Il lavoro, le lotte, la politica giorno per giorno
SITO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
Gennaio: Faenza, le 114 bustaie della Manifattura La Rondine scioperano per miglioramenti salariali e delle condizioni di lavoro. Dopo 50 giorni di lotta ottengono quanto richiesto
1 gennaio: nasce la Federcasse, abbreviazione di Federazione italiana delle banche di credito cooperativo – casse rurali ed artigiane, è l’associazione nazionale delle BCC-CR. Oggi svolge funzioni di rappresentanza e tutela della categoria e di assistenza di carattere legale, fiscale, sindacale, organizzativo, di comunicazione e di formazione a favore di tutto il sistema del credito cooperativo italiano. Sciolta durante il regime fascista, viene ricostituita nel 1950 come Federazione italiana delle casse rurali ed artigiane, e negli anni Sessanta intraprende l’attività di rilancio del movimento e dell’operatività delle casse rurali e artigiane. In quegli anni vengono ricostituite anche le federazioni locali delle casse rurali ed artigiane. Nel 1993, con l’entrata in vigore del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, le casse rurali e artigiane assumono la denominazione Banche di credito cooperativo, e la federazione italiana diventa Federazione italiana delle banche di credito cooperativo – casse rurali ed artigiane. Dal 1967 Federcasse aderisce a Confcooperative-Confederazione cooperative italiane e dal 1981 all’ABI – Associazione bancaria italiana. La Federazione italiana delle BCC-CR è tra i membri fondatori dell’EACB – European Association of Co-operative banks, l’Associazione delle banche cooperative europee che ha lo scopo di promuovere e tutelare gli interessi della categoria in sede comunitaria. Federcasse aderisce inoltre all’IRU – Unione internazionale Raiffeisen. Federcasse oggi rappresenta 403 banche di credito cooperativo – casse rurali e artigiane, con una rete di 4.440 sportelli presenti sul territorio italiano, più di un milione e 100 mila soci, 6,8 milioni di clienti e oltre 36.400 collaboratori
2 gennaio: Aosta, nasce la Cogne Acciai Speciali, azienda siderurgica. Nata con altro nome nei primi anni del Novecento, ha segnato la crescita demografica e lo sviluppo urbano del capoluogo valdostano, con la costruzione di nuovi quartieri popolari (il Quartiere Cogne su tutti), la creazione di migliaia di posti di lavoro e la costruzione delle Ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier e della Ferrovia La Thuile-Arpy nate per sfruttare le miniere di antracite di La Thuile e della Ferrovia Cogne-Acque Fredde per lo sfruttamento della miniera di magnetite di Cogne. La produzione di acciaio sulle Alpi ha origini remote, come testimoniano le numerose antiche fucine ancora presenti sul territorio. In seguito alla rivoluzione industriale, la grande industria siderurgica e metalmeccanica era pronta a svilupparsi anche in Italia, ma le tecnologie per il trasporto delle materie prime e dell’energia idroelettrica per gli altiforni ad induzione, era ancora arretrata. Le zone alpine e prealpine erano ricche di materie prime e di energia, di qui la necessità di situare gli stabilimenti in queste zone. Nasce così la Società Anonima Miniere di Cogne, rilevata nel 1916 da Ansaldo: il minerale ferroso (magnetite) veniva inizialmente estratto negli affioramenti di Liconi e Colonna a quota circa 2500 m.s.l.d.m., successivamente vista l’enorme cubatura di minerale distribuito in due corpi principali lentiformi tra loro collegati si realizza il ribasso di Costa del Pino dal quale un carreggio su binari porta il tout-venent al ponte di lancio della teleferica per l’impianto di trattamento di Cogne. Da qui il minerale arricchito tramite separatori magnetici veniva trasportato, attraverso la ferrovia a scartamento ridotto Cogne-Acque Fredde, quasi completamente in galleria, fino ad Eaux-Froides (nell’attuale zona di Pila), da dove in teleferica giungeva all’impianto di Aosta. Il carbone necessario alla colata proveniva da La Thuile, mentre la calce, necessaria per la produzione della ghisa, veniva estratta nelle cave di Pompiod, presso Aymavilles. Successivamente, l’azienda si dotò di proprie centrali idroelettriche per alimentare i forni, e dismise le miniere di La Thuile negli anni ’60 del secolo scorso. Nel panorama della siderurgia italiana, la Cogne di Aosta ha sempre rivestito un ruolo fondamentale nella produzione di acciai inossidabili di vario tipo ed acciai speciali.Il 1º gennaio 1994 la Cogne è stata acquistata dal gruppo svizzero Marzorati cambiando denominazione in Cogne Acciai Speciali (CAS). L’azienda siderurgica, per occupati (1450 dipendenti, di cui 1150 ad Aosta) e fatturato, rappresenta la realtà industriale più importante della regione
16 gennaio: Roma, la Confederazione generale del Lavoro e la Lega delle cooperative si dichiarano pronte ad organizzare e coordinare l’invio di manodopera di soccorso a Reggio Calabria e Messina colpite dal terremoto.
24 gennaio: Piancastagnaio (Si), la Lega dei Lavoratori della Terra, durante la vertenza coi latifondisti del luogo, organizza una dimostrazione per le vie del paese e un comizio pubblico sulla Piazza Belvedere
25 gennaio: Roma, Luigi Einaudi propone l’avocazione allo Stato dell’imposta comunale di famiglia nel primo di una serie di articoli sul Corriere della Sera. Benché ostile al programma giolittiano di un’imposta progressiva sul reddito, Einaudi si trova concorde sulla necessità di alleggerire i tributi popolari.
3 febbraio: Piancastagnaio (Si), la lunga vertenza tra la Lega proletaria e latifondisti locali ha un triste epilogo. Intervenuti per liberare dall’arresto due di loro trattenuti per aver cantato l’Inno dei Lavoratori, circa 300 leghisti sono affrontati dai carabinieri che sparano per disperderli. Stramazza subito il bracciante Giuseppe Noretta (25 anni, mentre un’altra fonte riferisce invece la morte di – o anche di – Giuseppe Sborgi ) e resta ferito alle gambe Enrico Riva (52 anni), mentre gli altri reagiscono con lancio di pietre. Cade anche il commerciante Domenico Perugini, 57 anni, apparentemente estraneo ai fatti. Numerosi i feriti.
Per saperne di più: https://www.radiomaremmarossa.it/cronache-resistenziali/1909-il-macello-di-piancastagnaio/
5 febbraio: costituito il Consorzio fra le cooperative per l’assunzione di lavori pubblici. Ne fanno parte le Federazioni provinciali di Bologna, Ravenna, Ferrara, Milano e l’Unione cooperativa edilizia di Roma. Il ravennate Nullo Baldini è nominato consigliere delegato.
20 febbraio: Parigi, Filippo Tommaso Martinetti pubblica sul Figaro il primo manifesto del futurismo. In esso esalta la guerra, “sola igiene del mondo”, il patriottismo, “le belle idee per cui si muore”.
7 marzo: alle elezioni politiche, che si terranno anche il 14, votano 1 903 687 elettori, il 65% degli aventi diritto. I partiti dell’estrema sinistra otterranno notevoli successi con l’aumento dei deputati radicali da 36 a 49, dei repubblicani da 20 a 23, dei socialisti da 26 a 42. Romolo Murri, il leader della Lega democratica nazionale, già sospeso a divinis nel 1907 per la sua attività politica, si presenta per il Partito radicale a Fermo (Ap): sarà eletto deputato, anche con i voti di socialisti, e quindi scomunicato da Pio X. La maggioranza giolittiana resterà sostanzialmente intatta. Il passaggio di una parte degli elettori della sinistra liberale porterà però a uno spostamento a destra dell’asse politico per il rafforzamento delle posizioni conservatrici e del movimento nazionalista. I candidati cattolici sono 52 in 72 collegi elettorali nei quali il non expedit era stato sospeso ufficialmente; gli eletti saranno 16, fra i quali Filippo Meda a Rho (Mi).
