1962

Gennaio:  Con l’inizio del nuovo anno si presenta un calendario di contrattazione nazionale molto ampio per le vertenze che sono aperte e per quelle si apriranno nel corso dell’anno, in cui arrivano a scadenza altri 14 contratti nazionali, fra i quali quello dei metalmeccanici. 
Abbigliamento: dopo un’intensa fase di lotta è stato rinnovato il 13 dicembre 1961 il contratto nazionale degli operai calzaturieri con il quale sono stati realizzati buonissimi risultati normativi ed economici. E’ stata ottenuta infatti la riduzione dell’orario di lavoro senza riduzione di salario, di due ore settimanali a partire dal 1° ottobre 1961, e di tre ore complessive con decorrenza 1 luglio 1962. Le retribuzioni sono state aumentate dell’I 1% e quelle dei lavoratori inferiori ai 18 anni sono state elevate all’88% delle paghe degli adulti, mentre quelle dei lavoratori superiori ai 18 anni sono state parificate. Il minimo feriale è stato elevato a 13 giorni. Per la parità salariale, la revisione delle qualifiche, il trattamento dei minori apprendisti le trattative saranno svolte dopo il rinnovo del contratto. Nelle confezioni in serie è stato firmato un accordo per la parità salariale e le qualifiche dei lavoratori dell’industria dell’impermeabile e prosegue la discussione per gli altri rami di attività del settore non ancora definiti. Si può prevedere ormai prossimo l’inizio delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale nella parte generale ed economica. Per le calze-maglie sono state presentate le richieste per il rinnovo anticipato del contratto, che scade alla fine dell’anno. 
Chimici: dopo numerose sessioni per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del settore gomma e dei cavi, sono state interrotte l’11 gennaio le trattative a causa della posizione negativa degli industriali sui punti fondamentali precisati dai tre sindacati, cioè la riduzione dell’orario di lavoro, l’istituzione scatti di anzianità operai e rivalutazione di quella per gli impiegati, sostanziali aumenti delle retribuzioni ed adeguata regolamentazione dei cottimi, dei premi e delle indennità per le lavorazioni nocive, nonché la revisione delle qualifiche, la parità salariale effettiva e i r apporti tra sindacato e azienda. Per una soluzione adeguata di questi punti dati la larga possibilità delle aziende, che hanno registrato in questi ultimi anni un aumento della produzione del 68%, i tre sindacati hanno deciso di effettuare una prima azione di sciopero nazionale nei giorni 20-21 gennaio, al quale hanno partecipato compatti i lavoratori. In seguito a ciò sono state riprese le trattative per i giorni 30-31 gennaio. Per il settore delle materie plastiche si è svolto il 5, il 10 e 11 gennaio un nuovo ciclo di riunioni, nel corso delle quali si è manifestato un orientamento padronale non rispondente alla realtà del settore e alle giustificate aspettative dei lavoratori. I t re sindacati hanno concordemente riassunto le loro richieste nei seguenti termini: riduzione dell’orario di lavoro effettiva, istituzione di scatti per gli operai e rivalutazione di quelli per gli impiegati, le qualifiche speciali ‘ante-1952, sostanziale aumento dei minimi, riduzione degli scarti retributivi per i giovani e gli apprendisti, regolamentazione delle indennità per lavori nocivi e gravosi, classificazione del lavoro, trattenute delle quote sindacali. Su tutti questi problemi là discussione proseguirà nei giorni 29-30 gennaio. 
Tessili: il 19 gennaio, dopo 24 ore di ininterrotte discussioni, si sono concluse le trattative per i 400 mila lavoratori tessili. Le trattative per il rinnovo del contratto erano state interrotte il 10 gennaio, dopo che gli industriali avevano respinto alcune fra le questioni normative fondamentali ed offerto un aumento del 5 % nel settore cotoniero e del 7% nel settore laniero. Le Segreterie delle Federazioni di categoria aderenti alla CGIL, alla CISL e alla UIL avevano deciso di indire uno sciopero nazionale di 48 ore per il 15-16 gennaio, sospeso in seguito alla ripresa delle trattative, promossa dalla controparte. Le trattative si sono concluse con il rinnovo del contratto che prevede: la riduzione dell’orario di lavoro di due ore settimanali con il computo su tutti gli istituti contrattuali; l’aumento delle retribuzioni del 14%; per i giovani di oltre 18 anni è stata realizzata la parità retributiva; sono stati migliorati inoltre i premi di anzianità e le percentuali per il lavoro straordinario, festivo, eccetera; sono state costituite le commissioni paritetiche per i problemi delle qualifiche e l’apprendistato, che saranno discussi in un secondo tempo. 
Poligrafici e cartai: i 50.000 lavoratori grafici, dopo due compatti scioperi di 48 ore e una intensa fase di trattative, hanno ottenuto un significativo successo con il rinnovo del contratto nazionale avvenuto il 5 gennaio. L’accordo prevede: la riduzione dell’orario di lavoro settimanale da 48 a 45 ore, con il riproporzionamento della retribuzione a tutti gli effetti contrattuali. Per gli impiegati amministrativi, con gli stessi criteri, l’orario è stato portato a 44 ore settimanali; le retribuzioni, comprensive del conglobamento, sono state aumentate dell’11%, altri miglioramenti riguardano lo straordinario, la parità salariale (portata al 92 per cento dell’operaio qualificato), il minimo feriale elevato a 13 giorni. 
Vetrai: dopo numerose azioni di lotta e una lunga fase di trattative, il 7 dicembre è stato raggiunto un accordo di massima, perfezionato l ‘11 gennaio, per i lavoratori delle prime lavorazioni del vetro. Il nuovo contratto prevede aumenti delle retribuzioni dell’8% per i lavoratori del settore delle lastre meccaniche e miglioramenti minori per i lavoratori degli altri settori; l ‘orario di lavoro è stato ridotto di 2 ore settimanali per i turnisti e di 1 ora e mezza per i giornalieri, fermi restando gli orari di 7 e 6 ore giornaliere (pagate 8) per i lavoratori che svolgono determinate mansioni; è stata ottenuta inoltre una 14a corresponsione nella misura di 60 ore di retribuzione, da pagarsi entro il 30 giugno 1962; i premi di anzianità sono stati elevata a 650 ore complessive in quattro scaglioni. Per i lavoratori della ceramica le trattative sono iniziate nella prima settimana di gennaio e le sessioni successive proseguiranno il 19 e il 20 del mese di gennaio
Marittimi: anche le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei marittimi (settore privato) si sono concluse il 20 dicembre 1961. Il nuovo contratto prevede: miglioramenti economici complessivi di circa il 15% con un aumento delle retribuzioni minime contrattuali del 7 per cento; è stato migliorato l’inquadramento professionale per il personale femminile e disciplinato il «giustificato motivo» nei turni di collocamento, garantendo l’esercizio dell’attività sindacale a bordo delle navi; 11 miglioramento delle indennità per lavoro straordinario e per il personale di macchine, coperta e camera, nonché la riscossione delle quote sindacali da parte dell’armatore (armamento privato). Anche per l’armamento a partecipazione statale il contratto è stato rinnovato il 12 gennaio con gli stessi miglioramenti dell’armamento privato e con aggiunte particolari del settore. 
Commercio e albergo-mensa: dopo lo sciopero nazionale del 12 dicembre scorso, la Confcommercio e l’Associazione delle grandi imprese di distribuzione hanno accettato la trattativa per la stipula di un contratto nazionale integrativo di settore. Ciò malgrado il tentativo della CISL di stipulare un accordo separato e limitato ad alcuni istituti. Le trattative, iniziatesi il 22 dicembre, proseguono in sede ristretta per l’esame di un primo gruppo di richieste quali la riduzione dell’orario di lavoro (…) l’istituzione della 14a mensilità, di premi aziendali collegati al rendimento del lavoro. Nella stessa sessione di trattative del 22 dicembre è stato firmato un accordo, entrato in vigore il 1° gennaio 1962, che estende l’integrazione economica in caso di malattia al 100% della retribuzione per tutto il periodo di 180 giorni. Lo stesso accordo prevede inoltre una integrazione economica agli apprendisti, attualmente esclusi dalla legge sul trattamento di malattia, nella misura del 50% della retribuzione. E’ stata fissata una nuova sessione plenaria di trattative al primi di febbraio. Le altre richieste dei lavoratori dei grandi magazzini riguardano la contrattazione degli organici aziendali, il diritto di giusta causa nei licenziamenti, l’aumento delle ferie e dell’indennità di risoluzione del rapporto di lavoro al personale operaio, la revisione della classificazione e l’integrazione delle retribuzioni. Entro il mese di gennaio la Confcommercio si è pure impegnata a trattative per una nuova classificazione nazionale del personale operaio delle aziende commerciali metalsiderurgiche, per la stipula di un accordo sulla istituzione ed il funzionamento delle Commissioni interne (estensivo di quanto contemplato nel contratto di lavoro) per una regolamentazione della procedura sulla composizione delle controversie individuali di lavoro. Il 18 gennaio, a seguito di uno sciopero nazionale di 48 ore, le parti si incontreranno per la parità salariale, la revisione dell’assetto salariale zonale e per il rinnovo del contratto di lavoro per il personale dipendente da Silos e Magazzini Generali. Nei giorni 11-12 gennaio si sono nuovamente incontrate le delegazioni per la stipula di un nuovo contratto nazionale normativo di lavoro nel settore delle cooperative di consumo. Tale nuovo contratto, che avrà validità dal 1° gennaio 1962, si prevede possa definitivamente stipularsi entro la prima metà di febbraio. Le organizzazioni sindacali di categoria hanno sollecitato la parte padronale per un incontro ai fini della definizione del nuovo contratto nazionale normativo per i lavoratori ortofrutticoli ed agrumari, le cui trattative vennero interrotte alcuni mesi or sono sulle questioni della parità salariale, del minimo nazionale garantito e dalla classificazione professionale. A seguito della disdetta dei rispettivi contratti nazionali, le organizzazioni nazionali dei lavoratori hanno deliberato di esercitare la necessaria pressione per l’inizio delle trattative nei settori alberghieri e dei pubblici esercizi. Spettacolo: si sono concluse le trattative il 28 dicembre 1961 per gli impiegati e salariati del noleggio cinematografico e per gli impiegati delle case di produzione cinematografica. I nuovi contratti nazionali prevedono un aumento dell’8% delle retribuzioni; l’istituzione di un’indennità ricorrente pari al 4% e premi di anzianità per i salariati del noleggio. Vagoni letto: i 3.000 lavoratori addetti ai vagoni letto, che avevano sospeso lo sciopero proclamato dai sindacati, hanno ottenuto il 23 dicembre 1961, nelle trattative svoltesi al Ministero del Lavoro, il rinnovo del contratto nazionale con miglioramenti economici e normativi. Pubblico impiego: circa 400.000 lavoratori delle Amministrazioni provinciali e comunali hanno scioperato nei giorni 19 dicembre e 12 gennaio per ottenere la 14a mensilità, l’aumento delle retribuzioni, la riforma dell’assistenza e della previdenza, la revisione del progetto di legge sulle autonomie locali. Allo sciopero hanno partecipato compatti i lavoratori con percentuali del 95-100%. Durante lo sciopero si sono tenute migliaia di assemblee dei lavoratori della categoria, ai quali non è mancata la solidarietà di numerasi Consigli provinciali e comunali. Anche il personale delle scuole di ogni ordine e grado, in seguito alla decisione dell’Intersindacale, ha scioperato il 13 e 14dicembre. La partecipazione allo sciopero è stata quasi totale nelle scuole artistiche e secondarie, dove si è registrata la compattezza di vari sindacati di categoria. Più bassa la partecipazione allo sciopero per la scuola elementare, a causa della defezione del sindacato della CISL. Gli insegnanti, non avendo il Governo accolto la richiesta dell’assegno integrativo già concesso agli statali, ha effettuato una nuova compatta giornata di sciopero il 25 gennaio
Mezzadri: il Comitato Direttivo della Federazione Nazionale Mezzadri e Coloni, riunitosi a Roma il 9-10 gennaio, ha elevato una ferma protesta nei confronti del Governo per il fatto che nonostante gli impegni assunti nella seduta conclusiva della Conferenza Nazionale dell’Agricoltura — l’on. Fanfani parlò di provvedimenti da assumersi entro il dicembre 1961 — nessuna iniziativa è stata ancora realizzata II Comitato Direttivo della Federazione Nazionale Mezzadri e Coloni riconferma la necessità che il Governo emani immediati provvedimenti per il trasferimento della proprietà della terra ai mezzadri con misure che garantiscano lo intervento pubblico per quanto concerne l’obbligo della vendita e il prezzo della terra; l’abrogazione delle norme legislative fasciste e la loro sostituzione con provvedimenti che garantiscano la stabilità, la disponibilità dei prodotti e degli utili, la destinazione ai mezzadri dei finanziamenti statali, il diritto di prelazione; la parificazione del trattamento assistenziale e previdenziale della categoria a quella degli altri lavoratori sulla via della realizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. La contrattazione sindacale — che nelle provincie, nelle zone e nelle aziende — deve affrontare tutti i problemi non risolti, dalle iniziative legislative deve assumere in questi mesi per iniziativa dei lavoratori il massimo sviluppo. Le trattative ad ogni livello debbono essere contraddistinte da un contenuto profondamente innovativo dei vecchi patti, dalla massima concretezza dei temi quali si presentano nella realtà della situazione nonché da tempi di svolgimento estremamente rapidi consentiti dai ripetuti confronti delle posizioni quali si sono verificate n egli ultimi tempi. Al fine di conseguire rapidamente risultati positivi e sul piano politico e su quello sindacale, il C.D. impegna tutta l’organizzazione ad intensificare l’agitazione e la lotta raccomandando ad ogni istanza di realizzare almeno una sua autonoma iniziativa di pressione nei confronti del Governo e del padronato. La Segreteria Nazionale è stata incaricata di prendere contatto con le altre organizzazioni sindacali al fine di decidere, possibilmente in modo unitario, una giornata di manifestazione e di lotta in tutto il paese da attuarsi possibilmente entro la prima metà del mese di febbraio. Infine il C.D. ha deciso la convocazione per aprile di un Convegno Nazionale sul ruolo delle donne mezzadre nella lotta per la Riforma Agraria. 
Braccianti: l’11 gennaio si è svolta una giornata di lotta per la riforma agraria generale. Il 12 gennaio a Ferrara è stato effettuato uno sciopero provinciale. Analoga giornata di lotta si è svolta il 15 gennaio in Lombardia. Nelle Puglie a più riprese nel mese di gennaio si sono svolti scioperi e manifestazioni per la riforma agraria, i contratti e la sicurezza sociale. In Sicilia, dopo gli scioperi di dicembre nel settore agrumario, è stato effettuato un poderoso sciopero regionale nei giorni 22 e 23 gennaio. Si è trattato di una imponente manifestazione della volontà di lotta dei lavoratori agricoli, i quali, in numerosi Comuni dell’interno della Sicilia, hanno effettuato simboliche manifestazioni. Per il settore oleario, in seguito agli scioperi delle province interessate, sono stati conquistati o rinnovati i contratti a Reggio CalabriaCatanzaroSalernoGrossetoCagliariViterbo Frosinone. In generale si sono ottenuti cospicui aumenti salariali. Per i lavoratori addetti ai frantoi si è ottenuta la riduzione da 10 a 8 ore lavorative. Il 16 gennaio hanno scioperato i salariati fissi di Caserta e il 23 a Napoli è stato effettuato uno sciopero generale dei lavoratori agricoli. In Calabria il 29-30-31 gennaio è stato effettuato uno sciopero regionale dei lavoratori forestali. L’8 febbraio a Roma, al Teatro Adriano, si svolgerà un’Assemblea nazionale per la Riforma agraria. La Segreteria della Federbraccianti nazionale ha reso noto, con un comunicato del 22 gennaio, che di fronte al diniego della Confagricoltura di dare immediato inizio alle trattative nazionali per i salariati fissi, secondo quanto prevedono le norme contrattuali, e di fronte al silenzio del Governo circa la soluzione di determinati problemi previdenziali, la categoria sarà chiamata ad effettuare uno sciopero nazionale nel mese di febbraio, qualora entro la fine di gennaio la posizione negativa del Governo e della Confagricoltura permanesse invariata. 
Appalti: la lotta dei lavoratori interessati per l’applicazione della legge 1369 è proseguita in diverse località e a livello di settore da parte dei lavoratori interessati. I lavoratori degli appalti ferroviari hanno sospeso lo sciopero, proclamato per il 4 gennaio, al quale avrebbe dovuto partecipare il personale viaggiante ferroviario, in seguito all’impegno dell’Amministrazione di revocare i provvedimenti presi verso i ferrovieri scioperanti e di iniziare trattative di merito sul problema. Nel settore privato è proseguita la lotta dei lavoratori degli appalti telefonici, di Genova in particolare, dove sono stati ottenuti come in altre località accordi sindacali che prevedono sostanziali aumenti delle retribuzioni senza pregiudicare il diritto dei lavoratori all’applicazione della legge. Di particolare rilievo lo accordo raggiunto per 600 lavoratori che operano alla Romana Gas, i quali hanno ottenuto la pressoché totale equiparazione nel trattamento economico e normativo a quello goduto dai lavoratori del gas. 
Edili e legno: i 150.000 lavoratori occupati nell’industria del legno hanno scioperato con percentuali di astensione dal 90 al 100% il 20 gennaio per 24 ore. Nei giorni 25-26 gennaio è stata effettuata una seconda azione di sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro: l’azione nazionale è unitaria e rappresenta la decisa volontà dei lavoratori di costringere gli industriali a mutare lo atteggiamento negativo sulle richieste presentate alla categoria. Le offerte padronali, come è noto, giustamente giudicate inaccettabili dai sindacati, consistono in un aumento del 5%, ridotto a 2,5% per i settori del sughero e dell’imballaggio; riduzione di un’ora di lavoro settimanale, trasformabile in salario. 

CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA: le esperienze derivanti dai risultati della contrattazione integrativa, le rivendicazioni per dare sviluppo e estensione all’iniziativa e all’azione sindacale sono oggetto dell’esame e della elaborazione dell’organizzazione sindacale a tutti i livelli mentre i lavoratori di importanti aziende industriali sono in lotta per conquistare migliori condizioni economiche e sociali. Nel settore dei Cantieri Navali (costruzione, riparazione, demolizione) i lavoratori sono da tempo in lotta per le rivendicazioni presentate dalla FIOM e per lo sviluppo della produzione e dell’occupazione, che al contrario vorrebbe essere ridimensionata da parte degli organi governativi. I lavoratori hanno scioperato il 19 dicembre per 24 ore e il 16 gennaio per altre 24 ore. La lotta è proseguita con un nuovo sciopero di tre ore effettuato il 19 e il 23 gennaio. In tutti i cantieri e in tutte le aziende di riparazione e di demolizione navali si sono registrate altissime percentuali di adesione allo sciopero. E’ prevedibile l’ulteriore sviluppo della lotta se la controparte, Intersind, Confindustria e Governo, non accettano di discutere le rivendicazioni presentate dai lavoratori. Altra importante lotta si è venuta sviluppando dal 17 gennaio, da parte dei 5500 lavoratori della Lancia di Torino. Lo sciopero, proclamato unitariamente da tutti i sindacati, si svolge con la partecipazione pressoché totale dei lavoratori, i quali rivendicano migliori condizioni di vita e di lavoro e l’esercizio dei diritti sindacali nella fabbrica. I lavoratori dello stabilimento Lancia di Bolzano, poiché le rivendicazioni di Torino sono valide anche per loro, sono entrati in lotta a partire dal 24 gennaio in seguito a decisione della FIOM, che ha proclamato uno sciopero di 24 ore. In Sardegna è stato proclamato lo stato di agitazione nei complessi minerari della Monteponi e Montevecchio in segno di protesta per alcuni provvedimenti disciplinari presi dall’azienda e per ottenere la soluzione delle rivendicazioni presentate. Alla Carbosarda i lavoratori hanno ripreso unitariamente la lotta per il premio di produzione e l’orario di lavoro. In Sicilia si rileva una forte intensificazione della lotta nelle città e nelle campagne, in seguito all’atteggiamento degli industriali e degli agrari e del Governo regionale. I lavoratori dei trasporti di Palermo, di Trapani Catania hanno ripetutamente bloccato i servizi con varie azioni di sciopero, iniziate il 10 gennaio per ottenere miglioramenti economici e la municipalizzazione dei servizi. Altre azioni di lotta hanno svolto i difendenti degli ispettorati forestali, in seguito alla rottura delle trattative. Allo sciopero, effettuato il 10 gennaio, hanno partecipato in massa i lavoratori per ottenere l’istituzione del ruolo organico del personale, che è sabotato dalla Giunta regionale. L’Esecutivo della Camera del Lavoro di Palermo ha deciso di svolgere una giornata di lotta provinciale in appoggio all’azione articolata in corso nelle città e nelle campagne. Nei Cantieri Navali di Monfalcone gli impiegati hanno scioperato fino al 20 di gennaio per rivendicare la 14a mensilità e per altre rivendicazioni. Nella riunione svoltasi in sede di Intersind nazionale nei giorni 22-23 gennaio, la vertenza non ha fatto alcun passo avanti, per cui è prevedibile la ripresa della lotta anche nei Cantieri Navali di Trieste. Anche a Napoli sono in corso numerose lotte articolate. I lavoratori dell’ETERNIT hanno scioperato per 2 ore giornaliere a partire dal 10 gennaio, per ottenere la revisione delle qualifiche, la fine della pratica dell’appalto e l’assunzione di questi lavoratori. Alla SAIMCA i lavoratori hanno scioperato il giorno 11 gennaio in segno di protesta per l’atteggiamento del la direzione, che si rifiuta di discutere i cottimi, le qualifiche, i rapporti tra i lavoratori e l ‘azienda. I lavoratori della Dalmine e della SAE, a conclusione di un lungo periodo di agitazione e di lotta, hanno stipulato accordi aziendali che prevedono rispettivamente l’aumento della percentuale di cottimo e l’istituzione di un premio di produzione. A Biella i 50.000 lavoratori tessili hanno scioperato il 9 dicembre, in applicazione delle decisioni di lotta articolata adottata dai sindacati per il nuovo contratto. Alla Romana Gas i lavoratori hanno effettuato numerose azioni di sciopero per rivendicazioni aziendali e in appoggio ai lavoratori degli appalti. All’Ansaldo diLa Spezia i lavoratori hanno scioperato il 20 gennaio, abbandonando il posto di lavoro in segno di protesta verso la direzione, che premeva per l’effettuazione del lavoro straordinario. A Roma, alla UNES gli impiegati hanno scioperato per impedire il ripristino dell’orario spezzato preannunciato dalla Direzione. I lavoratori della Zeppieri hanno scioperato per 48 ore nei giorni 22-23 gennaio per rivendicazioni economiche e aziendali. I lavoratori dell’INAIL hanno scioperato per ottenere la perequazione e il trattamento economico e normativo con gli altri istituti. A Vicenza, sono state effettuate numerose azioni di sciopero articolato nelle fabbriche metalmeccaniche per rivendicazioni economiche, la riduzione dell’orario di lavoro, le qualifiche, eccetera. A Brescia, i 600 lavoratori della fonderia Grisendi hanno effettuato circa 15 azioni di sciopero per ottenere un premio di produzione annuale e una sosta di lavoro retribuito per consumare la refezione.

I metalmeccanici per primi e successivamente le altre categorie, in sede di rinnovo dei contratti di lavoro, ottengono le bacheche per affiggere i comunicati sindacali in azienda, la riscossione dei contributi sindacali da parte dei datori di lavoro, la concessione di brevi permessi retribuiti per i dirigenti sindacali e periodo di aspettativa per l’adempimento di incarichi sindacali o pubblici(Rassegna Sindacale n. 49 – Gennaio 1962)Roma, scissione nella massoneria di piazza del Gesù. Tito Ceccherini, già gran maestro, esce di fatto dalla “famiglia” portandosi al seguito un gruppo minoritario di associati che conservano la denominazione di Serenissima gran loggia nazionale italiana; dall’altra parte Giovanni Ghinazzi istituisce la Gran Loggia d’Italia degli Alam, di palazzo Vitelleschi.

1 gennaioAppiano (Bz), un attentato dinamitardo abbatte un traliccio dell’alta tensione

2 gennaio: il Popolo, organo della Dc, pubblica le dichiarazioni di Aldo Moro sull’apertura al Psi: “La nostra polemica nei confronti del Psi è troppo nota, perché io debba richiamarla qui. Non solo sono diverse le nostre ideologie, ma su punti di notevole rilievo divergono le nostre linee politiche. Questo dato di fatto fa registrare, dall’una e dall’altra parte, l’impossibilità di un collegamento organico, di un’alleanza politica tra il nostro e quel partito. L’ipotesi che oggi viene prospettata è invece diversa e minore: prevede cioè un sostegno del Psi ad un’azione politica e di governo nella quale esso riscontri l’esistenza di alcuni punti interessanti sul piano programmatico e per i quali valga la pena di assumere una posizione non negativa. E’ possibile che, battendo la nostra strada, che è quella propria dei partiti con coerenza e coraggio democratici, questi punti d’interesse emergano per il Psi e ne giustifichino l’adesione, in una qualche forma ad un governo, come ormai si dice, di centro sinistra. Questa possibilità, che ovviamente deve essere comprovata, in concreto, noi crediamo che non possa essere esclusa, se i partiti democratici siano impegnati in conformità del loro programma e vogliamo dar corso rapidamente ad un processo di mobilitazione di tutte le energie, per il progresso economico e sociale della nazione e la valorizzazione più larga, sul terreno politico dei ceti popolari, sottratti all’ipoteca totalitaria del comunismo”.

Fallito attentato contro Enrico Mattei: negli ingranaggi del motore del suo aereo è trovato un cacciavite. Rafforzate le misure di sicurezza. Mattei doveva partire insieme al presidente del Consiglio Amintore Fanfani e al ministro degli Esteri Antonio Segni per una visita ufficiale in Marocco.

4 gennaio: il quotidiano della Confindustria, 24 Ore, attacca il centro-sinistra scrivendo che gli imprenditori “potrebbero trovarsi di fronte a prospettive non dissimili da quelle dei loro colleghi cecoslovacchi, ungheresi e cinesi attorno al 1950”.

Washington, Franklin L. Ford, che ha verbalizzato il resoconto e gli interventi della seduta svoltasi a Parigi a fine dicembre del 1961 per la creazione del gruppo di studio internazionale anticomunista, scrive a Dana Durand suggerendo che Fabio Luca Cavazza venga nominato “suo corrispondente principale in Europa e pagato part-time”.

11 gennaio: il Psi dichiara di accettare l’Alleanza Atlantica come organizzazione “puramente difensiva”.

16 – 17 gennaioGrottaferrata (Roma): riunione dei dirigenti federali della CGIL e di alcune importanti categorie per discutere delle prospettive immediate della situazione economica italiana; le tendenze del mercato del lavoro (relatore Bruno Trento) e per esaminare le prospettive di lavoro sulle questioni sindacali e contrattuali (relatore Vittorio Foa).

18 gennaioWashington, il National security act memorandum assume come dottrina ufficiale dell’amministrazione Kennedy, la necessità di un impegno diretto delle forze armate americane in qualsiasi situazione si profilasse “anche solo potenzialmente” una qualsiasi forma di insorgenza. Alla base del National security act memorandum n.124, viene messo il contenuto degli interventi di Walt W.Rostow al seminario del giugno 1961 a Fort Bragg.

Attentato a Frangarto (Bz) ad opera degli irredentisti alto-atesini.

19 gennaio: la Convenzione atlantica pubblica la Dichiarazione di Parigi che “riconosce la minaccia comunista in tutta la sua globalità” e raccomanda l’adozione di contromisure in alcuni settori “principalmente nei settori economico, spirituale, culturale (radio, cinema, televisione, stampa)”.

22 gennaio: l’Organizzazione degli Stati americani (OSA), durante la conferenza di Punta del Este, adotta il programma statunitense dell’”alleanza per il progresso per il progresso” ed espelle Cuba, condannando le ingerenze comuniste in America latina.

Roma, il ministero della Difesa emette una direttiva (prot. nr. 2/Pa-620166) per l’istituzione del “Centro studi per la difesa civile” presso lo Stato maggiore della Difesa nel quale vengono accentrate le attività di competenza delle Forze armate per ciò che attiene alla “preparazione civile per il tempo di guerra”.

25 gennaioNapoli, Lucky Luciano muore improvvisamente a causa di un infarto all’aeroporto di Capodichino.

Il Sifar comunica alla Cia l’elenco dei nominativi degli elementi che frequentano i corsi di addestramento delle Stay Behind, specificando anche le sigle matricolari corrispondenti.

25 gennaio – 25 febbraio: “Il panorama dell’attività sindacale tra il 25 gennaio e il 25 febbraio, presenta notevoli sviluppi rispetto al mese precedente. Nuove lotte unitarie sono iniziate, altre se ne preannunciano di notevole ampiezza e con varietà di movimenti che pur nella diversità delle situazioni, riflettono una caratteristica comune di tutte le lotte: l’esigenza di rompere situazioni e trattamenti inadeguati ai tempi per conquistare nuove e avanzate condizioni economiche e sociali, di libertà, di dignità professionale. 

CONTRATTAZIONE NAZIONALE: in seguito alla massiccia ed unitaria pressione sindacale, diverse categorie hanno concluso, con risultati di rilievo, le vertenze contrattuali nazionali. Si è aperta così, anche per queste categorie, una più favorevole prospettiva per la contrattazione integrativa di tutti gli aspetti del rapporto di lavoro e per le stesse rivendicazioni, lasciate insolute, dal contratto nazionale o rinviate ad esame successivo come si verifica per diverse categorie, per le qualifiche, l’apprendistato, eccetera. 

Abbigliamento: per il contratto nazionale delle confezioni in serie, sono stati firmati altri accordi di parità salariale e qualifiche per il sotto settore delle cravatte e della biancheria per uomo. I sindacati hanno sollecitato la controparte per l’inizio delle trattative per il rinnovo della parte economica e normativa del contratto. Per le calze e maglie si sono svolti due incontri preliminari tra i sindacati e i rappresentanti degli industriali, durante i quali è caduta la posizione pregiudiziale del padronato sulla disdetta anticipata del contratto in seguito alla programmazione di uno sciopero unitario, che è stato poi sospeso, avendo la controparte accettato di iniziare le trattative a partire dal 21 febbraio. Per il rinnovo dei contratti dei lavoratori dell’industria spazzole e pennelli, si è svolto uno sciopero unitario, il 16 febbraio, per rimuovere la posizione intransigente degli industriali. Anche per le penne stilografiche, matite e pennini, penne biro, si è svolto uno sciopero unitario, il 21 febbraio, al quale hanno partecipato i lavoratori dei tre settori. E’ stato invece rinnovato il contratto nazionale per i lavoratori dell’industria del cappello. Il nuovo contratto, firmato il 2 febbraio, dopo uno sciopero di 24 ore, prevede: l’aumento del 10% sui minimi contrattuali conglobati, la riduzione dell’orario di lavoro a 46 ore settimanali con la retribuzione di 48 ore, la quale comporta un ulteriore aumento del 4,35% sul salario a tutti gli effetti contrattuali. Altri miglioramenti riguardano: un giorno di ferie per il 1° scaglione, i premi di anzianità e, particolarmente, un nuovo inquadramento professionale con la istituzione della categoria dei super-specializzati, nonché la parità salariale i cui aumenti saranno corrisposti, in un’unica soluzione, a decorrere dal1° gennaio 1962Chimici: dopo una laboriosa fase di trattative, è stato rinnovato, il 19 febbraio, il contratto nazionale per i lavoratori dell’industria della gomma, il quale prevede: un aumento delle retribuzioni del 9% sui minimi del precedente contratto che è corrispondente al 7,80% sulle retribuzioni conglobate. L’accordo di rinnovo prevede anche, la riduzione di 2 ore settimanali dell’orario di lavoro, per gli operai e una riduzione di 64 ore complessive Per gli impiegati, nel corso dell’anno. La riduzione sarà attuata mediante riposi di conguaglio o mediante la riduzione effettiva di 2 ore alla settimana, nella giornata del sabato. Sono stati istituiti anche, a compimento del 4° e dell’8° anno di anzianità, due scatti nella misura dell’1,50% del minimo contrattuale. Per gli impiegati e le qualifiche speciali, sono stati rivalutati gli scatti di anzianità ante 1952, mentre per tutte le categorie sono stati migliorati anche altri istituti contrattuali. Nel settore delle materie plastiche, dopo la conclusione positiva dello sciopero di 48 ore, effettuato il 9 febbraio, sono state riprese le trattative e raggiunto l’accordo per il nuovo contratto il 20 febbraio, il quale prevede fra l’altro l’aumento del 9% delle retribuzioni e due scatti per gli operai. Il 3 febbraio è stato raggiunto, tra le parti, l’accordo per il rinnovo dei contratti di lavoro olio, grassi e sapone, che prevede i seguenti principali miglioramenti: aumento dei minimi tabellari dell’8%, da riportarsi sulle paghe di fatto e aumento dell’1,50% per 4 anni di anzianità per gli operai. Anche per i lavoratori del settore linoleum, è stato rinnovato il contratto nazionale il 13 febbraio, il quale prevede: aumento dell’8% sui minimi tabellari non assorbibile; istituzione, per gli operai, di due scatti dell’1,50% ciascuno, al 4° e all’8° anno di anzianità; riduzione effettiva dell’orario di lavoro, a parità di retribuzione, di 2 ore settimanali per gli operai e di 1 ora e 11 minuti per gli impiegati e le qualifiche speciali; trasformazione in percentuale del 3,50% delle attuali quote ante 1952 per gli impiegati e qualifiche speciali. Vi sono altri miglioramenti negli istituti dell’indennità di licenziamento, del cottimo, eccetera. 

Commercio e Albergo e Mensa Alberghi: sono state presentate le richieste per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, ma non è ancora stata fissata la data dell’inizio delle trattative. Si prevede, se non inizieranno, l’agitazione dei lavoratori. Grandi magazzini: proseguono le trattative per l’integrativo di settore soprattutto in riferimento alle 44 ore settimanali e alla 14a mensilità. Magazzini Generali: è stato proclamato uno sciopero nazionale della categoria di 96 ore, per la posizione intransigente assunta dal padronato in merito alle richieste avanzate (salari, orario, eccetera). Contratti salariali provinciali: sono in corso in numerose provincie le trattative a livello provinciale per il rinnovo dei contratti che fissano i salari dei lavoratori del commercio e per la applicazione del contratto nazionale stipulato il 22 luglio scorso. Ortofrutticoli: è stato rinnovato il contratto provinciale di Bolzano che prevede l’accordo di parità salariale fra personale maschile e femminile. 

Vetro e Ceramica: proseguono le trattative per il rinnovo del contratto dei lavoratori che lavorano nell’industria delle valvole termoioniche, tubi luminescenti. Sui punti fondamentali si è raggiunto un accordo di massi ma per cui è prevedibile una imminente conclusione del contratto. Per il settore della ceramica, invece, nei primi tre giorni di trattative svoltesi tra il 12 e il14 febbraio, si è manifestata un’accentuata e negativa posizione degli industriali sulle principali rivendicazioni avanzate dai sindacati. In seguito a ciò si allarga il malcontento dei lavoratori della categoria. E’ previsto un nuovo incontro il 1° ed il 2 marzo, durante il quale la controparte dovrà dare una risposta definitiva ai problemi di fondo in discussione. 

