Febbraio: si estende la lotta per la contrattazione integrativa, con l’apertura di nuove vertenze. Sono in lotta i lavoratori della Rex di Pordenone, del gruppo Dalmine, e degli stabilimenti Stanic di Bari e Livorno. I 110 mila bancari, dopo lunga lotta unitaria, giungono con buon risultato al rinnovo del contratto. Così pure, dopo 3 giornate di sciopero, avviene per i 40 mila lavoratori della gomma
Milano, Alla Sit-Siemens, per la prima volta, scendono in sciopero insieme impiegati e tecnici. La Sit-Siemens, dove si forma il primo Gruppo di studio, rimarrà nei mesi successivi un punto di riferimento per tutto il movimento dei “colletti bianchi”.
1° febbraio: Roma, il governo Moro ottiene la fiducia alla Camera sul caso Sifar con 329 voti favorevoli e 214 contrari.
Parigi, un cittadino getta dalla torre Eiffel un televisore per protesta contro la decisione del governo di introdurre la pubblicità nei programmi televisivi.
Roma, dopo due anni e quattro mesi è siglato l’accordo per il rinnovo del contratto dei dipendenti delle autolinee private.
2 febbraio: occupazioni e relativi sgomberi si verificheranno tutto il mese e vedranno coinvolte le università di Bologna, Pavia, Napoli, Modena, Padova, Palermo, Milano, Catania, Trieste e ancora Torino. Iniziano le agitazioni studentesche a Roma, con l’occupazione di Igiene e lettere. Le commissioni di lavoro cominciano subito ad essere impostate e a lavorare. Nella facoltà di lettere sono cinque:
- Documentazione sulle Agitazioni studentesche nel mondo.
- Rapporto fra piano Gui e piano Pieraccini.
- Crisi delle organizzazioni tradizionali degli studenti.
- Autoritarismo nella scuola e nella società.
- Diritto allo studio.
2 – 3 febbraio: Roma, occupata la facoltà di Architettura. Si istituiscono due gruppi di lavoro con larga base di partecipazione:
- Ricerca di temi generali riguardanti la realtà universitaria.
- Individuazione degli obiettivi direttamente perseguibili.
Fin dal primo giorno di occupazione viene deciso il blocco di ogni attività accademica, e la precisazione del carattere della facoltà come sede di produzione specifica di studenti di architettura.
3 febbraio: Roma, occupate le facoltà di Fisica e Magistero. Nel giro di dieci giorni le occupazioni si estenderanno a quasi tutte le facoltà. L’assemblea del movimento si articola in quattro organismi permanenti di discussione e di intervento (i consigli), che si occupano dei rapporti tra le varie sedi universitarie, dell’allargamento della lotta agli studenti medi, del problema degli studenti fuori sede, provenienti dalle altre regioni del Mezzogiorno, e dei rapporti con la classe operaia.
Roma, il ministro dell’Istruzione Luigi Gui scrive al Presidente del Consiglio Aldo Moro: “Se si doveva non farla approvare [la legge di riforma dell’Università] era meglio che non si iniziasse neppure la discussione in aula. Questa era infatti la mia posizione allora, ma provocare in tutte le università questa baraonda degli studenti e farmi diventare l’uomo più esecrato d’Italia (senza che mai nessuno mi difenda e tanto meno nel Partito) per non concludere nulla, mi sembra sotto ogni aspetto disastroso […]. La baraonda nelle università aumenterà, scioperi, polizia, magistratura, manifestazioni di studenti medi, disagio e caos dovunque: perché dobbiamo fare tutto questo? Non sarebbe doveroso, oltre che produttivo, che io me ne andassi? E ancora il 23 febbraio: “A mano a mano che verrà meno la pur debole remora della sessione di esami, l’Università italiana sarà ancor più preda di agitazioni e occupazioni di natura sindacale e di natura rivoluzionaria, anche da parte di assistenti e di professori, di tentativi e di cedimenti per cambiare gli ordinamenti in atto senza legge e contro la legge, di contrastanti atteggiamenti da parte di rettori e organi accademici. Un vero caos che durerà fino all’elezioni. Di fronte ad esso il Governo avrà due vie da seguire: o assistere inerte alla disintegrazione progressiva