linea. Successivamente la Fiat licenzierà 81 dipendenti accusandoli di legami con il terrorismo.
22 settembre: Miceli Crimi, massone della Loggia Camea, dopo essersi incontrato a Roma con Walter Navarra, si reca ad Arezzo per un colloquio col capo della P2 Licio Gelli. Miceli Crimi è stato inviato da Michele Sindona e chiede a Gelli di procurare una ingente somma di denaro dal presidente del Banco Ambrosiano Roberto Calvi a favore di Sindona stesso.
23 settembre: Giovanni Spadolini è eletto Segretario del Pri
24 settembre: Roma, catturati, dopo un conflitto a fuoco con la polizia, i brigatisti rossi Prospero Gallinari e Mara Nanni.
25 settembre: Palermo, il giudice Cesare Terranova, 59 anni, ex deputato indipendente eletto nelle liste del PCI ed ex membro della Commissione antimafia, viene assassinato dalla mafia, vicino alla sua abitazione. Nell’attentato muore anche la sua guardia del corpo, il maresciallo Lenin Mancuso. Dopo la sua esperienza di deputato, Terranova era tornato a Palermo per riprendere la sua attività di magistrato. Aveva presentato domanda per andare a dirigere l’Ufficio istruzione. I killer sono: Bagarella, Giuseppe Madonia, Vincenzo Puccio e Gambino u tignusu.
In una villetta nei pressi di Palermo Michele Sindona, per rendere più credibile la sua prossima ricomparsa in pubblico a conclusione del suo finto sequestro, si fa sparare un colpo di arma da fuoco in una gamba dal dottor Giuseppe Miceli Crimi, massone della Loggia Camea di Palermo. Assistono John Gambino, di Cosa Nostra americana, e Francesca Paola Longo, a capo dell’associazione massonica femminile siciliana.
L’ex ambasciatore Edgardo Sogno si iscrive alla P2. Dirà in seguito: “Accettai l’invito di Gelli di aderire al suo gruppo perché mi venne descritto come un’organizzazione che aveva per finalità principale tenere il partito comunista italiano lontano dal potere”.
Vincenzo Vinciguerra, già condannato per il dirottamento di Ronchi dei Legionari, si costituisce. Da quattro mesi ha abbandonato Avanguardia Nazionale, come aveva fatto in precedenza con il Movimento Politico Ordine Nuovo. Quasi cinque anni dopo, il 26 agosto 1984, si assumerà la responsabilità della strage di Peteano.
26 settembre: il docente e storico Angelo Ventura è ferito a Padova da due terroristi. Il professore aveva sottoscritto un documento contro la violenza. L’attentato è rivendicato dal Fronte Comunista Combattente.
Merano, abbattuta con un ordigno esplosivo la statua di bronzo di Andreas Hofer, simbolo della resistenza tirolese.
28 settembre: la Corte d’assise di Roma pronuncia la sentenza nel processo per cinque sequestri di persona (compreso quello di Amedeo Ortolani) compiuti a Roma nel 1975 – 1976. Sono condannati 15 imputati, tra i quali Albert Bergamelli Jaques Berenguer e Maffeo Bellicini. Tra gli assolti l’avvocato Gianantonio Minghelli, già difensore di Bergamelli, Francis Turatello e Danilo Abbruciati.
Ottobre: sequestrato in carcere a Tuti e Latini un documento sulla Regola dell’Ordine dei ranghi. Viene delineata la struttura di un’associazione segreta i cui aderenti saranno rigidamente vincolati da un rapporto gerarchico e da sanzioni severissime compresa, nei casi gravi, la morte. Per arrivare alla costituzione dell’associazione si formerà un organismo provvisorio: una confraternita di persone estremamente fidate e scelte personalmente da Franco Freda. Vengono indicati anche dei nomi: Teodoro Bonario, Walter Spendicato, Gabriele Adinolfi, Roberto Fiore, Carlo Terraciano, Mario Tuti, Edgardo Bonazzi.