Poligrafici: il contratto nazionale di lavoro, per 12.000 lavoratori occupati nelle aziende editoriali è stato rinnovato il 13 febbraio con decorrenza dal 1° gennaio. L’accordo prevede un aumento del 10%, per la durata di 2 anni, e dal1° gennaio 1964, sulle tabelle in atto, verrà applicato un ulteriore aumento del 3%. L’orario di lavoro è stato ridotto a 42 ore e mezza settimanali, per gli impiegati, che rappresentano l’85% della categoria. Per gli operai, l’orario di lavoro è stato portato a 46 ore settimanali, 7 ore e 40 minuti giornaliere. La riduzione dell’orario di lavoro opera su tutti gli istituti contrattuali. Altri miglioramenti riguardano: le ferie, gli scatti di anzianità, l’indennità di anzianità in caso di licenziamento, malattie, infortuni, eccetera. 

Edili: è stato rinnovato, il 10 febbraio, il contratto nazionale dei lavoratori del legno il quale prevede il seguente significativo risultato: aumento del 12,50% delle retribuzioni, arrotondato alla unità superiore e da calcolare sui minimi tabellari conglobati. Per i lavoratori delle aziende del sughero, l’aumento è del 7%. L’ora rio di lavoro è stato ridotto di due ore la settimana, l’indennità di lavoro straordinario, è stata migliorata, così pure quella di anzianità e l’istituto delle ferie. Sostanziali miglioramenti si sono ottenuti per quanto riguarda lo apprendistato ed è stata definita l’istituzione dei premi di anzianità per tutti i lavoratori. Per il contratto dei manufatti in cemento, le trattative sono state riprese il 23-24 febbraio. Le sessioni precedenti hanno avuto un carattere illustrativo delle rivendicazioni presentate dai lavoratori. 

Spettacolo: sono iniziate le trattative per il rinnovo del contratto per i lavoratori occupati nell’esercizio delle sale di cinema ed affini. Per gli operai invece, dei teatri di posa, le trattative da tempo in corso, hanno manifestato una resistenza della controparte per trovare una soluzione adeguata alla rivendicazione della 14a mensilità, del miglioramento dell’indennità di anzianità, eccetera. La tendenza della controparte a risolvere la vertenza contrattuale solamente con modesti aumenti retributivi, sta determinando un vivo malcontento tra i lavoratori interessati. Parità: per gli impiegati dei settori industriali è in corso un tentativo interconfederale per realizzare la parità delle retribuzioni. Proseguono, al livello di categoria, le trattative per la parità per diversi settori chimici dell’alimentazione e del vetro. 

Braccianti: nel mese di febbraio si sono svolti molti movimenti in tutto il Paese per rivendicazioni contrattuali previdenziali e per gli obiettivi di riforma agraria. Il 16-17 si sono svolti uno sciopero e manifestazioni con la partecipazione di massa in tutto il Mezzogiorno. Il 15, analoghe manifestazioni si sono svolte in SiciliaToscanaEmilia Veneto. Il 17 si è scioperato in Sardegna e nella provincie piemontesi, in Lombardia e a Piacenza. All’Adriano di Roma con la partecipazione di circa 4.000 rappresentanti della Federbraccianti, pervenuti da ogni zona, sono stati discussi i problemi della riforma agraria. Il 24 febbraio a Ferrara, si è tenuto il Convegno nazionale per discutere la piattaforma contrattuale per il frutteto. Il 25 febbraio si è tenuto, per i problemi della Valle Padana, un Convegno dove si è discussa l’impostazione della contrattazione nelle zone a prevalente indirizzo zootecnico. 

Mezzadri: il 15 febbraio i mezzadri e coloni hanno svolto — in gran parte delle regioni centro settentrionali con i braccianti ed in numerose provincie con i coltivatori diretti — una prima grande giornata di lotta e di manifestazioni per la riforma agraria e per nuovi contratti. La giornata di lotta che ha avuto una grande ampiezza è stata caratterizzata da scioperi, da manifestazioni pubbliche, da cortei e da migliaia e migliaia di assemblee e di delegazioni alle autorità e alle associazioni padronali. A tale giornata di lotta, ne sono seguite altre, il18 a Teramo nella zona della Vibrata; il 22 un grande concentramento provinciale a Reggio Emilia, il 25 manifestazione provinciale a Terni e a Carrara. I mezzadri quindi, mentre si stava discutendo il programma per il nuovo Governo, hanno fatto sentire forte la loro voce per rivendicare la riforma agraria generale, migliori redditi, nuovi contratti, l’equiparazione dell’assistenza e della previdenza al settore industriale, la sicurezza sociale, una casa confortevole in un nuovo e moderno ambiente civile. La programmazione e lo sviluppo della lotta che i mezzadri hanno deciso e decidono nelle assemblee mira quindi a dare continuità al movimento per ottenere dal Governo e dal Parlamento l’accoglimento delle giuste ed indilazionabili rivendicazioni della categoria. Qualsiasi piano di sviluppo, che sia veramente tale, deve proporsi l’attuazione di una riforma che modifichi l’attuale assetto proprietario e destini i finanziamenti statali all’azienda contadina liberamente associata e protagonista dello sviluppo agricolo. Si può dire infatti positivo lo stanziamento di 50 miliardi per accelerare il trasferimento ai lavoratori della proprietà della terra, ma questo provvedimento servirebbe a ben poco se non fosse previsto l’esproprio degli agrari poiché essi si limiterebbero a vendere le terre peggiori e in cui la rendita è in ribasso facendo anche su ciò una speculazione finanziaria. Inoltre gli agrari — nonostante la proclamata volontà di voler innovare il contratto come affermavano alle trattative toscane, svoltesi unitariamente il 19 febbraio — nulla vogliono concedere. La lotta delle masse nelle aziende e nelle provincie deve portare quindi alla realizzazione di misure di riforma agraria e di contratti nuovi che superino quello mezzadrile, e alla cui base vi deve essere la equa remunerazione di tutto il lavoro e dei capitali di parte mezzadrile.

CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA: l’azione sindacale per la contrattazione integrativa di rivendicazioni di contenuto economico e normativo avanzato, tali da incidere sul potere del padronato e migliorare sostanzialmente la condizione economica e sociale del lavoratore, trova impegnati, con possenti ed unitarie azioni di sciopero, nel periodo che consideriamo, diverse decine di migliaia di lavoratori prevalentemente occupati nelle grandi aziende industriali private e a partecipazione statale. Nuove lotte, infatti, si sono aggiunte a quelle di maggiore rilievo, mentre per alcune di queste vi è da registrare la chiusura positiva delle vertenze. Nei cantieri navali prosegue la lotta dei lavoratori per un nuovo indirizzo nella politica del settore cantieristico e per rinnovare il rapporto di lavoro. Tre compatte azioni di sciopero di 24 ore, si sono svolte in questo mese e grandi manifestazioni con cortei e comizi ai quali ha partecipato attivamente la popolazione delle città interessate (GenovaLa Spezia,LivornoTrieste ). A Milano sono in lotta i lavoratori di numerose aziende metallurgiche. Le azioni sindacali hanno già investito l’Auto Bianchi del gruppo FIAT, dove i lavoratori hanno effettuato diversi scioperi articolati, così come alla FIAR del gruppo C.G.E., alla Triplex e alla Siemens. Le rivendicazioni fondamentali di queste lotte, riguardano premi di produzione collegati al rendimento, la settimana di 5 giorni, con retribuzione di 48 ore settimanali ; la contrattazione preventiva dei cottimi, il miglioramento del trattamento di malattia ed altre specifiche rivendicazioni aziendali. Queste rivendicazioni sono dibattute largamente in assemblee pubbliche e in manifestazioni di massa nelle quali viene denunciata la posizione negativa del padronato, il quale, malgrado le larghe possibilità economiche di cui dispone per soddisfare queste richieste, mantiene ancora una posizione negativa. A Torino, continuano a svilupparsi forti lotte operaie in un clima di acuta tensione dopo più di 20 giorni di sciopero effettuato restando in azienda, i lavoratori della Lancia hanno conquistato un importante accordo di cui parleremo più avanti. Alla Michelin la direzione è stata costretta, dopo 17 giorni di sciopero, a revocare la serrata e a discutere la vertenza al Ministero del Lavoro nei giorni 13 – 14 febbraio. Fallito il tentativo di mediazione del Ministero, in conseguenza della posizione della azienda che ha opposto una posizione negativa sul premio di produzione, i lavoratori hanno ripreso la lotta ed effettuato due scioperi unitari di 24 ore tra il 20 e il 25 febbraio. Sempre a Torino, mentre si rileva un vivo stato di agitazione in numerose aziende tessili e di altri settori bisogna registrare la mancata riuscita dello sciopero proclamato alla FIAT. In Sicilia, lo sviluppo del movimento rivendicativo di varie categorie della regione, in quest’ultimo mese si è esteso notevolmente in conseguenza alla resistenza padronale e al mancato e costruttivo intervento del Governo regionale, il quale cede continuamente in favore del padronato industriale ed agrario. A Palermo si è effettuato uno sciopero generale il15 febbraio con riuscite manifestazioni pubbliche in appoggio alle lotte in corso degli autoferrotramvieri, edili, pastai e mugnai, braccianti, tessili, calzaturieri, abbigliamento e commercio. I lavoratori dei bacini zolfiferi dell’Isola, hanno scioperato il 13 febbraio, per ottenere una soluzione anti monopolistica della crisi dello zolfo. A Ragusa i lavoratori della Gulf hanno scioperato il 19 febbraio al 100% per la riduzione dell’orario di lavoro ed un premio di produzione mensile. Alla SCAT di Catania i lavoratori hanno ripreso la lotta, con diverse manifestazioni di sciopero, dopo il fallito tentativo di mediazione effettuato dal Ministero del Lavoro il 16 febbraio. Malgrado l’acuirsi della vertenza il Governo regionale continua ad opporsi alla gestione pubblica del servizio. A Genova, nel quadro della lotta nazionale diretta dalla FIOM fra i metalmeccanici, hanno ripreso la lotta al 98% per 24 ore il 10 e il 14 febbraio, i lavoratori dell’Ansaldo e quelli delle compagnie portuali del ramo industriale, dando luogo ad un corteo ed a una grande manifestazione, nel corso della quale ha parlato il compagno Lama. Anche nei cantieri navali di SavonaVarazze Vado Ligure si è scioperato per una giornata. Sono entrati in lotta anche i portuali dell’Arco del Tirreno, La SpeziaLivorno per impedire la privatizzazione degli scali marittimi. A Trieste Monfalcone prosegue la lotta ai CRDA. Questa azione sindacale, che ha avuto origine dall’azione rivendicativa degli impiegati di Monfalcone e che costituisce anche un indice del risveglio sindacale degli impiegati, ha determinato numerose azioni di sciopero. Sono in corso le trattative all’ufficio Intersind di Trieste, avendo il Ministero del Lavoro finora rifiutato di convocare le parti. A Trieste sono da tempo in lotta i portuali. In Sardegna la lotta dei minatori presenta prospettive di nuovi sviluppi. La CGIL, la CISL e la UIL hanno concordato di coordinare l’azione per ottenere la riduzione della settimana lavorativa, il riconoscimento del sindacato nell’azienda, una nuova struttura delle retribuzioni. Per queste questioni è stato proclamato uno sciopero per il 1° marzo. A Roma, continua da oltre due mesi, la lotta dei lavoratori della Romana Gas per un sostanziale miglioramento (istituzione del premio di produzione, riduzione dell’orario di lavoro), dell’accordo firmato recentemente dalla CISL e dalla UIL e non accettato nemmeno dai pochi lavoratori aderenti a tale organizzazione. Sempre nella capitale, i 60.000 lavoratori edili stanno per riprendere la lotta per la conquista di un contratto integrativo provinciale. Altre lotte in corso, di un certo rilievo, sono quella della Società Romana Elettricità e quella degli impiegati dell’ UNES, nonché quella degli Autoferrotramvieri e dei 20.000 dipendenti comunali. A Napoli i lavoratori degli auto-servizi pubblici, ATAN, Partenopea trasporti, Tramvie provinciali, Circomvesuviana hanno effettuato diverse azioni di sciopero per rivendicare la riduzione dell’orario di lavoro, fermo restando il salario, e l’assunzione di nuovo personale. I lavoratori rivendicano inoltre la contrattazione dei turni di lavoro, una diversa regolazione del traffico e del collegamento dei diversi servizi urbani ed il pagamento, da parte dei proprie tari di aree fabbricabili e degli industriali, di un contributo per il servizio che i trasporti pubblici rende loro. Alla Merisinder è stato effettuato uno sciopero di 48 ore per l’aumento del 20% delle retribuzioni di fatto e la definizione dei criteri per il calcolo del premio di produzione. A Bologna, mentre si prepara lo sviluppo di un vasto movimento articolato, prosegue la lotta dei lavoratori della Carrozzeria Menarini i quali, hanno rotto, dopo 7 anni, con il paternalismo padronale e sono decisi a realizzare le rivendicazioni presentate. Nel settore elettrico continua la lotta articolata, alla Edison Volta di MilanoGenova Piacenza, per ottenere il premio di produzione e un nuovo inquadramento aziendale. I lavoratori del gruppo UNES, hanno scioperato il19 febbraio per il premio di produzione e per una nuova classificazione aziendale. L’azione prosegue articolata nel le aziende con nuove azioni di sciopero già programmate. Alla SADE di Venezia, le lavoratrici del Centro Meccanografico hanno scioperato per rivendicazioni aziendali specifiche. Nelle Cartiere di AvezzanoIsola LiriCeprano Frosinone si è svolto uno sciopero di 24 ore il 21 febbraio per l’istituzione di un premio di produzione collegato al rendimento e per miglioramenti dell’ indennità di malattia. Una giornata di lotta ha avuto luogo il 21 febbraio nel Metapontino e nel Basento (Basilicata) per i problemi dell’industrializzazione, della riforma agraria e per gli aumenti delle retribuzioni. Nelle Miniere di Zolfo gestite dalla Montecatini, nella provincia di Caltanissetta, si è scioperato nello stesso giorno, per la riduzione dell’orario di lavoro e per la contrattazione del premio di produzione. A La Spezia, hanno scioperato il 7 febbraio, i Navalmeccanici per rivendicazioni salariali. A Schio, 800 lavoratori del settore metalmeccanico hanno scioperato il 22 febbraio, per ottenere aumenti salariali, la riduzione dell’ orario di lavoro e il premio di produzione. A Matera il 22 febbraio hanno scioperato circa 10 mila lavoratori di varie categorie per rivendicazioni economiche e normative, aziendali e di carattere generale. Ad Arezzo gli orafi hanno conquistato, dopo azioni di lotta unitaria, un accordo sindacale in base al quale la retribuzione viene aumentata in media da L. 120 a L. 160 giornaliere. Per il premio di produzione collegato al rendimento saranno definiti, in sede aziendale, i criteri per la corresponsione del premio stesso. A Torino, dopo 24 giorni di sciopero, è stato conquistato un importante accordo dagli 11.000 lavoratori degli stabilimenti Lancia il quale prevede: il prolungamento del periodo feriale di due giorni per il 1962 e 3 giorni per il 1963, premi annuali di L. 30.000 a tutti i lavoratori, parità di trattamento di cottimo tra operai superiori e inferiori ai 20 anni, eliminazione dei contratti a termine con l’assorbimento da parte dell’azienda di oltre 750 lavoratori. L’accordo non è vincolato ad alcuna clausola di tregua. Alla SINCAT di Siracusa dopo la lotta unitaria e laboriose trattative, è stato raggiunto un accordo che stabilisce: 1) la corresponsione di un premio in coincidenza con la Pasqua di L. 18.000 per gli operai e 20000 per gli impiegati; 2) riduzione degli orari di lavoro nella misura di 1 ora e trenta minuti per i turnisti, 1 ora per i giornalieri, 2 ore per i discontinui. A partire dal 1963 tale riduzione dell’orario sarà rispettivamente di ore 2 e trenta minuti e di 1 ora e trenta minuti. I lavoratori hanno respinto qualsiasi clausola di tregua. A Venezia prosegue la lotta in diverse aziende per l’integrazione previdenziale. Alla SAIA di Palermo (Autolinee Urbane) è stato stipulato per i 600 lavoratori un positivo accordo che prevede, tra l’altro, la riduzione dell’orario giornaliero di mezza ora, che viene portata a 45 minuti a giugno 1962 ed a un’ora a dicembre di quest’anno. Riproporzionamento, su tutti gli istituti contrattuali, della riduzione e pagamento dello straordinario a partire dalla 7a ora. Alla A.T.B. di Bergamo, accordo sindacale che prevede una ulteriore riduzione dell’orario di lavoro da 44 a 39 ore settimanali. Alla Mombiano di Brescia, riduzione dell’ orario di lavoro da 48 a 45 ore settimanali e premi di anzianità. Alla Toselli di Ferrara si è ottenuto: scatti di anzianità operai del 5% ogni biennio, riduzione dell’orario di lavoro da 48 a 46 ore settimanali, istituzione di un premio di produzione. Alla Sila di Alessandria tra C.I. e Direzione è stato stabilito un compenso per la interruzione del lavoro in conseguenza della consumazione dei pasti. Ad Alessandria ancora, accordo provinciale per il settore del , commercio che stabilisce un aumento del 10% e la regolamentazione dei turni di riposo. Alla Morando di Asti è stato raggiunto un accordo che prevede, per i 450 lavoratori, un aumento di L. 15 orarie, dal 1° gennaio 1962. e di ulteriori 10 lire orarie dal 1° maggio 1962 e dal1° settembre 1962. L’accordo prevede anche la corresponsione di L. 40.000 come premio da corrispondersi in tre quote: a Ferragosto, a Natale e Pasqua e la riduzione dell’orario da 48 a 44 ore settimanali, nonché l’impegno dell’azienda a discutere le integrazioni previdenziali. Alla Dalmine di Bergamo, l’accordo sindacale stipulato prevede una riduzione graduale di 1 ora e mezza settimanale dell’orario di lavoro per gli operai. Analoga riduzione viene applicata per gli impiegati e le qualifiche speciali a partire dalle 44 ore settimanali. Alla Caffaro di Venezia è stato raggiunto un accordo che prevede un cottimo di L. 60 all’ora per gli operai addetti allo scarico delle navi, ed in particolare l’aumento da 30 a 35 mila lire del premio annuo, nonché la revisione delle qualifiche. Alla I.L.M.U. (metalmeccanici) di Gorizia è stato raggiunto un accordo aziendale che prevede: un premio annuo di L. 24000. Alla STAT è stato stipulato un accordo aziendale che prevede l’aumento delle maggiorazioni per lavoro straordinario, il computo su tutte le voci della retribuzione con la corresponsione degli arretrati. Alle Cave del Predil è stato stipulato un accordo che prevede la soluzione di diverse rivendicazioni aziendali. A Rimini sono stati stipulati accordi, in diversi complessi edili, che prevedono numerosi passaggi di categoria. Alla Perugina è stato firmato un accordo separato, per le paghe di classe agli impiegati, che ha sollevato il vivo malcontento dei lavoratori e l’opposizione del sindacato unitario. Alla Galileo di Firenze è stato stipulato un accordo aziendale con il quale è stato ottenuto un premio di 14.000 lire denominatoindennità ferie. Alla Spaggiari e Palmieri di Reggio Emilia dopo tre giorni di sciopero è stato ottenuto un accordo che prevede integrazioni economiche ai minimi contrattuali. Per i meccanici di Centrale (Telefonici) è stato raggiunto un accordo che facilita 1′ assegnazione della categoria in base alle mansioni svolte. Alla Colussi di Perugia, dopo due settimane di occupazione dell’azienda, è stato raggiunto un accordo di tregua che prevede il ritiro di tutti i licenziamenti, il ripristino dell’attività produttiva e la discussione successiva della vertenza. Agli zuccherifici di Granarolo (Bo), Massalombarda Mezzano di Ravenna è stato firmato un accordo che prevede la riduzione effettiva dell’orario di lavoro. Alla FORMA di Brescia l’accordo sindacale stipulato prevede: un aumento del 10% sulle paghe di fatto degli uomini, il 12% per le donne. La riduzione dell’orario di lavoro, da 48 a 45 ore settimanali, con possibilità di sostituire la riduzione con indennità equivalente. Alla Glisendi di Brescia, l’accordo sindacale stipulato prevede: la istituzione di un premio di produzione, la revisione dei cottimi, e la riduzione dell’orario di lavoro. Alla Dressing di Brescia, dopo una giornata di sciopero, è stato stipulato un accordo che prevede: 1′ aumento delle retribuzioni, delle ferie e dell’indennità vestiario. Ad Alessandria sono stati rinnovati i contratti collettivi di lavoro, per i braccianti e salariati, che prevedono importanti innovazioni previdenziali a favore dei lavoratori per malattia ed infortunio, oltre a sensibili aumenti salariali (Rassegna Sindacale n. 50 – febbraio 1962)

