Gennaio – Marzo: Ravenna, la Callegari & Chigi attraversa una fase di profonda crisi economico-produttiva. La direzione aziendale tenta di superare l’impasse proponendo ai sindacati una riduzione del premio di produzione di 12 punti e il licenziamento di 200 operai. L’11 gennaio viene sottoscritta una piattaforma d’intesa tra le parti, ma l’azienda mantiene ferma l’intenzione di abbassare il premio di produzione dal 32 al 20%. CGIL, CISL e UIL proclamano unitariamente lo sciopero, occupando gli stabilimenti sparsi nella provincia. Nello stabilimento ravennate il clima si fa incandescente. Il mese di marzo passa senza che le parti trovino una base d’accordo. Il 27 marzo la direzione cede su tutta la linea mantenendo la situazione salariale precedente l’occupazione e definendo i tempi di riassunzione delle maestranze.
2 gennaio: l’Indonesia esce dall’ONU.
2 – 4 gennaio: Roma, visita ufficiale del presidente cileno Edoardo Frei, che si presenta come il rappresentante di una “nuova America Latina”.
8 gennaio: lo Stato maggiore dell’Esercito, in una lettera citata in un appunto della sezione Sad, dichiara di condividere la proposta del Sifar per l’addestramento alla guerra non ortodossa di giovani ufficiali e chiede di fare riferimento ai corsi di ardimento.
8 – 11 gennaio: Napoli, il congresso nazionale del Psdi approva con il 95% dei voti la mozione del segretario nazionale Mario Tanassi per la riunificazione con il Psi.
14 gennaio: Roma, incontro tra i rappresentanti dei sindacati degli statali aderenti a CGIL, CISL e UIL e i responsabili delle amministrazioni dello Stato per mettere a punto lo schema di decreto sul conglobamento per gli statali.
20 gennaio: Agostino Novella, segretario generale della Cgil, si pronuncia contro la politica dei redditi, che definisce “una politica di tregua e di contenimenti salariali, di subordinazione sindacale a scelte di vertice, di conservazione delle strutture economiche attuali”.
24 gennaio: Londra, muore a 91 anni, a causa di una trombosi cerebrale, Winston Churchill.
Gennaio: un’indagine delle Fim, eseguita nelle 20 provincie italiane maggiori, accerta che nel periodo gennaio – novembre 1964 ci sono stati 23 mila licenziamenti collettivi di metalmeccanici, e una diminuzione complessiva di 70 mila occupati, e che il 60% della categoria ha subito riduzioni dell’orario di lavoro.
L’Agenzia D, diretta da Rauti e Giannettini, così commenta i primi corsi d’ardimento istituiti alla scuola di fanteria di Cesano: “i corsi di ardimento tendono a creare un particolare clima psicologico ed etico che si stabilisce fra i frequentatori del corso. Questo clima ha solo lontani punti di contatto con l’antico spirito degli arditi e quello più recente dei paracadutisti (…) Lo Stato Maggiore dell’esercito ha così formato migliaia di uomini particolarmente addestrati contro la guerra sovversiva onde fronteggiare esigenze particolari”. Si tenta, in sostanza, di introdurre nell’esercito uno spirito arditistico da sempre estraneo alle nostre forze armate. I corsi sono voluti dal Capo di Stato Maggiore D’Aloja, massimo esponente dell’ala più oltranzista e filo atlantica dell’esercito. D’Aloja era convinto che in caso di guerre locali, il substrato ideologico sarebbe stato fondamentale. Era perciò necessario un adeguato addestramento antiguerriglia con l’istituzione di vere e proprie scuole per la guerra psicologica. Sul piano propagandistico si era circondato di giornalisti fascisti come Rauti, Beltrametti, Giannnettini, Finaldi e De Boccard, dotati di una cultura militare che aveva come riferimento l’ideologia elitaria tardo nazista e l’OAS.
Febbraio: Torino, licenziamenti di rappresaglia alla FIAT dopo lo sciopero provinciale contro i licenziamenti e le riduzioni d’orario.
1° febbraio: Oscar della moneta alla lira per la spettacolare ripresa dopo la grave crisi dell’autunno – inverno 1964.
3 febbraio: scioperano per il contratto i lavoratori della gomma.
4 febbraio: lo scienziato Paul Aebersold, che insieme a Enrico Fermi ed a Oppenheimer aveva lavorato al progetto della bomba atomica, tenta il suicidio.
Parigi, il generale Charles De Gaulle ribadisce la necessità di una politica europea autonoma ed indipendente dagli Stati Uniti.
7 febbraio: Pechino, incontro ufficiale tra Mao Tse Tung e Kossighin. I due premier si incotrano di nuovo il 7 marzo, ma le divergenze tra Cina e Urss appaiono insanabili.
11 febbraio: va in scena a Roma Il Vicario, dramma teatrale scritto da Rolf Hochunt. L’opera è particolarmente critica dell’atteggiamento di Pio XII sulla persecuzione nazista degli ebrei. La polizia, su sollecitazione vaticana, interviene e proibisce lo spettacolo allestito dalla compagnia di Gian Maria Volontè.
I cappellani militari in congedo della Toscana diffondono un comunicato nel quale affermano di ritenere “un insulto la cosiddetta obiezione di coscienza che, estranea al comandamento cristiano dell’amore, è espressione di viltà”.
11 – 12 febbraio: Roma, si svolge il convegno nazionale della Confederazione dei coltivatori diretti al quale intervengono Aldo Moro e Mariano Rumor che accentuano l’attacco al partito comunista, definendo il centrosinistra la “trincea più avanzata” contro di esso.
12 febbraio: Roma, intervenendo al Senato, Aldo Moro afferma che la guerra nel Vietnam “non deriva da una volontà di premeditata aggressione degli Stati Uniti, vincolati a dare assistenza al Vietnam del Sud”, ma è un retaggio del conflitto indocinese.
Lo Stato maggiore dell’Esercito accoglie la proposta di norme per regolare il richiamo di personale in congedo, per esigenze eccezionali, avanzata dal Comando generale dell’Arma dei carabinieri il 9 luglio 1964.
13 febbraio: Roma, viene arrestato dalla polizia Nanni Balestrini mentre si reca ad assistere alla rappresentazione teatrale de “Il Vicario”, peraltro già vietata. Viene rilasciato subito per l’intervento di Giangiacomo Feltrinelli.
19 febbraio: il capo dell’ufficio politico della Questura di Milano, Luigi Fargnoli, denuncia alla magistratura 4 militanti missini indicati come responsabili degli attentati in Austria nell’agosto del 1962 e settembre 1963: Giorgio Massara, Sergio Tazio Poltronieri, Luciano Rolando e Maurizio Perito. Nel suo rapporto, scrive che Giorgio Massara si è “rifiutato di indicare a verbale i nomi dei suoi complici, ma dopo aver ottenuto l’assicurazione che le sue dichiarazioni non sarebbero state verbalizzate, li ha indicati in via confidenziale facendo i nomi di Poltronieri, Rolando e Perito”.
21 febbraio: assassinato Malcom X, capo dei Mussulmani neri di New York.
23 febbraio: scioperano per mezza giornata i lavoratori dell’edilizia e dei settori collegati. L’agitazione è promossa dalle organizzazioni di categoria di CGIL, CISL e UIL a difesa dell’occupazione, contro la riduzione degli orari di lavoro e per l’ottenimento di interventi governativi in grado di sanare la grave situazione del settore.
25 febbraio: Algeri, Ernesto Che Guevara critica duramente l’Unione Sovietica per il mancato appoggio ai movimenti di liberazione.
24 febbraio: Madrid, grandi manifestazioni studentesche contro il regime del generale Franco.
