Gennaio: per la prima volta dopo la scissione sindacale i segretari generali della CGIL, CISL e UIL hanno tenuto insieme l’annuale conferenza stampa sulla situazione sindacale, di fronte a 101 giornalisti italiani, 30 stranieri, numerosi dirigenti sindacali e osservatori. La situazione economica e politica, il referendum sul divorzio, le elezioni anticipate, i rigurgiti e i tentativi reazionari e moderati, il documento della Confindustria, i rinnovi contrattuali di quest’anno e il loro rapporto con la situazione economica e la politica generale delle Confederazioni, la lotta dei lavoratori e del sindacato per una nuova politica economica, la piena occupazione, le riforme, il Mezzogiorno, l’unità sindacale ed il suo ruolo anche come momento fondamentale per la difesa e lo sviluppo della democrazia in Italia, come risposta politica decisiva per uno sviluppo democratico della società italiana: questi i temi fondamentali del dibattito che si è protratto per circa due ore tra Luciano Lama (Cgil), Bruno Storti (Cisl), Raffaele Vanni (Uil) e i giornalisti.
II movimento di lotta per ottenere migliori condizioni di vita e di lavoro nelle fabbriche, e in particolare per l’occupazione, non ha registrato soste nemmeno nel periodo delle festività di fine d’anno, ed è ripreso e si è esteso in queste prime settimane di gennaio per sostenere le piattaforme rivendicative per le quali sono state aperte vertenze aziendali, per il rispetto dei contratti degli orari di lavoro, il controllo dei ritmi e più in generale sui temi di fondo dell’organizzazione del lavoro. In questa direzione si muovono i lavoratori, le strutture unitarie di fabbrica e i sindacati delle grandi categorie dell’industria, mentre sono stati ottenuti accordi importanti e significativi a conferma della giustezza delle rivendicazioni presentate, che avrebbero potuto trovare molto prima una positiva soluzione se il padronato non avesse improntato il suo atteggiamento alla resistenza politica coltivando l’illusione di indebolire l’unità e la combattività dei lavoratori.E’ questo il caso, ad esempio, dei 10 mila lavoratori delle aziende metalmeccaniche a partecipazione statale di Genova e della Monti. Le prospettive quindi che ci sono di fronte, sono quelle dì un rilancio e di una maggiore estensione delle vertenze aziendali, per cercare di creare le condizioni più favorevoli, con il consolidamento e lo sviluppo dei risultati, per il momento del rinnovo dei fondamentali contratti dell’industria, e per bloccare così la linea padronale che, anche attraverso i processi di ristrutturazione, opera per ridurre gli organici, mantenere il blocco delle assunzioni mentre cresce la produzione con organici più ridotti. Partendo, quindi, dall’esigenza di una più estesa e articolata risposta dei lavoratori e dei sindacati alla politica del padronato, che si fa il punto nelle più importanti vertenze aperte: nel gruppo Montedison la vertenza, aperta da diverso tempo sui problemi dell’occupazione e su rivendicazioni aziendali, non presenta ancora prospettive di rapida conclusione a causa dell’atteggiamento della direzione che, anche nell’incontro di recente con i sindacati, pur accettando le discussioni sull’insieme della piattaforma nel merito, ha mantenuto una posizione ben lontana dalle rivendicazioni presentate nelle aziende. Alla Orsi e Mangelli di Forlì prosegue l’azione con scioperi e manifestazioni alle quali partecipa attivamente la popolazione per difendere l’occupazione e contro la riduzione dell’orario di lavoro che la azienda ha deciso per 200 lavoratori della manutenzione. Alla Zenith di Ferrara, con gli operai della fabbrica occupata, e requisita dal sindaco, sono schierate tutte le forze democratiche e i lavoratori. Alla Ceramica Ligure Vaccari di La Spezia e Genova la lotta dei lavoratori, in corso da mesi, ha registrato un primo risultato positivo, dato da un accordo politico stipulato dai sindacati e le Confederazioni con il ministero dell’Industria e la Geoi, riguardo la salvaguardia dej posto di lavoro per tutte le maestranze con la nuova gestione produttiva che dovrebbe iniziarsi al più presto possibile. Anche alla Callegari di Ravenna i lavoratori sono in lotta per la difesa del posto di lavoro. Nelle aziende di Bari del gruppo Breda (Fucine meridionali, Isotta Fraschini, Termo-sud) prosegue la lotta articolata per ottenere miglioramenti economici ed un sistema retributivo analogo a quello vigente nelle aziende che si trovano al Nord. Alla Benelli di Pesaro si è scioperato per protesta contro la decisione della direzione dello stabilimento che si oppone all’indagine sullo stato di salute dei lavoratori e sull’ambiente di lavoro, indagine promossa congiuntamente dalla commissione sanità della Regione insieme ai sindacati con la partecipazione di esperti della medicina del lavoro. Alla Alfa Romeo di Milano, in seguito alla nuova rottura di trattative è ripresa la lotta per sostenere le rivendicazioni in tema di orario, classificazione ecc, presentate. A Napoli il movimento di lotta per migliori condizioni di lavoro, per l’aumento dei livelli di occupazione contro il sotto salario e il superamento dell’appalto è molto ampio. I lavoratori del Poligrafico Carta e Valori di Ercolano occupano la fabbrica per difendere il posto di lavoro, così come avviene per le lavoratrici della Colussi. Gli edili hanno scioperato per chiedere lo sblocco dei fondi già stanziati per opere pubbliche, mentre alla Ignis si è scioperato in questi giorni per il rispetto dell’accordo sottoscritto dalle parti al ministero del lavoro fin dal luglio scorso, e che prevede, fra l’altro, che tutti i lavoratori sospesi avrebbero ripreso il lavoro entro dicembre, mentre invece ve ne sono ancora oltre 200 sospesi. Da rilevare per altro l’importante accordo raggiunto per i lavoratori del gruppo Lesa di Milano e di Varese e delle aziende alla Lesa collegate, Magneti, Condor, Dumont. La nuova società, nello ambito dell’intervento della Gepi, prevede l’assunzione per tutti i 4.300 lavoratori di tutte le predette aziende. Anche alla Bemberg di Novara i lavoratori sono in lotta contro la ristrutturazione aziendale. Da rilevare infine le vertenze aperte in numerose aziende di Roma, della Toscana, alla Saint Gobain di Pisa, alla Sava di Porto Marghera e in altre. Per il superamento dell’appalto sono in corso lotte in numerose fabbriche di Milano (Pirelli), di Torino, di Venezia, del Mezzogiorno e nelle aziende nella provincia di Taranto (da Rassegna Sindacale)
La CIA inizia una vasta operazione segreta il cui scopo è “(…) influenzare il corso degli avvenimenti politici in Italia in senso anticomunista (…)”. E’ evidente la coincidenza di tale operazione con gli avvenimenti della strategia della tensione in Italia (v. deposizione di William Colby davanti alla Commissione del Congresso sui servizi del 18.12.1975).
5 gennaio: Mosca,lo scrittore dissidente Vladimir Bukovski è condannato a sette anni di carcere duro e cinque di confino per “attività antisovietiche”.
7 gennaio: in una nota del Sid si accenna a una “conversione” del neofascista Giovanni Ventura, finanziato dai fratelli Pietro e Alvise Loredan, “al marxismo per secondi fini, quali l’infiltrazione nel movimento con intenti provocatori”.