27 gennaioNapoli, congresso della DC. Il segretario Moro propone una formula di governo di centrosinistra che viene approvata dalla maggioranza. Il 2 febbraio, in conseguenza delle decisioni prese dal congresso, Fanfani presenta le dimissioni del suo governo. Nei giorni precedenti Moro aveva inviato al pontefice un promemoria, esaminato poi dai vescovi della Cei, sulla linea politica della Dc. Ricevuto dal cardinale di Napoli, Castaldo, Moro è informato che il Vaticano non pone alcuna preclusione alla sua linea politica ed all’apertura al Psi. Aldo Moro è riconfermato segretario nazionale della Dc, avendo come vice segretari Angelo Salizzoni, Giovanni Battista Scaglia e Arnaldo Forlani.

Roma, istituito l’Ente autonomo di gestione per le partecipazioni del Fondo per il finanziamento dell’industria meccanica (Efim), dipendente dal ministero delle Partecipazioni statali, con un fondo di dotazione per gli interventi di sostegno e finanziamento. La sua attività diventa presto polisettoriale, e la sua gestione sarà segnata da un andamento in perdita

30 gennaioLagos, in Nigeria, i capi di stato di 20 paesi africani decidono la costituzione dell’Organizzazione degli stati africani.



Gennaio: sulla rivista americana Foreign Affairs, appare un articolo a firma di Pietro Nenni il quale conferma che il Psi non chiederà il ritiro dell’Italia dalla Nato per non turbare “l’equilibrio europeo che, pur essendo pericolosamente instabile, contribuisce al mantenimento della tregua tra i due blocchi”.



1 febbraio: l’Oas compie 7 attentati a Parigi.



3 febbraioRoma, Aldo Moro invia a Giovanni XXIII una lettera per assicurargli che “la Democrazia Cristiana non verrà mai meno, pur nel necessario adattamento alle contingenze politiche, in vista della salvezza della democrazia italiana, alla sua ispirazione e alle sue caratteristiche di raggruppamento essenzialmente di cattolici militanti (…).



4 febbraio: Fabio Luca Cavazza scrive ad Arthur Schlesinger sull’evolversi della situazione politica in Italia: ”Caro Schlesinger, Mr. Heckscher ci ha visitati a Bologna il 29 gennaio (…) Ricorderà che qualche settimana fa Le espressi i miei timori circa l’evolversi della situazione politica italiana. Essi dipendevano dai contrattacchi provenienti da influenti circoli finanziari ed ecclesiastici. Va sottolineato che la simpatia espressa verso l’apertura a sinistra dalla Fiat e dalla Montecatini, nonché da parte della segreteria di Stato del Vaticano ha consentito di controbilanciare questi attacchi (…) La Fiat – l’ho riferito a Sherman Kent (dirigente della sezione Cia – Previsioni e piani ndr)e ai suoi uomini – è favorevole all’apertura e la Montecatini finanzia Nenni. Al tempo stesso la Montecatini, non essendo tutta favorevole, mantiene collegamenti con le destre (…) Il Congresso di Napoli ha visto il trionfo personale di Moro: egli è adesso il vero capo del partito. La linea politica che ha sviluppato al congresso in una relazione durata 6 ore è la stessa da lui accennata a Jim King (…) Moro ha trionfato, ma siccome ogni trionfo ha un prezzo, anche questo ne avrà uno. Non voglio illustrare i pericoli ai quali Moro andrà incontro in un futuro non troppo lontano. Tutto dipenderà dalla sua abilità personale. Ho sempre pensato a Moro come all’uomo-chiave della politica italiana. Egli è molto più dotato di Fanfani. Per questo suggerisco di mantenere ed intensificare i contatti con Moro. Sto scrivendo a Durand una lettera circa Il Progetto”.



6 febbraio: in seguito al ritiro della Giamaica e di Trinidad & Tobago, la Gran Bretagna decide lo scioglimento delle Indie Occidentali.



7 febbraioTorino, la polizia carica gli operai della Lancia e della Michelin in sciopero. Stesso atteggiamento della polizia anche contro ii lavoratori della Robotti.

Latina, scontri fra la polizia e i produttori di latte in agitazione. Un contadino è ferito alle gambe da colpi di arma da fuoco.

Parigi, in un attentato dell’Oas contro il ministro della cultura Andrè Malraux, rimane sfigurata una bambina di 7 anni, Delphine Renard.



9 febbraio: la spia sovietica Abel viene scambiata con il pilota dell’U2, Francis Gary, abbattuto mentre sorvolava l’URSS.



15 febbraioRoma, si apre il ventiseiesimo congresso nazionale della Lega delle Cooperative.



20 febbraio: l’astronauta statunitense John Glenn compie un triplice volo orbitale attorno alla terra.

Il giornale dell’Azione cattolica, Il Quotidiano pubblica un discorso di monsignor Maccari a 
Perugia, il quale critica “la sconcertante posizione di alcuni cattolici i quali sembrano convinti che il cristianesimo non sia capace di risolvere da solo tutti i problemi della convivenza umana e sia quindi necessario per noi accostarci ad ideologie inconciliabili con quella cristiana”.



21 febbraioRoma, nasce il centrosinistra. Fanfani forma il suo quarto governo (dal 21 febbraio 1962 al 20 giugno 1963), un tripartito DC, PSDI, PRI con l’astensione socialista e basato su un programma di grandi riforme. Segni ministro degli Esteri, Taviani degli Interni, Andreotti della Difesa. Vittorio Gorresio sul quotidiano La Stampa scrive che nel governo sono rimasti “uomini ben noti per la loro equilibrata moderazione in due posti chiave (…) Antonio Segni al dicastero degli Esteri e Giulio Andreotti a quello della Difesa”.
Assemblea della Confindustria. Il presidente Furio Cicogna definisce 
“immorale” la prospettiva di un intervento dello Stato nell’economia



23 – 25 febbraio: convegno dell’Istituto Gramsci sulle Tendenze del capitalismo italiano: nel PCI emergono due giudizi diversi sul centrosinistra: la sinistra ingraiana lo ritiene funzionale al neocapitalismo, mentre per Giorgio Amendola ne devono essere colti gli aspetti progressisti.



MarzoMilano, in numerose fabbriche metalmeccaniche (FIAR, Siemens, Alfa Romeo, Autobianchi, TIBB, ecc.) sono in corso vertenze per affermare il diritto di contrattare in fabbrica ogni aspetto del rapporto di lavoro non regolamentato dal contratto nazionale. Alla Siemes la vertenza assume toni molto duri dopo che la direzione ha effettuato alcuni licenziamenti
Esce il primo numero dei Quaderni Piacentini. Ha per sottotitolo 
“a cura dei giovani della sinistra” e una caratterizzazione prevalentemente locale. Nel giro di pochi anni i temi politico-culturali trattati si ampliano notevolmente e molta attenzione è dedicata alle questioni internazionali e soprattutto alla Cina. Durante il 1968 i Quaderni Piacentini sono uno dei punti di riferimento del movimento. Da segnalare l’articolo di Giairo Daghini e Sergio Bologna “Maggio ’68 in Francia”, uscito nel luglio dello stesso anno. Del comitato di direzione hanno fatto parte, tra gli altri, Bianca Beccalli, Francesco Ciafaloni, Giovanni Jervis, Goffredo Fofi, Michele Salvati, oltre a Piergiorgio Bellocchio. Tra i collaboratori Franco Fortini ed Edoarda Masi. La rivista continuò le pubblicazioni fino al n. 74, uscito nell’aprile del 1980, mentre una nuova serie, cominciata nel febbraio dell’anno successivo, terminerà nell’aprile del 1985.

2 marzoRoma, i segretari confederali della CGIL Foa e Lama hanno tenuto una conferenza stampa per parlare del ruolo delle donne lavoratrici. Per la Cgil l’8 marzo assumeva un particolare significato, in quanto i problemi delle donne lavoratrici venivano ad assumere in questa congiuntura un rilievo tale che i Sindacati non potevano assolutamente sottovalutare. Il processo di inserimento della donna nell’attività produttiva sta diventando così rapide, ed esteso che pone problemi di grande rilievo per l’azione dei Sindacati. Lama e Foa hanno poi annunciato che CGIL organizzerà una Conferenza Nazionale della donna lavoratrice nel prossimo autunno



3 marzo: l’OAS intima ai giornalisti italiani di lasciare il Nord Africa e sequestra l’inviato della Stampa, Giovanni Giovannini.

Roma, Pietro Nenni, nel corso del suo intervento alla Camera dei deputati, respinge gli inviti a staccare i socialisti dai comunisti sul piano sindacale, affermando che “lo sviluppo del processo unitario nel movimento sindacale è interesse generale dei lavoratori e della democrazia”.



4 marzoVenezia, al termine dell’incontro dei gruppi neonazisti, viene firmato il Protocollo di Venezia. Si crea così un Partito Nazionale Europeo fondato sull’idea dell’unità europea che “non accetta che l’Europa sia un satellite degli Stati Uniti” e “non rinuncia alla riunificazione dell’Europa attraverso il recupero dei nostri territori orientali, dalla Polonia alla Bulgaria passando per l’Ungheria”. Sottoscrivono il “protocollo” Adolf Von Thadden del Deutsche Reichs Partei, Osvald Mosley dell’Union Movement, Jean Thiriart della Jeune Europe, Giovanni Lanfrè, Alberto Mellini Ponce de Leon e Alvise Loredan del Movimento Sociale Italiano. La nuova organizzazione non diventerà mai comunque realmente operativa

Roma, emanata la Circolare S.2/511 sul potenziamento del SIFAR il cui comando viene parificato a quello di una Divisione. Si tratta dell’applicazione della legge di equipollenza, in questo modo De Lorenzo può essere nominato comandante dei carabinieri.

4 marzoGinevra, si apre una nuova sessione della Conferenza sul disarmo. Dovrà affrontare il problema della limitazione degli armamenti atomici.



14 – 17 marzoRoma, si riunisce il Comitato Direttivo della Cgil. Oltre a discutere della situazione politica, il Direttivo si è occupato delle prossime iniziative, tra cui la preparazione dei Congressi Regionali in Sicilia ed in Sardegna, il Convegno Nazionale sulla Nazionalizzazione dell’energia elettrica, la preparazione dei Congressi di alcune categorie. Queste iniziative segnano e dimostrano la vitalità della CGIL e la sua autonoma e precisa presenza sui problemi del Paese e dei lavoratori



5 marzoRoma, parlando alla Camera, Togliatti afferma: “Noi abbiamo constatato l’affiorare di determinate posizioni nuove e soprattutto un certo desiderio di rinnovamento politico democratico che si muove all’ingrosso in una direzione che non poteva non suscitare il nostro interesse (…) una nostra azione nuova più efficace, che stringa più da vicino coloro che dicono di voler fare opera di rinnovamento, che riconosce la volontà e i propositi rinnovatori là dove essi possono esistere e sia in pari tempo di stimolo, di controllo in questa direzione (…) e si giunga in questo modo ad un’effettiva svolta a sinistra di tutta la situazione (…).



7 marzoGinevra, firmato un accordo commerciale tra Stati Uniti e CEE.

7 marzo: la Uilm scrive alla Confindustria chiedendo l’inizio anticipato delle trattative per il rinnovo dei contratti aziendali. La Confindustria accetta.

Roma, si riunisce il Comitato Nazionale per la Riforma Agraria (CGIL – Alleanza Nazionale Contadina – Lega delle Cooperative – Lega dei Comuni Democratici – Federmezzadri – Federbraccianti) per decidere il programma di attività per un rapido ed esteso sviluppo delle lotte rivendicative e per portare avanti la azione per la riforma agraria generale, differenziata nei modi e nei tempi di attuazione, secondo le grandi regioni agrarie e in rapporto allo sviluppo economico del paese

Washington, riunione alla Casa Bianca per decidere quale comportamento adottare nei confronti di Enrico Mattei



17 – 19 marzoFirenze: congresso nazionale dei lavoratori del gas aderenti alla Cgil. Il Congresso si è occupato prevalentemente della piattaforma rivendicativa della categoria vista in relazione alle esigenze degli utenti ed ha rivendicato la municipalizzazione delle aziende del gas e l’iniziativa tesa a diminuire la pericolosità tossica del gas, come già è stato fatto a Genova.

Anche la Filziat sta preparando il proprio congresso nazionale. In vista del Congresso, i Sindacati Nazionali più importanti che formano la Federazione dell’Alimentazione hanno già convocato i loro Congressi. Si tratta dei dolciari convocati a Genova il 26, 27 marzo, gli zuccherieri il 7, 8, 9 aprile a Ferrara, i pastai e mugnai il 28 e 29 aprile a Torre Annunziata (Napoli) ed infine i lavoratori delle Conserve Animali il 1° aprile a Milano



18 marzoEvian, primi accordi franco-algerini. Tregua in Algeria dopo otto anni di combattimenti e oltre un milione di morti.

Buenos Aires, netta affermazione elettorale del partito peronista. Ma dieci giorni dopo i militari assumono il potere, depongono il presidente Frondizi, sciolgono il Parlamento e invalidano le elezioni.



20 marzoRoma, la segreteria della Cgil emette un comunicato sulla ripresa delle trattative tra Algeria e Francia, nel quale si afferma tra l’altro: “La Segreteria della CGIL saluta con profonda soddisfazione il «cessate il fuoco» emanato a seguito dei negoziati di Evian, mettendo fine a una guerra di sterminio e di oppressione che per oltre 7 anni ha insanguinato l’Algeria, imponendo il riconoscimento del F.L.N. e l’accettazione dei principi fondamentali della lotta di liberazione: l’integrità del territorio nazionale e l’unità del popolo d’Algeria, il diritto del popolo algerino a decidere, esso stesso e con adeguate garanzie di libertà, della propria indipendenza (…) La CGIL, nel rivolgere il suo appello ai lavoratori italiani di intensificare in questi giorni le proprie manifestazioni di solidarietà e di azione antifascista e anti colonialista contro le provocazioni dell’OAS in Algeria, auspica che in questo momento cosi delicato si realizzi la più ampia unità delle forze sindacali in Italia come sul piano internazionale che suoni monito agli oltranzisti fascisti e contribuisca a batterli definitivamente e al trionfo della pace e dell’indipendenza in Algeria”23 marzo: il consiglio dei ministri decreta l’aumento del 30% delle pensioni di invalidità e vecchiaia e stabilisce la gratuità dei libri di testo per le scuole elementari.


25 marzo: la Questura di Genova informa il Viminale sui rapporti che intercorrono tra l’Oas e i Volontari nazionali del Msi.

Arrestato a 
Orano (Algeria) il generale Jouhaud.

26 marzoAlgeri, militari e polizia sparano contro la folla che manifesta a favore dell’Algeria francese, decine i morti e i feriti.



MarzoRoma, secondo una nota del Sifar, in questo mese “all’Aja (Olanda) venne costituito un Centro internazionale per la lotta contro il comunismo denominato Interdoc (Documentazione internazionale) cui aderiscono persone di vari paesi dell’Europa occidentale (Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Olanda) (…).

La società Generale Immobiliare, di proprietà del Vaticano, grazie ai buoni uffici del cardinale Giovan Battista Montini ottiene la licenza di costruzione del palazzo del Watergate a Washington. Con questa operazione realizzerà un utile di un miliardo di dollari, a fronte di 60 milioni di dollari d’ investimenti.