dell’Università italiana o intervenire con una pur necessaria azione repressiva. Questa seconda via vi sarà impedita dai socialisti, dall’ostilità di talune organizzazioni e giornali cattolici e dai contrasti ormai già radicati all’interno dei corpi accademici. In ogni caso, venuta meno la legge, io non sono disponibile né per l’una né per l’altra di queste linee. Io, sia pure convinto dei rischi, avevo scelto la linea della riforma insieme con quella dell’intervento delle forze dello Stato. Questa linea è fallita, ne traggo le conseguenze” (Cfr. Le istituzioni universitarie e il Sessantotto a cura di Alessandro Breccia)
Roma, firmato il Contratto nazionale della gomma
.Firenze, studenti medi e universitari sfilano in corteo e manifestano davanti alla Prefettura, mentre proseguono le occupazioni
4 febbraio: l’Astrolabio, in un editoriale di Ferruccio Parri, torna sulla questione delle “squadre fiancheggiatrici”: “E’ tra questi la organizzazione a cura di agenti del Sifar di gruppi di provocatori prezzolati; si sa in qualche luogo di depositi clandestini di divise di carabinieri, di tute militari già preparate per l’attesa evenienza. Si sa della organizzazione in seno al Sifar di un nucleo di operatori cinematografici, forniti, almeno in parte ed almeno all’inizio, dalla Rai-Tv e da essa pagati, incaricati di filmare manifestazioni ed agitazioni politiche e sindacali. Con l’avvertenza peraltro di lasciar fuori dal video i componenti delle ‘squadre di disordine’ (…)”.
5 febbraio: Napoli, occupata la facoltà di Architettura. In tre giorni verranno occupate tutte le altre facoltà.
Trento, convegno nazionale delle facoltà in lotta.
6 febbraio: Torino, dopo una lunga serrata, il rettore acconsente la riapertura di Palazzo Campana e sospende le lezioni per permettere agli studenti di discutere sulla riforma. L’8 riconosce l’assemblea degli studenti e accetta lo stato di agitazione.
Roma, il rettore D’Avack minaccia l’intervento della polizia per far cessare l’occupazione della facoltà di Lettere, iniziata il 2 febbraio.In risposta al duro intervento del rettore, gli studenti occupano anche Giurisprudenza, Scienze politiche ed Economia, con la solidarietà di diversi docenti. Presentato il documento prodotto dalla commissione studentesca sull’autoritarismo accademico, che richiama nelle analisi e nelle proposte la Carta torinese di Palazzo Campana.
8 febbraio: termina la seconda fase degli incontri sulle prospettive dell’unità sindacale. Un documento unitario formula le indicazioni comuni sul rapporto sindacato-programmazione, sulla politica occupazionale e sull’attuazione di un sistema di sicurezza sociale.
Roma, l’assemblea di Fisica decide di cessare l’occupazione e di proseguire la lotta in altre forme.Il Comando superiore delle forze alleate in Europa (SACEUR) emana una nuova direttiva (la prima riguardante le direttive base per la guerra non ortodossa in Europa, era stata redatta nel 1963) per precisare e coordinare le operazioni che in caso di guerra avrebbero dovuto portare avanti sia le unità militari chiamate a svolgere attività “non convenzionale”, sia le unità della rete clandestina Stay Behind. A seguito di queste nuove direttive il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vedovato, approva la costituzione di un comitato di coordinamento di operazioni speciali comprendente i comandanti delle tre armi e di Gladio.
Usa, a Orangeburg nel South Carolina, le forze di polizia aggrediscono una manifestazione studentesca, uccidendo 3 giovani neri.
9 febbraio: gli attori entrano in sciopero per una settimana. Fra le varie iniziative da segnalare una vivace assemblea al Quirino di Roma e le manifestazioni di Milano e Torino.
Roma, il consiglio direttivo della Cisl discute di autonomia sindacale e lotta per l’occupazione e lo sviluppo.
10 febbraio: Roma, assemblea del corpo Accademico. Nell’assemblea si depreca il comportamento degli studenti e si da pieno appoggio al rettore D’Avack.
