Gennaio: riprende la lotta dei tessili per il rinnovo del contratto. Si tratta di una categoria che ha espresso in passato e anche recentemente (aprile 1968 a Valdagno) una forte combattività, ma molto frantumata. Dal 1953 al 1967 la produzione è aumentata del 32% con un calo dell’occupazione del 25% (corrispondente a circa 100.000 lavoratori in meno).
Riprendono le agitazioni al Petrolchimico di Porto Marghera, dove la direzione cerca di chiudere i reparti giudicati improduttivi, come il Mt1, e prospetta la concentrazione degli impianti esistenti in più stabilimenti della Montedison, in un’unica località. I reparti che maggiormente si sono distinti nelle lotte dell’autunno si riorganizzano per ottenere nuove assunzioni e rifiutare il lavoro straordinario e nel giorno di sabato. E’ molto sentito l’obiettivo di far entrare nell’organico il personale delle imprese appaltatrici (5.000 lavoratori). Nuove agitazioni si registrano anche alla Chatillon.
All’Italsider di Napoli, ripartono le agitazioni contro i carichi di lavoro e il cumulo di mansioni. La Direzione sospende un lavoratore attivo nell’organizzazione di questa lotta. La risposta operaia è un altro sciopero.
L’Università Cattolica di Milano, dopo che l’assemblea studentesca aveva deciso all’unanimità una occupazione aperta, è sgomberata dalla polizia. L’autorità accademica espelle 24 elementi, quella della facoltà di Magistero di Brescia altri sette. Tolta al Movimento studentesco l’agibilità dei locali per tenere riunioni e assemblee, chiusa l’aula occupata a questo scopo, vietata l’affissione di cartelli e manifesti. L’agitazione degli studenti riparte immediatamente per riconquistare gli spazi negati.
Spagna, nelle Asturie, ripartono le agitazioni dei minatori, duramente represse con licenziamenti e provvedimenti di polizia.
1° gennaio: Giangiacomo Feltrinelli varca clandestinamente la frontiera con l’aiuto di militanti di Potere Operaio che lo conducono, attraverso un passo non sorvegliato dalla Guardia di Finanza, in Svizzera.
Roma, una bomba a mano è lasciata da ignoti nello scantinato del palazzo che ospita, in via Urbana, la sede dell’Unione dei comunisti m-l e quella di Stella rossa.
3 gennaio: entra in vigore la legge che impone l’assicurazione obbligatoria per tutti gli autoveicoli.
Cgil, Cisl e Uil inviano al presidente della repubblica, Giuseppe Saragat, un telegramma per richiamare “la sua attenzione sulla repressione contro i lavoratori”. Questa la risposta di Nicola Picella, segretario generale del Quirinale: “Il capo dello Stato, momentaneamente assente dalla Capitale, mi ha affidato l’incarico di trasmettere copia della lettera agli organi costituzionalmente competenti”.
Roma, arrestato per “associazione a delinquere” l’anarchico Enrico Di Cola.
Palermo, lanciata da un’auto in corsa una bomba-carta contro la caserma di fanteria “Ciro Scianna”, in corso Calatafimi.
Il Secolo d’Italia pubblica un articolo di Giorgio Almirante che scrive: “Il nostro passato, ormai, si chiama Msi (…) essere missini, oggi, significa aver superato la polemica fascismo-antifascimo (…) significa aver vissuto in maniera responsabile una ben diversa esperienza (Salò) (…) filtrando il passato nel presente (…) presentarsi alla pubblica opinione come un movimento moderno, attuale, aggiornatissimo, e al tempo stesso ricco di tradizioni (…) All’alba degli anni ’70 il Msi può dunque dire di essere la sola alternativa morale al centro-sinistra, e quindi al comunismo”.
4 gennaio: Roma, al consiglio nazionale del Msi emerge la linea cosiddetta “dura”: “lotta contro il comunismo: piazza di destra contro piazza di sinistra, poiché la democrazia non è capace di difendere l’Italia (…)”.
5 gennaio: Milano, si dimette dalla Banca Commerciale dove lavorava come cassiere l’ordinovista Giancarlo Rognoni.
6 gennaio: Roma, muore d’infarto il sostituto procuratore della repubblica Ottorino Pesce. Aveva svolto le indagini iniziali sulla morte del colonnello Rocca. Lascia un memoriale in cui accusa il Sid e la polizia di aver depistato le indagini.
7 gennaio: sciopero nazionale degli autoferrotranviari per il rinnovo del contratto. altri scioperi sono proclamati tra il 9 e il 15 gennaio e il 7 febbraio.
Washington, lo Stato Maggiore elabora il “Field Manual 30-31 Stability Operations-Intelligence” che, fra l’altro, tratta dei servizi segreti militari e delle operazioni speciali. Nel capitolo IV si parla dei compiti nel caso di “passività” da parte dei governi alleati: “Può succedere – si legge – che i governi dei paesi amici mostrino passività o indecisione di fronte alla sovversione comunista o ispirata dai comunisti e che reagiscano con inadeguato vigore ai calcoli dei servizi segreti trasmessi per mezzo delle organizzazioni Usa (…) In tali casi i servizi segreti dell’esercito nord-americano devono disporre di mezzi per lanciare operazioni speciali capaci di convincere il governo e l’opinione pubblica del paese amico della realtà del pericolo e della necessità di portare a termine azioni di risposta”.
8 gennaio: firmato il contratto dei metalmeccanici. Nel rinnovo del Ccnl si stabilisce un incremento di un giorno di ferie per tutte le fasce di anzianità. E’ utile ricordare che la durata delle ferie è sempre differenziata tra operai e impiegati: per quest’ultimi le fasce superiori di anzianità, oltre i 10 anni e oltre i 18 anni, prevedono 25 e 30 giorni rispettivamente di ferie annue. Inoltre l’orario di lavoro settimanale viene ridotto e in alcuni settori arriva alle 40 ore
Torino, la “Squadra 55”, invia alla divisione Affari Riservati del ministero dell’Interno una informativa che verrà successivamente rielaborata in un “Appunto”: “Negli ambienti industriali torinesi si è appreso che un sindacato tedesco di ispirazione democristiana avrebbe di recente espulso dalle sue fila tre dei massimi dirigenti, in quanto nei loro confronti era stato accertato che avevano ricevuto ingenti somme di denaro dal manager del sindacato americano dei lavoratori dell’automobile, mr. Walter Reuter, per esasperare in Germania le lotte sindacali nel settore automobilistico. Il predetto sindacalista avrebbe agito su incarico delle grandi industrie americane, alle quali sarebbe risultato assai utile una diminuita produzione delle fabbriche germaniche che avrebbero loro consentito di aumentare notevolmente lo smercio dei propri prodotti sui vari mercati esteri. Negli stessi ambienti si è propensi a credere che un fatto del genere si sia verificato anche in Italia nel corso delle recenti lotte dei metalmeccanici (…)”. L’Appunto riporta quindi voci di possibili sospetti su due esponenti della Cisl sui quali sarebbero in corso “accertamenti”.
9 gennaio: Firenze, primo convegno d’organizzazione di Potere Operaio, gruppo politico di estrema sinistra che ha tra i suoi massimi ispiratori Toni Negri, Franco Piperno e Oreste Scalzone. Nelle relazioni introduttive si sostiene che “tregua, repressione, lotta per le riforme” sono tre elementi che “formano un blocco unico, così come Pci, sindacati e Stato formano il blocco d’ordine”. Occorre “costruire un intervento generale che drammatizzi la situazione provocando lo scontro”. Unico “interesse proletario è la distruzione violenta della macchina dello Stato” (https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/gli-anni-70/nasce-potere-operaio)
Roma, la direzione del Psi decide a maggioranza di riprendere le trattative con la Dc, il Pri e il Psu per formare un nuovo governo di centro sinistra.
10 gennaio: a conclusione di 650 assemblee di base, si svolge il Convegno nazionale di FILTEA, FILTA e UILTA per la elaborazione della piattaforma contrattuale dei 340.0000 lavoratori tessili.
Lo Stato maggiore dell’Aeronautica esprime la propria preoccupazione per l’acquisto degli Hercules della Loockheed perché “il finanziamento necessario dovrà essere assicurato dal signor Ministro al di fuori delle normali assegnazioni di bilancio”.
Roma rinvenuto in una cassetta delle lettere il portafoglio di Guido Paglia, elemento di spicco di Avanguardia Nazionale. Era stato rubato qualche giorno prima. Al suo interno vengono c’è un elenco di nominativi e numeri telefonici del circolo Bakunin di via Baccina ed un elenco di saponette esplosive, rotoli di miccia, detonatori e capsule elettriche con, al fianco di ogni voce, indicata la quantità di materiale presente.
Milano, in agitazione i lavoratori del reparto stampaggio dell’Alfa Romeo contro la introduzione del terzo turno ed i carichi di lavoro, interrompendo la pace sociale in atto dalla firma del contratto.
11 gennaio: Biafra, si conclude il conflitto secessionista con la deposizione delle armi, senza condizioni, da parte dei ribelli guidati dal generale Effiong.
13 gennaio: Milano, alla Siemens entrano in agitazione gli operai dei reparti torni automatici e termoplastico contro l’introduzione del turno di notte e per controllare il trasferimento di parte della produzione nello stabilimento di Castelletto di Settimo Milanese. Negli stessi giorni viene organizzato uno sciopero contro la pesantezza dei carichi di lavoro, dopo che alcune lavoratrici sono state colte da malore. Su 28 lavoratori pende ancora la denuncia per le agitazioni dell’autunno, della quale è chiesto il ritiro.
13 – 15 gennaio: sciopero nazionale di 72 ore del parastato per i riassetti e la riforma del settore.
14 gennaio: Lisbona, la Pide (Policia internacional do Estado, cioè la polizia segreta ndr) in una nota scrive che “(…) i servizi italiani sono stati informati della probabile implicazione di Guerin Serac nella collocazione delle ultime bombe a Milano e Roma (…)”.
Napoli, in agitazione i lavoratori della Metekno, dopo il trasferimento al nord di 3 lavoratori, provvedimento che è apparso punitivo.
15 gennaio: Roma, il fascista Evelino Loi dichiara a L’Espresso di essere stato avvicinato da uomini del Fronte Nazionale per compiere attentati a Roma e Milano e di avere rifiutato. Dichiara anche di averne parlato con i dirigenti dell’ufficio politico della Questura di Roma e aver ricevuto il consiglio di tacere. Loi confessa di aver paura, non volendo fare la fine di Calzolari.
Indiziato di calunnia nei confronti di Giovanni Ventura, il segretario della sezione democristiana di Maserada sul Piave (Treviso), Guido Lorenzon.
16 gennaio: Roma, arrestato Udo Lemke (cfr.12 dicembre 1969) per possesso di hashish. Lemke viene ricoverato presso la clinica neurologica di Perugia.
Tripoli, assume l’incarico di primo ministro, al posto di Al Maghreby, il colonnello Gheddafi, presidente della Giunta militare rivoluzionaria.
17 gennaio: Europa Civiltà organizza una distribuzione di volantini ad Atene e Mosca, dove sono arrestati Valerio Tacchi e Teresa Marinuzzi.
Milano, riprendono le agitazioni alla OM e alla Magneti Marelli per l’applicazione del contratto di lavoro.
18 Gennaio: Roma, il fascista Luciano Luberti, il Boia di Albenga, ammazza con un colpo di pistola al petto l’amante Carta Gruber. Siamo pochi giorni dopo la strage di Milano e nello stesso periodo della scomparsa di Calzolari. Luberti è indicato come uno dei cassieri del Fronte nazionale. La vicenda Gruber – Luberti mantiene tutt’oggi aspetti oscuri e inquietanti sui quali non si è mai indagato.
Roma, militanti di destra contestano la contro inaugurazione dell’anno giudiziario organizzata da studenti e magistrati di sinistra
19 gennaio: Roma, il commissario di Ps Alfredo Lazzerini, in forza all’ufficio politico della Questura, inizia così il suo rapporto sulle indagini relative al viaggio in Grecia fatto da elementi di destra il 16 aprile 1968: “Quest’ufficio, nel corso delle indagini relative ai recenti attentati dinamitardi di Roma e di Milano, ha appreso dalla stampa (sic!) che il noto Mario Michele Merlino si recò in Grecia, in occasione di un viaggio offerto dal governo ellenico agli studenti italiani appartenenti ad associazioni giovanili di estrema destra”
20 gennaio: Roma, il generale Vito Miceli informa il nuovo capo di Stato maggiore della Difesa su Gladio. scrivendo tra l’altro: “Dette organizzazioni ‘alle spalle del nemico’ hanno assunto la denominazione generica Stay behind e si è ricercato il coordinamento negli studi e nella pianificazione attraverso la costituzione di alcuni comitati internazionali i quali, pur non facendo parte integrante della Nato, mantengono contatti di collaborazione sia con Shape che con i maggiori comandi subordinati”.
Torino, l’assemblea degli studenti universitari vota la sospensione delle attività didattiche per un mese, per discutere la riforma dei piani di studio e l’organizzazione dell’attività del movimento.
Valle del Belice, i sindacali organizzano una marcia fino a Palermo. I senzatetto manifestano davanti al palazzo della Regione.
21 gennaio: Milano, un nutrito corteo di protesta contro la repressione e la morte di Pinelli, formatosi in piazza Santo Stefano con in testa i giornalisti del Comitato per la libertà di stampa, è caricato a freddo dalla polizia. Il bilancio è di diverse decine di feriti fra i quali lo scrittore Giovanni Raboni ed alcuni giornalisti che, addossati ai muri per evitare i lacrimogeni, sono ripetutamente manganellati. L’assalto poliziesco desta perplessità anche nel Corriere della Sera e nel Giorno che, tra l’altro, scrive: “Non è così che si lavora per il centrosinistra e per le idealità di cui è portatore”.
Roma, al teatro Valle, alcune decine di militanti del MSI tentano di aggredire l’attore Ivo Garrani, che ha impersonato Benito Mussolini in uno sceneggiato televisivo. La polizia ferma alcuni dei manifestanti.
Baghdad, fallisce un tentativo di colpo di Stato contro il governo di Al Bakr.
22 gennaio: paracadutisti israeliani distruggono installazioni radar egiziane nell’isola di Chadwan, nel golfo di Suez.
Milano, il capo dell’Ufficio politico, Allegra, conferma la propria versione del suicidio di Giuseppe Pinelli: si sarebbe gettato dalla finestra perchè smascherato come autore della strage di piazza Fontana.
23 gennaio: Milano, assalto fascista al liceo Carducci. Arrestato lo squadrista Edoardo Ceft.
Roma, con una lettera indirizzata ai presidenti delle Camere, al presidente del Consiglio e al ministro del Lavoro, le segreterie di CGIL, CISl e UIL protestano contro le migliaia di denunce (9.938) emesse a carico di attivisti sindacali e lavoratori. E’ denunciato il tentativo di “determinare una psicosi d’intimidazione e rappresaglia favorevole a manovre di rivincita nei confronti delle recenti conquiste sindacali”.
Padova, Guido Lorenzon, interrogato dal sostituto procuratore della repubblica Pietro Calogero, racconta che Giovanni Ventura, nella sua attività di libraio, di distribuzione di libri e di editore, “è al centro di una complessa attività economico-finanziaria”. Si occupa, della Galleria del Librario, a Treviso, di una società per la distribuzione di libri, sempre a Treviso, e della casa editrice Litopress a Roma. Lorenzon afferma che Ventura “avrebbe ricevuto un mutuo di 30 milioni, forse dalla Banca popolare di Castelfranco Veneto, per intervento del conte Loredan di Volpago del Montello” e che era in attesa di un altro mutuo di “circa 20 milioni dalla Cassa di risparmio della Marca trevigiana. Per il conseguimento di detto mutuo ho saputo dallo stesso Ventura che gli era stato procurato un incontro con il senatore Caron (Dc) presso l’hotel Continental di Treviso, incontro che ebbe luogo nel settembre dello scorso anno”. Lorenzon ammette di aver partecipato all’incontro insieme ad Antonio Massari, notando che alla conversazione erano presenti “tre persone che il predetto Ventura mi disse essere giunte da Roma. Quanto al colloquio notai che il senatore Caron ad un certo momento si allontanò dal gruppo e che il Ventura mi precisò che si era recato al telefono per parlare con qualche funzionario della Cassa di Risparmio. Alcuni giorni fa – conclude Lorenzon – mi è stato precisato dal Ventura che il mutuo sta per essere concesso”.