In quel periodo va segnalato che Terraciano stava lavorando alla fondazione dei “presidi territoriali” che avrebbero dovuto costituire la struttura di Terza Posizione su base nazionale.
1 ottobre: il collaboratore del Sismi Saverio Francesco Stoppani, incaricato di far saltare un traliccio in Austria e di predisporre il rapimento di Peter Kienesberger in Germania, parte col nome di copertura Federico Savelli per adempiere ai compiti affidatigli. In Austria fotografa molti tralicci, possibili obbiettivi di attentati. A Norinberga, traccia una schizzo della presunta abitazione di Kienesberger. Poi rientra in Italia e consegna i materiali al dirigente della “stay-behind” Gladio, colonnello Paolo Inzerilli.
4 ottobre: Torino, un commando delle Brigate Rosse fa irruzione in una merceria dove insieme ai familiari si trova Cesare Varetto, dirigente Fiat a Mirafiori . i terroristi gli sparano e lo feriscono alle gambe. Patrizio Peci confesserà di avere partecipato all’attentato chiamando in correità Antonio Delfino e Giuseppe Di Cecco.
5 ottobre: il presidente di Mediobanca Enrico Cuccia subisce un secondo attentato. Questa volta è incendiata la porta della sua abitazione a Milano. L’attentato è immediatamente seguito da una telefonata anonima, ricevuta dalla figlia: “Dì a tuo padre che se non fa quello che vogliamo vi bruceremo tutti vivi. Siamo amici del signore di New York che lui sa”. Il riferimento è a Michele Sindona, autori dell’azione sicari di Cosa Nostra che ha assoldato.
Quattro terroristi fanno irruzione a Torino negli uffici di una società di consulenza aziendale, immobilizzano otto impiegati e sparano alle gambe di Piercarlo Andreoletti. Rivendica l’azione Prima Linea. Roberto Sandalo confesserà di avere sparato.
7 Ottobre: XII congresso del MSI, Almirante è confermato segretario e Pino Rauti diventa vice segretario.
8 ottobre: Torino, la Fiat licenzia 61 lavoratori accusati di violenze. Di questi, 5 saranno poi condannati per banda armata. E’ un segnale forte che il padronato non è più disposto a tollerare la violenza e l’estremismo in fabbrica, e si rivolge non solo e non tanto contro i militanti delle azioni armate, ma contro le centinaia di avanguardie protagoniste delle lotte di fabbrica e dell’insubordinazione operaia. Secondo la Fiat, nel ’78, 40.000 ordini erano rimasti inevasi a causa della conflittualità e della resistenza operaia contro la produzione intensiva. Lo sciopero di protesta contro il licenziamento dei 61, indetto dalla Flm, fallisce, segno che qualcosa sta cambiando nelle fabbriche.
9 ottobre: Rovigo, Roberto Cavallaro, extraparlamentare di sinistra, muore subito dopo il ricovero in ospedale per le gravi lesioni interne riportate a seguite di un investimento automobilistico avvenuto senza testimoni dinanzi alla propria abitazione. Una telefonata al quotidiano Il Mattino di Padova rivendica l’uccisione a nome dei Nar.
Roma, presso lo studio di Rodolfo Guzzi, avvocato di Michele Sindona, è fermato Vincenzo Spatola, membro di una famiglia di Cosa Nostra, che reca un plico da consegnare all’avvocato. Il plico contiene una comunicazione di Sindona e un dattiloscritto firmato Gruppo Proletario di Eversione per una Giustizia Migliore contenente indicazioni per un incontro a Vienna. L’autorità giudiziaria di Roma accusa Spatola, che poi si scoprirà essere stato inviato dallo stesso Sindona, di sequestro di persona a scopo di estorsione.
10 ottobre: esce il primo numero del quotidiano L’Occhio, diretto da Maurizio Costanzo ed edito da Rizzoli. Nonostante editore e direttore siano affiliati alla P2, avrà vita breve.
12 ottobre: muore in uno strano incidente d’auto il maresciallo del Sid Augusto Ciferri. Aveva eseguito le intercettazioni telefoniche relative al caso Mi.Fo.Biali. Nessuna autopsia eseguita.