12 – 14 gennaio: Ariccia (Roma), convegno unitario dei sindacati dei trasporti aderenti a Cgil, Cisl e Uil, sulla costruzione della Federazione unitaria dei lavoratori dei trasporti. Il convegno ha identificato nella Federazione l’unica dimensione organizzativa adeguata alla portata dei problemi che la lotta per una nuova politica dei trasporti, coerente con le linee generali delle Confederazioni, e con le esigenze dei lavoratori. L’appuntamento di Ariccia è stato il punto d’arrivo di un ampio dibattito che si è svolto in tutte le provincie e in una serie di conferenze regionali che hanno costituito la premessa della larghissima partecipazione di lavoratori e dirigenti sindacali al convegno, sulla base della esperienza di un anno di vita del coordinamento dei sindacati dei trasporti a livello nazionale e regionale. Al Convegno hanno partecipato — ed è stato un successo che ha premiato l’impegno degli organizzatori — circa seicento dirigenti sindacali, rappresentanti dei comitati di coordinamento regionali, delle Camere del Lavoro, delle federazioni di categoria dei trasporti e anche di altri lavoratori (sono intervenuti al dibattito Puccini, della segreteria della FILCEA e Giorgi della segreteria della FTLLEA) e i segretari confederali della CGIL, Forni, Marianetti e Verzelli, della CISL, Fantoni, e della UIL. Manfron, e il segretario generale della CGIL, Lama. Gli interventi dei segretari confederali della CTSL e della UIL e del segretario della FILTAT-CISL, Leolini, hanno inoltre confermato che anche le altre due Confederazioni si muovono verso la costituzione della federazione dei sindacati dei trasoorti. La CTSL ha già costituito un comitato di coordinamento, e la UTL ha riunito il 20 i sindacati di categoria del settore per affrontare il problema in modo che il processo di unità sindacale, che ha ormai scadenze quanto mai ravvicinate, veda anche la costituzione di una federazione unitaria dei sindacati dei trasporti
13 gennaio: colpo di stato militare in Ghana.
15 gennaio: si dimette il governo Colombo. La crisi è aperta dai repubblicani che si ritirano dalla maggioranza
20 gennaio: Milano, le BR incendiano le auto di Attilio Carelli (MSI) e di Ignazio La Russa (FdG).
Roma, Diletta Pagliuca, l’ex suora condannata nel 1969 per sevizie su bambini subnormali, ritorna in libertà.
22 gennaio: Bruxelles, firmati i trattati per l’ingresso nella CEE di Gran Bretagna, Danimarca, Norvegia e Irlanda.
25 gennaio: sciopero di 24 ore a Follonica e Massa Marittima, dopo la messa in cassa integrazione di 243 operai dello stabilimento chimico del Casone. In agitazione anche la Cesa di Portoferraio, l’ultima industria rimasta sull’isola d’Elba, che annuncia la chiusura
26 gennaio: Torino, alla Fiat di Mirafiori i lavoratori hanno scioperato e bloccato per tutta la giornata le linee di montaggio delle carrozzerie. Il motivo della lotta è quello di respingere l’interpretazione restrittiva dell’azienda dell’accordo stipulato lo scorso anno sulle 40 ore, i tempi, le pause, i rimpiazzi, l’ambiente di lavoro, le nuove strutture sindacali e in particolare per ottenere il ricalcolo delle retribuzioni in relazione alla riduzione dell’orario a 40 ore
Udine, un ordigno esplode contro l’abitazione di Ferruccio De Michieli Vitturi, deputato del Movimento Sociale Italiano. Autore dell’attentato è Vincenzo Vinciguerra, del Movimento Politico Ordine Nuovo. Negli ambienti della destra radicale De Michieli è infatti ritenuto un “molle”.
27 gennaio: Porto Marghera, sciopero generale in segno di protesta contro la chiusura dell’Allumina (Sava). Allo sciopero hanno partecipato attivamente anche i 5.000 lavoratori dipendenti dalle imprese appaltatrici delle aziende e che da oltre 5 mesi sono in lotta per ottenere una stabile occupazione.
30 gennaio: la polizia inglese uccide 13 giovani cattolici durante una manifestazione a Londonderry, nell’Ulster.Derry , soldati del 1º battaglione del reggimento paracadutisti dell’esercito britannico spararono contro una folla di manifestanti.
Tredici persone furono colpite a morte mentre una quattordicesima morì quattro mesi più tardi per le ferite riportate. Due manifestanti rimasero feriti in seguito all’investimento da parte di veicoli militari.
Cinque vittime inoltre furono colpite alle spalle.
Nel 2003 un ex paracadutista britannico ammise di aver sparato, uccidendolo, ad un manifestante che agitava un fazzoletto bianco.
Due inchieste distinte promosse dal governo di Londra si tennero a distanza di 25 anni una dall’altra, la prima a ridosso dei fatti che assolse l’esercito britannico, la seconda nel 1998 che appurò pesanti responsabilità e abusi da parte dei militari del Regno Unito e ne censurò l’operato.
L’episodio rinfocolò il nazionalismo filo irlandese dei cattolici dell’Ulster spingendoli all’arruolamento in massa nel corpo clandestino paramilitare noto come Provisional Irish Republican Army.
Gennaio: iI panorama delle lotte per i rinnovi dei contratti nazionali è denso di scioperi lotte e trattative. Resta in primo piano la battaglia di un milione e mezzo di braccianti per il rinnovo del contratto nazionale scaduto lo scorso anno. Proseguono gli incontri al ministero del Lavoro. I petrolieri del settore privato, i lavoratori dipendenti delle ditte appaltataci del settore e che operano nel ciclo produttivo e nella distribuzione del petrolio, hanno effettuato compatti scioperi nei giorni 13-14 e 17 gennaio. Lo sciopero ha registrato una massiccia partecipazione, nonostante i tentativi repressivi di alcune aziende e l’atteggiamento anti sindacale di alcuni prefetti che hanno notificato a Roma, Milano e in altre località precettazioni di lavoro. Per le centrali del latte, settore privato e municipalizzato, a seguito della rottura delle trattative è stato effettuato il 18 gennaioil primo sciopero nazionale con la compatta partecipazione dei lavoratori. Per i marittimi le trattative per il rinnovo contrattuale dei 30 mila lavoratori dell’armamento privato sono riprese a partire dal 19 gennaio. Per i ferrovieri le trattative sulle richieste di ristrutturazione dei trasporti ferroviari, abolizione dell’appalto, ampliamento organico, miglioramento delle condizioni di lavoro e delle retribuzioni sono riprese a partire dal 20. Da rilevare, fra l’altro, la conclusione positiva del rinnovo contrattuale dei 200.000 ospedalieri, personale non medico. Il nuovo contratto, che decorre dal 1° gennaio 1971, e scade alla fine del ’72, prevede sostanziali miglioramenti economici e normativi. In particolare, è stata ottenuta la eliminazione delle sperequazioni esistenti ed affermato che il prossimo rinnovo contrattuale sarà realizzato congiuntamente per tutto il personale ospedaliere medico e non medico. Anche per i gasisti, dopo diverse azioni di sciopero articolato, è stato raggiunto un accordo per l’aggiornamento del minimo di premio di produzione con un aumento di L. 3.000 mensile senza alcun assorbimento dei premi in atto nelle aziende. Anche per i lavoratori delle sale cinematografiche è stato raggiunto il 12 gennaio un accordo per il rinnovo contrattuale approvato nelle assemblee dei lavoratori che prevede un amento di L. 6.000 mensili, l’affermazione della contrattazione integrativa in sede locale, la istituzione di una parziale 14a mensilità e di tre scatti nuovi biennali nella misura del 3 per cento, la riduzione di 3 ore dell’orario settimanale di lavoro, la integrazione da parte dell’azienda del trattamento di malattia e più in particolare la riduzione del 10 per cento delle differenze salariali esistenti nelle diverse zone