Numerose manifestazioni contadine che hanno interessato mezzadri, braccianti e coltivatori diretti, per l’ottenimento della Riforma Agraria generale ed in particolare del superamento della mezzadria, si sono svolte in numerose provincie con una partecipazione ed un interesse inconsueto. Il problema del risarcimento della nostra agricoltura e la necessità di promuovere concrete riforme è un tema sul quale si concentra l’attenzione dell’opinione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, al punto da farne un grosso elemento di mobilitazione per tutto il 1962. Questo dato di fatto ha suggerito al Comitato Nazionale di Coordinamento per la Riforma Agraria, riunito a Roma il 3 aprile, di estendere il movimento di lotta dei lavoratori della terra sulla base della condizione di migliaia di Conferenze Comunali sui problemi dell’agricoltura, alle quali sono interessati non solo i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali, ma anche gli Enti Locali, la Cooperazione agricola ed i partiti

Arrestati a 
Santo Domingo Pasquale Cacace, Luigi Aragni, Vincenzo Caccia, Mario Sorrentino, con l’accusa di voler attentare contro membri del governo per conto della famiglia Trujillo.

AprileCatania, in una villetta alle pendici dell’Etna vengono affi­liati alla mafia alcuni giovani di belle speranze, tra i quali Benedetto e Natale Santa­paola, Nino Calderone, Ciccio Ferrera, Natale Ercolano.



1 aprileRoma, il direttore del Sifar (Servizio Informazioni Forze Armate) generale Giovanni De Lorenzo convoca il colonnello Manlio Capriata, capo dell’Ufficio R da cui dipende la “stay-behind” Gladio. Dichiarerà lo stesso Capriata: “Mi disse che avrebbe attivato gli elementi dell’Alto Adige facendo riferimento ai guastatori gestiti dal Centro e residenti in Alto Adige. Mi disse che i provvedimenti in zona si erano rivelati insufficienti e che pertanto si doveva ricorrere ad elementi particolari. Furono attivati in Alto Adige i guastatori addestrati ad Alghero”.

Trieste, attentato dinamitardo contro l’abitazione del professore antifascista Carlo Schiffer. Per questo attentato saranno successivamente condannati i fascisti triestini Manlio Portolan e Francesco Neami.

2 aprileRoma, incontro governo, sindacati e imprenditori durante il quale il presidente del Consiglio Fanfani illustra alle parti sociali i punti programmatici e annuncia l’intenzione di proseguire con il metodo degli incontri triangolari. Oggetto di discussione: l’attuazione dell’art. 39 della Costituzione, l’estensione della delega per la legge erga omnes, la legge sulle commissioni interne, la contrattazione differenziata, il collocamento, la libertà nelle fabbriche, una legge che vieti la clausola del nubilato



3 aprile: Luciano Lama, scrive sull’Unità: “La prima esigenza è quella di aumentare le retribuzioni sostanzialmente e rapidamente (…) Neghiamo categoricamente che la politica salariale possa essere subordinata o in qualche modo condizionata ad un programma di sviluppo”.



4 aprileTorino, elezioni per la Commissione interna alla FIAT: nuovo successo del SIDA e della UIL che raccolgono il 62 per cento dei voti. In calo CISL e UIL.

7 aprileMilano, l’episcopato ribadisce la validità degli insegnamenti della Chiesa a proposito delle dottrine sociali, confermando la condanna del marxismo.

7 – 8 aprileRoma, convegno nazionale sui problemi legati alla nazionalizzazione dell’energia elettrica, organizzato dalla Cgil. Dopo che il nuovo governo si è impegnato di attuare nel giro di tre mesi la nazionalizzazione dell’energia elettrica, è “necessario definire compiutamente l’opinione dei Sindacati sull’argomento e le implicazioni che derivano sul piano della azione rivendicativa della categoria”. La preparazione del Convegno si è articolata in una serie di iniziative particolari e differenziate, dalle riunioni qualificate di esperti, ad incontri regionali di dirigenti sindacali a vere e proprie pubbliche manifestazioni. In questi giorni a Terni, Napoli, Genova, Rovigo e Torino si sono svolti pubblici dibattiti sul tema, con una larga partecipazione di lavoratori e di sindacalisti. Hanno parlato i compagni Rubilotti, Bucci, Magnani ed Invernizzi, dirigenti della FIDAE e della CGIL. Riunioni più qualificate sono state tenute a livello regionale a Milano, Venezia, Ancona, Palermo e Bari



10 aprile: il generale Giuseppe Aloja è nominato capo di Stato maggiore dell’Esercito.



11 aprileBonn, scoppia in Germania Occidentale lo scandalo della Talidomite: si scoprono migliaia di bambini nati deformi a causa di questo farmaco usato dalle gestanti.

10 aprile: il generale Giuseppe Aloja è nominato capo di Stato maggiore dell’Esercito.



11 aprileBonn, scoppia in Germania Occidentale lo scandalo della Talidomite: si scoprono migliaia di bambini nati deformi a causa di questo farmaco usato dalle gestanti.

Milano, FIOM e FIM indicono uno sciopero dei metalmeccanici contro la proposta avanzata dalla UILM e successivamente dalla Confindustria, di anticipare l’apertura delle trattative per il contratto nazionale e di sospendere le contrattazioni aziendali.



12 aprileRoma, si svolge al Ministero del Lavoro un nuovo incontro sul modo di rendere validi giuridicamente i contratti di lavoro, dopo la scadenza della legge erga omnes, n. 741. Il Ministro, prendendo atto delle varie posizioni espresse, invita le organizzazioni sindacali a far conoscere, entro il mese, le loro proposte migliorative di un eventuale provvedimento legislativo che si orienti nel senso di una nuova delega fondata sui principi ispiratori della legge erga omnes, la cui efficacia è cessata nel gennaio scorso

Roma, i sindacati incontrano il ministro del Bilancio La Malfa per discutere della necessità dell’avvio di misure programmazione per una nuova politica economica. Le varie organizzazioni sindacali presenti sono tutte d’accordo nel voler collaborare alla definizione dei modi e delle forme che dovrebbe assumere un simile avvio



13 – 14 aprileRoma, Convegno internazionale sulla Libertà del popolo spagnolo, con la partecipazione di personalità del mondo democratico italiano e mondiale.



13 – 15 aprilePalermo, congresso regionale della Cgil. Il congresso si è occupato, in particolare, della definizione organica di una piattaforma rivendicativa regionale



14 aprileParigi, Georges Pompidou è nominato primo ministro.



15 aprile: una radio-ricetrasmittente Br-3u viene occultata dal Kgb “in una zona boscosa fra i laghi di Albano Nemi, a 50 metri dalla via dei Laghi, sul lato destro della strada, in direzione di Velletri”, in un nascondiglio segreto denominato in codice Mezhozernyy. L’apparato sarà poi rimosso il 15 febbraio 1970.



16 aprileNapoli, la polizia carica gli operai della Freda, una azienda di ceramiche che rischia la chiusura

Su La voce Repubblicana, organo del Pri, Ugo La Malfa invita i sindacati a collaborare con la politica del governo, osteggiata dal capitalismo privato.



20 aprileParigi, arrestato il capo dell’OAS, generale Raoul Salan.



21 aprileLosanna, settima assemblea del Noe (Nouvel Ordre Europèe). Al termine dei lavori, presieduti dallo svizzero Guy Amaudruz, viene inviato un “messaggio” al generale Juan Peron: “Il Nuovo Ordine Europeo si congratula con il generale Juan Peron per il successo nelle elezioni argentine e si augura che il suo ritorno al potere rifaccia dell’Argentina un appoggio decisivo della terza forza nel mondo: esprime la convinzione che un giorno l’Argentina giustizialista e l’Europa nazionale costituiranno i principali bastioni dell’ordine nuovo”.



24 aprileSpagna, inizia lo sciopero di 60.000 minatori delle Asturie.

Argentina, la dittatura militare mette fuorilegge il Partito peronista e quello comunista.



25 aprile: gliStati Uniti riprendono gli esperimenti nucleari nel Pacifico. La Cgil diffonde un comunicato di protesta per la ripresa dei test e ribadisce la “necessità della messa al bando delle armi termonucleari e, intanto, della sospensione di ogni esperimento atomico quale primo atto indispensabile per il successo delle trattative per il disarmo generale e controllato e per creare un clima favorevole alla pace”.



28 aprileRoma, la segreteria della Cgil diffonde un comunicato di solidarietà con i lavoratori spagnoli “che – si legge – in questi giorni hanno dato vita a importanti movimenti di scioperi nelle miniere ed in altri settori produttivi per conquistare migliori condizioni di vita e per affermare, nei fatti, i loro diritti democratici e sindacali negati dalla dittatura franchista.(…) Le proteste collettive dei lavoratori spagnoli testimoniano la loro ansia di libertà e di conquista dei diritti democratici e sindacali, la loro volontà di migliorare le condizioni di vita della classe operaia e di tutto il popolo di Spagna (…)“. Anche la Federazione Italiana Lavoratori Industrie Estrattive ha espresso la piena e fraterna solidarietà ai minatori delle Asturie. Nei giorni precedenti anche il Comitato Direttivo aveva espresso la solidarietà dei lavoratori italiani ai lavoratori spagnoli e portoghesi.

30 marzo – 1 aprileCagliari, si svolge il congresso regionale della Cgil. Presente il segretario generale Agostino Novella, si è discusso in particolare sul contenuto del Piano Regionale di Rinascita della Sardegna.



Aprile: Giancarlo Pajetta, in un intervento al Comitato Centrale, riconosce che il Pci non aveva ritenuto possibile la formazione di un governo di centrosinistra, e afferma che “questo giudizio nasceva evidentemente dall’analisi superata della Democrazia cristiana e del capitalismo”. Luigi Longo, da parte sua, afferma che compito dei comunisti non è la presa del potere ma quello di “sapersi muovere per inserirsi ed imporre le soluzioni necessarie”.



1 maggio: in quasi tutti i capoluoghi di provincia si sono svolte manifestazioni per festeggiare la festa dei lavoratori. In particolare importanti manifestazioni si sono svolte a Bologna e Modena, a Napoli – dove ha parlato il segretario generale della Cgil Agostino Novella – a Roma, a Milano, a Firenze, a Bari, a Venezia, a Pescara, ad Ancona. Particolarmente significativa la manifestazione di Cerignola (Foggia), dove è stata inaugurata la Casa del Popolo intitolata a Giuseppe Di Vittorio, alla costruzione della quale hanno contribuito le centrali sindacali di numerosi paesi e la Federazione sindacale mondiale(https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/cgil/appello-della-cgil-per-il-1-maggio-1962)5 maggioSpagna, il generalissimo Franco proclama lo stato d’emergenza nelle Asturie dove continuano le proteste dei minatori.

Roma, la fonte Aristo informa il Viminale sul tentativo del deputato missino Cesare Pozzo di ottenere finanziamenti dall’Oas per Avanguardia Nazionale.



6 maggioRoma, Antonio Segni, leader della corrente Dorotea della DC, è eletto presidente della repubblica con i voti determinanti del MSI. Il nuovo Capo dello Stato chiede a Fanfani di restare in carica fino al termine della legislatura.



9 – 10 maggioRoma, si riunisce il Comitato Esecutivo della CGIL con all’ordine del giorno: Informazioni sugli incontri triangolari e sugli incontri per la programmazione economica (relatore il Segretario Generale Aggiunto Fernando Santi ); Prospettive delle lotte rivendicative (Relatore Luciano Lama)



10 – 13 maggioRoma, IV Congresso confederale della Cisl. Partecipano 526 delegati, di cui 192 rappresentanti delle Usp e 334 rappresentanti delle federazioni e sindacati di categoria. Gli iscritti alla Cisl sono 1.401.737. I lavori sono presieduti da Franco Volontè.
Tema del congresso è: 
”L’Iniziativa rinnovatrice della Cisl nella società in trasformazione per la promozione dei lavoratori italiani”.
Il dibattito è caratterizzato dai temi dell’autonomia sindacale e della contrattazione. Nella relazione generale Storti propone la revisione dell’articolo 39 della Costituzione e rilancia la proposta dell’unificazione di tutti i sindacati 
“democratici”.
Sui rapporti tra Cisl e Cgil Storti si limita a constatare che le due confederazioni sono 
“organizzazioni operanti non solo in posizioni diverse strutturalmente e organizzativamente, ma che hanno due diverse concezioni della società e del sindacato”.
Nel corso del dibattito viene espresso il timore che la Commissione interna possa divenire il reale interlocutore dei dirigenti aziendali: 
“La commissione interna non può essere scelta dal padrone come agente contrattuale in contrapposizione all’unico agente contrattuale che è il sindacato”.
I punti sui quali si articola la mozione conclusiva sono: il rafforzamento organizzativo; lo sviluppo economico e sociale dell’Italia; un nuovo equilibrio sindacale italiano e lo sviluppo economico-sociale su scala mondiale.
La Segreteria che guida la Cisl dopo il Congresso risulta così composta: Storti (segretario generale), Coppo (segretario generale aggiunto), Armato, Cavezzali, Cruciani, Macario, Scalia (segretari), Baldini, Fantoni, Marcone, Rocchi (vice segretari).



11 maggioWashington, in una lettera di Thomas Parrott indirizzata ad Arthur Schlesinger, si comunica che è arrivato il finanziamento per favorire la visita degli esponenti socialisti italiani negli Stati Uniti. Parrott, che è un funzionario della Cia, informa che il finanziamento è stato motivato come “assistenza speciale per il Partito socialista italiano”.



12 maggioRoma, le Segreterie della CGIL e della Federmezzadri hanno preso in esame la situazione nelle regioni agrarie della mezzadria e del piccolo affitto ove è in atto una grande ondata di disdette che compromette seriamente l’attuazione del programma governativo sui problemi della mezzadria e dei contratti agrari. L’iniziativa massiccia dei concedenti a mezzadria e in affitto viene motivata con l’esigenza di attuare trasformazioni fondiarie ed agrarie che renderebbero impossibile la permanenza sul fondo del mezzadro, del colono o dell’affittuario. Nella realtà, i concedenti si propongono di rendere inefficace l’attuazione degli enunciati programmatici del Governo sul «il passaggio dalle tradizionali forme di conduzione basate su vecchi r appor ti contrattuali a nuove forme di conduzione diretta, che diano al proprietario coltivatore poderi idonei ad una produzione redditizia». Infatti nella generalità dei casi, i concedenti si limitano a trasformare il rapporto di lavoro, sostituendo la famiglia contadina con poche unità salariate e riducendo al minimo le attività colturali, col risultato di recare grave pregiudizio alle condizioni economiche e sociali di intere zone. Nei casi in cui il concedente presenta un piano di trasformazione fondiaria ed agraria, lo fa in gran parte con i finanziamenti pubblici, realizzando l’assurda conseguenza che i contributi della collettività servono a disdettare i contadini, anziché a realizzare un loro più sicuro insediamento. Di fronte alla gravita di tale situazione gli on.li Vittorio Foa e Luciano Lama hanno presentato, in questi giorni un progetto di legge per il blocco delle disdette, per limitare l’arbitrio della disdetta ai soli motivi in cui il mezzadro, colono o affittuario sia proprietario d’altro fondo in cui possa trovare utile impiego la mano d’opera della propria famiglia o se il concedente intenda coltivare direttamente il fondo con la propria famiglia, per impedire le misure di controriforma messe in atto da numerosi concedenti e per salvaguardare la possibilità del superamento della mezzadria e del piccolo affitto mediante la loro trasformazione in proprietà contadina, associata e adeguatamente assistita. Per non pregiudicare, nonostante il limite alle disdette, tutte le possibilità di trasformazione, la proposta di legge precisa che bisogna assicurare ai mezzadri, ai coloni e agli affittuari, in quanto naturali candidati al possesso della terra, nell’interesse dello sviluppo economico e produttivo e in accoglimento delle esigenze sempre affermate dai lavoratori a contratto, il diritto di esercitare fin d’ora la loro iniziativa nella coltivazione, nella conduzione e nella trasformazione e di assumere quindi un ruolo primario nello sviluppo economico: ed è perciò che si chiede la loro ammissione — senza limitazione e discriminazione alcuna — a tutti i contributi e aiuti statali. L’urgenza e l’importanza di questa proposta di legge, sono più che evidenti in quanto con la sua rapida approvazione sarà possibile impedire un’ulteriore degradazione di intere zone agrarie e dare inizio al loro rinnovamento



13 maggioNovara, convegno interregionale sui problemi della risicoltura, organizzato dalla Cgil, con l’intervento di Vittorio Foa. Manifestazioni unitarie per la riforma agraria si sono svolte con successo nella Piana del Sele (Salerno), il 20 maggio a Paterno (Catania) con la partecipazione di circa 15.000 mezzadri; sempre il 20 maggio a Napoli per la regione campana; il 29 maggio a Codigoro (Ferrara) dove ha parlato Forni, vice-segretario della CGIL; il 3 giugno a Teramo alla presenza di alcune migliaia di mezzadri.



16 maggio: in un memorandum inviato da Dana Durand ad Arthur Schlesinger si rilevano gli sforzi compiuti per occultare la presenza della Cia ai vertici dell’organizzazione anticomunista, camuffata da gruppo di studio internazionale. Ford propone che i finanziamenti siano trovati “attraverso canali non ufficiali”. Raymond Aron suggerisce di scegliere solo “gente di prestigio”. Altiero Spinelli si raccomanda con Cavazza che l’iniziativa corra su binari indipendenti. Per la segreteria del gruppo, affidata a Fabio Luca Cavazza viene stabilito un budget di 50.000 dollari per il periodo 1962-64 : ”Cavazza – scrive Dana Durand nel memorandum – utilizzerà una organizzazione con sede a Bologna come base sociale della segreteria europea”.