Torino, gruppi neofascisti organizzano a Palazzo Nuovo un’assemblea “contro i comunisti”, invitando a partecipare i rappresentanti della Confederazione studentesca democratica. Nascono tafferugli con studenti del movimento decisi ad impedire la manifestazione. Gli incidenti non sono gravi, ma la stampa esaspera i fatti, rilanciando la teoria degli “opposti estremismi”.
24 gennaio: quasi 10.000 sono i lavoratori denunciati per reati di lotta commessi durante il cosiddetto autunno caldo. In previsione del dibattito al Senato sulle denunce a carico dei lavoratori, un elenco dettagliato di queste è stato inviato ai presidenti delle due Camere dalle segreterie delle Confederazioni sindacali. Si tratta, dicono i sindacati, di un rapporto ancora incompleto, ma da esso già risulta che i lavoratori denunciati sono 9.938, così suddivisi per categoria di appartenenza: 1.768 metalmeccanici, 1.474 braccianti, 359 edili, 107 alimentaristi, 538 chimici e vetrai, 526 minatori e cavatori, 1.054 vigili urbani, 277 statali e parastatali, 43 lavoratori del commercio, 400 tessili, 228 nei trasporti, 2.135 negli enti locali ed ospedalieri, 1.166 nelle altre categorie. Il 46% delle denunce sono state presentate da polizia e carabinieri, il 17% da enti ed aziende, il 13% da procuratori o pretori, il 24% da singoli cittadini. Oltre alle denunce, il rapporto sindacale registra 800 interrogatori ad altrettanti lavoratori, 40 licenziamenti per rappresaglia, gravi sanzioni a carico di altri 20 lavoratori. I sindacati chiedono l’abrogazione di norme del codice penale Rocco, incompatibili con la Costituzione, delle quali si è fatto largo uso per reprimere le agitazioni. Le denunce si riferiscono infatti ad azioni condotte sui luoghi di lavoro come occupazioni, assemblee, picchettaggi; considerate “turbativa violenta del possesso di cose immobili”, “ingresso abusivo su fondo altrui”, “ingresso arbitrario in luoghi di interesse militare”, “danneggiamento”, “violenza privata”, “lesione personale”,“interruzione di pubblico servizio” e altri.
Torino, picchetti a Fiat Mirafiori contro il lavoro al sabato e per l’ottenimento della settimana corta.
25 gennaio: Città di Castello (Perugia), militanti del Msi, che defluiscono al termine di un comizio di Giorgio Almirante, aggrediscono simpatizzanti di sinistra.
26 gennaio: giornata nazionale di lotta degli edili per la riforma della casa, contro la disoccupazione e per la riforma urbanistica.
Torino, scioperano le officine 52 e 55 di Mirafiori.
Spiccato un mandato di cattura a carico dell’anarchico Olivo Della Savia, latitante.
Catanzaro, la polizia interviene duramente contro centinaia di studenti che protestano per la mancata istituzione di una nuova università in Calabria.
27 gennaio: il ministro dell’Interno Restivo ammette intervenendo al Senato che sono state spiccate, da settembre a novembre 1969, 6.907 denunce ed altre 1.489 nel mese di dicembre, con riferimento alle agitazioni sindacali dell’autunno caldo. I reati contestati sono stati 14.036 ed in particolare: 235 denunce per lesioni, 179 per devastazioni e saccheggio, 4 per sequestro di persona, 124 per detenzione di armi ed esplosivi nonché intimidazioni con uso di materie esplodenti, 1.712 per violenza privata, 1.610 per blocco ferroviario, 29 per attentato alla sicurezza dei trasporti, 3.325 per invasione arbitraria di aziende, terreni ed edifici pubblici, 1.376 per interruzione di pubblico servizio. Il Partito socialista propone che i reati relativi alle lotte sindacali siano estinti da amnistia. E un appello alla clemenza nei confronti degli operai viene lanciato dalle Confederazioni sindacali al presidente della repubblica, Giuseppe Saragat. Intanto, per il 6 febbraio, viene proclamato uno sciopero nazionale di due ore contro la repressione.
Milano, ripartono gli scioperi alla Pirelli, per le qualifiche, contro il taglio dei tempi e l’intensificazione dei carichi di lavoro; dal reparto 8691 inizia anche l’autoriduzione dei cottimi, per ottenere la modifica delle tabelle.
Roma, militanti del Msi sono dispersi dalla polizia mentre manifestano nelle vicinanze di Montecitorio contro l’istituzione delle Regioni.
Reggio Emilia, l’industriale ed ex partigiano Rolando Maramotti fonda il movimento Democrazia maggioritaria e incarica, fra gli altri, il militante di Avanguardia Nazionale Paolo Pecoriello di distribuire volantini nei quali si auspica l’avvento di una repubblica presidenziale.
Santiago del Cile, i partiti di sinistra scelgono Salvador Allende come candidato unico per le elezioni presidenziali previste per il mese di settembre.
28 gennaio: in un pozzo alla periferia di Roma viene trovato il cadavere di Armando Calzolari, tesoriere del Fronte Nazionale. L’inchiesta archivia il caso come suicidio. Nel libro-inchiesta La strage di Stato, viene indicato il gruppo di fascisti coinvolto nella strage del 12 dicembre, come autore dell’omicidio di Calzolari, che sarebbe stato ucciso per evitare che facesse rivelazioni su Piazza Fontana. Una successiva nuova inchiesta si concluderà con il verdetto di “(…) omicidio ad opera di ignoti (…)”: la morte di Calzolai appartiene così alla lunga sequenza di episodi misteriosi e irrisolti.
Silvano Russomanno, funzionario della Divisione Affari Riservati del ministero dell’Interno, riferisce sull’incontro avuto a Milano con Enrico Rovelli (nome di copertura Anna Bolena), infiltrato nell’ambiente anarchico al quale viene ricondotta la responsabilità per la strage di piazza Fontana. Precisa il funzionario: “Non è stato possibile procedere prima d’ora al colloquio perchè egli era stato inviato, dopo la strage del 12 dicembre 1969, in Francia e in Belgio alla ricerca dell’attuale rifugio dell’altro anarchico Ivo Della Savia”. E’ poi scritto tra l’altro nella Relazione: “Rovelli ha aggiunto che gli incaricati dei Funzionari di Milano si fanno vedere troppo spesso nel suo laboratorio o presso la casa, e presto o tardi gli faranno perdere ogni credito nell’ambiente anarchico e lo faranno sospettare quale spia della polizia. All’uscita di Tito Pulsinelli dal carcere Rovelli ha intenzione di chiamarlo a lavorare con sé, di modo che egli avrebbe tutto il tempo di raccogliere i ricordi e le nozioni di tale secondo dinamitardo relativi a gruppi ancora non sospetti”.
La Camera approva la legge che finanzia l’istituzione delle Regioni. Contrari MSI, liberali e monarchici
Milano, la direzione dell’Alfa Romeo sospende 180 operai del reparto assemblaggio dopo le lotte articolate contro i carichi di lavoro e i turni. Verrà poi siglato un accordo sindacale che lascia alla direzione la facoltà di introdurre il turno di notte, in cambio di aumenti salariali. Alla Sit Siemens, gli operai sono tornati in agitazione contro l’introduzione del lavoro notturno. Sempre a Milano, i lavoratori del reparto vulcanizzazione della Pirelli scioperano contro l’aumento dei carichi di lavoro con cui la direzione tenta di assorbire le conquiste contrattuali; alla Bicocca in realtà, le agitazioni non si sono mai arrestate e in tutti i reparti è proseguita la contestazione dei carichi e delle tabelle di cottimo.
Roma, attivisti del Fuan (organizzazione degli universitari missini) aggrediscono aderenti al movimento studentesco impegnati in un’assemblea all’Università.
30 gennaio: i lavoratori elettrici scioperano per 24 ore per il rinnovo del contratto.
Napoli, militanti del Msi aggrediscono all’interno dell’Università aderenti al movimento studentesco, riuniti in assemblea.
31 gennaio: Roma, il governo approva un decreto legge sulla riforma del collocamento in agricoltura, l’accertamento e la proroga degli elenchi anagrafici. Siglato anche il controllo sindacale sul mercato del lavoro agricolo. Le segreterie di Federbraccianti, FISBA e UISBA confermano, comunque, la giornata di lotta nelle campagne indetta per il 5 febbraio.
Milano, manifestazione organizzata dal movimento studentesco contro la repressione, alla quale partecipano decine di migliaia di persone. A Bergamo, sfilano in corteo gli studenti medi. Da giorni, è occupato l’Istituto tecnico industriale, dove si tengono gruppi di studio con la presenza di diversi insegnanti, soprattutto precari in agitazione per ottenere il rinnovo dell’incarico. L’esperienza dell’Iti si è estesa al Magistrale, dove gli studenti discutono i programmi e il ruolo della scuola, e all’Istituto per ragionieri e geometri, dove il preside ha minacciato l’intervento della polizia.
Gennaio: emessa dalla Corte d’appello di Firenze la sentenza di secondo grado sui fatti della Bussola, con la conferma delle condanne per i 3 giovani incarcerati da oltre un anno, mentre gli altri incriminati erano stati scarcerati dopo la prima sentenza. Il 17enne Soriano Ceccanti, paralizzato alle gambe, si trova in un istituto di cura: il proiettile calibro 9 sparatogli gli ha leso il midollo spinale.
Riprende la lotta dei tessili per il rinnovo dei contratti. Si tratta di una categoria che ha espresso in passato e anche recentemente (aprile 1968 a Valdagno) una forte combattività, ma frantumata: ad esempio, il contratto del settore calze e maglie (150.000 operai) scade a fine 1970, quello delle confezioni (200.000 unità) nel febbraio 1971. Dal 1953 al 1967 la produzione è aumentata del 32% con un calo dell’occupazione del 25% (corrispondente a circa 100.000 lavoratori in meno).
Riprendono le agitazioni anche al Petrolchimico di Porto Marghera, dove la direzione cerca di chiudere i reparti giudicati improduttivi, come il Mt1, e prospetta la concentrazione degli impianti esistenti in altri stabilimenti. I reparti che maggiormente si sono distinti nelle lotte dell’autunno si riorganizzano per ottenere nuove assunzioni e rifiutare il lavoro straordinario e il sabato. E’ molto sentito l’obiettivo di far entrare nell’organico il personale delle imprese esterne (5.000 lavoratori). Anche a Porto Marghera, sull’esempio milanese, sono nati nuovi organismi autonomi, in rapporto dialettico con le organizzazioni sindacali, Cub e Comitati operai, ed è diffusa la critica alla chiusura dei contratti al ribasso; ad opera di questi organismi, si è sviluppato il contatto con gli studenti di Architettura. Nuove agitazioni si registrano anche alla Chatillon.
All’Italsider di Napoli, sono ripartite le agitazioni, anche in forma autonoma, contro i carichi di lavoro e il cumulo di mansioni; la direzione ha sospeso un lavoratore attivo nell’organizzazione di questa lotta, il che provoca un altro sciopero.
Milano, l’Università Cattolica, dopo che l’assemblea aveva deciso all’unanimità un’occupazione aperta, è sgomberata dalla polizia. L’autorità accademica espelle 24 studenti, quella della facoltà di Magistero di Brescia altri 7. E’ tolta al movimento studentesco l’agibilità dei locali per tenere riunioni e assemblee, chiusa l’aula occupata allo scopo, vietata l’affissione di cartelli e manifesti. L’agitazione degli studenti riparte per riconquistare gli spazi negati.
Il questore di Lucca informa il ministero degli Interni della riunione svoltasi il 14 dicembre 1969 in Versilia, presenti Junio Valerio Borghese e Raffaello Bertoli, convocata per la costituzione “di una forza disponibile apartitica, in grado di affiancare le forze dell’ordine e della giustizia, nell’eventualità che si verificassero gravi perturbamenti dell’ordine pubblico”.
Padova, Gianni Swich, commissario federale del Msi, invita Giorgio Freda a tenere un ciclo di conferenze ai giovani iscritti. L’iniziativa è bloccata da un intervento personale di Giorgio Almirante.
Spagna, nelle Asturie, ripartono le agitazioni dei minatori, duramente represse con licenziamenti e provvedimenti di polizia.
2 febbraio: Milano, tafferugli fra la polizia e aderenti al Msi che cercano di raggiungere la Statale occupata dal movimento studentesco.
Londra, muore il filosofo Bertrand Russel.
Paolo VI in una lettera indirizzata al segretario di stato, cardinale Jean Villot, riconferma l’assoluto divieto per i sacerdoti cattolici di infrangere il vincolo del celibato e invita quanti, all’interno della Chiesa cattolica, ritengono il contrario a riflettere sulle “conseguenze incalcolabili” che il matrimonio dei sacerdoti provocherebbe.
3 febbraio: la Questura di Padova invia una nota riservata alla Questura di Milano sulle borse vendute il 10 dicembre 1969 dalla valigeria Il Duomo.
5 febbraio: Pisa, condannati i giovani incriminati per la manifestazione del 27 ottobre. La polizia interviene con estrema violenza contro i giovani del movimento che protestano contro le dure condanne ai loro compagni.
6 febbraio: si svolge in tutta Italia uno sciopero generale di 2 ore contro la repressione nei confronti dei lavoratori. Assemblee nelle fabbriche.
Roma, la polizia denuncia diversi militanti del Msi per “apologia di fascismo”, per aver lanciato slogan nostalgici nel corso di un’aggressione ai danni di militanti di sinistra in sciopero contro la repressione.
Israele, un commando egiziano distrugge due navi ancorate nel porto di Eliat. Per rappresaglia, gli israeliani bombarderanno i porti egiziani di Hurghada e Safaga nel canale di Suez.
7 febbraio: si dimette il governo monocolore Dc presieduto da Rumor
Carpi (Mo), convegno nazionale unitario dei sindacati dei tessili che approva la piattaforma rivendicativa “per aprire una battaglia di massa per riformare la legge 264 per la tutela del lavoro a domicilio”. La vertenza interessa oltre 200.000 lavoranti a domicilio.
Bergamo, militanti missini lanciano sassi e petardi contro un corteo studentesco che sfila passa davanti alla sezione missina di via Locatelli. Quattro studenti feriti. Fermati attivisti missini.
8 febbraio: convocati a Roma da Pino Rauti Gastone Romani, Carlo Maria Maggi, Giuseppe Dionigi, Giancarlo Boschi, Giovanni Murgia, Simeone Generoso e Giuseppe Spadaro “per esaminare le situazioni locali determinatesi in seguito al rientro nel Msi”.
9 febbraio: Roma, il consiglio generale della CGIL affronta le questioni legate al processo di unità sindacale. Alla riunione partecipano anche i segretari di CISL e UIL.
Milano, incriminate la madre e la zia di Pietro Valpreda per falsa testimonianza. In questo modo è invalidato il suo alibi per il 12 dicembre.
Roma, assalto fascista contro la sede dell’Associazione Italia – Urss.
Mosca, prima visita ufficiale di una delegazione dell’Olp guidata da Yasser Arafat.
10 febbraio: Monaco di Baviera, tre appartenenti al Gruppo d’Azione per la Liberazione della Palestina tentano di sequestrare un volo El Al in partenza dall’aereoporto di Monaco, ma vengono ostacolati dal pilota che lotta con un sequestratore. Un cittadino israeliano è ucciso e altri undici sono feriti.
Firenze, la Corte d’assise d’appello condanna Achille Occhetto, membro della direzione nazionale del Pci, a 1 anno di reclusione per vilipendio alle forze di polizia, per il contenuto di un comizio fatto a Siena 4 anni prima.