Nel pomeriggio si riunisce il Senato Accademico. Si da un ultimatum agli studenti, fissando come termine ultimo per sgomberare le facoltà occupate, il 15. Ricordano anche che, se entro quella data, non avranno inizio gli esami, la sessione sarà annullata.
Muore a 58 anni Mario Pannunzio fondatore e direttore de Il Mondo. Era stato tra i fondatori del Partito radicale.
12 febbraio: Bologna, si dimette l’arcivescovo Giacomo Lercaro. Le dimissioni sono motivate ufficialmente da motivi di salute, ma da tempo il prelato – che era stato uno degli animatori del Concilio Vaticano II – era in rotta di collisione con la curia e la gerarchia romana.
Roma, il rettore entra nella facoltà occupata di Lettere per dialogare con gli studenti. Tra l’altro avverte che se entro le nove e trenta del giorno successivo l’occupazione non avesse avuto fine, professori e bidelli sarebbero entrati per riprendere possesso della facoltà.
L’assemblea di Igiene decide di cessare l’occupazione e di proseguire la lotta in altre forme.
13 febbraio: Roma, raccolta degli statini da parte d’una commissione di assistenti e studenti. Il rettore D’Avack si presenta alla porta della facoltà di Lettere con alcuni professori. Chiede di poter entrare. Gli viene risposto che può entrare solo se dichiara di aderire alla protesta. D’Avack non aderisce. Dichiara anzi esplicitamente di essere incapace di controllare la situazione e di voler rimettere tutto nelle mani della “autorità democratiche dello Stato”.
In seguito alla presa di posizione di D’Avack, gli studenti di Fisica decidono la rioccupazione immediata della Facoltà.
Firmato il contratto nazionale dei lavoratori della gomma. Prevede aumenti del cinque per cento e una riduzione di un’ora e mezzo dell’orario settimanale.
Il tribunale di Perugia condanna all’ergastolo Vincenzo Rimi e suo figlio Filippo per il duplice omicidio di Stefano e Toti Leale. A inchiodare il capomafia di Alcamo è stata la testimonianza della moglie e madre delle due vittime, Serafina Battaglia
Torino, una bomba esplode alla facoltà di Giurisprudenza, poco prima dell’inizio degli esami.
Cascais (Portogallo), a Villa Italia, residenza di Umberto II, incontro fra l’aiutante del re e l’agente Philippe dell’Aginter Press
14 febbraio: Roma, approvata dal Senato la legge istitutiva dell’ordinamento regionale. Contro votano solo missini e monarchici.
15 febbraio: Nantes, violenti scontri tra studenti e polizia.
Torino, i fascisti fanno esplodere un rudimentale ordigno all’interno di Palazzo Campana.
16 febbraio: Madrid, manifestano gli studenti. I cortei, nonostante le dure cariche della polizia, durano tutto il giorno.
Girandola di nomine ai vertici dell’apparato militare. Il generale Carlo Ciglieri è nominato comandante del 3° Corpo d’Armata che ha sede a Padova. Al comando generale dell’Arma dei carabinieri, in sua vece, è designato il generale Luigi Forlenza. Il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Giuseppe Aloja, viene sostituito dal generale Guido Vedovato che, a sua volta, viene rimpiazzato nella carica di capo di Stato maggiore dell’Esercito dal generale Enzo Marchesi. A capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, al posto del generale Aldo Remondino, è nominato il generale Duilio Fanali. Per questo incarico era in lizza anche il generale Paolo Moci, già pilota personale di Benito Mussolini.
Roma, la polizia sgombera l’università.
Firenze, nel piazzale degli Uffizi manifestazione del Comitato fiorentino per la pace e la libertà del Vietnam presieduto da Enriques Agnoletti. Prende vita un corteo non autorizzato che ben presto si scioglie; un gruppo dà vita a manifestazioni antiamericane inneggiando a Mao. Un manifestante è arrestato per oltraggio alla bandiera
17 – 18 febbraio: Berlino, grande manifestazione mentre si svolge un congresso internazionale sul Vietnam organizzato dallo SDS: nonostante il divieto del borgomastro, sfilano 20 mila giovani provenienti da tutta Europa con ritratti di Karl Liebknecht, Rosa Luxemburg ed Ernesto Che Guevara.
