Gennaio: la Confindustria, pur mantenendo fermo il proprio atteggiamento, rinvia alle singole aziende metalmeccaniche la possibilità di firmare accordi aziendali. Ed è quello che avviene in CGE, Magneti Marelli, Tecnomasio, Brown Boveri, Ocren e in altre aziende.
Firmato il nuovo contratto per i lavoratori del settore lattiero caseario. Prevede miglioramenti economici e normativi pari a quasi il 14 per cento.
Raggiunto l’accordo tra sindacati e ministero della Pubblica Istruzione per gli insegnanti delle scuole medie ed elementari. Il ministro si impegna a presentare uno schema di legge per il conferimento dell’incarico a tempo indeterminato ai professori e ai maestri non di ruolo, ma abilitati e per la concessione degli scatti biennali.
Firmato l’accordo tra sindacati di categoria e Intersind per i 30.000 dipendenti del gruppo. Si ottengono miglioramenti salariali e riduzione dell’orario di lavoro.
Rosignano Marittimo (Livorno), manifestazioni in memoria dell’anarchico Pietro Gori, nel 50° della morte.
1 gennaio: La National Bank of Egypt è suddivisa in due distinte banche: la Central Bank of Egypte la National Bank of Egypt, che opera come banca commerciale. La prima assume le attività e le passività del dipartimento di Emissione e quelle funzioni che sono tipiche di una banca centraleAspri combattimenti in Laos. Gli Stati Uniti minacciano di intervenire contro il legittimo governo laotiano
2 gennaio: Roma, la polizia carica i lavoratori della Fatme in sciopero
Milano, scioperano i lavoratori della Magneti Marelli e della Fac Standard
Lucca, scioperano i lavoratori e le lavoratrici della Manifattura tabacchi contro l’aumento del cottimo
3 gennaio: rottura delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba
Stati Uniti, il reattore nucleare SL-1, collocato nei pressi di Idaho Falls subisce una perdita di radiazioni, uccidendo tre operai. La radiazione viene contenuta
Ettore Bernabei, vice direttore dell’organo democristiano Il Popolo, è nominato direttore generale della Rai, carica che manterrà fino al 1975.
6 gennaio: Mosca, Nikita Kruschev dichiara pubblicamente che l’Urss s’impegna a sostenere tutti i movimenti di indipendenza nazionale.
7 gennaio: Londra, arrestato Gordon Arnold Lonsdale, conosciuto anche come la spia senza nome. Sarà condannato a 25 anni di carcere per spionaggio a favore dell’URSS.
Casablanca, si riuniscono i capi di Stato della Rau, Marocco, Guinea, Mali e Ghana, che redigono la cosiddetta “Carta di Casablanca” nella quale si chiede la fine del colonialismo e condanna le “mene imperialiste” in Congo, invitando l’Onu a stroncare il colpo di stato di Mobutu.
8 gennaio: Parigi, Charles De Gaulle riceve, dopo aver vinto il referendum popolare, l’approvazione per la politica seguita in Algeria. I francesi hanno votato, infatti, a maggioranza a favore dell’autodeterminazione dell’Algeria.
12 gennaio: Roma, si apre la Conferenza governo, sindacati e organizzazioni datoriali per “esaminare gli indirizzi economici, finanziari e sociali nella politica di sviluppo decisa dal governo”.
17 gennaio: nel Katanga è catturato e torturato Patrice Lumumba, leader dell’indipendenza del Congo. Diventerà il simbolo dei movimenti di liberazione e per l’indipendenza dei Paesi africani. Lumumba sarà assassinato su ordine dei servizi di sicurezza americani che lo ritenevano un “comunista” agli ordini di Mosca. Il 13 febbraio Moise Ciombe comunicherà alla stampa che Patrice Lumumba è fuggito il giorno prima, ed è stato ucciso dagli uomini di una tribù locale.
19 gennaio: Washington, la direttiva Nsc 6014/1, nel ribadire il contenuto della precedente, esclude che l’Italia possa intraprendere azioni militari non concordate con gli altri alleati della Nato nel caso che il Pci conquistasse il potere con mezzi illegali.
20 gennaio: Washington, John F.Kennedy assume ufficialmente la carica di presidente degli Stati Uniti. Per suo ordine vengono istituiti corsi di preparazione per il personale del Dipartimento di Stato, del Pentagono e delle ambasciate sulla “subversive insurgency” e i metodi per combatterla.
21 gennaio: Milano, primo governo di centro sinistra in Italia: la nuova giunta comunale è infatti composta da Dc, PSI e PSDI.
22 gennaio: Washington, il capo della Cia, Allen Dulles, illustra ai membri del governo americano il progetto per l’invasione di Cuba con lo sbarco degli anticastristi nella Baia dei Porci.
25 gennaio: Washington, William Harvey, futuro capostazione della Cia a Roma, è incaricato di costituire all’interno del Servizio il settore dedicato alle eliminazioni fisiche, eufemisticamente definito Executive action
27 gennaio: battuta d’arresto nelle trattative italo-austriache per ’Alto Adige. Il giorno 30 un attentato dinamitardo distrugge il monumento al lavoro italiano, collocato all’ingresso dello stabilimento Montecatini, a Ponte Gardena, costruito in alluminio e definito dai sudtirolesi “Aluminium-Duce”. Sul luogo un volantino del Bas avverte minacciosamente: “La nostra pazienza è finita”.
Giornata nazionale per la riforma ed il finanziamento dell’Università, organizzata dal Comitato interuniversitario.
Roma, Aldo Moro incontra nel proprio studio monsignor Spada, emissario del Vaticano, al quale spiega le ragioni che lo inducono a perseguire la politica di centro-sinistra. Spada lo incoraggia a preparare un memoriale per il Papa e gli garantisce il suo sostegno.
31 gennaio: Bolzano, attentato contro la villa di Ettore Tolomei, considerato l’italianizzatore del Sudtirolo.
1 febbraio: il Pci inizia la campagna a sostegno della laicità dell’insegnamento contro i dispositivi del Piano decennale per la scuola.
2 febbraio: De Lorenzo è promosso, grazie ad una legge approvata ad hoc, generale di Corpo d’armata, senza aver esercitato il periodo di comando necessario presso un reparto militare operativo, così come prescritto dai regolamenti.
L’Italia è sconvolta da due terribili sciagure: deraglia un treno sulla linea Milano – Venezia provocando 14 vittime. A Cassano d’Adda, in provincia di Cremona, una corriera precipita nel Naviglio: 10 morti.
3 febbraio: Torino, Ferdinando Di Fenizio su La Stampa scrive: “La programmazione voluta dai democristiani ha una sua linea abbastanza chiara. Si distingue per certo nettamente da quella voluta dall’onorevole Lombardi ad esempio, che condurrebbe diritto ad una democrazia popolare non dissimile da quella realizzata oggi in Polonia o in Jugoslavia”.
Fabio Luca Cavazza, coordinatore del gruppo Il Mulino di Bologna, scrive ad Arthur Schlesinger, assistente speciale del presidente americano John F. Kennedy: “Caro Mr. Schlesinger, desidero informarla di una iniziativa che il nostro gruppo intende promuovere. Le accludo un memorandum nel quale i miei amici ed io spieghiamo il significato dell’iniziativa. Con i migliori saluti (…)”.
4 febbraio: tre attentati alle linea ferroviaria d opera degli irredentisti altoatesini. Ordigni sono collocati a Vadena, Maia Bassa di Merano e Ora. Lievi danni.
6 febbraio: Genova, nasce una giunta di centrosinistra, guidata dal democristiano Vittorio Pertuso.
7 febbraio: Napoli, nel corso di una manifestazione di protesta per le precarie condizioni di vita, le forze di polizia intervengono con brutalità che, alla fine, provoca 50 feriti tra i dimostranti.
Genova, su Il Nuovo Cittadino appare un corsivo anonimo, ma attribuibile direttamente al cardinale Siri, presidente della Cei, in cui si critica la costituzione di giunte locali di centrosinistra: “La nostra amarezza ha 3 motivi; permangono sacri moniti, i quali qualificano le azioni; non sono ancora accaduti fatti i quali, mutando le circostanze obiettive, avrebbero potuto permettere un giudizio di non applicazione di quegli stessi sacri moniti. Non sappiamo se accadranno in futuro. Abbiamo una linea che dobbiamo rispettare. Crediamo alla libertà come quella che, al di sotto dei mezzi superni, sostiene ogni benessere, ogni miglioramento sociale, ogni splendore civile. E pertanto leviamo la voce quando si inizia una via che anche molto da lontano può portare al decadimento della libertà. Siamo ben sicuri che è inganno ogni promessa sociale se non si salva la libertà. E tra le libertà, fondamentale e necessaria condizione anzi di tutte le altre, sta la libertà di servire Dio nel modo che egli stesso ci ha insegnato”.
8 febbraio: nasce l’OAS, organizzazione terroristica che si oppone all’indipendenza dell’Algeria.
Furio Cicogna, presidente dell’Assolombarda, è eletto presidente della Confindustria in sostituzione di Alighiero De Micheli. Consigliere di amministrazione della Edison, è contrario alle ventilate ipotesi di nazionalizzazione dell’energia elettrica
9 – 12 febbraio: Casablanca, si riunisce il Comitato preparatorio della Conferenza internazionale dei sindacati agricoli dei paesi del Mediterraneo
10 febbraio: Roma, abrogate le norme fasciste che limitano l’emigrazione interna. Con questa norma il fascismo aveva costruito intorno alle città italiane tante barriere burocratiche contro gli immigrati, ovviamente italiani: chi voleva iscriversi all’anagrafe municipale venendo da fuori – dalle campagne o da altre città – doveva dimostrare di avere un lavoro;per avere un lavoro era necessario registrarsi all’ufficio di collocamento, ma l’iscrizione era riservata ai soli residenti.
Per saperne di più https://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:5028
Washington, designato il nuovo ambasciatore americano in Italia: G. Frederick Reinhardt. Assumerà l’incarico il 9 maggio.
11 febbraio: Roma, il segretario generale Italo Viglianesi presenta la piattaforma rivendicativa della Uil. Tra l’altro si chiede la riduzione dell’orario di lavoro, l’abolizione dell’assetto zonale demandando la definitiva soluzione della vertenza alle rispettive federazioni di categoria, la contrattazione degli incentivi, dei cottimi delle paghe di posto, la parità salariale per i giovani e le donne
14 – 15 febbraio: sciopero generale di 48 ore dei lavoratori siderurgici dei gruppi privati. Chiedono l’estensione dei miglioramenti contrattuali già ottenuti dai lavoratori delle imprese pubbliche.
15 febbraio: sciopero nazionale di 48 ore dei lavoratori petroliferi dell’ENI per miglioramenti salariali.
Washington, il segretario di Stato americano Dean Rusk, afferma che la responsabilità dell’impiego delle armi nucleari deve ricadere esclusivamente sugli Stati Uniti. Le affermazioni di Rusk solleveranno molte polemiche negli Stati Uniti.
16 febbraio: il funzionario di Ps di Bolzano, “Shatten”, informa il direttore della divisione Affari riservati Ulderico Caputo di aver ricevuto la visita di Bruno Francasi, ufficiale di sicurezza militare americano operante a Trieste, provvisto di suo biglietto di presentazione, al quale ha promesso la sua collaborazione tramite il suo ufficiale di collegamento, Virgilio Volpe.
18 febbraio: Londra, manifestazione pacifista organizzata da Bertrand Russel, insieme al “Comitato dei cento”, contro l’arrivo in Inghilterra di una nave americana carica di missili a testata nucleare Polaris.
Palermo, nel corso della faida mafiosa tra le famiglie Cracolici e Riccobono, è ucciso il tredicenne Paolino Riccobono.
20 febbraio: Roma, sindacati e Confederazione generale del commercio firmano un accordo sulla parità retributiva per uomini e donne.
20 – 22 febbraio: il consiglio nazionale della Dc approva la relazione del segretario Aldo Moro che conferma la validità dell’apertura al Psi e la contestuale preclusione di una collaborazione con il Pci. Su 110 presenti, vota contro il solo Tambroni. Si astengono Scelba, Restivo, Lucifredi, Benedetti, Carraro, Piccoli, Tartufoli, Dalvit, Odorizzi, Evangelisti, Andreotti. Sono assenti Pella e Gonella.
Palermo, i vescovi siciliani, riuniti sotto la presidenza del cardinale di Palermo Ruffini, denunciano “lo smarrimento e la delusione dei cattolici a causa delle giunte formate dalla Dc con la partecipazione e l’appoggio determinante dei socialisti”.