Roma, un militante del Pci della sezione Balduina è gravemente ferito nel corso di un’incursione dei militanti di Ordine nuovo contro la sede della sezione.
11 Febbraio: il presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul caso SIFAR, il senatore democristiano Alessi, ordina la requisizione del nastro esibito dalla difesa di De Lorenzo. Otto giorni dopo il nastro è sequestrato dal ministero della Difesa su ordine dell’allora sottosegretario Francesco Cossiga
Papa Paolo VI, in un discorso ai fedeli, riafferma la netta contrarietà della Chiesa all’introduzione del divorzio in Italia, smentendo quanti avevano sperato in un atteggiamento neutrale da parte del Vaticano.
Dopo uno sciopero alla Rhodiatoce di Verbania, la direzione sospende i lavoratori del reparto nylon.
12 febbraio: Roma, interrogato dai giudici Occorsio e Cudillo, titolari dell’inchiesta sugli attentati del 12 dicembre 1969, Guido Lorenzon.
Roma, tafferugli fra giovani di estrema destra e polizia. Diciotto denunciati per “adunata sediziosa”.
Il Cairo, l’aviazione israeliana bombarda la zona industriale di Abou-Zaabal.
13 febbraio: Monaco di Baviera, nell’incendio doloso di una casa di riposo per anziani ebrei, perdono la vita sette persone.
Sciopero di 24 ore alla Snia di Varedo contro i turni e i carichi di lavoro e contro la repressione, attuata anche con una serrata.
14 febbraio: Giovanni Ventura è interrogato dal giudice romano Ernesto Cudillo. Tra l’altro dichiara: “Le dichiarazioni rese dal Lorenzon sono completamente prive di fondamento (…) Debbono essere considerate frutto di congetture infondate e della anormale situazione psicologica in cui versava il Lorenzon stesso (…) Affermo che il Lorenzon sta scrivendo un libro di fantapolitica su un impianto letterario di natura rivoluzionaria”.
Arrestato, a Reggio Emilia, tale Siro Brugnoli trovato con un carico di armi nella sua autovettura: 12 fucili automatici, 20 pistole, 1 mitra, 1 mitragliatrice tedesca, bombe a mano, 5 kg. di dinamite, 250 detonatori, 40 metri di miccia a lenta combustione. Il Brugnoli, che si dichiara “collezionista”, è condannato a 2 anni di reclusione con i benefici di legge e scarcerato dopo un mese.
Potere Operaio commenta la condanna inflitta a Francesco Tolin (direttore dell’omonimo periodico Ndr.): “Non è, come da molte parti si afferma con indignazione, una sentenza fascista (…) E’ stata, quella di Roma, una sentenza da capitalismo maturo (…) Niente caccia alle streghe o guerra ideologica. Occorsio dice esplicitamente che l’ideologia marxista è perfettamente legittima come tale, ne legittima una prassi mistificata e opportunistica, e dichiara fuori legge una prassi corretta rivoluzionaria (…) Ecco, questo è il punto; da una parte la repubblica fondata sul lavoro; dall’altra gli operai in lotta, contro la repubblica italiana”.
16 febbraio: Milano, il tassista Cornelio Rolandi, dopo il riconoscimento di Valpreda, riconosce il passeggero del 12 dicembre anche nel fascista Nino Sottosanti, la foto del quale gli mostrata da un giornalista.
La Paz (Bolivia), trovato strangolato nella sede della rivista Sic da lui diretta, l’ex ministro Jaime Otero Calderon.
17 febbraio: Roma, le segreterie di CGIL, CISL e UIL approvano un documento unitario sulla politica agraria.
Verbania, scioperano nuovamente i lavoratori della Rhodiatoce
18 febbraio: le organizzazioni di categoria degli edili aderenti a CGIL, CISL e UIL decidono la costituzione dei delegati unitari di cantiere.
Novara, sciopero provinciale del settore tessile, con manifestazione a Verbania per sostenere la lotta della Rhodiatoce.
All’Alfa Romeo di Arese, parte un’agitazione spontanea dopo che la direzione ha tentato di aumentare l’orario di lavoro al turno normale e di dividere i lavoratori fra “obbedienti” e “disobbedienti”.
19 febbraio: scioperano i tessili dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto. Altre 36 ore di sciopero saranno effettuate il 23 febbraio e il 14 marzo.
Milano, continuano gli scioperi a singhiozzo alla Pirelli Bicocca per turni, tabelle di cottimo e carichi di lavoro.
20 febbraio: Lecce, sfila un corteo di studenti e lavoratori che manifestano contro la repressione: è in corso fra l’altro il processo contro 13 contadini attivi nelle lotte contrattuali. Il corteo è disturbato da militanti missini, e viene anche incendiata la sede della sezione Pci Santa Rosa.
Si conclude a Roma il 38° corso accademico del Nato Defence College. Manlio Brosio, segretario generale della Nato, afferma nel suo discorso che “non si devono chiudere gli occhi al fatto che la presenza dei comunisti nel governo di un Paese alleato porterebbe praticamente, prima o poi, all’inevitabile ritiro di questo Paese dall’Alleanza atlantica (…) E’ ovvio che questa situazione (che si sta pericolosamente profilando in Italia) interesserebbe direttamente e preoccuperebbe l’Alleanza atlantica (…)” Ma conclude affermando di non poter prevedere quali sarebbero le contromisure della Nato.
21 febbraio: Svizzera, una bomba scoppia a bordo del volo 330 della Swiss Air causandone la caduta presso Wurelingen. Nel disastro muoiono i nove membri dell’equipaggio e tutti i 38 passeggeri (tra cui 14 israeliani). Abu Meriam portavoce del comando generale Ahmed Jabril del Fplp rivendica l’attentato.
Alla Snia di Varedo, continuano le lotte di reparto. La direzione opta per la linea dura, sospendendo 400 lavoratori. Ma l’agitazione riprende vivacemente per contrastare la rappresaglia.
Alla Siemens di Milano, riprendono le agitazioni articolate per le categorie e i cottimi, fra gli strumenti di lotta vi è la autoriduzione dei punti di cottimo.
Cagliari, corteo di protesta contro la repressione. Il corteo è assalito da elementi di destra che feriscono, fra gli altri, anche il senatore comunista Sotgiu.
22 febbraio: Roma, militanti missini aggrediscono un gruppo di attivisti comunisti intenti ad affiggere manifesti in piazza Melozzo da Forlì. Denunciato a piede libero il segretario della sezione Flaminio del Msi per aver partecipato all’aggressione.
Su Nuova Repubblica, Randolfo Pacciardi scrive: “Oggi a una crisi politica spaventosa si aggiunge una crisi economica che sta galoppando verso l’inflazione. E’ pensabile che un governo di centrosinistra, sotto la pressione dei sindacati, sia in grado di risanare la situazione? Senza la riforma dello Stato non ci salveremo dalla catastrofe comunista se non con rimedi estremi”.
24 febbraio: Roma, attentato, fortunatamente fallito, contro il palazzo dell’Eni all’Eur. L’azione si inquadra nella campagna di attentati contro i distributori di benzina portata avanti da elementi di estrema destra che agivano sotto la copertura di un sedicente Comitato intersindacale di agitazione, con sede in via Appia nuova.
Alla Snia di Varedo, un’assemblea sindacale respinge la proposta del rientro graduale dei sospesi. L’agitazione continua e si estende allo stabilimento Snia di Cesano Maderno.
Josef Bachmann, detenuto nel carcere di Monaco per aver attentato alla vita di Rudi Dutschke nell’aprile 1968, si “uccide” soffocandosi con un sacchetto di plastica.
Stefano Delle Chiaie ammette, per la prima volta, di aver visto Mario Merlino l’11 dicembre 1969. due giorni dopo modificherà la propria dichiarazione è sarà denunciato per falsa tesimonianza.
25 febbraio: si chiude la vertenza contrattuale degli autoferrotranviari con aumenti del sette per cento dei minimi tabellari, la graduale riduzione dell’orario di lavoro, la revisione dei parametri per un aumento medio del due per cento.
Una nota congiunta delle segreterie di CGIL, CISL e UIL sottolinea come, dopo lo scatto di tre punti dell’indennità di contingenza, l’aumento dei prezzi sia causato, oltre che da motivi congiunturali, anche da ragioni strettamente strutturali come il mancato riassetto dell’agricoltura e della distribuzione e dalle carenze dell’azione pubblica.
Roma, la polizia carica brutalmente militanti di sinistra che protestano contro una manifestazione inscenata nei pressi dell’Università da elementi di Avanguardia Nazionale.
Perugia, militanti di Ordine Nuovo provocano incidenti all’Università.
L’anarchico Ivo Della Savia, in un’intervista rilasciata a Bruxelles al giornalista Giorgio Zicari de Il Corriere della Sera, afferma di aver nascosto sulla via Tiburtina un pacco contenente “50 metri i miccia e 2 o 3 orologi già collegati con la batteria. Non c’era un solo etto di esplosivo né i detonatori”.
26 febbraio: Roma, la polizia disperde un gruppo di fascisti che cercava di assalire la facoltà di Lettere, occupata dagli studenti.
28 febbraio: Roma, 2 militanti di sinistra sono aggrediti e feriti da elementi di destra.
Guatemala, guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie (Far), sequestrano il ministro degli Esteri, Alberto Fuentes Mohr.
Febbraio: messo in libertà provvisoria, dopo tre mesi di carcere, il direttore del periodico Potere Operaio, Francesco Tolin.
Francia, dopo l’aumento delle tariffe del metrò, gruppi di operai della Renault di Billancourt decidono di “prenderselo”, salendo sui mezzi con la parola d’ordine “paga Pompidou”. I sindacati non approvano questa forma di protesta, che diventa invece popolare fra i giovani.
1° marzo: Mantova, riprendono le agitazioni degli studenti medi contro il caro-tariffe e la repressione.
Diffuso un comunicato, firmato Italia Unita e scritto dall’avvocato Adamo Degli Occh, in cui si leggei: “Costituitosi il comitato centrale di difesa, sono state emanate le istruzioni operative, di coordinamento e di azione di tutte le formazioni patriottiche militanti. La necessità di mezzi impone oggi di rivolgere questo drammatico appello alle libere forze economiche della nazione, affinché spontaneamente diano il proprio indispensabile contributo per la difesa intransigente della libertà e dell’ordine democratico. Si è certi che la coscienza degli italiani non potrà venir meno a questo appello di fronte alla tragedia incombente. Qualsiasi defezione è da considerare pertanto alto tradimento della patria in grave stato di pericolo. Sotto il cielo d’Italia addì 1° marzo 1970”. Adamo Degli Occhi chiosa il comunicato con frasi di questo tenore: “Qui occorre solo l’azione. Comunque. Anche con un mitra vero e 10 di plastica. L’azione fa l’azione. Le parole sono femmine, i fatti maschi”.
Vienna, il Partito socialista guidato da Bruno Kreisky vince le elezioni politiche con il 48,4% dei voti, battendo il Partito popolare democratico – cristiano che ottiene solo il 44,7%.
Guatemala, il leader dell’estrema destra, colonnello Carlos Osorio Arana, vince le elezioni presidenziali con il 42,9% dei voti contro il 35,7% riportato dal candidato del governo Pieruccini e il 21,4% di quello democristiano, Caballeros.
Sir Reay Geddes, presidente della Dunlop Ldt, e Leopoldo Pirelli informano gli azionisti delle rispettive società delle trattative in corso per la fusione delle attività: una decisione che sarà ratificata in dicembre
3 marzo: Cambogia, un colpo di Stato organizzato dagli Stati Uniti depone il principe Sianuk.
Milano, il direttore responsabile del settimanale Lotta Continua, Piergiorgio Bellocchio, è condannato a un anno e due mesi per “apologia di reato continuata”, “istigazione all’odio di classe“ e “diffusione di notizie false e tendenziose”. All’uscita dal tribunale, un gruppo di militanti di Lotta Continua è denunciato per “radunata sediziosa”.
Bari, incendiata la Federazione provinciale del Psiup.
Massa Finalese (Modena), i 400 lavoratori del salumificio Bellentani occupano lo stabilimento minacciato di smantellamento, per salvare il posto di lavoro e lo sviluppo della zona.
4 marzo: Mantova, manifestazione degli studenti medi.
5 marzo: durante uno sciopero al calzaturificio Apice di Massarosa (Lucca), una guardia padronale spara a un picchetto operaio. I lavoratori del calzaturificio sono in agitazione contro i bassi salari e il decentramento produttivo favorito dal lavoro a domicilio.
Il Corriere della Sera pubblica una intervista di Giorgio Zicari a Serafino Di Luia. Di Luia afferma fra l’altro che “Merlino è stato mandato fra gli anarchici e la persona che lo ha plagiato è la stessa che fece affiggere il primo manifesto cinese in Italia”. “A Milano – prosegue Di Luia – c’era gente disposta a pagare per far mettere delle bombe e la proposta venne fatta anche a Lotta di popolo”.
Panorama pubblica un memoriale di Gian Luigi Fappani. Costui confessa di essere stato infiltrato dal Sid nel movimento studentesco a Milano: “Fui assoldato dal Sid con il ricatto (…) Il primo lavoro a favore del Sid fu una lista con gli estremi dei dirigenti del movimento studentesco milanese (…) Ho anche avuto l’incarico di vendere bombe lacrimogene e fumogene al movimento studentesco allo scopo di dare al Sid il motivo della repressione”.
Torino, la Fiat licenzia Caterino Ceresa. Si occupava di raccogliere informazioni, per conto dell’azienda, sui dipendenti e sui nuovi assunti
Mantova, la polizia impedisce l’occupazione del Liceo Scientifico. Fermato uno studente.
6 marzo: il cardinale Poma, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), critica gli orientamenti assunti dalle Acli, ritenendoli di ispirazione marxista.
Napoli, la polizia interviene contro un manifestazione di protesta per il licenziamento di alcuni lavoratori della base Nato di Bagnoli.
Roma, manifestazione degli studenti medi. Sul lungotevere il corteo è aggredito da militanti di destra con spranghe e bastoni. Numerosi feriti.
Mestre, scioperano gli studenti medi, che sfilano in corteo per la città e vengono caricati dalla polizia ripetutamente. Sono state occupate diverse scuole, dove si tengono gruppi di lavoro, fra l’altro sul tema della repressione, con la partecipazione di operai.. A Genova, dopo l’espulsione di uno studente del movimento dall’istituto Lambruschini, uno sciopero blocca le scuole della città.
6 marzo: Bologna, incendiata la sede del Psiup in via San Vitale.
Guatemala, i guerriglieri del Far sequestrano il secondo segretario dell’Ambasciata americana, Jean Michel Holly. Sia lui che il ministro Mohr, sequestrato il 28 febbraio, saranno rilasciati dopo pochi giorni in cambio della liberazione di 4 militanti del Far.
7 marzo: Venezia e Mestre, continuano le assemblee studentesche che sfoceranno in una manifestazione davanti alla Chatillon.
8 marzo: Milano, nella sede del Circolo Giuliano-Dalmata si svolge la prima assemblea nazionale della Lega Italia Unita. Sono presenti l’avvocato Adamo Degli Occhi; Carlo Fumagalli, Gaetano Orlando e Giuseppe Picone Chiodo, che nel frattempo stanno costituendo il Mar (Movimento di Azione Rivoluzionaria); Aldo De Napoli, Guido Pasquinucci, Roberto Guzzi e Giovanni Sabalich. Fra i delegati invitati anche Fernando Berardini, Nino D’Aroma, Angelo Mastragostino e Pietro Sangiorgi. Vengono designati membri del consiglio nazionale: gli avvocati Degli Occhi e Piero Bianchi, Corrado Arcadipane, Pasquinucci, Raffaello Bertoli e il contrammiraglio in pensione Giuseppe Bianchi. Quest’ultimo è nominato presidente della Lega, Degli Occhi e Piero Bianchi vicepresidenti. Secondo una informativa del Sid, “il programma di Italia Unita è di costituire un fronte anticomunista intransigente, il gruppo promotore ha preso contatti con ex partigiani monarchici, liberali, democratici e socialdemocratici, forze della destra extraparlamentare”.