14 marzo: l’Avanti! pubblica Il ministro della malavita, il celebre opuscolo scritto da Gaetano Salvemini contro il sistema politico giolittiano. Giolitti è accusato di favorire la miseria e la diffusa corruzione del Mezzogiorno e di essersi procurato il voto dei deputati meridionali mettendo “nelle elezioni, al loro servizio la malavita e la questura”
15 marzo: Londra, l’imprenditore statunitense Harry Gordon Selfridge apre il primo negozio che darà poi vita alla catena di grandi magazzini Selfridges . Il negozio principale si trova in Oxford Street a Londra ed è il secondo più grande del paese dopo Harrods.
22 aprile: Rheinau – Mannheim (Germania), nasce la Luftschiffbau Schütte-Lanz, conosciuta semplicemente come Schütte-Lanz, azienda aeronautica tedesca, principalmente nota per la costruzione di dirigibili ad uso militare e civile. Brevemente attiva anche nella produzione di automobili e, durante la prima guerra mondiale, di aerei militari, il livello raggiunto nella costruzione dei suoi modelli di dirigibili rigidi era pari se non, grazie ad alcune diverse tecnologie utilizzate, superiore alla più nota concorrente Luftschiffbau Zeppelin. Al termine della prima guerra mondiale, le limitazioni all’aviazione militare e civile imposte alla Germania dal Trattato di Versailles crearono i presupposti per la chiusura dell’azienda che avvenne nel 1925.
4 maggio: Roma, Giolitti presenta alla Camera un disegno di legge sulle norme da introdurre per impedire frodi, corruzioni e violenze in periodo elettorale. Mira in tal modo a tacitare la campagna di stampa di protesta per i brogli e le violenze denunciati in numerosi collegi dell’Italia meridionale in occasione delle elezioni del marzo.
8 maggio: Roma, presentata alla Camera per essere convertita in legge, la convenzione stipulata per conto del governo dal senatore Erasmo Piaggio. Piaggio, armatore genovese, direttore del Lloyd italiano, è stato a lungo alla guida della Navigazione generale italiana, il trust che in base alle convenzioni marittime del 1877 e del 1893 controlla gran parte delle linee di navigazione sovvenzionate dallo Stato e dei servizi privati. L’accordo con Piaggio prevede l’assunzione per venticinque anni dell’esercizio delle linee del Mediterraneo, di quelle per il Mar Rosso e l’Africa orientale, per l’India, la Cina e l’America centrale da parte del Lloyd. Lo Stato si impegna a sua volta a fornire sovvenzioni e aiuti ottenendo in cambio un forte controllo sulla gestione oltre a una partecipazione agli utili dell’azienda. La convenzione sarà fortemente criticata alla Camera e scatenerà una vasta campagna di stampa, in parte ispirata dai gruppi armatoriali concorrenti. Sarà quindi costituita una commissione della Camera per l’esame del progetto di legge.
Maggio: Bologna, la Camera del lavoro vota a maggioranza l’adesione alla Confederazione generale del Lavoro. Ma fino al 1912 l’adesione sarà solo formale per l’ostilità che la Confederazione ha nei confronti delle organizzazioni dirette dalla componente sindacalista.
22 – 23 maggio: Bologna, IX Congresso della Federterra. E’ riconfermata la piattaforma approvata l’anno precedente ed è affrontato il problema dei rapporti con la Camera del lavoro.
13 giugno: Bologna, congresso della Camera del Lavoro. Sono approvate alcune modifiche dello Statuto che definiscono la separazione, la definizione dei compiti e della gestione attraverso la divisione del Consiglio generale in zone mandamentali e l’organizzazione del sindacato di categorie per mestieri. Ma questa ristrutturazione non mette fine al dibattito e alle polemiche interne e non riesce a sanare la frattura tra i diversi gruppi politici presenti all’interno dell’organizzazione camerale.
1° giugno: l’adesione alla CGdL dei sindacalisti rivoluzionari, decisa “alla quasi unanimità” durante un convegno a Bologna, è discussa in una serie di articoli sul giornale Pagine Libere. Paolo Mazzoldi difende la scelta congressuale di rinunciare all’“azione diretta”, caposaldo del sindacalismo rivoluzionario e condannato ufficialmente dai vertici confederali nel settembre 1908, in nome delle “necessità pratiche dell’unità operaia”. Anche Arturo Labriola condivide questa linea. Decisamente contrario all’allineamento sulle posizioni della CGdL è invece Angiolo Oliviero Olivetti, altro esponente di spicco della corrente e fra i principali sostenitori di una sua conciliazione con l’ideologia nazionalistica. La Camera del lavoro di Parma, guidata da Alceste De Ambris, rifiuterà di entrare nella CGdL
30 giugno: Ichikawa (Giappone), iniziano ad operare le Ferrovie Keisei s.p.a. (il marchio è indicato come K’SEI dal 2001) azienda giapponese di trasporti ferroviari nella grande Area di Tokyo. Il network ferroviario serve principalmente l’area est di Tokyo e centrale di Chiba, svolgendo un ruolo primario nel collegare Tokyo con l’Aeroporto Internazionale Narita, anche grazie al collegamento veloce Skyliner, che unisce l’aeroporto a Ueno in circa 35 minuti, facendo concorrenza al Narita Express di JR East. Oltre al settore ferroviario, la compagnia si occupa anche di una rete di bus, servizi taxi e alcuni real estate. Inoltre possiede una grande quota della Oriental Land Company, che possiede il Tokyo Disney Resort.
Luglio: Milano, inizia l’attività la Federazione nazionale studentesca “Sursum corde” animata da ideali nazionalistici e irredentistici
29 luglio: Marino (Roma), fondata la Banca di credito cooperativo. La banca nascesulla scia dello sviluppo della Casse Rurali, con la denominazione di Cassa Cattolica di Credito Cooperativo Agrario di Marino (nome successivamente cambiato in Cassa Rurale Cattolica “San Barnaba”) per iniziativa dell’allora abate parroco della basilica collegiata di San Barnaba monsignor Guglielmo Grassi.Marino, come l’intera area dei Castelli Romani, aveva all’epoca un’economia legata soprattutto alla viticoltura. L’istituto, nelle finalità immaginate da monsignor Grassi, doveva incentivare lo sviluppo economico del territorio combattendo il triste fenomeno dell’usura
20 agosto: Romagna, dopo una lunga lotta che coinvolge i principali centri, con la sola esclusione di Faenza, si conclude la lotta per il rinnovo dei patti colonici. L’agitazione è portata avanti unitariamente alla vertenza dei braccianti.
5 – 19 settembre: un dibattito sui legami fra sindacalismo rivoluzionario e nazionalismo si svolge sul giornale Il Viandante, fondato da socialisti “inquieti” e diretto da Tommaso Monicelli. Pieno sostegno alla corrente sana del nazionalismo, quella che si schiera con decisione in senso anti austriaco in politica estera e contro il sistema di potere giolittiano, è espresso con particolare forza da Gino Piva, vicino alle posizioni di Angiolo Oliviero Olivetti.
Ottobre: Spagna, condannato a morte il pedagogista repubblicano e anticlericale Francisco Ferrer, accusato di aver ispirato nel luglio a Barcellona il moto rivoluzionario contro la guerra in Marocco. L’ingiusta condanna susciterà una forte ondata di proteste in Italia, con scioperi e manifestazioni di ispirazione anticlericale.
Mirandola (Mo), sciopero generale in solidarietà con l’anarchico Ferrer. Durante la manifestazione i dimostranti invadono il Duomo, scontrandosi con i fedeli presenti in chiesa.