21 febbraio: Aldo Moro scrive su Il Popolo, organo della Dc, che la funzione del governo è “di delimitare e valorizzare in un momento difficile, in un momento di rischio, un’aerea di sicurezza democratica, di porre questo strumento a servizio della legalità e normalità democratica, della difesa della libertà e delle istituzioni democratiche”.
25 – 26 febbraio: Milano, in occasione della presentazione del Libro Bianco redatto dalle parlamentari dell’Udi sui “licenziamenti per causa di matrimonio”, si svolge – nella sede dell’Umanitaria – un convegno durante il quale si mettono in evidenza “gli aspetti più vergognosi e antisociali dei licenziamenti per matrimonio”
27 febbraio: in un appunto per il direttore del Sifar (Servizio Informazioni Forze Armate) generale Giovanni De Lorenzo, relativamente al coordinamento tra organizzazioni clandestine del Servizio e delle forze armate si riferisce della proposta del Comando designato della Terza Armata con sede a Padova per la creazione di una organizzazione para-militare. Nell’appunto si afferma fra l’altro che “nella indicazione dei compiti si è omesso – tra i compiti che il Sifar ha assegnato alle sue organizzazioni – quello dell’intervento in caso di sovvertimento interno. Tale particolare compito configura in maniera ancora più evidente il carattere globale dell’operazione di emergenza predisposta dal Sifar, avente cioè scopi e riflessi non soltanto nel settore militare, bensì sull’intero piano nazionale”.
28 febbraio: Augusta (Siracusa), nel corso di uno sciopero dei lavoratori della Rasiom, agenti di polizia lanciano una bomba a mano che ferisce 4 sindacalisti e 4 operai.
1 marzo: Firenze, nominato vice sindaco il socialista Enzo Enriquez Agnoletti.
2 marzo: Monfalcone, la polizia carica con violenza i lavoratori dei CRDA (Cantieri navali) in sciopero.
Il Quotidiano pubblica una lettera del cardinale Siri ad Aldo Moro: “Egregio onorevole, nel momento in cui si ha motivo di credere che equivoci ed artate interpretazioni stiano oscurando la verità, ho il dovere di richiamare alla di lei attenzione quanto segue: 1. L’atteggiamento della Chiesa nel giudicare i comunisti e coloro che li sostengono con la loro azione o sono loro associati, non è affatto mutato; 2. La linea di portare assolutamente i cattolici a collaborare con i socialisti, prima che da questi siano state ottenute vere e sicure garanzie di indipendenza dai comunisti e di rispetto a quanto noi dobbiamo rispettare non può essere assolutamente condivisa dai vescovi. Quando è accaduto, il modo e la forma nei quali è accaduto, fa profondissimamente temere per l’avvenire. In nome di Dio la prego di riflettere bene sulla sua responsabilità e sulle conseguenze di quanto sta compiendo”.
10 marzo: Roma, il Tribunale assolve tre neofascisti che avevano danneggiato la stele ricordo di Giacomo Matteotti.
10 – 11 marzo: Friuli, si svolge un’esercitazione di sabotaggio cui partecipano anche uomini delle Stay behind.
12 marzo: Firenze, gruppi di militanti missini guidati da Giulio Caradonna, tentano di aggredire Giorgio La Pira.
14 marzo: Milano, congresso del Psi. Nenni, confermato segretario, esclude la possibilità di rapporti organici con il Pci. Nel corso del congresso, l’esponente della sinistra socialista Tullio Vecchietti, nel suo intervento critica la politica di alleanza con la Dc, affermando: “Se le cose fossero realmente come si dice, al nostro partito si aprirebbero soltanto due strade: prepararsi alla rivoluzione o ad assolvere un ruolo subalterno alla Dc, per salvare almeno la democrazia. E poiché la rivoluzione giustamente non la si vuole, né ci sono le condizioni per farla, al Psi resterebbe in pratica aperta solo la strada di Saragat”. E conclude: “Fortunatamente le cose non stanno così”.
Washington, James King jr., esperto di politica internazionale dell’Institute for defense analyses (Dia), invia ad Arthur Schlesinger un memorandum nel quale scrive: “La vittoria elettorale di Kennedy ha entusiasmato i progressisti della sinistra italiana e dei partiti politici di centro nonché i loro sostenitori negli ambienti dell’élite intellettuale. Alla notizia della vittoria di Kennedy, un centinaio di costoro, tra esponenti di partito, di università, giornalisti e industriali, hanno organizzato un banchetto per celebrare la vittoria. Il convegno che Il Mulino sta organizzando è il prodotto di quel banchetto” (…) Nel 1959 in occasione di un mio lavoro per la Nato ho avuto occasione di conoscere il corrispondente del Washington Post a Roma, Leo Wollemborg e il leader del Mulino di Bologna, Fabio Luca Cavazza. Cavazza e Wollemborg si autodefiniscono innovatori e si prodigano per uscire dall’attuale immobilismo politico. Victor Sullam della John Hopkins University, che cura a Washington gli interessi della Lega delle cooperative agricole italiane, è il loro rappresentante informale negli Stati Uniti (…) Ho appreso che il finanziamento per le spese del convegno è stato assicurato da alcune industrie italiane (Fiat, Ilva, Italconsult, Olivetti, Bassetti e una parte della Confindustria, dicono i rapporti dell’ambasciata di Roma) (…)”. “Venendo al convegno, posso pensare che gli obiettivi del gruppo Il Mulino siano principalmente due: procurare rispettabilità e credibilità all’apertura a sinistra, alla quale il gruppo è favorevole; stabilire un legame proficuo e concreto tra progressisti stranieri, in particolare americani” (…) “La presenza dell’assistente speciale del presidente degli Stati uniti, significherebbe per gli organizzatori avere una tremenda cartuccia in saccoccia. L’alternativa sarebbe invitare l’ambasciatore Reinhardt, il quale, come ho appena detto, non vede di buon occhio né Il Mulino né tantomeno l’apertura a sinistra”.
14 marzo: Roma, il direttore della divisione Affari riservati Ulderico Caputo redige un Appunto nel quale descrive la sua personale rete di informatori con i quali mantiene il contatto in forma diretta o mediata da altri funzionari.
18 marzo: Milano, firmato dall’Alfa Romeo l’accordo che, per la prima volta, disciplina il cottimo nelle lavorazioni di linea ampliando il potere di controllo dei sindacati.
Francia, l’Oas diffonde un comunicato nel quale afferma che “Il cessate a fuoco(in Algeria ndr)di De Gaulle non è quello dell’Oas”.
20 marzo: Napoli, il voto contrario sul bilancio dei consiglieri comunali democristiani, obbliga alle dimissioni il sindaco Achille Lauro.
21 marzo: Ginevra, riprendono i colloqui fra i rappresentanti del Patto di Varsavia e quelli occidentali, interrotti il 27 giugno 1960 dopo la violazione dello spazio aereo sovietico da parte di un U2 americano.
22 marzo: Cagliari, la polizia interviene con estrema brutalità contro un corteo di lavoratori che protestano per i bassi salari.
23 marzo: con il danneggiamento di un traliccio dell’energia elettrica nei pressi di Rovereto prende il via una intensa campagna di attentati del Bas, gli irredentisti altoatesini. In un mese circa ne saranno compiuti una decina: contro edifici abitati da altoatesini di lingua italiana, contro un bar a Termeno, contro un gasometro a Merano, contro la caserma della Guardia di finanza a Silandro. Nessuna vittima.
25 marzo: la fonte Armando Mortilla, Aristo, informa l’ufficio Affari Riservati del ministero degli Interni, che il Msi sta costituendo squadre di azione con compiti specifici di contrasto degli avversari politici negli scontri di piazza.
27 marzo: tre attentati compiuti a Merano e Bolzano. Un’ordigno viene scoperto dal cantoniere Giovanni Postal, che avvisa i carabinieri. Tre mesi dopo lo stesso Postal resterà vittima di un altro attentato degli irredentisti altoatesini
28 marzo: Washington, Arthur Schlesinger invia un memorandum al presidente John F. Kennedy sull’invito rivoltogli da Fabio Cavazza, per partecipare al convegno organizzato da Il Mulino a Bologna. Schlesinger, fra l’altro, scrive : “All’inizio non ho preso la proposta del Mulino e l’invito al convegno troppo seriamente. Ed Murrow (il direttore dell’agenzia di informazioni del governo Usa) mi ha telefonato per dirmi che i suoi uomini all’Usia (ambasciata americana ndr) di Roma premono perché consideri positivamente l’invito. La sezione italiana del Dipartimento di stato ha un atteggiamento neutrale: posso andare, dicono, ma non è indispensabile. La Cia pensa che è ok se vado”.
31 marzo: Pomigliano d’Arco e Castellammare di Stabia, la polizia carica i lavoratori in sciopero.
Marzo: la Confindustria invita i sindacati ad un incontro per proseguire il dibattito iniziato nel corso della conferenza triangolare di gennaio. Aderisce soltanto la Cisl.
Giunge in Italia l’ambasciatore itinerante Averell Harriman, inviato dal presidente John F. Kennedy per una panoramica sulla situazione politica. Rientrato a Washington, dopo avere incontrato Gronchi, Fanfani, Segni, Saragat e Mattei, riferisce che opponendosi alla politica di centro-sinistra si sarebbe soltanto ottenuto di spingere il Psi “più vicino ai comunisti”.
Marzo – aprile: Ravenna, primi scioperi di categoria. I calzaturieri di Fusignano entrano in agitazione per il rinnovo del contratto. Lo sciopero, conclusosi positivamente, dura ininterrottamente per 33 giorni e costa 50 giorni di carcere preventivo a Maria Bassi, Costante Manzoni, Achille Alberani e altri sindacalisti della Camera del Lavoro ravennate.
Aprile: una nuova sistemazione del settore siderurgico statale porta alla costituzione della Italsider Alti forni e Acciaierie riunite Ilva e Cornigliano (Iri), che gestirà le acciaierie a ciclo integrale di Cornigliano, Bagnoli, Piombino e il progetto per la realizzazione della nuova acciaieria di Taranto (IV centro siderurgico)
1 aprile: sulla base di informazioni giunte dall’Italia la polizia austriaca fa irruzione in una pensione di Innsbruck dove abita Wolfgang Pfaundler, al momento assente. Sono sequestrati due bauli contenenti armi ed esplosivi. Data l’assenza di Pfaundler la struttura di comando del Bas subirà mutamenti. Ne diverrà uno dei leader Günther Andergassen, nato a Bolzano ma residente in Austria; al suo seguito assumeranno responsabilità nell’organizzazione Norbert Burger e Peter Kienesberger, entrambi di estrema destra.
La rivista Civiltà Cattolica scrive che “è un’illusione attendere Nenni al varco della democrazia”, e che non è sufficiente dichiararsi “autonomi” dal Pci, ma “è necessario il distacco da quel partito”.
3 aprile: su indicazione del controspionaggio italiano, il maggiore Cutitz dei servizi di sicurezza austriaci rinviene un deposito di armi ed esplosivi nell’abitazione di Elli von Obwurzer Brenken, in due bauli di proprietà di Wolfgang Pfaundler.
11 aprile: Parigi, il presidente De Gaulle riconosce il principio dell’indipendenza algerina.
Washington, il Dipartimento di Stato predispone un documento contenente “raccomandazioni politiche sulla situazione italiana”. Tra l’altro si legge: “E’ necessario sottolineare che la tremenda forza e influenza del Pci si spiegano con il fatto che la lotta al comunismo non figuri tra le priorità di chi oggi detiene il potere. La nostra priorità è ridurre e poi distruggere la forza del Pci, preservando la democrazia in Italia; dobbiamo continuamente segnalare la pericolosità di avere un elettorato di sette milioni di italiani che sostengono i comunisti. Non dobbiamo dimenticarci che l’isolamento e l’eliminazione del Pci rimangono in testa alla nostra lista di priorità”.
12 aprile: per la prima volta nella storia un uomo viene lanciato nello spazio: è il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin. Sulla navicella spaziale Vostok 1 compie un volo orbitale attorno alla terra.
Milano, espulso dall’Associazione partigiani cristiani il segretario nazionale Rodolfo Cucciati, contrario alla politica di apertura a sinistra della Democrazia cristiana.