Venezia, riunione dei quadri di Ordine Nuovo del Triveneto per valutare la situazione a 4 mesi dal rientro nel Msi. All’incontro, organizzato da Gastone Romani, partecipano: Martino Siciliano e Giancarlo Vianello, per Venezia; Manlio Portolan e Gabriele Forziati, per Trieste; Teodoro Bonadio, per Bolzano; Nicola Troccoli e Gioenzo Renzi, per Trento; Vincenzo Vinciguerra, Cesare Turco e Carlo Cicuttini, per Udine; Elio Massagrande, Pasquale Troccoli e Roberto Besutti per Verona; Paolo Ventura, Edoardo Alesi, Massimiliano Fachini e Franco Freda per Padova.
Brescia, la polizia arresta 24 militanti missini che, con altri, avevano tentato di assaltare la sezione del Pci di piazza Garibaldi.
9 marzo: Foggia, gravi incidenti tra le forze di polizia e contadini che protestano per la mancata corresponsione dei sussidi comunitari al prezzo del grano e dell’olio.
La Questura di Padova sequestra presso la valigeria Al Duomo la fattura che attesta l’acquisto presso la Mosbach & Gruber delle borse poi utilizzate negli attentati del 12 dicembre 1969. Il documento verrà, poi, trattenuto indebitamente presso la divisione Affari Riservati fino al 25 settembre 1972.
Condannati dal Tribunale di Viterbo i militanti del Movimento autonomo socialista Beniamino Serafino, Angelo Faggioni e Antonio Antonini, per aver scritto in un volantino che la polizia di Scelba aveva assassinato dei sindacalisti.
10 marzo: Venezia, l’ordinovista Giampietro Mariga è ferito ad una spalla da un colpo di arma da fuoco sparato da ignoti.
Torino, due studenti liceali di sinistra sono gravemente feriti, a sprangate, da militanti di destra.
11 marzo: Torbelvicino (VI), durante uno sciopero dei tessili, un imprenditore, Giuseppe Chioccarello, spalleggiato dal figlio, spara contro gli operai che manifestano davanti ai cancelli della fabbrica. Dieci feriti. Al fatto segue una manifestazione che raccoglie solidarietà di tutto il paese.
Brasile, guerriglieri guidati da Carlos Marighela sequestrano il console generale del Giappone, Nobuo Okuchi. Sarà liberato in cambio del rilascio di 5 detenuti politici.
Baghdad, il governo di Al Bakr riconosce l’autonomia dei curdi ponendo così fine ad un conflitto che durava da 9 anni.
13 marzo: Copenhagen (Danimarca), l’Università è occupata da migliaia di studenti, con un collegamento ideale e materiale con fabbriche come la B&V, dove sono avvenuti scioperi spontanei. Anche fra gli studenti danesi è forte l’opposizione all’intervento americano in Vietnam.
14 marzo: Verona, Marco Pisetta si costituisce al maresciallo di Ps Bannò che dall’ufficio politico della Questura di Trento era stato trasferito nella città scaligera. La Corte d’assise di appello di Milano, nella sua sentenza del 9 aprile 1981, scriverà: “Appare a questa Corte contrario alla ricerca della verità e alla pulizia delle attività giudiziarie che la costituzione di Pisetta del 14 marzo 1970 presso la stazione di Verona sia stata fatta passare per la cattura di un latitante, sollecitata dal solito cittadino tanto zelante quanto (…) anonimo”. Pisetta sconterà 3 mesi di carcere.
La Paz (Bolivia), Alfredo Alexander Jordano, ex presidente della Banca centrale e direttore dei giornali Hoy e Ultima Hora, è ucciso insieme alla moglie dall’esplosione di un pacco bomba.
15 marzo: Cgil, Cisl e Uil inviano al governo un documento unitario invitandolo a varare le necessarie riforme sociali su casa, scuola, sanità e sul sistema tributario.
Firmato il contratto dei tessili.
Genova, si apre la Ia conferenza unitaria FIM-FIOM-UILM. I delegati metalmeccanici sono ormai 22.609, i rappresentanti sindacali aziendali riconosciuti 6.979 in 1.374 consigli di fabbrica.
Cipro, assassinato l’ex ministro degli Interni Georgadjis Palycarpos, che si era dimesso perché accusato di aver organizzato un attentato, poi fallito, contro il primo ministro greco Papadopulos.
16 marzo: Milano, occupata la Bombelli per protesta contro 48 licenziamenti.
Roma, 6 studenti arrestati dalla polizia intervenuta per sedare tafferugli tra militanti di destra e di sinistra.
Ajaltoun (Libano), si svolge la prima conferenza interconfessionale che riunisce cristiani, induisti, buddisti, mussulmani provenienti da 16 paesi.
18 marzo: Washington, lo Stato maggiore compila il “Field manual 30-31 Supplemento B”, riservato alle “operazioni speciali”.
Luigi Fappani rilascia al Movimento Studentesco di Milano una dichiarazione scritta, in cui ribadisce di essere stato arruolato con compiti di informatore-provocatore dal Sid per infiltrarsi nello stesso Movimento, come aveva già dichiarato a Panorama.
19 marzo: Amintore Fanfani rinuncia a formare il nuovo governo.
Erfurt (Germania Est), s’incontrano il cancelliere tedesco-occidentale Willy Brandt e il presidente del Rdt, Willy Stoph. Iniziano le trattative fra le due Germanie.
20 marzo: Bolzano, lanciata una bottiglia molotov contro la sede della Camera del lavoro.
Il questore di Bolzano riferisce alla divisione Affari riservati che i fratelli Bruno e Serafino Di Luia hanno incaricato un loro amico di prendere contatto con la polizia italiana del Brennero (dr. Ruggieri) “per far sapere che, qualora non perseguiti da alcun ordine di cattura o circolare di ricerca, sarebbero disposti a venire in territorio italiano per incontrarsi con qualche funzionario di Ps al quale intenderebbero fare rivelazioni interessanti sui recenti attentati dinamitardi commessi a Milano ed a Roma e anche su quelli della famosa ‘notte dei treni’. Si potrebbe accedere alla loro proposta invitandoli a presentarsi all’ufficio di Ps del Brennero dove potrebbero recarsi ad attenderli il Questore dott. Provenza, dirigente dell’ufficio politico della Questura di Roma, ed il Questore dottor Russomanno di questa divisione”.
In agitazione i soldati della 7° e 8° compagnia CAR (Centro addestramento reclute ndr) di Casale Monferrato, dopo che nei giorni precedenti si sono verificati 8 casi di meningite e non sono state rispettate le norme di prevenzione. Gruppi di soldati, radunatisi nel cortile, rientrano nelle camerate solo dopo aver ottenuto formali impegni. Altri casi si erano verificati nei giorni precedenti a Barletta.
21 – 22 marzo: convegno unitario delle organizzazioni di categoria degli edili per discutere di una nuova politica per la casa.
21 marzo: Lino Salvini, medico fiorentino, iscritto al Psi, è eletto gran maestro della massoneria che fa capo al Goi (Grande Oriente d’Italia) di palazzo Giustiniani. Succede a Giordano Gamberini, al quale affida il ruolo di presidente dalla commissione dei rapporti con le massonerie estere. “Grande elettore” di Salvini l’imprenditore toscano Alessandro Del Bene.
22 marzo: Santa Ninfa (Tp), i giovani di leva della classe 1950, appoggiati dall’Associazione popolare intercomunale del Belice, dichiarano in un comunicato: “Per noi, servire la patria significa impegnarci a fondo per la ricostruzione e lo sviluppo della nostra terra. I giovani di leva perciò si considerano esonerati dal servizio militare e tutti i cittadini firmatari li sostengono senza riserva alcuna. Precisiamo che questa protesta non violenta, maturata responsabilmente tra la popolazione della valle del Belice, vuole essere una aperta sfida ai governi di Roma e di Palermo e intende sollevare l’opinione pubblica nazionale e internazionale per invertire l’attuale politica di devastazione che, mentre spreca 2.000 miliardi di lire e altre 130 milioni di giornate lavorative all’anno con l’esercito, non spende il denaro necessario per case, dighe, industrie e riduce al depauperamento endemico e all’emigrazione forzata tutta la nostra zona”.
23 marzo: Gedda (Arabia Saudita), 22 paesi islamici, la Lega araba e l’Olp costituiscono un segretariato permanente per i rapporti fra gli Stati islamici.
Reggio Calabria, la polizia disperde gli abitanti di Africo Nuovo che manifestavano davanti al palazzo della Regione per l’abbandono nel quale versa il loro paese.
24 marzo: Luciano Lama è eletto segretario generale della CGIL. Sostituisce il dimissionario Agostino Novella in carica dal 1957.
Una fonte confidenziale informa la polizia che, nel novembre 1969, si era svolta a Viareggio, nello studio dell’avv. Gattai, una riunione “segreta” di Italia Unita nel corso della quale “si sarebbe esaminata l’opportunità di compiere azioni di forza, non esclusi attentati”. Inoltre aggiungeva che il Mar di Carlo Fumagalli, aderente alla Lega Italia unita, stava già raccogliendo armi “appoggiandosi ad un deposito militare della zona”.
Milano, manifestazione del Msi in piazza Fontana, davanti alla Banca dell’Agricoltura, contro gli “anarchici autori della strage”.
Lotta continua commenta la notizia del ritrovamento del vetrino nella borsa lasciata alla Banca Commerciale e la insinuazione che, questo ritrovamento, può confermare la pista anarchica. “Da questa borsa dei miracoli potrebbe ormai saltar fuori anche un cadavere tagliato a pezzi o un coniglio e non ci stupiremo più di tanto, dopo che è stata abilmente fatta saltar fuori, col vetrino, perfino la firma di Valpreda e la sua confessione. Certo l’organizzatore di questo complotto lucido e perfetto è davvero un ingenuo o uno sprovveduto se dimentica un suo strumento di lavoro, un suo oggetto personale e caratteristico, dentro la borsa con cui trasporta le bombe. Sarebbe in definitiva come se un generale che va a rubare galline dimenticasse il carrarmato nel pollaio (…) Del vetrino si è parlato la prima volta nell’interrogatorio del 27 gennaio, ma dal 12 dicembre al 27 gennaio cosa ha combinato il vetrino? Era forse nascosto nelle capaci pieghe della borsa?”
25 marzo: si riuniscono, congiuntamente, le segreterie confederali di CGIL. CISL e UIL per discutere dell’azione anticongiunturale che dovrà svolgere il movimento sindacale. Su questo tema è chiesto un incontro urgente con il governo.
Palermo, con l’uccisione di Francesco Di Martino, esponente della cosca Torretta-La Barbera, i Greco e i loro alleati regolano i conti con gli ultimi affiliati ai clan perdenti. Il 3 aprile a Milano cade Francesco Conti e il 30 dello stesso mese Antonino Matranga, l’ultimo boss di rango ancora in circolazione.
26 marzo: muore Alcide Cervi: “Mi hanno sempre detto ‘tu sei una quercia che ha cresciuto sette rami, e quelli sono stati falciati, e la quercia non è morta’ la figura è bella e qualche volta piango. Ma guardate il seme, perché la quercia morirà, e non sarà buona nemmeno per il fuoco. Se volete capire la mia famiglia, guardate il seme. Il nostro seme è l’ideale nella testa dell’uomo”. Papà Cervi era nato a Campegine (Reggio Emilia) il 6 maggio 1875 e muore nella notte a Sant’ Ilario (RE), contadino.”Per gli italiani e gli antifascisti che, nel secondo dopoguerra, l’hanno conosciuto o, semplicemente, hanno saputo di lui, era affettuosamente “Papà Cervi”. Eppure è stato una figura leggendaria tra quante hanno illustrato la Resistenza italiana. Di lui e dei suoi sette figli trucidati hanno scritto, tra i tanti, Piero Calamandrei, Renato Nicolai, Luigi Einaudi, Arrigo Benedetti; ma a dirne la tempra sono le sue stesse parole, pronunciate dopo che gli fu consegnata una medaglia d’oro, realizzata dallo scultore Marino Mazzacurati, che da un lato reca l’effigie di Alcide e dall’altro un tronco di quercia tra i cui rami spezzati brillano le sette stelle dell’Orsa: “Mi hanno sempre detto ‘tu sei una quercia che ha cresciuto sette rami, e quelli sono stati falciati, e la quercia non è morta’ la figura è bella e qualche volta piango. Ma guardate il seme, perché la quercia morirà, e non sarà buona nemmeno per il fuoco. Se volete capire la mia famiglia, guardate il seme. Il nostro seme è l’ideale nella testa dell’uomo”. A quello stesso ideale si richiamava il padre di Alcide, Gelindo, imprigionato nel 1869 per aver partecipato ai moti contadini contro la tassa sul macinato che, solo a Campegine, erano costati sette morti e dodici feriti tra i dimostranti e sessanta arresti. Lo stesso ideale, alla scuola dell’apostolo socialista Camillo Prampolini, Alcide Cervi seguì per tutta la vita. Durante la dittatura, quando con la sua famiglia si limitava a lavorare duramente i campi, subì perquisizioni e persecuzioni, ma non si piegò mai ai fascisti. Così, il 26 luglio del 1943, tutti Cervi erano a Reggio Emilia, alla manifestazione per esigere la scarcerazione dei detenuti politici. Dopo l’8 settembre i Cervi organizzarono la fuga dei prigionieri alleati dal campo di Fossoli, li accolsero nella loro fattoria e con loro, con la famiglia Sarzi, che gestiva una compagnia di teatro viaggiante, e con altri amici organizzarono una formazione partigiana della quale faceva parte pure un sacerdote, don Pasquino Borghi, che verrà catturato e fucilato. La notte del 25 novembre 1943 i fascisti accerchiarono la casa dei Cervi, che si difesero sparando dalle finestre sino a che ebbero munizioni. Costretti ad arrendersi furono tutti incarcerati a Reggio Emilia, dove i sette fratelli furono fucilati, con il patriota Quarto Camurri, all’alba del 28 dicembre. Alcide, che ignorava la sorte dei figli, rimase in carcere sino al 7 gennaio 1944, quando un bombardamento aereo smantellò l’edificio e gli permise di fuggire. Tornato a casa, la trovò distrutta, apprese che tutti i figli erano stati sterminati, ma non si piegò. Con la moglie, Genoeffa Cocconi, le quattro nuore e dieci nipotini riprese a lavorare per ricostruire la casa e condurre la terra. Il 10 di ottobre i fascisti tornarono e distrussero quel che i Cervi superstiti avevano ricostruito. Genoeffa non resse e un mese dopo morì. Alcide resistette ancora e per altri 14 anni, con quel che gli era rimasto della famiglia, continuò a coltivare il seme della libertà. Oggi la sua casa è museo della Resistenza” (da http://www.anpi.it/donne-e-uomini/972/alcide-papa-cervi)
27 marzo: Mestre, attentato di Ordine Nuovo contro i magazzini Coin.
29 marzo: dopo due mesi di crisi e dopo aver rinunciato più volte all’incarico, così come Fanfani e Moro, Rumor vara il suo terzo governo (dal 29 marzo 1970 al 5 agosto 1970), un quadripartito composto da DC, PSI, PSU e PRI. De Martino ritorna alla vicepresidenza del Consiglio, Moro agli Esteri, Restivo agli Interni e il socialdemocratico Mario Tanassi alla Difesa.Composizione del governo: http://www.senato.it/leg/05/BGT/Schede/Governi/0057_M.htm
30 marzo: Roma, incontro fra Luigi Longo, segretario nazionale del Pci e Nikiti Ryzhov, ambasciatore sovietico in Italia. Longo chiede finanziamenti e sostegno politico alla candidatura di Enrico Berlinguer alla carica di segretario del partito.
31 marzo: iniziano una serie di lotte articolate dei lavoratori del parastato per l’ottenimento di una legge quadro di riordino del settore.
Milano, sgomberata la Mombelli occupata dai lavoratori che, dopo l’azione della polizia, innalzano una tenda davanti alla fabbrica per continuare la lotta.