Bologna, la cattolica Unione Professionale Femminile promuove un’agitazione delle sartine, avanzando richieste economiche e la diminuzione dell’orario di lavoro. I proprietari dei laboratori sono disponibili a piccoli aumenti, ma non a toccare l’orario. Il 2 novembre le sartine entrano in sciopero e molte di loro, non ritenendo sufficiente la tutela dell’Unione, si pongono sotto la direzione della Camera del Lavoro. L’agitazione si protrae per molti giorni costringendo i proprietari ad un accordo con la Camera del Lavoro: aumento del 10% sulle tariffe precedenti e la riduzione dell’orario a 9 ore per sei mesi e 9 ore e mezzo per gli altri sei.
Novembre: Mirandola – San Felice, dopo anni di polemiche, è ufficialmente costituita la Camera del Lavoro della bassa modenese che unifica le diverse Camere esistenti.
Modena, la sezione muratori si stacca dalla Federazione nazionale dell’edilizia dando vita al Sindacato provinciale edile.
Modena, entra in funzione l’Ufficio del Lavoro, associazione di lavoratori cattolici.
Brescia, esce il primo numero de L’Unione cooperativa. Il giornale nasce sull’onda del rapido sviluppo del movimento cooperativo nella provincia bresciana all’inizio del Novecento, per «Divulgare i principi cooperativi, popolarizzare i problemi della cooperazione e propugnarne la soluzione, spiegare la legislazione cooperativa, studiarne la riforma e reclamarne l’estensione, dimostrare le funzioni delle cooperative e la loro missione morale e sociale, illustrare gli scopi, l’opera ed i risultati delle nostre istituzioni, far conoscere le maggiori cooperative d’Italia e dell’estero, contribuire insomma a quell’opera di educazione intesa a creare nei soci delle nostre cooperative la coscienza di veri cooperatori, i quali devono non soltanto sentire e godere i vantaggi che la cooperazione offre, ma intendere e compiere i doveri che essa crea».
Lo scopo delle cooperative di produzione e lavoro, di credito e di consumo viene individuato nel miglioramento delle condizioni della classe operaia, nell’integrazione delle funzioni della resistenza economica, nella facilitazione del piccolo credito e nella ricerca di rimedi al «caro vivere».
16 novembre: Francoforte (Germania), nasce la Delag (Deutsche Luftschiffahrts-Aktiengesellschaft – Società Tedesca Dirigibili da Trasporto), compagnia aerea con sede a Francoforte sul Meno, nell’allora Impero Tedesco. Fondata ad opera, tra gli altri, dell’iniziativa del Conte Ferdinand von Zeppelin e del Dottor Hugo Eckener, fu la prima compagnia aerea del mondo. Nel 2001 il nome Deutsche Zeppelin-Reederei GmbH rinasce sotto le insegne della Zeppelin Luftschifftechnik GmbH (ZLT), l’azienda produttrice degli Zeppelin NT
22 novembre: Roma, papa Pio X risponde alla richiesta del presidente dell’Unione economico-sociale Stanislao Medolago Albani di attenuare il carattere confessionale delle associazioni sindacali cattoliche, ribadendo la necessità dell’assoluta subordinazione del movimento organizzato dei cattolici alle direttive ecclesiastiche
New York, nasce la Wright Company, azienda statunitense di costruzioni aeronautiche facente capo ai fratelli Wilbur e Orville Wright. Rimase attiva fino al settembre 1916, quando fondendosi con la Glenn L. Martin Company, diede vita alla Wright-Martin
Dicembre: Enrico Corradini, in una conferenza a
Trieste, formula un’apertura del movimento nazionalista verso i sindacalisti rivoluzionari e definisce con una formula che avrà larga fortuna, l’Italia una “nazione proletaria”, sostenendo il diritto a combattere le nazioni capitalistiche.
1° dicembre: Roma, riunione della Triplice (Confederazione del Lavoro, Lega delle Cooperative, Federazione delle mutue) per discutere l’istituzione della Banca Nazionale del Lavoro e del Ministero del Lavoro.
11 dicembre: Roma, nasce il secondo governo diretto da Sidney Sonnino. E’ formato prevalentemente da esponenti del centro e della destra, vicini agli indirizzi politici di Sonnino, che tiene per sé il ministero dell’interno.
12 – 13 dicembre: il consiglio nazionale della CGdL, riunito a Reggio Emilia, conferma la fiducia al consiglio direttivo, dimessosi dopo le critiche suscitate nella base sindacale e all’interno del PSI dal suo rifiuto di proclamare lo sciopero generale di protesta in occasione della visita dello zar di Russia in ottobre. Decidono comunque di dimettersi Argentina Altobelli, segretaria della Federterra, che aveva criticato la decisione, e Pompeo Ciotti, della direzione del Psi.
DURANTE L’ANNO
Milano, l’ex martinitt Angelo Rizzoli acquista una piccola tipografia. E’ l’inizio della sua attività imprenditoriale
Fabriano (An), inizia le pubblicazioni il settimanale della sinistra locale Il Popolare. Cesserà di uscire nel febbraio del 1919
L’Associazione dei Conduttori dei fondi di Novara, Vercelli e Mortara stipula con la Federterra il primo contratto tipo per il collocamento della mano d’opera organizzata che prevedeva l’esclusione dei caporali
Milano, un autunno un gruppo di industriali lombardi rileva lo stabilimento del Portello della Società italiana automobili Darracq. Il primo gennaio 1910 viene avviata la produzione della “24HP”, su progetto di Giuseppe Merosi. Il 24 giugno la ditta muta la ragione sociale in Alfa (Anonima lombarda fabbrica automobili), che successivamente, il 2 dicembre 1915, verrà rilevata dall’ingegnere napoletano Nicola Romeo. Nello stesso anno entra in funzione il nuovo stabilimento della Pirelli a Bicocca, che occupa un’area di 151.853,40 metri quadrati
Napoli, la principale società finanziaria napoletana, attiva anche nel settore assicurativo, la Società di assicurazioni diverse (Sad), è assorbita dal Banco di Roma
Napoli, entrano in funzione la prima batteria a coke e il primo altoforno dello stabilimento Ilva di Bagnoli, l’inaugurazione, con 2.000 operai occupati, avverrà l’anno successivo
Roma, nasce l’AEM (Azienda Elettrica Municipale) per l’illuminazione pubblica e privata. Nel 1912 è inaugurata la Centrale Montemartini. Nel 1937 il governatore di Roma le affida la costruzione e l’esercizio degli acquedotti e delle reti idriche di distribuzione per la città, cosicché è trasformata in AGEA (Azienda Governatoriale Elettricità e Acque). Nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la Centrale Montemartini è l’unica su cui Roma può contare; l’AGEA assume il nome ACEA (Azienda Comunale Elettricità e Acque). Nel 1964 l’Acea ha il controllo di tutta la rete idrica romana, dopo che è scaduta la concessione all’Acqua Pia Antica Marcia per la gestione dell’Acquedotto Marcio. Nel 1985 si completa la gestione del ciclo idrico con l’assunzione del servizio di depurazione. Nel 1989 cambia la sua ragione sociale in Azienda Comunale Energia e Ambiente, mantenendo il nome Acea. Nel 1992 l’Acea si trasforma in Azienda Speciale e, dal 1º gennaio 1998, è una Società per Azioni (Acea S.p.A.) che, sotto la guida dell’Amministratore Delegato ing. Paolo Cuccia, fa il suo ingresso alla Borsa di Milano il 16 luglio dell’anno successivo
Roma, nasce l’ATAC, azienda che si occpua del trasporto pubblico a Roma.Il primo servizio di trasporto collettivo urbano a Roma fu un omnibus a cavalli che andava da via Montanara alla Basilica di San Paolo, inaugurato a metà del 1845. Con l’unità d’Italia, crescendo la domanda di trasporto pubblico, altre imprese, del tutto private, cominciarono a gestire diversi percorsi. La prima convenzione tra il Comune di Roma e la “Società romana degli omnibus” (SRO), poi Società Romana Tramways Omnibus (SRTO), per l’esercizio di una rete di trasporti, strutturata sempre su omnibus a cavalli, fu firmata nel 1876. Negli stessi anni cominciarono a svilupparsi le tranvie: la prima concessione a Roma fu quella per il percorso da Piazza del Popolo a Ponte Milvio lungo la via Flaminia, nel 1877, ancora a trazione animale. Le linee erano svariate, tra cui quella che dal 1º novembre 1879 collegava il cimitero del Verano con la Stazione Termini. Da Porta San Lorenzo questa linea trovava una coincidenza con la tranvia a vapore Roma-Tivoli, aperta nel 1879. La prima linea a trazione elettrica fu attivata nel 1895, sul percorso piazza San Silvestro – via Capo le case – Stazione Termini. Nel 1900 il sistema di trasporto pubblico gestito dalla SRTO – in regime di monopolio – era costituito da 10 linee omnibus, 4 tranvie a trazione animale e 11 a trazione elettrica.