16 aprile: attentato a Tarmeno, in Alto Adige, contro il bar gestito da Antonio Ferrari, uno dei pochi abitanti del paese di lingua italiana. Ingenti i danni. Cinque giorni dopo, attentato contro la caserma della Guardia di Finanza di Silandro.
Milano, si riuniscono al collegio San Carlo aderenti all’Apc (Associazione partigiani cristiani) su invito di Rodolfo Cucciati, per una “Assise nazionale della resistenza cristiana”, in quanto “il momento politico attuale impone a tutti noi che non abbiamo dimenticato – scrive lo stesso Cucciati – di essere stati partigiani, patrioti e cristiani, un libero incontro per discutere e deliberare sugli orientamenti del nostro movimento di fronte alla minaccia che incombe di nuovi totalitarismi”. I dissidenti danno quindi vita all’Associazione nazionale resistenza cristiana (Anrc) con sede a Milano e dotata di un proprio organo di stampa, il quindicinale Resistenza Cristiana diretto da Francesco Morazzoni.
18 aprile: Genova, nel corso di una manifestazione di giovani di sinistra dinanzi al consolato degli Stati Uniti per protesta contro i fatti di Cuba, un giovane missino, Antonio Badino, spara alcuni colpi di pistola. Denunciato e arrestato.
19 aprile: Washington, Arthur Schlesinger invia un memorandum al presidente John F. Kennedy per reiterare la richiesta di autorizzazione a recarsi in Italia per partecipare al convegno organizzato da Il Mulino : “Mi dispiace infastidirla con la domanda di andare o no in Italia, un problema che riconosco essere meno importante del Laos o di Cuba. Ma se devo andare bisogna che parta venerdì per essere a Bologna sabato quando inizia il convegno (…) Mi permetterò di chiamarLa per sapere se dovrò partire venerdì pomeriggio”. Infine, Kennedy concede il consenso purché Schlesinger e Acheson non parlino a nome del governo degli Stati Uniti.
20 aprile: Cuba, fuoriusciti cubani, aiutati dagli Stati Uniti, cercano di rovesciare Castro, sbarcando sull’isola nella Baia dei Porci, ma il tentativo fallisce.
20 – 24 aprile: Bologna, si svolge il convegno organizzato da Il Mulino. Partecipano, tra gli altri, Arthur Schlesinger, Dean Acheson, Hans J. Morgenthau, Richard Gardner. Il console americano a Firenze invia al Dipartimento di stato un rapporto sul convegno: “Il gruppo editoriale di tendenze progressiste Il Mulino è riuscito ad ottenere un discreto successo data l’autorevolezza degli invitati. Da Acheson a Schlesinger, a Helmut Schmidt, a Raymond Aron, anche se c’è stata l’impressione generale di una mancanza di dettagli e concretezza. Il primo a parlare è stato il politologo Hans Morgenthau, il quale ha detto che la comunità atlantica è in crisi; che non si può non registrare il mutamento avvenuto in Urss da Stalin a Kruscev; che in campo nucleare si è passati da una condizione monopolistica a una situazione di stallo, che in Germania è inevitabile la divisione del Paese tra Est e Ovest; che la politica estera degli Stati uniti dipende spesso da fattori contraddittori ed è sovente regolata da centri di potere in contrasto tra di loro, retaggio questo della matrice pragmatista dei governi americani. L’ex segretario di stato Dean Acheson ha esordito in polemica con le parole di Morgenthau: soprattutto per quanto concerne la Germania. Essa, egli ha detto deve restare unificata, altrimenti si contribuisce al successo dell’Unione sovietica. Il deputato socialdemocratico tedesco Helmut Schmidt, ha preso la parola dopo Acheson per protestare vigorosamente contro le pretese di dividere la Germania e ha espresso un caldo ringraziamento per le parole di Acheson a favore di una Germania unita. Altri oratori inglesi, francesi, tedeschi, olandesi, belgi e italiani si sono alternati sul podio, chi schierandosi con la tesi di Morgenthau, chi con quelle di Acheson. Ha quindi preso la parola Arthur Schlesinger, l’assistente speciale del presidente, premettendo innanzitutto di parlare in qualità di cittadino privato. Schlesinger, riferendosi al recente episodio di Cuba, ha detto che gli Stati uniti intendevano appoggiare i profughi cubani contro il totalitarismo e la dittatura di Castro. Ha concluso con un appello agli intellettuali perché partecipino alla costruzione di un mondo migliore, oltrepassando i limiti dello slogan capitalismo contro marxismo. Il convegno è stato concluso da uno dei leaders del Mulino, Luigi Pedrazzi. Egli ha ribadito la necessità di rafforzare la comunità atlantica di fronte al mondo comunista, ed ha sollecitato i progressisti americani a proseguire il lavoro iniziato a Bologna, invitandoli ad organizzare un congresso mondiale di tutte le forze democratiche da tenersi al più presto…Vale la pena sottolineare che gli italiani partecipanti attivamente al convegno sono stati per lo più di un grigiore impressionante, aggiungendo poco o nulla a quanto già detto dagli altri. Il senatore Giuseppe Medici è intervenuto con un linguaggio forbito ma vuoto. Il sindaco di Firenze, Giorgio La Pira ha riempito la platea della sua retorica planetaria. Amintore Fanfani e il segretario della Dc Aldo Moro avevano promesso di intervenire, ma non si sono visti. Il leader Dc Angelo Salizzoni era presente ma si è guardato dall’aprire bocca. La maggior parte degli altri italiani, da Carlo Donat Cattin (Dc) a Franco Maria Malfatti (Dc), a Roberto Tremelloni (Psdi), a Raimondo Craveri (Italconsult), a Luciano Paolicchi (Psi), a Piero Bassetti (Dc), a Quinto Quintieri (Confindustria), a Paolo Sylos Labini (professore universitario), a Luigi Granelli (Dc), si è limitata a parlottare nei corridoi spesso mancando gli interventi più importanti”.
21 aprile: Milano, la polizia aggredisce le lavoratrici della Borletti in sciopero. Trenta feriti
Attentato contro la caserma della Guardia di finanza a Silandro (Bolzano).
22 aprile: Algeri, i militari assumono il potere. In Francia è proclamato lo stato di emergenza. Ma le divisioni all’interno degli alti comandi francesi determineranno l’immediato fallimento del tentativo di insurrezione contro il generale Charles De Gaulle.
23 aprile: attentato a Marengo-Sinigo, nei pressi di Bolzano, contro una tubazione che convoglia l’idrogeno e l’ossigeno ai gasometri della sintesi ammoniaca.
26 aprile: il ventenne Pietro Chellini si presenta in Questura a Livorno e, come sarà comunicato alla Divisione Affari Riservati del ministero dell’Interno, si dichiara “disposto a far conoscere i particolari di una organizzazione ispirantesi al nazional-socialismo alla quale, a suo dire, sarebbero da attribuire i recenti e i futuri atti di terrorismo in Alto Adige. Essa si dissimulerebbe sotto denominazioni varie, tra cui quella nota di Avanguardia Nazionale Giovanile”. Chellini “asserisce che, se favorito, potrebbe meglio infiltrarsi in detta organizzazione, permettere il ritrovamento di ingenti quantitativi di armi e far conoscere gli autori degli ultimi attentati verificatisi in Alto Adige”. Il 28 giugno 1961 Piero Chellini sarà arrestato in Austria con un passaporto falso, condannato a due anni e sei mesi e poi espulso. Rientrato in Italia sarà ricoverato in un ospedale psichiatrico.
27 aprile: Roma, il Parlamento istituisce una commissione d’inchiesta sulla costruzione dell’aeroporto di Fiumicino.
29 aprile: su un treno appena entrato in Italia dal valico del Brennero la polizia arresta Viktoria Stadlmayr, membro della delegazione austriaca alle trattative per l’Alto Adige. E’ accusato di propaganda per il sovvertimenento violento dello Stato italiano e di favoreggiamento dei terroristi in quanto dirigente del Bas. Ma l’arresto si rivelerà senza fondamento, dopo quaranta giorni di carcere l’arrestata sarà rimessa in libertà per la sua estraneità ad azioni illegali.
Horsey Outerbridge, incaricato di dirigere l’Ambasciata americana a Roma in attesa dell’arrivo del nuovo titolare, invia al Segretario di Stato, Rusk, un rapporto su un incontro con James King e sottolinea l’inopportunità di visite informali di esponenti americani che agiscono fuori dai canali ufficiali e scavalcando l’Ambasciata. Horsey che è stato informato da uno degli esponenti politici incontrati da King, da sempre informatore dell’Ambasciata americana, sul contenuto dei colloqui, avverte Rusk che la comunità politica italiana è in subbuglio perché si è sparsa la voce che il governo degli Stati Uniti ha già deciso di dare il suo appoggio alla politica di centrosinistra.
30 aprile: raggiunto l’accordo fra i sindacati e l’Italsider su qualifiche e politica salariale.
1° maggio: Cuba, Fidel Castro proclama la prima Repubblica democratica e socialista d’America.
Roma, James King, in un memorandum, riassume il contenuto degli incontri avuti con esponenti politici italiani. Carlo Donat Cattin: “Gronchi, secondo Donat Cattin, rappresenta l’incognita dell’attuale situazione politica. L’uomo è capace di minacciare una crisi per essere rieletto. Nella corrente di Donat Cattin, Gronchi è odiatissimo. I suoi rivali sarebbero, per ora, il democristiano Segni e il socialdemocratico Saragat. Donat Cattin ha confidato di essere in via di principio favorevole a votare per Saragat”. Amintore Fanfani : “Alla mia domanda se Dc e Psi potessero governare insieme, Fanfani ha risposto che tutto dipende dall’immagine che Nenni saprà dare al suo partito, impedendo che a destra venga visto come alleato dei comunisti e a sinistra come venduto al capitalismo (…)” Giuseppe Codacci Pisanelli: “(…) rappresenta la destra Dc (…) Secondo Codacci Pisanelli l’apertura a sinistra è impraticabile. Ha detto che una volta lui era favorevole all’apertura, adesso visto che è impossibile è contrario. Dopo l’incontro ho domandato a Cavazza quando Codacci Pisanelli fosse stato favorevole; ha risposto: nel 1953. Cioè quando l’apertura era davvero impossibile (…)”. Giorgio Bo: “Bo rappresenta la sinistra democristiana. Un tempo lavorava per Enrico Mattei e adesso, ma solo formalmente, è il suo padrone, visto che Bo è ministro delle Partecipazioni statali. In realtà Mattei continua a dominarlo. Egli, come Mattei è dichiaratamente pro apertura. Ha detto che se Nenni, andando al governo, perderà un manipolo di estremisti ci guadagnerà soltanto. Così come anche alla Dc non farebbe male perdere un po’ di gente di destra”. Aldo Moro: “Ha premesso che il presidente Kennedy gli ha fatto una buona impressione ‘dal punto di vista filosofico’, ma che non ha ancora compreso in cosa la sua politica estera sia cambiata rispetto a quella dell’amministrazione precedente (…) Gli ho domandato cosa pensasse dell’apertura a sinistra. Mi ha risposto con un ragionamento che non avevo mai sentito da parte degli interlocutori precedenti. Egli ha fatto questa analisi: la Dc non è in grado di controllare da sola i governi locali (regioni, province, comuni); per farlo ha bisogno della collaborazione degli altri partiti; gli altri partiti a loro volta non sono in grado di collaborare tra di loro; la Dc può controllare il meridione appoggiandosi ai monarchici ed ai fascisti, cosa che Moro non ritiene disdicevole se dettata da necessità; la Dc però non riuscirebbe a controllare l’Italia del nord appoggiandosi alle destre; la conclusione è che se la Dc vuole continuare a governare sia a livello nazionale sia a livello locale, ha bisogno di un alleato indicato da Moro per raggiungere tale fine, è il partito socialista”. Pietro Nenni: “Nenni ha iniziato dicendo che la rottura è arrivata dopo tanti anni, in quanto nel primo dopoguerra i comunisti perseguivano una politica moderata. Nel periodo 1945-’48, ha detto, i comunisti erano quasi sempre alla nostra destra . Ha avanzato tre motivi per l’allontanamento del Psi dal Pci. Primo motivo: Stalin. Secondo motivo: la delusione seguita alla destalinizzazione, che non è servita a modificare il volto del movimento comunista. Terzo motivo: la repressione da parte dei sovietici della rivolta di Ungheria (…)”.