28 febbraio: Roma, il 1° congresso nazionale dell’Udnr (Unione Democratica per una Nuova Repubblica) approva lo statuto del movimento. Ne è presidente Randolfo Pacciardi, il comitato nazionale è formato da Raffaele Cadorna, Ivan Matteo Lombardo, Giuseppe Mancinelli, Alfredo Rossi Longhi, Giuseppe Caronia, Mario Vinciguerra, Tommaso Smith, Giacomo (Giano) Accame, Alfredo Morra, Salvatore Sanfilippo. Segretario amministrativo Luigi Ceccherelli, segretario organizzativo Vittorio Sbardella (poi sostituito da Giorgio Vitangeli), presidente del movimento giovanile Enzo Maria Dantini. Responabile del settore giovanile per il Lazio Franco Papitto, attivista del Msi (Movimento Sociale Italiano); per la provincia di Milano l’attivista di estrema destra Paolo Ceruti. Viene istituito anche un ufficio sindacale, affidato a Domenico Paternostro. Più tardi in un suo memoriale il neofascista Paolo Pecoriello, di An (Avanguardia Nazionale) scriverà: quando nacque Nuova Repubblica “si vide subito che poteva fare affidamento su ingenti sovvenzionamenti e Avanguardia Nazionale non si fece sfuggire l’occasione facendovi infiltrare due elementi, Enzo Maria Dantini e Antonio Aliotti, che in brevissimo tempo ottennero cariche di un cero rilievo”.
Barbiana (Fi), don Lorenzo Milani risponde con una lettera al gruppo di cappellani militari che, in un loro comunicato, avevano definito l’obiezione di coscienza “estranea al comandamento cristiano dell’amore e espressione di viltà”. E’ denunciato per “apologia di reato”.
1° marzo: Modena, la FIAT annuncia l’assorbimento della Ferrari.
3 marzo: Roma, il Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Gui firma il decreto di istituzione della Libera Università degli Studi “G. D’Annunzio”, con sedi a Pescara, Chieti e Teramo
4 marzo: una nota del Viminale, redatta su basi confidenziali, rileva che “i missini, pur non essendo eccessivamente preoccupati per il fatto che l’organizzazione dei ‘Volontari’ sia stata più volte qualificata come dipendente del partito, temono che possano essere attribuite a questa organizzazione – e quindi al Msi – iniziative estremiste”.
5 marzo: Milano, manifestazione al teatro Lirico indetta da CGIL, CISL e UIL per denunciare la grave situazione economica della provincia dove i disoccupati sono 120.000. i lavoratori a orario ridotto 200.000 e i salari sono diminuiti del 15 per cento.
8 marzo: Cile, la Democrazia cristiana del presidente Frei vince le elezioni.
12 marzo: la Camera respinge (329 contrari, 222 a favore e 3 astenuti) la mozione di sfiducia presentata dal PCI, che accusa il governo di “inerzia” ed “assenteismo” in politica estera.
13 – 15 marzo: Brescia, congresso della Fim Cisl.
17 – 19 marzo: Ravenna, VII congresso provinciale della CGIL. Il segretario Costante Manzoni esamina l’avanzamento del processo di industrializzazione e lo sviluppo del capitalismo nelle campagne con l’inasprimento dei rapporti e l’acutizzazione dello scontro sindacale e di classe “dovuti in primo luogo alla indiscriminata offensiva padronale”. Vengono richiamate le lotte dell’industria (ANIC, OMSA, SIR, Callegari) contro la riorganizzazione della produzione e le agitazioni agrarie contro la ristrutturazione delle aziende agricole, la cacciata dei mezzadri e la violazione della legge sui patti agrari. Il reddito netto per abitante è salito e ha portato la provincia di Ravenna dal secondo al primo posto in regione, ma, a partire dal dicembre 1964, ci sono 13.000 posti di lavoro in meno rispetto al dicembre del 1963 e due miliari di salario perduto dai lavoratori in conseguenza dei licenziamenti e delle riduzioni di orario di lavoro. La mozione conclusiva rilancia la contrattazione articolata e ribadisce la necessità “di una programmazione democratica” sintetizzabile nell’accelerata costruzione del nuovo porto; nello sviluppo da parte dell’ANIC-ENI dell’attività manifatturiera: nell’anticipazione e nel potenziamento di tutti i programmi di costruzione di case da parte degli Enti preposti; nell’assegnazione urgente da parte dell’Ente Delta di tutte le terre espropriate con l’esecuzione delle opere di bonifica e di trasformazione; in una politica di riforma agraria che realizzi il passaggio della terra in proprietà a chi la lavora; la nazionalizzazione del monopolio saccarifero; nella riforma del sistema previdenziale e assistenziale. Il congresso auspica la più ampia convergenza sul programma con CISL e UIL.
18 marzo: il cosmonauta sovietico Aleksei Leonov esce dalla capsula spaziale e cammina nel vuoto per una decina di minuti.
20 marzo: lo Stato maggiore dell’Esercito dirama la circolare relativa al richiamo del personale in congedo dell’Arma dei carabinieri.
22 marzo: Parigi, sconfitta dei gollisti alle elezioni amministrative francesi.
25 – 28 marzo: congresso del PRI. La Malfa ribadisce la necessità di una politica dei redditi.
29 marzo: Frosinone, inaugurato uno stabilimento della società Permaflex (produzione di materassi) di proprietà di Giovanni Pofferi. Direttore dello stabilimento è Licio Gelli. Alla cerimonia intervengono numerose autorità, tra le quali il ministro della Difesa Giulio Andreotti e il cardinale Alfredo Ottaviani. Gelli è appena entrato nella massoneria del Goi (Grande Oriente d’Italia). E’ stato ammesso alla loggia Romagnosi di Roma e per lui hanno garantito Domenico De Toma, colonnello della Guardia di Finanza, Aldo Peritore, funzionario civile delle finanze e Cesare Del Grande, funzionario del ministero del Tesoro.
30 marzo: Saigon, attentato vietcong all’ambasciata americana: 21 morti e 150 feriti.
31 marzo: nel corso dell’assemblea della Confindustria, il presidente Cicogna attacca il governo di centrosinistra, a suo avviso condizionato da orientamenti marxisti che propugnano un maggiore peso dell’iniziativa pubblica a scapito di quella privata.
1 – 5 aprile: congresso della CGIL, forte e polemico dibattito tra comunisti e socialisti (https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/cgil/6-congresso-cgil). Nella sua relazione, Agostino Novella – che sarà confermato segretario – critica il piano governativo di programmazione economica, sostenendo che se non fosse stato modificato si sarebbe tradotto in un elemento atto a incoraggiare “il ricatto delle forze monopolistiche rivolto ad ottenere nuovi interventi di sostegno economico”.Il saluto di Fernando Santi alla CGIL: “Questo Congresso è l’ultima occasione che mi è offerta per intrattenermi con voi. E non mi è facile parlarvi, dar corso cioè in modo adeguato ai sentimenti che in questo istante si agitano in me. Siamo stati molti anni insieme, fin dal lontano 1947. Insieme abbiamo camminato per le strade difficili, lottato e sofferto. Comuni ci furono le amarezze degli insuccessi e le gioie delle vittorie. Comuni ci furono e comuni ci restano le grandi attese ideali. […] Ho ricevuto in questi giorni che non sono di letizia per me immeritate e numerose attestazioni di stima e di simpatia. Dai compagni della Segreteria Confederale prima ancora che rendessi ufficiale il mio ritiro, dai compagni della mia corrente dai quali ebbi prove affettuose ben superiori ai miei meriti, dalle organizzazioni della nostra CGIL, da numerosi sconosciuti lavoratori. Potrei dirmi più che pago dunque. Ma vi confesso che sono uomo di molte ambizioni e che la soddisfazione più grande sarebbe quella di potere avere la certezza che un bracciante, un operaio, un lavoratore solo, nel corso di questi 18 anni abbia detto, pure una sola volta di me: è uno dei nostri, di lui ci possiamo fidare. Per potergli oggi rispondere: puoi fidarti ancora, compagno!”