Guatemala, i guerriglieri del Far sequestrano l’ambasciatore tedesco Von Spreti.
Marzo: Porto Marghera, continuano le agitazioni al Petrolchimico e alla Chatillon, con scioperi di reparto e nelle imprese appaltatrici. La Montedison reagisce sospendendo 150 operai avventizi. Il contratto di lavoro recentemente siglato ha ottenuto poco sulla parità normativa fra operai e impiegati e fra diverse categorie, e contiene l’impegno di arrivare a 40 ore settimanali anche per i turnisti, entro 2 anni. La lotta vede la partecipazione attiva degli studenti del movimento di Architettura. Continuano anche le lotte alla Fiat che hanno coinvolto, a Torino, gli stabilimenti di Rivalta, Lingotto e Ricambi, sull’organizzazione del lavoro.
Valle del Belice, i comitati popolari sorti nel Natale 1969 per tenere viva la resistenza dei senzatetto, organizzano un’autoriduzione delle tasse e tariffe pubbliche ad oltranza, finché durerà l’inadempienza dello Stato agli obblighi assunti per la ricostruzione.
Massalombarda (Ra), i lavoratori della Eridania occupano lo stabilimento contro 22 licenziamenti. Dopo alcuni giorni vengono sgomberati e denunciati. Alla denuncia si associa la Federconsorzi.
Viareggio, Forte dei Marmi e Fiumetto di Pietrasanta: si svolgono riunioni alle quali partecipano Guido Pasquinucci, Raffaello Bertoli (entrambi consiglieri di Italia Unita), Gaetano Orlando, Tranquillo Zampatti, Franco De Ranieri, Amedeo Birindelli, Ugo Conti, Cesare Manfredi, Enzo Salcioli, per decidere se sia già opportuno “passare all’azione”.
Udine, Gabriele Forziati, reggente triestino di Ordine Nuovo, protesta con Pino Rauti per l’attentato, fortuitamente fallito, alla scuola slovena, compiuto il 4 ottobre 1969 da Delfo Zorzi e Martino Siciliano, secondo quanto riferitogli da Manlio Portolan. Rauti lo rassicura.
Aprile: una serie di attentati dinamitardi a tralicci dell’alta tensione vengono realizzati a Tirano e Valdisotto (So). Lo scopo è quello di causare interruzioni di energia elettrica in modo da causare un black out a Milano e in parte della Lombardia creando il caos
Esce Compagni, iniziativa editoriale nata principalmente dall’area di Potere Operaio. La rivista ha offerto un ricco dibattito sui movimenti internazionali, oltre ad interventi sulle nuove lotte operaie in Italia. Un secondo numero uscirà nel giugno dell’anno successivo
1° aprile: Torino, dopo il licenziamento di un componente della commissione interna, i lavoratori della Spa Centro – stabilimento Fiat con 1.800 operai che produce pezzi per automezzi pesanti – occupano lo stabilimento.
Milano, firmato l’accordo aziendale per la Falck, nel quale sono stati conseguiti risultati sull’orario di lavoro e i riposi a scorrimento.
Catania, militanti missini aggrediscono uno studente di Economia e Commercio.
Vietnam: inizia l’offensiva dei Vietcong.
2 aprile: Roma, il pretore Gabriele Cerminara assolve le giovani operaie che nel novembre 1967 erano state incriminate per l’occupazione della maglieria Aeternum, affermando che occupare una fabbrica per difendere il posto di lavoro non costituisce reato.
Siria, combattimenti tra siriani e l’esercito israeliano penetrato oltre il confine.
2 – 3 aprile: i metalmeccanici scioperano per le riforme e contro il carovita in diverse località, fra cui Milano, Reggio Emilia,Cesena e Forlì. Sciopero generale a Lecco e La Spezia per gli stessi temi.
Il capo dell’ufficio politico della Questura di Roma dichiara al giudice Cudillo che nel Circolo romano 22 marzo operava un informatore della polizia. Il commissario Spinella non vuole peraltro farne il nome.
3 aprile: Foggia, denunciati dagli agrari 3 esponenti sindacali, Pasquale Panico, Bruno Mazzi e Michele Minchiello per la loro attività.
Milano, assolti dal giudice istruttore Urbisci 13 lavoratori che in occasione di uno sciopero avevano fatto un picchetto davanti alla elettromeccanica Cev.
4 aprile: Torino, scioperano per 2 ore i lavoratori Fiat, a causa del licenziamento di Giovanni Armenia, sindacalista della Fiom. Ai cancelli della Spa è appeso uno striscione: “La Fiat è il nostro Vietnam”.
Parma, manifestano i pensionati per l’innalzamento dei minimi (tuttora fermi a 35.000 lire mensili), la applicazione della scala mobile alle pensioni e le riforme.
Milano, attivisti missini picchiano uno studente che aveva rifiutato un loro volantino.
5 aprile: Giorgio Freda fa da padrino di battesimo, nella chiesa di S. Pietro a Favaro Veneto (Mestre) a Nicola Massimiliano Biondo, figlio di Giovanni Biondo (detto Ivan ndr).
Guatemala, i guerriglieri del Far uccidono l’ambasciatore tedesco Von Spreti, sequestrato il 31 marzo.
Pyong Yang (Nord Corea), la visita del primo ministro cinese Ciu En Lai sottolinea l’avvenuta riconciliazione fra la Repubblica popolare cinese e la Corea del Nord, dopo la rottura del 1965.
6 aprile: Brescia, occupata dai lavoratori la Sant’Eustachio che la Finmeccanica vuole cedere ad un gruppo privato.
Trento, militanti di destra tentano di invadere la sede della Uil, ma vengono respinti.
Spoleto, la magistratura ordina il sequestro del periodico Vie Nuove, per aver pubblicato l’inserto “Come nascono i bambini”, realizzato sulla base di un programma scientifico della Bbc. L’ordine sarà poi revocato, ma la Procura denuncia il direttore dell’Unità che aveva pubblicato e commentato la notizia del sequestro.
7 aprile: iniziano una serie di scioperi generali regionali per sollecitare il governo ad un maggiore impegno nella politica delle riforme.
Gioia Tauro (Reggio Calabria), la polizia interviene violentemente contro i contadini che manifestano per il mancato pagamento delle quote integrative del prezzo dell’olio. Il bilancio finale degli scontri è di 40 feriti fra i dimostranti e 15 fermati.
Massarosa (Lucca), i carabinieri sgomberano il calzaturificio Apice, occupato dai lavoratori da 2 settimane. Dopo lo sgombero, gruppi di operai e lavoranti a domicilio bloccano la statale Sarzanese. Il braccio di ferro si concluderà con un accordo che porterà aumenti salariali e il diritto di assemblea.
Catania, ferite due persone per un’aggressione di militanti di destra contro elementi di sinistra. A Torino, militanti missini strappano bandiere rosse e manifesti sindacali davanti agli stabilimenti della Fiat.
8 aprile: i lavoratori degli enti locali scioperano per il rinnovo del contratto.
Egitto, un’incursione israeliana su una scuola nella provincia di Sciar Kieb, provoca 30 morti e 36 feriti fra i ragazzi.
9 aprile: Milano e in altre località, manifestano i lavoratori tessili che hanno iniziato un calendario di scioperi articolati dopo la rottura delle trattative. Scioperano anche i calzaturieri. Per le riforme, effettuano astensioni dal lavoro tramvieri e postelegrafonici.
Firmato il contratto degli elettrici. La Flaei – Cisl non sottoscrive l’accordo.
Mestre, la polizia trova casa di Giuseppe Frezzato, detto Il Corvo, munizioni ed esplosivi per il cui possesso sarà successivamente condannato. Il Frezzato è legato sia agli ambienti della malavita locale che a quelli di Ordine Nuovo.
10 aprile: Napoli, uno studente viene ferito a sprangate, dinanzi al liceo Umberto, per aver strappato un manifesto di destra.
Battipaglia (Sa), si svolge una manifestazione nel primo anniversario della morte di Carmine Citro e Teresa Ricciardi, uccisi dalla polizia durante una manifestazione. Nessun responsabile individuato.
11 aprile: Tirano (Sondrio), durante la notte un attentato abbatte un traliccio dell’elettrodotto Campocologno – Belviso. Tre giorni dopo, sempre in Valtellina, è gravemente danneggiato un altro traliccio. Gli attentati sono rivendicati dal Mar (Movimento Azione Rivoluzionaria), che afferma di agire per il “raggiungimento di una repubblica presidenziale capace di far rispettare la legge, l’ordine, la disciplina democratica”, e dalla Lega Italia Unita, alla quale aderisce lo stesso Mar. Lo scopo è quello di causare interruzioni di energia elettrica in modo da causare un black out a Milano e in parte della Lombardia creando il caos. Il piano prevede una “(…) settimana di fuoco (…)” a Bologna, Carrara, Empoli, Catanzaro, Palermo, Viareggio, Pisa e Sondrio con attentati dimostrativi e attacchi alle caserme di fascisti del MAR di Carlo Fumagalli e della Lega Italia Unita per realizzare una “(…) stagione eversiva (…)” che porti all’istaurazione di una Repubblica presidenziale. Il piano rientra dopo i primi attentati. Trascorsi alcuni giorni sono arrestati e incriminati i presunti autori degli attentati e dodici saranno giudicati dal tribunale di Lucca. Sei imputati saranno condannati a pene molto lievi (i lombardi Gaetano Orlando, Pietro Romeri e Albino Sala Tenna e i toscani Franco De Ranieri, Amedeo Birindelli e Gino Bibbi) mentre saranno assolti gli altri sei: Carlo Fumagalli, Giulio Franchi, Armando Carrara, Franco Romeri, Raffaello Bertoli e Enzo Salcioli.
L’ufficio D del Sid invia al raggruppamento Centri CS di Roma un documento interno nel quale si rileva che “sia Guerin Serac sia Leroy non sono anarchici, ma appartengono ad un’organizzazione anticomunista. Si suggerisce di tacere questa notizia alla Pubblica sicurezza e ai Carabinieri”. Il documento sarà consegnato alla magistratura dall’ammiraglio Casardi solo nel 1976.
Trento, scontri tra militanti di sinistra e di Avanguardia Nazionale. Tre giovani di sinistra sono denunciati e processati per direttissima.
Roma, Giangiacomo Feltrinelli incontra Pietro Secchia.
12 aprile: Milano, la polizia disperde, dopo violenti scontri, i militanti del Msi che, al termine di un comizio al teatro Dal Verme, avevano organizzato un corteo non autorizzato. Tre manifestanti sono arrestati e sei denunciati a piede libero.
13 aprile: Mikis Theodorakis, liberato dalle autorità greche grazie alla campagna di solidarietà che si è sviluppata in tutto il mondo, arriva a Parigi. I giudici militari di Atene hanno comunque condannato 27 dei 34 coimputati appartenenti al gruppo Difesa democratica.
13 settembre: Bormio (So), attentato del Mar contro un traliccio dell’alta tensione.
Trento, manifestazione davanti al carcere dove sono rinchiusi gli arrestati per gli scontri con militanti di Avanguardia Nazionale.
14 aprile: le province del Piemonte scioperano per le riforme
Attentato contro un traliccio dell’elettrodotto Sluderna – Bolzano, a Valdisotto. Come quelli dei giorni precedenti, è rivendicato dalla Lega Italia Unita e dal Mar, che proclamano di agire per “il raggiungimento di una repubblica presidenziale capace di far rispettare la legge, l’ordine, la disciplina democratica, il diritto di ciascuno e di tutti al progresso morale ed economico”.
Deiva Marina (La Spezia), devastata la sezione del Psi.
15 aprile: l’industriale tessile Renato Lombardi è il nuovo presidente della Confindustria.
Calabria, sciopero regionale per le riforme.
Strasburgo, il Consiglio di Europa, con 15 voti (compreso quelle italiano) su 17 invita il regime di Atene a “ristabilire immediatamente i diritti dell’uomo e le libertà” e ad “abolire la tortura”.
Una nota confidenziale informa il Viminale che l’attentato al traliccio dell’Enel era opera della Lega Italia Unita e che la stessa organizzazione stava progettando, per il 25 aprile successivo, di occupare un edificio militare in provincia di Sondrio e di effettuare altri attentati in Versilia e nella Sicilia Occidentale.
Napoli, un ordigno di debole potenza viene fatto esplodere sulla finestra della sezione del Pci di via Benedetto Cariteo.
Altro massacro di civili in Cambogia. Centinaia di corpi sono trovati nel fiume Mekong.
Roma, gli studenti contestano la presenza all’Università di Melvin Calvin, inventore del napalm.
16 aprile: sciopero nazionale degli ospedalieri, che effettueranno anche un calendario di fermate articolate dal 20 al 29 aprile. Scioperano anche i parastatali, per il riassetto delle carriere.
Roma, manifestano i coltivatori diretti.
L’Espresso pubblica un servizio di Camilla Cederna con una serie di interrogativi sulla morte di Pinelli. Fra gli altri, la dichiarazione dell’anarchico Pasquale Valitutti che dice di aver sentito provenire dalla stanza dove si svolgeva l’interrogatorio di Pinelli, rumori di colluttazione.
Interrogato dalla Commissione parlamentare antimafia, su sua richiesta, Gianfranco Alliata di Montereale.
17 aprile: Val d’Aosta, sciopero generale per le riforme.
Prima riunione delle tre federazioni sindacali dei chimici nella prospettiva di “un lavoro comune sistematico per puntare risolutamente all’unità sindacale organica”.
Il New York Times da notizia di una fornitura clandestina di armi alla Grecia, da parte americana, per un importo di 20 milioni di dollari.
Lucca, primo congresso nazionale del Fronte di azione studentesca (Fas), formazione di Ordine Nuovo diretta da Paolo Signorelli. Fra i partecipanti Mauro Tomei, Ugo Fusi, Claudio Bizzarri e Umberto Balistreri.
Trento, Vanni Mulinaris e Giorgio Fronza, incriminati per l’assedio alla sede di Avanguardia Nazionale, sono condannati il primo a 4 mesi con la condizionale e assolto ilsecondo. Dopo il processo, Lotta continua organizza un corteo che sosta davanti al quotidiano Adige – promotore di una campagna contro gli estremisti ispirata dall’onorevole Piccoli – e si scontrano con la polizia e i carabinieri.
Napoli, militanti di destra aggrediscono gli studenti che escono dal liceo Umberto, in via Carducci.
18 aprile: alcuni appartenenti al gruppo del Mpon (Movimento Politico Ordine Nuovo) di Udine rapinano a mano armata un ufficio postale. Poi fuggono a bordo di una moto. Due rapinatori saranno identificati in Ivano Boccaccio e Maurizio Midena.
Consegnato al capo della polizia Angelo Vicari un appunto classificato “segreto”, nel quale è scritto: ”1) un gruppo estremista, composto da elementi di varia estrazione ma tendenzialmente di destra” progetta una serie di attentati da attuarsi fra il 18 e il 25 aprile; “2) Tale gruppo è diretto da ex partigiani con base in Valtellina; 3) sarebbe sostenuto da elementi greci, tedesco occidentali e neo fascisti italiani; 4) godrebbe di solidarietà di appartenenti alle Forze Armate”. L’appunto non fa il nome del Mar, ne evidenzia il collegamento con Italia Unita.
Milano, la polizia carica una manifestazione della sinistra extraparlamentare contro la repressione e di protesta per la morte di Giuseppe Pinelli. Lo stesso giorno l’anarchico Pasquale Valitutti si arrampica sulla torre di tubolari, alta 20 metri, al padiglione Fiat della Fiera reggendo il cartello “Valpreda è innocente”. All’intervento della polizia, Valitutti rifiuta di scendere avvertendo che se gli agenti saliranno, si butterà di sotto. Scende, come aveva annunciato, alle ore 19 ed è denunciato per “rifiuto di ottemperare un ordine legittimo della polizia”.
Roma, la polizia carica a Santa Maria Maggiore una manifestazione contro la repressione e la morte di Pinelli.