3 maggio: Washington, James King invia a Walter Rostow un rapporto sulle condizioni finanziarie del Psi: “I progressisti (come Wollemborg e Cavazza) ritengono che Nenni non può farcela senza un aiuto esterno. A riprova adducono non tanto la sua età quanto la debolezza della sua posizione finanziaria (…) Al tempo stesso essi ammettono che sostenere Nenni non è semplice. Qualora egli venisse identificato come una creatura del centro e degli Stati uniti, il suo prestigio nel partito cadrebbe verticalmente”.
10 maggio: Sarnico (Bg), durante l’occupazione della Manifattura Sebina, i carabinieri sparano uccidendo un lavoratore e ferendone altri otto.
11 maggio: Washington, memorandum n. 52 della National security agency, con il quale il presidente Kennedy autorizza l’invio di 100 uomini di rinforzo al centro di consulenza operativa degli Usa a Saigon.
13 maggio: Fabio Luca Cavazza scrive ad Arthur Schlesinger: “Caro Mr. Schlesinger, grazie per la lettera inviatami da Londra. Se rifletto sui problemi emersi durante l’incontro di Bologna e sul disperato bisogno di risolverli, la mia soddisfazione per il successo dell’incontro sparisce (…) Quello che scoraggia ad esempio è l’atteggiamento della nostra classe politica, riluttante, a causa delle pressioni conservatrici, a prendere una posizione chiara e precisa in pubblico, ma pronta a confidarsi in privato: se i responsabili del nostro governo ammettessero in pubblico un decimo di quanto ci hanno confidato in privato, saremmo alla crisi di governo. I miei amici ed io stiamo definendo il progetto di cui abbiamo parlato (…)”.
14 maggio: Roma, il periodico della Cisl, Conquista del lavoro, riporta polemicamente le dichiarazioni di Palmiro Togliatti ai sindacalisti comunisti: “L’azione sindacale non è tutto. Impegnatevi pure nell’azione sindacale ma non dimenticate che, oltre alla conquista di migliori salari, vi sono altri obiettivi, e che questi obiettivi solo il partito ha l’incarico di ricordarveli, ed al partito dovete guardare, in qualsiasi azione e in qualsiasi conquista siate impegnati”.
In un appunto del Sifar si definisce il capo della polizia, prefetto Angelo Vicari, una “creatura di Romita e legatosi ai gerarchi del Psdi”.
19 maggio: circolare 442/4567, emessa dal capo della polizia Vicari, sui piani di emergenza per il controllo dell’ordine pubblico da parte dei corpi armati dello stato. Si tratta dei Piani E.S.
Una lettera del Centro controspionaggio di Padova conferma l’assunzione a pieno titolo di Walter Beneforti come confidente del Sifar.
24 maggio: Klagenfurt, non produce esiti l’incontro tra l delegazioni italiana ed austriaca per cercare una soluzione sulla questione altoatesina. Un mese di più tardi anche un nuovo incontro a Zurigo avrà lo stesso esito fallimentare.
25 – 26 maggio: Bologna, convegno nazionale sulle frodi alimentari organizzato dalla Lega delle cooperative e dall’Unione delle province.
26 maggio: Washington, Arthur Goldberg scrive al presidente americano John F. Kennedy: “Il movimento sindacale affianca oggi così da vicino le segreterie dell’organizzazione sindacale internazionale nel controllare le operazioni in America Latina da potersi affermare che esse sono ormai essenzialmente Usa sotto tutti gli aspetti”.
29 maggio: la Federbraccianti proclama tre giorni di sciopero.
30 maggio: Genova, la polizia carica i lavoratori che manifestano davanti alla Prefettura per richiedere aumenti salariali.
31 maggio: proclamata la Repubblica del Sudafrica, che – contestualmente – esce dal Commonwhealt.
Pomigliano d’Arco (Napoli), la polizia reprime duramente una manifestazione di protesta di lavoratori, ferendo 30 partecipanti.
Washington, il generale Charles De Gaulle giunge in visita negli Stati Uniti. Tra l’altro esprime al presidente americano John F. Kennedy la sua disapprovazione per gli orientamenti strategici americani sull’impiego delle armi nucleari. La visita si conclude il 2 giugno.
Maggio: Modena, scioperi e manifestazioni contro un raduno fascista convocato in città.
Con la contrattazione articolata, i lavoratori modenesi ottengono consistenti aumenti salariali. Nel corso dell’anno sono siglati 1639 accordi aziendali.
Washington, John Roche, consulente della Rockfeller Foundation invia in un memorandum ad Arthur Schlesinger per informarlo che Dana B. Durand ha introdotto fra le personalità che potranno partecipare all’offensiva anticomunista che gli Stati Uniti stanno coordinando in tutto il mondo: “Eduardo Frei, leader democristiano e futuro presidente del Cile; Juan Bosch, presidente della Repubblica dominicana; Tom Mboya, leader nazionalista del Kenya; Holden Roberto, cognato di Mobutu”. In America Latina, ai lavori contribuiranno la Jonh Hopkins e la Brooking Institution, sotto la guida dello stesso John Roche.
Secondo congresso nazionale del Partito radicale.
Giugno: i bancari ottengono la settimana lavorativa di 5 giorni suddivisa in quaranta ore.
1 giugno: Zernez, in Svizzera, riunione operativa del Bas che vede la partecipazione di sudtirolesi e di nordtirolesi, segno che il dissidio tra le due componenti si è ricomposto. Dall’Austria giunge, tra gli altri, Kurt Welser; dall’Alto Adige Josef Kerschbaumer, Alois Amplatz, Martl Koch, Alfons Obermair, Franz Muther, Sigfried Carli e Josef Mitterhofer. Quest’ultimo dichiarerà: “Si stabilì di attuare un piano di azioni, per richiamare l’attenzione degli altri Stati, consistente in attentati contro tralicci, centrali elettriche e ferrovie”.
1 – 4 giugno: Rosignano Marittimo, si svolge il 7° congresso nazionale della Federazione anarchica italiana (Fai).
3 – 4 giugno: Vienna, s’incontrano John F.Kennedy e Nikita Kruscev.
4 giugno: Roma, la fonte “120” (Campoverde) invia alla divisione Affari riservati una nota informativa in cui segnala che “dopo un soggiorno di un mese e mezzo sono rientrati da Mosca Luigi Amadesi, della segreteria di Togliatti e Franco Ferri, segretario dell’istituto Gramsci. I due hanno svolto ricerche presso l’Archivio dell’Internazionale comunista (…)”.
5 giugno: Alan Shepard, a bordo della capsula Mercuri, è il primo astronauta statunitense a volare nello spazio.
6 giugno: Firenze, la polizia sgombera l’Università occupata dagli studenti.
Milano, la polizia carica brutalmente gli operai della Breda in sciopero.
Washington, Robert Komer, ex funzionario della Cia ed ora membro del Consiglio di sicurezza nazionale, scrive ad Arthur Schlesinger: “Un’ultima rottura tra Psi e Pci, risultante da un eventuale governo di centrosinistra, potrebbe distruggere definitivamente le speranze dei comunisti di conquistare una maggioranza parlamentare e creare un’alternativa dinamica non comunista”.
11 giugno: notte dei fuochi in Alto Adige. Nel pieno della notte una gran quantità di esplosioni investe soprattutto la conca di Bolzano. Sulle montagne che la circondano saltano in aria quasi contemporaneamente una quarantina di tralicci delle linee elettriche, condotte forzate e impianti di produzione di energia. C’è anche una vittima: il cantoniere Giovanni Postal ha visto un involucro attaccato a un albero, ha fatto per staccarlo, ma il pacchetto è esploso uccidendolo. E’ la grande offensiva del Bas. Gli attentati proseguiranno, quasi per inerzia, per alcuni giorni provocando danni ingentissimi. La notte del 12 giugno passerà alla storia col nome di Feuernacht, notte dei fuochi. Una buona organizzazione e molte persone sono state necessarie per realizzarla. Lo ammetterà Josef Kerschbaumer, uno dei protagonisti: “Pfaundler inviò uomini dall’Austria e dalla Germania, glielo avevo chiesto io personalmente”. Saranno arrestate 160 persone accusate di appartenere al BAS.
Lo stesso giorno è arrestato l’irredentista altoatesino Hans Stanek, che verrà poi processato a Milano, per essere assolto, il 23 luglio 1964, per insufficienza di prove.
13 giugno: visita negli Stati Uniti del presidente della Repubblica Segni e del primo ministro Fanfani. Il presidente Kennedy manifesta l’intenzione di non opporsi alla possibile costituzione di un governo di centro sinistra.
Evian, falliscono le trattative tra Francia e Algeria. Motivo principale di disaccordo è l’utilizzazione del petrolio algerino.
Roma, la fonte “124” (il giornalista Lino Ronga) trasmette alla divisione Affari riservati una nota informativa che verrà inoltrata anche al capo della polizia nella quale scrive che “sotto lo pseudonimo Lo Scugnizzo autore delle lettere anonime contro Andreotti – le quali continuano ad avere un largo giro a Montecitorio – si nasconde l’ing. Ambra, direttore dell’agenzia Aisa, fondatore del Partito dei cattolici indipendenti, un partito esistente solo sulla carta (…)”.
17 giugno: Bolzano, trovata una carica esplosiva in un fabbricato Ina-casa, abitato da parecchie famiglie italiane. Il giorno successivo arriva in città il ministro dell’Interno Scelba che convoca immediatamente una riunione di sindaci, rappresentanti politici e associazioni locali. Tra l’altro, afferma Scelba: “le vicende storiche hanno portato gli altoatesini di lingua germanica a vivere entro i confini dello stato italiano hanno creato condizioni tali che, salvo il sommo disastro di una guerra, non consentono di essere modificate. Se qualcuno avesse dei dubbi in proposito sarà opportuno, a scanso di gravi conseguenze, che prenda atto di questa realtà. Bolzano è una provincia di frontiera. E perciò il governo non può consentire che si perpetuino condizioni capaci di compromettere la sicurezza dello Stato. Meno che mai in questo particolare momento storico in cui l’Italia è chiamata a dare il suo non piccolo contributo nella lotta gigantesca per il mantenimento dell’indipendenza delle nazioni del mondo libero”.
18 – 19 giugno: elezioni regionali in Sardegna, DC 46,3%, PCI 19%, PSI 9,6%, Partito sardo d’azione 7,2%, MSI 6,1
I risultatihttps://www.wikiwand.com/it/Elezioni_regionali_in_Sardegna_del_1961
https://www.consregsardegna.it/wp-content/uploads/2019/10/Manuale-_Tomo_II_XV.pdf
19 giugno: Sarentino e Malles Venosta, entrambi in provincia di Bolzano, uccisi “per errore”, due cittadini dal fuoco di militari italiani
22 giugno: Roma, l’ambasciatore americano in Italia Frederick Reinhardt, invia al Dipartimento di Stato un rapporto nel quale esprime la sua contrarietà alla formazione di un governo di centro sinistra in Italia, evidenziando, fra gli altri, i seguenti punti: “1. Non è vero che la corrente autonomista del Psi ha bisogno di fondi o di appoggi esterni; 2. Aiutando il Psi gli Usa danneggerebbero Dc e Psi anziché i comunisti; 3. Rafforzando i socialisti, crescerebbe la rivalità con i comunisti per conquistare il consenso della classe operaia, spingendo in tal modo l’eventuale governo di centrosinistra verso posizioni sempre più radicali; 4. L’esperimento attuale del governo Fanfani (aiutato all’esterno dal Psi) sta dimostrando che, lungi dall’isolare i comunisti, serve ad accrescere il loro prestigio; 5. Se gli Usa proprio dovessero sostenere il Psi, allora si dovrebbero ottenere precise garanzie sulla rottura con il Pci e sulla scissione con l’ala sinistra socialista”.
24 giugno: Zurigo, nuove empasse nelle trattative tra Italia e Austria per l’Alto Adige.
28 giugno: Innsbruck (Austria), arrestato perché trovato in possesso di un passaporto svizzero falso, Piero Chellini (informatore dei servizi italiani ndr) che viene condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per truffa dal Tribunale regionale di Innsbruck.
30 giugno: Roma, nel bilancio della ditta Provera e Carrassi, tra le entrate provenienti dalla costruzione dell’aerostazione dell’aeroporto di Fiumicino risulta in meno la somma di 695 milioni 700 mila e 161 lire, pari all’importo speso per la costruzione della sede della Dc all’Eur, a Roma, che la ditta aveva costruito gratuitamente come impegno per ottenete l’appalto per la costruzione dell’aerostazione, costituendo per la bisogna la ditta Saler. La denuncia contro l’ex ministro Giuseppe Togni, per questa vicenda, sarà archiviata dalla Commissione inquirente.