3 aprile: termina, dopo 4 giorni, lo sciopero di professori, assistenti e studenti universitari indetto per chiedere l’avvio di una riforma generale degli studi.
8 aprile: Bruxelles, i sei paesi del Mercato comune firmano un accordo per la fusione degli esecutivi di CEE, CECA ed EURATOM. Istituito un unico Consiglio e un’unica Commissione. Il trattato entrerà in vigore il 1° luglio 1967.
9 aprile: scontri tra l’aviazione cinese e quella americana nel cielo del Vietnam.
10 aprile: il colonnello dei carabinieri, Bruno Benedettini, in forza al comando dell’Aeronautica stila un rapporto sul conto di Camillo Crociani nel quale scrive che, “in quasi tutti gli affari trattati con l’amministrazione militare, il Crociani ha sempre dato adito a dubbi sulla correttezza, tanto che nel 1951 gli fu inibito l’ingresso al ministero della Difesa”, e che, inoltre, “avvalendosi di particolari aderenze nell’ambiente del ministero della Difesa, Crociani riuscì in passato a ottenere varie commesse con rilevante giro d’affari nel settore delle forniture alle forze armate, partecipando alle gare sia in proprio sia mimetizzandosi dietro società di comodo”.
12 aprile: Roma, gruppi di neofascisti provocano incidenti all’Università cercando di impedire una conferenza di Ferruccio Parri. E’ distribuito questo volantino: “Giovani! A voi che rappresentate il futuro della nazione spetta il dovere morale di dire ‘basta’ alla banda di cialtroni che da vent’anni appesta l’aria della nostra patria. Dire ‘basta’ ai rinnegati che ancora oggi celebrano la vittoria di quegli eserciti stranieri che permisero d’instaurare in Italia il più infausto sistema di governo che la nostra storia ricordi! (…) Avanguardia nazionale. Iniziativa rivoluzionaria Msi (via del Pantheon 57)”.
16 aprile: il belga Jean Thiriart, leader dell’organizzazione di estrema destra Jeune Europe, è a Roma per presentare il suo libro Un impero di 400 milioni di uomini, l’Europa. Per l’occasione Thiriart ha una serie di incontri con esponenti di estrema destra, tra i quali Julius Evola, Massimo Costanzo, Pietro Giubilo, Stefano Delle Chiaie, Concetto Pettinato, Pino Romualdi deputato del Msi e Karol Klisinski direttore del periodico Oltreconfine. Nei giorni precedenti, sempre per la presentazione del suo libro, Thiriart ha fatto tappa a Verona, accolto da Primo Siena e Pier Franco Bruschi, a Ferrara, presentato in una manifestazione pubblica da Claudio Orsi e da Giuliano Borghi, e a Firenze. Bruschi e Orsi sono dirigenti di Giovane Europa.
17 aprile: Washington, grande manifestazione studentesca contro la guerra nel Vietnam.
Milano, ottava assemblea del Noe (Nouvel Ordre Europèen) con la presidenza dello svizzero Guy Amaudruz, segretario centrale dell’organizzazione. E’ presente anche Stefano Delle Chiaie, di Avanguardia Nazionale. Tra le risoluzioni, anche questa: “L’ultima opera del professor Paul Rassinier, Il dramma degli ebrei, stabilisce definitivamente che la propaganda riguardo i sei milioni di ebrei che si pretende siano stati uccisi nei campi di concentramento, è una favola insostenibile per gli storici seri”. Per il segretariato italiano del Noe viene indicato il nominativo di Domingo Monaco, di Milano.
19 – 24 aprile: visita di Aldo Moro ed Amintore Fanfani negli Stati uniti. I due incontrano il presidente Johnson al quale esprimono la “piena comprensione” italiana per l’impegno americano nel Vietnam.
22 – 25 aprile: Roma, V Congresso confederale della Cisl. Partecipano 572 delegati di cui 212 in rappresentanza delle Usp e 360 delle federazioni e sindacati di categoria. Gli iscritti alla Cisl sono 1.515.564. I lavori sono presieduti da Giovanni Canini. La relazione generale è svolta da Storti sul tema congressuale: “La Cisl forza autonoma per il progresso dei lavoratori in una società pluralistica”. Nel corso del dibattito prendono consistenza posizioni, differenti da quelle della segreteria, che si coagulano, in particolare, nelle tematiche portate avanti dalla dirigenza Fim. La mozione conclusiva si sofferma sulla politica governativa che dovrà favorire la ripresa degli investimenti produttivi, soprattutto in direzione delle industrie di base. Per quanto riguarda i rapporti con gli altri sindacati viene auspicato il superamento delle remore ancora esistenti al completo realizzarsi della unificazione tra le centrali sindacali italiane aderenti alla Cisl internazionale. Nei confronti della Cgil viene indicata la linea di azione sindacale, “intesa come strumento di convergenza sulle linee autonomamente elaborate e come alternativa competitiva nei riguardi dei lavoratori”. Il 26 si tiene la terza sessione del Consiglio generale che riconferma nella carica di Segretario generale Bruno Storti. La segreteria è completata con la nomina di Coppo (segretario generale aggiunto), Cavezzali, Armato, Scalia, Cruciani (segretari), Baldini, Fantoni, Marcone (vice segretari).
24 aprile: truppe pakistane sconfinano in India. E’ l’inizio di un conflitto tra i due paesi che richiederà l’intervento dell’ONU.
Santo Domingo, gli Stati Uniti intervengono per sedare una rivolta popolare contro il governo conservatore.
24 – 28 aprile: Firenze, il sindaco Giorgio La Pira organizza un “Simposio internazionale sulla questione vietnamita e del Sud est asiatico”. Al termine, consegna ad una delegazione del Pci in partenza per Hanoi, una lettera per Ho Ci Minh auspicando l’inizio di trattative di pace.
27 aprile: il comandante partigiano, ed ex senatore comunista, Francesco Moranino è graziato, insieme ad altri partigiani e ad alcuni esponenti della RSI, dal Presidente della Repubblica.
Aprile: un rapporto del Viminale rileva che il fondatore dell’Associazione di amicizia Germania federale – Cina popolare è il nazista Wolf Schenke, direttore della rivista Neue Politik finanziata dalla stessa associazione.
3 maggio: rottura delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cambogia.
4 maggio: il democristiano Luigi Gui presenta il primo progetto di riforma universitaria
5 maggio: Bologna, il Consiglio comunale si riunisce in seduta straordinaria per celebrare il ventesimo anniversario dell’affermazione del diritto di voto alle donne italiane. Parlano il sindaco Giuseppe Dozza, l’assessore Adriana Lodi, la consigliera Angiola Sbaiz, Dagoberto Degli Esposti, Oliviero M. Olivo, Elio Zani, Adamo Vecchi, Giandonato Di Matteo. Vengono consegnati fiori e spille commemorative alle tutte le donne consigliere elette dal 1945.
Adriana Lodi pronuncia il discorso celebrativo ricordando i due anniversari della liberazione e della conquista del diritto di voto da parte delle donne come eventi tra loro legati in modo assoluto e parte integrante della storia dell’emancipazione sociale italiana.