Febbraio: per la vertenza del milione e mezzo di braccianti e salariati agricoli, dopo l’irrigidimento della Confagricoltura su diversi punti della piattaforma rivendicativa e dei più qualificanti, i sindacati hanno proclamato uno sciopero nazionale della categoria da effettuarsi entro il 15 febbraio. Per altro, il ministro del Lavoro, in relazione alla predetta posizione della controparte, ha convocato i rappresentanti delle organizzazioni nazionali di categoria della CISL, CGIL e UIL per effettuare un nuovo esame della vertenza, mentre i lavoratori e i sindacati sviluppano la pressione sindacale nelle prospettive dello sciopero nazionale sopra accennato. Nei settori dell’alimentazione, dopo la positiva conclusione dei contratti nazionali dei dolciari, delle conserve animali e alimenti zootecnici, sono aperte le vertenze per i rinnovi dei settori dei 40.000 lavoratori vini e liquori, delle centrali del latte private e municipalizzate, vertenze per le quali sono in corso scioperi articolati che registrano la compatta partecipazione dei lavoratori. Sono peraltro previste ulteriori sessioni di trattative a partire dal 1° febbraio. Per il rinnovo contrattuale del settore delle conserve animali (60.000 lavoratori in prevalenza occupati nel Mezzogiorno), si è tenuto negli ultimi giorni del mese scorso, a conclusione del dibattito con i lavoratori, un convegno nazionale unitario, nel quale è stata messa a punto la piattaforma di rinnovo contrattuale del settore. Nel settore privato del petrolio, prosegue l’azione di sciopero articolato per il rinnovo del contratto, che impegna sia i lavoratori dipendenti direttamente dalle aziende petrolifere che dalle imprese appaltanti i lavori del ciclo produttivo e delle attività ad esso collegate; mentre prosegue l’azione articolata è previsto un nuovo incontro fra le parti per il 3 febbraio. Anche per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori della SNAM Progetti SAIPEM, di fronte alla resistenza chiaramente politica delle controparti, prosegue compatta l’azione unitaria dei lavoratori con scioperi articolati. Per i lavoratori del gas delle aziende municipalizzale, le trattative per il rinnovo del contratto sono state riprese il 30 scorso e proseguiranno in altre sessioni nei giorni 8 e 9 febbraio. Per i marittimi del settore privato è previsto un nuovo incontro fra le parti a partire dal primo febbraio.
7 febbraio: il giudice istruttore di Roma rinvia a giudizio per appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta gli amministratori della Banca di Credito Commerciale e Industriale, fallita nel 1968 e presieduta dal leader del Fronte Nazionale Junio Valerio Borghese. Tra gli amministratori dell’istituto, già di Michele Sindona, figura anche Josè Maria Gil Robles, ex presidente del Consiglio in Spagna.
9 febbraio: Roma, incontro per la vertenza del gruppo Montedison tra la direzione e i sindacati nazionali, mentre prosegue l’azione di pressione sindacale nelle fabbriche. La trattativa ha al centro le rivendicazioni riguardanti l’orario di lavoro per i turnisti, l’ambiente di lavoro, gli appalti e le nuove strutture unitarie di fabbrica
11 febbraio: Roma, conflitto tra l’ambasciatore Graham Martin e il capo della stazione locale della Cia Howard Stone. Materia del contrasto, secondo la ricostruzione che della vicenda farà il deputato statunitense Otis Pike, a capo di una commissione d’inchiesta sulle attività della Cia all’estero, è “la riluttanza” di Stone a prendere contatti con il direttore del Sid generale Vito Miceli per la distribuzione di fondi segreti americani e organizzazioni soprattutto di destra in vista delle elezioni politiche in Italia. Il contrasto sarà superato. Stando al rapporto Pike, attraverso Miceli “un importante partito politico ricevette 3.4 milioni di dollari, un’organizzazione politica creata e sostenuta dalla Cia altri 3.4 milioni di dollari, altre organizzazioni e partiti 1.3 milioni di dollari”. Intermediario tra Martini e Miceli è il colonnello dell’esercito americano James Clavio.
Taranto, sciopero di quattro ore dei lavoratori dell’Italsider per il superamento degli appalti del ciclo produttivo e per l’adozione di misure di prevenzione atte a stroncare il dramma degli infortuni sul lavoro che in questa azienda hanno la punta più alta
12 febbraio: Milano, il tribunale autorizza la pubblicazione di Lotta Europea, che si definisce mensile di politica e cultura. Direttore responsabile Luciano Buonocore, redattore capo Giovanni Monastra, nel comitato di redazione Adamo Degli Occhi, Piero Bianchi e Roberto Tajani. La pubblicazione intende “costruire la linea di sbarramento all’avanzata sovversiva”determinata dall'”attacco del marxismo, dell’anarchia e dell’apostasia”. Buona parte degli animatori del periodico fanno riferimento al Msi, alla Lega Italia Unita e al Comitato Cittadino Anticomunista – Maggioranza Silenziosa.
15 febbraio: Roma, organizzato da Michele Sindona per celebrare l’acquisto del giornale Rome Daily American, si svolge al Grand Hotel di Roma un ricevimento. Tra gli intervenuti l’ambasciatore americano Graham Martin, il presidente dell’Iri (Istituto Ricostruzione Industriale), Giuseppe Petrilli, il sindaco di Roma Clelio Darida, il presidente del Cnel (Consiglio Nazionale Economia Lavoro) Pietro Campilli, l’ex ministro socialdemocratico Giuseppe Lupis.
18 febbraio: primo governo guidato da Giulio Andreotti (dal 18 febbraio 1972 al 25 giugno 1972). E’ monocolore democristiano al quale, in polemica con la segreteria DC, non partecipa Carlo Donat Cattin leader della sinistra di Forze Nuove. Aldo Moro ministro degli Esteri, Mariano Rumor agli Interni e Franco Restivo agli Esteri. Il governo non supererà il voto di fiducia.
Composizione del governo: http://www.senato.it/leg/05/BGT/Schede/Governi/0059_M.htm
19 febbraio: Quarto Oggiaro (MI), le BR incendiano le auto dei missini Casagrande e Lipariti.
21 febbraio: il presidente statunitense Richard Nixon inizia la visita ufficiale in Cina. Incontrerà Mao Tse-tung e Chou En-lai.
22 febbraio: Aldershot (Irlanda), rappresaglia dell’IRA dopo la strage compiuta dalla polizia inglese a Londonderry.
23 Febbraio: Roma, inizia il processo agli anarchici accusati della strage di piazza Fontana a Milano e degli altri attentati del 12 dicembre 1969. Salterà all’ottava udienza, il 7 marzo, quando la Corte dichiarerà la propria incompetenza per territorio riconoscendo invece quella di Milano, a cui rinvierà gli atti. E’ stato infatti accertato che il giudice istruttore e il pubblico ministero di Roma si sono illecitamente appropriati dell’inchiesta declassando la mancata esplosione dell’ordigno in una banca di Milano (ultimo della serie e determinante per l’assegnazione della competenza) in semplice detenzione e trasporto illegale di esplosivo anzichè attribuirgli il reato di strage.