Giugno: Palermo, nasce una giunta regionale presieduta dal socialista Corallo, e sostenuta dai cristiano-sociali, dai socialisti e dal Pci mentre non partecipano al voto i democristiani.
Napoli, in seguito alla riorganizzazione dell’industria siderurgica nasce l’Italsider
Estate: Ravenna, CGIL e UIL rifiutano il contratto separato firmato dalla sola CISL provinciale con l’ASAP (agenzia di contrattazione delle imprese pubbliche del settore chimico) e proclamano uno sciopero che durerà 13 giorni con picchetti, interventi della polizia e la costituzione di fondi di solidarietà da parte dei lavoratori di altre categorie.
2 luglio: Washington, Arthur Schlesinger fornisce al presidente Kennedy dati esattamente contrari a quelli elencati dall’ambasciatore a Roma Reinhardt al Dipartimento di stato sul Psi e la sua situazione finanziaria: “(…) Nenni è così disperatamente bisognoso di fondi che potrebbe trovarsi costretto ad abbandonare sia il controllo del quotidiano socialista“Avanti” sia la stessa segreteria amministrativa del partito. Il che segnerebbe la sua fine”. Ed elenca i punti per i quali, a suo avviso, gli Stati Uniti devono sostenere il Psi: “Punto primo: per gli Stati Uniti è meglio andare incontro ora al Psi piuttosto che attendere che sia il Psi a venire da noi: più lo coinvolgeremo sin dall’inizio infatti e più lo porteremo sotto il nostro controllo, avvicinandolo ad una politica filo-occidentale. Punto secondo: sostenendo il Psi, gli Stati Uniti, per la prima volta in 15 anni, riuscirebbero a stabilire tutta una serie di contatti con la classe operaia, intensificando le polemiche tra Partito comunista e Partito socialista”.
4 – 5 luglio: sciopero nazionale dei lavoratori chimici dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto. il giorno 13 inizia uno sciopero di 72 ore.
5 luglio: Biserta, violenti scontri tra esercito francese e tunisino dopo la rottura delle relazioni diplomatiche tra i due paesi.
7 luglio: in un appunto del Sifar si rivela che il questore De Nozza s’interessò al movimento di destra Intesa Latina. E che tale movimento aveva il compito di dedicarsi ad attività di propaganda e guerra psicologica in coordinamento con le associazioni dei paracadutisti che ne costituivano l’asse portante. Mentre il nome trae origine dal binomio Italia-Francia che doveva dar luogo ad un processo di simbiosi in grado di consentire il raggiungimento degli obiettivi prefissi.
10 luglio: con un piano terroristico accuratamente coordinato i terroristi del Bas bloccano le linee ferroviarie che valicano i confini alpini. Vengono fatti saltare i tralicci delle linee elettriche di trasmissione nei pressi di Verona, Novara, Varese e Como. Il risultato è l’inagibilità delle linee ferroviarie del Brennero, del Gottardo e del Sempione.Il giorno dopo l’Italia ripristina il visto per i passaporti dei cittadini austriaci e invia una nota di protesta all’Austria che la respinge.
Washington, Adolph Sturmthal, docente dell’Università dell’Illinois, propone un progetto di fondazione di un movimento mondiale che raggruppi al suo interno tutte le forze democratiche anticomuniste. La Cia è entusiasta della proposta. E Sturmthal si rivolge ad Arthur Schlesinger: “manca negli Stati Uniti un movimento di massa al quale appoggiarsi all’estero. E’ necessario pertanto cercare di stimolarne la nascita. All’inizio l’Ada (American for democratic actions ndr)potrebbe sponsorizzarlo. I referenti dovrebbero essere: in Europa i socialdemocratici, le sinistre cattoliche, i socialisti moderati, i sindacati affiliati alle organizzazioni non comuniste; in Africa i gruppi come quello di Tom Mboya nel Kenya e il partito di governo della Tunisia; in America latina i gruppi come quello di Figueres in Costarica e Betancourt in Venezuela. Ai fini di programmare la costituzione di tale movimento sarebbe utile dare vita a un comitato ristretto per organizzare al più presto un convegno internazionale che raggruppi tutte le forze disponibili a entrare in lotta contro il comunismo e il fascismo, intesi come unico totalitarismo”.
11 luglio: prende il via in Alto Adige una vasta operazione di polizia. In una decina di giorni vengono compiuti molti arresti e fermi, mentre da nascondigli nei campi e sulle montagne sono dissepolti e recuperati quintali di esplosivo. Finiscono in carcere, tra gli altri, Josef Kirschbaumer, Franz Muther e Mathias Parth; Georg Klotz si sottrae all’arresto riparando in Austria. Il Bas subisce un apparente scacco.
12 luglio: l’Italia stabilisce l’obbligo di visto per tutti i cittadini austriaci che entrano nel nostro Paese.
Palermo, ucciso in un agguato Filippo Riolo, compare di Benedetto Minasola, che era stato indicato come colui che aveva versato il veleno nel caffè di Gaspare Pisciotta, nel carcere dell’Ucciardone.
13 luglio: Roma, firmato il contratto degli edili. Prevede aumenti medi del 10 per cento e l’orario medio annuale di 48 ore settimanali.
14 luglio: sciopero nazionale unitario dei ferrovieri, dopo che il ministro dei trasporti aveva rimesso in discussione i benefici salariali già concordati.
15 luglio: Roma, Giovanni XXIII promulga l’enciclica Mater et Magistra in occasione del 70° anniversario della Rerum Novarum.
Roma, Giordano Gamberini, collaboratore della CIA e vescovo valdese, è eletto Gran Maestro della massoneria di Palazzo Giustiniani.
16 luglio: Bolzano, nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati degli autonomisti altoatesini, è arrestato Hans Stanek, segretario della Sudtiroler Volkspartei.
22 luglio: l’Austria respinge la protesta italiana per gli attentati in Alto Adige. Secondo il governo austriaco sono in qualche modo giustificati dalle misure adottate dall’Italia.
23 luglio: il giornale svizzero Neue Zurcher Zeitung accusa il ministro degli Esteri austriaco Kreisky e l’ex ministro degli Interni Fritz di “aver prestato il loro aiuto” agli irredentisti altoatesini. In una successiva conferenza stampa, Kreisky ammette di essere venuto a conoscenza “di progetti per una azione partigiana nel Sudtirolo, che avrebbe dovuto essere attuata nell’autunno del 1960, appena divenni ministro degli Esteri (…)”.
24 luglio: varato il Piano organico per le nuove costruzioni autostradali che impegna le imprese dell’Iri: Società concessioni e costruzioni autostrade e azienda nazionale autonoma per le strade (Anas, costituita nel 1946)
25 luglio: Washington, con un discorso radiotelevisivo, il presidente americano John Kennedy apre la crisi di Berlino, auspicando un potenziamento delle forze convenzionali della Nato per fare fronte ad una rinnovata aggressività dei paesi aderenti al Patto di Varsavia.
28 luglio: La Stampa di Torino critica apertamente la mozione di sfiducia presentata dai socialisti nei confronti di quello che è stato definito il “governo delle convergenze parallele”, affermando che esso “per ora è insostituibile”.
30 luglio: David C. Williams, dirigente della European free trade association (Federazione per il libero commercio in Europa ndr) interviene nel dibattito sulla creazione di un organismo mondiale anticomunista. “Ok – scrive ad Adolph Sturmthal – al programma in generale; in Italia e in Germania attenzione alla Democrazia cristiana, che essendo un partito di governo rischia di appesantire un movimento non governativo; in Italia va certamente incluso il Partito repubblicano”.
Palermo, l’assessore regionale socialista Filippo Lentini dispone un’inchiesta sull’assessorato ai Lavori pubblici del comune, ma ignoti manomettono subito dopo le pratiche conservate negli uffici dell’assessorato stesso.
31 luglio: Palermo, si dimette la giunta regionale presieduta dal socialista Corallo.
Luglio: Washington, il Dipartimento di Stato informa il presidente John Kennedy che: “Se gli Stati uniti dovessero decidere di finanziare il Psi, si troverebbero di fronte il problema del mondo sindacale americano. Il gruppo di sindacati che fa capo a Walter Reuther (con il quale Il Mulino ha stabilito dei contatti) è fortemente favorevole al sostegno. Il gruppo di sindacati che fa capo a George Meany, in particolare Harry Goldberg e Vanni Montana (che in America rappresenta i socialdemocratici di Saragat), si oppone al finanziamento. Montana ha telefonato di recente per comunicare che finché il Psi continua a restare nella Cgil anziché rafforzare la Cisl e la Uil, il gruppo di Meany non considererà positivamente l’assistenza ai socialisti”.
Sempre sul finanziamento del Psi, interviene di nuovo l’ambasciatore in Italia Frederick Reinhardt. In un rapporto inviato al Dipartimento di stato afferma: “La corrente di Nenni non ha bisogno alcuno di denaro, tanto più che di recente il Psi ha cominciato a ricevere una assistenza finanziaria segreta da parte del governo italiano attraverso certe organizzazioni economiche di Stato”.
Approvata la legge che consente ai sacerdoti di percepire la pensione di invalidità e vecchiaia senza che abbiano mai versato i necessari contributi.
Sul periodico La legione compare un ordine del giorno dell’Associazione nazionale decorati d’Italia della croce di ferro germanica, presieduta da Umberto Corrado, che, con riferimento alla situazione in Alto Adige, “chiede al governo italiano l’instaurazione di una politica di sostanziale fermezza e di dignità nazionale” e lo scioglimento delle “formazioni paramilitari del partito austriacante dell’Alto Adige evidentemente manovrate da Vienna e da Mosca”.
1 agosto: una delegazione del ministero dell’Interno, comprendente anche funzionari della Divisione Affari Riservati, è in visita negli Stati Uniti dove viene accolta e intrattenuta da importanti rappresentanti della Cia. La delegazione è guidata da Federico Umberto D’Amato ed è composta da Efisio Ortona, direttore della Divisione, e da Guido Zecca, Bonaventura Provenza e Corrado D’Ardia. Ad accoglierla sono James Angleton, Reymond Rocca, William Tyny e Mark Wyatt. Si incontra anche con Allen Dulles, direttore della Cia.
2 agosto: Roma, firmato l’accordo interconfederale per il riassetto zonale dei salari. Le zone sono ridotte a sette, con aumenti salariali nelle province del centro sud dal 5 all’8 per cento. L’accordo comporta uno spostamento di reddito dagli imprenditori verso i lavoratori, dell’entità di 150 miliardi annui, di cui i due terzi interessano le regioni centro meridionali.
Firmato il contratto nazionale dei lavoratori zuccherieri. Ridotto l’orario di un’ora e mezza, aumenti salariali dell’otto per cento e istituzione del premio intercampagna.
L’Ambasciata americana a Roma, informata del tentativo di far invitare Pietro Nenni in Usa dal governo americano, segnala a Washington: “Raccomandiamo di cancellare la proposta di una visita in Usa di Pietro Nenni, almeno sino a quando i socialisti non abbiano cambiato politica”.
3 agosto: in una nota riservata del ministero dell’Interno si parla della nascita dell’Unione Mediterranea Anticomunista (UMAC), fondata da elementi dell’OAS fra i quali Philippe de Messey, Renè Menigaud, Paul Chevallet e Jean Maurice De Morquet, con la confluenza di: “elementi portoghesi di estrema destra del partito di Salazar i quali agiscono apparentemente per conto proprio, ma con l’appoggio sottobanco del governo; elementi di estrema destra della Falange spagnola, in analoga posizione con il proprio governo; elementi neonazisti che fanno capo a Skorzeny; elementi italiani del MSI e fuori dal MSI che avrebbero avuto l’incarico di costruire un apposito centro di coordinamento ed hanno un recapito in Lussemburgo all’81 Rue d’Anvers. A tale indirizzo abita Generali Enzo Romano(funzionario dell’UNESCO e già residente in Spagna ndr)”. Fra gli italiani coinvolti la stessa nota segnala Franco Petronio, Franco Pucci, Guido Giannettini, Gaetano Lo Verde, Fausto Della Bona, Giuseppe Pingitore e Giorgio Torchia.
Il presidente della repubblica Antonio Segni, accompagnato da Amintore Fanfani, è in visita ufficiale in Urss.
7 agosto: vola nello spazio il secondo astronauta russo, German Titov compie 17 orbite attorno alla terra.