Dal 1945 al 1965 sono state elette: Ester Capponi, Maria Strassera, Anna Serra, Giovanna Gardini, Vittoria Tarozzi, Ivonne Trebbi, Penelope Veronesi, Liliana Alvisi, Fernanda Tagliavini, Mirella Bartolotti, Angiola Sbaiz, Marta Murotti, Adriana Lodi, Giovanna Cantoni, Edda StocchiCfr. www.comune.bologna.it/storiaamministrativa/facts/detail/39608
5 – 6 maggio: si svolge a Roma il primo convegno di studi politici e militari organizzato dall’Istituto Alberto Pollio, organismo privato da poco costituito in ambienti vicini allo Stato Maggiore della Difesa per iniziativa di due giornalisti di estrema destra, Enrico De Boccard e Gianfranco Finaldi, subito affiancati da un terzo, Edgardo Beltrametti (stretto collaboratore del Capo di Stato Maggiore della Difesa), che curerà la pubblicazione degli atti del convegno. L’organizzazione del convegno è stata resa possibile da fondi forniti dal SIFAR e in particolare dall’Ufficio REI diretto dal colonnello Rocca.
La presidenza del convegno è composta da Salvatore Alagna, magistrato a Milano, dal generale Alceste Nulli-Augusti e dal colonnello Adriano Magi Braschi, presente per esplicito incarico del capo di Stato Maggiore dell’esercito generale Giuseppe Aloja. Gli atti completi del convegno in https://www.stragi.it/foto/la_guerra_rivoluzionaria/index.htm
Il 6 maggio, giorno successivo alla chiusura del convegno, il colonnello Magi Braschi invierà una relazione al generale Aloja riferendo sullo svolgimento dei lavori e rilevando che è stato posto l’accento “sulla necessità di un’azione che fronteggi efficacemente nel nostro paese gli sviluppi della guerra rivoluzionaria e sull’opportunità di una stretta collaborazione fra civili e militari”.
6 maggio: l’Organizzazione degli stati americani (OSA) invia una forza internazionale a Santo Domingo.
11 maggio: Pietro Cattaneo, ex partigiano e tra i promotori della ripresa di attività del MACI (Movimento avanguardia cattolica italiana), scrive una lettera a Mariano Rumor (all’epoca presidente dell’Unione Ueropea Democristiana) in cui afferma, tra l’altro: “siamo pronti a riprendere la lotta perché il marxismo ateo e collettivista non abbia il sopravvento”. In realtà Cattaneo non aveva mai cessato l’attività. Dopo la ripresa d’iniziativa del MACI nell’immediato dopoguerra, Cattaneo entra in contatto con altre formazioni paramilitari d’ispirazione cattolica (ex Osoppo, ex Fiamme Verdi, ecc.). negli anni sessanta Bianchi (altro esponente di primo piano del MACI) e Cattaneo si schierano con il gruppo Italia Unita che fa capo a Carlo Fumagalli e Raffaello Bertoli, cui aderiscono anche Agostino Greggi, l’avvocato Adamo Degli Occhi e monsignor Pisoni. Tutti questi nomi li ritroveremo poi, qualche anno dopo, tra gli organizzatori della Maggioranza Silenziosa. Cattaneo sarà indagato per l’attività del MAR di Fumagalli e per la strage di Brescia.
12 maggio: normalizzati i rapporti tra Israele e repubblica federale tedesca. Alcuni Paesi arabi rompono le relazioni diplomatiche con la Germania occidentale.
13 maggio: Roma, manifestazione nazionale dei ferrovieri che protestano contro la concessione da parte dell’azienda del“Premio di Pasqua” ai dirigenti.
29 maggio: sciopero di 48 ore dei lavoratori del settore gomma dopo la rottura delle trattative per il contratto.
Il Cairo, durante la Conferenza araba, la Siria annuncia la propria disponibilità ad aprire le ostilità nei confronti di Israele.
31 maggio: il governatore della Banca d’Italia, Guido Carli, nella relazione annuale all’assemblea dell’Istituto segnala la condizione di ristagno dell’economia derivante dalle spinte inflazionistiche provenienti dagli Stati uniti.
1 – 2 giugno: il Consiglio dei ministri corregge il piano di sviluppo, elaborato da Pieraccini, sulla base dei suggerimenti del Cnel relativamente al riequilibrio tra efficienza produttiva, spese sociali e piena occupazione.
3 – 4 giugno: scioperano i lavoratori telefonici aderenti a FIDAT CGIL, SILTE CISL e UILTE contro l’intransigenza della controparte sulle rivendicazioni
5 giugno: muore il generale Viggiani, Allavena capo del SIFAR. Poco dopo De Lorenzo piazza un altro suo fedelissimo, il generale Giraudo, alla segreteria generale della Difesa. Le nomine infrangono l’accordo tra De Lorenzo e D’Aloja (capo di Stato Maggiore dell’Esercito). Inizia la guerra dei generali.
Un fatto clamoroso si verifica al Comitato centrale comunista: per la prima volta la relazione della segreteria raccoglie il voto contrario di Aniello Coppola, Eliseo Milani, Achille Ochetto e Luigi Pintor e l’astensione di Valentino Gerratana, Cesare Luporini e Aldo Natoli.
12 giugno: colpo di stato, con l’assenso Americano, nel Vietnam del Sud. Il generale Kao Ky forma il nuovo governo, alla presidenza della Repubblica sale il generale Nguyen Van Thieu.
12 – 14 giugno: Pescara, 7° congresso del Msi. Il durissimo confronto interno si conclude con un accordo a sorpresa fra Giorgio Almirante e Arturo Michelini che determina la rielezione di quest’ultimo a segretario nazionale.
13 – 14 giugno: la DC perde la maggioranza assoluta nelle elezioni regionali in Sardegna. Avanzano PCI, PLI e PSDI. Arretrano PSI, MSI, PDIUM e Partito sardo d’azione
http://www.fondazionesardinia.eu/media/libri/Sardisti_Vol_II_5.pdf
I risultatihttps://www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_in_Sardegna_del_1965
https://www.consregsardegna.it/wp-content/uploads/2019/10/Manuale-_Tomo_II_XV.pdf
18 giugno: Algeria, il generale Boumedienne conquista il potere e depone, arrestandolo, il presidente Ben Bella.
21 giugno: il comandante dei carabinieri generale Giovanni De Lorenzo si reca in visita al Cag (Centro addestramento guastatori) del Sifar (Servizio Informazioni Forze Armate) che sorge in località Poglina, a nord di Capo Marargiu, in Sardegna, dove vengono addestrati gli appartenenti alla “stay-behind” Gladio. Il comandante del Centro tenente colonnello Mario Monaco riferisce: “A 1500 assommano gli uomini inquadrati nelle forze speciali, altrettanti sono disponibili immediatamente per il caso di mobilitazione”.
24 giugno: con 9 voti contro 8 la Commissione inquirente respinge la messa in stato d’accusa dell’ex ministro delle Finanze Giuseppe Trabucchi, accusato di aver indebitamente concesso a due società appartenenti ad un ex deputato democristiano, licenze per l’importazione di tabacco messicano, ai fini di illecito finanziamento al proprio partito. La richiesta di messa in stato d’accusa sarà respinta, con una maggioranza risicata, anche dalla Camera.
25 giugno: prorogata fino al 1980 la Cassa per il Mezzogiorno: la legge prevede l’individuazione di localizzazioni specifiche per nuovi interventi straordinari al Sud
27 giugno: Roma, durante un convegno organizzato da Ordine Nuovo, si discute dell’”azione disgregatrice” da compiere nei confronti del Msi.
29 giugno: Lussemburgo, alla riunione dell’Ueo, Amintore Fanfani parlando delle relazioni con l’America latina, afferma: “La presenza politica, economica e culturale dell’Europa nell’America latina deve essere elemento equilibratore e non deve porsi come sostitutiva o concorrenziale alla presenza degli Usa”.
Giugno: Nicola Romeo, Piera Gatteschi, Mario Gionfrida, Pier Francesco Nistri, Nino Del Totto, Stefano Delle Chiaie, Pino Rauti e ‘Lillo’ Sforza Ruspoli creano il ‘Comitato italiano per l’Occidente’ che si propone di “approntare elenchi di combattenti e giovani pronti a fornire un italiano anticomunista per ogni comunista italiano che vada a rafforzare i rossi in qualsiasi parte del mondo (…)”.