Milano, la polizia carica una manifestazione di solidarietà con il Vietnam.
Perugia, un gruppo di fascisti assalta un’assemblea studentesca.
Marsiglia e Lione: manifestazioni operaie.
18 febbraio: Roma, la polizia carica una manifestazione di solidarità con il Vietnam. Due arresti e decine di fermi.
L’Espresso scrive, a proposito di suor Flaviana Venturi, vicaria delle Serve di Santa Maria Riparatrice, coinvolta nello scandalo dell’Onmi: “Il patrimonio amministrato da suor Flaviana Venturi è ormai nell’ordine di 10 miliardi. Sulla maggior parte delle operazioni compiute non ha pagato una lira di tasse; per i terreni di Passoscuro, acquistati nel 1964, il ministro degli Interni, Rumor, propose al presidente della Repubblica, Segni, di decretare l’esonero. Esonero che fu concesso in vista delle alte finalità a cui i terreni erano destinati; suor Flaviana aveva dichiarato in effetti che vi avrebbe costruito delle ville con discesa al mare, e le ha rivendute a prezzo di affezione. Sulle opere d’arte e gli oggetti di antiquariato, di cui ha riempito gli ‘umili’ preventori di Roji e di Santa Marinella, la Guardia di finanza ha scoperto che non è stata pagata neanche l’imposta sull’entrata”.
19 febbraio: Roma, tre appartenenti al gruppo de gli Uccelli (studenti di architettura come estrazione e definizione ideologica incerta) occupano la Sapienza. Per l’esattezza vanno ad insediarsi nella lanterna della cupola di S. Ivo alla Sapienza. Gli studenti romani in lotta organizzano manifestazioni di solidarietà. Di notte si comunica tra occupanti e manifestanti tramite fiaccole.
Pavia, occupata la facoltà di Medicina
.20 febbraio: New York, arrestato a Manhattan il leader del Black power, Rap Brown per violazione del domicilio coatto. Il giorno 17 Brown e Stokely Carmichael avevano manifestato per la liberazione di Huey Newton, dirigente delle Pantere Nere.
Pisa, occupata la Normale. Il giorno successivo sarà sgomberata dalla polizia.
21 febbraio: Messina, occupate di tutte le facoltà.
Firenze, gli assistenti della facoltà di Magistero solidarizzano con gli studenti adottandone le forme di agitazione, occupazione compresa.
Torino, dopo la riapertura delle facoltà, il Senato accademico propone la formazione di commissioni aperte agli studenti per valutare proposte di rinnovamento delle attività universitarie; ma la trattativa con gli studenti fallisce. Numerose facoltà universitarie vengono occupate a Bologna e Napoli
Berlino, i partiti, con in testa la Spd che governa la città, organizzano una contromanifestazione di solidarietà agli Stati Uniti. Accorrono in 50 mila, numerosi soprattutto gli impiegati pubblici e dei servizi, che hanno avuto il permesso di uscire prima dal posto di lavoro.
Parigi, grande manifestazione di solidarietà con il Vietnam.
22 febbraio: Roma, gli studenti, considerato che la facoltà di Lettere seguita a restare chiusa e gli esami non hanno corso, decidono di rioccupare. Penetrano attraverso gli uffici di segreteria, dopo un limitato scambio di idee con i bidelli. Nel pomeriggio interviene la polizia, chiamata dal rettore.
23 febbraio: Roma, corteo per il centro della città. Il corteo parte da Piazza di Spagna alle 10 e arriva, dopo un sit-in a Largo Chigi, all’università verso le 11,30. Impedisce un tentativo di serrata di fronte ai cancelli e arriva davanti a Lettere. Le scalinate della facoltà sono sbarrate dai poliziotti. C’è uno scontro. Alcuni studenti vengono feriti alla testa dalle forze dell’ordine che, per meglio espletare le loro mansioni, si servono di catene di ferro. Alle 12,30 vengono forzati i cancelli del rettorato e si rioccupa per la stessa strada del giorno precedente.
23 – 29 febbraio: Milano, occupate le facoltà di Medicina, Lettere, Legge e Scienze dell’Università Statale. Scontri con i fascisti la notte del 29 febbraio.
Modena, occupata l’università.