9 agosto: la Gran Bretagna presenta ufficialmente richiesta di adesione alla Cee. Il giorno successivo anche la Danimarca presenta analoga richiesta.
12 agosto: inizia la costruzione del Muro di Berlino.
Atene, Andrea Papandreu rivela l’esistenza del Piano Pericles da attuarsi “contro il pericolo di sovversione comunista”. Il piano è stato redatto in una riunione fra il generale Natsinas, direttore del Kyp, il tenente colonnello Giorgio Papadopulos e i rappresentanti della gendarmeria, dell’esercito e della polizia.
13 agosto: Washington, il generale Maxwell Taylor invia un rapporto al presidente Kennedy nel quale elenca le ragioni, secondo lo Stato maggiore delle Forze Armate, dell’insuccesso dell’invasione di Cuba nella sua veste di presidente del Cuban study group, voluto proprio da Kennedy per esaminare in dettaglio come neutralizzazione il pericolo cubano.
13 – 16 agosto: il convegno della DC che si svolge a San Pellegrino (BG) pone le basi ideologiche per il programma del centro sinistra. Nelle relazioni di Achille Ardigò e dell’economista Pasquale Saraceno si prospetta una sorta di laburismo cattolico.
19 agosto: accanto a un traliccio abbattuto con un attentato a San Giorgio di Brunico nelle vicinanze di una polveriera militare i terroristi lasciano un sacchetto di esplosivo. I militari accorsi sul luogo dell’attentato lo raccolgono portandolo nella palazzina-alloggio della polveriera, ma nel sacchetto è nascosto un detonatore a tempo che provoca un’esplosione distruggendo il fabbricato. Non ci sono vittime solo per un caso fortunato.
Roma, il governo italiano, dinanzi alla crisi di Berlino, ribadisce la propria solidarietà atlantica.
20 agosto: sciagura sul monte Bianco, un aereo militare trancia un cavo della funivia: 6 morti e 12 feriti.
Un nucleo militare di controllo, comandato dal capitano d’artiglieria Amos Spiazzi (poi protagonista della strategia della tensione ndr), ferma nei pressi di Corvara, in Alto Adige, due individui sospetti vestiti da montanari, armati di pistola e con gli zaini pieni di esplosivo. Dichiarano di essere agenti del Sifar ed esibiscono i tesserini intestati a Salvatore Caputo e Franz Rossi, nomi di copertura. Alla periferia di Bolzano vengono consegnati a una pattuglia di polizia. A suo tempo la magistratura di Bolzano contesterà la veridicità dell’episodio, di cui Spiazzi continuerà ad affermare la fondatezza.
21 agosto: una nota confidenziale informa il Viminale della venuta in Italia del colonnello Lacheroy (importante dirigente dell’Oas ndr) e dei contatti avuti a fine luglio da costui con Gedda, Romualdi, Pennacchini e Foderaro, quest’ultimo segretario di Tambroni. Gli incontri si sono svolti nella sede del periodico Ordine civile, diretto da Gianni Baget Bozzo.
23 agosto: Bologna, convegno sulla politica dell’ammasso del grano ed in particolare sul decreto del 9 agosto che riconosce alla sola Federconsorzi il diritto all’ammasso. E’ organizzato da CGIL, Alleanza contadini e dall’Associazione nazionale cooperative agricole.
30 agosto: riprendono gli esprimenti nucleari in Unione Sovietica.
1 settembre: il generale Aldo Remondino assume la carica di capo di Stato maggiore dell’Aeronautica.
Il colonnello Pietro Verri viene nominato capo di Stato maggiore dell’Arma dei carabinieri, carica che manterrà fino al 31 agosto 1963.
8 settembre: Francia, un commando dell’Oas compie (e fallisce) un attentato contro il generale Charles De Gualle a Pont sur Seine.
9 settembre: due squadre di studenti austriaci e tedeschi, allievi del dirigente del Bas Norbert Burger e da questi reclutati, giungono in Italia per compiere attentati ma vengono tutti arrestati a Roma e a Trieste dopo avere provocato qualche danno lanciando bottiglie molotov o facendole addirittura esplodere sull’auto con cui le trasportavano. Verranno dapprima condannati da un Tribunale di Roma, quindi le pene saranno condonate.
15 settembre: esercitazione di sabotaggio ferroviario degli uomini delle Stay behind. I partecipanti non saranno mai individuati.
16 settembre: Palermo, in seguito a un attestato di buona condotta rilasciato dal questore, il tribunale di riabilita Angelo La Barbera che da lì a qualche mese sarà definito il pericolo pubblico numero uno.
Belluno, esplode un ordigno nelle vicinanze di una caserma dei carabinieri.
18 settembre: muore, in un sospetto incidente aereo in Congo, il segretario generale dell’Onu Dag Hammerskjold.
Roma, un documento del Viminale, “Riassunto delle attività dei francesi antigaullisti in Italia”, si afferma che “il principale elemento dell’Oas in Italia è Filippo De Massey che (…) tiene i contatti con elementi della destra missina ed è l’unico francese che sia comparso al convegno di aggiornamento del raggruppamento nazionale giovanile del Msi tenutosi recentemente a Rimini (…) che è in contatto con Enzo Generali, Guido Giannettini e Mario Pucci”.
21 settembre: esplose raffiche di mitra contro un gruppo di genieri italiani in Val Serantina (Bolzano).
23 settembre: accordo separato tra CISL e UIL, Confagricoltura e Coldiretti per un nuovo meccanismo di scala mobile per i lavoratori agricoli. La CGIL è esclusa per aver dichiarato uno sciopero di 48 ore nell’imminenza dell’incontro.
Rimini, la Squadra 33 invia alla divisione Affari riservati un appunto relativo ad Alici Francesco, corrispondente per il circondario di Rimini dell’Unità, che non ha potuto recarsi in “alcuni Paesi di oltre cortina per un breve corso di aggiornamento politico” perché non gli è stato consegnato in tempo utile il passaporto, come del resto già accaduto in occasione di un viaggio che avrebbe dovuto compiere in Polonia.
24 settembre: da Perugia ad Assisi si svolge la prima Marcia della Pace, ideata dal filosofo Aldo Capitini.
Quando la pace si mise in marcia
Fabrizio Ricci – Collettiva
La marcia nasce tra critiche e attacchi politici. La biblioteca comunale di San Matteo degli Armeni, nel capoluogo umbro ne custodisce la memoria e lo spirito
continua in
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2022/04/24/video/quando_la_pace_si_mise_in_marcia-2052112/
25 settembre: danneggiato in un attentato un traliccio a San Leonardo in Val Passiria (Bolzano).
26 settembre: attentato contro un ponte ferroviario in provincia di Bolzano.Roma, il ministero degli Interni dispone la sorveglianza permanente di Guido Giannettini per i suoi contatti con esponenti dell’Oas e lo svolgimento di attività “antigollista sul territorio nazionale”30 settembre: esce il primo numero dei Quaderni Rossi. Mario Tronti sostiene che l’esperienza è originata dall’incontro di “una realtà operaia fresca con un’intellettualità anch’essa fresca perché liberata dai pesi tradizionali e culturali di un vecchio marxismo”. Nel gruppo dei QR Alquati e Gasparotto, ben presto affiancati da Soave e Gobbi, cercarono di portare e proseguire le importantissime esperienze di conricerca già iniziate negli anni precedenti, rispetto a cui Panzieri si dimostrò da subito diffidente se non addirittura apertamente ostile. Tra gli intervistati, ai primi tre numeri collaborarono (in parte o in toto) Tronti, Alquati, Asor Rosa, Di Leo, Gobbini, Soave, Gobbi, Gasparotto, Daghini, Negri, Bologna, Berti, Greppi; Rieser, invece, partecipò all’esperienza fino alla fine. Le riunioni di redazione venivano fatte all’Istituto Gobetti di Torino, città che fino alla fine degli anni ’60 era il centro focale delle lotte operaie in Italia. Dopo il terzo numero e successivamente all’aspra divisione sulle vicende di Piazza Statuto, vi fu la rottura “tra chi voleva accentuare l’elemento dell’intervento nelle lotte e chi voleva invece rimanere più su un livello di analisi“. I primi daranno vita a Classe Operaia, gli altri (tra cui Raniero Panzieri, Dario e Liliana Lanzardo, Giovanni Mottura, Michele Salvati, Edda Saccomani) faranno ancora tre numeri dei Quaderni Rossi (l’ultimo dei quali è datato maggio-dicembre 1965), di taglio molto più accademico (da http://www.alpcub.com/riviste.html).
Settembre: diffuso l’“Appello ai francesi”, lanciato dall’Oas e firmato da Antoine Argoud, Marcel Bouyer, Charles Lacheroy, Pierre Lagaillarde, Bernard Lefevre e Jean Maningaud, che chiama alla lotta ad oltranza contro il comunismo internazionale e la sua arma, la guerra rivoluzionaria. Nell’appello si legge: “Il marxismo-leninismo, vera filosofia della rivoluzione permanente, ha fissato una volta per tutte il suo obiettivo strategico: la conquista del mondo…Mosca dispone di un’arma formidabile davanti alla quale i suoi nemici sono ancora oggi praticamente disarmati: la guerra rivoluzionaria (…) La lotta tra due mondi è dunque arrivata al suo ultimo stadio (…) l’ordine nuovo deve definire la politica dello Stato (…) Non c’è più un minuto da perdere. Ciascuno deve decidere, perché con il comunismo internazionale non è possibile alcuna neutralità. Nessuno può ormai sperare di restare fuori dalla lotta. Non esiste altra via di salvezza che nell’ordine nuovo”.
Roma, istituita su iniziativa del ministro degli Interni Mario Scelba, la “Commissione dei 19” incaricata di condurre le trattative sulla questione altoatesina. Ne fanno parte Paolo Rossi, presidente socialdemocratico, i rappresentanti in Parlamento della Svp con l’aggiunta del presidente del partito Magnago, il deputato democristiano Alcide Berloffa per ladini ed italiani, il presidente della Camera di commercio di Bolzano di lingua tedesca e i rappresentanti dei partiti politici Dc, Psi, Pli e Pri.
1° ottobre: sessantamila partigiani sfilano a Torino in occasione del centenario dell’unità d’Italia. Il corteo è aperto dai leader della Resistenza: Longo, Pertini, Parri, Mattei, Audisio, Lombardi e La Malfa.
Terroristi italiani fanno saltare in aria sul monte Isel, nelle vicinanze di Innsbruck, il monumento ad Andreas Hofer, simbolo della resistenza tirolese. Le responsabilità non verranno accertate.
2 ottobre: abbattuto un traliccio a Monte Guncina (Bolzano).
3 ottobre: Washington, Fred Nano, funzionario della Cia, scrive a Dana B. Durand, funzionario della stessa Central intelligence agency, in merito alla creazione di un’organizzazione mondiale anticomunista: “Se i russi attaccano occorre contrattaccare. Il Partito comunista sovietico ha appena pubblicato il programma comunista. È venuto il momento di rispondere con un manifesto del mondo libero. Non c’è tempo da perdere. Bisogna convocare un congresso al più presto”.
4 ottobre: Washington, Dana B. Durand, funzionario della Cia, amica personale di Arthur Schlesinger dai tempi in cui militavano insieme nell’Oss, ora alla vice direzione dell’agenzia di spionaggio e dirigente insieme allo stesso Schlesinger dell’Ada (American for Democratic Action), gli scrive per appoggiare l’idea di Fred Nano: “Mi piace questa idea di sferrare il contrattacco (…)”. Nel memorandum allegato alla lettera, Dana B. Durand comunica che è stato deciso di riunirsi a Parigi alla fine di dicembre “come suggeriscono gli amici del Mulino” per esaminare la composizione di un gruppo di coordinamento internazionale e i problemi relativi al finanziamento, chiedendosi se non sia il caso di prendere contatto, a questo scopo, con le Fondazioni “Ford, Rockfeller e Carnegie per ricevere un aiuto finanziario preliminare”.
5 ottobre: Bolzano, iniziano a giungere querele contro i carabinieri che hanno condotto gli interrogatori degli arrestati del luglio 1961 per la “notte dei fuochi”. I carabinieri sono accusati di maltrattamenti e sevizie. In meno di venti giorni giungeranno 45 denunce contro ufficiali, sottufficiali e militari.
Washington, Carl Kaysen, membro del Consiglio di sicurezza nazionale, interviene sul progetto per la creazione di un’organizzazione mondiale anticomunista, suggerendo di includervi il Partito democratico americano, “anche per facilitare il problema dei finanziamenti”.