Luglio: il comandante della stazione dei carabinieri di Salemi, definisce Ignazio Salvo “mafioso e figlio di mafioso”.
1° luglio: Bruxelles, l’ipotesi di costituzione di un Parlamento europeo spacca i Paesi del MEC. I delegati francesi rientrano a Parigi.
Mosca, la Fiat firma “un protocollo di collaborazione tecnico-scientifica in campo automobilistico”.
Roma, nel salone di Palazzo Rospigliosi , Pino Rauti, Eggardo Beltrametti e Gianfranco Finaldi tengono una conferenza sul tema “Come difendersi dall’aggressione comunista”, su invito della principessa Maria Camilla Pallavicini.
Roma, manifestazione, al teatro Eliseo, per “esaltare la figura e l’opera di Pio XII “ denigrata dal film Il Vicario. Partecipano, tra gli altri, i senatori Iannuzzi, Tupini, D’Andrea, gli onorevoli Greggi e Folchi, gli ex sindaci Rebecchini e Cioccetti, oltre a rappresentanti dell’Azione cattolica, di Nuova repubblica e del Msi.
9 luglio: Pasquale Fagiolo, tra i responabili della “stay-behind” Gladio, chiede l’immisione nell’organizzazione dell’estremista di destra Marco Morin, ufficale di complemento dell’Aeronautica Militare. Morin è stato segnalato a Fagiolo dal colonnello Anano Borreo, capo equipaggio del velivolo militare Argo 16.
15 luglio: Grecia, crisi politica. Re Costantino allontana dal governo Giorgio Papandreu. Proteste popolari. Ripetute scissioni nell’Unione di centro finanziate dalla CIA e dalla Corona.
Il processo per il disastro del Vajont si conclude con una sentenza di assoluzione per tutti gli imputati. La Commissione parlamentare d’inchiesta accusa la Sade-Enel di essersi servita del ministero dei Lavori pubblici per “nascondere o sottovalutare il rischio per non compromettere il successo dell’opera in corso di realizzazione”.
Inaugurato il traforo autostradale del Monte Bianco: costruito congiuntamente da Francia e Italia, è lungo 11 km, e collega Chamonix e Courmayeur
16 luglio: una deflagrazione devasta un appartamento di uno stabile di Bolzano, a breve distanza dal palazzo di giustizia. All’interno i vigili del fuoco trovano il cadavere dilaniato di Helmuth Immervol, di Innsbruck. Gli è esplosa tra le mani la bomba che stava preparando.
20 luglio: Roma, attentato dinamitardo contro il palazzo di giustizia.
Atene, la polizia uccide il giovane Sotiris Petrulas durante una manifestazione in piazza Ioulianon. La manifestazione per la democrazia era stata organizzata dai Lambrakides, raggruppamento politico creato da Mikis Theodorakis e del quale lo stesso poeta e musicista era leader
29 luglio: Ginevra, l’Italia presenta alla Commissione per il disarmo una proposta di “moratoria nucleare”, e preannuncia la sua intenzione di lanciare un appello ai Paesi non dotati di armi nucleari per un impegno comune a “rinunciare alle armi nucleari per un tempo determinato, riservandosi di riprendere libertà d’azione se il loro accordo non riuscisse a portare ad intese per il disarmo nucleare”.
Estate: sulla rivista che fa capo all’on. Andreotti, Concretezza, esce un articolo in cui si accenna alla “tendenza delle rivalità tra militari a tradursi in lettere anonime e dossier”. Si forma il gruppo dei militari non legato alla DC o all’estrema destra. Saragat privilegia la marina e l’aviazione a scapito dell’esercito.
2 agosto: Palermo, da Genco Russo a Coppola, ventuno mandati di arresto sono firmati dal giudice istruttore Vigneri. Colpite le famiglie che si estendono dall’Italia agli Stati Uniti. L’accusa principale è legata al traffico degli stupefacenti. Il tribunale, però, rigetterà questa impostazione.
3 agosto: in una nota riservata dalla divisione Affari riservati si rileva che “i gruppi della sinistra del Msi, d’intesa con le Federazioni combattenti della Repubblica sociale italiana e delle associazioni d’arma della Milizia e degli Arditi, sarebbero intenzionati a dare vita ad organismi cosiddetti occulti, costituiti da gruppi composti da 5 elementi, denominati Giovani arditi (…) La strutturazione frazionistica dei gruppi ha, appunto, lo scopo di evadere la vigilanza della polizia. La presidenza di tale organizzazione dovrebbe essere affidata al principe Borghese”. Il 22 ottobre così risponderà il questore Di Stefano: “non è risultato che, da parte dei gruppi del Msi d’intesa con la Federazione combattenti della Rsi e con le associazioni Arma milizia e Arditi d’Italia, siano in corso di costituzione cosiddetti gruppi di Giovani arditi (…)“ e che il comandante Borghese “sconosce completamente l’iniziativa e già da tempo non svolge più politica attiva”.
9 agosto: Singapore abbandona la Federazione malese e proclama la propria indipendenza.
13 agosto: la Corea del Sud invia un corpo di spedizione in Vietnam.
26 agosto: attentati a Sesto Pusteria in Sud Tirolo. Da poco rientrati nella caserma i carabinieri Luigi De Gennaro e Palmerio Ariu sono uccisi da colpi di arma da fuoco sparati attraverso la finestra. Seguono altri attentati di scarsa rilevanza. A proposito degli attentati il vicecomandante dei carabinieri generale Giorgio Manes scrive sulla sua agenda in data 1 settembre 1965: “Molti attentati in Alto Adige simulati dal controspionaggio. Anche rappresaglie dimostrative dopo recente morte di due carabinieri appaiono di marca controspionaggio”. Controspionaggio significa Sifar.
30 agosto: nel bacino di Mattmark, in Svizzera, una parte del ghiacciaio precipita sul cantiere di una diga in costruzione. Muoiono 97 lavoratori di cui 53 italiani
Agosto: Cinisi (Palermo) esce il giornale ciclostilato L’Idea socialista. E’ redatto da un gruppo di giovani vicini al Psiup. Su denuncia del sindaco di Cinisi, Domenico Pellerito, cognato del boss mafioso Gaetano Badalamenti, i redattori sono condannati a una ammenda. Il giornale sospende le pubblicazioni per un anno e le riprenderà nel 1966. Scriverà L’Ora di Palermo: “I giovani redattori de “L’Idea” avevano tentato di gettare una pietra nelle acque stagnanti della vita del loro paese e sono stati frenati nel loro coraggioso tentativo. Si tenta così di allevare piatti conformisti di cui non si conosce la probabile futura evoluzione”
Settembre: Carpi, inizia una lunga vertenza contro la smobilitazione della Magneti Marelli.
1 settembre: Il generale Manes, vice comandante dell’Arma dei carabinieri, annota nel suo diario: “Molti attentati in A.A. furono simulati dal Cs. Un capitano si interessava a cercare esplosivi (Musumeci ne sentì parlare a mensa, e comprese che avrebbe dovuto servire a scopi del genere). Anche rappresaglie dimostrative dopo la recente morte di due Cc appaiono di marca Cs. Durante un sorvolo con elicottero del comandante generale si verificò nella zona sottostante uno scoppio fatto coincidere con quella visita per dare più colore alla situazione (…) Pistola per uccidere Amplatz era di maresciallo della compagnia di Bressanone”.
2 settembre: Parigi, arrestato Luciano Lutring, il rapinatore noto come il solista del mitra. Era latitante da anni.