Fondata nel 1909 come AATM (Azienda Autonoma Tramviaria Municipale) su iniziativa del sindaco Ernesto Nathan, l’azienda cambia quasi subito nome in ATM (Azienda Tramvie Municipali) ed inaugura il servizio commerciale il 21 marzo 1911 con la linea III Piazza Colonna-Santa Croce in Gerusalemme (le linee ATM sono numerate con numeri romani per distinguerle dalle linee SRTO, che allora gestiva la maggior parte della rete tramviaria urbana). Nel 1919 l’ATM inizia ad assorbire gradualmente le linee e il materiale rotabile della SRTO. Nel 1925 viene istituito il Governatorato di Roma che sostituisce il Comune e conseguentemente l’ATM cambia denominazione in ATG (Azienda Tramvie del Governatorato); due anni dopo, con l’istituzione delle prime linee di autobus, l’ATG diventa ATAG (Azienda Tramvie e Autobus del Governatorato). Il 21 dicembre 1929 cessa di esistere la SRTO, che ormai gestiva una sola linea, e tutto il suo materiale rotabile passa all’ATAG, che pochi giorni dopo, il 1º gennaio 1930 attua una radicale riforma della rete, sopprimendo tutte le linee tramviarie all’interno del centro storico e sostituendole con autobus. Dopo la riforma il servizio risulta strutturato su una serie di linee radiali che si dipartono da una circolare interna e sono collegate tra loro da una circolare esterna più periferica. Dai capilinea esterni delle linee tranviarie radiali, si dipartono ulteriori linee periferiche esercitate con autobus. Questa struttura ha caratterizzato la rete romana per i decenni a venire. Negli anni cinquanta si assiste all’espansione della rete autofiloviaria a danno di quella tramviaria, che subisce un duro colpo nel 1960, quando, per le sistemazioni viarie in vista delle Olimpiadi vengono soppresse numerose linee tramviarie, tra cui la circolare interna (CD e CS) e la circolare esterna sinistra (ES) che viene effettuata con autobus. Nel luglio 1972 viene soppressa l’ultima linea filoviaria (47) e viene ulteriormente ridotta la rete tramviaria, quindi la rete ATAC assume il carattere di una rete quasi esclusivamente di linee autobus, che le è tuttora propria. Dal 2000 ATAC mantiene solo la proprietà dei mezzi, degli impianti tranviari e filoviari (riattivati dal 2005) e dei depositi, cedendo la gestione pratica del servizio delle linee tram, filobus (riattivati dal 2005) e della maggior parte delle linee autobus all’azienda Trambus, controllate al 100% dal Comune di Roma, uscita da ATAC nel 2000 proprio per operare questa cessione, mentre la gestione pratica del servizio delle linee periferiche, ultraperiferiche e notturne viene ceduta al consorzio Tevere Tpl, controllata dalle aziende private SITA, Apm Perugia e Cotri, che si è aggiudicato la gara pubblica per la gestione di queste. Sempre dal 2000 la gestione delle metropolitane (A e B) e delle cosiddette ferrovie concesse della Regione Lazio, cioè la Ferrovia Roma-Pantano, la Roma-Civitacastellana-Viterbo e la Roma-Lido, è della società Metroferro, ridenominata nel 2001 Met.Ro., Metropolitane di Roma, controllata al 95% dal Comune di Roma. Nel 2006 l’ATAC abbandona la storica sede di via Volturno e diviene l’Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma ed ingloba la STA (Società Trasporti Automobilistici), controllata al 100% dal Comune di Roma, assumendo la gestione della sosta tariffata, le cosiddette “strisce blu”, dei semafori e delle corsie preferenziali. Ora quindi l’ATAC si occupa anche della mobilità privata. Nel 2007 esce da ATAC l’OGRRoma srl (Officine Grandi Revisioni Roma srl), controllata al 100% dal Comune di Roma. Dal 1º gennaio 2010 ATAC ingloba Trambus e Met.Ro., tornando a gestire direttamente il trasporto pubblico ceduto a Trambus nel 2000 ed assumendo la gestione delle linee su ferro precedentemente gestite da Met.Ro, cambiando la sua ragione sociale in Azienda per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune di Roma, mantenendo il nome ATAC, ed escono da ATAC Agenzia Roma servizi per la mobilità, che gestisce la pianificazione, la progettazione, i servizi della mobilità sostenibile (car sharing, bike sharing, mobility manager…), lo sportello al pubblico, il contact center e l’informazione ai cittadini tramite Romaradio, la pagina Trasporti e Mobilità ed il proprio sito internet, e Roma Patrimonio, controllate al 100% dal Comune di Roma. Dal 1º giugno 2011 il consorzio Tevere TPL diventa Roma TPL e rimane concessionario delle linee periferiche e notturne. Il 25 novembre 2014 ATAC ingloba OGR Roma srl ed il 18 dicembre 2014 completa l’iter di incorporazione di Roma Patrimonio
Catanzaro, nasce la Società Tranviaria Automotofunicolare di Catanzaro, azienda che si occupa del trasporto pubblico in citt- Nel 1995 assumerà l’attuale denominazione di AMC (Azienda per la Mobilità della Città di Catanzaro)
Desio (Mb), nasce il Banco di Desio e della Brianza, banca fondata dall’ingegner Egidio Gavazzi. Ha assunto la denominazione Banco Desio solo nel 1926. Incorporando la Banca della Brianza nel 1967 ha aumentato la presenza sul territorio italiano portandosi a 21 filiali. Nel 1995 è stata quotata alla Borsa di Milano
Firenze, nasce il Credito Cooperativo Fiorentino (denominazione del Credito Cooperativo Fiorentino – Campi Bisenzio S.C.) istituto di credito con sede a Campi Bisenzio e operante con sette filiali ubicate in varie località della provincia fiorentina. Ha cessato di esistere nel 2012, dopo poco più di un secolo di attività.