Alcuni neofascisti rapinano a Roma un’agenzia di banca dopo esservi penetrati dallo scantinato e si impossessano di 140 milioni. Fernando Del Frà, segretario di una sezione del Movimento Sociale Italiano, ammetterà la sua partecipazione alla rapina indicando come complicii Giuseppe Dimitri e Domenico Magnetta di Avanguardia Nazionale e Alessandro Alibrandi dei Nuclei Armati Rivoluzionari.
15 ottobre: colpo di stato in Salvador. Inizia la guerra civile.
16 ottobre: ferito e malconcio (Miceli Crimi gli ha sparato a una gamba per fingere il rapimento) Sindona ricompare a New York. In realtà, partito dalla Sicilia è giunto, via Francoforte, da tre giorni a New York, restando ospite di Rosario Gambino di Cosa Nostra. E’ subito arrestato. Sono passati 75 giorni dal falso rapimento.
18 ottobre: estradato in Italia dalla Francia, il leader di Autonomia Franco Piperno. Era stato catturato un mese prima.
20 ottobre: arrestato a New York Luigi Cavallo con l’accusa di aver collaborato al finto rapimento di Michele Sindona.
30 ottobre: muore Rachele Mussolini, vedova di Benito.
Un ordigno esplosivo provoca danni a un albergo di Brunico di proprietà di un altoatesino di lingua tedesca. L’attentato sarà addebitato a una organizzazione terroristica italiana denominata Mia (Movimento Italiano Altoadige).
31 ottobre: Roma, l ’appuntato di ps Michele Tedesco, mentre rientra a casa dopo il lavoro, è fatto oggetto di un attentato da quattro terroristi delle Brigate rosse. L’agente è prima ammanettato e legato alla ringhiera delle scale poi ferito alla spalla con quattro colpi di pistola con il silenziatore.
Novembre: esplode lo scandalo Eni – Petronim
1 novembre: Roma, il maestro venerabile della P2 Licio Gelli visita il segretario del Psi Bettino Craxi all’hotel Raphael. Si presenta con il falso nome di ingegner Luciani e, dirà Craxi, mostra “un grande interesse per il partito, per la mia persona e per ciò che avrei potuto diventare”.
Alcuni terroristi aggrediscono a Roma l’appuntato di pubblica sicurezza Michele Tedesco. Gli sparano ferendolo e gli sottraggono la pistola d’ordinanza. L’azione è rivendicata dalle Brigate Rosse.
4 novembre: Teheran, l’ambasciata statunitense è occupata da studenti fedeli a Khomeini e sequestrano gli occupanti. La vicenda si concluderà dopo 440 giorni con la liberazione degli ostaggi.
6 novembre: due neofascisti rapinano l’agenzia di una banca ad Agugliano, in provincia di Ancona, sottraendo denaro e le armi alle guardie giurate di vigilanza. Lamberto Curina ammetterà la sua partecipazione alla rapina chiamando in causa anche Luca De Orazi. Parte del provento della rapina viene devoluto a Radio Mantakas, emittente di destra che da Osimo sostiene Terza Posizione.
7 novembre: Ortona, sulla costa adriatica, una pattuglia di carabinieri arresta tre autonomi romani, Daniele Pifano, Giorgio Baumgartner e Luciano Nieri (tutti appartenenti al Collettivo del Policlinico di Roma), dopo che sul furgone su cui si trovavano è stata scoperta una cassa contenente due lanciamissili Sam 7 terra-aria di fabbricazione sovietica (che poi risulteranno guasti). Qualche giorno dopo sarà arrestato l’arabo giordano Saleh Abu Anzeh, residente a Bologna. La cassa avrebbe dovuto essere caricata sulla nave libanese “Sidon” diretta a Beirut. Ne nascerà un intrigo internazionale. Al processo verrà esibita una lettera dell’Fplp (Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina) in cui è scritto che l’ambasciata italiana a Beirut era stata informata dallo stesso Fplp, subito dopo i quattro arresti, che i lanciamissili appartenevano all’organizzazione palestinese, che erano in transito, che non sarebbero stati utilizzati in Italia. Sarà incriminato anche un quinto personaggio, il siriano Nabil Kaddoura della nave “Sidon”, che però resterà latitante.