In un’intervista a Il Lavoro Nuovo di Genova, Giovanni Mosca (componente socialista della Cgil ndr) afferma che “uno dei più importanti nodi da sciogliere sta nel fatto di portare la Cgil ad operare nel contesto europeo, contesto in cui è inserito il nostro paese”, mentre la Federazione sindacale mondiale “ha il suo epicentro in paesi aderenti il cui sistema sociale ed economico è del tutto diverso da quello in cui dobbiamo operare noi”.
6 settembre: truppe indiane entrano in Pakistan. La Cina si schiera con il Pakistan.
Il generale Aloja invia a Guido Giannettini una lettera per ringraziarlo per il “suo studio sulle tecniche della guerra rivoluzionaria”.
9 settembre: crisi nella NATO. Charles De Gaulle annuncia che il suo paese cesserà, al più tardi nel 1969, la sua partecipazione all’integrazione militare nel quadro della Nato. Il presidente francese afferma solennemente: ”Abbiamo deciso di prendere nelle nostre mani il nostro destino”.
Torino, la FIAT riduce l’orario a 40 ore settimanali. Il 27 ottobre 45.000 operai subiscono una sospensione dal lavoro di 7 giorni per “motivi tecnici”.
14 settembre: Roma, la fonte “Stanislao”, gestita direttamente da Federico Umberto D’Amato della Divisione Affari Riservati del ministero dell’Interno, inoltra una nota contenente notizie di carattere privato riguardanti Ada Amendola, figlia di Giorgio e segretaria della sezione del Pci di Monteverde Vecchio. La fonte “Stanislao” è, secondo quello che viene scritto nella Sentenza-ordinanza di rinvio a giudizio del 11 dicembre 1998 redatta dal giudice Mastelloni, Marisa Musu, già appartenente ai Gap (Gruppi di Azione Patriottica) durante l’occupazione tedesca di Roma, già dirigente del Pci, decorata con medaglia d’argento al valor militare. Negli anni Novanta iscritta al Prc.
19 settembre: Bonn, cristiano democratici e liberali vincono le elezioni sui socialdemocratici di Willy Brandt.
20 settembre: Atene, “notte dei fuochi”
21 settembre: Amintore Fanfani eletto segretario generale dell’ONU.
27 settembre: una nota della divisione Affari riservati del Viminale, rileva che il comando operativo dei Giovani arditi del Msi sarebbe affidato a un ex ufficiale del 10° Arditi, Renato Grassi, in contatto con l’ex colonnello Karl Stork e l’ex capitano delle Ss Mayr, rappresentante in Italia dell’organizzazione clandestina “Die Spinne”, composta da reduci delle Ss.
30 settembre: colpo di stato, ispirato dalla CIA, in Indonesia contro il generale Sukarno. Uccisi oltre 600.000 comunisti.
Ottobre: nei primi dieci giorni del mese i cementieri effettuano 72 ore di sciopero per il rinnovo del contratto.
1° ottobre: Giovanni Mosca presenta al direttivo della Cgil un documento della componente socialista nel quale si richiede l’uscita del sindacato dalla Fsm.
Il colonnello Mario De Julio assume la carica di capo di Stato maggiore dell’Arma dei carabinieri. Lo manterrà fino al 31 ottobre 1967.
2 ottobre: Varsavia, si aprono i lavori del congresso della Federazione sindacale mondiale.
Il colonnello Adriano Magi Braschi in un appunto al capo di Stato maggiore dell’Esercito riferisce che nelle conclusioni alle quali è pervenuta l’Ata (Associazione del trattato atlantico) si afferma, fra l’altro, che “se la minaccia militare si è attenuata, è cresciuta, per contro, quella della sovversione interna” e che “alla minaccia sovversiva va contrapposta un’azione unitaria ordinata ed efficace di tutta l’Alleanza atlantica”.
La divisione Affari riservati invia alla Questura di Roma la richiesta di accertamenti sul conto di “Amendola Ada in Martino, di Giorgio”, “a proposito della separazione legale chiesta (…) dal marito della nominata in oggetto”.
4 ottobre: Paolo VI parla all’Assemblea dell’ONU rivolgendo al mondo un appello: “mai più la guerra”.
Inizia l’esercitazione denominata Aquila Bianca (White Eagle) e che durerà due settimane e che vede la collaborazione di personale del Sifar, reparti dei carabinieri e forze speciali alleate. Si tratta di una esercitazione di controguerriglia e che terminerà con la proposta di una più stretta collaborazione tra il comando generale dei carabinieri e il Sifar per la soluzione del problema della “guerra psicologica sul piano strategico”.
5 ottobre: Ugo La Malfa si dimette da presidente della commissione Bilancio della Camera per protesta contro la politica economica del governo
7 ottobre: il ministro del Bilancio, Giovanni Pieraccini, in un suo intervento al Senato, afferma: “La differenza fra la pianificazione autoritaria e la nostra consiste nel fatto che noi non intendiamo predeterminare rigidamente il comportamento degli operatori economici e dei sindacati, ma li chiamiamo sulle basi delle scelte espresse democraticamente alla collettività”.
10 ottobre: Torino, venti lavoratori e sindacalisti iniziano uno sciopero della fame contro la chiusura della Vallesusa, i cui ottomila lavoratori non subiscono stipendio dal mese di aprile.
13 ottobre: in Congo è destituito Chombè.
14 ottobre: il Presidente della repubblica Saragat è il primo Capo di Stato a visitare in forma ufficiale la Polonia.
13 – 14 ottobre: sciopero unitario dei lavoratori dell’ENEL per il rinnovo del contratto, scaduto da dieci mesi.
15 ottobre: sciopero di 24 ore dei dolciari per il rinnovo del contratto.
16 ottobre: Bagnoli di Sopra (Padova), Giorgio Freda ed altri estremisti di destra intervengono contro i sindacalisti che stavano organizzando uno sciopero degli agricoltori.
19 ottobre: un gruppo di deputati, giornalisti, avvocati e docenti universitari si rivolge al procuratore generale presso la Corte dei conti e a quello presso la Corte di appello, per richiedere che siano accertati “gli illeciti che potrebbero riscontrarsi nei fatti ai quali si riferisce il volume di Ernesto Rossi intitolato: Viaggio nel feudo di Bonomi (presidente della coldiretti ndr)”. Tra i firmatari: Gianni Corbi, Eugenio Scalfari, Poalo Sylos Labini, Riccardo Lombardi, Aldo Natoli, Wladimiro Dorigo.
21 ottobre: i carabinieri di Marsala sostengono che “Nino Salvo è indicato dalla voce pubblica quale mafioso e figlio di mafioso”.
22 ottobre: Roma, processato l’anarchico Ivo Della Savia per renitenza alla Leva. Della Savia, che si professa obiettore di coscienza, sarà condannato a 5 mesi di reclusione senza condizionale.
25 ottobre: Padova, Giorgio Coen Giordana, presidente dell’Unione agricoltori, invia una lettera di ringraziamento al fascista Giorgio Freda per il ruolo svolto a Bagnoli di Sopra contro i sindacalisti che “volevano imporre uno sciopero agli agricoltori”.
27 ottobre: Brasile, la giunta militare scioglie i partiti e le associazioni politiche.
28 – 30 ottobre: Comitato centrale comunista, Longo denuncia “pericolose tendenze allo spirito di gruppo e di frazione ” riferendosi all’area raccolta attorno alle posizioni di Pietro Ingrao. Pur manifestando un forte dissenso anche gli ingraiani voteranno il documento finale.
30 ottobre: Parigi, Ben Barka, leader della sinistra marocchina, viene rapito e ucciso. Era stato prelevato da agenti della polizia francese il giorno precedente e consegnato ad emissari del governo marocchino.
Torino, va in pensione per raggiunti limiti di età, Sante Losi, dirigente dell’ufficio servizi generali della Fiat. Verrà sostituito dal tenente colonnello dell’Aeronautica, Mario Cellerino, per 18 anni capo del nucleo Sios-Aeronautica a Torino.