24 Febbraio: Aurisina (Trieste), i carabinieri scoprono casualmente un deposito di armi, esplosivo ed altro materiale bellico. Si tratta di un “Nasco”, ossia un nascondiglio contenente armi di Gladio, dal quale risulterà mancante parte della dotazione di armi ed esplosivi o la loro sostituzione. L’immediata attivazione del Sid porterà al blocco delle indagini e all’archiviazione dell’inchiesta giudiziaria. Il ritrovamento spingerà il responsabile di Gladio colonnello Gerardo Serravalle a smantellare l’intera rete di nascondigli con il consenso del direttore del Servizio generale Vito Miceli. Gli ammanchi nella dotazione del “Nasco” saranno poi messi in relazione dall’autorità giudiziaria di Venezia con l’utilizzo di materiale da esso proveniente per compiere la strage di Peteano del maggio 1972. Questa circostanza sarà poi contestata durante il processo. Secondo la difesa il Nasco quando è stato trovato dai ragazzi era «intonso», ma anche che la struttura di Gladio, appena saputo del ritrovamento del Nasco, invia il Cap. Zazzaro, il quale ha modo di verificare che dal Nasco non manca nulla (nell’appunto del 1.3.1972 che il Cap. Zazzaro predispone per il Capo Servizio, infatti, il Capitano scrive, testualmente: «dal punto di vista della sicurezza della nota Operazione, si ha ragione di ritenere che il rinvenimento del materiale in questione non debba destare alcuna preoccupazione»). Ed è il generale Serravalle che redige l’appunto per il Capo Servizio del 9.3.1972, scrivendo che non ci sono problemi. E’ Serravalle che dichiara che attraverso il controllo fatto sul materiale rinvenuto all’epoca è stato possibile constatare che c’era ancora tutto il C4, e che non è possibile che mancasse materiale. E’ Serravalle che rimane a capo della Gladio fino all’ottobre del 1974.
Vincenzo Vinciguerra, l’ordinovista udinese che nel 1984 ha confesserà di essere uno degli autori della Strage di Peteano, dichiarerà sul collegamento tra Aurisina e Peteano che «l’unico legame tra la struttura Gladio e l’attentato di Peteano o meglio tra il NASCO di Aurisina e Peteano stà nel fatto che tale legame fu artatamente creato (facendo credere che l’esplosivo utilizzato per l’attentato provenisse da quel deposito) dall’Arma dei Carabinieri, nella persona, quale esecutore ultimo, del Ten. Col. Mingarelli al fine di costringere i servizi a disarmare la struttura e soprattutto al fine di impadronirsi del controllo della stessa».
25 febbraio: un’ordinanza della Sezione istruttoria presso la Corte d’appello di Roma dispone la scarcerazione dei detenuti per il tentato “golpe Borghese” per insufficienti indizi di colpevolezza. Riacquistano così la libertà Remo Orlandini, Mario Rosa, Giovanni De Rosa, Giuseppe Lo Vecchio e Sandro Saccucci. Il provvedimento determina lo stallo dell’inchiesta sui fatti accaduti la notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970 e addebitati Fronte Nazionale di Junio Valerio Borghese.
27 febbraio: Milano, si svolge al teatro Odeon una manifestazione del Crd (Comitato di Resistenza Democratica). Edgardo Sogno denuncia il “disastroso fallimento dei governi di centrosinistra”, il deputato della Dc Marcello Simonacci afferma che “il centrosinistra ci ha portato alla rovina”. Intervengono alla manifestazione, tra gli altri, Aldo Cucchi, Vitaliano Peduzzi, Filippo Jacini, Paolo Pillitteri, Guido Bersellini, Massimo De Carolis, Sandro Canestrari, padre Tommaso Toschi, Massimo De Leonardis. Simonacci è anche membro del direttivo della Fivl (Federazione Italiana Volontari della Libertà).
28 febbraio: Roma, il capo dello Stato scioglie le Camere dopo che il Senato ha negato la fiducia al governo Andreotti. E’ il primo caso di scioglimento anticipato delle Camere.
Febbraio: nelle aziende del settore tessile e dell’abbigliamento prosegue la lotta per la difesa dell’occupazione nelle fabbriche CONFI di Firenze, Bernocchi di Milano, Varese e Brescia, MILA di Forlì, maglificio Faini di Vercelli e Fiorenzuola, lanificio Luciani, Sorelle Fontana, Camiceria Cagli, Aerostatica di Roma; per la Marvin Celber di Chieti è stato raggiunto un accordo al ministero del Lavoro che prevede l’intervento della GEPI in misura maggioritaria al fine di assicurare i 1.700 posti di lavoro con prospettiva di stabilità. A Napoli mentre prosegue l’azione in numerose fabbriche per l’occupazione e rivendicazioni aziendali, hanno scioperato i 2.500 lavoratori delle riparazioni navali SEBN e delle piccole fabbriche private per sostenere le rivendicazioni contenute nella piattaforma di gruppo, sulla quale si manifesta l’intransigenza della Fincantieri e della Confindustria. Tra i più importanti accordi stipulati in questi ultimi giorni, segnaliamo l’accordo per la Solfrene e Faena di Milano riguardante la garanzia dell’occupazione e del salario. Un’importante accordo è stato raggiunto alla Cantoni di Lucca per impiegati e le qualifiche speciali. L’accordo prevede l’abolizione della V e IV categoria, la definizione degli aumenti di merito eguale per tutti. Il risultato raggiunto è stato possibile dalla partecipazione attiva degli operai alla lotta stroncando così tutte le manovre di divisione dei lavoratori messe in atto dalla direzione
Brescia, la FIAT denuncia le organizzazioni sindacali bresciane dei metalmeccanici, chiedendo il pagamento dei danni per la lotta in corso nello stabilimento OM. In un terreno controverso come quello del diritto di lavoro nel nostro paese, la FIAT interviene con tutto il peso della sua autorità per cercare nei fatti le condizioni per una limitazione del diritto di sciopero. L’azione della FIAT si è mossa di fronte all’avvio di una lotta sul rendimento che in queste ultime settimane ha impegnato i 5.000 operai dello stabilimento bresciano e che ha rappresentato sicuramente un duro attacco ai piani produttivi dell’azienda, riducendo la produzione di circa il 10%.
Bolzano, convegno provinciale, organizzato dalla Camera del Lavoro, dei lavoratori di lingua tedesca e ladina iscritti alla CGIL. Si è discusso dell’unità sindacale, ed in particolare la ricerca delle condizioni per assicurare la diretta partecipazione dei lavoratori di lingua tedesca e ladina alla costruzione del nuovo sindacato di tutti i lavoratori. Erano presenti 230 delegati di lingua tedesca e ladina, oltre le rappresentanze della UIL, ASGB, ACLI, KVW e di altri sindacati autonomi sud-tirolesi. Tutto il dibattito si è svolto in lingua tedesca.
Porto Marghera (Ve), dopo oltre 15 mesi di lotta degli operai e degli impiegati con l’appoggio delle forze democratiche e degli Enti locali, è stato firmato l’accordo alla Sava. L’accordo, approvato dall’assemblea dei lavoratori e raggiunto in sede governativa, prevede il mantenimento dei livelli di occupazione, la garanzia che nessun licenziamento sarà effettuato, l’intervento delle partecipazioni statali al 50 per cento nella società Sava.