19 – 20 maggio: manifestazioni in numerose regioni per la riforma delle pensioni. Queste manifestazioni hanno assunto un carattere regionale e si sono articolate in due fasi ed in generale in due giorni. Nel primo giorno vi è stato un incontro per così dire interno, cioè un Convegno delle Camere del Lavoro e dei maggiori sindacati provinciali della Regione per una seria discussione sull’orientamento da stabilire sulla riforma del pensionamento e sugli impegni di lotta dell’organizzazione sindacale; il secondo giorno è stato dedicato ad una larga e pubblica manifestazione popolare. A Torino è intervenuto Vittorio Foa, a Genova Sandro Stimilli, a Pisa Fernando Montagnani. Un’altra manifestazione si svolge il 30 e 31maggio Bologna, dove ha parla Rinaldo Scheda. Sull’assistenza e la sicurezza sociale si svolgono altre due altre iniziative distanza di pochi giorni: a Roma il 21 maggio si è svolge un Convegno nazionale promosso dalla Federazione dello Settacolo per la riforma dell’ENPALS. Il 25 maggio invece si tiene a Ferrara un Convegno provinciale sugli integrativi provinciali e la riforma del pensionamento.



20 maggio: Giuseppe Saragat, sulla rivista La Giustizia, scrive: “In altri termini, se in occasione dell’approvazione al Parlamento di una legge sociale utile alla classe lavoratrice e al paese il voto comunista fosse determinante per rompere l’opposizione di una eventuale coalizione di centro destra, solo i conservatori pronti a valersi dei voti neofascisti potrebbero gridare allo scandalo”.



21 maggio: un rapporto anonimo del ministero degli Interni segnala che “i centri neo nazisti di maggior rilievo sono: Movimento sociale europeo del dr. Engdhal di Malmoe (Svizzera); Nuovo ordine europeo del dr. Gastone Amaudruz di Losanna; Giovane legione europea di Ginevra (che ha anche collegamenti con il Msi); Movimento di azione civica di Jean Thiriart di Bruxelles; Lega nordica (Nordbund) di Thun (Svizzera); Circolo del nord Europa del dr. Jordan Collins di Dever (Gran Bretagna). Tutti questi centri hanno rapporti con la notissima Oas. In occasione di un recente incontro che ha avuto luogo a Monaco di Baviera, la centrale dei movimenti suddetti ha deciso di istituire nuove basi d’azione nell’Alsazia-Lorena, in Danimarca, in Austria ( con filiazioni in Alto Adige, ove può sfruttare in senso nazionalistico la situazione)”.

22 maggioRoma, all’ambasciata Usa si incontrano il presidente dell’Eni Enrico Mattei e il sottosegretario di Stato americano George Ball; è presente in funzione di interprete il colonnello Vernon Walters. Il colloquio, organizzato dall’ambasciatore Frederick Reinhardt, è successivo all’accordo per l’acquisto di petrolio sovietico firmato da Mattei. Anche per la possibilità di un’analoga operazione con la Cina, l’incontro ha lo scopo di ristabilire una più ampia collaborazione con le compagnie petrolifere statunitensi.

Roma, il Ministro del Bilancio Ugo La Malfa (Pri) delinea nella “nota aggiuntiva” gli obiettivi della politica economica del Governo (superamento degli squilibri settoriali e territoriali, mantenimento di un elevato tasso di sviluppo) e gli strumenti per realizzarli, prefigurando l’esposizione della “politica dei redditi”28 maggio: sciopero di 48 ore dei braccianti proclamato dalle organizzazioni di categoria aderenti a CGIL, CISL e UIL contro l’atteggiamento assunto dalla Confagricoltura nella discussione per il rinnovo del contratto. Il 24 giugno la FISBA CISL firma un accordo separato e non aderisce allo sciopero proclamato dalla Federbraccianti per il 25 – 27 giugno.

Parigi, condannato all’ergastolo il generale Salan.



29 maggioCeccano (Frosinone), un operaio è ucciso e altri due sono feriti dalla polizia intervenuta durante una manifestazione per il lavoro.



31 maggio: sciagura ferroviaria a Voghera: un locomotore tampona un treno in sosta provocando 62 vittime.

Israele, impiccato il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann.



Maggio: il giornale della Fim Cisl commenta l’unità d’azione con la Fiom Cgil, ponendo in rilievo “la comune decisione di iniziare una grossa battaglia per il completo rinnovamento delle relazioni industriali”.

“La grande lotta dei metalmeccanici milanesi, iniziatasi in febbraio, ha visto impegnati oltre 100.000 lavoratori di una ottantina di aziende fra le quali alcune di grande rilievo. Sono note le rivendicazioni poste a base di questo grande movimento milanese. I lavoratori chiedevano di contrattare i premi di produzione legati al rendimento, sia per migliorare le basi attualmente esistenti, che per adeguare i criteri in modo da garantire una dinamica del premio che rifletta fedelmente gli incrementi produttivi che si sono realizzati in sede aziendale. In pari tempo chiedevano di negoziare i tempi e le tariffe di cottimo nonché il loro collegamento percentuale per i concottimisti. Rivendicano, inoltre, la riduzione effettiva dell’orario di lavoro e la parificazione dei trattamenti previdenziali (malattia e infortunio) tra operai e impiegati. Esigevano la trattenuta delle quote sindacali sulla bustapaga, la normalizzazione del rapporto di lavoro per gli operai assunti con «contratto a termine». Altre richieste (come la qualifica in relazione alla mansione svolta, integrazioni economiche varie, eccetera) erano avanzate in quasi tutte le aziende. La resistenza padronale è stata(e lo è tuttora per alcune aziende) accanita; ed in questa azione si sono ben distinte anche le aziende a partecipazione statale (CGE e Alfa Romeo). Nulla ha risparmiato il grande padronato milanese: rappresaglie, licenziamenti arbitrari, sospensioni. Ha attuato in alcuni casi la serrata e non ha disdegnato di ricorrere anche alla provocazione. Illuminante è il caso della Borletti, di proprietà dell’attuale vice presidente della Conflndustria, il quale attuando la serrata, ha inteso dare una direttiva politica al padronato italiano. Di contro, il movimento dei lavoratori si è allarga to e si è rafforzato con il grande sciopero di solidarietà dei 200.000 metallurgici milanesi. Da questo momento le iniziative per sostenere la lotta non si contano: manifestazioni, raccolta di fondi e ancora scioperi si susseguono in misura sempre crescente. E la lotta si è estesa anche in altre località: NovaraBresciaNapoliPozzuoliPistoiaPalermoPisa Pontedera, aprendo nuove vertenze; decine di migliaia di metallurgici sono scesi in sciopero accanto a quelli di Milano, di Genova, di Torino, di Vicenza, di Modena, di Reggio Emilia e di Bologna, già in lotta da molto tempo. Il padronato è costretto a trattare e si hanno così i primi significativi risultati. Considerevoli gli aumenti salariali ottenuti contrattando il premio di produzione, il cottimo e il concottimo; numerose sanatorie sono state conquistate attraverso premi una tantum a titolo di arretrati; la riduzione effettiva dell’orario di lavoro si afferma in diversi casi, mentre in altri casi la riduzione dell’orario viene conquistata attraverso il prolungamento delle ferie o il pagamento. Si normalizza il rapporto di lavoro per centinaia e centinaia di assunti con contratto a termine; quasi ovunque passa la rivendicazione della trattenuta delle quote sindacali sulla busta paga a richiesta del lavoratore. Si registrano anche altre conquiste particolari, come il pagamento dei tre giorni di «carenza» in caso di malattia o infortunio, nonché integrazioni economiche varie. Merita di essere messo in evidenza il fatto che la contrattazione e la stipulazione dei 50 accordi aziendali sono state compiute prevalentemente dal Sindacato. Va infine sottolineato che questa grande battaglia ha contribuito enormemente a far maturare una serie di rivendicazioni di fondo, quali la settimana di 40 ore in 5 giornate lavorative e l’equiparazione del trattamento normativo (ferie, malattia e infortunio, scatti di anzianità, indennità di licenziamento, eccetera) tra operai ed impiegati; ha consentito che queste rivendicazioni figurino nella piattaforma rivendicativa generale non come problemi che possano essere elusi, ma come voci che caratterizzeranno invece il nuovo e più moderno contratto di lavoro”(da Rassegna Sindacale – maggio 1962)Padova, assume il comando del locale Centro controspionaggio il maggiore Renzo Monico, in forza al Sifar dal 1957.



Giugno: De Lorenzo sottoscrive un accordo con i servizi statunitensi con il quale il SIFAR si impegna a programmare azioni d’emergenza senza informare il governo.



13 giugno: sciopero generale dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto.



14 giugno: nasce l’organizzazione europea per le ricerche spaziali (ESRO). Ne fanno parte, oltre all’Italia, Gran Bretagna, Francia, Repubblica federale tedesca, Spagna, Olanda, Belgio, Svizzera, Austria e Svezia.



18 giugno: il consiglio dei ministri approva un disegno di legge per la nazionalizzazione dell’industria elettrica. Pietro Nenni annota nel suo diario: “Per noi la vittoria politica conseguita stasera è vistosa. Sul piano strettamente finanziario, l’operazione presenta dei rischi”.



20 giugnoRoma, il Parlamento approva il Piano triennale per la scuola che prevede stanziamenti per l’edilizia, i libri di testo e borse di studio



21 giugno: il periodico Organizzazione Industriale invita l’industria privata ad essere “fermissima nella sua volontà di sopravvivere e fortemente decisa a combattere, senza debolezze, senza allarmismi, senza l’illusione di pericolose collusioni, per questa sua sopravvivenza, che non è sopravvivenza d’interessi, ma di un sistema di vita, di una morale, della libertà stessa”.



23 giugnoTorino, per la prima volta dopo molti anni, i lavoratori della FIAT scioperano in tutti gli stabilimenti del gruppo, raggiungendo l’80 per cento di adesioni. Un altro sciopero si era svolto il 19 e, per prevenire nuove astensioni, la FIAT decide la serrata per i giorni 26 e 27 successivi. La Fiom emette un comunicato nel quale si afferma che «lo sciopero dei metallurgici indetto dalla FIOM, dalla CISL e dall’UIL per la giornata odierna ha avuto un successo senza precedenti. Alla FIAT è in sciopero l’80% circa degli operai. Con gli operai della FIAT sono in sciopero nella provincia di Torino quasi 200 mila metallurgici e migliaia di impiegati. Lo sciopero della FIAT ha investito tutti gli stabilimenti ed è stato sorretto da picchetti composti da migliaia di operai del grande complesso. Vi è grande entusiasmo tra i lavoratori che, finalmente dopo tanti anni, hanno vinto il ricatto padronale, malgrado l’ultimo tentativo di crumiraggio da parte della SIDA-LLDD e le profferte padronali fatte ai lavoratori Ieri. L’imponente sciopero di questa mattina si è svolto senza incidenti davanti alle aziende piantonate dai lavor a tori della FIAT. La FIOM rivolge un caldo ringraziamento a tutti i lavoratori in lotta, e rinnova con le altre organizzazioni l’appello allo sciopero per martedì e mercoledì prossimi».



25 – 27 giugno: sciopero nazionale dei braccianti proclamato da Federbraccianti e Uil Terra. Nei giorni precedenti la Fisba Cisl aveva rotto il fronte sindacale firmando un accordo separato. L’accordo separato, rispetto a quanto era già stato concordato nella trattativa unitaria, introduce di diverso, solo una variazione nella percentuale di salario forfettizzato per ferie, festività, gratifica natalizia, e indennità di licenziamento, portandolo dall’11% al 18%, e fissa tre minimi salariali rispettivamente di £. 1.110 per la prima zona, £. 1.330 per la seconda zona e £. 1.550 per la terza zona. In questi minimi oltre alla paga base e alla nostra politica contingenza, è compreso anche il 18% forfettizzato degli istituti suindicati. Fanno poi seguito una serie di clausole che limitano ancora ulteriormente questo insufficiente contenuto salariale, in quanto tali «minimi» per molte provincie diventano i «massimi» livelli salariali, mentre essi non hanno valore per i patti speciali riguardanti alcuni lavori stagionali (raccolta olive, ecc).



26 giugnoTorino, il presidente della FIAT, Vittorio Valletta, dichiara in un intervista, che il centro sinistra rappresenta una scelta inevitabile e annuncia il suo appoggio a questa formula di governo.



30 giugnoRoma, arrestato per violazione della legge Scelba, Stefano Delle Chiaie, responsabile del gruppo neofascista Avanguardia nazionale. Sarà condannato a 1 anno di reclusione e 240mila lire di multa per violazione della legge Scelba.



Estate: a seguito delle condanne nel processo di Milano, il BAS si dissolve. Il terrorismo altoatesino cambia struttura e metodi, si sposta sempre più a destra a fianco delle forma­zioni neofasciste. Si comincia a intravedere l’ombra di Stay behind.



Giugno: sulla spinta dei grandi scioperi dei metallurgici, dei braccianti e salariati, dei cavatori e dei grafici, avanza anche la contrattazione aziendale. Importanti accordi sono firmati alla Motta di Milano dove da oltre 10 anni non si verificava una azione sindacale in azienda. Dopo 28 giorni di sciopero, i lavoratori hanno riportato un grande successo conquistando un premio il produzione, 10 scatti di anzianità per gli operai, la revisione delle qualifiche, la normalizzazione del rapporto di lavoro per 800 lavoratori assunti con contratto a termine e L. 21.000 una tantum. Firmato l’accordo aziendale anche alla Cirio di Napoli.

Arriva a 
Roma il segretario di stato Dean Rusk che rassicura l’ambasciatore americano in Italia sulla volontà del governo di non intervenire a favore dell’apertura a sinistra.

Un memorandum della Cia riassume l’azione che l’agenzia intende compiere, insieme con il Sifar, per contrastare l’apertura a sinistra:
 “Punto 1. Programmare azioni diversificate per eventuali situazioni di emergenza. Punto 2. Intensificare i finanziamenti alle forze che si oppongono alla svolta politica. Punto 3. Sostenere all’interno della Democrazia cristiana singoli leaders e correnti disponibili a fare quadrato attorno alla figura del nuovo Presidente della repubblica Antonio Segni, che non vede di buon occhio l’apertura a sinistra. Punto 4. Appoggiare qualsiasi azione idonea a indebolire la compattezza del Partito socialista a favorire eventuali scissioni interne. Punto 5. Rafforzare nell’area delle fonti di informazione le voci capaci di influenzare l’opinione pubblica nei campi economici e politici”.



LuglioVerona, una bomba esplode nella stazione ferroviaria uccidendo un passante. Indi­ziato di reato Herbert Kuhn, un altoatesino infiltrato dai servizi italiani nelle organizzazioni irredentistiche e in contatto con l’OAS.



3 luglio: l’Algeria dichiara la propria indipendenza e viene subito riconosciuta dalla Francia. L’Italia offre all’Algeria indipendente la propria collaborazione.

Scioperano i lavoratori del gruppo Montecatini.



5 luglio: firmato l’accordo sindacale dei metalmeccanici tra sindacati e Intersind, l’organismo che rappresenta le imprese pubbliche.



7 luglioTorino, i lavoratori della FIAT protestano sotto la sede della UIL, in piazza Statuto, responsabile di aver firmato un accordo separato per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Il ministro dell’Interno Taviani e il quotidiano della Fiat La Stampa accuseranno i comunisti di aver provocato gli incidenti. Ma in realtà protagonisti della protesta sono stati soprattutto i giovani operai immigrati, portatori di una nuova conflittualità sociale. Al termine degli scontri saranno 114 i fermati, 36 i processati per direttissima e condannati a pene varianti da un anno e cinque mesi a tre mesi e venti giorni. ( cfr.  https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/l-operaismo-italiano-e-il-suo-sessantotto-lungo-20-anni/volantino-ddi-quaderni-rossi-distribuito-dopo-piazza-statutoLo stesso Pci è colto di sorpresa da questa radicalità che non riesce a controllare, e l’Unità del 9 luglio definirà la rivolta “tentativi teppistici e provocatori”, ed i manifestanti “elementi incontrollati ed esasperati”, “piccoli gruppi di irresponsabili”“giovani scalmanati”. I Quaderni Rossi (Panzieri, Tronti, Asor Rosa tra i redattori ndr), dal canto loro, giudicano gli scontri di piazza una “squallida degenerazione” di una manifestazione di protesta operaia, ma si guardano bene dal tacciare i manifestanti come “provocatori e fascisti”. La rivolta di piazza Statuto segna per la prima volta l’emergere nella lotta di classe dell’operaio massa, come risulterà al processo dove due terzi degli imputati per le violenze di strada saranno giovani immigrati meridionali. La figura dell’operaio-massa emerge in modo più netto e preciso che durante la rivolta di Genova del ‘60, della quale era stata protagonista un soggetto più genericamente giovanile, “i giovani dalle magliette a strisce”, e il nuovo soggetto operaio nato in questi primi anni ’60 sarà una delle figure sociali protagoniste delle lotte degli anni ‘70. A livello politico, la rivolta di piazza Statuto segna sia il distacco definitivo tra i Quaderni Rossi e la Fiom e il Pci, sia una divergenza all’interno dello stesso gruppo dei Quaderni Rossi: da una parte chi vuole continuare il lavoro di analisi e lo considera predominante rispetto al lavoro direttamente politico (Panzieri), dall’altra chi (Tronti, Negri, Asor Rosa) vuole arrivare immediatamente a soluzioni politiche e organizzative. Questi ultimi abbandoneranno i Quaderni e daranno vita alla rivista Classe Operaia.

Dopo pochi giorni dagli incidenti di piazza Statuto, la Fiat licenzia 84 operai, attivisti della Fiom, della Fim e della Uilm, definiti 
“agitatori, facinorosi e violenti”.

Torino, la segreteria della Cisl attribuisce la responsabilità degli scontri a piazza Statuto a “gruppi di teppisti prevalentemente formati da elementi estranei alle organizzazioni sindacali, assoldati da chi oggi ha particolari interessi a determinare nell’opinione pubblica il discredito sui sindacati – e – per provocare nei confronti dell’attuale formula di governo e nei confronti delle forze dell’ordine motivi di risentimento e di discredito”. La segreteria della Cgil denuncia, a sua volta, in un comunicato, “la presenza di provocatori che operavano sul piano del teppismo, e del tutto estraneo e anzi respinto dalla gran massa dei lavoratori in sciopero”.