Roma, processo davanti al pretore per sei anarchici, fra i quali Pietro Valpreda e Giorgio Spanò, accusati di aver distribuito volantini senza il nome dello stampatore. Sono assolti per insufficienza di prove
Genova, scoppiano incidenti durante un comizio di Giorgio Almirante. Gravemente ferito alla testa Ugo Venturini, capo dei Volontari Nazionali della Liguria. Morirà qualche giorno dopo.
Trento, nel pomeriggio, la Celere irrompe nella Casa dello Studente e arresta cinque occupanti. Quattro dei 5 arrestati iniziano uno sciopero della fame, sostenuti da altri giovani che si accampano davanti al Palazzo di Giustizia.
Napoli, uno studente è ricoverato in prognosi riservata dopo aver subito una aggressione da parte di militanti del Msi.
20 aprile: Cesare Merzagora è nominato, dopo la dimissione di Giorgio Valerio, presidente della Montedison.
Un appunto riservato del Viminale informa che “elementi aderenti al Mar sostengono” di poter ottenere armi corrompendo il personale di guardia ai depositi militari. Che ufficiali americani, incontrati in Svizzera, avrebbero assicurato che “Washington lascerebbe fare”. Di attendere un finanziamento da un industriale “che recentemente ha sparato contro scioperanti” e che per procurare denaro saranno compiute estorsioni contro industriali che finanziano il Pci e rapine nelle banche.
Roma, durante una perquisizione nell’abitazione dell’anarchico Enrico Di Cola è trovato un elenco di uffici e basi Nato in Italia. Il Sid, interpellato, affermerà che è stato preparato da uno specialista.
21 aprile: il giornalista del Corriere della Sera Giorgio Zicari registra per conto del Sid le dichiarazioni di Gaetano Orlando, uno dei dirigenti del Mar (Movimento Azione Rivoluzionaria), il quale afferma tra l’altro: “noi non facciamo la guerra, facciamo la guerriglia. Il morto ci deve scappare, senza morti non si muove niente. Sull’esercito non si può sparare, ma sulle forze dell’ordine si. Gli ordini li dà il Carlo, le operazioni le dirige lui”. Si tratta di Carlo Fumagalli e il giorno successivo Zicari intervista anche Fumagalli (lo farà anche il 10 e il 14 luglio), mentre Orlando viene arrestato per gli attentati in Valtellina di una settimana prima. Zicari, tramite il suo capocronaca Franco Di Bella, è in contatto con il generale dei carabinieri Giovanbattista Palumbo e con il maggiore Giorgio Burlando del Sid. Fumagalli dichiarerà tra l’altro che l’operazioni era divisa in fase uno “buttar giù tralicci”, seconda fase “combattere gli uomini politici della zona”, terza fase “non subire l’attacco della forza pubblica e addirittura provocarla per procurarci armi. Le truppe del Mar sono estremisti di centro che la pensano esattamente come la penso io. Gente del tipo di Strauss”. Il Sid smagnetizzerà successivamente i nastri delle registrazioni creando ostacoli all’autorità giudiziaria. Zicari, Di Bella e Palumbo li ritroveremo anni dopo tra gli affiliati alla Loggia P2. Al momento delle interviste Fumagalli è formalmente latitante.
I portuali aderenti a CGIL, CISL e UIL effettuano in tutti i porti il boicottaggio delle navi greche per protestare, nell’anniversario del golpe, contro l’instaurazione della dittatura fascista in Grecia.
Milano si ferma in un grande sciopero per le riforme. Sei cortei sfilano per le strade della città.
Roma, manifestano i lavoratori degli enti locali, che sfilano dietro lo striscione “8.000 comuni, 8.000 stipendi diversi”.
22 aprile: Brescia, guardie private della Om Fiat assalgono un gruppo di operai che distribuiscono volantini sindacali.
Venezia, i tessili manifestano per il rinnovo del contratto.
Pisa e Genova, sciopero cittadino per le riforme
Arrestati su indicazione del Sid Gaetano Orlando, Franco e Pietro Romeri, Giulio Franchi e Armando Carrara. Sono tutti membri del Mar
Napoli, in piazza della Repubblica, la polizia disperde con durezza gli studenti che manifestano contro la repressione. Otto arresti e 29 fermi.
Lussemburgo, firmato il trattato che consente l’istituzione di risorse proprie e attribuisce al Parlamento europeo poteri in materia di bilancio.
23 aprile: Giacomo Mancini è eletto segretario del PSI, dopo l’entrata al governo di De Martino. Vicesegretari sono nominati Giovanni Mosca, per i demartiniani, Bettino Craxi, per gli autonomisti, e Tristano Codignola per la sinistra.
Il vice questore Umberto Improta, capo dell’ufficio politico della Questura di Roma, chiede alla Procura l’autorizzazione a mettere sotto controllo il telefono dell’ex generale Giuseppe Motta perché in rapporti con Carlo Fumagalli e perché nella sua abitazione romana dovrebbe aver luogo una riunione “presumibilmente connessa a quanto verificatosi nella città di Sondrio”. La richiesta non avrà seguito.
Scioperano per le riforme la Basilicata e la provincia di Terni.
Cagliari, papa Paolo VI è contestato durante la visita nel quartiere Sant’Elia. Scontri tra dimostranti e polizia.
24 aprile: rinnovato il contratto dei tessili. Prevede aumenti salariali di 72 lire orarie, riduzione graduale dell’orario a 40 ore settimanali, abolizione dei tre giorni non pagati di malattia, tre settimane di ferie, maggiori diritti sindacali
Genova, i Gap incendiamo una sede del Psu.
Un appunto “riservatissimo” del Viminale integra le informazioni contenute nella nota del 18 aprile, segnalando l’intenzione del Mar di liberare con un colpo di mano Orlando e Carrara da poco arrestati.
25 aprile: Milano, per commemorare l’anniversario della Liberazione sono organizzate tre diverse manifestazioni: quella tradizionale dall’Anpi, sindacati e partiti antifascisti; una seconda del Movimento Studentesco della Statale con altre organizzazioni marxiste-leniniste e una terza da Lotta Continua e altri gruppi.
Anche a Trento – come in molte altre città – è netta la frattura tra gli antifascisti. Il Pci ha invitato ad aderire alla manifestazione dei partiti “contro la violenza fascista” e “per isolare i pochi teppisti” che avrebbero causato la tensione in città. All’Università si tiene la manifestazione alternativa, con un migliaio di giovani presenti alla “assemblea popolare contro lo Stato borghese”. A Pavia ci sono atti vandalici contro il monumento dedicato a Ferruccio Ghinaglia, ucciso dai fascisti nel 1921 in Borgo Ticino. Sono indette due distinte manifestazioni: quella dei partiti di sinistra con un comizio di Tortorella e quella del movimento studentesco, egemonizzato da Lotta continua, anche in questo caso con una forte tensione reciproca. Il volantino del Pci chiede di “respingere ogni provocazione, non solo fascista (…) [ma anche] le risposte velleitarie e isolate, che tentano di trasformare la campagna elettorale in una rissa”. Manifestazioni simili, distinte da quelle tradizionali dei partiti antifascisti e incentrate sulla denuncia della “strage di Stato”, si svolgono in molte altre località.
27 aprile: Milano, ratificata la nomina a presidente della Montedison di Cesare Merzagora. La nomina è accolta al grido di “Merzagora se ci sei batti un colpo” dai lavoratori della Bellentani e dell’Abital, venuti a Milano per difendere il posto di lavoro.
Luigi Cavallo informa l’avvocato Gianni Agnelli che “martedì alle ore 15.30 avrò un colloquio con Preti, all’Eur. Le riferirò poi a voce sui miei colloqui con Mancini, Bensi, Corti, Angiolillo (…)”.
La Commissione parlamentare di vigilanza sui programmi radiotelevisivi conclude con un nulla di fatto il dibattito sulla trasmissione “Un codice da rifare”, i cui autori erano stati accusati dal vice presidente della Rai, Italo De Feo, di”bolscevismo”.
28 aprile: Abruzzo, Molise e Puglia: si svolge lo sciopero regionale per le riforme. A Lecce, militanti del Msi che hanno partecipato ad una messa in memoria di Mussolini, provocano i manifestanti creando incidenti.
Scioperano i lavoratori dei monopoli di stato.
Milano, un gruppo di dirigenti e impiegati della Carlo Erba assale un picchetto di operaie in sciopero per il rinnovo del premio di produzione. Tre donne sono ricoverate all’Ospedale Maggiore, altre ricorrono alla infermeria aziendale. Del gruppo di aggressori, solo uno si procura una lesione, fratturandosi un dito.
29 – 30 aprile: sciopero nazionale del personale della scuola secondaria aderente a CGIL, CISL e SNAFRI per la sistemazione del personale non di ruolo, la definizione dello stato giuridico, il riassetto delle retribuzioni, il riordino delle carriere e la riforma dell’ENPAS.
29 aprile: Lazio, Marche, Alto Adige, Trieste: sciopero generale per le riforme.
Sondrio, trovato in località Vervio un deposito di armi e esplosivi del Mar.
30 aprile: il Consiglio dei ministri approva un progetto di amnistia e indulto per reati compiuti entro il 31 dicembre 1969. Vi dovrebbero rientrare fra gli altri, la resistenza a pubblico ufficiale, la istigazione a disobbedire alle leggi, la violenza privata, reati di danneggiamento, boicottaggio, occupazione di azienda puniti con pena massima di 5 anni di reclusione; fino ai 3 anni, anche reati di furto, appropriazione indebita, truffa, lesioni personali lievi.
Sciopero generale per le riforme in Emilia Romagna, Trentino, Lombardia e Sicilia.
Trento, fallisce per un difetto tecnico un attentato dinamitardo contro il monumento ad Alcide De Gasperi in piazza Venezia.
Como, militanti del Msi della sezione di via Milano lanciano bottiglie ed altri oggetti contro un corteo di lavoratori.
Washington, con un messaggio alla nazione, il presidente Nixon comunica che truppe americane sono entrate in territorio cambogiano per una profondità di non oltre 35 chilometri e vi resteranno fino al 30 giugno.
Stati Uniti, a Kent nell’Ohio quattro studenti sono uccisi dalla Guardia Nazionale durante una manifestazione contro la guerra nel Vietnam.
Aprile: fonte confidenziale informa il Viminale che Pino Romualdi, durante alcune riunioni alle quali hanno preso parte uomini di fiducia del comandante Borghese, ha avanzato la proposta “di costituire dei Gruppi di Difesa la cui azione, improntata ad un oltranzismo maggiore di quello del noto settore Volontari del Msi, potrebbe anche avere una funzione catalizzatrice di tutti i gruppi extraparlamentari dell’estrema destra”.
Il Sid trasmette ai carabinieri un Appunto informativo in cui si legge, tra l’altro, che “Elementi aderenti al Mar sostengono che ufficiali Usa, con i quali si sarebbero incontrati in Svizzera, avrebbero precisato che Washington lascerebbe fare”. L’ Appunto sarà trasmesso alla Procura della repubblica di Bologna il 5 marzo 1975.
Secondo un rapporto del Sid, alla fine del mese, nella villa di Tommaso Adami Rook, esponente del Fronte Nazionale, si svolge una riunione, presenti anche Ugo Mazzari, delegato provinciale del FN di Pisa, ed Esperio Cappellini, delegato del FN di Pistoia, alla quale partecipano “i responsabili delle bande armate ed espone loro di predisporre uomini e armi per l’occupazione di un obiettivo in Roma lasciando intendere che l’azione sarà condotta il 24 maggio successivo”.
Napoli, si formano a Bagnoli i primi comitati di disoccupati, lavoratori a domicilio e precari.
1 maggio: gli ex combattenti dell’Associazione volontari di Bir el Gobi tengono il loro ventunesimo raduno con la partecipazione, per la prima volta, dei camerati tedeschi dell’ex Afrika-Korps del maresciallo Rommel. In un albergo di Peschiera del Garda, sede dell’incontro, ricevono gli ospiti il presidente dell’Associazione Mario Giachi, gli ex generali Fernando Tannucci Nannini e Giovanni Lonzu, il cappellano militare don Luigi Sbaissero, Fabio Zirulia e Francesco Tampier. Gli ospiti sono guidati da Bernhard Bater, in rappresentanza del presidente dell’Associazione dell’Afrika-korps tedesco, l’ex generale Siegfried Westphal.
Reggio Calabria, la nave Heros dell’armatore tedesco Günther Leinhauser sbarca un carico di fucili. Poi prosegue la sua rotta. Proveniente da Barcellona, via Cagliari e Messina, approderà a Venezia, dove verrà scoperto nelle sue stive un carico di tabacco di contrabbando. Saranno condannati in contumacia Leinhauser, il comandante Dietrich Wenn Hold, il suo vice Karl Schramm e tre membri dell’equipaggio.
Per la prima volta dal 1948, le tre Confederazioni celebrano unitariamente la festa dei lavoratori.
2 maggio: Sarzana, il magistrato Franco Marrone, in un convegno sul caso Valpreda, parla di “giustizia di classe”. Per questa affermazione sarà aperto a suo carico un procedimento disciplinare.
Cento aerei statunitensi sganciano tonnellate di bombe sul nord Vietnam.
3 maggio: Genova, i Gap incendiano la sede del consolato americano.
Torino, due giovani di sinistra che transitano per via Solferino sono aggrediti da militanti di destra. A Milano, un gruppo di militanti di destra danneggia, con un’incursione, il circolo di sinistra Il Melograno. A Mestre, si verificano incidenti fra militanti del Msi e di Ordine nuovo convenuti ad un comizio di Pino Romualdi in piazza Ferretto, con aderenti a formazioni di sinistra ed ex partigiani. Tra i presenti Paolo Signorelli e ordinovisti di Udine e di Trieste
Roma, i detenuti del carcere di Regina Coeli iniziano ad uno sciopero della fame per sollecitare la riforma penitenziaria.
4 maggio: scioperano un milione e quattrocentomila dipendenti statali per il riordino delle carriere.
Il giornalista di origine greca Jean Starakis, dopo essere stato graziato ed espulso dalla Grecia, arriva a Parigi e dichiara di essere stato torturato dalla polizia greca.
Urss e Cina lanciano un monito agli Usa, mentre i combattenti nordvietnamiti hanno ripreso l’iniziativa, attaccando decine di basi americane.
Milano, in corso Venezia davanti all’associazione Italia-Cina, la polizia disperde una manifestazione non autorizzata di militanti Msi .
5 maggio: scioperano i lavoratori del commercio per il rinnovo del contratto. Cortei a Roma, Milano, Firenze, Bologna, Torino, Venezia, Napoli. I parastatali manifestano a Roma per il riassetto delle carriere. Iniziano anche scioperi articolati per i dipendenti statali (48 ore), postelegrafonici e lavoratori della scuola (24 ore).
Giornata di protesta nei sanatori, dove i degenti chiedono miglioramenti nell’assistenza, con l’appoggio dei sindacati dei lavoratori. La protesta continuerà nei giorni 12 e 20.
Aldo Moro, rispondendo a numerose interrogazioni parlamentari, esprime la sua preoccupazione per l’intervento militare israeliano in Libano.
5 – 6 maggio: sciopero nazionale del parastato per il riassetto delle carriere.
6 maggio: Montevarchi (Arezzo), i lavoratori del cappellificio Sir contestano le sospensioni e la ventilata chiusura dell’azienda, occupando lo stabilimento. Due giorni dopo, viene occupato anche il cappellificio La Familiare, dove non sono stati pagatii gli stipendi. I portuali scioperano a Livorno e Genova, dove bloccano la nave Eugenio C dell’armatore Costa.
La richiesta dell’amnistia e della sua estensione si diffonde nelle carceri, dove vengono attuate forme diverse di protesta, per lo più scioperi della fame. La protesta interessa le carceri di Marassi a Genova, Regina Coeli a Roma, San Vittore a Milano, Porto Azzurro sull’isola d’Elba, Ravenna e il carcere femminile Buon Pastore di Torino.