31 ottobre: Carrara, iniziano i lavori dell’8° congresso nazionale della Federazione anarchica.
1 novembre: nove ufficiali del Sifar, accompagnati dal tenente colonnello Pasquale Fagiolo, partecipano ad un corso presso il Cag (Centro addestramento guastatori) di Poglina in Sardegna, base della “stay-behind” Gladio. Durante il corso sono fornite anche “cognizioni circa le tecniche e i metodi della sovversione politica nonché degli obiettivi e degli scopi cui deve tendere la lotta antisovversiva”.
4 novembre: Milano, la polizia arresta alcuni giovani che distribuiscono volantini, in occasione della festa della Vittoria, per chiedere il riconoscimento giuridico dell’obiezione di coscienza.
9 novembre: esce il primo numero del quotidiano milanese economico-finanziario Il Sole 24 ore, nato dalla fusione delle due testate di proprietà della Confindustria
10 novembre: entra in servizio al gruppo di artiglieria nella caserma “Duca” di Montorio Veronese, dove ha sede un reggimento di fanteria, il capitano d’artiglieria Amos Spiazzi. Gli viene affidato l’incarico di “ufficiale I”, dove I sta per informazioni, che ha regolari contatti con i servizi di sicurezza. Spiazzi, che è uomo di destra, conosce già i neofascisti veronesi Elio Massagrande, Roberto Besutti e Claudio Bizzarri, tutti di Ordine Nuovo, e li utilizzerà anche per la raccolta di informazioni.
Sei generali dei carabinieri, Vittorio Fiore, Virginio Bianco Mengotti, Domenico Javarone, Giovanni Celi, Giuseppe Cento e Adamo Markert, scrivono una lettera “voluta e ispirata dal generale Giovanni De Lorenzo” al vicecomandante dell’arma generale Giorgio Manes. Lo invitano a lasciare la carica rinfacciandogli un “atteggiamento di ostilità” che costituisce “marcata irrisconoscenza verso S.E. De Lorenzo, che tanto ha fatto per l’arma”.
10 – 14 novembre: XXXVI congresso del PSI, i temi centrali saranno la difesa del centrosinistra e la riunificazione socialista. Nenni presidente e De Martino segretario. Pietro Nenni, nel suo intervento, afferma: “A metà dello scorso anno la destra si era addirittura illusa di poter trovare gli appoggi necessari per una operazione di palazzo del tipo di quella riuscita in Grecia nelle scorse settimane”.
11 novembre: le segreterie di Fim, Fiom e Uilm diffondono un comunicato che fissa i punti base delle rivendicazioni dei metalmeccanici: diritti sindacali, parità normativa fra operai e impiegati, riduzione dell’orario di lavoro, modifica delle tabelle salariali.
12 novembre: sciopero nazionale unitario degli edili per il rinnovo del contratto. Scioperano anche i lavoratori dolciari che ritorneranno in piazza anche 19 e il 30.
15 novembre: i giudici di Verona, dopo aver concesso la libertà provvisoria ai militanti missini accusati degli attentati in Austria nel 1962 e 1963, emettono un secondo mandato di cattura a carico di Massara, Poltronieri, Rolando, Perito e Panizza. Quest’ultimo sarà il solo a finire in carcere; gli altri si sono dati, nel frattempo, alla latitanza.
17 novembre: New York, la delegazione italiana all’Onu, guidata da Giacinto Bosco, voto contro l’ammissione della Cina popolare. Nel dibattito parlamentare che ne segue in Italia, i socialisti esprimono il loro dissenso dalle decisioni governative.
18 novembre: il Parlamento vara la riforma dei servizi segreti, nasce il SID. Con il dpr nr.1477 si ridefiniscono i compiti del Sifar che continua a dipendere dallo Stato maggiore della Difesa al quale sono assegnati i ruoli di “sovrintendenza” e “ispettivo”.
19 novembre: Roma, intervenendo alla Camera, Moro afferma che in Vietnam “è in gioco il complesso dei rapporti Est – Ovest”
27 novembre: Washington, il Pentagono dice al presidente statunitense Lyndon B. Johnson, che per far sì che le operazioni pianificate abbiano successo, il numero di soldati americani in Vietnam deve essere incrementato da 120.000 a 400.000
Genova: promossa dall’Associazione Italiana Aziende Autonome di Soggiorno, Cura e Turismo nel quadro della preparazione della Conferenza Nazionale sul Turismo, si svolge un incontro su II prolungamento delle vacanze sotto il profilo di una maggiore durata della stagione turistica. Alla discussione hanno partecipato i rappresentanti del Ministero del Turismo, della Pubblica Istruzione, dei Trasporti, della Sanità, dell’Enit, degli Enti Turistici periferici, della Cassa del Mezzogiorno; i rappresentanti della Confindustria; dei maggiori gruppi industriali (Iri, Fiat, Montecatini); delle organizzazioni turistiche delle Centrali Sindacali (Etli-Cgil; Etsi-Cisl; Otis-Uil) e numerosi operatori stranieri.Al termine è approvato un ordine del giorno con cui si richiama l’attenzione del Governo su alcuni provvedimenti necessari per arrivare al prolungamento della stagione turistica e in particolare: l’anticipo delle vacanze scolastiche (qualcosa di simile è già stato adottato in Francia); la pubblicazione del calendario delle vacanze all’inizio dell’anno; un maggior
raggruppamento delle vacanze nel periodo natalizio e pasquale; la concessione di facilitazioni a lavoratori e studenti per viaggi di istruzione; l’incremento del turismo residenziale; l’attiva
collaborazione tra le industrie ed i Sindacati, per definire sollecitamente un più articolato scaglionamento delle vacanze che non pregiudichi né la produttività delle aziende né l’interesse
del lavoratore, tenuto conto dei voti espressi in materia dai rappresentanti di entrambe le categorie.
Novembre: inizia lo scontro tra i generali De Lorenzo e Manes
Roma, nel quadro delle iniziative intraprese per contrastare il comunismo, alcuni collaboratori del Sid (Gianfranco Finaldi, fra gli altri) fondano ill cabaret di destra “Il Bagaglino”.
7 dicembre: Roma, Paolo VI e il patriarca ortodosso Atenagora I abrogano le rispettive scomuniche, fatte dopo lo scisma d’Oriente del 1054
Con un primo sciopero di 24 ore e con un secondo di 48 ore, in programma nei giorni 30-31 prossimi e promossi dalla Fidac-Cgil e dagli autonomi della Fabi, entrano in lotta i bancari, per il superamento dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti nell’agosto del 1964 da alcuni sindacati di minoranza, per la difesa dei vigenti accordi di scala mobile, per contenere l’attacco che le aziende di credito hanno sferrato per limitare o addirittura riconoscere il ruolo dei
Sindacati. La lotta è stata preceduta da una intensa azione svolta a livello aziendale, fin dai primi mesi del 1965, in oltre venti Casse di Risparmio, azione che ha consentito di realizzare la
contrattazione del premio di produzione – sia per quanto concerne i criteri di erogazione che per la sua misura – la fissazione degli organici aziendali, un migliore inquadramento del personale, l’aumento o l’istituzione di indennità per particolari mansioni
8 dicembre: Roma, Paolo VI chiude solennemente il Concilio ecumenico Vaticano II.
11 dicembre: intervenendo sui temi dell’unità sindacale, il segretario della CGIL Novella afferma che le proposte avanzate dalla CISL e dalla UIL non hanno nulla per poter essere identificate con un reale e profondo spirito unitario.