8 luglioBolzano, un ordigno esplode nei bagni della stazione, provocando un ferito.

Roma, per un disguido, un redattore del quotidiano Paese Sera riceve una telefonata dal segretario dell’ispettore di Ps Vincenzo Agnesina, che gli dice: “Avvisi il suo direttore che domani, qui a Torino, ci saranno nuovamente disordini. Disordini grossi”. La telefonata, come si saprà in seguito, era diretta al quotidiano Il Tempo, diretto da Renato Angiolillo.



14 luglioRoma, raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto degli statali. Si crea la premessa di una revisione generale delle retribuzioni che porta ad una rivalutazione del salario del 20 per cento.



18 luglioRoma, i giudici che hanno processato i manifestanti del 30 giugno 1960 di Genova, scrivono nella loro sentenza a proposito del Msi: “E’ ben vero che autorevoli rappresentanti del Msi hanno pubblicamente proclamato la identità di ideologia e di tendenze del partito con le ideologie e le tendenze del fascismo, del quale essi rappresentanti si dicono continuatori. Ma le parole finché non assurgono a programma d’azione e di ricostruzione non possono giustificare la tesi (…) Senza entrare in considerazioni di carattere politico è sufficiente osservare che nell’ordinamento costituzionale e democratico italiano, il Msi costituisce un partito legittimamente costituito con i suoi rappresentanti che partecipano ai lavori legislativi, del quale il diritto di cittadinanza è stato riconosciuto (…) dall’on. Togliatti”.

La sentenza è assolutoria solo per 2, mentre degli altri 41, 7 vengono condannati a pene che giungono fino a 4 anni e 6 mesi di reclusione, e 34 a pene inferiori.



28 luglio: l’Oas condanna a morte Enrico Mattei e “tutti i membri della sua famiglia (moglie, figli, eccetera)”. Legittimi dubbi sull’autenticità del messaggio vengono avanzati visto che Mattei, ad esempio, non aveva figli e che questo particolare era di dominio pubblico. Si rafforzano, però, le misure di sicurezza attorno al presidente dell’Eni.



LuglioRoma, va in pensione il procuratore generale presso la Corte di cassazione Mario Comucci. Durante la Rsi era stato componente della stessa Corte.



1 agosto: la Questura di Ravenna trasmette al Viminale una nota con la quale informa che Pace e Libertà “verrebbe finanziata da facoltosi agricoltori e industriali di Ravenna, i quali se ne servirebbero per polemizzare contro il Partito comunista e l’attuale forma di governo di centrosinistra (…) recentemente è stato costituito in Ravenna con sede in via Gaspare Garattoni n.12 un altro movimento, denominato Centro italiano studi sociali, che è una emanazione di quello anticomunista sopra menzionato. Responsabile è tale Zanetti Arrigo”.

3 agostoRoma, la Segreteria nazionale della FIOM “di fronte al licenziamenti di rappresaglia effettuati dalla direzione della FIAT il giorno precedente, allo scopo evidente di colpire il diritto di sciopero e i diritti sindacali (…) ha deciso di concerto con la FIOM di Torino, di proclamare uno sciopero di 24 ore per la giornata di domani, sabato 4 agosto in tutti gli stabilimenti e filiali del gruppo FIAT-OM nel territorio nazionale. Contemporaneamente, per quanto riguarda le alt re fabbriche metallurgiche di Torino, le organizzazioni sindacali locali hanno deciso di effettuare una sospensione di lavoro di 10 minuti in solidarietà con i lavoratori della FIAT. Dal canto suo la Segreteria nazionale della FIOM invita tutti i metallurgici italiani a manifestare nella giornata di domani la loro protesta, anche con fermate unitarie del lavoro nelle fabbriche, riservandosi di esaminare in prosieguo tutte le forme di pressione e di azione sindacale che si renderanno necessarie, per rispondere all’attacco che la FIAT intende portare all’obbiettivo della intera categoria di conquistare un nuovo contratto nazionale di lavoro fondato sul pieno riconoscimento dei diritti sindacali (…)”.



4 agostoTorino, CGIL, CISL e UIL indicono uno sciopero in tutti gli stabilimenti FIAT per protestare contro il licenziamento di 84 attivisti sindacali appartenenti alle tre confederazioni, accusati di aver compiuto violenze ai danni di altri lavoratori durante le agitazioni per il rinnovo del contratto.



5 agosto: l’Unione Sovietica inizia una serie di esperimenti nucleari nell’atmosfera.



7 agostoRoma, si insedia la commissione nazionale per la programmazione economica, voluta da Fanfani e dal ministro del Bilancio Ugo La Malfa. Ne fanno parte esperti, sindacati e industriali ed è presieduta dall’economista Pasquale Saraceno



18 agostoVienna, un gruppo di neofascisti italiani fa saltare in aria il monumento ai caduti dell’Armata Rossa. Autori dell’attentato sono il milanese Giorgio Massara e i veronesi Maurizio Perito, Franco Panizza e Sergio Tazio Poltronieri, quest’ultimo collaboratore stabile del Sifar .



21 agosto: terremoto in Irpinia, 16 le vittime, 200 feriti e oltre 10.000 senza tetto.



22 agostoParigi, De Gaulle sfugge, in un sobborgo parigino, ad un duplice attentato organizzato dall’OAS e compiuto dal commando Delta dell’Oas, guidato dal tenente colonnello Bastien Thiry.

La stazione Cia di 
Roma e i funzionari dell’Ambasciata americana sono avvicinati da monsignor Berloco: “Mons. Berloco ci ha avvicinati per sottolineare che il Concilio pur avendo origini religiose ha implicazioni sociali e politiche a livello internazionale (…) Egli suggerisce che (se non è possibile inviare una delegazione Usa ufficiale) si potrebbe fuorviare con la presenza di un ambasciatore (come si è fatto in occasione dell’80° genetliaco del Papa) invitando alla cerimonia l’ambasciatore Finletter”.



27 agostoCape Canaveral, gli Stati Uniti lanciano nello spazio il Mariner II, prima sonda spaziale diretta verso Venere.



4 settembreBari, la polizia carica con estrema violenza gli operai edili in sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro.



11 settembre: sale la tensione tra Cuba e Stati Uniti. L’Unione Sovietica assicura a Fidel Castro la propria protezione in caso di attacco americano.



12 settembreRoma, la Segreteria della CGIL ha discusso lo sviluppo delle lotte sindacali in corso. Secondo la segreteria “l’intensificarsi e l’estendersi dell’azione sindacale ha portato alla organizzazione di picchetti davanti alle aziende e di manifestazioni pubbliche per far conoscere alla generalità dei cittadini i veri motivi delle lotte operaie. L’esercizio di questi elementari diritti democratici e sindacali ha scatenato da parte padronale, una campagna contro i sindacati ed i lavoratori che mira a deformare il significato e lo scopo reale delle lotte in corso. Di fronte a questa campagna la CGIL sente il dovere di dare una ferma risposta. Il ricorso ai picchetti di sostegno dello sciopero e alle manifestazioni di massa sono un diritto tradizionalmente riconosciuto alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori e rappresentano il solo modo concreto di difendere lo sciopero contro la pressione padronale che tende a farlo fallire, avvalendosi oltre che di imponenti mezzi di propaganda, di forme di ricatto e di coercizione della libera volontà dei lavoratori (…) Questo diritto deve essere riconosciuto e rispettato in primo luogo dalle forze di polizia e dalle pubbliche autorità che, invece, troppo spesso tendono a considerarlo, a torto, come mezzo illegale di intimidazione e di turbamento dell’ordine pubblico (…) La Segreteria confederale, soprattutto in relazione alle lotte in corso che si presentano difficili per l’accanita resistenza opposta dal padronato, nel momento in cui si fa più grande la necessità del ricorso alla difesa e alla propaganda per la lotta con i picchetti e le manifestazioni di massa, invita tutte le proprie organizzazioni ad esercitare il massimo controllo adottando tutte le misure adeguate perché la lotta non sia deviata dai suoi obiettivi sindacali e perché eventuali provocazioni, da qualunque parte vengano, siano neutralizzate e respinte. E’ questa una delle condizioni essenziali perché le lotte in corso abbiano un esito vittorioso. La Segreteria della CGIL invita le organizzazioni nazionali e locali a dibattere con i lavoratori questi problemi e a stabilire, per la loro soluzione, i necessari contratti con gli altri sindacati”.



20 settembreAlgeria, Ferhat Abbas eletto presidente, Mohammed Ben Bella primo ministro.



21 settembreRoma, si è svolto il Convegno nazionale della Cgil sui problemi del tesseramento 1963 e del finanziamento del Sindacato, con largo ed attivo concorso dei dirigenti delle CCdL e delle principali Federazioni Nazionali di categoria


22 settembreRoma, Pier Paolo Pasolini è aggredito e schiaffeggiato alla prima del film Mamma Roma.



24 settembreNapoli, la polizia disperde un corteo di metalmeccanici in sciopero per il rinnovo del contratto, ferendone 7 e fermandone 20.



25 settembreTorino, nel corso dell’assemblea regionale dei vescovi, si dichiarano favorevoli alla politica di centro-sinistra quelli di Alba, Biella e Alessandria, contrari quelli di Vercelli e Novara; non assume invece posizione quello di Torino.



26 settembre: colpo di stato nello Yemen. Un gruppo di ufficiali filonasseriani uccidono il Re e proclamano la repubblica.



28 settembreMilano, rapito il viceconsole spagnolo Isu Elias, che verrà liberato qualche giorno più tardi. E’ il primo sequestro di persona eseguito in Italia.



29 settembre: Roma, la Segreteria della CGIL ha indirizzato al Presidente del Consiglio, On. Fanfani, una lettera per richiamare l’attenzione del Governo sulla necessità di procedere sollecitamente ad un incontro con i Sindacati per dar luogo ad un approfondito esame dei problemi agricoli. La Segreteria della CGIL è preoccupata per (il) ritardo, anche perché in queste ultime settimane il Ministro dell’Agricoltura ha effettuato altre consultazioni e ha pronunciato discorsi pubblici di politica agraria i quali, pur nella loro genericità, hanno mantenuto e aggravato l’incertezza circa io atteggiamento del Governo sui problemi agrarie per alcuni aspetti risultano in contrasto con gli stessi impegni programmatici.



Settembre: arriva a Roma il sottosegretario alla Difesa Roswell Gilpatric che si incontra con il ministro della Difesa Giulio Andreotti al quale ribadisce la netta opposizione del governo americano all’apertura nei confronti del Psi.

“Numerose le iniziative in preparazione della Conferenza delle donne lavoratrici, organizzata dalla Cgil e in programma nella prima metà di novembre. Il
15 settembre a Bari ha avuto luogo la Conferenza sui problemi femminili derivanti dal fenomeno nell’emigrazione interna ed estera, alla quale hanno dato l’adesione personalità importanti del Mezzogiorno e tecnici interessati al fenomeno. Le relazioni sono state svolte dall’on. Matera e dall’on. Sotgiu, segretario regionale della CGIL in Sardegna. Hanno preso la parola anche l’on. Foa, il vice segretario della CGIL, Nicosia, il Prof. Bauer e numerosi altri intervenuti. A fine settembre a Novara si è svolta una tribuna sindacale delle lavoratrici tessili dell’alta Italia, mentre a Corno si sono incontrate le lavoratrici delle industrie chimiche per dibattere i loro temi rivendicativi. Sono previste per il mese di ottobre iniziative particolari nel settore dell’abbigliamento e convegni specializzati a Torino Milano su problemi dell’orario di lavoro e delle qualifiche per le donne lavoratrici. Alla fine del mese di luglio si è svolto a Venezia il Convegno Regionale Triveneto delle donne della campagna, al quale ha preso parte il vice segretario della CGIL Sighinolfi ed a Piacenza un Convegno delle ortofrutticole al quale ha parlato l’on. Foa.
Nei mesi estivi il settore dell’agricoltura è stato particolarmente impegnato in lotte di grande portata e manifestazioni di significativo rilievo. Il Comitato Nazionale di coordinamento per la Riforma Agraria ha elaborato tutta una serie di iniziative per sottolineare l’urgenza di una discussione parlamentare che realizzi senza indugi le programmate riforme, soprattutto in direzione del superamento della mezzadria. Riunioni in comune fra dirigenti della CGIL e della Federbraccianti hanno avuto luogo in agosto nelle più importanti CCdL interessata alla mezzadria. A Napoli si è tenuta una riunione dei dirigenti delle CCdL meridionali per elaborare le necessarie iniziative tese in particolare ad organizzare la lotta per il superamento dei contratti abnormi nel Mezzogiorno. Nei primi giorni del mese di ottobre si svolgerà a 
Bari un Convegno a carattere interregionale del Mezzogiorno per discutere i problemi relativi la colonia e la compartecipazione, divenuti indilazionabili. La preparazione del Convegno di Bari si articola in riunioni specializzate nelle differenti provincie e con manifestazioni locali di lotta(da Rassegna Sindacale).



1° ottobre: James Meredith è il primo studente di colore ammesso all’Università del Mississippi, fino a quel momento riservata ai soli bianchi.

Esce nelle edicole la rivista Panorama, nata dalla collaborazione fra Time-Life e Mondadori. E’ diretta da Nantas Salvataggio.



2 ottobre: a completamento degli accordi precedenti, i sindacati dei metalmeccanici firmano con l’Intersind un accordo che riconosce la legittimità della contrattazione aziendale su cottimi, premi di produzione ed altro.



3 ottobre: Fiat e Olivetti firmano con i sindacati un protocollo separato di acconto sul futuro rinnovo.



5 ottobreMilano, si svolge una marcia silenziosa dei lavoratori metalmeccanici.



6 ottobreRoma, la Questura invia un appunto al Viminale segnalando che “persona addetta a mansioni di inserviente è disposta a fornire notizie sull’attività di alcuni organismi politico-culturali del Pci. Se ne propone l’assunzione temporanea, a titolo sperimentale, per tre mesi, con assegno mensile di lire 30.000 Nome di battaglia del collaboratore: Minova”. La fonte verrà assunta.



8 ottobre: l’Algeria entra a far parte dell’ONU.

Pietro Nenni, parlando a 
Roma, afferma, riferendosi ad un’ eventuale partecipazione del Psi al governo: “Tutto ciò pone in maniera nuova e più imperiosa il problema di chi sarà nella stanza dei bottoni, in altre parole di chi controllerà le leve del potere dello Stato”11 ottobreRoma, papa Giovanni XXIII apre solennemente in San Pietro il Concilio Vaticano II. 
Continua inwww.wikiwand.com/it/Concilio_Vaticano_II
www.vatican.va/jubilee_2000/magazine/documents/ju_mag_01051997_p-21_it.html
www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/index_it.htm

Concilio Vaticano II: un seme che continua a crescere
www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2020-06/concilio-vaticano-ii-papa-francesco-benedetto-pentecoste.html
Il Concilio Vaticano II nella stampa comunista italiana (1959-1965) – Diacronie n. 11 4 aprile 2011
https://journals.openedition.org/diacronie/3504
SPECIALE CONCILIOwww.aclimilano.it/speciale-concilio-vaticano-ii/
11 – 13 ottobrePalermo, Conferenza dei lavoratori agricoli dei paesi del Mediterraneo. L’iniziativa è stata organizzata dalla Cgil unitamente ai Sindacati iugoslavi e marocchini. Nei primi giorni di ottobre, si è svolto invece a Bruxelles il Convegno Europeo del settore Enti Locali, mentre è in preparazione una Conferenza Mondiale Sindacale sul MEC. Sono previsti anche incontri specializzati con i Sindacati iugoslavi sul problema del neocolonialismo e con quelli tedeschi sul tema del MEC.


14 ottobreCuba, un aereo spia americano scopre installazioni missilistiche sovietiche. Il presidente Kennedy ne denuncia pubblicamente l’esistenza e ordina il blocco navale attorno all’isola. La tensione tra le due superpotenze sale fino al limite dello scontro armato. Senza alcuna consultazione preventiva con gli alleati, il presidente americano John F. Kennedy annuncia l’istituzione del blocco aeronavale attorno a Cuba.



15 ottobreRoma, il generale De Francesco è collocato bruscamente a riposo con nove mesi di anticipo sulla scadenza del suo mandato. Il generale Giovanni De Lorenzo è nominato comandante dell’arma dei carabinieri e lascia il Sifar (Servizio Informazioni Forze Armate), alla cui direzione va il generale Egidio Viggiani, sostituito come capo dell’Uffico D dal colonnello Giovanni Allavena. Il collegamento tra De Lorenzo, e perciò l’arma dei carabinieri, e il Sifar resta molto stretto in quanto il generale porterà con se una ventina di ufficiali del Servizio a cominciare dal colonnello Luigi Tagliamonte, che assumerà la veste di amministratore di entrambi gli organismi. Altri ufficiali trasferiti all’arma dei carabinieri dal Sifar saranno i colonnelli Mario Filippi, Mario De Forgellinis e Giuseppe Palumbo, il tenente colonnello Agostino Buono, il maggiore Augusto Centofanti e il capitano Antioco Biggio.

Milano, i metalmeccanici manifestano per le strade della città



17 ottobreNiscemi (Caltanissetta), la polizia carica i cittadini che protestano per la cronica mancanza d’acqua, effettuando anche un rastrellamento casa per casa che termina con l’arresto di 23 uomini e 50 donne.

Roma, nel corso di una manifestazione contro il regime di Franco, la polizia carica i dimostranti. Numerosi contusi e feriti, fra i quali il deputato del Pci Giovanni Tonetti.



20 ottobre: ordigni collocati dentro alcune valige esplodono contemporaneamente nei depositi bagagli delle stazioni di Trento e Verona, dove muore il ferroviere Gaspare Erzen. Degli attentati saranno accusati Peter Kienesberger, dirigente del Bas, e tre cittadini tedeschi, i fratelli Heinrich e Fritz Bünger e Herbert Kühn. Quest’ultimo, neonazista, si segnalerà anche per attentati a Parigi e Berlino-est, dove verrà arrestato e condannato all’ergastolo.