Genova, durante il comizio che segue i funerali di Ugo Venturini, Giorgio Almirante afferma: “Se altri popoli si sono salvati con la forza, anche il popolo italiano deve saper esprimere qualcuno che sia disposto all’uso della forza, per battere la minaccia comunista”.
Urbino (Pesaro), militanti del Fuan provocano incidenti, all’Università.
L’ambasciatore Ortona comunica al nostro governo l’apprezzamento statunitense per l’opera svolta dalla diplomazia italiana, a fianco di quella americana, tedesca e inglese, a favore della Grecia, presso i governi di Danimarca, Olanda e Norvegia.
7 maggio: Genova, scioperano i lavoratori dell’industria della zona fra Cornigliano e Sampierdarena, della val Scrivia e della val Polcevera.
Roma, a conclusione di un comizio del Msi in piazza del Popolo, militanti missini tentano di assaltare la sede nazionale del Psi in via del Corso, ma sono respinti dalla polizia.
Offensiva americana e sud vietnamite contro città cambogiane e lungo il fiume Mekong. Nel frattempo, per bloccare la protesta, soprattutto giovanile, negli Usa sono chiuse le università dell’Ohio, Pennsylvania e California.
Mogadiscio, il capo dello stato Mohamed Siad Barre annuncia la nazionalizzazione delle banche (tra le quali il Banco di Roma ed il Banco di Napoli), delle società assicuratrici (di cui 7 italiane), della Società elettrica italo somala (Seis), della Snai e delle società petrolifere di distribuzione e gestione (Agip).
8 maggio: Milano, i lavoratori della Pirelli Bicocca si fermano simbolicamente per un quarto d’ora per la pace in Indocina. Manifestazioni contro la guerra in Vietnam si svolgono a Milano, Verona, Piacenza, Forlì, Mestre, Vercelli, Genova e in altre città
9 maggio: Milano, un picchetto degli operai della Ri-Ri, fabbrica di cerniere lampo, in lotta per il contrtto aziendale, viene investito dal direttore Franco Fontana con la macchina: 6 lavoratori sono ricoverati all’ospedale di Niguarda.
Washington, manifestazione di protesta che giunge fino alla Casa Bianca dopo che a San Diego in California, si è dato fuoco il giovane George Winne, per protestare contro la guerra americana in Vietnam.
Protesta contro l’intervento americano in Vietnam anche in Venezuela con manifestazioni studentesche a Maracaibo e Merida; in Argentina, all’università di Cordoba; in Germania, con dimostrazioni a Francoforte, Dortmund, Hannover, Monaco, Gottinga.
Torino, scontri tra polizia e dimostranti che avevano lanciato sassi contro la sede del consolato americano.
La Questura di Roma informa per la prima volta, a sua richiesta, la magistratura che “Andrea”, il sedicente anarchico del circolo 22 Marzo di Roma è, in realtà un agente di Ps in forza all’Ufficio politico della Questura. Salvatore Ippolito (Andrea) sarà interrogato due giorni dopo.
Palermo, arrestato un giovane militante missino che aveva incendiato un furgone del quotidiano L’Ora.
10 maggio: Foggia, esplode un ordigno incendiario all’interno del Palazzetto dello sport , poco prima dello svolgersi di un convegno del Psiup.
11 maggio: un convegno delle Acli sulla salute nei luoghi di lavoro analizza fra l’altro i dati Inail sugli infortuni, che nel periodo dal 1946 al 1967 sono stati 24.131.225, con 86.305 morti e 996.880 invalidi permanenti; osservando che nell’ultimo decennio, in pieno boom, vi è stato un morto ogni mezzora e un infortunio ogni 6 secondi. “E’ una vera e propria guerra, con i suoi morti ed i suoi feriti, che si combatte all’interno dei luoghi di lavoro”, ha osservato il relatore.
12 maggio: scioperano per 24 ore i ferrovieri nell’ambito della vertenza per il riassetto delle carriere.
Libano, inizia un’offensiva militare israeliana. Il governo itaiano critica l’iniziativa israeliana
Roma, il Tribunale assolve con formula ampia i giornalisti dell’Espresso Carlo Gregoretti e Bruno Corbi dall’accusa di aver diffamato il generale Giovanni De Lorenzo.
12 – 13 maggio: Campania e Umbria: sciopero generale per le riforme. Torino si ferma il giorno 13.
Sciopero di 24 ore dei ferrovieri per il contratto.
14 maggio: la Camera approva la legge che istituisce lo Statuto dei Lavoratori. Contiene le norme a tutela dei diritti costituzionali dei lavoratori nelle fabbriche e per punire la violazione della dignità e della libertà dei lavoratori da parte dei datori di lavoro. Il PCI si astiene.
La Corte d’Assise di Firenze pronuncia la sentenza nel processo per una serie di attentati compiuti in Alto Adige tra l’agosto 1966 e l’agosto 1967, compresa la strage di Cima Vallona del giugno 1967. Sono condannati 18 imputati, praticamente tutti cittadini austriaci e tedeschi latitanti. Tra gli altri Norbert Burger, Peter Kienesberger, Erhard Foltin Hartung von Hartungen, Heinrich Oberleiter, Hans Jörg Humer segretario del partito neonazista austriaco, Karl Schafferer.
Sciopero generale per le riforme a Venezia e in Liguria.
15 maggio: sciopero generale unitario per le riforme a Milano, in Sardegna e Toscana. A Firenze la polizia carica un corteo del movimento studentesco che si era staccato dalla manifestazione unitaria. Scioperano i lavoratori della Fiat Mirafiori, a Torino, per il premio di produzione e quelli della Snia di Varedo dove in conseguenza degli scioperi sono state alleggerite le buste paga dei premi ed incentivi e sospesi 600 lavoratori.
Livorno, scontri tra militanti del Msi e antifascisti al termine di un comizio del segretario missino Almirante. Otto arrestati.
16 maggio: Brasile, la Conferenza episcopale approva, con 159 voti su 183, un documento con il quale chiede al governo il rispetto dei diritti umani all’interno degli istituti di pena da dove, sempre più numerose, provengono denunce di tortura e maltrattamenti sui detenuti.
17 maggio: Bologna, la polizia carica i militanti di sinistra che contestano un comizio di Giorgio Almirante in piazza Maggiore.
Milano, scontri tra polizia e militanti del Msi che tentato di dare vita ad un corteo non autorizzato, al termine di un comizio di Pino Romualdi.
18 maggio: Sondrio, spiccato un mandato di cattura contro Carlo Fumagalli. Il leader del Mar è latitante.
19 maggio: Torino, occupate case dello Iacp alle Casermette di Venaria.
20 maggio: Roma, lo Statuto dei lavoratori diventa legge. Lo Statuto è frutto dei lavori di una Commissione insediata nel 1969 dal Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale del secondo governo Rumor, il sindacalista socialista Giacomo Brodolini, e presieduta dal giuslavorista socialista Gino Giugni. Il testo approvato, Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento, rappresenta una nuova definizione in materia di diritto del lavoro in Italia
Washington, imponente manifestazione (oltre 100.000 partecipanti) a sostegno della politica del presidente Nixon.
20 – 25 maggio: scioperano i braccianti, con un calendario articolato per località, per il rinnovo dei contratti provinciali e per le riforme.
21 maggio: emanato il Dpr che concede un provvedimento di amnistia ed indulto, per i reati commessi fino alla data del 6 aprile 1970, che comporterà la scarcerazione, nell’arco di alcuni mesi, di 11.800 detenuti.
Milano, il sostituto procuratore della repubblica, Giovanni Caizzi, chiede l’archiviazione dell’inchiesta per la morte dell’anarchico Pinelli e il non luogo a procedere per il questore Marcello Guida e per gli inquirenti presenti nella stanza dove si stava interrogando Pinelli.
21 maggio: Kassel (Germania Federale), il presidente della Repubblica Democratica tedesca Willy Stoph incontra il cancelliere Willy Brandt.
Mosca, arrestato lo scrittore dissidente Andrei Amalrik. Sarà poi condannato a 3 anni di carcere.
22 maggio: in una nota interna il Sid (Servizio Informazioni Difesa) riporta una dettagliata relazione su origini, finalità, struttura e consistenza del Fronte Nazionale. Sono precisate anche alcune prospettive del movimento: “L’attuale sistema politico è destinato ad evolvere sempre più a sinistra rendendo irrimediabile la sconfitta delle destre nell’ambito del sistema stesso, che deve essere quindi rovesciato”. Nei quadri dirigenziali è stato inserito Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia Nazionale, il quale “è un tecnico dell’agitazione di massa e della cospirazione attualmente impegnato a creare in tutta Italia quadri politici e rivoluzionari”.
Pozzuoli (Na), la polizia carica i manifestanti che hanno bloccato una colonna di automezzi della Nato. A Napoli, cariche contro i pendolari esasperati dai ritardi e dal disservizio agli ingressi della Circumvesuviana: 24 i contusi, 17 gli arrestati.
Pisa, la polizia interviene con violenza contro famiglie che occupano case sfitte.
Gli insegnanti proclamano il blocco totale degli scrutini per ottenere dal governo il soddisfacimento delle rivendicazioni salariali
Brescia, gli operai della Smi (Società metallurgica italiana) decidono di occupare lo stabilimento contro la repressione ed il licenziamento di Giovanni Mombelli, membro della commissione interna.
Firenze, militanti missini aggrediscono studenti di sinistra in piazza Strozzi.
Libano, in prossimità della frontiera un attentato contro uno scuolabus israeliano provoca la morte di 12 persone, delle quali 8 bambini. Per rappresaglia, gli israeliani aprono il fuoco su 4 villaggi uccidendo 13 persone.
23 maggio: Roma, l’agente di pubblica sicurezza Luigi Carella invia la prima di alcune sue relazioni al capo della polizia Angelo Vicari, che lo ha incaricato di acquisire informazioni in seno al Reparto Celere e alla Scuola di polizia di Roma sull’attività eversiva di un movimento di cui fanno parte anche appartenenti alla pubblica sicurezza. L’informatore Carella scrive tra l’altro che “è in programma l’occupazione del ministero dell’Interno appoggiata dall’esercito, dalla marina e dai carabinieri”, indica il movimento nella Cnr (Costituente Nazionale Rivoluzionaria) diretto da Giacomo De Sario e Carlo Tortonesi, conclude che del progetto eversivo fanno parte anche il deputato del Movimento Sociale Italiano Romolo Baldoni, il dirigente della Squadra Mobile della Questura di Brescia Mario Purificato e numerosi poliziotti.
Torino, la polizia interviene contro militanti dello Psiup che, al termine di un comizio, intendevano dare vita ad un corteo non autorizzato per protestare contro l’archiviazione della inchiesta sulla morte di Pinelli.
Milano, dopo che è stata annunciata la richiesta di archiviazione delle indagini sulla morte di Pinelli, la polizia carica un corteo di protesta della sinistra rivoluzionaria, guidato dagli anarchici del Ponte della Ghisolfa, a via Monte di Pietà e poi davanti alla Cattolica dove un centinaio di manifestanti cercavano scampo. Vengono arrestati Pasquale Valitutti di 24 anni, Flavio Genchi di 18, e un minorenne.
24 maggio: Milano, al termine del comizio del segretario missino Giorgio Almirante, gruppi di squadristi assaltano la sede dell’ANPI, la Libreria Feltrinelli e la redazione de Il Giorno. Sei fascisti arrestati.
Pavia, scontri tra polizia e antifascisti che contestano un comizio del segretario missino Almirante.
25 maggio: Palermo, manifestazione contro la Piaggio, che ha risposto con la serrata alle rivendicazioni operaie. Sciopero generale a Varedo, in solidarietà ai lavoratori della Snia.
Bologna, scontri tra polizia e antifascisti che contestano un comizio del missino Servello.
26 maggio: Iglesias, manifestano i minatori sardi contro il ridimensionamento delle miniere ed i licenziamenti.
Duemila braccianti sfilano in corteo a Rovigo.
Padova, gli operai della Rizzato e di altre aziende manifestano davanti alla Fiera, mentre il presidente all’Auditorium parla di pace sociale e collaborazione fra le classi.
26 – 27 maggio: Roma, sessione del Consiglio atlantico sotto la presidenza del segretario generale Manlio Brosio e la partecipazione del segretario di stato americano William Rogers, il quale chiede “comprensione” per la guerra in Indocina, mentre l’inglese Steward annuncia l’aumento delle spese militari per tutti i paesi membri. La repressione poliziesca colpisce i dimostranti del movimento studentesco e della sinistra rivoluzionaria che hanno contestato, lontano dall’Eur dove lo sbarramento di polizia rendeva impossibile manifestare, l’apertura dei lavori del Consiglio, effettuando cariche a Porta San Paolo quando la manifestazione si stava oramai sciogliendo: 126 sono i denunciati. La sera, gli studenti convocano un’assemblea all’Università per continuare la protesta. Il giorno successivo, si tiene sempre nella capitale un’altra manifestazione con la partecipazione di Mikis Theodorakis e Santiago Carrillo ed un’altra dimostrazione a Milano.
29 maggio: nuovo sciopero del commercio.
Varedo (Milano), alcune decine di energumeni armati di bastoni aggrediscono un picchetto operaio davanti alla Snia, presidiata dai lavoratori dopo 15 giorni di serrata.
Franco Maria Malfatti è designato presidente della commissione esecutiva della Comunità economica europea.
L’ambasciatore italiano ad Atene, D’Orlandi, telegrafa a Roma segnalando che “indubbiamente Governo ellenico ha registrato un successo con il riuscire a circoscrivere iniziative che Governi scandinavi intendevano prendere e col far sì che solo ministri Esteri Danimarca e Norvegia abbiano accennato espressamente a regime ellenico (…) Quanto si è verificato a Roma ha provocato una profonda delusione in ambienti opposizione – specie in quelli del centro e della sinistra – che avevano ritenuto che Paesi europei avrebbero, a seguito di quanto fatto nel Consiglio d’Europa, svolto un’azione più incisiva in merito a questione di cui trattasi”.
Buenos Aires, sequestrato dai Monteneros guidati da Edoardo Firmenich, l’ex presidente della repubblica, generale Pedro Eugenio Aramburu Cilveti. Successivamente, Firmenich sarà indicato come agente dei servizi segreti militari argentini.
30 maggio: Biumo di Varese, nell’abitazione dell’architetto Guglielmo Mozzoni, si riuniscono “una trentina di ex partigiani democratici”, come li definisce Edgardo Sogno che è il promotore dell’incontro. Lui stesso definirà l’incontro “prima riunione del Crd (Comitato di Resistenza Democratica ndr)“, che secondo l’autorità giudiziaria è un’organizzazione creata “al fine apparente di mobilitare nell’ambito della legalità alcuni ambienti di ex partigiani, ma in realtà per acquisire consensi e appoggi da utilizzare per un programma eversivo”. Gli argomenti su cui si discute sono la “crisi del regime” e la “disintegrazione nazionale sociale”. Al momento della crisi, afferma Sogno, “rappresenteremo l’unica alternativa per la fondazione della seconda repubblica”. Intanto occorre “elaborare una sintesi delle misure legislative e dei provvedimenti prioritari per un governo di emergenza”.
Napoli, a conclusione di un comizio del deputato del Msi Giulio Caradonna, militanti missini tentano di assaltare la sede di un gruppo di sinistra in via Speranzella.
Maggio: durante tutto il mese sono proseguite agitazioni operaie alla Fiat e Lancia di Torino, al Petrolchimico di Porto Marghera, alla Om e Innocenti di Milano e in altre fabbriche.
1° giugno: Milano, sciopero delle commesse che protestano contro l’aggressione ad un sindacalista della Cisl alla Standa di corso Buenos Aires.
Roma, nel corso di una riunione svoltasi “presso lo studio del segretario organizzativo del Fronte, Mario Rosa”, Stefano Delle Chiaie è nominato capo dei gruppi B (clandestini ndr) dell’organizzazione diretta da Junio Valerio Borghese.
La Loockheed trasferisce in Italia la somma di 635 mila dollari, necessaria per il pagamento delle tangenti sull’acquisto degli aerei da trasporto Hercules da parte del ministero della Difesa.