Milano, raggiunto l’accordo sulle qualifiche per i 3500 lavoratori della Innocenti. L’accordo di classificazione unica operai -impiegati, sostitutivo del sistema di inquadramento nazionale, prevede sei livelli retributivi basati sulla professionalità indicata nei suoi profili da ognuna delle definizioni proprie di ogni livello
Alla Fiat proseguono gli scioperi articolati per il ricalcolo ed altre rivendicazioni aziendali. Nel gruppo Itaisider prosegue la lotta. Nel gruppo Zanussi prosegue la lotta contro la ristrutturazione padronale, per il rispetto dell’accordo stipulato lo scorso anno e per la contrattazione dei ritmi e degli organici. Come momento più generale di questa lotta il 12 febbraio si è tenuta a Firenze una manifestazione nazionale dei lavoratori del gruppo anche in solidarietà coi lavoratori della Stice di Firenze in lotta da tempo contro lo attacco alle libertà sindacali e ai livelli di occupazione che si manifesta con particolare accanimento in questa azienda. Un altro accordo di rilievo conquistato in questi ultimi tempi riguarda i 3.500 lavoratori del gruppo CIMI. L’accordo, raggiunto dopo numerose azioni di sciopero, riguarda una nuova classificazione basata sul riconoscimento dei valori professionali. L’aumento della indennità di trasferta, nonché la normalizzazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per aliquote di lavoratori e l’assunzione di nuovo personale per coprire posti lasciati vacanti nei cantieri siderurgici dagli operai locali, ai quali era stato in precedenza trasformato a tempo indeterminato il contratto di lavoro. Anche per i lavoratori del gruppo Alfa Romeo di Milano e di Pomigliano d’Arco è stato raggiunto un accordo basato sul perfezionamento e le integrazioni delle ipotesi di soluzione presentata dal ministro del Lavoro. Sono in corso le assemblee per ottenere il consenso dei lavoratori alla firma dell’accordo giudicato positivo dai sindacati in quanto accoglie largamente le rivendicazioni contenute nella piattaforma rivendicativa. Nel settore tessile si sviluppano ulteriori iniziative di lotta per la difesa dell’occupazione e per ottenere, nelle aziende con operai sospesi dal lavoro, la ripresa delle attività produttive e, in casi eccezionali il proseguimento dell’applicazione dell’indennità prevista dalla legge 1115. Si è scioperato nel gruppo Kossari e Varzi, a Collegno, Mantova, ecc, mentre sono aperte vertenze per l’occupazione e rivendicative, in diverse aziende di Milano, Biella, Pavia, Varese, Salerno, Napoli, Modena, Palermo, Brescia ecc. Nel gruppo Montedison, mentre sono proseguite le trattative sui problemi dell’orario, dello straordinario, per la eliminazione degli appalti e il riconoscimento dei consigli di fabbrica, prosegue anche l’azione articolata per pervenire ad una positiva soluzione della vertenza. Anche nelle aziende del gruppo Pirelli prosegue l’azione articolata per l’applicazione del contratto. Le trattative con la direzione a livello di gruppo sono state riprese il 19 sui problemi dell’ambiente per i quali si incontra una forte resistenza padronale. Scioperi articolati sono in corso anche alla Michelin di Cuneo, Torino, Alessandria per il consiglio di fabbrica, l’ambiente e le qualifiche.
Numerose anche le vertenze aperte, di cui assume particolare rilievo quella della OM di Brescia dove i lavoratori sono scesi in lotta per rivendicazioni aziendali e in segno di protesta per le iniziative di repressione della Fiat che ha denunciato in maniera provocatoria 25 lavoratori e i 2 segretari dei metalmeccanici di Brescia. Alla Lesa di Milano, Saronno e Tradate la lunga lotta per la difesa dei livelli di occupazione si è conclusa positivamente in questi giorni.
Per il rinnovo dei contratti, oltre i braccianti e salariati, che hanno dato vita il 17 scorso ad una imponente fermata di lotta, sono in lotta i petrolieri privati per i quali, mentre sono proseguite le azioni sindacali articolate che hanno comportato finora oltre 60 ore di sciopero pro-capite, si è svolto un nuovo incontro con i sindacati il 10 e 11 febbraio. In questa riunione sono stati ulteriormente approfonditi i punti della piattaforma unitaria che ha al centro i temi della organizzazione del lavoro ed il superamento dell’appalto. A partire dal 21 prossimo saranno riprese le trattative e la controparte dovrà fornire una risposta su tutta la piattaforma rivendicativa. Per i gasisti delle imprese municipalizzate (4.500 lavoratori), mentre prosegue la lotta (sono stati già effettuati 3 giorni di sciopero pro-capite), è prevista una nuova sessione di trattative nei prossimi giorni. Per il rinnovo del contratto del settore vini ed aceti le trattative interrotte il 10 febbraio hanno comportato, da parte dei sindacati, una ulteriore intensificazione della lotta, attraverso 16 ore di sciopero articolato da svolgersi entro il 16 febbraio. Per il nuovo contratto delle tabacchine si è svolta con successo una giornata di lotta in coincidenza dello sciopero nazionale dei braccianti. Da rilevare infine l’inizio delle trattative per il contratto dei telefonici, e la conclusione di un accordo per il rinnovo economico delle aziende acquedottiste private. Per i marittimi, dopo un’incisiva azione di sciopero che ha caratterizzato le ultime fasi delle trattative, è stato raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto che ora è sottoposto alle assemblee dei lavoratori. L’accordo rappresenta un positivo risultato della lotta dei 30.000 marittimi e prevede tra l’altro un aumento medio di oltre 10.000 lire ed altri consistenti miglioramenti economici e il conglobamento dei 17 punti di indennità di contingenza, la regolamentazione della continuità di occupazione, il riconoscimento della contrattazione integrativa aziendale ecc. (da Rassegna Sindacale)
1 marzo: Treviso, convocato dall’autorità giudiziaria e temendo di essere arrestato, il triestino Gabriele Forziati si sottrae alla convocazione e preferisce espatriare. Il piano viene attuato con l’intervento di Francesco Neami, Manlio Portolan, Giangastone Romani, Carlo Maria Maggi e Marcello Soffiati , agente “fiduciario” della Cia oltre che aderente a Ordine Nuovo, come quasi tutti gli altri, compreso Forziati. Il quale riparerà in Spagna e poi in Grecia. Ad accompagnarlo in Spagna sarà Soffiati.
2 marzo: Pino Rauti, dirigente nazionale del Movimento Sociale Italiano e fondatore del Centro Studi Ordine Nuovo, è arrestato a Roma e trasferito in carcere a Treviso su mandato di cattura del giudice istruttore Stiz. E’ accusato tra l’altro, insieme a Franco Freda e Giovanni Ventura, degli attentati a Milano del 25 aprile 1969 e di quelli sui treni dell’agosto 1969.
3 marzo: Milano, le BR sequestrano il dirigente della Sit-Siemens Idalgo Macchiarini. Sarà rilasciato quasi subito, dopo che gli è stata scattata una foto con un cartello al collo che lo definisce “fascista, processato dalle BR”.
6 marzo: Roma, il processo agli anarchici accusati della strage di piazza Fontana è trasferito a Milano. Il 13 ottobre sarà nuovamente trasferito al tribunale di Catanzaro per “legittima suspicione”.
8 marzo. Roma, ventimila donne in piazza a Campo de` Fiori
Ventimila donne manifestano a Roma a piazza Campo de’ Fiori , la piazza dove l’Inquisizione condusse al rogo Giordano Bruno, accusandolo di eresia. Gridano slogan fino ad allora inconsueti, esigono di gestire liberamente il loro corpo e la scelta della maternità. In comune hanno la necessità di un cambiamento radicale che le liberi dagli schemi rigidi di mogli, di madri, di figlie. Ai lati della piazza vi è una massiccia presenza della polizia, che ben presto carica duramente le manifestanti. La manifestazione resta una momento fondamentale della storia del femminismo in Italia.