Fallisce un attentato contro la sede dell’Istituto tecnico industriale di 
Bolzano.

Roma, nominato presidente della Corte costituzionale Gaspare Ambrosini, che sostituisce Giuseppe Cappi.

Truppe cinesi entrano in 
India.



22 ottobreMilano, il giovane comunista Giovanni Ardizzone è ucciso dalla polizia durante una manifestazione a sostegno di Cuba e contro il blocco navale degli Stati Uniti deciso da Kennedy, dopo la scoperta di installazioni missilistiche sovietiche sull’isola.



25 ottobreCatania, segnalata la presenza in città di Marcelo Carlos, mafioso italo-americano. Successivamente, la sua presenza verrà messa in relazione con il sabotaggio dell’aereo di Enrico Mattei.



27 ottobre: un bireattore MS-760 dell’Agip, decollato da Catania e diretto a Milano, si schianta al suolo a Bescapè, nei pressi di Pavia. A bordo c’è l’ingegnere Enrico Mattei, presidente dell’ENI. Si sospetta un attentato della ma­fia su commissione della CIA, ma non sarà mai provato processualmente. Oltre a Mattei, muoiono il pilota e un giornalista inglese. Alla fine del 1992 il mafioso Tommaso Buscetta, collaboratore di giustizia, dirà che “Mattei fu ucciso su richiesta di Cosa Nostra americana perchè con la sua politica aveva danneggiato importanti interessi americani in Medio Oriente”. Nel 1995 la Procura della repubblica di Pavia riaprirà l’inchiesta senza però arrivare ad alcuna conclusione definitiva

La Lega della libertà svolge il suo convegno, che si concluderà il 4 novembre, a Malta. Si decide di costituire entro il prossimo anno un “Fronte unico anticomunista”.



28 ottobreMosca, Krusciov annuncia lo smantellamento delle basi sovietiche a Cuba e il ritiro dei missili.

In un memorandum americano sulle Reazioni in Europa occidentale alla crisi cubana, si riferisce che Giuseppe Saragat è un esponente socialdemocratico “accesamente filo americano e filo occidentale che mette in dubbio la legalità delle azioni americane”, e si rilevano i “risentimenti di Amintore Fanfani e di altri leader del governo per non essere stati consultati dagli Stati Uniti”.

Bescapè (Pavia), l’agricoltore Mario Ronchi è accompagnato negli uffici della Snam, a San Donato Milanese, dove è interrogato da persone rimaste ignote, sull’incidente che ha causato la morte di Mattei.



Autunno: Licio Gelli entra nella loggia massonica Gian Domenico Romagnosi di Roma.



Ottobre: nel documento Nato, denominato “Appendice 3 dell’annesso N Affari civili, Uscinceur Oplan n.100-1”, pubblicato con altri da un giornale norvegese nel 1967, nella parte relativa all’Accordo sullo statuto delle forze richiamate d’emergenza’ si legge che, “nel caso di turbamento interno che potrebbe influenzare materialmente la missione delle forze statunitensi e la loro sicurezza, come una sommossa militare o una resistenza su larga scala, il governo italiano dovrà fare il possibile per sopprimere tale turbamento con l’uso delle proprie risorse. Se queste iniziative fossero insufficienti, o nel caso di una richiesta d’aiuto da parte del governo, o se il comandante in capo statunitense dovesse ritenere che il governo non fosse in grado di sopprimere tale turbamento tempestivamente, le forze Usa potranno intraprendere quelle azioni che il comandante in capo statunitense giudicherà necessarie o di iniziativa propria o collaborando con il governo (…)”.

Milano, Il Giorno scrive che “L’estrema destra europea ha bisogno di gettare l’allarme alle frontiere, di dichiarare stati di emergenza, di offrirsi salvatrice dei diritti nazionali. Se nessuno li turba, essa stessa li viola”.



3 novembreWashington, Arthur Schlesinger invia al presidente John Kennedy un memorandum sulla visita di Ettore Bernabei: “Il 27 ottobre Ettore Bernabei, direttore generale della Rai, il monopolio televisivo di stato italiano, mi ha telefonato. Ha detto di essere venuto in America ufficialmente per attendere al convegno delle televisioni europee, ma che il vero scopo del suo viaggio era quello di incontrarsi segretamente con me. La ragione della sua visita sta nelle relazioni Usa-Vaticano, o meglio nella mancanza di relazioni, come ha detto Bernabei. Egli sostiene che il Concilio ecumenico offre al tempo stesso opportunità e rischi. Ha sottolineato la collaborazione della Chiesa ortodossa russa con il Concilio come un esempio delle trame sovietiche per strumentalizzare il Concilio. Bernabei ha inoltre lamentato che qualora gli Stati uniti decidessero di non partecipare al Concilio con una delegazione ufficiale, la cosa andrebbe a tutto vantaggio dei comunisti. Bernabei ha domandato se mi fosse possibile recarmi in Italia, onde incontrarmi con il Papa o con uno o due esponenti del Vaticano. In questo modo, egli ha detto, sarebbe possibile dare inizio a una serie di contatti continui e segreti. Gli ho domandato perché non si sia messo in relazione con la nostra Ambasciata a Roma. Bernabei ha fatto una faccia addolorata come se gli avessero pestato i piedi; ha detto che non è suo costume criticare abili funzionari ma che i nostri rappresentanti a Roma non mostrano sufficiente simpatia verso la nuova politica del Vaticano per stringere un rapporto positivo con loro. I miei consigli sul come comportarci di fronte alle sue offerte sono: 1. Bernabei, lo ha confermato un telex di Reinhardt, agisce per conto di Fanfani. 2. Non è chiaro se il Papa e Fanfani lo abbiano veramente incaricato della cosa o se sia mosso di sua iniziativa e poi abbia ottenuto l’ok dal Papa e da Fanfani, o solo da Fanfani. Propendo per questa ultima ipotesi. Quando gli ho chiesto esplicitamente se agisse per mandato del Papa, egli ha risposto elusivamente. La mia versione è che il suggerimento di recarmi a Roma per vedere il Papa è probabilmente una sua idea personale. 3. E’ vero che le nostre relazioni con il Vaticano vanno incoraggiate, sono d’accordo che abbiamo bisogno di un intermediario, ma suggerirei di scegliere come tramite un protestante”.

Roma, Marcello Boldrini ed Eugenio Cefis sono nominati, rispettivamente, presidente e vice presidente dell’Eni.



3 – 4 novembreNapoli, convegno delle Camere del lavoro del sud Italia, organizzato dalla Cgil. (Cfr. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/cgil/azione-rivendicativa-e-costruzione-del-sindacato-nel-meridione-intervista-a-vittorio-foa)
5 Novembre
: il New York Times scrive a proposito della morte di Mattei: “(…) La sua influenza spaziava nella politica italiana, nell’equilibrio della guerra fredda fra Oriente e Occidente e, indirettamente nei rapporti diplomatici di un’importante potenza della NATO con il blocco comunista e i neutrali afro-asiatici (…) Egli aveva sviluppato, durante gli ultimi anni, una forte deviazione anti americana e anti-NATO”.

Per i suoi dissensi con il presidente Kennedy l’addetto militare a 
Roma, Vernon Walters, è sostituito da James Strauss. Prima di partire per gli Stati Uniti Walters incontra De Lorenzo e concorda che i piani di sicurezza già stabiliti saranno trasmessi non ai ri­spettivi successori, ma al colonnello Rocca per l’Italia e a Karamessines per gli Stati Uniti.



6 novembre: l’ONU condanna la politica di apartheid condotta dal governo sudafricano.



7 novembre: Ettore Bernabei, rientrato in Italia, scrive ad Arthur Schlesinger: “Caro Mr. Schlesinger, innanzitutto desidero esprimerLe ancora una volta la mia profonda gratitudine per avermi ricevuto in questo momento difficile e delicato. Ho atteso qualche giorno a scriverLe perché ho dovuto discutere il mio viaggio con le persone che Le ho menzionato durante il nostro incontro. Esse si sono dimostrate interessatissime al tema toccato. In particolare esse sarebbero estremamente compiaciute di poterLa incontrare qualora Ella potesse partecipare in Italia a qualche incontro (…) La prego di accettare i miei migliori saluti e l’espressione della mia più alta stima”.

L’ambasciatore americano presso la Nato, Thomas Finletter scrive una lettera a John Kennedy sul conto di Amintore Fanfani informandolo che si è lamentato perché la stampa internazionale non ha dato alcun risalto alla sua visita in Urss, da lui definita “una storica missione”. Fanfani, peraltro, ignora che Kruscev in un carteggio con Kennedy, lo definisce “un arguto megalomane che vorrebbe essere in Italia quello che è De Gaulle in Francia”.



10 novembre: il consiglio nazionale della Dc impone un deciso freno alla politica riformista ed ingiunge al Psi di rompere, senza più indugi, i rapporti con il Pci. Moro esclude che possa essere approvata nel corso della legislatura la riforma regionale. E questo anche per l’esistenza di “una forza d’urto senza scrupoli” come il Pci; critica il permanere dei legami fra socialisti e comunisti; lamenta la “scarsa comprensione per le esigenze del mantenimento dell’ordine pubblico” e, soprattutto, gli “sbandamenti e le dissonanze di rilievo” in politica estera.


16 – 17 novembre: sciopero nazionale dei braccianti. Si svolgono numerose manifestazioni per chiedere al governo una nuova politica per l’agricoltura e il superamento di istituti contrattuali, come la mezzadria, ormai anacronistici.



20 novembre: gli Stati Uniti sospendono il blocco navale attorno a Cuba.



24 novembreParigi, il generale Raoul Salan, leader dell’OAS, è condannato all’ergastolo.



27 novembreRoma, approvata la nazionalizzazione dell’energia elettrica che prevede il conferimento degli impianti privati e pubblici all’Ente nazionale per l’energia elettrica (Enel) e l’indennizzo diretto alle società espropriate. Votano a favore, oltre alla maggioranza di governo, anche i comunisti. Nasce l’ENEL. (Cfr. https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/cgil/con-l-enel-si-puo-dare-inizio-al-secondo-tempo-della-battaglia-antimonopolistica)Washington, Arthur Schlesinger invia a Ralph Dungan, assistente del presidente Kennedy per i problemi della Chiesa, un memorandum sulla visita di Ettore Bernabei: “Accludo la lettera di Ettore Bernabei, l’uomo che si è offerto di fungere da tramite per la faccenda del Vaticano. Dalle sue parole si desume che avrebbe discusso la cosa con il cardinal Cicognani, con l’arcivescovo Dell’Acqua, forse con lo stesso Papa e, ovviamente, con Fanfani (…) Propongo di metterlo in contatto a Roma con Francis Williamson (il nuovo vice dell’ambasciatore)”.



29 novembre: Dario Fo e Franca Rame lasciano la trasmissione televisiva Canzonissima per le continue censure a cui sono sottoposti. Per solidarietà nessun attore italiano li sostituirà.



NovembrePrato, nasce il sindacato lanieri, aderente alla Fiot – Cgil



2 dicembreRoma, X° congresso del PCI. Nella risoluzione finale si afferma che il mondo operaio non solo rispetta i diritti religiosi, ma intende aprire un nuovo dialogo con le masse cattoliche. Concilianti i toni nei confronti del Partito socialista che invece è molto critico con la linea comunista. Berlinguer entra in segreteria.


9 dicembreRoma, dopo che il segretario generale della CGIL, Agostino Novella, aveva riaperto la questione dell’unità sindacale, il segretario della CISL, Bruno Storti, risponde in termini diversi rispetto al passato: la CISL valuterà le intenzioni della CGIL nelle questioni concrete quali l’attuazione dell’art. 39 della Costituzione, il ruolo del sindacato di fronte alla programmazione, la riforma agraria. “Probabilmente – conclude Storti – l’unità sindacale sarà un processo graduale che si realizzerà nel tempo”.



11 dicembre: Aldo Moro, segretario nazionale della Dc, scrive a Victor Anfuso: “Mio caro Victor, è stato un piacere incontrarti di nuovo in Italia. Mi spiace che il presidente Segni fosse fuori Roma, almeno hai avuto l’opportunità di vedere il primo ministro. Tu, mio caro Victor, conosci i problemi dell’Italia meglio di qualsiasi altro americano e forse meglio anche di molti italiani. Hai vissuto con questi problemi sin dalla guerra con i tuoi amici De Gasperi e Fanfani, adesso li vivi con me che sto alla guida della Democrazia cristiana. Da anni beneficiamo dei tuoi consigli per condurre l’Italia verso un tipo di democrazia americana, la quale significa una giustizia economica per tutti. Questa è la ragione per cui abbiamo deciso di dare una nuova ‘chance’ agli elementi anticomunisti del Psi per consentire loro di raggiungere la Democrazia, ricordando l’esempio del presidente F. D. Roosevelt e come egli realizzò il New Deal adottando le proposte di riforma del Partito socialista americano. In questo modo voi siete riusciti a rafforzare il vostro stesso Partito democratico e, in ultima analisi, a ridurre il potere delle sinistre nel vostro Paese. Adesso, come attuale capo del partito democristiano in Italia, io voglio continuare, anzi voglio spingere ancora oltre le riforme sociali necessarie, di modo da avvicinarci ancora di più, e servire come partner, al vostro grande Paese. Il che significherà sottoporsi al più grande degli sforzi. Non conosciamo le mete che abbiamo potuto raggiungere grazie ai tuoi aiuti, a partire dalle elezioni del 1948. Perciò speriamo sinceramente che ora il tuo prestigio, lo dimostra l’alta stima che Kennedy pone in te avendoti nominato presidente della Commissione per il centenario italiano, possa aiutarci in questo momento cruciale a sbarazzarci una volta per tutte della minaccia comunista in Italia e in Europa. Sperando di vederti presto di nuovo a Roma, credimi, mio caro Victor, tuo affezionatissimo Aldo Moro”.

In un memorandum per il Dipartimento di Stato si riportano le confidenze fatte da monsignor Vagnozzi, il quale informa che “Giovanni XXIII ha un cancro inoperabile. Gli restano da vivere da 6 a 12 mesi. L’arcivescovo Vagnozzi ha enfatizzato la natura altamente confidenziale della sua rivelazione. Ha pregato di non fare il suo nome”. Parlando poi della successione, Vagnozzi afferma che il candidato favorito è monsignor Montini, attestato su una posizione “a mezza strada tra la conservazione e il rinnovamento”; che la delegazione tedesca è la più progressista e appoggerà l’elezione di Montini; che il ritorno di quest’ultimo segnerà la sconfitta del sottosegretario di stato vaticano mons. Dell’Acqua, “artefice dell’esilio di Mons. Montini a Milano all’indomani della morte di Pio XII”.



20 dicembreRoma, costituita la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia. Complesse vicende politiche e istituzionali ne ritardano tuttavia l’inizio dei lavori. Prima ne sarà presidente il deputato socialdemocratico Paolo Rossi e poi il senatore democristiano Donato Pafundi. Altri presidenti si succederanno nelle successive legislature.

Roma, si conclude con l’accordo Intersind, la vertenza dei metalmeccanici delle aziende a partecipazione statale.



21 dicembre: la riforma della scuola introduce la scuola media unica e eleva l’obbligo scolastico a 14 anni



22 dicembreRoma, la Corte di assise assolve per aver agito in stato di guerra, 28 partigiani accusati dai carabinieri nel 1951 di tentato omicidio nei confronti di Quinto Arti da loro indicato come spia fascista, e di altri reati. I 28 partigiani erano stati incriminati il 28 aprile 1944 e successivamente prosciolti, ma nel 1951 i carabinieri avevano riaperto il caso



26 dicembrePalermo, assassinato Calcedonio Di Pisa, mafioso di rango vicino a Manzella e ai Greco. Comincia la grande guerra di mafia.



29 dicembreRoma, emanata la legge per la cedolare sui titoli azionari che mira al controllo dell’evasione fiscale

Bolzano, rinviati a giudizio 119 imputati per la “notte dei fuochi” del giugno 1961. Tra di essi Franz Muther, Georg Klotz, Mathias Parth, Jörg Pircher, Hans Stanechk segretario della Svp, Josef Kerschbaumer detto Sepp, l’informatore Anton Stötter, Eduard Widmoser dirigente del Bas, Kurt Welser, Wolfgang Pfaundler , Alois Amplatz, Heinrich Klier, Peter Kienesberger. In parte sono cittadini austriaci. Le imputazioni vanno dalla cospirazione politica all’associazione sovversiva, dall’attentato all’integrità dello Stato alla propaganda antinazionale, dalla detenzione di esplosivo all’omicidio e tentato omicidio.



31 dicembreRoma, il Parlamento approva la legge che fissa a 14 anni l’istruzione obbligatoria e istituisce la scuola media unificata e gratuita.
Per saperne di più https://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:4969Dicembre: la Cgil scrive in un suo documento: “La situazione è ormai oggettivamente matura per intese fra i sindacati di diversa affiliazione e tendenza di fronte al nemico comune. Accordi anche parziali, su singole rivendicazioni e il coordinamento nell’azione sindacale potrebbero grandemente aiutare i lavoratori dei paesi dell’Europa occidentale a migliorare le loro condizioni economiche e ad indebolire il predominio monopolistico”.



DURANTE L’ANNO
Napoli
, istituito il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale (A.S.I.), che dovrà favorire il decentramento dell’industria urbana e offrire nell’hinterland napoletano vaste aree attrezzate allo sviluppo industriale. 
Nel corso dell’anno sarà inaugurato a Melito, lo stabilimento di guanti Portolano, uno dei pochi, in questa tradizionale manifattura napoletana, ad occupare più di 50 addetti. A Caivano nasce la FAG Italiana, mentre a Casavatore viene fondato lo stabilimento della Magrini Meridionale e a Torre Annunziata entra in funzione quello dell’industria farmaceutica svizzera Ciba-Geigy

Costituzione della Consulta italiana per la pace, tra i movimenti pacifisti di impronta cattolica e comunista, la cui struttura a livello locale e provinciale coincideva con quella del Movimento della pace