Torino, tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo, Torino ha visto nascere più di 200 marchi di produttori di motociclette. Tra questi, uno dei più importanti è stato la Fabbrica di Motocicli Fratelli Della Ferrera, fondata dai fratelli Federico e Giovanni Della Ferrera. Dopo essersi occupati di biciclette e di motori sperimentali i due fratelli iniziano nel 1909 la produzione di motociclette. La produzione del marchio è stata sempre di tipo semi artigianale. Raramente venivano usati pezzi di fornitori esterni e addirittura, in un primo momento, i fratelli costruivano internamente anche i carburatori, non trovando soddisfacenti quelli all’epoca in commercio. Negli anni di punta la produzione si attestava su 100-200 mezzi/anno. Nel 1939, poco prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale, la Della Ferrera cessò la produzione di motociclette per dedicarsi esclusivamente alla realizzazione di utensili e attrezzature per macchine utensili. Le moto invendute restarono nei magazzini e furono rimesse in commercio nel dopoguerra. Ogni legame con il glorioso passato motociclistico cessò negli anni Sessanta, quando l’azienda decise di alienare come “ferro vecchio” quanto restava della produzione motociclistica. Oggi gli esemplari sopravvissuti sono ambitissimi pezzi da collezione
Milano, Giuseppe Gellera fonda la Gilera, uno dei più antichi marchi italiani di moto. Dalla prima piccola officina in Corso XXII Marzo a Milano si passò ben presto alla fabbrica di Arcore, in provincia di Milano. La prima moto marchiata Gilera fu la VT 317. Dopo la prima guerra mondiale Gilera produsse moto da 500 cm³ di cilindrata e iniziò con queste a partecipare ed a vincere nelle più prestigiose competizioni internazionali del tempo. Questo motore aveva le valvole laterali, solo negli anni trenta la casa cominciò ad utilizzare le valvole in testa. Nacquero così la Quattro Bulloni 500 e la Otto Bulloni. Nel 1936, partendo da un progetto della casa romana CNA Rondine, Gilera presentò l’omonima moto dotata di un quattro cilindri in linea da 500 cm³ dotato di compressore che stabilì il nuovo record mondiale dell’ora (a 274,181 km/h, record stabilito nel 1937 con alla guida Piero Taruffi) e conquistò l’alloro nel Campionato Europeo del 1939. Anche per Gilera, come per tutti i costruttori di moto dell’epoca, la seconda guerra mondiale interruppe ogni attività. Nell’immediato dopoguerra (1946) l’azienda presentò un altro dei suoi modelli entrati nella storia: la Saturno 500. La gamma venne completata con diverse moto di piccola e media cilindrata (la Nettuno 250 e la 125, maggiorata successivamente a 150 e 175 cm³). I costi crescenti e le prime avvisaglie della crisi che di lì a pochi anni investì il comparto motociclistico, dovuto all’esplosione del mercato automobilistico, fecero sì che Gilera decidesse nel 1957 il ritiro dalle competizioni, di comune accordo con Moto Guzzi e Mondial. Degli anni sessanta vanno ricordate le varie Giubileo, Rossa, Turismo e Sport che ottennero un buon successo commerciale, insieme alle rinnovate Saturno, alla 125 Regolarità Casa ed alla 300 Bicilindrica. Il 23 novembre 1969 Gilera venne acquisita dal Gruppo Piaggio. La nuova proprietà effettuò importanti investimenti su tutta la gamma, soprattutto incentrata sulle attività fuoristradistiche che avevano già dato lustro e gloria alla casa lombarda (numerose le vittorie nelle Sei Giorni Internazionale). La 125 Bicilindrica Cross ne è il più famoso esempio. Nel campo delle motociclette da strada venne presentata la 5V Arcore disponibile in due cilindrate da 125 e 150 cm³, che continuò il successo delle riuscite 124 stradali degli anni sessanta. Il trend proseguirà colla serie “TG”. Una vera e propria innovazione fu l’ingresso nel settore dei ciclomotori da fuoristrada, allora dominato da marchi come Fantic Motor, Aspes, Benelli, Milani ed altri. Col modello 50 Trial 5V, guidabile senza patente, Gilera conquistò un suo spazio di mercato nella fascia di età dai quattordici anni in su. La serie venne completata dal modello stradale Touring e dalle loro inusuali sorelle targate, denominate 7HP e destinate ai sedicenni in possesso di patente A. La Trial Codice fu sicuramente il modello di maggior successo, con migliaia di esemplari venduti. Nel 1974 la Trial venne sostituita dalla 50 Enduro, che non riuscì a bissarne il successo, pur richiamando nelle linee e nella veste cromatica l’ambitissima 50 6V Competizione che si impose in molte gare di regolarità nazionali. Negli anni ottanta Gilera presentò una nuova serie di motori a 4 tempi di derivazione automobilistica, i bi-4, monocilindrici e bialbero, nelle cilindrate di 350 e 500 cm³ (in seguito portato a 558 cm³). Il progetto del nuovo motore venne affidato a Cesare Bossaglia, già autore con Rudolf Hruska del “boxer” Alfasud. Bossaglia terminò il progetto alla fine del 1984, ma non ebbe il tempo completare lo sviluppo dei prototipi, a causa di una grave malattia che lo portò alla morte nell’anno successivo. Le varianti necessarie all’entrata in produzione furono seguite dal suo amico e collaboratore Bruno Grana e dal tecnico Gilera Alessandro Colombo. Il primo modello ad essere dotato del nuovo motore fu l’enduro Dakota 350 del 1986. Questi motori di produzione vennero utilizzati anche per le moto enduro da competizione, le RC 600 e RC 750. Nel 1991 nacque la Nordwest, disponibile nelle cilindrate 350 e 600 cm³, moto innovativa ed antesignana delle attuali supermotard, ma che riscosse poco successo nonostante vantasse guidabilità e prestazioni interessanti, unite all’affidabilità del bi-4 Gilera. Anche altre moto da strada subirono un notevole impulso tecnologico, e nacquero la SP02 e la CX125, dal design avveniristico e caratterizzata soprattutto per la forcella anteriore monobraccio. Nel 1993 con la chiusura dello stabilimento di Arcore, necessaria al contenimento dei costi in un mercato che sempre meno premiava la Gilera, terminò la commercializzazione dell’innovativo ed originale Gilera Bullit. Tutta la produzione venne trasferita presso la casa madre a Pontedera, contemporaneamente si cercò di diversificare la produzione introducendo una gamma di scooter, necessariamente sportivi secondo la tradizione del marchio Gilera. Il Gilera Runner (50, 125, 180 e 200 cm³, sia a 2 che a 4 tempi) ne è stato commercialmente il modello di punta. Il successo della gamma scooter portò però come necessaria contropartita all’uscita definitiva del marchio Gilera dalle motociclette. Gilera ha continuato comunque ad occuparsi di ricerca, producendo nuove idee di discreto successo come la DNA, una via di mezzo tra una moto tradizionale ed uno scooter. Al Salone di Milano del 2003, Gilera presentò la Ferro, dal design apprezzato ma soprattutto contraddistinta da un vero cambio automatico. Quella che doveva essere la prima “moto automatica” dell’era moderna (non la prima in assoluto, essendoci stato il precedente di buon successo della Moto Guzzi V1000 Idroconvert del 1971) rimase però solo allo stadio di prototipo, non avendo avuto poi un seguito commerciale. Nel 2003 vennero immessi sul mercato due nuovi modelli da 50 cm³: la Gilera RCR da enduro e la sorella motard SMT. Nel 2004 arrivò sul mercato un altro prodotto innovativo, uno scooter di 500 cm³ di cilindrata dal temperamento particolarmente sportivo con una sospensione posteriore regolabile, il Nexus 500. Nel settembre del 2007 viene presentato il GP800 che, in quel momento, si poteva fregiare del titolo di scooter di serie più potente mai prodotto: disponeva di 75 cv di potenza e dichiarava una velocità massima di 200 km/h, con uno scatto sullo 0–100 km/h pari a 5,6. Nel 2008 la gamma Nexus, vede l’uscita del modello 250 cm³ e l’ingresso del nuovo Nexus 300. Nel 2011 il gruppo Piaggio trasferisce la gamma Nexus sotto il marchio Aprilia con la denominazione SR Max, mentre il GP800 viene evoluto, sempre sotto il marchio Aprilia, nel nuovo SRV 850, lasciando molta incertezza sulle strategie future relative al marchio Gilera.