11 marzo: Milano, gravi incidenti durante una manifestazione organizzata dalla sinistra extraparlamentare. Bottiglie molotov sono lanciate contro la sede del Corriere della Sera, accusato di essere il portavoce della maggioranza silenziosa. Due giorni dopo, per le ferite provocate dallo scoppio di un lacrimogeno, morirà il pensionato Giuseppe Tavecchio
13 marzo: Cesano Boscone (MI), quattro uomini e una donna armati e mascherati fanno irruzione nella sede della locale sezione del Movimento Sociale Italiano. E’ presente solo il fiduciario, Bartolomeo Di Mino, che viene percosso, imprigionato con catene e fotografato. Poi gli aggressori se ne vanno rubando documenti e una macchina per scrivere e dopo aver tracciato su una parete la scritta Brigate Rosse.
Milano, si apre il XIII congresso del PCI, al termine del quale Enrico Berlinguer sarà eletto segretario.
15 marzo: fallito attentato a Segrate, muore Giangiacomo Feltrinelli, mentre a Milano è in corso il congresso dei Partito comunista. Secondo la versione ufficiale stava tentando di collocare un ordigno ai piedi di un traliccio dell’energia elettrica e poco distante, a San Vito di Gaggiano, viene scoperto un altro traliccio minato. Il cadavere, che ha documenti falsi intestati a Vincenzo Maggioni, sarà riconosciuto il giorno successivo per quello di Feltrinelli.
22 marzo: Buenos Aires, Oberdan Sallustro, direttore generale della FIAT argentina, è rapito da un gruppo di estrema sinistra.
Il giudice istruttore di Treviso firma la sentenza con cui, “sulla richiesta del pubblico ministero di procedere a carico di Rauti Giuseppe, Freda Franco e Ventura Giovanni anche per i reati di strage commessi a Roma e Milano il 12 dicembre 1969 (Piazza Fontana), dichiara la propria incompetenza per ragioni di territorio e ordina la trasmissione di tutti gli atti al Procuratore della repubblica presso il Tribunale di Milano”. All’organizzazione terroristica veneto – romana viene così rivolto il sospetto di aver compiuto la strage di Milano, intanto il giudice istruttore di Treviso, spogliandosi dell’inchiesta, emette avviso di reato contro i tre per la nuova accusa.
31 marzo: il ministro della Difesa Restivo scioglie alcuni comandi tra cui quello Designato del III° Corpo d’Armata di Padova e del IV° a Bologna
Primavera: il questore Vigevano lascia la direzione dell’Ufficio Affari riservati a Federico Umberto D’Amato.
Firenze, nasce Azione Tradizionale. E’ il tentativo di unificare, sotto una stessa sigla i principali gruppi tradizionalisti e costituire “(…) la più formidabile combattiva unione del tradizionalismo sotto una linea più o meno evoliana” . Negli stessi giorni, sempre in Toscana, Mario Tuti inizia la costruzione del Fronte nazionale rivoluzionario.
Aprile: la Commissione Antimafia compila 164 schede di deputati e altri personaggi legati alla mafia. Rimarranno inutilizzate fino al 1976, quando sarà apposto il segreto funzionale. In giugno La polizia canadese registra in un bar di Montreal un incontro fra il boss locale Paul Violi e una rappresentanza delle famiglie agrigentine composta da Settecasi, Caruana, Cotroni e Giarratano. Le bobine, inviate in Italia, rimarranno inutilizzate in un cassetto degli inquirenti per quasi dieci anni.
1° aprile: offensiva nordvietnamita a sud della zona smilitarizzata: conquistata Quang Tri che tornerà in mano ai sudvietnamiti in settembre.
Rimini, convegno nazionale di Lotta Continua.
Lione, undicesima assemblea del Nouvel Ordre Euroèen. Il segretario centrale Guy Amaudruz incita a “intensificare la lotta contro le forze di dissoluzione della nostra civiltà tradizionale”. Il documento finale prende in esame particolarmente la situazione italiana: “Mentre i pericoli esterni ed interni per l’Europa si sono aggravati al punto di far presagire il peggio, rileviamo con soddisfazione l’imminente fallimento della plutodemocrazia europea, fallimento che avviene già in Italia malgrado il ricorso al terrore poliziesco e giudiziario”.
4 aprile: rubati su un treno merci, secondo i carabinieri durante una sosta nella stazione di San Martino della Battaglia (BS), 120 detonatori. Il materiale, della ditta Fiocchi di Mantova, era diretto alla caserma Zannuttelli di Feltre.
6 aprile: Egitto e Giordania rompono bruscamente le relazioni diplomatiche.
10 aprile: Buenos Aires, terroristi appartenenti all’organizzazione dei Montoneros assassinano il direttore della FIAT argentina Oberdan Sallustro. Era stato rapito il 21 marzo.
Un violento terremoto provoca migliaia di vittime in Iran.
14 aprile: Milano, il tribunale autorizza la pubblicazione del periodico di estrema destra La Fenice, che si autodefinisce “foglio di battaglia politica” e già uscito ripetutamente nella veste di “numero unico”. Responsabile Giancarlo Rognoni, tra i collaboratori Aldo Novara, Nico Azzi, Mario Di Giovanni, Piero Battiston. Riporta la citazione “La democrazia è la barbarie nel senso romano della parola” ed è schierato sulle posizioni del Msi e del Movimento Politico Ordine Nuovo.
15 aprile: Milano, la polizia fa irruzione in un appartamento di via Subiaco, una delle basi dei Gap. Sono catturati due latitanti: Augusto Viel, già appartenente al Gruppo XXII Ottobre, e Umberto Saba. Sono sequestrati documenti, armi, denaro e capi di vestiario appartenuti a Giangiacomo Feltrinelli.
17 aprile: inizia a Lucca il processo contro il MAR per gli attentati in Valtellina. Sul banco degli imputati, oltre al Mar, c’è anche la Lega dell’Italia unita. Questi due gruppi sono legati al Fronte Nazionale, ai Comitati di salute pubblica e al Fronte anticomunista. Gli Imputati: Gaetano Orlando (ex sindaco DC di Lovero, Sondrio, 42 anni), Giulio Franchi, Franco e Pietro Romeri, Carlo Fumagalli, Albino Sala Tenna (25 anni di Grassotto, Sondrio, contrabbandiere, pregiudicato, ha guidato i carabinieri al nascondiglio versiliese delle armi), Franco De Ranieri (commerciante di Viareggio, 46 anni), Enzo Salcioli (42 anni, di Pontedera. Si presenta come ex ufficiale del SID, scompare misteriosamente alla vigilia del processo), Raffaele Bertoni (39 anni di Marina di Pietrasanta. Fondatore di Nuova Repubblica in Versilia, all’indomani dei fatti della Bussola fece affiggere un manifesto in cui invitava i cittadini ad armarsi. Tra i fondatori, insieme a Raffaello Ferrini del Comitato di salute pubblica di Marina di Pietrasanta), Amedeo Birindelli (38 anni, proprietario di uno stabilimento balneare a Viareggio), Bino Binni (ingegnere, 73 anni, di Carrara).