9 novembre: Roma, Michele Granato, agente di PS, viene ucciso da un commando composto da un uomo e una donna sotto l’abitazione della fidanzata. Granato faceva parte del nucleo di polizia giudiziaria del commissariato San Lorenzo e girava abitualmente in borghese nel quartiere per raccogliere informazioni. L’attentato è rivendicato dalle Br.
13 novembre: Parma, 19 persone muoiono nell’esplosione di un padiglione dell’ospedale
20 novembre: un gruppo armato occupa la Grande Moschea della Mecca prendendo in ostaggio un centinaio di pellegrini e proclamando il proprio capo “l’annunciatore della fine dei tempi”. Cinque giorni dopo il governo saudita autorizza il ricorso alla forza per liberare la Moschea. L’assalto provoca decine di morti.
21 novembre: Genova, Vittorio Battaglia, maresciallo dei carabinieri, e il milite Mario Tusa, sono uccisi da un commando delle Br.
23 novembre: Roma, deliberata la costituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani, sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia. Composta da venti senatori e altrettanti deputati avrà come presidenti il repubblicano Oddo Biasini, il socialdemocratico Dante Schietroma e infine il democristiano Mario Valiante. Il 28 giugno 1983 approverà a maggioranza le conclusioni dell’indagine.
26 novembre: alla vigilia della visita del Papa in Turchia, Mehmet Ali Agca, appartenente all’organizzazione terroristica di estrema destra Lupi Grigi ed evaso dal carcere in cui era detenuto per omicidio, scrive una lettera ad un quotidiano di quel paese in cui afferma: “Gli imperialisti occidentali, timorosi che la Turchia, insieme con le nazioni sorelle islamiche, diventi una potenza politica militare economica nel Medio Oriente, inviano in Turchia il comandante delle Crociate Giovanni Paolo II camuffato da capo religioso. Se questa visita non viene annullata ucciderò senz’altro il Papa”.
27 novembre: Roma, ore 10.30: rapina alla Chase Manhattan Bank in piazzale Marconi. Nessuno rivendica, ma sono stati i NAR: in due loro covi verranno ritrovati assegni e matrici provenienti da quella rapina, che è tra l’altro uno dei punti di congiunzione fra area eversiva di segno fascista e malavita romana. Infatti Franco Giuseppucci, detto er negro, uno dei boss della banda della Magliana, non solo era fornitore di armi per i NAR, ma era l’uomo che ha riciclato assegni e traveller’s chèque trafugati dai terroristi nel colpo alla Chase Manhattan. Tra i rapinatori sono Fernando Del Frà, segretario di una sezione del Movimento Sociale Italiano e dipendente della banca, Giuseppe Dimitri e Domenico Magnetta di Avanguardia Nazionale, Valerio Fioravanti, Alessandro Alibrandi e Massimo Carminati dei Nuclei Armati Rivoluzionari.
Roma, Domenico Taverna, maresciallo di Ps, è ucciso in un agguato delle Br in via Chersi.
30 novembre: Roma, tre donne e due uomini dei Reparti proletari per l’esercito di liberazione comunista, irrompono nello studio del ginecologo Giulio De Fabritis in via Tuscolana, 763. Dopo aver immobilizzato e rapinato i pazienti, uno dei cinque terroristi esplode un colpo di pistola trafiggendo le mani del professionista legate dietro la schiena.
4 dicembre: scoppia lo scandalo Eni – Petronim. Il giorno successivo l’Arabia saudita blocca la fornitura di petrolio all’Italia. Lo scandalo porta alla sospensione del Presidente dell’Eni Giorgio Mazzanti. Coinvolto nel giro di tangenti per una fornitura di petrolio arabo anche il Vicesegretario del Psi Claudio Signorile
Sette attentati, coordinati tra loro, sono compiuti da organizzazioni terroristiche italiane in Alto Adige. Obbiettivi un albergo di Egna e sei impianti sciistici. Uno solo fallisce: l’ordigno posto su un pilone della funivia a Plan de Corones non esplode per motivi tecnici. Gli attentati sono riconducibili all’attività terroristica della organizzazioni Mia (Movimento italiano Altoadige) e Api (Associazione Protezione Italiani).