Lurago d’Erba (Co), nasce la Bonacina Pierantonio, azienda brianzola attiva nel settore dell’arredamento e del Industrial design. Dall’iniziale fabbricazione di borse in giunco, dopo circa quindici anni, la produzione venne estesa al settore del mobile, prevalentemente in giunco, midollino, rattan. La svolta arriva quando celebri architetti improntano la produzione aziendale su un alto livello stilistico. Negli anni sessanta Milano e la Brianza diventeranno un centro di produzione e ricerca di primo piano per il Made in Italy e l’italian design. Tra i prodotti più rilevanti della storia aziendale, citiamo la poltrona Manta (Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi), la poltrona Continuum (Gio Ponti), la poltroncina Nastro (Joe Colombo), la poltrona Martingala (Marco Zanuso); il pezzo più celebre e riconoscibile è però la poltrona sospesa Egg, di Nanna Jørgen Ditzel, lanciata nel 1957 e tuttora in produzione. Nel 2010 l’azienda è ceduta al gruppo Matteo Grassi spa. Nel 2015 avviene una modifica di titolarità del marchio il quale viene acquisito dal ramo della famiglia bonacina già titolare della Bonacina1889 s.r.l.
Gran Bretagna, il Parlamento vota una legge che prevede la concessione della pensione ai cittadini poveri ultrasettantenni
Londra (Regno Unito), Bert Bloomfield e John Benjamin (“Mac”) McDowell fondano la British & Colonial Kinematograph Company, casa di produzione e distribuzione cinematografica attiva fino al 1924. La società produsse 316 film e ne distribuì circa una decina. Era conosciuta anche con la sigla B & C.
Malvern (Regno Unito), Henry Frederick Stanley Morgan fonda l’omonima casa automobilistica. La Morgan concentrò la sua produzione iniziale sui modelli a tre ruote, costruendo un’economica vettura con telaio tubolare, con motori JAP di derivazione motociclistica e dotata di un innovativo sistema di sospensioni utilizzato tuttora. Nel 1935 la crisi del mercato costrinse la piccola azienda a convertirsi alle quattro ruote. La Morgan resta comunque un atelier che realizza artigianalmente un piccolo numero di vetture sportive dalla linea rétro, quest’ultima ispirata al design dei modelli prodotti nel 1936.
Wolverhampton (Regno Unito), fondata la AJS, casa motociclistica inglese attiva dal 1909 al 1931. Rilevata da altre imprese (Matchless, Associated Motor Cycles e Norton-Villiers), ha continuato a produrre motociclette sino al 1974
Radlett (Regno Unito), Frederick Handley Page fonda l’0monima casa aeronautica, con base nell’aerodromo di Radlett nello Hertfordshire. Era conosciuta per la sua produzione di aerei di linea e bombardieri pesanti. L’attività cessò nel 1970 quando l’azienda venne messa in liquidazione volontaria
Offenbach am Main – Erbach (Germania), il marchio Rowenta nacque quando fu registrato dalla Weintraud & Co. GmbH, azienda fondata nel 1884 da Robert Weintraud e soci, che produceva fibbie, cinture ed accessori vari per la locale industria del cuoio. La Weintraud mutò successivamente produzione, e a partire dal 1913 produsse apparecchi elettrici per il riscaldamento e la cottura, ed altri tipi di prodotti. Nel 1915 l’azienda lanciò il Types E 5003, primo tostapane di produzione tedesca. Nel corso degli anni venti, la produzione a marchio Rowenta venne estesa alle macchine da caffè, ai bollitori elettrici e ai ferri da stiro. Durante la seconda guerra mondiale, lo stabilimento di Offenbach venne distrutto dai bombardamenti, e le attività ripresero nel 1948, quando fu avviata la produzione di accendini e quella dei ferri da stiro con termostato. Nel 1957 l’azienda tedesca lanciò il primo ferro a vapore, mentre due anni più tardi aprì un’altra fabbrica ad Erbach. Gli anni sessanta furono il periodo dei ferri da stiro Federleicht, i più venduti in Germania, ma anche quelli che videro la diffusione internazionale del marchio, grazie a numerose filiali create in Europa e Stati Uniti. Nel 1963 passò sotto il controllo della statunitense Sunbeam Corporation di Chicago. Nel 1988 il marchio venne acquisito dai francesi del Groupe SEB. Sotto il controllo della multinazionale, gli apparecchi a marchio Rowenta, la cui gamma comprende apparecchi per il riscaldamento, l’igiene domestica e la cura della persona, sono prodotti unicamente ad Erbach, dopo la chiusura dello storico stabilimento di Offenbach, avvenuta nel 1997
Berlino (Germania), nel 1907 l’ingegnere Edmund Rumpler, dopo aver ideato alcuni progetti nel settore automobilistico, rimane affascinato dai risultati ottenuti dai Fratelli Wright e decide di fondare la Rumpler Luftfahrtzeugbau, per avviare la produzione su licenza dei monoplani Etrich Taube. L’azienda aeronautica ebbe il suo apice durante la Prima guerra mondiale dove sviluppò nuovi modelli di aerei militari per l’esercito imperiale tedesco. Con il termine del conflitto, le sanzioni imposte dalle nazioni vincitrici resero impossibile a Rumpler di evitarne la chiusura.
Friedrichshafen (Germania),creata la MTU Friedrichshafen GmbH, acronimo di “Motoren Turbinen Union“, industria che produce motori commerciali. Dopo essere stata in passato una divisione della Daimler-Chrysler la società nel 2006 è stata venduta alla EQT Partners, una società di investimenti svedese che ha unificato le società Detroit Diesel ed MTU Friedrichshafen costituendo una nuova società denominata Tognum. La società fondata dall’industriale automobilistico Maybach era stata acquisita dalla Daimler-Benz nel 1960. La fabbrica si trova nel centro della città di Friedrichshafen a poche centinaia di metri dalle rive del Lago di Costanza. Oggi l’azienda produce motori diesel per treni, navi, yachts, veicoli militari, macchine agricole e per gruppi elettrogeni.
Radevormwald (Germania), fondata la Bilora azienda di fotocamere Tedesco da Kürbi & Niggeloh a Barmen-Rittershausen nel 1909. Nel 1911 si spostò a Radevormwald, la produzione delle macchine fotografiche iniziò a partire dal 1935. La fabbricazione di fotocamere è continuata fino al 1975 con più di un milione di fotocamere prodotte. Oggi Bilora produce treppiedi borse, zaini e valigie, telecomandi (per le camere), batterie e caricabatterie, unità flash (anello), binocoli, lettori di schede, filtri e protezione per le schede di memoria e LCD.
Dresda (Germania), fondata la ICA o Internationale Camera Actiengesellschaft. Nasce nel 1909 dalla fusione di quattro aziende: la Hüttig AG di Dresda, la Kamerawerk Dr. Krügener a Francoforte, la Emil Wünsche AG in Reick vicino a Dresda e Carl Zeiss Jena–Palmos Camerabau di Jena. Di queste la Hüttig AG di Dresda era la più antica avendo iniziato ad operare nel 1862. Nell’autunno del 1926 l’ICA Dresda fu assorbita dalla Zeiss Ikon
Berlino, fondata la Albatros Flugzeugwerke GmbH, azienda aeronautica attiva tra gli anni dieci e i primi anni trenta del XX secolo. Nota per la sua produzione di caccia durante la prima guerra mondiale, l’azienda venne assorbita dalla Focke-Wulf Flugzeugbau AG nel 1931
Ingolstadt (Germania), nasce l’August Horch Automobilwerke GmbH, dal 1910 assumerà l’attuale denominazione di AUDI.Le origini dell’Audi ruotano intorno alla persona di August Horch, considerato uno dei principali pionieri della nascita e dello sviluppo dell’automobile in Europa, nel periodo a cavallo tra la fine del XIX secolo e l’inizio del secolo successivo. August Horch, già nel 1899 aveva fondato a Colonia la A. Horch & Cie, una ditta dapprima specializzata in riparazioni di quelle che erano le prime autovetture della storia, ma che di lì a pochissimo divenne una vera e propria Casa costruttrice. August Horch era una personalità instancabile e piena di idee innovative che provava di volta in volta a concretizzare e ad applicare già sui primi modelli Horch.