Udine, si svolge una riunione degli appartenenti alle Stay behind sui temi della “insorgenza e della contro insorgenza”, nel corso della quale viene chiesta “una azione attiva di contro propaganda”. Il comandante della 8° formazione S/B, “Manlio” (mai identificato) afferma, dopo aver ascoltato le osservazioni dei suoi subalterni, che “ci sono già delle organizzazioni politiche che fanno la contro propaganda anticomunista” e che, pertanto, a loro conviene: “a) approfondire la conoscenza degli elementi avversari – persone e fatti – e segnalarli con i consueti canali al Centro (…); b) qualsiasi azione intimidatoria o dimostrativa contro gli elementi avversari dovrebbe essere fatta non da elementi nostri del luogo (i quali dovrebbero curare la segnalazione) ma da elementi provenienti da fuori; c) compilare e diffondere manifesti e manifestini in risposta a quelli compilati dalla parte avversaria; d) organizzare delle conferenze o comizi per controbattere le idee avversarie”.
13 dicembre: il consiglio nazionale delle ACLI si dichiara favorevole alla costituzione di “una grande centrale sindacale democratica, autonoma rispetto ai pubblici poteri, ai partiti e alle organizzazioni dei datori di lavoro”.
Palermo, si svolge la conferenza della Cgil per il Meridione.
16 dicembre: ufficializzata la fusione fra Edison e Montecatini. Nasce la Montedison e il primo presidente è Giorgio Valerio.
Roma, si svolge il 1° congresso del Psiup.
17 dicembre: Londra, il Times offre una descrizione della repressione anticomunista in Indonesia, dopo il colpo di stato militare che ha portato al potere il generale Suharto: “Armate di coltelli a lama larga chiamati ‘parangs’, bande di musulmani si insinuavano di notte nelle case di comunisti, uccidendo intere famiglie (…) Viaggiatori (…) raccontano di piccoli fiumi e torrenti letteralmente ostacolati(dai cadaveri- ndr)”.
18 dicembre: esce, come numero unico, il periodico Noi Europa, organo di Ordine nuovo, sul quale scrivono Pino Rauti, Enzo Scalzo, Paolo Andriani e Rutilio Sermonti.
20 dicembre: Parigi, Charles De Gaulle è rieletto presidente, al secondo ballottaggio contro il socialista Francois Mitterand.
21 dicembre: Reggio Emilia, 28 consiglieri comunali esprimono solidarietà a don Milani, il sacerdote incriminato per avere difeso le forme di disobbedienza civile contro il militarismo. Saranno denunciati per “apologia di reato”.
22 dicembre: De Lorenzo viene nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito al posto di Aloja, che a sua volta diventa Capo di Stato Maggiore della Difesa. Il generale Carlo Ciglieri, assume la carica di comandante generale dell’Arma dei carabinieri.
Pietro Nenni annota nel suo diario: “Andreotti è venuto da me ieri per le nomine dei supremi comandi militari. Era per la nomina del generale Vedovato al posto di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Non si oppone alla nomina del comandante dell’Arma dei carabinieri De Lorenzo, anzi lo ha proposto pur prevedendo alcune reazioni negative. Per De Lorenzo si sono fatti valere da Saragat e da me i suoi titoli partigiani. Andreotti ha approfittato dell’occasione per dirmi che è stato informato da Moro delle mie preoccupazioni per la presenza in Italia, presso le basi americane, di armi nucleari. Mi ha detto che non c’è assolutamente niente di nuovo rispetto alla situazione che si creò tre o quattro anni or sono quando lo smantellamento delle piste di lancio dei missili terra – terra a media gittata venne sostituita con la dotazione alle basi americane di armi nucleari tattiche col sistema della ‘doppia chiave’ ”.
26 dicembre: Franca Viola è la prima ragazza siciliana che rifiuta le “nozze riparatrici”. Il suo gesto desta scalpore in tutta Italia.
28 dicembre: il ministro degli Esteri Amintore Fanfani si dimette dalla carica dopo un’intervista della moglie Biancarosa al settimanale di destra il Borghese, in cui esprimeva giudizi critici nei confronti di Aldo Moro, dei socialisti e del Papa.
Fine dicembre: il Gran maestro aggiunto Roberto Ascarelli presenta l’apprendista Licio Gelli al Gran maestro Giordano Gamberini il quale lo eleva di colpo nei gradi della gerarchia massonica e lo inserisce nella P2.
Misteriosa operazione bancaria di Sindona che trasmette al principe Borghese una forte somma proveniente dall’Opus Dei spagnola.
Dicembre: Torino, la Fim promuove un convegno nazionale sull’automobile, al quale partecipa Carlo Donat Cattin che afferma la necessità, nel settore, di “ridurre il potere del monopolio e potenziare il ruolo dello Stato nella programmazione”.
Secondo le statistiche dell’Inam, gli incidenti sul lavoro in Italia nel corso dell’anno ammontano a circa 1.400.000. Nel triennio 1963-1965 si sono verificati incidenti mortali con una percentuale di 37 morti ogni 100.000 occupati, contro i 18 della Francia e i 13 degli Usa.
Il generale dei carabinieri, Paolo Gaspari, invia al ministro della Difesa Giulio Andreotti una lettera per protestare per la nomina del generale Giovanni De Lorenzo a capo di Stato maggiore dell’Esercito. Nella lettera scrive: “(…) quale generale comandante di una legione militare, avendo dei doveri non solo verso l’alto ma anche verso i dipendenti, mi sento autorizzato ad esprimere il mio disappunto per alcuni recenti avvenimenti che hanno sovvertito i principi di corretta ed oculata scelta del personale causando distorsioni e concentrazioni di potere esiziali al buon andamento delle istituzioni. Mi riferisco alla nomina di un generale dei carabinieri a capo del Sifar, incarico devoluto a ufficiale generale di una Fa. E’ ben vero che il generale dei carabinieri fa parte dell’Esercito ma, per la sua provenienza, per i suoi precedenti di carriera, non possiede la preparazione necessaria all’assolvimento di compiti di coordinamento e d’impiego propri degli ufficiali di Stato maggiore. Inoltre si è venuta a creare una dipendenza del servizio dal comando generale dell’Arma, apparentemente formale, ma più che sostanziale, con conseguente alterazione dei compiti di istituto del servizio stesso. Constato un atto d’imperio per una scelta inopportuna che ha causato un forte senso di sfiducia e di smarrimento nei quadri. A tale provvedimento ha fatto seguito la nomina del generale De Lorenzo a capo di Stato maggiore dell’Esercito. Tale nomina, in spregio ad ogni principio di ordine morale e tecnico costituisce un affronto per i quadri generali, un pessimo esempio per i quadri inferiori ai quali stimola la corsa dell’arrivismo e dell’arrembaggio. Non riconosco al futuro capo di Stato maggiore dell’Esercito le qualità morali e tecniche per ascendere all’alta carica. Per le prime, per aver impiegato il Sifar quale strumento personale di potere, per perseguire inferiori e colleghi, per accentuare rivalità, in un gioco di delazioni e di corruzioni noto e di cui si parla. Per le seconde, non avendo esercitato il comando di grandi unità ed essendo giunto al sommo della gerarchia con provvedimenti speciali ‘alla persona’ che tanto scalpore suscitarono a suo tempo, è unanimemente giudicato il meno indicato e il meno adatto alla carica. Su V.S. pesa la responsabilità di una scelta che potrà avere gravi ed imprevedibili conseguenze sull’Esercito. A tutela del mio prestigio, mancando la fiducia nella gerarchia, non desidero più rimanere nell’attuale incarico. La prego perciò di volermi sostituire”.
Esce Nuovo Impegno. Inizialmente si colloca come rivista di critica letteraria marxista, per entrare successivamente in rapporto con Il Potere operaio pisano. Ben presto se ne distacca per dar vita nel 1969 alla Lega dei Comunisti. Rivista bimestrale e poi trimestrale, chiude le pubblicazioni col n. 31-32, del marzo 1977