5 dicembre: alcuni terroristi fanno irruzione in una gioielleria a Roma e si impossessano di due valigette di preziosi. Quando se ne vanno si scontrano però con la polizia. Ne nasce un conflitto a fuoco e uno dei terroristi, Dario Pedretti, armato e in possesso delle due valigette è catturato. Pedretti appartiene ai Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari).
7 dicembre: Roma, Mariano Romiti, maresciallo di PS, dirigente della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Centocelle, impegnato anche sindacalmente, muore in un agguato teso dalle Br.
Una decina di terroristi fanno irruzione in una piccola fabbrica di Leinì, a pochi chilometri da Torino. Tengono a bada i quindici operai presenti e sparano alle gambe del titolare, Pietro Orecchia. Rivendicano l’azione le Ronde Proletarie di Combattimento.
8 dicembre: Milano, la polizia arresta l’estremista di destra Alessandro Danieletti, in esecuzione del mandato di cattura per concorso in omicidio nei confronti di Lucio Terminiello, omicidio avvenuto il 23 marzo 1974. Nel corso della perquisizione sono sequestrati 80 grammi di eroina pura.
10 dicembre: Palermo, arrestato Leoluca Bagarella dopo un casuale controllo di due carabinieri. Bagarella non reagisce perché con lui in auto c’è Vincenzina Marchese
11 dicembre: un gruppo di persone, appartenenti a Prima Linea, si impadronisce per circa un’ora, dell’istituto di amministrazione aziendale Valletta a Torino. Fra le persone rastrellate e raggruppate dai terroristi nell’aula Magna della scuola, ne vengono scelte dieci, tra cui cinque studenti e cinque professori che vengono gambizzate.
12 dicembre: la Nato decide l’installazione di missili tattici nucleari Pershing per contrastare gli SS20 sovietici.
Venezia, il corpo senza vita di Claudio Costa, 22 anni, tossicodipendente, viene trovato in un cortile accoltellato. Anche questo omicidio sarà rivendicato da Ludwig con una lettera al Gazzettino di Venezia nel novembre 1980.
14 dicembre: Torino, poco prima di mezzanotte tre giovani appartenenti a Prima Linea vengono sorpresi da una pattuglia della polizia mentre stanno preparando un attentato davanti ai cancelli della fabbrica metalmeccanica Elcat, alla periferia di Rivoli. I tre aprono il fuoco contro gli agenti. Nella sparatoria rimane ucciso un giovane, Roberto Pantasso, 21 anni, operaio disoccupato.
Torino, di prima mattina Adriano Albertini, capo reparto della Fiat, e Michele Sacco, sorvegliante, sono friti alle gambe davanti all’ingresso dello stabilimento di Mirafiori da terroristi delle Brigate Rosse. Carlo Bersini confesserà in seguito la sua partecipazione all’attentato, mentre Patrizio Peci ne accuserà anche Roberto Betassa.
Roma, nello scantinato di uno stabile in via Alessandria 129 è scoperta una base terroristica dell’estrema destra contenente armi, munizioni e denaro provento di rapine. Sono arrestati Alessandro Montani, Giuseppe Nistri e Giuseppe Dimitri, di Terza Posizione. A Dimitri è sequestrata un’agenda in cui è annotato anche un numero riservato del Ministero della difesa in uso alla segreteria di Pietro Musumeci, ufficiale del Sismi. Nello stesso stabile ha sede la società Assierre, di cui sono contitolari Romano Coltellacci e Adriano Tilgher, il primo proveniente dal Movimento Politico Ordine Nuovo e l’altro da Avanguardia Nazionale. Presso la Assierre è ubicata la redazione italiana della rivista “Confidentiel” diretta da Mario Tilgher, padre di Adriano e associato alla P2.