Attualmente Audi fa parte del gruppo Volkswagen e controlla, tra l’altro, i marchi storici Bentley, Bugatti e Lamborghini, nonchè la casa motociclistica bolognese Ducati
New York, nasceMoody’s Corporation, società privata specializzata in ricerche finanziarie e analisi sulle attività di imprese commerciali e statali. Per le attività che analizza, l’azienda realizza il rating che porta il suo nome: si tratta di un indice che misura la capacità di restituire i crediti ricevuti in base a una scala standardizzata e suddivisa tra debiti contratti a medio termine e a lungo termine. Moody’s, insieme a Standard & Poor’s, è una delle due maggiori agenzie di rating al mondo.
New York (Usa), nasce laCondé Nast Publications, casa editrice statunitense. Pubblica alcune fra le riviste più note dell’editoria americana e mondiale, tra cui Vogue, Vanity Fair e The New Yorker. È oggi una società controllata del gruppo Advance Publications, appartenente a sua volta alla famiglia di Samuel I. Newhouse e al gruppo Chayla&Co Entertainment
New York (Usa), Carl Laemmle fonda la Independent Moving Pictures (IMP), casa di produzione cinematografica. Il primo film prodotto dalla IMP fu Hiawatha, protagonista Gladys Hulette, un dramma in un rullo basato sul poema The Song of Hiawatha di Henry Wadsworth Longfellow. In un periodo in cui gli attori partecipavano anonimamente ai film, la IMP fece lavorare Florence Lawrence, conosciuta come la Biograph Girl e King Baggot, che fu la prima star dello schermo a ottenere il nome sui titoli, un nuovo modo di pubblicizzare il film che contribuì alla creazione dello star system. Ha cessato di operare nel 1917
Los Angeles (Usa), inizia ad operare la Bison Motion Pictures casa di produzione cinematografica statunitense. Dal 1909, data della sua fondazione, al 1917, la compagnia produsse oltre seicento film, la maggior parte western
Los Angeles (Usa), Maximilian Faktorowicz, un estetista ebreo polacco, crea la Max Factor, azienda di cosmesi oggi facente parte del gruppo Procter & Gamble. Arrivato negli Stati Uniti nel 1904, Maximilian sposta la sua famiglia e l’impresa a Los Angeles, vedendo l’opportunità di fornire parrucche per l’industria cinematografica, e diventatone ben presto il distributore nella costa occidentale. Dopo la sua morte nel 1938, la Frank Factor ha preso il suo nome e ampliato l’azienda espandendola anche nel settore dei cosmetici. Nel 1951, la società ha ampliato la propria gamma per offrire una gamma di shampoo maschile , dopobarba, schiume da barba e deodoranti
Dayton (Usa), nasce la Delco Electronics Corporation azienda di elettronica automotive sussidiaria della General Motors. Il nome Delco era l’acronimo di Dayton Engineering Laboratories Co., fondata da Charles Kettering e Edward A. Deeds nel 1909. La Delco fu la prima a creare nell’ambito automobilistico alcuni sistemi elettrici divenuti poi standard come il primo sistema di iniezione a batteria e il primo sistema di avviamento elettrico. Kettering e Deeds erano colleghi al National Cash Register Company (NCR). Kettering e Deeds furono amici di lunga data e nel 1904 Deeds raggiunse Kettering lì per motorizzare un registratore di cassa. Nel 1908, Deeds chiese aiuto per il montaggio del kit di un’automobile. Nel tempo libero, Deeds, l’amico collega William A. Chryst e altri del NCR, tra cui Kettering, svilupparono un sistema di accensione ex novo. Nel 1997, le divisioni aerospace e defense della Hughes Electronics (Hughes Aircraft e Delco Systems Operations) si fusero con la Raytheon; la Hughes Network Systems della Hughes Communications divenne DirecTV; la parte commerciale della Delco Electronics fu spostata alla Delphi Automotive (General Motors). Il 28 maggio 1999, la Delphi divenne indipendente e continuò fino al 2004 a produrre con il proprio marchio. La General Motors lo usa ancora oggi per alcune sue divisioni, tra cui la ACDelco.
Detroit (Usa), nasce la Hudson Motor Car Company, casa automobilistica statunitense attiva fino al 1954 quando si fonda con la Nash-Kelvinator Corporation per formare l’American Motors. Vennero costruite autovetture con nome Hudson fino al 1957, dopo di cui il marchio venne soppresso
Saginaw – Michigan (Usa), fondata la Marquette, casa automobilistica statunitense attiva dal 1909 al 1912 e dal 1929 al 1931
Fort Lee – New Jersey (Usa), inizia ad operare la Champion Film Company, casa di produzione cinematografica indipendente fondata Mark M. Dintenfass. La piccola compagnia, nei suoi quattro anni di attività, mise in catalogo oltre duecento pellicole, specializzandosi all’inizio nel genere western e nella ricostruzione storica di episodi militari della guerra civile americana o della rivoluzione. In seguito, produsse numerosi film di impianto drammatico, alcuni documentari e alcuni filmati legati a personaggi famosi, come gli aviatori Blanche Scott e Robert G. Fowler
Waltham (Usa), fondata la Doble, casa automobilistica produttrice di automobili a vapore attiva tra il 1909 ed il 1931. L’influenza dell’azienda sul mercato automobilistico fu limitata, ma dal punto di vista dello sviluppo della tecnologia delle auto a vapore, la Doble fu una delle case automobilistiche più importanti
Chicago (Usa), fondata la E-M-F Company casa automobilistica attiva tra il 1909 e il 1912. La sigla E-M-F nel nome derivava dalle iniziali del cognome dei tre fondatori, Byron Everitt, William Metzger e Walter Flanders. Tutti e tre avevano già esperienza nel campo automobilistico. Everitt era un costruttore di carrozzerie di Detroit, Metzger ebbe un’importante esperienza in Cadillac mentre Flanders lavorò in Ford
Chicago (Usa) i fratelli William F. e Theo Ludwig, figli di immigrati tedeschi, fondano l’omonima azienda produttrice di strumenti musicali e di batterie in particolare. In principio era denominata Ludwig & Ludwig e produceva batterie e strumenti a corda come il banjo. A causa della crisi del 1929, la ditta dovette convergere nella C.G. Conn Company e William, sentendosi messo in disparte dai progetti dell’azienda, se ne distaccò nel 1936 e ne fondò una propria, la W.F.L. Drum Company nel 1937. Nel 1955, l’azienda si distaccò definitivamente dalla C.G. Conn Company, venendo rinominata Ludwig Drum Company e nel 1966 acquistò la Musser Marimba Company
Stati Uniti, nasce la Mercer, casa automobilistica attiva dal 1909 al 1925. È nota per le auto performanti e in particolare per la Mercer Type 35 Raceabout
Cape Cod (Usa), Mabel Baker, comincia a fabbricare candele a mano come attività parallela all’insegnamento. Inizialmente Mabel regala le sue candele a famigliari- A causa della difficoltà dei negozianti nel rifornire le proprie scorte di candele, quelle di Mabel diventano popolari. La domanda cresce così in fretta che Mabel e suo marito lasciano le precedenti occupazioni per costruire una fabbrica dove produrre le proprie candele, nasce così la PartyLite. Nel 1973 PartyLite introduce la vendita diretta e si espande nel nord-est degli Stati Uniti. Nel 1992 l’azienda inaugura una sede in Canada. Il passo successivo è l’espansione nel mercato europeo dal 1994. Dapprima in Germania, poi in Inghilterra, Svizzera, Austria e Francia, PartyLite estende l’attività fino alla Finlandia. Negli anni seguenti PartyLite continua la propria espansione in Messico, Australia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Irlanda, Polonia, Italia, Repubbliche Ceca e Slovacca. Oggi PartyLite è l’azienda più grande di vendita diretta di candele, accessori per candele e prodotti profumati.