23 febbraio: Firenze, i lavoratori della Galileo sono agitazione contro i licenziamenti
25 febbraio: Bologna, si tiene un convegno del dissenso cattolico su “Credenti e non credenti per una nuova sinistra in Italia”, al quale partecipano i rappresentanti di alcune decine di gruppi spontanei, che hanno effettuato riunioni preparatorie in ambito regionale. Nel documento del convegno si afferma che il messaggio evangelico porta i cristiani a schierarsi contro tutte le forme di oppressione e sfruttamento e si individuano come interlocutori il movimento sindacale e quello studentesco; si afferma inoltre che la Chiesa deve svincolarsi dalle logiche di potere che la caratterizzano e dedicarsi al riscatto degli oppressi e degli emarginati.
26 Febbraio: nuove occupazioni a Padova e Trieste.
Trentadue paesi africani decidono di non partecipare alla Olimpiade di Città del Messico in segno di protesta per la presenza del Sudafrica.
27 febbraio: Roma, si dimette il professor Ghisalberti, preside della facoltà di Lettere.Raggiunto l’accordo per l’aumento delle pensioni. Il giorno stesso la CGIL comunica al governo di non accettare le conclusioni contrattuali. Una nuova riunione delle tre confederazioni non riesce a raggiungere nessuna posizione unitaria.
Vietnam, gli Usa bombardano il porto fluviale di Hanoi, provocando centinaia di vittime.
28 febbraio: Roma, riunione a Palazzo Chigi (già annunciata dal quotidiano «l’Unità» dello stesso giorno), cui fa seguito un comunicato stampa, poi ripreso da alcuni dei principali organi di partito (tra i quali l’«Avanti!» e «La Voce Repubblicana»): “Si sono riuniti a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del presidente del consiglio Moro, il ministro della Pubblica istruzione Gui, gli onorevoli De Martino, Tanassi, De Pascalis e Zannier per il P.S.U., l’on. La Malfa per il P.R.I., gli onorevoli Piccoli, Forlani, Gava e Zanibelli per la D.C., per l’esame delle possibilità di approvazione della legge di riforma dell’Università dopo il ritiro della proposta Nenni-Fenoaltea. […] I rappresentanti dei partiti e dei gruppi di maggioranza sono pienamente consapevoli delle ansie di rinnovamento delle giovani generazioni, in particolare dell’Università, ma ritengono che solo con la democrazia ed il corretto impiego dei metodi costituzionali, che sono una grande conquista della Resistenza e della lotta di liberazione, senza estremismi e senza paralisi dell’Università sarà possibile in modo ordinato assicurare il progresso civile in questo campo, tanto fondamentale per l’avvenire democratico del Paese” (Cfr. Le istituzioni universitarie e il Sessantotto a cura di Alessandro Breccia)
Roma, la polizia interviene nuovamente in forza e fa sgomberare gli occupanti. Nel frattempo erano cominciati gli esami alla pari (da quattro ore) e si erano svolti con regolarità. Nel pomeriggio viene organizzato un corteo di protesta. A via Nazionale gli studenti vengono caricati brutalmente dalle camionette. Uno studente di legge – Paolo Pierini – riporta una frattura alla gamba destra.
Roma, il consiglio direttivo della Cgil discute della lotta per le riforme e l’aumento delle pensioni, valutando criticamente le proposte del governo. Secondo queste, la pensione verrebbe ora fissata al 65% della retribuzione (+25%) per i lavoratori che hanno versato i contributi per 40 anni, conteggiato sugli ultimi 3 anni. Per contro, il governo vuole innalzare l’età pensionabile a 60 anni per le donne e introdurre il divieto di cumulo con altre attività.
Roma, i fascisti tentano di assaltare l’università occupata, ma sono respinti. Il rettore usa l’episodio come pretesto per far sgomberare e chiudere la cittadella universitaria.In tutta Italia le università in lotta sono ormai 27, le facoltà occupate 136.
Firenze, muore Nello Trequandi, amico dei fratelli Rosselli, tra i fondatori del Non mollare negli anni Venti, antifascista repubblicano, condannato a tredici anni di carcere e confino, assessore nella giunta Pieraccini dopo la Liberazione della città