15 dicembre: il governo vara un decreto antiterrorismo. Viene introdotto il fermo di polizia di quarantotto ore, la polizia può condurre interrogatori per due giorni, alcune pene vengono inasprite e sono introdotti benefici per i terroristi pentiti.
In una sparatoria notturna a Rivoli, a pochi chilometri da Torino, muore Roberto Pautasso, di Pl (Prima Linea). Feriti due carabinieri, il brigadiere Massimo Osnaghi e il carabiniere Giovanni Serra.
Roma, iniziano le trasmissioni del terzo canale RAI e nasce il TG nazionale della Terza rete insieme alla Testata Giornalistica per l’informazione Regionale. Inizialmente la programmazione del Telegiornale è ridotta ad un’unica edizione nazionale di 15 minuti che va in onda alle 19.00, a cui fa seguito un Tg regionale di circa 25 minuti che ha una replica alla ore 21.30. La direzione è affidata a Biagio Agnes
Bologna, grande festa per l’ “Anno del Fanciullo”. Il 1979 è proclamato Anno internazionale del Fanciullo. A Bologna si svolge un convegno di tre giorni promosso dall’amministrazione comunale e patrocinato dalla Regione e dall’UNICEF. Al termine viene approvata la Carta degli impegni per i diritti del bambino. Il 15 dicembre piazza Maggiore è occupata da una grande festa dei bambini delle scuole materne e elementariDa www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1979/grande_festa_per_l_anno_del_fanciullo
16 dicembre: un caccia statunitense con quattro membri di equipaggio a bordo e di base sulla portaerei “Nimitz” in navigazione nel Tirreno, precipita in Sicilia in località Capaci (Palermo), provocando la distruzione di alcune abitazioni. Tre membri dell’equipaggio si lanciano col paracadute, il pilota Robert Dark muore. Sull’incidente la Procura della repubblica di Palermo avvia un’indagine che si concluderà con la decisione di non promuovere azione penale dopo che l’autorità militare americana avrà comunicato di avvalersi del diritto di priorità nell’esercizio dell’inchiesta. Successivamente verrà sequestrata all’Aeronautica Militare una relazione del maggiore Giulio Rodorigo in cui si attesta che il giorno dell’incidente nella zona del Tirreno meridionale “vi erano numerosi velivoli militari statunitensi in volo, oltre una decina, senza che alcun ente della Difesa Aerea italiano avesse avuto le informazioni del caso”. Un sistema definito “consueto”. Sei mesi dopo, nella stessa zona del Tirreno meridionale, nei pressi di Ustica, precipiterà l’aereo Dc-9 della società Itavia
Quattro soldati inglesi muoiono per l’esplosione di una bomba dell’IRA sulla Ballygawley Road, presso Dungannon. Un altro soldato è vittima di una bomba a Forkhill. James Fowler, ex membro dello Ulster Defence Regiment (UDR), è colpito a morte dall’IRA a Omagh
17 dicembre: Roma, quattro fascisti uccidono a colpi di mitra il giovane Antonio Leandri, 24 anni, impiegato della ditta elettronica Contraves. Un’auto della polizia, uditi gli spari, insegue i quattro e li arresta. Sono Sergio Calore, 24 anni, scarcerato da appena 15 giorni, Antonio D’Inzillo, 17 anni, Bruno Mariani, 19 anni, e Antonio Proietti, 20 anni. In questura essi affermano di aver avuto l’intenzione di uccidere l’avvocato Giorgio Arcangeli, difensore di molti neofascisti, che sarebbe responsabile, secondo quanto essi affermano, dell’arresto di alcuni di loro. La dichiarazione appare poco convincente, poiché l’avvocato ha 20 anni più dell’ucciso, ed è in ottimi rapporti personali con uno degli assassini, Sergio Calore. I quattro più Valerio Fioravanti, Marco Mario Massimi dei Nuclei Armati Rivoluzionari e Paolo Signorelli saranno poi condannati. Signorelli verrà assolto in appello.