Barbizon, nei pressi di Parigi, inizia una riunione che si protrarrà per tre giorni a cui partecipano i membri di Interdoc (Documentazione Internazionale), centro internazionale europeo per la lotta al comunismo. Secondo una nota informativa del Sifar per l’Italia partecipano Lugi Gedda, Giorgio Filippi e Ugo Sciascia dei Comitati Civici, i giornalisti Luigi D’Amato e Gerolamo Bassoni, l’imprenditore di Bologna Luigi Deserti. Secondo il Sifar gli intervenuti decidono di unire nell’organizzazione “tutti gli sforzi e le iniziative per la lotta contro il comunismo, in collegamento e coordinamento sul piano internazionale”.
6 ottobre: trasmessa una nota informativa al Viminale, recante il timbro “visto dal Capo della polizia” relativa a Vittorio Valletta e Giovanni Agnelli: “il prof. Valletta è nuovamente in grande apprensione per il comportamento di Gianni Agnelli (…) Tre settimane fa, in una località della Costa azzurra, l’Agnelli fu colto da un collasso mortale (…) e venne ricondotto miracolosamente in vita in ospedale. E’ stato poi trasferito in una clinica italiana (…) Valletta teme che il triste episodio possa venire a conoscenza dei comunisti (…)”.
9 ottobre: Roma, una nota del Viminale rivela che la Umac (Unione mediterranea anticomunista) ha minacciato di estendere gli attentati a quei paesi che forniscono supporto al Pcf e suggerisce, da parte della divisione Affari riservati, una serie di proposte tendenti ad impedire l’attività del Pci a favore dei comunisti francesi.
11 ottobre: attentato contro un traliccio a Vipiteno (Bolzano).
Roma, la Commissione d’inchiesta sull’aeroporto di Fiumicino interroga il colonnello dell’Aeronautica Giuseppe Amici, al quale il ministero della Difesa aveva affidato il compito di coordinare i lavori per l’aeroporto, e che in 7 anni aveva speso 24 miliardi a trattativa privata, senza che nulla fosse fatto. Inoltre, aveva appaltato il trasporto e la fornitura di materiali da cava alla ditta Anselmo Fusari, di cui amministratori erano suo figlio e sua moglie.
14 ottobre: Vittorio Gorresio su La Stampa commenta favorevolmente i lavori del comitato centrale del Psi e invita la Dc a riflettere sul fatto che “dalla sua azione può dipendere che l’autonomismo del Psi si concreti in una politica democratica di senso occidentale o che svanisca dileguandosi come una buona azione irrealizzabile”.
15 ottobre: la direzione nazionale del Pci afferma che i comunisti ”non sono in linea pregiudiziale contrari a una ricerca di contatto e di collaborazione tra le forze democratiche cattoliche e i socialisti, se essa può favorire il graduale superamento delle barriere elevate nel corso di tanti anni tra movimento operaio e movimento cattolico”.
Taranto, inaugurato lo stabilimento per la produzione di tubi saldati di grande diametro: è il primo impianto del IV centro siderurgico a entrare in funzione
17 ottobre: Parigi, repressa nel sangue una manifestazione di cittadini d’origine algerina a sostegno dell’indipendenza dell’Algeria.
“(…) Una delle sensazioni più forti è proprio quella della percezione di silenzio che avviluppa il giorno del massacro di Parigi del ’61. Si tratta della più grande mattanza consumatasi nella Francia metropolitana dal 1945 in poi. Io non lo sapevo prima di 5 giorni fa. Non sono l’unico, grazie anche ai miei colocataries J. e C., mi hanno detto che in Francia pochi sanno cosa è accaduto quel giorno. Per provare a scrivere e presentare un po’ di questa vicenda sto leggendo un libro “La Battaile de Paris” di Jean Luc Einaudi, presentatomi come il migliore libro di ricostruzione storica, ho visto il film “Nuit noir” di Alain Tasma (France, 2004) ed ho letto vari articoli online.
Ho cercato di vedere se il libro è disponibile in qualche biblioteca italiana ma credo di no (Trento e Vicenza non sembra), forse non l’hanno neanche tradotto; del film invece ho trovato in italiano una breve recensione, ma non so se è stato doppiato o è reperibile in Italia.
Una breve sintesi dei fatti: in Francia nel ’61 la crisi della guerra d’Algeria scuoteva il governo di De Gaulle, nello stesso periodo avvenivano massacri e torture sistematici in Algeria mentre si avviavano i primi contatti per la negozazione tra la Francia e FLN dell’indipendenza algerina.
A Parigi ci sono stati diversi attentati conto poliziotti che organizzavano rafles (termine per indicare brutali retate in stile di quelle contro gli ebrei durante il regime di Vichy) selvagge contro i nordafricani, maltrattati e che subivano un pesante razzismo.
Nello stesso tempo si è attivata un’organizzazione di esterma destra armata, l’OAS (Organisation Armée Sècrete) apertamente ostile ad ogni forma di negoziato sull’Algeria, che è arrivata a fare un attentato a De Gaulle, un tentato colpo di stato e diversi omicidi. Questa formazione nazionalista (l’Algeria fa parte della Francia, è Francia all’epoca) è apertamente razzista e conta su un forte appoggio tra le forze armate e quelle di polizia.
In questo clima estremamente teso alcuni flics, certi dell’impunità, compiono dei sequestri e uccisioni di Algerini. Nei mesi di settembre e ottobre 1961 i casi di cadaveri massacrati sconoscuiti ritrovati nella Senna o nei boschi vicino Parigi aumenta in maniera esponenziale.
La situazione è esplosiva e il prefetto di Parigi Maurice Papon, prefetto di Lille e collaboratore dei nazisti durante la seconda guerra mondiale, ordina il 5 ottobre il coprifuoco per tutti gli Algerini. E’ solo l’ultimo di atti razzisti e criminali contro la popolazione Algerina.
L’ Fln, profondamente radicato nel territorio, (un’organizzazione militare che esigeva il pagamento di contributi da tutti gli Algerini in Francia) per dimostrare la propria forza e il proprio seguito in un momento cruciale dei negoziati lancia una manifestazione di tutti gli Algerini (tutti nel senso che chi non andava era considerato un disertore, sebbene la gran parte fosse d’accordo con loro) in centro a Parigi contro il coprifuoco. Una manifestazione imponente e pacifica per mostrare la tenacia della lotta per l’indipendenza e contro il colonialismo Francese.
Per il governo Francese la manifestazione era un atto di guerra di un gruppo terroristico sul suolo della capitale della Francia metropolitana. Viene data carta bianca al prefetto Papon per reprimere la manifestazione che deve essere impedita.
Quella sera oltre 15.000 Algerini vengono arrestati in rastrellamenti su tutta Parigi e portati in centri di detenzione che diventano macellerie. Laddove si forma un abbozzo di corteo la polizia apre il fuoco su manifestanti disarmati e spacca teste con i suoi manici di piccone lunghi oltre 1 metro. I morti sono immediatamente moltissimi. In centro a Parigi vicino a Ponte Saint Michel, nel quartiere dove vivono centinaia di Algerini si forma un corteo che viene attaccato dai flics.
La scena, descritta da testimoni, è raccappriciante: sotto le finestre della Prefettura di Parigi, gli Algerini vengono massacrati, decine di corpi di morti o moribondi vengono lanciati nella Senna dal Ponte, i rimanenti vengono portati nella corte della Prefettura e picchiati ancora e ancora (alcuni dicono di 50 morti solo in quel luogo). Nei centri di concentramento le botte vanno avanti per oltre 2 giorni senza la presenza di occhi indiscreti, poi ci sono le espulsioni di massa in Algeria.
Decine e decine di Algerini “sono scomparsi”, cadaveri riaffiorano a decine dalla Senna nei giorni successivi.
La polizia comunica alla stampa di essere stata attaccata da persone armate e che si è difesa causando 2 morti (poi diventati 3) e diversi feriti. La stampa salvo rarissime eccezzioni (la rivista di Sartre e Testimonianza Cristiana) ci crede, su quella giornata cade il silenzio e l’oblio.
Che, sebbene l’attuale sindaco di Parigi abbia apposto una piccola targa sul ponte S. Michel, sembra durare ancora oggi. La cifra di morti ufficiale è ancora quella di 3 (gli storici realisti la collocano tra 200 e 300), nessuno è stato condannato per i fatti (…)” (http://umbvrei.blogspot.it/2015/11/17-ottobre-1961-il-massacro-di-parigi.html?m=1).
Bologna, lo staff de Il Mulino invia ad Arthur Schlesinger il progetto elaborato da Luigi Pedrazzi, Pietro Rescigno e Giorgio Galli: “L’Italia vive in politica una situazione eccezionale e unica: due partiti giganti, Dc e Pci, che dettano legge e una serie di terze forze gravitante attorno ad essi. Il Pci, con la sua struttura in sezioni, cellule, sindacati, cooperative, poteri locali e attività commerciali, è più che un partito. La Dc, con il suo complesso universo al quale fanno riferimento il clero, l’Azione cattolica, i Comitati civici e una miriade di organismi sociali e religiosi, rappresenta anch’essa qualcosa di più di un semplice partito. Il Mulino si propone di indagare questo fenomeno, osservandolo nei suoi aspetti unici e comuni. Data l’assenza di indagini analoghe, il progetto ha in sé una validità pionieristica. Inoltre indagare sul Pci, significa in ultima analisi indagare sull’Urss. Non solo, ma, data la peculiarità del caso italiano e i suoi riferimenti con le nazioni emergenti, dall’Africa all’America latina, affrontare il mondo comunista e il mondo cattolico contemporaneamente vuol dire iniziare un lavoro di respiro ben superiore al solo riferimento italiano. I 3 punti chiave della ricerca sono: 1) raccolta e valutazione delle informazioni sui due universi in questione; 2) analisi legislativa, essenziale sia per varare programmi anticomunisti sia per sostenere la Democrazia cristiana; 3) comparazione sotto il profilo della scienza politica, che possa servire per altre analisi a cultura latina. Giorgio Galli dirigerà il censimento sulle forze anticomuniste e su quelle forze che con esse competono direttamente nei governi locali, nelle cooperative, nei sindacati, eccetera. Luigi Pedrazzi indagherà sulle forze che agiscono nell’universo cattolico attraverso interviste e documenti. Da sottolinearsi che tale indagine si avvarrà dell’assistenza del cardinale Lercaro e della sua équipe. Questo significa poter facilitare i contatti e aver accesso a documenti segreti della Chiesa, ai suoi archivi, eccetera. Il professore Pietro Rescigno analizzerà i singoli temi sotto il profilo legislativo. Preventivo di spesa: 50.000.000 in lire o 80.000 dollari per stipendi; 21 ricercatori full-time o part-time e 3 segretarie; 8 milioni in lire o 12.800 dollari per libri e documenti; 18 milioni in lire o 28.800 dollari per varie. Totale 88.000.000 in lire o 140.800 dollari”.
New York, il direttore della Twentieth century fund, August Heckscher al quale si sono rivolti i dirigenti de Il Mulino per ottenere il finanziamento di 140.800 dollari, necessari per realizzare il progetto illustrato ad Arthur Schlesinger, scrive a quest’ultimo suggerendogli “che tu mi scriva una lettera di pieno sostegno”. Cosa che l’assistente speciale di Kennedy fa su carta intestata alla Casa Bianca.
Mosca, 22° Congresso del Partito comunista sovietico accentua il processo di destalinizzazione. Nikita Kruschev attacca ancora la figura e l’opera di Stalin, e la salma del dittatore viene rimossa dal Mausoleo della Piazza Rossa. Il congresso fa emergere il dissidio russo-cinese.
18 ottobre: Washington, il segretario di stato americano Dean Rusk invia un dispaccio all’Ambasciata americana a Roma: “Siamo sbalorditi dai discorsi di Riccardo Lombardi in materia di politica estera soprattutto dopo le garanzie offerteci dai seguaci di Nenni. Lombardi sta pubblicamente affermando esattamente l’opposto di quanto il Psi dovrebbe sostenere in questi tempi. Chiede di riconoscere la Cina comunista, domanda il ritiro delle basi americane dall’Italia, chiama a combattere contro il capitalismo, l’ imperialismo. Sarebbe questo il partito con cui il governo Usa dovrebbe trattare? Come è possibile che gli autonomisti abbiano concesso all’Avanti di pubblicare in prima pagina le affermazioni di Lombardi? Non solo, ma l’editoriale dell’Avanti premette che Lombardi ha espresso in termini chiari e precisi la posizione del Partito socialista italiano (…) E’ urgente avvisare i nostri canali nelle file degli autonomisti che se le parole di Lombardi continueranno ad avvalersi del loro tacito assenso allora dovremo interpretarle come la voce ufficiale del Psi”.