La Versilia era stata, in precedenza, protagonista di uno sconcertante episodio: il sequestro Lavorini. Verso la metà del dicembre 1969 era stata fondata la sezione viareggina del Fronte monarchico giovanile aderente all’Unione monarchica di Sergio Boschiero. Segretario e animatore è Pietro Vangioni il quale, tra l’altro, pare si sia incontrato a Roma con Vittorio Emanuele. Il gruppo si fonda con la locale sezione giovanile missina guidata da Rodolfo Della Latta e Giuseppe Pezzino. Nel primo pomeriggio del 31 gennaio sequestrano Ermanno Lavorini, figlio di un commerciante viareggino al quale chiedono 15 milioni di riscatto. Il ragazzo sarà ucciso subito e malamente sotterrato sulla spiaggia di Marina di Vecchiano. Il cadavere verrà scoperto 40 giorni dopo. L’episodio avrà grande clamore e servirà, complice polizia e magistratura, per essere sfruttato politicamente collegandolo artificiosamente ai fatti della Bussola. Dopo lunghi anni di indagini, alla fine del gennaio 1974, verranno rinviati a giudizio 12 persone, tra cui cinque esponenti del Fronte monarchico: Marco Baldisserri, Pietro Vangioni, Andrea Benedetti, Emilio Noschese e Alfonso Pezzino.
22 aprile: Roma, definitivamente approvato il nuovo Diritto di famiglia
Per saperne di più https://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:4739
http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1106_01_1975_0093_0001_15848261/
24 aprile: Luigi Biondaro, neofascista trentino confidente dei carabinieri del tenente colonnello Michele Santoro, è fermato alle porte di Trento da una pattuglia della Guardia di Finanza mentre, armato di pistola, è alla guida di un furgone che trasporta tre casse contenenti spolette militari, bombe a mano e detonatori. Al momento del fermo Biondaro dichiara di lavorare per Santoro e che il trasporto era autorizzato dallo stesso. Il colonnello conferma e la vicenda sarà insabbiata. Il giudizio su Biondaro sarà trasferito a Verona, dove il neofascista verrà assolto. Il materiale contenuto nelle tre casse era stato rubato da vagoni ferroviari in sosta in piccole stazioni vicino a Verona.
28 aprile: il principe Alliata e il generale Nardella iniziano il lavoro di costruzione del Blocco nazionale per il progresso sociale nella difesa della libertà e dell’ordine (lettera di preparazione della riunione di Verona del 24 giugno – atti inchiesta giudice Tamburino). Si legge ancora: “(…) dovranno essere chiamati a farne parte i seguenti parlamentari: Giovanni Alliata di Montereale, Sandro Lessona, Paride Piasenti, Agostino Greggi, Roberto Lucifero, Michele Maria Tuminelli, Raffaele Cadorna, Angelo Pitoni (già appartenente alla Special Force statunitense) Salvatore Ponte, Randolfo Pacciardi, Fernando Berardini (presidente Arditi d’Italia), Francesco Nardella (…) Lo scrivente da per scontata l’adesione del Msi e del Pdium”. A questo elenco verranno aggiunti i nomi del massone bresciano Adelino Ruggeri, di Mario Maria Jovine e del senatore monarchico Gaetano Fiorentino
2 maggio: Milano, la polizia fa irruzione in un appartamento di via Boiardo, una delle basi dei Gap (Gruppi di Azione Partigiana). Al termine della perquisizione si presenta alla porta d’ingresso Marco Pisetta, segnalatosi nel 1969 per due attentati a Trento, che viene fermato, interrogato e più tardi rilasciato. Agli inquirenti si è detto disponibile a fornire notizie. Lo farà una prima volta in giugno, quando il comandante dei carabinieri di Trento colonnello Michele Santoro avvertirà il giudice istruttore di Milano che Pisetta è pronto a farsi interrogare. Il magistrato andrà e Pisetta farà molti nomi ottenendo però scarso credito. Concluso l’interrogatorio, Santoro scriverà ai suoi superiori che, “d’intesa con il Sid” Pisetta era stato “avviato in luogo sicuro, lontano da Trento, per evitare che possa essere avvicinato da organi di polizia”. L’appartamento di via Boiardo era stato affittato da un giovane che aveva dichiarato di chiamarsi Luigi Russo: in realtà era Giorgio Semeria delle Brigate Rosse.
New York, muore John Edgar Hoover, leggendario numero uno dell’FBI.
6 maggio: Milano, assalto fascista al pensionato dell’università Bocconi. Alcuni studenti sono feriti a colpi di spranga.
7 Maggio: Pisa, durante un comizio del deputato del Msi Giuseppe Niccolai scoppiano disordini e la polizia carica i contestatori sparando lacrimogeni ad altezza d’uomo. Un gruppo di agenti si accanisce contro Franco Serantini, giovane anarchico, percuotendolo a morte. Spirerà due giorni dopo in carcere. Il caso verrà archiviato dall’autorità giudiziaria con la formula “gli autori del delitto sono rimasti ignoti”
7 Maggio: elezioni politiche: lieve avanzata comunista, scompare il Psiup, forte crescita del Msi e stazionaria la DC. Possibile maggioranza centrista
I risultati
Camera: https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=07/05/1972&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Sanato: https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=07/05/1972&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S
Nota per la navigazione: dai link sopra riportati si accede alle pagine dei risultati delle diverse Circoscrizioni, delle singole provincie da qui ai singoli comuni
Il generale in pensione Giovanni De Lorenzo è nuovamente eletto deputato nelle fila del Movimento sociale italiano, dopo la confluenza dei monarchici nel Msi – Destra Nazionale.
12 maggio: Roma, il direttore Sid generale Vito Miceli è ricevuto dal presidente della repubblica Giovanni Leone. E’ in via di formazione un nuovo governo e il candidato a presiederlo è l’onorevole Giulio Andreotti, già in carica per il disbrigo degli affari ordinari. Secondo quanto dichiarerà lui stesso, Miceli esprime un “parere non favorevole ad una investitura” di Andreotti. Leone smentirà, Miceli insisterà nella sua versione.
13 maggio: Meinz/Rhein (Repubblica federale tedesca), raduno dei reduci dell’Associazione dell’Afrika-Korps tedesco a cui partecipano anche organizzazioni di reduci italiani. In particolare l’invito è stato rivolto a Mario Giachi, presidente dell’Associazione volontari di Bir el Gobi, a Fabio Zirulia, presidente dell’Associazione nazionale volontari di guerra, e a Umberto Corrado, presidente dell’Associazione fra decorati della croce di ferro germanica.
14 maggio: Roma, circa 4.700 moduli per carte d’identità sono rubati dagli uffici comunali e ceduti a Guelfo Osmani, malavitoso collaboratore del Sid, che ne consegnerà 604 al capitano dei carabinieri Giancarlo D’Ovidio. Un altro dei moduli servirà a Sergio Picciafuoco (il fascista coinvolto nell’inchiesta sulla strage alla stazione di Bologna ndr) per dotarsi di un falso documento intestato a Enrico Vailati.
17 Maggio: Milano, il commissario Luigi Calabresi, è assassinato sotto la sua abitazione in via Cherubini. Le prime indagini portano all’arresto degli estremisti di destra Gianni Nardi e Luciano Bruno Stefanò. Nel 1988, dopo le dichiarazioni del pentito Leonardo Marino, verranno incriminati e condannati gli esponenti di Lotta Continua Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi. E’ una delle pagine più nere della giustizia italiana: i giudici arrivano alla condanna – dopo un infinito iter processuale – solo sulla base delle contradditorie dichiarazioni di Leonardo Marino e senza ulteriori riscontri. Sofri, condannato a 20 di reclusione, ha rifiutato di chiedere la grazia, Pietrostefani si è dovuto rifugiare all’estero, mentre per Bompressi – dopo l’accanimento dell’allora ministro della Giustizia, il leghista Castelli, che rifiutò a più riprese di avallare la richiesta di grazia – è arrivata la scarcerazione per gravi motivi di salute.