Stoccarda (Germania), nasce la Maybach-Motorenbau GmbH, azienda meccanica tedesca, produttrice di motori per dirigibili e carri armati, nonché di automobili di lusso e rotabili ferroviari. Dal 2002 la ragione sociale è mutata in Maybach-Motorenbau
New York (Usa), Walter M. Jackson fonda la Grolier Society, casa editrice specializzata nella pubblicazione di edizioni rare. In realtà il Grolier Club era stato fondato nel 1884 a Boston per promuovere la diffusione del libro. La società fu poi registrata come organizzazione commerciale nel 1936 con il nome Grolier Society Inc e poi il nome cambiò definitivamente in Grolier Incorporated nel 1960. Nel 1969 i propri prodotti erano venduti in 40 paesi. Nel 1980 è diventata leader mondiale nella distribuzione di enciclopedie popolari, soddisfacendo sia il mercato consumer che quello business (in Italia distribuiva Europages). È stata la prima ad interagire con i propri clienti mettendo loro a disposizione un servizio di consulenza “a consumo” fruibile a mezzo posta così da poter ottenere risposte da esperti. Ha realizzato, prima nel mondo, prodotti editoriali su CD-Rom e libri di didattica collaborando con grandi gruppi come Disney. Primi in Italia a produrre prodotti multimediali per consolle CDTV Commodore e CD-I Philips. Nel 1997 Hachette (Gruppo Lagardère), cede i diritti all’editore Federico Motta diventando così Grolier Italia S.p.a. Nel 1998 Grolier Italia lancia la prima banca dati interrativa in internet fruibile con una consolle collegata alla televisione. Nel 2008 Grolier Italia lancia Progetto Archimedia. Nel 2009 Progetto Archimedia diventa fruibile anche in mobilità. Grolier aveva un giro di affari internazionale di 100 milioni di dollari principalmente in Gran Bretagna, Canada e Asia. Il 1º maggio 2000, l’azienda proprietaria di Grolier, la francese Lagardere S.C.A. la vendette alla Scholastic Corporation per 400 milioni di dollari. Grolier ebbe nel 1999 un fatturato di 450 milioni di dollari ed un utile di circa 45 milioni, con un fatturato internet di 4,5 milioni di dollari
New York, Edwin Thanhouser insieme a sua moglie Gertrude Thanhouser e a suo cognato Lloyd Lonergan danno vita agli studi cinematografici Thanhouser Company che, in seguito, divennero Thanhouser Film Corporation. L’azienda cessò di operare nel 1918
Stoccolma (Svezia), creata la Vattenfall, azienda svedese produttrice di energia elettrica. È la quarta maggiore fornitrice di energia elettrica in tutta Europa. È una delle maggiori società che, pur essendo stata liberalizzata per volontà dell’Unione europea, è rimasta di proprietà statale
Francia, Luis Blériot sorvola per la prima volta il canale della Manica. Successivamente Blériot fonda una società per la costruzione di aeromobili. Questa società si affermò durante la prima guerra mondiale, tanto che venne fondata anche una succursale britannica ad Addlestone. La fabbrica costruì durante la guerra sia i Blériot sia i caccia SPAD (Société Pour L’Aviation et ses Dérivés). La fabbrica francese a Suresnes costruì dopo la guerra auto-biciclette con 2 cilindri a 2 tempi e trasmissione a cardano. Nello stesso 1909 Blériot aveva istituito anche una scuola d’addestramento per piloti a Étampes, vicino Rouen e ai primi dell’anno seguente una seconda scuola fu aperta a Pau. Tra il 1910 e il 1914 queste scuole sfornarono circa 1000 piloti. Nel settembre del 1910 un’altra scuola di volo fu aperta nel neo-istituito aeroporto di Hendon, nei pressi di Londra
Parigi, Coco Chanel fonda l’omonima casa di moda. Specializzata nei beni di lusso (alta moda, prêt-à-porter, borse, profumeria e cosmetica, ecc.), il marchio Chanel è diventato uno dei più riconoscibili nomi nel campo della moda. La maison è attualmente guidata da Alain Wertheimer e Gerard Wertheimer, nipoti di Pierre Wertheimer, già socio in affari di Coco Chanel. Coco Chanel rivoluzionò il mondo dell’alta moda sostituendo i sontuosi abiti femminili con modelli più semplici e lineari, oltre che notevolmente più comodi. Gli anni venti e trenta furono contraddistinti proprio dalle linee e dalla moda inventata dalla stilista. Chanel non diede solo una svolta al mondo della moda, ma per la prima volta valorizzò la donna e ruppe la coltre fitta che impediva di vedere il genere femminile alla pari con quello maschile. Il dettaglio per eccellenza nello stile Chanel è il cappello, in cui tutto il suo istinto e la sua passione si liberano, coronando gli abiti di luce, colore, eleganza, classe, leggerezza e personalità. La petite couturière Coco è sovrana dello stile e della classe ai quali non rinuncia mai, conferendo unicità e originalità ad ogni sua creazione. Chanel è per tutte le donne. Sempre giovanile ed elegante, diede alla donna un’importanza maggiore nel mondo del lavoro unendo una semplice giacca di taglio maschile ad una gonna, permettendo così a chi la indossava di mostrare la propria femminilità
Parigi (Francua), nasce la Le Zèbre, casa automobilistica francese attiva dal 1909 al 1931.
Clichy (Francia), fondata la L’Oréal. Oggi è è un gruppo industriale specializzato nei prodotti di cosmesi e bellezza. In realtà la nascita di L’Oréal risale al 1907, quando Eugène Schueller, giovane chimico francese originario dell’Alsazia, mise a punto la formula che permetteva la realizzazionne di un prodotto per tingere i capelli, poi chiamato Auréole. Il 30 luglio 1909, Schueller fonda la Société Française de Teintures Inoffensives pour Cheveux con André Spery, contabile originario di Epernay . Nel 1936 l’azienda diventa una SARL (società a responsabilità limitata) e nel 1939 muta ancora in una SA (società anonima), assumendo la denominazione L’Oréal. Attualmente il capitale sociale è ripartito tra Liliane Bettencourt (27,5%), Nestlé (26,4%) e il Ministero del Tesoro francese (3,9%); il rimanente 42,2% è detenuto da piccoli azionisti.
Molsheim (Francia), l’emigrato italiano Ettore Bugatti fonda l’omonima casa automobilistica, nota principalmente per le sue vetture sportive, ma anche per le sue vetture d’anteguerra. Cessò poi inizialmente le sue attività nel 1963. Dal 1987 i diritti del marchio vennero acquistati da Romano Artioli che ne riprese la produzione costituendo la società italiana Bugatti Automobili, la quale nel 1995 cessò a sua volta ogni attività. Dal 1998 Bugatti è un marchio del gruppo tedesco Volkswagen Aktiengesellschaft che ha creato ad hoc una società finanziaria denominata Bugatti Automobiles
Issy-les-Moulineaux (Francia), i fratelli Caudron creano la Société des avions Caudron. L’azienda ha cessato l’attività nel 1933
Hamamatsu (Giappone), nasce la Suzuki Motor Corporation, azienda giapponese che produce automobili, moto e motori mariniLo scienziato Georges Claude inventa il tubo al neonJack London pubblica il romanzo Martin Eden