19 ottobre: contattati per esprimere il loro parere sul progetto presentato da Adolph Sturmthal sulla creazione di un organismo mondiale anticomunista, fra gli altri: “Erich Hollenhauer, presidente del Partito socialdemocratico tedesco; Giuseppe Saragat, segretario generale del Partito socialdemocratico italiano: Ugo La Malfa, leader del Partito repubblicano italiano; Hugh Gaitskell, leader del Partito laburista inglese e Antonhy Crosland, deputato al Parlamento britannico”. Tutti, ad eccezione di Gaitskell, ritengono il progetto “altamente desiderabile”.
20 ottobre: Roma, la Questura vieta la proiezione del film di Claude Autant Lara Non uccidere, organizzato dalla Comunità europea degli scrittori, che tratta dell’obiezione di coscienza.
24 ottobre: in una nota trasmessa dalla direzione del Sifar ai Centri di controspionaggio si legge che “nel mese di luglio, in alcune località dell’Austria e della Germania occidentale, sono state tenute riunioni a cura di organizzazioni internazionali a carattere neofascista”. Tra le organizzazioni il Sifar elenca Nuovo Ordine Europeo, Gioventù Europea, Movimento Sociale Europeo e conclude: “Tutti i predetti movimenti sul problema altoatesino hanno preso posizione anti-italiana e sono più o meno controllati dai comunisti”.
30 ottobre: Washington, Alexander Dallin, collaboratore della divisione sovietica della Cia, scrive a Dana B. Durand, funzionaria della stessa Cia, sulla creazione di un’organizzazione mondiale anticomunista : “Ottima la proposta di combattere su vasta scala l’offensiva comunista; mi chiedo però se è utile che un tale organismo nasca direttamente negli Usa o se forse non sarebbe più astuto aiutarlo a formarsi autonomamente”.
Novembre: Roma, convegno internazionale sulla Guerra rivoluzionaria dei Soviet. Si tratta del 2° congresso internazionale sulla minaccia comunista nel mondo, che fa seguito ad precedente incontro svoltosi a Parigi l’anno precedente ed è stato preparato in alcune riunioni svoltesi in ambito NATO organizzate da Su zanne Labin. Secondo alcune voci – peraltro mai confermate – la riunione romana sarebbe stata organizzata materialmente dal leader ordinovisti Clemente Graziani. Tra i partecipanti: Ivan Matteo Lombardo, Giano Accame, Mario Tedeschi, Adriano Magi Braschi, Gianna Preda.
1 novembre: Ravenna, al congresso del Pri giungono da Roma il maggiore dei carabinieri Agostino Buono, funzionario del Sifar e il giornalista Lando Dell’Amico, collaboratore del Servizio. Portano una valigetta con sessanta milioni che, dirà Randolfo Pacciardi, “dovevano servire per comprare i delegati della mia corrente, dato che io ero contro il centrosinistra e in Romagna la corrente che faceva capo a me stava per vincere il congresso. Accusai pubblicamente La Malfa, a Ravenna, di fare ricorso a questi sistemi. La Malfa non accolse l’invito a querelarci”. Il maggiore Buono dichiarerà a sua volta di avere accompagnato a Ravenna Dell’Amico e che il denaro, prelevato dalla cassaforte del Sifar, gli era stato consegnato dal suo superiore Giovanni Allavena. Il direttore del Sifar Giovanni De Lorenzo affermerà di non ricordare nulla, Dell’Amico dirà di essere stato sollecitato ad andare a Ravenna da Enrico Mattei, presidente dell’Eni.
Muore Luigi Einaudi.
Secondo dichiarazioni di Vittorio Emanuele Borsi Di Parma, Ordine Nuovo è collegato al Comando Designato della III Armata con sede a Padova: “Quando ero capo di Stato Maggiore della III Armata, retta dal generale Ugo Bizzarri, sapevamo – dal novembre 1961 – dal Sifar della esistenza di una organizzazione paramilitare di estrema destra chiamata Ordine Nuovo sorretta dai servizi di sicurezza della Nato che aveva compiti di guerriglia e di informazione in caso di invasione: si trattava di civili e di militari che, all’emergenza, dovevano comunicare alla nostra Armata i movimenti del nemico. Si trattava di una organizzazione tipicamente americana munita di armamento e attrezzature radio”.
3 novembre: New York, il birmano Sitho U Thant è nominato segretario generale dell’Onu.
4 novembre: iniziano le trasmissioni del secondo canale Rai.
7 novembre: Washington, Henry Kissinger, docente a Harvard e consulente del governo americano, si inserisce nel dibattito sulla creazione di un organismo mondiale anticomunista . “Mi sembra che l’idea rivesta un interesse eccezionale. Per la Germania suggerirei di contattare un industriale illuminato, che per il suo potere e la sua influenza potrebbe tra l’altro servire ai propositi della nuova frontiera”. A piè di lettera aggiunge quindi a mano il nome dell’industriale: Otto Wolff.
8 novembre: Roma, il colonnello Giovanni Allavena dal Sifar invia a tutti i Centri di controspionaggio la seguente nota: “Nel quadro dell’azione diretta a controllare ed eventualmente reprimere l’attività antigollista in Italia, i cui agenti vanno per lo più identificati in elementi aderenti alla Oas, pregasi esperire i necessari accertamenti per il rintraccio delle sottonotate persone, attuando quindi nei loro confronti cauta vigilanza e segnalando tempestivamente qualsiasi emergenza. Cittadini italiani: Enzo Generali, Francesco Petronio, Fausto Della Bona, Pier Francesco Pingitore, Guido Giannettini, Mario Pucci, Orlando Zoli”.
Washington, il segretario di Stato americano, Dean Rusk, invia un telegramma di istruzioni all’Ambasciata americana nel quale conferma l’appoggio alla politica di centrosinistra e al sostegno del Psi al governo, “purché esso sia ottenuto senza alcun compromesso con il Psi in materia di politica estera”.
Washington, il ministro della Difesa, Robert McNamara, invia un memorandum al presidente Kennedy sulla politica in Vietnam, nel quale afferma: “Il Comando di Stato maggiore generale, Mr. Gilpatric (sottosegretario alla Difesa) ed io abbiamo raggiunto le seguenti conclusioni: l’eventuale caduta del Vietnam del Sud porterebbe a una immediata espansione del potere comunista, o a un completo soggiogamento al comunismo in tutti i paesi del sud-est asiatico e in Indonesia. Le conseguenze tragiche su scala mondiale, e in particolare in Oriente, sarebbero estremamente drammatiche (…) siamo propensi a raccomandare che gli Stati uniti d’America si impegnino verso il chiaro obiettivo di impedire la capitolazione del Vietnam del Sud al comunismo e che si impegnino a raggiungere l’obiettivo, se necessario, con un’azione militare”.
10 – 11 novembre: il comitato centrale del PCI discute del congresso del PCUS. Amendola chiede il “progressivo sviluppo della dialettica interna”. Il 27 la direzione comunista affermerà che lo stalinismo ha ostacolato lo sviluppo della società sovietica, farà autocritica per gli errori compiuti, ma ribadirà l’inammissibilità dell’esistenza delle correnti all’interno del Partito, sottolineando il valore del libero confronto e dell’espressione del dissenso.
17 – 18 novembre: Napoli, conferenza della Cgil sul Mezzogiorno Per saperne di più: https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/cgil/la-conferenza-della-cgil-sul-mezzogiorno
18 novembre: 13 aviatori italiani vengono massacrati nella provincia di Kindu (Katanga) mentre si trovano in missione. Le autorità riferiscono che stavano trasportando viveri e medicinali. Trent’anni dopo si saprà che stavano trasportando armi destinate ai secessionisti katanghesi.
19 novembre: attentato contro un traliccio a Terlano (Bolzano).
21 novembre: Roma, nel corso di una riunione del Consiglio dei ministri, Mario Scelba e Guido Gonella attaccano Enzo Biagi, direttore del telegiornale perché, secondo loro, dà poco spazio alle notizie ufficiali, mentre Tribuna politica e Studio Uno sono accusati di “aver introdotto Togliatti e le ballerine nel cuore delle famiglie italiane”.
Washington, in un memorandum per Mc George Bundy vengono elencati i successi conseguiti dagli americani contro la guerriglia in Grecia, Malesia, Filippine. Le esperienze fatte provano che “ognuna di esse dimostra il nesso tra tattiche militari e riforme socio-economiche da applicare per condurre con successo operazioni di guerriglia. E ognuna di esse evidenzia che non c’è miglior antidoto nel combattere la guerriglia di una leadership forte sia politicamente che militarmente”.
22 novembre: Washington, nel Memorandum III della Nsa, il presidente Kennedy approva il potenziamento delle forze d’appoggio americane in Vietnam e ne autorizza l’impiego in combattimento se fatto oggetto di attacchi nemici nell’esecuzione dei loro compiti.
Roma, la Corte Costituzionale ribadisce la validità dell’articolo 589 del codice penale che punisce il solo adulterio della moglie.
Roma, dopo otto mesi di trattative, è firmato l’accordo di parità salariale uomo-donna nel settore metalmeccanico.
24 novembre: New York, il Consiglio di sicurezza dell’Onu autorizza l’uso della forza per impedire la secessione in Congo ed eliminare la presenza dei mercenari in Katanga.
27 novembre: Roma, il capo della polizia, Angelo Vicari, invia alle Prefetture di 15 città italiane definite “centri nevralgici”, la circolare nr.442/7665 che pianifica ulteriormente le disposizioni già impartite con la circolare del 19 maggio 1961 sull’attuazione del piano E.s. (Emergenza speciale) per fronteggiare una situazione di sommossa.
28 novembre: la Corte costituzionale conferma la legittimità dell’art.589 del Codice penale che punisce soltanto l’adulterio commesso dalla moglie.
30 novembre: New York, l’Assemblea dell’Onu respinge il secondo ricorso presentato dall’Austria sulla questione alto-atesina.
1 – 2 dicembre: sciopero unitario di 48 ore dei lavoratori tessili dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto.
2 dicembre: nasce il Consorzio per lo sviluppo industriale della Vallata del Pescara, ente gestore dell’area industriale. E’ il più importante in Abruzzo in quanto interessa il territorio maggiormente popolato della regione
7 dicembre: attentato contro un traliccio a Gais (Bolzano).
12 dicembre: Austria e Svezia presentano richiesta di adesione alla Cee.
13 dicembre: firmato il contratto dei calzaturieri che, tra l’altro, fissa a 45 ore settimanali l’orario di lavoro
14 dicembre: Washington, il Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy crea la President’s Commission on the Status of Women, che conta tra i suoi membri anche Eleanor Roosevelt e Richard A. Lester, e come responsabile nomina Esther Peterson, che diverrà sua consigliera per tutte le questioni femminili
18 dicembre: attentato contro un traliccio a Castelvecchio di Caldaro (Bolzano).
19 – 21 dicembre: Roma, conferenza tra governo, sindacati e imprenditori sulla qualificazione e formazione professionale.
20 dicembre: Roma, la commissione d’inchiesta sulla costruzione dell’aeroporto di Fiumicino, presieduta dal liberale Aldo Bozzi, mette in evidenza le irregolarità, le leggerezze e le violazioni delle procedure di legge riscontrate durante i lavori. L’ex ministro Pacciardi, che sarà censurato dalla commissione insieme ai colleghi Cingolani, Togni e Andreotti, si dimette da presidente della commissione Difesa della Camera.
22 dicembre: la Prefettura di Milano comunica al Viminale che Franco Bulbarelli, dopo aver allontanato Vittorio Verde, ha costituito una nuova direzione dell’Unione nazionale anticomunista Pace e libertà composta da Tiziano Borrini, Piero Calcaterra, Luigi D’Angerio e Ferdinando Masi, e che la nuova sede è a Milano, in via Croce rossa n.2.
23 dicembre: Catanzaro, spaventoso disastro ferroviario: 71 vittime.
28 dicembre: esplosi colpi di arma da fuoco contro militari italiani a Riva di Turres (Bolzano).
DURANTE L’ANNO
Genova, nasce l’Italsider (società siderurgica dell’Iri) dalla fusione di Ilva e Cornigliano S. A.