(vedi anche https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/terrorismo-e-criminalita-organizzata/sull-omicidio-calabresi)
20 maggio: il consiglio della Fivl (Federazione Italiana Volontari della Libertà), riunito a Roma, rinnova le proprie cariche. Presidente è eletto Paolo Emilio Taviani, ministro democristiano al bilancio; vicepresidenti Edgardo Sogno e Sandro Canestrari, anch’egli deputato democristiano. Il presidente uscente Aurelio Ferrando rileva “che la Fivl e il Crd possono collaborare per raggiungere eguali fini”.
22 maggio: Mosca, visita ufficiale in URSS del presidente americano Richard Nixon. Si concluderà con un accordo sulle armi strategiche.
25 maggio: Roma, il socialista Sandro Pertini è riconfermato presidente della Camera. Anfani presidente del Senato.
30 maggio: all’aeroporto israeliano di Lod tre terroristi giapponesi sparano sulla folla uccidendo una trentina di persone
31 Maggio: strage di Peteano (Go): una pattuglia di carabinieri viene chiamata a controllare un’auto sospetta con una telefonata anonima, il veicolo esplode, ne uccide tre e ne ferisce due. Risulterà imbottito di esplosivo T4, in dotazione alla Nato. La strage, si proverà molti anni dopo, fu opera del gruppo di Ordine Nuovo di Udine. L’ordinovista udienese Vincenzo Vinciguerra se ne è assunto, unico esempio nella storia del terrorismo, la completa responsabilità, ma prima di arrivare ai veri colpevoli si imbastirono numerose provocazioni e tentativi di depistaggio.
24 maggio: Germania Federale, attentato della Raf alla Campbell BarracksUS Army Supreme European Command diHeidelberg. Intorno alle 18 un’esplosione provoca la morte del capitano Clyde Bonner e del collega Ronald Woodward. L’onda d’urto provocata dall’esplosione farà crollare una delle pareti delle baracche che schiaccerà, uccidendolo, un terzo militare americano, Charles Peck. L’attacco alla base di Heidelberg segue di appena due settimane l’altro grave attentato compiuto dalla Raf al Quartier Generale dell’USArmy di Francoforte.
31 maggio: Roma, la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia approva la relazione del suo presidente, il deputato democristiano Francesco Cattanei. In essa si sottolineano gli aspetti nuovi come “la centralità del traffico dei tabacchi e della droga”, inoltre “l’uso terroristico e professionale di una violenza indiscriminata”, l’espansione in tutto il territorio nazionale e “la ragione di sopravvivenza della mafia” che risiede nei “rapporti di complicità e di connivenza con i poteri pubblici”. A Cattanei succederà il senatore democristiano Luigi Carraro.
1° giugno: Francoforte, arrestato Andreas Badeer, uno dei capi del gruppo terroristico Rote Armee Fraktion (Raf). Il giorno 16 sarà arrestata anche la sua compagna Ulrike Meinhof
Firenze, convegno dei quadri dirigenti di Potere Operaio. Presente anche Lanfranco Pace, una delle relazioni introduttive viene svolta da Franco Piperno, il quale afferma “la necessità di saldare il terrore al movimento di massa e di ancorare la lotta armata alla politica”.
4 Giugno: Almirante dichiara che i giovani di destra “(…) sono pronti allo scontro fisico (…)” se lo Stato non reagirà contro l’estrema sinistra.
Dopo 18 mesi di carcere preventivo, Angela Davis è assolta dalla corte di San Josè, in California. In tutto il mondo c’erano state grandi manifestazioni di solidarietà con la Davis.
7 giugno: Milano, Il procuratore generale Luigi Bianchi D’Espinosa invia al ministro della giustizia Guido Gonella la richiesta di autorizzazione a procedere contro l’onorevole Giorgio Almirante, segretario del Msi, per ricostituzione del partito fascista. I fatti addebitati sono contenuti nella documentazione raccolta dall’autorità giudiziaria di Milano su tutto il territorio nazionale tra il dicembre 1971 e il maggio 1972. Il ministro trasmette la richiesta alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera che il 24 maggio 1973, approvando le conclusioni del relatore on. Emidio Revelli (Dc), esprimerà parere favorevole alla richiesta rinviando la vicenda, per la decisione definitiva, all’assemblea di Montecitorio. La vicenda non avrà seguito per la fine della legislatura.
11 Giugno: Peschiera del Garda, hotel Milano, assemblea nazionale dell’Ordine del combattentismo attivo. Presidente è eletto Giovanni Battista Borsano, segretario nazionale Vittorio Castelli.
13 giugno: si scioglie il Psiup. La maggioranza confluisce nel Pci, un gruppo legato a Vittorio Foa da vita ad una nuova formazione politica, mentre una piccola minoranza rientra nel Psi.
16 giugno: Milano, polizia e carabinieri assaltano l’Università Statale per impedire un’assemblea: decine di feriti e centinaia di studenti fermati.
21 giugno: Israele conduce una serie di attacchi aereo-navali contro il Libano. L’ONU condanna l’azione israeliana.
24 Giugno: Firenze, nei locali del quotidiano La Nazione inizia il secondo convegno nazionale del Crd (Comitato di Resistenza Democratica), che si occupa tra l’altro dei “problemi dello Stato e dell’ordine pubblico”. Dice Edgardo Sogno: “Non possiamo che chiamare in causa il capo dello Stato perchè sanzioni la nostra resistenza”. Intervengono, tra gli altri, Domenico Bartoli, il senatore liberale Eugenio Artom, Aldo Cucchi, Gastone Piccinini, Giuseppe Rimbotti, Guido Macera, Guido Bersellini, Filippo Iacini, Celso De Stefanis di Europa Settanta, Giuseppe Borgioli, Francesco Grisi, Antonio Maddalena, Ercole Camurani, Massimo De Carolis. Tra le adesioni: i deputati democristiani Roberto Lucifredi, Luigi Noli, Anselmo Boldrini, i liberali Alfredo Biondi e Vittorio Badini Confalonieri. Aderiscono anche il generale Mario Martorelli e Felice Mautino, ex partigiano bianco torinese.
Verona, si riunisce nella sede del Mnop (Movimento Nazionale di Opinione Pubblica) presieduto dall’ex parlamentare democristiano Paride Piasenti, il comitato promotore di un Blocco Nazionale per il progresso sociale nella difesa della libertà e dell’ordine, iniziativa dell’ex generale Francesco Nardella e di Gianfranco Alliata di Montereale, massone della Gran Loggia d’Italia. Viene deciso di lanciare un appello ai “partiti anticomunisti” essendo necessario “distinguere le forze parlamentari comuniste e quelle a loro alleate e isolarle all’opposizione, creando un’unione anticomunista tra tutte le altre forze politiche rappresentate nel Parlamento”.
26 giugno: Roma, nasce il secondo governo Andreotti (dal 26 giugno 1972 al 5 luglio 1973), un tripartito DC, PSDI, PLI con l’appoggio esterno del PRI. Il governo nasce debolissimo, al Senato infatti, la fiducia passa per soli 7 voti. Il democristiano Giuseppe Medici ministro degli Esteri, Rumor agli Interni e Tanassi alla Difesa
Composizione del governo: http://www.senato.it/leg/06/BGT/Schede/Governi/0060_M.htm