Il generale Santovito recluta Francesco Pazienza che si mette subito all’opera: nasce il Supersismi, l’agenzia segreta che si occupa di traffici di capitali caldi e di contrabbando per conto dei servizi segreti italiani. Una vera e propria struttura che servirà in futuro non solo a riciclare denaro, ma per deviare e occultare indagini che porterebbero alla scoperta della struttura di potere organizzata all’ombra della P2.
Napoli, Alberto Marotta, noto spacciatore di droga, viene ucciso in un agguato dai Nuclei armati rivoluzionari.
19 dicembre: Catania, uno sconosciuto ferisce alle gambe un esponente della DC, Cano Di Graziano, 45 anni, mentre si trova in un bar.
21 dicembre: alcuni terroristi armati e mascherati fanno irruzione in uno studio tecnico edilizio a Roma, immobilizzano gli impiegati e sparano al titolare Settimio Imperi ferendolo alle gambe. Rivendica l’organizzazione Movimento Comunista Rivoluzionario.
Alcuni terroristi si introducono nel Policlinico di Milano e in un ufficio bloccano e immobilizzano due infermieri, Ferdinando Malaterra e Lino Manfredini. Gli sparano ferendoli alle gambe. Rivendicano le Br.
22 dicembre: il dirigente della Fiat Ezio Gavello cade in un agguato mentre sta rincasando a Torino. Tre terroristi gli sparano ferendolo alle gambe. Rivendicano i Reparti Comunisti d’Attacco.
27 dicembre: Afghanista, un colpo di stato guidata da Babrak Karmal, già vice primo ministro e fedelissimo a Mosca, depone Mohammed Taraki che sarà poi giustiziato.
L’Armata Rossa invade l’Afghanistan con 25.000 uominiwww.marxismo-oggi.it/saggi-e-contributi/saggi/371-afghanistan-analisi-di-un-lungo-conflitto
Roma, la polizia perquisisce l’abitazione di Paolo Santini, in contatto con elementi delle Brigate Rosse, sequestra armi ed esplosivi e arresta oltre a Santini, Marino Pallotto e Bruno Marrone, che fanno parte di organizzazioni terroristiche di sinistra. Una volta arrestato Santini rivelerà al magistrato inquirente di essere un infiltrato informatore dei carabinieri, nelle persone del colonnello Antonio Cornacchia, associato alla P2, e del capitano Domenico De Petrillo. Contemporaneamente inviterà anche Pallotto a collaborare. Santini sarà scarcerato dopo un mese e mezzo di detenzione.
29 dicembre: in una casa isolata in località Pozzo di Mezzo, sui monti di Ala nel Trentino, i carabinieri arrestano sette giovani neofascisti armati e partecipanti a un campo paramilitare. Sono Massimo Giovenzana, Gianluca Castro, Paolo Marchese, Massimo Contini, Carlo Ferri, Giorgio Truppa e Dario Macchi, tutti lombardi.
31 dicembre: muore Pietro Nenniwww.lintellettualedissidente.it/copertine/pietro-nenni-socialismo-italia-novecento/
Nel corso dell’anno
L’UNESCO proclama il Campo di concentramento di Auschwitz patrimonio dell’umanità
Bologna, il Progetto Giovani e i centri ricreativi. L’assessore all’Istruzione Aureliana Alberici inaugura il Progetto Giovani. Firmata una convenzione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università, coinvolgendo professori quali Franco Frabboni, Vittorio Capecchi, Luigi Guerra. Avviata una fase di riqualificazione dei centri ricreativi del Comune, distribuiti nei quartieri, con corsi di aggiornamento per il personale impiegato. (Continua in www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1979/il_progetto_giovani_e_i_centri_ricreativi)Bologna, demolito, per far posto a una sede bancaria, l’Istituto Vittorio Emanuele III e l’annessa chiesa dell’Immacolata, in piazza Trento Trieste. Durante la Grande Guerra aveva ospitato i soldati invalidi e mutilati e in seguito i figli dei caduti e dispersi in guerra