2 giugno: Roma, la polizia ferma alcuni pacifisti che contestavano la tradizionale parata della festa della Repubblica.
Roma, lanciata una bottiglia molotov contro una sezione del Pci in via Appia Nuova.
3 giugno: Stabio in Canton Ticino, licenziati dal calzaturificio Savoy 50 frontalieri italiani, tutti sindacalizzati.
Chivasso (Torino), scioperano i lavoratori della Lancia ed effettuano un picchetto permanente.
Il ministro della Difesa, Mario Tanassi, firma la lettera d’intenti destinata alla Loockheed.
Il ministro Carlo Russo viene nominato capo della delegazione italiana all’Onu, subentrando a Giacinto Bosco, nominato presidente della Commissione delle Comunità economiche europee al posto di Malfatti, dimissionario.
Foggia, il periodico Cronache Daune da notizia di “entusiastiche adesioni” al Fronte Nazionale, tra le quali quelle dei centri La Sfida e dei Centri di azione agraria. Delegato provinciale del Fronte per la Capitanata è nominato Michele Abbatescianni che diverrà dopo qualche mese direttore di Cronache Daune.
La direzione nazionale del Movimento Politico Ordine Nuovo annuncia che dal 1 luglio al 31 agosto si svolgeranno 4 campi – scuola della durata di 15 giorni ciascuno.
Rozzano (Milano), militanti missini devastano un bar e aggrediscono le persone presenti.
Mantova, durante una perquisizione nella sede dell’Unione monarchica italiana, la polizia trova 16 bottiglie molotov pronte all’uso.
5 giugno: Cicciano (Napoli), militanti del Msi attaccano con coltelli e catene alcuni antifascisti che contestano un loro comizio, provocando 11 feriti. La polizia opera 3 arresti.
6 giugno: il settimanale Lotta Continua commenta l’archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Pinelli affermando, tra l’altro che ”questo sembrerebbe un incitamento all’omicidio del funzionario di Ps. Quello che infastidisce è che, se qualcuno segue il suggerimento, si rischia di veder saltare per morte del querelante, il processo Calabresi – Lotta continua”. Occorre anche contrastare – prosegue l’articolo – l’eventualità che la ventilata amnistia estingua il reato che è stato contestato, concludendo “Guai! Questo processo lo si deve fare e questo ‘marine’ dalla finestra facile dovrà rispondere di tutto”.
Termina la serrata alla Snia di Varedo. I sindacati non revocano lo stato d’agitazione.
Adriano Romualdi, figlio dell’esponente missino Pino Romualdi, scrive su carta intestata della Casa editrice edizioni del Solstizio a Giovanni Ventura: “Caro Ventura, ti sarei grato se passando da Roma, mi telefonassi perché ho alcune cosette da proporti. Ciarrapico non ha ancora spedito i plichi: aspettava la fine delle elezioni! Comunque mi hanno promesso le bozze del secondo libro per la settimana entrante, e credo che ci si possa fare affidamento. Cari saluti a te e a Freda”.
Buenos Aires, con un colpo di Stato militare viene deposto il presidente della repubblica, generale Juan Carlos Ongania.
7 giugno: Svizzera, bocciata con un referendum la proposta avanzata dal deputato Schwarzerbach di porre un limite al numero degli stranieri nella Confederazione che attualmente sono 930 mila, di cui 600 mila italiani. Contro la proposta si esprime il 53% dei votanti.
Giordania, iniziano violenti combattimenti fra la Legione araba di re Hussein e i fedayn palestinesi. I combattimenti dureranno fino al 12 giugno con un bilancio di oltre 500 morti, per cessare poi grazie all’intervento degli Stati arabi.
Propaganda elettorale: Napoli, mercatino di via Foria7 – 8 giugno: si vota per la prima volta nelle regioni a statuto ordinario per eleggere i Consigli regionali. DC 37,8%, PCI 27,9, PSI, 10,4, PSU 7, MSI 5,3.
Riepilogo generalehttps://www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_italiane_del_1970
I risultati
Piemonte https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&ne1=1&es0=S&es1=S&ms=SLombardia https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&ne1=3&es0=S&es1=S&ms=SVeneto https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=5&levsut1=1&ne1=5&es0=S&es1=S&ms=SLiguria https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=7&levsut1=1&ne1=7&es0=S&es1=S&ms=SEmilia Romagna https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=8&levsut1=1&ne1=8&es0=S&es1=S&ms=SToscana https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=9&levsut1=1&ne1=9&es0=S&es1=S&ms=SUmbria https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=10&levsut1=1&ne1=10&es0=S&es1=S&ms=SMarche https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=11&levsut1=1&ne1=11&es0=S&es1=S&ms=SLazio https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=12&levsut1=1&ne1=12&es0=S&es1=S&ms=SAbruzzo https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=13&levsut1=1&ne1=13&es0=S&es1=S&ms=SMolise https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=14&levsut1=1&ne1=14&es0=S&es1=S&ms=SCampania https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&ne1=15&es0=S&es1=S&ms=SPuglia https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&ne1=15&es0=S&es1=S&ms=S
Basilicata https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=17&levsut1=1&ne1=17&es0=S&es1=S&ms=S
Calabria https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=07/06/1970&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=18&levsut1=1&ne1=18&es0=S&es1=S&ms=S
L’autunno continua a primavera – Film a cura dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e DemocraticoIl documentario, realizzato in occasione della campagna per le prime elezioni regionali del 7 giugno 1970, ripercorre i dieci anni precedenti di storia italiana, mettendo in evidenza le lotte operaie, il travaglio all’interno della Dc e del mondo cattolico, i ripetuti tentativi delle forze conservatrici di dare soluzioni di destra
http://patrimonio.aamod.it/aamod-web/film/detail/IL8300001749/22/l-autunno-continua-primavera.html?startPage=0&idFondo=IL8000000009
10 giugno: Milano, due militanti di sinistra sono gravemente feriti a colpi di spranga, in piazza Cavour, da attivisti missini.
11 giugno: sessione del Comitato di pianificazione della Difesa della Nato che rileva l’espandersi della presenza sovietica nel Mediterraneo e prende atto dell’entrata in funzione della Forza navale “su chiamata” nel Mediterraneo.
Gli ospedalieri annunciano 10 giorni di scioperi articolati, garantendo solo le urgenze, a fronte della chiusura sulle loro richieste.
Ravenna, l’Anic sospende i lavoratori di otto reparti. Gli scioperi articolati sono cominciati a maggio e sono in programma altre 24 ore di astensione entro il mese.
Amman, proseguono i combattimenti fra palestinesi ed esercito giordano, manca l’acqua e i campi profughi sono sottoposti a duri bombardamenti. Israele minaccia l’intervento diretto in Giordania a fianco di re Hussein.
Brasile, sequestrato l’ambasciatore tedesco von Holleben. Sarà rilasciato in cambio della scarcerazione di 40 detenuti politici.
Tripoli, in esecuzione degli accordi del 23 dicembre 1969 i militari americani abbandonano la base di Wheelus-Field, nei pressi della capitale libica.
12 giugno: Torino, aggrediti i lavoratori che occupano la tenda sindacale montata davanti alla Lancia.
13 giugno: Buenos Aires, la Giunta militare nomina presidente della repubblica il generale Roberto Levingston, già addetto militare a Washington.
14 giugno: Milano, durante uno sciopero, tre dipendenti della Rinascente sono feriti a martellate da una squadraccia fascista.
Scioperano i ferrovieri, mentre i sindacati della scuola stanno valutando le proposte del ministro Misasi, considerate non soddisfacenti e minacciano il blocco degli scrutini e degli esami, mentre altre categorie di statali confermano il calendario di scioperi già programmato.
15 giugno: Ginevra, per la prima volta, dopo 22 anni, la CGIL partecipa ai lavori della conferenza dell’OIL. A nome delle tre confederazioni sindacali italiane, interviene il segretario della CGIL, Luciano Lama.
Roma, i degenti occupano l’ospedale Forlanini, per protestare contro il disservizio.
Vicenza, scioperano i lavoratori della Lanerossi, dopo la rottura delle trattative per l’applicazione del contratto e la minaccia di serrata da parte dell’azienda, di mano pubblica.
Il segretario generale del ministero degli Esteri, Gaja, in una lettera agli ambasciatori italiani a Bonn, Londra e Washington scrive: “Come avrai visto il dibattito alla Nato si è concluso senza che nulla di grave accadesse in relazione alla presenza greca, ciò che ha senza dubbio facilitato il positivo risultato della riunione sul tema essenziale dei rapporti est-ovest (…) Nell’attesa che si dia corso all’auspicata normalizzazione, sarebbe utile un qualche intervento presso i Partiti socialisti italiani, al fine di evitare che il governo si trovi sin d’ora rigidamente vincolato in posizioni che compromettono l’integrità dell’Allenza (…)”. In una lettera inviata all’ambasciatore italiano ad Atene, D’Orlandi, Gaja sottolinea che è merito “degli sforzi congiunti di vari ministri, volti ad attenuare gli attacchi al governo di Atene” più che l’azione del governo greco, a “far sì che anche questa volta la questione greca sia stata evocata senza particolari conseguenze”.
Roma, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Lino Salvini, conferisce a Licio Gelli i pieni poteri di conduzione della Loggia Propaganda 2, compresi quelli di iniziazione da sempre riservati al solo Gran Maestro.
16 giugno: Torino, scioperano tutti gli stabilimenti della Fiat per l’ottenimento del premio di produzione.
La Corte d’assise di Bologna, presidente Mastrangelo e pm Angeletti, dichiara il non luogo a procedere nei confronti di tre obiettori incriminati per aver affisso un ciclostilato pacifista. Sono Antonio Ghibellini, Gianfranco Gamberini e Andrea Accolti.
Milano, incendiata da elementi di destra la sede dell’associazione Italia-Cina, in corso Buenos Aires.
17 giugno: Città del Messico, semifinale dei campionati del mondo di calcio: Italia – Germania Ovest 4 a 3 https://it.qwe.wiki/wiki/Germany%E2%80%93Italy_football_rivalryhttps://www.youtube.com/watch?v=Dzfc6FxI3oshttps://www.repubblica.it/dossier/sport/italia-germania-4-3/2020/06/16/news/merlo_italia-germania_4-3-259224136/https://storiedicalcio.altervista.org/blog/mura-campo_ricordi.html/3
17 giugno: Milano, si svolge a casa di Giorgio Bergamasco, presente anche Agostino Bergamasco, una riunione fra Andrea Borghesio, del Fronte Nazionale, Edgardo Sogno, Felice Mautino, Adolfo Beria d’Argentine, Filippo Jacini e Silvio Geuna.
Giakarta, muore Ahmed Sukarno, fondatore della Repubblica indonesiana
18 giugno: Bologna, la polizia interviene al sanatorio di via Toscana, dopo che è iniziata una lotta comune di degenti e lavoratori per ottenere miglioramenti nell’assistenza.
Scioperano i lavoratori dell’Ansaldo nucleare.
Londra, il Partito conservatore guidato da Edward Heath vince le elezioni anticipate.
18 – 19 giugno: Rovigo, scioperano e manifestano i braccianti del Polesine.
19 giugno: Brescia, manifestano i lavoratori di due fabbriche occupate, la Smi e la Imv.
Milano, la polizia interviene contro un corteo del movimento studentesco.
20 giugno: Milano, Fiom e Fim organizzano una manifestazione per la pace nel Vietnam, con la partecipazione di esponenti delle forze di liberazione vietnamite.
Nella zona del canale di Suez, ci sono scambi di colpi fra le artiglierie egiziana ed israeliana.
21 giugno: Lecco, arrestato il segretario della Camera del lavoro Giulio Foi, per l’organizzazione di un picchettaggio in occasione di uno sciopero di lavoratori delle autolinee. Il giorno successivo, le organizzazioni sindacali indicono lo sciopero generale cittadino per protestare contro l’arresto e un corteo sfila fino al carcere di Pescarenico, per poi aspettare il rilascio di Foi.
22 giugno: Torino, continuano le lotte di reparto alla Fiat: lo sciopero blocca entrambi i turni delle carrozzerie e coinvolge la fase finale dell’uscita delle vetture, impedita dai picchetti.
Un colpo di stato in Ecuador attribuisce pieni poteri al presidente Ibarre, mentre la Corte suprema stava per pronunciarsi sulla costituzionalità di un decreto presidenziale in materia fiscale.
23 giugno: per fronteggiare la situazione determinata dal blocco degli scrutini, il governo vara un decreto che autorizza i Provveditori agli studi a fare eccezionalmente ricorso a professori di istituti parificati, in pensione, nonché esperti nelle varie materie.
Torino, cortei alla Fiat Mirafiori, mentre stanno per cominciare le trattative sul premio di produzione. Scendono in agitazione i lavoratori della Nuova Pignone di Firenze. Ad Asti protestano i viticoltori. Manifestano gli ospedalieri a Milano. A Como sono occupati quattro calzaturifici per ottenere il rispetto degli accordi sindacali e la cessazione delle rappresaglie.
Una circolare emessa dalla presidenza del Consiglio stabilisce che il capoluogo calabrese deve essere fissato nella città dove ha sede la Corte di Appello, cioè Catanzaro.
24 giugno: Porto Marghera (Venezia), decine di lavoratori sono sospesi dopo il blocco operaio di Petrolchimico e Chatillon.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Basaglia, invia una lettera all’Imi per sollecitarla a “dar corso con ogni possibile speditezza” al prefinanziamento dell’acquisto di 14 aerei C-130 Lockeed in quanto dettata da “un’inderogabile esigenza della difesa nazionale”.
Washington, il Senato abroga la “Risoluzione del Tonchino” del 1964, che concedeva al presidente degli Stati Uniti il potere di decidere, in maniera autonoma, le modalità dell’intervento militare in Indocina.
25 giugno: Torino, un corteo operaio esce da Fiat Mirafiori e si incontra con i lavoratori delle Presse e delle Officine meccaniche, prolungando così le ore di sciopero decise dalle organizzazioni sindacali.
Licia Rognini Pinelli, attraverso gli avvocati Smuraglia e Contestabile, denuncia il ministro dell’Interno, per affermare la responsabilità del ministero nella morte del marito.
26 giugno: Pescara, si arriva allo scontro tra polizia e manifestanti che protestano per la mancata scelta della città come capoluogo di regione. Il bilancio degli scontri sarà di 13 feriti e 28 denunciati.
Gli insegnanti, per evitare che gli studenti siano esaminati da personale estraneo alla scuola, revocano il blocco degli scrutini.
Scioperano i lavoratori del gruppo Zanussi. Manifestano i lavoratori della Ercole Marelli a Milano e quelli del Petrolchimico a Marghera. Alla Fiat, proseguono gli scioperi articolati.
Praga, Alexander Dubcek espulso dal Partito comunista.
Forze corazzate israeliane penetrano in Siria dalle alture del Golan.
27 – 28 giugno: Belfast, scontri fra cattolici e protestanti: 6 morti e 60 feriti.
28 giugno: Napoli, congresso dell’organizzazione di estrema destra Giovane Europa che decide il proprio scioglimento. Intervengono ai lavori il presidente Claudio Orsi e aderenti e simpatizzanti come Renato Cinquemani, Tullio Lauro, Francesco Colucci, Pier Franco Bruschi e Renato Guadalupi. Interviene anche Franco Freda, che distribuisce il suo opuscolo “La disintegrazione del sistema”. Dopo lo scioglimento un certo numero di ex affiliati passerà all’Olp (Organizzazione Lotta di Popolo).
Milano, la polizia arresta nove militanti missini mentre compiono atti provocatori contro una manifestazione del Movimento Studentesco.
30 giugno: Washington, il Senato impone al governo di utilizzare i fondi federali per finanziare la spedizione militare nel territorio cambogiano. Prima di lasciare la Cambogia, gli americani spargono sui terreni nuovi gas letali, distruggendo raccolti ed altre forme di vita, i cui effetti sull’uomo sono rimasti indefiniti.